Dexia-Crediop SpA Equity Tarn – 16.01.2016

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Dexia-Crediop SpA Equity Tarn – 16.01.2016
23.11.2005
FOGLIO INFORMATIVO
(Ai sensi del provvedimento della Banca d’Italia del 30/7/1999 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n.194 del 19/8/1999)
“Per conoscere il rendimento offerto da questo titolo si raccomanda di leggere attentamente il paragrafo “Interessi”nella sezione II, e il paragrafo
“Esemplificazione del rendimento” nella sezione III, di questo Foglio Informativo ”
Prestito obbligazionario Strutturato
“Dexia-Crediop S.p.A. Equity Tarn – 16.01.2016”
Di nominali Massimi Euro 250.000.000
Codice ISIN IT0003954358 – Serie: 1°
Avvertenze: i titoli oggetto della presente emissione (le “Obbligazioni”) sono titoli strutturati, ossia titoli che incorporano uno strumento obbligazionario
tradizionale con uno o più contratti derivati. Pertanto l'acquisto di un titolo strutturato implica l'acquisto o la vendita, da parte del sottoscrittore, anche di
uno o più contratti derivati.
In considerazione di quanto sopra, i titoli strutturati sono strumenti caratterizzati da intrinseca complessità che rende difficile la loro valutazione, in termini
di rischio, sia al momento dell'acquisto sia successivamente. Gli investitori, perciò, sono invitati a sottoscrivere tali titoli solo qualora abbiano compreso la
loro natura e il grado di rischio sotteso. Per conoscere il profilo rischio/ rendimento effettivo del titolo si consiglia, in particolare, di leggere attentamente la
Sezione II ("Informazioni sulle caratteristiche dell'emissione"), nonché la Sezione III ("Informazioni sui rischi dell'operazione") del presente Foglio
Informativo.
Funzione economica: sottoscrivendo le presenti Obbligazioni, l’investitore avra’ diritto per il primo anno al pagamento di una cedola fissa lorda pari al
2,70%. A partire dal secondo anno, nel caso di apprezzamento dell’Indice Dow Jones Eurostoxx50, l’investitore beneficera’ di una cedola lorda annua
crescente in funzione di tale apprezzamento. L’importo complessivo delle cedole corrisposte non sara’ in ogni caso superiore al 15% del nominale e
allorche’ il traguardo del 15% venga raggiunto, l’obbligazione sara’ rimborsata anticipatamente contestualmente al pagamento dell’ultima cedola . Le
Obbligazioni avranno durata 10 anni nel caso in cui non si proceda al rimborso anticipato. All’aumentare della durata del prestito, il rendimento su base
annua diminuirà di conseguenza.
I termini evidenziati in corsivo grassetto, sono da ritenersi tecnico-finanziari, e per una maggiore comprensione degli stessi si rimanda alla lettura del “Glossario”
redatto dall’Associazione Bancaria Italiana (ABI) e disponibile per la consultazione, oppure nella Legenda contenuta nel presente Foglio Informativo.
I - INFORMAZIONI SULL’EMITTENTE
Denominazione e forma giuridica
Dexia Crediop S.p.A.
Sede legale e amministrativa
Dexia Crediop S.p.A. ha sede legale e direzione centrale Via XX Settembre n. 30, 00187
Roma.
Registro delle Imprese e
Albo delle Banche n. 5288; Albo dei Gruppi bancari n.: 3030.
Albo delle Banche
Capitale sociale e riserve dell’Emittente
risultanti dall’ultimo bilancio approvato
Al 31/12/2004 l’importo del capitale sociale e delle riserve di Dexia Crediop S.p.A.
ammontava rispettivamente a Euro 450.210.000= i.v. e Euro 40.775.236
Rating dell’emittente
Aa2 (Moody’s)
AA- (Standard & Poor’s)
AA (Fitch Ratings)
Conflitti d’interesse
Le eventuali specifiche situazioni di conflitto d’interessi degli intermediari collocatori
dovranno essere da questi direttamente segnalati al sottoscrittore ai sensi della normativa
vigente.
II - INFORMAZIONI SULLE CARATTERISTICHE DELL’EMISSIONE
Emissione
L’emissione “Dexia-Crediop S.p.A. Equity Tarn – 16.01.2016” è suddivisa in massimo n.
250.000 obbligazioni di nominali Euro 1.000 ciascuna per un valore complessivo di
nominali massimi Euro 250.000.000.
