informatica di base
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informatica di base
Area didattica Versione XP INFORMATICA DI BASE MANUALE TEORICO E PRATICO Roberto Dimase Area didattica Versione XP SOMMARIO Concetti teorici di base sulla tecnologia e l’informatica ........................ 4 La tecnologia: ................................................................................................ 4 Classificazione delle tecnologie: ................................................................... 4 Definizione di informatica ............................................................................ 4 Nozioni di hardware e software ............................................................... 5 Il computer .................................................................................................... 5 I vantaggi del computer ................................................................................ 5 I limiti del compute ....................................................................................... 5 Il computer come sistema totalmente autonomo ........................................ 5 Tipi di computer ............................................................................................ 5 Il terminale .................................................................................................... 6 La struttura Hardware di un computer ...................................................... 6 Processore .............................................................................................................. 7 ALU (arithmetic logic unit): esegue le istruzioni di calcolo e di confronto tra i dati.................................................................................... 7 Unità di controllo: controlla le operazioni di ingresso e uscita dei dati 7 RAM ...................................................................................................................... 7 ROM ...................................................................................................................... 7 BUS ........................................................................................................................ 7 Esecuzione di un istruzione .................................................................................... 8 Periferiche di Input e Output ....................................................................... 8 Le memorie di massa .................................................................................... 8 Tipi di software.............................................................................................. 8 Il software di sistema ............................................................................................. 8 Il software applicativo ............................................................................................ 9 I dati e le unità di misura.............................................................................. 9 Il sistema operativo Windows ................................................................ 11 Primi passi… ............................................................................................... 11 Informazioni e operazioni di base .............................................................. 12 Semplice editing........................................................................................... 18 Desktop ................................................................................................... 20 Lavorare con le icone .................................................................................. 20 Lavorare e con le finestre ........................................................................... 21 Organizzare i file .................................................................................... 23 Concetti ........................................................................................................ 23 Cartelle (directory) ..................................................................................... 24 Roberto Dimase 2/43 Area didattica Versione XP Lavorare con i file ....................................................................................... 26 Copiare, spostare, cancellare ..................................................................... 28 Cancellare, ripristinare .............................................................................. 28 Cercare ......................................................................................................... 30 Comprimere file .......................................................................................... 32 Virus ........................................................................................................ 34 Concetti ........................................................................................................ 34 Gestire virus ................................................................................................ 36 Gestione della stampa............................................................................. 38 Installazione ................................................................................................. 38 Opzioni di stampa ....................................................................................... 39 RETI LAN E WAN ................................................................................. 41 Topologia peer to peer ..........................................................................................41 Topologia lineare ..................................................................................................41 Topologia ad anello ...............................................................................................41 Topologia a stella o grappolo ................................................................................42 Topologia a maglia ................................................................................................42 Collegamenti ................................................................................................ 42 Roberto Dimase 3/43 Area didattica Versione XP Concetti teorici di base sulla tecnologia e l’informatica La tecnologia: Per tecnologia si intende un qualsiasi elemento formato da: Hardware: Apparato fisico di una determinata tecnologia. E’ la struttura fisica dei singoli componenti. I mezzi per svolgere determinati compiti in direzione degli obiettivi. Software: L’insieme delle regole, di linee di condotta e di tecniche necessarie per l’utilizzazione dello hardware.Il modo in cui svolgere i propri compiti e raggiungere gli obiettivi servendosi dell’hardware. Knoware: Gli scopi, le applicazioni e le giustificazioni dell’uso dello hardware del software. Che cosa usare nello svolgere i propri compiti; come , quando e dove? Quali compiti scegliere e perché Rete di sostegno: Componenti e reciproche relazioni fisico– informative, socio-economiche e culturali che fanno da sostegno all’uso della tecnologia in direzione dei fini selezionati. Ogni tecnologia richiede un adeguato incastonamento nelle relazioni della sua rete di sostegno (ed è da questa parzialmente definita.) I nodi di detta rete sono: Persone, competenze, uffici, organizzazioni, servizi, risorse… Classificazione delle tecnologie: Una tecnologia può essere classificata in base al risultato del suo incastonamento in una specifica rete di sostegno. Possiamo rilevare quattro livelli di classificazione: Semplice: Influenza i flussi della rete di sostegno migliorandone l’efficienza e l’affidabilità. Consente di fare le stesse cose di prima, approssimamene nello stesso modo, ma meglio. Adatta: Non influenza significativamente i flussi della rete di sostegno e non ne modifica la struttura. Consente di fare le stesse cose di prima, nello stesso modo, senza provocare sensibili miglioramenti. Tecnologia superiore: Influenza i flussi della rete di sostegno nonché la sua struttura, migliorandone l’efficienza e soprattutto l’efficacia. Consente di fare le stesse cose di prima, spesso in modo differente, nonché di fare cose differenti. Tecnologia fuori posto: Degrada il rendimento della rete di sostegno, diminuendone l’efficienza, l’affidabilità e l’efficacia. Definizione di informatica Il termine informatica deriva dalle parole: Informazione automatica ed è la tecnologia utilizzata per la realizzazione dei moderni sistemi di elaborazione. Roberto Dimase 4/43 Area didattica Versione XP Nozioni di hardware e software Il computer E’ la macchina per la gestione automatica delle informazioni. I suoi componenti sono: Hardware (la parte fisica del computer). Software (la parte intangibile, l’insieme di programmi). I vantaggi del computer Rapidità Precisione Capacità di esecuzione di lavori ripetitivi Capacità di gestione di grandi quantità di dati Capacità di integrare dati provenienti da fonti diverse Possibilità di memorizzare dati per lunghi periodi di tempo I limiti del compute Mancanza di intelligenza autonoma Mancanza di creatività Difficoltà ad affrontare problemi nuovi Difficoltà nei lavori non ripetitivi Difficoltà a gestire informazioni non strutturate Difficoltà ad interpretare un discorso Possibilità di guasti Limiti in gran parte imputabili al software Il computer come sistema totalmente autonomo Monitoraggio di situazioni critiche Monitoraggio ambientale Automazione delle linee di produzione Controllo e gestione di strumenti di laboratorio Controllo degli accessi ad aree riservate Gestione di centrali telefoniche … Tipi di computer Un elaboratore può essere classificato in diverse categorie in base a: prestazioni costi modalità di impiego dimensione numero di utenti si riconoscono, pertanto, le seguenti tipologie: Mainframe Minicomputer Network computer Personal computer Roberto Dimase 5/43 Area didattica Versione XP Laptop computer Palmari Per esempio confrontando un Laptop ed un Personal Computer potremmo evidenziare i seguenti vantaggi e svantaggi: trasportabilità ingombro alimentazione autonoma ergonomia dello schermo, della tastiera e del mouse costo collegamento di unità periferiche Il terminale E’ l’unità specializzata per il collegamento a distanza e si differenzia in: terminale stupido (privo di capacità elaborativa autonoma) terminale intelligente (dotato di capacità elaborativa autonoma) Le aree di applicazione di un terminale possono essere: Bancomat Certificazione comunale Segreterie studenti Punti informativi …. E l’utilizzatore di questi apparati è generalmente un utente occasionale del servizio. Il terminale deve possedere le seguenti caratteristiche che ne contraddistinguono la facilità di utilizzo interfaccia semplice e chiara uso di menù pochi dati per pagina video schermi sensibili al tatto tastiera essenziale funzioni di aiuto in linea La struttura Hardware di un computer Memoria (centrale o principale) supporto per la registrazione di dati e programmi UCE (unità centrale di elaborazione) o CPU (Central Processing Unit) unità in grado di interpretare ed eseguire le istruzioni Unità periferiche, di input e di output unità per scambiare dati con l’ambiente esterno Roberto Dimase 6/43 Area didattica Versione XP Processore Componente del sistema che controlla il trasferimento dei dati ed esegue le istruzioni1. E’ composto da: ALU (arithmetic logic unit): esegue le istruzioni di calcolo e di confronto tra i dati Unità di controllo: controlla le operazioni di ingresso e uscita dei dati Le prestazioni di un processore si calcolano in base alla velocità di esecuzione delle istruzioni. L’unità di misura è il MIPS (milioni di istruzioni per secondo) ma comunemente viene nominata la velocità del clock (MHz megahertz) o la categoria di appartenenza del processore (Pentium, Core duo, Core 2 duo, Santarosa, Sempron, Turion) RAM Dall’acronimo Random Access Memory, è la memoria centrale di un elaboratore. E’ chiamata anche memoria volatile in quanto al momento dello spegnimento dell’elaboratore, i dati vengono cancellati. E’ di fondamentale importanza la capienza della memoria RAM in quanto in essa vengono caricati i programmi (di sistema e applicativi) che verranno eseguiti dall’operatore. Una limitata memoria centrale porterebbe ad un decadimento delle prestazioni dell’elaboratore o peggio ad un mancato avvio del programma stesso. L’unità di misura della memoria centrale è il Byte (si rimanda più avanti al capitolo dati ed unità di misura). ROM Dall’acronimo Read Only Memory, è la memoria a sola lettura dove è presente il programma Bios. Questo programma assolve i compiti relativi alla configurazione e controllo dell’apparato hardware. BUS Sono i canali di comunicazione dove viaggiano le informazioni. Si distinguono in: Bus dati: all’interno dei quali viaggiano i dati immessi dall’operatore. Bus di indirizzo: insieme al bus dati, riportano l’indirizzo di allocazione nella memoria centrale. Bus di controllo: canale che controlla l’eventuale errore di comunicazione. 