- Ordine Avvocati Roma
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R O NOTIZIARIO DEL CONSIGLIO DELL'ORDINE DEGLI AVVOCATI DI ROMA FO RO MANO 1-2 GENNAIO - APRILE ANNO 2010 SOMMARIO EDITORIALE L'Editoriale del Presidente 3 Editoriale 9 Al lavoro, al lavoro! 13 15 PRESENZE DEI CONSIGLIERI ALLE ADUNANZE ELEZIONI Le elezioni del rinnovo del Consiglio 16 ATTIVITÀ DEL CONSIGLIO Le Adunanze 20 FORMAZIONE CONTINUA Accreditamento di eventi/attività formative 135 137 PARERI DEONTOLOGICI IL NOSTRO MONDO Il prossimo Congresso Nazionale Forense 150 Contributo degli avvocati (non Cassazionisti) dovuto al CNF: avvisi di pagamento inviati agli avvocati romani con scadenza 30 gennaio 2010 - determinazioni del Consiglio 151 Visita del Dott. Paolo de Fiore, Presidente del Tribunale Ordinario di Roma 154 Visita del Prof. Piero Guido Alpa, Presidente del Consiglio Nazionale Forense 158 Visita del Dott. Vincenzo Carbone, Presidente della Corte di Cassazione 161 Organismo di conciliazione e di formazione dell'Ordine degli Avvocati di Roma 164 Visita dell'Avv. Giovanni Malinconico. Coordinatore dell'Unione Distrettuale del Lazio 168 Corte dei Conti - Inaugurazione dell'anno giudiziario 170 Assemblea Generale Corte Militare d'Appello Inaugurazione dell'anno giudiziario 174 Giunta dell'Unione delle Camere Penali Italiane 175 Lettera dell'Avv. Pietro Paolo Bartolazzi 178 Dignità personale e diritti fondamentali 179 FORO ROMANO ANNO LXI Direttore Responsabile Antonio Conte Redattore Giovanni Cipollone Segretario di Redazione Piero Paris Stampa Centro Poligrafico Romano Via Dorando Petri, 20 00011 - Bagni di Tivoli Redazione Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma Palazzo di Giustizia Piazza Cavour 00193 - Roma Registrazione presso il Tribunale di Roma n. 1866 dell’11.12.1950 Tutti gli iscritti all’Ordine possono collaborare al Notiziario “Foro Romano” con articoli su problemi di interesse generale. Gli articoli devono essere forniti su floppy disk o inviati per posta elettronica all'indirizzo email: foro [email protected] contenenti il titolo, il nome e cognome dell'autore o degli autori. La Direzione si riserva la facoltà di non pubblicare gli articoli che pervengono. Gli oneri relativi all'iscrizione dei dipendenti pubblici va posto a carico dell'Ente - datore di lavoro In ricordo di Antonio Francione In ricordo di Giulio Gradilone In ricordo di Franco Patanè EXTRAVAGANTES Contro il doping nello sport non bastano i controlli a fermare la strage di giovani vite Il De Legibus sulla summa th. PHILOGHELOS COMUNICAZIONI E NOTIZIE CONSIGLIO NAZIONALE FORENSE RAPPORTI INTERNAZIONALI SEGNALAZIONI E RECENSIONI LEGGI E SENTENZE AGGIORNAMENTO ALBO 190 195 195 196 198 201 203 204 205 216 217 224 235 EDITORIALE L’Editoriale del Presidente Carissime Colleghe, Carissimi Colleghi, alla fine del febbraio scorso si è insediato il nuovo Consiglio. Forse è prematuro fare bilanci, ma sono trascorsi cinque mesi e ritengo unitamente agli altri Consiglieri- doveroso rivolgersi ai Colleghi per una opportuna relazione informativa. Come forse molti di Voi rammenteranno (crediamo ancora con un certo disappunto) l’inizio di questa Consiliatura è stato travagliato. Una sparuta minoranza, -che tra l’altro non aveva palesemente ottenuto il consenso sperato da parte dei Colleghi- non accettando l’esito della consultazione elettorale, ha tentato di ribaltare il risultato con ricorsi post/voto: non abbiamo mai voluto commentare la vicenda allora e non lo faremo adesso. Ci limitiamo solo ad evidenziare che il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio ha respinto ogni ricorso “cautelare”, confermando in pieno quello che la volontà degli Elettori/Avvocati aveva espresso. Non ci piacciono le sterili polemiche e, dunque, per noi finisce qui. Molti Colleghi ci hanno “affettuosamente” rimproverato che avremmo potuto/dovuto enfatizzare il risultato negativo di quegli arditi esperimenti giudiziari, ma non lo abbiamo fatto, nella consapevolezza che la migliore risposta ai “destabilizzatori” l’abbiano data i giudici. Abbiamo la “presunzione” di farci guidare dalle parole del Sansovino (autore nel 1556 di un Trattato sulle “belle maniere”) il quale, argutamente, consigliava: “nè parlamenti non oltrepassate nelle maldicenze più oltre di quello che si ricerchi nella causa. Temperatevi di fare l’ingiuria alle persone, e abbiate per fermo, che l’avversario si vince con la ragione, non con le maldicenze!”. Discorso quindi chiuso, per noi, che guardiamo avanti. Una cosa, però, va ricordata: mentre “qualcuno” costringeva il Consiglio a vanificare il proprio tempo per replicare ai velleitari ricorsi elettorali, l’Istituzione doveva ripartire per il nuovo biennio. E davanti c’era, già a febbraio, “una montagna” di carte da smaltire, la revisione dell’Albo da effettuare, pareri per congruità di onorari da rendere, pratiche disciplinari da istruire, procedimenti disciplinari da fissare, dopo mesi di assoluto immobilismo anche a causa, appunto, delle elezioni. Insomma, “davanti” c’era solo da lavorare duramente e con il massimo impegno. Ma, soprattutto, c’era da recuperare la credibilità perduta, interna- FORO ROMANO 1-2/20210 02_editoriale_ok.pmd 3 3 17/08/2010, 15.05 EDITORIALE mente ed esternamente. L’Avvocatura Romana da anni prende “sonori ceffoni” e il suo Organismo di rappresentanza istituzionale non ha dato dimostrazione di saper reagire. I rapporti con altre Istituzioni erano, se non logorati, addirittura inesistenti. L’Ordine forense più numeroso d’Europa (e certamente più prestigioso) era rimasto alla finestra, su quasi tutti i problemi che assillano la nostra Categoria, per tanto -troppo- tempo. A quel punto, il Consiglio ha cominciato a lavorare alacremente e con grande spirito di sacrificio. E soprattutto in “rigoroso silenzio”. In cinque mesi di lavoro incessante, l’arretrato è stato azzerato. In materia disciplinare -tanto per citare un esempio- sono stati fissati e discussi praticamente tutti i procedimenti che affollavano gli “archivi” in attesa di essere trattati. Un fatto che non avveniva da anni. Ciò è stato possibile mediante la convocazione ripetuta di adunanze straordinarie nel giorno di martedì, che ha costretto i Consiglieri ad un turno supplementare di lavoro, ma che poi ha consentito di raggiungere l’ottimo risultato. In cinque mesi, poi, abbiamo formalmente ricevuto in Aula, davanti all’intero Consiglio, il Presidente della Suprema Corte di Cassazione, il Presidente della Corte di Appello di Roma, il Presidente del Tribunale Ordinario di Roma, il Presidente del Consiglio Nazionale Forense, il Coordinatore uscente dell’Unione degli Ordini Forensi del Distretto del Lazio, il Consigliere Nazionale Forense del Lazio, con ciò dimostrando di voler invertire quella tendenza all’isolamento e alla latitanza istituzionale che aveva caratterizzato le pregresse gestioni. Tutti ci hanno sempre detto che l’Ordine degli Avvocati di Roma è il più numeroso d’Europa. Ma la nostra Categoria è l’unica dove “il numero non è forza”. Allora dobbiamo “voltare pagina”. Abbiamo un progetto/obiettivo di unire, aggregare la realtà degli Avvocati romani portando il Consiglio dell’Ordine ad essere un punto di riferimento anche politico -per porre fine alla deliberata esclusione dell’Avvocatura che oscura tutte le iniziative che gli Avvocati avanzano- per cercare soluzioni ai drammatici problemi della “Giustizia”. L’Ordine di Roma -oltre ad assolvere i necessari compiti istituzionali- mira a sviluppare le sue potenzialità sinora non espresse, per divenire così un Organo che potrebbe effettivamente incidere, in concreto, per risolvere con le Istituzio- 4 02_editoriale_ok.pmd FORO ROMANO 1-2/2010 4 17/08/2010, 15.05 EDITORIALE ni la drammatica quotidianità che gli Avvocati sono costretti ad affrontare negli Uffici Giudiziari. A Roma ci sono moltissime emergenze: l’Ordine di Roma dovrà far sentire la propria voce direttamente con il Ministro della Giustizia per arrivare ad un piano di razionalizzazione e di riorganizzazione degli Uffici Giudiziari da troppo tempo atteso. C’è necessità di ottenere dal Ministero competente degli interventi efficaci, come “sbrogliare” la cronica situazione dell’utilizzo delle caserme del quartiere Prati, la risoluzione dell’atavica carenza di organico del personale di Cancelleria, l’innesto di Giudici togati presso le sedi dove mancano o, ad esempio, l’emergenza “esplosiva” del Giudice di Pace di Via Teulada e di Via Gregorio VII, dove tanti Colleghi sono costretti a soffrire innumerevoli disagi quotidiani che mortificano tutta la Categoria. A livello nazionale, poi, l’Ordine di Roma dovrà essere in prima fila per ottenere al più presto una nuova Legge/Riforma, da decenni attesa, che tuteli la qualità del servizio e la dignità della Professione, nonchè l’accesso alla stessa. Dobbiamo, poi, tenere alta la guardia rispetto ai tentativi di qualche “politico (mimetizzato da tecnico) “ di perseguire interessi che ledono sacrosanti diritti dell’Avvocatura: abbiamo, così, assunto delibere molto forti, con le quali ci siamo opposti all’introduzione della figura dell’ausiliario del giudice, oppure al conferimento ai notai di competenze proprie degli avvocati, abbiamo chiesto al Ministro, appunto, dove son finite le promesse di approvazione di una nuova legge professionale nei primi due anni della legislatura, abbiamo risposto pubblicamente a chi ci ha attaccato e offeso ingiustamente (come il Prof. Catricalà o il Prof. Ichino). Le affermazioni del Presidente dell’Antitrust hanno suscitato una legittima reazione indignata di tutta l’Avvocatura. Non è tollerabile che l’Avvocatura venga “bollata” come una “casta”. L’accesso alla professione è avvenuto, sino ad oggi, senza penalizzare alcuno, tant’è, che negli ultimi 10 anni il numero degli Iscritti in Italia ha superato i 220 mila! L’abolizione delle tariffe minime ha generato un dumping della manodopera intellettuale con benefici solo per le banche, assicurazioni e grandi imprese, svilendo tutta la Categoria perchè la scelta del legale non funziona con i saldi di fine stagione, come un negozio a prezzi stracciati. Bisogna garantire al cliente/consumatore la sicurezza che il professionista abbia le qualità tecniche e morali, ed anche deontologiche, per eseguire un delicato lavoro intellettuale che viene poi deciso da un soggetto terzo che è il Magistrato, e non certo da un meccanismo di mercato. Sostenere che gli avvocati sono una “casta” è abnorme: non hanno neppure un sindacato che li possa tutelare, e la dimostrazione lampante è che aspettano una legge professionale da più di 70 anni! FORO ROMANO 1-2/2010 02_editoriale_ok.pmd 5 5 17/08/2010, 15.05 EDITORIALE Abbiamo espresso perplessità e proteste sul noto D.L. n. 28 del 4 marzo 2010 sulla Mediaconciliazione: tale Decreto, come spesso accade, non ha assolutamente recepito le legittime indicazioni degli Ordini Forensi e delle Associazioni di Categoria. Infatti -al di là dell’impossibilità degli Ordini, per mancanza di risorse e di strutture, di poter istruire gli organismi previsti, ivi compresa la Formazione- vi sono dei passaggi nel Decreto fortemente criticabili. Non prevedere l’assistenza legale del cittadino che ricorre alla Mediazione, evidenzia la volontà di espellere il ruolo della classe forense dal nuovo Istituto, penalizzando il diritto di difesa del cittadino stesso che, anche in una fase conciliativa, ha bisogno dell’assistenza di un difensore. Allo stato, appare l’ennesimo strumento legislativo non idoneo a deflazionare la giustizia civile come è stato, viceversa, propagandato. L’Ordine di Roma è in prima fila e chiede al Ministro Alfano di aprire un confronto costruttivo, con spirito di doverosa collaborazione, che modifichi questo nuovo strumento di risoluzione delle controversie garantendo il diritto di difesa al cittadino. Come diceva il grande Cicerone “quod ex re ipsa rationabile est, hoc in ius perfectum deducitur”, le richieste dell’Avvocatura sono ragionevoli e devono trovare accoglimento. Siamo intervenuti sulla nota questione dei laureati che si recano in Spagna per ottenere il titolo di “Abogado”, evitando così di sostenere il selettivo esame di abilitazione all’esercizio della Professione Forense, sospendendo tutte le richieste di iscrizione all’Albo e provvedendo ad eseguire istruttorie approfondite che accertino il possesso effettivo, in capo agli interessati, dei requisiti per poter esercitare la Professione di Avvocato. Ci stiamo, altresì, “battendo” per la vicenda che riguarda la “sede storica” dell’Ordine di Roma che è una ferita aperta nel cuore di tutta l’Avvocatura italiana. Basti ricordare che l’Ordine degli Avvocati di Roma si trova nel “Palazzaccio” dal 1911 ed è da sempre un punto di riferimento per tutti gli Avvocati italiani che vengono a Roma per discutere innanzi alla Corte Suprema di Cassazione. L’Ordine di Roma, rispettando il volere di tutti i propri Iscritti, difenderà il proprio diritto di restare nella propria sede storica, auspicando che la nuova Legge Professionale lo sancisca con una norma. Ci preme molto, poi, anche la visibilità della Categoria attraverso l’attuazione di iniziative benefiche e a sfondo sociale, spesso mediante il connubio con manifestazioni sportive che vedono protagonisti sempre i Colleghi. È stato così -tanto per fare degli esempi- che abbiamo potuto contribuire all’acquisto di protesi di valvole cardiache in favore di popolazioni indigenti del Terzo Mondo, oppure aiutato una missione di suore italiane in Brasile il cui scopo è quello di sottrarre i bambini dalla mano perversa della criminalità locale e della 6 02_editoriale_ok.pmd FORO ROMANO 1-2/2010 6 17/08/2010, 15.05 EDITORIALE droga. Presto parteciperemo fattivamente ad un’iniziativa con un importantissimo Ospedale Pediatrico romano perchè gli Avvocati della Capitale siano protagonisti nella solidarietà e nell’aiuto verso chi soffre. Stiamo lavorando, inoltre, per partecipare al XXX Congresso Nazionale Forense di Genova, che si terrà a fine novembre, nelle migliori condizioni, con un gruppo di Delegati motivati a lavorare, a produrre mozioni e contributi scientifici, come Roma non faceva da anni. La stampa ha ricominciato ad occuparsi di noi -e non per le “imbarazzanti” vicende cui facevo accenno in apertura che tanto solleticano l’attenzione dei media- ma per apprendere dal Foro di Roma quali siano i suoi programmi, iniziative e progetti. Sul piano “Amministrativo” siamo molto attenti all’utilizzo delle risorse economiche (è per questa ragione che abbiamo deciso di chiudere la sede secondaria di Via Valadier, oramai non frequentata più da nessuno e con un canone mensile stratosferico del tutto inaccettabile se rapportato all’utilizzo effettivo della sede medesima da parte dei Colleghi), alla gestione del personale dipendente (gratificandolo e rendendolo partecipe delle scelte organizzative consiliari), alla cura dei rapporti istituzionali (grazie ai nostri dipendenti collocati a tempo determinato molti servizi presso gli Uffici giudiziari, che altrimenti non funzionerebbero, sono attivi). Abbiamo effettuato, seppur ancora parzialmente, un’azione di restyling del sito istituzionale, rendendolo più fruibile e maggiormente attento ai contenuti. Insomma, “fatti”. Questo è e deve continuare ad essere il Consiglio dei fatti. Le “polemiche e diatribe” improduttive, degli ultimi anni, vanno consegnate all’oblio per offrire ai Colleghi romani opere e risultati. Per la prima volta, dopo molti anni, le tre cariche consiliari (Presidente, Segretario e Tesoriere) sono sulle spalle di infracinquantenni: un segno evidente di voler perseguire il rinnovamento anche attribuendo responsabilità ai meno anziani. Molto c’è ancora da progettare, evadere, raggiungere: e lo si potrà fare solo con l’apporto di tutti i Colleghi iscritti e di tanta buona volontà. Perché l’Ordine non appartiene ai 15 avvocati che, il giovedì, si siedono nell’Aula consiliare, bensì è di tutti gli oltre 22.000 Iscritti che ne fanno parte. Se l’Ordine si mostra vicino alle loro esigenze avrà, come risultato, i Colleghi al proprio fianco in ogni battaglia, e così il nostro “numero” diverrà finalmente “forza”! Per questo auspichiamo che tutti i Consiglieri diano fondo a tutte le loro energie e si impegnino al massimo per il raggiungimento di questi obiettivi. FORO ROMANO 1-2/2010 02_editoriale_ok.pmd 7 7 17/08/2010, 15.05 EDITORIALE Auspichiamo che nessuno tenti di riproporre, nella politica forense, l’attuale malcostume della “politica generale”. L’Ordine non è il Parlamento, non ci sono partiti, non si deve ragionare in chiave di ritorno elettorale ma, durante il biennio, ci si deve impegnare tutti per l’Istituzione al di là dei pregressi diversi schieramenti elettorali e delle personali ambizioni. La stragrande maggioranza dei Colleghi è francamente disgustata dalle polemiche artatamente impiantate da chi è stato definitivamente estromesso dalla rappresentanza politica: ed ora ha voglia di rilancio, di novità, di progetti, di risoluzione di problemi concreti. E’ una partita difficile, ovvio, ma se fosse stata facile non ci avrebbe visti scendere in campo, tanto numerosi quanto determinati. La sfida l’abbiamo raccolta ed abbiamo dimostrato di essere pronti! Ci vedono con il volto pulito, la coscienza serena, la toga sulle spalle, pronti a sorridere e a tendere la mano a chi ha bisogno di noi, ma anche ad insorgere e lottare come leoni per portare avanti le nostre battaglie. Noi non cederemo un millimetro dalle nostre posizioni e non scenderemo a patti con chi pretende di umiliarci. Saremo sì aperti al dialogo e al confronto, ma reagiremo con orgoglio e coraggio se dovessimo essere feriti, nella consapevolezza che solo così potremo ottenere il giusto rispetto e riportare l’Ordine di Roma ai fasti di un tempo. Concludiamo con l’ultima citazione. Sempre lui, l’Avvocato per eccellenza Marco Tullio Cicerone che definiva così la Categoria dell’Avvocatura mille e mille anni fa: “Non solus nostro imperio militare credimus illos qui gladiis, clypeis et thoracibus nituntur, sed etiam Advocatos. Militant namque causarum patroni, qui gloriosae vocis confisi munimine, laborantium spem, vitam et posteros defendunt” “Nel nostro impero non crediamo che militino solamente coloro che sono armati di spada, di elmo e di scudo, ma pure gli Avvocati. Poichè militano i patroni delle cause, i quali con la loro voce gloriosamente difendono la speranza dei miseri, la vita ed i posteri”. Riteniamo superfluo aggiungere alcunchè. Con il mio saluto più caro e cordiale. Roma li, 5 agosto 2010 8 02_editoriale_ok.pmd Antonio Conte FORO ROMANO 1-2/2010 8 17/08/2010, 15.05 EDITORIALE Editoriale di Giovanni Cipollone Non può pretendersi che nei rapporti umani la regola sia l’esistenza di una perfetta armonia, nella affermazione dei propri punti di vista. Anzi, spesso, anche nella ultima stagione della vita, la “vis polemica” annebbia quel poco di raziocinio che ancora rimane in noi per cui, indispettiti, le nostre reazioni sfociano nella deprecabile ira. E’ -così che il “bel tempo antico” rallegrato dalla spensieratezza del puro sentimento amicale, al massimo viene relegato nell’ambito fumoso delle rimembranze, nello strascico di tante contaminazioni che hanno attraversato la nostra esistenza. Solo i più saggi riescono poi a riconoscere i propri e gli altrui errori, riappacificandosi sopratutto con la propria coscienza. Pubblichiamo qui di seguito l’attacco epistolare sferrato dall’ex presidente Alessandro Cassiani e la ferma risposta dell’ex consigliere anziano Giovanni Cipollone. Spetta al lettore comprendere e vagliare - specie leggendo tra le righe - dove risieda il seme prezioso della Verità. Ecco il testo della lettera a firma di Alessandro Cassiani: Quello che è accaduto negli ultimi giorni in Consiglio supera i limiti della decenza. Ne ho avuto notizia da un giovane collega mentre giacevo in convalescenza nel reparto di cardio-chirurgia al San Camillo. Credetemi: è stato come ricevere una coltellata alla schiena. Mai avrei potuto immaginare che l’amico” Cipollone, alla soglia degli ottanta anni, si potesse prestare ad una simile operazione. Mai avrei pensato che l’ansia di conquistare al più presto le cariche potesse indurre alcuni consiglieri ad “approfittare” del mio temporaneo impedimento e a prescindere dalle mie esclusive competenze per anticipare la prima adunanza da me motivatamente fissata per l’11 marzo 2010 alle ore 16. Eppure è accaduto!! Desiderio di affrontare le attività istituzionali? Ansia di cominciare a lavorare al più presto possibile? NO! Non ci crederebbe neanche un bambino Si è trattato soltanto di evitare che il mio ritorno e, soprattutto l’esito di un ricorso sulla eleggibilità di Alessandro Graziani potessero cambiare radicalmente l’assetto del Consiglio. FORO ROMANO 1-2/2010 02_editoriale_ok.pmd 9 9 17/08/2010, 15.05 EDITORIALE Non si è trattato di un atto di dedizione alla Istituzione ma, all’evidenza, di un vero e proprio “agguato” tendente alla conquista del Consiglio. Io l’ho definita “congiura di palazzo”. Voi chiamatela come vi pare. Il risultato non cambia! L’arroganza e la sete di potere hanno prevalso su tutto e anche su quel minimo rispetto che avrei meritato dopo aver servito per anni l’Avvocatura anteponendo quelli del Consiglio ad ogni altro interesse forse. . . .rimettendoci il cuore. Vi lascio con un senso di profonda amarezza ma anche con la convinzione che giustizia verrà fatta e che, malgrado certi ‘esemplari’ e certi loro comportamenti, l’Umanità meriti ancora Rispetto e Fiducia. Vi abbraccio: con la promessa solenne che continuerà a lavorare e a vigilare affinché l’attività consiliare rimanga un servizio volontario e incompatibile con incarichi retribuiti o altri vantaggi connessi alla carica. Vostro Alessandro Cassiani Ed ecco la risposta di Giovanni Cipollone: LETTERA APERTA ALL’EX PRESIDENTE ALESSANDRO CASSIANI Non sono aduso a sterili polemiche. Chi mi conosce lo sa. Ma c’è un limite a tutto. E allora. E’ certo desolante constatare che un Tuo coetaneo - anch’esso alla soglia degli 80 anni - abbia smarrito il senso della realtà ma, soprattutto, non dimostri quell’equilibrio e quella avvedutezza che sono frutto della maturità. Certo, nessuno può rallegrarsi di essere sulla soglia della “vecchiaia”, ma esiste anche una “vecchiezza verde” che coltiva i piaceri dello spirito ed ha come base la consapevolezza di aver vissuto con rettitudine ed onore. Chi in età così vetusta, ancora alimenti smodate ambizioni, ricorrendo a sotterfugi, a trame, chi cerchi accordi sotterranei per occupare una poltrona, che non gli appartiene più, per seguendo ambizioni personali, non merita alcuna considerazione. Avrebbe francamente fatto meglio a tacere, l’Avv. Cassiani, invece di 10 02_editoriale_ok.pmd FORO ROMANO 1-2/2010 10 17/08/2010, 15.05 EDITORIALE sentirsi in dovere di indirizzare ai Colleghi una mail sull’elezione del nuovo Consiglio se non altro per la sua “dignità” di ex Presidente… Non l’ha fatto. Imputet sibi. Ora, per completezza di informazione ai Colleghi, alcune puntualizzazioni: 1. L’avvocato Cassiani, il cui contegno ha trovato inevitabile sanzione al momento del recentissimo suffragio (dove è giunto ultimo tra gli eletti da Presidente uscente, memorabile impresa solo a lui riuscita negli annali del Consiglio, e come se non bastasse, pilotando a totale naufragio la Lista, pomposamente denominata “del Presidente”, nel cui successo avevano incautamente confidato i pur generosi e validi Colleghi/Candidati), accenna ad una “coltellata alla schiena” che assume gli sarebbe stata inferta mediante l’anticipata convocazione del Consiglio in pendenza di un suo legittimo impedimento. Preso solo dal “suo” interesse personale - e senza la più remota delle preoccupazioni per il soverchiante carico di lavoro venutosi ad accumulare con grave e pressoché inarrestabile pregiudizio dei Colleghi (iscrizioni, cancellazioni, audizioni, convocazioni, liquidazioni di parcelle, procedimenti disciplinari, assistenza ai Colleghi in occasione di perquisizioni nello studio, e quant’altro) - non si rende conto che non di “congiura”, e tanto meno di un “agguato” si è trattato, bensì solo ed esclusivamente del compimento di un dovere da lui stesso reso indilazionabile. 2. Infatti è noto a tutti che l’Avvocato Cassiani, di ovvio proposito, aveva fissato la data di convocazione del Consiglio, a lunga gittata, (addirittura per il giorno 11 marzo), con il sottaciuto ma trasparente intento di potersi inserire pro domo sua, e nutrendo la speranza che eventuali ed irrisolvibili contrapposizioni di schieramenti interni lo rimettessero in gioco, offrendogli il destro di conquistarsi - per l’ennesima volta - l’agognata poltrona. Lo confessa lui stesso, allorquando scrive che si sarebbe trattato - con la convocazione anticipata - di “evitare che il mio ritorno”, nonché il ricorso avverso l’elezione di Alessandro Graziani (peraltro correttamente astenutosi nella votazione per le nomine) “potessero cambiare radicalmente l’assetto del Consiglio”, e dunque - come volevasi dimostrare - ridargli spago. Gli è andata male. Ne prenda atto una buona volta. 3. Non ha poi alcuna determinante rilevanza la sussistenza di un ricorso avverso l’eleggibilità di un Consigliere, in quanto il Consiglio, appena eletto, poteva comunque beneficiare della presenza di tutti gli altri Consiglieri. FORO ROMANO 1-2/2010 02_editoriale_ok.pmd 11 11 17/08/2010, 15.05 EDITORIALE 4. Si consideri inoltre che l’eventuale, nonché presunta, ineleggibilità del candidato, non avrebbe fatto subentrare il primo dei non eletti. Infatti la normativa vigente prevede, in tal caso, una elezione suppletiva per il posto lasciato libero. Questa norma è nota a tutti 5. L’improvviso attacco - concretizzatosi appunto con una mail a tutti gli Avvocati dall’astioso quanto desolante contenuto dell’ex Presidente uscente, nei confronti di tutto il Consiglio, ed in particolare nei confronti del Consigliere Anziano, si qualifica da sé ed è stata già giudicata nel modo che merita da tantissimi Colleghi. Appare evidente che l’Avv. Cassiani ha, quindi, prescelto una strada senza ritorno, che attesta una visione soggettivamente etica non condivisibile. Il consenso si ottiene solo grazie alla volontà dei Colleghi che viene espressa al momento del voto. Pensare di rovesciare questa volontà con ricorsi postumi e mali ineleganti - mi ripeto - è davvero desolante. Quanto sarebbe stata lusinghiera e meritevole di approvazione una scelta di vita ben diversa, e cioè quella di un “vegliardo” quasi 80 enne, disposto a mettere a disposizione dei Giovani Colleghi la propria esperienza, la propria sapienza, il proprio stile, per incanalarli e guidarli verso la strada Maestra! Purtroppo, alle volte, gli ideali annegano nel mare torbido del più cieco egoismo e della più abietta cupidigia. D’altronde, la storia di ognuno di noi è sotto gli occhi di tutti e quella dell’Avvocato Cassiani tutti la ricordano: soprattutto quando nel 2004 assunse la carica presidenziale venendo meno agli impegni presi, ed ai giuramenti prestati, con l’allora Capolista della coalizione di cui faceva parte. All’epoca, nessuno scrisse e nessuno parlò di “congiure di palazzo” Certo che questo nuovo Consiglio - come già ha iniziato a fare - saprà operare con efficacia e concretezza a servizio dell’Avvocatura Romana. Concludo, ringraziando per l’attenzione, scusandomi per il tempo di cui Vi ho privato, ed infine salutando tutti i Colleghi con grande affetto. Giovanni Cipollone 12 02_editoriale_ok.pmd FORO ROMANO 1-2/2010 12 17/08/2010, 15.05 EDITORIALE Al lavoro, al lavoro! Il rinnovo del Consiglio dell’Ordine per il biennio 2010-2011 ha portato, dopo le elezioni, degli strascichi giudiziari per certi versi avvilenti e mortificanti. Non mi riferisco alle contestazioni circa l’asserita ineleggibilità di taluno, bensì a quelle sulle modalità di avvio del funzionamento del Consiglio, la cui prima Adunanza era stata convocata, in origine, con inusuale ritardo rispetto alla prassi consolidata. Dell’azione giurisdizionale ripetutamente proposta dinanzi al TAR (ricorso iniziale, primi motivi aggiunti, secondi motivi aggiunti) i giudici di Via Flaminia hanno fatto, almeno in sede cautelare (ma con ordinanza, n. 1334/ 2010, abbondantemente motivata), giustizia, ritenendo prevalente l’interesse pubblico al funzionamento dell’Istituzione e deludendo così le aspettative di chi sperava, avendo impugnato puntualmente ogni atto sin lì adottato, in una vittoria a tavolino. Tre, a parere di chi scrive, sono state le cose che su questa penosa vicenda hanno destato maggior fastidio alla maggioranza dei componenti il Foro romano: a) la saldatura di posizioni ideologiche tra alcuni avversari storici (in termini politici), uniti stavolta solo dalla volontà di fare fronte “contro”; b) la volontà di rimettere alla magistratura (centro di potere sovente criticato dal ceto forense) ogni decisione sulla sorte dell’Istituzione ordinistica, permettendo così che i “panni” fossero lavati in pubblico; c) la valanga di mail (dis)informative sulla vicenda, intrise di veleni, angosce personali ed esistenziali, desideri di vendette, messa alla gogna di quello e di quell’altro. E mentre le caselle di posta elettronica degli studi legali romani venivano abusivamente intasate da mail, qualcuna anche contenente grossolani refusi od errori lessicali, per oltre un mese e mezzo si accatastavano sugli scaffali dei locali dell’Ordine montagne di carte, inevase, a causa della sostanziale paralisi dell’Istituzione, minacciata dalla spada di Damocle del giudizio pendente davanti al TAR Lazio. Posta a quintali, centinaia e centinaia di richieste di ammissione al patrocinio a spese dello Stato, di pareri di congruità su parcelle, di esposti disciplinari, iscrizioni, cancellazioni, trasferimenti, e chi più ne ha più ne metta. FORO ROMANO 1-2/2010 02_editoriale_ok.pmd 13 13 17/08/2010, 15.05 EDITORIALE Le prime Adunanze disertate da taluni Consiglieri, i quali giustificavano l’assenza con proclami più o meno comprensibili, hanno permesso di smaltire ben poco. Qualcuno riferiva che l’attacco giudiziario era stato sferrato soltanto per il bene dell’Avvocatura romana, mentre altri rimarcavano di ritenersi – come sempre – al “servizio” dei colleghi, con spirito istituzionale, pur non potendo negare la propria mancata presenza ai lavori consiliari. Bene. Ora che tutto ciò è finito, adesso che le decisioni consiliari assunte sino ad oggi hanno resistito al vaglio di legittimità del TAR (che appunto avrebbe, in caso contrario, ben potuto sospenderne gli effetti), è il momento che si torni a lavorare, con serietà, dedizione, senso del dovere e con il carico di responsabilità che la toga da Consigliere, consegnata dagli elettori, impone. Chi scrive, pur essendo stato oggetto di inaspettate e singolari censure, lo ha iniziato a fare – in Consiglio – da subito, evitando di scendere in polemica e decidendo di non replicare mai ad ogni attacco ricevuto: nella consapevolezza che è solo il lavoro, e non le chiacchiere, a nobilitarci ed a costituire il metro di giudizio degli iscritti sulla nostra condotta. Rodolfo Murra 14 02_editoriale_ok.pmd FORO ROMANO 1-2/2010 14 17/08/2010, 15.05 PRESENZE DEI CONSIGLIERI ALLE ADUNANZE RIEPILOGO DELLE PRESENZE CONSILIARI febbraio, marzo e aprile 2010 19/02 Conte si Murra si Gianzi si Cassiani no Cipollone si Barbantini si Fasciotti si Nesta no Condello si Graziani si Vaglio no Rossi si Cere' no Di Tosto no Arditi di Castelvetere si 25/02 si si si no no si si si si si si si no si si 04/03 si si si no si si si no si si si si no si si 11/03 18/03 25/03 30/03 08/04 si si si si si si si si si si si si si si si no no si si si si si si si si si si no si no si si si si si no si si si si si si si si si si si si si si si no si si si si si si no si si no si si si si no si si si si si si no si 13/04 si si si no si si si si si si si si no si si 15/04 si si si si si si si si no si no si si si si 20/04 si si si si si si si si no si si si si si no FORO ROMANO 1-2/2010 03_presenze_ok.pmd 15 22/04 si si si si si si si si si si si si si si si 29/04 si si si si si si si si si si si si si si si 15 17/08/2010, 13.30 ELEZIONI Le elezioni del rinnovo del Consiglio Otto giorni di voto. Tanto sono durate, tra il primo ed il secondo turno, le consultazioni elettorali per eleggere i nuovi 15 Consiglieri dell’Ordine. In un palazzo di giustizia affollato come non mai, i colleghi si sono riversati al voto soprattutto, come avviene spesso, nel turno del c.d. ballottaggio, che ha fatto registrare un incremento di presenze di 1.222 unità rispetto al “primo giro”. Varie le liste che si sono presentate, in una competizione che è stata, tutto sommata, caratterizzata da fair play e da correttezza. E’ ovvio che i comportamenti dei singoli candidati si sono differenziati: c’è chi, magari forte della propria stazza fisica, imponendosi sul corridoio che dirigeva verso l’entrata dell’Aula ove erano collocate le urne, non lasciava passare alcun elettore se non dopo avergli ricordato la propria candidatura. C’è chi si è piazzato accanto agli stipiti della porta di ingresso dell’Aula, rimembrando la storia delle Forche Caudine, per consegnare al fotofinish l’ultimo “santino” elettorale. C’è stato chi, almeno sino a quando non ha deciso di mollare, si faceva contornare e proteggere dai suoi “fidi”, come avviene in quelle competizioni ciclistiche dove i gregari coprono sino all’ultimo chilometro, prima dello sprint, il proprio capitano. Infine si sono visti anche i candidati più schivi, incapaci di importunare più di tanto i colleghi che frettolosamente si recavano in cabina, oppure i più plateali, dotati di pupazzi a tracolla, gadget colorati, segni distintivi improbabili. In questi casi non può non ammettersi che l’art. 57 del Codice deontologico (rubricato “elezioni forensi”) appare piuttosto dimenticato. Quest’anno si è sperimentato il sistema del voto elettronico, senza ovviamente sopprimere quello manuale: e, nonostante lo scetticismo di molti, sono stati davvero tanti i colleghi che hanno optato per l’espressione del voto in formato telematico (grazie ad un sistema di touch screen sul monitor dove apparivano i nomi degli eleggibili). Sempre frequentata la saletta “ristoro”, non solo dai colleghi addetti ai seggi, ma anche dagli stessi candidati, dai loro sostenitori, dai dipendenti, da alcuni elettori e finanche – nelle giornate di domenica – dagli agenti di polizia penitenziaria che hanno “consumato” da noi visto che il bar del Palazzo era chiuso. Al mattino presto dalla saletta si elevava un buon odore di caffè e lieviti freschi. Nel corso della giornata tra tramezzini, panini e dolcetti, gli astanti si fermavano in sosta lì per qualche minuto, facendo previsioni sull’esito elettorale o chiacchierando del più e del meno. La palma del migliore in campo va, comunque e sempre, ai colleghi che si sono prodigati in modo encomiabile ai lavori dei seggi: tra questori, presidenti e scrutatori, si sono viste situazioni critiche sbrogliate in pochi istanti, con spirito collaborativo e senso del dovere. Ogni seggio è stato sempre presidiato ed anche i nuovi scrutatori, designati per la prima volta quest’anno, lasciandosi guidare e consigliare dai più esperti, hanno dato un’ottima impressione di serietà e dedizione. I dipendenti del Consiglio presenti hanno garantito una buona necessaria assistenza sia durante le operazioni di voto sia in occasione dello scrutinio. La rilevazione periodica dei votanti, le manovre di apertura e chiusura dell’Aula, quelle di sigillatura delle urne, la 16 04_elezioni_ok.pmd FORO ROMANO 1-2/2010 16 17/08/2010, 13.35 ELEZIONI predisposizione delle cabine, la redazione dei verbali e la distribuzione, ora per ora, dei risultati elettorali, costituiscono di norma vicende che possono dar luogo a contestazioni: ma la sapiente opera di coordinamento del personale amministrativo, a cura di Fausto Lanzidei e Piero Paris, ha scongiurato qualsiasi problema. Certo, qualche imprevisto si è verificato: malgrado l’avvenuto potenziamento della rete elettrica dell’Aula, disposto dall’allora Segretario nei giorni precedenti il voto, nel corso dell’ultima giornata del primo turno c’è stata un’improvvisa interruzione dell’energia elettrica durata non molto, ma in grado di mandare in tilt il software di gestione del sistema del voto elettronico (il che ha poi comportato il ritardo nella diffusione dei risultati). Ma non si può di certo essere perfetti! Simpatico è stato poi il teatrino del furto dei “funghi”, congegni che assicurano l’emanazione del calore in quelle gelide giornate invernali: si assisteva cioè al loro continuo spostamento da parte dei candidati più freddolosi, che tentavano di avvicinarseli più possibile. L’affluenza incredibile ed inimmaginabile di elettori che si è verificata l’ultimo giorno del primo turno ha costretto a prolungare l’orario di apertura dei seggi nel corso del secondo turno, consentendo così ai colleghi di venire al voto anche nelle ore pomeridiane. Ma la tendenza di recarsi alle urne sempre all’ultimissimo momento ha fatto sì che, anche in questo caso, si sono formate delle code all’ingresso dell’Aula (ben gestite comunque dal personale, grazie anche alla collocazione di transenne, che garantivano almeno un afflusso ordinato e regolato mediante appositi corridoi). Qualche candidato ironizzava sul fatto che se anche si decidesse di lasciare i seggi aperti sino a mezzanotte, un avvocato, magari di corsa, sudato e con la cravatta slacciata, sarebbe capace di arrivare a mezzanotte e due minuti! Lo scrutinio è stato ordinato e regolare. Salvo, appunto, la suspance dovuta, nel solo primo turno, all’esito del voto elettronico (al ballottaggio tale esito si è appreso immediatamente, com’è naturale che sia), le operazioni si sono svolte in un clima di correttezza. Era stato consentito ad ogni lista di nominare due rappresentanti autorizzati ad avvicinarsi ai seggi, oltre le disposte transenne, per seguire da vicino ma in assoluto silenzio lo spoglio, e così è stato. Al secondo turno (quello che … “conta”) lo scrutinio è terminato in orario assolutamente decente, e comunque molto prima di quel che avveniva negli anni precedenti: permettendo così a presidenti di seggio e scrutatori di andarsene a riposare, dopo otto giornate faticosissime, non certo all’alba. Presi d’assalto i dipendenti che