Mobilità sostenibile: chiave di lettura per ripensare le

Transcript

Mobilità sostenibile: chiave di lettura per ripensare le
Building
In primo piano
Recupero
in Sardegna
Abitare Sicuri
a pagina 7
NUMERO
SPECIALE
a pagina 3
ANNO III - Ottobre 2013
Journal
Il primo giornale
per una città
intelligente
mensile indipendente di informazione - www.smartcityjournal.com - [email protected] - copia omaggio
“La città del futuro”
S
Protagonista negli eventi di Bologna, Milano, Barcellona
mart City Exibition (Bologna 16 - 17
18 ottobre) quest’anno si svolge in
contemporanea con SAIE, il 49esimo
Salone dell’Innovazione Edilizia,
realizzando l’evento italiano di riferimento per l’elaborazione e la verifica dei
percorsi verso nuovi modelli di città che sappiano mettere al centro i cittadini e i soggetti
produttivi dei territori urbani. Nell’arco dei tre
giorni, le due manifestazioni condivideranno,
infatti, sei importanti appuntamenti comuni
in cui il Governo italiano, la Commissione
Europea, i massimi esperti del settore e i
big player industriali si confronteranno sulle
nuove politiche per le città quali fattori di
sviluppo per il rilancio del Paese. Gianni
Dominici direttore generale di FORUM PA
dichiara “La via italiana alla Smart Cities
sembra ancora lunga e tortuosa per le difficoltà che il nostro paese sta ancora vivendo e
per l’evidente mancanza di un forte impegno
da parte dei nostri governi a condividere un
progetto di futuro. Ma è una strada oramai
tracciata, che dobbiamo inevitabilmente
percorrere fino in fondo. Infatti è proprio
partendo dalle città che possiamo e dobbiamo
immaginare percorsi e azioni per un futuro
più sostenibile e inclusivo, in cui il cittadino
non sia mero destinatario degli interventi di
chi governa, ma coprotagonista delle iniziative sul territorio”. A Smart City Exhibition
molte le esperienze di successo: dalla seconda
edizione di iCity Rate, il Rapporto annuale
con il rating sulle città intelligenti italiane,
che verrà presentato il 16 ottobre; ai format
innovativi Meet the City per il confronto
tra le best practice europee. Ma tante anche
le novità del 2013: in primis la presenza
in manifestazione delle oltre cinquanta
città aderenti all‘Osservatorio Nazionale
Smart City dell’ANCI che presenteranno
il Vademecum realizzato per supportare le
città nella stesura di un piano operativo per
la Smart City; o ancora, la presentazione dei
Gianni Dominici,
dir.generale di Forum PA (foto di Stefano Corso)
Paper di ricerca selezionati attraverso una
Call pubblica realizzata nei mesi scorsi in
partnership con le più importanti Università
italiane. Sguardo puntato sulla programmazione, quindi, ma anche sui progetti ad alto
contenuto tecnologico grazie alla presenza
del CNR. Nel corso del convegno inaugurale,
inoltre, il Presidente del CNR Luigi Nicolais
premierà le tre città selezionate per il progetto
Energia da Fonti Rinnovabili e ICT per
la Sostenibilità Energetica, promosso in
collaborazione con ANCI, ognuna delle
quali riceverà un investimento in tecnologie
e strumentazione pari a circa 1 milione di
euro. Restando nell’ambito della ricerca,
molti gli appuntamenti realizzati in collaborazione con diverse Università italiane.
L’Università di Roma Tor Vergata, inoltre,
presenterà il programma di un master dedicato alle smart city ideato con FORUM PA
e che partirà subito dopo la manifestazione.
Di altissimo profilo i relatori già confermati:
dai ministri Enrico Giovannini, Graziano
Delrio, Maurizio Lupi e Carlo Trigilia;
dal Sindaco di Torino e Presidente ANCI
Piero Fassino, dal Presidente di Cassa
Depositi e Prestiti, Franco Bassanini, da
Mr. Agenda Digitale Francesco Caio, dal
Viceministro con delega alle Comunicazioni
Antonio Catricalà ed altri; si potranno
ascoltare speaker provenienti dalle principali
città europee e americane. Tra gli altri: il
Direttore della New Urban Mechanics di
Boston, Nigel Jacob; il Coordinatore delle
a pagina 2
Mobilità sostenibile: chiave di lettura l’editoriale
per ripensare le nostre città
Sportello Raccomandate
Andrea Orlando
Ministro dell’ambiente e della tutela
del territorio e del mare
“La promozione di sistemi di mobilità
urbana che migliorano l’accessibilità delle
città e riducono gli impatti ambientali associati alla congestione del traffico urbano
rappresentano la ratio alla quale si ispira
l’azione del Ministero. Agire sulla razionalizzazione del trasporto urbano e degli
spostamenti,modificare lo spazio pubblico
e la sua destinazione d’uso, è una preziosa
chiave di lettura per ripensare le nostre
città e l’occasione per immaginare un nuovo
urbanesimo”. Lo ha dichiarato il ministro
Orlando in occasione del convegno “Smart
mobility per città più vivibili”, organizzato
a Roma dall’Ambasciata dei Paesi Bassi in
Italia e dalla Fondazione per lo Sviluppo
Sostenibile, in collaborazione con il Ministero
dell’Ambiente e con Roma Capitale. Il convegno che ha aperto l’EuropeanMobility week
e fa parte delle tappe di avvicinamento agli
Stati Generali della Green Economy che si
terranno a Rimini nel novembre prossimo,
ha visto un confronto tra Italia e Olanda
sulla mobilità sostenibile e sulle strategie
dei due paesi per sconfiggere traffico e
inquinamento. Sedici esperti, 8 olandesi
e 8 italiani, hanno discusso di questioni e
problemi che toccano la vita quotidiana di
tutti noi: come alleggerire il peso del traffico,
a pagina 2
“tartaruga”
Parliamo di città intelligenti e quindi immaginiamo dei servizi piu celeri e piu organizzati.
Noi editori per esempio con le Poste abbiamo gia’ l’esperienza delle spedizioni dei giornali
che di rapido e veloce hanno solo il pagamento anticipato con l’interrogativo di arrivare a
destinazione in 5 giorni lavorativi (utopia) o perdersi chissa dove diventando missive per
i posteri. Qualche giorno fa a Torino nell’ ufficio postale Torino 49 ci è capitato di aspettare quasi un’ora per una raccomandata;Scopriamo che lo sportello delle raccomandate
era adibito al pagamento di pensioni e bollettini ma senza alcun avviso per il pubblico.
Abbiamo chiesto spiegazioni ad un’impiegata dello sportello ma sguardo e risposta ve li
lascio immaginare; parliamo con il capo servizio che si è giustificato dicendo che a inizio
mese in quell’ufficio veniva applicata quella procedura.
BOLOGNAFIERE 16-17-18 OTTOBRE
P
 AD 31 E CENTRO SERVIZI | INGRESSO LIBERO | ORE 9-18
Il più importante evento italiano sulle politiche urbane
e l’innovazione tecnologica per le città
UNA MANIFESTAZIONE DI
MAIN PARTNER
D’INTESA CON
ASSOCIAZIONE
NAZIONALE
COMUNI ITALIANI
IN COLLABORAZIONE CON
www.smartcityexhibition.it
2
www.smartcityjournal.com
[email protected]
Journal
in Primo piano
continua
da pagina
1
Città Digitali Latinoamericane Juan Pablo
Espinosa; il Chief Information Officer di
Barcellona Manel Sanromà; lo studioso
Nicos Komninos, protagonista nella
definizione delle linee di programmazione
europea nel settore; Daniel Sarasa, Urban
project manager di Saragozza; Florence
Barale, Assessore per Nizza-Costa Azzura
città Metropolitana; Fabrice Roussel,
Vice Presidente di Nantes Métropole (la
Comunità Urbana di Nantes, che conta
590.000 abitanti e 24 comuni, ed ha ricevuto
quest’anno il titolo di Capitale verde europea).