1 Istruzione: passo elementare di un programma Roberto Dimase 7/43 Area didattica Versione XP Esecuzione di un istruzione Gli elementi di una istruzione sono: codice operativo (tipo di operazione da eseguire) operandi (indirizzi in memoria dei dati su cui operare) Il ciclo di un istruzione e composto dai seguenti passaggi: trasferimento dell’istruzione dalla memoria centrale alla UCE decodifica del codice operativo e degli operandi trasferimento dei dati dalla memoria alla UCE esecuzione dell’istruzione trasferimento in memoria del risultato dell’operazione Periferiche di Input e Output Le periferiche di I/O sono apparati hardware dedicate all’inserimento o all’uscita dei dati. Le principali periferiche di input sono: Tastiera, mouse, joystick, mousepad, trackball, penne ottiche, tavolette grafiche, scanner, lettori di codici a barre, microfono, apparati touch screen, … Mentre quelle di output sono: Monitor, Stampanti, Plotter, casse acustiche, … Inoltre ci sono unità che svolgono entrambi i ruoli di I/O: Modem, Sistemi analogici e digitali, … In questa categoria troviamo anche i diversi supporti di memorizzazione dati, comunemente chiamati: memorie di massa. Le memorie di massa Periferiche di I/O dedicate alla memorizzazione delle informazioni in modo permanente. Le principali memorie di massa sono: Hard disk, CD, DVD, Floppy disk, Penne USB, Schede magnetiche, nastri, … Tipi di software Per software si intende l’insieme dei programmi che permettono il funzionamento del computer. Si suddividono in: Software di sistema Software applicativo Il software di sistema Ha il compito di garantire l’esecuzione delle funzioni di base del computer. Un sistema operativo è composto da: Il supervisore (gestione delle componenti del sistema) Lo spool (per le operazioni di stampa) La gestione delle librerie La diagnosi e correzione di errori La configurazione del sistema Roberto Dimase 8/43 Area didattica Versione XP Comunemente noto con il nome di Sistema Operativo, si differenzia nelle diverse modalità di applicazione, versioni e distribuzioni. Tra i più comuni sistemi operativi ricordiamo il Windows, il Linux, l’Unix. I S.O. possono essere gestiti in modalità testo (CLI: command line interface) o in modalità grafica (GUI: graphic user interface) Il software applicativo In questa area rientrano tutti quei programmi sviluppati per risolvere problemi di office automation. Si suddividono in due principali categorie: General purpose ( in grado di affrontare vaste gamme di tematiche, ma per il loro impiego devono essere personalizzati in base alle soluzione del caso specifico) Special purpose (programmi specializzati per risolvere compiti specifici) Esempi di applicativi general purpose sono: Gestione testi Foglio di calcolo Gestori di data base Gestori di presentazione Desktop publishing … Esempi di applicativi special purpose sono: Programmi di contabilità Gestione magazzini Fatturazione Prenotazione visite mediche Gestione conti correnti … I dati e le unità di misura Il dati al momento della loro esecuzioni si trovano in una particolare memoria del computer chiamata RAM (Random Access Memory). Tale memoria è tanto veloce quanto costosa e pertanto ha una capacità limitata. Inoltre è volatile, ovvero i dati vengono persi quando il computer viene spento. Qualunque sia il tipo di memoria utilizzata (memoria RAM o memoria di massa), la memorizziazione è realizzata con un sistema chiamato binario. La registrazione non è altro che una sequenza di elementi in grado di assumere due diversi stati, che in modo matematico possono essere rappresentati da 0 e 1 Tali elementi (0 e 1) prendono il nome di bit (da BInary digIT). Il singolo bit è in grado di rappresentare solo due diverse possibilità, ma una sequenza di 8 bit (es. 10011010) rappresenta ben 256 combinazioni possibili (sufficienti per rappresentare lettere, numeri, punteggiatura, caratteri particolari e semigrafici – codice ASCII). Il byte è l’unità minima che può essere indirizzata nelle memorie dell’elaboratore. I suoi multipli sono: Roberto Dimase 9/43 Area didattica Versione XP Kbyte = 1024 byte Mbyte = 1024 Kbyte Gbyte = 1024 Mbyte Tbyte = 1024 Gbyte Pbyte = 1024 Tbyte Per esempio quando si utilizza un floppy disk abbiamo a disposizione un supporto di memorizzazione che può contenere fino a 1, 44 Mb di dati. Un DVD può contenere fino a 4,7 Gb (nella versione double anche 8,4 Gb), un Hard disk varia da poche decide di GB fino a Tb. La memoria centrale (RAM) in genere utilizza unità di misura dell’ordine di GB. Roberto Dimase 10/43 Area didattica Versione XP Il sistema operativo Windows Primi passi… 1.1.1.1 1.1.1.2 Microsoft Windows è il sistema operativo più diffuso per la gestione dei Personal computer. È presente sul mercato in varie versioni, che ne hanno caratterizzato l’evoluzione. Le varie versioni hanno alcune caratteristiche e peculiarità proprie, ma gli elementi fondamentali sono presenti in tutti i livelli di Windows. Windows si avvia automaticamente all’accensione del computer. Quando premi il tasto di accensione, il computer carica automaticamente il BIOS (Sistema Base di Input Output). Tale programma rende operative tutte le componenti hardware del computer. Una volta completato il caricamento del BIOS, il computer lancia Windows: appare il desktop e il sistema operativo è pronto. Windows si presenta con un’interfaccia grafica (Graphic User Interface), che ne facilita l’utilizzo. Tale interfaccia, il Desktop, riproduce il piano di lavoro di una scrivania, sul quale sono presenti Oggetti, rappresentati da Icone. L’aspetto e il numero di icone variano in funzione della versione di Windows, della configurazione hardware e software del sistema e delle personalizzazioni apportate all’interfaccia. Tra le icone presenti sul desktop puoi trovare: • Risorse del computer; • Cestino rifiuti. Oltre a quelle relative agli oggetti di utilizzo più frequente, quali: • Programmi (visualizzati con icone specifiche, che ne richiamano visivamente la funzione); • Archivi e Cartelle. Sul desktop è presente anche la barra delle applicazioni (o attività), sulla quale sono posizionati: • il pulsante Start; • i pulsanti delle applicazioni aperte anche se ridotte a icona, o nascoste da un’altra finestra in primo piano. Per spegnere correttamente il computer, chiudi tutte le applicazioni attive (quelle presenti sulla barra delle applicazioni) e arresta il sistema operativo. Questa ultima operazione consente a Windows di eseguire una serie di operazioni che garantiscono il mantenimento dell’integrità dei file di sistema e di dati. Procedi come segue: • fai clic sul pulsante Start; • seleziona dal menu il comando Spegni computer; • dalla finestra di dialogo che compare (vedi figura 1) seleziona Spegni; • conferma con il pulsante OK. Figura 1 Finestra di dialogo Fine della sessione di lavoro Dopo qualche istante il sistema operativo avrà compiuto tutte le operazioni necessarie e pertanto il computer verrà spento. Roberto Dimase 11/43 Area didattica 1.1.1.3 1.1.1.4 Versione XP Il computer, anziché essere spento, può essere riavviato. Questa operazione viene effettuata per rendere operative nuove configurazioni hardware o software del sistema. Solitamente si riavvia il computer dopo aver installato un nuovo programma, o una nuova unità periferica. La procedura, in questo caso, prevede i seguenti passi: • fai clic sul pulsante Start; • scegli il comando Spegni computer; • dalla finestra di dialogo che compare (figura 1) seleziona Riavvia; • fai clic su OK. Nel caso di blocco di un’applicazione, e conseguente paralisi del computer, che non risponde più a nessun comando, il sistema può essere chiuso e riavviato premendo contemporaneamente i tasti Ctrl, Alt e Canc della tastiera. Si apre una finestra di dialogo strutturata in schede (vedi figura 2). Nella scheda Applicazioni è presente l’elenco di tutte le applicazioni in esecuzione. Per le applicazioni che si sono bloccate, viene indicato come stato Non risponde. Prima di procedere all’arresto totale del sistema (che comporterebbe la chiusura di tutte le applicazioni, anche quelle che risultano in esecuzione), seleziona l’applicazione che non risponde, quindi premi il pulsante Termina operazione. Se anche questo non bastasse per ripristinare il sistema, procedi all’arresto selezionando Riavvia il sistema dalla voce di menu Chiudi sessione. Figura 2 Finestra di dialogo per la gestione delle apllicazioni attive Informazioni e operazioni di base 1.1.2.1 La verifica delle impostazioni del sistema operativo e delle caratteristiche hardware del sistema può essere effettuata attraverso la finestra Pannello di controllo. Per arrivare a tale finestra, procedi nel seguente modo: • fai clic su pulsante Start; • seleziona la voce Pannello di controllo. Compare una finestra di dialogo (vedi figura 3) contenente un insieme di icone, associate a varie categorie, ciascuna delle quali contiene componenti hardware e software del sistema. Se preferisci una visione di tutte le singole componenti del Pannello di controllo, a discapito della loro suddivisione in categorie, seleziona la voce Passa alla visualizzazione classica presente nel riquadro sinistro della finestra. Roberto Dimase 12/43 Area didattica Versione XP Figura 3 Interfaccia del Pannello di controllo 1.1.2.2 Per avere informazioni riguardanti le caratteristiche di base del computer, quali il modello del processore, la dimensione della memoria RAM, il sistema operativo in uso, devi selezionare l’icona Sistema. Nella visualizzazione a categorie, scegli Prestazione e manutenzione, quindi seleziona l’operazione Visualizzare informazioni di base sul computer oppure l’icona Sistema presente nel Pannello di controllo. Nella versione classica fai direttamente clic sull’icona Sistema. Se la finestra del Pannello di controllo ha dimensioni superiori alla schermata video e l’icona Sistema non è visibile, scorri la finestra, agendo col mouse sulla freccia rivolta verso il basso della barra di scorrimento, situata a destra della finestra attiva, sino a quando sarà visibile l’icona desiderata. In tutti i casi si apre una finestra di dialogo con le informazioni di sistema, riportate su più schede. Per personalizzare invece le caratteristiche del desktop, per renderle più congeniali alle tue esigenze, procedi come segue: • fai clic con il pulsante destro del mouse su una zona libera del desktop; il pulsante destro del mouse, in generale, attiva un menu di scelta rapida; • in tale menu fai clic su Proprietà; si apre una finestra di dialogo (vedi figura 4) che, per mezzo di 5 schede, ti consente di personalizzare tutti gli aspetti di visualizzazione riguardanti: • gli effetti visivi (come devono essere visualizzate le icone); • lo sfondo; • lo screen saver; • l’aspetto delle finestre di dialogo; • le impostazioni. In particolare, per cambiare le impostazioni relative al colore, seleziona la scheda Impostazioni. Nel riquadro Colori, nel menu a tendina, scegli il numero di colori con cui vuoi lavorare. Sempre in questa stessa scheda puoi modificare la risoluzione dello schermo agendo sul cursore presente nel riquadro Risoluzione dello schermo. Roberto Dimase 13/43 Area didattica Versione XP Figura 4 Finestra di dialogo relativa alle proprietà dello schermo Per definire uno screen saver, passa alla scheda Screen saver, selezionane uno dal menu a tendina presente su tale scheda, definisci nella casella Attesa l’intervallo di tempo dopo il quale desideri che parta. Se vuoi che venga richiesta una password prima di poter riprendere a utilizzare il computer dopo l’esecuzione dello Screen saver, abilita la casella Al ripristino proteggi con password. Per cambiare lo sfondo del desktop, utilizza