Mobilità sostenibile: chiave di lettura per ripensare le
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Mobilità sostenibile: chiave di lettura per ripensare le
Building In primo piano Recupero in Sardegna Abitare Sicuri a pagina 7 NUMERO SPECIALE a pagina 3 ANNO III - Ottobre 2013 Journal Il primo giornale per una città intelligente mensile indipendente di informazione - www.smartcityjournal.com - [email protected] - copia omaggio “La città del futuro” S Protagonista negli eventi di Bologna, Milano, Barcellona mart City Exibition (Bologna 16 - 17 18 ottobre) quest’anno si svolge in contemporanea con SAIE, il 49esimo Salone dell’Innovazione Edilizia, realizzando l’evento italiano di riferimento per l’elaborazione e la verifica dei percorsi verso nuovi modelli di città che sappiano mettere al centro i cittadini e i soggetti produttivi dei territori urbani. Nell’arco dei tre giorni, le due manifestazioni condivideranno, infatti, sei importanti appuntamenti comuni in cui il Governo italiano, la Commissione Europea, i massimi esperti del settore e i big player industriali si confronteranno sulle nuove politiche per le città quali fattori di sviluppo per il rilancio del Paese. Gianni Dominici direttore generale di FORUM PA dichiara “La via italiana alla Smart Cities sembra ancora lunga e tortuosa per le difficoltà che il nostro paese sta ancora vivendo e per l’evidente mancanza di un forte impegno da parte dei nostri governi a condividere un progetto di futuro. Ma è una strada oramai tracciata, che dobbiamo inevitabilmente percorrere fino in fondo. Infatti è proprio partendo dalle città che possiamo e dobbiamo immaginare percorsi e azioni per un futuro più sostenibile e inclusivo, in cui il cittadino non sia mero destinatario degli interventi di chi governa, ma coprotagonista delle iniziative sul territorio”. A Smart City Exhibition molte le esperienze di successo: dalla seconda edizione di iCity Rate, il Rapporto annuale con il rating sulle città intelligenti italiane, che verrà presentato il 16 ottobre; ai format innovativi Meet the City per il confronto tra le best practice europee. Ma tante anche le novità del 2013: in primis la presenza in manifestazione delle oltre cinquanta città aderenti all‘Osservatorio Nazionale Smart City dell’ANCI che presenteranno il Vademecum realizzato per supportare le città nella stesura di un piano operativo per la Smart City; o ancora, la presentazione dei Gianni Dominici, dir.generale di Forum PA (foto di Stefano Corso) Paper di ricerca selezionati attraverso una Call pubblica realizzata nei mesi scorsi in partnership con le più importanti Università italiane. Sguardo puntato sulla programmazione, quindi, ma anche sui progetti ad alto contenuto tecnologico grazie alla presenza del CNR. Nel corso del convegno inaugurale, inoltre, il Presidente del CNR Luigi Nicolais premierà le tre città selezionate per il progetto Energia da Fonti Rinnovabili e ICT per la Sostenibilità Energetica, promosso in collaborazione con ANCI, ognuna delle quali riceverà un investimento in tecnologie e strumentazione pari a circa 1 milione di euro. Restando nell’ambito della ricerca, molti gli appuntamenti realizzati in collaborazione con diverse Università italiane. L’Università di Roma Tor Vergata, inoltre, presenterà il programma di un master dedicato alle smart city ideato con FORUM PA e che partirà subito dopo la manifestazione. Di altissimo profilo i relatori già confermati: dai ministri Enrico Giovannini, Graziano Delrio, Maurizio Lupi e Carlo Trigilia; dal Sindaco di Torino e Presidente ANCI Piero Fassino, dal Presidente di Cassa Depositi e Prestiti, Franco Bassanini, da Mr. Agenda Digitale Francesco Caio, dal Viceministro con delega alle Comunicazioni Antonio Catricalà ed altri; si potranno ascoltare speaker provenienti dalle principali città europee e americane. Tra gli altri: il Direttore della New Urban Mechanics di Boston, Nigel Jacob; il Coordinatore delle a pagina 2 Mobilità sostenibile: chiave di lettura l’editoriale per ripensare le nostre città Sportello Raccomandate Andrea Orlando Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare “La promozione di sistemi di mobilità urbana che migliorano l’accessibilità delle città e riducono gli impatti ambientali associati alla congestione del traffico urbano rappresentano la ratio alla quale si ispira l’azione del Ministero. Agire sulla razionalizzazione del trasporto urbano e degli spostamenti,modificare lo spazio pubblico e la sua destinazione d’uso, è una preziosa chiave di lettura per ripensare le nostre città e l’occasione per immaginare un nuovo urbanesimo”. Lo ha dichiarato il ministro Orlando in occasione del convegno “Smart mobility per città più vivibili”, organizzato a Roma dall’Ambasciata dei Paesi Bassi in Italia e dalla Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile, in collaborazione con il Ministero dell’Ambiente e con Roma Capitale. Il convegno che ha aperto l’EuropeanMobility week e fa parte delle tappe di avvicinamento agli Stati Generali della Green Economy che si terranno a Rimini nel novembre prossimo, ha visto un confronto tra Italia e Olanda sulla mobilità sostenibile e sulle strategie dei due paesi per sconfiggere traffico e inquinamento. Sedici esperti, 8 olandesi e 8 italiani, hanno discusso di questioni e problemi che toccano la vita quotidiana di tutti noi: come alleggerire il peso del traffico, a pagina 2 “tartaruga” Parliamo di città intelligenti e quindi immaginiamo dei servizi piu celeri e piu organizzati. Noi editori per esempio con le Poste abbiamo gia’ l’esperienza delle spedizioni dei giornali che di rapido e veloce hanno solo il pagamento anticipato con l’interrogativo di arrivare a destinazione in 5 giorni lavorativi (utopia) o perdersi chissa dove diventando missive per i posteri. Qualche giorno fa a Torino nell’ ufficio postale Torino 49 ci è capitato di aspettare quasi un’ora per una raccomandata;Scopriamo che lo sportello delle raccomandate era adibito al pagamento di pensioni e bollettini ma senza alcun avviso per il pubblico. Abbiamo chiesto spiegazioni ad un’impiegata dello sportello ma sguardo e risposta ve li lascio immaginare; parliamo con il capo servizio che si è giustificato dicendo che a inizio mese in quell’ufficio veniva applicata quella procedura. BOLOGNAFIERE 16-17-18 OTTOBRE P AD 31 E CENTRO SERVIZI | INGRESSO LIBERO | ORE 9-18 Il più importante evento italiano sulle politiche urbane e l’innovazione tecnologica per le città UNA MANIFESTAZIONE DI MAIN PARTNER D’INTESA CON ASSOCIAZIONE NAZIONALE COMUNI ITALIANI IN COLLABORAZIONE CON www.smartcityexhibition.it 2 www.smartcityjournal.com [email protected] Journal in Primo piano continua da pagina 1 Città Digitali Latinoamericane Juan Pablo Espinosa; il Chief Information Officer di Barcellona Manel Sanromà; lo studioso Nicos Komninos, protagonista nella definizione delle linee di programmazione europea nel settore; Daniel Sarasa, Urban