Foto: inserirla a inizio pagina dove c’è piccola
dichiarazione.
Smau ( Milano 23-25 ottobre ) presenterà
un’edizione ricca di iniziative dedicate agli
oltre 50.000 imprenditori e manager
attesi. A dare alcune anticipazioni sulle
novità in programma, Pierantonio Macola,
Amministratore Delegato di Smau: “I nostri
visitatori, imprenditori e manager di tutte le
industrie attive in Italia, ma anche i decisori
delle Pubbliche Amministrazioni locali
troveranno in questa cinquantesima edizione
tutti quegli ‘ingredienti’ che abbiamo visto
rilevanti negli oltre 1.000 casi di successo
analizzati dal ‘Premio Innovazione ICT’;
in altre parole il segreto della ‘ricettà delle
imprese italiane che hanno già superato la
crisi grazie all’innovazione: dalla traiettoria
di sviluppo definita dalla Comunità Europea
in Horizon 2020, agli indirizzi strategici
Pierantonio Macola, amm. Delegato Smau
introdotti in Italia con i Cluster Tecnologici
Nazionali*, alle agevolazioni e strumenti
finanziari a supporto delle imprese, rese disponibili dalle diverse Regioni, alla migliore
offerta tecnologica che l’industria digitale
ha affinato specificamente per le imprese
italiane, ma anche le startup, i laboratori, i
centri di ricerca che abbiamo conosciuto nel
nostro tour in giro per l’Italia. Il tutto in “stile
Smau” con casi pratici di successo, premi e
testimonianze dei protagonisti. Non mancheranno poi i momenti informativi di massimo
50 minuti, incontri e presentazioni, modello
“speed pitching”, e il contatto diretto con le
migliori School of Management e Società
di Consulenza nazionali e internazionali”
Protagonisti di Smau 2013 saranno anche
i Premi dedicati alle numerose eccellenze
italiane. Dopo aver fatto tappa nelle principali
regioni italiane e aver raccolto le esperienze
eccellenti di oltre 100 comuni e città del
nostro Paese, il Premio Smart City accenderà i riflettori sui più innovativi progetti di
sviluppo delle città intelligenti. A chiudere
il programma di premi dei due giorni i Mob
App Awards, realizzati in collaborazione
con la School of Management del Politecnico
di Milano porteranno sul palcoscenico
nazionale di Smau Milano le migliori app
per dispositivi mobile. Un altro tassello
importante dell’appuntamento milanese sarà
l’iniziativa dedicata alle Smart City realizzata in collaborazione con Anci Lombardia
e Regione Lombardia: un evento nell’evento
che prevederà, accanto al premio dedicato, un
appuntamento istituzionale per delineare
lo scenario di mercato, valorizzare i migliori
casi in Lombardia e in Italia e dare valore ai
protagonisti delle Pubbliche Amministrazioni
Locali; un ciclo di laboratori da 50’ sulle
principali tematiche Smart City, moderati dai
giornalisti di scienza di Radio 24; un’Area
Startup per far emergere le giovani aziende
che operano nello specifico in ambito di città
intelligenti.
Smart City Expo World Congress 2013
(Barcellona 19-21 novembre ) ha già iniziato
a porre le basi per la prossima edizione. Il
terzo vertice mondiale sulla città intelligenti
si terrà alla Fira de Barcelona dal 19 al 21
novembre. Molti i relatori che porteranno le
loro idee e competenze nella sfida collettiva
di trasformare le città esistenti in luoghi capaci di assorbimento e la gestione sostenibile
delle popolazioni in crescita, dal punto di
vista economico, sociale e ambientale. I
dati forniti dalle Nazioni Unite indicano che
le città saranno al centro principale dello
continua
da pagina
Peccato che alcuni utenti presenti hanno smentito il capo servizio lamentando una efficienza costante ed un comportamento del personale poco cortese. Se questo è andare verso un
servizio intelligente pensando alle smart city del futuro ci vengono molti dubbi specialmente quando manca nel personale l’educazione ed il buon senso mancanze che non fanno
altro che portare l’utente all’esasperazione. Suggeriamo alle Poste: un corso di formazione
comportamentale al personale addetto agli sportelli non sarebbe un buon investimento?
Comunque, ormai è risaputo che Poste Italiane a causa della diversificazione del proprio
business spesso trascura i servizi primari come le raccomandate. Altroconsumo a seguito
di una indagine ha messo in evidenza l’inefficienza del servizio di Poste Italiane Tra i
1
come favorire i mezzi di trasporto alternativi
alla macchina, come arrivare a uno sviluppo
urbano intelligente. Inoltre hanno illustrato
le best practices nei rispettivi paesi, in modo
che l’incontro ha costituito anche un primo
momento per sviluppare partnership fra i due
paesi in questo settore. I dati parlano chiaro:
nel 2012 in Italia , ad esempio, il 70% delle
emissioni di CO2 dei trasporti sia passeggeri
che merci è stato prodotto per coprire distanze inferiori ai 50 km, per lo più all’ interno
dello Rocky Mountain
Institute (USA), Kent
Larson, direttore del
gruppo
di ricerca
Changing Places
e
condirettore
della
City Science Initiative
al MIT Media Lab
(Massachusetts Institute
of Technology) e Anthony
Townsend Direttore di
Ricerca dell’Istituto for
the Future e tanti altri che
andranno ad integrarsi al
nostro vasto programma.
I numeri di Smart City
Rosa Paradell – direttore Smart City World Congress
Expo Wold Congress…
Nella sua ultima edizione, ci sono stati più di
sviluppo mondiale nei prossimi decenni e un
300 relatori provenienti da cinque continenti
aspetto cruciale nel futuro dell’umanità sarà
e più di 7.000 visitatori provenienti da 82 pacome nuove città sono costruite e come quelli
esistenti verranno trasformatie. Barcellona
esi. Quest’anno abbiamo fatto un passo nella
affonterà in questo evento le tematiche della
internazionalizzazione. Ciò è dimostrato dal
città del futuro.
notevole aumento della presenza internazioAbbiamo fatto alcune domande a Rosa
nale che arriva a 21 delegazioni provenienti
Paradell, direttore di Smart City World
da paesi di tutto il mondo, confermate ad
Congress
oggi. Alcuni di questi paesi, prima di affronQuali presenze significative ci saranno al
tare le principali sfide urbane che avranno le
vostro Smart City Expo World Congress
loro città nei prossimi anni devono esplorare
2013?
le opportunità di business in questo nuovo
Questa terza edizione di Smart City Expo
campo.
