Tempo n 21

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Tempo n 21
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tempo.carpi
Settimanale di
@Tempo_di_Carpi
a soli € 0,50 in edicola
venerdì 27 maggio 2016
anno XVII - n. 21
attualità, cultura, spettacolo, musica, sport e appuntamenti
Spedizione in Abbonamento Postale Regime libero
Modena tassa riscossa, Tax percue.
Autorizzazione della Filiale di Modena Poste Italiane spa
Davide Mantovani, insieme
alla moglie Antonella e al
figlio Filippo
Alessia Napolitano
e Silvia Bertoncelli
nasce a carpi una nuova primaria
sperimentale: scuola radice
i soci prestatori di coop rischiano
qualcosa in caso di crac?
Finalmente a casa
Davide Mantovani e la moglie Antonella Sono rientrati nella loro abitazione: anno dopo anno hanno
raccontato su queste pagine le loro vicissitudini in occasione di ogni anniversario del terremoto.
cronaca
cubetti di porfido
scuola
come proiettili in Piazza Martiri
degrado
via guido fassi
trovata un’altra siringa
fiere
Pertini, scuola pilota per le disabilità
moda makers
“un grande segno di speranza”.
Gregorio paltrinieri incoronato
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Che ne sarà di noi?
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I dipendenti della Litografica di Carpi hanno percepito lo stipendio per l’ultima
volta a dicembre. Da allora si sono comunque recati al lavoro, giorno dopo giorno,
a gennaio, febbraio, marzo e aprile senza ricevere la retribuzione dopo aver avuto
solo un saldo del 50% della mensilità di gennaio. Dopo tre anni in contratto di
solidarietà, erano convinti che potesse esserci una speranza per loro di mantenere
il lavoro in una delle aziende storiche di Carpi con oltre 50 anni di storia. In assenza
di rassicurazioni che andassero oltre le parole, smarriti nel mare magnum dell’incertezza, quando le difficoltà economiche hanno iniziato a pesare sui bilanci
familiari creando non poche difficoltà, hanno deciso di dare un segnale forte e
indire uno sciopero: a partire dal primo giorno di maggio hanno incrociato le
braccia senza ottenere però alcuna risposta. “Negli incontri con l’azienda – conferma Giulia Casamassima di Cgil – è stata ribadita la necessità di risolvere la situazione, salvaguardare i posti di lavoro e recuperare mensilità non pagate. Nonostante
le rassicurazioni nulla è cambiato per questo si è deciso di organizzare un presidio
e riunire i lavoratori in assemblea”. Per ora restano nella condizione sospesa di
dipendenti senza retribuzione e senza diritto all’indennità di mobilità perché non
licenziati. In questo limbo in cui vivono da mesi si sono interrogati sull’indifferenza
che li ha circondati finora. “E’ vero che siamo una ventina in tutto ma perché in
città nessuno ci considera?” si chiedono i lavoratori. Forse la protesta non è stata
così evidente. O forse ci si illude che sia imminente un cambiamento di rotta
rispetto all’uscita del nostro territorio dalla crisi economica. A distanza di otto anni
dall’inizio della crisi è più probabile che sia una rassegnata assuefazione alle
difficoltà del mondo del lavoro.
Sara Gelli
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di fronte al Borgogioioso - Tel. 059.664547
ORARIO APERTURA
Dal lunedi a venerdi 8.00-12.30 e 14.00-19.30 - Sabato 8.00-12.30 e 15.00-18.00
“Nel distaccamento di Carpi il problema della carenza
dell’organico è particolarmente accentuato: dal sisma in
poi abbiamo fatto molti straordinari e per poterli
recuperare e poter fare le ferie, da tutto il Comando di
Modena si attinge sempre dal personale di Carpi.
Non siamo più in sette bensì quasi sempre in cinque:
si fa quel che si può”.
Denuncia dei Vigili del Fuoco in occasione del presidio organizzato dal sindacato
Co.na.po, davanti alla caserma di via Formigina a Modena.
attualità, cultura, spettacolo, musica, sport e appuntamenti
DIRETTORE RESPONSABILE
Gianni Prandi
CAPOREDATTORE
Sara Gelli
REDAZIONE
Jessica Bianchi, Federica Boccaletti, Francesca Desiderio,
Dario Po, Enrico Bonzanini, Marcello Marchesini, Clarissa
Martinelli, Chiara Sorrentino.
IMPAGINAZIONE e GRAFICA
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PUBBLICITA’
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RADIO BRUNO Soc. Coop.
Registrazione al Tribunale di Modena N. 1468 del 9 aprile 1999
Chiuso in redazione il 25 maggio 2016
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venerdì 27 maggio 2016
anno XVII - n. 21
I soci prestatori del neonato colosso Coop Alleanza 3.0 possono dormire sonni tranquilli o, in caso di crac, rischiano di
perdere tutto come accaduto a quelli di CoopCa e Coop Operai di Trieste in Friuli Venezia Giulia?
Cosa rischiano i soci prestatori di Coop?
Alcune settimane fa un’inchiesta di Luca Chianca,
trasmessa dalla trasmissione Report, ha creato scompiglio
e preoccupazione tra i soci prestatori di Coop. A finire
nell’occhio del ciclone il prestito sociale, poiché, secondo
la squadra di Milena Gabanelli, non sarebbe “tutelato in
caso di crac finanziario”, mentre l’attività di prelievo
immediato, costituirebbe un illecito, in quanto “esercizio
abusivo dell’attività bancaria”. Ma è davvero così? I soci
prestatori del neonato colosso Coop Alleanza 3.0 possono dormire sonni tranquilli o, in caso di crac, rischiano di
perdere tutto come accaduto a quelli di CoopCa e Coop
Operai di Trieste, in Friuli Venezia Giulia?
Siete stati accusati di esercizio abusivo dell’attività
bancaria. Come risponde Coop Alleanza 3.0?
“Non c’è niente di illegittimo e Coop non esercita nessuna
azione abusiva. Il prestito sociale è regolato dalla Legge fiscale e dalle autorità monetarie e creditizie, tra cui
la stessa Banca d’Italia che, con un aggiornamento del
2007, pone vincoli e limiti alla raccolta. La gestione del
prestito sociale, della sua raccolta e del suo utilizzo da parte delle cooperative è sempre stata improntata al rispetto
delle norme, delle disposizioni attuative e delle circolari di
origine fiscale o monetaria e creditizia (CICR e Banca d’Italia). Il prelievo è quindi possibile da parte dei soli soci
prestatori in coerenza con tali disposizioni. Questa attività
è dunque legittima e risponde alle esigenze espresse dai
nostri soci prestatori. Banca d’Italia sta lavorando, anche
con documenti sottoposti a pubblica consultazione, a una
revisione delle previsioni in materia di raccolta del risparmio da parte dei soggetti diversi dalle banche e, quindi,
anche della raccolta e del rimborso del prestito sociale da
parte delle cooperative. La nuova normativa è ancora in
fase di emanazione ma, naturalmente, tutti gli interventi
che vanno in direzione di una maggiore garanzia e traspaNel 1989 David Strachan ipotizzò che precedenti infezioni virali nei
bambini aumentassero
il rischio di sviluppare
allergie, ma quello che
scoprì fu l’esatto contrario. Nel 1990 Erika
von Mutius ipotizzò
che i bimbi poveri cresciuti in ambienti rurali
e condizioni igieniche precarie avessero una più alta
incidenza di allergie, ma
dimostrò l’esatto contrario. Nacque così la “teoria
igienica” secondo cui la
mancata esposizione nella prima infanzia ad agenti infettivi, aumenta la
suscettibilità alle malattie
allergiche sopprimendo lo
sviluppo naturale del sistema immunitario. Nel 2003
Graham Rook integrò la
teoria con quella dei “vecchi amici perduti”: non è
la mancata esposizione ad
agenti infettivi a essere
diventata carente ma piuttosto il progressivo impoverimento di quei microorganismi “simbiotici” che
avevano sempre convissuto con l’uomo. L’intestino
ospita buona parte del
nostro sistema immunita-
renza a vantaggio dei nostri soci ci
trovano favorevoli”.
In Friuli Venezia Giulia 3mila soci
prestatori hanno perso circa 27
milioni di euro e a distanza di
quasi due anni ancora non rivedono un quattrino. In caso di
crac le banche hanno dei fondi di
deposito di garanzia per tutelare
i risparmi dei correntisti. In Coop
il denaro dei soci prestatori è tutelato? Cosa accadrebbe in caso
di fallimento?
“Per quanto riguarda il caso di CoopCa, in Friuli Venezia Giulia, Coop
Alleanza 3.0 ha confermato la sua
scelta di erogare a titolo di liberalità a favore dei soci prestatori di CoopCa, una somma di 13,5 milioni di euro, pari
al 50% dei crediti dei soci. Sul tema delle garanzie e della
sicurezza del prestito sociale, proprio per rendere questo
“Nel caso di Coop Alleanza 3.0, il prestito
sociale è garantito dal patrimonio della
cooperativa – che ammonta a 2,5 miliardi
di euro – e disciplinato da un nuovo Regolamento che ne norma in modo stringente
trasparenza e liquidità – con un vincolo
di liquidità non inferiore al 30% e vincolo
nell’immobilizzarlo in attrezzature, impianti e partecipazioni non superiore al
30%, al fine di renderlo disponibile per i
soci in tempi brevi – e da un corposo sistema di controlli e verifiche, attraverso
organi di vigilanza indipendenti”.
Dermobiotica
di pelle e di pancia
A cura del dottor Marco Pignatti,
specialista in dermatologia
I vecchi amici perduti…
rio e il microbiota ne è un fondamentale regolatore.
In particolare sembra che
l’esposizione ai microbi
simbiotici sia fondamentale nella induzione della
tolleranza immunologica.
La realizzazione della tolleranza è importante per
prevenire lo sviluppo di
allergie e ipersensibilità
alimentare. Sappiamo da
tempo che i bambini nati
da parto cesareo, quelli
nati pre-termine, quelli
allattati con formula e i
bambini cui sono stati somministrati antibiotici nei
primissimi mesi di vita hanno tutti un rischio maggio-
re di sviluppare dermatite
atopica, asma e allergie
alimentari. Ciò che accomuna tutti questi piccoli
è uno stato di disbiosi con
una riduzione significativa dei bifidobatteri che
non hanno ricevuto durante il passaggio nel canale del parto o attraverso il latte materno o che
sono stati distrutti dalle
terapie antibiotiche. Ma
la perdita della tolleranza
immunologica non porta
solo alle allergie. Quando
perdiamo la tolleranza
verso parti del nostro stesso organismo nascono le
malattie autoimmuni. Se
il sistema immunitario attacca le cellule che producono il nostro pigmento,
la melanina, sulla pelle
potrebbe comparire la vitiligine; se attacca i follicoli piliferi potremmo
avere un’alopecia areata,
ma lo stesso meccanismo
sta alla base di malattie
anche molto più “gravi”
come il Morbo di Crohn, il
diabete di tipo 1, l’artrite
reumatoide, la sclerosi
multipla e il Parkinson.
istituto uno strumento di risparmio in grado di offrire ulteriori
tutele ai propri soci, Coop oltre
a collaborare attivamente con
la Banca d’Italia, ha aderito ai
nuovi principi di autoregolamentazione emanati da Legacoop.
Nel caso di Coop Alleanza 3.0,
il prestito sociale è garantito dal
patrimonio della nuova Cooperativa – che ammonta a 2,5
miliardi di euro, a conferma della
solidità della stessa – e disciplinato da un nuovo Regolamento
che ne norma in modo stringente
trasparenza e liquidità – con un
vincolo di liquidità non inferiore al 30% e vincolo nell’immobilizzarlo in attrezzature, impianti e partecipazioni
non superiore al 30%, al fine di renderlo disponibile per i
soci in tempi brevi – e da un corposo sistema di controlli e
verifiche, attraverso organi di vigilanza indipendenti”.
Quanti sono i soci prestatori di Coop Alleanza 3.0 e a
quanto ammonta l’entità dei loro risparmi?
“I numeri confermano la fiducia dei soci prestatori nel
prestito sociale: a fine 2015 i libretti erano 462.677, di cui
oltre 12.400 aperti nel 2015, per un ammontare di 4,46
miliardi di euro e quasi 195mila carte socio attive per i
pagamenti. Il prestito sociale non è solo un libretto, bensì
rappresenta un modo per offrire al socio una remunerazione ai propri risparmi, coinvolgerlo maggiormente nella
vita della Cooperativa e dotare la cooperativa stessa di
risorse per poter esplicare al meglio i propri obiettivi di
tipo mutualistico”.
Jessica Bianchi
La briciola di Sandro Santolin
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come Primus Pane? Questi interessanti ospiti che ci donano bontà,
profumi e l’acidità caratteristica che tiene alla larga muffe e batteri
meno desiderabili, sono variamente termolabili cioè muoiono
progressivamente all’aumentare della temperatura per cui anche
la cottura più delicata possibile ne farebbe una strage. Per risolvere
il problema mi è venuto in aiuto il ricordo del professor G. Battista
Quaglia redattore di un breve testo sulla lievitazione naturale a
pasta madre che sentenziava: “in certe pagnotte da 2 kg prodotte
in meridione la parte più centrale del pane (il pulcino) resta in parte viva e nel tempo ricolonizza tutto il resto della pagnotta”. La soluzione che abbiamo adottato per tentare di tenere in vita il pulcino
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venerdì 27 maggio 2016
anno XVII - n. 21
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La primaria del Comprensivo Carpi 2 insieme alla Neuropsichiatria e col sostegno del Comune sta sperimentando un nuovo
modello del servizio incentivando gli interventi presso la scuola. I risultati del progetto sono sotto gli occhi di tutti
Pertini, scuola pilota per le disabilità
Una serie di coincidenze ha ispirato un’intuizione che è all’origine del
progetto pilota attivato tre
anni fa presso la Scuola
Pertini nel Comprensivo
Carpi 2. “Il fatto che – spiega la dottoressa Emma
Avanzi, dal 2012 responsabile della Neuropsichiatria
dell’Infanzia e dell’Adolescenza di Carpi - più bambini con Disabilità Multiple
Complesse abitassero in
quella zona di Carpi e
procedessero all’iscrizione
proprio in quella scuola
primaria ci ha indotto a
valutare, attraverso uno
studio approfondito, la
possibilità di sperimentare
un nuovo modello del
servizio incentivando gli
interventi presso la scuola
per favorire soprattutto le
famiglie. Si tratta di bambini
portatori di diverse disabilità: cognitiva, neurologica,
motoria, sensoriale, associate tra loro in un quadro
particolarmente complicato”. Bambini in cui un
ritardo mentale può sommarsi alla cecità, all’incapacità di controllare i movimenti, all’epilessia, un
problema neurologico, alla
difficoltà di deglutizione:
oggi sono quattro gli alunni
con Disabilità Multiple
Complesse che frequentano
le Pertini insieme ad altri
sette bambini disabili.
“E’ un cammino che parte da
lontano – racconta l’insegnante Antonella Stentarelli - perché le Pertini si
sono distinte negli ultimi
trent’anni per l’accoglienza
Da sinistra Federica Clemente Angela Balsamo,
Margherita Righi, Antonella Stentarelli
e Maria Piscopiello
Da sinistra Stefania Gasparini e Emma Avanzi
di bambini che avevano necessità particolari. Tutti gli
alunni frequentano il tempo
pieno di 40 ore settimanali
dalle 8.30 alle 16.30 e possono accedere alla mensa che,
per i disabili, predispone un
pasto personalizzato in base
alle esigenze”. In servizio
presso la scuola ci sono sei
insegnanti di sostegno e sette
educatrici Pea (Personale
educativo/assistenziale)
affiancate da personale della
Neuropsichiatria, “inizialmente molto presente poi
progressivamente sempre
meno”. L’acquaticità per
tutti i bambini disabili, ma in
particolare per quelli con Disabilità Multiple Complesse,
diventa un momento benefico perché, “pur essendo
il fisico molto compromesso, nell’acqua calda della
piscina comunale i bambini
si rilassano e allungano le
gambe galleggiando. Poi
ci sono le attività di Pet
Therapy con il cane, l’avvicinamento al cavallo con un
iniziale lavoro di cura del
pony con il quale prendono
confidenza fino a cavalcarlo,
il laboratorio creativo. Condividono sempre il momento
della ricreazione con i compagni di scuola e si concorda
con l’insegnante la partecipazione a piccoli gruppi di
lavoro perché la relazione
è fondamentale. Naturalmente non possono mancare
alla gita scolastica”. In
caso di assenza prolungata
da scuola le insegnanti si
attivano con l’home school
per proseguire le attività al
domicilio del bambino disabile garantendo la continuità
del percorso.
Quando tre anni fa l’Asl
scelse le Pertini come scuola
pilota del progetto unico
in Provincia di Modena,
il Comune di Carpi non si
tirò indietro provvedendo a
garantire la presenza di sette
educatrici Pea a integrazione
delle insegnanti di sostegno
e disponendo i lavori per
adattare la struttura della
scuola ricavando spazi personalizzati per l’accoglienza
degli alunni con Disabilità
Multiple Complesse.