la scheda a esso relativa: scegline uno nell’elenco o premi il pulsante Sfoglia per selezionare un’immagine personalizzata. Infine passa alla scheda Temi per applicare una combinazione di elementi, quali sfondo, suoni, icone e colori. Il riquadro Esempio ti fornisce un’anteprima del risultato che ottieni. Analogamente, puoi impostare le proprietà del calendario e del suono agendo direttamente sulle icone presenti nella parte destra della barra delle applicazioni: • per impostare il volume audio, fai clic due volte sull’icona dell’altoparlante presente nella barra delle applicazioni o utilizza l’icona Suoni e periferiche audio nella finestra del Pannello di controllo; si apre una finestra in cui puoi regolare il sonoro delle periferiche audio di riferimento; • per impostare l’ora utilizza l’icona Data e ora nella finestra del Pannello di controllo; oppure fai clic due volte sull’ora presente nella barra delle applicazioni; oppure fai clic con il pulsante destro del mouse sull’ora presente nella barra delle applicazioni e scegli Modifica data dal menu di scelta rapida. In tutti e tre i casi appare la finestra di dialogo Proprietà - Data e ora (vedi figura 5). Per cambiare data, fai clic sulla freccia alla destra della casella del mese e seleziona il mese dall’elenco a discesa. Roberto Dimase 14/43 Area didattica Versione XP Figura 5 Finestra di dialogo per la gestione di data e ora 1.1.2.3 Nella casella dell’anno imposta l’anno. Infine, sul calendario, fai clic sul giorno. Se anche l’ora deve essere modificata, seleziona ora, minuti e secondi nella casella di testo e digita un nuovo orario (puoi anche selezionare ogni componente dell’orario e utilizzare i pulsanti con le frecce per cambiarlo). Se la tua tastiera ripete i caratteri più rapidamente di quanto desideri, o se il cursore lampeggia troppo velocemente, per apportare modifiche apri la finestra di dialogo Proprietà - Tastiera (vedi figura 6), richiamabile per mezzo dell’icona Tastiera contenuta nel Pannello di controllo sotto la categoria Stampanti e altro hardware. In tale finestra, nella scheda Velocità: • il cursore Ritardo di ripetizione determina quanto tempo Windows attendeprima di iniziare a ripetere un tasto che si tiene premuto. Trascina il cursore tutto a sinistra per rendere il ritardo ripetizione più lungo possibile; • il cursore Velocità di ripetizione determina quanto rapidamente Windows ripete il tasto dopo il ritardo iniziale. Per rallentare la velocità di ripetizione trascina il cursore verso sinistra, per aumentarla verso destra. La casella in basso nella finestra di dialogo serve per regolare l’intermittenza del cursore. Nella scheda Hardware trovi la descrizione del tipo di tastiera installata. Figura 6 Finestra di dialogo relativa alle proprietà della tastiera 1.1.2.4 Un’altra funzione fondamentale, nelle operazioni iniziali di un personal computer, è la formattazione dei dischi. Formattare un disco significa verificare che il disco non Roberto Dimase 15/43 Area didattica Versione XP presenti difetti e prepararlo a contenere dati. L’operazione viene effettuata mediante un programma del sistema operativo. Figura 7 Finestra di dialogo per la formattazione 1.1.2.5 Se, per esempio, desideri formattare un nuovo floppy disk, segui la seguente procedura: • seleziona Start, quindi Risorse del computer; • fai clic con il pulsante destro sull’icona Floppy da 3,5 pollici (A:); compare il menu di scelta rapida; • seleziona la voce Formatta e fai clic con il mouse; compare una finestra di dialogo (vedi figura 7); • seleziona il formato azionando il menu a tendina Capacità (normalmente 1,44 MB); • seleziona il tipo di File system; • inserisci un nome di tua scelta nella casella Etichetta (facoltativo); • lancia la formattazione facendo clic su Avvia. Si apre una finestra di dialogo con una barra di avanzamento, sulla quale viene evidenziato lo stato del processo di formattazione. Se sei dotato di una unità Zip (dispositivo simile ai drive floppy, che usa un disco speciale di capacità 70-170 volte superiore a quella dei normali floppy) per formattarlo procedi esattamente come per un floppy da 1,44 Mbytes: • seleziona Start, quindi Risorse del computer; • fai clic con il pulsante destro sull’icona che rappresenta l’unità iomega Zip; compare il menu di scelta rapida; • seleziona la voce Formatta e fai clic con il mouse; • seleziona il formato azionando il menu a tendina Capacità, e il tipo di File system; • inserisci un nome di tua scelta nella casella Etichetta (facoltativo); • lancia la formattazione facendo clic su Avvia. Ogniqualvolta vorrai utilizzare un nuovo programma, devi prima procedere alla sua installazione. A tal fine seleziona l’icona Installazione applicazioni dal Pannello di controllo che richiami dal menu Start. Si apre la finestra di installazione Applicazioni (vedi figura 8). In tale finestra viene riportato l’elenco di tutti i programmi già installati. Se desideri rimuoverne qualcuno, posizionati sul comando Cambia/Rimuovi programmi posto nella barra laterale, quindi seleziona nel riquadro destro il programma che deve essere rimosso. Compaiono due pulsanti Cambia e Rimuovi. Premi il primo se desideri apportare delle modifiche all’installazione, quali per esempio l’aggiunta di alcuni strumenti, premi il secondo se invece desideri rimuoverlo del tutto. Per procedere invece all’installazione di un nuovo programma, seleziona il pulsante Aggiungi nuovi programmi, presente anch’esso sulla barra laterale. Roberto Dimase 16/43 Area didattica Versione XP Figura 8 Finestra per la gestione della rimozione e installazione di programmi 1.1.2.6 1.1.2.7 Premi il pulsante CD Rom o Floppy per lanciare una creazione guidata che ti condurrà passo per passo nella procedura di installazione. Rispondi alle richieste di tale procedura e al termine premi Fine per avviare l’installazione. Utilizzando la tastiera puoi copiare la finestra attiva premendo la combinazione di tasti Alt+Stamp, oppure l’intero schermo così come appare sul monitor, premendo Stamp. Tali elementi vengono memorizzati negli Appunti e puoi pertanto incollarli in qualsiasi documento. A tal fine apri il documento, quindi seleziona Incolla dal menu Modifica nella finestra del documento, o premi la combinazione di tasti Ctrl+C. La finestra o lo schermo copiati si presentano come un’immagine. In caso di difficoltà, puoi ricorrere alle funzioni di help premendo F1, o scegliendo Guida in linea e supporto dal menu Start. Si apre una finestra organizzata in sezioni rappresentate ognuna da un’icona (vedi figura 9), dove gli argomenti sono suddivisi in ampie aree di funzionalità. Se vuoi ottenere informazioni utilizzando l’elenco degli argomenti, fai doppio clic su uno dei collegamenti, per visualizzare l’elenco degli argomenti contenuti, quindi fai clic sull’argomento desiderato per visualizzarlo. Le informazioni sull’argomento compaiono nel riquadro destro della finestra Guida. Per effettuare una ricerca utilizza la casella Cerca: puoi individuare in questo modo gli argomenti della Guida contenenti una determinata parola o frase. Digita, a tal fine, una parola o una frase nella casella Cerca, quindi premi il pulsante Avvia ricerca o il tasto Invio. Gli argomenti individuati compaiono in un riquadro sottostante la casella Cerca. Fai clic su un argomento per visualizzarlo. Per vedere l’indice degli argomenti, utilizza il pulsante Indice. Si apre una finestra con la quale puoi ricercare determinate parole chiave: • digita una o più parole chiave nella casella Immettere la parola chiave da trovare, nella parte superiore della finestra. Compare un elenco di parole chiave correlate nella riquadro sottostante; • fai doppio clic su una parola nel riquadro sottostante e fai clic sul pulsante Visualizza. L’argomento inerente alla parola sulla quale hai fatto clic viene visualizzato nel riquadro destro; • fai clic su un argomento per visualizzarlo, quindi premi Visualizza. Roberto Dimase 17/43 Area didattica Versione XP Quando visualizzi un argomento della Guida, il testo relativo compare nel riquadro destro della finestra. Puoi scorrere il riquadro per leggere l’intero argomento. Il testo sottolineato (che appare di un colore diverso) indica collegamenti ipertestuali ad altri argomenti. Fai clic su un collegamento per visualizzare l’argomento collegato. Figura 9 Pagina iniziale della Guida in linea e Supporto tecnico Semplice editing 1.1.3.1 1.1.3.2 L’avvio di una applicazione viene effettuato facendo doppio clic sull’icona a esso relativa, sempre che questa sia presente sul Desktop. Se così non fosse seleziona l’applicazione dal sottomenu Tutti i programmi del menu che compare premendo il pulsante Start. Per alcune applicazioni l’avvio può essere ottenuto facendo semplicemente doppio clic su un documento creato con esse, il quale viene così aperto per l’elaborazione. Questo avviene, per esempio, con documenti generati da Word (elaborazione di testi), Access (gestione di database relazionali), Excel (foglio di calcolo elettronico), PowerPoint (generatore di presentazioni), WinZip (gestore di file compressi), Adobe Photoshop (gestore di immagini). Nel caso venga invece preventivamente selezionato il programma, per aprire un documento, lo devi richiamare per mezzo della finestra di dialogo che compare richiamando Apri dalla voce di menu File. Tutte le versioni di Windows presentano un programma di editing chiamato WordPad. Per lanciare tale programma, seleziona dal menu Start, Tutti i programmi e poi Accessori e quindi l’icona WordPad. Puoi ora iniziare a elaborare un testo. Il testo così prodotto può essere salvato (ossia memorizzato sul disco) nel modo seguente: Roberto Dimase 18/43 Area didattica 1.1.3.3 Versione XP • fai clic sul pulsante Salva (icona con immagine del floppy disk); oppure richiama Salva dalla voce di menu File; compare una finestra di dialogo con titolo Salva con nome; • assegna il nome desiderato al documento in corrispondenza del campo Nome file; • seleziona la cartella di destinazione dal campo con il comando Salva in; • fai clic due volte sulla cartella di destinazione, in modo che la cartella venga aperta; • fai clic su Salva. Il file può essere salvato direttamente sul disco floppy, procedendo secondo i seguenti passi: • fai clic sul pulsante Salva sulla barra degli strumenti; • seleziona nel menu a tendina Salva in l’unità di destinazione facendo clic su Floppy da 3,5 pollici (A:); • dopo aver verificato che il nome del documento sia corretto, fai clic su Salva. Una volta scelti il percorso e il nome del salvataggio, questi verranno selezionati automaticamente tutte le volte che sarà premuto nuovamente il pulsante Salva, dopo che sono state apportate variazioni al documento. Come tutti i programmi, anche quello di editing può essere chiuso facendo clic sul pulsante X della barra del titolo. In alternativa scegli il comando Esci nel menu File. Roberto Dimase 19/43 Area didattica Versione XP Desktop Lavorare con le icone 1.2.1.1 Le piccole immagini che si trovano sul desktop vengono chiamate Icone. Le icone permettono di aprire velocemente file, cartelle o programmi. Ciascuna icona identifica un oggetto che può essere un file, un programma, una cartella, la stampante o il cestino dei rifiuti. Mentre le icone relative agli ultimi tre elementi sono facilmente individuabili (figura 10), quelle relative a file e programmi possono risultare meno immediate. Ciascuna applicazione infatti usa una propria icona, che accompagna anche i documenti creati con essa. Facilmente, comunque, ti saranno familiari con le icone relative ai programmi che userai più spesso. In figura 2.11, a titolo di esempio, vengono mostrate le icone relative ai programmi di Office quali Word, Excel, Access , Power-Point. Figura 10 Alcune icone comuni Figura 11 Alcune icone relative ai file programmi 1.2.1.2 1.2.1.3 Per selezionare un’icona sul desktop, sposta il mouse su di essa. Appare una tooltip (suggerimento) che riporta informazioni relative al programma, al file, all’oggetto cui fa riferimento. Fai clic con il pulsante sinistro del mouse. L’icona assume un colore diverso, a indicare che è selezionata. Per selezionare più icone presenti sul desktop: • se sono contigue, fai clic sulla prima icona, quindi tenendo premuto il pulsante Maiusc fai nuovamente clic sull’ultima, oppure fai clic con il mouse in un punto