dichiarazion e am bientale

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dichiarazion e am bientale
RISERIA GIUSEPPE MARTINOTTI S.R.L.
Sito di:
Via Trieste, ho 6 - 13039 Trino (VC) ITALY
DICHIARAZION E AM BIENTALE
REVISIONE 01 del 26 I 07 I 2OI7
La presente Dichiarazione è redatta in conformita al:
Regolamento CE n, t22ll20,09 EMAS
El'1lSSlONE e VERInC-A RGQA
III
Data
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DICHIARAAONE Af,!BIENIALE
Marijnottj lglio 2011
DICHIARAZIONE AMBIENTALE
{Rèdatk secondo t Équisif dèl Regohmento cE n.
1zr200g Éilas
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RISERIA GIUSEPPE MARTINOTTI S.R.L.
SrLo di: vià Trieste, n' ó - 13039 Trino (vC) ITALY
AEIIA
2011
Pagina 2 di 38
............... ...........3
Introduzione.............
1
Descrizione dell'organizzazione e una sintesi delle sue attività e deisuoi prodottie servizi; , ..4
. .... .... ..... .... .. . .4
1,1 Dati generali dell'Azienda,.,.......... .. . .. .. .
!.2 Presentazione de|122ienda.........,.,.............. .... .. . .... ,.... ........4
. .. ...... .. .... ..... . . 5
I.3 Descrizione dellînsediamento e dell?red.. ....
.
.. . . . .... .. ... .. . .7
1.4 Attività e flusso produttivo...,..,............... ..
1.5 Analisi della vulnerabilità dellhmbiente circostante lo stabi|imento. .. .... .. . .. . . . ,.9
Politica ambientale dellbrganizzazione e breve illustrazione del suo sistema di gestione
ambientale;
'.., . 12
....... . 12
.......
2.1 Politica Ambientale...,.
13
..............
......
2.2 IlSistema di gestjone Ambienta1e.... . .
13
.....
.
.
2,3 Struttura organizzativa e organigramma.. ....
.
.
2.3.a l4odaliG di lavoro e controllo operativo del processo........... .. .... ... ... ..,.. , 14
2.3.b Attività di gestione e monitoraggio degli aspetti ambienta|i ,..,. .. .. . ... . . . 14
2.3.c Partecipazione dei lavoratori al Sistema di Gestione Ambientale.. .. . . .. .. . . 14
2.3d lYodaliG digestione dei rapportì con isoggetti esterni ...... .. ....... .. ... .15
2.3.e l4odalità di qestione con fornitori, ditte di appalto e clientÌ. .... .. .... . .. .. .. . . .15
2.3.f Attivita di verifica dell'efiicienza e dell'efîcacia del sistema di gestione ambientale ...15
2.3.s AttÌvità di programmazione del miglioramento ambientale .. .. .. ......... ..... .. .. . .15
3 Descrizione degli aspetti ambientali signifìcativi, dìretti e indiretti, che determinano impatti
ambientali significativi dellbrganizazìone e una spiegazione della natura degli impatti
...,...................16
connessi a talÌ aspetti;
3.1 Descrizione dei crjteri perlavalutazionedellasignificativitàdellÎmpattoambientale....16
.... ..........17
3.1.a Aspettì ambientali diretti.......................
..
.........
.... .... .. . .28
.
..
indiretti.,,.,...........
Aspetti
ambientali
3.1,b
e
impatti
in
relazione
agli
aspetti
ambientali
4 Descrizione degli obiettivi e dei traguardi
. .......................29
ambientali signifìcativi; ...,,.............. .........
5 sintesi dei dati disponibili sulle prestazioni dellbrganizzazione rispetto ai suoiobÌettivi e
traguardi ambientali per quanto riguarda i suoi impatti ambientali signifìcativi.; .... .. .. .. . .30
6 Altri fattori concernenti le prestazioni ambientali, comprese le prestazigni rispetto alle
disposizioni di legge, per quanto riguarda gli impattì ambientali signifìcativi; . .. .... .... . ..30
7 Riferimento agliobblighi normativi applicabili inmateriadiambiente;..,....................32
8 Nome, numero di accreditamento o di abilìtazìone del verificatore ambientale e data di
.......................,.. 38
mnvalida..................
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ÍABELLA RFVISIONI
n.rrì Fvislónètè. aooiùrtive alb Dnma emissione del dodmento soro evidenziate in qriqio
DESCRIZIOI{E
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DICHIARAZIONE AMBIENTALE
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(Rèdaúa seondÒ i équÈm dd Règolarento cE n. r2211200€
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RISERIA GIUSEPPE MARTINOTTI S.R.L.
Sjto dj: Vìa Tieste, n' 6 - 13039 frjno IVC) tTArY
ACttA
201i
Introduzione
La norma
internazionale UNI EN ISO 14001 ed il Regolamento (CE) n. 122U20069 del
Parlamento Europeo e del Consiglio del 25 novembrc 2009 (EMAS III) specifica i
requisiti di un efîcace sistema di gestione ambientale, che aiuti le organìzzazioni a raggiungere i
proprÌ obiettivi ambientali ed economici, tenendo conto delle prescrizÌoni legislative e dejle
ìnformazioni riguardantì gli impatti ambientali signifìcativi.
La Riseria Giuseppe lvlartìnotti S.r,l. ha deciso di dotarsi di un Sìstema di Gestione Ambientale
conforme alla norma ISO 14001 e Emas III nella convinzione che sia uno strumento di
fondamentale impotanza conseguire il rispetto della normativa ambientale e il miglioramento
continuo delle proprie prestazioni ambientali.
La
presente Dichiarazione Ambientale riguarda l'insediamento produttivo della RISERIA
|4ARTINOm S,R.L. di: Via Trieste, no 6 - 13039 Trino (VC), è lo strumento che
l'Azienda utilizza per fornire al pubblico ed a tutte le Parti Interessate i dati caratteristici del
GIUSEPPE
Sistema di Gestione Ambientale, le informazioni sull'impatto, sulle prestazioni e sulle strategie di
miglioramento continuo, nel rispetto di quanto stabilÌto dallîllegato III deì Regolamento EMAS
vigente. e di evidenziare le evoluzioni attuali e future dellbrganizzazione e delle sue risorse
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DICHIARAZIONE AMBIENTALE
(Redalta seoondo i GquÈrr dér Rèsoìam€nto cÉ n, 122112009 EMAS
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dEIIA RISERIA GIUSEPPE MARTINOTTI S.R.L.
Sito di: Via Tdeste, n' 6 - 13039 Trino ryC) ITALY
2011
Descrizione dell'organizzazione e una sintesi delle sue attività e dei suoi
prodotti e servizi;
1,1
Dati generali dell'Azienda
Full Company Name/Ragione sociale
RISERIA GIUSEPPE N1ARTINO]-N S.R,L,
Via TrÌeste, no 6
Iscrizione CCIAA Vercelli
-
13039 Trino (VC) ITALY
P.IVA IT00155890023
00155890023
R.E.A.
Codice Ateco 2OO7
Codice NACE IEMA$ 2006
29289
Superficie totale del sito mo
3804
SuDerficie coDerte mo
2462
10.61.30
Produzione dí riso attraverso processi
Attività svólta
Sbiancatura e confezionamento.
D ezione _ IV1ARTINOTN GIUSEPPE
Funzioni
Responsabile Gestione Qualita
e
di sbramatura,
Ambiente
]YARTINOTN PAOLO
l4arketing Produzione - I4ARTINOTn PAOLO
Control Qualità- MARTINOTn PAOLO
Responsabile IFS - I4ARTINOTn PAOLO
Comunicazioni esterne - I4ARîNOTn PAOLO
Responsablle Produzione - GARDINI STEFANO
AmministTazione _ LASAGNA ANTONIETTA
Responsablle Tecnico - CAPELLO PAOLO
Persona da contaftare
N4ARINOTn PAOLO Cell. 34A/7232A)3
Sede Leqale e ooerativa
Via Trieste, no 6
Tèlefono
+3910)161- 801234
Far
+39(0)161
E-mail
nfo@rlserÌamartinotti.com
1.2
-
13039 Trino
IVO ITALY
801207
Presentazione dell'azienda
La Riseria Giuseppe
Matinotti S.r.l. nasce nel 1B96
a Trino Vercellese, un luogo indissolubilmente
leqato al riso, alla sua coltura e cultura.
La Riseria Giuseppe lYartinotti S.r.l. opera nel ramo della lavorazione e commercializzazione del
riso e dei suoi sottoprodotti in ambito sia nazionale che internazionale; dalla Riserìa Giuseppe
Martinotti S.r,l, vengono trattate tutte la varietà di riso, dai tradizionali Arborio, Roma, Ribe,
Carnaroli, al sempre pii! usato Parboiled, tanto da poter soddisfare ognì esìgenza dallhntipasto al
dolce.
La Riseria Giuseppe lvlartinotti S.r,l. è associata allîlRl (Associazione Industrie Risiere ltaliane),
opera in collegamento con I'Ente Nazionale Risi e con il centro di ricerca dell,Ente Rìsi stesso,
L'Azìenda attualmente trasforma per Ia vendita alla distribuzione circa 15.000 ton/anno di
prodotto.
DICIIIAMZONE AMBIEIITALE ltartinotii lLglto 2011
DICHIARAZIONE A,\ BIENTALE
Efuas r)
aetra RISERIA GIUSEPPE IiARTINOTTI S.R-LSito di: Via Trie5te. n" ó - 13019 Trino IVCì ITALY
(Rédatta sècondo i equisiri der Regolanonto cE n. 122112009
2011
Pagina 5 dj 38
Occupa una superficie di circa 3.804 mq sulla quale operano 15 dipendenti.
L'impianto dÌ lavorazione è automatizzato in tutte le fasi del processo: dalla trasformazione del
riso grezzo allo stoccaggio del riso rdfnnato e dei sottoprodotti fìno alla fase di confezionamento;
queslultimo può essere effettuato in molteplici modalità dal sacco al cellophane e all?stuccio in
vari formati e per finire anche per mezzo di un sofisticato impianto sottovuoto.
1.3
Descrizione dell'insediamento e dell'area
Lînsediamento delìa Riseria Giuseppe l\4artinotti S.r.l.
comunale diTrino (VC).
è sito in via Trieste 6 nel territorio
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DICHIARAZONE AMBIENTALE
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DICHIARAZIONE AMBIENTALE
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aeta RISERIA GIUSEPPE ,IIARTINOTTI S.R.L.
sito di: Via Trlèste. n" 6 - 13039 Tdno NCI TTALY
(Rèda€a 6ècondó i Équi6iu dèr Regoran.nto cE n. r22112009 ÉMAs
2011
Complessivamente occupa una superfìcie di 3804 mq, di cui 2462 mq coperti e 1342 mq scoperti
su terreno pianeggiante.
I fabbricati sono censiti NCEU sul foglio 501 mapp. 1281-0969.
Il sito sitrova a sud del centro abitato, circondato da aree resìdenziali ad edifìcazione consolidata
come previsto dal P.R.G.C.
L'ìntera proprietà sussiste in area propria 7 classificata come Blp"aree industrialì con possibilità di
completamento". Al confìne sia est che ovest vi sono aree residenziali ad edificazione consolidata,
a nord area artigianale, a sud rete ferroviaria. Non sono presenti nelle immediate vicinanze
ricettori sensibili quali fiumi, laghi, scuole.
Concessioni edilizìe:
no 2314 del 08/03/1996 per " lavori di ristrutturazione fabbricati allînterno dell'ìnsediamento
produttivo di via Trieste 6 per formazÌone magazzini e silos di stoccaggio"
na 23741A del 2210711996 per "variante alla concessione edilizia no 2314 per modifìca alla
disposizione dei silos di stoccaggio materie prime
rifacimento totale del fabbricato a confìne
verso via Piave"
-
î,o 231418 del 1610211999 per "variante alla concessione edìlizia n. 2314lA
dimensìonale del magazzino e costruzione interna dì un solaio intermedio"
DIA
N' 9420 del
per
modifica
12110/200B per "costruzìone copertura mobile"
L'insediamento produttivo è costituito da diversi corpì fabbrica adiacentì costruitì o ammodernati
in epoche diverse:
Il.corpo di fabbrica più vecchio è costituito dalla riserja e dal silos, rtsale agli inizi del secolo 1900.
E costruito su 2 p.f.t. di altezza massima 12 mt, con pareti potanti in muratura e da solai in
legno lamellare o metallo. Il silos ha una altezza di 30 mt
Un primo consistente ampliamento è stato effettuato negli anni 1940 È costruito su 2 p.f.t. di
altezza massima 12 mt in cemento armato.
Ultimi ampliamenti effettuati nel 1995 riguardano
f\
Ì fabbricati
magazzino confezionamento in
cemento armato e ì silos sottoprodotti in lamiera.
I locali siti al
PIANO
TERM sono adibiti ai
DICHIARAZONE AI4BIENTALE l,4alrinotU luglìo 2011
DICHIARAZIONE AMBIENTALE
(Redatta
aeLra
6*ondo i équltiti dél R€golaftentocE.. 12212009 EMAS lll)
RISERIA GIUSEPPE ÀIARTINOTTI S.R.L.
n' 6 - 13039 Trino (VC) ITALY
2011
Sito dii via Triestè,
Locale stoccaggio materia prima (risone), Locale sbamatura; Loclle sbiancatura; Locale
confezionamento, IYagazzini riso lavorato e confezionamento di cui 2 posti in cortile; Locale
deposito imballaggi in cui si accede dal cortiìe; Servizio igìenico per il personale in cui sì accede
dal cortile; N, 1 Locale spogliatorio per personaìe in cui si accede dal cortile; Area
amministrazione.
il
I
locali siti al Primo piano sono adibiti a:
Locali lavorazione (eliminazione chicchì anomali); Locale macchine confez'onatrici; area deposito
riso
I
locali siti al Piano secondo sono adibiti a:
Locali lavorazione (macchina pulitrice e spietratrice, filtri e sistemi di eliminazìone delle impurità);
Area deposito riso, Locale silos sottoprodotti.
Esistono inoltre silos per lo stoccaggio del riso lavorato che occupano a tutta
alteza lbpificio,
Lhrea ha accesso da due varchi carrabili di cui il principale è su ùa Trieste mentre il secondario è
su via Piave.
L'azienda inoltre dispone di un deposìto sito nel comune diTrino in località S. Grato, non oggetto
di registrazione EI4AS.