project manager di Saragozza; Florence Barale, Assessore per Nizza-Costa Azzura città Metropolitana; Fabrice Roussel, Vice Presidente di Nantes Métropole (la Comunità Urbana di Nantes, che conta 590.000 abitanti e 24 comuni, ed ha ricevuto quest’anno il titolo di Capitale verde europea). Foto: inserirla a inizio pagina dove c’è piccola dichiarazione. Smau ( Milano 23-25 ottobre ) presenterà un’edizione ricca di iniziative dedicate agli oltre 50.000 imprenditori e manager attesi. A dare alcune anticipazioni sulle novità in programma, Pierantonio Macola, Amministratore Delegato di Smau: “I nostri visitatori, imprenditori e manager di tutte le industrie attive in Italia, ma anche i decisori delle Pubbliche Amministrazioni locali troveranno in questa cinquantesima edizione tutti quegli ‘ingredienti’ che abbiamo visto rilevanti negli oltre 1.000 casi di successo analizzati dal ‘Premio Innovazione ICT’; in altre parole il segreto della ‘ricettà delle imprese italiane che hanno già superato la crisi grazie all’innovazione: dalla traiettoria di sviluppo definita dalla Comunità Europea in Horizon 2020, agli indirizzi strategici Pierantonio Macola, amm. Delegato Smau introdotti in Italia con i Cluster Tecnologici Nazionali*, alle agevolazioni e strumenti finanziari a supporto delle imprese, rese disponibili dalle diverse Regioni, alla migliore offerta tecnologica che l’industria digitale ha affinato specificamente per le imprese italiane, ma anche le startup, i laboratori, i centri di ricerca che abbiamo conosciuto nel nostro tour in giro per l’Italia. Il tutto in “stile Smau” con casi pratici di successo, premi e testimonianze dei protagonisti. Non mancheranno poi i momenti informativi di massimo 50 minuti, incontri e presentazioni, modello “speed pitching”, e il contatto diretto con le migliori School of Management e Società di Consulenza nazionali e internazionali” Protagonisti di Smau 2013 saranno anche i Premi dedicati alle numerose eccellenze italiane. Dopo aver fatto tappa nelle principali regioni italiane e aver raccolto le esperienze eccellenti di oltre 100 comuni e città del nostro Paese, il Premio Smart City accenderà i riflettori sui più innovativi progetti di sviluppo delle città intelligenti. A chiudere il programma di premi dei due giorni i Mob App Awards, realizzati in collaborazione con la School of Management del Politecnico di Milano porteranno sul palcoscenico nazionale di Smau Milano le migliori app per dispositivi mobile. Un altro tassello importante dell’appuntamento milanese sarà l’iniziativa dedicata alle Smart City realizzata in collaborazione con Anci Lombardia e Regione Lombardia: un evento nell’evento che prevederà, accanto al premio dedicato, un appuntamento istituzionale per delineare lo scenario di mercato, valorizzare i migliori casi in Lombardia e in Italia e dare valore ai protagonisti delle Pubbliche Amministrazioni Locali; un ciclo di laboratori da 50’ sulle principali tematiche Smart City, moderati dai giornalisti di scienza di Radio 24; un’Area Startup per far emergere le giovani aziende che operano nello specifico in ambito di città intelligenti. Smart City Expo World Congress 2013 (Barcellona 19-21 novembre ) ha già iniziato a porre le basi per la prossima edizione. Il terzo vertice mondiale sulla città intelligenti si terrà alla Fira de Barcelona dal 19 al 21 novembre. Molti i relatori che porteranno le loro idee e competenze nella sfida collettiva di trasformare le città esistenti in luoghi capaci di assorbimento e la gestione sostenibile delle popolazioni in crescita, dal punto di vista economico, sociale e ambientale. I dati forniti dalle Nazioni Unite indicano che le città saranno al centro principale dello continua da pagina Peccato che alcuni utenti presenti hanno smentito il capo servizio lamentando una efficienza costante ed un comportamento del personale poco cortese. Se questo è andare verso un servizio intelligente pensando alle smart city del futuro ci vengono molti dubbi specialmente quando manca nel personale l’educazione ed il buon senso mancanze che non fanno altro che portare l’utente all’esasperazione. Suggeriamo alle Poste: un corso di formazione comportamentale al personale addetto agli sportelli non sarebbe un buon investimento? Comunque, ormai è risaputo che Poste Italiane a causa della diversificazione del proprio business spesso trascura i servizi primari come le raccomandate. Altroconsumo a seguito di una indagine ha messo in evidenza l’inefficienza del servizio di Poste Italiane Tra i 1 come favorire i mezzi di trasporto alternativi alla macchina, come arrivare a uno sviluppo urbano intelligente. Inoltre hanno illustrato le best practices nei rispettivi paesi, in modo che l’incontro ha costituito anche un primo momento per sviluppare partnership fra i due paesi in questo settore. I dati parlano chiaro: nel 2012 in Italia , ad esempio, il 70% delle emissioni di CO2 dei trasporti sia passeggeri che merci è stato prodotto per coprire distanze inferiori ai 50 km, per lo più all’ interno dello Rocky Mountain Institute (USA), Kent Larson, direttore del gruppo di ricerca Changing Places e condirettore della City Science Initiative al MIT Media Lab (Massachusetts Institute of Technology) e Anthony Townsend Direttore di Ricerca dell’Istituto for the Future e tanti altri che andranno ad integrarsi al nostro vasto programma. I numeri di Smart City Rosa Paradell – direttore Smart City World Congress Expo Wold Congress… Nella sua ultima edizione, ci sono stati più di sviluppo mondiale nei prossimi decenni e un 300 relatori provenienti da cinque continenti aspetto cruciale nel futuro dell’umanità sarà e più di 7.000 visitatori provenienti da 82 pacome nuove città sono costruite e come quelli esistenti verranno trasformatie. Barcellona esi. Quest’anno abbiamo fatto un passo nella affonterà in questo evento le tematiche della internazionalizzazione. Ciò è dimostrato dal città del futuro. notevole aumento della presenza internazioAbbiamo fatto alcune domande a Rosa nale che arriva a 21 delegazioni provenienti Paradell, direttore di Smart City World da paesi di tutto il mondo, confermate ad Congress oggi. Alcuni di questi paesi, prima di affronQuali presenze significative ci saranno al tare le principali sfide urbane che avranno le vostro Smart City Expo World Congress loro città nei prossimi anni devono esplorare 2013? le opportunità di business in questo nuovo Questa terza edizione di Smart City Expo campo. World Congress, riunirà alcuni tra i maggiori da Barcellona ..e fino a dove? esperti internazionali e pensatori sul terreno La nostra intenzione- conclude Rosa Paradell urbano al fine di affrontare le grandi sfide - è quella di andare avanti come “ l’evento di della città Tra i relatori all’ordine del giorno riferimento mondiale “: da Barcellona ... fino ci sarannoRichard Florida, economista ed a tutto il mondo! esperto di sviluppo urbano, Amory Lovins, scienziato ambientale