Le cause della povertà Don Alberto

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Le cause della povertà Don Alberto
Le cause della povertà
(chiacchierata con Don Alberto di Pax Christi).
Abbiamo chiesto a Don Alberto (venuto recentemente nel nostro Liceo) di
raccontarci quali sono i motivi, le cause della povertà. Ecco il Suo intervento.
Non ci si deve abituare al fatto che esistano i poveri, non ci si deve assuefare: un
povero non è un concetto astratto: è una persona, una famiglia, un bambino che
manca del necessario per sopravvivere.
Dobbiamo avvertire lo scandalo di questa cosa.
Aiutare i poveri può diventare assistenzialismo: do loro una (piccola di solito) parte
dei miei soldi e finisce lì, continuo la mia solita vita. Questo schema potrebbe andar
bene per il singolo individuo, ma per i politici no!Compito dei politici (ciò che io
chiedo ai politici) è di analizzare le cause dell’ingiustizia. E rimuoverle.
Ex. Don Helder Camara (Vescovo dell’America Latina) diceva “finché ho dato da
mangiare ai poveri, per il potere ero un Santo, non appena mi sono chiesto perché ci
sono i poveri sono diventato… un comunista”.
Perché indagare le cause, chiedersi i motivi non è concesso. Cause implica
responsabilità. E anche (nostro compito) rimuoverle.
Queste cause le possiamo suddividere in remote e prossime.
Le cause remote sono dovute, semplificando molto, al processo storico politico che
ha vissuto un paese, ad esempio, al Colonialismo per molti paesi dell’Africa.
Le cause prossime invece (e ci interessano più da vicino) sono generate dalle
dinamiche economiche e finanziarie. Che differenza c’è? Il termine economico si
riferisce a ciò che un paese produce materialmente: risorse, manufatti. Il termine
finanziario è relativo a denaro che genera altro denaro, soldi che “si producono da
soli”. Nel mondo di oggi, su 4 $ prodotti, 3 derivano dalla finanza e 1 solo
dall’economia… il che vi dice subito che qualcosa non va nel nostro sistema
economico.
Un altro dato (ben conosciuto tra l’altro) che ci deve far riflettere sono le
sproporzioni su come è distribuita la ricchezza oggi:il 17% dell’umanità si accaparra
l’84 % delle risorse disponibili. Gli altri, ovviamente, ci muoiono.
Le cause prossime hanno un nome: si chiama sistema neo-liberista. Dopo la caduta
del muro di Berlino (cioè del comunismo sovietico) esso non ha più un altro
meccanismo di raffronto, che in qualche modo lo limita.
Liberista: dovrebbe esser sinonimo (come del resto tutti ci aspettiamo, e molti di voi
credono) di libero mercato: Vedremo che non è vero.
Cercherò di spiegarmi ricorrendo ad alcuni esempi.
Partiamo dall’Africa: la nostra immagine della fame in Africa è un bambino che non
ha da mangiare. Crediamo che sia sempre stato così: ebbene, non è vero: l’Africa fino
ai primi del 900 era un continente autosufficiente dal punto di vista alimentare (!).
Se la possibilità di esser sfamati è legata semplicemente alle risorse naturali e ai cicli
biologici, essa si distribuisce statisticamente sulla terra. Così accadeva in passato:
c’era una carestia in un posto, si faceva la fame. Anche in Europa, pensate ad
esempio all’Irlanda, la cosiddetta fame nera che ha spinto all’emigrazione negli USA.
Oggi, per noi, paesi ricchi, non succede più così: non abbiamo problemi di risorse
alimentari, perché importiamo tutto. E l’Africa? (sempre per ciò che riguarda le
risorse alimentari) Nel 1961 era autosufficiente al 98%, nel 71 all’89%, nel 78 al
75%. Cioè è cominciato, e continua, in processo di spogliazione delle loro risorse.
