Effetto serra - Dipartimento di Chimica
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Effetto serra - Dipartimento di Chimica
EFFETTO SERRA Bilancio termico della Terra • Insolazione 19,2 Kcal/m2 min • 50% riflessa e assorbita dall’atmosfera • 50% trasmessa (99% diffusione, 1% conduzione e convezione) Gas serra e spettro IR • H2O assorbe 7-8,5 µm e 11-14 µm • CO2 assorbe nel range 12-16,3 µm • Finestra di fuga nel range 8,5-11 µm L’anidride carbonica: la causa principale dell’effetto serra accelerato (dovuto alle attività umane) è l’anidride carbonica (CO2), responsabile per oltre il 60% di questo effetto accelerato. Nei paesi industrializzati, il CO2 costituisce oltre l’80% delle emissioni di gas ad effetto serra. La quantità di carbonio sulla terra non è illimitata e, come l’acqua, il carbonio ha un suo ciclo – il ciclo del carbonio. Si tratta di un sistema complesso nel quale il carbonio passa attraverso l’atmosfera, la biosfera terrestre e gli oceani. Le piante assorbono CO2 dall’atmosfera durante la fotosintesi, utilizzano il carbonio per sviluppare i loro tessuti, e lo restituiscono all’atmosfera quando muoiono e si decompongono. Anche il corpo degli animali (e degli uomini) contiene carbonio proveniente dai vegetali – e dagli animali – di cui si nutrono. Questo carbonio viene rilasciato sotto forma di CO2 durante la respirazione e, dopo la morte, durante la decomposizione. I carburanti fossili si formano in presenza di determinate condizioni dai resti di piante e animali fossilizzati nel corso di milioni di anni e appunto per questo sono così ricchi di carbonio. In generale, il carbone è quanto resta delle foreste seppellite mentre il petrolio deriva dalla conversione della vita sottomarina. (Gli oceani assorbono CO2 che, in forma disciolta, è utilizzato nella fotosintesi delle forme di vita acquatiche.) Ogni anno vengono scambiati naturalmente molti miliardi di tonnellate di carbonio fra l’atmosfera, gli oceani e la vegetazione terrestre. I livelli di anidride carbonica sembrano avere subito variazioni massime del 10% durante i 10.000 Vapore acqueo: processi di retroazione II vapore acqueo: il principale gas a effetto serra è il vapore acqueo responsabile per circa due terzi dell’effetto serra naturale. Nell’atmosfera, le molecole di acqua catturano il calore irradiato dalla terra diramandolo in tutte le direzioni, riscaldando così la superficie della terra prima di essere irradiato nuovamente nello spazio. Il vapore acqueo atmosferico è parte del ciclo idrologico, un sistema chiuso di circolazione dell’acqua – una risorsa non infinita – dagli oceani e dai continenti verso l’atmosfera in un ciclo continuo di evaporazione, traspirazione,condensazione e precipitazione. L’aumento della concentrazione di vapore acqueo prodotto dal riscaldamento globale a opera di CO2 produce un ulteriore innalzamento del riscaldamento globale per effetto dell’ H2O. Questo effetto è una retroazione positiva: verificarsi di un risultato che di per sé rinforza ulteriormente il risultato del fenomeno stesso Gas serra - Metano • CH4 assorbe 7,7 µm • Rilasciato nell’atmosfera, il metano intrappola il calore con un’efficienza 23 volte superiore a quella del CO2, anche se il suo ciclo è più breve, fra i 10 e i 15 anni. • Il metano è originato principalmente dai batteri che si nutrono di materie organiche in condizioni di mancanza di ossigeno e viene rilasciato da varie fonti di origine sia naturale sia – prevalentemente – umana. Fra le fonti naturali si annoverano le zone umide e paludose, le termiti e gli oceani. Le fonti di origine umana sono costituite dall’attività mineraria e dallo sfruttamenti dei combustibili fossili, dall’allevamento di bestiame (gli animali si nutrono di piante che fermentando nel loro stomaco esalano metano, contenuto anche nel letame), dalla coltivazione del riso (le risaie producono metano in quanto le materie organiche al suolo si decompongono in mancanza di ossigeno sufficiente) e dalle discariche (anche in questo caso, le materie organiche si decompongono in mancanza di ossigeno sufficiente). Gas serra – Ossido nitroso L’ossido nitroso (N2O) è emesso naturalmente dagli oceani (3.8 Tg), dai terremoti (6,6 Tg)dalle foreste pluviali e dai batteri presenti nel suolo. Le fonti ascrivibili alle attività umane comprendono i fertilizzanti a base di nitrati, la combustione di combustibili fossili e la produzione di prodotti chimico-industriali con uso di azoto, per esempio nel trattamento dei liquami. Nei paesi industrializzati, l'N2O è responsabile del 6% circa delle emissioni ad effetto serra. Come il CO2 e il metano, l’ossido nitroso è un gas le cui molecole assorbono il calore che cerca di sfuggire nello spazio, e ha