1.4
Attività e flusso produttivo
Il granello di riso appena raccolto non è commestibÌle per la
presenza dei rivestimenti esterni
della carÌosslde.
Questi rivestimenti hanno nomi diversi a seconda che si faccia riferimento a termini botanici o ad
altrì di carattere più merceologico.
Così le glume esterne vengono anche chiamate lolla; la
parte più esterna della cariossìde, costituita dal pericarpo e
dagli strati aleuronici, è rispettivamente Indìcata come pula
e farinaccio;
*j*.î:,,,
lîj;ii'*-"
il
germe viene chiamato merceologicamente gemma
e
l'endosperma è il chìcco di riso lavorato.
Nella lavorazione del riso si distinguono due fasit la prima
consiste nell?sportazione della lolla, che dà un prodotto già
commestibile chiamato integrale, mentre la se@nda è
@n la quale vengono asportati
la pula, la gemma e il farinaccio per
ad ottenere il prodotto commerciale che
un'abrasione
progressivamente
arrivare
conosciamo.
è
importante per una buona
conservazione del prodotto poiché gli strati più esterni, più
ricchi di grasso tendono ad ossidarsi.
Questa seconda fase
Il
riso greggio arriva in riseria dai depositi aziendali dopo À
aver subito unhssiccazione che ne riduce l'umidità al 14olo. l,
La prima operazione consiste in nella eliminazione di paglia,
pietre e semi estranei, eseguita @n una "tardra" che
separa per aspirazione il risone da queste impurità.
Segue la sbramatura, cioè la separazione del chicco dalla lolla, effettuata con Io "sbramino": in
questa macchina girano due rulli in st.etto contatto tra i quali viene fatto passare il riso greggio.
DICHIARÀZONE AMBIEITALE
t4artrnott
ugho 201r
DICHIARAZIONE AMBIENTALE
R€sol.n.do cE n. 122112009 EMAS llli
aetta RISERIA GIUSEPPE r/tARTINOTTI S.R.L.
Sjto di: Vla Trieste, n' ó - 13039 Tino (VC) ITALY
(Rèdatlr sècondo i Équbltl dèl
zo11
La lolla, che costìtuisce in peso circa il 20% del rìsone, viene allontanata mediante aspiratori e il
prodotto, che cosìsìottiene, si chiama riso integrdle o semigreggio.
Il
riso semigreggio passa in una macchina detta "Paddy" che allontana
rimandandoli allo sbramino.
i chicchi ancora vestiti,
Tramite setacci a fìnestreìla si separa un sottoprodotto chìamato "grana verde", costituìto da
chicchi non maturi e quindi piùr piccoli, utilizzato in zootecnia,
La lavorazione seguente consiste nell'asportazione della gemma, della pula e del farìnaccio e
viene effettuata con delle macchine chiamate sbiancatrici che operano attraverso due tronchi di
cono concentricii quello interno è ruotante e con superflcie abrasiva mentre quello esterno è
formato da telaini metallici.
Il riso, introdotto nell'interstizio tra i due coni, viene sfregato fino a lasciare nudo lbndosperma.
I sottoprodotti che si ottengono in questa fase della lavorazione vengono utilizzati per
la
produzione di mangimi e costituiscono circa il 10o/o del riso greggìo.
Al termine della fase di sbiancatura si separa il riso dalle "rotture" mediante separatori alveolarì,
che consentono di limitarne ìa presenza nel prodotto finito (la legge italiana ne consente al
massimo il 5olo).
La resa fìnale è circa del 600/0 con oscillazioni che dipendono dalla qualità del risone e dalla cura
prestata nella lavorazione.
l4entre pula, farinaccio e gemma trovano facile impiego nell'industria mangimistica, la lolla,
costituita da ìnvolucri siliceì, costituisce spesso un problema di smaltimento per l'industria risiera
E'possibile un suo lìmitato utilizzo come combustibile e le sue ceneri possono essere impiegate
nelle fonderie e nella produzione dÌ detersivi; è materia prima nella produzione di furfurolo
utilizzato come solvente in olii lubrifìcanti nell'industria petrolifera e nella produzione di nylon.
Per ottenere del riso "parboìled" si procede con un trattamento idrotermico sul risone, a cui fa
seguito ltssiccazjone. Si procede poi in maniera identica a quella indicata per il riso normale.
Con questa parziale cottura ìn acqua, l?mido si gelatinizza e si arricchisce delle sostanze nutritive
che dalla pula sÌ trasferiscono all'interno del chicco.
Rispefto alla normale lavorazione, il trattamento "parboiling" rende più resistente il granello ed
aumenta quindi la resa alla lavorazione; inoltre migliora la conservabilità del riso lavorato e ne
facilita l'utilizo in cucina perche i chicchi non scuociono,
La lavorazione del riso prosegue con i separatori otticir sono macchine ad alta tecnologia in grado
di scatare ichicchi che presentano difetti di colorazione (macchiati, ambrati) ed in particolare ìl
"peck" cioè quel prodotto che risulta pazialmente o totalmente annerito dal calore prodotto nelle
precedenti fasì di lavordzione.
riso vìene inflne confezionato in imballaggi di grammature standard (1/2
da 1000 Kg).
Il
- 1-25-50 kg o big bag
Il flusso produttivo della Riseria Giuseppe l4artinotti S.r.l. è il seguente:
I
DtcHuMaoNE
Ar,4BlENÌALE
I'lèrtinott
uglio 2011
DICHIARAZIONE A,\ BIENTALE
(R€datta 6ècóndó i
Équl3lí dèl Rèsólamè.tó cE r. 1221r200e Erfas lll)
RISERIA GIIJSEPPE MARTINOTTI S.R.L.
Sito di: Via Trieste. n' ó - 13039 Trino (VCì ITALY
AEITA
2011
Locale stoccaggio materia prìma (risone), Locale sbamatura; Locale sbiancatura; Locale
confezionamento, Magazzini riso lavorato e @nfezionamento di cui 2 posti in cortile; Locale
deposito imballaggi in cui si accede dal cortile; Servizio igienico per il personale in cui si accede
dal cortile; N. 1 Locale spogliatorio per il personale in cui si accede dal cortile; Area
amministrazione.
I
locali siti al Primo piano sono adibiti a:
Locali lavorazione (eliminazione chicchi anomali); Locale macchine confezionatricì; area deposito
riso
I
locali siti al Piano secondo sono adibiti a:
Locali lavorazione (macchina pulitrice e spietratrice, Rltri e sistemi di eliminazione delle impurità);
Area deposito riso, Locale silos sottoprodotti.
Esistono inoltre silos per lo stoccaggio del riso lavorato che occupano a tutta altezza lbpificio,
L?rea ha accesso da due varchi carrabili di cui il prìncipale è su via Trieste mentre il secondario è
su via Piave.
L?zienda ìnoltre dispone di un deposito sito nel comune diTrino in località S. Grato, non oggetto
di registrazìone EMAS.
1,4 Attività
e flusso produftivo
Il
granello di riso appena raccolto non è commestibile per la presenza dei rivestimenti esterni
della cariosside.
Questi rivestimenti hanno nomi diversi a seconda che si faccÌa riferimento a termini botanici o ad
altri di carattere più merceologico.
Così le glume esterne vengono anche chiamate lolla; la
parte più esterna della cariosside, costituita dal pericarpo e
dagli strati aleuronìcì, è rìspettivamente indicata come pula
e farinaccio;
j.r':.'j:';,'
li':,lir"'**"'
il
germe viene chiamato merceologicamente gemma e
l'endosperma è ìl chicco di riso lavorato.
Nella lavorazione del riso si distinguono due fasi: Ia prima
consiste nell'asportazione della lolla, che dà un prodotto già
commestibile chiamato integrale, mentre la seconda è
quale vengono asportati
un'abrasione
progressivamente la pula, la gemma e il farìnaccio per
prodotto commerciale che
arrivare ad ottenere
conosciamo.
con la
il
è
importante per una buona
prodotto
poiché
gli strati più esternÌ, piil
conservazione del
ricchi di grasso tendono ad ossidarsi.
Questa seconda fase
Il
riso greggio arriva in riseria dai depositi aziendali dopo
aver subito un'essiccazione che ne riduce l'umidità al 14olo.
La prìma operazione consiste in nella eliminazione di paglia,
pietre e semi estranei? eseguita con una "tararal' che
separa per aspirazione il risone da queste impurità,
Segue la sbramatura, cioè la separazione del chicco dalla lolla, effettuata con lo "sbramino": in
questa macchina girano due rulli in stretto contafro tra i quali viene fatto passare il riso greggio.
DICHIARAZONE AI4BIENTALE
Martinotii luglio 2011
\
DICHIARAZIONE AIABIENTALE
équjsiti d.l R€gol.mènro cE n, 122112009 EMAS )
aetra RISERIA GIUSEPPE I/iARTINOTTI S.R.L.
Sito di: Via Trie5te, n' ó - 13039 Trino IVC) ITALY
(Redatta sècondo i
rev.01 del26luglio
2011
Ri.e'.,imèntÒ sca.ico è
sroccaaqio dèl riàonÉ
Stoccaqqio rlsone
Trasporto è consÈgna
cÒnfeziónamentó
rl
Carico su autamezzo e
1.5
.
Analisi della vulnerabilità dell'ambiente cirrostante lo stabilimento
fnauadramentoqeoqrafrco
Il terrìtorio comunale di Trino è cartografato nelle tavolette dellîstituto Geoqrafico t4ilitare della
Carta d'ltalia sorge a 15 km dal capoluogo (Vercelli), poco discosto dalle rive del pO e a 130 m
s.l,m.
Vengono proposte nella Documentazione Tecnica gli estratti cartografìci di tali carte nelle reìative
scale.
.
Ualuazione della vulnerabílità dell'ambiente circostante
llorfolooia dell?rea: bassa oianura al limite della parte collinare.
L'area sulla quale sorge la Riseria Giuseppe lYartinotti S.r.l. si trova nel settore meridionale del
concentrico. Limitrofa all?rea si trova una pìccola porzione di zona artigianale; mentre Ia vecchia
area industriale si trova lungo la statale 31 bis del Monferrato, la nuova area industriale è stata
DICHTARAZONE At{BtENTALE t'4artinotti tugLio 2011
DICHIARAZIONE A,\ BIENTALE
(Rèdatta séco.dó ì
Équi.iti der Regotamènto CE
n, 12218009
EMré
t)
zo11
RISERIA GIUSEPPE IIARTINOTTI S-R.1.
Sito di: Via Triesté. n' ó - 13039 Trino IVC) ìTALY
dislocata lungo la statale no455. Non sono presenti attività agricole nelle adiacenze dellhrea. Non
esistono aree protette nelle immediate vicinanze.
aeLLa
Ai piedi della parte collinare scorre il fiume Po,
Nel valutare la vulnerabilità dell'ambiente circostante venqono affrontate
le
seguenti
considerazioni tematiche di carattere:
.
.
geologico e geomorfologico
.
idrogeologico e geotecnico
.
ambientale e paesaggistico
.
pae$ggistico, naturalistico e storico culturale.
Inauadtamento oeoloqico e assetto aeomotfoloaico.
Dal punto di vista geologico il territorÌo nel quale s'intesta l?rea di intervento è inquadrato nel
Foglio no57 " Vercelli" della Carta Geologica d'Italia alla scala 1:100.000 ( All. 3).
Il territorio
comunale di Trino è composto da due unità m.l di Cascina la Motta e unità m.l di
Crescentino.
Il settore
deììa provincia di Vercelli nel quale è collocato il comune di Trino, è posto nel settore
occidentale della Pianura Padana ed è compreso tra le falde delle Alpi meridionali a nord, le
cerchie moreniche ad ovest e i rilievi collinari dellîlto lvlonferrato a sud.
La vasta pianura alluvionale vercellese, solitamente suddivisa in alta e bassa pianura dalla fascia
dei fontanili, è la forma molfologica predominante di questo territorio.
LAlta pianura è costituita da depositi alluvionali più antichi dietà mindeliana.
Per quel che riguarda la bassa pianurd, i depositi legati alle varie fasi alluvionali sono in genere
separati da basse scarpate e formano un unico terrazo piatto ed esteso. In questo contesto
geomorfologico l'unica eccezione è costituita dal Rilievo Isolato diTrino Vercellese (R.I.T.).
Nella porzione meridionale della pianura vercellese/ si possono rilevare depositi Oligo-lyiocenici
della platea sepolta diTrino. I depositi marini, che costìtuiscono il limite meridionale del bacino di
sedimentazione dei depositi della pianura, nel loro complesso possono considerarsi ìmpermeabili
e non ospitano acquiferi estesi.
Dal punto di vista lito-stratiorafìco l?reale di Trino sorqe alllnterno della vasta distesa di terreni
quaternari che sono compresÌ neìla vasta pianura alluvionale del FÌume po. Tali depositi (in
minima parte di origine marina) sono accumulati grazie alla recente evoluzione tettonica della
Pianurd padana che ne ha determinato una generale e accentuata subsidenza.
.
Assettoidrodeoloaico
Il territorio analizzato è caratterizzato da un paesaggio pianeggiante che nel corso dell,evento
alluvionale dell'ottobre del 2000 è stato raggiunto da acque di esondazione con battente Ìdrico
elevato, 1 - 2 m circa. (All, 4)
Il reticolato idrografico è formato da depositi con permeabilità medio-elevata che ospitano una
falda freatica con soggiacenza pariad 1,2 m circa.
Per quanto riguarda i! reticolo idrografìco supemciale è formato da diversì corsì d'acqua pubblici e
demaniali alcunia cielo aperto altrì intubati.
L'approwigionamento idrico dell?cquedotto comunale è dato da tre pozzì. Le acque vengo
convogliate a mezzo di due condotte ad un serbatoio di compenso.
DICHIAMZONE AIIBIENIALE
l!èrtinotti luglio 2011
1
DICHIARAZIONE AMBIENTALE
{Rèdatla.eco.do irequciti d€l Règolam€nto cE n.1221,200s EMr"s lll)
.
aeua RISERIA GIUSEPPE I/TARTINOTTI S.R.L.
Sito di: Via Trieste. n' 6 - 13039 frino IVC) ITALY
Aspefti dí canltere ambientale e oaesaddistico
Lîrea in esame non presenta vincoli ambientali e paesaggistidi rilievo da segnalare,
L?rea è sottoposta a vincolo idrogeologico.
