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Il Sole-24 Ore Venerdì 2 Novembre 2007 - N. 301 Economia e imprese 17 Distretto di Carrara. Società consortile per trasformare i blocchi: un investimento da 24 milioni BREVI Esposizioni. Dal 22 al 25 novembre Public company per il marmo Dall’Economia A Milano la nuova Campionaria del made in Italy COMPARTI Export frenato dal dollaro debole e dalla crisi dell’edilizia negli Usa Cesare Peruzzi CARRARA. Dal nostro inviato Aver puntato tanto su un solo Paese, per quanto grande e ricco come gli Stati Uniti, potrebbe costare caro agli imprenditori di Carrara.Negliultimidieci anni,le esportazionidimarmodaldistrettotoscanoversoilmercatoamericano sonobalzate dal 2,8% a quasi il 41% del totale. Una performace lusinghiera,cheperòrischiadidiventare un boomerang. Lo stop delle attività immobiliari Usa, legato alla crisi dei mutui, e lo strapotere dell’euro sul dollaro stanno infatti addensando nuvole nere sul cielo delle Alpi Apuane. Mentre il settorelapideo italia- IN AFFANNO Rallenta il trend di vendite all’estero: le previsioni degli operatori per fine anno indicano un calo complessivo a due cifre (-15%). no limita i danni registrando un rallentamento del trend di sviluppo delle vendite all’estero (+2,8% nel primo semestre del 2007), le esportazioni di Carrara viaggiano ormai in territorio negativo ela prospettiva poco rassicurante è quella di chiudere l’anno con una flessione a due cifre. Il fenomeno è accentuato dal peso che sugli acquisti del marmo di Carrara hanno aree come gli Emirati Arabi (7,2% contro il 2,5% di dieci anni fa) e la Cina (3,6% rispetto al 2,3%), dove la moneta utilizzata è il dollaro. «Stiamo registrando un calo nell’ordine del 15% della domanda,siaperquantoriguarda gliStati Uniti che il Medioriente», dice Alessandro Caro, presidente di Confindustria Massa Carrara. Un dato confermato da Erich Lucchetti, leader dei piccoli imprenditori e titolare di un gruppo con ricavi per 23 milioni, realizzati all’85% proprio sul mercato americano. «È inutile farsi illusioni sottolinea- il 2007si chiuderà con un arretramento a due cifre delle nostre esportazioni. E anche se si stanno affacciando compratori nuovi, come India e Russia - aggiunge - temo che anche il 2008 non porterà grandi recuperi». Le imprese provano a correre airipari. La primamossa èla decisione di dare vita a una società consortileaperta a tutti gli operatori, dalle cave alle segherie alle agenziedi sviluppo, con l’obiettivo di intercettare la produzione dei cosiddetti "blocchi informi", oggi venduti a basso prezzo e in gran parte destinati all’Estremo Oriente, dove vengono lavorati e trasformati per poi andare sul mercato finale con un effetto dumping. Con un investimento di 24 milioni in tre anni, 65 occupati diretti (più 60 nelle lavorazioni e dieci nei trasporti) la nuova società punta a rilevare almeno 500mila tonnellate di questi blocchi (di qualità buona ma poco maneggevoli e trasportabili) per produrre 1,5 milioni di metri quadratidi marmodarivestimento con un fatturato stimato di oltre 40 milioni a regime. «Saràunasortadipubbliccompany, in grado di tenere insieme gli interessi di tutto il territorio e di fare massa critica», commenta PaoloBorghini,allatestadelgruppo Escavazione lapideo. «È la prima volta che a Carrara riusciamo a fare sistema - continua - e questo è il segno di un cambiamento importantediapproccioalmercato».Laprossimatappa,comespiega il presidente degli industriali «riguarderà la creazione del marchio"MarmodiCarrara"»,unprogetto studiato insieme alla Camera di commercio, già in fase avanzata di realizzazione. «E in prospettiva vogliamo mettere a punto anche un nostro marchio di qualità», conclude Caro. Intanto, però,lacrisidelmercatoamericano toglie il sonno. Il sistema Carrara Addio a Orsi ex ministro di Menem È morto all’età di 90 anni a Buenos Aires l’ingegnere italiano Vittorio Orsi, una delle figure emblematiche della cooperazione economica ed industriale italo-argentina che giunse ad occupare la carica di vicepresidente della statunitense General Electric Company (Cge) e di ministro del governo di Carlos Menem. TESSILE Bemberg passa ad Ambrosio Il presidente di Confindustria Massa Carrara, Alessandro Caro Nasce Compotec e dal 2008 si biennalizza Marmotec In fiera con i nuovi materiali CARRARA Sempremenomarmo.LaFiera di Carrara, 34mila metri quadraticoperti,20dipendentie7milioni di ricavi stabili, ha messo in programma una piccola rivoluzione: la 29esima rassegna Marmotec,tradizionaleappuntamento dedicato al settore lapideo e principale evento dei 16 in calendario nel 2008 (29 maggio-01 giugno), avrà per l’ultima volta una cadenza annuale. Marmotec si biennalizza e l’edizione numero 30 si terrà dunque nel 2010. Sulla scia del successo di Seatec, la fieradelletecnologielegateallanautica, il polo espositivo carrarese hainveceprevistounanuovamanifestazione: Compotec, dal 29 al 31ottobre delprossimo anno,con focus sui materiali compositi e i servizi collegati. «La decisione di rendere biennalel’appuntamentoconMarmotec è legata alla necessità di adeguarelaprogrammazionealleesigenze del mercato internazionale», spiega il presidente della Fiera,GiorgioBianchini.