distribuivano, davanti alla porta dell’Ufficio iscrizioni, i risultati definitivi i quali almeno avevano il pregio di far cessare quella maledetta ed incontenibile ansia dei candidati che si trovavano “al limite” (cioè, di norma, tra il tredicesimo ed il diciottesimo posto). “A me una copia”, “dammene una a me”, gridavano, allungando le braccia sulle teste di chi li precedeva, i molti colleghi interessati ad acquisire contezza del risultato conclusivo. E da lì in poi molte e diverse scene, degne di una ripresa cinematografica o di una vignetta umoristica: chi si apparta per telefonare con in mano la graduatoria finale, chi manda messaggini per informare a casa od a studio dell’esito, chi si abbraccia, chi si mostra deluso, chi inizia l’arte dell’analisi logica del voto, chi tira fuori la copia del foglio contenente i risultati del biennio precedente ed inizia a fare confronti, FORO ROMANO 1-2/2010 04_elezioni_ok.pmd 17 17 17/08/2010, 13.35 ELEZIONI chi appallottola quello nuovo e lo lancia via. Chi, infine, perdente ed amareggiato, minaccia di abbandonare la politica forense, e chi invece stringe alleanze, strizza l’occhio a questo od a quel consigliere. Si, perché chi risulta eletto viene subito chiamato, dai colleghi, dal personale amministrativo, persino dalle guardie, “consigliere”. Gli anziani a questo titolo ci sono abituati e non mostrano attenzione al riguardo; i neo eletti sono invece oggettivamente emozionati, ed arrossiscono nel sentirsi chiamare in quel modo. Chi resta apre bottiglie di spumante, si brinda, si festeggia, qualcuno intona cori da stadio per la lista vincente. Ragazzi, è finita, da domani si lavora (od almeno si dovrebbe) per l’interesse della categoria e dell’Istituzione consiliare, altro che santini, cene elettorali, manifesti. E’ notte fonda. Al vociare si sostituisce il silenzio. Anche i più resistenti iniziano lentamente a prendere la strada della porta carraia del Palazzo, sul Lungotevere, per far ritorno a casa. Pochi parlano, e se lo fanno è sottovoce: si sentono di più i rumori dei tacchi delle scarpe sul terreno gelato. A quell’ora, e dopo giorni di fatica e stress, a nessuno viene in mente che ci possano essere strascichi velenosi, come non si son mai visti prima, all’indomani di queste elezioni. A nessuno, in quel momento, poteva balenare in testa l’idea che della correttezza delle operazioni elettorali e dell’insediamento del rinnovato (seppur solo, in realtà, per due quindicesimi) Consiglio, si sarebbero dovuti di lì a poco occupare dei giudici dello Stato: quei giudici, invero, ai quali non è bene consegnare la nostra resa perché, da che mondo è mondo, i panni sporchi….. Rodolfo Murra 18 04_elezioni_ok.pmd FORO ROMANO 1-2/2010 18 17/08/2010, 13.35 ELEZIONI CONSIGLIO DELL'ORDINE DEGLI AVVOCATI DI ROMA RISULTATI delle votazioni di ballottaggio per l'elezione dei quindici Consiglieri dell'Ordine degli Avvocati di Roma per il biennio 2010 - 2011 ISCRITTI N. 22.159 - VOTANTI N. 8.216 Hanno riportato voti: VAGLIO Mauro CONTE Antonio NESTA Paolo CONDELLO Domenico FASCIOTTI Sandro GRAZIANI Alessandro CIPOLLONE Giovanni ROSSI Livia MURRA Rodolfo DI TOSTO Pietro GIANZI Francesco BARBANTINI Goffredo Maria CERE' Donatella 3.804 3.219 2.933 2.641 2.537 2.523 2.433 2.408 2.354 2.352 2.242 2.232 2.159 ARDITI DI CASTELVETERE Cristiana2.085 CASSIANI Alessandro 1.998 TESTA Carlo 1.980 VENCESLAI Massimiliano 1.919 IERARDI Rosa 1.895 VASSELLI Laura 1.821 GALLO Fabrizio 1.818 MELUCCO Andrea 1.710 ANASTASIO Lucilla 1.687 NICODEMI Roberto MURATORI Leopoldo MARVASI Tommaso SCIALLA Mario MANNUCCI Luigi GALLETTI Antonino (detto Antonio) GIACCHETTi Carlo MAZZA Leonardo RAO Rosario Carmine CESALI Massimiliano GIANDOTTI Massimiliano MOBRICI Saveria MINGHELLI Gian Antonio BUCCI Federico FLICK Caterina IANNOTTAAntonella LUPONIO Samantha GALEANI Stefano DELLA VALLE Giorgio VOLTAGGIO Paolo BRUNESE Fabrizio MELCHIONNA Paolo 1.641 1.515 1.506 1.494 1.468 1.440 1.371 1.342 1.320 1.298 929 739 736 734 698 633 575 288 246 229 229 229 Seguono altri candidati che hanno riportato un numero inferiore di voti. Roma, 10 febbraio 2010 FORO ROMANO 1-2/2010 04_elezioni_ok.pmd 19 19 17/08/2010, 13.35 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO ADUNANZA DEL 7 GENNAIO 2010 TENUTA ALBO AVVOCATI Iscrizioni Albo ordinario n. Passaggi dall’Elenco Speciale all’Albo Ordinario n. Passaggi dall’Albo Ordinario all’Elenco Speciale n. Cancellazioni per decesso n. a domanda n. Nulla osta al trasferimento n. TENUTA REGISTRO PRATICANTI Iscrizioni n. Abilitazioni n. Revoche abilitazioni per decorrenza di termini n. Cancellazioni a domanda n. DISCIPLINA Pratiche disciplinari trattate archiviazioni cordoglio e la partecipazione di tutto il Consiglio e dell’Ordine di Roma. Il Consiglio ne prende atto. 55 1 1 3 11 1 4 6 4 4 n. 16 Emessi n. 18 SEGRETERIA Aut. alle notifiche dirette n. 15 PARERI All’adunanza hanno partecipato il Presidente Alessandro Cassiani, il Consigliere Segretario Antonio Conte, il Consigliere Tesoriere Rosa Ierardi, nonchè i Consiglieri Giovanni Cipollone, Goffredo Maria Barbantini, Sandro Fasciotti, Paolo Nesta, Mauro Vaglio, Livia Rossi, Donatella Cerè, Rodolfo Murra, Francesco Gianzi, Pietro Di Tosto, Cristiana Arditi di Castelvetere. - Il Consigliere Segretario Conte riferisce di essersi recato il 31 dicembre scorso al funerale dell’Avv. Francesco Misiani, portando il 20 05_attivita del consiglio_1.pmd - Il Presidente Cassiani e il Consigliere Segretario Conte riferiscono che, essendo prossime le elezioni per il rinnovo del Consiglio, sarebbe opportuno rinviare i convegni già organizzati, così come sempre è stato fatto negli ultimi anni prima della competizione elettorale durante il mese di gennaio. Il Consiglio approva la proposta e delega il Presidente Cassiani di avvertire i Relatori e i Colleghi iscritti ai convegni del rinvio. Delibera, inoltre, di darne notizia sul sito, oltre tutti i necessari incombenti. - Il Presidente Cassiani riferisce sulla petizione degli avvocati giuslavoristi di Roma, trasmessa dall’Avv. Giovanni De Francesco in data 10 dicembre 2009, con la quale denunciano la drammatica situazione in cui versa la Sezione Lavoro del Tribunale Ordinario di Roma, dovuta alla carenza di Personale di Cancelleria. Il Consiglio delega il Consigliere Fasciotti. - Il Presidente Cassiani riferisce sulla nota dell’Unione Lombarda degli Ordini Forensi, pervenuta in data 23 novembre 2009, accompagnatoria delle delibere emesse sul tema della conciliazione, sulla stigmatizzazione della situazione relativa al mancato pagamento da parte dello Stato delle prestazioni rese nell’ambito del patrocinio a suo carico, sull’onere per i Consigli dell’Ordine in merito agli avvisi ai difensori nominati di fiducia dai detenuti, sulla protesta nei confronti del Governo per l’introduzione della posta elettronica certificata obbligatoria per gli avvocati e il mancato coordinamento normativo con il Processo Telematico. Il Consiglio delega i Consiglieri Gianzi e Ierardi. FORO ROMANO 1-2/2010 20 17/08/2010, 13.40 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO - Il Presidente Cassiani riferisce sulla nota della Presidenza del Tribunale Ordinario di Roma, pervenuta in data 16 novembre 2009, con la quale comunica la riduzione dell’orario di apertura al pubblico fino alle ore 12.00 delle cancellerie penali dibattimentali, comprese la Cancelleria Centrale e la Cancelleria della Terza Sezione Speciale per il Riesame delle Misure Cautelari Personali e Reali. Il Consiglio dispone che la notizia venga pubblicata sul sito. - Il Presidente Cassiani comunica, con riferimento all’incarico ricevuto dal Consiglio con delibera 19 novembre 2009, che il Presidente della Corte di Appello di Roma ha deciso di interrompere la prassi contra legem secondo la quale gli uscieri provvedono alla consegna delle toghe in Corte di Appello. Chiede, pertanto, nuovamente al Consiglio di deliberare se sia il caso di intervenire con personale dipendente del Consiglio oppure affidare all’esterno detto servizio. Il Consiglio delega il Consigliere Barbantini. - Il Presidente Cassiani riferisce sulla nota del Consiglio Nazionale Forense, pervenuta in data 30 novembre 2009, con la quale comunica di aver istituito una Commissione preposta a monitorare le realtà locali relative alle attività di mediazione e di conciliazione. Allo scopo invita ad indicare entro il 15 gennaio 2010 il nominativo di un referente all’indirizzo di posta elettronica [email protected]. Il Consiglio delega i Consiglieri Fasciotti e Ierardi. - Il Presidente Cassiani riferisce sulla nota del Consiglio Nazionale Forense, pervenuta in data 30 novembre 2009, con la quale trasmette il Protocollo d’Intesa con il Ministero dell’Interno e il Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili e chiede i nominativi di due avvocati in posses- so dei requisiti richiesti per l’attività di consulenza tecnica di cui si avvale l’Autorità Giudiziaria, da inserire nei Nuclei di valutazione costituiti ai sensi dell’art. 2 del D.P.R. 18 agosto 1999 n. 455 presso la Prefettura. Il Consiglio designa gli Avvocati: Andrea Ciannavei, con studio a Roma, in Via Civitavecchia n. 5; Andrea Necci, con studio a Roma, in Via Paraguay n. 5. - Il Presidente Cassiani riferisce sulla nota della Presidenza del Tribunale Ordinario di Roma, pervenuta in data 23 novembre 2009, relativa alla richiesta on line di copie delle sentenze della Sezione Lavoro e iscrizione a ruolo delle cause di lavoro. Il Consiglio delega il Consigliere Vaglio. - Il Presidente Cassiani riferisce sulla nota dell’Avv. Fabio Maria Galiani, pervenuta in data 27 ottobre 2009, con la quale propone di istituire la Commissione Immigrazione, attualmente accorpata ad altra Commissione già particolarmente attiva ed impegnata in settori delicati e specifici, che si occupi specificatamente del diritto dell’immigrazione e della tutela degli stranieri inclusi i comunitari. Il Consiglio delega il Consigliere Arditi di Castelvetere. - Il Presidente Cassiani riferisce sulla richiesta dell’Ufficio della Tutela Pubblica - U.O. Minori, Famiglie e Servizio Roxanne del Dipartimento Promozione dei Servizi Sociali e della Salute del Comune di Roma, pervenuta in data 10 dicembre 2009, con quale chiede di indicare almeno tre nominativi di professionisti specializzati in materia testamentaria per curare la gestione del patrimonio ereditato da una persona interdetta, ai quali il Sindaco di Roma, in qualità di tutore, può conferire incarico. Il Consiglio designa gli Avvocati:Francesco Catarci, con studio a Roma, in Via Valdagno n. 25; Giorgia Celletti, con studio a Roma, in FORO ROMANO 1-2/2010 05_attivita del consiglio_1.pmd 21 21 17/08/2010, 13.40 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO Via Calvi n. 14; Lucio Nicolais, con studio a Roma, in Piazza Giuseppe Mazzini n. 27; Chiara Scigliano, con studio a Roma, in Via Anastasio II, n. 130. Autorizzazioni ad avvalersi delle facoltà previste dalla legge 21 gennaio 1994 n.53 Il Consiglio - Viste le istanze presentate dai seguenti professionisti: Avvocati Andrea Accardo, Alessandro Caso, Valerio Di Giorgio, Raffaella Diana Di Tarsia Di Belmonte, Stefano Farina, Francesco Franceschi, Francesco Giannini, Maria Claudia Ioannucci, Valeria Labella, Stefano Mastrolilli, Andrea Saverio Mezzetti, Eleonora Minoprio, Maria Rosaria Pinto, Silvia Pirrone, Alessandra Rosella, autorizza i professionisti sopraindicati, ai sensi dell’art. 7 della Legge n.53/1994, ad avvalersi delle facoltà di notificazione previste dalla citata legge; dispone che gli estremi della presente autorizzazione siano riportati nel primo foglio del registro cronologico degli istanti di cui all’art. 8 della citata legge. Pratiche disciplinari - Il Consigliere Rossi comunica che l’Avv. (omissis) in data 18 dicembre 2009 ha notificato al Consiglio un ricorso avanti il Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio con il quale chiede che il Consiglio venga condannato al risarcimento dei danni patrimoniali e non patrimoniali per non aver equiparato la sua posizione disciplinare a quella dell’Avv. (omissis), all’importo di euro 300.000,00 o all’importo maggiore o minore ritenuto di giustizia. Il Consiglio delibera di costituirsi in giudizio e manda al Presidente Cassiani di conferire mandato agli Avvocati Piero d’Amelio e Giovanni Crisostomo Sciacca, eleggendo domicilio presso il loro studio, sito a Roma, in Via della Vite n. 7. 22 05_attivita del consiglio_1.pmd Elezioni per il rinnovo del Consiglio biennio 2010-2011: adempimenti relativi - Il Consigliere Segretario Conte, a questo punto, sottopone al Consiglio un problema che potrebbe porsi i giorni delle elezioni riguardo l’accesso dei Colleghi/Elettori nell’Aula Avvocati. Come è noto, ad oggi, chi accede al “Palazzaccio” deve necessariamente passare al vaglio della Polizia Penitenziaria, nonchè, della macchina “metaldetector” dove i Colleghi sono costretti a far passare borse, trolley e quant’altro. Orbene, appare evidente che quando vi sarà l’imponente afflusso dei Colleghi, nei giorni del voto, tale controllo creerà file “oceaniche” con conseguente notevolissimo disagio per tutti i Colleghi/Elettori. Il Consigliere Segretario Conte propone di intervenire presso la Commissione di Manutenzione del Palazzo al fine di ottenere un passaggio privilegiato -per i soli otto giorni del voto- per gli Avvocati che si recheranno alle urne. A tal proposito, il Consigliere Segretario Conte, ha incontrato informalmente l’Ispettore di Polizia Saccà, Responsabile della Sicurezza del Palazzo, al quale ha rappresentato la necessità di organizzare una entrata dedicata agli Avvocati per evitare agli stessi gli appesantimenti e le complicazioni dei noti controlli. Il Funzionario ha assicurato che, a fronte di una istanza formale dell’Ordine e di un “via libera” da parte dell’Ufficio competente alla manutenzione, ciò sarebbe possibile. Il Consigliere Segretario Conte chiede che il Consiglio deleghi il Presidente Cassiani e il Consigliere Anziano Cipollone a presentare un’istanza all’Ufficio Manutenzione, con grandissima urgenza, al fine di ottenere un accesso dedicato agli Avvocati nei giorni dedicati alle elezioni. Il Consiglio delega il Presidente Cassiani e il Consigliere Anziano Cipollone a provvedere in tal senso. - I Consiglieri Arditi di Castelvetere, Bar- FORO ROMANO 1-2/2010 22 17/08/2010, 13.40 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO bantini, Cipollone, Conte, Di Tosto, Fasciotti, Gianzi, Murra, Nesta, Rossi e Vaglio, facendo seguito al comunicato stampa del 19 dicembre 2009, ribadito con delibera adottata a maggioranza nella seduta consiliare del 28 dicembre 2009, comunicano con viva soddisfazione che il Decreto Milleproroghe, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 31 dicembre 2009, non contiene la “proroga” dei Consigli dell’Ordine degli Avvocati e conseguentemente che il 30 gennaio 2010 si vota. In tal modo è stato evitato un grave “vulnus” ai principi di legalità e sono salvi fondamentali valori di libertà e democrazia, che erano stati rivendicati fortemente -e per primidagli stessi Consiglieri. Si è avuta la prova tangibile che, quando sono in gioco diritti fondamentali, l’unità delle coscienze più sensibili dell’Avvocatura -al di là delle pur giuste rivendicazioni di individualità nella competizione elettorale- può consentire il raggiungimento di grandi risultati. Il Consiglio ne prende atto e nell’esprimere il compiacimento per la positiva definizione della vicenda, conferma le date già fissate delle elezioni per il rinnovo del Consiglio nel biennio 2010-2011. Dispone, inoltre, che la presente delibera venga pubblicata sul sito. - Il Consigliere Fasciotti in riferimento al Protocollo d’intesa intervenuto tra il nostro Ordine e il Tribunale per i Minorenni di Roma, chiede che il Protocollo stesso venga approvato ma sottoscritto dal nuovo Consiglio. Il Consiglio ne prende atto e approva. - Il Consigliere Murra comunica di aver partecipato, in rappresentanza del Consiglio, alle esequie dell’Avv. Adriano Pallottino, grande e celebre Collega amministrativista, svoltesi nella chiesa Regina Apostolorum in Via Ferrari il 4 gennaio scorso. Il Consiglio ne prende atto e rivolge ai familiari, ai figli, ai Colleghi Giovanni e Ales- sandro, le più sentite condoglianze. ADUNANZA DEL 14 GENNAIO 2010 TENUTA ALBO AVVOCATI Iscrizioni Albo ordinario n. Passaggi dall’Elenco Speciale all’Albo Ordinario n. Passaggi dalla Sezione Speciale n. 96/01 all’Albo Ordinario n. Cancellazioni Per decesso n. a domanda n. 23 1 1 4 11 TENUTA REGISTRO PRATICANTI Iscrizioni n. 9 Iscrizioni e abilitazioni n. 5 Abilitazioni n. 15 Cancellazioni a domanda n. 12 per trasferimento n. 1 Compiuta pratica n. 2 PARERI Emessi n. 149 SEGRETERIA Aut. alle notifiche dirette n. 15 All’adunanza hanno partecipato il Presidente Alessandro Cassiani, il Consigliere Segretario Antonio Conte, il Consigliere Tesoriere Rosa Ierardi, nonchè i Consiglieri Giovanni Cipollone, Goffredo Maria Barbantini, Sandro Fasciotti, Paolo Nesta, Mauro Vaglio, Livia Rossi, Donatella Cerè, Rodolfo Murra, Francesco Gianzi, Pietro Di Tosto, Cristiana Arditi di Castelvetere. - Il Consigliere Murra riferisce, in qualità di Coordinatore della Commissione Enti pubblici insieme alla Collega Arditi di Castelvetere, che il TAR del Lazio, con recentissima sentenza n. (omissis) del (omissis), ha annulla- FORO ROMANO 1-2/2010 05_attivita del consiglio_1.pmd 89 23 17/08/2010, 13.40 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO to gli atti deliberativi con i quali l’(omissis) ha riorganizzato la propria Avvocatura in disprezzo dei principi generali in tema di autonomia e indipendenza degli Uffici legali degli Enti pubblici. In sostanza il giudice amministrativo ha ribadito la bontà dei precetti che l’Ordine di Roma ha trasfuso nei suoi regolamenti a tutela degli iscritti all’Elenco speciale. Il ricorso -R.G. n. (omissis) del (omissis)- era stato proposto oltre che da alcuni colleghi dell’(omissis) in proprio, anche dall’Associazione sindacale dei (omissis). Il Consiglio ne prende atto. Convenzione con primario Istituto di credito in relazione alle parcelle derivanti da attività professionale liquidate a seguito di gratuito patrocinio ovvero difese d’ufficio - Il Consigliere Cerè dichiara che la possibilità che un Istituto di credito –sulla base di una convenzione con il Consiglio dell’Ordine- anticipi agli avvocati creditori le spettanze maturate quali compensi per l’attività svolta per il patrocinio a spese dello Stato è stata già percorsa da altri Consigli di Ordini forensi, ma l’anticipazione della somma –per la quale l’Istituto di credito pretende comunque un suo salato compenso a carico degli avvocati creditori- sarebbe valida normalmente per sei-un anno, termine entro il quale quasi certamente lo Stato non salderebbe il suo debito, con la conseguenza che gli avvocati sarebbero costretti a restituire la somma all’Istituto di credito anticipante, con il detto aggravio di spese. Non diversamente accadrebbe se l’Istituto di credito accettasse di prorogare fino a 18 mesi l’anticipazione, perchè non si avrebbe nessuna garanzia che lo Stato paghi entro tale più ampio termine, mentre, oltretutto, aumenterebbe la pretesa dell’Istituto di credito per il maggior periodo della anticipazione. Già l’Associazione Nazionale Forense – ANF aveva proposto di stipulare una tale convenzione che aveva evidenziato come tutto il vantaggio resterebbe comunque all’Istitu- 24 05_attivita del consiglio_1.pmd to di credito. L’occasione elettorale -raccomanda Essa Consigliere Cerè- deve ammonire i Consiglieri ricandidati a non proporre iniziative che, dopo il clamore per la escogitazione (che comunque neppure sarebbe originale), vedrebbe i colleghi penalizzati dai costi aggiuntivi delle anticipazioni dell’Istituto di credito, mentre per colpa della morosità dello Stato, gli oneri resterebbero a carico degli avvocati. In tale situazione –conclude Essa Consigliere Cerè- il Consiglio dovrebbe piuttosto investire i colleghi parlamentari perchè ottengano che il Ministero della Giustizia trovi i fondi per pagare detti suoi debiti maturati, senza far guadagnare le banche sul lavoro degli avvocati. A tale incombenza è pronta la stessa Consigliere Cerè, quale Responsabile del Patrocinio a spese dello Stato, e la stessa annuncia comunque, che Essa è attiva nella promozione di ricorsi alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea, per ottenere ai Colleghi la condanna dello Stato italiano moroso, con il risarcimento dei danni per tale illecito. Il Consigliere Gianzi replica e legge la delibera del 1° ottobre 2009 con la quale fu delegato dal Consiglio a contattare gli Istituti di credito e a effettuare un sondaggio fra gli iscritti. A questo punto rappresenta che hanno risposto tra mail, telefonate e fax oltre 1.500 avvocati tutti interessati all’iniziativa. Appare, inoltre, evidente la finalità strumentale delle dichiarazioni del Consigliere Cerè che, pur occupandosi di Patrocinio a spese dello Stato, sebbene in materia civile, nulla ha fatto per cercare di risolvere il problema dei pagamenti delle parcelle agli avvocati difensori di ufficio e Patrocinio a spese dello Stato. Allo stato, comunque, si tratta unicamente di una proposta di convenzione che gli avvocati potranno decidere liberamente di accettare o meno. Il Consigliere Gianzi prende atto che per il Consiglio non è possibile stipulare convenzioni. FORO ROMANO 1-2/2010 24 17/08/2010, 13.40 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO Elezioni per il rinnovo del Consiglio biennio 2010-2011: adempimenti relativi - Il Presidente Cassiani rappresenta la necessità di fissare con precisione le regole che dovranno essere rispettate in occasione dello scrutinio e invita il Consiglio a deliberare in merito. Il Consiglio - Viste le opinioni raccolte nella riunione tecnica svoltasi il 12 gennaio 2010 con i Presidenti e i Vice Presidenti di Seggio delibera quanto segue - ogni Seggio presenterà 4 cabine elettorali, due dedicate al voto elettronico e due dedicate a quello manuale; - lo spoglio delle schede votate con il sistema manuale verrà effettuato nel modo tradizionale e il computo dei voti risultanti verrà sommato, alla fine dello scrutinio, a quello dei voti risultanti dal sistema elettronico; - l’esito del voto elettronico verrà diffuso subito dopo la chiusura delle operazioni di votazione. È ammessa la divulgazione dei risultati dello spoglio manuale mano a mano che esso si svolge, come da prassi; - lo spoglio delle schede votate avverrà con il pubblico che potrà aver accesso solo sulle gradinate; in Aula, provvista di transenne, potranno accedere solo i Candidati di cui all’elenco formato dal Consiglio; oltre le transenne potranno stazionare esclusivamente 20 rappresentanti di lista in totale (4 per ogni compagine elettorale presentatasi), scelte esclusivamente fra i Candidati. I nomi dei rappresentanti di lista dovranno essere indicati volta per volta ai Signori Questori, che dovranno vigilare sulla regolarità del numero delle presenze e sul rispetto assoluto e rigoroso del silenzio da parte dei rappresentanti di lista, pena la loro espulsione; - le password relative al voto elettronico saranno detenute dal Presidente, e dai Consiglieri Nesta, Rossi e Cerè; - in caso di contestazioni insorgenti sul voto elettronico il Presidente potrà decidere, ove le ritenga fondate ed insuperabili, di passare al voto manuale per le intere operazioni; - al fine di rendere noto il più possibile il sistema del voto elettronico il Consiglio allestirà 2 postazioni nei propri locali (uno dotato di una cabina elettorale) dove gli iscritti potranno esercitarsi. I nomi dei Candidati saranno di pura fantasia. Si autorizza in tal senso la società all’installazione. Si autorizza la diffusione di una versione dimostrativa delle modalità di espressione del voto elettronico (anche questa con nomi di fantasia) sul sito web, mediante un link su piattaforma esterna (Youtube), dando diffusione della notizia onde consentire ed agevolare la pratica del voto. - Il Presidente Cassiani riferisce sulla lettera dell’Avv. Bruno Andreozzi, Presidente dell’Associazione “Avvocati alla ribalta”, pervenuta in data 11 gennaio 2010, relativa alla rappresentazione teatrale di solidarietà per i Colleghi de L’Aquila tenutasi il 12 dicembre scorso contenente il dettaglio degli introiti devoluti all’Ordine de L’Aquila. Il Consiglio ringrazia gli “Avvocati alla ribalta” per il brillante risultato conseguito. - Il Presidente Cassiani comunica che oggi 14 gennaio 2010 nella Sala della Protomoteca del Campidoglio il Ministro Alemanno ha conferito all’Assessore Avv. Domenico Naccari la delega ai rapporti con la comunità dei Calabresi residenti a Roma. Precisa che ha partecipato insieme ai Consiglieri Rosa Ierardi e Francesco Gianzi all’importante evento che ha visto la presenza di eminenti personalità e interventi di straordinaria importanza da parte del Sindaco Alemanno, del Sindaco di Reggio Calabria Scopelliti, dell’Assessore Antoniotto oltre che degli Assessori Naccari e Siclari al quale il Presidente rivolge i più vivi auguri di buon lavoro. FORO ROMANO 1-2/2010 05_attivita del consiglio_1.pmd 25 25 17/08/2010, 13.40 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO Il Consiglio delega il Presidente Cassiani a rappresentare all’Avv. Naccari gli auguri e i complimenti del Consiglio. Autorizzazioni ad avvalersi delle facoltà previste dalla legge 21 gennaio 1994 n.53 Il Consiglio - Viste le istanze presentate dai seguenti professionisti: Avvocati Linda Baioni, Valerio Branchesi, Daniela Brunetti, Cinzia Cannarsa, Gilberto Cerutti, Gualtiero Cerutti, Pasquale Freddino, Maria Veronica Pellegrini, Livia Ranuzzi, Riccardo Roselli, Daniele Rossi, Giuseppe Russo, Manola Saltarelli, Mirko Scorsone, Giulia Sferra, autorizza i professionisti sopraindicati, ai sensi dell’art. 7 della Legge n.53/1994, ad avvalersi delle facoltà di notificazione previste dalla citata legge; dispone che gli estremi della presente autorizzazione siano riportati nel primo foglio del registro cronologico degli istanti di cui all’art. 8 della citata legge. - Il Consigliere Segretario Conte riferisce sulla nota della Direzione Generale del Personale e dei Servizi per i sistemi informativi automatizzati del Dipartimento Organizzazione Giudiziaria del Ministero della Giustizia, pervenuta il 23 dicembre 2009, accompagnatoria del decreto n. ID 55026/09 di autorizzazione all’attivazione del Processo civile telematico presso il Tribunale di Roma limitatamente ai procedimenti delle esecuzioni immobiliari a norma dell’art. 62 del D.M. 17 luglio 2008. Il Consiglio ne prende atto e manda alla Commissione Informatica. - Il Consigliere Segretario Conte riferisce sulla nota dell’Avv. Carlo Borello, pervenuta in data 12 gennaio 2010, con la quale comunica lo scioglimento dell’Associazione Professionale “Studio Legale Associato di Carlo e 26 05_attivita del consiglio_1.pmd Francescantonio Borello” con decorrenza 31 dicembre 2009. Il Consiglio ne prende atto e manda all’Ufficio Iscrizioni per gli adempimenti necessari. - Il Consigliere Segretario Conte riferisce sulle note dell’Avv. Massimo Giuliano, pervenute in data 5 e 8 gennaio 2010, con le quali comunica che, a partire dall’11 gennaio 2010, entrerà a far parte dell’Associazione Multidisciplinare denominata “Studio Giuliano e Di Gravio Associazione Professionale”. Il Consiglio ne prende atto e manda all’Ufficio Iscrizioni per gli adempimenti necessari. - Il Consigliere Segretario Conte riferisce sulla comunicazione, pervenuta il 7 gennaio 2010, del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Civitavecchia, relativa alla nomina dell’Avv. Ivano Montefiore quale Commissario per gli esami di avvocato della Sessione 2009, in sostituzione dell’Avv. Renato Natalini dimissionario. Il Consiglio ne prende atto e nomina in sostituzione dell’Avv. Renato Natalini, quale Vice Presidente effettivo della III Sottocomissione per gli esami di Avvocato -Sessione 2009l’Avv. Ivano Montefiore, con studio a Santa Marinella, Via Flaminia Odescalchi n. 63/A. - Il Consigliere Segretario Conte comunica che l’Avv. Maurizio Delfino, con nota pervenuta il 4 gennaio 2010, ha chiesto la cancellazione dell’Associazione Professionale “Studio Legale Delfino e Associati” dall’Elenco deglle Associazioni Professionali istituito ai sensi della Legge 1815/39. Il Consiglio ne prende atto e manda all’Ufficio Iscrizioni per gli ulteriori adempimenti. - Il Consigliere Segretario Conte comunica che l’Avv. Maurizio Delfino, con nota pervenuta il 4 gennaio 2010, ha comunicato che l’Associazione Professionale “Studio Legale Delfino e Associati Willkie Farr & Gallagher” FORO ROMANO 1-2/2010 26 17/08/2010, 13.40 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO ha modificato la denominazione in “Studio Legale Delfino e Associati Willkie Farr & Gallagher LLP” aggiornando l’elenco dei soci di seguito indicati: Avv. Maurizio Delfino, Avv. Cesare Vecchio, Avv. Annarita Ammirati, Avv. Gianluca Cattani, Avv. Massimo Chiais e Avv. Giorgio Gallenzi. Il Consiglio ne prende atto e manda all’Ufficio Iscrizioni per gli ulteriori adempimenti. - Il Consigliere Segretario Conte riferisce sulla nota dell’Avv. Tiziana Cipollone, pervenuta in data 4 gennaio 2010, con la quale comunica lo scioglimento dell’Associazione Professionale “D’Eramo – Giuliano - Cipollone””. Il Consiglio ne prende atto e manda all’Ufficio Iscrizioni per gli ulteriori adempimenti. - Il Consigliere Segretario Conte riferisce sulla nota dell’Avv. Massimo Troili, in qualità di liquidatore dell’Associazione Professionale “Studio Legale Associato degli Avvocati Bonanni, De Amicis, De Carolis, Mineo Troili & Partners (AS0840) pervenuta in data 11 gennaio 2010, con la quale comunica la cessazione della predetta Associazione Professionale, con decorrenza 31 dicembre 2009. Il Consiglio ne prende atto e manda all’Ufficio Iscrizioni per gli ulteriori adempimenti. - Il Consigliere Segretario Conte riferisce in relazione alle disposizioni introdotte dal recente decreto legge 29 dicembre 2009 n.193 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 302 del 2009. La principale novità del decreto legge è costituito dalla estensione dell’obbligo dell’uso della posta elettronica certificata dal settore civile a quello penale. Il decreto legge incentiva l’impiego delle nuove tecnologie per ridurre l’uso del supporto cartaceo per il rilascio delle copie. Per effetto della nuova normativa le copie su supporto digitale diventeranno meno costose di quelle cartacee e verrà regolamentata la possibilità di utilizzare i mez- zi moderni (carta di credito, bancomat o bonifico via internet) per il pagamento di tutte le somme dovute nel processo. Il decreto prevede un’importante novità per gli Avvocati in quanto è posto a loro carico l’obbligo di indicare negli atti (limitatamente al processo civile) i codici fiscali propri e dei propri assistiti. Il decreto legge rende obbligatorie le comunicazioni tramite posta elettronica anche per i difensori nel processo penale. Le comunicazioni via e-mail verranno rese obbligatorie a seguito della verifica della funzionalità dei singoli uffici giudiziari, effettuata dal Ministero della Giustizia, sentiti i Consigli dell’Ordine degli Avvocati, il Consiglio Nazionale Forense e l’Avvocatura dello Stato. L’avvio è previsto entro 60 giorni dalla conversione del decreto legge ed entro quella data sarà completato il quadro normativo, con l’adozione di nuovi regolamenti per il processo telematico sia nel settore civile che in quello penale. Il decreto legge introduce per gli ufficiali giudiziari la possibilità di notificare per posta elettronica anche gli atti depositati in forma cartacea. Questo viene realizzato attraverso una nuova norma nel codice di procedura civile (art. 149 bis c.p.c.). L’art. 4 del decreto legge 29 dicembre 2009 n. 193 introduce modificazioni all’articolo 51 del decreto-legge 25 giugno 2008 n. 112 convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008 n. 133, disponendo che il comma 5 è sostituito dal seguente testo “5. Il secondo comma dell’articolo 16 del regio decreto-legge 27 novembre 1933, n. 1578, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 gennaio 1934, n. 36, è sostituito dal seguente: “Nell’Albo è indicato, oltre al codice fiscale, l’indirizzo di posta elettronica certificata comunicato ai sensi dell’articolo 16, del decretolegge 29 novembre 2008, n. 185, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 gennaio 2009, n. 2. Gli indirizzi di posta elettronica certificata ed i codici fiscali, aggiornati con cadenza giornaliera, sono resi disponibili per via telematica al Consiglio Nazionale Forense ed al FORO ROMANO 1-2/2010 05_attivita del consiglio_1.pmd 27 27 17/08/2010, 13.40 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO Ministero della Giustizia nelle forme previste dalle regole tecniche per l’adozione nel processo civile e nel processo penale delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione.”