Dal punto di vista storìco culturale il territorio di Trìno è caratterizzato da una forte valenza
paesistica ed agricola, con Ia presenza dominante della risaia. Lînteresse ambientale del territorio
è dato dal parco regionale del Bosco della Partecipanza e dalla fascia fluvÌale del Po. Ai suddettì
ambìti di rilievo naturalistico si aggiunge la trama delle rogge e deì canali. ln stretta integrazione
con il paesaggio agrario e naturalistico, si pongono i beni storico - culturall del centro diTrino e
delsistema delle Grange di Lucedio. Da segnalare la chiesa romanica di S.N4ichele in Insula, posta
a 850 m dall'insediamento in esame.
l)r
DICHIAMZIONE Ai4BIENIALE Madjnott luglÌo 2011
DICHIARAZIONE AMBIENTALE
MARTINO;fTI
{Rédan sècondo
iéqubltl d€lR€goìanénto cs n
dèua RISERIA GIUSEPPE
12212009 EMAS lll)
,\itARTlNOTT| S.R'1.
n' ó - 11039 Trino (VC) ITALY
2
2011
Pagina 12 di 38
Politica ambientale dell'organizzazione e breve illustrazione del suo sistema
di gestione ambientale;
2.1
Politica Ambientale
nel 1896, la Riseria Giuseppe l4artinotti S r.l. produce e commercializa riso
confezionato, garantendo e conciliando qualità costante e igiene alimentare, produttività e
Fondata
rispetto dellhmbiente.
La Riseria Giuseppe Martinotti S.r,l. ha stabilito e sviluppato un sistema di gestione per qualità, la
sicurezza alimentare e la gestione ambientale in accordo ai requisiti richiesti dagli standard
internazìonali ISO 9001, International food standard, British retail @nsortium, ISO 22000, ISO
22005, ISO 14001 e dal Regolamento (CE) n.122112009 EMAS.
Tale sistema di gestione è documentato, mantenuto ed aggiornato se necessario per
l'adeguamento all'evoluzione degli standard di riferimento e ai requisiti legali e di sicurezza
alimentare e si propone di migliorare costantemente i propri prodottì e processi per garntire la
soddisfazione dei clienti e del consumatore.
Le linee guida cui la Riseria Giuseppe l4artìnottì S.r.l. si ispira nella gestione aziendale sonol
il soddisfacimento dei requisiti legali e di sicurezza alimentare al fine di realirzare prodotti
sicuri e mantenere la conformità a tutte le leggi e i regolamenti vigenti in campo ambientale
ed applicabili all'azienda e ai propri aspetti ambientali
lbperare con valori etici e responsabili nei confronti dell2mbiente e dellÎgiene
la prevenzìone dell'inquinamento minimizzando l'ìmpatto ambientale delle proprÌe attività
adozione di un Sistema qualità e sicurezza alimentare rintracciabile che consenta di gardntÌre
il rispetto degli impegni presi e dei requisìti stabiliti e finalizzato al continuo miglioramento
della sua efflcacia
soddisfazione delle attese dei clientì e di consumatori
prevenzione delle non conformità, piuttosto che correzione delle medesime nel corso dei
processi di realizazione e di supporto alla produzione alimentare
coinvolgimento di tutto il personale nel miglioramento delle attività produttive
forrnazione e motivazione del personale alla collaborazione per conseguire gli obiettivi stabiliti
e alla consapevolezza del ruolo di ciascuno all'ìnterno dell'azienda rispetto alle tematiche
ambientali
defìnizione di indicatori che permettono di monitorare l'andamento della qualità deì processì e
l'efficacia delle politÌche aziendali e delle azioni di miglioramento intraprese
approwìgionamento da fontì qualifìcate che consentano l'esclusìone dal ciclo produttivo di
prodotti alimentari costituitida OGf4 o che contengono Oclvl o prodotti a partire da OGM
razionale utilizzazione di risorse umane e strutturali al fìne di conseguire lbttimizzazione dei
processi aziendali
migliorare in continuo le proprÌe prestazioni ambientali secondo gli standard promossi dalle
migliore tecnologie disponibÌli
diffusione della politìca ambientale tra le parti interessate
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
La Direzione ha individuato per Ìl 2011 le seguenti aree di attenzÌone per la formulazione di
obiettivi di miglioramento all'interno del quadro strutturale:
mantenimento della Certificazione del sistema Qualità in conformita alla normativa UN EN
rso
I
mantenimento della Cetificazione secondo l'International Food
l
mantenimento della Certificazione secondo Io standard British Retail Consortium I /:l
ottenimento delle certificazioni ISO 22000 e ISO
]
ottenimento della certificazioni ISO 14001 e registrazione
.
.
.
.
.
9001
Standard
22005
EMAS
I
I
I
DICHIARA4ONE A|4BÌEìITALE t4artinottÌ lugl o 2011
DICHIARAZIONE AMBIENTALE
(Redaúa sècordó
iéquùni
d
èr Règóranèn1ó c E n.1221r200e EMAS rrr)
aetu RISERIA GIUSEPPE IIARTINOTTI S.R.L.
Sito di: Via Trlestè, n' 6 - 13039 Trino (VC) ITALY
2.2
2011
Pagina 13 di 38
IlSistema di gestione Ambientale
ll
Sistema di gesuone aziendale della Riseria Giuseppe l4artinotti S.r.l, descrive, documenta, coordina ed
integra la struttura organizzativa, ìe responsabilità e tutte le attivita che regolano l'istituzione, la gestione ed
il funzìonamento del sistema stesso integrando i requisiti del:
sistema di gesúone per la qualità (lso 9001)
.
.
.
.
.
.
.
sistema di gestione per la sìcurezza alimentare (ISO 22000)
requisiti di Rlntracciabilità nelle fiìiere agroèlimentari (lSO 22005)
requisiti dello standard BRC
requisiti dello standard IFS
sistema di gestione ambientale (ISO 14001)
sistema di gestione ambientale EI4AS (Regolamento cE n. 1221)
La struttura documentale del sistema dÌ gestone aziendale della Riseria Gìuseppe l4artjnotti srl è costituita
da un manlale autoportante e procedufizzato. Sono incluse nel manuale le procedure richieste dalle norme e
i processi ritenuti necessari per gestire in qualita e nel rispetto
della sicurezza alimentare la realizazione del prodotto consideriìndo la gestione degli aspetti ambientali
regolamento precedentemente citati e tutti
significativi ad essi associati nell'attivìtà di:
Prcdazione di riso attmverso processi dÍ sbramatura, sbiancaturc e confezÍonamento,
2.3
Struttura organizzativa e organigramma
Lîmministratore unico della RiserÌa Giuseppe I4ARTINOTTI S.r.l. ha defìnito ruoli, responsabilità e autorità
nelle disposizioni generali ed organÌzative e le ha comunicate ai peÉinenti livelli di responsabilità
dellorganizzazione; assicurado che queste siano adeguate effettuando il riesame degli obiettivi pìanificati del
Sistema di gesbone ambientale ed intervenendo con le necessarie revisioni delle disposizioni,
Lîmministratore unico ha designato il Responsabile Gestione Qualita e ambiente (RGQA), come
rappresentante della Direzione, e gli ha conferìto, indipendentemente da altre sue responsabilita, ruolo,
responsabilita ed alJtorìta per:
assicurare che i processi del Sistema di gestione ambientale sÌano predisposti attuati e tenuti aggiornati
in modo adeguato per Ìl raggiungimento degli obiettivi ed in confomìità alle norme applicabili;
.
.
.
.
.
.
riferire, alfine del riesame, all'Amministrdtore unico sulle prestazloni del Sistema di gestione ambientale,
incluse le esigenze per il miglioramento;
assicurère la promozione della consapevolezza dei requisiti del clÌente da parte della Riseria Giuseppe
14arlinottiS.r.ì.
Ricoprire la mansione
di responsabile delle comunicazioni esterne (gestione delle situazioni di crisi,
autorità e comunicazione con i media)
Ricoprire la mansione di rappresentante IFS
Rapportare direttamente all'Amminisbatore unìco sullo stato della gestione della qualità (IFS 1.2.8).
,q
DICHIARAZONE AMBIENTALE
l4artinotti luglio 2011
DICH IARAZIONE A'\iIBIENTALE
(R€datt s€condo ir€qui6iti
der Règotamènro CE
n.122lr009 EMAS
RISERIA GIUSEPPE MARTINOTTI S.R.L.
Sito di: Via Triestè, n' ó - 13039 Trino tVC) t'IALy
dENA
tar,
i
D
zo11
rl
r.Ì
{
I
2,3.a
-,-!
Moda/ità di lavoro e controllo operativo del procEsso
La Riseria Giuseppe l4artinotti Sr ha defìnito procedure, che sono lo strumento operativo di riferimento agli
operatori, per condurre correttamente le attivlta del processo produttivo Ìn modo da prevenire o minimizzare
gll impatti ambientali signìfìcativi ad esso legatj e per nttuare i principt espressl nella potitica Aziendale.
Queste procedure comprendono anche le operazioni da effettllare per la manutenzione degli impianti,
macchinari ed attrezzature e le modalità da seguire per risDondere ad eventuali incidenU od in caso di
emergenza. Per verificare l'effìcaciè di tali procedure sono state woite esercitazioni e simulazioni di
ernergenza, che hanno coinvolto il personale dell'azienda. eueste simulazioni v,.ngono ripetute a cicli
prog rammati.
2.3.b Attività
di gestione e nonitoraggto deglt aspetti ambtentdll
La Riseria Giuseppe l{aÉinotti Srl ha reèl]zzato unîna isi Ambientale per il sito dello stabiiimento di via
Trieste nó 6.diTrÌno (VC), effettuata aisensi del Regotamento E|4AS, ed ha individuato glì aspetti ambientati
più signifÌcativi per la propria organizzazione. Di conseguenza, ha defÌnito procedure per la prevenzione,
I'abbattimento, il controllo ed il monitoraggio degti aspetti ambientali legatialle proprie attivita, Lhzienda ha
predisposto e mantiene costantemente aggiornato un registro aspettj ed impatti ambientali, che raccoglie
dati ed informazioni relativi agli aspetti ambientalÌ signifìcativì.
Inoltre ha attivato un sístema di verifìca continua dellè conformità legislativa delle proprie attività, che si
concretizza nel monitoraggio degli adempìmenh e delle scadenze di legge in materia ambientale, effettuato
attraverso il Piano dl sorveghanza e la consultazione di riviste e pubbJicazioni inercnti lhmbiente ed a fronte
delle comunicazioni indirizzate alla Riseria Giuseppe l\4artinotti Srl da fomjtori qualificati e dalle associazìonj
di categoria a cui appaÈiene.
2,3.c
PaÍecipazione dei lavontori al Sistema di GesÚone Anbientale
Per coinvolgere pienamente
il proprio personale nelle attivjta volte alla prevenzione degli aspetti ambientali
ed alla implementazione di un sistema di gestione ambientale, lhzjenda svolge sistematicamente attività
mirate alla sensibilizzazione, lnformazione e formazione dei dipendentÌ. eueste attivjta si svilLlppano sia
attraverso riunioni della Direzione e del Responsabile Gestione eualità e Ambiente con i prjncipali
DICNIARAZONE AIqBÌENIALE Maninotri tùg o 2011
DICHIARAZIONE AMBIENTALE
{Redatta s€condo i fèquciti det R€golamènto cE n- r2212009 EMAS lll)
RISERIA GIUSEPPE MARTINOTTI S.R.L.
Sito di: Via Trleste. n' 6 - 13039 Trino IVC) ITALY
zo11
ACTIA
responsabili delle attivita di processo, sia con iniziative rivolte a
Pagina 15 dr 38
tutti idipendenti, Queste ultme hanno ad
oggi riguardato la diffusione dei principi della Polibca Ambientale che I'azienda ha adottato, la diffusione
della conoscenza relativa ad E|.4AS ed agli impegni che lhzienda ha assunto con la partecipazione allo
schema, lhpplicazione delle principali procedure di gestione degli aspettj ambientali in cui ldipendenti sono
coinvolti. Annualmente la Direzione valuta, lbpportunità di individuare obiettivi attinenti indicatori ambientali.
2,3.d Modalta di ges one dei rappotti
con isoggexi esterni
L'azienda ha compreso l'importanza di condividere con i propri interlocutori l1mpegno verso il miglioramento
e le modalita con cui ha deciso di gestire le attività che hanno un impatto sull'ambiente. Per
questo motivo sono state defìnite procedure per la raccolta delle segnalazloni che provengono dalle
ambientale
comunità locali o da altri soggetti esterni (incluse le autorjtà di controllo).
Il
rapporto con le comunita locali presenti sul territorio circostante lo stabil;mento non ha mai vissuto
momenti problernatici. Le modalìtà con cui la RiseHa Giuseppe l4atinotti Srl gestisce le eventuali richieste
d'ìnformazioni sono regolate da specifiche procedure/ che comprendono la redazione e diffusione delle
informazioni ambientali, anche attraverso la dichiarazione ambientale EI4AS disponibile dal luglio 2011.
L'azienda promuoverà incontri con soggetti pubblici e privah ospitandoli presso la propria sede e mostrando
a coloro che sono interessati le caratterisUche del proprio stabilimento.
2.3.e
Modalità di gestione con fornitori, diúe di appalto e clienti
In conformità al
regolamento EI\4AS
e con lbbiettivo di condividere con fornitori e clienti i principi
della
propria Politica Ambientale e icriterÌ con cui gestisce le proprie attivita, la Riseria Giuseppe l.4atinotti Srl
applica procedure per la selezione dei fornitori e per avere la garanzia che questi paÉecipino pienamente al
perseguimento degli obiettivi ambientali che l'azienda si è posta.
Le prestazioni deì fornitori ed appaltatori vengono monitorate e le eventuali non conformità úscontrate in
materia ambientale vengono registrate e prese in considerazione nella valutazione globale del fornitore.
Con i clienti sono sviluppate soluzioni personalizzate di confezionamento dei prodotti.
2.3.f
Aúivita di verifrca dell'eflîcienzd e dell'efficacla del sistema di gestione ambientale
L'azienda verifica continuamente la capacità del sistema di gestione ambientale di garantire
il
raggiungimento degli obiettivi di miglioramento esposti nel programma ambientale.