«Cambieremo anche contenuti e immagine di Marmotec - aggiunge -. Intanto puntiamo su nuove proposte a forte valenza tecnologica, in settori non ancora coperti da altri operatori, come nel caso dei ma- OGGI CON TE C’È TUTTA LA FORZA DI UN GRUPPO UNICO. Scopri quante nuove prospettive puoi avere con Groupama Assicurazioni, un Gruppo assicurativo e finanziario leader in Europa, da 125 anni in Italia. 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La società novarese, specializzata nella produzione di «seta artificiale», Bemberg resterà nelle mani del commissario straordinario Francesco Fimmanò ancora per qualche mese, su espressa richiesta dei nuovi proprietari, per poi passare al gruppo Ambrosio probabilmente dall’inizio dell’esercizio 2008. Bemberg chiuderà il 2007 con un giro d’affari di 15-16 milioni di euro. L’accordo siglato con Ga prevede che il marchio Bemberg (sinonimo della produzione di filo cupro «made in Italy») non possa essere ceduto per altri 5 anni oltre ai 3 anni inizialmente previsti. AERONAUTICA Agusta-Westland sbarca in N. Zelanda Gli elicotteri Agusta-Westland sbarcano in Nuova Zelanda. Il Governo di Wellington ha infatti approvato l’acquisto di cinque A109 e un simulatore di volo per 110 milioni di dollari neozelandesi (58 milioni di euro). La società italiana ha battuto la concorrente francese Eurocopter. Luca Benecchi MILANO Claudio Artusi è allergico alle operazioni nostalgia. Per lui la Campionaria che ritorna a Milano dopo gli anni d’oro del boom economico deve essere prima di tutto una grande sperimentazione di un modo diverso di pensare e fare le fiere. «Quello che ho in mente è più simile ad una grande provocazione rivolta al mondo produttivo e soprattutto al nuovo capitalismodeiterritorichesièimposto in questi ultimi anni». L’amministratore delegato di Fiera Milano vuole sperimentare la nascita di un modello alternativo all’esposizione vera e propria. «Ciò che auspichiamo è che la Campionaria delle qualità (appuntamento nei padiglioni di Rho-Pero dal 22 al 25 novembre prossimi) possa rappresentare le trasformazioni del made in Italy vincente fatto di un indubbio valore immateriale e di marketing». Perché l’oggetto in quanto tale non basta più. Per attrarre visitatori e buyers, occorre mostrare quello che c’è dietro, l’idea, il progetto. Dunquevalorie qualità prima di tutto, in un parterre di partecipanti che ha come caratteristica la forte eterogenicità. Piccoli e grandi, artigiani e imprese, sapori e tecnologia, turismo e innovazione. Consorzi ed enti operanti nei più diversi settori selezionati dagli organizzatori. In tutto un centinaio di stand che occuperanno circa diecimila metri quadrati di superficie. Ilprogettonascedall’accordo tra Fondazione Symbola di Ermete Realacci, una realtà trasversale che intende consolidare e diffondere il modellodi sviluppo della soft economy, Fiera Milano Spa ed Expocts Spa. Al centro del percorso, troverà spazio l’Agorà, la piazza cittadina e punto di incontro per dibattiti e conferenze. Uno spazio al confine tra borgo medievale e metropoli, tradizione e tecnologia. Tutti gli allestimenti della mostra saranno realizzati con materiali eco-sostenibili. Le piattaforme territoriali (definite grazie al lavoro del Consorzio Aaster di Aldo Bonomi, che è anche coordinatore del Comitato scientifico del- L’OBIETTIVO Artusi (Fiera Milano Spa): una salutare sollecitazione al mondo produttivo Tra i partner Fondazione Symbola ed Expocts Spa la Campionaria) saranno segnalate da torri, che rappresenteranno i punti anche più alti della manifestazione. Un riconoscimento per quei distretti che caratterizzano l’Italia nel mondo e che producono valore economico, sociale e culturale. Dunquesecondo l’amministratore delegato di Fiera Milano un momento caratterizzante è quello del confronto che sarà sviluppato attraverso numerosi dibattiti. Fianco a fianco siederanno banchieri, piccoli e grandi imprenditori, sindaci ed economisti. «Non un’operazione amarcord–ripeteconcludendoArtusi – ma un utilizzo a tutto tondo delle leve competitive vincentidel madeinItalyproiettate in una visione del futuro tutta da scrivere».