e ricercatore capo delle aree urbane ed il costo per i trasporti incide in maniera pesante sul portafoglio delle famiglie italiane, essendo la terza voce di spesa.In Olanda invece dove già da tempo si sta sperimentando una mobilità più dolce su 16,6 milioni di abitanti si possono contare 18 milioni di biciclette, e su una superficie di 37 mila Km2 ci sono 35.000 chilometri di piste ciclabili. “L’Olanda in questo campo ha molto da offrire — ha osservato l’Ambasciatore Michiel den Hond – il mio Paese è giustamente conosciuto come il Regno delle Biciclette. Ne andiamo fieri, perché la bici è un mezzo di trasporto comodo, economico pulito e poco ingombrante. Ma non è l’unica alternativa all’inferno quotidiano del traffico cittadino congestionato e maleodorante. Trasporto elettrico, logistica sostenibile, crescita urbana intelligente: in Olanda li stiamo sperimentando tutti, con risultati sempre più soddisfacenti”. Proprio a sottolineare il “gemellaggio” Olanda-Bicicletta, l’Ambasciatore, ha regalato al ministro Orlando e al sindaco di Roma Marino, due biciclette da città di alto design, prodotte dalla ditta artigianale olandese VanMoof. maggiori disservizi riscontrati si rilevano: la spedizione tornata al mittente, mancato recapito senza specificarne il motivo, ritardi, danneggiamento della missiva. Altroconsumo ha poi provveduto a inoltrare 246 reclami e ha lasciato trascorrere i 40 giorni che le Poste si riservano per la lavorazione; al termine di questi giorni d’attesa le risposte ricevute sono state soltanto 17 di cui solo una con esito positivo con relativo rimborso. Dunque, per presentare un reclamo ci sono principalmente quattro modi: La prima modalità è quella di compilare una lettera che è possibile reperire sia negli uffici postali sia su internet; è poi possibile scrivere a Casella Postale 160 – 00144 Roma; in alternativa si può chiamare il numero verde 803160; infine si può inviare una email a [email protected] Comunque decidete voi se volete perdere altro tempo. 2013 Milano, 23-25 Ottobre – FIERAMILANOCITY XX edizione di Comuni Ricicloni C onsegnati a Roma i premi della XX edizione di Comuni Ricicloni: sono 1.293 i campioni nella raccolta differenziata dei rifiuti, il 16 per cento dei comuni d’Italia per un totale di 7,8 milioni di cittadini che hanno detto addio al cassonetto, pari al 13 per cento della popolazione nazionale che oggi ricicla e differenzia i rifiuti alimentando l’industria del anni acceleratore di innovazione per le imprese CO NTAT T I +39.049.8808444 [email protected] www.smau.it riciclo e quindi la Green Economy. Comune vincitore assoluto è Ponte nelle Alpi, 8.508 abitanti in provincia di Belluno, che per il quarto anno consecutivo raggiunge livelli di eccellenza; tra i capoluoghi del Nord vince proprio Belluno mentre per il Sud primeggia Salerno. Tra i comuni sopra i 10 mila abitanti si distinguono per il Nord, Zero Branco (TV), al Centro Serravalle Pistoiese (PT) e al Sud il Comune di Monte di Procida (NA) e per quelli con meno di 10 mila abitanti vincono Sant’Orsola Terme (TV) per il Nord, Montelupone (MC) per il centro e per il Sud Casal Velino (SA). smart working agenda digitale startup social commerce apps fabbrica intelligente cloud agevolazioni e strumenti finanziari smart city [email protected] www.smartcityjournal.com Journal 3 in Primo piano Abitare Sicuri: a Bolzano un progetto di monitoraggio a distanza Q uesta iniziativa che verrà presentata anche a Smau Milano, è nata per migliorare la qualità della vita dei cittadini anziani di Bolzano, consentendo loro una maggiore indipendenza e integrazione nella società, grazie ad una sanità più intelligente e permettendo, al tempo stesso, il contenimento della spesa pubblica attraverso l’uso di tecnologie più accessibili e poco invasive. Il progetto pilota ha avuto la durata di 6 mesi e ha coinvolto 30 persone anziane. Lo scopo di tale progetto è quello di introdurre e testare un nuovo sistema di telemonitoraggio e tele-assistenza per le persone che necessitano di assistenza domiciliare. Gli anziani sono stati selezionati in base alla loro età e al loro stato di salute. Informazioni sui loro parametri di salute sono state comunicate ai servizi sociali e ad un servizio medico di supporto. Metà del gruppo di anziani hanno comunicato attraverso sistemi touch screen, l’altra metà attraverso device mobili. I sistemi di tele-monitoraggio e tele-assistenza sono stati sviluppati da Dr Hein GmbH. Sviluppato da IBM con il supporto del TIS innovation park, il sistema si basa su una rete di sensori zigbee integrati, che trasmettono dati relativi agli anziani e all’ambiente domestico che li circonda grazie ad un’architettura tecnologica basata su Websphere Application Server, DB2 e MQ Telemetry Transport per la messaggistica. Le informazioni raccolte vengono così visualizzate su un cruscotto in una sala di controllo e veicolate su dispositivi mobili Android ad un operatore via e-mail, sms o twitter. La soluzione consente l’interazione diretta con l’utente finale, fornendo suggerimenti su una serie di attività, tra cui istruzioni sugli esercizi fisici da svolgere, esercizi per allenare la mente, o fornisce un contatto diretto con l’operatore sanitario. I dati sono raccolti e analizzati nella sala di controllo e, se necessario, un team dedicato del Dipartimento dei Servizi Sociali di Bolzano viene allertato A che punto sono le Smart City italiane? servizi sempre migliori nei diversi ambiti che qualificano la vita nei centri urbani, dall’energia sostenibile ai trasporti efficienti, dalla maggiore sicurezza all’assistenza socio sanitaria, dalla lotta all’evasione fiscale alle politiche di risparmio. Tutto questo in uno scenario competitivo globale e a fronte di infrastrutture che invecchiano e diventano inadeguate. Per capire a che punto sono le Smart City italiane abbiamo posto alcune domande a Valerio Maria Imperatori, Smarter Cities Leader IBM Italia Valerio Maria Imperatori, Smarter Cities Leader IBM Italia I BM per prima e sin dal 2007 ha seguito l’origine e la genesi del tema Smarter Cities che coinvolgeva la Comunità Europea, dal suo governo a Bruxelles al suo Parlamento di Strasburgo. In quelle sedi Comunitarie prendeva forma un modello di città ridisegnato da nuove politiche energetiche e in questa direzione venivano individuate e stanziate ingenti risorse economiche per le città europee capaci di progetti e soluzioni innovative. Anche in Italia c’è stato uno sviluppo in tale direzione che ha coinvolto molte citta’ . Gli amministratori delle nostre città hanno di fronte a loro sfide enormi ma anche il dovere di garantire Qual è la vostra percezione in merito alla conoscenza e consapevolezza che si ha negli enti pubblici locali italiani sul tema Smart City? E’ chiaro che le scelte e le eventuali risorse delle nostre città non sono sufficienti, occorre che il nuovo Governo auti, consolidi e sviluppi i progetti Smarter Cities. Oggi più che mai