In primo luogo l'azienda ha defìnito procedure per l'identifìcazione delle non conformità e per l'attjvazione
tempestiva di azioni correttive e migliorative.
ln secondo luogo l'azienda effettua audit annuali per la valutazione dell'adeguatezza (rispetto alle
caratteristiche dellbrganizzazione ed ai cambiamenti eventualmente intervenuti), dellbperatiMta (in relazione
alla corretta applicazione delle pro€edure ed alla consapevoleza
e
preparazione
del
personale) e
dell'emcacia (capacità di garantire le prestazioniambientali ed il loro miglioramento continuo) det sistema di
gestione ambientale al flne di identifìcare possibìli aree di miglioramento.
In tezo luogo la Direzione della Riseria GÌuseppe lvlartinotti Srl riesamina periMicamente l'andamento del
sistema di gestione ambientale ed i risultati raggiunU, al fine di raccogliere elementi informatjvi sufficienti a
dèfìnire i nuovi obiettivi ed i programmi ambientali di miglÌoramento per l'anno suc@ssivo.
2.3.9 Attività
di programmazione del miglioramento ambientale
La Riseria Giuseppe lvlartinotti Srl ha infìne definito le modalità con cui, anno per anno, vengono fìssati dalla
Direzione, con la collaborazione del Responsabile Gestione Qualità e Ambiente e delle alhe funzioni
interessate, gli obiettivi di miglioramento continuo delle prestazìoni ambjentali dellorganizzazione. Gli
DICHIAMZONE AMBIEMTALE Martinotti tugtio 2011
DICHIARAZIONE A,\itBIENTALE
(Redatta so.ondo I r€qui.iu dèr Regotamèdo cE n.122 {/2009 EMAS
RISERIA GIUSEPPE ARTINOTTI S.R.L.
sìto di: Via frieste, n" 6 - 13039 îrino ffCì ITALY
l
dEtIA
2011
obiettivi vengono proposti dal Responsabile Gestione eualita e Ambiente e sulla base delle evidenze raccolte
e delle valutazioni effettuate nel corso delle attivita diverifica.
Gli obiettivi ed i programmi vengono discussi e proposti allhpprovazione de a Direzione nellhmbito delle
attività di riesame. I suggerjmenb del personale vengono raccolti ed anatizzati ai fìni dellîndividuazione di
eventuali azioni di miglioramento.
Des€rizione degli aspetti ambientali significativi, diretti e indiretti, che
determinano impatti ambientali significativi dell'organizzazione e una
spiegazione della natura degli impatti connessi a tali aspetti;
3.1
Descrizione
ambientale
dei criteri per la valutazione della significatività
dell,impatto
Sono stati individuati gli aspetti ambientali sia D'retti, sotto il controllo dell'organizzazione, sia
indiretti, che possono derivare dall'interazione dellbrganizzazione con terzi che possono essere
influenzati, in misura ragionevole, dallbrganizzazione.
Sono state considerate sìa le condizioni operative normali, che le condizionì anormali (fermata e
awiamento ìmpianti) e le possibili situazioni di emergenza.
Tale attività viene svolta con ìl supporto del documento ,.Individuazione aspetti ambientali
diretti/indiretti" contenuto nel Piano di gestione ambientale,
Successivamente gli aspetti ambientali sono stati sottoposti ad una valutazione di signifìcativìtà,
per individuare appunto gli aspetti ambientali sìgnifìcativi, utìlizando una metodologia di tipo
semi-quantitativo.
A ciascun aspetto ambientaìe sono stati attribuiti probabilità di accadìmento, significatività
e
rilevabilità, attraverso una serie di criterif ottenendo un punteggio indicativo della significatività
dell?spetto.
La metodologia con cui è stata svolta la valutazione della significatìvìtà è spiegata nei dettagli nel
Manuale del sistema aziendale.
La Direzione dellbrganizzazione ha deciso di ritenere significativi gli aspetti ambientali con un
IPR:
.
.
.
DIRETTI: con un IPR pari o superiore a 3 in condizìone di operatività normale
DIRETTI: con un IPR pari o superiore a 12esingoli valori di p, G o R pari o superiore a
anche con IPR minore di 12 in condizioni anormali o di emergenza
INDIRETTI: con un IPR pari o superiore a 12 in condizioni anormali o di emergenza
3
Tali aspetti significativi sono stati oggetto di attenzione prioritaria nel Sistema di gestione
ambientale e dove possibile di obiettivi di miglioramento.
Sulla base di tali valutazioni verrà costruito il Sistema dÌ gestione ambientale e individuati gli
obiettivi di miglìoramento.
DJCIiIaRAZONE AtIBIENIALE MarÒnotù tug rc 2011
DICHIARAZIONE AMBIENTALE
(Rédatta
3*ordo i@quisitj delR€qolam.doCE
n.12212009 EMAS lll)
AEIU RISERIA GIUSEPPE IIARTINOTTI S.R.L.
Sito di: Via Trieste. n" 6 - 13039 Trino IVC) IIALY
2011
3.1.a Aspelti ambientali diretti
Lo stabilimento della Rìseria Giuseppe f'4artìnotti S.r.l. è stato suddiviso idealmente in alcune aree
omogenee/ di ciascuna sono state individuate le attività per individuare la presenza di aspetti
significativi.
IDENTIFICAZIONE
Fase
/ Attività / Prodotto
CRITERI VALUTATIVI
/
N/A/E
Inqresso camion materia prÌma
Inqresso camion materia prima
G
R
IPR
MODALITA'
GESTIONALI
2
N
')
N
Stoccaggio nei silos materia
2
N
Stoccaggio nei silos materia
A
2 1
Stoccaggio nei silos materia
2
2
N
Awio produzione biologica
(Pr.7.16l4SQ)
convenzionale lPr,7.16 MSOI
Awio produzione biologica
(Pr.7.16 MsQ)
2
N
l{
2
convenzionale 1Pr.7.16 I4SOI
Awio produzione biologlca
(Pr.7.16 I4SQ)
convenzionale (Pr.7.16 IVISO)
Stoccaggio nei silos prodotto
finito (Pr. 7.25 r4sQ)
Stoccaggio nei silos prodotto
finito lPr. 7.2614SO)
Confezionamento (Pr. 7. 18
2 2
I
4
E
2
N
1
14sQ)
confezionamento (Pr, 7,27
14sQ)
Confezionamento (Pr. 7.28
N
14sQ)
Confezionamento (Pr. 7.18 e
29 l'4SO)
Confezionamento (Pr. 7.18
2
MSQ)
Confezionamento (Pr. 7.27
f'4sQ)
Confezionamento (Pr. 7.28
N
|.4SQ)
confezionamento (Pr. 7.18 e
29 t4SQ)
il
DICHIAR-AZIONE Ai4BlEftIALE
l,lartinotti luglio 2011
DICHIARAZIONE AMBIENTALE
MARTINO,TTI
8èdatra sècondo i équì.ltl dèl R€sol.m.úo cE n. 122112009 EMAS lll)
AEIIA RISERIA GII,JSEPPE IIARTINOTTI S.R.L.
SrLo
di: vla Tfeste,
n' ó - 13039
2011
Pagìna 18 di 38
Trino (vc) ìTALY
IDENTIFTCAZIONE
Fa* / attività / Pro.lotto /
N/A/E
R
G
Confezionamento (Pr. 7.18
IPR
MODALTÍA'
GESTIOI{ALI
3
r.4sQ)
Confezionamento (Pr. 7.27
I!]SQ)
N
confezionamento (Pr. 7.28
14sQ)
Confezionamento (Pr. 7.18 e
29 tvtsQ)
Confezionamento (Pr. 7.18
2
MSQ)
confezionamento (Pr. 7.27
!rsQ)
N
Confezionamento (Pr. 7.28
MSQ)
confezionamento (Pr, 7,18 e
29 lvlso)
confezionamento (Pr. 7.18
3
1
1
3
14sQ)
confezionamento (Pr. 7.27
l\4SQ)
E
Confezionamento (Pr. 7.28
r4sQ)
Confeziona mento (Pr.7.18 e
29 t4SOì
a) Ìmpianto di aspirazione e
2
depolverazione fossa scarìco
N
2
a) impìanto di aspirazione e
depolverazione fossa scarico
POLVERI
N
a) impianto di aspirazione e
depolverazione fossa scarico
6IERNO
N
IlEIANO
N
2
b) centrali termiche
1
b) Centrali temiche
1
FUMI DI
CO14BUSTIONE
b)
N
E
2 2 1
c) impianto produzione A.C.
1
N
c) impianto produzione a.C.
N
d) Gruppo pompaggìo
1
1
N
e) Uffici amministrativi e
1
N
e) Uffìci amministrativi e
commerciali
N
1
DICHIAMZIONE AI,IBIENIALE
Ilartinoiti luglio 2011
DICHIARAZIONE AMBIENTALE
(R€dàtra sècondo i Fquisiti
d.l R.gohmènio
CE n, 122112009 E|UAS rrr)
aetu RISERIA GIUSEPPE MARTINOTTI S.R.L.
Sito di: Via Trieie. n' ó - 13039Trino IVCì ITALY
IDENTIFICAZIONE
Fas€
/ Aftività / Prodotto
2011
CRITERI VALUTATIVI
/
MODAlrIA'
NIAJE
R
G
IPR
GESI'ONALT
e) Uffici amministrativi e
N
3
e) Uffici amministrativi e
E
2 2 1
f) Impianto di
condizionamento degli ufiici
4
1
Utilizzodi
g) Spogliatoi e Seryizi lqienici
N
N
1
g) spoglìatoi e SeNizi igienici
1
g) Spogliaioi e Seruizi Iqienici
1
h) Locale di ristoro
N
i) Manutenzioni
meccaniche/elettriche /edili
E
i) Manutenzioni
meccaniche/eletft che /edili
N
i) Manutenzioni
meccaniche/elettriche /edili
A
3
1
1
1
1
2
1
i) 14anutenzioni
A
meccanichè/èletnche /edili
1
1
1
1
1
1
1
i) Manutenzioni
6
meccaniche/elettriche /edili
A
i) Manutenzioni
E
meccaniche/elettriche /edili
b) aree di deposito fìuti
2 3 1
2 2 1
4
E
1
1
1
b) aree di deposito rifiuti
b) aree di deposito fiuti
c) Aree di movimentazione,
E
1
1 2
1
2
E
2 3 1
6
cùcoiazion€ e sosta
N
1
c) Aree di movimentazione,
rifiutie
c) Aree di movimentazÌone,
3.l,a,i Aspetti ambìentati
N
E
1
1
1
1
1
e obblighi normativi;
3.!.a,ii Prevenzione incendi
Le
attività soggette secondo il D.14. 161021f982, presenti in azienda sono:
no 40 riserie con potenzialita giornaliera superiore a 10 t
no 95 ascensori e montacarìchi installati in edifìci industriali (art.9 DpR 1497163)
-
DICHIARAZONE AMBIENTALE I'IAI-tiNOtii UgIiO 2O1I
DICHIARAZIONE AMBIENTALE
(Rédatra sècondo i rèqui6iU der Resotam.rrto CE n. 1221,2009 EMAS t)
oetta RlSER|A GIUSEPPE IIARTINOTTI
sÌto di: via Trièste, n" 6 - 13039 Trino rycì
2011
S.R.L.
Pagina 20 di 38
[aLY
All?zienda, già in possesso del C.P.l. V.V.F. prot. No 10681 prat.No 104070 del 03/09/2005, con
validità dal 2210712005 al 2U07J2O11, a seguito della richiesta di rinnovo è stato rilasciato il
nuovo C.P,I. prot7644 del20/0712011 con validità dal 240712077 a|2110712017.
3.1.a,iii Refe ant ncendior sistemi, dispositivi e altrezzature antincendio:
La rete antincendio è costituita da anello in tubazione 2" dotata di:
1 impianto idrico antincendio costituito da serbatoio di accumulo di 4000 litri e gruppo di
-
pompaggio azionato elettricamente ed alimentato da linea elettrica dedicata proveniente
dalla cabina elettrica.
1 attacco motopompa W.F.
3 idranti da 70 mm UNI
13 idranti da 45 mm UNI
Tale anello è alimentato ìndifferentemente dalla rete pubblìca o dal gruppo di pompaggio.
Inoltre sono presenti
28 estintori portatili
1 impianto rilevazione fumo e calore
1 estintore portatile d'incendio per att, 95
Tutte le tipologie didispositivi sono soggettì a controlli periodici effettuati dalla ditta SVEI di Varese
Roberto & C Snc - Vercelli a fronte di un contratto di manutenzione.
-
3.l,a,iv I m p i a nto
ett r Í co :
L'edifìcio è alimentato in BT 15000 V con contatore
el
ENEL ed interruttore elettrico generale
collocato all'esterno del fabbricato in posizione segnalata e facilmente accessibile.
Gli impianti elettrici sono realizati a regola d'arte (legge 186 del 01/03/68) in conformità alle
norme ed ai regolamenti vigenti alla data del novembre 2000, Rii Elaborati ,.studio Tecnico
TUGNOLO"
AII'esterno in posizione segnalata ed accessibile è collocato il comando di emergenza costituito
da idonei organì di sezionamento attì a porre fuori tensìone l'intero impianto elettrico in caso di
emergenza.
Lo stabilimento è sottoposto a verifìca di protezione delle scariche atmosferiche secondo
ìe
norme CEI B1-10 ed è risultato autoprotetto.
Gli impianu di messa a terra sono sottoposti a verifìca periodica ai sensi dell,art 4 del dpt 462101.
Sono risuìtati conformi nell'ultima verifìca effettuata da EUROFINS/Modulo 1 in data 03/09/2009.
3,L,a,v Emissionì Ín atmosfeta:
Si
tratta delle emissioni convogliate in atmosfera di:
+
+
caldaia per riscaldamento a metano deglì uffìci
impianto di aspirazione e depolverazione fossa scarico risone
Lo_stabilimento dì produzione è dotato
di aperture e torrini di estrazione in grado di fornire
ventilazione con sufficienti ricambi d'aria.
.
Caldaia per riscalddmento
uffici
\
La Riseria ciuseppe Martinotti S.r.l. dispone di una caldaia a servizio deqli uffci per il
riscaldamento e acqua sanitaria, posta al piano terreno in apposito locale, marca FER, mod.
SEVEN 7EL matr. 0102L40022 potenza termica del focolare 112 kw potenza termica
utile 102
alimentata a qas metano di rete.