“A differenza di altri comuni a noi vicini – sottolinea
l’assessore all’Istruzione
del Comune di Carpi
Stefania
Gasparini –
non abbiamo
mai inserito
tetti di spesa
garantendo a tutti il
medesimo
servizio: la
spesa per le
disabilità
è una delle
più importanti a bilancio e
anche una di quelle meno
gestibili. Oggi nell’Unione
Terre d’Argine (Carpi, Novi,
Soliera e Campogalliano)
sono 418 gli alunni disabili
che frequentano i servizi
educativi e le istituzioni
scolastiche di tutti gli ordini
e gradi. Nel Comune di
Carpi sono complessivamente 168 gli alunni con
disabilità frequentanti i 4
Istituti comprensivi di Carpi
(di cui la metà con personale
educativo assistenziale), infine 84 frequentano le scuole
secondarie di secondo grado
di Carpi”.
“Grazie al lavoro di rete
tra ente locale, Asl/NPIA e
scuola – prosegue l’assessore Gasparini - riusciamo
a tutelare tutti gli studenti
disabili che scelgono di
frequentare la scuola e il
progetto pilota delle Pertini
è uno dei tanti esempi di
questo lavoro corale grazie
al quale nessuno è escluso da
niente, nemmeno dai centri
estivi perché è previsto un
percorso di sostegno qualora
vengano loro affidati bambini disabili”.
I risultati del
progetto pilota
sono sotto gli
occhi di tutti.
“Non dal punto
di vista riabilitativo – sottolinea la dottoressa Avanzi
- perché non si
tratta di sviluppi
attinenti il superamento del
deficit, ma ci
sono senza dubbio risultati
‘abilitativi’ perché i bambini
sviluppano funzioni adattative migliori attraverso
un processo di inclusione
sociale”. I loro genitori si
sentono meno soli perché
coinvolti nel processo di
inserimento: Antonella Stentarelli racconta della loro
partecipazione alle assemblee di classe per interrogare
gli altri genitori su ciò che
i compagni di classe riferiscono a casa; dei rapporti di
amicizia per i quali ci si frequenta anche al di fuori della
scuola; del momento dell’uscita in cui vengono coinvolti nelle chiacchiere durante
l’attesa. Piccole cose che
possono fare la differenza. I
compagni di classe normodotati traggono beneficio in
termini di atteggiamento e
maturità dalla relazione con
i coetanei disabili. “Ci sono
famiglie – ammette l’assessore Gasparini - provenienti
da altri comuni che, dopo
aver sperimentato il livello
dei servizi offerti dal nostro
territorio, decidono di stabilirsi definitivamente qui”.
Sara Gelli
Gli alunni della Scuola Primaria da Vinci, Alessandro Tosatti, Andrea Lanza, Ester Rossi, Alessandro Camurri, Fakhir Sultan,
Carlotta Lugli e Veronica Sala, sono stati protagonisti di due differenti concorsi, distinguendosi per bravura e originalità
I piccoli campioni delle Leonardo da Vinci
Hanno gli occhi
brillanti di chi sa di aver
raggiunto un traguardo
importante. I piccoli Alessandro Tosatti, Andrea
Lanza, Ester Rossi, Alessandro Camurri, Fakhir
Sultan, Carlotta Lugli e
Veronica Sala sono un vero
e proprio vanto per la Scuola
Primaria Leonardo da
Vinci di Carpi. Protagonisti
di due differenti concorsi,
questi alunni si sono distinti
per bravura e originalità. “Le
nostre due quarte - racconta
l’insegnante di inglese,
Francesca Cicogni - hanno
partecipato al gioco - concorso nazionale Kangourou
della Lingua Inglese, rivolto
a studenti dalla Scuola
Primaria a quella Secondaria
di Secondo Grado. Lo scorso
16 febbraio hanno gareggiato 10mila ragazzi suddivisi
in quattro categorie; in
4
venerdì 27 maggio 2016
quella relativa alle Primarie,
sono passati 30 finalisti per
ciascuna regione di cui
cinque nostri alunni: Alessandro, Andrea, Ester,
Alessandro e Fakhir. Dei 25
studenti scelti successivamente in tutta Italia uno è il
nostro campione: Alessandro Tosatti”. Dal 19 al 21
maggio, il bimbo è stato
anno XVII - n. 21
protagonista, a Cervia, dei
Campionati italiani di
Kangourou, dove ha sostenuto tre prove (listening,
reading e speaking) rigorosamente in lingua inglese,
insieme ad alcuni professori
della Cambridge University.
Un’esperienza importante
che ha entusiasmato i bambini: “è stata un po’ difficile -
raccontano i finalisti regionali - ma anche divertente”.
“Devo ammettere che è stato
più semplice rispetto a come
me lo ero immaginato: gli
esercizi che facevo a casa per
prepararmi, erano molto più
difficili”, aggiunge orgogliosamente il piccolo Tosatti.
Speri di vincere? Gli chiedo.
Lui saltella e sorride: sca-
ramantico, non si sbottona.
Per conoscere il nome del
vincitore occorrerà aspettare la proclamazione del 13
giugno: sino ad allora tutta
la scuola fa il tifo per lui. “I
primi tre classificati saranno
poi ufficialmente premiati a
Roma, il 12 ottobre, a casa
dell’ambasciatrice inglese.
Davvero un grande onore”,
conclude Francesca Cicogni.
Le due alunne di quinta,
Carlotta Lugli e Veronica
Sala, sono invece tra le vincitrici del concorso Europa
e Giovani 2016 organizzato
dall’Istituto Regionale di
Studi Europei del Friuli
Venezia Giulia (IRSE) e
rivolto a studenti di università e scuole di ogni ordine e
grado di tutte le regioni italiane e dell’Unione Europea.
Le due giovanissime hanno
ritirato il loro premio (cento
euro e tanta soddisfazione)
domenica 22 maggio presso
la Casa dello Studente a Pordenone. “Abbiamo scritto un
tema su tutto ciò che non va
in Europa: dall’inquinamento alle difficoltà economiche, dal fatto che le persone
non dialogano più faccia
a faccia bensì solo tramite
messaggini alla mancanza di
pace e unità… immaginando
di poter cancellare tutti i difetti con una gomma gigante
e ridisegnare poi un’Europa
più bella e funzionante”.
Come? “Andando di più in
bicicletta per combattere
lo smog e ricordandoci che
siamo tutti uguali”, spiegano
Veronica e Carlotta. “Su
455 elaborati solo 38 sono
stati premiati - aggiunge
l’insegnante Giovanna Ricciardi - davvero una grande
soddisfazione per queste due
nostre studentesse”.
Jessica Bianchi
Nasce a Carpi la scuola primaria sperimentale Scuola Radice. A spiegarci il progetto pedagogico sono le carpigiane Alessia
Napolitano e Silvia Bertoncelli
Il segreto dell’apprendimento? La lentezza
“Pensiamo sia necessario
restituire ai bambini un tempo dilatato, capace di trasformarsi in quell’ozio o in
quella noia che permettono
al gioco di accadere, all’immaginario di svelarsi e alla
creatività di trovare strade
nuove d’espressione”.
Il piccolo seme che
custodivano da tempo nel
cuore è germogliato, sbocciando in un bellissimo fiore.
Il progetto a cui stanno
dando vita e forma le carpigiane Alessia Napolitano e
Silvia Bertoncelli ha il
profumo delle cose buone.
Insieme hanno fondato
Radice, un’associazione di
promozione sociale senza
scopo di lucro: il primo
passo per far nascere a Carpi
una scuola primaria nuova.
Diversa. Di qualità. Sganciata da progetti pedagogici
prestabiliti e perciò limitanti.
“Quando diventi madre inizi
a interrogarti sul percorso
scolastico che dovranno
affrontare i tuoi figli. Dagli
Anni Ottanta ad oggi,
purtroppo, il paradigma
economico ha completamente scardinato la buona
scuola italiana. Per questo
motivo abbiamo deciso di
dar vita a un progetto
educativo innovativo e
capace di crescere nel corso
del tempo aldilà di ogni
personalismo e auto referenzialità”, raccontano Silvia, di
professione psicologa e
Alessia, formatrice e libraia.
“La nostra - sorridono - è
un’attività completamente
Alessia Napolitano
e Silvia Bertoncelli
volontaria: insieme ci siamo
confrontate, abbiamo
incontrato numerose realtà
italiane di educazione
parentale, condiviso esperienze e, infine, abbiamo
costruito un progetto pedagogico preciso, cercando
una maestra - Chiara
Franzil - che potesse
incarnarlo al meglio”.
Centrale il tema dei tempi di
apprendimento: “dal 2007
nella scuola pubblica sono
stati aboliti i programmi
ministeriali e introdotte le
Indicazioni per il curricolo.
Questo passaggio avrebbe
dovuto consentire agli
insegnanti di confrontarsi
con un programma meno
serrato e più a misura di
bambino. Purtroppo così non
è. Scuola Radice, al contrario, vuole che i bimbi
apprendano per competenze.
In modo trasversale e
interdisciplinare”. Anche
l’orario scolastico è stato
pensato e strutturato con
cura, dal lunedì al venerdì,
dalle 8 alle 13, e due rientri
pomeridiani (con tanto di
pranzo al sacco, durante il
quale possono unirsi anche
le famiglie dei piccoli). “I
bambini potranno entrare
dalle 8 alle 9: in questa ora
dedicata all’accoglienza, alla
presenza della maestra, i
bimbi potranno cimentarsi in
varie attività nei tanti spazi
che compongono la scuola
(una casa di campagna
completamente ristrutturata
in via Traversa San Giorgio,
22)”, spiegano Alessia e
Silvia. Le lezioni - che saranno di 45 minuti, seguite da
un quarto d’ora di pausa
- non saranno scandite dal
suono della campanella:
“non ci sarà una suddivisione netta delle materie, la
maestra potrà spaziare
dall’una all’altra in un
unicum, all’insegna dell’interdisciplinarietà. I bambini
non avranno un sussidiario,
bensì libri veri. Complessi.
Con buone traduzioni. I
piccoli devono comprendere
da subito che i libri parlano
tra loro e con loro”. Ad
affiancare Chiara Franzil
nell’insegnamento ci
saranno poi tre maestre
d’arte. Tre figure integranti e
fondamentali per la formazione degli alunni. A Sara
Vincetti sarà affidato il
Closlieu: un particolare
laboratorio di pittura, ideato
da Arno Stern, secondo cui
attraverso il gioco dell’arte si
può esprimere la propria
personalità. A Giulia
Napolitano, musicoterapeuta, spetterà il compito di
insegnare l’alfabeto musicale mentre l’ultima maestra si
occuperà delle discipline del
corpo, dallo yoga ai giochi di
squadra in giardino. “A
Scuola Radice - sorride
Alessia - i buoni libri si
accompagneranno al catalogo della natura. Le lezioni
all’aperto saranno varie e
numerose: dall’osservazione
del cielo e della terra alla
creazione di un orto”.
Scuola Radice non è un
movimento di controscuola:
“vorremmo costruire ponti
con la scuola pubblica,
realizzando scambi e confrontandoci con gli insegnanti che desidereranno
conoscerci meglio. Chiunque potrà venire da noi,
assistere alle lezioni… solo
così si può contribuire a
produrre un cambiamento. A
piccoli passi”. Scuola
Radice non rinnega le nuove
tecnologie: “metteremo a
disposizione dei bambini
due postazioni internet. Non
ci chiudiamo alla contemporaneità senza però dimenticare il buon senso. I bimbi
devono essere accompagnati
nell’uso delle nuove tecnologie, non subirle”. Anche
l’apprendimento di una
lingua straniera non verrà
trascurato: “la californiana
Gina Benson intratterrà gli
alunni, rigorosamente in
inglese, tre ore consecutive a
settimana, a partire dal
momento dell’accoglienza. I
genitori che crederanno in
questo progetto e decideranno di assumersi la responsabilità di diventare i precettori
dei propri figli potranno
iscriverli a Scuola Radice
(massimo 15 bambini)
presentando ogni anno un
nullaosta a un dirigente
scolastico.
“Il contributo delle famiglie
all’associazione è molto
democratico. A Scuola
Radice, noi due, così come
il coordinatore pedagogico
Ilaria Zannoni, siamo volontari - ribadiscono Alessia
e Silvia - soltanto Chiara
Franzil è assunta, mentre
le altre maestre d’arte in
cambio dell’uso degli spazi
del centro culturale metteranno a disposizione della
scuola alcune ore: lo stesso
principio che guida la Banca
del tempo. Il nostro desiderio - concludono Alessia e
Silvia - è quello di diventare
una scuola paritaria, per
poterci aprire anche a bimbi
stranieri o con disabilità.
Non vogliamo essere una
scuola elitaria, al contrario
vorremmo che tutti i bimbi
potessero, in modo democratico, vivere un’esperienza di
buona scuola”. Chi volesse
conoscere meglio questa
realtà pronta a decollare a
settembre, può partecipare
domenica 29 maggio all’iniziativa Semi e parole a Casa
Radice: una giornata intera
dedicata alla poesia nella
sede dell’associazione in via
Traversa San Giorgio, 22.
O, ancora, il 6 giugno, alle
20,30, presso Punto Macrobiotico in Galleria Politeama, 26 a Correggio.
Per info www.radicelabirinto.it - scuolaradicecarpi@
gmail.com.
Jessica Bianchi
dodici studenti dell’Itis Leonardo da Vinci di Carpi Sono rientrati col sorriso sulle labbra e un’esperienza preziosa in più,
dopo aver partecipato al progetto di mobilità Erasmus + in Romania
Europa: un’altra pietra è stata posta
Sono rientrati col
sorriso sulle labbra e
un’esperienza preziosa in
più, i dodici studenti dell’Itis Leonardo da Vinci di
Carpi rientrati dopo aver
partecipato al progetto di
mobilità Erasmus +. Dopo
Olanda e Norvegia, questa
volta i giovani, accompagnati dalle due docenti di
inglese, nonché referenti del
progetto, Donatella Barp
ed Elisabetta Ferretti,
hanno fatto tappa a Curtea
de Arges in Romania. “Con
la mobilità in Romania,
Erasmus + ha completato le
attività per l’anno scolastico
2016-2017. Il tema sviluppato, How do I know I know
it, è estremamente importante nel processo di apprendimento in quanto
implica una profonda
riflessione sulle strategie
che conducono alla conoscenza. La capacità di
valutare il proprio operato e
quello altrui è inoltre una
delle abilità trasversali
indispensabili per poter
agire in modo efficace nel
mondo del lavoro e in
quello accademico”, spiegano le due insegnanti. Gli
studenti italiani, rumeni,
polacchi, inglesi e olandesi
hanno lavorato in gruppi di
nazionalità mista sul
concetto di Europa. Il tema
Europe a living culture ha
ispirato approfondimenti
sugli aspetti comuni dei
patrimoni europei, al fine di
rafforzare il sentimento di
appartenenza a una stessa
comunità, pur nel rispetto
delle differenze culturali,
nazionali o regionali. L’Europa è stata anche la
protagonista di una competizione: gli studenti hanno
dovuto argomentare le loro
istanze di fronte a una giuria
di docenti europei che ha
valutato l’organizzazione
logica e coerente del discorso, la capacità comunicativa, lo stile e la destrezza a
catturare e a mantenere
l’attenzione del pubblico.
Insomma una vera e propria
sfida in lingua straniera che
ha visto i partecipanti
confrontarsi ad altissimo
livello su un tema quanto
mai significativo per la
nostra storia contemporanea. I ragazzi del Vinci,
Alessia Baraldi, Akshay
Kumar, Alì Asad, Oscar
Aragon Celis, Raffaele
Bruschi, Giovanni Celia,
Valeria Gazzotti, Sebastiano Manfredini, Andrea Manganiello, Simone
Scaltriti, Adrian Voloc e
Taqasar Walayat si sono
mostrati entusiasti e propositivi, “sempre rispettosi
delle regole ma vivaci e
fantasiosi nell’animare i
diversi gruppi, come
A Curtea de Arges in Romania
sappiamo fare solo noi
italiani”, sorridono le
professoresse Barp e
Ferretti.
Gli studenti hanno soggiornato presso alcune famiglie
rumene: un’occasione per
condividere usi e costumi
locali. “Abbiamo davvero
apprezzato la gentilezza,
l’accoglienza e l’ospitalità
che queste famiglie ci hanno riservato”, raccontano i
ragazzi. Un’esperienza che
li ha colpiti nel profondo,
stimolando in loro il desiderio di condividere ulteriori momenti con i propri
coetanei europei al termine
del periodo scolastico.
“Un’altra pietra è stata posta
per il rafforzamento dell’edificio europeo. Il Leonardo da Vinci ha lavorato
compatto per raggiungere
questi risultati. Ne andiamo
davvero fieri”, concludono
Donatella Barp ed Elisabetta Ferretti.
Jessica Bianchi
venerdì 27 maggio 2016
anno XVII - n. 21
5
@
i lettori
ci scrivono
Parchi impraticabili
Spettabile Redazione sono una cittadina del Comune di
Carpi. Da due mesi in varie zone della città, frazioni comprese,
non vengono curati gli spazi verdi e i parchi. I cittadini non
riescono più a far giocare i propri bambini nei parchi in quanto
pieni di erba incolta e insetti. Sono state già fatte delle segnalazioni in Comune ma l’unica risposta è la mancanza di soldi. Mi
chiedo come mai si cerchi di dare lustro alla città investendo in
concerti, eventi, mostre… e poi si trascuri un servizio tanto
importante come la manutenzione del verde.