Le obbligazioni sono immesse in gestione accentrata presso Monte Titoli S.p.A. ed
assoggettate al regime di dematerializzazione ai sensi del Decreto Legislativo 24 giugno
1998 n.213.
Periodo di collocamento
Dal 24.11.2005 al 12.01.2006, salvo chiusura anticipata senza preavviso. Le
prenotazioni saranno soddisfatte nei limiti del quantitativo di titoli disponibile presso
ciascun intermediario collocatore.
Data di Godimento
16.01.2006
IT0003954358
2.
Prezzo di emissione e rimborso
Le Obbligazioni sono emesse alla pari al prezzo unitario di Euro 1.000 per obbligazione di
nominali Euro 1.000, e verranno rimborsate alla pari alla Data di Scadenza o alla Data di
Rimborso Anticipato, secondo le condizioni indicate nella Clausola di Estinzione
Anticipata
Scomposizione del prezzo
Componente
Valore in centesimi
Zero Coupon
73,39%
Componente derivativa
22,11%
Commissioni
4,50%
Durata
Il prestito ha durata 10 anni e scade il giorno 16.01.2016 (la “Data di Scadenza”), salvo il
caso di rimborso anticipato di cui al paragrafo “Clausola di Estinzione Anticipata”.
Modalità di rimborso
Le Obbligazioni saranno rimborsate in un’unica soluzione alla pari in data 16.01.2016,
fatto salvo il caso di rimborso anticipato di cui al paragrafo “Clausola di Estinzione
Anticipata”.
Interessi
Dalla Data di Godimento le obbligazioni frutteranno, sul valore nominale, interessi (gli
“Interessi”), soggetti al regime fiscale di cui al punto “Regime fiscale”, e calcolati come di
seguito indicato:
•
Il primo anno, sarà corrisposto un importo a titolo d’interessi pari a 2,70% lordo annuo
per ogni taglio minimo (convenzione 30/360, Modified Following, unadjusted);
Al 16.01.2007, la somma degli interessi annuali maturati dall’obbligazionista sarà
pertanto pari a 2,70% del valore nominale del prestito.
•
Dal 16.01.2007 (escluso) e fino al 16.01.2015 (incluso), salvo il verificarsi della
condizione prevista al paragrafo “Clausola d’Estinzione
Anticipata”, saranno
corrisposti annualmente interessi variabili legati all’apprezzamento medio dell’Indice
azionario Dow Jones Eurostoxx50 (l’”Indice di Riferimento” o l’”Indice” di seguito,
pubblicato alla pagina Reuters: .STOXX50E) calcolati al tasso lordo su base annua
(convenzione 30/360 convenzione Modified Following, unadjusted) secondo la
seguente formula:
n −1
⎛
⎞
I n = Min⎜ Max(30% ⋅ Perf n ,0 ),15% − ∑ I k ⎟
k =1
⎝
⎠
dove:
Perf
n
=
Index
Index
n −1
− 1
n−2
Indexn = Prezzo di Riferimento dell’indice sottostante 2 gg. prima dello stacco della
cedola dell’anno n, con n=1…9 (ciascuna la “Data di Rilevazione”).
Index0
=
Prezzo di Riferimento dell’indice sottostante calcolato alla Data di Godimento.
Indice
Borsa di Riferimento
BBERG
Code
Sponsor
DJ Eurostoxx50
Si intendono le borse
sulle
quali
sono
quotate le azioni che
compongono l’Indice
SX5E
Eurostoxx
L’Indice è pubblicato sui maggiori quotidiani finanziari (vedi “Milano Finanza” Principali
Indici Azionari Internazionali-Indici Globali).
Se una delle Date di Rilevazione cade in un giorno in cui il Prezzo di Riferimento
dell’Indice non viene pubblicato, la rilevazione viene effettuata secondo la convenzione
Modified Following, il primo giorno utile successivo alla data di rilevazione, se tale giorno
appartiene allo stesso mese, in caso contrario la rilevazione viene effettuata il primo
giorno utile precedente la data di rilevazione originaria.
A partire dal 16.01.2008 (compreso) e ad ogni successiva data di pagamento delle cedole
d’interesse (16.01.2009, 16.01.2010, 16.01.2011, 16.01.2012, 16.01.2013, 16.01.2014,
16.01.2015) sarà calcolata la somma degli interessi maturati fino a tale data (incluso il
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3.
2,70% accumulato nel primo anno); qualora tale somma dovesse essere superiore o
uguale al 15%, il prestito obbligazionario verrà rimborsato anticipatamente dall’Emittente.
