la piccola barcellona

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la piccola barcellona
Olimpio Fantuz/SIME
Alghero
LA PICCOLA
BARCELLONA
Gli interventi di recupero architettonico e l’ampliamento dell’aeroporto
e del porto turistico hanno portato aria nuova e maggior dinamismo.
Ma la città non dimentica la sua storica identità catalana e le sue tradizioni
DI ORNELLA D’ALESSIO
Di sera Alghero va
a dormire tardi e, come
nella miglior tradizione
mediterranea, le strade
e le piazze del quartiere
storico si animano di giovani
e turisti. Ad accoglierli locali
alla moda, ristoranti di
qualità e botteghe artigiane.
ALGHERO
Giovanni Rinaldi/Il Dagherrotipo
ESTATE
Gianmario Marras
A sinistra: uno scorcio
del porto, per il quale
si stanno compiendo
interventi per un
rilancio del turismo e
dell’attività peschereccia,
con alcuni caratteristici
gozzi a vela latina.
Un tempo i maestri
d’ascia di Alghero erano
i migliori in Sardegna
nella costruzione
di queste antiche
imbarcazioni. Sotto: una
piacevole passeggiata
serale per lo shopping
tra i bei negozi, gli
antiquari e i gioiellieri
di via Carlo Alberto,
la “carrer major”
che attraversa la città
vecchia. Pagina accanto:
il lungomare Marco
Polo, sui bastioni di
fortificazione restaurati
di recente, diventa un
punto di ritrovo per
un aperitivo con vista
sulla splendida rada
di Alghero.
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Il mercatino di piazza Civica
to aumento. E così oltre ai nuovi moli, dragano il porto
per accogliere mega-yacht e da quest’estate ci sarà una
piazzola per gli elicotteri. Mentre nei dintorni risplendono belle spiagge e calette, tra cui quelle segrete e
mai gremite di gente. Nemmeno ad agosto. Per scoprirle si può contattare Obiettivo Natura (cell. 338/
83.01.311), veri professionisti delle escursioni, mentre
per esplorare la costa, magari su un veliero d’epoca in
legno, c’è Aquatica (tel. 079/98.92.001).
Cucina raffinata e locali trendy
Se architettonicamente Alghero si risveglia dal torpore,
da sempre in città aleggia lo spirito allegro e festoso che
si ritrova a Barcellona. Pullula di caffè, ristoranti, simpatici ritrovi dove tirar tardi la notte, botteghe artigianali per la lavorazione del corallo e la vendita di prodotti gastronomici. Una scalinata collega il porto ai
camminamenti di ronda. Un incessante succedersi di
locali che guardano l’orizzonte, seguendo la geometria
del mare. Il Café Latino, sui bastioni Magellano, con i
suoi ombrelloni a vela, si frequenta per l’aperitivo e il
dopocena. Il percorso di pietra che circonda il borgo
continua fino ai bastioni Cristoforo Colombo. Al Girasol, fruit bar per ogni età, fanno frullati e cocktail dal
sapore esotico. Poco oltre, nell’antico refettorio della sagrestia della chiesa del Carmelo, la trattoria La Cuina
propone piatti della vecchia cucina algherese: minestra
di pesce, agliata di pescatrice o di gattuccio, ricci e sar-
Marco Melodia/Il Dagherrotipo
A
lghero, enclave catalana di Sardegna, si fa
più bella. In città si respira un’aria nuova,
dinamica, attiva. Complici il recente ampliamento dell’aeroporto e i significativi
interventi di recupero architettonico, la città appare più
affascinante. Più seducente. Una via di mezzo tra Cannes e Saint-Paul-de-Vence. Soprattutto al tramonto
quando l’avvolge una pennellata di luci calde: gli ultimi raggi del sole tingono le case e le mura di rosa e il
mare d’arancione.
