Pappa, nanna e tante coccole

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Pappa, nanna e tante coccole
Ève Ménard
Pappa, nanna e tante coccole
Piccole astuzie quotidiane
per la cura dei bambini da 2 a 4 anni
Erickson
Indice
Introduzione9
Capitolo primo
Lo sviluppo generale del bambino fra i 2 e i 4 anni
11
Capitolo secondo
Le basi dell’intervento educativo
27
Capitolo terzo
Alcuni interventi educativi comuni
37
Capitolo quarto
Trucchi da professionista
•Facilitare la routine della nanna
•Facilitare l’ora del bagnetto
•Vestirsi con il sorriso
•Mangiare di gusto
•Addio al pannolino
•Favorire dei rapporti armoniosi
•Favorire l’autostima
•Scoraggiare i comportamenti inadeguati
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Idee e consigli111
Attività e sviluppo del bambino: una sintesi119
Bibliografia121
Introduzione
Come rendere divertente l’ora del bagnetto? Come riuscire a
instaurare un rituale per la nanna per non passare le notti in bianco?
Come aiutare i miei figli ad andare d’amore e d’accordo con gli
altri? Come trasmettere loro la voglia di mangiare sano? Come farli
diventare ubbidienti, ma senza compromettere la loro autoaffermazione? Come aumentare la loro autostima senza che si trasformino
in piccoli tiranni?
Come, come, come?
Diventando madre mi sono accorta rapidamente che, d’ora in
poi, tutti questi interrogativi avrebbero fatto parte della mia nuova
vita di genitore. La mia mente era tempestata da un dubbio dopo
l’altro e mi ci è voluto poco per capire che, se non avessi reagito al
più presto, avrei finito per perdermi le gioie della maternità. Naturalmente avevo già letto vari libri in cui si decantavano i vantaggi tanto
dell’instaurare una solida routine con punizioni inflessibili quanto di
mollare ogni tanto la presa, ma onestamente non avevo idea di come
mettere in pratica tutto questo nella realtà del quotidiano.
È stato allora che ho pensato di mettere a frutto la mia esperienza
di educatrice scolastica specializzata. Dopotutto, se ero in grado di
gestire i mille problemi dei miei allievi adolescenti, se riuscivo ad
ascoltarli e guidarli e sapevo ideare degli interventi utili e piacevoli
che funzionavano con i miei studenti, potevo senz’altro convincere un
bambino di 2 anni a fare il bagnetto senza troppe storie! È stato allora
che ho cominciato a inventare delle attività educative. Grazie a queste
attività sono riuscita a stabilire una routine della nanna, a convincere
mio figlio a mangiare la verdura e a insegnargli a risolvere i conflitti
senza prendersela con i suoi amici per ogni minima frustrazione.
Come per incanto, molti dei suoi comportamenti inappropriati
si sono addolciti, l’atmosfera familiare è migliorata e il mio sentimento
di incompetenza genitoriale si è completamente volatilizzato. Non
stavo più «subendo» il mio ruolo di educatrice, ma avevo assunto un
ruolo attivo. Mi sentivo informata e competente. Ero una «supermamma», naturalmente imperfetta, ma molto più sicura e fiduciosa
nei miei mezzi!
Poi, un giorno, mi è venuta voglia di condividere le mie idee
con i miei conoscenti. Anche loro hanno ceduto al fascino di questi
piccoli stratagemmi, che pur essendo molto semplici hanno fatto
davvero la differenza nella loro vita familiare. E così — da cosa nasce
cosa — mi è venuta l’idea di scrivere questo libro.
Le attività che propongo sono pratiche e stimolanti, ma non
sono una ricetta miracolosa che permette di educare i bambini senza
fatica. Tuttavia, sono convinta che questi suggerimenti vi renderanno
genitori ben equipaggiati a gestire la quotidianità e avere allo stesso
tempo un rapporto più facile con i vostri figli. A volte, a caldo, ci
facciamo prendere dall’impazienza e dallo sconforto, e non c’è niente
di più normale. Ma d’ora in poi, questi trucchi da professionista
potranno aiutarvi ad applicare con continuità e sicurezza i vostri
interventi educativi all’interno di una relazione di fiducia. Quanto
alle piccole note personali che mi sono permessa di inserire qua e là,
servono a ricordarvi che non siete i soli a porvi delle domande e a
dover affrontare ogni tanto delle crisi!
Buona lettura!