DICHIARAZONEAMBIENTALE
I"IAdiNOtt
kw
]UOIO 2011
)f
\
ì
DICHIARAZIONE AMBIENTALE
(Rèdalta 6econdo i equi6iU delResolamèntoCE n.122112009 EMAS IIll
aetu RISERIA GIUSEPPE À{ARTINOTTI S.R.L.
Sito di: Vla Trieste. n' ó - 13039 Trino lVCl ITALY
2011
La manutenzione e la conduzione è amdata a ditta qualificata esterna Montagnini Fabrizio con
apposito contratto.
L2zienda è dotata di libretto di centrale su cui sono registrati idati di manutenzione e controllo
del rendÌmento energetico.
.
Imoianto di aspirazione e depolverazione fossa scaico risone
Lîmpianto marca BECCARIA Srl installato nel 1996, è posto nel cor$le principale ed è costituito
n'4 moduli aspiranti, composti, ognuno, da un filtro autopulente mod. AF/2.1-FAS, con
portata di ogni modulo massìma dì 5000 m3/h e nominale d: 3000 m3/h a servizio della fossa
utilizzata per lo scadco del risone. Ogni modulo, dopo la fase fìltrante, convoglia l'aria in punto di
emissione soprastante. punti di emissionè in totate sono 4. L'impianto è utilizzato
esclusivamente nella fase di rjcevimento del risone per la captazione ed eliminazione delle
polveri generate durante lo scarico. !l suo funzionamento è pedanto discontinuo.
da
I
Per la stìma del tempo dì funzìonamento medio annuo e dei volumi aria trattatÌ ed emessi, si
considera:
un tempo di funzionamento medio misurato in campo di 20 minuti per circa 15 ton. di
materia prima (=1 autocarro equivalente),
una portata di aspirazione di 3000 m3/h,
- un numero operazioni pari al numero degliautocarri equivalentidi risone acquistato (vedi
nto 1.2.a.ix
-
anno
No autocrarri
Tempo di funzìonamento
eouivalenti
totale lorel
2008
654
218
653.812
2009
7'18
239
718.312
2010
1.020
340
r.0r9.933
2011 al 15/6
1.129
376
1.124.972
Volume aria totale emesso m3
Lîmpianto di aspirazione e depolverazione della fossa scarico risone di cui è dotata la riseria è
soggetto alla procedura semplificata di autorizzazione per le emissioni in atmosfera "provenienti
da impianti per l'essiccazione di cereali e semi", adottata dalla regione Piemonte con
Determinazione Dirigenziale n. 18122.4 del20 gennaio 2000, aggiornata con la Determinazione
Dirigenziale 23 ottobre 2007.
Pertanto è stata presentata in data 1710612011alla provincia di Vercelli competente, la domanda
di AUTORIZZAZIONE IN VIA GENEMLE per contìnuare ad esercire l'impianto di aspirazione e
depolverazione fossa scarico risone, esistente, di cui al successivo punto 3.1.a.ii,
Lhutorizzazìone in via generale non prevede campionamenti e analisi.
La manutenzione deli'impianto consiste ìn verifìche perìodiche pianifìcate sul documento M6.10
Gestione attrezzature ed è effettuata dalTecnico di Stabilimento.
.
Sostanze lesive dellbzono
Nellhpparecchio di condizionamento marca LG f4odello SogAHP capacità di raffreddamento
9500Btu/h utilizzato per il condizionamento del locale che contiene il server è contenutoilgas
refrigerante R410A in quantità di 0,93
kg.
. Impidnti per Atmosfera modincab e Co2
I
1 )
DICHIAMZONE AIIBIENIALE
llartinotti
lug io 2011
DICHIARAZIONE A}ABIENTALE
Red.tt .ecordo l @uisiti dét Rèqol.m€nto cE . i22lt009 EMAS lll)
aetLa RISERIA GIUSEPPE MARTINOTTI S.R.L.
Sjto dj: Via Tri6te. n' ó _ 13039 Trino {VC) ITALY
Per prolungare la
con gas.
2011
Pagina 22 di
l8
shelflife il prodotto viene confezionato sottovuoto e/o in atmosfera modÌficata
Nel reparto dÌ confezionamento è installato un impianto per ìl confezionamento del riso ìn
atmosfera modifìcata, costituìto dalla lvlacchina CSV 40 PAKEÎ matricola V 4072 anno 2003 V 380
Fasi no 3 HZ 50 - I max A 35 - I Carico rnax A 15 - Potenza Interruzione KA 65, che consente
l'inserimento nella confezione sigillata di una miscela composta da 3oo/o Co2 e 7oo/o Aaoto oppure
Azoto 100o/o .
Il prodotto sfuso all'interno dei BIG BAG viene utilizzato un semplice impianto di iniezione di co2
costituito da riduttore di pressione, tubazione e riscaldatore.
I gas sono contenuti in bombole.
.
Produzione aria compressa
La rete per la produzione di aria compressa delle apparecchiature pneumatiche è costituita da:
.1
compressore ATLAS COPCO mod GA AFFUSD 50 VSD, matr no 350734, potenza 60 kw,
pressione 7-13 bar, Anno di fabbricazione 1999
. 1 compressore FINI mod. ROTAR 6010
. I serbatoio di accumulo dì 1000 litri
3,L.a.ui scartchi nelle acque;
-
Si
tratta di:
Scarìchi civilì: sono convogliate in fognatura comunale attraverso una rete dedicata, prowista
di pozetti di ispezione nel punto di conferimento in fognatura.
Scarìchi acque meteoriche (tetti e piazzali): non vengono in contatto con sostanze inquinanti,
sono convogliate Ìn appositi tombini e chìusini e, attraverso una rete dedicata prowìsta di
pozzetti di ispezione, nel punto di conferimento ìn fognatura pubblica.
Le quantità scaricate sono convenzionalmente considerate la totalità del prelevato in quanto non
vi sono impieghì nel prodotto, Nella Fattura di Atena Spa, è ìndicato il canone depurazione acque
relativo ai prelievi.
DICHIARAZONE AMBIENTALE
I'lartinolii luglio 2011
DICH IARAZIONE AA,tBI ENTALE
{Rèd atla socond o i
is
'€qu
iti d€l Règolam€nto c E n. 1 22112009 EMAS rìr}
aeta RISERIA GIUSEPPE MARTINOTTI S-R.1.
Sito di: Via Trieste, n' ó - 13039 frino {VC) ITALY
3.l.a,vii
2011
Pagina 23 di 38
produzione, riciclaggio, riutílizzo, trasporto e smaltimento di
e altri tipi di rifiutÍ, in particolare di quelli pericolosi;
rifiuti solidÍ
.
"
-
8!Íu!
La Riseria Giuseppe Martinotti S.r.l. ad oggi, produce iseguenti rifìutì:
lmballaggi materiali misti
Imballaggi in plastÌca
Imballaggi in carta e cartone
Alluminio
Ferro e acciaio
indìfferenziati assimilabili agli urbani
cartone e carta
toner e cartucce stampanti esauste
plastica
vetro
metalli
Non sono prodotti rifìuti speciali pericolosi.
usualmente gli imballaggi, cartone e carta, plastica,vetro e gli indifferenziati assimilabili agli
urbani sono conferiti al servizio pubblico dì raccolta del comune diTrino, Pertanto i quantìtativi di
tali rifiuti non sono contaulizzati,
lnvece durante le attività di manutenzione straordinaria dello stabilimento (acciaio e alluminio) e
del magazzino (imballaggi), I'otgaîizzazione procede al loro conferìmento a trasportori autorizzati
con l'utilizzo di formulari. In questo caso i rÌfiuti prodotti vengono registrati nel regÌstro di carico e
scarico e ripotati nel MUD.
La tabella seguente riporta
i rifluti registrati nel registro di carico e scarico aziendale
150106
lMBALLAGGI
I4ATERIALI
[4Ifi
KG
2008
2009
2010
20ll
.
al 15/06
PRODUZIONE RIFIUTI
170402
170405
FERRO E
ALLUMINIO
KG
ACCIAIO
KG
150101
IMBALLAGGI
IN CARTA E
CARTONE
KG
0
150102
III4
BALLAGGI
IN PLAMCA
KG
0
3.980
41.190
0
0
0
0
10.200
990
15.150
0
0
4-320
0
o
0
o
0
o
uup
Lbrganizazione presenta annualmente
il
MUD
e
risulta
iscritta
al
Sistri con numero
WEB_VC_164475 del 20/041201,!.
.
Depositi rifruti
All'interno dei reparti sono predisposti dei contenitori per la raccolta puntuale, identìficati con lo
stesso codice rifìuto.
DICHTARAZONE A!tBIEttIALE t4artinotti tugho 2011
DICHIARAZIONE AMBIENTALE
(Rè&tta 6ècondó i Équl3iti dèr Regoramenlo cE
n. r 22112009
El\las 0
aetu RISERIA GIUSEPPE /\ ARTINOTTI S.R.L.
Sito dÌ: Via Trieste. n' 6 - '13039 Trino (VCì IIALY
2011
Il deposito dei rifiuti solidi è collocato in area coperta e pavimentata al piano terreno nel cortile.
Volume del deposito 20mc. rifìuti sono collocati in contenitori, appositamente predisposti
identificati con lo stesso codice del rifìuto contenuto.
I
.
MNAT
Iscrizione al CONAI anno 1998 no 11031445, come utilizzatore alimentare ai sensi dell'art. 21B,
comma 1, lettera s) del D.Lgs. 152/06. La Riseria Giuseppe Martinotti Srl è soggetta a contributo
CONAI pagato direttamente al fornitore e indicato in fatturdzìone.
I quantitativi di imballi acquistati sono rappresentati nella seguente tabelìa:
IMBALLI ACQUISTATI
I
Ef
Nr
3
:r
93
Nr
Nr
Nr
5
ù.Yl
i=
Nr
KG
KG
Il
monitoraggio degli imballi acquistati è effettuato mensilmente tramite
riportato sul mod. Bilancio Ambientale Annuale.
3.l.a.viii
6
il SW gestionale,
e
uso e contaminazione del suolo;
e pregresse svolte sul sito produttivo non sono state causa di contaminazione
del suolo. L?zienda non ha serbatoi interrati neanche dismessi. I veicoli transìtano su aree
esterne pavimentate. I rifìuti sono conservati in contenitori depositatì in aree coperte o sono
Le attività attuali
dotati di cop€rtura.
Gli unici eventi ipotizzabiìi che potrebbero condurre a una possibile contaminazione del suolo
sono l'incendio, con relativo spegnimento ad acqua e glì eventi alluvionali.
3,1,a,ix uso
.
di risorse naturali e di materie prime (compresa lGnergia);
Mateie oime, prodottÌ e sottoorodotti
La sottostante tabella riepiloga ìvolumi di materia prima
triennio.
, prodotti e sottoprodotti trattati
MATERIE PRIME
o
3
a
o
9ó
úÉ
zo
t
3à
óE
o5;
o;
33
aÉ
ú
SOTIOPROD
PRODOTTÌ
ZP
a
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o9
tr9
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OTTI
;=*
A.o
Ò;o
E6
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i;1*
ìó9e?
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fÉr3>
DICHIAMZIONE AI4BIENIALE Martinotti luglio 201!
\
DICHIARAZIONE AMBIENTALE
(Rèdatta aècordo
réqui.rti dérReqotamentoCE n.1221D009 EfiAS
RISERIA GIUSEPPE IIARTINOTTI
Siio di: Via Trieste. n" 6 - 13039 Trino tVC)
ACLIA
KG
TOTALE
2008
KG
KG
KG
t)
5,R.1.
2011
Pagina 25 di
TTALY
KG
KG
l8
KG
9.1lJ4.2ll2
1.121.420
312.245
6.556.968
2.200.959
1.311.542
3.344.635
'10.447.120
787.280
392.625
7.469.293
2.629.085
1.107.112
4.125.891
15.260.022
691.730
/173.680
't0.540.157
3.049.067
6.349_tM4
5.885.t24
17.275.360
381.760
188.s00
4.94O.372
1.637.253
3.433.349
2.729.755
TOTALE
2009
TOfALE
2010
TOTALE
2Ol1.t
Il monitoraggio delle produzioni
è effettuato mensilmente tramite il SW gestÌonale, e rìportato sul
mod. Bilancio Ambientale Annuale.
.
hnsumi eneraetici
I
consumi energetici si suddividono in consumi di energia elettrica, gas metano, gasolio per
autotrazione, i dati sono desunti dalle fatture dei fornitori:
l'energia elettrica viene utìlÌzzata per il funzionamento di macchine, impianti ed attrezzature
di tutta l?zienda.
il gas metano è utilÌzzato per il riscaldamento .
Il gasolio autotrazione è utilìzzato per lhlimentazione dei veicoli aziendali
4
+
$
Energia
elettrica:
Metanoi
anno
anno
anno
anno
2008
2009
2010
2011
anno
anno
anno
anno
200B mc.
2009 mc
2010 mc
2011 mc
Kw
Kw
Kw
598060
714495
kw
410000 (parz:ale al 15/6)
Gasolio autotraz.: anno 2008 litri
anno 2009 litri
anno 2010 litri
anno 2011 litri
824366
7748
9146
9961
4s30 (paziale al 15/6)
3900
4150
3000
1500 (parziale al 15/6)
Il monitoraggio dei consumi, sarà effettuato mediante la lettura bimestrale dei contatori e dalle
fatture di acquisto del carburante, e riportato sul mod. Bilancio Ambientale Annuale.
.
Ònsumi di acoua
Si tratta di acqua prelevata dall?cquedotto comunale, ed utilizzata per esclusivamente per uso
civile nei servizi igienici e spogliatoi e per l?ntincendio,
I consumi, desunti dalle fatture del fornitore sono i seguenti
anno
anno
anno
anno
.
2008
2009
2010
2011
mc.
mc.
mc.
mc.
198
165
168
70 (paziale al 15/6)
Il monitoraggio deiconsumi, effettuato mediante
l
la lettura bimestrale deì contatori ed è ripo rtaS
sul mod. Bilancio Ambientale Annuale.
3,l,a,x
.
uso di
additivi e coadiuvanti;
Consumi dl orodoXi e sostdnze chimiche.