andrebbero quanto meno rivisti i vincoli troppo stretti del patto di stabilità, quelli che limitano le capacità di indebitamento delle Amministrazioni locali. Sono molti i Comuni virtuosi che oggi pur disponendo di risorse non possono utilizzarle. Ma allo stesso tempo, l’assenza di risorse economiche non può e non deve essere un alibi per rinunciare a politiche d’innovazione. IBM ha per esempio individuato nella pubblica illuminazione uno dei settori di risparmio per le casse comunali che potrebbero abbattere i loro costi energetici e di manutenzione anche del 50%. Insomma, anche se un forte inibitore sono gli investimenti iniziali, il Project Financing anche per il digitale e la definizione di programmi auto sostenibili da un punto di vista economico attraverso le maggiori entrate come contrasto elusione ed evasione, valorizzazione patrimonio e riduzioni costi come cicli di manutenzione beni e razionalizzazione dei servizi possono essere la soluzione per passare dalla progettazione alla realizzazione concreta. Quali sono le competenze che mettete in campo per supportare gli enti locali che vogliono affrontare un progetto di tipo Smart City? In questa sfida di innovazione negli ultimi 6 anni IBM è stata a fianco di molti amministratori e cittadini ed ha realizzato più di 2.000 progetti di smarter cities per grandi metropoli e/o città medio piccole. In Italia abbiamo incontrato almeno 170 città, cercando nei limiti delle nostre compentenze e delle normative vigenti, di aiutare i Sindaci che a fronte di una volontà di attuare progetti innovativi spesso sono stati costretti a rinunciarvi per mancanza di risorse economiche. Qui è nata l’idea del “costo zero”, in buona sostanza la copertura dell’investimento economico perseguibile con risparmi accertati derivanti dalle soluzioni tecnologiche applicate. Abbiamo così contribuito a delineare nuove forme di partenariato economico pubblico-privato e pubblico-pubblico. Rispetto allo scenario europeo, quali differenze emergono dalle vostre esperienze in questo ambito realizzate in Italia? Questa sfida può essere vinta solo con soluzioni innovative da tutti i punti di vista: tecnico, organizzativo ed economico. E soprattutto, grazie anche allo sviluppo delle tecnologie e dei supporti mobile, smart phone, tablets, le sfide si vincono con il diretto coinvolgimento della popolazione e delle sue organizzazioni attive sul territorio. In questo senso la rete e la possibilità d’accesso ad essa deve divenire un diritto per tutti, tanto quanto il diritto all’istruzione. In Italia registriamo qui un ritardo. L’assenza di infrastrutture di rete per tutto il territorio nazionale è infatti uno dei primi obiettivi dell’Agenzia per l’Italia Digitale. e potrà intervenire. “22,6% dei cittadini di Bolzano ha più di 65 anni e vuole restare il più a lungo possibile nella propria casa. Il progetto, primo nel suo genere in Alto Adige, sviluppato dal Comune di Bolzano con IBM e i partner coinvolti nell’iniziativa, permette agli anziani di farlo, e garantisce ai famigliari che i loro cari siano a casa sicuri e tranquilli.” ha detto Michela Trentini, Direttore Ufficio Pianificazione Sociale del Comune di Bolzano “La soluzione innovativa sviluppata per Bolzano fa parte della strategia di IBM, che mira a sfruttare le tecnologie disponibili in modo più intelligente. E’ ciò che noi chiamiamo smarter town, migliorare la qualità della vita per tutti i cittadini, in un modo economicamente efficiente”, ha detto Maria Cristina Farioli, Business and Innovation Director di IBM Italia. La soluzione Abitare Sicuri-Sicheres Wohnen è stata sviluppata anche con il supporto tecnologico di Eurotech, Huawei e PPM. Bari e Cosenza: infrastrutture energetiche per una città più smart I l progetto “Res Novae” (acronimo di Reti, Edifici, Strade, Nuovi Obiettivi Virtuosi per l’Ambiente e l’Energia), è stato illustrato a Bari alla presenza del sindaco Michele Emiliano ed a Cosenza alla presenza del sindaco Mario Occhiuto e con gli interventi di Livio Gallo, direttore della divisione Infrastrutture e Reti di Enel, società capo-fila del progetto . Presenti anche i rappresentanti delle altre aziende partner del Progetto: General Electric e IBM, Esperience ed Elettronika (le PMI locali coinvolte), CNR, Enea, Politecnico di Bari e Università della Calabria. Si tratta di una piattaforma per la gestione ottimizzata dei flussi energetici a livello cittadino, basata sull’uso e sull’integrazione di tecnologie innovative in campo energetico ed informatico. Sistemi e dispositivi che consentiranno di abilitare, anche mediante lo sviluppo di una rete elettrica “Smart”, nuovi servizi ai cittadini e alle Pubbliche Amministrazioni per gli edifici, privati e pubblici, le strade, l’illuminazione pubblica. Infine, un centro di monitoraggio e controllo a servizio della Pubblica Amministrazione, dei cittadini e degli altri soggetti interessati che fornirà le principali informazioni energetiche dell’eco-sistema urbano La ricerca porterà all’implementazione di uno “Urban Control Center” curato da IBM che fornirà informazioni relative al contesto ambientale urbano – a partire da quelle energetiche fornite da Enel - alla pubblica amministrazione, ai cittadini e agli altri soggetti interessati. Una sorta di sala controllo della città in cui la pubblica amministrazione avrà a disposizione la mappa energetica della città e altre informazioni necessarie per supportare le attività di pianificazione strategica territoriale. Con la conclusione del progetto si conta di avere grandi benefici non solo in termini di razionalizzazione dei consumi energetici, ma anche di creazione di nuovi posti di lavoro e di un indotto green connesso allo sviluppo del progetto. È infatti anche prevista la realizzazione del Centro di Competenza Enel Distribuzione a Bari in cui lavoreranno giovani in sinergia con i ricercatori delle altre società partner del progetto. Il centro disporrà di apparati e sistemi avanzati per la modellazione delle reti elettriche attive e la simulazione in tempo reale del loro comportamento. Ciò consentirà il riscontro dei modelli e la completa verifica dell’integrazione in rete dei prototipi prima della loro installazione. Con Res Novae Bari si compie un nuovo importante passo verso la Smart City di un futuro sempre più vicino. 