una capacità di assorbimento del calore 206 volte più elevata del CO2. Dall’inizio della rivoluzione industriale, le concentrazioni di ossido nitroso nell’atmosfera sono aumentate del 16% circa, contribuendo per un 4 - 6% all’accelerazione dell’effetto serra (da 275ppb a 323 ppb) Gas serra – CFC Sono gli unici gas ad effetto serra che non esistono in natura ma sono stati sviluppati dall'uomo a fini industriali. Contribuiscono all’1,5% delle emissioni dei paesi industrializzati, ma sono estremamente potenti: sono in grado di intrappolare fino a 22.000 più calore del CO2 – e rimangono nell’atmosfera per migliaia di anni. I gas fluorurati ad effetto serra includono gli idrofluorocarburi (HFC) utilizzati a fini di raffreddamento e refrigerazione, inclusa l’aria condizionata; l’esafluoro di zolfo (SF6), utilizzato tra l’altro nell’industria elettronica; e i perfluorocarburi (PFC), emessi durante la manifattura dell’alluminio e utilizzati anch’essi nell’industria elettronica. Probabilmente i più famosi di questi gas sono i clorofluorocarburi (CFC), che sono inoltre responsabili dell’impoverimento dello strato di ozono. Gli aereosol provocano effetti che modificano il clima •Le particelle atmosferiche riflettono e/o assorbano la luce solare • Alcune particelle hanno un significativo valore di albedo; riflettendo la luce solare c’è un raffreddamento della massa d’aria (aereosol di solfato) •Alcune particelle assorbono invece la luce solare e quindi condividono calore (assorbito come energia) con le molecole circostanti e di conseguenza favoriscono aumento di calore (nerofumo). Aereosol di nerofumo •Vita media particelle di nerofumo: qualche settimana. Tuttavia il nerofumo continua ad esercitare la sua azione quando si deposita sulla neve. • Paesi in via di sviluppo immettono grandi quantità di nerofumo •A livello globale contribuisce al riscaldamento. Al livello locale potrebbe portare un raffreddamento perché impedisce alla luce solare di giungere a terra. •Il clima locale: siccità o inondazioni Aereosol di solfato • Gli aereosol di solfato puri non assorbono la luce solare (UV,vis, IR) • Se incorporano fuliggine hanno un assorbimento significativo • Gli aereosol troposferici riflettono la luce solare nello spazio, aumentando l’albedo. • Effetto indiretto: le particelle di solfato agiscono come nuclei per la formazione di piccole goccioline d’acqua le quali sono più efficaci nel retroddifondere la luce di una uguale massa di particelle più grandi; le goccioline più difficilmente coalescono in gocce di pioggia, pertanto le nubi hanno vita lunga e quindi riflettono per periodi maggiori. Aereosol e riscaldamento globale L’effetto di raffreddamento da aereosol di solfato di verifica solo nell’emisfero Nord perché più industrializzato. Esempio: Eruzione del vulcano Pinatubo nelle Filippine nel 1991 Inizialmente le particelle di cenere vulcanica contribuiscono ad un riscaldamento. Ma l’aria al livello del suolo subì un forte raffreddamento perché si formò aereosol di solfato dall’ossidazione di SO2. Diminuzione di temperatura di 0.2°C nel 1992-1993 dovuta al raffreddamento vulcanico. Estati fredde in America Settentrionale Aereosol e riscaldamento globale L’effettodi raffreddamento da aereosol di solfato di verifica solo nell’emisfero Nord perché più industrializzato. La vita media di un aereosol di solfato ne preclude la diffusione nell’emisfero sud (0.4 um diametro). Dato il diametro si pensa che possano trovarsi per diversi anni in atmosfera ma vengono facilmente eliminate dalla pioggia. Il riscaldamento globale: geografia • Le temperature al di sopra della terraferma si sono innalzate più di quelle al di sopra dei mari • La regione Antartide si è riscaldata più di tutte, il ghiaccio marino sta scomparendo. • Lo scioglimento del ghiaccio marino produce un effetto di retroazione positiva: il ghiaccio riflette la luce solare più dell’acqua liquida. Retroazione negativa: evaporazione acqua ha creato formazione di nuvole Causa aumento: Antartide potrebbe dunque essere legato • Diminuzione di aereosol di solfato (Europa e Nord America) • Aumento di nerofumo che riscalda aria (Asia) Modelli di circolazione globale Le nubi possono raffreddare o riscaldare l’atmosfera Nubi a bassa quota: sono calde quindi emettono in tutte le direzioni l’energia assorbita invece di trasformarla in calore. Poiché una parte della radiazione IR viene riemessa verso il suolo, la superficie viene comunque riscaldata (notti in cui è nuvolo fa più caldo) Tuttavia, il fatto che la radiazione IR viene riemessa fa si che le nubi non provochino un riscaldamento netto della terra. Motivo per il quale dopo un giorno di copertura nuvolosa la Tessa si raffredda Nubi ad alta