esterno a tutte le icone che desideri selezionare, quindi tenendolo premuto disegna un rettangolo in modo tale che al suo interno rientrino quelle che vuoi selezionare; • se non sono contigue, fai clic sulla prima icona, quindi tenendo premuto il tasto Ctrl fai clic su tutte le altre. Per spostare le icone (una o più), dopo averle selezionate, tenendo premuto il tasto sinistro del mouse, trascinale (operazione chiamata Drag) nella nuova posizione, quindi rilascia il tasto del mouse (operazione chiamata Drop). Se l’icona (o le icone) non mantengono esattamente la posizione in cui hai rilasciato il pulsante, significa che è attiva la funzione di disposizione automatica. Per disattivarla, premi il pulsante destro del mouse in qualsiasi area vuota del desktop, quindi seleziona Disposizione automatica dal sottomenu Disponi icone: il segno di spunta sparisce a indicare che la voce è stata disabilitata. Per lavorare in modo efficiente puoi aggiungere sul desktop collegamenti a file, cartelle e programmi da te usati più di frequente. Un collegamento è un puntatore a un elemento, facendo doppio clic sul quale, si apre immediatamente l’elemento (programma, documento o cartella) a cui fa riferimento. Per creare un collegamento a un file o a una cartella, procedi come segue: Roberto Dimase 20/43 Area didattica 1.2.1.4 Versione XP • scegli la cartella (o il file) attraverso Risorse del computer (vedi a riguardo il punto 1.3.2.1), e selezionala con il tasto destro del mouse: trascinala in un’area vuota del desktop; • nel menu di scelta rapida che viene così visualizzato, scegli Crea collegamento. Sul desktop viene visualizzata l’icona di collegamento a tale cartella. Per creare un collegamento a un programma, il procedimento è analogo: • scegli il programma a partire dal menu Start e selezionalo con il tasto destro del mouse: trascinalo in un’area vuota del desktop; • nel menu di scelta rapida che viene così visualizzato, scegli Crea collegamento. Sul desktop viene visualizzata l’icona di collegamento a tale programma. Dopo che hai inserito un collegamento sul desktop, non dovrai più sfogliare Risorse del computer per cercare il file o la cartella. Creando molte icone di collegamento il desktop può risultare affollato. Puoi organizzare le icone in base al nome, al tipo, alle dimensioni, o alla data premendo il pulsante destro del mouse sul desktop. Dal menu di scelta rapida così richiamato, seleziona Disponi icone, quindi scegli la disposizione che desideri venga applicata. Per rimuovere i collegamenti basta spostarli sul cestino o premere Canc dopo averli selezionati. Lavorare e con le finestre 1.2.2.1 1.2.2.2 L’apertura di una applicazione equivale all’apertura di una finestra, che costituisce di fatto il foglio di lavoro. Tutte le finestre sono costituite da: • la barra del titolo, in alto, che descrive la funzione della finestra o mostra sia il nome del documento sia il programma eseguito; • la barra degli strumenti: un’area contenente una serie di pulsanti, rappresentanti dei collegamenti a operazioni e procedure che si trovano nei vari sottomenu della barra dei menu, scelte tra quelle di utilizzo più frequente, sui quali è possibile fare clic per eseguire i comandi relativi; • la barra dei menu, che si trova sotto la barra del titolo, riportante i menu dei comandi disponibili; • le barre di scorrimento, rettangoli di lunghezza variabile, delimitati da due pulsanti con frecce divergenti, che permettono la visualizzazione completa del contenuto della finestra, quando questa è superiore alle dimensioni dello schermo; • nella parte inferiore delle finestre si trova infine la barra di stato, sulla quale le applicazioni presentano varie informazioni utili. Tornando sulla barra del titolo, alla sua estremità destra sono presenti tre icone. La selezione dell’icona all’estrema sinistra della sequenza provoca la scomparsa a video della finestra (minimizzazione). Per ripristinare la finestra al suo stato precedente, basta fare clic una volta con il pulsante sinistro del mouse sul pulsante corrispondente alla finestra minimizzata posto sulla barra delle applicazioni. Per vedere la finestra massimizzata, cioè che occupa lo schermo intero, puoi fare clic sull’“icona centrale Ingrandisci. Quando la finestra occupa tutto lo schermo, l’icona Ingrandisci diventa icona Ripristino, che permette di tornare alla posizione e alle dimensioni iniziali della finestra; la terza icona, contenente una X, serve per chiudere la finestra. Se una finestra si identifica con una applicazione, la selezione dell’icona con la X provoca la terminazione del programma stesso. In Windows puoi utilizzare altri tre modi per chiudere una finestra/applicazione: • fai doppio clic sull’icona che rappresenta l’applicazione nell’angolo superiore sinistro della finestra; Roberto Dimase 21/43 Area didattica 1.2.2.3 Versione XP • seleziona l’opzione Chiudi nel menu di sistema della finestra; • seleziona la voce Esci dal menu File. Per spostare una finestra sul piano di lavoro le vie possibili da seguire sono due: • premi il pulsante sinistro del mouse sulla barra del titolo e, tenendolo premuto, trascina la finestra nella posizione desiderata; oppure • premi il pulsante destro del mouse sulla barra del titolo: nel menu di scelta rapida che appare, seleziona la voce Sposta. Il cursore del mouse assume l’aspetto di quattro frecce: agisci con il pulsante sinistro per trascinare la finestra nella posizione desiderata. Le finestre possono essere dimensionate dinamicamente, trascinando i relativi bordi con il mouse . In questo modo la finestra può essere ampliata o rimpicciolita, in entrambe le dimensioni. In particolare per modificare l’altezza di una finestra: • attiva la finestra che desideri ridimensionare, facendo clic su di essa; • sposta il mouse sul suo bordo superiore o inferiore; • fai clic quando il mouse assume l’aspetto di una doppia freccia verticale; • tenendo premuto il pulsante, trascina il bordo fino a raggiungere l’altezza desiderata, quindi rilascia il pulsante del mouse. Per modificare la larghezza di una finestra: • attiva la finestra che desideri ridimensionare, facendo clic su di essa; • sposta il mouse sul suo bordo destro o sinistro; • fai clic quando il mouse assume l’aspetto di una doppia freccia orizzontale; • tenendo premuto il pulsante, trascina il bordo fino a raggiungere la larghezza desiderata, quindi rilascia il pulsante del mouse. Infine, per modificare in modo proporzionale l’altezza e la larghezza di una finestra: • attiva la finestra che desideri ridimensionare, facendo clic su di essa; • sposta il mouse su uno dei suoi angoli; • fai clic quando il mouse assume l’aspetto di una doppia freccia obliqua; • tenendo premuto il pulsante, trascina il bordo fino a raggiungere le dimensioni desiderate, quindi rilascia il pulsante del mouse. Dal momento che più programmi possono essere eseguiti contemporaneamente, sul desktop possono coesistere più finestre, le quali ovviamente risulteranno sovrapposte. Per ogni finestra aperta, è presente un pulsante sulla barra delle applicazioni. La finestra sulla quale è possibile lavorare, detta finestra attiva, è quella la cui barra del titolo risulta colorata (se si utilizzano i colori standard di Windows è blu). Qualsiasi finestra può essere attivata in uno dei seguenti modi: • selezionala con il mouse sul piano di lavoro, nel caso sia visibile; • seleziona il pulsante a essa relativo presente sulla barra delle applicazioni; • tieni premuto il tasto Alt, quindi premi Tab: appare una piccola finestra che presenta una serie di icone: una per ogni finestra aperta. Tenendo sempre premuto Alt, fai clic su Tab per spostarti da un’icona all’altra; nella casella sottostante le icone, vengono riportati il titolo del documento nonché il nome dell’applicazione con cui è stato creato. Individuata l’icona che rappresenta il documento sul quale desideri lavorare, rilascia sia il tasto Alt sia il tasto Tab. Roberto Dimase 22/43 Area didattica Versione XP Organizzare i file Concetti 1.3.1.1 Tutto il sistema di registrazione su dischi è organizzato in una struttura gerarchica di cartelle. Si parte dall’unità C: che rappresenta l’intero disco e che al suo interno contiene oggetti quali: • cartelle; • programmi; • archivi di dati. Ogni cartella, a sua volta, può contenere questi diversi tipi di oggetti. Le cartelle hanno una struttura detta ad albero. Il percorso di accesso a un oggetto(file o programma) parte dall’indirizzo del disco e segue la struttura gerarchica delle cartelle sino all’oggetto voluto. Alcune cartelle, che riguardano programmi o archivi di sistema, hanno il nome assegnato dal sistema operativo, altre hanno il nome suggerito a livello di installazione, per altre infine il nome viene scelto da te. La gestione delle cartelle e dei file può avvenire per mezzo di due strumenti: Risorse del computer ed Esplora risorse. Risorse del computer adopera finestre gerarchiche che permettono di visualizzare la struttura della memoria locale e di trovare i documenti di cui hai bisogno. Per lanciare Risorse del computer seleziona tale voce dal menu Start. Con Esplora risorse il sistema di visualizzazione permette di avere una visione globale di tutte le cartelle presenti su un disco (vedi figura 12), grazie a una rappresentazione strutturale che si aggiunge alla rappresentazione tipica di Risorse del computer. Si presenta infatti una finestra divisa in due aree: la parte sinistra contiene la struttura ad albero, la parte destra mostra i contenuti delle cartelle analogamente a quanto fa Risorse del computer. Figura 12 Finestra Esplora risorse Nella struttura ad albero, puoi scegliere il livello di dettaglio per ogni singola cartella, ossia se mostrare o no le sottocartelle relative. Agendo sul pulsante “+”, vengono visualizzate le sottocartelle, agendo sul “–”, le sottocartelle vengono richiuse. Passare dalla visualizzazione di Risorse del computer a quella di Esplora Roberto Dimase 23/43 Area didattica 1.3.1.2 Versione XP risorse e viceversa, è molto semplice: premi il pulsante Cartelle posto sulla barra degli strumenti. I dischi magnetici, presenti nel sistema, sono indicati con una lettera alfabetica, seguita da due punti: • A: floppy disk • B: secondo floppy disk, se presente, o zip disk • C: hard disk • D: CD-ROM Se un computer fa parte di una rete, puoi fare in modo di vedere i dischi dei computer appartenenti a essa, per mezzo di ulteriori lettere. Per assegnare una lettera di unità a un computer o una cartella in rete, procedi come segue: • apri Risorse del computer; • scegli Connetti unità di rete dal menu Strumenti; • in Unità, seleziona una lettera di unità; • nella casella di testo Cartella digita il nome del server (esempio: \\nomeserver\nomecondivisione) e il nome della condivisione del computer o della cartella desiderata oppure utilizza Sfoglia per individuare il computer o la cartella a cui vuoi fare riferimento per mezzo di quella lettera. Cartelle (directory) 1.3.2.1 Per sfogliare le cartelle alla ricerca di un file, puoi utilizzare sia Risorse del computer sia Gestione risorse. Nel primo caso, richiama Risorse del computer dal menu Start: si apre la finestra mostrata in figura 13. Fai doppio clic sull’icona dell’unità C: per aprire una finestra che mostra tutte le cartelle contenute sul disco fisso. Individua la cartella contenente il file che desideri aprire, quindi fai doppio clic su di essa. Si apre un’altra finestra che mostra il contenuto della cartella sulla quale hai fatto doppio clic: tale contenuto può consistere in file o in ulteriori sottocartelle. Per accedere a una sottocartella, fai doppio clic sull’icona che la rappresenta; per aprire un file, premi il pulsante destro del mouse su di esso, quindi scegli Apri dal menu di scelta rapida così richiamato, oppure fai semplicemente doppio clic sull’icona. Si apre l’applicazione con cui è stato creato il file e, al suo interno, viene caricato il documento sul quale hai agito. Se desideri uscire da una cartella, seleziona il pulsante Livello superiore posto sulla barra degli strumenti. Vale lo stesso discorso se il file che desideri individuare appartiene ad altri dischi, quali floppy, CD-ROM o di rete: invece di fare doppio clic sull’unità C:, esegui l’operazione sull’unità che vuoi consultare. Roberto Dimase 24/43 Area didattica Versione XP