4 www.smartcityjournal.com [email protected] Journal [email protected] www.smartcityjournal.com Journal 5 in Primo piano Trento: conclusa la prima conferenza Le città del futuro internazionale su smart cities desiderate dai giovani e servizi intelligenti. L Paolo Traverso , direttore di Trento RISE a conferenza “Digital Cities of the Future“, si è tenuta a Trento a settembre presso il Consorzio dei Comuni Trentini , organizzata dal polo dell’innovazione Trento RISE con l’Osservatorio Smart Cities dell’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani (ANCI), il Consorzio dei Comuni Trentini e EIT ICT Labs Italy. Una grande occasione per confrontarsi sulle migliori esperienze nazionali ed europee nel settore delle smart cities e dei servizi intelligenti. Tra i numerosi interventi ne citiamo alcuni: Paolo Traverso, direttore di Trento RISE – ha dichiarato «Le tecnologie sono importanti, ma bisogna porre il cittadino al centro, perché è il cittadino, con le sue esigenze, che deve definire la smart city. È quello che stiamo cercando di fare a Trento RISE.Anche noi ingegneri abbiamo capito che la tecnologia, pur L essendo utilissima, da sola non basta. E se vogliamo davvero mettere al centro di tutto il cittadino, è cruciale una cinghia di trasmissione con il territorio: la Pubblica Amministrazione.» Altrettanto importante, poi, coinvolgere le piccole e medie imprese, vero cuore del nostro tessuto produttivo, così da portare le innovazioni prodotte nelle smart city «nel mercato e fuori dai territori di sperimentazione.» . Paolo Testa, responsabile Osservatorio Smart Cities nonché direttore Cittalia Centro Studi ANCI, afferma che il tema delle smart city «va presidiato con attenzione, e infatti l’ANCI ha un osservatorio specifico che collabora con il FORUM PA e si sta consolidando. Non si tratta di un progetto imposto, calato dall’alto, ma un aiuto molto concreto a disposizione dei comuni.» Testa ha voluto poi sottolineare come nell’ambito delle smart city «le politiche vengono prima delle tecnologie. Quest’ultime sono uno strumento per realizzare le prime.» Marino Simoni, presidente del Consorzio dei Comuni Trentini,ha sottolineato «non c’è un futuro per la pubblica amministrazione né per la cittadinanza senza guardare all’innovazione, senza puntare allo smart territory.» Cristiano Radaelli, presidente di Anitec e vicepresidente di Confindustria Digitale, ha spiegato come «oggi, nel mondo, circa il 50% delle persone viva nelle città. Le città, dunque, devono essere costruite intorno alla persona.» Per rendere più smart un centro urbano «non basta realizzare l’infrastruttura tecnologica; bisogna prima capire come vuole essere la città in futuro, e solo sulla base di quello costruire infrastrutture e spazi.» Fondamentale, in questo senso, il ruolo delle Pubbliche Amministrazioni. Che non devono solo guidare lo sviluppo innovativo e gestire la collaborazione tra pubblico e privato, ma generare condivisione tra i cittadini. Nel corso delle giornate ci si è quindi soffermati su esempi concreti di città e soluzioni intelligenti: dal cruscotto smart city di Torino, al Rinascimento 2.0, passando per i contributi del settore privato. Il direttore del FORUM PA Gianni Dominici, «nella dimensione urbana si concentrano i problemi del mondo, ma anche le soluzioni», e che servono «nuovi metodi e nuovi approcci che tengano conto della crisi». Nel confronto per diventare Smart Bologna è la più avanzata o Smart City Index di Between vuole essere un contributo allo sviluppo delle Smart Cities in Italia, che sta avvenendo in modo lento e disomogeneo. Lo Smart City Index, un ranking di tutti i 116 Comuni capoluogo di provincia “primari” individuati dall’ISTAT, basato su tre elementi distintivi: Misura quello che c’è di Smart nelle città, già disponibile per i cittadini, e non solo i progetti o i dati di struttura e qualità della vita; Deriva i dati principalmente da indagini ad hoc effettuate direttamente da Between; utilizza quindi dati originali, a completamento di dati ufficiali di fonte istituzionale (ISTAT, MIUR, ecc.); Va a coprire una vasta gamma di aree tematiche, dalle infrastrutture a banda larga ai servizi digitali (mobilità, scuola, sanità, ecc.), fino agli indicatori relativi allo sviluppo sostenibile delle città (Mobi lità Alternativa, Energie Rinnovabili, Efficienza Energetica e gestione delle Risorse Naturali: aria, acqua, rifiuti). Dai risultati del report 2013, Bologna è risultata la più avanzata in ottica Smart City con innovazioni quasi in tutte le aree tematiche ad eccezione delle risorse naturali; Milano vince per diffusione del broadband, Roma prevale nello smart government. Tra le città medie Reggio Emilia è la piu smart, seguono Brescia, Piacenza, Parma, Monza, Vicenza. Il rapporto completo su www. between.it Lo Smart City Index è uno strumento dinamico che deve crescere e svilupparsi seguendo la crescita e lo sviluppo delle innovazioni. alle città consente di effettuare un assessment per la loro roadmap digitale, di posizionarsi rispetto alle altre città e di supportare con dati concreti la loro candidatura ai finanziamenti per le Smart Cities; alle Regioni consente di effettuare il benchmark delle città sul loro territorio, ai fini della roadmap digitale della “Smart Region”; a chi, a livello nazionale, definisce e supporta le politiche di innovazione delle città (come l’Agenzia per l’Italia Digitale, che per questo ha patrocinato questa iniziativa), fornisce un benchmark delle città, una metrica dell’innovazione Smart sul territorio, un metodo per identificare le best practice ed i modelli di riferimento, e poter così impostare delle linee guida per le Smart Cities; alla domanda e all’offerta come strumento di interazione, a partire da una nomenclatura comune. Journal Direttore Responsabile: Nello Meli [email protected] Collaboratori: G. Baiardi, M. Meli, F. Mesiti, E. Viarengo, M. Zucchini, D a uno studio NTT DATA condotto in collaborazione con il Liceo Scientifico Albert Einstein di Milano, per indagare il rapporto tra i giovani e le Smart City, le città intelligenti del prossimo futuro , emergono dati interessanti ed evidenziano le aspettative di come dovrebbe essere la smart city di domani. L’indagine è stata condotta su cento persone di cui il 75 per cento ha meno di 40 anni e il 48 per cento è di età compresa tra i 15 e i 24 anni Ecco le principali caratteristiche che dovrebbe avere una smart city secondo l’indagine: 82% wi-fi gratuito nei locali pubblici, 64% infrastrutture per migliorare la vita dei cittadini, 55% mezzi pubblici intelligenti, 54% energia green, 49% auto elettriche, 46% più capacità di banda per connettersi, 37% community di quartiere, 29% creazione di uno sportello comunale, magari virtuale, per raccogliere idee per la città. Le applicazioni mobili più desiderate per una mobilità intelligente 51% informazioni sul traffico in tempo reale; 49% orari di treni e metropolitane; 45% colonnine per ricaricare le auto elettriche; 38% incremento dei servizi di bike sharing; 35% incremento del car sharing. “L’Aquila città ‘smart’ per reggere le sfide dei prossimi 30/40 anni” “La ricostruzione è un nostro diritto, l’eccellenza nella ricostruzione è un nostro dovere. In questo percorso dobbiamo impegnarci per dar vita a una città ‘smart’ in grado di reggere le sfide dei prossimi 30/40 anni”. Così il sindaco di Aquila Massimo Cialente (nella foto) , nel corso di un incontro a Milano per approfondire i temi della smart city, dell’e-governament e più in generale dell’innovazione. Oltre a un serrato confronto con alcuni dei più importanti