traccia guida per l`elaborato scritto

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traccia guida per l`elaborato scritto
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE
SCUOLA DELL’INFANZIA, PRIMARIA E SECONDARIA DI I° GRADO
50031 - BARBERINO DI MUGELLO (FI)
BORSA DI STUDIO 2016
" Mario e Beatrice Sodi"
Barberino M.llo, 14 aprile 2016
TRACCIA GUIDA PER L’ELABORATO SCRITTO
I Care, c'è scritto su una parete della scuola di Barbiana. Ma cosa dobbiamo realmente avere a
cuore? Don Milani risponde: la nostra mente e il nostro cuore perché è lì che risiede il vero tesoro
dell' uomo, ossia la parola, " la chiave che apre tutte le porte". È in essa che riponiamo la nostra
forza, è questa che permette all'individuo di riscattarsi, di esprimersi, di mettersi in relazione con
gli altri; è attraverso di essa che possiamo alzare la voce per ottenere i diritti che ci spettano e
pensare ad un vero cambiamento. ' Dobbiamo credere nella forza delle parole', dice Malala,
perché solo queste ' possono cambiare il mondo' e per raggiungere questo obiettivo 'dobbiamo
armarci della conoscenza'.
L'istruzione quindi diviene l'unica risorsa che possediamo per combattere la povertà,
l'analfabetismo, per sconfiggere l'ignoranza, per sperare in un futuro di pace e di fratellanza.
Rifletti sul significato di queste affermazioni ed elabora un testo in cui, avvalendoti di letture,
riflessioni, esperienze effettuate nel corso di questo anno scolastico, esprimi la tua opinione sul
significato delle parole 'istruzione', 'educazione', sul loro valore e sul ruolo che esse possono avere
per attuare i cambiamenti del mondo in cui vivi.
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DOCUMENTI ALLEGATI
1. legge e diritto
Costituzione Italiana (1948)
Art. 2
La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo,
sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua
personalità, e richiede l'adempimento dei doveri inderogabili di
solidarietà politica, economica e sociale.
Art. 34
La scuola è aperta a tutti.
L'istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni, è obbligatoria e gratuita.
I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi.
La Repubblica rende effettivo questo diritto con borse di studio, assegni alle famiglie ed altre
provvidenze, che devono essere attribuite per concorso.
Dichiarazione Universale Diritti Umani (1948)
Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo
ARTICOLO 26
1) Ogni individuo ha diritto all’istruzione. L’istruzione deve
essere gratuita almeno per quanto riguarda le classi elementari
e fondamentali. L’istruzione elementare deve essere obbligatoria.
L’istruzione tecnica e professionale deve essere messa alla
portata di tutti e l’istruzione superiore deve essere egualmente
accessibile a tutti sulla base del merito.
2) L’istruzione deve essere indirizzata al pieno sviluppo della
personalità umana ed al rafforzamento del rispetto dei diritti
dell’uomo e delle libertà fondamentali. Essa deve promuovere
la comprensione, la tolleranza, l’amicizia fra tutte le Nazioni,
i gruppi razziali e religiosi, e deve favorire l’opera delle Nazioni
Unite per il mantenimento della pace.
3) I genitori hanno diritto di priorità nella scelta del genere di
istruzione da impartire ai loro figli.
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2. Canzoni
......We don’t need no education.
We don’t need no thought control.
No dark sarcasm in the classroom.
Teachers, leave those kids alone.
Hey, Teacher, leave those kids alone!
All in all you’re just another brick in the wall.
All in all you’re just another brick in the wall
(Another brick in the wall - Pink Floyd)
........I care, i care,
c'e bisogno che io abbia cura di te,
you care, you care,
c'e bisogno che tu abbia cura di me,
i care, i care
e solo un modo per dire che d' amore ce n'e
un bisogno piu forte, il piu forte che c'e,
i care, i care, i care.
( I Care di Aleandro Baldi)
......Andavi a scuola con i libri nascosti sotto lo
scialle
andavi a scuola ben sapendo che rischiavi la pelle
solo perché volevi scrivere e imparare
solo perché volevi semplicemente studiare
dateci le penne le penne e non le armi
dateci le penne le penne e non le armi
in questa notte buia notte scura
dateci le penne perché noi abbiamo paura.
(Canzone per Malala di Claudio Gabelloni)
........Dicono che c'è un tempo per seminare
e uno che hai voglia ad aspettare
un tempo sognato che viene di notte
e un altro di giorno teso
come un lino a sventolare.
(C'é tempo di di Ivano Fossati)
3. ATTUALITA'
Dal DISCORSO
Intervento del Presidente Mattarella alla cerimonia di inaugurazione dell'anno scolastico
2015-2016
.................Nel 2014 una giovane pachistana, Malala Yousafzai, ha ricevuto il premio Nobel per la
pace per aver tenacemente affermato il proprio diritto alla scuola, a fronte dell'assurda, violenta
pretesa di escludere le bambine dall'istruzione.
Ha rischiato di morire, ma ha continuato a battersi per sé e per chi le stava accanto. In un discorso
tenuto nel palazzo delle Nazioni Unite, Malala ha detto che "un bambino, un insegnante, una
penna e un libro possono cambiare il mondo".
Parole semplici, con cui ci fa comprendere che la scuola cambia la vita. E' l'anticorpo al
conformismo, e, dunque, alla sottomissione. La conoscenza è libertà, libertà di esprimere i talenti
diversi e le diverse aspirazioni.
L'istruzione è la chiave della coscienza civile di un Paese. La capacità di crescere insieme agli altri
rappresenta la porta che apre a una cittadinanza piena.
Ragazzi, permettetemi di dirvi: "Andate a scuola!". Andateci. Non ne fuggite. Non fatevi vincere
dalla sfiducia. La scuola è vostra, così come vostro è il futuro.
Certo, spetta alle istituzioni fare in modo che edifici e strutture siano dignitosi e sicuri. Tocca alla
istituzioni porre in essere norme e azioni positive per combattere l'abbandono scolastico. Ma la
scuola è vostra: è lo spazio che deve consentire a ogni ragazza e ragazzo la possibilità di inseguire i
propri sogni e realizzarsi con libertà.
................Una scuola che funziona bene contribuisce a ridurre le disparità e favorisce la mobilità
sociale, nel senso di offrire opportunità ai più meritevoli. Una scuola che funziona male, invece,
accentua gli squilibri e crea barriere. Diceva don Lorenzo Milani che, "se si perde gli ultimi, la
scuola non è più scuola. E' un ospedale che cura i sani e respinge i malati".
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