Al 16.01.2016, data di naturale scadenza del prestito, o nel caso di Estinzione Anticipata
del prestito, gli interessi corrisposti saranno pari alla differenza tra il 15% e la somma
delle cedole maturate fino a quel momento, in conformità con la seguente formula:
9
⎛
⎞
I final = Max⎜15% − ∑ I k ,0 ⎟
k =1
⎝
⎠
A titolo esemplificativo:
Data
Clausola
d’Estinzione
Estinzione Anticipata
Anticipata
Cedola Certa
Cedola eventuale
16.01.2007
2,70%
0%
16.01.2008
0%
Max (0; 30%*Perfn)
16.01.2009
0%
Max (0; 30%*Perfn)
16.01.2010
0%
Max (0; 30%*Perfn)
16.01.2011
0%
Max (0; 30%*Perfn)
16.01.2012
0%
Max (0; 30%*Perfn)
16.01.2013
0%
Max (0; 30%*Perfn)
16.01.2014
0%
Max (0; 30%*Perfn)
16.01.2015
0%
Max (0; 30%*Perfn)
16.01.2016
0%
15% - ∑ cedole maturate
o
A partire dal 16.01.2008 (compreso) ed ad ogni successiva data di pagamento delle
cedole di interesse sarà calcolata la somma degli interessi maturati fino a tale data
(incluso il 2,70% accumulato nel primo anno) e, qualora tale somma dovesse essere
superiore o uguale al 15%, il prestito obbligazionario verrà estinto anticipatamente
dall’Emittente e l’obbligazionista riceverà il capitale investito e, come ultima cedola, la
differenza tra il 15% e la somma delle cedole maturate fino a quel momento.
Tasso annuo di rendimento effettivo al
netto della ritenuta fiscale
Il rendimento effettivo minimo annuo è pari all’1,27% al netto della ritenuta fiscale
attualmente vigente.
Eventi di Turbativa del Mercato
Qualora, in occasione di una Data di Rilevazione, l’Agente di Calcolo abbia accertato che
si sia verificato o persista in relazione all’Indice uno o più dei seguenti eventi (gli Eventi di
Turbativa del Mercato):
a) una sospensione o una limitazione degli scambi di titoli che costituiscano almeno il
20% dell’Indice in tale data; ovvero una sospensione o una limitazione degli scambi di
contratti futures o di opzione legati all’Indice;
b) una interruzione o una riduzione della possibilità di effettuare scambi o ottenere valori
di mercato su titoli che costituiscano almeno il 20% dell’Indice in tale data; ovvero una
interruzione o una riduzione della possibilità di effettuare scambi o ottenere valori di
mercato su contratti futures o di opzione legati all’Indice;
c) la chiusura anticipata dei mercati relativi ai titoli che costituiscano almeno il 20%
dell’Indice in tale data rispetto alla chiusura ordinaria dei mercati, salvo che detta chiusura
anticipata sia stata annunciata almeno un’ora prima o dell’orario di regolare chiusura degli
scambi sui mercati, o se anteriore al termine fissato per l’acquisizione degli ordini da
eseguirsi in quella data;
l’Agente di Calcolo stesso rileverà il Prezzo di Riferimento dell’Indice nel primo giorno
lavorativo immediatamente successivo alla cessazione dell’Evento di Turbativa .
Qualora l’Evento di Turbativa dovesse protrarsi per otto giorni lavorativi successivi alla
“Data di Rilevazione” come originariamente definita, tale ottavo giorno sarà comunque
considerato la “Data di Rilevazione”, nonostante il sussistere dell’Evento di Turbativa.
Qualora pertanto l’Evento di Turbativa persista in tale data, l’Agente di Calcolo
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4.
determinerà comunque in buona fede e con riferimento all’ottavo giorno lavorativo
successivo alla “Data di Rilevazione” come originariamente definita, il Prezzo di
Riferimento nonostante l’Evento di Turbativa. In particolare l’Agente di Calcolo
determinerà il Prezzo di Riferimento dell’Indice in base alla formula o al metodo di
calcolo in uso prima dell’inizio degli Eventi di Turbativa utilizzando i prezzi di mercato (o,
in caso di sospensione o di limitazione degli scambi, una stima quanto più possibile
oggettiva dei prezzi di mercato che avrebbero prevalso in assenza di sospensioni o di
limitazioni degli scambi) relativi a tale ottavo giorno per ogni titolo incluso a tale data
nell’Indice.