soggetti privati impegnati nella modernizzazione del Paese si è svolto un incontro istituzionale con l’amministrazione milanese, con l’intento di delineare A. Valat, P. Baill, C. Pereira Corrispondenti: Roma, Firenze, Milano, Padova, Torino Berkeley, Madrid, Parigi Redazione strada Mongina 9/15 - 10024 Moncalieri (To) Tel. +39 348 3380650 [email protected] Pubblicità: [email protected] una comune strategia in questo campo. Oltre al Sindaco, al meeting anche l’assessore Alfredo Moroni ed il vicepresidente della Gsa Salvatore Santangelo; per il comune di Milano era presente l’assessore Cristina Tajani accompagnata dal suo staff. Il dibattito si è incentrato sullo sviluppo dei vettori tecnologici e sulla condivisione delle buone pratiche amministrative che concorrono allo sviluppo tecnologico delle diverse realtà territoriali. Un altro tema sviscerato è stato quello di una “strategia” condivisa per “approcciare” i diversi canali di finanziamento nazionali ed europei. Al termine dell’incontro le due delegazioni hanno concordato un nuovo appuntamento per “formalizzare” la partnership tra le due città. L’evento rappresenta un punto di svolta per l’Aquila che, a compimento di due anni di lavoro, si colloca a pieno titolo tra le città più attive nel campo della progettazione delle smart city. L’assessore Moroni ha dichiarato che “si sta aprendo una nuova fase del nostro percorso, dopo alcuni anni di progettazione e rodaggio, si avvieranno i lavori di installazione della ‘smart grid’ di Enel e quelli di cablatura in fibra ottica della città e speriamo del comprensorio. Servizi Fotografici: M-Image Fotografia Impaginazione e grafica: studio Comet - Ivrea (To) Stampa: I.T.S. SpA Distribuzione Gratuita con abbonamento postale e in eventi. SmartCityJournal - Testata di informazione registrata Tribunale/To (autoriz. 27/2011 ) Tutti i Diritti Riservati - REA TO-993268 6 www.smartcityjournal.com [email protected] Journal in Primo piano Francia e Italia confronto La UE cambia il look su Digitale e Smart City alle lampadine D i Smart city e innovazione digitale in Italia e Francia si è parlato in Camera di commercio di Milano nel corso del convegno “Economia digitale: Smart City. Un’opportunità di mercato per le aziende francesi e italiane”, organizzato dall’Agenzia Francese per gli Investimenti Internazionali e la Chambre Française de Commerce et d’Industrie en Italie (CFCII) in collaborazione con la Camera di commercio di Milano.”. È stato di quasi 2 miliardi di euro l’interscambio commerciale tra Lombardia e Francia nel settore legato all’ICT nel 2012, quasi 940 milioni di euro le importazioni (64% nazionale) e 842 milioni le esportazioni (51% nazionale). Per import di prodotti Milano è prima con il 59% lombardo seguita da Monza e Brianza (35%) mentre nelle esportazioni si invertono le posizioni, Milano è seconda (29%) dopo Monza e Brianza (57%). La Lombardia esporta soprattutto componenti elettronici e schede elettroniche (64%) che sono anche il prodotto più importato (31%) insieme agli strumenti e apparecchi di misurazione e precisione (30%). Emerge da un’elaborazione Camera di commercio di Milano su dati Istat al quarto trimestre 2012 e 2011. Nel convegno si sono susseguiti molti interventi tra cui quello di Cristina Tajani assessore alle Politiche per Lavoro, Università e Ricerca del Comune di Milano che ha dichiarato “Entro fine mese sapremo quali e quanti dei 12 progetti per una Milano più ‘smart’ verranno approvati e finanziati dal Miur, per un ammontare complessivo di circa 170 milioni di euro”- Ricordiamoci che le nostre citta’ si stanno dirigendo verso l’EXPO 2015 e gli appuntamenti come ad esempio “Milano + Expo = Smart City” ( tenutosi a fine maggio) rappresentano l’occasione anche per i partner tecnologici di Expo 2015 di presentarsi alla città illustrando i propri progetti e i lasciti tecnologici che, dopo l’appuntamento con la grande esposizione, diverranno parte integrante delle strutture e infrastrutture della città. Interessante intervento di Francois de Brabant, presidente di Between che ha messo a punto progetti sulle città intelligenti e la piattaforma di analisi Smart City Index (un ranking delle “citta’ intelligenti”) L a UE ha stabilito che dal 1° settembre 2013 i produttori e importatori hanno l’obbligo di apporre sulla confezione delle lampadine un nuovo tipo di etichetta energetica, come previsto dal Regolamento europeo N. 874/2012, già pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale. Sulla nuova etichetta, che si potrà trovare nella versione a colori o monocromatica, sono indicati il nome e/o il marchio del produttore, l’identificatore del prodotto, la classificazione energetica della lampadina e il consumo ponderato di energia. Proprio queste ultime due caratteristiche costituiscono le principali novità.Viene infatti introdotta una nuova classificazione di efficienza energetica, con una scala di riferimento che va da A++ (altamente efficiente) a E (poco efficiente). Rispetto alla precedente classificazione, da A a G, questa nuova serie di valori mette in evidenza il miglioramento in termini di efficienza energetica delle innovative tecnologie disponibili. Potremmo dire che la lettera indicata costituisce il ‘voto’ attribuito all’efficienza della lampada, ovvero al rapporto tra luce emessa (lumen) e energia consumata (Watt) dalla lampadina. La nuova etichetta introduce, inoltre, il dato relativo al consumo ponderato di energia espresso in kWh/1000h su base annua. Grazie a questo nuovo elemento, il consumatore sarà informato sul peso dei consumi energetici in bolletta delle diverse tipologie di lampade. Verde urbano: rappresenta il 2,7% del territorio dei comuni capoluogo di provincia S econdo dati Istat, il verde urbano (riferimento 2011 ) rappresenta in media il 2,7% del territorio dei comuni capoluogo di provincia (oltre 550 milioni di mq). Il 14,8% della superficie comunale è inclusa in “aree naturali protette”, mentre la superficie agricola utilizzata (Sau) è pari in media al 45,5% del territorio. Ogni abitante dispone in media di 30,3 mq di verde urbano. Le disponibilità più contenute si rilevano al Centro (23 mq per abitante) e al Nord-ovest (24,3 mq). Nelle città del Nord-est il valore medio è quasi doppio rispetto a quelle del Centro e del Nord-ovest (45,4 mq per abitante) e anche nel Mezzogiorno è comparativamente elevato (37,1 mq tra le città del Sud e 26,7 mq nelle Isole) Sono 43 i capoluoghi con un “profilo verde” definito dalle seguenti caratteristiche: consistente dotazione delle superfici destinate a verde urbano (19 città) e, oltre a questa, incidenze superiori alla media delle aree naturali protette (11 città); delle superfici destinate a uso agricolo (ulteriori 11 città); di tutte e tre le tipologie considerate (2 città). Nel 15% circa dei capoluoghi la disponibilità di verde urbano è pari o superiore ai 50 mq per abitante, mentre nel 17,7% non si raggiunge la soglia dei 9 mq pro