DICHIARAZONE AMBIENTALE
l,laftinotti luglio 20!1
DICHIARAZIONE AMBIENTALE
{Rèdatt 3ècondo i Equi3iti d€l Règol.m€nto cE
oetta RISERIA GIUSEPPE
Sito di: Via
Tnelte. n"
ó
î,
122112009 EMAS rrr)
MARTINOTTI S.R-L-
2011
- 11039 Trino IVCì IIALY
Le sostanze ed i prodotti chimici utilizzati dalla Riseria Giuseppe Martinotti S.r.l. sono costituiti da
gas per il trattamento del prodotto, prodotti di pulizia per gli ambienti, prodotti per la piccola
manutenzioni degìi impianti, solventi e inchiostri di stampa. Tutti i prodotti sono compatibili con
l'attività dell'industrìa alimentare.
2011 parz
1
o*
1850
3300
2650
0x
10
150
20
lizia e lubrifìcanti
(x) Nel periodo di riferimento non utilizato
Ditutti iprodotti e le sostanze individuate, sono disponibili le schede di
sicurezza.
3.1.a.\i questioni locali (rumore, vibrazioni, odori, polveri, impatto vìsÍvo e
altre);
.
Rumore esterno
Il Comune di Trino ha pubblicato la "Proposta di zonizzazìone acustica del territorio comunale"
del 27 febbraio 2004 redatta dallo Studio tecnico ROVIGLIONE diîrino.
La classe acustìca dell'area dell'azienda è: CLASSE IV AREE DI INTENSA
I limiti assolutÌ dì immissione
ATnVIîÀ
UMANA.
Leq sono: 60 dB(A) diurno 50 dB(A) notturno,
Lbrganizzazione opera ìn un contesto urbano essendo il proprio stabilimento localizzato alla
periferia di Trino, Al fìne di minimizzare lîmpatto acustico ha attuato una serie di azioni
preventive come utilizzo di macchinari marcati CE,. lavorazioni sempre esequite a finestre chiuse
In data 18 11 2OO4 l'orcanizzazione ha eseguito le analisi fgnometriche esteme che hanno
evidenziato il rispetto dei valori di emissione previsti dal Piano di classificazione acustica
comunale
Non sono pervenute lamentele per
competenti organi di vìgilanza.
.
i
rumori prodotti dall?zienda, nè segnalazioni da parte dei
qden
Nessun odore percettibile esternamente.
.
Radiazionielettromaonetiche
Nell?mbito dei servizi erogati dallhzienda non risuìtano emissioni di radiazìoni elettromagnetiche.
Rif. al Documento Valutazione Rischi del 01/05/2009
.
Amianto
Dallhnalisi del fabbricato, dei prodottÌ e delle attrezzature utilizzate non suìta la presenza di
amianto tranne nella copertura di cemento/amianto, del fabbricato adibito agli uffìci e portineria,\
per una superfìcie di 240
mq.
\
che \
Dalla relazione tecnica sulla "valutazione dello stato dì conservazione delle copetture in cemento
amianto" redatta in da ta 26107I2OII dal professionista esterno incaricato dallhzienda, risulta
la copertura è in condizioni discrete senza la necessìtà di interventi, La periodicita di sorveglianza
sul suo stato di conservazione è definita in tre anni. L'azienda ha pertanto nominato formalmente
DICIIIARAZONE AMBIENTALE Marbnott lug rc 2011
DICHIARAZIONE AMBIENTALE
(Redatta
s{o.do
i@qúrsid derRegoramenlocE n.122112009 EMAS
rrD
RISERIA GIUSEPPE ,UARTINOTTI S.R.L.
Sito di: Via Trieste. n' 6 - '13039 Trino {vC) ITALY
aetLa
2011
Pagina 27 dj 38
il Sig Martinotti Paolo quale responsabile della sorveglianza. L?zìenda ha comunque pianifìcato la
rimozione della copedura entro il 2013.
.
PB/PCT
Non sono presenti in azienda apparecchiature contenenti PCB/PCT.
.
Radioattivita
Non significativo
.
-
dati ARPA PIEI4ONTE
Paesaqqio
Lîmmobile è dipinto secondo
il
piano colore comunale, Impatto vÌsivo trascurabile rispetto al
contesto.
3.l.a.xii aspelti tegati aì trasporti (sia per beni che per servizi)i
. Mezzi di movimentazione interna ed esterna.
La movimentazione interna (anche da e verso idepositi aziendali esterni) di materia prima,
prodotto finito e imballaggi, awiene con i seguenti mezzi impianti dì proprietà dell2zienda:
-
Autocarro Iveco Daily 29L11, portata 1285 kg, Patente Cat. "8", Targa BH494CW,
Alimentazione Gasolio Euro 3 , Cilindrata 2800, Data immatricolazione 71lOtl2OOO,
Carrozeria Furgone, 78 Kw, Numero ruote 4 ( asse posterìore non gemellato ) ,
-
Autocarro Mercedes Adros 1843, con cassone ribaltabile lateralmente su due lati, data
immaticolazione 1510312002, Targa BP906JG, cilindrata 11946 cc, Kìlowattora 315 KW
alimentazione gasolio euro 3 / Assi no 3, sospensione anteriore a baleske, potata 15640
kg, lunghezza 8,6B0 m, larghezza 2,550 m,
-
Carrello elevatore OM: TL18 portata 1800 kg matricola F24520T00484/2006, elettrico
-
Cafiello elevatore OM:TL18C portata 1800 kg matricola F24520U0221412007 , elelt-jco
-
Transpallet LUGLI: LI 14 BE 1400 KG matricola 15432/2001, elettrico
Carrello elevatore LUGLI: ETXR 23 potata 2300 kg matricola 5429200406/2001, elettrico
Carrello elevatore LUGLIT ETR 18 portata 1800 kg matricola 54172004971200I, ele(vico
L'apparato di ricarica dei carrelli è collocato in apposito locale indicato in planimetrìa,
I
mezzi si muovono su supefici interne
o esterne, costituite da pavimento cementizio ben
levigato o asfalto.
È in servizio un Ascensore idraulico CHIAPPELLA no 0110 anno 2003 poftata 1800 kg " 20
persone " conforme alle direttiva Ascensori 95/16/CE D.P.R. 162 del 30 Aprìle 1999, che collega i
tre piani della riseria a partire dal piano terra, La manutenzione periodica è affìdata alla stessa
ditb
CHIAPPELLA con contratto di 3 anni del 24 gennaio 2003 tacitamente rinnovato. Le verifiche
periodiche biennalÌ sono affìdate a IIALCERT o.n. 0426 con @nvenzione del 03/10/2002
tacitamente rinnovata. L'ultima verifica è stata effettuata nel luglio del 2009,
La movimentazione esterna data la collocazlone del sito, incide sul traffico lo@le di mezzi e
merci che riguarda soprattutto il trasporto di materie prìme, materiali semilavorati e materiali
fìniti per mezzo di autocarri, La spedizione di materiali finiti, awiene per via terra. Il traffico di
mezzi presenta, oltre al rischio di inquinamento acustico e atmosferico, un rischio per la sicureza
leqata alle modalità di trasporto.
DICIIIAMZONE AMBIENTALE I'laftmottL ugho 201!
DICHIARAZIONE AMBIENTALE
MARTINO;ITI
-<
{Redaúa.econdo r requisiti del Regolanè.to cÉ n. 122112009 EMAS lll)
AEIIA RISERIA GIUSEPPE I'IARTINOTTI S.R.L.
Sjto di: Via Trieste.
n' 6 - 13039
zo11
Pagina 28 dì 38
Trino (VC) ITAIY
La seguente stìma del traffico è basata sui volumi movimentati (ricavati dai quantitativi acquÌstati
e venduti) convertita in no di autocarri equivalenti alla portata al nostro mezzo (156 q.li
KG prod. finito e
KG risone
movimenlati
10.225.622
TOTALE 2OO9 11.234.400
TOTALE 2OIO 15.951.752
TOTALE 20O8
TOTALE 2OI,I
at 1510612011
,17.657.120
semilavorato
movimentati
Tot KG
movimenlati
N" veicoli
equivalenti/ann
dì
N' veicoli/g io.no
(220t ss
lav.medi/anno)
16.726.399
r9.024.006
26.337.O72
12.569.229
29.952.021
30.258.406
42-2AA.A24
30.626.349
I
1.723
1.935
2.704
12
1.958
9
L'jmpatùo è da considerarsi scarsamente signifìcativo riferito alla viabilità locale.
3.l.a,xiii
rischi di incidenti ambientali e impatti ambientali che derivano o
possono derivare a seguito di incidentÍ e possibili situazioni di
emergenza;
.
Soandimentiaccidentali
Gli spandimenti accìdentali possono interessare la materìa prima (risone) i prodotti e i
sottoprodotti (riso, ecc) durante le operazioni di movimentazione interna quali lhlimentazione
della riseria o di carico del prodotto sfuso. Normalmente la movimentazione interna awiene su
aree pavimentate. L?ventuale prodotto disperso, non è pericoloso p€r l?mbiente, viene raccolto,
riutilizzato o smaltito.
.
Emissioniin atmosfera
Emissioni in atmosfera dÌ polveri può essere generata dalla rottura
dell'impianto di aspirazione.
"
dei filtri
a
servizio
Sanzioni
Nell'ultimo decennio I'azienda non subito prowedimenti disciplinari connessi alla gestione
ambientale.
.
Laananze delle oafti interessate
Nell'ultimo decennio l?zienda non ricevuto lamentele dai vicini e/o da altre
connesse alla gestione ambìentale.
pati
interessate
3,l,a.xiv effettisullabiodiversità.
Non rilevabili,
3, 1.
b Aspetli ambientali indi retti
Criteri valutativi
Identifiaazíone
Aspetti
ambientali
lerzi
Attività di
influenza
G
Effetto
I
controllo
R
c
DICHIaRA4ONE aI4BIENTALE
l"lartnott
1!91 o 2011
DICHIARAZIONE Aii{BIENTALE
(Redaúr.econdo i
equi.li
dèl Rèsolamento CE n.1221,2009 EMAS
lll)
aetta RISERIA GIUSEPPE MARTINOTTI S.R.L.
sito dj: Via Trléste, n' ó - 13039 Trino (VC) ITALY
Identificazione
Aspetti
Terri
zo11
Criteri.val utativi
Attività di
influenza
G
Effètto
I
Controllo
es€rcitato
R
aldvità di
progelGzione e
sviluppo sono
1e
0
stabilimento
2
3
6
2
8
2
2
non applicabile
z
I
2
8
4
Descrizione degli obiettivi edei traguardi ambientali in relazione agli aspetti
e impatti ambientali significativi;
In relazione agli aspetti e impatti ambientaìi signifìcativi, individuati precedentemente, l?zienda
ha definito per il prossimo triennio 2011-2013 i seguenti obiettivi prioritari:
DICHIARAZONE Al4BlElllALE l,ladinotti luglio 2011
DICHIARAZIONE AMBIENTALE
(R.datL .è@ndo I Equblt dél Rèqolam€nto cE n.
122112009 EMAS tttì
ACIU RISERIA GIUSEPPE MARTINOTTI S.R.L.
Sìto dì: Via Trieste. n' 6 - 13039 T.ino IVCì ITALY
2011
sintesi dei dati disponibili sulle pr€stàzioni dell'organizzazione rispetto ai
suoi obiettivi e traguardi ambientali per quanto riguarda i suoi impatti
ambientali si9nifi cativi.;
6
e
concernenti le pr€stazioni ambientali, oomprese le prestazioni
Altri fattori
rispetto alle disposizioni
ambientali significativi;
i;iîrsTgtr"t
di
legge, per quanto riguarda
ANALISI IND]CATORI AMBIFNTAI
gti
impatti
I
Notar il valore indicato come "riferimento" è il medesimo dell'anno 2008 sul quale
valori rilevati nei successivi anni.
Commentír
EFFICIENZA ENERGEECA:
DICHIAMZIONE AMBIENIALE Marlinotti tuglio 2011
DICHIARAZIONE AMBIENTALE
{Redatta s€condo i requisiti d€l
.
.
.
.
.
R€gol.m.úo cE
n, 122112009 Er/ras rrD
oetta RISERIA GIUSEPPE MARTINOTTI S.R.L.
Sito di: Via Tíeste. n' ó - 13039 Trino IVC) ITALY
2011
il consumo energetico annuo di energia elettrica si mantiene stabile negli anni in quanto non
ci sono stati cambìamenti nei macchinari di produzione;
il consumo di carburante per autotrazione mostra una riduzione a partire dall'anno 2010
grazie ad una riorganizzazione della logistica aziendale;
il metano utilizzato è esclusivamente ad uso riscaldamento e le variazioni sono connesse
esclusivamente alle variazioni delle condizioni meteo climatiche stagionali, L'indicatore non è
signifìcativo,
Il consumo annuo totale di energia si mantiene sostanzialmente stabile negli anni in quanto le
variazioni dei consumi delle altre fonti incidono in modo molto limitato.
Nel sito non sono utilizzate energie provenienti da fonti rinnovabili.
EFFICIENZA IYATERIALI:
.
.
.
.
La quantità di imballaggi ( no di pezzi) utilizzati per tonnellata di prodotto, nel triennio
esaminato risulta sostanzialmente stabile in quanto non ci sono stati cambiamenti nei
macchinari di confezÌonamento e nella tipologia dei prodotti confezionati;
la quantità di prodotto finito in relazione al prodotto grezzo mostra una flessione negli anni
2010-2011 in quanto è aumentato il confezionamento di riso conto tetzi;
lhumento dei sottoprodotti è dato dal crescente grado di raffìnazione del riso richiesto dai
clienti;
I gas CO2, Azoto e Miscele impiegati per tonnellate di prodotto non consentono di vìsualÌzzare
un valore apprezzabile dell'indicatore ma il loro impiego, nella fase di confezionamento per
mìgliorare la conservazione del prodotto, è in aumento per esigenze del mercato;
ACQUA: l'impiego dell'acqua in azienda è esclusivamente ad uso civile.
I
consumi sono in leggero
calo,
RIFILm: Come indicato al precedente punto, i rifiuti prodotti non sono contabilizzabilì in quanto
raccolti dal servizio pubblico, peftanto ìdati indicati sono riferiti a smaltimenti di rìfÌutì occasionali
derivanti dalìa necessità di eliminare dal magazzÌno materìali di imballaggio obsoleti ed alle
manutenzioni straordinarie di macchinari ed impianti.
BIO DIVERSIIÀr non è applicabile in azienda in quanto l?rea è completamente edifìcata e
pavimentata per motivi di sicurezza igienico alimentare.
EMISSIONI IN ATI4OSFERA: l?ttività non è significativa in quanto le uniche emissioni sono
relative all'impianto di depolverazìone della fo6sa di scarico risone, peraltro non assoggettate a
prescrizioni di campionamento.
l.