World Congress, riunirà alcuni tra i maggiori
da Barcellona ..e fino a dove?
esperti internazionali e pensatori sul terreno
La nostra intenzione- conclude Rosa Paradell
urbano al fine di affrontare le grandi sfide
- è quella di andare avanti come “ l’evento di
della città Tra i relatori all’ordine del giorno
riferimento mondiale “: da Barcellona ... fino
ci sarannoRichard Florida, economista ed
a tutto il mondo!
esperto di sviluppo urbano, Amory Lovins,
scienziato ambientale e ricercatore capo
delle aree urbane ed il costo per i trasporti
incide in maniera pesante sul portafoglio
delle famiglie italiane, essendo la terza voce
di spesa.In Olanda invece dove già da tempo
si sta sperimentando una mobilità più dolce
su 16,6 milioni di abitanti si possono contare
18 milioni di biciclette, e su una superficie
di 37 mila Km2 ci sono 35.000 chilometri
di piste ciclabili. “L’Olanda in questo campo
ha molto da offrire — ha osservato l’Ambasciatore Michiel den Hond – il mio Paese è
giustamente conosciuto come il Regno delle
Biciclette. Ne andiamo fieri, perché la bici è
un mezzo di trasporto comodo, economico
pulito e poco ingombrante. Ma non è l’unica
alternativa all’inferno quotidiano del traffico
cittadino congestionato e maleodorante.
Trasporto elettrico, logistica sostenibile, crescita urbana intelligente: in Olanda li stiamo
sperimentando tutti, con risultati sempre
più soddisfacenti”. Proprio a sottolineare il
“gemellaggio” Olanda-Bicicletta, l’Ambasciatore, ha regalato al ministro Orlando e
al sindaco di Roma Marino, due biciclette
da città di alto design, prodotte dalla ditta
artigianale olandese VanMoof.
maggiori disservizi riscontrati si rilevano: la spedizione tornata al mittente, mancato
recapito senza specificarne il motivo, ritardi, danneggiamento della missiva. Altroconsumo
ha poi provveduto a inoltrare 246 reclami e ha lasciato trascorrere i 40 giorni che le Poste
si riservano per la lavorazione; al termine di questi giorni d’attesa le risposte ricevute sono
state soltanto 17 di cui solo una con esito positivo con relativo rimborso.
Dunque, per presentare un reclamo ci sono principalmente quattro modi: La prima modalità è quella di compilare una lettera che è possibile reperire sia negli uffici postali sia su
internet; è poi possibile scrivere a Casella Postale 160 – 00144 Roma; in alternativa si può
chiamare il numero verde 803160; infine si può inviare una email a [email protected]
Comunque decidete voi se volete perdere altro tempo.
2013
Milano, 23-25 Ottobre – FIERAMILANOCITY
XX edizione di Comuni Ricicloni
C
onsegnati a Roma i premi della XX
edizione di Comuni Ricicloni: sono
1.293 i campioni nella raccolta
differenziata dei rifiuti, il 16
per cento dei comuni d’Italia per un
totale di 7,8 milioni di cittadini che hanno
detto addio al cassonetto, pari al 13 per cento
della popolazione nazionale che oggi ricicla e
differenzia i rifiuti alimentando l’industria del
anni
acceleratore di innovazione per le imprese
CO NTAT T I
+39.049.8808444
[email protected]
www.smau.it
riciclo e quindi la Green Economy. Comune
vincitore assoluto è Ponte nelle Alpi,
8.508 abitanti in provincia di Belluno, che per
il quarto anno consecutivo raggiunge livelli
di eccellenza; tra i capoluoghi del Nord vince
proprio Belluno mentre per il Sud primeggia
Salerno. Tra i comuni sopra i 10 mila abitanti
si distinguono per il Nord, Zero Branco
(TV), al Centro Serravalle Pistoiese (PT) e
al Sud il Comune di Monte di Procida (NA)
e per quelli con meno di 10 mila abitanti
vincono Sant’Orsola Terme (TV) per il Nord,
Montelupone (MC) per il centro e per il Sud
Casal Velino (SA).
smart working
agenda digitale
startup social commerce
apps fabbrica intelligente
cloud
agevolazioni e
strumenti finanziari
smart city
[email protected]
www.smartcityjournal.com
Journal
3
in Primo piano
Abitare Sicuri: a Bolzano un progetto di monitoraggio a distanza
Q
uesta iniziativa che verrà presentata
anche a Smau Milano, è nata per
migliorare la qualità della vita dei
cittadini anziani di Bolzano, consentendo loro una maggiore indipendenza
e integrazione nella società, grazie ad una
sanità più intelligente e permettendo, al tempo
stesso, il contenimento della spesa pubblica
attraverso l’uso di tecnologie più accessibili
e poco invasive. Il progetto pilota ha avuto
la durata di 6 mesi e ha coinvolto 30 persone
anziane. Lo scopo di tale progetto è quello di
introdurre e testare un nuovo sistema di telemonitoraggio e tele-assistenza per le persone
che necessitano di assistenza domiciliare. Gli
anziani sono stati selezionati in base alla loro
età e al loro stato di salute. Informazioni sui
loro parametri di salute sono state comunicate
ai servizi sociali e ad un servizio medico di
supporto. Metà del gruppo di anziani hanno
comunicato attraverso sistemi touch screen,
l’altra metà attraverso device mobili. I sistemi
di tele-monitoraggio e tele-assistenza sono
stati sviluppati da Dr Hein GmbH. Sviluppato
da IBM con il supporto del TIS innovation
park, il sistema si basa su una rete di sensori
zigbee integrati, che trasmettono dati relativi
agli anziani e all’ambiente domestico che li
circonda grazie ad un’architettura tecnologica
basata su Websphere Application Server,
DB2 e MQ Telemetry Transport per la messaggistica. Le informazioni raccolte vengono
così visualizzate su un cruscotto in una sala
di controllo e veicolate su dispositivi mobili
Android ad un operatore via e-mail, sms o
twitter. La soluzione consente l’interazione
diretta con l’utente finale, fornendo suggerimenti su una serie di attività, tra cui istruzioni
sugli esercizi fisici da svolgere, esercizi per
allenare la mente, o fornisce un contatto
diretto con l’operatore sanitario. I dati sono
raccolti e analizzati nella sala di controllo e, se
necessario, un team dedicato del Dipartimento
dei Servizi Sociali di Bolzano viene allertato
A che punto sono le Smart City italiane?
servizi sempre migliori nei diversi ambiti
che qualificano la vita nei centri urbani,
dall’energia sostenibile ai trasporti efficienti,
dalla maggiore sicurezza all’assistenza socio
sanitaria, dalla lotta all’evasione fiscale alle
politiche di risparmio. Tutto questo in uno
scenario competitivo globale e a fronte di
infrastrutture che invecchiano e diventano
inadeguate.
Per capire a che punto sono le Smart City
italiane abbiamo posto alcune domande a
Valerio Maria Imperatori, Smarter Cities
Leader IBM Italia
Valerio Maria Imperatori,
Smarter Cities Leader IBM Italia
I
BM per prima e sin dal 2007 ha seguito
l’origine e la genesi del tema Smarter
Cities che coinvolgeva la Comunità
Europea, dal suo governo a Bruxelles
al suo Parlamento di Strasburgo. In quelle
sedi Comunitarie prendeva forma un modello di città ridisegnato da nuove politiche
energetiche e in questa direzione venivano
individuate e stanziate ingenti risorse economiche per le città europee capaci di progetti
e soluzioni innovative. Anche in Italia c’è
stato uno sviluppo in tale direzione che ha
coinvolto molte citta’ . Gli amministratori
delle nostre città hanno di fronte a loro
sfide enormi ma anche il dovere di garantire
Qual è la vostra percezione in merito alla
conoscenza e consapevolezza che si ha
negli enti pubblici locali italiani sul tema
Smart City?