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capitolo
1
Lo sviLuppo generaLe
DeL BamBino
fra i 2 e i 4 anni
C
osa accade al bambino dai 2 ai 4 anni? Che cosa vuole? Quali
sono i suoi processi di pensiero? Di che cosa ha bisogno? Che cosa
può riuscire a fare? Che cosa capisce?
Tanti genitori si sentono inadeguati quando arriva il momento di
informarsi sullo sviluppo del proprio figlio e su come aiutarlo a
crescere. Niente di più normale!
Sappiamo benissimo che l’infanzia è il punto di partenza di tutta
la vita futura, e la mente umana è incredibilmente complessa. Ce
n’è abbastanza per riempire di dubbi qualsiasi genitore che desideri
rispondere adeguatamente alle esigenze del figlio.
Come facciamo a spiegare una situazione a un bambino se non
sappiamo come funziona il suo pensiero? Come possiamo proporre
delle attività educative se non conosciamo le sue capacità intellettive?
Come possiamo pretendere un’azione da parte sua se ignoriamo i suoi
punti di forza e i suoi limiti?
La sezione seguente vi permetterà di saperne di più sullo sviluppo
del bambino dai 2 ai 4 anni, elencando brevemente quali sono le
capacità e le conoscenze che ha già acquisito a ogni età. Per facilitare
l’orientamento fra le informazioni che seguono, le ho raggruppate
in cinque parti: sviluppo affettivo, sociale, intellettivo, psicomotorio
e morale.
Lo sviluppo affettivo
L’ambito affettivo dello sviluppo comprende tutto ciò che ha a che
fare con le emozioni. È il riflesso della personalità allo stato puro
prima che essa inizi ad essere modellata dall’educazione e dai valori
della società. È osservando il comportamento emotivo del bambino
che si può percepire la sua reale personalità, e questo ci permette di
guidarlo al meglio. Nel bambino, l’inibizione (la capacità di frenare
le pulsioni emotive) è molto fragile ed è priva di controllo dall’interno. Tale mancanza di controllo può causare delle reazioni emotive
apparentemente sproporzionate. È dunque compito del genitore o
dell’educatore insegnare al bambino a controllarsi imponendo dei
limiti chiari alle sue reazioni.
Da 3 a 4 anni
È verso questa età che il bambino esplora e migliora la motricità
fine. Maneggia più facilmente i pennelli, le matite e anche le forbici.
Ha comunque bisogno di essere tenuto d’occhio quando compie
attività manuali con oggetti taglienti o liquidi: probabilmente non
ha problemi a dipingere con le tempere sulla carta, ma gli capita
ancora spesso di rovesciare il vasetto di colore! Inoltre, il bambino
ha integrato diversi aspetti della motricità globale (in particolare
camminare, correre, saltare), il che gli consente nuove prodezze come
pedalare, arrampicarsi su piccole rocce o correre su una strada in discesa. Le passeggiate nei boschi sono un’occasione in cui il bambino
può esplorare questo aspetto del suo sviluppo divertendosi insieme
a genitori e amici.
Occorre ancora notare che in questo periodo il bambino acquisisce
un’autonomia fisica più evidente. Riesce meglio a vestirsi da solo, a
mangiare senza combinare pasticci e anche a mettersi le scarpe. Va
da sé, quindi, che è il momento ideale per incoraggiarlo a insistere
nei suoi sforzi e motivarlo a compiere certe azioni senza l’aiuto di un
adulto. Se lo incoraggerete, aumenterete la sua autostima e al tempo
stesso vi semplificherete la vita!
La parola all’autrice
DIETA? MACCHÉ!
Chi l’ha detto che per tenersi in forma bisogna mettersi a dieta, seguire
tre lezioni di pilates e quattro sessioni di Zumba alla settimana? C’è un
metodo più semplice: fate un bambino e aspettate due anni. Vedrete!
A partire da questa età, persino vestire il vostro angioletto diventa un
vero e proprio sport. A condizione, beninteso, che prima riusciate ad
acciuffarlo! E la passeggiatina pomeridiana? Probabilmente finirete
per ribattezzarla «la mega maratona dei genitori spompati»!
Siete amanti degli sport estremi? Nessun problema! Portate il vostro
tesoruccio al supermercato. Senza dubbio vi farà scoprire almeno
dodici modi diversi per praticare il fitness ad alto impatto. Buon
allenamento!
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iL mio «mini me»
Da vestire
obiettivi dell’attività
L’attività mira a rendere più piacevole il momento di vestirsi e in
più favorisce l’autonomia.
Consiglio
Più un’attività corrisponde ai
gusti del bambino, più lui si sentirà motivato a fare degli sforzi.