Figura 13 Finestra Risorse del computer 1.3.2.2 1.3.2.3 La differenza più ovvia tra Risorse del computer e Gestione risorse è la visualizzazione nella parte sinistra del diagramma gerarchico di tutto lo spazio di memorizzazione disponibile. Pertanto, per sfogliare le cartelle mediante Esplora risorse, l’unica differenza è la possibilità di utilizzare anche la struttura visualizzata a sinistra. Per accedere a Esplora risorse seleziona l’omonima voce da Start, o premi il pulsante destro del mouse su Start, quindi scegli Esplora risorse dal menu di scelta rapida che compare. Per creare una cartella su un disco seleziona il disco dalla finestra Risorse del computer e fai clic sull’icona due volte, quindi segui la procedura qui riportata: • dalla voce di menu File scegli Nuovo; • dal sottomenu che compare seleziona la voce Cartella, oppure scegli Crea nuova cartella dal riquadro Operazioni file e cartelle; • appare l’icona di una nuova cartella con il nome evidenziato: per cambiare il nome, digita quello nuovo e confermalo con il tasto Invio. La cartella è stata creata ed è ora pronta ad accogliere file o sottocartelle. Per creare una sottocartella, la procedura è identica: fai doppio clic sulla cartella in cui vuoi creare una sottocartella e segui la procedura appena descritta. Puoi creare una cartella anche partendo da Esplora risorse: entra nella cartella all’interno della quale desideri operare (doppio clic del mouse sulla cartella), nel riquadro destro viene mostrato il contenuto di tale cartella. In tale riquadro, in un’area vuota, premi il tasto destro del mouse: dal menu di scelta rapida che compare seleziona Nuovo, quindi Cartella. Come nel precedente caso, appare l’icona di una nuova cartella con il nome evidenziato: per cambiare il nome, digita quello nuovo e confermalo con il tasto Invio. Ogni cartella, file o archivio di dati possiede delle proprietà: nome, tipo, dimensione, data di creazione, ultimo aggiornamento. Per verificare quelle proprietà relative a una cartella, segui la procedura qui riportata: • fai clic con il pulsante destro del mouse sull’icona della cartella, da Esplora risorse; • seleziona dal menu di scelta rapida, che compare, la voce Proprietà; • appare la finestra denominata Proprietà - “nome della cartella” riportante informazioni relative al tipo, al percorso (nella forma C:\nomeCartella\nomesottocartella), alla dimensione, al contenuto, al Roberto Dimase 25/43 Area didattica Versione XP nome MS-DOS, alla data di creazione e a una serie di attributi relativi alla cartella stessa (vedi figura 14). Figura 14 Finestra di dialogo relativa alle proprietà di una cartella Lavorare con i file 1.3.3.1 1.3.3.2 Gli stessi passaggi visti per richiamare la finestra relativa alle proprietà di una cartella, valgono per analizzare le proprietà di un file, devi solo partire da un file selezionato piuttosto che da una cartella. Le informazioni della finestra Proprietà riguardanti un file sono utili per: • controllare il formato del file, cioè con quale estensione è stato creato. Tra i tipi di file più comuni trovi: Suffisso Tipo TXT DOC XLS MDB GIF, JPG, BMP PRN PPT TMP AIFF, MIDI, WAV, MP3, WMA AVI, MOV, MPG ZIP Testo Documento di Microsoft Word Foglio di lavoro di Microsoft Excel Data Base di Microsoft Access Immagine Stampa Presentazione di PowerPoint File temporaneo File Audio File Video File zippato • controllare il percorso, cioè la posizione in cui è stato salvato e archiviato; • controllare la dimensione, cioè quanto spazio occupa su disco; • verificare quando è stato creato o aggiornato. Per sapere il numero di tutti gli elementi che fanno parte di una cartella, di qualsiasi tipo essi siano, apri la cartella in Esplora risorse e visualizza la barra di stato (qualora non fosse già presente) richiamandola dalla voce di menu Visualizza. In tale barra vedrai riportato il numero degli oggetti della cartella selezionata. Per vedere il numero di file contenuti in una cartella, compresi quelli presenti in eventuali sottocartelle, seleziona tale cartella in Esplora risorse (sia nella visualizzazione gerarchica di sinistra, sia eventualmente nell’area destra), quindi premi il tasto destro del mouse. Scegli Proprietà dal menu di scelta rapida che compare, per aprire la finestra di dialogo che riporta il numero di file e il numero di sottocartelle presenti nella cartella selezionata. Se invece il tuo scopo è conoscere il numero di file di un certo tipo, contenuti in una cartella, apri la cartella per visualizzarne il contenuto e scegli Visualizza dettagli. Esegui un ordinamento in base al Tipo facendo clic sull’intestazione Tipo o Roberto Dimase 26/43 Area didattica 1.3.3.3 1.3.3.4 1.3.3.5 1.3.3.6 Versione XP selezionano Disponi icone per tipo dal menu Visualizza. In questo modo i file dello stesso tipo compaiono vicini: fai clic sul primo, quindi, tenendo premuto il pulsante Maiusc, fai clic sull’ultimo. La barra di stato ti comunicherà il numero degli oggetti selezionati. Per ciascun file possono essere definiti alcuni attributi quali: • Sola lettura: in tal caso il file può essere aperto, e quindi letto, ma non può essere modificato; • Nascosto: tale attributo non permette di visualizzare il file quando si apre Risorse del computer; • Di sistema: forza il file a essere catalogato e riconosciuto dal sistema operativo Windows, come un proprio file interno di utilità e di configurazione; • Archivio: indica se il file dovrà essere archiviato. Alcuni programmi utilizzano questa opzione per controllare su quali file è stato effettuato il backup. Per visualizzare la finestra di dialogo riportante tali attributi, scegli Proprietà dal menu di scelta rapida che compare premendo il pulsante destro del mouse sul nome di un file, in Esplora risorse o Gestione risorse, oppure richiama Proprietà dalla voce di menu File. Nel riquadro Attributi, fai clic sulle caselle di controllo per rendere attivo o meno un attributo. Gli attributi attivati presentano all’interno della casella di controllo un simbolo di spunta. I file contenuti all’interno di una cartella possono essere ordinati in base al nome, alla dimensione, al tipo e alla data dell’ultima modifica. A tal fine apri la cartella o per mezzo di Risorse del computer o per mezzo di Esplora risorse, quindi seleziona il tipo di ordinamento dal sottomenu Disponi icone del menu Visualizza. In alternativa seleziona Visualizza, quindi Dettagli: compare una intestazione riportante la descrizione delle informazioni mostrate nella colonna sottostante (Nome, Dimensione, Tipo ecc.). Fai clic sull’intestazione di colonna in base alla quale desideri effettuare l’ordinamento: su tale intestazione compare una freccia rivolta verso l’alto o verso il basso, a seconda che l’ordinamento sia di tipo crescente o decrescente. Per una migliore organizzazione dei file o cartelle presenti sul computer, spesso ti sarà utile rinominarli. Tale processo è molto semplice, ma prima di eseguirlo, tieni presente che cambiare l’estensione di un file è un’operazione da fare con cautela. Infatti, qualora questa fosse modificata in modo inappropriato (a un’immagine associ l’estensione di un file di testo, per esempio), l’applicazione con la quale il file è stato creato non lo riconoscerebbe più e pertanto non saresti più in grado di aprirlo nuovamente, se non riassegnando a esso l’esatta estensione (sempre ammesso che tu te la ricordi). Una finestra di dialogo, a ogni modo, ti avverte di tale pericolo: se sei convinto di ciò che fai, premi Sì per procedere, altrimenti annulla l’operazione premendo No. Per rinominare una cartella o un file, procedi nel modo seguente: • cerca la cartella o il file che vuoi rinominare o con Risorse del computer o con Esplora risorse; • selezionala con un clic; • scegli Rinomina dal menu File o dal menu di scelta rapida che compare premendo il pulsante destro del mouse; • seleziona Rinomina; • digita il nuovo nome e premi Invio. Utilizzano Risorse del computer puoi rinominare una cartella o file scegliendo Rinomina cartella dal riquadro Operazioni file e cartella. Anche in questo caso digita il nuovo nome e premi Invio. Roberto Dimase 27/43 Area didattica Versione XP Copiare, spostare, cancellare 1.3.4.1 1.3.4.2 1.3.4.3 1.3.4.4 Per selezionare un oggetto (file o cartella), fai clic su di esso con il mouse. Una volta selezionato puoi applicare a esso tutte le funzioni attive nella barra degli strumenti o nella barra dei menu. Tali funzioni appaiono evidenziate in neretto, mentre quelle non fruibili (disabilitate) risultano colorate in grigio chiaro. Per visualizzare un menu ridotto (menu di scelta rapida) delle operazioni effettuabili sull’oggetto, fai clic su di esso con il pulsante destro del mouse. Per selezionare oggetti diversi contemporaneamente, fai clic su ciascuno di essi tenendo premuto il tasto Ctrl della tastiera. Se gli oggetti da selezionare sono disposti consecutivamente nella finestra, seleziona il primo oggetto dell’elenco e, tenendo premuto il tasto Maiusc (tasto di maiuscolo) della tastiera, fai clic sull’ultimo: tutti gli oggetti compresi fra i due verranno selezionati. Per duplicare un oggetto e portarlo da una cartella a un’altra, procedi seguendo questi passi: • apri la cartella contenente gli oggetti sui quali desideri operare, con Esplora risorse; • seleziona l’oggetto o gli oggetti che desideri copiare; • fai clic sul pulsante Copia (presente sulla barra degli strumenti); oppure premi Ctrl+C; oppure richiama Copia dalla voce di menu Modifica; • posizionati sulla cartella in cui desideri copiare gli oggetti e fai clic due volte per aprirla; • una volta aperta premi il pulsante Incolla oppure premi Ctrl+V oppure richiama Incolla dalla voce di menu Modifica. Gli oggetti che desideravi duplicare appaiono anche nella nuova cartella. Il comando Taglia differisce da quello Copia in quanto l’oggetto originale viene spostato e non duplicato nella nuova cartella; procedi nel modo seguente: • seleziona il file e fai clic sul pulsante Taglia oppure premi Ctrl+X oppure richiama Taglia dalla voce di menu Modifica; il file selezionato dopo questa operazione appare sbiadito, semitrasparente; • spostati nella cartella di destinazione; • fai clic sul pulsante Incolla. Il file apparirà nella nuova cartella. Puoi ottenere lo stesso risultato operando con il mouse. Trascina l’oggetto o gli oggetti tenendo premuto il pulsante sinistro, dalla cartella di origine alla cartella finale. Se le due cartelle sono entrambe sul disco C:, ottieni lo spostamento degli oggetti, mentre per averne la copia occorre tenere premuto il tasto Ctrl. Se il trasferimento avviene tra dischi diversi, di cui uno fisso e uno rimovibile, avviene in ogni caso la copia degli oggetti. Trascinando con il tasto destro, nel momento in cui rilasci il pulsante del mouse, compare un menu a tendina che ti chiede di scegliere l’operazione che vuoi eseguire: Sposta o Copia. Il procedimento di copia può essere utilizzato per creare copie di backup, ossia copie di un oggetto (file o cartella) che, per motivi di sicurezza, vengono effettuate su un disco rimovibile per essere conservate in luogo sicuro, esterno al computer, in modo tale che, qualunque cosa succeda al computer, il disco sia al sicuro da qualche altra parte. Per eseguire una copia di backup, utilizza la creazione guidata Backup che trovi sotto il menu Start, Tutti i programmi, Accessori, Utilità di sistema. Cancellare, ripristinare 1.3.5.1 Per eliminare un oggetto (file o cartella) procedi in uno dei seguenti modi: • seleziona l’oggetto e premi il tasto Canc sulla tastiera; • seleziona il comando Elimina, presente sulla barra degli strumenti o nel menu di scelta rapida che compare agendo con il tasto destro del mouse; oppure Roberto Dimase 28/43 Area didattica 1.3.5.2 1.3.5.3 Versione XP • seleziona l’oggetto da cancellare, quindi tenendo premuto il tasto del mouse, trascinalo sull’icona del Cestino e rilascia il tasto del mouse. In tutti i casi, compare una finestra di dialogo che chiede se si desidera procedere all’eliminazione del file. Fai clic su Sì per confermare. I file eliminati vengono collocati temporaneamente nel Cestino, la cui icona è visualizzata sul desktop. Questi file non vengono rimossi dal disco rigido fino a che il Cestino non viene svuotato; esso consente pertanto di recuperare i file eliminati erroneamente, prima che vengano