E’ chiaro che le scelte e le eventuali risorse
delle nostre città non sono sufficienti, occorre che il nuovo Governo auti, consolidi e sviluppi i progetti Smarter Cities. Oggi più che
mai andrebbero quanto meno rivisti i vincoli
troppo stretti del patto di stabilità, quelli che
limitano le capacità di indebitamento delle
Amministrazioni locali. Sono molti i Comuni
virtuosi che oggi pur disponendo di risorse
non possono utilizzarle. Ma allo stesso
tempo, l’assenza di risorse economiche
non può e non deve essere un alibi per
rinunciare a politiche d’innovazione. IBM
ha per esempio individuato nella pubblica
illuminazione uno dei settori di risparmio
per le casse comunali che potrebbero abbattere i loro costi energetici e di manutenzione
anche del 50%. Insomma, anche se un forte
inibitore sono gli investimenti iniziali, il
Project Financing anche per il digitale e la
definizione di programmi auto sostenibili da
un punto di vista economico attraverso le
maggiori entrate come contrasto elusione ed
evasione, valorizzazione patrimonio e riduzioni costi come cicli di manutenzione beni e
razionalizzazione dei servizi possono essere
la soluzione per passare dalla progettazione
alla realizzazione concreta.
Quali sono le competenze che mettete in
campo per supportare gli enti locali che
vogliono affrontare un progetto di tipo
Smart City?
In questa sfida di innovazione negli ultimi
6 anni IBM è stata a fianco di molti amministratori e cittadini ed ha realizzato più di
2.000 progetti di smarter cities per grandi
metropoli e/o città medio piccole. In Italia
abbiamo incontrato almeno 170 città, cercando nei limiti delle nostre compentenze e
delle normative vigenti, di aiutare i Sindaci
che a fronte di una volontà di attuare progetti
innovativi spesso sono stati costretti a rinunciarvi per mancanza di risorse economiche.
Qui è nata l’idea del “costo zero”, in buona
sostanza la copertura dell’investimento
economico perseguibile con risparmi accertati derivanti dalle soluzioni tecnologiche
applicate. Abbiamo così contribuito a delineare nuove forme di partenariato economico
pubblico-privato e pubblico-pubblico.
Rispetto allo scenario europeo, quali differenze emergono dalle vostre esperienze in
questo ambito realizzate in Italia?
Questa sfida può essere vinta solo con
soluzioni innovative da tutti i punti di vista:
tecnico, organizzativo ed economico. E
soprattutto, grazie anche allo sviluppo delle
tecnologie e dei supporti mobile, smart phone, tablets, le sfide si vincono con il diretto
coinvolgimento della popolazione e delle
sue organizzazioni attive sul territorio. In
questo senso la rete e la possibilità d’accesso
ad essa deve divenire un diritto per tutti,
tanto quanto il diritto all’istruzione. In Italia
registriamo qui un ritardo. L’assenza di
infrastrutture di rete per tutto il territorio
nazionale è infatti uno dei primi obiettivi
dell’Agenzia per l’Italia Digitale.
e potrà intervenire. “22,6% dei cittadini di
Bolzano ha più di 65 anni e vuole restare il
più a lungo possibile nella propria casa. Il
progetto, primo nel suo genere in Alto Adige,
sviluppato dal Comune di Bolzano con IBM e i
partner coinvolti nell’iniziativa, permette agli
anziani di farlo, e garantisce ai famigliari che
i loro cari siano a casa sicuri e tranquilli.”
ha detto Michela Trentini, Direttore Ufficio
Pianificazione Sociale del Comune di Bolzano
“La soluzione innovativa sviluppata per
Bolzano fa parte della strategia di IBM, che
mira a sfruttare le tecnologie disponibili in
modo più intelligente. E’ ciò che noi chiamiamo smarter town, migliorare la qualità
della vita per tutti i cittadini, in un modo
economicamente efficiente”, ha detto Maria
Cristina Farioli, Business and Innovation
Director di IBM Italia. La soluzione Abitare
Sicuri-Sicheres Wohnen è stata sviluppata
anche con il supporto tecnologico di Eurotech,
Huawei e PPM.
Bari e Cosenza:
infrastrutture energetiche
per una città più smart
I
l progetto “Res Novae” (acronimo di Reti, Edifici, Strade, Nuovi Obiettivi Virtuosi per
l’Ambiente e l’Energia), è stato illustrato a Bari alla presenza del sindaco Michele Emiliano
ed a Cosenza alla presenza del sindaco Mario Occhiuto e con gli interventi di Livio
Gallo, direttore della divisione Infrastrutture e Reti di Enel, società capo-fila del progetto .
Presenti anche i rappresentanti delle altre aziende partner del Progetto: General Electric e IBM,
Esperience ed Elettronika (le PMI locali coinvolte), CNR, Enea, Politecnico di Bari e Università
della Calabria. Si tratta di una piattaforma per la gestione ottimizzata dei flussi energetici a
livello cittadino, basata sull’uso e sull’integrazione di tecnologie innovative in campo energetico
ed informatico. Sistemi e dispositivi che consentiranno di abilitare, anche mediante lo sviluppo
di una rete elettrica “Smart”, nuovi servizi ai cittadini e alle Pubbliche Amministrazioni per gli
edifici, privati e pubblici, le strade, l’illuminazione pubblica. Infine, un centro di monitoraggio
e controllo a servizio della Pubblica Amministrazione, dei cittadini e degli altri soggetti interessati che fornirà le principali informazioni energetiche dell’eco-sistema urbano
La ricerca porterà all’implementazione di uno “Urban Control Center” curato da IBM che
fornirà informazioni relative al contesto ambientale urbano – a partire da quelle energetiche
fornite da Enel - alla pubblica amministrazione, ai cittadini e agli altri soggetti interessati. Una
sorta di sala controllo della città in cui la pubblica amministrazione avrà a disposizione la mappa
energetica della città e altre informazioni necessarie per supportare le attività di pianificazione
strategica territoriale.
Con la conclusione del progetto si conta di avere grandi benefici non solo in termini di razionalizzazione dei consumi energetici, ma anche di creazione di nuovi posti di lavoro e di un indotto
green connesso allo sviluppo del progetto. È infatti anche prevista la realizzazione del Centro
di Competenza Enel Distribuzione a Bari in cui lavoreranno giovani in sinergia con i ricercatori
delle altre società partner del progetto. Il centro disporrà di apparati e sistemi avanzati per la
modellazione delle reti elettriche attive e la simulazione in tempo reale del loro comportamento.
Ciò consentirà il riscontro dei modelli e la completa verifica dell’integrazione in rete dei prototipi
prima della loro installazione.
Con Res Novae Bari si compie un nuovo importante passo verso la Smart City di un futuro
sempre più vicino.
4
www.smartcityjournal.com
[email protected]
Journal
[email protected]
www.smartcityjournal.com
Journal
5
in Primo piano
Trento: conclusa la prima conferenza Le città del futuro
internazionale su smart cities
desiderate dai giovani
e servizi intelligenti.
L
Paolo Traverso , direttore di Trento RISE
a conferenza “Digital Cities of
the Future“, si è tenuta a Trento
a settembre presso il Consorzio dei
Comuni Trentini , organizzata dal
polo dell’innovazione Trento RISE con
l’Osservatorio Smart Cities dell’Associazione
Nazionale dei Comuni Italiani (ANCI), il
Consorzio dei Comuni Trentini e EIT ICT
Labs Italy. Una grande occasione per confrontarsi sulle migliori esperienze nazionali
ed europee nel settore delle smart cities e dei
servizi intelligenti. Tra i numerosi interventi
ne citiamo alcuni: Paolo Traverso,
direttore di Trento RISE – ha dichiarato
«Le tecnologie sono importanti, ma
bisogna porre il cittadino al centro,
perché è il cittadino, con le sue esigenze, che deve definire la smart city.