Oggi il 66% della loro produzione di cereali va come mangime, esportato, per tutto il
resto del mondo. E ciò cosa significa? Significa che le grandi società transnazionali
che detengono questi commerci obbligano a coltivazioni intensive. E allora? E allora
sono necessari ettolitri su ettolitri di acqua, che ovviamente viene tolta alla
popolazione locale. Già oggi 1,3 miliardi ( “ha detto miliardi”) di persone non hanno
accesso all’acqua potabile. (per il 2025 ne sono previsti 3,5 mld….). Per queste
persone, i poveri della terra, significa tra l’altro, malattie che noi siamo abituati a non
considerare nemmeno: oggi 5000 bimbi al giorno muoiono di diarrea.
Oggi l’Africa è prostrata: non si produce nulla per loro: cacao, caffè, mais, fiori (!) in
monocolture intensive.
E questo squilibrio è destinato ad allargarsi: si è rotto un meccanismo:negli anni 60 la
gente (noi, in Italia) credeva ad un progresso economico per tutti. Ora non è più così:
pochi di noi staranno sempre meglio, tutti gli altri sempre peggio. E’ da stupidi
pensare che questo squilibrio non porti alla ribellione dei poveri: lo diceva
già…Paolo VI, nella Populorum Progressio: “L’umanità deve temere il giudizio di
Dio e la collera dei poveri”. Ci si scandalizza, da noi, nel sentire che gruppi armati di
guerriglieri, nel Niger rapiscono lavoratori dei gruppi petroliferi. Se vedessi morire
mio figlio ( magari 10 figli) di fame, nella mia terra ricca di risorse, spogliata da altri,
forse mi arrabbierei. Il mio ideale è la resistenza non violenta, ma non tutti la pensano
così.
Ma lasciamo l’Africa (che non conosco a fondo), per analizzare il meccanismo
finanziario in paesi che mi sono più familiari: quelli del centro America:Guatemala,
Salvador, Honduras, Nicaragua. Tralasciamo Panama perché, per via del canale è
stato un protettorato USA per molto tempo.
Il 1° problema , ancora una volta è quello dell’acqua: è, per gli USA, il problema più
grosso. Pensare a come è fatta la regione: la California, poi il Messico, poi gli stati
che dicevo la California è a secco. Il Mississipi è sceso di 10m negli ultimi 50 anni.
Allora il Governo USA ha pensato bene di riempire di acquedotti quei paesi per
portar su acqua , da Panama fino in California.
Ma naturalmente il 2° problema, che è quello dell’energia, ci va di pari passo:hanno
fatto 400 gigantesche dighe per portare energia elettrica da Panama in su ( certo, il
tenore di vita americano non deve esser messo in discussione: arrivano persino a
poter far partire il forno elettricamente via internet…).E le dighe cosa
comportano:villaggi di indios invasi e allagati. Ad esempio nel Chiapas (regione Sud
del Messico), ove la popolazione è ancora al 60% indigena (discendente dei Maya):
gli indigeni vengono fatti spostare. Come ? se non si spostano da soli interviene
l’esercito. Gli irriducibili stanno lì…annegano. Chi se ne importa se muore qualche
indigeno?
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Prendiamo ora un paese che conosco bene: il Salvador. Possiamo prenderlo come
esempio, come laboratorio, perchè lì, come vedremo, si intrecciano tutti i problemi.
Innanzitutto l’esercito: Guatemala, Salvador, Honduras, Nicaragua hanno tutti un
esercito professionalmente ben preparato (potremmo anche chiederci chi lo
addestra…). Cosa c’è di strano? Loro, questi paesi, non hanno mai fatto una guerra:
L’ultima scaramuccia è del 1906, cui è seguita una cosa chiamata guerra del football
negli anni 60… allora a cosa serve l’esercito? A reprimere dalla ribellione la
popolazione interna dei rispettivi stati! (In Guatemala 36 anni di guerra civile finita
nel 96 con 200.000 morti. In Salvador nel 1982 , 80.000 morti su 6.000.000 di
abitanti, con 10,3 omicidi al giorno, di cui molti politici. In Nicaragua 25 anni di
rivoluzione. Ci sono 3-4 generazioni che hanno vissuto solo di guerra. Non c’è
lavoro. Sono persone che hanno fatto solo la guerra, quindi portate alla violenza, che
si impiegano nelle milizie private).