in modo definitivo rimossi dal computer in uso. A tal fine, procedi nel modo seguente: • apri il cestino o con Risorse del computer (facendo doppio clic sull’icona presente sul desktop) o con Esplora risorse; • seleziona il file o la cartella che desideri recuperare con un clic; • scegli Ripristina dal menu File o dal menu di scelta rapida che compare premendo il pulsante destro del mouse; l’elemento scompare dal cestino per tornare sul disco, nella posizione che occupava prima di essere cancellato. Utilizzando Risorse del computer puoi ripristinare una cartella o file scegliendo Ripristina elemento dal riquadro Operazioni cestino, dopo aver selezionato tale elemento. Se non effettui alcuna selezione, il comando Ripristina elemento viene sostituito dal comando Ripristina tutti gli elementi, con il quale recuperi tutto ciò che è presente nel cestino. Per eliminare definitivamente i file o le cartelle: • sul desktop fai doppio clic sull’icona del Cestino; • dalla voce di menu File, della finestra che si apre, seleziona Svuota cestino; • viene visualizzata una finestra di dialogo che chiede conferma del fatto che si vogliano eliminare i file: questa volta l’eliminazione sarà definitiva, per cui premi Sì solo se sei sicuro! Oppure: • premi il pulsante destro del mouse sull’icona che rappresenta il Cestino, presente sul desktop; • dal menu di scelta rapida che compare seleziona Svuota cestino; • viene visualizzata una finestra di dialogo che chiede conferma del fatto che desideri eliminare i file: questa volta l’eliminazione sarà definitiva, per cui premi Sì solo se sei sicuro! Per recuperare un file o una cartella eliminato per sbaglio: • sul desktop fai doppio clic sull’icona del Cestino; • nella finestra di dialogo che si apre, premi il pulsante destro del mouse sull’icona che rappresenta il documento che desideri recuperare; • dal menu di scelta rapida che compare seleziona il comando Ripristina. Per configurare il Cestino in modo tale che i file o le cartelle vengano eliminati immediatamente: • premi il pulsante destro del mouse sull’icona che rappresenta il Cestino presente sul desktop; • dal menu di scelta rapida che compare seleziona il comando Proprietà; • si apre la finestra di dialogo mostrata in figura 15: sulla prima scheda si trova una casella di controllo Non spostare i file nel Cestino. Rimuovi i file immediatamente, abilitando la quale, gli oggetti non vengono collocati nel Cestino, ma subito eliminati in maniera definitiva. Sempre nella stessa scheda puoi impostare la dimensione massima del Cestino, calcolata in percentuale rispetto alle dimensioni del disco sul quale si trova. Roberto Dimase 29/43 Area didattica Versione XP Figura 15 Finestra di dialogo relativa alle proprietà del cestino Cercare 1.3.6.1 La struttura a cartelle è finalizzata a reperire, sui dischi magnetici, gli oggetti necessari per i processi elaborativi, ossia i programmi e gli archivi di dati. Questi vengono memorizzati con un nome simbolico, assegnato al momento della registrazione, al quale viene associato un formato, che individua il tipo di oggetto. La tipologia viene rappresentata nelle liste di oggetti mediante l’utilizzo di vari tipi di icone. Se non conosci il percorso, ossia la sequenza di cartelle nelle quali l’oggetto è inserito, puoi attivare la ricerca su tutto il disco, utilizzando direttamente il nome dell’oggetto. Per attivare la funzione di ricerca procedi nel modo seguente: • dal menu Start, seleziona Cerca; • nella finestra di dialogo così richiamata nel riquadro Scegli un oggetto da cercare, seleziona per esempio Documenti; • digita il nome dell’oggetto da trovare, eventualmente mascherato in parte da caratteri jolly, nella casella di testo Nome (vedi figura 16) e indica eventualmente il periodo a cui risale l’ultima modifica; • seleziona Utilizza opzioni di ricerca avanzata per visualizzare ulteriori opzioni, tra cui il menu a tendina Cerca in, tramite il quale puoi individuare l’unità disco e la cartella sulle quali effettuare la ricerca. Le varie cartelle si aprono e si chiudono, operando con il pulsante alla sinistra del nome; • fai clic sul pulsante Cerca. Roberto Dimase 30/43 Area didattica Versione XP Figura 16 Finestra di ricerca 1.3.6.2 È possibile effettuare la ricerca anche impostando parametri diversi dal nome, quali le dimensioni del file, premendo il pulsante Dimensioni. Se anche il nome non ti è noto perfettamente, puoi mascherare una parte della stringa di caratteri attraverso i caratteri jolly * e ?. Il carattere asterisco sostituisce una stringa qualsiasi di caratteri, in una posizione qualsiasi del nome cercato, il carattere ? sostituisce un solo carattere. Per cui, se si vogliono tutti gli oggetti il cui nome inizia con la lettera A, l’argomento della ricerca sarà A*. Se invece si vogliono trovare tutti i file con estensione DOC, l’argomento della ricerca sarà *.DOC. Qui di seguito sono riportati alcuni esempi di stringhe di caratteri per la ricerca e possibili nomi selezionati: Stringa cercata Biblio? Biblio* *teca 1.3.6.3 Stringhe trovate Biblio1 Biblio2 Biblio1 Biblio2 Biblioteca Biblioteca Enoteca I documenti che rispondono ai criteri inseriti vengono elencati nel riquadro destro. Fai doppio clic per aprirli. Per aprire un documento sul quale sei sicuro di aver lavorato di recente, seleziona Start, quindi Documenti recenti. Si apre un menu riportante un elenco di tutti gli ultimi file sui quali hai lavorato. Fai clic su quello su cui desideri continuare a lavorare. Se per qualche motivo non vuoi che i file sui quali lavori vengano registrati in tale sottomenu, procedi come segue: • fai clic con il pulsante destro del mouse su Start e quindi scegli Proprietà; • nel gruppo di opzioni Menu di avvio della scheda Menu di avvio, fai clic su Personalizza; • nella scheda Avanzate deseleziona la casella di controllo Elenca i documenti aperti più di recente. I documenti non verranno eliminati dal computer, vengono eliminati solo i riferimenti a essi. Roberto Dimase 31/43 Area didattica Versione XP Comprimere file 1.3.7.1 1.3.7.2 In molti casi è possibile che le dimensioni di un file o di una cartella siano particolarmente grandi e questo potrebbe apparentemente impedirti di copiarli su un dischetto (che ha appena 1,44 MByte di capacità) o di scaricarli da Internet (potrebbe occorrere un tempo eccessivamente lungo). Per ovviare a questi inconvenienti sono stati inventati sistemi che consentono di comprimere file e cartelle. Si tratta di programmi che, utilizzando particolari algoritmi, riducono le dimensioni di file e cartelle, memorizzando le informazioni in esse contenute in modo più sintetico, eliminando per esempio spazi vuoti. Nel momento in cui, poi, tali file vengono decompressi, le informazioni vengono riportate allo stato iniziale. Tra questi programmi ne citiamo alcuni. • Zip Genius: uno dei più validi software italiani per compressione (.zip) dei file, attualmente in rete completamente freeware! • NETZIP: ottimo per decomprimere ZIP file, inoltre cerca la presenza di virus negli stessi con Norton Antivirus. Permette di creare file autoestraibili e di proteggerli tramite password, possiede 5 livelli di compressione, si integra perfettamente con Windows. • WinZip: il più diffuso. Permette di copiare file, compattare e spedire documenti e immagini, proteggere i propri dati tramite password e creare file autoestraenti TRIAL. • PentaZIP: ideale per gli utenti meno esperti, permette di scegliere tra 10 livelli di compressione e di creare una password per proteggere i propri dati. Può recuperare frammenti di file danneggiati, riconoscere file compressi in altri formati e creare file auoestraenti. • WinRAR: consente di comprimere e decomprimere file di diversi formati (ZIP, RAR, BZIP2, JAR, CAB, ARJ, LZH, TAR, GZ, ACE, UUE, BZ2, ACE 2.0), creare archivi, recuperare file danneggiati, proteggere i file compressi tramite crittografia, parola chiave, ecc. • PkZIP: permette di comprimere e decomprimere numerosi formati di file. • SOLUSZIP: possibilità di creare grandi archivi di file compressi in modo da ottimizzare lo spazio su disco. Ci limiteremo al sistema e al programma più diffusi per eseguire questo tipo di operazioni: la compressione in formato .zip (detto zippato) fatta con il programma di compressione più noto: WinZip. Per comprimere un file, selezionalo, quindi fai clic con il tasto destro del mouse: si apre un menu di contesto contenente la voce WinZip, che presenta un sottomenu con ulteriori comandi tra cui, Add to Zip e Add to nome_del_file.zip. Scegliendo Add to nome_del_file.zip (e poi eventualmente su I agree nel caso in cui il programma sia shareware, in prova) WinZip provvederà direttamente a farti trovare lo stesso file, in versione compressa, accanto (nella stessa cartella) al file originale che hai compresso. Nel caso in cui voglia invece che WinZip esegua la compressione del file salvandolo in una cartella diversa da quella dove si trova il file originale, fai clic con il tasto destro del mouse sull’icona del file in questione e seleziona la voce Add to Zip (naturalmente, anche qui, se richiesto, fai clic su I agree nel caso in cui il programma sia shareware, in prova): compare una finestra di dialogo in cui ti viene chiesto il percorso del file .zip di cui desideri zippare il file originale. Indica un percorso, per esempio C:\Documenti\lettera.zip. Per comprimere un file su più dischetti perché, anche compresso, sarebbe comunque così grande da non stare su un unico dischetto, usa questa seconda procedura (Add to Zip), indicando come percorso per esempio A:\lettera.zip, Roberto Dimase 32/43 Area didattica 1.3.7.3 Versione XP quindi inserisci il primo dischetto e, quando ti viene richiesto, inserisci il secondo e così via. Puoi zippare anche intere cartelle, seguendo la procedura descritta sopra per i file. Per decomprimere, seleziona il file interessato, quindi fai clic con il tasto destro del mouse: si apre un menu di contesto contenente la voce WinZip, che presenta un sottomenu con ulteriori comandi tra cui Extract to… e Extract to folder …\nomefile. Scegliendo Extract to folder …\nomefile (e poi eventualmente su I agree nel caso in cui il programma sia shareware, in prova) WinZip decomprimerà il file creandolo in una cartella con lo stesso nome del file zippato, accanto al file *.zip (nella stessa cartella del file zippato). Nel caso in cui voglia invece che WinZip esegua la decompressione del file salvando il file decompresso in una cartella diversa da quella dove si trova il file zippato, fai clic con il tasto destro del mouse sull’icona del file in questione e seleziona la voce Extract to… (naturalmente, se richiesto, fai clic su I agree nel caso in cui il programma sia shareware, in prova): compare una finestra di dialogo in cui ti viene chiesto il percorso che vuoi attribuire al file una volta decompresso (la cartella in cui desideriamo che WinZip vada a salvare il file una volta decompresso). Indica il percorso, per esempio C:\Documenti. Per decomprimere un file che era stato precedentemente zippato su più dischetti, inserisci l’ultimo dischetto della serie contenente il file spezzettato, e utilizza la seconda procedura appena descritta (Extract to …) e ovviamente assegna un percorso di destinazione diverso dal dischetto. Roberto Dimase 33/43 Area didattica Versione XP Virus Concetti 1.4.1.1 Cosa sono i virus? Si tratta di particolari programmi che sono in grado di eseguire e replicare se stessi a nostra insaputa, contagiando i PC con cui entrano in contatto e portando a termine l’azione per cui sono stati programmati (spesso dannosa per il PC ospite). Vediamo da vicino chi è il nemico e quali sono le armi più adatte per combatterlo. Esistono diversi tipi di virus, ciascuno caratterizzato da una particolare modalità di trasmissione. Vediamo quali sono, per capire come evitarli. • Virus di BOOT: nel settore di avvio di ogni floppy è contenuto del codice che viene seguito automaticamente ogniqualvolta sia presente un dischetto nel drive (A:) al momento dell’accensione. È possibile sfruttare questa caratteristica per scrivere un virus. L’unico modo per venire contagiati da un boot virus è lasciare un floppy nel drive (A:) al momento dell’accensione, quindi evitare il contagio di questo tipo di virus è molto semplice. • Trojan: i cosiddetti cavalli di Troia non sono