È quello che stiamo cercando di fare
a Trento RISE.Anche noi ingegneri
abbiamo capito che la tecnologia, pur
L
essendo utilissima, da sola non basta.
E se vogliamo davvero mettere al
centro di tutto il cittadino, è cruciale
una cinghia di trasmissione con il territorio: la Pubblica Amministrazione.»
Altrettanto importante, poi, coinvolgere le piccole e medie imprese, vero
cuore del nostro tessuto produttivo,
così da portare le innovazioni prodotte
nelle smart city «nel mercato e fuori
dai territori di sperimentazione.» .
Paolo Testa, responsabile Osservatorio
Smart Cities nonché direttore Cittalia Centro
Studi ANCI, afferma che il tema delle smart
city «va presidiato con attenzione, e
infatti l’ANCI ha un osservatorio specifico che collabora con il FORUM PA
e si sta consolidando. Non si tratta di
un progetto imposto, calato dall’alto,
ma un aiuto molto concreto a disposizione dei comuni.» Testa ha voluto
poi sottolineare come nell’ambito delle
smart city «le politiche vengono prima
delle tecnologie. Quest’ultime sono
uno strumento per realizzare le
prime.» Marino Simoni, presidente del
Consorzio dei Comuni Trentini,ha sottolineato «non c’è un futuro per la pubblica
amministrazione né per la cittadinanza senza guardare all’innovazione,
senza puntare allo smart territory.»
Cristiano Radaelli, presidente di Anitec
e vicepresidente di Confindustria Digitale, ha
spiegato come «oggi, nel mondo, circa il
50% delle persone viva nelle città. Le
città, dunque, devono essere costruite
intorno alla persona.» Per rendere più
smart un centro urbano «non basta realizzare l’infrastruttura tecnologica;
bisogna prima capire come vuole essere la città in futuro, e solo sulla base di
quello costruire infrastrutture e spazi.» Fondamentale, in questo senso, il ruolo
delle Pubbliche Amministrazioni. Che non
devono solo guidare lo sviluppo innovativo
e gestire la collaborazione tra pubblico e privato, ma generare condivisione tra i cittadini.
Nel corso delle giornate ci si è quindi
soffermati su esempi concreti di città e soluzioni intelligenti: dal cruscotto smart city di
Torino, al Rinascimento 2.0, passando per i
contributi del settore privato. Il direttore del
FORUM PA Gianni Dominici, «nella
dimensione urbana si concentrano i
problemi del mondo, ma anche le soluzioni», e che servono «nuovi metodi
e nuovi approcci che tengano conto
della crisi».
Nel confronto per diventare Smart
Bologna è la più avanzata
o Smart City Index di Between vuole
essere un contributo allo sviluppo delle
Smart Cities in Italia, che sta avvenendo in modo lento e disomogeneo. Lo
Smart City Index, un ranking di tutti i 116
Comuni capoluogo di provincia “primari” individuati dall’ISTAT, basato su tre
elementi distintivi: Misura quello che c’è
di Smart nelle città, già disponibile per i
cittadini, e non solo i progetti o i dati di struttura e qualità della vita; Deriva i dati principalmente da indagini ad hoc effettuate
direttamente da Between; utilizza
quindi dati originali, a completamento di dati
ufficiali di fonte istituzionale (ISTAT, MIUR,
ecc.); Va a coprire una vasta gamma di
aree tematiche, dalle infrastrutture a banda larga ai servizi digitali (mobilità, scuola,
sanità, ecc.), fino agli indicatori relativi allo
sviluppo sostenibile delle città (Mobi­
lità
Alternativa, Energie Rinnovabili, Efficienza
Energetica e gestione delle Risorse Naturali:
aria, acqua, rifiuti).
Dai risultati del report 2013, Bologna è
risultata la più avanzata in ottica Smart
City con innovazioni quasi in tutte le aree
tematiche ad eccezione delle risorse naturali;
Milano vince per diffusione del broadband,
Roma prevale nello smart government. Tra
le città medie Reggio Emilia è la piu smart,
seguono Brescia, Piacenza, Parma, Monza,
Vicenza. Il rapporto completo su www.
between.it
Lo Smart City Index è uno strumento dinamico che deve crescere e svilupparsi seguendo la
crescita e lo sviluppo delle innovazioni. alle
città consente di effettuare un assessment
per la loro road­map digitale, di posizionarsi
rispetto alle altre città e di sup­portare con dati
concreti la loro candidatura ai finanziamenti
per le Smart Cities; alle Regioni consente
di effet­tuare il benchmark delle città sul loro
territorio, ai fini della road­map digitale della
“Smart Region”; a chi, a livello nazionale, definisce e supporta le politiche di innova­zione
delle città (come l’Agen­zia per l’Italia
Digitale, che per questo ha patrocinato questa iniziativa), fornisce un benchmark delle
città, una metrica dell’in­novazione Smart sul
territorio, un metodo per identificare le best
practice ed i modelli di rife­rimento, e poter
così impostare delle linee guida per le Smart
Cities; alla domanda e all’offerta come
strumento di interazione, a par­tire da una
nomenclatura comune.
Journal
Direttore Responsabile:
Nello Meli
[email protected]
Collaboratori:
G. Baiardi, M. Meli, F. Mesiti,
E. Viarengo, M. Zucchini,
D
a uno studio NTT DATA condotto in collaborazione con il Liceo
Scientifico Albert Einstein di Milano, per indagare il rapporto tra i
giovani e le Smart City, le città intelligenti del prossimo futuro , emergono dati
interessanti ed evidenziano le aspettative di come dovrebbe essere la smart city
di domani. L’indagine è stata condotta su cento persone di cui il 75 per cento ha meno
di 40 anni e il 48 per cento è di età compresa tra i 15 e i 24 anni
Ecco le principali caratteristiche che dovrebbe avere una smart city secondo l’indagine:
82% wi-fi gratuito nei locali pubblici,
64% infrastrutture per migliorare la vita dei cittadini,
55% mezzi pubblici intelligenti,
54% energia green,
49% auto elettriche,
46% più capacità di banda per connettersi,
37% community di quartiere,
29% creazione di uno sportello comunale, magari virtuale,
per raccogliere idee per la città.
Le applicazioni mobili più desiderate per una mobilità intelligente
51% informazioni sul traffico in tempo reale;
49% orari di treni e metropolitane;
45% colonnine per ricaricare le auto elettriche;
38% incremento dei servizi di bike sharing;
35% incremento del car sharing.