Eventi straordinari relativi all’Indice
Nell’ipotesi in cui, nel corso della vita del prestito obbligazionario, lo Sponsor cessi ovvero
sospenda per un qualsiasi motivo di calcolare e pubblicare l’Indice, e questo venga ad
essere calcolato e pubblicato da un soggetto diverso dallo Sponsor, l’Agente di Calcolo
farà riferimento, per tutto quanto previsto nel presente documento all’Indice quale
calcolato e pubblicato da tale diverso soggetto ed il termine “Sponsor” s’intenderà per ciò
stesso riferito a partire dalla relativa data di sostituzione a tale diverso soggetto.
Nell’ipotesi in cui, nel corso della vita del prestito obbligazionario, l’Indice venga ad
essere sostituito da un diverso indice che tuttavia, a ragionevole giudizio dell’Agente di
Calcolo, sia determinato utilizzando una formula similare, ovvero un metodo di calcolo
similare, ovvero comunque criteri similari a quelli utilizzati con riferimento all’Indice,
l’Agente di Calcolo farà riferimento, per tutto quanto previsto nel presente documento, a
tale nuovo indice, ed il termine “Indice” s’intenderà per ciò stesso riferito a partire dalla
relativa data di sostituzione a tale nuovo indice.
Nell’ipotesi in cui, nel corso della vita del prestito obbligazionario, lo Sponsor venga ad
effettuare una significativa modifica nella formula o nel metodo utilizzato per il calcolo
dell’Indice o comunque modifichi significativamente l’Indice, l’Agente di Calcolo avrà
facoltà di utilizzare, a propria ragionevole discrezione ed in conformità alla prevalente
prassi di mercato, ai fini di tutto quanto previsto nel presente documento, in luogo
dell’Indice così determinato o e pubblicato dallo Sponsor, un indice determinato e
calcolato dall’Agente di Calcolo utilizzando la formula ovvero i metodi di calcolo dell’Indice
quali vigenti prima della modifica, nonché la composizione dell’Indice quale vigente prima
della modifica (ovviamente con esclusione di quelle azioni la cui negoziazione sia
cessata).
Ove l’Agente di Calcolo eserciti tale facoltà, ogni riferimento all’Indice s’intenderà per ciò
stesso riferito a partire dalla relativa data di modifica all’Indice quale determinato e
calcolato dall’Agente di Calcolo e l’Agente di Calcolo fornirà all’Emittente per le relative
comunicazioni ogni informazione in merito. Per quanto occorrer possa, si specifica che ai
fini di tutto quanto sopra non costituiranno significative modifiche dell’Indice quelle che
siano previste in occasione di modifiche nella sua composizione o comunque siano
previste in occasione di eventi considerati ordinari ovvero in caso di modifiche relative alla
capitalizzazione delle azioni che compongono l’Indice o comunque in occasione di eventi
similari.
Legge
Il titolo è sottoposto alle norme della legge italiana.
Regime fiscale
Ai sensi del Decreto Legislativo 1 aprile 1996 n° 239, e successive modifiche ed
integrazioni agli interessi, premi ed altri frutti delle obbligazioni è applicabile, nei casi e
modi di legge, l’imposta sostitutiva delle imposte sui redditi nella misura correntemente
del 12,5%.
Alle plusvalenze o minusvalenze sulle obbligazioni si applicano le disposizioni di cui al
Decreto Legislativo 21 novembre 1997 n° 461, e successive modifiche ed integrazioni.
Prescrizione
I diritti degli obbligazionisti si prescrivono, per quanto concerne gli Interessi, dopo cinque
anni dalla data di scadenza delle cedole e, per quanto riguarda il capitale, decorsi 10 anni
dalla data in cui le Obbligazioni sono divenute rimborsabili.
Clausole di subordinazione
Non presenti
Garanzie che assistono l’emissione
Non presenti
Clausole limitative della trasferibilità e/o
della circolazione dei titoli
Non presenti
Mercati di negoziazione
E’ prevista la negoziazione delle Obbligazioni sul Sistema di Scambi Organizzati
“EuroTLX ® “.
“EuroTLX” è gestito da TLX S.p.A., società attualmente controllata da UniCredit Banca
Mobiliare S.p.A, banca appartenente al Gruppo Bancario UniCredit.
Agente di Calcolo
UBM – UniCredit Banca Mobiliare S.p.A.
Soggetti incaricati dei servizi connessi con
l’emissione
L’offerta è coordinata da UniCredit Banca Mobiliare S.p.A., appartenente al Gruppo
Bancario UniCredit.
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5.
UniCredit Banca Mobiliare S.p.A. ha un conflitto d’interesse essendo i titoli collocati
mediante intermediari appartenenti al medesimo Gruppo Bancario UniCredit.