DICHIARAaONE At4BlEltIALE i4artinotti luglio 2011
DICHIARAZIONE AMBIENTALE
{Rèdara s€condó i requl.iri
d.l Regolamènto cE n
1221,2009 EMAS lll)
RISERIA GIUSEPPE I'IARTINOTTI S.R.L.
sjto di: vla Trieste, n' ó - f 3039 Trino (vc) ITALY
ACtrA
7
Riferimento agli obblighi normativi applicabili in materia di ambiente;
codifica (*):
AIMOSFER4 D) RUMORE; E) AMIANTO; F) SÉRBATOI INTÉRRATI; G)
o2oNo; Hi[,ipraNTr rERr.,ucr e RrsPARMro ENERGETTCo; r ) sosraNzE PERrcoLosE, L) suolq M)
slcuREza SUL LAVORO e SALUTE; ) aNÌINCENDIO
A) RIFIUN; B) ACQUA; C) ARIA
cod.
A
Decreto legislativo 5 febbtalo 1997 , r, 22,
"Decreto Ronchi'Attuazione delle direttive
9V156/CEE sui rifiuti, 91/689/CEE sui rifììrti
p.ericolosi e 94l62lCE sugli lmballaggi e sui
rifiuti di imballaoqio
Regolamento CONAI, anno 2011
11 consozio Nazionaìe Imballaggi (cONAl) è
un Consorzio privato, senza fìni di lucro,
istituito dal D.Lgs.
A
A
Decreto rappresenta il nuovo quadro di
rlferimento in materia di rifìuti, imballaggì e
bonifica di siti contaminati.
ll
UTILIZZAÎORI DI IMBALLAGGI IN bASC AII,ATI.
218, comma 1, lettera s) del D.Lgs. 152/06, gli
utjlizzatori sono "i commerciantì. i distributori, gli
addetti al riempirnento, gli utenti di imbalìaggi e gli
oft D .Lgs. 152/2006, in recepimento
della normatrva europea in materia. Rif Alt
221 del D.Lqs. 152/06
circolare dei llinisteri dell'ambiente e
dellîndustria 04 aqosto 1998, n.
GAB/DEC/812/98
catalogo europeo dei rifiuti 2002
impotatori di imballaggi pieni".
D.Lgs. n' 152 del 03/04/2006 (Norma in
materia ambientale Parle IV qestione rifìuti)
Art 1B3 defìnizioni - m) deposito temporaneo
punto 2) rifìuti perìcolosi e punto 3 rifiLlti Non
22197 .
A
SINTESI
NORMA
l*l
A
E
A
D.Lgs, n' 152 del 03/04/2006 (Norma in
materia ambientale Parte IV gestione rÌfìuti)
A
D.Lgs. n' 152 del 03/04/2006 (Norma in
materia ambientale Parte IV qestione rifìuti)
A
D.Lgs. n' 152 del 03/04/2006 (Normè in
maleria ambientale Parte IV qestione rìfìuti)
D.Lgs. nó 152 del03/04/2006 (Norma in
materia ambientale Parte IV gestione rifiuti)
l4odalità di tenuta e compilazione dei Registri e
dei formlrlari
Codice CER rifìuti
-
pericolosi :
obbliga il produttore a defìnire la modalità per la
raccolta e lo smaltimento secondo la cadenza
alternativa volume (10 mc perjcolosi o 20 mc non
pericolosi) o cadenza (bimestrale pericolosi o
trimestrale non pericolosi)
Art 183 definizioni - co. 1m.4,m) rifìutiì
condizioni di sicurezza delle aree di
raggruppamento e di deposito dei rifìuti pericolosi,
che devono essere gestite nel rispetto delle norme
che disciplinano il deposito delle sostanze
o€rimlose in essi contenute,
A
At.190 obbligo di presenza di carico e scarico
con indicazione di quanùta e qualità dei rifiuti, con
fogli nurìrerati ,vìdimati e gestiti con le procedure e
le modalita fìssate dalla normativa sui reqistri IVA
Art. 212 attività soggette all'iscrizione all'Albo
Gestori
Art. 189, comma 3: si mantiene lbbbìigo della
presentazione del f4UD. Decade però la norma del
Decreto Ronchi (aÈ. 11 cornma 3) che obbligava
alla comunicazione anche le imprese e gli enti che
producono rifìuti non peÍcolosi da lavorazioni
industriali/ artigianali, rifiuti derivanti da attività di
recupero / smaltimento e fanghi da trattamento
acque e da abbaftimento fumi. \e corsegue che
per queste tipologie di rifiuto non sussiste piu
obblioo di comùnicazione.
DicHlaRAzoNE AtIBIENÌALE Martinotti luglio 2011
\
DICHIARAZIONE A,\ BIENTALE
(Redatta secofdo i
équr.iti der Regorarè.to cE n. t22rl2009 El\las lll)
aeLu RISERIA GIUSEPPE lilARTlNOTT| S.R.L.
Sito di: Via Trièste. n" 6 - 13039Trino lVCl ITALY
codirica
A) RIFIUTI; B) ACQUA; C) ARIA
2011
Pagìna 33 di 38
(*):
ATMOSFERA; D) RUMORE; E) AMIANTO; F) SERBATOI INTERRAI]; G)
OZONO, H) IMPIANU TERMICI e RISPARMIO ENERGETICO; I ) SOSTANZE
L) SUOLO; M)
SICIIREZZA SUL LAVORO è SALUIE: t{ì AI{ÍNCENDIO
'ERICOLOSE,
cod-
A
E
sfNIESI
iIORMA
D.Lgs. no 152 del 03/04/2006 (Norma in
materia ambientale Parte lV gestione rifìutj)
Art. 193 trdsporto dei rifiuti einissione e
conservazione formuLario di identificazione del
rifìuto
A
A
A
DI4 no 145 1o aprile 1998
-
I4odulistica per
formulari di identifìcazione
DIY no 148 10 aprile 199B - IYodulistica per
reoislri di carico e scarico
Decreto legislativo n. 4 del 16/01/2008
Correttivo unifìcato del Dlg 152/2006
i
Defin sce i nuovi modelli da uf,li2aare.
i
Definisce i nuovi mMelli da utilizzare.
1. RIFILn art 190 Vidimazione reqistro carico e
scarico rifiuti
2. RIFIUTI Art 189 comma 3 : Compilazione del
IYUD
A
Decreto N4inisteriale 121212009
SISIRI
A
B
B
B
D.Lqs. no 152 del 03/04/2006 (Norma in
materia ambientale Parte IV oestione rifìuti)
D.Lgs. 152106 Norme in materia
ambientaIe.TITOLO TI - TUTELA DEI CORPI
IDRICI E DISCIPLINA DEGU SCARICHI - Capo
III - Tutela qualitativa della risorsa: disciplina
deqliscarichi.
L.R 13/90 "Disciplina degli scarichi delle
pubbliche fognature e degli scarichi civili".
Regolamento regionale 20 febbraio 2006, n.
1/R.
BUR
(8.U. 23 febbraio 2006, n. 8)
Rifèrt. 113 DL 3 aprile 2006 n. 152
B
D.Lgs. no 152 del 03/04/2006 RISPARI!4IO
fDRICO
3. RIFIUTI - Art 1B3 comma 1) lettera 14) modifìca
spiegazione frequenza minima di rÌtiri
4. aÈ 26 f4odifìca art. 195 disciplina tarjffazione
Servizio rac@lta urbana
Istituzione del sistema di controllo della
tracciabilità dei rifìuU. ai sensi dell'art. 189 del
decreto legìslativo n. 152 del 2006 e dell'art. 14-bis
del decreto-legge n. 78 del 2009 convertrto, con
modificazioni, dalla leqqe n. 102 del 2009
aRTT. 1BB, 188 BIS E 188 TER: SISTRI
art. 101 - Criteri generali della disciplina degli
scarichiart. 107 - Scarichi in retifognarie
La Legge Regionale si prefìgge la disciplina degli
scarichi civili e degli scarichi delle fognature. In
particolarc:
I'art.7 della legge individua quali siano le
ottemperanze per il titolare di uno scarico idrico,
proveniente da un insediamento produttivo, che
recapita in fognatura
' Richiesta di autorÌzzazione all'ente gestore;
' Rispetto del regolamento predisposto dall'ente
gestore e dei limiti individuati
l'art. B recita che tutti gli scaúchi, provenienti da
insediamenti civili che recapitano ln pubbllca
foonatura, sono semDre autorizzati:
Regolamento regionale recante: Disciplina delle
acque meteoriche di dilavamento e delle acque di
lavaggio di aree esterne (Legge regionale 29
dicè\\lbre 2000 , fl. 61)' .
I4odifìcato da: r. ZR 2006 (8.U. 4 aqosto 2006, 20
s-pplemelto al n. 31) e r. l3/R 2006 (8.U. 7
dicembre 2006, n. 49).
art. 98 dispone che siano in atto misure
necessarie all'eliminarone e sprechi, riduzione
consumi, incrementazione riciclo e riutilizzo, anche
mediante l'utilizzo delle migliori tecnologie
disDonibili
DTCHTAMZONE AI4EÌENTALI l'4artinotti tugtio 2011
DICHIARAZIONE AMBIENTALE
(Redatta secó.do i Èqùieiri d€l Règoramènto cE
n.122
2009 EMAS
Ít)
RISERIA GIUSEPPE MARTINOTTI S.R.L,
Sito di: Vla Triestè, n' ó - 11039 Trino {VC) ITALY
AEITA
2011
codifica (*):
A) RIFIUTI; B) ACQUA; C) ARIA E ATI4OSFERA D) RU ORE E) AMIANTOi F) SERBAToI INTERRAT4 c)
OZONOi H) IMPIANTI TERMICI e RISPARMIO ENERGETICO, I ) SOSTANZE PERICOLOSEi L) suolo; M)
SICUREZZA SUL LAVORO e SALUTET N) ANTINCENDIO
cod.
NORMA
c
D.Lgs. 152/06 Norme in materia
ambientale.Parte V - norme in materia di
tutela dell'aria e di riduzione delle emissioni in
atmosfera -
c
c
D
D
D
D
D
Legge Regionale n, 43 del07 aprile 2000
DETERT{
lNAZ]ONE DIRIGENZIALE 23
ottobre 2007, n. 40
(S.O. n. 3 al B.U. n. 43 del 25 ottobre 2007)
Decreto del Presidente del Consiglio dei
lYinistri dei 01 mazo 1991
Legge ordinaria del Parlamento no 447 del
26110/1995 Legge quadro sulf inquinamento
acustico pubblicato/a su : Gazz. lJfl. Suppi.
Ordin. no 254 del 30/10/1995
Comune diTfino "Proposta di zonizzazione
acustica del territorio comunale" del 27
febbraio 2004 redatta dallo Studìo tecnico
ROVIGUONE di Trino. ed elaborati
Decreto I4inisteriale 11 dicembre 1996
D.Lss. B1/08
SINIESI
Articoli significativi AÉ 269 Autorizzazioni alle
emissioni Art 270 convogliamento emissioniArt 271
valori limite di emissivo i e prescriz,oniAt 272 Impianti e attivita in deroga poco signifìcativi
(Ímpianti o attÌvita elencati nella parte I
dell'Alleqato IV alla Darte ouinta del decreto)
Disposizioni per la tutela dellhmbiente in materia
di inouinèmento atmosferico
D.Lgs. 3 aprile 2006, n. 152 - Autorizzazioni di
carattere generale per le emissionÍ Ìn atmosfera
provenienti da impianti di essiccazione di cerealÌ e
semi
Rumore: limiti massimi di esposizione
La legge stabilisce. i principifondamentali in
materia di tutela dell'ambiente abitativo
dall'inquinamento acustico, ai sensi e per gli effetti
dell'articolo 117 della Costituzione.
AÈ. 6. - Competenze dei comuni
1. Sono di competenza dei comuni secondo le leggi
statalie regíonalie i rispettivi statutjl
a) la classifìcazione del territorio comunale semndo
i crìterj previsti dall'articolo 4, comma 1, lettera a);
La classe acustica dell'area del 'azienda è :
CLASSE IV AREE DI INTENSA AÍNVIIÀ UMANA,
I limiti assoluti di immissione Leq sono | 60 dB(A)
diurno 50 dB(A) notturno.
Rumorer limiti di intensita díemissione
all'esterno
Art. 181 Rumore: Valutazione rischio in ambiente
di lavoro
E
LeSse 257/92
E
Dt4 n6209 det 20/08/1999
E
Decreto Legislativo 25 luglio 2006, n. 257
'îttuazione della direttiva 2003/18/CE relatjva
alla protezione dei lavoratori dai rischi
derivanti dall'esposizione all'amianto durante il
lavoro"
,E
Norme relative alla cessazione dell'ìmpiego
dell'amianto,
Ampliamento delÍe normative e delle
metodologie tecniche per gli interventi di bonifica
ivi compresi ouelli Der rendere innocuo l'amianto.
attività lavorative che possono comportare, per i
lavoralori, 'l rischio di esposizio-e ad amianto,
qualÍ manutenzione, rimozione dell'amianto o dei
materiali contenenti amianto, smaltimento e
trattamento dei relativi rifÌuti, nonché bonifica delle
aree interessate
D. Lgs 9 apr 200B n.B1 Capo IIf Protezione
dai rischi connessi all'esposizione all'amianto
Capo III - Protezìone dai rischi connessi
all'esposizione all'amianto
Sezione I - Disposizioni generali
AÉ. 246 e seguenb
attività avorative che possono co'nportare, per i
lavorator, il rischio di esposilione ad amianto,
quali manutenzione, rimozione dell'amianto o dei
materialr contenenti amianto, smaltimento e
Lratta-nento dei relativi rifìuli, nonché bonifìè delle
aree interessate
DICHIARAZONE AMBIENTALE
l4artnotti luglio 2011
DICHIAMZIONE Ar\ BIENTALE
(Rédatta 6ècondo i équi6i(i del Resolamènto CE n,122112009 EMAS:lU
aetu RISERIA GIUSEPPE TMRTINOTTI S.R.L.