. Appare, quindi, necessario aggiornare le modalità di tenuta dell’Albo forense, consentendo sia il rispetto della normativa introdotta, sia la conoscenza esatta e immediata degli indirizzi di posta elettronica certificata dei Colleghi. Il Consiglio rinvia alla prossima adunanza. ADUNANZA DEL 21 GENNAIO 2010 TENUTA ALBO AVVOCATI Iscrizioni Albo ordinario n. Passaggi dall’Albo Ordinario all’Elenco Speciale n. Passaggi dall’Elenco Speciale all’Albo Ordinario n. Cancellazioni Per decesso n. a domanda n. per trasferimento n. Nulla osta al trasferimento n. 72 1 1 2 4 1 6 TENUTA REGISTRO PRATICANTI Iscrizioni n. 4 Iscrizioni e abilitazioni n. 4 Abilitazioni n. 20 Revoche abilitazioni per decorrenza di termini n. 15 Cancellazioni a domanda n. 2 Nulla osta al trasferimento n. 1 Compiuta pratica n. 4 DISCIPLINA Pratiche disciplinari trattate in dibattimento aperture proc. disciplinare archiviazioni 28 05_attivita del consiglio_1.pmd n. n. n. 3 6 28 PARERI Emessi n. 84 SEGRETERIA Aut. alle notifiche dirette n. 25 All’adunanza hanno partecipato il Presidente Alessandro Cassiani, il Consigliere Segretario Antonio Conte, il Consigliere Tesoriere Rosa Ierardi, nonchè i Consiglieri Giovanni Cipollone, Goffredo Maria Barbantini, Sandro Fasciotti, Paolo Nesta, Mauro Vaglio, Livia Rossi, Donatella Cerè, Rodolfo Murra, Francesco Gianzi, Pietro Di Tosto, Cristiana Arditi di Castelvetere. - Il Consigliere Barbantini, a seguito della delega ricevuta dal Consiglio nell’adunanza del 7 gennaio 2010 relativa alla consegna delle toghe in Corte di Appello da parte degli uscieri, comunica che, stante la motivazione addotta dal Presidente della Corte di Appello di Roma, detto servizio possa essere affidato a personale esterno preferibilmente con nostri concessionari già in esercizio, peraltro, che dovrà essere svolto senza alcun onere per il Consiglio e con esclusione di qualsiasi non ammesso rapporto dipendente di qualsiasi natura. Detto personale dovrà provvedere alla consegna e ritiro delle toghe, di proprietà di questo Consiglio, richiedendo per tale servizio ai singoli avvocati l’importo di euro 4,00; dovrà, inoltre, provvedere alla custodia delle toghe svolgendo il servizio nel locale già usato per tale scopo. La presente delibera, unitamente all’indicazione della (o delle) persona designata, verrà trasmessa alla Presidenza della Corte di Appello di Roma. Il Consiglio delibera di rinviare la decisione al nuovo Consiglio. - Il Consigliere Barbantini comunica che l’Avv. Alì Abukar Hayo, iscritto nell’Albo FORO ROMANO 1-2/2010 28 17/08/2010, 13.40 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO degli Avvocati di Roma, ha aperto un secondo studio legale in Mogadiscio, Municipio Cabdulcasis, Quartiere Dhagahlei, Via dei Pescatori snc, Palazzo 2. Il Consiglio ha il piacere di comunicare ai Colleghi che l’iniziativa rappresenta un tributo effettivo del Collega alla sua terra d’origine e ne dispone la pubblicazione sul sito. - Il Consigliere Cipollone riferisce di aver partecipato in data 14 gennaio 2010, presso l’Ufficio di Presidenza della Corte di Appello di Roma, alla riunione della Commissione di Manutenzione degli Uffici Giudiziari siti in Piazzale Clodio. In relazione al problema concernente i parcheggi, i dati raccolti hanno consentito di appurare che rispetto ai 660 posti macchina disponibili sono stati rilasciati ben 1072 permessi, per cui è stata ritenuta l’impellente necessità di regolamentare la materia mediante nuovi precisi criteri. E’ stato messo in risalto che sono in corso importanti lavori su aree limitrofe agli edifici giudiziari (disboscamento, pavimentazione stradale ecc.) che consentiranno di aumentare il numero di 660 posti macchina in precedenza previsto. In relazione al cospicuo numero di posteggi esterni a disposizione è previsto il prezzo di euro 1,50 per l’intera mattina. Ovviamente la realizzazione dei programmi sopra descritti è subordinata alla realizzazione degli obiettivi previsti e alla firma di una convenzione stipulatata con il Comune di Roma per i compiti di sua pertinenza. Il Consigliere Cipollone ha messo in rilievo, per l’indispensabile funzione esplicata dagli Avvocati, che non vanno considerati alla stregua di “parenti poveri”, che un certo numero di posti macchina nei parcheggi, dovrà essere a loro assegnata. Come risulta dal relativo verbale, la Commissione ne terrà conto al momento delle assegnazioni. Il Consiglio, dato atto, ringrazia il Consigliere Cipollone e approva il suo operato. - Il Consigliere Vaglio riferisce sul servizio copie delle sentenze on-line alla Sezione Lavoro del Tribunale Ordinario di Roma. Il Consigliere Fasciotti dichiara di essere già in contatto con gli Organi competenti, essendo stato già incaricato dal Consiglio. Il Consiglio conferma quanto già deliberato in relazione all’assegnazione di un dipendente assunto dall’Ordine nelle forme di legge al Tribunale Ordinario di Roma. Conferma il Consigliere Fasciotti quale incaricato anche nella qualità di responsabile della Commissione Lavoro. - Il Presidente Cassiani riferisce sulla note pervenute dall’Avv. Paolo Berruti (quale codifensore del Consiglio) in data 15 gennaio 2010 e dalla Corte di Cassazione in data 19 gennaio 2010, con le quali trasmettono la decisione del Consiglio di Stato n. 8620/2009, emessa a seguito del ricorso presentato dal Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma nei confronti dell’Agenzia del Demanio e del Primo Presidente della Corte di Cassazione avverso la sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio concernente il rilascio dei locali demaniali assegnati al Consiglio. Il Consiglio si congratula con i Professori Avv.ti Antonio Masi e Paolo Berruti. - Il Presidente Cassiani comunica che il Centro Studi “Cappella Orsini” ha organizzato un Convegno promosso dalla Regione Lazio in collaborazione con il Garante dei Diritti dei Detenuti. Il Convegno si svolgerà nella Casa Circondariale di Regina Coeli giovedì 11 febbraio p.v. e vedrà l’intervento di illustri Relatori. Propone di accogliere la richiesta di concessione del patrocinio del Consiglio. Il Consiglio approva. FORO ROMANO 1-2/2010 05_attivita del consiglio_1.pmd 29 29 17/08/2010, 13.40 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO - Il Presidente Cassiani riferisce sull’Assemblea della Camera Penale indetta per discutere sulle dimissioni di quattro Componenti del Distretto. Il Consiglio ne prende atto. - Il Consigliere Barbantini riferisce quanto segue: “Con nota protocollata il 10 dicembre 2009 la Soc. Azzurra, che già aveva presentato un suo progetto informatizzato per le votazioni su nostro ordine, eseguendo tre dimostrazioni pratiche, ha ulteriormente migliorato il progetto iniziale presentato nel 2008. Tale progetto appare, senza dubbio, assai interessante e, soprattutto, assai pratico per tutti quegli avvocati non esperti nel campo informatico oltre a rappresentare una notevole semplificazione delle procedure di voto e dello spoglio. Si fa anche riferimento al costo, definito “irrisorio”, ma non specificato. Si osserva che, pertanto, con delibera del 16 luglio 2009 è stato affidato il sistema di votazione informatica alla Società G.D. Dynamic Solutions che ha proposto un sistema al prezzo di Euro 18.000,00 oltre IVA che è già stato corrisposto, nonchè alle ulteriori spese da sostenere al momento delle elezioni (affitto apparecchiature, corsi di istruzione, assistenza alle operazioni di voto). Pertanto, stante l’imminenza delle votazioni, non sembra possibile, nell’arco di una settimana, dare corso a tale richiesta anche se deve osservarsi che tale progetto per il quale, ripetesi, erano state effettuate tre dimostrazioni pratiche, appariva già in tali fasi altamente professionale ed economicamente vantaggioso; il non aver convocato detta Società, insieme a quelle poi indicate dal Consiglio, rappresenta, ad avviso del sottoscritto relatore, una inspiegabile mancanza che ha esposto il Consiglio a dover sborsare una notevole somma. Si augura che, per il futuro, venga effettuata una gara tra più soggetti onde pervenire alla scelta del prodotto migliore ed economico.” Il Consiglio ne prende atto. 30 05_attivita del consiglio_1.pmd - Il Consigliere Barbantini ringrazia tutti i Consiglieri presenti per l’attività che hanno svolto in questo biennio anche con i suoi lati chiari e oscuri. Augura a tutti la conferma per il prossimo biennio. Il Consiglio ne prende atto, ringrazia il Consigliere Barbantini e ricambia gli auguri. Autorizzazioni ad avvalersi delle facoltà previste dalla legge 21 gennaio 1994 n.53 Il Consiglio - Viste le istanze presentate dai seguenti professionisti: Avvocati Silvia Armati, Eugenio Aurisicchio, Valerio Balsamo, Chiara Catalani, Marco Conforti, Lorenza Dolfini, Giuseppe Fatica, Sabrina Fortuna, Giorgio Fraccastoro, Gerarda Gamboni, Federico Guidoni, Elisa Iorio, Filippo Loria, Renato Manzini, Anna Mazzoncini, Paolo Palma, Alessandra Parente, Cynzia Pittari, Francesca Quarato, Anna Scarponi, Giusi Tangari, Marina Terlizzi, Francesco Vanni, Claudio Virgili, Claudia Ricci, autorizza i professionisti sopraindicati, ai sensi dell’art. 7 della Legge n.53/1994, ad avvalersi delle facoltà di notificazione previste dalla citata legge; dispone che gli estremi della presente autorizzazione siano riportati nel primo foglio del registro cronologico degli istanti di cui all’art. 8 della citata legge. - Il Consigliere Segretario Conte riferisce in relazione alle disposizioni introdotte dal recente decreto legge 29 dicembre 2009 n.193 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 302 del 2009. La principale novità del decreto legge è costituito dalla estensione dell’obbligo dell’uso della posta elettronica certificata dal settore civile a quello penale. Il decreto legge incentiva l’impiego delle nuove tecnologie per ridurre l’uso del supporto cartaceo per il rilascio delle copie. Per effetto della nuova normativa le copie su supporto digitale divente- FORO ROMANO 1-2/2010 30 17/08/2010, 13.40 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO ranno meno costose di quelle cartacee e verrà regolamentata la possibilità di utilizzare i mezzi moderni (carta di credito, bancomat o bonifico via internet) per il pagamento di tutte le somme dovute nel processo. Il decreto prevede un’importante novità per gli Avvocati in quanto è posto a loro carico l’obbligo di indicare negli atti (limitatamente al processo civile) i codici fiscali propri e dei propri assistiti. Il decreto legge rende obbligatorie le comunicazioni tramite posta elettronica anche per i difensori nel processo penale. Le comunicazioni via e-mail verranno rese obbligatorie a seguito della verifica della funzionalità dei singoli uffici giudiziari, effettuata dal Ministero della Giustizia, sentiti i Consigli dell’Ordine degli Avvocati, il Consiglio Nazionale Forense e l’Avvocatura dello Stato. L’avvio è previsto entro 60 giorni dalla conversione del decreto legge ed entro quella data sarà completato il quadro normativo, con l’adozione di nuovi regolamenti per il processo telematico sia nel settore civile che in quello penale. Il decreto legge introduce per gli ufficiali giudiziari la possibilità di notificare per posta elettronica anche gli atti depositati in forma cartacea. Questo viene realizzato attraverso una nuova norma nel codice di procedura civile (art. 149 bis c.p.c.). L’art. 4 del decreto legge 29 dicembre 2009 n. 193 introduce modificazioni all’articolo 51 del decreto-legge 25 giugno 2008 n. 112 convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008 n. 133, disponendo che il comma 5 è sostituito dal seguente testo “5. Il secondo comma dell’articolo 16 del regio decreto-legge 27 novembre 1933, n. 1578, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 gennaio 1934, n. 36, è sostituito dal seguente: “Nell’Albo è indicato, oltre al codice fiscale, l’indirizzo di posta elettronica certificata comunicato ai sensi dell’articolo 16, del decretolegge 29 novembre 2008, n. 185, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 gennaio 2009, n. 2. Gli indirizzi di posta elettronica certificata ed i codici fiscali, aggiornati con cadenza giornaliera, sono resi disponibili per via telematica al Consiglio Nazionale Forense ed al Ministero della Giustizia nelle forme previste dalle regole tecniche per l’adozione nel processo civile e nel processo penale delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione.”. Appare, quindi, necessario aggiornare le modalità di tenuta dell’Albo forense, consentendo sia il rispetto della normativa introdotta, sia la conoscenza esatta e immediata degli indirizzi di posta elettronica certificata dei Colleghi. Il Consiglio rinvia al prossimo Consiglio. - Il Consigliere Segretario Conte riferisce sulle note del Tribunale Ordinario di Roma, Area Lavoro, pervenute in data 29 dicembre 2009 e 7 gennaio 2010, relative ai problemi riguardanti la carenza di organico del personale di cancelleria della Sezione Lavoro, le disposizioni di servizio e la proposta di riorganizzazione delle Cancellerie e degli Uffici della Sezione stessa. Il Consiglio delega il Consigliere Fasciotti. - Il Consigliere Segretario Conte riferisce sulla nota dello Studio Legale Associato BVR & Partners, pervenuta in data 18 gennaio 2010, con la quale comunica di aver variato la denominazione sociale da “Borgognoni Vimercati, Brancadoro, Romano & Wood - Studio legale Associato” a “Borgognoni Vimercati, Romano e Partners - Studio Legale Associato”. Il Consiglio ne prende atto e manda all’Ufficio Iscrizioni per gli ulteriori adempimenti. - Il Consigliere Segretario Conte riferisce sulla nota degli Avvocati Gianluca Navarrini e Francesco De Propris, pervenuta in data 13 gennaio 2010, con la quale comunicano la costituzione dell’Associazione Professionale denominata “Studio Legale De Propris - Associazione professionale tra gli avvocati Francesco De Propris e Gianluca Navarrini”. Il Consiglio ne prende atto e manda all’Uf- FORO ROMANO 1-2/2010 05_attivita del consiglio_1.pmd 31 31 17/08/2010, 13.40 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO ficio Iscrizioni per gli ulteriori incombenti. - Il Consigliere Segretario Conte riferisce sulla nota dello Studio Legale Associato Polizzi di Sorrentino - Spigarelli, pervenuta in data 15 gennaio 2010, con la quale comunicano la cessazione dell’attività dell’Associazione stessa. Il Consiglio ne prende atto e manda all’Ufficio Iscrizioni per gli ulteriori adempimenti. - Il Consigliere Segretario Conte riferisce sulla nota dell’Avv. (omissis), pervenuta in data 19 gennaio 2010, con la quale rende nota la situazione del mancato adempimento, da parte del Comune di Roma, delle sentenze di condanna al pagamento delle spese legali a favore degli Avvocati romani. Il Consiglio delega il Consigliere Fasciotti. - Il Consigliere Segretario Conte riferisce sulla nota della Camera Penale di Roma, pervenuta in data 12 gennaio 2010, con la quale comunica l’astensione dalle udienze e dalle attività giudiziarie penali per i giorni 27, 28 e 29 gennaio 2010. Il Consiglio ne prende atto. Passaggi dall’Albo Ordinario all’Elenco Speciale Passaggi dalla Sezione Speciale n. 96/01 all’Albo Ordinario Cancellazioni Per decesso a domanda per trasferimento per irreperibilità Nulla osta al trasferimento n. 3 n. 4 n. n. n. n. n. 5 26 8 2 9 TENUTA REGISTRO PRATICANTI Iscrizioni n. 34 Iscrizioni e abilitazioni n. 3 Abilitazioni n. 54 Revoche abilitazioni per decorrenza di termini n. 2 Cancellazioni a domanda n. 9 per trasferimento n. 3 Nulla osta al trasferimento n. 3 Compiuta pratica n. 5 DISCIPLINA Pratiche disciplinari trattate in dibattimento n. 2 Emessi n. 11 SEGRETERIA Aut. alle notifiche dirette n. 41 PARERI ADUNANZA DEL 27 GENNAIO 2010 All’adunanza hanno partecipato il Presidente Alessandro Cassiani, nonchè i Consiglieri Giovanni Cipollone, Goffredo Maria Barbantini, Sandro Fasciotti. - Alle ore 14.00 sono presenti quattro Consiglieri, onde è impossibile raggiungere il numero legale per la regolare composizio-ne. ADUNANZA DEL 19 FEBBRAIO 2010 TENUTA ALBO AVVOCATI Iscrizioni Albo ordinario n. 135 32 05_attivita del consiglio_1.pmd L’anno 2010, il giorno diciannove del mese di febbraio, a Palazzo di Giustizia - Piazza Cavour, si è riunito il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma per discutere e deliberare sul seguente ordine del giorno: “- Vista l’istanza 15 febbraio 2010, assunta al protocollo n. 2330 del 17 febbraio 2010 di questo Consiglio, con la quale la maggioranza dei Consiglieri eletti ha sollecitato l’anticipazione della adunanza consiliare per l’elezione delle cariche necessarie al funzionamento del Consiglio dell’Ordine, già fissata all’11 marzo 2010; FORO ROMANO 1-2/2010 32 17/08/2010, 13.40 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO - Ritenuto di dover condividere le motivazioni addotte con l’istanza, che rispondono all’esigenza primaria di garantire il regolare svolgimento delle attività consiliari; - Considerato che l’Avv. Alessandro Cassiani risulta impedito all’esercizio delle funzioni in quanto degente presso la struttura Ospedaliera San Camillo di Roma; - Ritenuta l’estrema urgenza di provvedere sull’istanza suindicata a tutela dell’efficiente funzionamento del Consiglio dell’Ordine, che non può rimanere ulteriormente privo delle sue cariche istituzionali con impossibilità di svolgere ordinatamente le competenze attribuitegli per legge e con evidente pregiudizio del prevalente interesse pubblico dell’Ente, nonchè degli interessi degli iscritti all’AlboRegistro/Elenchi; il Consiglio è convocato per VENERDI’ 19 FEBBRAIO 2010, ALLE ORE 11,30 per discutere e deliberare sul seguente ordine del giorno (omissis) Il Consigliere Anziano f.to Giovanni Cipollone All’adunanza hanno partecipato il Presidente Antonio Conte, il Consigliere Segretario Rodolfo Murra, il Consigliere Tesoriere Francesco Gianzi, nonché i Consiglieri Giovanni Cipollone, Goffredo Maria Barbantini, Sandro Fasciotti, Domenico Condello, Alessandro Graziani, Livia Rossi, Cristiana Arditi di Castelvetere. Intervento del Consigliere Anziano Avv. Giovanni Cipollone - Prende la parola il Consigliere Anziano Giovanni Cipollone che esplica le funzioni di Presidente f.f. dell’adunanza, il quale dichiara quanto segue: “Dopo tante tempestose tem- perie, oggi è forse spuntato un pallido raggio di sole. È nostro compito rendere più radioso l’avvenire di questo Consiglio dell’Ordine. Desidero rivolgere un saluto affettuoso ai nuovi Consiglieri. Quello di Domenico Condello è un gradito ritorno. Ad Alessandro Graziani auguro di poter chiarire al più presto la vicenda che lo riguarda personalmente e possa, quindi, svolgere i suoi compiti istituzionali, auspicando una lunga e fruttuosa militanza nella nostra famiglia. Quest’ultima, in verità, è stata in passato un po’ chiassosa e turbolenta, ma confido in un nuovo spirito di gruppo, alimentato dalla leggiadria e dall’entusiasmo dei più giovani. Un pensiero riconoscente va anche ai Consiglieri non più eletti nell’aver apprezzato i loro compiti, svolti con spirito di sacrificio. Confido, inoltre, nella pronta guarigione di Alessandro Cassiani, che ha diretto il Consiglio per ben sei anni. Spero che ritorni presto tra noi. Certamente saranno preziosi i frutti della sua esperienza consiliare. Ora dobbiamo rimboccarci le maniche e lavorare sodo con umiltà e grande dedizione, tenendo presente che il nostro è un servizio svolto nell’interesse dell’Avvocatura. Auguri a tutti di buon lavoro.” Prima di prendere in esame i punti all’ordine del giorno, il Consigliere Anziano preliminarmente informa che in data 17 febbraio 2010 è pervenuta al Consiglio la comunicazione del Consigliere Segretario del Consiglio Nazionale Forense, datata 16 febbraio 2010, nella quale si evidenzia che il Consiglio Nazionale Forense, nel rispetto dei termini di procedura prescritti dal R.D. 22 gennaio 1934 n. 37, ha fissato al 20 marzo 2010 l’udienza di trattazione del reclamo elettorale proposto dall’Avv. Carlo Testa avverso la proclamazione dell’Avv. Alessandro Graziani. Il Consigliere Anziano fa altresì presente, che in data 17 febbraio 2010 i Consiglieri eletti Cipollone, Barbantini, Rossi, Condello, Gra- FORO ROMANO 1-2/2010 05_attivita del consiglio_1.pmd 33 33 17/08/2010, 13.40 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO ziani, Conte, Fasciotti, Gianzi e Arditi di Castelvetere hanno formalmente segnalato all’Avv. Alessandro Cassiani, Presidente uscente del Consiglio, la grave situazione di stallo amministrativo generato dalla ritardata e differita convocazione del Consiglio per adempimenti inerenti all’assegnazione delle cariche che ne consentano l’ordinario funzionamento; la detta situazione di pendenze amministrative si è aggravata di giorno in giorno e continua ad aggravarsi. Il Consigliere Anziano comunica, inoltre, che con propria nota del 17 febbraio 2010 ha formalmente richiesto all’Avv. Cassiani, assente dal Consiglio, di provvedere alla immediata convocazione del Consiglio. In data 18 febbraio 2010 è pervenuta, da parte di una Collega dello studio dell’Avv. Cassiani, comunicazione attestante la persistente natura dell’impedimento che affligge l’Avv. Cassiani. A seguito della convocazione dell’odierna adunanza, agli atti, i Consiglieri Paolo Nesta, Mauro Vaglio e Pietro Di Tosto hanno comunicato la loro indisponibilità a partecipare all’adunanza medesima. Il Consigliere Anziano, dispone che le dette tre comunicazioni siano inserite agli atti dell’odierna adunanza, ed osserva che: - la giustificazione addotta dai Consiglieri Nesta e Vaglio circa il loro concomitante impegno nel Comitato Delegati della Cassa Forense parimenti convocato, non appare considerevole tenuto conto delle ragioni di somma urgenza che hanno reso necessaria l’odierna convocazione; - il riferimento all’avvenuta carenza del potere del Consigliere Anziano di surrogarsi al Presidente uscente, attualmente impedito, è smentito dalle disposizioni del D.L.vo Lgt. n. 382/1944 (artt. 15, comma 2 e 16). Il Consigliere Anziano riferisce, altresì, che anche il Consigliere Cerè, con nota protocollata al n. 2526 del 19 febbraio, ha ritenuto “non valida” l’odierna convocazione ed annunciando di non voler partecipare, allegando 34 05_attivita del consiglio_1.pmd considerazioni simili a quelle di cui al punto 2 delle comunicazioni dei Consiglieri Nesta e Vaglio. A questo punto chiede la parola il Consigliere Arditi di Castelvetere. Intervento del Consigliere Avv. Cristiana Arditi di Castelvetere - Il Consigliere Arditi di Castelvetere dichiara quanto segue: “Ho deciso di far parte di questo Organo, esclusivamente per il bene dell’Istituzione e per dare un apporto fattivo e concreto al buon funzionamento dell’amministrazione (in particolare) e della Giustizia (in generale). Questa è stata la mia motivazione personalissima, anche quando ho scelto di essere un avvocato, motivazione che ho concretizzato quando ho prestato –convinta- il giuramento nel lontano 1995, la cui formula periodicamente ripeto, dalla quale non prescindo, e che anche oggi voglio –ad alta voce- ricordare a me stessa: ‘Giuro di adempiere ai miei doveri professionali con lealtà, onore e diligenza per i fini della Giustizia e per gli interessi superiori della Nazione’. La mia elezione, sulla quale voglio evitare discorsi riconducibili all’appartenenza (o meno) ad uno schieramento, è un dato di fatto: io, da oggi, e ancora una volta, sono qui al servizio dell’Avvocatura intera. Soprattutto al servizio di coloro che non mi hanno votato e –ancora- al servizio di coloro che hanno deciso di non esercitare il diritto di voto: anche a costoro devo dimostrare di esserci e di svolgere la mia funzione con serietà e impegno. Dignità e decoro, per me, non sono solo parole da pronunziare per abbellire l’argomento di conversazione: sono valori nei quali credo e che tengo –da sempre- come esempi del buon vivere. Aggiungo, a tali valori, il rispetto: lo concedo a chiunque, e –ugualmente da chiunque- lo pretendo. FORO ROMANO 1-2/2010 34 17/08/2010, 13.40 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO Ho deciso, quindi, di essere presente all’odierna adunanza e di far precedere tale presenza dalla sottoscrizione di un sollecito che aveva –quale unico scopo- quello di evitare la paralisi, ingiustificata ed ingiustificabile, del nostro Ordine: inteso quale Organo amministrativo puro e semplice, con specifiche funzioni e con obblighi improrogabili rispetto all’utenza: non quale trampolino per lanciare istinti di narcisistica intenzione. Non mi sarei mai perdonata l’eventualità che l’impossibilità di funzionamento potesse, anche in minima parte, dipendere da me, che oggi –nell’occasione e in questa sede- non sono un avvocato normale, ma ho delle responsabilità alle quali non voglio sottrarmi, per pochi e ininfluenti –nella fattispecie- interessi di singoli: interessi dettati da sentimenti lontani dal mio modo di pensare, dal mio modo di agire e dal mio modo di lavorare e di affrontare gli impegni presi. In tal senso, quindi, ricevuta la convocazione adempio alla stessa e rispetterò i punti di cui all’ordine del giorno: esprimendo il mio voto, per l’elezione delle cariche in indipendenza e coscienza. Spero di poter, pertanto, ricominciare gli ordinari lavori consiliari sin da ora formulando i miei auguri per un biennio che possa essere portato avanti con spirito di collegialità e privato, finalmente, da viziose polemiche. Grazie per l’attenzione.” A questo punto chiede la parola il Consigliere Alessandro Graziani. Intervento del Consigliere Avv. Alessandro Graziani - Il Consigliere Graziani dichiara quanto segue: “Gentili Consiglieri, ho avuto il grandissimo onore –e sottolineo grandissimo- di ricevere il consenso di moltissimi Colleghi che mi hanno sostenuto e votato, consentendomi di essere eletto nel nuovo Consiglio per il biennio 2010/2011. Sapete, tuttavia, che è stato presentato un ricorso avverso la mia elezione, sul quale è chiamato a pronunziarsi il Consiglio Nazionale Forense. Sono personalmente convinto che tale ricorso non abbia fondatezza. Ciò mi rende sereno ed a posto con la coscienza. Parimenti, per doveroso rispetto delle procedure, dell’Autorità chiamata a giudicare, di questo Consiglio e degli Avvocati romani tutti, ritengo che sussistano motivi di opportunità tali da indurmi ad astenermi dall’esprimere il mio voto in ordine alla elezione delle cariche consiliari. Vi chiedo, dunque, di condividere il senso di questa mia scelta e di considerarla come espressione di considerazione per l’Istituzione a cui apparteniamo.” A questo punto chiede la parola il Consigliere Domenico Condello. Intervento del Consigliere Avv. Domenico Condello - Il Consigliere Condello rileva che con i risultati delle elezioni è stata decretata - in modo inconfutabile sia da un punto di vista numerico che da un punto di vista di maggioranze espresse- la vittoria della lista “Insieme” rispetto a quella “Agire e informare”. Per questo in ossequio alla volontà sovrana dei Colleghi romani il Consigliere Condello propone la candidatura dell’Avv. Antonio Conte quale Presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma per il prossimo biennio. - A questo punto vengono presi in esame gli argomenti fissati all’ordine del giorno. Elezione del Presidente - Vengono distribuite le schede per la votazione relativa alla carica di Presidente e si procede alla votazione (con l’astensione del Consigliere Graziani). FORO ROMANO 1-2/2010 05_attivita del consiglio_1.pmd 35 35 17/08/2010, 13.40 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO I voti vengono espressi come segue: - Avv. Antonio Conte voti nove. Risulta eletto quale Presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma per il biennio 2010/2011 il Consigliere Avv. Antonio Conte, che assume le funzioni. Prende la parola il Presidente Conte il quale esprime un ringraziamento sentito e sincero a tutti i Consiglieri dell’Ordine presenti, e soprattutto a tutti i Colleghi romani che lo hanno onorato del loro sostegno, del loro appoggio e del loro supporto nell’ultima competizione elettorale. Il Presidente Conte -scusandosi preliminarmente del riferimento personale- ricorda il padre Emilio, al quale dedica la propria nomina. (Il Consigliere Anziano Cipollone evidenzia, anch’esso commosso, che a questo toccante momento ha fatto seguito una lunga pausa di silenzio e di grande commozione – più loquace di ogni espressione- mentre il Presidente Conte con il viso velato di commozione pronunciava ancora il nome del suo papà, indimenticabile Consigliere del nostro Ordine). Riprende la parola il Presidente Conte il quale auspica che il nuovo Consiglio inizi immediatamente a lavorare, in modo appassionato e concreto, per arrivare presto ad avere un Ordine di Roma che si assuma l’autorevolezza che gli compete e reagisca, come chiedono i Colleghi, superando la crisi di rappresentatività delle Istituzioni forensi divenendo un vero baluardo a difesa dell’Avvocatura Romana. Questo nuovo Consiglio dell’Ordine ha grande responsabilità di rispondere fattivamente alle aspettative dei Colleghi i quali vogliono una Istituzione che lavori in silenzio, efficacemente ed alacremente e non si coinvolga in sterili diatribe e cerchi di rendere reali i tanti necessari interventi che si possono e si devono rendere concreti per migliorare “il sistema Giustizia” a Roma, e ciò al di là di liste, schieramenti, maggioranze e vicende elettorali. Le elezioni si sono concluse il 9 febbraio, ed 36 05_attivita del consiglio_1.pmd ora, si è tutti e quindici i Consiglieri parte integrante ed unica di un nuovo consesso. Questo Consiglio dell’Ordine, il più numeroso d’Europa, oltre ai prestigiosi e storici compiti istituzionali -tenuta degli Albi, parcelle, disciplina- dovrà assumere autorevolezza e coraggio per reagire con forza dinanzi allo svilimento della categorie ed agli attacchi che la stessa subisce ogni giorno, gli Avvocati devono diventare gli attori del cambiamento, unire tutte le forze, impiegare l’esperienza dei nostri valorosi Colleghi, valorizzare i giovani per incidere con decisione e rapidità. Il Consiglio dovrà ribadire e richiamare gli insegnamenti delle figure professionali, della luminosa tradizione dell’Avvocatura Romana, a cui tutti si sono ispirati modernizzando la categoria senza cedere al modernismo, ma riacquisendo una dignità ed una autorevolezza sociale di cui devono beneficiare tutti gli Avvocati romani riappropriandosi del prestigio che da sempre ha caratterizzato la professione forense. Si devono abbandonare i personalismi, unendo tutte le forze e le risorse dell’Avvocatura giungendo così ad un Consiglio dell’Ordine che divenga forza coesa ed interlocutore autorevole sia nei confronti della classe politica, che nei confronti della magistratura, capace -se necessario- di assumersi la responsabilità ed il coraggio di far sentire forte la propria voce. Per questo serve un Consiglio unito che dia una reale ed effettiva stabilità all’Istituzione senza sterili divisioni. Questo è un Consiglio dell’Ordine che ha più anime, ma che può essere esempio di pluralismo costruttivo pur nelle differenti realtà. Il Presidente Conte auspica che le differenti realtà stesse porteranno ad un interscambio di idee e proposte, fonti di estremo beneficio per i Colleghi romani senza sterili contrasti ed aride maggioranze matematiche, con tutti i Consiglieri stimolati ad operare in modo fattivo e concreto, con una presenza costante ed impegnata, per il bene degli Avvocati romani. Il Presidente Conte conclude ringraziando FORO ROMANO 1-2/2010 36 17/08/2010, 13.40 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO tutti i Questori, gli Scrutatori, il Personale del Consiglio che hanno lavorato con sacrificio ed abnegazione, e con notevolissimo dispendio di energie sino a tarda notte, per un funzionale, corretto e puntuale, puntuale svolgimento delle operazioni elettorali nel periodo che va dal 30 gennaio al 9 febbraio. Elezione del Consigliere Segretario - Il Presidente, a questo punto, atteso il successivo punto all’ordine del giorno, alla luce dell’importante affermazione che la lista “Agire ed Informare” ha ottenuto nell’ultima sessione di voto, e ritenendo che, al di là delle divisioni e degli schieramenti, sia necessario dare un segnale di larghe e costruttive intese per tutta l’Avvocatura Romana per raggiungere un percorso comune nell’interesse della stessa, esprime la sua dichiarazione di voto per la nomina quale Consigliere Segretario nella persona del Consigliere Rodolfo Murra e la medesima viene rimessa alla valutazione di tutto il Consiglio. Vengono distribuite le schede per la votazione relativa alla carica di Consigliere Segretario e si procede alla votazione (con l’astensione del Consigliere Graziani). I voti vengono espressi come segue: - Avv. Rodolfo Murra voti otto; - schede bianche una. Risulta eletto quale Consigliere Segretario del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma per il biennio 2010/2011 il Consigliere Avv. Rodolfo Murra, che assume le funzioni di Segretario e che prende la parola: “Ringrazio, innanzitutto, il neo Presidente per la dichiarazione di voto che ha voluto esprimere, nonchè i Colleghi Consiglieri che hanno ritenuto di aderire alla stessa. Ritengo che la decisione di voler nominare quale Consigliere Segretario un componente che non appartiene alla coalizione che ha conseguito il maggior successo elettorale costituisca un esempio di altissima lungimiranza politica ma, soprattutto, un segnale di disten- sione che deve essere colto ed apprezzato dall’Avvocatura romana intera. Il gesto di voler individuare non necessariamente all’interno della propria “lista” un Consigliere cui affidare il delicatissimo ruolo di Consigliere Segretario dell’Ordine (che richiama le grandi coalizioni consiliari del remoto passato) rappresenta così un momento di condivisione di intenti e di volontà di iniziare a costruire un percorso di scelte partecipate, al di là delle divisioni e degli schieramenti, che funga da circolo virtuoso per le prossime sfide che attendono l’Avvocatura. Auspico sentitamente che questa decisione ponga fine in modo radicale ed irreversibile ai tentativi di destabilizzare un Organismo rappresentativo del quale, in passato, hanno avuto l’onore di far parte eminentissime personalità dell’Avvocatura romana; tentativi corroborati dalla cieca persecuzione di obiettivi esclusivamente personali ed egocentrici, e che hanno contribuito ad avvelenare, almeno negli ultimi di dieci anni, il clima respirato dalla politica forense romana. Una volta, dunque, conferito onore ai vinti ed ai vincitori, è ora venuto il momento di lavorare finalmente insieme per realizzare il sogno di costruire un’Avvocatura capitolina forte e rappresentativa, che sia in grado di colloquiare fattivamente con tutte le realtà produttive del Paese, che non indietreggi dinanzi ai tentativi despotici di altre corporazioni di negare dignità al ceto forense, che si ponga quale interlocutore alto ed attento con gli altri protagonisti delle Istituzioni, giudiziarie e non. Il mio pensiero va ora ad Alessandro Cassiani, Presidente uscente, al quale auguro un immediato ed integrale ristabilimento, nella speranza di rivederlo presto tra noi in perfetta forma fisica. Il saluto cordiale di buon lavoro lo indirizzo ai due Consiglieri appena entrati, mentre un ringraziamento sentito lo rivolgo ancora a tutti i Consiglieri che hanno deciso di affidar- FORO ROMANO 1-2/2010 05_attivita del consiglio_1.pmd 37 37 17/08/2010, 13.40 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO mi l’incarico di Consigliere Segretario, nell’auspicio che la scelta effettuata non sia solo di carattere politico. Mi rammarico per la decisione di alcuni Colleghi Consiglieri di voler scientemente disertare l’odierna adunanza. Pur nel rispetto di ogni legittima decisione personale, fondata su una presunta illegittimità della relativa convocazione, ritengo che oggi sarebbe comunque dovuto prevalere il senso di appartenenza all’Istituzione consiliare. Ma ad ognuno è dato di rivedere le proprie posizioni, senza ostracismi e gogne di sorta. Non che non vi siano state, immagino, alcune resistenze alla decisione di lasciare alla “minoranza” (consentitemi ancora una volta l’uso di questo termine) una delle tre cariche consiliari; e tuttavia la scelta in questione garantisce il pluralismo ed offre elementi di speranza per un lavoro futuro improntato solo al perseguimento del bene comune. Del resto è solo il bene comune, nonchè il senso del dovere e della responsabilità istituzionale che debbono guidare la nostra azione, ben al di là degli interessi personali e di quelli di quartiere. Ed io, che appartengo all’Avvocatura pubblica, e che solo per questo non ho alcun bisogno di ulteriore “visibilità” istituzionale, mi pecco di saper bene cosa possa significare assumere un incarico gravoso, rispetto al quale spero solo di essere all’altezza. Ho apprezzato molto il riferimento espresso poc’anzi dal Presidente sulla necessità d’ora in poi di aiutarci tutti a vicenda, al fine di contribuire, in modo disinteressato, a fare il bene della categoria, superando steccati ideologici e personali. Così come apprezzabilissima è stata, sul piano culturale, la premessa svolta dalla Collega Arditi di Castelvetere, scevra da caratterizzazioni che non appartengono al suo modo di vivere l’esperienza consiliare. Molti di noi, il giorno della vigilia dello scorso Natale, erano presenti agli strazianti funerali di una creatura che Dio onnipotente ha deciso di portare con sè in Paradiso. Ed 38 05_attivita del consiglio_1.pmd avevamo tutti, indistintamente, gli occhi bagnati di lacrime in quella occasione, nella quale capivamo che in generale i valori in gioco, per l’essere umano, sono ben altri di quelli che, pur illustrissimi, queste poltrone sulle quali sediamo recano con sè. Dovremmo sempre pensare a quella giornata, a mio parere, nel prossimo biennio di lavoro consiliare. E saremo migliori.” Il Consigliere Barbantini si associa a quanto dichiarato dal Consigliere Segretario. Elezione del Consigliere Tesoriere - Il Presidente Conte, a questo punto, sempre seguendo l’ordine del giorno e sempre tenendo conto della suprema volontà dei Colleghi/Elettori, in considerazione del prevalente risultato elettorale così come correttamente descritto dal Consigliere Condello, esprime la sua dichiarazione di voto per la nomina del Consigliere Tesoriere, individuandolo nella persona del Consigliere Francesco Gianzi, rimettendo la valutazione sulla stessa a tutto il Consiglio. Vengono distribuite le schede per la votazione relativa alla carica di Consigliere Tesoriere e si procede alla votazione (con l’astensione del Consigliere Graziani). I voti vengono espressi come segue: - Avv. Francesco Gianzi voti nove. Risulta eletto quale Consigliere Tesoriere del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma per il biennio 2010/2011 il Consigliere Avv. Francesco Gianzi il quale prende la parola: “Egregi Consiglieri del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma, ringrazio il Presidente Antonio Conte per la dichiarazione di voto per la mia nomina a Consigliere Tesoriere dell’Ordine e ringrazio tutti voi per aver manifestato stima nei miei confronti avendomi assegnato questo incarico, ringrazio inoltre tutti gli avvocati romani che mi hanno dato l’onore di poterli rappresentare. Non voglio però parlare del mio ruolo di Consigliere Tesoriere che sarà svolto con lo spirito di servizio FORO ROMANO 1-2/2010 38 17/08/2010, 13.40 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO che ho sempre manifestato nella mia attività consiliare e che essendo un incarico di natura tecnica sarà svolto con l’ausilio dei revisori di conti e del nostro commercialista. Voglio invece esprimere il mio entusiasmo per la nomina di Antonio Conte quale Presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma. Veniamo da tre bienni di Presidenza del Consigliere Avv. Alessandro Cassiani, al quale vanno i miei auguri di pronta guarigione, trovandosi ricoverato per un delicato intervento, che ha saputo in maniera degna rappresentare gli avvocati romani, ma nutriamo la speranza che il nostro nuovo Presidente possa oggi dare un nuovo impulso alla nostra Istituzione e alla nostra professione. La nomina di Antonio Conte come Presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma è stata da noi con forza voluta, poichè crediamo che la nostra Istituzione non possa più assistere immobile agli attacchi che quotidianamente subisce la professione forense, ma si debba ergere a baluardo della nostra categoria professionale, unica deputata a difendere gli interessi costituzionali e riconoscendo quindi al Presidente Conte la capacità ed il difficile compito di ridare la giusta dignità e decoro agli avvocati romani. Siamo stati riconosciuti dagli avvocati romani come gli unici in grado di operare un cambiamento e non li deluderemo. Voglio inoltre esprimere le mie congratulazioni al nuovo Consigliere Segretario Avv. Rodolfo Murra al quale ho già avuto modo in più occasioni. Il Consigliere Segretario Murra già nello scorso biennio si è distinto per non essersi mai sottratto alle esigenze del Consiglio quando è stato necessario il suo aiuto di uomo e di giurista; la sua nomina è quindi il naturale riconoscimento al lavoro effettuato nello scorso biennio. Voglio inoltre fare gli auguri ad Alessandro Graziani che è entrato per la prima volta con un grande successo personale a far parte del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma, voglio fare i miei auguri a tutti i Consiglieri che si accingono nuovamente a lavorare nell’interesse della nostra categoria per i prossimi anni e voglio soprattutto fare gli auguri a tutti gli avvocati romani, con la speranza di poter finalmente riacquistare la necessaria dignità nella professione e con la promessa che impiegheremo tutte le nostre energie per riappropriarci di quel rispetto che da più parti stanno tentando di sottrarci.” - Vengono, quindi, presi in esame gli altri punti previsti all’ordine del giorno. - Il Presidente propone di inviare immediatamente al Presidente uscente, Avv. Alessandro Cassiani, un telegramma contenente gli auguri più affettuosi e sinceri per una pronta guarigione e per un immediato rientro consiliare in perfetta forma. Il Consiglio intero formula i più vivi auguri di pronta guarigione al Presidente Cassiani, deliberando di inviargli immediatamente un telegramma del seguente tenore: “Caro Alessandro, abbiamo appreso con sollievo che il tuo intervento chirurgico è andato a buon fine e che è iniziato il periodo di convalescenza. Nel formularti i nostri più vivi auguri per un pronto ristabilimento sentiamo il desiderio di riferirti la nostra vicinanza auspicando di rivederti prima possibile al Consiglio e in perfetta forma. Cristiana Arditi di Castelvetere, Goffredo Barbantini, Giovanni Cipollone, Antonio Conte, Domenico Condello, Alessandro Graziani, Sandro Fasciotti, Francesco Gianzi, Rodolfo Murra e Livia Rossi”. Iscrizioni nell’Albo degli Avvocati; iscrizioni nel Registro dei Praticanti; abilitazioni; cancellazioni; nulla-osta per il trasferimento; certificati di compiuta pratica - Il Consigliere Barbantini relaziona sulle pratiche di iscrizione e di cancellazione, sui FORO ROMANO 1-2/2010 05_attivita del consiglio_1.pmd 39 39 17/08/2010, 13.40 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO nulla-osta al trasferimento e sui certificati di compiuta pratica. All’esito il Consiglio delibera quanto segue. (omissis) Approvazione dei verbali nn. 3 e 4 delle adunanze del 21 e 27 gennaio 2010 - Dato atto che a ciascun Consigliere ne è stata consegnata copia, il Consiglio approva i verbali nn. 3 e 4 delle adunanze del 21 e 27 gennaio 2010, con l’astensione dei Consiglieri Condello e Graziani. Ammissione in via provvisoria e temporanea al patrocinio a spese dello Stato - Il Consigliere Barbantini segnala l’accumulo delle pratiche riguardanti le istanze dei cittadini di ammissione al patrocinio a spese dello Stato per le quali manca la nomina di un referente. Il Consiglio delibera che fino a giovedì prossimo, a rotazione, i singoli Consiglieri si impegneranno nello smaltimento della pratiche con la massima disponibilità. Varie ed eventuali Autorizzazioni ad avvalersi delle facoltà previste dalla legge 21 gennaio 1994 n.53 Il Consiglio - Viste le istanze presentate dai seguenti professionisti: Avvocati Benedetta Arienzo, Francesco Arienzo, Francesco Battaglia, Giuseppe Blefari, Franco Boffa, Graziella Brancaccio, Simone Buffardi De Curtis, Francesca Cama, Rocco Caminiti, Alfredo Caporossi, Emanuela Chelo, Cristiano Chierichini, Daniela Civica, Elena Conte, Tiziana D’Astolfo, Francesco Desideri, Francesco Di Giorgio, Francesco Di Sarro, Francesco Fabiano, Ombretta Falugiani, Giordana Falvo, Aldo Fera, Fabiana Fiorani, Alessia Iossa, Giuseppe Itri, Patrizia Mancuso, Simone Marascialli, Francesca Misefari, Riccardo Pace, Valter Arnaldo Pecoraro, Carlo Pedrone, Leo Piccininni, Francesca Romana Podiani, Francesco Sanapo, Emilia Sanci, Massimo Antonio Sapia, Emiliano Sisinni, Elisa Strani, Viviana Vettorello, Diego Vigorita, Gianfranco Zurlo, autorizza i professionisti sopraindicati, ai sensi dell’art. 7 della Legge n.53/1994, ad avvalersi delle facoltà di notificazione previste dalla citata legge; dispone che gli estremi della presente autorizzazione siano riportati nel primo foglio del registro cronologico degli istanti di cui all’art. 8 della citata legge. 