Alghero coniuga passato e presente con grazia ed
eleganza, lo testimoniano i lavori di riqualificazione urbana. La nuova rambla dal porto al lido, dell’architetto
catalano Joan Busquet, è diventata il ritrovo dei giovani,
che la sera si accalcano sulla terrazza del chiosco L’Ormeggio per un drink sul mare. I bastioni, le torri e la
cinta muraria (XIV secolo), appena restaurati, valorizzano il centro storico. Le aperture del Museo della
Città, in via Carlo Alberto, accanto alla chiesa di San
Michele, e del Museo del Corallo, in una villa liberty
in via XX Settembre, sono in calendario. Ma il clou della nuova Alghero è il recupero di San Michele, detto “lo
quarter”: un investimento di 8 milioni di euro per l’angolo più suggestivo del centro storico, che diventerà il
cuore pulsante della vita cittadina.
Il fermento coinvolge anche l’anima vera di Alghero,
quella più intima: il mare. E quindi il porto: 150 barche
in transito nel 1997; 800 nel 2004. I diportisti sono in net-
La Plaça del poul vel, la piazza Civica, è un piccolo
gioiello incastonato tra i palazzi più prestigiosi, Palau
Lavagna e palazzo d’Albis. Vi si affacciano i negozi
più belli ed eleganti. Ogni ultimo sabato del mese la
piazza si trasforma in una parata di bancarelle che richiamano appassionati di brocantage e collezionismo. Una ventina di espositori selezionati danno vita
a una mostra-mercato di qualità, in cui trascorrere diverse ore a rovistare tra le tante proposte. Ad Alghero
i turisti ci sono tutto l’anno e chi ha la fortuna di capitare in un sabato di mercato può trascorrere una mattinata molto divertente. Può anche diventare l’occasione per acquistare un bel ricordo dell’artigianato
più autentico: una vasta scelta di oggetti di uso casalingo tipici delle case dell’Isola, fatti a mano, con materiali poveri, ma così resistenti rispetto agli utensili
moderni! Coltelli, mestoli, ferri da stiro a carbone, ceste e setacci potranno addobbare una casa di campagna, ma anche una cucina minimalista e ultramoderna. Tende in pizzo o cuscini ricamati (quante storie
dietro quelle iniziali o quegli stemmi!), imparaticci a
punto croce che tanto impegno sono costati alle bambine di altri tempi: pezzi a poco prezzo che la fantasia
delle moderne padrone di casa saprà trasformare e
adattare in preziosi complementi di arredamento.
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Marco Melodia/Il Dagherrotipo
ALGHERO
Sopra: veduta della città con la torre di San Giovanni,
a sinistra, che ospita il Museo virtuale della storia di Alghero.
Dietro si innalza la coloratissima cupola ottocentesca della
chiesa di San Michele. Sotto: un caffè all’aperto sull’animata
piazza Civica, nella cornice di eleganti palazzi storici.
La Lepanto, via C. Alberto 135, tel. 079/97.91.16.
Tempio della cucina catalana. Il piatto forte
è l’aragosta all’algherese, dal gusto dolce e amarognolo.
Prezzo medio 35 euro.
Pizzeria Bella Napoli, piazza Civica 29, tel. 079/
98.30.14, dove fanno la miglior pizza di Alghero
e servono il Mirto di Sindia, dal gusto forte e deciso.
Prezzo medio 15 euro.
Ristorante Al Tuguri, via Maiorca 113, tel. 079/97.67.72.
Nella vecchia Alghero, ordinato, accogliente e celebrato
per tutto quanto fa riferimento alla gastronomia
mediterranea e catalana. Prezzo medio 25euro.
Gianmario Marras
DOVE MANGIARE
DOVE DORMIRE
Casa Vacanze Salondra, Regione Salondra 63, tel.
079/91.71.59. Una casa appena restaurata, immersa tra
secolari ulivi. 8 allegri mini-appartamenti tinteggiati in vivaci colori; c’è la piscina, un ampio prato verde e un percorso fitness nella macchia. Il monolocale da 100 euro.
Residenze di San Giuliano – Podere Monte Sixeri,
Regione Guardia Grande – Santa Maria La Palma,
tel. 079/98.00.98. Il monolocale da 290 euro
la settimana, 5 appartamenti arredati in stile rustico,
in un oliveto. Ogni unità ha il giardino.
Hotel Carlos V, 4 stelle, Lungomare Valencia 24, tel.