propriamente virus, ma programmi come altri che non sono in grado di replicarsi e che, per essere eseguiti, richiedono un intervento da parte dell’utente. Solitamente sono nascosti all’interno di altri programmi, mimetizzati tra una serie di altre funzioni utili, altre volte non hanno nessuna funzione utile e fanno leva esclusivamente su di un nome accattivante per invogliare l’utente a eseguirli. L’unico modo per venire contagiati è eseguirli esplicitamente. Per questo il modo migliore per evitare il contagio rimane, quindi, quello di prestare attenzione alla provenienza dei file, evitando di eseguire qualsiasi cosa arrivi nella casella di posta. I trojan sono i mezzi più diffusi per installare backdoor, cioè strumenti di amministrazione remota che consentono a estranei di prendere il controllo del nostro PC. • Worms: la loro caratteristica principale è non necessitare di un programma come veicolo di diffusione, sono autoeseguibili e, una volta attaccata una macchina si replicano in memoria senza limiti, degradandone le prestazioni in modo evidente. Possono diffondersi facilmente attraverso le reti locali o via Internet. L’unico modo per difendersi da questi attacchi è usare un antivirus in grado di tenere sotto controllo l’area di memoria del PC. • Macro Virus: sfruttano la capacità di alcuni software di eseguire particolari insiemi di istruzioni (macro), che il software mette a disposizione degli utenti per automatizzare e rendere più produttivo il lavoro. Questi virus trasformano un innocuo file di testo in un programma pericoloso. Oggi tutte le applicazioni sono in grado di segnalare l’eventuale presenza di macro nei file e questo è già un grosso aiuto contro questi virus. Basta infatti non eseguire quelle non scritte personalmente. In particolare, sono sospette le macro cosiddette automatiche, che si attivano cioè in corrispondenza di alcuni eventi come l’apertura o la chiusura di file e che solitamente hanno nomi del tipo autorun, autoopen ecc. Anche in questo caso, comunque, un buon antivirus è di grande aiuto. • Virus generici: analizzano file eseguibili per verificare le possibilità di contagio dopodiché, se l’analisi ha dato esito positivo, aggiungono all’originale alcune istruzioni virali (solitamente all’inizio o alla fine del file). In questo modo, ogni volta che verrà eseguito il file originale, verrà eseguito anche il codice virale. A questa specie appartengono diverse Roberto Dimase 34/43 Area didattica 1.4.1.2 1.4.1.3 Versione XP sottospecie, tra cui gli stealth, i companion, i cavity, i polimorfici, ecc., tutti caratterizzati da una elevata difficoltà di individuazione e rimozione, causate dall’uso di tecniche di programmazione particolarmente efficaci (spesso gli scrittori di virus sono ottimi programmatori). Si possono trasmettere scambiando file infetti tra diversi PC, quindi per evitare il contagio è necessario analizzare ogni file impiegando un buon antivirus. Il mezzo di diffusione primario dei virus è la posta elettronica, anche perché statisticamente è il mezzo più utilizzato. In questo caso l’utente viene invitato a scaricare un file che si esegue e infetta il computer. Seguono alcune regole che è consigliabile rispettare al fine di limitare i possibili danni dovuti a un virus ricevuto per posta elettronica. • Guarda attentamente il nome degli allegati che ricevi per posta elettronica, ed elimina subito quelli con doppia estensione (tipo ciao.txt.vbs). • Diffida se ricevi un file .exe, potrebbe essere un innocuo zip autoestraente ma anche un dannoso eseguibile infetto. Per verificare se è uno zip autoestraente basta aprire Winzip e tentare di aprire il file .exe dal menu File/Open. In ogni caso non fare mai doppio clic sul file .exe (cosa che attiverebbe l’eventuale virus). • Fai attenzione agli allegati inattesi ricevuti anche da mittenti fidati, poiché, se il mittente è infetto, il virus è spedito a sua insaputa e faresti meglio ad avvertirlo dell’accaduto. • Se ricevi un messaggio allarmistico che ti racconta di virus che distruggono il computer scoperti dalla IBM o dalla Microsoft e che ti invita a spedire tale informazione a tutti i vostri conoscenti, probabilmente hai ricevuto un Virus Hoax, cioè un falso messaggio che crea un sacco di traffico inutile e ti fa solo perdere tempo. Se sei un grande navigatore e scaricatore di file. • Non accettare di scaricare o eseguire file di cui non conosci la funzione, a eccezione dei più famosi plug-in, tipo Flash player, Shockwave player, Realaudio player ecc., in particolare su siti sconosciuti e di dubbia origine. • Se navigando in un sito, dovesse partire un download in automatico da te non richiesto, cancella il file ricevuto dal tuo disco fisso senza eseguirlo. • Se ami scaricare file da Internet, l’unica protezione è installare un buon antivirus e tenerlo aggiornato settimanalmente e verificare i file prima di eseguirli. • Se per lavoro o svago scambi molti CD-ROM, dischetti rimuovibili con altre persone, l’unica protezione è installare un buon antivirus e tenerlo aggiornato settimanalmente e verificare i file prima di eseguirli. Infine ricorda che anche altri tipi di file come i documenti di Word ed Excel possono contenere dei virus che si attivano all’apertura dei documenti stessi. Anche in questo caso l’unico modo per accertarsi che i file non siano infetti, è dotare il proprio PC di un software antivirus per poter verificare la presenza di virus sui file che si utilizzano quotidianamente. Il 95% dei virus in circolazione è fondamentalmente innocuo. Sono spesso programmi stupidi che fanno comparire scritte di avvertimento sul monitor, a volte ironiche, altre volte canzonatorie. Solo il 5% è pericoloso e può procurare danni seri. A causa comunque di questo 5%, è importante l’utilizzo di una applicazione antivirus (programma in grado di riconoscere il virus e di eliminarlo), al fine di evitare le seguenti operazioni, che un virus pericoloso può eseguire. • Un virus può formattare l’Hard disk cancellando tutti i dati al suo interno contenuti, impedendo così di utilizzare il computer. Roberto Dimase 35/43 Area didattica 1.4.1.4 Versione XP • Può danneggiare i dispositivi Hardware come per esempio la scheda madre (MotherBoard) o la scheda video. • Rendere il computer instabile o causare comportamenti anomali. • Recuperare le informazioni contenute sul tuo computer UserID, password ecc... e spedirle all’ideatore del Virus. • Aprire una back door (ingresso segreto) nel tuo computer. Il più noto di questo programma è il Backorifice, che permette al mittente del file di prendere il controllo del computer del ricevente, nel caso in cui questo abbia avviato sulla propria macchina l’applicativo. • Modificare alcuni parametri della configurazione di Accesso Remoto al fine di forzare il computer a comporre numeri telefonici particolari e a pagamento. I programmi antivirus sotto fatti in modo tale che puoi tenere sempre attivo il loro monitor residente, cioè svolgono costantemente una funzione che tiene sotto controllo ciò che avviene sul computer, verificando esplicitamente qualsiasi programma ricevuto prima di eseguirlo. In questo modo operano preventivamente, prima che il virus abbia manifestato i suoi effetti e prodotto i relativi danni. Nel caso in cui individuano un file infetto, lo segnalano, quindi procedono alla sua eliminazione. Essi possono essere comunque usati anche per eliminare un virus dopo che si sono manifestati i relativi danni. Non sempre l’antivirus è in grado di eliminare il problema: in alcuni casi il file infettato viene isolato, in modo che perlomeno non venga propagato il contagio. È in ogni caso opportuno disporre di un buon sistema di backup e di ripristino di dati e programmi, in caso di necessità. L’antivirus viene realizzato come antidoto dei virus noti. Nuovi virus nascono ogni giorno, gli antivirus vengono aggiornati in continuazione. Anche l’utente deve preoccuparsi di tenere aggiornato il proprio antivirus. Gestire virus 1.4.2.1 Come abbiamo visto, dunque, per difendersi dai virus, è indispensabile uno specifico software antivirus. Le caratteristiche fondamentali di questo genere di software sono: • utilizzo di più tecnologie di scansione, per massimizzare la probabilità di successo; • presenza di un modulo residente in memoria che riveli attività sospette, nel caso in cui la scansione fallisca; • frequentissimo rilascio di aggiornamenti, indispensabile per una reale protezione. Inoltre, parlando di antivirus, si sente spesso parlare dell’opportunità di utilizzare più software diversi, dato che nessun antivirus è sicuro al 100% per i seguenti motivi. • Esistono già diverse decine di migliaia di virus e ogni giorno ne vengono creati di nuovi. È molto impegnativo per coloro che realizzano gli antivirus riuscire a stare dietro a questa enorme produzione di nuovi virus. Potrebbe quindi capitare (anche se è una ipotesi molto remota) di essere una delle prime persone infettate da un nuovo virus, prima che i programmatori di antivirus abbiano avuto il tempo di creare un apposito vaccino. • Ci sono certi casi in cui l’antivirus non può esaminare a fondo i messaggi di e-mail. Ciò si verifica, per esempio, nel caso di allegati con archivi in un formato non conosciuto dall’antivirus (che comunque ne conosce moltissimi), o con archivi protetti da password, o ancora nel caso di messaggi cifrati (che per definizione possono essere letti solo dal destinatario). Roberto Dimase 36/43 Area didattica Versione XP • Sebbene la posta elettronica sia oggi il mezzo di maggior diffusione dei virus, esistono anche molti altre vie di trasmissione, come per esempio la copiatura di programmi o documenti da un computer all’altro (via rete, mediante dischetti, CD-ROM, ecc.), oppure il download da qualche sito Internet. Dall’utilizzare due prodotti contemporaneamente può nascere un problema per incompatibilità reciproche, che possono sfociare, solitamente, in falsi positivi: un antivirus vede l’altro come virus e segnala la presenza di un’infezione che in realtà non esiste. Per ovviare a questo problema, puoi ricorrere alle scansioni online, che possono essere attivate solo quando è necessario. Un produttore che punta molto su questo servizio è Trend Micro che, insieme a Interfree, dà la possibilità a tutti di provarlo gratuitamente. Ecco alcuni esempi di software antivirus che rispondono alle caratteristiche di sicurezza sopraindicate: • McAfee Viruscan Security Suite; • Symantec Norton Antivirus SBS Desk + Server; • PC-cillin di Trend Micro. Gli antivirus sono un prezioso strumento ma fai attenzione: installare un software antivirus datato o comprarne uno recente, senza poi aggiornarlo frequentemente equivale a non averlo installato! Aggiorna settimanalmente il tuo antivirus! L’aggiornamento è fondamentale perché nuovi virus vengono creati a velocità sorprendente, e per poterli individuare è necessario che il programma antivirus li conosca. Normalmente la data dell’ultimo aggiornamento è bene in evidenza all’interno del programma, in qualche caso appare quando si lancia la scansione (ricerca dei virus). Di norma per aggiornare l’antivirus è sufficiente premere un pulsante situato all’esterno o interno dell’antivirus. I nomi possono essere diversi (Update, Live Update, AutoDownload...), ma questo è il modo più semplice e rapido per scaricare gli aggiornamenti del database dei virus ed eventualmente del programma stesso. Dopo averlo aggiornato, ricorda di fare una scansione per trovare eventuali virus che non erano stati rilevati dall’aggiornamento precedente. Considera inoltre che spesso non basta avere un antivirus aggiornato, molti vecchi modelli non riconoscono virus, worm o trojan dell’ultima generazione. Roberto Dimase 37/43 Area didattica Versione XP Gestione della stampa Installazione 1.5.1.1 Richiamando Stampanti e fax dal menu Start, ti trovi di fronte una finestra di dialogo simile a Gestione risorse che presenta una serie di icone: una per ogni stampante installata sul computer locale. Tali stampanti possono essere locali, cioè collegate direttamente al computer sul quale stai operando, oppure in rete, ovvero collegate a qualche altro computer alla rete. In tale finestra, la stampante predefinita si riconosce dal segno di spunta nero associato all’icona (vedi figura 17). Figura 17 Finestra di dialogo Stampanti e fax Ovviamente