40 05_attivita del consiglio_1.pmd - Con riferimento al ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio proposto dal Cons. Donatella Cerè e dall’Avv. Carlo Testa contro la convocazione dell’odierna adunanza, il Consiglio delibera, all’unanimità, la nomina degli Avvocati Piero d’Amelio e Piero Sandulli per resistere al ricorso stesso fin dall’udienza camerale. Dà mandato al Presidente di rilasciare la procura ad litem ai due professionisti, eleggendo domicilio presso lo studio dell’Avv. Piero d’Amelio, in Roma, Via della Vite n. 7. Pratiche disciplinari (omissis) Pareri su note di onorari - Si dà atto che nel corso dell’adunanza sono stati espressi i seguenti pareri su note di onorari: (omissis) ADUNANZA DEL 25 FEBBRAIO 2010 TENUTA ALBO AVVOCATI Iscrizioni Albo ordinario n. Passaggi dall’Albo Ordinario all’Elenco Speciale n. Cancellazioni per decesso n. a domanda n. 13 1 1 4 FORO ROMANO 1-2/2010 40 17/08/2010, 13.40 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO per trasferimento Nulla osta al trasferimento n. n. 5 TENUTA REGISTRO PRATICANTI Iscrizioni n. 4 Iscrizioni e abilitazioni n. 1 Abilitazioni n. 4 Revoche abilitazioni per decorrenza di termini n. 23 Cancellazioni a domanda n. 2 Nulla osta al trasferimento n. 1 Compiuta pratica n. 1 PARERI Emessi n. 71 SEGRETERIA Aut. alle notifiche dirette n. 13 All’adunanza hanno partecipato il Presidente Antonio Conte, il Consigliere Segretario Rodolfo Murra, il Consigliere Tesoriere Francesco Gianzi, nonchè i Consiglieri Goffredo Maria Barbantini, Sandro Fasciotti, Paolo Nesta, Domenico Condello, Alessandro Graziani, Mauro Vaglio, Livia Rossi, Pietro Di Tosto, Cristiana Arditi di Castelvetere. - Il Presidente saluta affettuosamente i Consiglieri assenti alla scorsa adunanza. Si associano tutti gli altri Consiglieri. Il Presidente ricorda che, una volta concluse le elezioni, nel rispetto dei ruoli e del pluralismo, d’ora in poi si auspica che il Consiglio si rimetta a lavorare alacremente per il bene comune, con l’apporto di tutti indistintamente i Consiglieri. Premette che gradirebbe che la parola in Aula sia data a coloro i quali la richiedano con garbo ed educazione, nel rispetto del lavoro comune per il buon andamento delle adunanze, senza interruzioni nei confronti del Relatore. Il Consigliere Vaglio, nell’apprezzare lo spirito manifestato dal Presidente, precisa che la scelta del nuovo Segretario è avvenuta a titolo personale e non a seguito di un accordo con la lista “Agire e Informare” che è rimasta estranea a tale scelta. Fa seguire la seguente comunicazione, anche a nome del Consigliere Di Tosto: “I Consiglieri Di Tosto e Vaglio, nel riportarsi alla propria comunicazione inviata agli Uffici dell’Ordine e al Consiglio Nazionale Forense in data 18 febbraio 2010, ribadiscono di ritenere illegittima la convocazione per il 19 febbraio 2010 e tutte le attività ad essa conseguenti, peraltro ancora sub iudice. Comunicano di prendere parte all’odierna riunione e a quelle future per senso istituzionale in attesa della pronuncia del TAR del 10 marzo 2010, che costituirà, a prescindere dal suo esito, una sconfitta per l’Avvocatura romana e per chi con i propri comportamenti ha determinato tale incresciosa situazione.” Prende la parola il Consigliere Nesta il quale dichiara: “Il Consigliere Nesta, pur ribadendo l’illegittimità della precedente convocazione dell’adunanza consiliare tenutasi il 19 febbraio 2010, alla quale non ha partecipato, rileva, tuttavia, che nell’adempimento del dovere istituzionale e nel rispetto del mandato conferitogli dai 2.933 Colleghi che lo hanno votato alle recenti elezioni, svolgerà con il massimo impegno, senza posizioni preconcette ma anche con la massima autonomia intellettuale, l’incarico istituzionale, nella convinzione che sia giunto il momento di porre fine a quel clima di contrapposizione personalistica che, purtroppo, ha caratterizzato, negli ultimi anni, l’attività del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma.” - Il Presidente riferisce in relazione alle disposizioni introdotte dal recente decreto legge 29 dicembre 2009 n.193 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 302 del 2009. La principale novità del decreto legge è costituito dalla estensione dell’obbligo dell’uso della posta elettronica certificata dal settore civile a quello penale. Il decreto legge incentiva l’impiego FORO ROMANO 1-2/2010 05_attivita del consiglio_1.pmd 41 41 17/08/2010, 13.40 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO delle nuove tecnologie per ridurre l’uso del supporto cartaceo per il rilascio delle copie. Per effetto della nuova normativa le copie su supporto digitale diventeranno meno costose di quelle cartacee e verrà regolamentata la possibilità di utilizzare i mezzi moderni (carta di credito, bancomat o bonifico via internet) per il pagamento di tutte le somme dovute nel processo. Il decreto prevede un’importante novità per gli Avvocati in quanto è posto a loro carico l’obbligo di indicare negli atti (limitatamente al processo civile) i codici fiscali propri e dei propri assistiti. Il decreto legge rende obbligatorie le comunicazioni tramite posta elettronica anche per i difensori nel processo penale. Le comunicazioni via e-mail verranno rese obbligatorie a seguito della verifica della funzionalità dei singoli uffici giudiziari, effettuata dal Ministero della Giustizia, sentiti i Consigli dell’Ordine degli Avvocati, il Consiglio Nazionale Forense e l’Avvocatura dello Stato. L’avvio è previsto entro 60 giorni dalla conversione del decreto legge ed entro quella data sarà completato il quadro normativo, con l’adozione di nuovi regolamenti per il processo telematico sia nel settore civile che in quello penale. Il decreto legge introduce per gli ufficiali giudiziari la possibilità di notificare per posta elettronica anche gli atti depositati in forma cartacea. Questo viene realizzato attraverso una nuova norma nel codice di procedura civile (art. 149 bis c.p.c.). L’art. 4 del decreto legge 29 dicembre 2009 n. 193 introduce modificazioni all’articolo 51 del decreto-legge 25 giugno 2008 n. 112 convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008 n. 133, disponendo che il comma 5 è sostituito dal seguente testo “5. Il secondo comma dell’articolo 16 del regio decreto-legge 27 novembre 1933, n. 1578, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 gennaio 1934, n. 36, è sostituito dal seguente: “Nell’Albo è indicato, oltre al codice fiscale, l’indirizzo di posta elettronica certificata comunicato ai sensi dell’articolo 16, del decretolegge 29 novembre 2008, n. 185, convertito, 42 05_attivita del consiglio_1.pmd con modificazioni, dalla legge 28 gennaio 2009, n. 2. Gli indirizzi di posta elettronica certificata ed i codici fiscali, aggiornati con cadenza giornaliera, sono resi disponibili per via telematica al Consiglio Nazionale Forense ed al Ministero della Giustizia nelle forme previste dalle regole tecniche per l’adozione nel processo civile e nel processo penale delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione.”. Appare, quindi, necessario aggiornare le modalità di tenuta dell’Albo forense, consentendo sia il rispetto della normativa introdotta, sia la conoscenza esatta e immediata degli indirizzi di posta elettronica certificata dei Colleghi. Il Consiglio delega i Consiglieri Condello e Graziani. - Il Presidente riferisce sull’atto di citazione della Sig.ra (omissis) -concessionaria della Sala Avvocati ubicata al (omissis)- notificato in data 29 gennaio 2010, nei confronti dell’Agenzia del Demanio e del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma, con la quale chiede che il Tribunale voglia dichiarare la carenza di legittimazione passiva della stessa, disporre l’annullamento degli inviti di pagamento emessi dall’Agenzia il 9 novembre 2009 e notificati il 5 dicembre 2009. Il Consiglio si riserva la decisione all’esito della relazione che predisporrà il Consigliere Barbantini. - Il Presidente riferisce sulle note del Consiglio Nazionale Forense, pervenute in data 26 gennaio, 27 gennaio, 10 febbraio 2010, relative al bando per le borse di studio per giovani avvocati per il Quinto Congresso Nazionale per l’aggiornamento che si terrà a Roma presso il Complesso Monumentale del Santo Spirito in Saxia nei giorni dall’11 al 13 marzo 2010. Il Consiglio Nazionale Forense nel raccomandare la massima diffusione tra gli iscritti segnalava che il termine per la presentazione delle domande di partecipazione dei candida- FORO ROMANO 1-2/2010 42 17/08/2010, 13.40 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO ti del Distretto della Corte di Appello era stabilito al 22 febbraio scorso. Il Presidente fa presente che le domande pervenute sono state trasmesse al Consiglio Nazionale Forense nel termine stabilito. Il Consiglio ne prende atto. - Il Presidente riferisce sulla nota del Presidente dell’Organismo Unitario dell’Avvocatura Italiana, Avv. Maurizio de Tilla, relativa alla proposta di legge sulla Magistratura Laica inviata all’On. Avv. Roberto Cassinelli. Il Consiglio ne prende atto. - Il Presidente riferisce sulla nota della Nordlinea Congressi, pervenuta in data 27 gennaio 2010, relativa al programma dei lavori, alle informazioni generali e alla scheda di adesione del Quinto Congresso Nazionale per l’aggiornamento che si terrà a Roma presso il Complesso Monumentale del Santo Spirito in Saxia nei giorni dall’11 al 13 marzo 2010. Il Consiglio ne prende atto. - Il Presidente riferisce sulla nota dell’Avv. Lodovica Giorgi, Segretario della Giunta dell’Unione delle Camere Penali Italiane, relativa alla Cerimonia di Inaugurazione dell’Anno Giudiziario degli Avvocati Penalisti Italiani che si è tenuta a L’Aquila il 28 gennaio scorso. Il Consiglio ne prende atto. - Il Presidente riferisce sulla nota dell’Avv. Fabio Pucci, Presidente della Prima Sottocommissione per gli Esami di Avvocato -Sessione 2009- pervenuta in data 11 gennaio 2010 con la quale, a seguito della richiesta del Presidente Cassiani, fornisce chiarimenti in merito al servizio giornalistico apparso su TgCom ove appariva dubbia l’effettività dei controlli in occasione delle prove di esame. Il Consiglio ne prende atto e dispone di convocare l’Avv. Fabio Pucci per la prossima adunanza. - Il Presidente riferisce sulla nota del Consiglio Nazionale Forense, pervenuta in data 7 gennaio 2010, con la quale comunica l’apertura agli avvocati del libero foro dei corsi di formazione e aggiornamento professionale per magistrati organizzati dal Consiglio Superiore della Magistratura per l’anno 2010. Il Consiglio ne prende atto. - Il Presidente riferisce sulla nota del Consiglio Nazionale Forense, pervenuta in data 4 gennaio 2010, relativa al Decreto-Legge 30.12.2009 n. 194, “Proroga di termini previsti da disposizioni legislative”. Il Consiglio ne prende atto. - Il Presidente riferisce sulla nota dell’Università di Roma “La Sapienza”, pervenuta in data 15 gennaio 2010, con la quale chiede un parere al Consiglio sul riordino dei corsi di studio. Il Consiglio delega il Consigliere Di Tosto per esame e relazione. - Il Presidente riferisce sulla nota del Dott. Fabrizio Panzarella, Direttore Organizzativo del Centro Studi Internazionale Arkegos, pervenuta in data 15 gennaio 2010, con la quale chiede il patrocinio per il Convegno Nazionale sul tema “La legislazione delle emergenze sanitarie e veterinarie” che si terrà a Frascati il 4 marzo prossimo. Il Consiglio ne prende atto e concede il patrocinio morale. - Il Presidente riferisce sulla richiesta di parere dell’Avv. (omissis), Servizio Avvocatura dell’Azienda Territoriale Edilizia Residenziale Pubblica del Comune di Roma – Area Amministrativa, pervenuta in data 16 febbraio 2010, in merito alla rilevazione delle presenze degli avvocati iscritti nell’Elenco Speciale ATER. Il Consiglio delega il Consigliere Murra, tenendo conto delle recenti pronunce giurisdizionali sul tema e del comportamento as- FORO ROMANO 1-2/2010 05_attivita del consiglio_1.pmd 43 43 17/08/2010, 13.40 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO sunto dalla Regione Lazio dopo sollecitazione del Consiglio. Il Consiglio delega il Consigliere Barbantini per esame e relazione. - Il Presidente riferisce sulla richiesta del Ministero della Giustizia – Dipartimento per gli Affari di Giustizia, di disponibilità dell’Aula Avvocati, per i giorni 21, 23 e 25 giugno 2010, per lo svolgimento delle prove di esame per l’iscrizione nell’Albo Speciale per il patrocinio davanti alla Corte di Cassazione e alle altre Giurisdizioni Superiori – Sessione 2010. Il Consiglio accoglie, come di consueto, la richiesta. - Il Presidente rileva che a seguito del ricorso proposto dall’Avv. Carlo Testa al Consiglio Nazionale Forense avverso la proclamazione dell’Avv. Alessandro Graziani quale Consigliere dell’Ordine eletto a conclusione delle votazioni di ballottaggio, il Consiglio Nazionale Forense ha fissato l’udienza di trattazione del 20 marzo 2010. Al riguardo il Presidente evidenzia l’esigenza che il Consiglio dell’Ordine svolga nel detto giudizio le proprie deduzioni in quanto attiene alla regolarità della procedura elettorale e della proclamazione degli eletti, nonché dell’inammissibilità della pretesa del reclamante di subentrare, in ogni caso, quale primo dei non eletti, in quanto tale tesi è contraria ai principi della giurisprudenza costituzionale ed amministrativa. Il Presidente propone, pertanto, al Consiglio di conferire mandato all’Avv. Carlo Ferdinando Emanuele per la costituzione in giudizio. Il Consigliere Vaglio ritiene inopportuna la costituzione in giudizio del Consiglio. Il Consigliere Graziani ritiene che, a fronte della posizione dei singoli Consiglieri, il Consiglio abbia una propria legittimazione a partecipare al giudizio. Il Consiglio decide, con voto a maggioranza, di costituirsi in giudizio e da incarico al Presidente di affidare la difesa dell’Ordine all’Avv. Carlo Ferdinando Emanuele e ad eleggere domicilio presso lo studio del predetto professionista sito in Roma, Piazza di Spagna n. 15. - Il Presidente riferisce sulla nota della Corte di Appello di Roma, pervenuta in data 17 febbraio 2010, relativa al periodo feriale per l’anno giudiziario in corso, per i Magistrati in servizio presso la Corte, il Tribunale e le Procure della Repubblica, fissato dal 23 luglio al 15 settembre 2010. Il Consiglio ne prende atto e ne dispone la pubblicazione sul sito. - Il Presidente riferisce sulla delibera del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Sondrio, pervenuta il 15 febbraio 2010, assunta nell’adunanza consiliare del 3 febbraio 2010, in merito alla legittimità del contributo dovuto al Consiglio Nazionale Forense dagli Avvocati non Cassazionisti. Il Consiglio ne prende atto. - Il Presidente riferisce sulla nota dell’Avv. Andrea Sandulli, Affari Legali delle Poste Italiane S.p.A, pervenuta il 16 febbraio 2010, nella quale richiede la collaborazione dell’Ordine per invitare i legali di controparte ad esimersi dall’attivare ogni atto esecutivo e a comunicare le modalità di pagamento di quanto dovuto dalle Poste Italiane S.p.A., evitando così notificazioni di atti esecutivi nelle more di pagamento in quanto l’Ente Poste Italiane S.p.A. provvederà tempestivamente al pagamento sia della sorte che delle spese di lite. 44 05_attivita del consiglio_1.pmd - Il Presidente riferisce che, con nota pervenuta il 25 febbraio 2010, diretta ai Presidenti dei Consigli dell’Ordine e ai Componenti dei Consigli Giudiziari, il Consiglio Nazionale Forense ha organizzato un incontro per il 17 marzo p.v. per continuare i lavori sul Ruolo FORO ROMANO 1-2/2010 44 17/08/2010, 13.40 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO dell’Avvocatura nei Consigli Giudiziari. Il Consiglio delega il Consigliere Cipollone a partecipare all’incontro. Autorizzazioni ad avvalersi delle facoltà previste dalla legge 21 gennaio 1994 n.53 Il Consiglio - Viste le istanze presentate dai seguenti professionisti: Avvocati Barbara Balboni, Alessandro Benedetti, Mario Cellini, Barbara Costa, Paolo Girolami, Danilo Laurenti, Marco Luzza, Davide Mensa, Patrizia Michelini, Laura Minori, Simona Ponticelli, Giuliana Miriam Scampoli, Francesca Romana Veloccia, autorizza i professionisti sopraindicati, ai sensi dell’art. 7 della Legge n.53/1994, ad avvalersi delle facoltà di notificazione previste dalla citata legge; dispone che gli estremi della presente autorizzazione siano riportati nel primo foglio del registro cronologico degli istanti di cui all’art. 8 della citata legge. - Il Consigliere Segretario riferisce sulla nota della Soc. Lextel S.p.A., pervenuta in data 15 gennaio 2010, accompagnatoria del preventivo di spesa per il progetto di sveltimento del sistema di acquisizione delle richieste e rilascio copia atti, condiviso dagli addetti alla Direzione dell’Ufficio Copie Sentenze del Tribunale Ordinario di Roma con il Punto di Accesso al Processo Civile Telematico. Il Consiglio rinvia l’esame ad una delle prossime adunanze. - Il Consigliere Segretario riferisce sulla nota del Presidente del Tribunale Ordinario di Roma, Dott. Paolo de Fiore, pervenuta in data 8 febbraio 2010, relativa alla regolarizzazione dell’occupazione degli spazi da parte del Sig. (omissis) presso l’edificio di Viale Giulio Cesare 54/b per il servizio fotocopiatura. Il Consiglio delega il Consigliere Barbantini per esame e relazione. - Il Consigliere Segretario riferisce sulla nota del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Tivoli, pervenuta in data 28 gennaio 2010, con la quale trasmette gli atti del procedimento disciplinare nei confronti degli Avv.ti (omissis) ed (omissis) affinchè il Consiglio provveda sulla istanza di ricusazione presentata dagli incolpati nei confronti dell’intero Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Tivoli e di tutti i singoli Consiglieri. Il Consiglio ne prende atto e delega per esame e relazione il Consigliere Nesta. - Il Consigliere Segretario riferisce sulla nota dell’Ufficio Periti della Presidenza del Tribunale Ordinario di Roma, pervenuta in data 11 febbraio 2010, con la quale comunica la convocazione del Comitato Albo Periti per il giorno 24 febbraio 2010 alle ore 15,30 per esaminare le istanze di iscrizione all’Albo delle categorie di periti Architetti, Commercialisti, Camera di Commercio ed altre categorie non rappresentate da ordini professionali. Il Consiglio prende atto che alla riunione ha tentato di partecipare il Consigliere Arditi di Castelvetere, giustificando la sua assenza. - Il Consigliere Segretario riferisce sulla nota del Presidente della Prima Sezione Civile del Tribunale Ordinario di Roma, pervenuta in data 8 febbraio 2010, con la quale segnala la presentazione da parte dello stesso ricorrente di due ricorsi di eguale oggetto ma depositati da due diversi difensori con provvedimento di ammissione al patrocinio a spese dello Stato. Il Presidente Crescenzi chiede la massima collaborazione del Consiglio al fine di evitare la proliferazione di procedimenti aventi lo stesso oggetto e soprattutto indebite liquidazioni di compensi professionali. Il Consiglio assicura la più ampia collaborazione inviando al Presidente Crescenzi l’estratto del presente verbale, sollecitando ogni Consigliere, ma soprattutto il responsabile dell’Ufficio, a porre in tali pratiche la mas- FORO ROMANO 1-2/2010 05_attivita del consiglio_1.pmd 45 45 17/08/2010, 13.40 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO sima attenzione in attesa della decisione che individui il Consigliere referente sulla materia. - Il Consigliere Segretario riferisce che il Responsabile del Dipartimento Centro StudiBiblioteca, Sig. Armando Pulcini, in data 17 febbraio 2010 ha comunicato che lo sportello della Equitalia Gerit S.p.A., ubicato nei locali della sede di Via Valadier, nella giornata del mercoledì resterà chiuso. Pertanto il servizio è attivo solo il martedì e il giovedì. Il Consiglio ne prende atto. - Il Consigliere Segretario riferisce sulla nota della Presidenza del Tribunale di Sorveglianza di Roma, pervenuta in data 16 febbraio 2010, con la quale trasmette il calendario delle udienze in cui saranno trattati i reclami al regime detentivo presso l’Aula Multivideoconferenze sita presso la Casa Circondariale di Rebibbia. Chiede, pertanto, di garantire la presenza dei difensori d’ufficio. Il Consiglio delibera di divulgare la nota del Presidente del Tribunale di Sorveglianza di Roma sul sito del Consiglio, con l’epigrafe “Avviso per i Difensori d’Ufficio”. - Il Consigliere Segretario riferisce sulla lettera del Collega (omissis) che lamenta la scorretta informativa che viene fornita, in ordine al comportamento degli Iscritti, dal sito internet “associttadini”, e propone di inoltrare una richiesta di chiarimenti e di modifica del messaggio a tutela della categoria forense. Il Consiglio, dato atto, approva e delibera di inviare, a cura del Consigliere Segretario, una specifica richiesta di modifica del messaggio che appare sul sito dell’Associazione. - Il Consigliere Segretario comunica, con riferimento al ricorso giurisdizionale al T.A.R. proposto dagli Avvocati Cerè e Testa, avverso il provvedimento di convocazione dell’adunanza consiliare del 19 febbraio 2010, che il 46 05_attivita del consiglio_1.pmd Consiglio, preso atto dell’avvenuto rigetto dell’istanza di concessione di misure cautelari presidenziali, ha conferito alla scorsa adunanza mandato agli Avvocati Piero d’Amelio e Piero Sandulli per resistere in giudizio e per partecipare all’udienza camerale che si terrà il 10 marzo 2010. I due legali incaricati dal Consiglio hanno già predisposto l’atto di costituzione formale e raccolto la procura ad litem da parte del Presidente, riservandosi – ovviamente– di depositare ampia memoria difensiva nell’interesse dell’Istituzione in vista della citata udienza camerale (la quale si terrà, comunque, dopo che si sono svolte almeno ben tre adunanze consiliari). Il Consiglio ne prende atto. - Il Consigliere Segretario comunica che l’Avv. (omissis) lamenta, con nota prot. 2912/ 2010, che l’INPS sede di Roma gli ha illegittimamente richiesto dei contributi previdenziali sul presupposto, erroneo, che egli non fosse iscritto alla Cassa di Previdenza e che, ai suoi chiarimenti, l’INPS stesso non ha dato riscontro. Posto che egli teme che gli venga notificata la minacciata cartella esattoriale, come parrebbe che l’INPS abbia fatto a molti Colleghi di Milano, chiede l’intervento del Consiglio a propria tutela. Il Consiglio, dato atto, delega il Consigliere Segretario ad inoltrare apposita missiva all’INPS al fine di chiarire la posizione dell’Avv. (omissis). - Il Consigliere Segretario comunica che l’Avv. (omissis), con nota pervenuta al Consiglio in data 7 gennaio scorso, in adempimento di quanto previsto dal III comma dell’art. 18 del Codice Deontologico Forense, ha fatto presente che avrebbe partecipato alla trasmissione televisiva “(omissis)” in onda ogni lunedì sulla rete televisiva “(omissis)”. Nella trasmissione il professionista interverrà quale opinionista qualificato. Il Consiglio ne prende atto. FORO ROMANO 1-2/2010 46 17/08/2010, 13.40 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO - Il Consigliere Tesoriere comunica che il giorno 3 marzo p.v. è convocato il Collegio dei Revisori dei Conti. Il Consiglio ne prende atto. Ammissione in via provvisoria e temporanea al patrocinio a spese dello Stato; - Il Presidente ringrazia i Consiglieri che in settimana si sono adoperati per smaltire il corposissimo arretrato che si era accumulato con le pratiche del Gratuito Patrocinio durante la vacatio. Il Consigliere Gianzi osserva che, a suo giudizio, tale lavoro nel biennio in corso dovrebbe essere distribuito tra più Consiglieri, a turno, come era in precedenza, tenuto conto delle numerose domande che pervengono giornalmente al Consiglio. Il Consigliere Fasciotti si dichiara disponibile così come il Consigliere Graziani ad evadere le pratiche, nell’attesa che il Consiglio assuma una decisione in merito. Il Consiglio momentaneamente ne prende atto e ringrazia. - Il Consigliere Vaglio propone che per l’esame dei pareri di congruità su note di onorari con valore sino a euro 50.000,00 si torni alla prassi dell’assegnazione ad un solo Consigliere in luogo di due. Il Presidente mette ai voti la proposta. Il Consiglio approva e manda all’Ufficio Pareri di prendere nota della presente modifica. Pratiche disciplinari - Il Presidente richiama l’attenzione dei Consiglieri sul lavoro dell’Ufficio Disciplina che sta paurosamente accumulandosi relativamente ai procedimenti disciplinari da fissare per la trattazione e alle pratiche disciplinari pendenti e ad altre 500 da assegnare. Invita, anzi implora, tutti i Consiglieri ad attivarsi con senso di responsabilità per lo smaltimento di dette pratiche, essendo dovere di un Consiglio efficiente evadere con solerzia tale delicatissimo lavoro. Comunica, inoltre, che si rende indispensabile la fissazione di adunanze straordinarie per lo smaltimento dei moltissimi procedimenti disciplinari da trattare. Il Consiglio ne prende atto. - Il Consigliere Graziani riferisce di avere presenziato, come Consigliere delegato del Consiglio dell’Ordine, alle operazioni di perquisizione e sequestro eseguite nella giornata di martedì 23 febbraio 2010, in (omissis), presso lo studio dell’Avv. (omissis). Il Consigliere Graziani segnala la circostanza affinchè il Consiglio ne prenda atto e valuti la posizione del Collega, avuto riguardo ai presupposti che hanno condotto all’iniziativa giudiziaria a suo carico. Il Consiglio ne prende atto e delibera di aprire una pratica di disciplina. - Il Consigliere Vaglio, su delega del Presidente, riferisce sull’istanza di un Iscritto il quale insta per conoscere se sia possibile rendere noto al pubblico l’indirizzo della mail di Posta Elettronica Certificata degli Iscritti. Il Consigliere Vaglio si dichiara disponibile a fare una relazione per discutere in una prossima adunanza. Il Consiglio ne prende atto. ADUNANZA DEL 4 MARZO 2010 TENUTA ALBO AVVOCATI Iscrizioni Albo ordinario n. Cancellazioni per decesso n. a domanda n. per trasferimento n. Nulla osta al trasferimento n. 47 1 6 2 1 TENUTA REGISTRO PRATICANTI Iscrizioni n. 6 FORO ROMANO 1-2/2010 05_attivita del consiglio_1.pmd 26 47 17/08/2010, 13.40 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO Iscrizioni e abilitazioni Abilitazioni Revoche abilitazioni per decorrenza di termini Cancellazioni per trasferimento Nulla osta al trasferimento n. n. 3 8 n. 5 n. n. 1 1 n. 1 Emessi n. 91 SEGRETERIA Aut. alle notifiche dirette n. 24 DISCIPLINA Pratiche disciplinari trattate in dibattimento PARERI All’adunanza hanno partecipato il Presidente Antonio Conte, il Consigliere Segretario Rodolfo Murra, il Consigliere Tesoriere Francesco Gianzi, nonchè i Consiglieri Giovanni Cipollone, Goffredo Maria Barbantini, Sandro Fasciotti, Domenico Condello, Alessandro Graziani, Mauro Vaglio, Livia Rossi, Pietro Di Tosto, Cristiana Arditi di Castelvetere. Audizione Avv. Fabio Pucci, Presidente della Prima Sottocommissione per gli Esami di Avvocato -Sessione 2009 - Viene ammesso in Aula l’Avv. Fabio Pucci, nella qualità di Presidente della Prima Sottocommissione per gli Esami di Avvocato – Sessione 2009. Il Presidente rammenta il contenuto delle problematiche, di cui ha dato risalto la stampa, legate all’espletamento delle prove scritte dell’ultimo esame di abilitazione. Dà atto che il Presidente Pucci ha già inviato al Consiglio una apposita relazione illustrativa. Prende la parola l’Avv. Pucci il quale riepiloga i fatti accaduti e dei quali si è occupata una trasmissione televisiva. Ricorda che i locali dell’Hotel Ergife, dove si svolgono le prove di esame, sono costituiti in sostanza da due 48 05_attivita del consiglio_1.pmd edifici, dove non è agevole effettuare i dovuti controlli. Egli stesso, volendo transitare da un edificio all’altro, ha trovato difficoltà e, all’uopo, ha richiamato l’attenzione del responsabile in loco della Polizia Penitenziaria. Nel suggerire di adottare misure improntate alla massima severità in tema di controlli con riguardo ai movimenti dei candidati, egli ha peraltro ricevuto bonari rimproveri sia da parte di taluni Commissari (che ritenevano di essere impediti alla circolazione) sia da parte del responsabile del Ministero della Giustizia. Tuttavia, a parte l’increscioso episodio di cui ha dato conto il servizio televisivo, non è accaduto alcun altro fenomeno degno di nota. Ad ogni modo si riporta, per i dettagli, alla propria relazione che è agli atti consiliari. Il Consigliere Barbantini ritiene che l’episodio non debba assurgere a casus belli, ritenendo che debba essere compito esclusivo della Polizia Penitenziaria effettuare i controlli. Su domanda del Consigliere Condello l’Avv. Pucci comunica che la vicenda non ha comunque avuto, a sua conoscenza, alcun seguito o strascico giudiziario. Alle ore 16.00, terminata l’audizione, il Consiglio ringrazia vivamente il Presidente Pucci e si congratula per l’ottimo lavoro che la Commissione sta conducendo. - Alle ore 16.25 vengono ammessi in Aula i giovani avvocati che hanno superato la selezione finale del corso per difensori di ufficio, coordinato nel pregresso biennio dal Consigliere Gianzi, ai quali il Consiglio ha deciso di consegnare delle toghe. Si tratta dei Colleghi Francesca Cimatti, Pierpaolo Lucchese, Stefano Zoccano e Mariangela Condello. E’ assente l’Avv. Valentina Scuderoni, la quale si scusa per essere impegnata in udienza a Cassino. Prende la parola il Consigliere Tesoriere il quale rammenta che il corso per i Difensori d’Ufficio dal quale sono stati selezionati i cinque Colleghi presenti è stato di durata biennale ed è il primo ad essere stato organiz- FORO ROMANO 1-2/2010 48 17/08/2010, 13.40 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO zato a numero chiuso (350 posti). I cinque premiati si sono distinti sia per le prove scritte sia per la prova di eloquenza. Ricorda che le toghe che oggi si consegnano sono dedicate alla memoria di illustri Colleghi recentemente scomparsi che sono gli Avvocati Pompea Antonini, Massimo Buffoni, Rino Nigro, Francesco Misiani, Ugo Longo. Il Presidente invita il Consigliere Anziano a voler consegnare le Toghe ai giovani Colleghi. Alle ore 16.45, concluso l’incontro, il Consiglio ringrazia i presenti e formula loro vivissime congratulazioni. - Il Presidente riferisce sulla nota del Segretario Generale del Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio, pervenuta in data 13 gennaio 2010, con la quale chiede l’indicazione dei nominativi di un membro effettivo e di uno o più membri supplenti designati a far parte della Commissione patrocinio a spese dello Stato per l’anno 2010, e sulla delibera assunta in data 21 gennaio 2010, con la quale veniva delegato il Presidente Cassiani ad indicare i suddetti nominativi. Il Consiglio, quale membro effettivo indica il nominativo dell’Avv. Domenico Tomassetti, con studio a Roma, in Via G. P. da Palestrina n. 19 e quale membro supplente indica il nominativo dell’Avv. Corrado Morrone, con studio a Roma, in Viale Ventuno Aprile n. 11. - Il Presidente riferisce sulla nota del Presidente dell’Organismo Unitario dell’Avvocatura Italiana, Avv. Maurizio de Tilla, pervenuta in data 23, 24, 25 febbraio e 3 marzo 2010, con la quale invita a partecipare alla manifestazione che si terrà il 10 marzo 2010 alle ore 10.00 presso il Teatro Capranica, Piazza Capranica 101, indetta dall’O.U.A. di concerto con varie Associazioni Forensi, per protestare sulla inspiegabile stasi della legge di riforma dell’ordinamento forense. Comunica, altresì, che per lo stesso giorno è stata proclamata l’astensione dalle udienze. Il Consigliere Gianzi ritiene che il Consiglio, come Istituzione, non debba prendere posizione formale sulla questione dell’astensione proclamata dall’Organismo Unitario dell’Avvocatura Italiana. Il Consigliere Vaglio ritiene che sia doveroso che il Consiglio prenda una posizione netta nei riguardi del testo di riforma che pende davanti al Senato e che non si debba aderire all’astensione solo per la mancata calendarizzazione ma anche per proporre tutte le modifiche che si ritengono doverose, alla luce di quanto già deliberato in senso critico nel pregresso biennio dallo stesso Consiglio. Il Consigliere Barbantini ritiene inopportuna l’adesione all’astensione. Il Consigliere Di Tosto ritiene che, fermo restando che non sia opportuno aderire alla proposta dell’Organismo Unitario dell’Avvocatura Italiana, sia necessario uno studio approfondito sulla proposta di riforma, non presenziando all’incontro al Teatro Capranica. Il Consiglio, dato atto, delibera di non prendere posizione sulla decisione dell’Organismo Unitario dell’Avvocatura Italiana che ha indetto l’astensione dalle udienze nella giornata del 10 marzo p.v. - Il Presidente riferisce sulla nota del Dirigente dell’Azienda Territoriale Edilizia Residenziale Pubblica del Comune di Roma, Avv. Michelina Vassallo, pervenuta in data 19 febbraio 2010, con la quale chiede la pubblicazione sul sito internet del Consiglio dell’avviso di selezione di praticanti per l’esercizio della pratica professionale legale anno 2010 presso l’ATER del Comune di Roma. Il Consigliere Condello osserva che nel bando per la selezione non è prevista alcuna forma di rimborso spese o di borsa di studio, il che contrasta con il Codice deontologico. Il Consigliere Segretario comunica che presso l’Avvocatura Civica i Praticanti hanno la fruizione di una borsa di studio. FORO ROMANO 1-2/2010 05_attivita del consiglio_1.pmd 49 49 17/08/2010, 13.40 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO Il Consiglio, delega i Consiglieri Barbantini e Condello a voler comunicare all’ATER la necessità di integrare il bando con una clausola che preveda un riconoscimento economico in favore dei tirocinanti. - Il Presidente riferisce sulla nota del Presidente del Comitato Unitario delle Professioni Napoli e Campania, Avv. Maurizio de Tilla, pervenuta in data 12 gennaio 2010, con la quale chiede il sostegno di tutti gli Ordini e Collegi Professionali per la creazione di una sede permanente per la formazione continua per gli iscritti agli albi di Napoli e Campania presso un edificio di proprietà del Demanio resosi disponibile a Castelcapuano. Il Consiglio delega il Consigliere Nesta per esame. - Il Presidente riferisce sulla nota del Presidente del Consiglio Nazionale Forense, Avv. Prof. Piero Guido Alpa, pervenuta in data 10 febbraio 2010, accompagnatoria della circolare in materia di mediazione finalizzata alla conciliazione delle controversie civili e commerciali. Il Consiglio ne prende atto. ste da parte di utenti non legittimati. Il Consiglio delega il Consigliere Graziani per esame e relazione. - Il Presidente riferisce sulla nota del Consiglio Nazionale Forense, pervenuta in data 19 gennaio 2010, con la quale trasmette il verbale dell’incontro del 1° dicembre 2009 tenuto dal Comitato Organizzatore del XXX Congresso Nazionale Forense di Genova. Il Consiglio ne prende atto. - Il Presidente riferisce sulla nota pervenuta in data 18 febbraio 2010 dalla RTB Virgilio con la quale propone la realizzazione di un format televisivo dedicato alle libere professioni con la realizzazione, registrazione e montaggio audio-video di trasmissioni da diffondere sulle loro emittenti. Il Consiglio delega il Consigliere Vaglio per esame e relazione. - Il Presidente riferisce sulla nota del Consiglio Nazionale Forense, pervenuta in data 11 febbraio 2010, accompagnatoria della comunicazione inviata dal Presidente Alpa al Presidente dell’Organismo Unitario dell’Avvocatura Italiana circa le iniziative intraprese in materia di ADR (Organismi di conciliazione forense). Il Consiglio ne prende atto. - Il Presidente riferisce sulla nota del Presidente dell’Associazione forense ANVAG, Avv. Nicola Ianniello, pervenuta in data 22 febbraio 2010, inviata al Ministro Alfano, al Presidente del Consiglio Nazionale Forense e al Presidente del Consiglio dell’Ordine romano, con la quale informa sulla scarsa adesione degli avvocati all’astensione dal gratuito patrocinio indetta per il 19 febbraio u.s. Chiede, inoltre, un incontro con le suddette Istituzioni per prospettare le modifiche che l’Associazione intende proporre al D.P.R. 115/ 2002 e successive modificazioni. Il Consiglio delega il Consigliere Condello per esame e relazione. - Il Presidente riferisce sulla nota del Presidente del Tribunale Ordinario di Roma, Dott. Paolo De Fiore, pervenuta in data 26 gennaio 2010, con la quale trasmette