Lettera Firmata
La piazza è disseminata di buche che rendono il transito pericoloso
soprattutto per anziani e ciclisti. Quel che più preoccupa però
è l’eventualità che i sanpietrini schizzino via colpendo qualcuno
Cubetti di porfido
come proiettili
Pessimo lo stato di
salute di Piazza Martiri. La
malattia che l’affligge non è
solo dell’anima - si sa,
soffre da anni di solitudine
- bensì del corpo. Per capire
l’entità del male basta
osservarne la pavimentazione: i mattoncini di porfido
sono sempre più instabili.
La piazza è disseminata di
buche e smottamenti che
rendono il transito - in
alcuni tratti - pericoloso
soprattutto per anziani e
ciclisti. Quel che più
preoccupa però è l’eventualità che i sanpietrini, al
passaggio di veicoli (autorizzati) e due ruote, schizzino via colpendo qualcuno:
da anni, in molti punti, i
cubetti si sono staccati, vi
sono fughe e avvallamenti.
Inutile gettare asfalto per
mettere qualche toppa sulle
buche più grandi e arginare
così il problema. Onde
evitare che i mattoncini di
porfido si trasformino in
Pizza - Bar - Tex-Mex - Colazione - Aperitivi
Solo carne italiana
di qualità a Km0
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6
venerdì 27 maggio 2016
anno XVII - n. 21
Gustosi piatti
vegetariani e vegani
veri e propri proiettili,
salvaguardando al contempo la bellezza di Piazza
Martiri, occorre dar vita a
un risanamento profondo,
magari procedendo per
stralci, con il rifacimento
del sottofondo e la posa di
nuovi cubetti. Un intervento di sistemazione che
dev’essere completato con
un’accurata sigillatura di
tutte le fughe tra un sanpietrino e l’altro.
Jessica Bianchi
La giovane studentessa dell’Itis Vinci Alessia Schettino ha donato parte della sua lunga chioma per la realizzazione di parrucche destinate a donne affette da tumori
“I miei capelli per chi lotta contro il cancro”
I suoi capelli erano lunghissimi e li curava ogni
giorno. Non li tagliava da tre anni ma, Alessia Schettino,
17enne di Cavezzo iscritta al terzo anno dell’Itis Leonardo Da Vinci di Carpi, non ha avuto ripensamenti quando
ha saputo che con quella folta chioma avrebbe potuto
donare un po’ di serenità a qualche donna più sfortunata
sottoposta a cura oncologica. Così, poco tempo fa, è
tornata a casa con un taglio radicale da cui ha ricavato
due trecce di 40 cm che ha imbustato e spedito all’associazione Un angelo per capello, il cui scopo è donare
bellissime parrucche ai pazienti oncologici che non
possono permettersi di acquistarne una. Un bell’esempio
di altruismo da parte di una ragazza tanto giovane.
Alessia, come sei venuta a conoscenza del progetto e cosa ti ha spinto a compiere questo gesto così
generoso?
“Qualche mese fa avevo letto su Facebook un caso molto
commovente in una scuola del comune spagnolo di
Tarragona. Una studentessa si era ammalata di cancro e
doveva sottoporsi a cicli di chemioterapia con la conseguente perdita dei capelli. Le sue compagne di classe, e in
seguito tutte le ragazze della scuola, decisero di tagliarsi
una ciocca di capelli in segno di solidarietà, per regalarla
a lei e a un’associazione che procurava gratuitamente
parrucche ai malati di cancro. Profondamente toccata
da questa vicenda, ho deciso di cercare un’associazione
analoga sul territorio nazionale e ho trovato Un angelo
per capello, che ha sede a Bari. Dopo aver letto sul sito le
informazioni necessarie, mi sono recata dalla mia parrucchiera di Cavezzo e ho tagliato i miei lunghissimi capelli,
ricavandone due trecce che ho poi prontamente imbustato
e spedito all’associazione”.
Le tue sensazioni prima e dopo il taglio?
“E’ stata una decisione un po’ difficile perchè tenevo tanti
ai miei capelli, ma ripensando al gesto mi sono sentita fiera della mia donazione. Conosco una persona a me vicina
che ha scoperto di essere malata di cancro e so che dietro
a questo male terribile oltre al dolore fisico, c’è anche una
grandissima sofferenza psicologica. La scelta però non è
stata dettata solo da questo, bensì dal fatto che mi sentivo
Norma e Sigillo
Filo diretto con il Notaio
A cura del notaio Daniele Boraldi
[email protected]
Le Società Unipersonali
possa essere intaccato (salvo
casi particolari) da debiti o
pendenze della società
stessa. Questo vantaggio,
dotato di grande appeal, è
negato all’imprenditore
individuale, i cui beni
personali sono garanzia per i
creditori d’impresa, poiché il
nostro sistema di diritto non
permette l’esistenza di un
patrimonio separato in capo
alla stessa persona fisica. La
società di capitali, viceversa,
ha una propria personalità,
distinta da quella dei soci: è
formalmente un altro
soggetto e ha pertanto un
proprio e distinto patrimonio. Per ovviare a queste
limitazioni, dopo anni di
dibattiti e confronti, si è
affacciata al sistema
giuridico una soluzione, in
seguito ufficializzata con la
riforma del diritto societario
dei primi anni del 2000 e
oggi di uso comune: la
società di capitali unipersonale. In particolare, la
società a responsabilità
limitata con unico socio (la
più diffusa e utilizzata) è una
società a tutti gli effetti, con
un suo atto costitutivo e uno
statuto, una sua perfetta
autonomia operativa e
patrimoniale.
Pertanto, una singola
persona può costituire una
società della quale divenire
unico socio ed, eventualmente, unico amministratore, con cui esercitare la
propria impresa, limitando
la responsabilità a quanto
investito in società. Nei
confronti del pubblico la
società si relazionerà come
soggetto diverso dal socio,
il quale ne sarà tuttavia
motore e gestore. Inoltre, in
sede di costituzione di una
srl unipersonale ordinaria, il
confronto con il notaio potrà
far emergere un grande
ventaglio di regolamentazioni statutarie volte a costruire un prodotto tagliato su
misura per le esigenze di
quella specifica impresa.
Sarà possibile, ad esempio,
prevedere, sin dalla nascita, regole più articolate di
funzionamento (amministrazione, rappresentanza
dei soci, assemblee, titoli di
investimento, prelazioni e
vincoli alla circolazione delle
quote, gradimenti, divieti,
ecc.) per preparare il terreno
all’auspicabile crescita
dimensionale e all’eventuale
ingresso in società di nuovi
soci. Personalizzazioni non
possibili per chi sceglie le
società semplificate, i cui
scarni patti sociali sono
preimpostati e rigidamente
non modificabili.
Il tuo clima ideale!
New MediaWay Srl
L’attività d’impresa può
esercitarsi in molti modi e
forme, con articolazioni e
strutture variegate. Da
originaria protagonista, la
figura dell’imprenditore
individuale, nel corso del
tempo, ha ceduto il passo
alle forme collettive di
gestione d’impresa, in
particolare a quelle societarie. La dottrina tradizionale
individua nella società una
dimensione di organizzazione aziendale plurisoggettiva,
in cui più persone condividono una o più attività imprenditoriali legate da una
dimensione e un patrimonio
comuni. Il grande vantaggio
di queste realtà (in particolare delle società di capitali
quali srl e spa) consiste nel
fatto che ciascun socio
risponde dei debiti d’impresa limitatamente a quanto
conferito (ossia a quanto
messo a disposizione come
capitale sociale), senza che il
suo patrimonio personale
in dovere di restituire qualcosa al mondo siccome avevo
ricevuto una notizia positiva per me molto importante”.
Sei molto giovane e quando eri ancora più piccola
hai dovuto affrontare il trauma del terremoto...
“Il terremoto ha colpito la nostra terra quando avevo 13
anni, ed è stato come veder crollare i nostri sogni insieme
a tutto ciò che ognuno di noi possedeva. Siamo dovuti
rimanere fuori casa per quattro mesi, anche se non era
danneggiata gravemente,
ma necessitava di essere
messa in sicurezza prima
di potervi rientrare.
Questa drammatica
esperienza mi ha fatto conoscere persone
speciali che hanno preso
posto nella mia vita e
ancora ne fanno parte.
Abbiamo ricevuto tanto
e mi son sentita di donare
qualcosa anch’io nel mio
piccolo”.
Vorresti dire qualcosa
alle tue coetanee?
“Ogni giorno migliaia
di donne combattono
contro il cancro, si sottopongono alla chemioterapia e perdono i capelli
a causa di questa cura
che è un vero e proprio
bombardamento psico-fisico. Queste donne sono
costrette a combattere e
a tirare fuori tutta la loro
forza per vincere il “mostro”, con l’aggravante
di vedersi trasformate
fisicamente e lese nella
loro stessa femminilità.
L’unico rimedio per attraversare questa delicatissima fase
è la parrucca, che però può essere anche molto costosa
e non alla portata di tutte le tasche. Pertanto, invito a
visitare il sito di Un angelo per capello e a donare i propri
capelli. E’ un gesto di sorellanza verso qualcuna che non
conosciamo ma a cui possiamo perlomeno regalare un
sorriso”.
Chiara Sorrentino
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venerdì 27 maggio 2016
anno XVII - n. 21
7
Trovata un’altra siringa nei pressi della scuola media Alberto Pio di via Guido Fassi
Camillo Genitori sul piede di guerra
a cura di
Clarissa Martinelli
Sono tanti i gatti in cerca di casa. Eccone alcuni: il
micio rosso è un maschio mentre la tricolore è una
femmina; arrivati in Gattile insieme, entrambi
erano gatti di casa non più desiderati dalle loro famiglie. Sono giovani, operati, chippati e sani! Pronti per
essere amati e adottati da una famiglia in grado di
accoglierli tra le mura della propria casa. Il maschio
è un vero coccolone, la femmina leggermente più
sostenuta: tanta in entrambi la voglia di trovare una
nuova famiglia. I tigrotti invece sono due maschioni
dolcissimi: fratelli di un anno circa, entrambi sono stati operati, chippati e sani. Entrambi sono pronti per
essere adottati in coppia e solo in appartamento.
E’ stata ritrovata
un’altra siringa nei pressi
della Scuola media Alberto
Pio di via Guido Fassi.
La prima segnalazione risale
al 5 dicembre scorso quando
ne fu trovata una a ridosso
del portico di San Nicolò
e furono subito allertati i
Vigili Urbani. Il Comitato
Genitori della scuola media
Pio, a nome di tante famiglie
preoccupate per il degrado
della zona, si era subito attivato sollecitando un intervento dell’Amministrazione
perché attraverso l’area
verde davanti a San Nicolò,
così come dal parchetto
di via Catellani, passano
tantissimi ragazzi a piedi e
in bicicletta per raggiungere la scuola o al momento
dell’uscita. All’assessore
Cesare Galantini erano stati segnalati episodi analoghi
e altrettanto incresciosi in
quell’area particolarmente
degradata ma non era poi
emersa nessuna azione
concreta.
Così i genitori, giustamente irritati, hanno avanzato
proposte molto precise
e concrete contenute in
una missiva del 19 marzo:
l’estensione anche alle ore
diurne della normativa sul
divieto di consumo di alcol
nei parchi vicino alle scuole
e agli impianti sportivi per
permettere agli agenti di intervenire a tutela dei minori;
cartelli che evidenzino che
l’area è videosorvegliata e
cartelli No alcol per segnalare il divieto di consumo.
I genitori hanno dovuto
attendere fino al 18 maggio
per avere risposta rispetto
alle richieste per risolvere
la situazione nell’area verde
tra via Berengario e via Fassi e per quella di via Catellani. L’assessore Galantini
sostiene di aver intensificato
l’attenzione anche con
personale in borghese, predisposto un presidio fisso,
compatibilmente con le altre
urgenze e richiesto un’attenzione particolare alle altre
forze di Polizia.
Purtroppo però le richieste dei genitori non hanno
trovato risposta, in particolare quella, che ritengono
fondamentale, di estendere
alle ore diurne il divieto già
esistente di consumare alcol
nei parchi dalle 22 alle 6.
Il ritrovamento di un’altra
siringa nello stesso giorno
in cui è arrivata la risposta
dell’assessore ha ulteriormente irritato i genitori che
amaramente commentano:
“purtroppo siamo a maggio e i problemi d’inizio
anno non sono ancora stati
risolti”. Galantini è rimandato a settembre, nella
speranza che il prossimo
anno scolastico cominci con
un regolamento che consenta ai vigili di intervenire
nelle aree vicino alle scuole
medie Pio.
Sara Gelli
Si sono conclusi i festeggiamenti legati a san bernardino
La Festa del Patrono in pillole
Foto di Giulio Mori
Lo spettacolo pirotecnico Fuochi e luci in castello ha
illuminato Piazza Martiri nella serata di venerdì 20 maggio,
giorno del Patrono di Carpi San Bernardino Realino, ma
tanti appuntamenti hanno animato la città da venerdì 13 a
lunedì 23 maggio: presentazione di libri, concerto lirico,
cena di gala in Castello, celebrazioni liturgiche, spettacoli
teatrali e sfilate di moda. Il clou della manifestazione nelle
giornate di venerdì 20, sabato 21 e domenica 22 maggio con
la Festa del Gusto, ricca di specialità gastronomiche, che ha
richiamato nel fine settimana migliaia di persone nel centro
storico di Carpi dove si erano date appuntamento anche tutte
le associazioni per la Primavera del Volontariato. E poi
ancora il raduno del Lambretta Club il Premio Mamma
Nina consegnato quest’anno a Caritas Carpi e a Cifa.
8
venerdì 27 maggio 2016
anno XVII - n. 21
La professoressa carpigiana Deborah Muscaritolo ha dato alle stampe la seconda edizione aggiornata del suo primo
romanzo: All’alba saremo liberi. Un intenso racconto della vita del nonno Antonio, reduce del lager di Dora - Mittelbau
“Come mio nonno sopravvisse all’inferno”
Ci sono storie che
vogliono essere scritte.
Non le puoi contenere.
Prima o poi ti tornano a
cercare per essere raccontate, impresse indelebilmente sulla carta, come i
segni che hanno lasciato
nell’anima di chi le ha
vissute.
Una di queste ha per protagonista Antonio Muscaritolo, muratore ed ex militare di origini irpine nato
nel 1921 e scomparso nel
2009: nel 1943 ha vissuto
una delle esperienze più
drammatiche che l’umanità
abbia mai conosciuto, la
deportazione in un lager
nazista.
Dopo anni di silenzio,
ha deciso di riportare
alla memoria quei giorni
grazie alla nipote Deborah
Muscaritolo, 38enne carpigiana docente di lingue
straniere, che li ha fissati
in un intenso e toccante
romanzo alla sua seconda
edizione completamente
rivista e aggiornata: All’alba saremo liberi edito da
Eclypsed Word.
Deborah, nel romanzo
narri la storia di tuo nonno al tempo della sua
deportazione nel lager
tedesco di Dora-Mittelbau. Come è stato per lui
raccontarti quel periodo
della sua vita?
“E’ stato
molto difficile, tanto
che per ben
60 anni non
ne ha voluto
parlare con
nessuno. Io
stessa ho
scoperto la
sua storia
all’età di
25 anni:
sino a quel
momento ne
avevo avuto
SMOG - Polveri sottili (Pm10
e Pm2,5) entro i limiti di media annuale ma in aumento
nei superamenti giornalieri,
con 23 delle 43 stazioni
regionali fuori norma.
Sono i dati dell’aria registrati
da Arpa in Emilia Romagna nel 2015, quando le
condizioni meteo “sono
state quelle che nel decennio
hanno favorito di più gli inquinanti”. Il biossido di azoto
persiste oltre la norma, ma la
situazione più critica è quella
dell’ozono.
MOTOR VALLEY - Il polo
automobilistico dell’Emilia
avrà un fabbisogno di 400
ingegneri all’anno per i
prossimi tre anni, con specializzazione in ingegneria
elettronica e informatica, per
rispondere adeguatamente
ai trend tecnologici dell’industria automotive. Emerge da
una ricerca di Alix Partners,
Deborah e il nonno Antonio Muscaritolo
davanti al campo di Dora - Mittelbau
Deborah e il nonno
Antonio mentre
firma il registro
degli ex
deportati
in Germania
“Col tempo il suo desiderio di raccontare, per liberarsi forse anche di un peso
che aveva portato dentro per tanti
anni, ha cominciato a farsi strada. Sono
stata io a convincerlo definitivamente”.
solo notizie frammentate.
Ho cercato a volte di porgli
delle domande per farmi
raccontare cosa era capitato, ma ha sempre opposto
dei fermi rifiuti che manifestavano una forte sofferenza, motivo per cui ho
smesso presto di chiedergli
di parlarmi di quel periodo.
Con il tempo però il suo
desiderio di raccontare,
per liberarsi forse anche di
un peso che aveva portato
dentro per tanti anni, ha cominciato
a farsi
strada.