Le Obbligazioni sono collocate tramite le seguenti banche appartenenti e/o partecipate da
UniCredit:
•
UniCredit Banca S.p.A.
•
UniCredit Private Banking S.p.A.
•
Xelion Banca S.p.A.
•
Cassa di Risparmio di Saluzzo S.p.A.
•
Cassa di Risparmio di Savigliano S.p.A.
•
Cassa di Risparmio di Bra S.p.A.
III - INFORMAZIONI SUI RISCHI DELL’OPERAZIONE
Tipologia di rischio
I titoli del presente prestito sono scomponibili, sotto il profilo finanziario, in una
componente obbligazionaria e in una componente derivativa implicita; inoltre
l’investitore dovrà tenere conto dei consueti elementi di rischiosità tipici di un
investimento in titoli obbligazionari (i cosiddetti “rischi finanziari”).
Componente obbligazionaria: la componente obbligazionaria è rappresentata da
uno zero coupon maggiorato della cedola fissa pagabile il 16.1.2007 (2,70% lordo
annuo) in quanto a scadenza verrà rimborsato il capitale investito.
Componente derivativa: la componente derivativa implicita nel titolo è
rappresentata dall’acquisto da parte del sottoscrittore di una serie di opzioni call
sull’Indice di Riferimento. Il valore di dette opzioni al 17/11/2005 è pari al 22,11%
del nozionale.
Rischio Emittente: sottoscrivendo un prestito obbligazionario si diventa finanziatori
dell’Emittente e si acquisisce il diritto al rimborso del capitale investito. Pertanto, in
caso d’impossibilità finanziaria dell’Emittente al rimborso tale diritto potrebbe essere
pregiudicato.
Rischio di Prezzo: è il rischio d’oscillazione del prezzo di mercato secondario
durante la vita delle obbligazioni. Le oscillazioni del prezzo dipendono da tre
elementi: l’andamento dei tassi d’interesse, l’andamento dell’Indice di Riferimento e
il merito di credito dell’emittente. Il prezzo di mercato secondario potrebbe quindi
aumentare o diminuire rispetto a quello di sottoscrizione in funzione dell’andamento
nel corso della vita del prestito dei tre elementi sopraccitati.
Rischio di Tasso: è il rischio legato ad una variazione dei tassi di interesse; un
aumento dei tassi di mercato comporta, a parità di altre condizioni, una riduzione del
valore di mercato del titolo.
Rischio variazione del sottostante: il rendimento cedolare del titolo può variare in
maniera sfavorevole al sottoscrittore al variare solo in senso negativo del valore
dell’Indice di Riferimento (Indice Dow Jones Eurostoxx50).
Rischio di rimborso anticipato: il rimborso anticipato del prestito potrà aver luogo
qualora, a partire dal 16.01.2008 (compreso), la somma degli interessi maturati fino
ad ogni data di pagamento (incluso il 2,70% accumulato nel primo anno) dovesse
essere superiore o uguale al 15%, secondo quanto previsto dalla Clausola di
Estinzione Anticipata.
In caso di rimborso anticipato, l’investitore potrebbe trovare condizioni di mercato
tali da non poter reinvestire il capitale ai medesimi rendimenti offerti dalle condizioni
di mercato reperibili al momento dell’emissione del presente prestito.
Rischio di liquidità: tale rischio è rappresentato dalla difficoltà di monetizzare il
proprio investimento prima della sua scadenza. I titoli potrebbero presentare
problemi di liquidabilità anche successivamente alla quotazione.
Qualora l’investitore decidesse di procedere alla vendita dei titoli prima della
scadenza naturale del prestito potrebbe incontrare difficoltà nel liquidare
l’investimento e, conseguentemente, potrebbe ottenere un valore inferiore a
quello originariamente investito, dando origine a perdite in conto capitale.
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5
6.
Esemplificazione della relazione tra
andamento del sottostante e rendimento
dei titoli oggetto della presente emissione
L’obbligazione paga una cedola annuale fissa del 2,70% lordo annuo (2,36%
netto) per il primo anno. Dal 16.01.2008, le obbligazioni pagano cedole a tasso
variabile legate all’andamento dell’Indice di Riferimento, salvo quanto previsto dalla
clausola di rimborso anticipato di cui al paragrafo “Clausola di Estinzione
Anticipata”.
Il titolo ha un rendimento minimo garantito pari al 1,439% annuo lordo (1,27% netto).