un prospetto di indicazioni in dettaglio e il nuovo modello di richiesta copie sentenze civili tramite e-mail ai fini di ottimizzare il servizio ed evitare richie- - Il Presidente riferisce sulla nota dell’Ufficio dei Referenti Distrettuali per la formazione decentrata del Consiglio Superiore della Magistratura, pervenuta in data 2 marzo 2010, con la quale comunica che il giorno 8 marzo 2010 si svolgerà un incontro, aperto alla partecipazione degli Avvocati, sul tema “Problema- 50 05_attivita del consiglio_1.pmd FORO ROMANO 1-2/2010 50 17/08/2010, 13.40 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO tiche in tema di bancarotta”. Le modalità di iscrizione sono consultabili come da elenco allegato alla nota. Il Consiglio ne prende atto e ne dispone la pubblicazione sul sito. - Il Presidente riferisce sulla nota dell’Ufficio dei Referenti Distrettuali per la formazione decentrata del Consiglio Superiore della Magistratura, pervenuta in data 3 marzo 2010, con la quale comunica che il giorno 15 marzo 2010 si svolgerà un incontro, aperto alla partecipazione degli Avvocati, sul tema “La sentenza: motivazione concisa e motivazione per precedenti, decisione sulle spese, lite temeraria e sanzione ex art. 96, ult. co, cpc; la forma della decisione sulla competenza”. Le modalità di iscrizione sono consultabili come da elenco allegato alla nota. Il Consiglio ne prende atto e ne dispone la pubblicazione sul sito. - Il Presidente riferisce sulla nota del Presidente dell’Associazione Nazionale Forense, Avv. Pier Enzo Baruffi, pervenuta in data 25 febbraio 2010, alla quale unisce il comunicato stampa relativo all’adesione alla proclamazione dell’astensione dalle udienze degli Avvocati, indetta per il giorno 10 marzo 2010, per la mancata calendarizzazione della discussione del disegno di legge di riforma dell’ordinamento professionale approvato dalla Commissione Giustizia del Senato. Il Consiglio ne prende atto. - Il Presidente riferisce che il Consigliere Cerè ha assistito il giorno 3 marzo 2010 alle ore 21,35 alla perquisizione presso lo studio legale dell’Avv. (omissis) in Via (omissis), alla presenza del Pubblico Ministero Dott. Giovanni Bombardieri, Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale Ordinario di Roma, coadiuvato nelle operazioni dai ROS nelle persone dei Tenenti Carletti, Calò, Fasiello e Mirabile, stante l’assenza dell’Avv. (omissis) che da notizie raccolte dal Dott. Bombardieri, in quel momento stava rendendo interrogatorio presso la struttura Circondariale di Rebibbia, la perquisizione locale è avvenuta alla presenza del difensore di fiducia dell’indagato, Avv. (omissis). Le operazioni di perquisizione si sono svolte nell’assoluta correttezza e rispetto imposti dalla legge. All’atto della perquisizione, inoltre, erano presenti gli Associati dello Studio (omissis), i Colleghi (omissis) e (omissis), i quali hanno consentito l’accesso allo studio. Il Presidente chiede che venga aperta una pratica disciplinare e che venga instaurata la procedura di sospensione cautelare ai sensi dell’art. 43 Legge Professionale. Il Consiglio dispone l’apertura di una pratica disciplinare. - Il Presidente riferisce sulle note dell’Avv. Prof. Piero Guido Alpa, Presidente del Consiglio Nazionale Forense, pervenute entrambe in data odierna, con le quali comunica che il Presidente del Senato ha posto in calendario per la data del 18 marzo p.v. la discussione in aula del disegno di legge che riforma la professione forense. Il Consiglio ne prende atto. - Il Presidente riferisce sulla nota del dott. Paolo de Fiore, Presidente del Tribunale Ordinario di Roma, pervenuta in data odierna, accompagnatoria del Protocollo di intesa sottoscritto con la Provincia di Roma per l’utilizzo di ottanta lavoratori posti in cassa integrazione e in mobilità da assegnare nelle cancellerie del Tribunale. Il Consiglio ne prende atto. - Il Presidente riferisce sulla nota dell’Avv. Marco Ubertini, Presidente della Cassa di Previdenza e Assistenza Forense, pervenuta in data odierna, con la quale comunica che si svolgerà dal 15 al 18 aprile 2010 presso il Centro Congressi Hotel Dino di Baveno Stresa la 9° Conferenza Nazionale sul tema “Una FORO ROMANO 1-2/2010 05_attivita del consiglio_1.pmd 51 51 17/08/2010, 13.40 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO riforma che guarda al futuro. Scenari di sostenibilità. Per l’avvocatura che cambia”. Il Consiglio delega il Consigliere Condello per esame e relazione. - Il Presidente comunica di aver provveduto ad assegnare le pratiche giacenti presso l’Ufficio Disciplina (circa 570), nonchè a ridistribuire le pratiche ancora in istruttoria lasciate dal Consigliere Ierardi (circa 240). Invita tutti i Consiglieri ad effettuare con tempestività uno screening delle pratiche onde accertare quali delle posizioni pendenti siano a rischio di prescrizione. Il Presidente comunica, inoltre che, in accordo con il Consigliere Segretario, per smaltire le pratiche disciplinari e i procedimenti disciplinari pendenti, entrambi svolgeranno attività disciplinare istruttoria e dibattimentale. Il Presidente comunica, infine, al fine di smaltire prontamente l’arretrato, di aver provveduto a fissare le adunanze, ordinarie e straordinarie, per la trattazione dei numerosissimi procedimenti disciplinari pendenti. Il Consigliere Tesoriere, nel ringraziare il Consigliere Graziani che ha iniziato immediatamente ad evadere parte dell’arretrato disciplinare, osserva che anche su quelle chiaramente prescritte si dovrebbe tentare di entrare nel merito della vicenda onde evitare di adottare decisioni di mera declaratoria della prescrizione. Il Consigliere Cipollone comunica in proposito che l’Ufficio ha ritrovato in un armadio un fascicolo disciplinare assai datato, la cui azione sarebbe palesemente prescritta. Proprio sull’abbrivio di quanto ora osservato dal Consigliere Tesoriere egli anticipa che predisporrà un provvedimento nel quale entrerà anche nel merito della vicenda. Il Consiglio ne prende atto. Autorizzazioni ad avvalersi delle facoltà previste dalla legge 21 gennaio 1994 n.53 - Viste le istanze presentate dai seguenti professionisti: Avvocati Francesco Maria Addonizio, Simona Ameduri, Paolo Bartoccioni, Mauro Cati, Marzia Cerasaro, Fabio D’Abramo, Vincenzo D’Audino, Ilaria Dello Ioio, Giuseppe Di Vezza, Fabio Ferrari, Emanuele Gatti, Enrico Mele, Enzo Morabito, Giuseppe Nardella, Francesco Negro, Danila Paparusso, Monica Rusalen, Emiliano Scarantino, Riccardo Serrao, Luigi Sinibaldi, Sara Vani, Sabrina Verdat, Enrico Zampetti, Giuseppe Zangaro, autorizza i professionisti sopraindicati, ai sensi dell’art. 7 della Legge n.53/1994, ad avvalersi delle facoltà di notificazione previste dalla citata legge; dispone che gli estremi della presente autorizzazione siano riportati nel primo foglio del registro cronologico degli istanti di cui all’art. 8 della citata legge. - Il Consigliere Segretario riferisce sulla nota dell’Amministratore Unico pro-tempore della (omissis) S.p.A., Dott. (omissis), pervenuta in data 23 febbraio 2010, con la quale trasmette il regolamento di organizzazione della Funzione Affari Legali della Società stessa, il quale si è adeguato alle prescrizioni impartite dal Consiglio nei suoi pregressi regolamenti volti a tutelare l’autonomia e l’indipendenza degli Uffici Legali degli Enti. Il Consiglio ne prende atto con soddisfazione e delega il Consigliere Segretario per inviare una lettera di ringraziamento ai vertici della (omissis) S.p.A. - Il Consigliere Segretario riferisce sulla nota dell’Ordine degli Avvocati di Ferrara, pervenuta in data 23 febbraio 2010, relativa alla astensione dalla udienze indetta dalla Camera Civile Ferrarese per il 10 marzo p.v. per protestare sulla inspiegabile stasi della legge di riforma dell’ordinamento forense. Il Consiglio ne prende atto. Il Consiglio 52 05_attivita del consiglio_1.pmd FORO ROMANO 1-2/2010 52 17/08/2010, 13.40 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO - Il Consigliere Segretario riferisce sulla nota della Direzione Casa Circondariale Rebibbia N.C. del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria del Ministero della Giustizia, pervenuta in data 18 febbraio 2010, con la quale chiede di diffondere presso gli iscritti la nuova disciplina del servizio colloqui con i detenuti. Il Consiglio ne prende atto e dispone darsi diffusione agli Iscritti mediante pubblicazione sul sito internet. - Il Consigliere Segretario riferisce sull’atto di intervento ad adjuvandum nel giudizio dinanzi al Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio, pervenuto in data 3 marzo 2010, notificato dal Consigliere Alessandro Cassiani, afferente l’annullamento della convocazione consiliare del 18 febbraio 2010 e delle deliberazioni assunte in data 19 febbraio 2010. Il Consiglio ne prende atto e delibera la trasmissione ai legali già designati. - Il Consigliere Segretario riferisce sul ricorso per motivi aggiunti a carattere impugnatorio al ricorso R.G. 1585/2010 presentato nel giudizio dinanzi al Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio, pervenuto in data 3 marzo 2010, notificato dal Consigliere Donatella Cerè e dagli Avv.ti Carlo Testa e Antonino Galletti, afferenti l’annullamento della convocazione consiliare del 18 febbraio 2010 e delle deliberazioni assunte in data 19 febbraio 2010. Il Consiglio ne prende atto. - Il Consigliere Segretario riferisce sulla nota della Sinitras Group S.r.l., Società italocinese, con la quale comunica che una delegazione di loro clienti cinesi ha richiesto un incontro per il 15 marzo 2010 con i rappresentanti del Consiglio romano. Il Consiglio rilevato che la proposta proviene da una società di capitali e non da una Istituzione forense delibera di non poter ade- rire alla richiesta di incontro ufficiale. - Il Consigliere Segretario riferisce sulle note del Consiglio Nazionale Forense diretta alle Commissioni per le Pari Opportunità istituite presso i Consigli degli Ordini degli Avvocati, pervenute in data 25 e 26 febbraio 2010, con le quali invita a partecipare alla presentazione del progetto “Dopo le buone teorie, le proposte: programma di ricerca - intervento per le donne avvocato” che si terrà il giorno 10 marzo 2010 alle ore 9.30 presso la Sala degli atti parlamentari della Biblioteca del Senato “Giovanni Spadolini”. Il Consiglio ne prende atto ma, atteso che il rinnovo delle Commissioni non è stato ancora disposto, ringrazia gli organizzatori dell’iniziativa non potendo, allo stato, delegare alcun Consigliere a presenziare. - Il Consigliere Segretario riferisce sulla nota della Giunta dell’Unione delle Camere Penali Italiane, pervenuta in data 25 febbraio 2010, con la quale trasmette la delibera relativa allo stato di agitazione dell’Avvocatura penale e alla proclamazione dell’astensione dalle udienze e da ogni attività giudiziaria per il giorno 10 marzo 2010 per protestare sulla inspiegabile stasi della legge di riforma dell’ordinamento forense. Il Consigliere Segretario riferisce, inoltre, sulla nota dell’Associazione Avvocati Giuslavoristi Italiani, pervenuta in data 24 febbraio 2010, con la quale comunica di aderire allo stato di agitazione dell’Avvocatura e alla proclamazione dell’astensione dalle udienze e da ogni attività giudiziaria per il giorno 10 marzo 2010 per protestare sulla inspiegabile stasi della legge di riforma dell’ordinamento forense. Il Consiglio ne prende atto ma richiama la precedente odierna delibera concernente la manifestazione indetta dall’Organismo Unitario dell’Avvocatura Italiana, alla luce peraltro della avvenuta calendarizzazione, al Senato, della proposta di riforma dell’ordinamento FORO ROMANO 1-2/2010 05_attivita del consiglio_1.pmd 53 53 17/08/2010, 13.40 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO forense. - Il Consigliere Segretario comunica che stamane, 4 marzo, ha partecipato alla cerimonia di inaugurazione dell’Anno Giudiziario al Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio, dove il Presidente Dott. Giorgio Giovannini ha svolto la sua relazione in un Aula conferenze gremita. Al termine della cerimonia è stato distribuito il volumetto contenente il testo della relazione completa, unitamente ai relativi grafici statistici, che testimonia il corposo lavoro svolto nel 2009 dai giudici amministrativi laziali. Il Consiglio ne prende atto e ringrazia il Consigliere Segretario. Pratica n. (omissis) – Dott.ssa (omissis) - Il Consigliere Fasciotti riferisce che in data 2 marzo 2010 è pervenuto il verbale di notifica della Regione Carabinieri Lazio – Comando Provinciale di Roma–Reparto Operativo–Nucleo Investigativo Seconda Sezione, con il quale si comunica che con ordinanza ex art. 306 c.p.p. la perdita di efficacia delle misure cautelari applicate nei confronti della Dott.ssa (omissis), nata a (omissis) il (omissis). Il Consiglio, in esecuzione della revoca della misura interdittiva disposta dal Giudice per le Indagini Preliminari –G.U.P. del Tribunale di Catanzaro, revoca il provvedimento di sospensione a tempo indeterminato dall’esercizio della professione della Dott.ssa (omissis), adottato da questo Consiglio in data 25 febbraio 2010, con decorrenza dal sessantesimo giorno dalla notifica dell’ordinanza di rinnovo della misura emessa in data 24 novembre 2009. - Il Consigliere Rossi, con riferimento al procedimento disciplinare n. (omissis) nei confronti dell’Avv. (omissis) comunica che è pervenuta istanza del difensore dell’incolpato con la quale si fa presente che la sentenza della Corte di Cassazione nei confronti dell’incol- 54 05_attivita del consiglio_1.pmd pato stesso aveva, tra l’altro, disposto la riduzione della pena accessoria della sospensione dell’esercizio dell’attività professionale da anni cinque ad anni 3 e mesi otto. Conseguentemente il provvedimento con il quale il Consiglio ha recepito il disposto dell’Autorità Giudiziaria disponendo la sospensione dell’Iscritto dal 25 maggio 2006 al 25 maggio 2011 deve essere adeguato alla sentenza passata in giudicato. In virtù di ciò la pena accessoria risulta essere estinta alla data del 25 gennaio 2010. Il Consiglio ne prende atto e approva. - Il Consigliere Cipollone propone al Consiglio la sottoscrizione dell’abbonamento alla rivista “Giustizia Penale”. Il Consiglio delibera di rinviare la decisione a quella più generale della sottoscrizione di tutti gli abbonamenti alle riviste giuridiche per la Biblioteca. - Il Consigliere Cipollone riferisce di aver partecipato in data 23 febbraio 2010, presso la Presidenza della Corte di Appello di Roma, alla riunione della Commissione di Manutenzione degli Uffici Giudiziari di Roma. Il primo argomento all’ordine del giorno è stato quello relativo all’utilizzazione di alcuni locali da parte del nostro Consiglio dell’Ordine. Alla riunione, tra gli altri, sono intervenuti rappresentanti del Demanio, i quali hanno messo in risalto che, nei vari Uffici Giudiziari, alcuni locali in dotazione al nostro Consiglio sono utilizzati per attività commerciali (vedi, ad esempio, la stanza sita presso le Sezioni Civili della Corte di Appello in cui svolge il proprio esercizio certa Sig.ra Carucci). Altro locale presso le Sezioni Civili del Tribunale Ordinario di Roma, in Via Lepanto n. 4, con esercizio commerciale (svolto dalla Sig.ra Cocco), senza che sia versato alcun canone al Demanio. Il Consigliere Cipollone ha fatto presente FORO ROMANO 1-2/2010 54 17/08/2010, 13.40 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO che il nostro Consiglio ha adibito tali locali per svolgere servizi a favore dell’Avvocatura ma è stato obiettato da tutti i membri della Commissione di Manutenzione che, in ogni caso, nel rispetto della legislazione vigente, doveva essere versato da coloro che svolgevano un’attività commerciale il canone locatizio all’avente diritto, e cioè al Demanio. Pertanto, sono state revocate le singole concessioni a tutti coloro che occupano detti locali, senza titolo, i quali dovranno, eventualmente, stipulare un contratto locatizio direttamente con il Demanio. Il Consigliere Cipollone ha fatto presente che alcuni di detti locali, specie in considerazione delle numerose e importanti funzioni svolte dal Consiglio (vedi Patrocinio a spese dello Stato, locali distaccati di Biblioteca e di consultazione per la classe forense, ecc.) sono indispensabili per i nostri compiti istituzionali, per cui la Commissione di Manutenzione, prenderà in esame le nostre specifiche richieste ed eventualmente assegnerà i locali al nostro Consiglio. E’ stato poi preso in esame il trasferimento della Sede del nostro Consiglio dell’Ordine dal Palazzo di Giustizia di Piazza Cavour ad altra sede. La nuova prospettiva è una caserma di Viale Angelico, totalmente da ristrutturare, ovviamente con spese a carico del Ministero della Giustizia. Il Consigliere Cipollone ha fatto presente, in primo luogo, che non poteva farsi riferimento alla volumetria di 1.500 metri quadrati prevista dal Ministero della Giustizia poichè, come da prospetto dallo stesso prodotto, il fabbisogno del nostro Consiglio, tenuto conto del notevole aumento degli Iscritti e, soprattutto, dell’aumentato numero dei compiti istituzionali da svolgere è almeno di 2.500 metri quadrati: tale prospetto corrisponde alla metratura oggi in dotazione al Consiglio. Il Consigliere Cipollone ha anche aggiunto che il Consiglio non avrebbe mai accettato alcuna proposta di trasferimento se non tenendo nel debito conto la salvaguardia del decoro e del prestigio dell’Avvocatura. Il Consiglio, ringraziando il Consigliere Cipollone (cui delega di acquisire con estrema urgenza copia del verbale della Commissione di Manutenzione), ribadisce (quanto al problema della sede consiliare) che -stando alla decisione del Consiglio di Stato sulla nota vicenda giudiziaria- è solo presso la sede del Tribunale e non in altri luoghi, che il Consiglio dell’Ordine potrà essere allocato. Ritiene, quindi, che la proposta della Caserma di Viale Angelico è in contrasto con la pronuncia del Supremo Consesso amministrativo ed è, comunque, inadeguata quanto a superficie individuata. Con riferimento alla presunta revoca degli spazi assegnati all’Ordine presso gli Uffici Giudiziari per l’espletamento di servizi in favore degli avvocati, attende l’acquisizione del verbale della Commissione di Manutenzione. - Il Consigliere Vaglio, in virtù della delega ricevuta dal Consiglio nell’adunanza del 25 febbraio 2010, riferisce sulla richiesta di mettere a disposizione dei privati cittadini gli indirizzi di posta elettronica certificata (P.E.C.), riportandosi alle disposizioni del decreto legge 29 dicembre 2009 n. 193 che prevede, tra l’altro, che “nell’Albo è indicato, oltre al codice fiscale, l’indirizzo di posta elettronica certificata. Gli indirizzi di posta elettronica certificata ed i codici fiscali, aggiornati con cadenza giornaliera, sono resi disponibili per via telematica al Consiglio Nazionale Forense ed al Ministero della Giustizia nelle forme previste dalle regole tecniche per l’adozione nel processo civile e nel processo penale delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione”. Il Consigliere Vaglio chiede che il Consiglio disponga che la Lextel, Società che gestisce il sito web e le caselle di posta elettronica certificata dell’Ordine e degli iscritti, provveda all’adeguamento del sito alle disposizioni di legge. Il Presidente propone che sia chiamato il rappresentante della Società Lextel onde poter fare il punto della situazione. FORO ROMANO 1-2/2010 05_attivita del consiglio_1.pmd 55 55 17/08/2010, 13.40 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO Il Consigliere Graziani rileva che è obbligatorio pubblicare anche il codice fiscale degli iscritti nell’Albo. Il Consiglio delibera di convocare per il 18 marzo 2010 il rappresentante della Società Lextel e, momentaneamente, di sospendere la ristampa dell’Albo cartaceo anche per la questione della pubblicazione del codice fiscale. ADUNANZA DELL’11 MARZO 2010 TENUTA ALBO AVVOCATI Iscrizioni Albo ordinario n. Variazioni Elenco Speciale n. Passaggi dall’Elenco Speciale all’Albo Ordinario n. Cancellazioni per decesso n. a domanda n. per trasferimento n. Nulla osta al trasferimento n. 21 8 1 1 6 5 2 TENUTA REGISTRO PRATICANTI Iscrizioni n. 10 Iscrizioni e abilitazioni n. 2 Abilitazioni n. 9 Revoche abilitazioni per decorrenza di termini n. 2 Cancellazioni a domanda n. 4 Nulla osta al trasferimento n. 2 Compiuta pratica n. 6 DISCIPLINA Pratiche disciplinari trattate aperture proc. disciplinare archiviazioni n. n. 3 28 PARERI Emessi n. 150 SEGRETERIA Aut. alle notifiche dirette n. 56 05_attivita del consiglio_1.pmd 18 L’anno 2010, il giorno undici del mese di marzo, a Palazzo di Giustizia - Piazza Cavour, si è riunito il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma per discutere e deliberare sul seguente ordine del giorno Il Consigliere Anziano Avv. Alessandro Cassiani, - visti i risultati del ballottaggio per l’elezione dei Componenti del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma svoltosi nei giorni 6, 7, 8, 9 febbraio 2010; - preso atto che l’Avv. Carlo Testa, risultato sedicesimo, in data 11 febbraio 2010, ha depositato una istanza volta ad ottenere il differimento della prima adunanza consiliare in relazione al ricorso nel quale ha sostenuto che l’Avv. Alessandro Graziani non potesse candidarsi e conseguentemente non fosse eleggibile perchè componente della Commissione di Esami per Avvocato nella Sessione che ha avuto termine nel luglio 2008 e quindi nel corso del biennio immediatamente precedente alla tornata elettorale; - che detta istanza merita accoglimento; - considerato, inoltre, che Egli Consigliere Anziano il giorno 15 febbraio 2010 sarà sottoposto ad un delicato intervento chirurgico cui seguirà una degenza di almeno venti giorni; - rilevata la necessità della presenza del plenum degli eletti nella prima adunanza nel corso della quale occorre procedere alla elezione delle cariche istituzionali; dispone la convocazione della prima riunione del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma per il giorno GIOVEDI’ 11 MARZO 2010, ALLE ORE 16,00 nei locali del Consiglio, per deliberare sul seguente: ordine del giorno 1) elezione del Presidente; 2) elezione del Consigliere Segretario; FORO ROMANO 1-2/2010 56 17/08/2010, 13.40 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO 3) elezione del Consigliere Tesoriere; 4) approvazione dei verbali nn. 3 e 4 delle adunanze del 21 e 27 gennaio 2010; 5) pratiche disciplinari; 6) pareri su note di onorari; 7) iscrizioni nell’Albo degli Avvocati; iscrizioni nel Registro dei Praticanti; abilitazioni; cancellazioni; nulla-osta per il trasferimento; certificati di compiuta pratica; 8) formazione professionale continua: accreditamento di eventi formativi; 9) formazione elenco di difensori per il patrocinio a spese dello Stato nei procedimenti giudiziari civili e amministrativi e negli affari di volontaria giurisdizione; 10) ammissione in via provvisoria e temporanea al patrocinio a spese dello Stato; 11) comunicazioni del Presidente; 12) comunicazioni del Consigliere Segretario; 13) comunicazioni del Consigliere Tesoriere; 14) comunicazioni dei Consiglieri; 15) varie ed eventuali. All’adunanza hanno partecipato il Presidente Antonio Conte, il Consigliere Segretario Rodolfo Murra, il Consigliere Tesoriere Francesco Gianzi, nonchè i Consiglieri Giovanni Cipollone, Goffredo Maria Barbantini, Sandro Fasciotti, Domenico Condello, Alessandro Graziani, Mauro Vaglio, Livia Rossi, Donatella Cerè, Pietro Di Tosto, Cristiana Arditi di Castelvetere. - I lavori hanno inizio alle ore 16,10. Sono presenti i Signori Consiglieri: Cipollone, Barbantini, Fasciotti, Condello, Graziani, Vaglio, Rossi, Cerè, Murra, Conte, Gianzi, Di Tosto, Arditi di Castelvetere. Assume le funzioni di Presidente il Consigliere Anziano Cipollone. Assume le funzioni di Segretario il Consigliere Arditi di Castelvetere. - Si dà atto che tutti i componenti del Consiglio hanno ricevuto a mezzo telefax l’avviso di convocazione dell’adunanza odier- na, con l’ordine del giorno sopra trascritto. - Il Consigliere Anziano Giovanni Cipollone, stante l’assenza del Presidente uscente Alessandro Cassiani Rilevato che - il 18 febbraio 2010 ha disposto la convocazione della prima Adunanza consiliare del nuovo Consiglio, nella sua composizione voluta all’esito delle consultazioni elettorali espletate per il relativo rinnovo, fissando la relativa data per il 19 febbraio 2010; - durante detta prima Adunanza il Consiglio ha eletto le tre cariche istituzionali del Presidente, del Consigliere Segretario e del Consigliere Tesoriere; - detta convocazione è stata contestata con ricorso proposto dinanzi al TAR del Lazio dal Consigliere Donatella Cerè e dal candidato Carlo Testa (R.G. 1585/2010), i quali hanno poi notificato anche motivi aggiunti avverso le elezioni delle tre cariche di cui sopra (nel relativo giudizio è intervenuto ad adiuvandum il Presidente uscente, il quale aveva provveduto, in precedenza, alla convocazione della prima Adunanza consiliare fissando la relativa data all’11 marzo 2010, poi anticipata con il menzionato provvedimento a firma dello scrivente del 18 febbraio); Considerato che - seppure il Presidente della Sez. III quater del TAR del Lazio, adito in sede cautelare, aveva negato, con decreto adottato lo stesso 19 febbraio, la concessione della misura interdittiva inaudita altera parte, successivamente il Collegio della medesima Sezione –deputato a scrutinare la sussistenza dei requisiti del fumus boni iuris e del periculum in mora alla fissata udienza camerale del 10 marzo– con ordinanza in pari data ha accolto la richiesta incidentale di sospensione degli effetti del provvedimento di anticipazione della convocazione della prima Adunanza (rinviando all’udienza del 24 marzo p.v. l’esame dei motivi aggiunti); FORO ROMANO 1-2/2010 05_attivita del consiglio_1.pmd 57 57 17/08/2010, 13.40 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO - nel provvedimento del giudice amministrativo (ampiamente motivato con riferimento al già avvenuto esercizio del potere, da parte del Presidente uscente, di convocazione dell’Adunanza), è espressamente affermato da un lato che l’esame della domanda cautelare era limitato al solo provvedimento di convocazione della prima Adunanza e non poteva estendersi anche all’esame delle censure contenute nei motivi aggiunti (per i quali è stata fissata la camera di consiglio del 24 p.v.) e, dall’altro, che a fronte delle conseguenze sugli atti successivi (oggetto appunto dei motivi aggiunti) della pronuncia cautelare relativa all’atto di convocazione impugnato, “appare che, stante la possibilità che, in sede della prossima adunanza (dell’11 marzo 2010, n.d.r.), vengano eventualmente ratificati gli atti assunti con le precedenti delibere o siano reiterate le decisioni assunte, l’esigenza di certezza, trasparenza e buon andamento nel funzionamento del Consiglio appare maggiormente tutelabile attraverso l’accoglimento della domanda cautelare, al fine di evitare che gli atti e le delibere del medesimo organo rimangano –nelle more della definizione del merito del ricorso– sub judice”; Osservato che - a questo punto, per effetto della pronuncia del TAR Lazio, rivive l’efficacia della primigenia convocazione della prima Adunanza, a firma del Presidente uscente, più volte invocata nel ricorso giurisdizionale di cui s’è detto, e quindi legittimamente i Consiglieri presenti sono qui convenuti in data odierna (data richiamata nella stessa ordinanza sopra menzionata, come momento nel quale –per riprendere le testuali espressioni del TAR- “sussiste la possibilità che vengano eventualmente ratificati gli atti assunti con le precedenti delibere o siano reiterate le decisioni assunte”); - com’è naturale che sia, all’ordine del giorno di detta convocazione a firma del Presidente uscente, figura l’elezione delle tre cariche istituzionali, incombente cui di norma si assolve al momento dell’insediamento del 58 05_attivita del consiglio_1.pmd nuovo Consiglio come prima e pregiudiziale attività da svolgere; tutto ciò premesso, considerata a questo punto, sulla scorta proprio di quanto statuito dal TAR Lazio nella più volte menzionata ordinanza del 10 marzo 2010, l’assoluta legittimità e piena ritualità della presente Adunanza, invita i Consiglieri a voler procedere alla elezione del Presidente, e poi del Consigliere Segretario ed infine del Consigliere Tesoriere. Preliminarmente si dà lettura della comunicazione fatta pervenire dal Consigliere Nesta in data odierna, via e-mail, che integralmente si trascrive: “Prendo atto che il Tar del Lazio ha dichiarato l’illegittimità della convocazione, indetta dal Consigliere Cipollone, per l’adunanza del 19.2.2010, così confermando quanto da me rappresentato precedentemente in riferimento all’illegittimità della convocazione stessa. Invero, il provvedimento, adottato dal Tar del Lazio ed immediatamente esecutivo, determina effetti in riferimento a tutti gli atti dipendenti e conseguenti nonchè sulle delibere adottate nel corso dell’adunanza del 19 febbraio 2010 in quanto frutto di una convocazione, da ritenersi, allo stato, illegittima, stante la pronuncia del Giudice amministrativo. Peraltro, il prossimo 20 marzo 2010 sarà trattato innanzi al CNF il ricorso presentato dall’avv. Carlo Testa avverso l’elezione a Consigliere dell’avv. Alessandro Graziani ed il prossimo 24 marzo 2010 sarà adottata la decisione sulle istanze cautelari contenute nei motivi aggiunti al precedente ricorso, proposto dal Consigliere Donatella Cerè più altri avverso le delibere adottate nell’adunanza del 19.2.2010, come evidenziato nel provvedimento, adottato dal Consigliere anziano Alessandro Cassiani, pervenuto in data odierna via fax al mio studio, alle ore 13,24, con il quale è stata revocata l’odierna adunanza consiliare con relativa fissazione della nuova adunanza per il 25 marzo 2010, ore 16,00. Alla luce di quanto sopra, non potendosi FORO ROMANO 1-2/2010 58 17/08/2010, 13.40 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO oggi considerare legittimamente svolgibile alcuna adunanza nè assumibile alcuna decisione, stante il dovere di ottemperanza al provvedimento giurisdizionale ed in conseguenza del provvedimento adottato dal Consigliere anziano Alessandro Cassiani, comunico che non sarò presente all’adunanza odierna, assicurando, invece, la mia presenza per l’adunanza del 25 marzo 2010, ore 16,00.” I Consiglieri Di Tosto e Vaglio dichiarano quanto segue: “Preso atto della ordinanza del TAR Lazio n. 1125/10 pronunciata sul ricorso n. 1585/10 e riportandosi alle proprie dichiarazioni del 25 febbraio 2010, comunicano ai Consiglieri presenti di ritenere del tutto illegittima l’odierna convocazione effettuata dal Consigliere Conte e prendono atto del rinvio da parte del Presidente uscente e Consigliere Anziano Cassiani all’adunanza del 25 marzo 2010. I Consiglieri Di Tosto e Vaglio dichiarano, pertanto, di astenersi fino alla pronuncia del TAR in data 24 marzo 2010 da qualsiasi attività consiliare che potrebbe essere dichiarata nulla e invitano gli altri Consiglieri a tenere analogo comportamento per evitare ulteriori azioni giudiziarie, che danneggiano l’immagine di tutta l’Avvocatura romana. I Consiglieri Di Tosto e Vaglio suggeriscono inoltre agli altri Consiglieri di rinviare la cena del 18 marzo 2010 con gli Scrutatori e i Questori, in quanto la delibera di spesa potrebbe essere nulla.” A questo punto i Consiglieri Di Tosto e Vaglio si allontanano dall’Aula. Il Consigliere Cerè dichiara quanto segue: “In considerazione dell’accoglimento della domanda incidentale di sospensione promossa essa Consigliere Cerè e in relazione della pendente procedura cautelare che sarà definita soltanto all’udienza camerale del TAR del Lazio del 24 marzo 2010 ritiene a questo punto di non presenziare all’adunanza indetta per la data odierna.” A questo punto il Consigliere Cerè si allontana dall’Aula. Il Consigliere Rossi, in relazione a quanto riferito dal Consigliere Vaglio, precisa che l’odierna adunanza è stata convocata dal Consigliere Anziano Cassiani. Il Consigliere Arditi di Castelvetere stigmatizza il comportamento dei Consiglieri Di Tosto, Vaglio e Cerè, che –unito al contenuto delle loro dichiarazioni- denota un chiaro e non legittimo interesse proprio alle sorti dei procedimenti pendenti ed incardinati nel periodo post elettorale. Tale circostanza, è in chiara contraddizione con quanto riferito dagli stessi (Di Tosto e Vaglio) auspicante uno “spirito di servizio” che, evidentemente, non sussiste. Il Consigliere Gianzi dichiara che relativamente all’ordine del giorno della convocazione fissata dal Consigliere Anziano Cassiani, l’adunanza odierna prevede l’elezione delle cariche istituzionali onde invita i Consiglieri a procedere alla votazione, anche in ragione dell’ordinanza del TAR emessa ieri e resa nota oggi. Il Consigliere Condello propone di acquisire ulteriori pareri e di rinviare l’elezione delle cariche istituzionali. Il Consigliere Barbantini riferisce di far riferimento al contenuto dell’ordinanza del TAR che, inequivocabilmente, individua nella “ratificazione” la regolarità dell’odierna adunanza e di quelle precedenti, comprese le delibere ivi adottate. Elezione del Presidente Elezione del Consigliere Segretario Elezione del Consigliere Tesoriere - Il Consiglio delibera di procedere all’elezione delle cariche, in ossequio all’ordine del giorno e con riferimento al contenuto dell’ordinanza del Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio n. 1125/2010. Il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma riunito in adunanza in forza di convocazione del Presidente uscente Avv. Alessandro Cassiani del 12 febbraio 2010; FORO ROMANO 1-2/2010 05_attivita del consiglio_1.pmd 59 59 17/08/2010, 13.40 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO vista la nota dell’Avv. Cassiani con la quale viene revocata la convocazione precedentemente effettuata ed il relativo ordine del giorno che prevedeva, tra l’altro, l’elezione delle cariche istituzionali; considerato che il Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio nel sospendere la convocazione effettuata dal Consigliere Cipollone, nella qualità di Consigliere Anziano, ha testualmente affermato che “ai fini della verifica della sussistenza del fumus boni juris, assume prioritaria rilevanza la considerazione che l’atto impugnato è stato assunto dopo che il Presidente del Consiglio dell’Ordine uscente aveva già provveduto alla convocazione del rinnovato Consiglio (comunque nei termini previsti dalla legge), senza che l’atto di convocazione già adottato fosse in alcun modo censurato, nonchè senza che – prescindendo da qualsiasi valutazione sul nomen juris e sul soggetto adottante – possa ricondursi al nuovo atto un contenuto di annullamento o revoca della precedente convocazione”; rilevato che nella Camera di Consiglio del 10 marzo scorso la discussione sui motivi aggiunti con i quali i ricorrenti hanno impugnato gli atti di nomina delle cariche consiliari è stata rinviata al 24 marzo p.v., non essendovi i termini a difesa e non essendosi costituito un contraddittorio integro; considerato pertanto che il Consiglio dell’Ordine è nella pienezza dei propri poteri dal momento che la nomina dei titolari degli Organi Consiliari è efficace, non essendo stata sospesa, pure nell’ipotesi che la si dovesse ritenere illegittima per illegittimità derivata dall’illegittimità della convocazione; rilevato altresì che l’atto con il quale l’Avv. Cassiani ha preteso revocare la convocazione della seduta odierna, ed il suo ordine del giorno appare illegittimo sotto diversi profili, tutti convergenti in un grave vizio di eccesso di potere per sviamento: i) perchè la proclamata opportunità di attendere la decisione del Consiglio Naziona- 60 05_attivita del consiglio_1.pmd le Forense sul ricorso dell’Avv. Carlo Testa, avverso l’elezione a Consigliere dell’Avv. Alessandro Graziani, non ha alcun rilievo sulla vita e sull’attività del Consiglio -visto che lo stesso Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio con la sentenza n. 1660/2010 della I Sezione ha ricordato che in caso di venir meno (rinuncia, annullamento etc.) della nomina di un Consigliere non ne è consentita la surrogazione (v. anche Corte Cost. 20 giugno 2002, n. 260) in quanto non contemplata dall’attuale sistema elettorale dovendosi, di contro, procedere ad elezioni suppletive (ancora TAR Lazio, Sez. I, n. 1658/2010)- sicchè a nulla serve attendere la pronuncia del Consiglio Nazionale Forense; ii) perchè l’atto dell’Avv. Cassiani oltre a (pretendere di) tutelare la situazione propria di quest’ultimo, non ha altro positivo valore in quanto contrasta in pieno con l’interesse pubblico al buon funzionamento del Consiglio dell’Ordine, che è valore tutelato e garantito dall’art. 97 Cost. (principio del buon andamento e dell’efficienza dell’azione amministrativa); iii) considerato che il potere del Presidente uscente di convocare la prima adunanza del Consiglio neoeletto è stato esercitato e deve ritenersi ormai consumato non potendo ritenersi che esso di estenda oltre quell’atto di convocazione; iv) considerato infine che l’atto dell’Avv. Cassiani appare diretto a non consentire quell’attività di ratifica delle decisioni in precedenza assunte, ovvero la possibilità di reiterarle secondo quanto affermato dall’ordinanza n. 1125/2010 della Sezione Terza Quater del Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio, e appare pertanto volto a dichiaratamente ostacolare il regolare funzionamento dell’attività consiliare e, così, a contrastare frontalmente gli interessi pubblici che tale attività tutela, per far prevalere l’interesse egoistico di un singolo tanto premesso e considerato, dopo ampia ed approfondita discussione alla quale FORO ROMANO 1-2/2010 60 17/08/2010, 13.40 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO prendono parte tutti i Consiglieri presenti il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma delibera: di annullare d’ufficio, per i motivi sopra esposti e che debbono intendersi qui integralmente riportati, perchè costituiscano la motivazione del relativo provvedimento, l’atto con il quale l’Avv. Cassiani ha preteso di revocare la convocazione dell’odierna seduta consiliare, da lui stesso convocata, e di rinviarla al 25 marzo 2010. Atto