la stampante predefinita (stampante di default) può essere cambiata. A tal fine: • dal menu Start scegli la voce Stampanti e fax (o seleziona Pannello di controllo e quindi Stampanti e altro hardware); • seleziona la stampante che desideri diventi predefinita, quindi seleziona la voce Imposta come stampante predefinita o dal menu File o dal menu di scelta rapida che compare premendo il pulsante destro del mouse su tale stampante; • il segno di spunta compare ora sulla stampante selezionata e tutti i file e documenti utilizzeranno questa ultima come stampante di default. Durante l’installazione iniziale Windows identifica e installa il software necessario e i driver per le stampanti connesse al computer. Ciò nonostante puoi comunque installare in qualsiasi momento una nuova stampante senza avviare il programma di installazione di Windows. A tal fine: • seleziona Stampanti e fax dal menu Start per richiamare la finestra Stampanti (figura 17); • fai clic su Aggiungi stampante: parte una creazione guidata che ti condurrà passo per passo nell’installazione della nuova componente hardware. Premi Avanti per superare la prima schermata, che rappresenta una finestra di introduzione; • scegli, nella seconda finestra, il tipo di stampante che desideri installare: locale se è connessa al computer, in rete se è disponibile da qualche parte sulla rete. In base alla tua scelta cambieranno leggermente le successive finestre di dialogo. Per lo scopo di questo libro prendiamo in considerazione il caso dell’installazione di una stampante locale. Premi Roberto Dimase 38/43 Area didattica Versione XP Avanti quando hai selezionato il pulsante di opzione relativo alla stampante locale; • scegli la porta a cui è collegata la stampante (solitamente LPT1 o USB) al fine di individuare il software che deve essere installato. Se con la stampante è stato fornito un disco di installazione, scegli Disco driver, quindi seleziona l’unità disco; • assegna un nome alla stampante in modo da poterla riconoscere nell’elenco delle stampanti installate e scegli, servendoti delle apposite caselle di controllo, se tale stampante deve essere impostata come predefinita; • decidi se stampare la pagina di prova, quindi premi Avanti per ritrovarti all’ultima schermata. Premi Fine per dare avvio al processo di installazione della stampante. L’icona della stampante appena installata verrà inserita nella finestra relativa alle Stampanti e fax. 1.5.2.1 Opzioni di stampa Quando un documento assume l’aspetto desiderato, puoi passare alla stampa. Per visualizzare le opzioni di stampa del documento, seleziona Stampa dal menu File. Appare la finestra di dialogo Stampa (vedi figura 18). Le opzioni normalmente necessarie per la stampa presenti in questa finestra riguardano le Pagine da stampare (puoi scegliere Tutte, per stampare un intero documento, stampare solo la pagina corrente, o specificare un intervallo, per stampare solo determinate pagine); il numero di Copie da stampare; e nel caso di stampa di più copie di un documento puoi abilitare la casella di controllo Fascicola per stampare le intere copie una alla volta (e non prima tutte le pagine 1, poi 2, ecc…). Sempre nella finestra di dialogo Stampa, seleziona la stampante da utilizzare, agendo sul menu a tendina Nome. In questo modo puoi scegliere su quale stampante inviare il documento (nel caso tu ne abbia configurata più di una). La stampante che appare all’inizio è quella predefinita. Quando fai clic sul pulsante Proprietà, compaiono alcune opzioni con cui puoi controllare il funzionamento della stampante e il modo in cui le informazioni del documento verranno stampate su ogni pagina. Le opzioni Proprietà dipendono dal tipo di stampante selezionato e influenzano il comportamento della stampante con tutti i documenti. Roberto Dimase 39/43 Area didattica 1.5.2.2 1.5.2.3 Versione XP Se le impostazioni della stampante non necessitano di essere variate, aziona subito la stampa del documento facendo clic sul pulsante Stampa. Quando esegui una stampa, il documento viene inserito in coda di stampa. La stampa avviene infatti in modo asincrono e sulla stessa stampante possono essere accodate più stampe, che verranno eseguite in sequenza. Questo capita frequentemente quando viene usata un’unica stampante inserita in una rete locale di personal computer. In questo caso tutti i computer inviano a tale stampante i loro lavori, mediante la rete. Con il termine coda di stampa viene indicato l’elenco dei documenti che stanno per essere stampati. Per visualizzare la coda di stampa e lo stato di un processo di stampa procedi nel seguente modo: • fai doppio clic sull’icona Stampanti e altro hardware presente nel Pannello di controllo; • seleziona Stampanti e fax, quindi fai doppio clic sull’icona che rappresenta la stampante sulla quale hai mandato la stampa (possono essere presenti più stampanti, se usi una rete); oppure: • richiama Stampanti e fax dal menu Start; oppure: • fai doppio clic sul simbolo di stampante che compare nell’angolo in basso a destra dello schermo, sulla barra delle applicazioni, accanto all’orologio, nel momento in cui lanci la prima stampa. Si apre una finestra di dialogo che mostra l’elenco di tutte le richieste di stampa che sono state inoltrate a quella stampante e, per ciascuna di esse, mostra informazioni quali lo stato di avanzamento della stampa, il nome del proprietario che ha richiesto la stampa, il numero delle pagine da cui è costituito il documento, la dimensione, l’orario in cui è stata richiesta la stampa e la porta cui è collegata la stampante. Utilizzando questa stessa finestra, puoi sospendere temporaneamente una stampa scegliendo il comando Sospendi dalla voce di menu Documento o Sospendi stampa dalla voce Stampante dopo averla selezionata dall’elenco. Per far ripartire un processo di stampa sospeso temporaneamente, selezionalo dall’elenco, quindi scegli Riprendi dal menu Documento. Per annullare una stampa, selezionala dall’elenco, quindi scegli Annulla dalla voce di menu Documento oppure, più semplicemente, premi Canc. Per modificare l’ordine con cui verranno eseguite le stampe, seleziona quella che desideri spostare e trascinala tenendo premuto il pulsante sinistro del mouse nella nuova posizione. Per eliminare tutti i documenti in coda scegli Elimina tutti i documenti dal menu Stampante. Ciascuna stampante è caratterizzata da alcune proprietà. Modelli di stampanti diversi sono caratterizzati da proprietà diverse. Per accedere alle proprietà di una stampante apri Stampanti e fax dal menu Start, per aprire la finestra di dialogo relativa. In tale finestra richiama Proprietà dal menu di scelta rapida, che compare facendo clic con il tasto destro del mouse sull’icona rappresentante la stampante della quale desideri visualizzare le proprietà. In generale, le caratteristiche configurabili per ogni tipo di stampante riguardano la gestione dei colori, il tipo di carta utilizzata, l’orientamento della carta e la qualità di stampa. Roberto Dimase 40/43 Area didattica Versione XP RETI LAN E WAN In generale il modello di un sistema di comunicazione è costituito da: • un chiamante (o sorgente) • un trasmettitore • un canale di trasmissione • un ricevitore I mezzi utilizzati possono essere guidati (canale di comunicazione di tipo fisico quale un doppino telefonico o un cavo coassiale o una fibra ottica) o non guidati (il segnale viene irradiato nello spazio) Nella scelta del mezzo da utilizzare si devono valutare i costi e la larghezza della banda (numeri di bit che possono essere trasmessi nell’unità di tempo). I canali di trasmissione possono essere condivisi da tutti gli utenti (canali broadcast), ogni utente è identificato da un indirizzo. In alternativa ogni utente può essere collegato direttamente a uno o più utenti (reti peer to peer). Le reti di comunicazioni LAN (Local Area Network) connettono apparecchiature informatiche su brevi distanze e generalmente utilizzano cavi dedicati o sistemi wireless (trasmissione con onde radio) con hardware specifico di interfaccia tra le unità e la rete. Le reti WAN (Wide Area Network o reti geografiche) sono in grado di connettere sistemi di elaborazione utilizzando linee telefoniche o sistemi satellitari. I vantaggi derivati dall’uso delle reti possono essere così riassunti: • lavoro di gruppo lavorare sullo stesso documento trasmettersi pratiche ricavare informazioni scambiarsi informazioni • condivisione di risorse condividere sistemi hardware di qualità interfacciare collegamenti tra LAN e WAN Topologia peer to peer La topologia peer to peer (punto – punto) è una rete di tipo LAN utilizzata generalmente per il trasferimento di dati. Il ruolo di server può essere esclusivo o alternato. Topologia lineare La topologia lineare è una rete di tipo LAN utilizzata generalmente con un basso traffico di dati. Topologia ad anello La topologia ad anello è anch’essa tipica nella LAN ma supporta un traffico maggiore rispetto a quella lineare in quanto ogni nodo coopera Roberto Dimase 41/43 Area didattica Versione XP nella trasmissione (in questo caso un guasto ad un nodo blocca la comunicazione) Topologia a stella o grappolo La topologia a stella può essere utilizzata in LAN o WAN, i singoli nodi possono essere semplici terminali o concentratori di più terminali. Topologia a maglia La topologia a maglia è tipica delle reti geografiche e con sistemi di elaborazioni omogenei (si pensi a Internet). I collegamenti tra due nodi sono sempre garantiti anche in caso di guasti, in quanto sono sempre disponibili percorsi alternativi. Collegamenti Per la trasmissione dei dati su vaste aree si utilizza principalmente la rete telefonica (il sistema satellitare è ancora poco diffuso per l’alto costo). La connessione telefonica può essere di tipo analogico o digitale. La rete analogica (PSDN – Public Switched Data Network) è di tipo a commutazione di circuito, al momento del collegamento viene stabilito un canale fisico dedicato tra il chiamante e l’utente chiamato. La trasmissione non supera i 56.600 bps (bit per sec.). Velocità superiori si ottengono usando la rete digitale ISDN (Integrated System of Digital Network) o DSL (Digital Subscriber Line). Queste reti multiservizi sono in grado di effettuare tutti i servizi di telecomunicazione tramite una sola connessione digitale. La trasmissione delle linee ISDN varia dai 64kb/s per le BRA (Basic Rate Access – reti domestiche) fino a 2048 kb/s per le PRA (Primary Rate Access – impianti aziendali). La trasmissione delle DSL variano da 800 kb/s (ADSL) fino ai 8 Mb/s (HDSL). Le connessioni tra le varie reti (LAN e WAN), sono garantite da apparecchiature specializzate quali: Hub, Bridge, Gateway, Router. Dette apparecchiature, con ruoli diversi, garantiscono funzioni di smistamento e connessoni tra le reti. Affinchè tra due computer avvenga uno scambio di dati via rete, è necessario che venga stabilito un protocollo comune. Questo protocollo può essere deciso dall’azienda se la trasmissione dati avviene in una LAN. Per Internet (e non solo) è stato ideato il protocollo TCP/IP (Trasmission Control Protocol/Internet Protocol) che usa il sistema di commutazione di pacchetto. Questo protocollo è costituito da due componenti: • IP: scompone i dati e li inserisce in pacchetti • TCP: garantisce la corretta trasmissione dei pacchetti Tutte le risorse della rete sono identificate in modo univoco da un indirizzo IP (IP number), composto da quattro serie di numeri di 8 bit (es. 245.32.4.101). Gli indirizzi numerici sono affiancati da indirizzi simbolici (es. http://www.libero.it) di più facile utilizzo. Roberto Dimase 42/43 Area didattica Versione XP La traduzione da indirizzi simbolici a indirizzi numerici avviene tramite il DNS (Domain Name System), un’architettura gerarchica di tabelle coordinata a livello mondiale dalla Internet Society. Il sistema di comunicazioni di Internet è ridondante, con topologia a maglia, per cui esistono sempre più percorsi alternativi per connettere due utenti. Uno dei servizi più diffuso in Internet è il World Wide Web, che consente il collegamento a nodi della rete (Siti). Attraverso il linguaggio HTML (Hypertext Markup Language) necessario per la costruzione dei siti e con l’utilizzo del servizio/protocollo FTP (File Transfer Protocol) si effettuano down e up load di pagine e/o servizi. Roberto Dimase 43/43