In particolare, si prendano a titolo esemplificativo i seguenti scenari:
Rendimento al netto della componente
derivativa
Cedola
Fissa lorda
al
16.01.2007
Apprezza
mento
annuo
Indice
Eurostox
x50 e
relative
cedole dal
16.01.2008
Rimborso
anticipato
Ipotesi
positiva
2,70%
(2,3625 %
netta)
9,00%
(7,875%
netta)
16.01.2009
3,30%
(2,89%
netta)
4,98%
30%
Ipotesi
intermedia
2,70%
(2,3625 %
netta)
4,50%
(3,94%
netta)
16.01.2010
3,30%
(2,89%
netta)
3,74%
15%
Ipotesi
negativa
2,70%
(2,3625 %
netta)
0%
a scadenza
12.30%
(10.76%
netta)
1,439%
0%
Cedola
finale
lorda
Rendimento
annuo lordo
(4,36% netto)
(3,27% netto)
(1,27% netto)
I titoli del prestito sono scomponibili, sotto il profilo finanziario, in una componente
obbligazionaria (rappresentata da un titolo obbligazionario emesso ad 100% e che a
scadenza verrà rimborsato integralmente, salvo il caso di estinzione anticipata) e in
una componente derivativa implicita. Tale componente e’ rappresentata
dall’acquisto da parte del sottoscrittore da una serie di opzioni call sull’Indice
azionario Dow Jones Eurostoxx50 ed il cui valore al 17 Novembre 2005 è pari al
22,11% del nozionale.
Il valore dell'opzione è calcolata sulla base di un modello di pricing di tipo
"Montecarlo". Il rendimento effettivo lordo della componente obbligazionaria per il
sottoscrittore del titolo, depurato della componente derivativa, è pari al 4,076% su
base annua.Il valore della componente derivativa è stato calcolato da UniCredit
Banca Mobiliare che pertanto si assume ogni responsabilità sulla correttezza del
calcolo e sul valore di tale componente derivativa.
Garanzia
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Le obbligazioni non sono coperte dalla garanzia del Fondo Interbancario di Tutela
dei Depositi.
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7.
Legenda Esplicativa delle nozioni contenute nel presente Foglio Informativo
ACT/ACT: convenzione di calcolo che caratterizza il mercato dei titoli di stato governativi che tiene conto dei giorni effettivi su
giorni effettivi.
BASIS POINT (Punto base): il basis point è un’unità che misura uno spread o una variazione dei tassi di interesse, pari ad un
centesimo di punto percentuale. Se, ad esempio, i tassi salgono da 9,65% a 9,80%, il tasso è salito di 15 basis points.
BENCHMARK: parametro finanziario, o indice, o strumento finanziario che, per le sue caratteristiche di rappresentatività (ad
es.: maggior diffusione tra i sottoscrittori), viene considerato dagli intermediari come riferimento per capire se un titolo dalle
caratteristiche analoghe ha registrato, in un dato periodo, migliori o peggiori performance in termini di rendimento rispetto al
benchmark stesso.
BLOOMBERG TICKER: indica il codice di riferimento per un determinato indice o strumento finanziario sul sistema
informativo Bloomberg.
BTP (Buoni del Tesoro poliennali): titoli emessi dal Tesoro con scadenza a medio/lungo termine, con tasso fisso e cedola
semestrale.
CAP: opzione (v.) su tasso d’interesse, negoziata al di fuori di mercati regolamentati, con la quale viene fissato un limite
massimo alla crescita del rendimento di un dato strumento finanziario.
CPI: Consumer Price Index, indica un indice legato all’andamento dei prezzi al consumo di un paniere di prodotti con
caratteristiche specifiche.
DERIVATO: nome genericamente usato per indicare uno strumento finanziario, il cui prezzo/rendimento deriva dai parametri di
prezzo/rendimento di altri strumenti finanziari principali detti sottostanti (v.), che possono essere strumenti finanziari, indici,
tassi di interesse, valute, materie prime.
EUROBBLIGAZIONE: obbligazione emessa da società, enti nazionali o esteri, nonché da Stati o enti sovranazionali,
assoggettata ad una normativa diversa da quella a cui è sottoposto l’emittente e collocata in due o più Stati (articolo 2.2.7 del
Regolamento dei mercati organizzati e gestiti dalla Borsa Italiana S.p.A.).
EUROSTAT: ufficio statistico della Comunità Europea.
FLOOR (v. opzione): derivato su tasso di interesse con il quale viene fissato un limite minimo al rendimento di una data attività.