Sono stata proprio
io a convincerlo
definitivamente
a raccontare,
perché
avevo capito che
dentro di
sé sentiva
l’esigenza di parlarne anche se era combattuto. Gli
ho detto che il suo vissuto
aveva un grande valore,
sia per me che per tutte le
generazioni, e che la sua
testimonianza doveva essere trasmessa. Sono state
tre ore di racconto senza
interruzioni in cui lucidamente ha ripercorso tutto il
periodo della deportazione”.
Che tipo era tuo nonno
e che rapporto avevi con
lui?
“Era una persona molto
tranquilla, pacata e gentile. Un lavoratore con una
grande forza d’animo.
Amava molto la musica,
che l’aveva aiutato a superare il doloroso ricordo
della deportazione.
Non parlava molto, ma
noi ci capivamo benissimo solo con gli sguardi o
poche parole. Avevamo un
rapporto di grande affetto.
Nonostante la sua terribile esperienza, non aveva
perso l’ironia ed è sempre
stato per me un esempio
di bontà e rettitudine. Ha
deciso di rivelare a me
la sua storia per la prima
volta perché, mi ha detto,
“sapevo che tu mi avresti
creduto”. Infatti, dopo il
ritorno in patria non fu
creduto né dal comando
militare né dai suoi concittadini, in quanto ciò che
aveva vissuto era davvero
fuori dall’immaginario e le
informazioni sui lager nel
suo paese arrivarono solo
molto tempo dopo. Nel
2003 ha desiderato tornare
al Dora per rivisitare quei
luoghi e io e mio padre lo
abbiamo accompagnato.
Lì ci ha mostrato i luoghi
in cui era stato e da quel
viaggio è nato anche il titolo del libro, che abbiamo
deciso insieme ed è rappresentativo dell’elemento
che lo ha tenuto in vita: la
speranza”.
Quali sono i momenti e
“ Se mio nonno fosse ancora in vita ci
direbbe di essere aperti nei confronti
del prossimo, accogliendo le diversità
senza pregiudizi e timori. Ha insegnato
a tutti noi della sua famiglia ad aiutare
sempre le persone in difficoltà, e credo
vorrebbe questo da tutti noi che siamo
ancora qui oggi”.
le reazioni che ti sono rimaste più impresse della
sua testimonianza?
“Mi hanno impressionato
il suo coraggio, la lucidità
nello studiare ogni dettaglio nel campo per capire
come sopravvivere, oltre
al grande altruismo che lo
spingeva ad aiutare gli altri
deportati, nonostante fosse
proibito e quindi pericoloso per lui.
I momenti della sua storia
che mi hanno maggiormente colpita sono anche quelli
in cui ha corso i maggiori
pericoli, ovvero la malattia
che ha rischiato di ucciderlo, la fuga e, sicuramente,
non per ultimo, il fatto di
aver detto no alla collaborazione con la Germania in
cambio della libertà”.
Si fa sempre un gran
parlare dell’importanza
della memoria per non
ripetere gli stessi errori.
Eppure ancora oggi nel
mondo occidentale si
costruiscono muri...
“Esattamente, se invece si
riflettesse maggiormente
sulle situazioni e su ciò che
comporta, se le si analizzassero senza la paura
della diversità, senza utilizzare una logica individualista e prepotente che
non dà il giusto valore a
tutte le vite umane, allora ci si accorgerebbe che
quei muri non andrebbero
costruiti, e si aprirebbero invece nuove strade e
opportunità.
Se mio nonno fosse ancora
in vita ci direbbe di essere
aperti nei confronti del
prossimo, accogliendo le
diversità senza pregiudizi e
timori. Ha insegnato a tutti
noi della sua famiglia ad
aiutare sempre le persone
in difficoltà e credo vorrebbe questo da tutti noi che
siamo ancora qui oggi”.
Chiara Sorrentino
Uno sguardo oltre l ’argine
di Pierluigi Senatore
presentata al convegno
L’Emilia dei motori. Il polo
emiliano, ricordano gli autori
dello studio, ha un giro d’affari di oltre 7 miliardi, con la
presenza di grandi costruttori
come Alfa Romeo, Maserati,
Ferrari e Lamborghini; un
indotto di oltre 190 aziende,
e 11mila addetti.
GILLES VILLENUEVE Seppur con un anno di
ritardo rispetto alle previsioni, verrà spostato il piccolo
monumento dedicato a
Gilles Villeneuve (morto
l’8 maggio di 34 anni fa a
Zolder) situato nell’omonima
chicane dedicata al pilota
canadese nell’Autodromo di
Imola, dove il 25 aprile 1982
corse l’ultima gara. A renderlo possibile sarà l’iniziativa
benefica, La sfida del cuore:
domenica 5 giugno sul tracciato si terrà un’appassionante corsa fra 36 piloti di kart.
Il monumento, alla cui base
è affissa una targa con le
parole di Enzo Ferrari (“Io
ti voglio bene”, la frase conclusiva), verrà riposizionato
a qualche metro di distanza
all’ombra di un acero, simbolo del Canada.
MARANELLO – E’ stato
confermato: il 31 agosto si
svolgerà un incontro bilaterale tra Italia e Germania con
il premier tedesco Angela
Merkel alla sede della Ferrari
di Maranello. La nostra provincia fu già protagonista di
un bilaterale, in questo caso
Italia-Francia con Hollande
lo scorso anno.
RIMINIWELLNESS - Riminiwellness, la manifestazione all’insegna di benessere e
movimento, è in programma
dal 2 al 5 giugno a Rimini
Fiera e su tutta la Riviera.
In Fiera saranno attivi 16
padiglioni, più di 50 palchi e
oltre 400 aziende tra dirette e
rappresentate, con un occhio
di riguardo per l’ambiente e
la tecnologia. Inoltre saranno
20 i chilometri di costa in
movimento sul territorio con
appuntamenti notturni, feste
e aperitivi.
ELVIS COSTELLO - Arriva
in Italia il Detour di Elvis
Costello: il geniale artista
inglese, impegnato in un tour
mondiale, fa tappa nel nostro
Paese con 7 concerti: sabato
28 è a Bologna, mentre il 29
maggio sarà a Roma e il 31 a
Brescia. L’artista ripercorre da
solo sul palco i successi della
sua produzione musicale,
ripescando dal baule dei
ricordi, canzoni e aneddoti, mentre alle sue spalle
scorrono su un maxi schermo
istantanee della sua storia.
CALCIO GIOVANILE - Sarà
Inter-Palermo, allo stadio Braglia, a inaugurare la fase finale del Campionato Primavera
Tim 2015/16, trofeo intitolato alla memoria di Giacinto
Facchetti organizzato dalla
Lega Serie A. Le altre sfide
nei quarti di finale, vedranno
i confronti tra Virtus Entella
e Roma; Juventus e Empoli;
Torino e Atalanta.
venerdì 27 maggio 2016
anno XVII - n. 21
9
Quattro anni dopo le scosse di terremoto del maggio 2012
in Emilia, sono 19mila i cittadini rientrati nelle loro case. Il
cratere si ritira e, oggi, è quasi dimezzato: su 60 Comuni coinvolti, 25 hanno pressoché completato la ricostruzione. “In
due anni il ripristino degli edifici privati sul nostro
territorio dovrebbe completarsi”, commenta l’assessore Tosi
quattro
Quattro anni dopo le scosse di terremoto del maggio
2012 in Emilia, sono 19mila i cittadini rientrati nelle loro
case. Il cratere si ritira e, oggi, è quasi dimezzato: su 60
Comuni coinvolti, 25 hanno pressoché completato la
ricostruzione. I numeri parlano chiaro: la strada da fare è
ancora tanta. Lungi dall’essersi risolte, tra l’indifferenza
generale, le conseguenze causate dal terremoto incombono
ancora su tante - troppe - famiglie e imprese. “Nell’ultimo
anno - hanno commentato il presidente della regione
Stefano Bonaccini e l’assessore con delega alla ricostruzione post-sisma Palma Costi - sono aumentati dell’84% i
contributi per risistemare le abitazioni private, arrivati a
poco meno di 1 miliardo (10.585 le case ripristinate), e del
105% quelli destinati alle imprese, saliti a 504 milioni. Dei
16mila nuclei assistiti nella prima emergenza, l’80% è
tornato alla normalità; garantita anche la continuità operativa a 1.680 aziende e le esenzioni fiscali hanno coinvolto
1.770 micro-imprese con le zone franche urbane. Ora
l’obiettivo è accelerare sul recupero dei centri storici e
delle opere pubbliche”. Anche nella nostra città la ricostruzione, seppure con lentezza, procede. Ad oggi sono state
presentate 654 richieste di contributo per la ricostruzione,
disposte 295 Cambiali Errani per un totale di poco più di
65 milioni di euro (di cui 42 milioni sono già stati pagati).
Ammontano invece a 183 le cosiddette prenotazioni o
impegni alla ricostruzione di richieste di contributo.
Nel Comune di Novi di Modena sono state presentate 688
richieste di contributo per la ricostruzione (di cui 36 ritirate
o archiviate) e sono state emesse 420 Cambiali Errani. I
contributi regionali concessi ammontano a oltre 126 milio-
10
venerdì 27 maggio 2016
anno XVII - n. 21
anni
dopo
Sono 614 le famiglie
ancora fuori casa
Rovereto
ni di euro (di cui quasi 65 milioni sono stati versati).
Sono invece 614 i contributi erogati a nuclei familiari
(Contributo per il canone di locazione e Contributo per il
disagio abitativo temporaneo, ex Cas per intenderci): 205 a
Carpi e 409 a Novi.
“Con questi numeri e potendo contare sulla stessa disponibilità di risorse umane dedicate - ha commentato l’assessore ai Lavori Pubblici Simone Tosi - probabilmente, entro
la fine del 2016 si concluderanno le operazioni di autoriz-
zazione necessarie per accedere ai contributi. In due anni il
ripristino degli edifici privati sul nostro territorio dovrebbe
completarsi. Dal 2012 tanto è stato fatto ma molto resta
ancora da fare. Siamo sulla strada giusta ma solo facendo
sistema potremo portare a casa i risultati che tutti auspichiamo. Fino a quando l’ultimo cittadino - o imprenditore
- non avrà fatto ritorno alla propria abitazione, la ricostruzione post sisma resterà la priorità di questa Giunta”.
Jessica Bianchi
Il signor Carlo Tioli, dal 29 maggio 2012, vive, insieme
alla moglie Giuliana e al figlio Stefano, all’interno
di un container a Sant’Antonio in Mercadello
quattro
Carlo Tioli è un
uomo di poche parole. Coi
piedi ben saldi a terra. La
stessa terra che coltiva. Da
anni. Quella terra che,
tremando, quattro anni fa,
gli ha tolto in un sol colpo
casa e azienda agricola.
Contadino di 71 anni,
Carlo, dal 29 maggio 2012,
vive, insieme alla moglie
Giuliana e al figlio Stefano, all’interno di un container a Sant’Antonio in
Mercadello, frazione tra le
più martoriate della Bassa.
“La scossa delle 13 di
quel 29 maggio ha causato
danni ingentissimi alla
nostra casa. L’epicentro
del sisma era letteralmente
sotto ai nostri piedi e il
casale, risalente alla fine
del 1600, non ha resistito
a tanta violenza”. I vincoli
paesaggistici cui è sottoposta l’area in cui sorge la
casa hanno allungato ancor
di più l’iter burocratico
legato alla ricostruzione:
“essendo vincolata, infatti,
la casa non poteva essere
semplicemente abbattuta
e ricostruita, bensì ristrutturata e riprodotta fedel-
mente com’era in origine”.
Non c’è alcuna traccia di
indignazione nella voce
anni
dopo
“E’ dura ma ce
la faremo”
di Carlo. Nessun moto di
rabbia sul suo viso. Solo
dignità, coraggio e voglia
Carlo e Giuliana
Il casale oggi
Il container
di andare avanti, guardando al futuro con rinnovata
speranza.
“La macchina burocratica
è stata molto complicata - ammette l’uomo - ma
io non voglio dar colpe
a nessuno né, tantomeno
fare delle polemiche. Di
certo, quattro anni non
sono pochi…”.
Ora, dopo che il Mude è
stato inviato e la pratica
approvata, i lavori sono fi-
nalmente iniziati: “confido
di poter fare rientro a casa
in due, massimo tre anni.
Sino ad allora continueremo a vivere in contaneir: è
dura ma ce la faremo”.
Jessica Bianchi
Pericolante e malfermo, Palazzo Caleffi, in via Matteotti, è stato transennato provocando le proteste di alcuni residenti.
Le auto in transito, infatti, sono obbligate a salire su un tratto del marciapiede rendendo pericoloso il passaggio dei pedoni
e mettendo a rischio l’incolumità di coloro che escono dai portoni affacciati sulla strada
Novità in vista per l’ex Valenti
Un gioiello cittadino
sta letteralmente cadendo a
pezzi. Il tetto è già crollato
e, se nessuno vi metterà
mano, l’incuria e il trascorrere del tempo gli assesteranno il colpo di grazia.
Eretto nel 1503 da Leonello
Pio, su progetto di Biagio
Rossetti, del suo antico
splendore, Palazzo Caleffi
non conserva più alcuna
traccia. Tristemente chiuso
dagli Anni Ottanta, lo
stabile - di proprietà dell’architetto
Maurizio Dodi
e delle
famiglie
Severi e
Valenti
- duramente
provato
dal sisma
del 2012,
versa in
condizioni a dir poco
pietose. Pericolante e
malfermo, il vecchio
edificio è stato da giorni
transennato provocando le
proteste di alcuni residenti.
Le transenne, infatti,
ingombrano a tal punto la
strada da obbligare le auto
in transito a salire su un
tratto del marciapiede opposto,
rendendo così
estremamente
pericoloso il
passaggio dei
pedoni e mettendo a rischio
l’incolumità di coloro che
escono dai portoni affacciati
sulla strada. La soluzione,
adottata per evitare che
eventuali distacchi del
palazzo, conosciuto come
ex Valenti, cadano sulla
strada compromettendo la
sicurezza di coloro che
percorrono la via, non può
essere certo permanente.
Via Matteotti tra le strade
più antiche del cuore
cittadino merita di più e di
meglio. Perché la proprietà
non provvede a ristrutturare
il palazzo attingendo dai
fondi previsti dalla Regione
dopo il sisma? Alcuni
residenti temono che tutto
venga lasciato com’è in
attesa che non vi sia più
alcunché da riportare
all’originaria bellezza e che
al posto di questo pezzo del
patrimonio storico e archi-
tettonico cittadino si vogliano realizzare ben più
lucrativi appartamenti di
pregio. Fortunatamente così
non dovrebbe essere:
“essendo un immobile di
proprietà privata, l’Amministrazione Comunale ha le
mani legate ma, considerato
il suo valore, non siamo
certo rimasti a guardare”,
spiega l’assessore al centro
Storico, Simone Morelli.
“Ho incontrato la proprietà
la quale ha manifestato la
volontà di presentare il
Mude (la richiesta di
contributo ai fondi regionali) relativo al fabbricato”,
assicura l’assessore ai
Lavori Pubblici, Simone
Tosi. Ricadendo l’ex Valenti
all’interno di un’unità
minima di intervento
(UMI), i proprietari hanno
infatti diritto al 100% del
rimborso per il rifacimento
delle parti comuni e strutturali: tetto e facciata. La
notizia è positiva. Ora, alle
parole, si attende facciano
seguito i fatti.