Ma perché ci sono queste guerre civili, queste rivoluzioni? Prima di esse in questi
paesi il potere (economico, ma anche politico) era detenuto dalle grandi oligarchie
latifondiste di carattere feudale: facevano lavorare i contadini nelle piantagioni di
caffè, canna da zucchero, cotone ad un livello di quasi schiavitù, praticamente con
paghe da fame. Oggi la situazione è addirittura peggiorata: le stesse famiglie hanno in
mano banche e (bellissimi) centri commerciali. La terra viene abbandonata, ma non
viene data ai contadini, che vengono sempre tenuti in uno stato di oppressione.(notare
che si passa da un sistema di economia: produzione di caffè al sistema liberista: soldi
in mano alle banche. Sui gruppi territoriali-latifondisti: in S. fino al 69 vi erano 14
famiglie potenti, oggi sono addirittura solo 8, cioè la ricchezza si concentra in mano a
pochi..)
Si diceva che vi sono bellissimi centri commerciali. Ma chi va a comprare? I ricchi
comunque ci sono (4%), il ceto medio anche (16%).Ma , soprattutto, a cosa servono
questi grandi centri? A riciclare i proventi del narcotraffico. Si arriva all’assurdo di
camion pieni di droga scortati dall’esercito!Ma questi governi di che tipo sono?
Vengon riconosciuti dall’ONU e dall’UE come “democratici”, per ragioni di
convenienza: se no dovrebbero metter loro l’embargo e i nostri paesi non potrebbero
più fare affari con loro…Tra l’altro, in questi paesi le banche sono in mano ad ebrei, i
centri commerciali ad arabi e… vanno d’accordo. E fan parte del partito di estrema
destra, (ex giunta militare) che era al potere e che ha fatto uccidere il Cardinal
Romero: il 24/3/80 egli venne assassinato sulle porte della Sua chiesa da membri
dell’esercito: la popolazione , i diversi gruppi di guerriglieri si resero conto che non
c’era più misura e si misero insieme, fondando un unico fronte per la liberazione.
Torniamo a questi centri comm. E alle banche: detenerle serve per rendere immuni
questi gruppi di potere ai possibili cambiamenti politici interni:Gli 8 gruppi familiari
potenti hanno i soldi: possiedono, insieme, la ricchezza del loro PIL. Possono così
influenzare, come vogliono, le scelte dei politici. Il colpo di Stato oggi lo fai col
computer: anni fa il Messico fu messo in ginocchio( e il governo che c’era anche) con
speculazioni di borsa.
Lula, oggi, in Brasile, può “fare la voce grossa” perché il suo è uno stato comunque
molto grande e importante nel panorama complessivo, connesso agli altri: se va giù
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lui, vanno giù anche altri stati grossi. Per il Salvador, il Chiapas non è così: sono
queste famiglie ricche che possono comandare.
Quindi oggi la democrazia è intrecciata all’economia. Molte risorse sono proprietà
delle varie multinazionali con capitali alle Caiman (paradiso fiscale). Chi di fatto
governa il mondo sono le tre agenzie economiche WTO, BM, FMI: quando un paese
ha bisogno di prestiti (come vedremo è il meccanismo del “debito del 3° mondo),
esse ti dicono:te li do se privatizzi acqua, scuola, sanità. Cioè toglierli a chi non può
permettersi di pagarli. Naturalmente li chiamano con un nome più soft: aggiustamenti
strutturali. Un esempio (grosso) in quei paesi:E’ stato firmato il trattato di libero
commercio tra USA e Salvador. Non ci sono più frontiere doganali tra i due paesi.