quota: sono fredde e assorbono la radiazione IR emessa dalla terra senza riemetterne una quantità significativa; tutta l’energia assorbita genera quindi calore L’effetto serrà quale nubi produrrà? Quale sarà la retroazione? CONSEGUENZE DEL RISCALDAMENTO DEL PIANETA La siccità è uno dei problemi più seri che potrebbe derivare dai cambiamenti climatici dovuti al riscaldamento per effetto serra che porterebbe ad una diminuzione della piovosità e ad una maggiore evaporazione Lo scioglimento dei ghiacci potrebbe avere delle conseguenze devastanti sia per quanto riguarda le alterazioni ambientali delle zone artiche sia per quanto riguarda l’innalzamento del livello dei mari Molti altri problemi si potrebbero avere con gli infestanti di piante ed animali come insetti, erbacce, malattie e roditori che probabilmente prospererebbero in condizioni di riscaldamento Infine è interessante notare come l’SO2 che causa le piogge acide possa essere benevolo per l’effetto serra. Le nubi contenenti tale gas infatti riflettono maggiormente la luce solare diminuendo la quantità di luce che arriva sulla terra e quindi anche quella riemessa da questa Interventi di geoingegneria per combattere il riscaldamento globale • Il primo metodo consiste nel riflettere nello spazio una piccola frazione della luce solare diretta verso la Terra • Il secondo metodo consiste nel rimuovere il biossido di carbonio dall’aria e immagazinarlo • Solar radiation management (SRM) SRM basato su superfici metalliche riflettenti nello spazio (particelle microscopiche o oggetti macroscopici) • Rimozione ed immagazinamento di CO2 SRM basato sull’uso di superficie metalliche riflettenti Uso di milioni di dischi di silicio del diametro di 60 cm. Ogni disco sarebbe controllato via radio dalla terra con delle pinne a specchio alimentate ad energia. Ogni disco sarebbe inoltre costituito da una serie di fori attraverso i quali e del diametro tale che la radiazione visibile che li attraversa venga dispersa. Nel loro insieme getterebbero una piccola ombra sulla Terra, diminuendo leggermente la luce che raggiunge l’atmosfera e la superficie terrestre. Costi di gestione altissimi, tempi di sviluppo notevoli. SRM basato sull’aumento di aereosol di solfato in stratosfera La proposta di bioingegneria sarebbe quella di aumentare in misura notevole e in modo artificiale la concentrazione di queste particelle di aereosol di solfato (o analoghe particelle riflettenti) nella regione inferiore della stratosfera al fine di riflettere una frazione significativa ulteriore di luce solare incidente, impedendole di raggiungere la troposfera e la superficie terrestre Impatti negativi della geoingegneria Influenza su clima: seppur riducendo le temperature influenzerebbero il clima in altro modo • diminuzione di precipitazione a causa della riduzione artificiale della luce solare • Diminuzione dello strato di ozono stratosferico Metodo Efficacia Accessibilità Velocità di implementazione Sicurezza Alta Da bassa a molto bassa Molto bassa Media Alta Alta Alta Media Media Media-alta Bassa (problemi legati alla pioggia) Bassa (quadri climatici) Molto alta Alta Molto bassa Dischi nello spazio Aereosol nella stratosfera Sbiancamen Bassa-media to delle nubi Imbiancame Molto bassa Molto bassa nto di tetti e strade Riflettori nei Da bassa a Molto bassa deserti media Sequestro di CO2 • Cattura reversibile • Ossicombustione • Conversione di combustibile fossile in idrogeno gassoso Immagazinamento di CO2 • Scarico nelle profondità oceaniche o nel sottosuolo • Eliminazione del CO2 neutralizzato Nuove tecnologie per la cattura di CO2 Tecnologia Vantaggi/Svantaggi Cattura tramite ammine Molta energia, decomposizione causata da SO2 Cattura tramite carbonato Meno energia (120°C) Ricircolo del carbonato Decomposizione del carbonato è altamente endotermico e richiede alte T. CaO si disattiva rapidamente, aggiunto sempre di fresco. Composti del litio (Li4SiO4) Assorbe a T basse, desorbe a T più alte Estrazione con solventi Meno calore dell’assorbimento chimico. Utilizzo di liquidi ionici Separazione tramite membrane Processo buono per purificazione di gas naturale. Costoso Stati fisici della CO2 • A condizioni standard è un gas • CO2 è un liquido a T basse (± 12°C) • CO2 è un fluido supercritico ad alte T (> 31°C) e alte P (> 73 atm) Scarico di CO2 nelle profondità oceaniche • A profondità 200-400 mt CO2 si diluisce in acqua e torna in superficie (10 anni) • Più siamo in profondità e maggiore è il tempo di permanenza del gas (a 500mt circa 100 anni). • A profondita >2700m la CO2 è tanto compressa da essere più densa dell’ H2O Ad oggi…. • La soluzione migliore sembra quella di intrappolarlo come Ca(HCO3)2. • Stoccaggio nei sedimenti