Jessica Bianchi
venerdì 27 maggio 2016
anno XVII - n. 21
11
Sono rientrati nella loro abitazione a Rovereto Davide
Mantovani e la moglie Antonella: hanno raccontato,
anno dopo anno, su queste pagine le loro vicissitudini in
occasione di ogni anniversario del terremoto
quattro
anni
dopo
Finalmente a casa
Davide Mantovani e la moglie Antonella
insieme al figlio Filippo
Il Polo Artistico Culturale ha aperto i battenti a novi
“La cultura è tornata a casa”
Novi di Modena si è Da sinistra Gian Fedele Ferrari,
Stefano Bonaccini, Luisa Turci
ripresa i suoi spazi
e Giuseppe Schena
culturali e lo ha fatto
con una struttura
moderna, versatile e
funzionale, costruita
proprio nel cuore del
paese. Il Polo Artistico
Culturale ha aperto i
battenti sabato 21
maggio, con il taglio
del nastro alla presenza
del sindaco Luisa
Turci, del presidente
della Fondazione CR
Carpi, Giuseppe
Schena, e del presidente
posto il centro giovani
della Regione Emilia RomaGiòNovi, con annessa una
gna, Stefano Bonaccini.
sala prove musicali. Mentre,
“La cultura è finalmente torl’ala ovest vede una forninata a casa. L’idea e l’auspita emeroteca contigua a
cio che sottendono questo
un’area Expo attrezzata per
progetto sono quelli di
eventi espositivi e dotata
creare un grande Polo Artidi spazio rinfresco e caffetstico Culturale da cui, grazie
teria automatica. L’edificio
alla vicinanza anche fisica
accoglie anche l’Ufficio Culdi diverse realtà culturali e
tura e la Proloco Adriano
associative, possano nascere
Boccaletti. La struttura è
contaminazioni e collabostata realizzata accanto alla
razioni per coinvolgere il
nuova sede della Filarmoniterritorio con idee e progetti
ca Novese, del Coro delle
innovativi. Un investimento
Mondine e della Scuola di
forte sul sapere e sull’innoMusica Luigi Restani, inauvazione che auspico possa
gurata il 30 maggio 2015, a
dare alla vita culturale del
cui è collegata.
territorio non solo impulso
“Un sostegno, quello
e forza ma anche quello
della Fondazione, fatto non
che il terremoto, per sua
soltanto di risorse messe a
natura, tende a distruggere:
disposizione per realizzare
l’identità”, ha dichiarato il
progetti ma fatto anche di
sindaco Turci.
spazi che consentono di
La nuova struttura consente
rendere possibile una vasta
di riappropriarsi di quegli
gamma di attività, dal welfaspazi culturali e di aggregare di comunità alla cultura”,
zione resi inagibili a causa
ha dichiarato il presidendel sisma, dando loro una
te Giuseppe Schena. La
sistemazione adeguata e orirealizzazione della struttura
ginale, e vede il suo esordio
- eseguita dalla cooperativa
a un anno esatto dalla posa
Garc Spa, mentre la prodella prima pietra, proprio
gettazione architettonica e
in occasione dell’anniverstrutturale è stata sviluppata
sario delle prime scosse
dalla società di ingegneria
che sconvolsero la bassa
e architettura Politecnica,
emiliana. Nel corpo centrain collaborazione con lo
le della struttura è situata
studio geometri Boschinila Biblioteca comunale
Turci - è stata resa possibile
Vittorio Lugli, dotata di
dalla collaborazione tra la
un’area studio per gli stuFondazione CR Carpi e il
denti, un’area multimediale,
Comune di Novi di Modecon postazioni computer e
na. L’immobile è di proprietà
rete wireless e uno spazio
della Fondazione, che lo ha
riservato ai più piccoli con
fatto edificare per destinarlo
audio-libri e giochi didattici.
a un uso pubblico e, per
Nell’ala est, trova invece
far questo, ha utilizzato
12
venerdì 27 maggio 2016
anno XVII - n. 21
1.680.000 euro del proprio
patrimonio, prassi già utilizzata anche per gli interventi
nei comuni di Carpi (Auditorium San Rocco e Casa
del Volontariato) e di Soliera
(Casa della Cultura e delle
Associazioni). La gestione
dell’intera struttura altamente antisismica è a carico
del Comune di Novi, che ha
provveduto anche agli allestimenti interni, impiegando
donazioni preposte di privati
ed enti esterni, tra le quali il
contributo di 150.000 euro
della Società Autostrade
del Brennero.
“A distanza di quattro anni
dal terremoto e dopo soli
dodici mesi dalla posa della
prima pietra, inauguriamo
uno spazio straordinario.
Un luogo di aggregazione
dove tutti, dai più piccoli agli
anziani, potranno passare del tempo insieme per
giocare, leggere, studiare,
visitare una mostra, suonare
uno strumento. Una vera e
propria casa della cultura:
moderna, versatile, funzionale, bella, oltre che antisismica ed ecocompatibile.
Tante volte è stato detto che
la nostra terra, grazie anche
alle capacità della sua gente,
rinascerà più bella, forte e
sicura: questa struttura ne è
una testimonianza concreta.
Un plauso al Comune e alla
Fondazione, perché investire
in cultura significa investire
nella crescita, anche sociale
ed economica, di un paese”,
ha chiosato il presidente
della regione, Stefano
Bonaccini.
E’ il sindaco di Novi
Luisa Turci a fare il punto
sul polo scolastico di Rovereto la cui costruzione è
particolarmente attesa dalla
popolazione residente nella
frazione: da quattro anni gli
alunni delle scuole elementari e medie fanno lezione
nei moduli provvisori che, in
quanto tali, non possono
rappresentare una soluzione
definitiva. Inoltre, avere un
nuovo polo scolastico nella
frazione potrà essere motivo,
per chi è ancora fuori di casa,
per ritornare a vivere qui
dopo il terremoto.
Il nuovo Polo scolastico
di Rovereto ha copertura
finanziaria?
“Si tratta di una ricostruzione inserita nel piano delle
opere pubbliche con un suo
percorso finanziato per la
maggior parte da contributi
regionali a cui si aggiungono
due donazioni: 750mila euro
dall’associazione delle fondazioni bancarie e 112mila
euro devoluti già nel 2013
dagli italiani in Australia.
Il quadro economico finanziario prevede una spesa per
un totale complessivo di 7
milioni 200mila euro”.
A che punto è l’iter?
“Abbiamo iniziato già un
anno e mezzo fa a incontrare
genitori, consiglio di istituto,
insegnanti e personale non
docente per valutare insieme
che tipo di migliorie potevamo inserire, fatte salve
le normative. Al termine di
questo percorso sono state
elaborate linee guida che
faranno parte del concorso
di progettazione al quale
potranno partecipare gli
studi di professionisti: fra
le diverse proposte avremo
la possibilità di scegliere
il progetto migliore. Così
abbiamo proceduto e siamo
arrivati a oggi”.
Si tratta di un percorso
innovativo?
“Sì, infatti questa modalità non era prevista dalle
ordinanze del commissario.
Per approvare la richiesta
avanzata da questa Amministrazione è servito tempo
alla Regione che ha dovuto
modificare un’ordinanza.
Adesso noi abbiamo questa
opportunità: siamo gli unici,
come tante altre volte, a
portare avanti un’iniziativa
in modo più complesso ma
con la possibilità di avere
maggiori soddisfazioni”.
Cos’è che rallenta l’inter?
C’è il finanziamento di 7 mili
scelto per arrivare alla pr
sostiene il sindaco di Novi L
Nuovo Pol
quattro
anni
dopo
Via Fosse Ardeatine 2015
Rifanno nuovi anche
i parchi a Rovereto sul
Secchia per non correre il
rischio di ricostruire gli
edifici ma senza nessuno
che li venga ad abitare e
allora l’obiettivo che si
sono dati quelli della onlus
Tutti Insieme a Rovereto e
Sant’Antonio è di far
rivivere questo paese
puntando alla qualità della
vita. Sabato 7 maggio si è
tenuto il primo appuntamento del progetto Adotta
un Parco al Parco delle
“Siamo rientrati lo scorso mese di dicembre – spiegano
Davide e Antonella – dopo due anni di lavori complicati da un
iter burocratico molto lungo. A breve dovremmo chiudere
anche le pratiche relative ai contributi: essere stati tra i primi
a partire ci ha sicuramente avvantaggiato ma tanti sono
ancora alle prese con disagi e lungaggini”.
La vita da terremotati a quattro anni dal sisma comincia a
essere meno dura.
Via Fosse Ardeatine 2016
Dune, in via Forti.
I lavori hanno riguardato
la sistemazione e la riverniciatura delle panchine, il
posizionamento dei cestini
e, se si riuscirà, si provvederà al lavaggio delle giostrine: salame, mortadella
e gnocco hanno allietato il
pomeriggio perché l’idea è
quella di ritrovarsi come comunità e fare qualcosa per
Rovereto che oggi ha una
nuova chiesa, una nuova
casa della salute e un centro
sportivo con servizi. Soli
e senza futuro subito dopo
il terremoto, i roveretani
hanno reagito per garantire
la sopravvivenza del loro
paese. La testimonianza
più evidente è il quartiere
di via Fosse Ardeatine che
era stato completamente
devastato dalle scosse:
progressivamente, nel
corso di questi quattro anni,
sono iniziati i lavori per la
ricostruzione in ogni lotto
e, oggi, anche nelle palazzine, fino allo scorso anno in
stato di abbandono.
Sono tornati finalmente a
casa Davide Mantovani e
la moglie Antonella insieme a Filippo, 8 anni: residenti in questo martoriato
quartiere hanno raccontato,
anno dopo anno, su queste
pagine le loro vicissitudini
in occasione di ogni anniversario del terremoto. Il
terrore e la paura che non
se ne andavano, il disagio
di non avere più la casa e di
vivere in affitto, la necessità
di continuare a lavorare, il
dovere di garantire la sere-
nità a Filippo, il desiderio di
tornare a Rovereto a qualsiasi costo.
Oggi, varcare la soglia della
loro casa, una porzione di
bifamiliare che era stata
classificata E3, dà una grande emozione: il primo piano
aveva ceduto invadendo il
piano terra dove ora grossi
pilastri sorreggono l’intera
struttura ricostruita secondo
criteri antisismici, rivestita
col cappotto e provvista di
impianto fotovoltaico.
“Siamo rientrati lo scorso
“Siamo in
ilioni e 200mila euro per ricostruire le scuole elementari e medie di Rovereto ma l’iter
rogettazione ha allungato i tempi. “E’ il prezzo da pagare ma credo che ne sia valsa la pena” attesa di
Luisa Turci
sapere, come
lo Scolastico di Rovereto: il punto
mese di dicembre – spiegano Davide e Antonella
– dopo due anni di lavori complicati da un iter
burocratico molto lungo. A
breve dovremmo chiudere
anche le pratiche relative ai
contributi: essere stati tra i
primi a partire ci ha sicuramente avvantaggiato ma
tanti sono ancora alle prese
con disagi e lungaggini”. La
vita da terremotati a quattro
anni dal sisma comincia a
essere meno dura.
Sara Gelli
“Abbiamo convenuto che
valesse la pena, per un progetto così importante e che
deve misurarsi col futuro,
confrontarsi col mondo scolastico e coi genitori per cercare di mettere insieme tutta
una serie di evidenze emerse
in queste serate. Il prezzo da
pagare è un po’più di tempo
ma si tratta di progettare
qualcosa che deve restare
nel tempo. Gli alunni oggi
sono comunque al sicuro”.
il resto del
Paese, come
applicare il
nuovo codice
dei contratti
che sta bloccando molte
opere sopra
una certa
soglia di
importo. Nelle prossime
settimane,
quando avremo il disegno complessivo
del nuovo codice, procederemo con il primo passo che è
il concorso di progettazione.
Una bozza dell’avviso pubblico è già pronta”.
Altre scuole in provincia
sono già state ricostruite:
il concorso di progettazione ha rallentato
la ricostruzione del nuovo
Polo scolastico di Rovereto?
“Abbiamo convenuto che
valesse la pena, per un progetto così importante e che
deve misurarsi col futuro,
confrontarsi col mondo
scolastico e coi genitori per
cercare di mettere insieme
tutta una serie di evidenze
emerse in queste serate.
Il prezzo da pagare è un po’
più di tempo ma si tratta di
progettare qualcosa che deve
restare e gli alunni oggi sono
comunque al sicuro”.
Parlare di tempi è prematuro?
“Il crono programma si può
ipotizzare nel momento in
cui verranno approvate le
nuove regole del codice dei
contratti.
Solo nel momento in cui
avremo il progetto esecutivo
e l’assegnazione dei lavori
potremo avere un’idea dei
tempi”.
Sara Gelli
venerdì 27 maggio 2016
anno XVII - n. 21
13
quattro
anni
dopo
“E’cambiata anche la mia vita privata. Nella casa demolita
vivevo insieme al mio ex compagno. Quando è stata rasa al
suolo ci siamo trasferiti a casa dei miei genitori con cui
tuttora abito. Non finirò mai di ringraziarli per quello che
hanno fatto e stanno facendo per me. Tuttavia, la mia situazione lavorativa con orari difficili e la convivenza con i miei
genitori hanno rappresentato un cambiamento radicale ed è
la nostra libertà di coppia ad averne risentito. Anche in
questo senso il terremoto ha sgretolato la mia vita e adesso
sto cercando di ricomporre i pezzi piano piano, ma è dura”.
Gloria Braida, carpigiana classe 1979, ha perso la sua abitazione compresa nell’ex complesso residenziale Botteghe
di Ferrari in via Provinciale Motta a Rovereto
“Dopo 4 anni, siamo ancora senza casa”
Sono passati 4 anni
da quel maledetto 29
maggio 2012 in cui Gloria
Braida, carpigiana classe
1979, ha perso la sua
abitazione ricompresa
nell’ex complesso residenziale Botteghe di Ferrari in
via Provinciale Motta a
Rovereto. Nel luglio 2012
il Comune di Novi dispose
la demolizione delle parti
pericolanti per scongiurare
pericoli per la circolazione
e per l’incolumità delle
persone, sino ad arrivare
alla demolizione integrale
nel gennaio 2013 dopo
l’autorizzazione di tutti i
proprietari, che accettarono
inoltre la delocalizzazione
degli immobili di loro
proprietà, per lasciare al
Comune la possibilità di
realizzare nell’area interessata una rotatoria. A oggi
Gloria e gli altri sette
proprietari stanno attendendo il rilascio del contributo
per l’acquisto del terreno
dove effettuare la ricostruzione in via Albano Modena sempre nella frazione di
Rovereto.
“Prevediamo di stipulare
il rogito e avviare l’attività
edilizia intorno a novembre
del 2017. I lavori andranno
avanti presumibilmente per
18/24 mesi circa. Non ci
aspettavamo che ci avremmo impiegato così tanto
quando accogliemmo la
proposta di delocalizzazione. Siamo uno dei pochi
casi in tutta l’Emilia Ro-
Gloria Braida
magna a delocalizzare, e la
questione ci ha portato via
molto tempo perché non si
trovava un lotto di terreno
edificabile i cui proprietari
scendessero a compromesso per la stessa cifra che
ci dava la Regione Emilia
Romagna.
Dopo varie trattative fallite,
finalmente, si è riusciti
a trovare un accordo per
l’acquisto di un lotto in
via Albano Modena, ma
per arrivare a ciò ci sono
voluti anni. Per dirimere
la questione, nel gennaio
2014, è stato creato anche
il Consorzio Botteghe di
Ferrari di cui sono la segretaria delegata, e ogni 20
giorni noi otto proprietari
degli immobili ci troviamo
insieme al presidente, il ge-
ometra Gabriele Martello.
Per il momento sto ancora
vivendo con i miei genitori:
entrambi pensionati di 75 e
78 anni”.
Ma per Gloria quel 29 maggio non ha significato solo
la perdita della casa, ma
anche di tutto l’equilibrio
lavorativo e familiare che
si era costruita fino a quel
giorno”.
“Oltre ad aver perso la
casa, e con essa quasi tutto
l’arredamento di cui purtroppo non sarò mai ripagata, attualmente, a causa
del sisma, sto cercando di
sopravvivere facendo quattro lavori, tutti pagati con
voucher. Prima del terremoto ero socia di un salone di
acconciature a Carpi, ma in
seguito ai disagi post terre-
moto che mi hanno tenuta
spesso lontana dal lavoro
è stato necessario sciogliere la società. E’ cambiata
anche la mia vita privata.
Nella casa demolita vivevo
insieme al mio ex compagno. Quando è stata rasa
al suolo ci siamo trasferiti
a casa dei miei genitori
con cui tuttora abito. Non
finirò mai di ringraziarli
per quello che hanno fatto
e stanno facendo per me.
Tuttavia, la mia situazione
lavorativa con orari difficili
e la convivenza con i miei
genitori hanno rappresentato un cambiamento radicale
e la nostra libertà di coppia
ne ha risentito. Anche in
questo senso il terremoto
ha sgretolato la mia vita
e adesso sto cercando di
ricomporre i pezzi piano
piano, ma è dura”.
Cosa speri per l’avvenire?
“E’ difficile da dire perché
mi ero immaginata un futuro completamente diverso.
Oggi mi sento bloccata in
Italia, perché seppure ancora senza casa sono comunque vincolata dal mutuo.
Quando l’acquistammo io
e il mio ragazzo avevamo
intenzione di ristrutturarla
per poi rivenderla, ma fino
a due anni dal momento in
cui sarà ricostruita ciò non
sarà possibile. Volevamo
trasferirci all’estero dove io
avevo ricevuto delle offerte
di lavoro, ma adesso è sfumato tutto. Per il momento,
cerco solo di reagire sia
emotivamente che economicamente, perché se è
vero che fortunatamente ci
verranno ricostruiti ambienti e impianti, è altrettanto certo che andremo
incontro a delle spese notarili per la delocalizzazione
del mutuo e per il rogito.
Inoltre, dovrò far fronte a
tutte le spese per il mobilio
interno. Non voglio fare né
polemiche né proteste, ma
desidero solo testimoniare
tutto quello che noi terremotati dobbiamo affrontare, perché mi capita spesso
di parlare con persone che
credono sia tutto ormai risolto. Ecco, non è così. Per
noi il terremoto non è solo
un ricordo”.
Chiara Sorrentino
Di nebbia in canzone è il titolo del brano scritto e cantato dal carpigiano Andrea Solieri. Il ricordo delle emozioni
scaturite dal terremoto: dopo la paura c’è la voglia di ripartire
Dallo smarrimento alla rinascita
Una canzone per
scavare a fondo nella
propria anima ed elaborare il
senso di un dramma inaspettato, che sconvolge all’improvviso mettendo in
dubbio certezze date per
universali come il fatto di
avere una casa sicura e di
vivere in una terra “amica”.