Sembra un bene, realizza il libero mercato. Ma i “contadini USA” sono la Monsanto,
quelli del Salvador sono contadini veri. Essi non sanno (non possono) portare le loro
merci in USA ( pensate alle strade). Ma soprattutto perché salta il loro mercato:un
sacco di mais costa, alla produzione, 34 $, gli USA lo vendono a 24. L’inghippo: ai
propri contadini, il governo USA dà, a fondo perduto (cioè regala..) ai propri
“contadini” , come aiuto all’agricoltura, il 52% del costo, per cui il sacco costa loro
17$. E Quindi lo possono vendere. Gli altri, i salvadoregni, fan la fame. Vi sono in
aggiunta, in questo accordo altre clausole, tipo le merci possono scender subito senza
dazi, salire, solo tra 15 anni.
Un trattato analogo (si chiamava NAFTA) è stato tentato anche tra USA, Canada e
Messico: gli indigeni messicani, guidati da Marcos, si sono opposti, con azioni di
guerriglia, ma soprattutto pacificamente: nella selva Lacandona in Messico, sono
sorti incontri tra economisti, è stata richiamata l’attenzione della gente su queste
nefandezze. L’accordo è poi saltato.
Un altro problema: gli OGM: i governi del centro america si sono impegnati a metter
fuori legge le sementi native, si sono dovuti impegnare a coltivare gli OGM (che
naturalmente sono prodotti dalle varie multinazionali). Che guai hanno:
1. Fanno male.
2. Sono colture sterili.
3. Sterilizzano il terreno.
4. Necessitano di pesticidi in quantità.
5. Le loro sementi costano.
E’ questo, per i contadini, il problema principale: non hanno i soldi per comprarle.
Finiscono in galera se sono beccati a seminare altro..
Ma perché questi governi firmano: il cerchio si chiude: essi sono in mano a queste
famiglie oligarchiche, che ottengono benefici ($) e potere dalle multinazionali
esterne. Pensate che il Presidente è un ex telecronista sportivo, chiaramente messo lì
da altri. In Salvador la fame c’è per questo!
I progetti economici che questi potenti hanno in mente, di fatto modificano la
Costituzione di un paese: esempio a Panama:è una specie di protettorato USA.
Costruzione di innumerevoli dighe per produrre energia elettrica che sarà data a un
solo gestore, che la venderà ( e verrà utilizzata in USA).
Vengono installate fabbriche di assemblaggio di oggetti che poi vengono riportati
negli Stati Uniti. Vi lavorano soprattutto donne e minori. Esse sono delle zone
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franche, delle no man’s land: non vale nessuna legge internazionale o diritto del
lavoro:puoi andare in bagno una volta al giorno, fai lo straordinario gratis, sei
licenziato quando vogliono loro. Tempo fa una donna in gravidanza è morta in
fabbrica per le sue condizioni e per lo sfruttamento. Non ci furono controlli.
Condizioni di lavoro senza protezione: nelle fabbriche chimiche si ebbero varie
persone contaminate. Ne nacque una protesta. Il governo del posto parlò di “isteria
collettiva” e insabbiò la cosa. Il compenso? 140$ al mese, con un costo della vita
come il nostro.
Per far circolare merci hanno bisogno di strade: a fianco della Panamericana, puntano
a costruire il “Corredor del Pacifico” una arteria di 3600 km, larga 1.5.In ortogonale,
il Canal Seco a sostituire il canale di Panama (le merci cinesi passano da lì).E allora?
Devasti la natura, distruggi i villaggi presenti.
Creano un “corridoio biologico”: danno il copyright sulle varie specie animali
presenti nella zona alle case farmaceutiche interessate. Così diventa tutto proprietà
loro.
Il debito del 3° mondo: esso obbliga il governo del Salvador a destinarvi il 70% del
proprio PIL. I creditori ( i paesi ricchi) hanno venduto il credito alle agenzie
internazionale ( fondamentalmente la Banca Mondiale). La parola inganna. Non è un
debito. E’ il risultato di una speculazione. Nel 73 vi è la prima crisi del petrolio:
L’OPEC (i paesi produttori di petrolio) quadruplicano i prezzi del greggio.