non assistito da alcun interesse pubblico e che si regge solo sull’interesse singolare ed egoistico dell’Avv. Cassiani. Delibera altresì: di ratificare la nomina dei titolari degli Organi del Consiglio così come deciso nel corso dell’adunanza del 19 febbraio 2010. Delibera, ancora, per quanto possa occorrere di reiterare la nomina dei titolari di detti organi. Il Consigliere Cipollone propone che alla carica di Presidente venga nominato l’Avv. Antonio Conte. Vengono distribuite le schede per la votazione relativa alla carica di Presidente e si procede alla votazione (con l’astensione del Consigliere Graziani). I voti vengono espressi come segue: - Avv. Antonio Conte voti nove. Risulta eletto quale Presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma per il biennio 2010/2011 il Consigliere Avv. Antonio Conte, che assume le funzioni. Il Consigliere Cipollone propone che alla carica di Consigliere Segretario venga nominato l’Avv. Rodolfo Murra. Vengono distribuite le schede per la votazione relativa alla carica di Consigliere Segretario e si procede alla votazione (con l’astensione del Consigliere Graziani). I voti vengono espressi come segue: - Avv. Rodolfo Murra voti nove. Risulta eletto quale Consigliere Segretario del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma per il biennio 2010/2011 il Consigliere Avv. Rodolfo Murra, che assume le funzioni di Segretario. Il Consigliere Cipollone propone che alla carica di Consigliere Tesoriere venga nominato l’Avv. Francesco Gianzi. Vengono distribuite le schede per la votazione relativa alla carica di Consigliere Tesoriere e si procede alla votazione (con l’astensione del Consigliere Graziani). I voti vengono espressi come segue: - Avv. Francesco Gianzi voti nove. Risulta eletto quale Consigliere Tesoriere del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma per il biennio 2010/2011 il Consigliere Avv. Francesco Gianzi. Così confermate e, per quanto occorra, reiterate le nomine delle cariche consiliari il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma delibera di confermare e ratificare tutte le deliberazioni assunte nelle precedenti riunioni del 19 febbraio 2010 e del 25 febbraio 2010 e di approvare il verbale del 4 marzo 2010 ai cui verbali si fa espresso rinvio. La presente delibera è immediatamente esecutiva e se ne dispone la pubblicazione. - Per l’approvazione del verbale delle pregresse adunanze si fa rinvio alla delibera assunta con riferimento alle elezioni delle cariche istituzionali. Autorizzazioni ad avvalersi delle facoltà previste dalla legge 21 gennaio 1994 n.53 Il Consiglio - Viste le istanze presentate dai seguenti professionisti: Avvocati Renato Albanese, Valentina Ambrosio, Alessandro Candioli, Francesco Capecci, Giancarlo Capozzi, Francesca Colombaroni, Antonella Conti Cipriani, Giulia De Santis, Veronica Facco, Paolo Gentili, Daniele Ingarrica, Matteo Micheli, Paolo Muzzioli, Rosaria Pennacchio, Giampiero Proia, Armando Restignoli, Guido Rossi, Alessandra Salerno, FORO ROMANO 1-2/2010 05_attivita del consiglio_1.pmd 61 61 17/08/2010, 13.40 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO autorizza i professionisti sopraindicati, ai sensi dell’art. 7 della Legge n.53/1994, ad avvalersi delle facoltà di notificazione previste dalla citata legge. Iscrizioni nell’Albo degli Avvocati; iscrizioni nel Registro dei Praticanti; abilitazioni; cancellazioni; nulla-osta per il trasferimento; certificati di compiuta pratica - Il Consigliere Barbantini relaziona sulle pratiche di iscrizione e di cancellazione, sui nulla-osta al trasferimento e sui certificati di compiuta pratica. All’esito il Consiglio delibera quanto segue. (omissis) Ammissione in via provvisoria e temporanea al patrocinio a spese dello Stato (omissis) Pratiche disciplinari - Si dà atto che nel corso dell’adunanza si è proceduto all’esame collegiale delle singole proposte di archiviazione o di apertura di procedimento disciplinare. (omissis) Pareri su note di onorari - Si dà atto che nel corso dell’adunanza sono stati espressi i seguenti pareri su note di onorari: (omissis) ADUNANZA DEL 18 MARZO 2010 TENUTA ALBO AVVOCATI Iscrizioni Albo ordinario n. Passaggi dall’Albo Ordinario all’Elenco Speciale n. Cancellazioni a domanda n. 62 05_attivita del consiglio_1.pmd 14 1 8 Nulla osta al trasferimento n. 1 TENUTA REGISTRO PRATICANTI Iscrizioni n. 14 Iscrizioni e abilitazioni n. 2 Abilitazioni n. 10 Revoche abilitazioni per decorrenza di termini n. 7 Cancellazioni a domanda n. 3 per trasferimento n. 2 Nulla osta al trasferimento n. 1 Compiuta pratica n. 8 PARERI Emessi n. 30 SEGRETERIA Aut. alle notifiche dirette n. 22 All’adunanza hanno partecipato il Presidente Antonio Conte, il Consigliere Segretario Rodolfo Murra, il Consigliere Tesoriere Francesco Gianzi, nonchè i Consiglieri Giovanni Cipollone, Goffredo Maria Barbantini, Sandro Fasciotti, Paolo Nesta, Domenico Condello, Alessandro Graziani, Livia Rossi, Cristiana Arditi di Castelvetere. - Viene ammesso in Aula l’Avv. Piero d’Amelio che difende il Consiglio dell’Ordine, unitamente all’Avv. Piero Sandulli, nel noto giudizio dinanzi al Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio promosso dal Consigliere Cerè e dall’Avv. Carlo Testa. Preliminarmente, il Presidente ringrazia di cuore l’autorevole Collega per essersi reso disponibile ad intervenire all’odierna adunanza soprattutto al fine di rappresentare al Consiglio –e di conseguenza a verbale e, perciò, a tutti i Colleghi romani che ne avranno successivamente cognizione e visione- l’effettiva situazione oggi pendente dinanzi al Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio riguardo i noti ricorsi promossi da Consiglieri ed ex FORO ROMANO 1-2/2010 62 17/08/2010, 13.40 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO Consiglieri dell’Ordine. L’Avv. d’Amelio illustra diffusamente la linea difensiva ed annuncia che sta predisponendo una memoria che depositerà tempestivamente. L’Avv. d’Amelio rassicura il Consiglio sul giudizio pendente, soprattutto sulla bontà e sulla ritualità della delibera adottata dallo stesso consesso in data 11 marzo scorso contenente tutte le ratifiche inerenti alle cariche consiliari e alle delibere prese dal 19 febbraio 2010. Quanto al periculum egli osserva che l’unico ed irreparabile danno lo sta correndo il Consiglio dell’Ordine, bloccato di fatto dalla pendenza del giudizio in questione e dal tentativo, piuttosto evidente, di ottenere provvedimenti ancor più paralizzanti. Peraltro, a suo modo di vedere, sussistono anche profili di inammissibilità e/o di improcedibilità del ricorso che verranno evidenziati. Nel merito egli non ha dubbi che il potere di convocazione della prima adunanza da parte del Presidente uscente è esercitabile una sola volta atteso che il suo esercizio determina la sua conseguente consumazione, non essendo pensabile che la convocazione possa essere reiteratamente adottata e revocata all’infinito. L’Avv. d’Amelio rammenta, poi, che per prassi lunghissima il Consiglio suole essere convocato, per la sua prima adunanza dopo le elezioni, il secondo giovedì successivo alla proclamazione. Alcuni Consiglieri formulano alcune domande tecniche al Collega d’Amelio, il quale cortesemente offre le proprie esaustive e competenti risposte. Il Presidente e i Consiglieri presenti, alla luce dei chiarimenti offerti dall’Avv. d’Amelio, non ritengono doversi dilungare oltremodo in ordine a considerazioni non tecniche della vicenda che, semmai, verranno affrontate subito dopo la decisione del Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio. Il Consiglio preso atto, ringrazia vivamente l’Avv. Piero d’Amelio per l’attività spiegata in favore del Consiglio stesso e per le delucidazioni oggi offerte. Visita del Prof. Avv. Piero Guido Alpa, Presidente del Consiglio Nazionale Forense - Il Presidente ricorda di aver avvisato i Consiglieri dell’impossibilità da parte del Presidente Alpa di essere presente oggi nè lo potrà essere, contrariamente a quanto preannunciato, giovedì 25, a causa della già fissata adunanza disciplinare. Il Presidente comunica che è stata quindi rinviata, la visita in questione, all’8 aprile p.v. alle ore 15.00, d’accordo con il Presidente Alpa. Viceversa è confermata la visita del Dott. Paolo de Fiore, Presidente del Tribunale Ordinario di Roma, per giovedì 25 marzo 2010, orario da concordarsi. Il Consiglio ne prende atto. - Il Presidente riferisce di aver incontrato, in modo informale, il Primo Presidente della Corte di Cassazione, Dott. Vincenzo Carbone, il quale gli ha espresso la sua disponibilità ad intervenire ad una delle prossime adunanze consiliari al fine di confrontare le differenti note posizioni relative alla vicenda inerente alla sede del Consiglio all’interno del “Palazzaccio”. Il tutto, ovviamente, ferme restando le reciproche posizioni e tutti gli atti deliberati e da deliberarsi. Il Consiglio, dato atto, apprezza la nuova disponibilità del Presidente Carbone, e ferme restando le posizioni afferenti alla suddetta fattispecie, dà mandato al Presidente di concordare con il Primo Presidente della Corte di Cassazione una data per l’invito. - Il Presidente comunica che è opportuno procedere all’impugnativa del verbale della Commissione di Manutenzione presso la Corte di Appello di Roma relativa all’individuazione di nuovi spazi per la sede dell’Ordine, che sono incompatibili con quanto statuito dal Consiglio di Stato nella decisione del dicembre scorso. Il Consiglio delibera di porre all’ordine del FORO ROMANO 1-2/2010 05_attivita del consiglio_1.pmd 63 63 17/08/2010, 13.40 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO giorno della prossima adunanza la nomina del proprio difensore nonchè l’assunzione della deliberazione di autorizzazione a proporre il ricorso. - Il Presidente riferisce sulla nota del Dott. Paolo de Fiore, Presidente del Tribunale Ordinario di Roma, pervenuta in data 9 marzo 2010, con la quale chiede un elenco di professionisti disponibili a provvedere alle operazioni di vendita dei beni immobili, ovvero alla nomina di custode degli stessi relativamente alla Sezione distaccata di Ostia, entro il termine del 22 marzo 2010. Il Consiglio delibera di indicare i nominativi degli Avv.ti Sara Adriani, con studio a Roma, Via delle Baleniere n. 107, Giorgia Celletti, con studio a Roma, Via Calvi n. 14, Aldo D’Esposito, con studio a Roma, Via Cardinal Ginnasi n. 8, Beatrice Durante, con studio a Roma, Via Calvi n. 14, Italo Mannucci, con studio a Roma, Via delle Baleniere n. 107, Monica Masala, con studio a Roma, Via Padre Ghezzi n. 25, Emanuele Mormile, con studio a Roma, Via Mario Bianco n. 13, Paola Palomba, Viale dei Misenati n. 1/A. - Il Presidente riferisce sul ricorso al Tribunale Ordinario di Roma ex art. 669 bis e 700 c.p.c. ante causam, notificato in data 8 marzo 2010, presentato dall’Avv. (omissis) nell’interesse del Sig. (omissis) nei confronti del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma, per ingiungere al Consiglio di revocare il provvedimento del 17 dicembre 2009 concernente la revoca dell’ammissione al patrocinio a spese dello Stato a favore del Signor (omissis) con effetto retroattivo per tutte le cause dal 2002 al 2009. Il Consiglio, dato atto, ritiene di doversi costituire in giudizio per resistere all’azione, nomina l’Avv. Nicola Ianniello ed elegge domicilio presso il di lui studio sito in Roma, in Via A. Riboty n. 28. 64 05_attivita del consiglio_1.pmd - Il Presidente riferisce sulla nota del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di (omissis), pervenuta in data 8 marzo 2010, con la quale trasmette, ai sensi dell’art. 1 D.L. c.p.s. 28 maggio 1947 n. 597, l’esposto a carico del Consigliere Avv. (omissis) proposto dall’Avv. (omissis) nell’ambito del procedimento n. (omissis) a carico di altra iscritta. Il Consiglio ne prende atto e manda all’Ufficio Disciplina. - Il Presidente comunica che, dopo il rinnovo del Consiglio, occorre procedere anche al rinnovo del Consiglio direttivo della Camera di Conciliazione, il cui Statuto prevede che vi sia come Componente di diritto un Consigliere dell’Ordine degli Avvocati di Roma (e che per prassi tale Consigliere è sempre stato il Consigliere Segretario) mentre altro membro è designato dal Presidente della Corte di Appello e il terzo, con funzioni di Presidente, nominato dagli altri due. Come responsabile della Scuola di Formazione per i Conciliatori propone di rinnovare l’incarico, già conferito nello scorso biennio con delibera del 18 settembre 2008, all’Avv. Francesco Caroleo, che ha ben espletato il suo compito e ha maturato vasta esperienza al riguardo. Il Consiglio, dato atto, designa il Consigliere Segretario quale Componente di diritto del Consiglio Direttivo della Camera di Conciliazione e conferma l’Avv. Francesco Caroleo quale Direttore della Scuola di Formazione dei Conciliatori. Manda al Consigliere Segretario di prendere contatti con il Presidente della Corte di Appello di Roma per la nomina di sua competenza. - Il Presidente riferisce sulla comunicazione del Tribunale di Roma – Uffici della V Sezione Penale, pervenuta il 10 marzo 2010, accompagnatoria del testo del prontuario sulle modalità di ammissione al patrocinio a spese dello Stato e di liquidazione degli onorari ai Difensori d’Ufficio ed ai Difensori di FORO ROMANO 1-2/2010 64 17/08/2010, 13.40 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO persona ammessa a tale beneficio. Il Consiglio ne prende atto. - Il Presidente riferisce sulla lettera della Regione Campania – Azienda Sanitaria Locale Napoli1 – Centro, pervenuta l’11 marzo 2010, relativamente alla richiesta di una rosa di avvocati, esperti in legislazione sanitaria e/o espropriazioni mobiliari, che possano patrocinare la suddetta Azienda Sanitaria Locale presso il Tribunale di Roma nelle procedure esecutive in veste di debitore esecutato. Il Consiglio indica i nominativi degli Avv.ti Alessandra Abbate, con studio a Roma, in Via G.G. Belli n. 27, Bruno Agresti, con studio a Roma, in Via G.G. Belli n. 36, Fabrizio De Paolis, con studio a Roma, in Via Francesco D’Ovidio, 64, Enrico Gamba, con studio a Roma, in Via del Casale Strozzi n. 31, Grazia Maria Gentile, con studio a Roma, in Via A. Pollaiolo n. 5, Giulio Masotti, con studio a Roma, Via Ugo De Carolis n. 145, Leonardo Nubila, con studio a Roma, in Via Cassia n. 627/A, Rosario Carmine Rao, con studio a Roma, in Via Fasana n. 16, Maria Rossetti, con studio a Roma in Via del Casale Strozzi n. 31, Sergio Scicchitano, con studio a Roma, in Via E. Faà Di Bruno n. 4, Francesco Serrao, con studio a Roma, in Via Savoia n. 84, Marco Straccia, con studio a Roma, in Via Cola di Rienzo n. 190. - Il Presidente riferisce sulla nota del Consiglio Nazionale Forense diretta ai Presidenti dei Consigli degli Ordini degli Avvocati, pervenuta in data 8 marzo 2010, relativa al decreto legge 21 novembre 2007 n. 231 che all’art. 9 comma 6, così come modificato dall’art. 4 D.Lgs. 25 settembre 2009 n. 151 prevede: “6. Le autorità di vigilanza di settore, le amministrazioni interessate e gli Ordini professionali nell’ambito dell’esercizio delle loro funzioni istituzionali informano la UIF delle ipotesi di violazione delle disposizioni del presente decreto che potrebbero essere correlate a rici- claggio o finanziamento del terrorismo rilevate nei confronti dei soggetti di cui agli artt. 10, comma 2, 11, 12, 13 e 14". Il Consiglio ne prende atto. - Il Presidente riferisce sulle note del Consiglio Nazionale Forense, pervenute il 5 e l’8 marzo 2010, accompagnatorie della circolare relativa alla legge 22 febbraio 2010 n. 24 sugli interventi urgenti in materia di funzionalità del sistema giudiziario. Il Consiglio ne prende atto. - Il Presidente riferisce sulla nota del Consigliere Cerè, pervenuta in data 17 marzo 2010 con la quale, in risposta alla comunicazione dello stesso Presidente del 15 marzo 2010, comunica che non parteciperà all’adunanza odierna ed evidenzia, a suo parere, l’inopportunità di procedere alla costituzione delle Commissioni Consiliari prima delle decisioni del Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio e del Consiglio Nazionale Forense. Il Consigliere Cerè, comunque, conferma la propria disponibilità ad assumere il coordinamento esclusivo delle Commissioni Cultura e Sportiva, Dipartimento patrocinio a spese dello Stato, Difensore civico forense. Il Consigliere Cerè, ugualmente al Consigliere Vaglio, chiede, infine, che la presente dichiarazione venga trascritta nel verbale dell’odierna adunanza. Il Presidente riferisce, inoltre, sulla nota del Consigliere Vaglio, pervenuta in data 17 marzo 2010 con la quale, in risposta alla comunicazione dello stesso Presidente del 15 marzo 2010, ribadisce che non parteciperà alle adunanze consiliari fino alle decisioni del Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio e del Consiglio Nazionale Forense. Il Consigliere Vaglio, comunque, chiede l’assegnazione del coordinamento della Commissione Informatica, anche in collaborazione con altri Consiglieri e di essere confermato quale coordinatore delle Commissioni già FORO ROMANO 1-2/2010 05_attivita del consiglio_1.pmd 65 65 17/08/2010, 13.40 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO coordinate nel precedente biennio. Il Consigliere Vaglio, ugualmente al Consigliere Cerè, chiede, infine, che la presente dichiarazione venga inserita nel verbale dell’odierna adunanza. Il Consiglio ne prende atto. Il Consigliere Barbantini, tuttavia, esprime il proprio stupore per la duplice comunicazione dei suddetti Consiglieri che, da una parte intendono disertare le adunanze consiliari adducendo loro personali motivazioni, dall’altra richiedono contestualmente ruoli e incarichi nelle odierne istituende Commissioni. Rilevano i Consiglieri Arditi di Castelvetere, Fasciotti, Gianzi e Rossi che la riflessione del Consigliere Barbantini è assolutamente condivisibile e che tale atteggiamento è, quantomeno, singolare: la circostanza che in una missiva, nella quale si mette in dubbio la validità delle adunanze consiliari, allo stesso tempo, contenga richieste di incarichi e coordinamenti di Commissioni che occuperanno l’attività di tutto il biennio, sembra contraddittoria. Il Consigliere Graziani si associa. A questo punto interviene il Consigliere Condello il quale prega il Presidente di dare assolutamente corso alla costituzione delle Commissioni Consiliari e dei conseguenti incarichi, all’odierna adunanza così come previsto dall’ordine del giorno e come anticipatamente comunicato dallo stesso Presidente a mezzo lettera personale inviata a tutti i Consiglieri il lunedì precedente all’adunanza di quest’oggi e, soprattutto, in considerazione dell’urgenza che le stesse Commissioni si insedino e inizino a lavorare così come richiesto dai Colleghi romani riguardo alcuni temi di grande attualità e interesse come, ad esempio, la Mediazione. Il Presidente conferma che l’ordine del giorno sarà rigorosamente rispettato e l’adempimento previsto sarà assolto. - Il Presidente comunica che è pervenuto in data odierna dal Consiglio Nazionale Forense 66 05_attivita del consiglio_1.pmd un telegramma con il quale si comunica che il Consigliere Avv. Alessandro Cassiani ha proposto ricorso avverso l’elezione delle cariche istituzionali deliberate in data 19 febbraio 2010. Gli atti rimarranno depositati negli Uffici del Consiglio Nazionale Forense per dieci giorni. Il Presidente, sentito anche il Consigliere Segretario, ritiene che il Consiglio debba immediatamente procedere alla nomina di uno o più professionisti che rappresentino l’Istituzione a fronte del procedimento incardinato. Il Presidente propone di confermare l’Avv. Carlo Ferdinando Emanuele, già nominato in procedimento connesso, oltre ad altro professionista da individuarsi nell’odierna adunanza. Il Consiglio, considerata l’urgenza, nomina l’Avv. Carlo Ferdinando Emanuale e si riserva la nomina del secondo difensore. - Il Presidente comunica che in data 10 marzo 2010 ha partecipato all’inaugurazione dell’Anno Giudiziario del Consiglio Nazionale Forense alla quale erano presenti tutti i Presidenti degli Ordini Forensi d’Italia, nonchè i delegati della Cassa Forense e i rappresentanti dell’Organismo Unitario dell’Avvocatura Italiana. È a disposizione dei Consiglieri, presso l’Ufficio di Segreteria, la relazione del Consiglio Nazionale Forense sull’attività svolta nell’anno 2009 sia in forma cartacea che su supporto magnetico. Il Consiglio ne prende atto. - Il Presidente comunica che l’Avv. Aldo Rivela, Commissario Straordinario dell’Istituto Regionale di Studi Giuridici del Lazio “Arturo Carlo Jemolo”, ha fatto pervenire l’annuario 2010 dell’Istituto, con connessa relazione, chiedendo di incontrare, al più presto, i nuovi vertici dell’Ordine di Roma per valutare ipotesi di sinergie collaborative con l’Istituto Jemolo stesso. Il Consiglio ne prende atto e delega la Commissione Mediazione. FORO ROMANO 1-2/2010 66 17/08/2010, 13.40 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO Costituzione nuove commissioni e assegnazione incarichi consiliari - Il Presidente comunica la costituzione delle Commissioni Consiliare biennio 2010/ 2011 –che vengono di seguito riportate- precisando che le stesse dovranno essere composte –per evidenti motivi di concretezza logistica e produttività tangibile- di un numero di Colleghi non superiore a venticinque unità. Il Presidente prega i Consiglieri Coordinatori neo insediati di predisporne la costituzione entro e non oltre l’adunanza dell’8 aprile p.v. con conseguente diretta comunicazione a verbale in pari data. All’interno delle stesse Commissioni il/i Consigliere/Consiglieri Coordinatore/Coordinatori potranno nominare sino a due Delegati Vicari esterni che supporteranno i Coordinatori –sempre su istruzione del Consiglio- in ordine all’attività logistica delle Commissioni, al lavoro settimanale delle stesse e per tutte le connesse convocazioni ed attività che coinvolgeranno i tanti Colleghi indicati a far parte delle medesime. COMMISSIONI CONSILIARI BIENNIO 2010/2011 - Rapporti con le Istituzioni e Uffici Giudiziari: Presidente Conte, Consiglieri Cipollone, Barbantini e Fasciotti. - Rapporti con il Distretto, il Consiglio Nazionale Forense, i Consigli degli Ordini d’Italia, l’Unione Distrettuale, la Cassa Forense: Consiglieri Barbantini e Condello. - Aggiornamento e Crediti Formativi: Consigliere Rossi. - Deontologia Commissione e Pareri: Consiglieri Rossi. - Deontologia Convegnistica e Aggiornamento: Consiglieri Rossi e Nesta. - Pari Opportunità: Consiglieri Rossi, Arditi di Castelvetere. - Famiglia, Minori e Immigrazione: Consiglieri Arditi di Castelvetere e Fasciotti. - Osservatorio sulla Giustizia: Consiglieri Nesta, Graziani e Fasciotti. - Diritto e Procedura Penale: Consigliere Gianzi. - Responsabilità Civile: Consigliere Fasciotti. - Grandi Studi Internazionali: Presidente Conte e Consigliere Rossi. - Diritto Amministrativo: Consigliere Segretario Murra e Consigliere Nesta. - Diritto Proprietà, Locazione, Urbanistica: Consigliere Nesta. - Diritto Fallimentare e Procedure Concorsuali: Presidente Conte e Consigliere Condello. - Magistratura Ordinaria: Consigliere Fasciotti. - Diritto del Lavoro: Consigliere Fasciotti. - Diritto e Procedura Civile: Consigliere Segretario Murra e Consigliere Nesta. - Diritto Societario e Commerciale: Consiglieri Fasciotti e Nesta. - Elenco/Albo Speciale: Consigliere Segretario Murra. - Commissione Giovani e Sportello: Consigliere Graziani. - Informatica Giuridica, Nuove Tecnologie e Gestione Sito: Consiglieri Condello e Graziani. - Commissione Sportiva e Cultura: Consigliere Arditi di Castelvetere. - Diritto Tributario: Consigliere Barbantini. - Mediazione: Consigliere Condello. - Conciliazione Stragiudiziale, Camera Arbitrale, Camera di Conciliazione: Presidente Conte, Consigliere Segretario Murra e Consigliere Fasciotti. - Temi Romana, Notiziario e Biblioteca: Consigliere Cipollone. - Scuola Forense: Consiglieri Rossi e Condello. - Centro Studi: Consiglieri Cipollone e Rossi. - Iscrizioni e Pareri: Consigliere Barbantini. - Difese d’Ufficio e Patrocinio a spese FORO ROMANO 1-2/2010 05_attivita del consiglio_1.pmd 67 67 17/08/2010, 13.40 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO dello Stato in materia Penale: Consigliere Gianzi. - Patrocinio e spese dello Stato in materia civile: Consigliere Barbantini e Fasciotti. - Commissione Convenzioni Esterne: Presidente Conte e Consigliere Tesoriere Gianzi. - Dipartimento Disciplina: Consiglieri Rossi e Fasciotti. - Conferenza Giovani Avvocati: Consigliere Rossi. - Legislazione Nazionale Comunitaria: Consigliere Nesta. - Rapporti con le Istituzioni e Uffici Giudiziari della Sede distaccata di Ostia del Tribunale di Roma: Presidente Conte, Consiglieri Cipollone, Barbantini e Fasciotti. Il Presidente informa il Consiglio che, attese le pressanti e numerose richieste giunte dai Colleghi, verrà ripristinato lo Sportello Giovani –curato dalla competente Commissione e sito all’interno degli Uffici consiliari- sin dal 6 aprile p.v. con il consueto orario e si procederà all’invio della comunicazione di prassi a tutti i giovani Colleghi prima della prossima adunanza. Il Consiglio ne prende atto e approva quanto proposto dal Presidente. Iscrizioni nell’Albo degli Avvocati; iscrizioni nel Registro dei Praticanti; abilitazioni; cancellazioni; nulla-osta per il trasferimento; certificati di compiuta pratica; - Il Consigliere Barbantini relaziona sulle pratiche di iscrizione e di cancellazione, sui nulla-osta al trasferimento e sui certificati di compiuta pratica. All’esito il Consiglio delibera quanto segue. (omissis) Approvazione del verbale n. 8 dell’adunanza dell’11 marzo 2010 (omissis) 68 05_attivita del consiglio_1.pmd - Il Consigliere Tesoriere riferisce sulla sentenza della Corte Costituzionale n. 106/ 2010 del 10 marzo 2010 in materia di Difese d’Ufficio, con la quale ha dichiarato l’illegittimità costituzionale nella parte in cui prevede che i praticanti Avvocati possano essere nominati difensori d’Ufficio. Il Consiglio, preso atto della sentenza della Corte Costituzionale n. 106/2010 di incostituzionalità dell’art. 8, secondo comma, secondo periodo, del Regio Decreto legge 27 novembre 1933, n. 1578 (ordinamento delle professioni di avvocato e procuratore) convertito, con modificazioni, dalla legge 22 gennaio 1934, n.36 e successivamente modificato dall’art. 1 della legge 24 luglio 1985, n.406… unico di primo grado), nella parte in cui si consente ai praticanti avvocati di essere nominati difensori d’ufficio, delibera di cancellare con effetto immediato tutti i praticanti abilitati all’esercizio della professione iscritti all’Elenco dei Difensori d’ufficio, fornendo comunicazioni agli stessi dell’impossibilità di continuare a svolgere detta attività defensionale, invitandoli a prendere contatto con l’Autorità giudiziaria titolare dei relativi procedimenti giudiziari al fine di rappresentare la propria condizione e di prendere le consequenti decisioni di merito. Delibera di pubblicare sul sito istituzionale la presente delibera, che ha efficacia immediata. - Il Consigliere Tesoriere propone di porre all’ordine del giorno della prossima adunanza le richieste di pagamento della Camera Penale di Roma e dell’Associazione Nazionale Forense per il servizio reperibilità dei difensori di ufficio e la richiesta di proseguire nel servizio. Il Consiglio ne prende atto e delibera di porre l’argomento all’ordine del giorno della prossima adunanza. - Il Consigliere Tesoriere riferisce di aver accertato che il Consiglio non ha mai trattenu- FORO ROMANO 1-2/2010 68 17/08/2010, 13.40 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO to alcuna somma riscossa dagli avvocati non cassazionisti poichè quando fu adottata la delibera di sospensione della riscossione di detti contributi la sua efficacia fu resa operativa solo nell’anno successivo. Il Consiglio ne prende atto. Autorizzazioni ad avvalersi delle facoltà previste dalla legge 21 gennaio 1994 n.53 Il Consiglio - Viste le istanze presentate dai seguenti professionisti: Avvocati Riccardo Aquilanti, Vincenzo Barrasso, Francesco Belli, Alessandro Brugnoli, Anna Maria Calvano, Luigi Castriota, Alessandra Colabucci, Roberta Crescentini, Giuseppe Di Pietro, Giuliana Faedda, Chiara Fagioli, Simona Fioravanti, Carolina Gambardella, Marco Giustiniani, Roberto Gobbi, Domenico Liberatore, Serena Pratali, Federico Romanini, Vanessa Scacchi, Gaetano Antonio Scalise, Marianna Sozzo, Simona Verdat, autorizza i professionisti sopraindicati, ai sensi dell’art. 7 della Legge n.53/1994, ad avvalersi delle facoltà di notificazione previste dalla citata legge. Pareri per nomina a Vice Procuratore Onorario e Giudice Onorario di Tribunale - Il Consigliere Segretario Murra riferisce sulle richieste di parere per la nomina a Vice Procuratore Onorario e/o Giudice Onorario di Tribunale degli Avvocati: Franco Agostinelli, Filippo Maria Malara e Massimo Zizzari. Il Consiglio esprime parere favorevole. - Il Consigliere Segretario chiede che venga posta all’ordine del giorno della prossima adunanza la presenza dei Consiglieri al Consiglio e per le eventuali perquisizioni presso gli Studi dei Colleghi. Il Consiglio ne prende atto e delibera di porre l’argomento all’ordine del giorno della prossima adunanza. - Il Consigliere Segretario riferisce sulla comunicazione dell’Avv. Grazia Pirisi Camerlengo, pervenuta il 9 marzo 2010, con la quale chiede la pubblicizzazione sul sito del Consiglio della riduzione del 10% sul prezzo intero del biglietto per tutte le manifestazioni che la Fondazione “Teatro dell’Opera di Roma” proporrà al Teatro dell’Opera, al Teatro Nazionale e alle Terme di Caracalla agli avvocati e a un loro accompagnatore anche se non avvocato. Il Consiglio sospende l’esame ostandovi un’antica deliberazione, che impedisce al Consiglio di stipulare o di divulgare convenzioni, stante il fatto che la richiesta odierna – seppure meritevole, sotto il profilo culturale– consiste in sostanza nella diffusione di una riduzione di corrispettivo frutto di una convenzione. - Il Consigliere Segretario comunica che in data 10 marzo 2010 è pervenuto l’invito a partecipare al V Encuentro Internacional Justicia y Derecho, che si terrà a L’Avana, Cuba, dal 26 al 28 maggio 2010. Il Consiglio ne prende atto. - Il Consigliere Segretario riferisce sulla nota dell’Avv. Francesca Romana Mittica, Presidente della Jemolex - Associazione Studi Giuridici, pervenuta il 10 marzo 2010, relativa alla richiesta della mailing list contenente gli indirizzi di posta elettronica degli iscritti all’Ordine di Roma, per i fini di legge e per gli scopi statutari della stessa Associazione. Il Consiglio accoglie la richiesta. - Il Consigliere Segretario riferisce sulla nota della Dirigente delle Cancellerie del Tribunale Ordinario di Roma, pervenuta in data 16 marzo 2010, con la quale comunica che il 17 marzo si sarebbe svolta l’Assemblea del personale indetta dall’organizzazione sindacale RdB Pubblico Impiego. Il Consiglio ne prende atto. FORO ROMANO 1-2/2010 05_attivita del consiglio_1.pmd 69 69 17/08/2010, 13.40 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO - Il Consigliere Segretario riferisce sulla nota del Direttore Amministrativo dell’Università degli Studi di Firenze, pervenuta in data 15 marzo 2010, con la quale chiede la trasmissione dell’elenco avvocati iscritti all’Albo per l’affidamento di incarichi di domiciliazione e attività di difesa in sostituzione dell’Ente, in materia civile. Il Consiglio indica i nominativi degli Avv.ti Andrea Ciannavei, con studio a Roma, in Via Civitavecchia n. 5, Giorgia Celletti, con studio a Roma, in Via Calvi n. 14, Giorgio La Russa, con studio a Roma, in Viale Città d’Europa n. 623, Italo Mannucci, con studio a Roma, in Via delle Baleniere n. 107, Leopoldo Muratori, con studio a Roma, in Via Nomentana n. 911, Lorenzo Picchi, con studio a Roma, in Via Cassiodoro n. 6, Fabrizio Ravidà, con studio a Roma, in Viale Liegi n. 34, Giampaolo Ruggiero, con studio a Roma, in Via Tuscolana n. 1348, Ugo Scalise, con studio a Roma, in Via della Balduina n. 59, Massimo Zazza, con studio a Roma, in Via Flaminia n. 441. - Il Consigliere Segretario riferisce sulla nota del Dott. Claudio Varrone, Presidente della Commissione Tributaria Regionale del Lazio, pervenuta in data 9 marzo 2010, con la quale chiede l’indicazione dei nominativi di avvocati designati dal Consiglio per la Commissione del patrocinio a spese dello Stato. Il Consiglio delibera di confermare gli avvocati già designati nel biennio precedente. - Il Consigliere Segretario riferisce sulla nota della IX Sezione Dibattimentale del Tribunale Ordinario di Roma, pervenuta in data 8 marzo 2010, accompagnatoria del verbale di udienza della stessa Sezione nel quale viene trascritto “Il Tribunale intende osservare un minuto di silenzio per commemorare l’Avv.to Franco Patanè, esempio luminoso per le sue qualità morali e professionali”. Il Consiglio ne prende atto, ringrazia viva- 70 05_attivita del consiglio_1.pmd mente il Collegio che ha osservato il minuto di raccoglimento, e delega il Consigliere Segretario ad inviare lettera di compiacimento al Presidente. - Il Consigliere Condello evidenzia che, ai sensi dell’art. 4 D.Lgs 28/2010 dal 20 marzo 2010, gli avvocati sono obbligati ad informare per iscritto i clienti sulla possibilità di far ricorso all’istituto della mediazione finalizzata alla conciliazione prima di iniziare una causa. Al fine di informare i Colleghi su detto adempimento e di approfondire le problematiche giuridiche, propone di organizzare un convegno nell’Aula Avvocati per il giorno 24 marzo 2010, dalle ore 13.30 alle ore 15.30 sul tema “Prime riflessioni sulla mediazione finalizzata alla conciliazione. Adempimenti degli Avvocati (D.Lgs 28/2010).” Il Consiglio dato atto, approva e delibera in conformità con il riconoscimento di due crediti formativi per i partecipanti. - I Consiglieri Condello e Graziani riferiscono in ordine alle innovazioni introdotte da decreto legge 29 dicembre 2009, n. 193 (in Gazzetta Ufficiale -serie generale- n. 302 del 30 dicembre 2009), coordinato con la legge di conversione 22 febbraio 2010 n. 24 (in Gazzetta Ufficiale -serie generale- n.47 del 26 febbraio 2010). Come noto, tale normativa ha innovato il secondo comma dell’articolo 16 del Regio Decreto-legge 27 novembre 1933, n. 1578, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 gennaio 1934, n. 36, che oggi è sostituito dal seguente testo: “Nell’Albo è indicato, oltre al codice fiscale, l’indirizzo di posta elettronica certificata comunicato ai sensi dell’articolo 16, del decreto-legge 29 novembre 2008, n. 185, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 gennaio 2009, n. 2. Gli indirizzi di posta elettronica certificata ed i codici fiscali, aggiornati con cadenza giornaliera, sono resi dispo- FORO ROMANO 1-2/2010 70 17/08/2010, 13.40 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO nibili per via telematica al Consiglio nazionale forense ed al Ministero della giustizia nelle forme previste dalle regole tecniche per l’adozione nel processo civile e nel processo penale delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione”. Per effetto di ciò, si devono apportare modifiche al sistema informatico del Consiglio affinchè, nelle visualizzazioni a video dei terminali in uso, appaia il campo destinato ad ospitare il dato della PEC di ciascun iscritto. Il fornitore convenzionato per il rilascio di PEC (Lextel S.p.A.) dovrà consegnare agli Uffici i dati –su supporto digitale- delle PEC rilasciate agli iscritti con aggiornamenti periodici. Pertanto, i Consiglieri Condello e Graziani chiedono al Consiglio di deliberare le conseguenti modifiche da apportare al sistema informatico con gli adeguamenti di legge e di deliberare la stampa dell’Albo degli Avvocati con l’aggiunta dei nuovi dati. I Consiglieri Condello e Graziani chiedono, inoltre, al Consiglio di autorizzare la modifica del sito web con riferimento alla sezione Albo ed Elenchi. La scheda che dovrà essere visualizzata, in fase di ricerca di un iscritto, dovrà contenere tutti i dati come stampati sull’Albo e potrà visualizzare, per gli avvocati che espressamente autorizzeranno, anche la foto riportata sulla tessera. Il Consiglio, dato atto, delibera in conformità alle richieste. - Il Consigliere Fasciotti riferisce che ha partecipato in data 17 marzo 2010 al Convegno organizzato dalla Camera Penale presso l’Aula Occorsio su “Innovazione digitale del processo penale”. Al Tavolo delle Autorità si sono seduti da sinistra verso destra: - il Giudice Dott. Asaro del Tribunale Penale; - il Ministro Alfano; - il Presidente del Tribunale di Roma Dott. Paolo de Fiore; - il Ministro Brunetta; - l’Avv. Caiazza per la Camera Penale. In sintesi: a) Il Presidente de Fiore ha ringraziato il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma per la fattiva partecipazione all’informatizzazione attraverso la Posta Elettronica Certificata che viene utilizzata nelle comunicazioni e nelle notifiche; b) Il Ministro Brunetta ha evidenziato che l’informatizzazione sarà completata entro il 2010; che i problemi che allo stato affliggono il Tribunale di Roma, sono essenzialmente di natura organizzativa; che alla fine dell’anno “si sarà realizzata la totale implementazione delle procedure esaustive per tutto il Tribunale” (sic!); c) Il Ministro Alfano ha chiuso il Convegno dichiarando che “tutti gli step prefissati in sede ministeriale dal 24 dicembre 2008 al marzo 2010 sono stati realizzati”; - che “si stava procedendo all’abbattimento dell’arretrato del processo civile” che “Le riforme non prevedevano il ricorso ai lavoratori precari, saranno messe in efficienza in sede organizzativa ed amministrativa entro l’anno”. Entrambi i Politici non hanno sentito i dipendenti (in Assemblea) che riempendo il corridoio dell’entrata dell’Aula Occorsio, chiedevano a voce altissima (sintetizzando) “maggiori risorse umane e finanziarie per il servizio giustizia”. Il Consiglio, dato atto, esprime solidarietà con i lavoratori che richiedevano, al fine di offrire un servizio migliore, lo stanziamento di adeguate risorse economiche e l’assegnazione di nuovo personale in sostituzione di quello che è stato collocato a riposo. - Il Consigliere Fasciotti ritiene importante rinnovare la presenza del personale