HEDGING (Copertura): operazione effettuata da parte del possessore di titoli o dell’emittente, volta ad assicurare, in caso di
andamento sfavorevole dei prezzi, il recupero delle perdite sofferte sui titoli medesimi.
KNOCK IN, KNOCK OUT (Clausola di): clausola in base alla quale, al verificarsi di un determinato evento, indicato nel Foglio
Informativo, si attua o si estingue un’opzione predeterminata.
LIBOR: sigla di London InterBanc Offered Rate, nome con il quale viene identificato il tasso di interesse che cinque particolari
banche richiedono per cedere a prestito depositi sul mercato interbancario di Londra. È un tasso variabile, utilizzato spesso come
tasso di riferimento per la concessione di finanziamenti alla clientela.
MARKET MAKER: intermediario obbligato a proporre pubblicamente prezzi di acquisto e di vendita, ai quali altri intermediari
possono, rispettivamente, vendergli o comprargli determinati quantitativi di titoli.
MODIFIED FOLLOWING: convenzione di calcolo secondo la quale se il giorno di pagamento cade in un giorno festivo, il
pagamento stesso verrà effettuato il primo giorno lavorativo successivo se tale giorno cade ancora nel mese di riferimento; in
caso contrario, il pagamento verrà effettuato l’ultimo giorno lavorativo disponibile nel mese di riferimento.
MONTE CARLO (Simulazione di): strumento di calcolo numerico che permette la risoluzione di problemi matematici
complessi mediante procedimenti probabilistici basati sulla “legge dei grandi numeri”.Tale tecnica di calcolo viene utilizzata in
campo finanziario, tra l’altro, per definire il valore di strumenti derivati (es. opzioni).
OBBLIGAZIONE: titolo di debito attraverso il quale la banca emittente si impegna a scadenza a rimborsare il capitale raccolto.
OPZIONE (Contratto di): contratto (detto “derivato”) con il quale una delle parti, pagando una somma alla controparte (premio),
acquista il diritto di comprare (call option) o di vendere (put option), ad una data futura, un certo quantitativo di strumenti
finanziari a un prezzo stabilito (prezzo di esercizio). Nel caso di option su indici, anziché un certo quantitativo di strumenti
finanziari, si compra il diritto di incassare o di versare una somma, pari al prodotto tra il valore assegnato convenzionalmente a
IT0003954358
7
8.
ciascun punto dell’indice di riferimento e la differenza, a sua volta ottenuta dal valore dell’indice (stabilito alla stipula del
contratto) e il valore assunto dall’indice il giorno in cui la facoltà viene esercitata. Si distingue tra un’option europea, che può
essere esercitata soltanto alla data di scadenza concordata, e un’option americana, che può essere esercitata entro la data di
scadenza.
OPZIONE (Valore della): il valore di un’opzione è dato da due componenti: il valore “intrinseco” ed il valore temporale. In
un’opzione “call”, il valore intrinseco è pari alla differenza (se positiva) tra il prezzo a pronti (v.) dello strumento sottostante e il
prezzo di esercizio (v.). Il valore temporale dipende dalla volatilità dello strumento sottostante.
PONDERAZIONE: l’attribuzione di un peso relativo, all’interno di un indice, ai singoli titoli che concorrono a determinare il
valore dell’indice.
PREZZO A PRONTI: prezzo del titolo registrato sul mercato nella giornata di riferimento.
PRICING: procedura di determinazione del prezzo di collocamento dei titoli.
PUNTO BASE: v. BASIS POINT
RATING (Agenzia di): società indipendenti da gruppi industriali, commerciali e finanziari, specializzate nell’attribuire ad
emittenti o a strumenti finanziari, attraverso combinazioni di lettere o cifre (es.: AAA; AA; A+; BBB; BB; B-) un giudizio sulla
capacità dell’emittente di rimborsare gli strumenti finanziari emessi o sulla idoneità dello stesso strumento finanziario da questi
emesso ad essere rimborsato.
RATEO: ammontare degli interessi maturati ma non ancora riscossi.
RENDIMENTO: risultato economico di un investimento in titoli. Il rendimento si calcola considerando i flussi di cassa generati
dall'investimento, quali le cedole, nonché l'ammontare del capitale al termine del periodo di investimento.
Il rendimento atteso di un'attività finanziaria detenuta fino alla scadenza è inversamente correlato al grado di rischio dell'attività:
quanto maggiore è il rischio connesso all'investimento tanto elevato è il suo rendimento atteso.
Il rendimento atteso viene, infatti, aumentato di un premio al rischio sopportato dall'investitore.