capite, soprattutto nelle Isole (in un terzo dei capoluoghi) e al Sud (in più di quattro città su 10). Circa un quinto delle città presenta valori superiori alla media sia per densità che per disponibilità del verde urbano, tra queste Sondrio, Trento, Potenza e Matera. Bassi valori di entrambi gli indicatori caratterizzano invece la metà dei capoluoghi (quasi il 70% tra quelli del Sud). I consumatori italiani vogliono veicoli più Un cassonetto dei rifiuti causa un incidente stradale: efficienti e meno condannati il Comune e il gestore inquinanti fatti e malfatti S e l’incidente stradale è causato da un cassonetto dei rifiuti posizionato male è il Comune, insieme al gestore, a dover risarcire l’utente. È questa la conclusione a cui è giunto il Giudice di Pace di Messina, Francesca Starvaggi, la quale, con sentenza 7118/2012, ha riconosciuto la responsabilità del Comune di Messina e di ATO ME 3 e Messinambiente per il malposizionamento del cassonetto che ha causato l’incidente. Il conducente di un veicolo, fermatosi al segnale di stop, presente nella propria direzione di marcia, avendo la visuale ostruita da un cassonetto per la raccolta dei rifiuti, posto in prossimità dell’incrocio, era stato costretto a riprendere lentamente la marcia, sporgendosi, per verificare l’eventuale sopraggiungere di veicoli provenienti da sinistra con precedenza, così era stato travolto da un’auto nella fiancata sinistra. A quel punto la decisione dell’utente di citare il Comune in giudizio. Il Giudice ha stabilito il nesso causale tra il sinistro occorso e l’errato posizionamento del cassonetto, ritenendo che «L’articolo 25 comma 3 del Codice della Strada stabilisce che i cassonetti per la raccolta dei rifiuti solidi urbani di qualsiasi tipo e natura devono essere collocati in modo da non arrecare pericolo od intralcio alla circolazione. L’articolo 158 CdS, nel disciplinare i divieti di sosta e fermata delle autovetture, al comma 1 lett. f) prevede che la fermata e la sosta sono vietate: nei centri abitati in corrispondenza delle aree di intersezione e in prossimità delle stesse meno di 5 metri dal prolungamento del bordo più vicino alla carreggiata trasversale salvo diversa segnalazione. Se lo spirito della norma è quello di vietare che la sosta degli autoveicoli costituisca pericolo all’utente ostruendone la visuale, deve certamente concludersi che anche il cassonetto dei rifiuti, per evitare che crei pericoli ed intralcio, non possa essere posizionato a una distanza inferiore». Soddisfazione per il risultato positivo ha espresso l’avv. Fulvio Capria Presidente di Confconsumatori Messina, dichiarando: «Ancora una volta l’attività dell’Associazione dimostra come si intervenga spesso in maniera incisiva a tutela dei diritti dei consumatori anche nei confronti della Pubblica Amministrazione». «La sentenza emessa dal Giudice di Pace di Messina – afferma l’avv. Carmen Agnello, legale di Confconsumatori – enuncia un significativo principio ovvero il dovere dell’ Amministrazione comunale di assicurare una quieta transitabilità ai cittadini nell’ambito del territorio comunale, vigilando anche sul posizionamento dei cassonetti dei rifiuti che non devono costituire in alcun modo intralcio alla circolazione del flusso veicolare». I consumatori italiani vogliono veicoli piu’ efficienti e meno inquinanti Un sondaggio condotto dall’istituto Ipsos MORI per conto di Greenpeace mostra come l’84 per cento degli italiani (un campione di intervistati tra i 16 e i 70 anni) sia convinto che le case produttrici di automobili potrebbero produrre veicoli più efficienti, capaci di offrire agli automobilisti maggior risparmio di carburante, garantendo vantaggi economici e inquinando di meno. Inoltre, più della metà degli intervistati ritiene che l’Unione Europea debba aggiornare la propria legislazione per avere norme ancora più severe in materia di emissioni dei veicoli a motore Oltre la metà degli intervistati (51%) ritiene che sia giusto prevedere regole più severe per le emissioni dei veicoli costruiti in Europa, anche se questo dovesse incidere sul prezzo di acquisto delle auto. Inoltre il 27 per cento ritiene che la spesa mensile in carburanti incida in maniera consistente sul proprio budget. [email protected] www.smartcityjournal.com Journal 7 Building In Sardegna un recupero con materiali naturali e luci a tecnologia LED Prima Dopo Arch. Genzana Fabiani C i troviamo nel paese di San Gavino Monreale, nel Medio Campidano, nella zona Sud-Ovest della Sardegna. Qui la materia prima per costruire è sempre stata la terra cruda. Si utilizza in forma di mattone, il ladiri, composto da argilla e paglia e lasciato ad essiccare al sole. Il centro storico di San Gavino è costituito, per la maggior parte di case e palazzotti (Palattu) per l’appunto costruiti in terra cruda. In questo luogo c’è un esempio interessante di recupero architettonico effettuato con materiali naturali e luci a led per la facciata delle “Ex Scuole Elementari” sede del Comune di San Gavino Monreale e .di cui è protagonista l’Architetto Genziana Fabiani (fabianistudio@ gmail.com) specializzata in progettazione sostenibile e membro dell’Istituto Nazionale di Bioarchitettura della sezione di Firenze ed a cui abbiamo rivolto alcune domande su questo recupero. Ci può descrivere l’oggetto del recupero? L’edificio è situato ai margini della Piazza Marconi; Il prospetto principale, sulla piazza, è caratterizzato da uno sviluppo simmetrico secondo l’asse centrale verticale, con una disposizione speculare delle aperture che presentano un notevole sviluppo verticale. Arricchiscono il prospetto elementi decorativi quali: la fascia marcapiano, riquadri e lesenature attorno alle aperture e un frontalino al centro del prospetto che presenta fregi e la scritta “Scuole Elementari”. I materiali utilizzati per la costruzione sono quelli tradizionali: basamento in pietra e muro in mattoni cotti e strutture orizzontali in legno. La facciata anteriore è realizzata in pietra e laterizio e, la posteriore, in mattoni crudi. Le aperture presentano piattabande, archi a sesto ribassato e stipiti, il tutto realizzato in mattone pieno. Gli infissi lignei originari sono stati sostituiti da elementi dello stesso materiale. L’edificio è tuttora utilizzato dal Comune: il piano terreno è adibito ad uffici amministrativi mentre il primo piano a sale di rappresentanza. Quali sono stati gli obiettivi del recupero? L’intervento ha avuto come obiettivo il Il MUSE vince anche in sostenibilità. Renzo Piano al MUSE. Foto Massimo Zarucco. Archivio ufficio stampa PAT recupero dell’aspetto originario della facciata principale dell’edificio delle ex “Scuole Elementari”. Tale facciata costituisce, tra l’altro, il prospetto con la maggiore estensione sulla Piazza Marconi. Considerata la posizione del manufatto e la sua attuale funzione, che lo rende fruibile dalla popolazione, l’obbiettivo è stato recuperare il carattere di rappresentanza e