interinale dell’Ordine presso gli Uffici giudiziari sulla base delle richieste dei vari responsabili degli Uffici (in particolare dell’Ufficio copie del Tribunale). Il Consiglio ritiene condivisibile l’esigenza FORO ROMANO 1-2/2010 05_attivita del consiglio_1.pmd 71 71 17/08/2010, 13.40 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO rappresentata. Il Consigliere Segretario, responsabile della gestione delle risorse umane, osserva che, comunque, è necessario procedere ad un turn over onde evitare istanze di stabilizzazioni ed aspettative ingiustificate da parte degli stessi interinali, che verranno rinnovati. Il Consiglio ne prende atto. - Il Consigliere Graziani riferisce di avere partecipato, in sostituzione del Presidente, al convegno “La proposta di Direttiva contro i ritardi di pagamenti nelle transazioni commerciali”, organizzato venerdì 5 marzo u.s. dall’Istituto Europeo Giuridico ed Economico presso la sede di Roma del Parlamento Europeo (in Via Quattro Novembre 149 – Roma). Nell’occasione, sono state illustrate le conseguenze e le prospettive per le categorie professionali, le imprese e la pubblica amministrazione, attraverso le relazioni illustrate nell’ordine- dai relatori On. Raffaele Baldassarre (Vice Presidente della Commissione Affari Giuridici al Parlamento Europeo e relatore della proposta di Direttiva), Avv. Alessandro Graziani, Dott. Luca Del Vecchio (Confindustria, Area Fisco, Finanza e Welfare) e Dott. Walter Caizzone (Confcommercio, Settore Legislazione di Impresa). Il Consiglio ne prende atto. - Il Consigliere Graziani riferisce di avere avuto notizia di gravi disagi rappresentati dai Colleghi in relazione al rilascio di copie di atti da parte dell’Ufficio Copie del Settore Volontaria Giurisdizione del Tribunale Ordinario di Roma (fascicoli separazioni e divorzi e verbali omologati di separazioni consensuali). I Colleghi segnalano che, per rilasciare copia “uso trascrizione” di verbali omologati di separazioni consensuali (anche se vi siano previsti effetti su contesti immobiliari, da trascrivere entro 30 giorni dalla omologa per non incorrere in sanzioni di mora), l’Ufficio evidenzia gravi ritardi costituiti dalla concessione del- 72 05_attivita del consiglio_1.pmd l’omologa ad un mese dall’udienza presidenziale, disponibilità del documento omologato ad un mese dall’omologa e consegna di copie a quindici giorni dalla richiesta. Per richiedere le copie, è poi necessario recarsi presso gli Uffici nelle prime ore del mattino e annotarsi su di una “lista” di prenotazione talmente numerosa che, sovente, evade tutti i prenotati entro le ore 13.00 del giorno stesso (orario di chiusura dello sportello). Inoltre, risulta che lo sportello a cui dovrebbero essere ammessi i soli avvocati e loro delegati, evade anche le richieste delle parti, generando affollamenti evitabili con migliore gestione delle risorse. Il Consigliere Graziani suggerisce che il Consiglio prenda contatto con l’Ufficio interessato per individuare soluzioni che consentano di ovviare ai disservizi lamentati. Il Consiglio ne prende atto e delibera di delegare il Consigliere Fasciotti a prendere contatti. - Il Consigliere Graziani riferisce che è stato pubblicato (sulla Gazzetta Ufficiale n.53 del 5 marzo 2010) il Decreto Legislativo 4 marzo 2010 n. 28, recante norme di attuazione dell’articolo 60 della legge 18 giugno 2009, n. 69, in materia di mediazione finalizzata alla conciliazione delle controversie civili e commerciali. La normativa -che entrerà in vigore il 20 marzo 2010- prevede testualmente: a) “Art. 18 Organismi presso i tribunali: 1. I Consigli degli Ordini degli Avvocati possono istituire organismi presso ciascun Tribunale, avvalendosi di proprio personale e utilizzando i locali loro messi a disposizione dal Presidente del Tribunale. Gli organismi presso i Tribunali sono iscritti al registro a semplice domanda, nel rispetto dei criteri stabiliti dai decreti di cui all’articolo 16"; b) “Art. 19 Organismi presso i Consigli degli Ordini professionali e presso le camere di commercio: 1. I Consigli degli Ordini professionali possono istituire, per le materie riservate alla loro competenza, previa autorizzazione FORO ROMANO 1-2/2010 72 17/08/2010, 13.40 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO del Ministero della giustizia, organismi speciali, avvalendosi di proprio personale e utilizzando locali nella propria disponibilità”. Appare quindi opportuno che il Consiglio si adoperi sin da ora per avanzare richiesta di idonei locali al Presidente del Tribunale Ordinario di Roma per istituire un Organismo di mediazione. Il Consiglio prende atto ed esprime il proprio consenso. Pratiche disciplinari (omissis) - Si dà atto che nel corso dell’adunanza sono state distribuite a tutti i Consiglieri le bozze dei provvedimenti di archiviazione e di apertura di procedimento disciplinare che verranno discusse nella prossima adunanza. Formazione elenco di difensori per il patrocinio a spese dello Stato nei procedimenti giudiziari civili e amministrativi e negli affari di volontaria giurisdizione (omissis) Ammissione in via provvisoria e temporanea al patrocinio a spese dello Stato (omissis) Pareri su note di onorari - Si dà atto che nel corso dell’adunanza sono stati espressi i seguenti pareri su note di onorari: (omissis) ADUNANZA DEL 25 MARZO 2010 TENUTA ALBO AVVOCATI Iscrizioni Albo ordinario n. Passaggi dall’Albo Ordinario all’Elenco Speciale Cancellazioni per decesso a domanda per trasferimento Nulla osta al trasferimento 73 1 n. n. n. n. 1 3 1 1 TENUTA REGISTRO PRATICANTI Iscrizioni n. 14 Iscrizioni e abilitazioni n. 2 Abilitazioni n. 15 Revoche abilitazioni per decorrenza di termini n. 4 Cancellazioni a domanda n. 2 per trasferimento n. 1 Compiuta pratica n. 3 DISCIPLINA Pratiche disciplinari trattate in dibattimento aperture proc. disciplinare archiviazioni n. n. n. 2 4 16 Emessi n. 87 SEGRETERIA Aut. alle notifiche dirette n. 19 PARERI All’adunanza hanno partecipato il Presidente Antonio Conte, il Consigliere Segretario Rodolfo Murra, il Consigliere Tesoriere Francesco Gianzi, nonchè i Consiglieri Alessandro Cassiani, Giovanni Cipollone, Sandro Fasciotti, Paolo Nesta, Domenico Condello, Alessandro Graziani, Mauro Vaglio, Livia Rossi, Donatella Cerè, Pietro Di Tosto, Cristiana Arditi di Castelvetere. Proc. disc. n. 7965 nei confronti dell’Avv. (omissis) (omissis) 22 FORO ROMANO 1-2/2010 05_attivita del consiglio_1.pmd n. 73 17/08/2010, 13.40 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO Comunicazioni del Presidente - Il Presidente riferisce sulla comunicazione dell’Avv. Giovanni Crisostomo Sciacca, pervenuta il 25 marzo 2010, accompagnatoria dell’ordinanza n. 1334/10 del Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio, Sezione III Quater del 24 marzo 2010, con la quale viene respinta l’istanza cautelare del Consigliere Avv. Cerè e dell’Avv. Testa contro il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma e nei confronti del Consigliere Avv. Giovanni Cipollone. Il Consigliere Segretario propone di inviare una mail agli iscritti con allegata l’ordinanza del Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio. Il Consigliere Cerè propone di inviare la mail priva di commento alcuno. Il Consiglio, dato atto, approva l’invio della mail allegando l’ordinanza del Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio di rigetto dell’istanza di sospensiva annessa al ricorso proposto dal Consigliere Avv. Cerè e dall’Avv. Testa. - Il Presidente riferisce sulla richiesta inoltrata al Consiglio dalla Dott.ssa Elisabetta Agrò, Cancelliere dell’Ufficio del Giudice di Pace di Roma in sostituzione della Dott.ssa Anna Maria Di Bartolomeo, Dirigente dell’Ufficio del Giudice di Pace di Roma, pervenuta il 19 marzo 2010, con la quale segnala, in riferimento al contratto di comodato stipulato tra l’Ordine e il suddetto Ufficio il 17 febbraio 2009, l’urgenza di rinnovare il contratto di assistenza tecnica al programma elettronico e ai beni lasciati in comodato d’uso all’Ufficio. Il contratto di assistenza prevederebbe anche la fornitura del toner per le stampanti. In caso contrario il servizio di richiesta copie scansionate e via e-mail sarebbe interrotto. Il Consiglio delega il Consigliere Di Tosto a relazionare per la prossima adunanza sull’intera questione, anche con riferimento ai pregressi rapporti intervenuti con il Giudice di Pace di Roma. - Il Presidente fa presente della necessità di nominare un nuovo Direttore Responsabile 74 05_attivita del consiglio_1.pmd del periodico “Foro Romano” con sottotitolo “Notiziario del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma”, registrato presso il Tribunale Civile di Roma con il n. 1866 in data 11 dicembre 1950 nella persona del Presidente pro tempore e Legale Rappresentante Avv. Antonio Conte, nato a Roma il 30 agosto 1963 e residente in Via (omissis) – Roma e anche della necessità di nominare un nuovo Direttore Responsabile del periodico “Temi Romana” registrato presso il Tribunale Civile di Roma con il n. 320 in data 11 luglio 2001 nella persona del Presidente pro tempore e Legale Rappresentante Avv. Antonio Conte, nato a Roma il 30 agosto 1963 e residente in Via (omissis) – Roma. Il Consiglio ne prende atto e approva. - Il Presidente riferisce sulla cena offerta dal Consiglio il 18 marzo u.s. per ringraziare i Questori, gli Scrutatori e il Personale dell’Ordine per il lavoro svolto durante le operazioni elettorali. Alla cena hanno partecipato, oltre al Presidente, tutti i Consiglieri ad eccezione dei Consiglieri Cassiani e Cerè. Hanno partecipato, inoltre, l’ex Presidente dell’Ordine, Avv. Manfredo Rossi, nonchè gli ex Consiglieri Aldo Lucio Lania, Giorgio Palenzona, Giovanni Romano, Roberto Giovanni Aloisio, Laura Vasselli, Andrea Melucco, Francesco Storace, Paolo Berruti, Luigi Biamonti, Giorgio Della Valle, Grazia Pirisi Camerlengo, Gabriele Scotto, Renato Tobia. Era presente anche la quasi totalità del Personale del Consiglio. La cena, perfettamente riuscita, si è svolta in un clima di grande armonia, che riflette la consonanza oggi instaurata all’interno del Consiglio, e tutti i presenti hanno manifestato il loro apprezzamento al nuovo Consesso. - Il Presidente riferisce sulle note del Consiglio Nazionale Forense, pervenute in data 17 marzo 2010, relative al decreto legislativo 4 marzo 2010, n. 28 di “attuazione dell’articolo FORO ROMANO 1-2/2010 74 17/08/2010, 13.40 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO 60 della legge 18 giugno 2009, n. 69, in materia di mediazione finalizzata alla conciliazione delle controversie civili e commerciali” entrato in vigore il 20 marzo u.s. Il Presidente riferisce, inoltre, sull’invito del Consiglio Nazionale Forense, pervenuto in data 23 marzo 2010, a partecipare all’incontro che si terrà venerdì 9 aprile 2010, presso la sede di Via del Governo Vecchio, 3, dalle ore 10,00 alle ore 17,00 sull’entrata in vigore del d.lgs n. 28/2010 relativo alla mediazione e alla conciliazione in materia civile e commerciale. Il Consiglio ne prende atto e delega a partecipare il Presidente, il Consigliere Segretario e i Consiglieri Condello e Fasciotti. - Il Presidente riferisce sull’istanza della Sig.ra (omissis), pervenuta il 17 marzo 2010, con la quale chiede la liquidazione maturata per l’attività svolta in qualità di segretaria dal 2000 al novembre 2008, presso la Fondazione Scuola Forense del Lazio, in liquidazione. Il Consiglio manda al Consigliere Tesoriere per esame e relazione. - Il Presidente, come anticipato anche personalmente via lettera ad ogni Consigliere, riferisce formalmente in Consiglio in ordine al carico delle pratiche disciplinari in istruttoria. Dallo specchietto in appresso si può evincere il numero connesso ad ogni singolo Consigliere, comprensivo delle ultime pratiche relative ai Colleghi che hanno omesso di inviare il modello 5 alla Cassa di Previdenza: Arditi di Castelvetere ................... n. 191 Barbantini ..................................... n. 298 Cassiani ........................................ n. 146 Cerè .............................................. n. 138 Cipollone ...................................... n. 158 Condello ....................................... n. 157 Conte ............................................ n. 5 Di Tosto ....................................... n. 225 Fasciotti ........................................ n. 120 Gianzi ........................................... n. 187 Graziani ........................................ n. 138 Murra ............................................ n. 2 Nesta ............................................. n. 113 Rossi .............................................. n. 114 Vaglio ............................................ n. 201 Il Presidente, altresì, evidenzia in modo identico come sopra descritto anche il pregresso pendente per quanto attiene all’Ufficio Pareri sempre riferito ad ogni Consigliere: Arditi di Castelvetere ................... n. 18 Barbantini ..................................... n. 15 Cassiani ........................................ n. 39 Cerè .............................................. n. 33 Cipollone ...................................... n. 12 Condello ....................................... n. 1 Conte ............................................ n. Di Toston. ................................... 35 Fasciotti ........................................ n. 3 Gianzi ........................................... n. 4 Graziani ........................................ n. 5 Murra ............................................ n. Nesta ............................................. n. 21 Rossi .............................................. n. 4 Vaglio ............................................ n. 24 Ciò premesso, il Presidente conclude rendendosi conto del sacrificio che chiede ai Consiglieri, ma confida nel loro altissimo senso di responsabilità istituzionale che consentirà di evadere in tempi brevi tutto l’arretrato, mai prima d’ora così corposo. Il Consiglio ne prende atto e i Consiglieri si impegnano ad evadere l’arretrato nel più breve tempo possibile. Proc. disc. n. 7967 nei confronti dell’Avv. (omissis) (omissis) Comunicazioni del Consigliere Segretario Autorizzazioni ad avvalersi delle facoltà previste dalla legge 21 gennaio 1994 n.53 Il Consiglio - Viste le istanze presentate dai seguenti professionisti: Avv.ti Daniela Allocca, Maria Di Paola, Marco Feroci, Claudio Ferrazza, Luigi Fiorillo, Stefano Genovese, Andrea Giaca- FORO ROMANO 1-2/2010 05_attivita del consiglio_1.pmd 75 75 17/08/2010, 13.40 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO ni, Paolo Maldera, Paolo Mazzoli, Guglielmo Pepe, Francesco Proia, Roberto Puglisi, Fabrizio Punzo, Ornella Rossi, Franco Sanna, Chiara Solfizi, Irene Strangis, Marilena Torre, Pasquale Tuccillo, autorizza i professionisti sopraindicati, ai sensi dell’art. 7 della Legge n.53/1994, ad avvalersi delle facoltà di notificazione previste dalla citata legge. - Il Consigliere Segretario riferisce che, dopo l’invio della propria lettera all’Associttadini, Organismo che sul proprio sito aveva inserito un vademecum dal titolo “Come difendersi dall’Avvocato infedele” e che conteneva alcune espressioni offensive per il ceto forense e per lo stesso Consiglio dell’Ordine, non solo l’Associazione ha inteso pubblicare integralmente detta lettera (prot. n. 1678 dell’1 marzo 2010) ma ha altresì modificato il vademecum, eliminando in toto tutte le considerazioni irriguardose. Il Consiglio prende atto e ringrazia il Consigliere Segretario. - Il Consigliere Segretario riferisce sulla comunicazione degli Avv.ti Massimiliano Cesali, Bruno Agresti e Grazia Maria Gentile, pervenuta al Consiglio il 17 marzo 2010, in merito alla costituzione dell’Associazione “Movimento per la dignità Forense – Aria Nuova” su iniziativa di avvocati e di liberi professionisti esperti in diritto. Il Consiglio ne prende atto. - Il Consigliere Segretario riferisce sull’estratto DDL AC503 della Camera dei Deputati, pervenuto il 17 marzo 2010, relativamente alla proposta di legge sulla “Disciplina delle libere professioni” d’iniziativa del Deputato Maria Grazia Siliquini. Il Consiglio ne prende atto. - Il Consigliere Segretario, delegato dal Consiglio nell’adunanza del 25 febbraio 2010, riferisce sulla richiesta di parere dell’Avv. (omissis), Servizio Avvocatura dell’Azienda Territo- 76 05_attivita del consiglio_1.pmd riale Edilizia Residenziale Pubblica del Comune di Roma – Area Amministrativa. Il Consiglio delega il Consigliere Segretario ad interloquire con il responsabile dell’Ufficio legale dell’Ater, in modo che egli si attenga ai principi sanciti nel vigente Regolamento che disciplina gli Uffici legali degli Enti pubblici, ritenendo avvilente e contrario a decoro che si arrivi ad un controllo puntuale e meticoloso sulla presenza dell’avvocato-dipendente da parte dell’Amministrazione di appartenenza. - Il Consigliere Segretario rileva che il D.L.vo n. 28 del 2010, nel prevedere l’obbligo di informativa in favore del cliente relativamente alla c.d. mediazione facoltativa, pur non distinguendo tra avvocato del libero foro ed avvocato iscritto all’Elenco speciale, non scioglie il dubbio relativo alla sussistenza di tale obbligo anche nei riguardi dei colleghi che patrocinano in giudizio, come appartenenti agli Uffici legali interni, in difesa degli Enti pubblici. Ciò posto, ritiene opportuno che il Consiglio richieda un parere alla speciale Commissione istituita presso il C.N.F. allo scopo di appurare se l’obbligo di cui alla norma in narrativa debba estendersi, nella medesima misura, anche agli avvocati iscritti all’Elenco speciale. Il Consiglio, dato atto, autorizza il Consigliere Segretario a formulare apposito quesito al Consiglio Nazionale Forense. - Il Consigliere Segretario riferisce sulla nota dell’Avv. Nicolò Paoletti, pervenuta in data 11 marzo 2010, accompagnatoria della sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio – Sezione III quater - n. 2733/2008, relativa al ricorso n. 4238/2004 presentato dall’Avv. (omissis) contro il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma e nei confronti dell’Avv. (omissis), avente ad oggetto l’annullamento del provvedimento del 28 gennaio 2004 relativo al riesame del parere di congruità n. 2433/03 dell’Avv. (omissis). Il Consiglio prende atto della decisione del TAR, declinatoria della giurisdizione e delega FORO ROMANO 1-2/2010 76 17/08/2010, 13.40 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO il Consigliere Segretario a formulare i propri ringraziamenti al difensore del Consiglio. Camera Penale di Roma e Associazione Nazionale Forense: richiesta contributo per gestione servizio Difensori d’Ufficio - Il Consigliere Tesoriere ha accertato che non esiste alcuna norma o fonte contrattuale che impone al Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma di versare le somme richieste. Deve essere poi affrontata la soluzione che riguardi lo svolgimento del servizio. Il Consiglio dispone di porre all’ordine del giorno la questione alla prossima adunanza invitando il Consigliere Tesoriere a redigere apposita relazione illustrativa. Approvazione del verbale n. 9 dell’adunanza del 18 marzo 2010 - Dato atto che a ciascun Consigliere ne è stata consegnata copia, il Consiglio approva, con l’astensione dei Consiglieri Cassiani, Cerè, Di Tosto e Vaglio, il verbale n. 9 dell’adunanza del 18 marzo 2010. Ammissione in via provvisoria e temporanea al patrocinio a spese dello Stato - Su relazione del Consigliere Fasciotti vengono ammessi al patrocinio a spese dello Stato, in via anticipata e provvisoria, ex art.126 D.P.R. 115/2002 i richiedenti, come da elenco. Lo stesso elenco reca anche i nominativi dei richiedenti non ammessi al patrocinio a spese dello Stato. Iscrizioni nell’Albo degli Avvocati; iscrizioni nel Registro dei Praticanti; abilitazioni; cancellazioni; nulla-osta per il trasferimento; certificati di compiuta pratica - Il Consigliere Fasciotti relaziona sulle pratiche di iscrizione e di cancellazione, sui nulla-osta al trasferimento e sui certificati di compiuta pratica. All’esito il Consiglio delibera quanto segue (omissis) - Il Consigliere Vaglio riferisce al Consiglio sulla proposta della emittente televisiva “RTB Virgilio” di acquistare da parte dell’Ordine di Roma un format di 25 minuti da trasmettere su canali televisivi della Padania per Euro 1.000,00. Il Consigliere Vaglio ritiene che la proposta non debba essere neanche presa in considerazione. Il Consiglio approva. - Il Consigliere Cerè precisa che la sua odierna presenza e quelle future non valgono quale acquiescenza o rinuncia rispetto ai motivi ed alle doglianze rappresentate dinanzi al Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio nel giudizio pendente contro la convocazione consiliare del 18 febbraio 2010 e le riunioni del 19 febbraio 2010 e dell’11 marzo 2010. In ordine poi alla formazione delle Commissioni di Studio il Consigliere Cerè rileva che la suddivisione degli incarichi non è avvenuta in forma equanime tra i vari Consiglieri. Chiede, quindi, che il Consiglio riveda le proprie scelte al riguardo. Risponde il Presidente limitandosi a leggere ciò che è già al verbale della scorsa adunanza, citando a tal proposito le dichiarazioni rese da taluni Consiglieri proprio con riguardo alla missiva contraddittoria fatta pervenire dal Consigliere Cerè nella stessa adunanza –di cui è dato atto nel verbale medesimo– nonostante essa abbia deciso di disertarla. Il Consigliere Di Tosto chiede se i Consiglieri esclusi dal coordinamento delle Commissioni debbono considerarsi esonerati anche dall’attività della disciplina e da quella di redazione dei pareri. Il Consigliere Cerè chiede se costoro siano FORO ROMANO 1-2/2010 05_attivita del consiglio_1.pmd 77 77 17/08/2010, 13.40 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO puniti dal Consiglio per il loro pregresso comportamento. Il Consigliere Condello contesta la dichiarazione preliminare del Consigliere Cerè in quanto illegittima così come del resto evidenziato dalla pronuncia del TAR per il Lazio depositata ieri. Si associa a tale contestazione il Consigliere Arditi di Castelvetere la quale manifesta che tale dichiarazione è ispirata a chiara riserva mentale. Il Consigliere Gianzi chiede che si alleghi al presente verbale l’ordinanza del TAR per il Lazio ora citata. Il Consigliere Rossi si associa alle contestazioni sollevate ora dal Consigliere Condello e rileva che la dichiarazione preliminare del Consigliere Cerè è incoerente con la richiesta di far rivedere al Consiglio la decisione sui coordinamenti delle Commissioni. Il Consigliere Fasciotti si associa a quanto osservato dal Consigliere Rossi sottolineando l’incoerenza del contegno del Consigliere Cerè proprio sotto il profilo giuridico. Il Consigliere Graziani, pur non volendo entrare nel merito della questione, ritiene che non sia più procrastinabile la riattivazione dello Sportello Giovani. Il Consigliere Cerè replica che Ella aspetta la decisione sul merito del ricorso al TAR per il Lazio e che la sua presenza deve essere intesa come volontà di lavorare, augurandosi che d’ora in poi l’attività consiliare si svolga in modo democratico. Il Consiglio, su proposta del Presidente, pone all’ordine del giorno della prima adunanza utile dopo la Pasqua la richiesta del Consigliere Cerè. ne degli Uffici Giudiziari svoltasi in data 23 febbraio 2010 presso la Presidenza della Corte di Appello di Roma, il cui testo è stato già messo a disposizione di tutti i Consiglieri una ventina di giorni fa, ribadisce la assoluta necessità, entro i termini previsti dalla legge, di impugnare il contenuto con procedimento avanti il TAR Lazio. Infatti, in tale delibera della Commissione di Manutenzione è prevista, tra l’altro, il rilascio degli ambienti del nostro Consiglio dalla sede di Piazza Cavour e il trasferimento in una struttura, già stabilimento militare, sita in Viale Angelico. Si tenga presente che a parte la necessità di avere a disposizione, per l’espletamento dei nostri compiti istituzionali, ambienti per 2.399 metri quadrati, come da prospetto allegato agli atti della Commissione Manutenzione, bisogna tener conto del decoro e prestigio del nostro Consiglio, da più di un secolo collocato presso gli Uffici Giudiziari di Piazza Cavour dove ha sede anche la Corte di Cassazione. Inoltre, bisogna tener presente che l’attuale normativa legislativa prevede che il Consiglio dell’Ordine debba occupare ambienti siti presso il Tribunale e che essi debbano essere di nostro gradimento, tenuto conto delle numerose e importanti funzioni pubbliche a noi assegnate dalla legge. Il Consiglio delibera di impugnare il verbale della Commissione di Manutenzione presso la Corte di Appello di Roma del 23 febbraio 2010, designando quali difensori gli Avvocati Antonio Masi e Paolo Berruti ed eleggendo domicilio presso lo studio del secondo. Pratica n. 810/2009 S – Avv. (omissis) Verbale della Commissione di Manutenzione degli Uffici Giudiziari di Roma del 23 febbraio 2010: eventuale impugnativa e nomina difensore - Il Consigliere Cipollone, nel richiamare la lettura integrale relativa al verbale della riunione della Commissione di Manutenzio- 78 05_attivita del consiglio_1.pmd - Con riferimento all’istanza presentata dall’Avv. (omissis), relativa alla nota fatta pervenire dal Presidente (omissis) della (omissis) Sezione Civile, il Consigliere Arditi di Castelvetere –stante la presa d’atto del Consiglio nell’adunanza del 29 dicembre 2009, nonchè della rimessione agli atti della pratica nei con- FORO ROMANO 1-2/2010 78 17/08/2010, 13.40 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO fronti del medesimo Avv. (omissis)- chiede che il Consiglio deliberi sull’opportunità di inviare al Presidente (omissis) una comunicazione. Il Consiglio, dato atto, approva la proposta e delega lo stesso Consigliere Arditi di Castelvetere a predisporre un’apposita comunicazione diretta al Presidente (omissis). Comunicazioni dei Consiglieri - I Consiglieri Condello e Graziani comunicano i nominativi dei Colleghi componenti della Commissione Informatica Giuridica – Nuove Tecnologie e Gestione Sito: Avv.ti Francesco Affinito, Angelo Cugini, Mario Mazzeo, Riccardo Parboni, Andrea Pontecorvo, Andrea Bastia, Silvia Valenti, Alessandro Vinci, Lorenzo Mosca, Antonio Labate, Claudio Ciufo, Alessandro Amoruso, Francesco Maccarone, Giovanni Meineri, Antonio Mingardi, Guglielmo Lomanno, Marco Scialdoni, Manuela Corsi, Nicola Polisini, Guido Scorza, Giancarlo Barbon, Luigi Spani, Alessandro Lerro. Il Consiglio ne prende atto. - I Consiglieri Condello e Graziani comunicano che, dal 24 marzo scorso, sul sito internet del Consiglio, sono pubblicati i codici fiscali e le PEC dei Colleghi. Ciò in ottemperanza a quanto disposto dalla legge 22 febbraio 2010, n. 24 (recante “Interventi urgenti in materia di funzionalità del sistema giudiziario”) che, all’art. 4, comma 3 prevede: “Il secondo comma dell’art. 16 del regio decreto-legge 27 novembre 1933, n. 1578, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 gennaio 1934, n. 36, introdotto dal comma 5 dell’art. 51 del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito con modificazioni dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, è sostituito dal seguente: “Nell’albo è indicato, oltre al codice fiscale, l’indirizzo di posta elettronica certificata comunicato ai sensi dell’art. 16, comma 7, del decreto-legge 29 novembre 2008, n. 185, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 gennaio 2009, n. 2. Gli indirizzi di posta elettronica certificata ed i codici fiscali, aggiornati con cadenza giornaliera, sono resi disponibili per via telematica al Consiglio nazionale forense ed al Ministero della giustizia nelle forme previste dalle regole tecniche per l’adozione nel processo civile e nel processo penale delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione”. Il Consiglio ne prende atto. - I Consiglieri Di Tosto e Vaglio fanno presente al Consiglio che in data 31 marzo 2010 scadrà il contratto dei dipendenti semestrali adibiti a gestire il servizio copie via e-mail all’Ufficio del Giudice di Pace. I Consiglieri Di Tosto e Vaglio chiedono che il Consiglio disponga il rinnovo del loro contratto o la stipula di un nuovo contratto con decorrenza dal 1° aprile 2010. In caso contrario il servizio così ben funzionante (evasione della richiesta in tempo reale per i decreti ingiuntivi e entro 5/7 giorni per le sentenze) sarà sospeso perché l’Ufficio non ha personale numericamente e tecnicamente in grado di supplire al loro lavoro. Il Consiglio ne prende atto e si riporta a quanto deciso in precedenza. - Il Consigliere Fasciotti, addetto ai Rapporti con gli Uffici Giudiziari, evidenzia l’attuale disagio avvertito dagli operatori, che lavorano presso la Sezione Lavoro del Tribunale Ordinario di Roma, all’atto delle iscrizioni delle cause a ruolo. Premettendo che le due valide Cancelliere, in precedenza addette alle iscrizioni, nonostante la richiesta del Presidente Dott. Petrucci e di un elevato numero di Avvocati laburisti, non sono state riportate nella Cancelleria di origine, sta di fatto che - il servizio viene svolto da un’impiegata (già Cancelliere del Giudice Dott.ssa Foscolo) dalle ore 9.00 alle ore 11.00 e che successivamente si avvicendano sino alla chiusura della FORO ROMANO 1-2/2010 05_attivita del consiglio_1.pmd 79 79 17/08/2010, 13.40 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO sportello, a rotazione ed ogni giorno, personale proveniente dalla diverse Cancellerie; - vengono consentite le iscrizioni in ragione di non più di 5 cause per Avvocato, per n. 30 Avvocati e per n. 30 altri soggetti quali agenzie e pubblico; - vengono consentite le iscrizioni senza limite, solo per atti in scadenza. I disagi consistono: - nella necessità di iniziare la fila molto presto la mattina: - nella lungaggine dell’attesa, stante la avvenuta riduzione del personale e la non totale dimistichezza del personale di rotazione; - nell’esborso che certuni Avvocati sono costretti ad effettuare nel rivolgersi alle agenzie. Il Consiglio, ne prende atto, avverte l’importanza della soluzione del problema. Delega i Componenti della Commissione Rapporti con le Istituzioni e Uffici Giudiziari a prendere contatto con l’Ufficio di Presidenza del Tribunale di Roma al fine di rappresentare il forte disagio degli Avvocati laburisti e la necessità che l’Ufficio Iscrizioni della Sezione Lavoro torni ad avvalersi di personale capace. - Il Consigliere Graziani riferisce che, dal 19 marzo 2010, è attivo via web il portale della legge vigente denominato “NORMATTIVA”, reperibile all’indirizzo internet www.normattiva.it. Si tratta di un servizio gratuito consistente nella facoltà di consultazione dei testi di leggi statali aggiornate in tempo reale. Le leggi presenti nella banca dati “NORMATTIVA” sono consultabili nel loro testo originario (come pubblicato nella Gazzetta Ufficiale) oppure nel testo attualmente vigente od anche nella versione risalente alla data pregressa specificamente indicata dall’utente. “NORMATTIVA” è il frutto della collaborazione tra le principali istituzioni dello Stato, con il coordinamento del Ministro per la semplificazione normativa. La Presidenza del Consiglio dei Ministri, il Senato della Repubblica e la Camera dei deputati -in col- 80 05_attivita del consiglio_1.pmd laborazione con la Corte di Cassazione- curano gli adempimenti per la realizzazione del programma e lo sviluppo del sito. L’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato ne cura la gestione e provvede all’alimentazione della correlata Banca Dati. Attualmente sono disponibili tutti gli atti normativi pubblicati dal primo gennaio 1980 ad oggi. Il Consigliere Graziani suggerisce che venga immediatamente data diffusione alla notizia mediante pubblicazione sul sito internet. Il Consiglio approva. - Il Consigliere Graziani comunica i nominativi dei Colleghi componenti della Commissione Giovani e Sportello Informativo: Avv.ti Rosario Carmine Rao e Filippo Paris (Cordinatopri), Bruno Agresti, Daniela Bertes, Antonio Caliò, Massimiliano Cesali, Cristiana Consalvi, Saman Dadman, Fabrizio De Paolis, Walter Feliciani, Irma Gatti, Quirino Ghisio Erba, Isabella Giampaoli Pontecorvo, Giovanni Giangreco Marotta, Andrea Greco, Antonio Martinoli, Corinna Marzi, Elisabetta Mete, Gloria Naticchioni, Vito Parenti, Stefania Pesce, Fabio Piacentini, Raffaella Rago, Luca Ripoli, Antonella Scano, Veronica Scatena, Alessandro Ugolini. Il Consiglio ne prende atto. - Il Consigliere Graziani comunica i nominativi di Colleghi componenti della Commissione Osservatorio sulla Giustizia: Avv.ti Adriano Casellato, Vincenzo De Nisco, Stefania Contaldi, Enrico Scoccini, Rolando Sannipoli, Manuela Corsi, Francesco Papa, Leonardo Zipoli. Il Consiglio ne prende atto. Pratiche disciplinari - Si dà atto che nel corso dell’adunanza si è proceduto all’esame collegiale delle singole proposte di archiviazione o di apertura di procedimento disciplinare. Si è deliberato di archiviare 16 pratiche disciplinari e di aprire 4 procedimenti disciplinari. (omissis) FORO ROMANO 1-2/2010 80 17/08/2010, 13.40 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO Pareri su note di onorari - Si dà atto che nel corso dell’adunanza sono stati espressi 87 pareri su note di onorari. (omissis) ADUNANZA DEL 30 MARZO 2010 TENUTA ALBO AVVOCATI Iscrizioni Albo ordinario n. Passaggi dalla Sezione Speciale n. 96/01 all’Albo Ordinario n. Variazioni Elenco Speciale n. Cancellazioni per decesso n. a domanda n. per trasferimento n. Nulla osta al trasferimento n. 15 TENUTA REGISTRO PRATICANTI Iscrizioni n. Iscrizioni e abilitazioni n. Abilitazioni n. Revoche abilitazioni per decorrenza di termini n. Nulla osta al trasferimento n. DISCIPLINA Pratiche disciplinari trattate in dibattimento n. 2 1 1 2 4 1 5 1 5 3 2 6 PARERI Emessi n. 133 SEGRETERIA Aut. alle notifiche dirette n. 6 All’adunanza hanno partecipato il Presidente Antonio Conte, il Consigliere Segretario Rodolfo Murra, il Consigliere Tesoriere Francesco Gianzi, nonchè i Consiglieri Alessandro Cassiani, Giovanni Cipollone, Goffredo Maria Barbantini, Sandro Fasciotti, Paolo Nesta, Domenico Condello, Alessandro Gra- ziani, Mauro Vaglio, Donatella Cerè, Pietro Di Tosto. Comunicazioni del Presidente - Il Presidente invita il Consigliere Barbantini a verificare lo stato dei pareri di congruità giacenti presso l’Ufficio, che sono molto datati, al fine di accertare la sussistenza di interesse attuale al loro esame da parte del richiedente. Il Consiglio ne prende atto e approva. - Il Presidente riferisce sulla nota della Direzione Generale della Giustizia Civile del Dipartimento per gli Affari di Giustizia del Ministero della Giustizia, pervenuta in data 23 marzo 2010, con la quale comunica che l’Avv. Pier Francesco Sica ha rassegnato le proprie dimissioni dall’incarico di Componente effettivo della XII Sottocommissione per gli Esami di Avvocato - Sessione 2009. Il Consiglio ne prende atto e nomina in sostituzione dell’Avv. Pier Francesco Sica, quale Componente effettivo della XII Sottocommissione per gli Esami di Avvocato - Sessione 2009, l’Avv. Giuseppe Cincioni, con studio a Roma, in Via Filippo Nicolai n. 16. - Il Presidente riferisce sulla nota del Consiglio Nazionale Forense - Consigli Giudiziari, pervenuta in data 23 marzo 2010, accompagnatoria della delibera di condivisione delle proposte di modifica della normativa dei Consigli Giudiziari, del resoconto dell’incontro del 17 marzo 2010 e della comunicazione di convocazione per il 14 maggio 2010. Il Consiglio delega il Consigliere Cipollone all’esame. Comunicazioni del Consigliere Segretario - Il Consigliere Segretario riferisce sulla richiesta della Direzione Generale dell’ENIT Italia -Agenzia Nazionale del Turismo, pervenuta in data 25 marzo 2010, con la quale chiede, ai sensi dell’art. 84, comma 8, del FORO ROMANO 1-2/2010 05_attivita del consiglio_1.pmd 81 81 17/08/2010, 13.40 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO Codice degli Appalti e stante la carenza di adeguate professionalità, una rosa di Avvocati con almeno dieci anni di iscrizione all’Albo, da cui selezionare eventuali commissari esterni. Il Consiglio, dato atto, designa i seguenti Avvocati: Bruno Agresti, con studio a Roma, in Via G.G. Belli n. 36, Francesco Caso, con studio a Roma, in Via Savoia n. 72, Michele De Cilla, con studio a Roma, in Via Zara n. 16, Raffaele Izzo, con studio a Roma, in Largo Brindisi n. 2, Giuseppe Lepore, con studio a Roma, in Via Polibio n. 15, Andrea Manzi, con studio a Roma, in Via Federico Confalonieri n. 5, Carlo Molaioli, con studio a Roma, in Via Mercadante n. 9, Stefano Oliva, con studio a Roma, in Viale Regina Margherita n. 262, Filippo Paris, con studio a Roma, in Via Sabotino n. 2/A, Giovanni Crisostomo Sciacca, con studio a Roma, in Via della Vite n. 7, Giovanni Valeri, con studio a Roma, in Viale Giuseppe Mazzini n. 11. Autorizzazioni ad avvalersi delle facoltà previste dalla legge 21 gennaio 1994 n.53 Il Consiglio - Viste le istanze presentate dai seguenti professionisti: Giorgio De Stefani, Patrizia Lecci, Alberto Martellini, Valentina Moscato, Stefano Palombi, Stefano Sbardella, autorizza i professionisti sopraindicati, ai sensi dell’art. 7 della Legge n.53/1994, ad avvalersi delle facoltà di notificazione previste dalla citata legge. - Il Consigliere Segretario riferisce sulla nota del Consigliere Graziani, pervenuta in data 23 marzo 2010, con la quale rassegna le dimissioni da membro del Comitato Scientifico della Camera Arbitrale Nazionale e Internazionale presso il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma stante l’incompatibilità con la carica di Consigliere. Il Consiglio prende atto delle dimissioni e ringrazia il Consigliere Graziani per l’opera 82 05_attivita del consiglio_1.pmd svolta sino ad ora. - Il Consigliere Segretario riferisce sulle note degli Avv.ti Giacomantonio Russo Walti, e Michele Aureli, nella loro qualità di Presidente e Segretario del “Comitato per una serena convivenza” e quanto all’Avv. Michele Aureli, anche di associato e legale rappresentante dell’Associazione Viribus Unitis, pervenute in data 25 marzo 2010, con le quali chiedono il patrocinio del Consiglio e la disponibilità della Sala Conferenze per il convegno da loro organizzato per il giorno 16 