Sito di: Via
Tri6te, n"
6
Codifica
A) RIFIUE; B) ACQUA; C) ARIA
- 13039 Trino OC)
ITALY
2011
Pagina 35 di 38
(*)r
AÎMOSFER4 D) RUMORE; E) AMUTNTO; F) SERBATOI INTERRATI; G)
OZONO; H) IHPIANTI TERMICI e RISPARMIO ENERGEICO, I ) SOSTANZE PERICOLOSE; L) SUOLO; M)
SICUfTEZZA SUL LAVORO è SALUTE: Nì ANTIìICEI'IDIO
cod.
G
E
NORMA
Legge no549 del 28/1211993 e smi
SINTESI
Ivlisura a tutela dellbzono stratosferico e
dell'ambiente.
G
G
G
Legge no179 del 16/06/1997
REGOLAI'4ENTO (CE) N. 1005/2009 del
16/09/2009
D.P.R. 15-02-2006, n. 147 (modalita per il
controllo e recupero delle fughe di sostanze
lesive della fascia di ozono stratosferìco da
apparecchiature di refrigerazione e di
condizionamento d'aria e pompe di calore, di
cui al regolamento (CE) n.203712000).
l4odifìche della leqqe n,549/93 recante misurd a
tutela dellbzono stratosferico.
Sostanze che riducono lo strato di ozono.
le operazioni di recupero e di rìciclo delle
sostanze controllate contenute nel circuito, devono
essere effethrate con dispositivi conformi alle
carattèristiche e nel rispetto delle norme tecniche
stabilite dalla norma ISO 11650.
Le appèrecchiature e gli i-npianb di refrigerazione,
di condizionamento d'aria e le pompe di calore
contenenti sostanze controllate in quantita
superiorc ai 3 kg., devono essere sottoposte a
controllo della presenza difughe nel circuito di
refrigerazione, con un apparecchio cercafughe di
sensibilità superiore a 5 g/anno e da registrarsi nel
libretto di impianto.
- Gli impianti contenenh refrigeranti clorurati e le
apparecchiature suddette devono essere sottoposti
a controllo con ie seguenti cadenze:
a) annuale: per impiantie apparecchiature con un
contenuto di sostanze controllate comprese tfa i 3 e i
100 kg;
b) semestrale: per impjantie apparecchiature con un
contenuto disostanze controllate superiore ai 100 kg,
- Gli impianti contenenii refrigennti florurati e le
apparecchiature sudderte devono essere sottoposti a
controllo con le seguenti cadenze:
a) annualer per impiantie apparecchiature con
contenuto di sostanze controllate da 3 a 29 kg;
b) semestrale: per impiantie apparecchiature con un
contenuto di sostanze controllate da 30 a 299 kg;
c) trÌmestrale: per impianti e apparecchiature con un
contenuto di sostanze controllate olùe i 300 ko.
H
H
H
H
Norrne per la progettazione, l'installazione,
l?sercizio e la manutenzione degli impiantitermici
degli edifìci ai fini del contenimento dei consumÌ di
eneroia ,
D.$. U Marro 2ù$3
Agg\omamen\ ag\ a\\egal F e G de\ DPR
412/93,recante norme per la progettazione,
I'installazione, I'esercizio e la manutenzione degli
impianti termici degli edifici, ai fìni del
contenimento dei consumi di enerqia.
D.Lgs 152 del 3 aprile 2006 art, 284 comma
Impone l'obbligo di trasmissione della denuncia,
2
per gli impianti termici civÌli di potenza termica
nominale superiore ai 35 kW (30.000 kcal/h), da
paÈe del responsabile dell'esercizio e della
DPR 41211993 e smi
PROVINCIA DI VERCELLI Conbollo impianti
termici
manutenzione dell'imDianto.
Regolamento per l'esecuzione del controllo del
rendimento di combustione e dello stato di
esercizio e manutenzione degli impianti
termicilBollino verdel
DICIIIARAZONE AMBIENIALE t4artinott luglio 2011
DICHIARAZIONE Ar\ BIENTALE
(Rèdatra.ècondo i reqoi6iti derRegotamènto CE n,1zll2009 Eì/IAS )
ACTIA
RISERIA GIUSEPPE T/IARTINOTTI S.R.L.
n' ó - 130t9 Trino IVC) TTALY
Sito di: Vla Trieste,
codirica (*):
A) RIFIUT4 B) ACQUA; C) ARIA E ATMOSFERA; D) RUMORE; E) AM]ANTO; F) SERBAToI INTERRATT; G)
OzO O; H) IMPIANTI TERMICI e RISPARI',uO ENERGETICO; I ) SOSTANZE PERICOLOSE; L) SUOLO; M)
SICUREZZA SUL LAVORO è SALUTE: Nl ANTINCENDIo
Cod.
NORMA
SINTESI
D.Lgs, 3/02/1997 n. 52 (sostanze
AMBIENTE Sostanze pericolose - Sostanze
pericolose: attuazione Dir,92132/CEE)
chimiche, rischi industiiali
modifìcato e integrato da D.Lgs. 25l02l1998
I
I
n. 90
Decreto lt4inisteriale del 04/04/1997
(Gazzett" Ufficiale ltaliana n. 169 del
22/0711997)
I
Dlgs 28 luglio 2008, n. 145
I
Reqolamento 1907/2006/CE
L
REGOLAN,IENTO
EDIUZO
COT4UNE DI
TRINO
M
D. Lqs 9 apr 2008 n.81
Attuazione dèll'art. 25, commi 1 e 2, del decreto
legislativo 3 febbra o 1997, n. 52, concernente
classifìcazione, imballaggio ed etichettatura delle
sostanze pericolose/ relativamente alla scheda
informativa in materia di sicureza.
Rawicinamento delle disposizioni legislatjve,
regolamentari ed amministratìve in materia di
classificazione, imballaggio ed etichettatura delle
sostanze pericolose, per adattarle al regolamento
(Ce) n. 19022006 concernente la registrazione, la
valutazione, 1'autorizzazíone e la restrizione delle
sostèrze chiîiche (Reach) - Attuazione diretva
2006/121lce - f4odifìca del Dlos 52l1997
Programrna "Reach" - Regishazione, valutazione,
autorizzazione e restrizione delle sostanze chimiche
VARIE disposizioni per la costruzione e
mantenzione deoli immobili
Testo unico sulla Salute e Sicurezza sul Lavoro:
art.17 co.1a valutazione
diiuiii i ischl
ad 28 elaborazione del DVR rdocLnelo orvalutazio'ìe
dei rischi)
il Dato€ di Lavorc'deve effeituare la valutazione ditutti
i rischi (aÉ.T7 co.1a) ed elaborare jt DVR (documeito di
valuiaz o.e deifischr) dicuiall an 28 rr co abo-azone
con (ari.29, co 1):
- iIRSPP {Responsabile delServizio Preverzone e
- il[4C (l'/edico Competente) neicasiin cuis]a
obblig.lo''a lè sorveglranza saniÉria Lan a1, e p€v s
consultazlone del RLS (Rappresenlante per ta
Sicurezza), - art29 co 2
NB. Vèdi punto 1.7 per DUVRI n caso dÌcontratti
M
M
M
D. Lgs 9 apr 2008 n.81
Legge 3/2003
D.P.R.22,10.2001, n. 462(cazetta Uffìciale
B gennaio 2002, n. 6)
Testo unico sulla Salute e Sicurezza sul Lavoro:
ad. 26 il datore di lavorc (')'commliienle' prornuove
la"cooperazione ed il coordinamento' elaborando un
''unico docurnento divalutazione de rischì' (DUVR|) che
indichi e misure adottate per "eliminare le jnteÉercnze
(co. 3)
NB.Tae docurnento va allegaio alconlratto diappalto o
d'opera. L'Obbligo dl coodinamento e cooperazione
vene esteso ai subaoDaltaìori (co 2)
Divieto di fumo
Il regolamento djsciplina i procedimenti relativi
alle installazioni ed ai dispositivi di protezione
contro le scariche atmosferiche, agli II4PIANTI
ELETTRICI di messa a terra e agli II4PIANTI
ELETTRICI in luoghi con pericolo di esplosione
collocati nei luoahi di lav.)m
DICHIAMZONE AT4BIENTALE t'4artìnotti tugtio 2011
DICHIARAZIONE A}ABIENTALE
(R€darb 6èco
nd o i
éq
o
réff dèl Resolamento cE n. 1 22112009 ÉMAs t)
aetu RISERIA GIUSEPPE MARTINOTTI S.R.L.
Sito di: Via Trièste, n' ó - 13039 Trino NCt TTALY
codifica
2011
Pagina 37 di 38
('):
A) RIFIUTI; B) ACQUA c) ARIA E ATMOSFERA; D) RU!.IORE; E) AÍ{IANTo; F) SERBATOI II{TÉRRAT! c)
OzoNO; H) II'IPIANîI TERMICI e RISPARMIO ENERGETICO; I ) SOSIANZE PERICOLOSE; L) SUOLO; t't)
SICURTZZA SUL LAVORO e SAlt TE, N ) ANTXNCENDIO
Cod.
M
NORI.IA
Decreto lYinisteriale n. 37 del 22 Gennaio
2008 (Regoiamento con@rnente l'attuazione
dell'aÈicolo 11 quaterdecies, comma 13,
ìettera a) della legge n. 248 del 2005, recante
rioldino delle disposizioni in materìa di attivita
di installazione degli impianti all'interno degli
edifìci)
M
M
DECRÉTO 1 dicembre 2004, n. 329
Regolamento recante norme per la messa in
servizio ed utilizzazione delle attrezature a
pressione e degli insiemi di cui all'aÉicolo 19
del decreLo leglslativo 25 febbraio 2000, n. 91.
(Gazzetta Uffìciale n. 22 del281112005 SuDDl. Ordinario n. 10)
Regio Decreto 1265 del 27107/1934 -
lndustrie insalubri D.m. 05/09/1994 - Elenco
delle Industiie InsalubrÌ
SINTESI
Il reg. si applica
a tutti gli ÌI4PIANTI installati
all'interno degli edìfìci indipendentemente dalla loro
destinazione d'uso:
1) IMPIANTI ELETIRICI; 2) II.IPIANTI di
protezione dalle scariche atmosferiche; 3)
IIVIPIANÍI di automazione di porte, cancelli e
barriere; 4) IIVIPIANTI di riscaldamento, di
climatizzazione, di condlzionamento e di
refrigerazione; 5) II4PIANTI radiotelevisivi ed
elettronici in genere; 6) II4PIANTI idrici e sanitari;
7) II!4PIANI per la distribuzione del gas; 8)
IIV]PIANTI di sollevamento; 9) IMPIANTI di
Drotezione antincendio.
aÈ, 4 - VERIFICA OBBUGATORIA DI PRIIT4O
IMPIANTO O DELLA II,IESSA IN SERVIZIO
aTt. 6 - DTCHIAMZIONE DI T4ESSA IN SERVIZIO E
UTIUZZMIONE
Ad, 8 -OBBUGO VERIFICHE PERIODICHE
il R.D.1265 art 216 prevede la comunicazione
obbligatoria al Sindaco per l'autoizazione
dell'insediamento ai fìni della tutela della slute
pubblica.Il D.l\4. 5/9/94 aggiorna l'elenco delle
industrie insalubri in due classi secondo la
pericolosita
N
D. Lgs 9 apr 2008 n.B1 del 10 marzo 1998
N
Decreto Iv1inisteriale
N
D.P.R. 689 -2615/1959 Tabelle A e B del
all'at. 28, co, 2 D.Lgs. 81/2008 "valutazione del
rischio di incendio" come pa{e specifÌca del DVR la
"valutazione del rischio di incendio" fatta secondo i
criteri riportati in All. I Df4 10.03.1998, e con la
classifìcazione del livello di rischio prevista (art. 2
DI4 10.03.1998)
Criteri generali di sicurezza antincendio e per la
qestione delle emeroenze nei luoohi di lavoro
Determinazione delle aziende e lavorazioni
soggette, aifini della prevenzione incendi, al
preventivo esame e al collaudo del Comando del
Corpo dei Vigili del fuoco
Individua le aziende soggette a veHfìca da parte
deiMqili del fuoco
N
D.N4. 16.02.19B2
Attività soggette alle visite ed ai controlli di
prevenzione incendi
Ivlodifìcazioni del D14 27 settembre 1965,
concernente la determinazione delle atiività
soggette alle visite di prevenzione incendi.
Indivìdua le 97 attivita soggette al controllo da
parte dei Vigili delfuoco e ne stabilisce la
periodicita,
DICHIARAAONE AMBIENIALE
l,ladinotti uqlio 20lI
DICHIARAZIONE AMBIENTALE
{Rèdatr cècondo I Equisirr der Resoramènto cE n.1221l200s EMAS lll)
aetu R|SER|A GIUSEPPE ,r,tARTlNOTT| 5.R.1.
Sito di: Via Trieste. n' ó - 13039 TÉno IVC) IÍALY
2011
Pagina 38 dj 38
codirica (*):
A) RIFIUTI; B) ACQU& C) ARIA E AT OSFER4 D) RUI,IORE; E) AMIANTO; F) SERBAIOI INTERJTATI; G)
OZOI{O; H) IMPIANTI TERITIICI e RISPARMIO ENERGETICO; I ) SOSTANZE PERICOLOSE; L) SUOLO; M)
sIcUREzzA sUL LAVORO e SALUTE; m ANTINCENDIO
SINTESI
cod.
f{ORl'lA
recante
disciplina dei procedimenti
Regoìamento
D.P.R.
12.01.1998
n.
37
N
relativi alla prevenzione incendi, a norma dell'art.
N
8
20, comma 8, della
legge 15 marzo 1997, n. 59.
Inboduce una nuova disciplina dei procedimenti di
prevenzione incendi di competenza dei Vigili del
fuoco, relativamente allesame dei progetti, agli
accertamenti sopralluogo, all'esercizio delle attjvità
soooette a controllo, alle Drocedure di deroqa.
Disposizioni relative alle modalità di
presentazione ed al contenuto delle domande per
lhwio dei procedimenti di prevenzione incendi,
nonché all'uniformità dei connessi servìzi resi dai
Comandi Provincièli dei Vigiìi del Fuoco.
E il decreto altuativo del DPR 12 gennaio 1998, n.
37.
D.M.04.05.1998
Nome, numero
di
accreditamento
o di
abilitazione
del
verificator€
ambientale e data di convalida.
Nome verificatore ambientale accreditato EMAS: CERMET S.C.A.R.L.'
Numero di accreditamento:
I-v-0011
Data di convalida:
DICHIAMZONE AIYBIENTALE l4arlinotu lugllo 2011