Ecco perché sarebbe interessante
fabbricare diversi tipi di abitini in
base alla stagione, all’età, ai gusti
e al sesso del bambino.
modalità di svolgimento
1. Fabbricate il materiale dell’attività come indicato alla pagina seguente.
2. Per ciascun indumento che
il bambino si lascerà mettere
facilmente, consegnategli un
indumento corrispondente
con cui vestire il suo personaggio. Poi il bambino potrà
vestire il personaggio.
Oppure:
3. Per ciascun indumento che il
bambino riesce a mettersi da
solo, consegnategli un indumento corrispondente con
cui vestire il suo personaggio.
Poi il bambino potrà vestire il
personaggio.
4. Spiegate al bambino il procedimento dell’attività qualche
minuto prima di iniziare.
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Detto fra noi
Questa volta è essenziale fare
in modo che tutto quanto sia solido! Usate del cartoncino rigido
e, se necessario, plastificate i pezzi
con del nastro adesivo trasparente.
Se la sola vista di forbici e matite colorate vi fa venire l’orticaria, potete
comprare una bambola di carta
già pronta in un negozio di
oggettistica a basso prezzo.
30 minuti.
Cartoncino rigido, forbici,
matite colorate, gomma adesiva.
3 Applicate delle etichette
adesive attacca e stacca sul retro
di ogni pezzo e disponete gli
indumenti nella parte inferiore
di un grande foglio di cartoncino
su cui è disegnato il personaggio
da vestire.
1 Su un foglio di cartoncino,
tracciate il contorno di un personaggio e disegnategli un viso.
2 Su un altro foglio di cartoncino, disegnate gli abiti proporzionati al corpo del personaggio,
colorateli e ritagliateli.
Ponete il foglio di cartoncino in
un punto strategico alla portata
del bambino.
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Lo CHef artista
obiettivi dell’attività
L’attività mira a migliorare le
conoscenze del bambino riguardo agli alimenti che ingerisce,
e a favorire quindi delle scelte
alimentari sane. Se svolta con
un gruppo di due o tre bambini,
favorisce la cooperazione.
Consigli
Utilizzate materiali non pericolosi e occupatevi voi di tagliare
frutta, verdura e altri alimenti.
Inoltre, ricordate di evitare gli
alimenti che possono causare
allergie o intolleranze se la ricetta
è destinata a persone di cui non
conoscete lo stato di salute.
modalità di svolgimento
1. Lasciatevi ispirare dalle ricette
presentate alle pagine seguenti.
Oppure:
2. Scegliete una delle vostre
ricette più semplici.
3. Spiegate al bambino le regole
di base da rispettare in cucina, in particolare: pulizia,
concentrazione, ascolto delle
istruzioni, sicurezza.
4. Con l’aiuto del bambino,
preparate uno spuntino sano
o un pasto semplice.
5. Poi gustate la vostra opera
culinaria insieme al bambino
e, perché no, al resto della
famiglia!
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Detto fra noi
Abbiate pietà di voi e risparmiatevi le ricette che richiedono più di
10 minuti! Glassare 25 cupcake alle
fragole circondati da un’orda di
bambini non vi aiuterà affatto
a restare zen!
20 minuti.
Mele, prugne, uva, banane,
fragole, clementine, cracker, formaggio spalmabile, olive, strisce
di peperoni, germogli di soia, formaggio dolce a dadini, pomodorini
ciliegia.
L’ORSETTO
TUTTI FRUTTI
1 Lavate e tagliate in anticipo
la frutta e pulite il piano di lavoro
dei bambini.
2 Tagliate la punta degli stuz-
zicadenti (facoltativo).
3 Lasciatevi ispirare dalle ricet-
1 Infilzate degli stuzzicadenti
in una mela (o una prugna) in
corrispondenza delle quattro
zampe e della testa dell’orsetto.
te e createne di nuove insieme ai
bambini!
2 Per fare la testa usate una
fetta spessa di banana. Al posto
delle orecchie infilzate due stuzzicadenti e inserite in ognuno
mezzo acino d’uva. Poi mettete
degli spicchi di clementina in
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iL serpente
Banana
3 Infine aggiungete una fettina
1 Tagliate a metà una banana
nel senso della lunghezza, poi
toglietene un pezzetto che diventerà la testa.
di fragola nel punto in cui la
testa tocca il piatto, per formare
la lingua.
2 Infilzate degli stuzzicadenti
al posto degli occhi e metteteci
sopra dell’uva verde o rossa.
Buon appetito!
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