Inoltre il rendimento di un titolo costituisce una ricompensa alla rinuncia, da parte dell'investitore, della somma investita per
tutta la durata dell'investimento
SISTEMA DI SCAMBI ORGANIZZATI: si intende un insieme di regole e di strutture, anche automatizzate, che consente in via
continuativa o periodica di raccogliere e diffondere proposte di negoziazione di strumenti finanziari, e di dare esecuzione a dette
proposte con le modalità previste dal sistema. (Comunicazione n. DM/98097747 del 24-12-1998 (pubblicata nella G.U. n. 182
del 5.8.1999)
RISCHIO DI CAMBIO (Per titoli in valuta estera): in un titolo denominato in valuta estera, il controvalore in euro della cedola
e del capitale possono variare in modo favorevole o sfavorevole al sottoscrittore a causa della variazione del tasso di cambio
dell’euro.
RISCHIO DI CONTROPARTE: rischio che la controparte (ad esempio, in relazione ai contratti derivati) non adempia, alla
scadenza, ai propri obblighi contrattuali.
RISCHIO DI LIQUIDITÀ: rischio di dover accettare una riduzione del prezzo del titolo, qualora l’investitore intenda procedere
alla vendita prima della scadenza, dovuto alla difficoltà di trovare una controparte disposta a comprare.
RISCHIO DI MERCATO: rischio in cui incorre chi ha investito in strumenti finanziari a seguito di variazioni dell’andamento
dei prezzi dei titoli dovute, ad esempio, al variare del tasso (rischio di, v.) e del cambio (rischio di, v.).
RISCHIO DI PREZZO: v. RISCHIO DI TASSO
RISCHIO DI RIMBORSO ANTICIPATO: poiché l’emittente si riserva la facoltà di rimborsare anticipatamente il titolo, il
sottoscrittore si potrebbe trovare nelle condizioni di dover accettare il rimborso alla pari del titolo, nel momento in cui esso offre
un rendimento superiore a quello corrente sul mercato e, di conseguenza, di non poter reinvestire il capitale rimborsato
anticipatamente, per il tempo residuo alla scadenza, allo stesso tasso di rendimento del titolo rimborsato.
RISCHIO DI TASSO: rischio legato alla variazione dei tassi di interesse: un aumento dei tassi di mercato comporta una
riduzione del valore di mercato di un titolo e viceversa.
RISCHIO DI VARIAZIONE DEL SOTTOSTANTE (Per titoli strutturati): esprime la possibilità di variazione del valore/prezzo
dell’attività sottostante, alla quale è legato il rendimento del titolo strutturato.
RISCHIO EMITTENTE: rappresenta la probabilità (credit risk) che l’emittente di un’obbligazione non sia in grado di
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adempiere ai propri obblighi (pagare le cedole e/o rimborsare il capitale).
SOTTOSTANTE: strumento finanziario dal cui valore dipende quello di un titolo derivato o strutturato (v.)
SPREAD DI PREZZO: differenza tra il prezzo in vendita e il prezzo in acquisto praticato da un intermediario.
STRIKE PRICE (Prezzo di esercizio): prezzo prestabilito al quale il possessore dell’opzione, esercitando l’opzione stessa, può
acquistare/vendere lo strumento sottostante.
TICK: è lo scostamento minimo di prezzo, in più o in meno, allorquando si propone un prezzo per acquistare o vendere uno
strumento finanziario. Per i titoli quotati, i relativi valori sono indicati nel regolamento della Borsa. Ad es: quotando la Fiat 6,52
euro, il tick ammesso è di un centesimo, per cui la proposta di prezzo potrà essere 6,53 o 6,51.
TITOLI STRUTTURATI: titoli composti da una componente cosiddetta “fissa”, simile ad una normale obbligazione, ed una
cosiddetta “derivativa”, simile ad un’opzione.
VOLATILITÀ DEL PREZZO DI UN TITOLO: indice (statistico) volto a misurare l’ampiezza della variazione di prezzo di uno
strumento finanziario rispetto al suo prezzo medio in un dato periodo. Più un titolo è volatile, più esso varia intorno al suo
prezzo medio, più è rischioso. Si distinguono: (i) la volatilità storica, che è calcolata sulla base dei prezzi fatti registrare dallo
strumento finanziario nel passato; (ii) la volatilità implicita, che è calcolata sulla base dei prezzi ai quali vengono scambiate le
opzioni collegate al predetto strumento finanziario, generalmente su mercati regolamentati.
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