Guadagnano molto. Mettono i proventi in “banca”. Le banche hanno liquidi
disponibili, e, per farli fruttare devono far girare questo denaro: abbassano i tassi di
interesse per invogliare i clienti a indebitarsi. Era quindi opportuno, per i paesi piccoli
e poveri indebitarsi. Nel 78 (sia per l’Opec, sia per la rivoluzione Khomeinista) il
petrolio aumenta di altre 5 volte. La federal Riserve , per frenare tutto ciò dice:
aumentiamo i tassi di interesse. Cosa succede su un esempio
Con un debito di 600 € al 5% pago un interesse di 30 (78)
“
30%
“
180 (79)
Intanto, la Federal Riserve modifica il tasso di cambio:
1$ passa da 0.33€ a 1€ (cioè ci vogliono più € per comprare $).
Se combini le due cose ti trovi con 660€ di interesse (a partire da 5…) cioè
l’interesse ha superato il prestito! (NB il debito si paga solo in $, alle agenzie
internazionali, non in …cruzeiros o pesetas).
Questa speculazione non controllata ha notevolmente impoverito questi paesi.
Quando si dice “dovremmo condonare il debito”. In realtà è già stato pagato.
Eccome.
C’è poi una non banale questione morale, su quei prestiti: questi paesi, e i paesi arabi,
per far cosa hanno chiesto quei prestiti? Sono serviti alle varie dittature militari del
Centro America, dell’Africa , del Medio Oriente, per comprare armi. E da chi le
comprano queste armi?L’80% del commercio di armi è in mano ai membri del
Consiglio di Sicurezza dell’ONU…
In sostanza, questi Governi comprano armi da noi, per reprimere i loro popoli, e
questi popoli, in più devono “pagare il debito” delirio totale. E’ vero che il governo
del Salvador è una manica di farabutti, ma quando il 70% dei suoi proventi serve per
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pagare il debito, come fai a tirar su il resto (costruire ospedali, scuole, etc?). Ho
accompagnato una pediatria, volontaria, nel suo giro:diceva” sono demoralizzata.
Tutti i bambini che ho visitato oggi sono ammalati solo di ..fame”.
C’è anche Emergency: Gino Strada mi disse, tempo fa: apriamo un ospedale in
Salvador. Le strutture erano già pronte nei container. Non ci è riuscito ( e se non ci è
riuscito lui..) Perché? Torniamo all’assistenza medica. L’80% (i poveri) hanno la
assistenza pubblica. Che naturalmente non funziona: devi pagare, in ospedale medico
e farmaci….
Ma il S. ha in ballo, nel trattato di libero mercato, la privatizzazione degli ospedali:
cioè far pagare l’assistenza a quel 16% che se lo può permettere. Sarebbero, in
aggiunta, messi fuori legge i farmaci generici (che costano meno), a vantaggio di
quelli di marca americana.
Cosa c’entra Emergency? Dando assistenza gratuita, gli fa un danno, ed enorme. Da
qui il boicottaggio all’ospedale di Gino Strada. (In Nicaragua sono riusciti a far
qualcosa: una clinica mobile)
Il problema della violenza:in questi paesi ora è a livelli incontrollati. Essa cresce con
la povertà e l’oppressione. Il mio ideale è la resistenza non violenta, ma non tutti
accettano di morire santamente…
Sicuramente molta responsabilità è degli USA: in Honduras 100 marines mandati giù
come istruttori per la contro guerriglia, macchiatisi di varie colpe, sono stati liberati.
Da Los Angeles hanno dato l’estradizione a giovani del centro america: questi, giunti
sul posto, non conoscono nessuno possono fare solo una cosa: le Maras, bande di
strada. O diventano delinquenti veri., o lo fanno per difendersi (anche dai poliziotti,
che usano violenza, anche sessuale).