Nasce così il brano di
Andrea Solieri, Di nebbia
in canzone scritto a distanza
di un anno dagli eventi
sismici del 2012, ma inciso
soltanto qualche mese fa con
14
venerdì 27 maggio 2016
Andrea Solieri
anno XVII - n. 21
l’aiuto di Enrico Prandi
che ne ha curato con Andrea
l’arrangiamento. Un’urgenza di scrivere quasi terapeutica per esternare finalmente
tutto il caos di emozioni
vissute in quei giorni. Le
stesse che probabilmente
abbiamo condiviso un po’
tutti noi: da vittime del
terremoto a protagonisti
della rinascita e della
ricostruzione. Dall’iniziale
senso di terrore e spaesamento condensato in pochi
versi: “la vita che amavi in
cui sei cresciuto in un solo
istante ti ha dato un saluto”,
alla voglia di reagire percependo un nuovo livello di
consapevolezza: “ma questa
terra mia è piena di poesia. E
di gente che sa quel che fa,
che sa dove va. No qui non
finirà l’aria e l’allegria. E di
nebbia in nebbia, di canzone
in canzone passerà”. Una
canzone che adesso è in rete,
scaricabile gratuitamente, a
disposizione di tutti, sul
canale Youtube.
Chiara Sorrentino
La novese Aurelia Salis è riuscita a rientrare nella sua casa
solo alla fine del 2015 ma non è ancora finita “perché la
cambiale Errani non ha coperto tutte le spese necessarie
alla ristrutturazione e sto pagando di tasca mia
elettricista e idraulico”, racconta.
quattro
La frase “non vi
lasceremo soli” è stato il leit
motiv degli interventi di
tutte le autorità giunte nelle
zone terremotate dopo le
scosse del 20 e del 29
maggio di quattro anni fa.
“Non vi lasceremo soli”,
hanno detto l’uno dopo
l’altro Papa Benedetto, il
presidente della Repubblica
Giorgio Napolitano, il
presidente del consiglio
Enrico Letta, il presidente
della Regione Vasco Errani, gli assessori regionali,
provinciali e comunali giunti
in visita, nel tentativo di
consolare e assicurare chi
era rimasto senza casa che,
presto, sarebbero stati risolti
i loro problemi. Ma, a
distanza di quattro anni,
quella promessa di aiuto, ha
avuto riscontri ed effetti
pratici e concreti? Per i molti
terremotati ancora senza
casa, no. Stesso ritornello
anche per le opere pubbliche e le chiese: ancora al
palo. “Le solite promesse
anni
dopo
Aurelia Salis
dei politici”, è stato il
commento predominante di
coloro che non hanno ancora
fatto ritorno a casa e speravano che quattro anni
fossero sufficienti per
vederla ricostruita. Molti di
loro si sono costituiti in
comitati di protesta per
tenere alta, come hanno
ripetuto varie volte, l’attenzione della politica sulla loro
condizione di sfollati.
Anche noi abbiamo raccolto e pubblicato il grido
di dolore e di protesta dei
terremotati in questi quattro
anni, denunciando i ritardi,
“Non vi lasceremo
soli. E invece...
le carenze degli enti locali
preposti alla ricostruzione
e l’apparato burocratico
di Regione e Comuni che
hanno rallentato, con norme
e regolamenti spesso farraginosi, il momento attuativo
dei programmi di ricostruzione. Alla faccia del “non
vi lasceremo soli”. Tra le
tante storie che abbiamo
raccolto c’è anche quella
della novese, Aurelia Salis,
costretta a vivere in un camper parcheggiato nel cortile
di casa donatole da una famiglia di Sondrio dopo aver
raccolto il suo disperato SOS
tramite Facebook, mentre il
figlio Alex ha vissuto in una
roulotte messa a disposizione dalla Protezione civile di
Jesolo. “Comune e Regione
hanno impiegato tre anni
per valutare e approvare il
progetto di recupero della
mia casa in via Don Minzoni”, ci racconta Aurelia,
ancora visibilmente scossa
per i ritardi, le difficoltà, la
necessità di dover vivere
in condizioni di precarietà
assoluta. “Ho vissuto nel
camper per un anno e mezzo
da quel maggio del 2012 –
aggiunge – in condizioni
facilmente immaginabili.
Poi, esasperata, ho accettato di andare in una stanza
messami a disposizione da
“Ho vissuto in un camper per un anno e
mezzo poi, esasperata, ho accettato di
andare in una stanza messami a disposizione da amici di Rolo e lì sono stata
con mio figlio per altri due anni. Soltanto alla fine del 2015 ho potuto rientrare nella mia casa a Novi: non è ancora
finita perché la cambiale Errani non ha
coperto tutte le spese”.
amici di Rolo e lì sono stata
con mio figlio per altri due
anni. Soltanto alla fine del
2015 sono potuta rientrare
nella mia casa a Novi: non è
ancora finita perché la cambiale Errani non ha coperto
tutte le spese necessarie alla
ristrutturazione e sto pagando di tasca mia elettricista e
idraulico”.
Un’altra ‘storia’ emblematica è quella di un immigrato
originario del Marocco, in
Italia da alcuni anni, Kamel
Aimì di 38 anni, sistemato
in un container, “dove ho trascorso – ci spiega - tre anni
tra freddo e umidità”. E per
questo Kamel Aimì, visti i
ritardi e i silenzi del Comune
e di quelli che dovevano aiutarlo, ha scritto una lettera al
Parlamento Europeo invocando l’aiuto di qualcuno
affinché prenda in considerazione la sua situazione e
ascolti le sue necessità. Ma
nemmeno l’Europa è corsa
in suo soccorso.
Cesare Pradella
venerdì 27 maggio 2016
anno XVII - n. 21
15
Soddisfatti gli operatori della moda che hanno partecipato alla prima edizione della manifestazione Moda Makers
“Un grande segno di speranza”
“Un grande gesto di
coraggio e di speranza,
nonché un segno forte di
vivacità di un settore che
non vive di competizioni
interne ma sa fare squadra”.
Queste le parole del sindaco
di Carpi, Alberto Bellelli,
in occasione del taglio del
nastro della manifestazione
Moda Makers in programma il 18 e 19 maggio nella
prestigiosa cornice di Villa
Ascari. “Nell’aria si respira
una grande soddisfazione.
Questo è l’anno zero di una
kermesse che speriamo
possa affermarsi come una
tradizione consolidata del
nostro territorio. L’esposizione - prosegue il primo
cittadino - racconta di una
realtà capace di fare sistema, dove pubblico e privato
si uniscono in modo sinergico per il bene dell’economia cittadina. L’obiettivo di
tutti noi, infatti, è quello di
rilanciare e proiettare
Carpi, riaffermandone
l’identità manifatturiera,
nel futuro”. Moda Makers,
ha commentato Andrea
Tosi, presidente di Expo
Modena (il consorzio
unitario di Lapam e Cna,
per conto delle associazioni
promotrici Cna, Confindustria e Confartigianato/
Lapam) che si occupa
dell’organizzazione della
fiera (resa possibile grazie
alla collaborazione di
Promec, Ente della CCIAA
di Modena, e del progetto
Carpi Fashion System,
coordinato dal Comune di
Carpi e che gode di un
significativo sostegno
economico da parte della
Fondazione CR Carpi), è
il frutto di un “lavoro
orchestrale preziosissimo.
Una scommessa straordina-
INFORMAZIONI SU: www.fondazionecrcarpi.it
16
venerdì 27 maggio 2016
anno XVII - n. 21
e
ria per il nostro territorio”.
Le 25 aziende partecipanti
(Angela F, Creazioni
Rosanna & Co, Donne da
Sogno, Famar, Gil, Gi&Di
Acquachiara, Io & Te
fondazione cr carpi
Maglierie, Linea Donna,
Maglieria Paola Davoli,
Maglierie Ellegi, Moda
Milena, Mr. Giuly Mode,
Razzoli srl, Rosso Perla
srl, S.E.A., Severi Silvio,
Sorriso, Weg Fashion,
Yulkis, Confezioni Z.c.,
Opificio Modenese,
Ypsilon srl e Guerzoni
Snc) hanno presentato le
loro creazioni di abbigliamento donna a oltre 200
buyers provenienti da 20
paesi esteri, tra i più attenti
e sensibili al fashion made
in Italy. Giappone in testa.
Qui, nella culla della moda
per antonomasia, esiste una
filiera completa: dal filo al
capo finito.
Un tesoro ineguagliabile di
competenze. Per la prima
volta, gli imprenditori
hanno unito le forze, messo
a disposizione gli uni degli
altri i propri pacchetti clienti, per un obiettivo comune: rilanciare il distretto e
renderlo competitivo nel
mercato globale.
Un passo avanti per una
città che sta cercando di far
fronte a una crisi che non
molla.
Jessica Bianchi
Al mè dialètt...
a cura di
Massimo Loschi
Una piccola farfalla che vola, risveglia
desideri nascosti, avranno risposte?
Farfalj
Farfalle
Pìcôla farfala cêlêstêina,
briša d’ciél šminghêda
tra prèe dèštéš vêrs l’élta
ch’fan tapét a vètì ardidi
ch’sè šlùnghên
in un quêl d’immêins
al ciél.
Farfala... fior tra fiór,
fórse, tè tê n’sê ed vêint
impròviš
ed buféri rabióši
ch’prèvèn s-ciànchêrèt a gl’iêli alšéri;
tê t’vól, tra erbi pètnêdi
d’vêint
quêši Paradiš fùss già la têra.
A vrèv fèr chiét al pas,
capir dal mònd,
al mèràvìi,
scultêr silêinsi ch’tòchèn
guardêr culór chi brasên
sintir, capir l’immêins
o la furmiga ch’la cùrr švélta.
Fêr chiét al pas, capir...
prìmà che n’aria impròviša,
la mè buféra
la m’s-ciànca a gl’i-êli.
Piccola farfalla azzurrina,
briciola di cielo dimenticata
tra prati protesi verso l’alto
a fare tappeto a vette ardite
che si allungano
verso qualcosa di immenso
il cielo.
Farfalla…fiore tra fiori
forse, non sai di venti improvvisi di bufere rabbiose
che potrebbero strapparti le
ali leggere;
tu voli, tra erbe pettinate dal
vento quasi Paradiso fosse già
la terra.
Vorrei fare calmo il passo,
comprendere del mondo
le meraviglie,
ascoltare silenzi che scuotono, guardare colori che
abbracciano sentire, capire
l’immenso o la formica che
corre veloce. Fare calmo il
passo, comprendere prima
che un’aria improvvisa,
la mia bufera…
mi strappi le ali.
Sabato 3 settembre, alle 21.30, a Langhirano
di Parma Arriva Max Gazzè: prevendite aperte
Max Gazzè in concerto
Clarissa risponde
a cura di
Clarissa Martinelli
[email protected]
Lezioni private troppo care...
Cara Clarissa, vorrei lanciare una proposta a ragazzi e
ragazze neolaureati: associatevi, create qualcosa insieme
per garantire lezioni private
ai giovani rimandati. Parlatene con l’assessorato all’Istruzione del Comune di Carpi
che magari potrebbe mettere
a disposizione un’aula o una
sala apposite. Ho due figli
un po’ svogliati e mi ritrovo
a pagare 25/27 euro l’ora in
nero da due anni a insegnanti
di ruolo ultracinquantenni
o addirittura pensionati che
arrotondano i loro redditi e
vorrei alternative serie a costi
minori. Preferirei che fossero
i più giovani ad avere qualche
soldo in tasca da spendere e
non sempre i loro genitori e i
loro nonni che continuano a
prendere tutto il bottino sul
E’ stato lo stesso Ligabue
ad annunciare che non
avrebbe lasciato a bocca
asciutta i propri fan per
quanto riguarda la sua
attività live… e ha mantenuto la promessa! Sabato 24
settembre, infatti, il Liga
tornerà sul palco a quasi un
anno di distanza dall’evento
di Campovolo con Liga Rock
park il suo unico evento live
del 2016 (prodotto e organizzato da Riservarossa e F&P
Group), che si svolgerà nella
splendida cornice del Parco di
Monza per festeggiare i 25
anni di Urlando contro il
cielo. Il concerto avrà inizio
alle 20.30 (apertura al pubblico dalle 12). I biglietti, il cui
costo è di 57,50 euro (diritti di
prevendita inclusi), sono
acquistabili in prevendita
online su ticketone.it, e nei
punti vendita abituali. Tutti
coloro che acquisteranno il
titolo d’accesso al concerto
piatto erogando “mancette”
a figli e nipoti disoccupati. E
vorrei ricevute fiscali perché,
da artigiana che lavora 11 ore
al giorno perché non può permettersi il costo di un secondo dipendente, mi sono anche
stufata di insegnanti idealisti
che accusano la mia categoria
di evasione fiscale mentre si
pagano le vacanze e le automobili lavorando in nero. Ho
un diavolo per capello, grazie neolaureati che si sono
per l’attenzione.
organizzati per il doposcuola e
Paola dalle 14.30 alle 18.30 aiutano i
ragazzi a studiare e a fare i
Cara Paola, ne abbiamo
compiti a casa ogni pomeriggio,
parlato anche a Brunomattina su con una spesa di 100 euro al
Radio Bruno scoprendo che ci
mese per ogni alunno
sono professori che chiedono
regolarmente tassati. Con un po’
anche 30 euro l’ora; di contro,
di intraprendenza, in effetti, si
in comuni come Zola Predosa e
potrebbero mettere in campo
Monte San Pietro, nel
nuovi servizi utili per le
bolognese, ci sono universitari e famiglie.
Sabato 24 settembre - Parco di Monza
Il ritorno del Liga
on line su ticketone.it (scegliendo la modalità di spedizione a casa o il ritiro direttamente presso il luogo dell’evento) riceveranno in esclusiva lo Special Box – Liga Rock
Park, che non sarà possibile
ricevere acquistando il biglietto presso i punti vendita
abituali. All’interno dell’esclusiva confezione numerata
saranno presenti il booklet, il
mini-poster in edizione
limitata con la locandina
dell’evento e uno speciale ed
esclusivo dvd che conterrà:
Ligabue racconta Urlando
Contro Il Cielo, 25 anni di
Urlando Contro Il Cielo
(videoclip inedito del brano
con immagini live dall’intera
carriera del Liga) e Urlando
Contro Il Cielo (videoclip
originale).
I libri da non perdere
Arriva Max Gazzè a Langhirano sabato 3 settembre, dopo il tutto
esaurito nei palazzetti d’Italia e dopo lo straordinario successo del Primo
Maggio a Roma. La diciannovesima edizione del prestigioso Festival del
Prosciutto di Parma ospiterà lo spettacolo con Max Gazzè. Il concerto si
terrà, come consuetudine, sul palcoscenico allestito presso Piazzale Celso
Melli a Langhirano. E’ un vero e proprio boom il Maximilian Tour, prodotto
da Francesco Barbaro per OTRlive. Si potranno ascoltare i brani più
applauditi e di successo. Canzoni fra le più trasmesse in radio e sempre in
vetta alle classifiche: La Vita com’è certificato disco di platino, mentre il
video relativo raggiunge numeri da record (quasi 20.000.000 le visualizzazioni su Youtube e oltre i 2 milioni di streaming su Spotify), e Mille Volte
Ancora e così pure altri brani dell’ultimo album Maximilian, disco ricco di
mood e suggestioni musicali diverse tra loro. Non mancheranno tuttavia
pezzi storici del suo eccezionale repertorio, del primo album Contro
un’onda del mare, che quest’anno celebra i vent’anni dalla pubblicazione:
disco d’esordio col quale Max si affacciava sulla nuova scena musicale
italiana, spiccando già per le tematiche insolite dei testi e l’originalità e la
cura della composizione. La formazione che accompagnerà Max sarà
composta da Giorgio Baldi alle chitarre, Clemente Ferrari ai tasti bianchi
e neri, Cristiano Micalizzi alla batteria e Max ‘Dedo’ De Domenico agli
strumenti a fiato. Il 2016 sembra rivelarsi un anno davvero ricco di impegni e
soddisfazioni per Max Gazzè. Dopo aver fatto sold out nelle città italiane
con Maximilian Tour, si conferma uno degli artisti più apprezzati nel
panorama musicale italiano. Un successo del tutto meritato per Gazzè,
cantautore sicuramente fra i più amati dal pubblico. I biglietti sono in
vendita presso ARCI Provinciale di Parma - Via Testi, 4 (PR) - e presso le
abituali prevendite.
La via del male
Di Robert Galbraith
La casa editrice Salani ha
annunciato che pubblicherà
La via del male, il terzo romanzo di Robert Galbraith,
pseudonimo di J.K. Rowling,
la mamma di Harry Potter.
Quando un misterioso pacco
viene consegnato a Robin
Ellacott, la ragazza rimane
inorridita nello scoprire che
contiene la gamba amputata
di una donna. L’investigatore
privato Cormoran Strike, il
suo capo, è meno sorpreso,
ma non per questo meno preoccupato. Solo quattro persone che fanno parte del suo
passato potrebbero esserne
responsabili – e Strike sa che
ciascuno di loro sarebbe capace di questa e altre brutalità.