monumentalità del prospetto, accentuato anche dalla scelta di usare l’accesso principale alla sede Comunale dalla piazza ripristinando uno dei due ingressi delle ex “Scuole Elementari”. Si è potuto recuperare, così, la permeabilità dell’edificio e contribuire alla “rivitalizzazione” della piazza stessa. Il degrado riscontrato sul prospetto era dovuto, principalmente, alla non efficacia del sistema di deflusso delle acque meteoriche con effetti dirompenti sulla pittura e sugli intonaci. Anche gli elementi decorativi, soprattutto la zoccolatura, le due fasce marcapiano e il cornicione, realizzati in “L’astronave” MUSE progetto di Renzo Piano è ufficialmente decollata il 27 luglio . Finito il countdown partito quasi 10 anni fa, quando questa idea è nata e ha cominciato a concretizzarsi, il MUSE ha finalmente aperto le sue porte alla città e al mondo intero, con i suoi 12.600 metri quadri di superficie. Questa opera punto di incontro tra le persone e la scienza , proietta il museo e la citta’ di Trento nel futuro “ come ha sottolineato il direttore Michele Lanzinger durante la 24 ore no stop dell’inaugurazione Ma il MUSE è anche “sostenibile” Lo scorso 13 giugno ha ottenuto la certificazione LEED® NC 2.2 Gold, rilasciata dall’ente certificatore GBCI (Green Building Certification Institute) di Washington, D.C. Il MUSE si colloca all’interno del nuovo quartiere Le Albere, riqualificazione dell’ex area Michelin a Trento. MUSE sarà il primo museo italiano a ricevere l’ambita certificazione LEED NC, costituendo un nuovo benchmark nel settore. Livello GOLD è stato il posizionamento ottenuto con il sistema di rating LEED, raggiunto anche grazie al supporto di HABITECH Distretto Tecnologico Trentino per le attività di “Project Management LEED”. La strategia energetica ha considerato l’interazione involucro impianti e combinato la riduzione dei consumi dell’edificio concepito come sistema con la fornitura di energia “verde”, il ricorso intensivo alle rinnovabili, calcestruzzo, presentavano parziali distacchi. Si rendeva necessario intervenire anche sulle inferriate di protezione realizzate in ferro battuto e anche sui due portoni lignei in corrispondenza degli accessi all’edificio. La facciata presentava un’uniformità cromatica che “appiattiva” e non metteva in risalto gli elementi decorativi caratterizzanti il prospetto. L’effetto di questo “appiattimento” era riconducibile soprattutto alla scelta del colore, che, essendo molto chiaro e brillante non favoriva il “gioco” dato dal chiaroscuro che si genera quando una superficie, più o meno uniforme, viene colpita dalla luce. Cosa l’ha spinta a studiare un effetto di luce sulla facciata? Tenere in giusta considerazione l’effetto che avrebbe avuto, sulla percezione del manufatto, un’adeguata illuminazione notturna. Si è scelto un tipo di luce radente la superficie muraria, in modo da poter mettere in evidenza gli elementi decorativi e dare profondità al prospetto anche nelle ore notturne, in assenza di luce naturale. Il progetto dell’illuminazione della facciata ha previsto l’utilizzo di un impianto con tecnologia LED di ultima generazione (Power LED) .Gli alloggiamenti sono stati integrati nel prospetto in modo da non essere visibili, La piazza presentava una illuminazione caratterizzata da corpi illuminanti non a norma riguardo l’inquinamento luminoso e soprattutto eccessiva; si è ritenuto pertanto importante perseguire la linea del risparmio energetico attraverso la sostituzione degli elementi illuminanti, recuperando nel contempo i pali esistenti e riducendo le lampade da 28 a 7 ottenendo risultati soddisfacenti. Museo del Louvre: Monna Lisa si illumina di LED S i è tenuta nella Hall Napoleone del Museo del Louvre una cerimonia di illuminazione per celebrare il completamento del rinnovo dell’illuminazione con LED Toshiba delle opere della Monna Lisa e delle Stanze Rosse. Alla cerimonia hanno partecipatoil Vice Presidente Executive di Toshiba, Mr. Hidejiro Shimomitsu e il General Manager del Museo del Louvre, Mr Hervé Barbaret, insieme a 480 ospiti, inclusi alcuni dei più importanti clienti europei. Il Museo del Louvre eToshiba hanno stipulato un accordo di partnership nel giugno 2010. Da allora Toshiba ha rinnovato l’illuminazione della Piramide, dei Pyramidion e del Padiglione Colbert (dicembre 2011) e della Cour Napoleon (maggio 2012) – una testimonianza dell’investimento del Louvre nella preservazione ambientale. I rinnovamenti hanno infatti diminuito drasticamente il consumo di energia, raggiungendo una riduzione del 73% dell’energia prodotta dall’illuminazione esterna. Una lampada unica, altamente innovativa, è stata installata di fronte alla Monna Lisa e nascosta nella mensola posta a fianco del dipinto. La lampada utilizza 34 LED e consente la compensazione del cambiamento di colore causato dal vetro protettivo e dalla luce naturale. Questa lampada include diversi sistemi ottici per inquadrare il dipinto e per mantenere la completa uniformità di illuminazione del capolavoro. Un sistema di controllo innovativo, che consente al Museo del Louvre di adattare lo spettro della lampada con la massima precisione, è stato sviluppato per garantire la più alta fedeltà ai colori possibile. MUSE (Foto Alessandro Gadotti. Archivio TrentoFutura) fotovoltaico e geotermia, nel contesto di un intero comparto servito dalla nuova centrale di trigenerazione. Altresì integrato è stato l’approccio al “sistema acqua”, con risparmio dell’uso di acqua potabile quintuplicato rispetto ai migliori benchmark di riferimento grazie all’adozione incrociata di sistemi di riduzione e il riutilizzo dell’ acqua piovana. Importanti sono state anche le prestazioni degli spazi interni, dove la relazione con le viste sul paesaggio e la luce naturale e l’uso di materiali basso emissivi hanno puntato ad alte prestazioni in termini di comfort e salubrità. Per i crediti del segmento costruzioni vanno rilevati i punti di “performance esemplari”, ottenuti grazie all’interramento totale dei parcheggi e quelli inerenti alla gestione dei rifiuti delle attività di costruzione la cui quasi totalità è andato riciclato. Il valore d’integrazione portato in luce nel perseguimento di obiettivi “green” è uno dei risultati metodologicamente più interessanti di questo percorso. Il risultato globale ottenuto con la certificazione LEED dell’intervento ha una valenza ulteriore se si considera che il MUSE svolgerà una importante funzione pedagogica. Il MUSE dunque come “Building as a teaching tool” edificio come uno strumento di insegnamento, che può ispirare ed educare. Inoltre tra 3.300 metri quadri di esposizioni permanenti e di 500 metri quadri di mostre temporanee, verrà realizzata una sezione espositiva dove i visitatori potranno conoscere le strategie per rendere gli edifici più sostenibili ed efficienti. Un’occasione dunque per conoscere LEED e toccare con mano come si persegue la certificazione e cosa significa in termini tangibili.