079/97.20.600. Una struttura degli anni 70 affacciata
sul mare. Hanno appena rinnovato 48 camere.
La doppia in b&b costa a partire da 190 fino a 300 euro.
dine fritte. Intorno a piazza Sulis, spianata sul mare dominata dalla cinquecentesca torre dell’Esperò Reial, si
affacciano Il Pavone, Il Tuguri e La Lepanto, tre templi
della gastronomia algherese. Qualche passo ed ecco lo
stretto vicolo Adami, dove Gianluca e Cristiano Andreini, dopo il successo del Ristorante Sergio Andreini,
si cimentano nella cucina della nonna con la trattoria-
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Gianmario Marras
ESTATE
Marco Melodia/Il Dagherrotipo
Sopra: i giardini dei bastioni Pigafetta. Da qui lo sguardo
spazia sul porto e sul molo fino all’isolotto della Maddalena
e alla frazione di Fertilia lungo la costa. A destra:
il massiccio campanile ottagonale della cattedrale di Santa
Maria visto da piazza Teatro. Fu eretto nella seconda metà
del Cinquecento in stile tardogotico catalano.
FESTIVALGUER: UN’ESTATE ESPLOSIVA
L’Anfiteatro Comunale, nuovo spazio all’aperto del Centro
Congressi Maria Pia, sul lungomare tra Alghero e Fertilia,
diventa palcoscenico per serate all’insegna della musica
popolare con Francesco Renga (9/7), Elisa (23/7), Carmen
Consoli (7/8) e Fiorello (3/9).
Le manifestazioni si svolgeranno anche nel forte della
Maddalenetta, monumento storico che ha ospitato la
performance di Joaquim Cortez nel 2002, dove sarà realizzato
un elegante allestimento teatrale con 500 posti a sedere. Sarà
inaugurato il 26 giugno con il concerto di Paolo Fresu, a cui
seguirà un nutrito programma di jazz e world music, tra cui
Dyanne Schurr (21/7), Elena Ledda (4/8), Enzo Favata (19/8)
e Franca Masu (24/8). Non è tutto. Tra le antiche mura, a
luglio si esibiranno anche la Compagnia Spell Bound Dance
Company (8/7) e il Gruppo Danza Oggi (15/7).
Informazioni presso Circuito Danza Sardegna,
tel. 070/49.12.72, e Sardegna Concerti, tel. 070/65.49.04,
www.sardegnaconcerti.it.
wine bar Il Refettorio. Il wine bar Baraonda è il ritrovo
più trendy degli amanti del vino: locale minuscolo, luci
soffuse, carta esagerata.
Via Roma, la strada dei negozi più chic e della boutique dello stilista Antonio Marras, sfuma nel maestoso
portale della cattedrale di Santa Maria. Per ammirarne
la facciata e il campanile basta percorrere via Principe
Umberto e voltarsi. Ecco la cupola con le maioliche po-
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licrome di San Michele. In questa parte del centro storico fatta di vecchie case strette, si respira un’atmosfera
diversa, più semplice rispetto all’eleganza dei palazzi
intorno a piazza Civica. I turisti qui non arrivano quasi
mai. Regnano silenzio e tranquillità.
Nel cuore di Alghero, a pochi passi dal mare si nasconde il salotto buono circondato da storici edifici:
piazza Civica. Gli antichi magazzini del cinquecentesco palazzo d’Albis, ornato di monofore e bifore, ospitano il Caffè Costantino, superfrequentato all’ora dell’aperitivo. Accanto, la Bella Napoli per gustare la miglior pizza di Alghero. Dal Ghiotto vendono dolci fatti
in casa e altre sfiziose specialità isolane, c’è perfino un
enologo a disposizione per utili consigli sugli acquisti.
Si assaggiano spuntini e calici di vini sardi di qualità
nella taverna affacciata sul forte della Maddalenetta.
L’altra grande novità algherese dell’estate è proprio il
recupero come palco teatrale della Maddalenetta, suggestivo spazio tra le antiche mura che da giugno a settembre farà da quinta al fitto programma di concerti di
Festivalguer (vedi box).