La polizia concentra le indagini su un sospettato ma Strike
è sempre più convinto che lui
sia innocente:
non rimane che
prendere in
mano il caso insieme a Robin e
immergersi nei
mondi oscuri e
contorti degli
altri tre indiziati. Ma nuovi,
disumani delitti
stanno per essere compiuti,
e non rimane
molto tempo…
La via del male è il terzo libro
dell’acclamata serie che ha
per protagonisti Cormoran
Strike e la giovane e determinata Robin Ellacott (Il
richiamo del cuculo e Il baco
da seta). Un giallo ingegnoso,
pieno di colpi di scena, ma anche l’appassionante storia di
un uomo e di una
donna giunti a
un crocevia della
loro vita personale e professionale.
Il terzo capitolo
svela la potenza e
la precisione del
disegno narrativo dell’autore,
attraverso la
creazione di un
mondo complesso e coerente, la
profondità dei
personaggi, dei
quali emergono –
in questo libro in
maniera ancora più decisiva –
passato, passioni e segreti.
La via del male sarà disponibile sia in versione cartacea
- può essere ordinato sin da
ora presso la libreria di fiducia - sia in versione ebook su
tutti gli store. L’ebook è già
prenotabile mentre l’uscita in
libreria è prevista il 9 giugno.
venerdì 27 maggio 2016
anno XVII - n. 21
17
“Dona a chi ami ali per volare, radici per tornare e motivi per
rimanere”.
Dalai Lama
Il suo vero nome è Barbara
Millicent Roberts, ma per tutti è
solo Barbie. Un’icona globale
che, in 57 anni di vita, è riuscita
ad abbattere ogni frontiera
linguistica, culturale, sociale e
antropologica. Per questo motivo
la sua figura attrae sempre più
l’attenzione come fenomeno
culturale e sociologico e per
questo è celebrata nelle più
importanti sedi museali del
mondo. Fino al 2 ottobre Palazzo
Albergati a Bologna ospita una
delle più ampie retrospettive
dedicate a Barbie – con oltre 500
pezzi esposti - contemporaneamente al Louvre di Parigi e al
Vittoriano di Roma. Con il
patrocinio del Comune di Bologna la mostra Barbie. The Icon,
curata da Massimiliano Capella,
è coprodotta da Arthemisia
Group e 24ORE Cultura –
Gruppo 24ORE e realizzata in
collaborazione con Mattel.
L’allestimento si compone di 531
Barbie: si potranno ammirare
Barbie provenienti da tutto il
mondo, bambole vestite dai più
grandi stilisti e molto altro ancora. Per l’occasione saranno
presentati anche alcuni “modelli”
del tutto inediti, quali quelli
Vintage degli Anni Sessanta o le
fashion Silkstone Barbie Dolls a
cui è dedicata un’inedita sezione.
Note anche come Fashion Model
Barbie Dolls e Lingerie Model
Barbie Dolls, queste furono fatte
di una plastica molto dura, per
imitare la porcellana. Popolari sin
da subito per il loro sapore vintage, conquistano un posto d’eccezione all’interno di molte collezioni. Barbie. The Icon racconta
l’incredibile vita di questa bambola che si è fatta interprete delle
trasformazioni estetiche e culturali della società lungo oltre
Fino al 2 ottobre Palazzo Albergati a Bologna ospita una delle più ampie retrospettive dedicate a
Barbie – con oltre 500 pezzi esposti - contemporaneamente al Louvre di Parigi e al Vittoriano di Roma
Barbie. The Icon
!964
appuntamenti
Teatro
CARPI
29 maggio - ore 17
I sogni son Desideri...
Spettacolo di danze varie
A cura di Barbara Malta
& Giada Cingi
Olga Gaudio & Elisa
Cavazzoli
Teatro Comunale
Mostre
CARPI
28 maggio - 18 settembre
Diffusa - Vestire i luoghi
4 installazioni in centro
A cura di Luca Panaro
Centro Storico
18
venerdì 27 maggio 2016
Fino al 29 maggio
Impossible Nature
Personale di Alex Urso
A cura di Francesca Pergreffi
Spazio Meme
Fino al 29 maggio
OcchiNasiBoccheBaffi
Galleria di personaggi
divertenti e stravaganti
Percorso didattico-espositivo a
cura di Michele Ferri
Biblioteca il Falco Magico
Fino al 29 maggio
Io non tremo
Sala Cervi
Fino al 29 maggio
FotoCarpi 16 - Il Silenzio
Auditorium San Rocco
anno XVII - n. 21
mezzo secolo di storia ma, a
differenza di altri miti della
contemporaneità che sono rimasti
stritolati dal passare del tempo, ha
avuto il privilegio di resistere allo
scorrere degli anni e attraversare
epoche e terre lontane, rappresentando oltre 50 diverse nazionalità,
e rafforzando così la sua identità
di specchio dell’immaginario
globale. Dal giorno in cui ha
debuttato al New York International Toy Fair, esattamente il 9
marzo 1959, Barbie ha intrapreso
mille diverse professioni. E’
andata sulla luna, è diventata
ambasciatrice Unicef e ha indossato un miliardo di abiti per 980
milioni di metri di stoffa. Soprattutto Barbie è cambiata con lo
scorrere del tempo, non solo delle
mode o della moda e si è trasformata per essere sempre al passo.
Il percorso espositivo è studiato
Fino al 30 maggio
Magici Colori
Esposizione delle opere di
Sonia Maria de Oliveira e
Grazia Badari
Saletta Fondazione
Fino a 31 maggio
Ospiti della Terra, custodi
della Natura
Personale di Campos’
Poliambulatorio Villa Richeldi
Fino a 31 maggio
L’umorismo ai tuoi piedi
Personale di Agnese Mari
(Nese)
O&A Centro Affari
1 - 30 giugno
L’umorismo ai tuoi piedi
per offrire diversi livelli di lettura:
alle informazioni di approfondimento storico e culturale per
il pubblico adulto, si affiancano
postazioni pensate per i bambini:
attraverso una serie di attività
coinvolgenti, potranno approfondire la storia di Barbie.
La mostra, articolata in sette
sezioni, è preceduta da una sala
introduttiva, Semplicemente
Barbie, dove si trovano otto pezzi
iconici e rappresentativi per ogni
decade, dal 1959 al 2016 (dalla
prima Teenage Fashion Model
Doll ai nuovissimo modelli della
serie Barbie Fashionista), oltre alle curiosità, ai numeri e al
making of per sapere subito “chi
è Barbie”. A fine percorso invece
i visitatori troveranno una casella
di posta dove i bambini potranno
lasciare a Barbie lettere, suggerimenti o disegni.
Personale di Enrico Biondi
(Lele & Fante)
O&A Centro Affari
Fino al 5 giugno
Il mondo di Alberto Longoni
Museo monumento al deportato
Fino al 12 giugno
White
Musei di Palazzo Pio
Fino al 28 agosto
Réclame! Dal cappello alla
moda, gli albori della
pubblicità a Carpi
Museo della Città
Fino al 28 agosto
Savoir Faire
Creatività, Ricerca, Abilità
Museo della Città
!959
Eventi
CARPI
27 maggio - dalle 18.30
Apericena con il Centro
Antiviolenza VivereDonna
Costo: 15 euro a persona
Parte dell’incasso sarà a
sostegno del Centro
Antiviolenza di Carpi
Pacha Mama Cafè
28 maggio - ore 9/13
Dare e ricevere cura: il valore
terapeutico della narrazione e
della medicina narrativa
Saluto di apertura:
Luisa Turci, presidente
dell’Unione Terre D’Argine
Presiede e modera: Loredana
Ligabue, Anziani e non solo
Molto più di una mostra di
fine corso: l’edizione 2016 di The
Summer Show, che da ormai
cinque anni presenta al pubblico i
progetti artistici elaborati durante
gli studi dagli allievi del master
sull’immagine di Fondazione
Fotografia, quest’anno assume
un respiro internazionale e si
arricchisce di importanti novità.
Al percorso dedicato alle opere
degli studenti che quest’anno
terminano il biennio, intitolato
Lo Stato delle Cose, e all’esposizione mid-term riservata ai
progetti in corso degli studenti
del primo anno, si aggiungono
per la prima volta nell’allestimento le opere dei finalisti dello
European Photography Award, un riconoscimento assegnato
ogni anno ai migliori allievi delle
scuole di fotografia europee. Il
master di Fondazione Fotografia
è stato selezionato per entrare a
far parte di questo prestigioso
circuito di centri di formazione,
che comprende l’École Nationale
Supérieure des Arts Décoratifs
di Parigi, la Fachhochschule di
Bielefeld, in Germania, la Gerrit
Rietveld Academie di Amsterdam, il Royal College of Art di
Londra e la Zürcher Hochschule
der Künste di Zurigo.
Per gli 11 studenti che si accingono a concludere il biennio del
master la mostra Lo Stato delle
Cose rappresenta il punto di
arrivo di un percorso che racchiude la traccia di ciò che è stato e
una proiezione di ciò che sarà in
A Modena, presso il Foro Boario, dal 16 giugno al 17 luglio, mostra di fine corso degli
studenti del master di Fondazione Fotografia
Lo Stato delle Cose
futuro. Citando Wim Wenders,
il gruppo di giovani artisti ha
concepito la mostra “come un
film senza una storia, un insieme
costruito come una casa senza
muri in cui è proprio lo spazio
tra i suoi protagonisti a poterne
sopportare il peso”. Il titolo allude allo stato accidentale in cui si
trova ciascun artista: “In natura
esistono stati diversi - solido,
Giovedì 2 giugno inaugurazione della mostra fotografica che presenta lo scautismo attraverso
le immagini delle attività del Gruppo Carpi 1
Obiettivo scout: 60 anni per Carpi
Verrà inaugurata giovedì 2 giugno alle 10.30 presso la
Saletta della Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi in corso
Cabassi 4, a Carpi, la mostra fotografica Obiettivo Scout – 60
anni per Carpi allestita dal gruppo Agesci Carpi 1 nell’ambito
delle celebrazioni per il 60° anniversario della fondazione. La
mostra presenta, attraverso alcune tra le più belle immagini
raccolte in sessant’anni di attività del gruppo Carpi 1, i valori e i
principi costitutivi del metodo scout, una proposta educativa che
ha contribuito alla formazione umana e cristiana di migliaia di
ragazzi e ragazze della nostra città. L’allestimento prevede dei
pannelli tematici che illustrano gli aspetti più specifici del
metodo scout: vita all’aperto, servizio, abilità manuale, cammino
di fede, gioco, espressione, dimensione internazionale, comunità, spirito d’avventura… L’inaugurazione sarà preceduta dalla posa,
sotto i portici di corso Fanti, all’altezza del Palazzo Vescovile, di alcuni
pannelli con un’immagine e una frase significativa, per invitare alla
Narrazioni di curati e
curanti: letture e testimonianze
Luciana Quaia, psicologa
Storie di malattia e di cura
Stefania Polvani, dell’Azienda
Sanitaria Firenze
Narrazione e consapevolezza:
il lavoro di cura
Federica d’Amico, ARCS
Alessandra Bozzoli, LeNove
Narrazione come strumento
di condivisione e integrazione
degli attori di cura
Paolo Malavasi, medico
Intervento conclusivo:
Massimo Annichiarico,
direttore generale dell’Ausl
Auditorium Biblioteca Loria
28 maggio - ore 11/17.30
2ª edizione Picnic del Sorriso
Casa Residenza Il Quadrifoglio
28 maggio - dalle 16
Inaugurazione della dog area
Centro Commerciale
Borgogioioso
28 maggio - ore 17
Semi e Parole, una giornata
per la poesia
A cura di Sonia Basilico,
narratrice e promotrice della
lettura
Alessia Napolitano,
formatrice e libraia.
Radice-Labirinto
28 e 29 maggio
Festa Solidale
del Quarti-ere(rolo)
Centro Graziosi
PROGRAMMA
mostra e aiutare i visitatori a cogliere gli elementi fondamentali dello
scautismo. Orari di apertura: giorni feriali 17.30 – 19.30 (giovedì anche
10-12.30); giorni festivi e prefestivi: 10-12.30 e 17.30-19.30
Sabato 28 maggio - Dalle 16
Torneo di Calcio Giovanile
Ore 21
Si balla con Orchestra
Claudio Ferrara
Domenica 29 maggio
Ore 8/20
Mercatino del Riuso
Vai alla pagina dedicata
Ore 11.15
S. Messa al Circolo Graziosi
Ricordando Don Claudio Ore
12.30
Pranzo a menù tradizionale
Ore 15
Esibizione del Battaglione
Estense - Gran Ballo del ‘800
Ore 18
Estrazione della Lotteria
Ore 21
Circolo Giliberti
Tombola con ricchi premi
29 maggio - ore 11.30
Intitolazione del Parco
20-29 Maggio 2012
Sisma Emilia-Romagna
Area verde adiacente alle
Scuole Leonardo Da Vinci, via
Pascoli angolo via Doria, ex
sede del Coc
Fino a domenica 29 maggio 10/13 - 15/19
Stazione Uccelliera
Allestimento di maxi piste di
trenini in legno
Torre Uccelliera
29 maggio - dalle 9
Popolarissima
della Balorda 2016
Robotika
Polisportiva sammarinese
liquido o aeriforme -; possiamo determinare in quale stato
la materia si trovi in un preciso
momento, ma non possiamo dire
quando subirà una variazione, né
quante ne abbia subite in passato.
Inoltre, ogni mutamento di stato
è accompagnato da uno scambio
di calore fra la sostanza interessata e l’ambiente circostante.
Ci sembra che le nostre opere
possano rispecchiare queste dinamiche”. Sempre nelle intenzioni
degli allievi, Lo Stato delle Cose
vuol essere “un accertamento di
quello che sta succedendo, sia
intimamente che esteriormente”.
Come a ogni edizione di The
Summer Show, una commissione
composta da membri esterni e
interni alla Fondazione selezionerà i lavori migliori del biennio
2014-16, che entreranno nella
collezione di Fondazione Cassa
di risparmio di Modena. Agli
studenti selezionati andrà inoltre
un premio in denaro.
Allestita al Foro Boario di Modena dal 16 giugno al 17 luglio,
The Summer Show 2016. Lo
Stato delle Cose è promossa da
Fondazione Fotografia Modena
e Fondazione Cassa di Risparmio di Modena.
29 maggio - dalle 7
Mercatino del Riuso
Mar Ionio - Fossoli
2 - 5 giugno
Street Festival
+ truck food + street food+
birra artigianale + street art
+ urban freestyle + music +
and more
Food: puccia salentina,
lampredotto, polpette,
tortellini, fritti misti, pizza,
churros, alta norceria, carne
chianina, olive all’ascolana,
gnocco fritto, cucina
peruviana, cucina napoletana,
caffè, cucina trentina,
gelati end many more
Djset
Parco delle Rimembranze
venerdì 27 maggio 2016
anno XVII - n. 21
19
CARPI FC 1909
Sul fronte stadio si è arrivati a una pericolosa fase di stallo fra comune
e società biancorossa. Incerto anche il futuro di Mister Castori
Cercasi Mister?
Un pericoloso velo di
incertezza aleggia sul Carpi.
Numerosi i nodi che il patron
Bonacini dovrà sciogliere nel
brevissimo termine: dalla scelta
del campo dove disputare il
prossimo campionato di Serie B a
quella sulle guide sportive e
tecniche. Sul fronte stadio si è
arrivati a una pericolosa fase di
stallo fra Amministrazione e
società biancorossa. Nonostante la
fattibilità e i costi non proibitivi
che consentirebbero alla società
emiliana di rientrare nell’impianto
carpigiano, le parti sono ancora
distanti dall’aver trovato un
accordo. Permane ingombrante
l’ombra del comune di Modena:
perso anche il palcoscenico della
Serie B con la retrocessione dei
canarini in Lega Pro, rischia di
doversi sobbarcare la quasi totalità
dei costi fra mutuo e spese di
gestione del Braglia.
Una decisione è comunque attesa a
breve poiché il termine per comunicare alla Lega di Serie B il campo per le partite interne è fissato al
1° luglio. All’incertezza relativa
al campo di gioco si somma poi
quella tecnica. Se l’attuale direttore sportivo Giancarlo Romairone
dovrebbe esser confermato, in
Per il Carpi si preannuncia
un mercato ricco di colpi di
scena. A fronte della partenza del
portiere Vid Belec, che ha già
intavolato serie trattative con
Chievo e Torino, la società
biancorossa vorrebbe puntare su
Simone Colombi apparso in
perfette condizioni nella vittoriosa trasferta di Udine. A complicare la trattativa sarebbe il costo
esagerato del riscatto fissato col
Cagliari, società detentrice del
cartellino: ben 1,2 milioni. Le
parti sono già al lavoro per
trovare un’intesa ma sul giocatore avrebbero messo gli occhi
tante società del prossimo
campionato cadetto fra cui il
Verona, la cui panchina sarà
affidata a Roberto Stellone. In
difesa Fabio Daprelà si è già
accordato con il Chievo per un
triennale mentre appare difficile
il riscatto del terzino cresciuto
nel vivaio della Roma, Stefano
Sabelli, per l’alta clausola
stabilita in gennaio e per le
offerte giunte da altre squadre,
fra cui il Sassuolo. Con Emanuele Suagher che tornerà
Per il Carpi si preannuncia un mercato ricco di colpi di scena
A Budrione si è concluso il
ventunesimo Torneo Ligabue organizzato dall’A.D.C.