Un’altra ragione della violenza: la strategia della tensione:sei un governo pseudo
dittatoriale, devi tener sotto controllo il malumore della gente. Puoi farlo con la
polizia e l’esercito. Allora ti inventi dei delitti per poter promulgare leggi speciali,
anticostituzionali.. 5 ragazzine sono state uccise in un quartiere malfamato, di sera.Il
governo diede la colpa alle bande armate. In realtà le uccise la polizia ( eran senza
soldi, non potevano nemmeno andare in giro per quei quartieri, a far cosa poi?).Gli
altri partiti si ribellano a queste leggi speciali (ex. Il coprifuoco), il governo così può
dire alle famiglie, alla gente: “vedete, noi difendiamo i vs. figli, siamo per la
sicurezza”. In questo modo distoglie dagli altri problemi.
Ora, la gente deve vivere. Come fa?
1. Chi sopravvive (è esatto) con l’agricoltura.
2. Le fabbriche a zona franca di cui si diceva (si Chiamano Matillas).
3. Un milione di donne fa qs. Lavoro: fa la fila in banca la mattina presto. Prende
poco denaro in prestito, compera della farina, la impasta, vende al mercato nero
il proprio prodotto. La sera restituisce il prestito col 25 % di intesse
(giornaliero!). trattiene il pochissimo resto per sé.
Chiaro che chi può emigra. (E’ chiaro ora perché gli USA hanno fatto un muro, verso
il messico, lungo 1400 km!).Su 6 milioni di Salvadoregni, 2.5 vivono all’estero.
(15000 da noi in Lombardia).
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Si calcola che ogni emigrato mandi 100 $ al mese alla propria famiglia, ed è quanto
l’80% delle importazioni , ed è il 75% di quanto il Salvador spende in generi di prima
necessità. Così il governo ha interesse a favorire l’emigrazione.
Da tutto questo discorso si vede che la povertà non è un male ineluttabile, ma
bensì il risultato di precise scelte fatte a tavolino.
E la guerra cosa c’entra? Oggi il 30% (!)del commercio mondiale è il commercio di
armi.
Così se ogni 10 anni non si fa una guerra seria, salta questo sistema commerciale.
Per la guerra in Iraq, nel 2003 sono stati spesi 750 Mld $ (500 dagli USA) .
Secondo l’ONU, per dar da mangiare + i farmaci a chi ne ha estremo bisogno ne
basterebbero 30 (Nota di Pozzoli: ogni anno muoiono dai 20 ai 30 milioni di
persone per fame e malattie. 5 sono bambini. Se si danno 3$ al gg. a quei 30 milioni
viene 30 Mld $) : il 4% delle spese in armi!!
E le cose peggiorano:l’obiettivo FAO di riduzione degli affamati:815 mln nel
2002,842 nel 2004, 854 nel 2006.
Ma il mercato di armi c’è anche a casa nostra:
C’è il meccanismo dell’azionariato diffuso, cioè gruppi che hanno parti di proprietà
in aziende che a loro volta hanno quote in altre e così via .. ad esempio, la Valsella
Castelsino produceva mine antiuomo ed una sua quota era di proprietà della Fiat !
(Col trattato di Ottawa le mine sono state proibite, ma per molti anni sono state
prodotte anche in Italia).
Il nostro attuale governo, seguendo le orme del precedente, ha previsto nella leggi
finanziaria 21 Mld € solo di spese militari ( escluso i finanziamenti delle varie
“missioni”).In Italia la spesa militare è l’equivalente della spesa sanitaria.
Non è vero che la terra non ha da dar da mangiare a tutti.
La ex segretaria di Stato americana, Madeleine Albright intervistata sugli squilibri del
mondo, alla domanda, “ Ma così muoiono bambini, ne vale la pena?” ha detto “ Per il
tenore di vita americano….sì”.
E stata sincera. Ma di persone così sincere non sappiamo che farcene…
Ci sono garanzie di farcela, di risolvere questi problemi?
“Se puoi permetterti di decidere se impegnarti o no, vuol dire che sei ricco. Un
povero non può”
La speranza è un dovere etico. Che speranza hanno loro (i poveri)? Possono solo
sperare che noi, popoli ricchi, abbiamo un fondo di umanità che ci porti a cambiare
rotta.
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