“L’Aquila città ‘smart’ per reggere
le sfide dei prossimi 30/40 anni”
“La ricostruzione è un nostro diritto,
l’eccellenza nella ricostruzione è un
nostro dovere. In questo percorso
dobbiamo impegnarci per dar vita a
una città ‘smart’ in grado di reggere
le sfide dei prossimi 30/40 anni”. Così
il sindaco di Aquila Massimo Cialente
(nella foto) , nel corso di un incontro a Milano
per approfondire i temi della smart city,
dell’e-governament e più in generale dell’innovazione. Oltre a un serrato confronto con
alcuni dei più importanti soggetti privati impegnati nella modernizzazione del Paese si è
svolto un incontro istituzionale con l’amministrazione milanese, con l’intento di delineare
A. Valat, P. Baill, C. Pereira
Corrispondenti:
Roma, Firenze, Milano, Padova, Torino
Berkeley, Madrid, Parigi
Redazione
strada Mongina 9/15 - 10024 Moncalieri (To)
Tel. +39 348 3380650
[email protected]
Pubblicità:
[email protected]
una comune strategia in questo campo. Oltre
al Sindaco, al meeting anche l’assessore
Alfredo Moroni ed il vicepresidente della
Gsa Salvatore Santangelo; per il comune
di Milano era presente l’assessore Cristina
Tajani accompagnata dal suo staff. Il dibattito si è incentrato sullo sviluppo dei vettori
tecnologici e sulla condivisione delle buone
pratiche amministrative che concorrono allo
sviluppo tecnologico delle diverse realtà territoriali. Un altro tema sviscerato è stato quello
di una “strategia” condivisa per “approcciare”
i diversi canali di finanziamento nazionali
ed europei. Al termine dell’incontro le due
delegazioni hanno concordato un nuovo appuntamento per “formalizzare” la partnership
tra le due città. L’evento rappresenta un punto
di svolta per l’Aquila che, a compimento di
due anni di lavoro, si colloca a pieno titolo
tra le città più attive nel campo della progettazione delle smart city. L’assessore Moroni
ha dichiarato che “si sta aprendo una nuova
fase del nostro percorso, dopo alcuni anni
di progettazione e rodaggio, si avvieranno
i lavori di installazione della ‘smart grid’ di
Enel e quelli di cablatura in fibra ottica della
città e speriamo del comprensorio.
Servizi Fotografici: M-Image Fotografia
Impaginazione e grafica:
studio Comet - Ivrea (To)
Stampa: I.T.S. SpA
Distribuzione
Gratuita con abbonamento postale e in eventi.
SmartCityJournal - Testata di informazione
registrata Tribunale/To (autoriz. 27/2011 )
Tutti i Diritti Riservati - REA TO-993268
6
www.smartcityjournal.com
[email protected]
Journal
in Primo piano
Francia e Italia confronto La UE cambia il look
su Digitale e Smart City alle lampadine
D
i Smart city e innovazione digitale in
Italia e Francia si è parlato in Camera
di commercio di Milano nel corso del
convegno “Economia digitale:
Smart City. Un’opportunità di mercato per le aziende francesi e italiane”,
organizzato dall’Agenzia Francese per
gli Investimenti Internazionali e la
Chambre Française de Commerce et
d’Industrie en Italie (CFCII) in collaborazione con la Camera di commercio di
Milano.”. È stato di quasi 2 miliardi di euro
l’interscambio commerciale tra Lombardia e
Francia nel settore legato all’ICT nel 2012,
quasi 940 milioni di euro le importazioni
(64% nazionale) e 842 milioni le esportazioni
(51% nazionale). Per import di prodotti
Milano è prima con il 59% lombardo seguita
da Monza e Brianza (35%) mentre nelle
esportazioni si invertono le posizioni, Milano
è seconda (29%) dopo Monza e Brianza
(57%). La Lombardia esporta soprattutto
componenti elettronici e schede elettroniche
(64%) che sono anche il prodotto più importato (31%) insieme agli strumenti e apparecchi
di misurazione e precisione (30%). Emerge
da un’elaborazione Camera di commercio di
Milano su dati Istat al quarto trimestre 2012
e 2011. Nel convegno si sono susseguiti molti
interventi tra cui quello di Cristina Tajani
assessore alle Politiche per Lavoro, Università
e Ricerca del Comune di Milano che ha
dichiarato “Entro fine mese sapremo
quali e quanti dei 12 progetti per una
Milano più ‘smart’ verranno approvati
e finanziati dal Miur, per un ammontare complessivo di circa 170 milioni
di euro”- Ricordiamoci che le nostre citta’ si
stanno dirigendo verso l’EXPO 2015 e gli
appuntamenti come ad esempio “Milano
+ Expo = Smart City” ( tenutosi a fine
maggio) rappresentano l’occasione anche per
i partner tecnologici di Expo 2015 di presentarsi alla città illustrando i propri progetti e
i lasciti tecnologici che, dopo l’appuntamento
con la grande esposizione, diverranno parte
integrante delle strutture e infrastrutture della città. Interessante intervento di Francois
de Brabant, presidente di Between che ha
messo a punto progetti sulle città intelligenti e
la piattaforma di analisi Smart City Index (un
ranking delle “citta’ intelligenti”)
L
a UE ha stabilito che dal 1°
settembre 2013 i produttori
e importatori hanno l’obbligo
di apporre sulla confezione
delle lampadine un nuovo tipo di
etichetta energetica, come previsto dal
Regolamento europeo N. 874/2012, già
pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale. Sulla nuova etichetta, che si potrà
trovare nella versione a colori o monocromatica, sono indicati il nome e/o il
marchio del produttore, l’identificatore
del prodotto, la classificazione energetica
della lampadina e il
consumo ponderato
di energia. Proprio
queste ultime due
caratteristiche costituiscono le principali
novità.Viene
infatti
introdotta una nuova
classificazione
di
efficienza energetica,
con una scala di riferimento che va da A++
(altamente efficiente)
a E (poco efficiente).
Rispetto alla precedente classificazione,
da A a G, questa
nuova serie di valori
mette in evidenza
il miglioramento in
termini di efficienza
energetica
delle
innovative tecnologie
disponibili. Potremmo
dire che la lettera indicata costituisce
il ‘voto’ attribuito all’efficienza della
lampada, ovvero al rapporto tra luce
emessa (lumen) e energia consumata
(Watt) dalla lampadina.
La nuova etichetta introduce, inoltre, il
dato relativo al consumo ponderato
di energia espresso in kWh/1000h
su base annua. Grazie a questo nuovo
elemento, il consumatore sarà informato sul
peso dei consumi energetici in bolletta delle
diverse tipologie di lampade.
Verde urbano:
rappresenta il 2,7%
del territorio dei
comuni capoluogo
di provincia
S
econdo dati Istat, il verde urbano (riferimento 2011 ) rappresenta in media
il 2,7% del territorio dei comuni capoluogo di provincia (oltre 550 milioni
di mq). Il 14,8% della superficie comunale è
inclusa in “aree naturali protette”, mentre la superficie agricola utilizzata (Sau) è pari in media
al 45,5% del territorio. Ogni abitante dispone in
media di 30,3 mq di verde urbano. Le disponibilità più contenute si rilevano al Centro (23 mq
per abitante) e al Nord-ovest (24,3 mq). Nelle
città del Nord-est il valore medio è quasi doppio
rispetto a quelle del Centro e del Nord-ovest
(45,4 mq per abitante) e anche nel Mezzogiorno
è comparativamente elevato (37,1 mq tra le
città del Sud e 26,7 mq nelle Isole) Sono 43 i
capoluoghi con un “profilo verde” definito dalle
seguenti caratteristiche: consistente dotazione
delle superfici destinate a verde urbano (19
città) e, oltre a questa, incidenze superiori alla
media delle aree naturali protette (11 città);
delle superfici destinate a uso agricolo (ulteriori
11 città); di tutte e tre le tipologie considerate (2
città). Nel 15% circa dei capoluoghi la disponibilità di verde urbano è pari o superiore ai 50
mq per abitante, mentre nel 17,7% non si raggiunge la soglia dei 9 mq pro capite, soprattutto
nelle Isole (in un terzo dei capoluoghi) e al Sud
(in più di quattro città su 10). Circa un quinto
delle città presenta valori superiori alla media
sia per densità che per disponibilità del verde
urbano, tra queste Sondrio, Trento, Potenza e
Matera. Bassi valori di entrambi gli indicatori
caratterizzano invece la metà dei capoluoghi
(quasi il 70% tra quelli del Sud).