Due Ponti.
Davanti a una cornice di
pubblico degna dei più importanti tornei provinciali,
venti squadre suddivise in
tre categorie, si sono sfidate
per l’intera giornata decretando le seguenti vincitrici: il
Campogalliano ha trionfato
nella categoria 2005, seguito
da Pieve Nonantola per la
categoria 2006, mentre per i
piccoli 2008 è stato l’Atletic
River a vincere.
La cerimonia di premiazione
ha visto la partecipazione
della Famiglia Ligabue accompagnata dal sindaco di
virtù dell’ottimo lavoro svolto una
volta subentrato a Sean Sogliano,
non pare così certo il proseguo del
sodalizio con Fabrizio Castori il
cui contratto scade a fine giugno.
Tanti sono stati i segnali di divorzio fra il tecnico protagonista della
storica promozione in Serie A,
datata 28 aprile 2015, apparso visibilmente provato al termine della
gara di Udine e il Carpi. Secondo
alcuni rumors il Mister sarebbe
tentato dall’ipotesi di un ritorno a
Cesena nel caso la compagine romagnola non riuscisse a centrare il
pronto ritorno nella massima serie
passando per l’affilata tagliola dei
play off. Anche un’altra compagine bianconera, questa volta marchigiana, sarebbe finita sulle orme
di Castori: si tratta dell’Ascoli. Il
patron Francesco Bellini dopo
una turbolenta annata culminata
con una meritata salvezza avrebbe
pensato proprio al tecnico del Carpi per tornare dopo dieci anni in
Serie A. Per il “dopo Castori” resta
un mistero il profilo che la società
potrebbe cercare. Due i nomi che
circolano: Eugenio Corini e Ivo
Pulga sarebbero infatti desiderosi
di sedere sulla panchina biancorossa.
Enrico Bonzanini
Chi viene e chi va…
Kevin Lasagna
all’Atalanta e Cristian Zaccardo in scadenza e già pronto a dire
sì al Bologna, restano solamente
quattro i giocatori sotto contratto
nel pacchetto arretrato. Di questi
Gaetano Letizia, seguito da
Napoli e Atalanta, e Riccardo
Gagliolo, che flirta col Bologna:
entrambi hanno molto mercato e
rimane complesso convincerli ad
accettare di lasciare la Serie A
mentre pare più semplice trovare
un accordo con Simone Romagnoli e Fabrizio Poli i quali
avrebbero già dato il loro assenso
in merito. Linea mediana con
più certezze: Marco Crimi già
riscattato dal Bologna e Raffaele
Bianco, Lorenzo Lollo, Lorenzo Pasciuti, Raphael Martinho,
Alessio Sabbione, rientrato dal
prestito al Crotone e Antonio Di
Gaudio potrebbero rimanere
nonostante i tanti interessi
espressi da vari club. In particolare all’Empoli non dispiacerebbe strappare Lollo già inseguito
nella passata stagione e particolarmente gradito al Ds Marcello
Carli. Difficile la conferma di
Fabrizio Castori
Matteo Fedele mentre la società
lavorerà con Bari per tentare di
riavere Filippo Porcari, legato
ai baresi per un’altra stagione.
Tutto da inventare invece il
reparto avanzato con Jerry
Mbakogu sempre più lontano da
Carpi e Kevin Lasagna ambitissimo dai club di Serie A con
l’onnipresente Bologna in prima
fila a contendersi il centravanti
mantovano con la Juventus che
lo preleverebbe per poi girarlo al
Sassuolo. Rientrato anche De
Guzman al Napoli, pronto a dire
sì al West Ham, ora l’attenzione
della società biancorossa si
sarebbe spostata sul tentativo di
riscattare Simone Verdi, messosi
in luce con tre reti in otto apparizioni. Verdi potrebbe essere
l’ideale supporto di un Matteo
Mancosu desideroso di riscattarsi. Sul centravanti sardo la quasi
totalità delle squadre di Serie B
avrebbe già chiesto informazioni
al Bologna, detentore del cartellino, il Carpi tuttavia possiede un
diritto di prelazione che scadrà il
30 giugno.
Enrico Bonzanini
Torneo Memorial Ligabue
Trionfano Campogalliano, La Pieve Nonantola e Atletic River
Premiazione Atletic River
Il sindaco Bellelli premia
il miglior portiere
Carpi Alberto Bellelli: hanno
premiato le prime classificate e i capo cannonieri di
ciascuna categoria.
L’A.D.C. Due Ponti ringrazia la “famiglia Ligabue, il
primo cittadino, il Centro
Sportivo Italiano di Carpi,
gli sponsor della manifestazione Enerplan, Edra e
Banco Popolare, il Ristorante
La Rinascita di Budrione, i
volontari e i dirigenti del
Due Ponti, i ragazzi e il
preziosissimo pubblico per la
collaborazione prestata per
la riuscita dell’evento”.
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20
venerdì 27 maggio 2016
anno XVII - n. 21
Bocce – Gara nazionale femminile Orchidea d’Oro
domenica 22 maggio sui campi della Rinascita
Morelli, a 17 anni,
trionfa a Budrione
Domenica 22 maggio a Budrione si è svolta la gara nazionale femminile
Orchidea d’Oro a cui hanno partecipato 80 individualiste di Categoria A – B
– C provenienti da tutta Italia con le migliori campionesse del mondo e d’Europa in carica. La gara di alto livello è stata applaudita da un folto pubblico.
Hanno dominato la giornata due giovanissime Flavia Morelli diciassettenne,
prima classificata e Chiara Gasperini, 15 anni, entrambe della società di
Pesaro-Urbino. “Un ringraziamento particolare – commenta il dirigente Gianni
Corradini – va ai rappresentanti della Federazione che con la loro presenza
hanno voluto sottolineare l’importanza dell’evento e agli sponsor Sei impianti
elettrici e Magica Sposa di San Prospero per il sostegno”.
Classifica finale
1° Flavia Morelli (Lucrezia, Pesaro Urbino), 2° Chiara Gasperini (Lucrezia, Pesaro
Urbino), 3° Linda Cristofori (Olimpia Conad Correggio – Reggio Emilia), 4°
Andrea Elsa Steininger (Massese, Modena), 5° Franca Fantuzzi (Riese, Reggio
Emilia), 6° Alessia Gallerani (Centese Baltur, Ferrara), 7° Loana Capelli (Canova
Budrio, Bologna), 8° Manuela Trenti (Monteclarense, Brescia).
Si è svolta mercoledì 18
maggio presso il nuovo campo
comunale da rugby di via Nuova
Ponente la prima edizione del
Torneo di rugby educativo delle
scuole primarie di Carpi. Hanno partecipato ben 285 piccoli
studenti delle scuole Giotto, Manfredo Fanti e Marianna Saltini.
Gli apprendisti rugbysti hanno
giocato in più postazioni gestite
dagli educatori e dai giocatori
della prima squadra alternandosi
anche nel laboratorio di creatività
(durante il quale hanno costruito
un pallone ovale di carta e scritto
le impressioni e le emozioni della
giornata), il tutto intervallato dalla
merenda del terzo tempo.
Il torneo è stato il momento conclusivo per alcune delle scuole che
hanno vissuto il progetto Il rugby
va... a scuola! dedicato alle quarte
e quinte, durante l’anno scolastico
2015/2016.
A ottenere il punteggio maggiore
nei giochi è stata la scuola Giotto che ha conquistato quindi, con
Si è svolta mercoledì 18 maggio presso il nuovo campo comunale
di via Nuova Ponente la prima edizione del Torneo di rugby educativo
delle scuole primarie di Carpi
Apprendisti rugbysti
grande entusiasmo e tra le urla di
gioia, la coppa del 1° posto. Al
do di dare del proprio meglio alla
scoperta dei valori di questa bella
disciplina sportiva: lealtà, coraggio, senso del sacrificio e rispetto
per l’altro per mantenere alto il
nome della loro scuola e, allo stesso tempo, era grande la curiosità di
incontrare nuovi amici. Il Rugby Carpi ringrazia le scuole,
le insegnanti e tutti gli intervenuti
per la splendida giornata, auspicando che sia la prima edizione di
tante. secondo posto la scuola Fanti e al
stati comunque bravissimi, hanno
terzo le Saltini. Tutti i bambini sono giocato con grande energia cercan-
Junior TIM Cup - Il calcio negli oratori
Quarto posto per Sant’Agata
E’ l’Oratorio San Giuseppe Lavoratore di Bologna ad alzare al cielo il
trofeo della IV edizione della Junior TIM Cup - Il calcio negli oratori allo
Stadio Olimpico di Roma. Il torneo di calcio a 7 Under 14 promosso da Lega
Serie A, TIM e CSI chiude una stagione straordinaria che ha coinvolto 892
oratori e oltre 11.500 ragazzi impegnati in 4.900 partite. Sabato 21 maggio
all’Olimpico, si sono affrontate 4 delle 16 squadre finaliste: l’Oratorio San
Giuseppe Lavoratore di Bologna ha battuto con il risultato 3-1 dopo i rigori
l’Oratorio Corte Nuovese di Bergamo. Per il terzo e il quarto posto si sono
affrontati gli oratori Santi Filippo e Giacomo di Verona e Sant’Agata di Carpi
in una partita terminata con il punteggio di 1-0. Tutti i ragazzi sono stati
premiati da Marco Brunelli, direttore generale Lega Serie A, Cristiano
Habetswallner, responsabile sponsorship TIM - Telecom Italia, e Massimo
Achini, presidente del Centro Sportivo Italiano.
Pallanuoto cabassi
I risultati
NC Faenza - Cabassi N:7-2
Semifinale di campionato tra la 1°
classificata del Girone Romagna, NC
Faenza e la 2° classificata del Girone
Emilia, Cabassi Under 12N. Partita
che vale la finale regionale Uisp
di categoria. I carpigiani partono
sfavoriti ma, con una una grinta e
una determinazione che spiazzano
tutti, si portano subito in vantaggio
con una bella girata del centroboa
Matthias Ferrari. I padroni di casa
faticano a trovare spazi grazie alla
difesa carpigiana che non ha sbavature merito fondamentale di capitan
Alessandro Golinelli e dei marcatori Giovanni Cascio e Davide
Soncini. I faentini, fisicamente più
forti, riescono comunque a portarsi
in vantaggio 2-1 alla fine del primo
tempo. Gli ospiti però ci credono
e continuano a battagliare su ogni
pallone e a non lasciar passare niente grazie anche ad alcuni interventi
fondamentali del portiere Filippo
Vineti. Il secondo tempo si conclude a reti inviolate e la partita non si
sblocca. Al terzo tempo un guizzo
repentino del piccolo Leonardo
Tadolini (classe 2006) consente
al Carpi di agguantare il pareggio
e di sperare ancora nell’impresa. I
carpigiani reggono fino a 5 minuti
dal termine poi il crollo fisico premia
i più esperti faentini che nel giro di
4 minuti fanno 5 gol e chiudono la
gara. Per i carpigiani ora si prospetta
la finale per il terzo-quarto posto
Under 20
contro il Riccione nelle finali del 12
giugno proprio a Riccione. “Siamo
molto orgogliosi della prestazione
dei ragazzi perché, nonostante l’inferiorità fisica, hanno lottato come
leoni su tutti i palloni”, ha commentato Mister Colarusso.
Bologna - Cabassi L:16-7
Semifinale di campionato tra la 3°
classificata del Girone Romagna,
President Bologna e la 4° classificata del Girone Emilia, Cabassi
Under 12L. President parte subito
bene e la difesa carpigiana paga lo
scotto iniziale subendo sei reti, l’at-
tacco riesce a sbloccarsi chiudendo
il primo parziale sul 6-1. Il Bologna
detta il gioco ma i piccoli biancorossi
riescono a segnare con Campolongo e Battini. La seconda parte di
gara vede un netto miglioramento
del Carpi che si scrolla di dosso la
paura e riesce a segnare e subire
meno in difesa. Da sottolineare le
reti di Ucciero e Debbi. Risultato
finale: 16-7 per i bolognesi. Nonostante il punteggio non sorrida ai
biancorossi la partita è stata bella e
ricca di emozioni.
President Bologna - Cabassi: 10-6
Finale regionale per il 3°/4° posto.
Il risultato dice che il Bologna ha
vinto nettamente ma in realtà la
Cabassi Under 20 è stata in partita
fino a tre minuti dalla fine con i locali
avanti solo di una lunghezza con il
Carpi che ha avuto varie possibilità
per portarsi in parità, ma le mancate realizzazioni sotto porta della
Cabassi si sono trasformate in ca-
povolgimenti a favore del Bologna.
I biancorossi hanno disputato una
buona partita con grinta e tenacia.
Cabassi R - Riviera: 7-4
Semifinale di campionato tra la 1°
classificata del Girone Emilia, Cabassi Under12 L e la 2° classificata del
Girone Romagna, Team Riviera di
Romagna. Bella partita dei biancorossi: nonostante la panchina
corta sono riusciti ad avere la meglio
sull’ottima formazione riccionese.
Cabassi - Vignola: 6-6
Nona partita di campionato per la
Cabassi Under 15 che gioca in casa
presso l’impianto Campedelli contro
Pol. Olimpia Vignola. Partita al
cardiopalma dove le due squadre
si equivalgono, supremazia della
Cabassi nel 1° e 4° tempo e nel 2°
e 3° tempo Vignola ha la meglio in
fase offensiva. “Buona prestazione
di tutto il collettivo”, ha commentato Mister Roberto Sgarbi.
venerdì 27 maggio 2016
anno XVII - n. 21
21
Sul tetto d’Europa con Nuoto Italia protagonista agli Europei di Londra con il nuotatore carpigiano Gregorio Paltrinieri che conquista l’oro nei 1500 con record e poi fa il bis negli 800. Alle
vista sulle Olimpiadi:
sue spalle c’è gabriele Detti
doppietta azzurra agli
Europei di Londra, con
Gregorio Paltrinieri, irresistibile oro, che frantuma il
suo precedente record
continentale sui 1500 stile
libero. Primo il campione
carpigiano, al terzo titolo
europeo consecutivo,
secondo Gabriele Detti: il
fondo in vasca parla italiano.
Semplicemente inarrestabile
il monologo di Paltrinieri,
già oro ai Mondiali di Kazan
dell’anno scorso: ai 200
metri cambia marcia e fa
gara in solitaria. Non solo
strapazza la concorrenza,
staccando Detti di 14’’, ma
abbassa anche il suo precedente primato europeo di
oltre 5’’. “Non mi aspettavo
questo garone. Ho preso
questo Europeo alla leggera,
- commenta Gregorio - volevo divertirmi. In gare
importanti come questa,
quando sono circondato da
grandi campioni, l’ambiente
mi galvanizza”. Rio è dietro
l’angolo, Paltrinieri si
presenta come il fondista da
battere. Non ci sono più
dubbi dopo la marcia
trionfale all’Aquatic Centre.
“Mi sorprende questo tempo
perché sono ancora nel
mezzo della preparazione
per Rio - dice - capivo che
Fenomeno Paltrinieri
stavo facendo bene, ma non
avevo riscontri cronometrici. Paradossalmente un anno
fa a Kazan avevo aspettative
più alte a livello cronometrico. E agli Assoluti a Riccione ho voluto strafare e ho
nuotato malissimo. Troppe
aspettative. Qui ho evitato
ogni tipo di pressione”.
Eccolo qui, il segreto di
Paltrinieri: come stravincere l’oro continentale in
maniera quasi distratta:
“ho nuotato bene perché ho
nuotato spensierato. Senza
pensare a quello che avrebbe
pensato la gente o ciò che mi
avrebbe detto il Moro (Stefano Morisi, l’allenatore
che condivide con Detti)”.
Difficile però mantenere
la stessa leggerezza a Rio,
dove tutte le aspettative
dell’Italnuoto saranno su di
lui. “Cercherò di migliorare,
non mi accontento di certo
di questo tempo – prosegue
Gregorio Paltrinieri - perché
so che posso fare di più e lo
farò”.
Due giorni dopo è ancora
doppietta azzurra all’Aquatic Centre, firmata Gregorio
Paltrinieri e Gabriele Detti,
rispettivamente oro e argento negli 800 stile libero.
Identico risultato dei 1500
stile libero, con i due fenomeni dell’Italnuoto padroni
assoluti della gara.
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venerdì 27 maggio 2016
anno XVII - n. 21
VISITA IL SITO:
A volte ritornano...
Le carte
da parati
U
na volta venivano
usate per rivestire le
pareti di alcuni ambienti della casa, come la
stanza da letto o il soggiorno. Il suo utilizzo fa pensare
ad uno stile retrò e antiquato, che ricorda case
fatiscenti e polverose, ma
non è così!!!
Anzi come ben risaputo
“le mode ritornano”
e alla ribalta delle ultime
tendenze troviamo
LE CARTE DA PARATI.
Esse infatti stanno rappresentando una valida
alternativa alla tinteggiatura delle pareti e non solo:
sono considerate come un
vero e proprio complemento d’arredo utile a decorare pareti molto ampie che
rischiano di apparire troppo spoglie o per dare un
tocco di stile e personalità
alle nostre case dalla più
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anno XVII - n. 21
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