I consumatori
italiani vogliono
veicoli più
Un cassonetto dei rifiuti causa un incidente stradale: efficienti e meno
condannati il Comune e il gestore
inquinanti
fatti e malfatti
S
e l’incidente stradale è causato da un
cassonetto dei rifiuti posizionato male è
il Comune, insieme al gestore, a dover
risarcire l’utente. È questa la conclusione a cui è giunto il Giudice di Pace di Messina,
Francesca Starvaggi, la quale, con sentenza
7118/2012, ha riconosciuto la responsabilità del Comune di Messina e di
ATO ME 3 e Messinambiente per il
malposizionamento del cassonetto
che ha causato l’incidente. Il conducente
di un veicolo, fermatosi al segnale di stop,
presente nella propria direzione di marcia,
avendo la visuale ostruita da un cassonetto
per la raccolta dei rifiuti, posto in prossimità
dell’incrocio, era stato costretto a riprendere
lentamente la marcia, sporgendosi, per verificare l’eventuale sopraggiungere di veicoli
provenienti da sinistra con precedenza, così
era stato travolto da un’auto nella fiancata
sinistra. A quel punto la decisione dell’utente
di citare il Comune in giudizio. Il Giudice ha
stabilito il nesso causale tra il sinistro occorso
e l’errato posizionamento del cassonetto,
ritenendo che «L’articolo 25 comma 3
del Codice della Strada stabilisce che
i cassonetti per la raccolta dei rifiuti
solidi urbani di qualsiasi tipo e natura
devono essere collocati in modo da
non arrecare pericolo od intralcio alla
circolazione. L’articolo 158 CdS, nel
disciplinare i divieti di sosta e fermata
delle autovetture, al comma 1 lett.
f) prevede che la fermata e la sosta
sono vietate: nei centri abitati in corrispondenza delle aree di intersezione
e in prossimità delle stesse meno di 5
metri dal prolungamento del bordo più
vicino alla carreggiata trasversale salvo diversa segnalazione. Se lo spirito
della norma è quello di vietare che
la sosta degli autoveicoli costituisca
pericolo all’utente ostruendone la
visuale, deve certamente concludersi
che anche il cassonetto dei rifiuti, per
evitare che crei pericoli ed intralcio,
non possa essere posizionato a una
distanza inferiore».
Soddisfazione per il risultato positivo
ha espresso l’avv. Fulvio Capria
Presidente di Confconsumatori Messina,
dichiarando: «Ancora una volta l’attività
dell’Associazione dimostra come si
intervenga spesso in maniera incisiva
a tutela dei diritti dei consumatori
anche nei confronti della Pubblica
Amministrazione».
«La sentenza emessa dal Giudice di
Pace di Messina – afferma l’avv. Carmen
Agnello, legale di Confconsumatori –
enuncia un significativo principio
ovvero il dovere dell’ Amministrazione
comunale di assicurare una quieta
transitabilità ai cittadini nell’ambito
del territorio comunale, vigilando anche sul posizionamento dei cassonetti
dei rifiuti che non devono costituire in
alcun modo intralcio alla circolazione
del flusso veicolare».
I
consumatori italiani vogliono veicoli piu’
efficienti e meno inquinanti
Un sondaggio condotto dall’istituto
Ipsos MORI per conto di Greenpeace
mostra come l’84 per cento degli italiani
(un campione di intervistati tra i 16 e i 70
anni) sia convinto che le case produttrici di
automobili potrebbero produrre veicoli più
efficienti, capaci di offrire agli automobilisti
maggior risparmio di carburante, garantendo
vantaggi economici e inquinando di meno.
Inoltre, più della metà degli intervistati ritiene
che l’Unione Europea debba aggiornare la
propria legislazione per avere norme ancora
più severe in materia di emissioni dei veicoli
a motore Oltre la metà degli intervistati (51%)
ritiene che sia giusto prevedere regole più
severe per le emissioni dei veicoli costruiti
in Europa, anche se questo dovesse incidere
sul prezzo di acquisto delle auto. Inoltre il
27 per cento ritiene che la spesa mensile in
carburanti incida in maniera consistente sul
proprio budget.
[email protected]
www.smartcityjournal.com
Journal
7
Building
In Sardegna un recupero con materiali
naturali e luci a tecnologia LED
Prima
Dopo
Arch. Genzana Fabiani
C
i troviamo nel paese di San Gavino
Monreale, nel Medio Campidano, nella
zona Sud-Ovest della Sardegna. Qui la
materia prima per costruire è sempre
stata la terra cruda. Si utilizza in forma di
mattone, il ladiri, composto da argilla e
paglia e lasciato ad essiccare al sole. Il centro
storico di San Gavino è costituito, per la maggior parte di case e palazzotti (Palattu) per
l’appunto costruiti in terra cruda. In questo
luogo c’è un esempio interessante di recupero architettonico effettuato con materiali
naturali e luci a led per la facciata delle “Ex
Scuole Elementari” sede del Comune di San
Gavino Monreale e .di cui è protagonista l’Architetto Genziana Fabiani (fabianistudio@
gmail.com) specializzata in progettazione
sostenibile e membro dell’Istituto Nazionale
di Bioarchitettura della sezione di Firenze
ed a cui abbiamo rivolto alcune domande su
questo recupero.
Ci può descrivere l’oggetto del recupero?
L’edificio è situato ai margini della Piazza
Marconi; Il prospetto principale, sulla
piazza, è caratterizzato da uno sviluppo simmetrico secondo l’asse centrale verticale, con
una disposizione speculare delle aperture che
presentano un notevole sviluppo verticale.
Arricchiscono il prospetto elementi decorativi quali: la fascia marcapiano, riquadri e
lesenature attorno alle aperture e un frontalino al centro del prospetto che presenta fregi
e la scritta “Scuole Elementari”. I materiali
utilizzati per la costruzione sono quelli tradizionali: basamento in pietra e muro in
mattoni cotti e strutture orizzontali in legno.
La facciata anteriore è realizzata in pietra e
laterizio e, la posteriore, in mattoni crudi.
Le aperture presentano piattabande, archi
a sesto ribassato e stipiti, il tutto realizzato
in mattone pieno. Gli infissi lignei originari
sono stati sostituiti da elementi dello stesso
materiale. L’edificio è tuttora utilizzato dal
Comune: il piano terreno è adibito ad uffici
amministrativi mentre il primo piano a sale
di rappresentanza.
Quali sono stati gli obiettivi del recupero?
L’intervento ha avuto come obiettivo il
Il MUSE vince anche
in sostenibilità.
Renzo Piano al MUSE. Foto Massimo Zarucco. Archivio ufficio stampa PAT
recupero dell’aspetto originario della facciata principale dell’edificio delle ex “Scuole
Elementari”. Tale facciata costituisce, tra
l’altro, il prospetto con la maggiore estensione sulla Piazza Marconi. Considerata la
posizione del manufatto e la sua attuale funzione, che lo rende fruibile dalla popolazione,
l’obbiettivo è stato recuperare il carattere di
rappresentanza e monumentalità del prospetto, accentuato anche dalla scelta di usare
l’accesso principale alla sede Comunale dalla piazza ripristinando uno dei due ingressi
delle ex “Scuole Elementari”. Si è potuto
recuperare, così, la permeabilità dell’edificio
e contribuire alla “rivitalizzazione” della
piazza stessa. Il degrado riscontrato sul
prospetto era dovuto, principalmente, alla
non efficacia del sistema di deflusso delle
acque meteoriche con effetti dirompenti sulla
pittura e sugli intonaci. Anche gli elementi
decorativi, soprattutto la zoccolatura, le due
fasce marcapiano e il cornicione, realizzati in
“L’astronave” MUSE progetto di Renzo
Piano è ufficialmente decollata il 27 luglio .
Finito il countdown partito quasi 10 anni fa,
quando questa idea è nata e ha cominciato a
concretizzarsi, il MUSE ha finalmente aperto
le sue porte alla città e al mondo intero, con
i suoi 12.600 metri quadri di superficie.
Questa opera punto di incontro tra le persone
e la scienza , proietta il museo e la citta’ di
Trento nel futuro “ come ha sottolineato il
direttore Michele Lanzinger durante la 24
ore no stop dell’inaugurazione Ma il MUSE
è anche “sostenibile” Lo scorso 13 giugno ha ottenuto la certificazione LEED® NC
2.2 Gold, rilasciata dall’ente certificatore
GBCI (Green Building Certification Institute)
di Washington, D.C. Il MUSE si colloca
all’interno del nuovo quartiere Le Albere,
riqualificazione dell’ex area Michelin a
Trento. MUSE sarà il primo museo
italiano a ricevere l’ambita certificazione LEED NC, costituendo un
nuovo benchmark nel settore. Livello
GOLD è stato il posizionamento ottenuto
con il sistema di rating LEED, raggiunto
anche grazie al supporto di HABITECH Distretto Tecnologico Trentino per le attività
di “Project Management LEED”.
La strategia energetica ha considerato
l’interazione involucro impianti e combinato
la riduzione dei consumi dell’edificio concepito come sistema con la fornitura di energia
“verde”, il ricorso intensivo alle rinnovabili,
calcestruzzo, presentavano parziali distacchi.
Si rendeva necessario intervenire anche
sulle inferriate di protezione realizzate in
ferro battuto e anche sui due portoni lignei
in corrispondenza degli accessi all’edificio.
La facciata presentava un’uniformità cromatica che “appiattiva” e non metteva in risalto
gli elementi decorativi caratterizzanti il
prospetto. L’effetto di questo “appiattimento”
era riconducibile soprattutto alla scelta del
colore, che, essendo molto chiaro e brillante
non favoriva il “gioco” dato dal chiaroscuro
che si genera quando una superficie, più o
meno uniforme, viene colpita dalla luce.
Cosa l’ha spinta a studiare un effetto di
luce sulla facciata?
Tenere in giusta considerazione l’effetto che
avrebbe avuto, sulla percezione del manufatto, un’adeguata illuminazione notturna. Si
è scelto un tipo di luce radente la superficie
muraria, in modo da poter mettere in evidenza gli elementi decorativi e dare profondità
al prospetto anche nelle ore notturne, in
assenza di luce naturale.
Il progetto dell’illuminazione della facciata
ha previsto l’utilizzo di un impianto con tecnologia LED di ultima generazione (Power
LED) .Gli alloggiamenti sono stati integrati
nel prospetto in modo da non essere visibili,
La piazza presentava una illuminazione
caratterizzata da corpi illuminanti non a
norma riguardo l’inquinamento luminoso e
soprattutto eccessiva; si è ritenuto pertanto
importante perseguire la linea del risparmio
energetico attraverso la sostituzione degli
elementi illuminanti, recuperando nel contempo i pali esistenti e riducendo le lampade
da 28 a 7 ottenendo risultati soddisfacenti.
Museo del Louvre:
Monna Lisa
si illumina di LED
S
i è tenuta nella Hall Napoleone del
Museo del Louvre una cerimonia di
illuminazione per celebrare il completamento del rinnovo dell’illuminazione
con LED Toshiba delle opere della Monna
Lisa e delle Stanze Rosse. Alla cerimonia
hanno partecipatoil Vice Presidente Executive
di Toshiba, Mr. Hidejiro Shimomitsu e il
General Manager del Museo del Louvre, Mr
Hervé Barbaret, insieme a 480 ospiti, inclusi
alcuni dei più importanti clienti europei. Il
Museo del Louvre eToshiba hanno stipulato
un accordo di partnership nel giugno 2010.
Da allora Toshiba ha rinnovato l’illuminazione della Piramide, dei Pyramidion e del
Padiglione Colbert (dicembre 2011) e della
Cour Napoleon (maggio 2012) – una testimonianza dell’investimento del Louvre nella
preservazione ambientale.
I rinnovamenti hanno infatti diminuito drasticamente il consumo di energia, raggiungendo
una riduzione del 73% dell’energia prodotta
dall’illuminazione esterna. Una lampada
unica, altamente innovativa, è stata installata
di fronte alla Monna Lisa e nascosta nella
mensola posta a fianco del dipinto. La lampada utilizza 34 LED e consente la compensazione del cambiamento di colore causato
dal vetro protettivo e dalla luce naturale.
Questa lampada include diversi sistemi ottici
per inquadrare il dipinto e per mantenere la
completa uniformità di illuminazione del capolavoro. Un sistema di controllo innovativo,
che consente al Museo del Louvre di adattare
lo spettro della lampada con la massima
precisione, è stato sviluppato per garantire la
più alta fedeltà ai colori possibile.
MUSE (Foto Alessandro Gadotti. Archivio TrentoFutura)
fotovoltaico e geotermia, nel contesto di un
intero comparto servito dalla nuova centrale
di trigenerazione. Altresì integrato è stato
l’approccio al “sistema acqua”, con risparmio
dell’uso di acqua potabile quintuplicato
rispetto ai migliori benchmark di riferimento
grazie all’adozione incrociata di sistemi di
riduzione e il riutilizzo dell’ acqua piovana.
Importanti sono state anche le prestazioni
degli spazi interni, dove la relazione con le
viste sul paesaggio e la luce naturale e l’uso di
materiali basso emissivi hanno puntato ad alte
prestazioni in termini di comfort e salubrità.
Per i crediti del segmento costruzioni vanno
rilevati i punti di “performance esemplari”,
ottenuti grazie all’interramento totale dei
parcheggi e quelli inerenti alla gestione dei rifiuti delle attività di costruzione la cui quasi
totalità è andato riciclato.
Il valore d’integrazione portato in luce
nel perseguimento di obiettivi “green” è
uno dei risultati metodologicamente più
interessanti di questo percorso. Il risultato
globale ottenuto con la certificazione LEED
dell’intervento ha una valenza ulteriore se si
considera che il MUSE svolgerà una importante funzione pedagogica. Il MUSE dunque
come “Building as a teaching tool” edificio
come uno strumento di insegnamento, che
può ispirare ed educare.
Inoltre tra 3.300 metri quadri di esposizioni
permanenti e di 500 metri quadri di mostre
temporanee, verrà realizzata una
sezione espositiva dove i visitatori
potranno conoscere le strategie per
rendere gli edifici più sostenibili
ed efficienti. Un’occasione dunque per
conoscere LEED e toccare con mano come si
persegue la certificazione e cosa significa in
termini tangibili.