aprile 2010 sul tema “La deontologia nei rapporti con il Cliente, gli Avvocati, i Magistrati, la Verità”. Il Consiglio concede il patrocinio morale e l’uso della Sala Conferenze del Centro Studi compatibilmente con la disponibilità. - Il Consigliere Segretario comunica che, in ottemperanza alla deliberazione assunta nella scorsa adunanza, ha proceduto stamani all’espletamento dei colloqui informativi con i soggetti che hanno recentemente inviato il proprio curriculum con proposta di lavoro a tempo determinato. Sono stati convocati ben 23 candidati, dei quali solo 15 si sono presentati. Dopo brevi colloqui (nei quali il Consigliere Segretario è stato ben assistito dal funzionario preposto al Dipartimento Segreteria), valutati i curricula presentati, uditi gli interessati, rilevato che il personale da reclutare dovrà essere utilizzato per prestazioni esecutive, considerato che giusta la citata delibera consiliare è stato deciso di non stipulare allo stato contratti con soggetti che abbiano già prestato la propria attività lavorativa presso il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma, si è deciso di optare -al fine della stipula del contratto di lavoro a tempo determinato con scadenza al 31 luglio 2010- per i seguenti candidati: Francesca Giuffrè, Gaia Siena, Federica Filippini, Antonella Reali, Antonella Lauria, Nadia Civitenga, Federica Benzi, Pa- FORO ROMANO 1-2/2010 82 17/08/2010, 13.40 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO scasi Marianna, Nicole Gelfusa, Carlo Sardella e Maria Cristina Farinelli. Costoro verranno assegnati come segue: due nella sede principale dell’Ordine, uno nella sede secondaria, tre agli sportelli informativi presso il Tribunale, due presso gli uffici interni del Tribunale, due presso il Giudice di Pace. Il Consiglio ne prende atto e approva. - Il Consigliere Segretario riferisce che il Consiglio ha ritenuto di non doversi costituire in giudizio (adunanza 25 marzo 2010) nel ricorso promosso dall’Avv. (omissis) nell’interesse del Signor (omissis) dinanzi al Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio. Posto però che in identico giudizio civile pendente dinanzi al Tribunale Ordinario di Roma, il Consiglio ha già deliberato di resistere affidando il mandato all’Avv. Nicola Ianniello, propone di revocare la delibera assunta il 25 marzo 2010 e di disporre la costituzione in giudizio anche in quello pendente dinanzi al Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio. Il Consiglio, dato atto, rilevata l’opportunità di difendersi anche presso il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio, delibera di resistere al giudizio proposto dal Signor (omissis) delegando il Presidente a conferire mandato all’Avv. Nicola Ianniello eleggendo domicilio presso lo studio dello stesso a Roma in Via A. Riboty n. 28. Formazione elenco di difensori per il patrocinio a spese dello Stato nei procedimenti giudiziari civili e amministrativi e negli affari di volontaria giurisdizione - Esaminate le domande, il Consiglio delibera di integrare l’elenco degli avvocati per il patrocinio a spese dello Stato con l’inserimento dei nominativi dei Colleghi, come da tabulato. Si delibera, inoltre, di cancellare, a domanda, dall’elenco degli avvocati per il patrocinio a spese dello Stato l’Avv. (omissis). Proc. disc. n.7986 nei confronti dell’Avv. (omissis) (omissis) Comunicazioni del Consigliere Tesoriere - Il Consigliere Tesoriere distribuisce ai Consiglieri l’elenco dei fornitori del Consiglio. Il Consiglio ne prende atto. - Il Consigliere Tesoriere comunica che l’Ordine degli Avvocati di Milano ha stipulato, a favore dei propri Iscritti, delle convenzioni denominate “Agevolazioni Commerciali” di vario genere, che riporta in un elenco a disposizione degli Avvocati di quel Foro. Il Consigliere Tesoriere relazionerà al Consiglio nella prossima adunanza sulla questione delle convenzioni. - Il Consigliere Tesoriere riferisce in merito al contratto di locazione della sede secondaria dell’Ordine di Via Valadier n. 42. Il Consigliere Barbantini anticipa che esiste una clausola nel contratto di locazione che prevede lo scioglimento consensuale del vincolo negoziale a condizione che lo si invochi con tre mesi di anticipo. Il Consigliere Tesoriere relazionerà alla prossima adunanza sull’utilizzo della sede di Via Valadier. Il Consiglio ne prende atto. - Il Consigliere Tesoriere riferisce sulla richiesta di saldo della fattura di euro 22.200,00 ricevuta dalla Società Dynamic Solutions S.r.l. relativa all’attività di assistenza e corsi di formazione per lo svolgimento delle operazioni elettorali con l’ausilio del voto elettronico. Il Consiglio delega i Consiglieri Barbantini e Fasciotti a verificare, con il contratto alla mano, la sussistenza di eventuali inadempienze da parte dell’appaltatore, con riferimento a FORO ROMANO 1-2/2010 05_attivita del consiglio_1.pmd 83 83 17/08/2010, 13.40 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO tutte le prestazioni (corsi di formazione, assistenza tecnica, ecc.), nonchè ad accertare se quanto è stato fatturato sia legittimo o meno. Ammissione in via provvisoria e temporanea al patrocinio a spese dello Stato - Su relazione del Consigliere Fasciotti vengono ammessi al patrocinio a spese dello Stato, in via anticipata e provvisoria, ex art.126 D.P.R. 115/2002 i richiedenti, come da elenco. Comunicazioni dei Consiglieri - Il Consigliere Cerè riferisce di aver assistito il giorno 26 marzo 2010 dalle ore 14.00 alle ore 21.30 ad una doppia perquisizione presso due diversi studi legali (uno a Corso Francia e l’altro al Prenestino) degli Avv.ti (omissis) e (omissis), giusta disposizione del Sostituto Procuratore della Repubblica di Roma, Dott. Francesco Minisci. Il reato contestato è quello dell’Associazione a delinquere, nonchè quella della truffa ai danni di due Istituti Assicurativi. Le operazioni si sono svolte con regolarità e sono stati sequestrati moltissimi documenti. Il Consiglio ne prende atto e manda all’Ufficio Disciplina affinchè venga aperta una pratica disciplinare. Approvazione del verbale n. 10 dell’adunanza del 25 marzo 2010 - Dato atto che a ciascun Consigliere ne è stata consegnata copia, il Consiglio approva il verbale n. 10 dell’adunanza del 25 marzo 2010. Proc. disc. n.7974 nei confronti dell’Avv. (omissis) (omissis) Iscrizioni nell’Albo degli Avvocati; iscrizioni nel Registro dei Praticanti; abilitazioni; cancellazioni; nulla-osta 84 05_attivita del consiglio_1.pmd per il trasferimento; certificati di compiuta pratica - Il Consigliere Barbantini relaziona sulle pratiche di iscrizione e di cancellazione, sui nulla-osta al trasferimento e sui certificati di compiuta pratica. All’esito il Consiglio delibera quanto segue. (omissis) Proc. disc. n.8010 nei confronti dell’Avv. (omissis) (omissis) Proc. disc. n.8028 nei confronti dell’Avv. (omissis) (omissis) Comunicazioni del Consigliere Segretario - Il Consigliere Segretario propone una turnazione dei Consiglieri per quanto attiene alla loro presenza al Consiglio durante la settimana e per eventuali perquisizioni presso gli studi di Avvocati. Il Consiglio prende atto e di seguito vengono indicati i nominativi dei Consiglieri che si mostrano sensibili alla questione: - lunedì: Fasciotti e Murra; - martedì: Cipollone e Graziani; - mercoledì: Gianzi; - giovedì: Cerè e Vaglio; - venerdì: Di Tosto. Il Consiglio, inoltre, invita gli altri Consiglieri, assenti e presenti, a fornire la giornata di loro disponibilità nei prossimi giorni. Proc. disc. n.8022 nei confronti dell’Avv. (omissis) (omissis) Proc. disc. n.8025 nei confronti dell’Avv. (omissis) (omissis) FORO ROMANO 1-2/2010 84 17/08/2010, 13.40 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO Comunicazioni dei Consiglieri - I Consiglieri Di Tosto e Vaglio, rilevano che nel biennio precedente si sono occupati delle problematiche relative all’Ufficio copie sentenze e decreti ingiuntivi e iscrizioni a ruolo del Giudice di Pace di Roma. In una prima fase si era provveduto a suddividere le file riservando agli Avvocati due sportelli sia per le iscrizioni a ruolo, sia per le richieste copie sentenze e decreti ingiuntivi. Successivamente fu sottoscritto dal Consiglio dell’Ordine e dall’Ufficio del Giudice di Pace di Roma un contratto di comodato per la fornitura di 2 server, 11 scanner, 14 postazioni pc e 4 stampanti, tutti muniti di licenza fornita dalla Società IBC Technology s.r.l. La suddetta Società ha realizzato un servizio di archiviazione digitale e di consultazione dei decreti ingiuntivi e sentenze denominato ARCDOC. Tale programma ha consentito di scansionare dalla sentenza n. 32980/2009 alla 61439/2009, e per l’anno in corso fino alla 1205/2010; per i decreti ingiuntivi dal n. 3626/ 2009 al 17422/2009 e per l’anno in corso fino al n. 4001/2010. Nel mese di luglio 2009 è stato implementato il progetto con la funzione delle richieste copie sentenze e decreti ingiuntivi via mail. La Società IBC Technology ha provveduto all’istallazione del servizio che è entrato in funzione con alcune difficoltà iniziali ma attualmente, con l’apporto di due dipendenti semestrali del Consiglio dell’Ordine, ha raggiunto degli ottimi risultati, tanto che gli Avvocati possono richiedere e avere risposta, in giornata per i decreti ingiuntivi emessi ed entro tre giorni dalla richiesta si può procedere al ritiro delle copie delle sentenze. Si è potuto calcolare che sono circa ottomila le sentenze richieste e ritirate dagli avvocati via mail. Il funzionamento del programma e del relativo servizio hanno la necessità di assistenza una volta a settimana e della fornitura di toner per le stampanti, in quanto l’Ufficio del Giudice di Pace di Roma non ha risorse econo- miche per garantire il funzionamento del servizio richiesto, copie sentenze e decreti ingiuntivi via mail. Il Consigliere Tesoriere rileva che allo stato la spesa non può essere sostenuta. Il Consigliere Di Tosto fa presente che il servizio si sospende se non si stipula il contratto di assistenza. Il Consiglio delibera di mettere all’ordine del giorno della prossima adunanza la questione. Pareri su note di onorari - Si dà atto che nel corso dell’adunanza sono stati espressi 143 pareri su note di onorari. (omissis) ADUNANZA DELL’8 APRILE 2010 TENUTA ALBO AVVOCATI Iscrizioni Albo ordinario n. Passaggi dalla Sezione Speciale n. 96/01 all’Albo Ordinario n. Passaggi dall'Albo Ordinario alle'Elenco Speciale n. Cancellazioni per decesso n. a domanda n. Nulla osta al trasferimento n. 85 1 1 1 5 1 TENUTA REGISTRO PRATICANTI Iscrizioni n. 13 Iscrizioni e abilitazioni n. 2 Abilitazioni n. 7 Revoche abilitazioni per decorrenza di termini n. 2 Cancellazioni a domanda n. 2 Nulla osta al trasferimento n. 1 Compiuta pratica n. 8 DISCIPLINA Pratiche disciplinari trattate in dibattimento FORO ROMANO 1-2/2010 05_attivita del consiglio_1.pmd 17 n. 1 85 17/08/2010, 13.40 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO PARERI Emessi n. 86 Proc. disc. n. 7999 nei confronti dell’Avv. (omissis) (omissis) SEGRETERIA Aut. alle notifiche dirette n. 21 All’adunanza hanno partecipato il Presidente Antonio Conte, il Consigliere Segretario Rodolfo Murra, il Consigliere Tesoriere Francesco Gianzi, nonchè i Consiglieri Alessandro Cassiani, Giovanni Cipollone, Sandro Fasciotti, Paolo Nesta, Domenico Condello, Alessandro Graziani, Mauro Vaglio, Livia Rossi, Donatella Cerè, Pietro Di Tosto, Cristiana Arditi di Castelvetere. Varie ed eventuali - Viene ammessa in Aula l’Avv. Paola Parigi, Consulente dell’Ordine degli Avvocati di Milano. Il Consigliere Tesoriere rinvia a successiva comunicazione, che esporrà, sui costi dei prodotti editoriali del Consiglio e presenta appunto l’Avv. Paola Parigi, autrice dell’idea del nuovo Notiziario del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Milano. Prende la parola l’Avv. Parigi, la quale – dopo una breve presentazione della propria persona e delle esperienze professionali maturate– lascia una brochure ai Consiglieri e illustra il progetto che è stato già attuato alla fine del 2009 dall’Ordine di Milano, producendo anche il nuovo format bimestrale del relativo Notiziario. Su richiesta del Consigliere Tesoriere l’Avv. Parigi comunica che, esclusi i costi di stampa, ogni numero del notiziario costa 3.000 euro circa (consulenza editoriale, acquisizione di foto, impaginazione, ecc.). Fa presente di essere anche in grado di curare l’intero mondo della comunicazione di pertinenza dell’Istituzione. Il Consiglio, allo stato, ne prende atto e ringrazia l’Avv. Parigi. Proc. disc. n. 7902 nei confronti dell’Avv. (omissis) (omissis) 86 05_attivita del consiglio_1.pmd Pratica n. 116/2010 S – Avv. (omissis) audizione ex art. 43 L.P. (omissis) Pratica n. 115/2010 S – Avv. (omissis) e Avv. (omissis) - audizione ex art. 43 L.P. (omissis) Comunicazioni del Consigliere Tesoriere - Il Consigliere Tesoriere invita il Presidente a porre all’ordine del giorno della prossima adunanza l’approvazione del conto consuntivo dell’anno 2009 e il bilancio preventivo per l’anno 2010, oggi distribuito, in bozza, a tutti i Consiglieri. Successivamente i due documenti verranno sottoposti al Collegio dei Revisori dei Conti che dovranno procedere al loro esame entro il 22 aprile p.v. Il Consigliere Tesoriere propone, infine, di fissare l’Assemblea Ordinaria per l’approvazione del conto consuntivo dell’anno 2009 e del bilancio preventivo per l’anno 2010 per il giorno 6 maggio 2010. Il Consiglio ne prende atto e approva. - Il Consigliere Tesoriere propone di recuperare i crediti del Consiglio derivanti dal mancato pagamento dei contributi annuali degli Iscritti mediante la Società Equitalia Gerit. Il Consigliere Di Tosto propone di inviare solleciti ai Colleghi che risultano morosi dall’annualità 2008. Il Consigliere Condello si dichiara contrario ad investire immediatamente la Equitalia Gerit suggerendo di inviare mediante raccomandata un ultimo sollecito di pagamento. Il Consigliere Graziani propone di utilizzare a tal uopo la Posta Elettronica Certificata per fini di risparmio. I Consiglieri Di Tosto, Fasciotti e Rossi si FORO ROMANO 1-2/2010 86 17/08/2010, 13.40 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO associano alla proposta del Consigliere Graziani. Il Consiglio, dato atto, delibera di inviare tramite PEC un ultimativo sollecito specificando che perdurando la morosità si darà incarico per l’esazione alla Equitalia Gerit. - Il Consigliere Tesoriere chiede di essere delegato a valutare la possibilità di ottimizzare l’utilizzo del denaro del Consiglio che è attualmente sul conto corrente bancario. Il Consiglio, dato atto, delega il Consigliere Tesoriere e i Consiglieri Di Tosto e Fasciotti, con invito a riferire al Consiglio, ad investire il denaro possibilmente in titoli di Stato. - Il Consigliere Tesoriere richiama l’attenzione di tutti i Consiglieri sugli elevatissimi costi che il Consiglio sostiene per mantenere aperta la sede di Via Valadier, che oramai non viene più utilizzata in modo confacente. Ritiene che non sia più eludibile la necessità di chiuderla, viste le diseconomie che essa comporta, tenuto anche conto che il vigente contratto di locazione consente di recedere dall’obbligazione in tempo reale. Inizia un’ampia discussione sul tema nella quale intervengono più o meno tutti i Consiglieri presenti. Il Consiglio, dato atto, rinvia ad una prossima adunanza con l’impegno di continuare ad approfondire la questione. - Il Consigliere Tesoriere riferisce in merito al sollecito di pagamento della Camera Penale di Roma in relazione alla gestione dei difensori di ufficio per gli anni 2007 e 2008 per un importo di euro 19.000,00 e della richiesta dell’Associazione Nazionale Forense in relazione alla gestione dei difensori di ufficio per il periodo aprile 2008/aprile 2009 per un importo di euro 11.495,00. Il Consiglio ritiene che, in assenza di un provvedimento formale di impegno pregresso da parte dell’Ordine, non si possa accogliere la richiesta di pagamento. Il Consigliere Rossi ritiene, dissentendo dall’opinione del Consigliere Tesoriere, che un qualche servizio sino ad ora è stato espletato. Il Consigliere Segretario, tenuto conto delle due posizioni esposte, ritiene che se i Colleghi penalisti affermano che un servizio è stato effettivamente svolto in nome del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma, si possa proporre, a stralcio ed a tacitazione di qualsiasi pretesa, una soluzione conciliativa nella misura che il Consiglio riterrà equilibrata. Il Consigliere Cerè ritiene che si debba legalizzare l’attività svolta dalle due associazioni, ovvero sopprimere il servizio, ma non si può disconoscere che si debba far fronte ad una obbligazione seppure assunta in via di fatto. Il Consigliere Tesoriere torna a ribadire che il servizio in questione era svolto all’epoca del sistema dei c.d. “Teledrin” dopo di che non è giustificata alcuna richiesta di pagamento. Il Consigliere Di Tosto ritiene scorretto non pagare e suggerisce di provvedere al pregresso, interrompendo d’ora in poi il servizio. Il Consiglio, dato atto, delega il Consigliere Tesoriere e i Consiglieri Cerè e Fasciotti ad incontrare i rappresentanti delle due Associazioni. - Il Consigliere Tesoriere comunica al Consiglio che il Foro Romano, ultimo numero dell’anno 2009, è pronto per la spedizione ed è stato comunicato dalla Tipografia all’Ufficio Amministrazione che l’importo della spedizione tramite Poste Italiane è variato da euro 3.500 ad euro 15.000, in quanto le Poste Italiane hanno annullato tutte le tariffe agevolate per le Associazioni. Il Consiglio approva di inviare per posta per l’ultima volta il numero già stampato (n. 6 del 2009), a causa dell’enorme lievitazione dei costi di distribuzione. Per i prossimi numeri si FORO ROMANO 1-2/2010 05_attivita del consiglio_1.pmd 87 87 17/08/2010, 13.40 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO decide di stamparne solo 6.000 copie da lasciare in distribuzione nelle sedi consiliari, dandone preventivo avviso sul sito, essendo diventata insostenibile la spese di spedizione a tutti gli iscritti. - Il Consigliere Tesoriere riferisce sulla fornitura di toner e assistenza tecnica per i computers e le stampanti dati in comodato d’uso al Giudice di Pace, precisa che, nell’anno 2009, il Consiglio ha pagato fatture alla Società IBC Technology per un importo totale di euro 71.052,00 per la fornitura di computer, stampanti e programmi per la richiesta di copie delle sentenze via email. Il Consigliere Tesoriere ritiene che i costi che l’Ordine sostiene per tale servizio siano divenuti insostenibili, considerato che, oltre al costo del personale, il Giudice di Pace accolla all’Ordine anche le spese per l’assistenza tecnica e per i materiali di consumo come il toner, ecc. Il Consigliere Di Tosto rileva che il servizio in questione è rivolto solo agli avvocati ed è assai gradito all’utenza. Il primo costo fu quello di realizzare il software di gestione, mentre quello delle macchine fu minimo. Anche l’implementazione del programma informatico ha avuto un costo. Egli ritiene necessario non distruggere il lavoro sin qui svolto e che sia indispensabile garantire l’assistenza tecnica ai macchinari in comodato all’Ufficio del Giudice di Pace (il costo annuale dell’assistenza per un giorno a settimana costa 9.000,00 Euro). I Consiglieri Di Tosto e Vaglio, in particolare, rilevano che nel biennio precedente si sono occupati delle problematiche relative all’Ufficio Copie Sentenze e Decreti Ingiuntivi e Iscrizioni a Ruolo del Giudice di Pace di Roma. In una prima fase si era provveduto a suddividere le file riservando agli Avvocati due sportelli sia per le iscrizioni a ruolo e sia per le richieste copie sentenze e decreti ingiuntivi. Successivamente fu sottoscritto dal Consiglio dell’Ordine e dall’Ufficio del Giudice di 88 05_attivita del consiglio_1.pmd Pace di Roma, un contratto di comodato per la fornitura di 2 server, 11 scanner, 14 postazioni pc e 4 stampanti, tutti muniti di licenza fornita dalla Società IBC Technology s.r.l. La suddetta Società ha realizzato un servizio di archiviazione digitale e di consultazione dei decreti ingiuntivi e sentenze denominato ARCDOC. Tale programma ha consentito di scansionare dalla sentenza n.32980/2009 alla n.61439/ 2009 e, per l’anno in corso, fino alla n.1205/ 2010. Per i decreti ingiuntivi dal n.36262/2009 al n.17422/2009 e, per l’anno in corso, fino al n.4001/2010. Nel mese di luglio 2009 è stato implementato il progetto con la funzione delle richieste copie sentenze e decreti ingiuntivi via mail. La Società IBC Technology ha provveduto all’istallazione del servizio che è entrato in funzione con alcune difficoltà iniziali ma, attualmente, con l’apporto di due dipendenti semestrali del Consiglio dell’Ordine ha raggiunto degli ottimi risultati, tanto che gli avvocati possono richiedere e avere risposta in giornata, per i decreti ingiuntivi emessi, ed entro tre giorni dalla richiesta si può procedere al ritiro delle copie delle sentenze. Si è potuto calcolare che sono circa ottomila le sentenze richieste e ritirate dagli avvocati via mail. Il funzionamento del programma e del relativo servizio hanno la necessità di ricevere assistenza una volta a settimana e di fornitura dei toner per le stampanti, in quanto l’Ufficio del Giudice di Pace di Roma non ha risorse economiche per garantire il funzionamento del servizio richiesto, copie sentenze e decreti ingiunti via mail. Il Consigliere Segretario legge in Aula la lettera a firma del dirigente amministrativo del Giudice di Pace prot. 923 del 7 aprile 2010, che è quanto meno inopportuna quanto all’intimazione rivolta ad un Ente che ha praticamente regalato mezzi, uomini, risorse ad un Ufficio che avrebbe dovuto provvedere da solo. FORO ROMANO 1-2/2010 88 17/08/2010, 13.40 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO Il Consigliere Tesoriere consegna il riepilogo dei costi vivi che il servizio porta sul bilancio consiliare. Il Consigliere Di Tosto fa rilevare che i costi sostenuti sin qui non si ripeteranno più, essendo relativi all’avvio iniziale del servizio e che quelli futuri sono solo quelli dell’assistenza ordinaria (gli interventi straordinari dovranno essere di volta in volta autorizzati dal Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma). Il Consigliere Cerè ritiene di dover tagliare le spese di rappresentanza non quelle dei servizi. Il Consigliere Arditi di Castelvetere espone che la situazione del Giudice di Pace è devastante e che non è possibile interrompere il servizio. Il Consiglio, dato atto, allo stato aggiorna la discussione alla prossima adunanza per votare sulla proposta di rinnovo in modo definitivo. Proc. disc. n. 8085 nei confronti dell’Avv. (omissis) (omissis) Proc. disc. n. 8055 nei confronti dell’Avv. (omissis) (omissis) Approvazione del verbale n. 11 dell’adunanza del 30 marzo 2010 - Dato atto che a ciascun Consigliere ne è stata consegnata copia, il Consiglio approva il verbale n. 11 dell’adunanza del 30 marzo 2010. Comunicazioni Presidente - Il Presidente riferisce sulla comunicazione dell’Avv. Giovanni Crisostomo Sciacca, relativamente all’ordinanza n. 1334/10 del Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio, Sezione III Quater del 24 marzo 2010, con la quale viene respinta l’istanza cautelare del Consigliere Avv. Cerè e dell’Avv. Testa contro il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma e nei confronti del Consigliere Avv. Giovanni Cipollone. L’Avv. Sciacca comunica che è un onore rappresentare il Consiglio dinanzi all’Autorità Giudiziaria specialmente quando viene messa in dubbio la legittimità stessa delle sue cariche istituzionali, soprattutto quando queste sono la vera espressione della stragrande maggioranza degli Avvocati romani che hanno inteso scegliere Colleghi di altissimo livello e prestigio come Consiglieri. Il Consigliere Cerè chiede che sia pubblicato un resoconto integrale dell’intera vicenda contenziosa anche con la precedente ordinanza del TAR. Il Consiglio, dato atto, rilevato che l’ordinanza del TAR che ha definito la fase cautelare della incresciosa vicenda giudiziaria in narrativa è stata già integralmente pubblicata sul sito web istituzionale, prende atto della comunicazione dell’Avv. Sciacca, ringraziandolo per il Suo impegno ed i risultati ottenuti insieme ai due difensori costituiti Avvocati Piero d’Amelio e Piero Sandulli. - Il Presidente riferisce sull’invito del Presidente del Tribunale Ordinario di Roma – Sezione Fallimentare, Dott. Ciro Monsurrò, pervenuto in data 1° aprile 2010, a partecipare alla riunione che si terrà presso la stessa Sezione Fallimentare il 20 aprile p.v. alle ore 15.00, nel corso della quale verranno discussi e individuati i requisiti minimi per essere inseriti negli Elenchi dei Curatori Fallimentari e dei Difensori delle procedure davanti le Commissioni Tributarie. Il Consiglio delega il Presidente ad intervenire. - Il Presidente riferisce sulla comunicazione dell’Avv. Raffaele Izzo, pervenuta il 1° aprile 2010, accompagnatoria della sentenza n.4906/10 del Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio, Sezione III Quater del 29 marzo 2010, con la quale viene dichiarato inammissibile, per difetto di giurisdizione, il FORO ROMANO 1-2/2010 05_attivita del consiglio_1.pmd 89 89 17/08/2010, 13.40 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO ricorso proposto dalla Dott.ssa (omissis) contro il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma, per l’annullamento e la sospensiva del provvedimento adottato nella seduta consiliare in data 17 dicembre 2009. Il Consiglio si compiace del successo ottenuto e incarica il Consigliere Segretario a formulare i ringraziamenti del Consiglio al Collega difensore. - Il Presidente riferisce sulla nota del Presidente della Corte di Appello di Roma, Dott. Giorgio Santacroce, pervenuta in data 1° aprile 2010, accompagnatoria del decreto in data 26 marzo 2010, concernente le operazioni per la sostituzione di due componenti del Collegio di cui all’art. 7 L. Cost. 16 gennaio 1989 n. 1 – Biennio 2009/2011, fissate per il giorno 15 aprile 2010, alle ore 10.30 nella Sala delle Riunioni della Presidenza della Corte di Appello in Via Varisco. Il Consiglio ne prende atto. - Il Presidente riferisce sulla nota di ringraziamento del Presidente del Tribunale Ordinario di Roma, Dott. Paolo de Fiore e del Dirigente Amministrativo, Dott.ssa Marisa Lia, pervenuta il 1° aprile 2010, per l’attività svolta dal novembre 2009 al 1° aprile 2010, dal Sig. (omissis), dipendente assunto con contratto a tempo determinato dal Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma e distaccato presso la Sezione Esecuzioni mobiliari, accompagnatoria della lettera di encomio, a firma del Presidente del Tribunale Ordinario di Roma – Sezione Quarta bis – Esecuzioni Mobiliari, Dott. Mauro Lambertucci e del Funzionario direttore, Sig.ra Anna Rita Guastatore. Il Consiglio ne prende atto. - Il Presidente riferisce sulla nota della Corte di Appello di Roma – Ufficio del Consegnatario, pervenuta il 31 marzo 2010, accompagnatoria del provvedimento con il quale, a seguito di delibera della Commissione di 90 05_attivita del consiglio_1.pmd Manutenzione nella seduta del 23 febbraio 2010, il Presidente della Corte di Appello, Dott. Giorgio Santacroce, ha disposto, con decorrenza immediata, la revoca della concessione al Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma dei locali in uso presso le sedi demaniali Uffici Giudiziari. Il Consiglio delega il Consigliere Cipollone a redigere apposita relazione per la prossima adunanza. - Il Presidente riferisce sulla nota della Corte di Appello di Roma, pervenuta il 30 marzo 2010, relativamente all’attuazione del servizio quotidiano di controllo e repressione della sosta irregolare, volto a garantire il rispetto del divieto di fermata già in vigore su Via Mario Amato e Via Varisco, lato Città Giudiziaria, essendo tali spazi riservati alle auto di servizio delle forze di Polizia. Il Consiglio ne prende atto. - Il Presidente riferisce sulla comunicazione dell’Associazione Nazionale Forense, pervenuta il 30 marzo 2010, con la quale si trasmette la lettera del Segretario Generale ANF, in risposta alla proposta del Presidente dell’O.U.A., Avv. Maurizio de Tilla, di proclamare l’astensione dalle udienze per due giornate di sciopero dell’Avvocatura, contro la cd. Mediaconciliazione. Il Consiglio ne prende atto. - Il Presidente riferisce sulla comunicazione del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Forlì, pervenuta il 6 aprile 2010, con la quale si trasmette copia della delibera adottata dalla stesso Ordine in data 30 marzo 2010, di appoggio alla protesta avanzata dall’O.U.A. nei confronti del decreto sulla Mediaconciliazione. Il Consiglio ne prende atto. - Il Presidente riferisce sulla comunicazione della Chamber of Legal Advisors di Wroclaw, Polonia, pervenuta il 25 marzo 2010, FORO ROMANO 1-2/2010 90 17/08/2010, 13.40 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO relativamente all’organizzazione di una visita a Roma, nei giorni 16 e 17 maggio p.v., con la richiesta di incontro tra il nostro Ordine e i loro rappresentanti. Il Consiglio delega il Consigliere Tesoriere e i Consiglieri Barbantini e Rossi nonchè i Componenti della Commissione Internazionale a riceverli. - Il Presidente riferisce sulla nota del Prof. P. Paolo Scarafoni, Rettore dell’Università Europea di Roma, pervenuta il 6 aprile 2010, con la quale chiede la collaborazione tra la stessa Università e il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma in merito all’istituzione della Scuola di Specializzazione per le Professioni Legali presso la stessa Università. Il Consiglio delega il Presidente e il Consigliere Segretario all’esame. - Il Presidente riferisce sulla nota dell’O.U.A. – Organismo Unitario per l’Avvocatura, pervenuta il 26 marzo 2010, accompagnatoria della lettera inviata dall’Avv. Renzo Menoni, Presidente dell’Unione Nazionale delle Camere Civili, al Presidente de Tilla, relativamente all’astensione dalle udienze per la manifestazione di protesta sul decreto di Mediaconciliazione. Il Consiglio ne prende atto. - Il Presidente ritiene necessario istituire la “Commissione Rapporti Internazionali” per la quale propone quali Coordinatori i Consiglieri Barbantini e Gianzi. Propone, inoltre, quale Coordinatore Vicario l’Avv. Antonio Jacopo Manca Graziadei. Il Consiglio ne prende atto. - Il Presidente, anche a nome dei Consiglieri Barbantini, Cipollone e Fasciotti, comunica di seguito i nomi dei Colleghi chiamati a far parte della Commissione Rapporti con le Istituzioni e Uffici Giudiziari della Sede distaccata di Ostia del Tribunale di Roma: Avv.ti Sara Adriani, Emanuela Bracchi, Andrea Carnesi, Achille Collamarini, Renato Di Tomasi, Simona Fornasari, Emilio Mancini, Andrea Mannucci, Italo Mannucci, Anna Maria Palmigiano, Anna Maria Pitzolu, Davide Quadrano, Alessandro Vannicola, Domenico Vizzone. Coordinatore Vicario: Avv. Massimiliano Giandotti. La Commissione si è già riunita il 7 aprile scorso e sono stati creati i seguenti Dipartimenti: a) Rapporti con il Tribunale; b) Rapporti con il Giudice di Pace; c) Rapporti con l’Ufficio Notifiche; d) Rapporti con i Praticanti Avvocati e con i giovani Avvocati; e) Cultura; f) Informatica; g) Gestione Studi Legali; h) Pubblicazione “Quaderni della Giurisprudenza del Tribunale di Ostia”; i) Rapporti con la Temi Romana. Si è stabilito che la Commissione si riunirà almeno due volte al mese anche presso il Tribunale di Ostia nella nuova Sala Avvocati. Il Consiglio ne prende atto. Comunicazioni del Consigliere Segretario Autorizzazioni ad avvalersi delle facoltà previste dalla legge 21 gennaio 1994 n.53 Il Consiglio - Viste le istanze presentate dai seguenti professionisti: Avv.ti Martino Brizzi, Giovanna Cacciotti, Marco Caramignoli, Maria Grazia Carcione, Silvia Colamedici, Antonio Cosimo Cuppone, Marzia De Gregorio, Roberto Desogus, Alessandro Giannuzzi, Stefano Gregorio, Giuseppe Marino, Marcello Marino, Salvatore Mazzamuto, Cristiana Mei, Danilo Nicolaci, Cristina Nuzzo, Massimo Orlando, Francesca Pavoncello, Amalia Re, Andrea Ruffini, Luca Roberto Sevardi, FORO ROMANO 1-2/2010 05_attivita del consiglio_1.pmd 91 91 17/08/2010, 13.40 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO autorizza i professionisti sopraindicati, ai sensi dell’art. 7 della Legge n.53/1994, ad avvalersi delle facoltà di notificazione previste dalla citata legge. - Il Consigliere Segretario comunica di aver incontrato, insieme al Presidente, tutto il personale dipendente il giorno 1° aprile. La riunione, tenutasi nell’Aula consiliare, ha permesso al Consigliere Segretario ed al Presidente di esporre le linee programmatiche della gestione delle risorse umane, garantendo da un lato la valorizzazione del personale, attraverso l’introduzione di metodiche meritocratiche, e dall’altro la frustrazione di eventuali deprecabili tentativi di ostacolare la serena e legittima gestione delle attività istituzionali. In particolare si è constatata l’esigenza di riallacciare corrette relazioni con le organizzazioni sindacali al fine di addivenire alla stipula del contratto di lavoro decentrato, in modo tale da sbloccare anche le progressioni economiche e verticali. Il Consigliere Segretario, nel ringraziare tutto il personale della partecipazione alla riunione, ha anche avuto modo di invitare al massimo rispetto della categoria forense (grazie alla quale si garantisce la stabilità del posto di lavoro), nonché di alcuni profili del rapporto (orario di lavoro, sensibilità e disponibilità, ecc.) che hanno bisogno evidentemente di essere sottolineati. Il Presidente si è associato garantendo la sua massima disponibilità alla risoluzione dei problemi, anche personali, dei dipendenti, raccomandando però di evitare ciò che è purtroppo avvenuto in passato, e cioè il tentativo di rivolgersi ai singoli Consiglieri al fine di riuscire a garantirsi immunità: la gestione delle risorse umane è riservata infatti alle cariche istituzionali e quindi non si consentirà l’ingerenza di alcuno, che peraltro non ha il polso della intera situazione e delle dinamiche che si svolgono al’interno dei ruoli amministrativi. E’ ovvio che il Consiglio intero, ha concluso il Presidente, sarà disponibile all’ascolto, ma la gestione delle problematiche specifiche non è di competenza collegiale. Il Consiglio ne prende atto. 92 05_attivita del consiglio_1.pmd - Il Consigliere Segretario riferisce sull’istanza della Dott.ssa (omissis), pervenuta in data 25 marzo 2010, quale persona incaricata dallo Studio commerciale e legale (omissis), relativamente alla richiesta del predetto studio di un’inserzione pubblicitaria nell’Albo Avvocati tenuto dal nostro Consiglio, onde poter offrire servizi di supporto in consulenze tecniche di parte e assistenza in procedure concorsuali a colleghi avvocati che necessitino dell’appoggio di una struttura competente in tutto il territorio nazionale. Il Consiglio nega il consenso. - Il Consigliere Segretario, nella qualità di Coordinatore della Commissione consiliare Enti Pubblici, comunica i nomi dei Colleghi chiamati a farne parte per il biennio in corso: Avv.ti Giovanna Albanese (Provincia di Roma), Nicola Calzone (Enea), Elisa Caprio (Regione Lazio), Lidia Carcavallo (Inps), Antonio Ciavarella (Comune di Roma), Tiziana Cignarelli (Inail), Maria Di Croce (Acea), Paola Fabbri (Poste), Roberta Fabrizi (Università La Sapienza), Vincenzo Ferrazzano (Sogin), Iose Guzzo (Asl Policlinico), Maurizio Mandel (Siae), Gianluca Mantellini (Equitalia Gerit), Clotilde Mazza (Enpals), Maria Morrone (Inpdap), Filippo Murè (Cotral), Alessandro Napolitano (Sace), Giorgio Pasquali (Comune di Roma), Michele Pontone (Inail), Andrea Rossi (Inail), Roberto Sarra (Acea), Michele Scarantino (Consorzio Bonifica Tevere), Flavia Sforza (Banca d’Italia), Onofrio Spinoso (Cassa Notariato), Vincenzo Squillaci (Enpam), Michelina Vassallo (Ater). Il Consiglio ne prende atto e approva. Iscrizioni nell’Albo degli Avvocati; iscrizioni nel Registro dei Praticanti; abilitazioni; cancellazioni; nulla-osta per il trasferimento; certificati di compiuta pratica - Il Consigliere Arditi di Castelvetere relaziona sulle pratiche di iscrizione e di cancella- FORO ROMANO 1-2/2010 92 17/08/2010, 13.40 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO zione, sui nulla-osta al trasferimento e sui certificati di compiuta pratica. All’esito il Consiglio delibera quanto segue. (omissis) Comunicazioni dei Consiglieri - I Consiglieri Murra e Nesta, Coordinatori della Commissione di Diritto e Procedura Civile, comunicano di seguito i nomi dei Colleghi chiamati a farne parte: Avv.ti Pietro Adami, Marco Baroni, Maria Luisa Bortolozzi, Massimo Caravetta, Danilo Ceccarelli Morolli, Eugenio Cipolla, Fabrizio Cipollaro, Marco Farina, Antonio D’Atri, Barbara De Francisci, Fabrizio De Paolis, Giuseppe Desoindre, Giovanni Di Mario, Francesco Figliomeni, Walter Fini, Pasquale Frisina, Marco Gonella, Antonella Iannotta, Giorgio La Russa, Onorio Laurenti, Isabella Lombardi, Samantha Luponio, Marco Luzza, Rosario Mannino, Paolo Melchionna, Stefano Meloni, Emanuele Montemarano, Vito Morrione, Cinzia Nigioni, Libero Petrucci, Canio Piarulli, Maria Antonietta Pollio, Andrea Provini, Stefano Oliva, Fabrizio Ravidà, Giampaolo Ruggiero, Anna Paola Santaroni, Novella Telesca, Biancalucina Trillò, Giuseppe Uccella, Cecilia Uva, Gianfrancesco Vecchio, Vittorio Violante, Giuseppe Vona, Massimo Zazza, Fabrizio Zerboni, Eleuterio Zuena. Coordinatori Vicari: Avv.ti Novella Telesca e Massimo Zazza. Il Consiglio ne prende atto e approva. - I Consiglieri Murra e Nesta, Coordinatori della Commissione di Diritto Amministrativo comunicano i nomi dei Colleghi chiamati a farne parte: Avv.ti Marianna Acierno, Pietro Adami, Lucio Anelli, Andrea Barletta, Marina Binda, Maurizio Brizzolari, Francesco Caso, Filippo Cece, Gian Maria Covino, Stefano Crisci, Vincenza Di Martino, Sebastiana Dore, Stefano Duranti, Andrea Frascaroli, Marco Frascaroli, Marco Giustiniani, Antonino Ilac- qua, Giuseppe Imbergamo, Giulio Lais, Filippo Lattanzi, Leonardo Lavitola, Livio Lavitola (Vicario), Riccardo Lavitola, Luca Lentini, Marco Macchia, Andrea Manzi, Tommaso Marvasi, Maria Stefania Masini, Venerando Monello, Corrado Morrone, Marco Orlando, Paola Ragozzo, Chiara Reggio D’Aci, Xavier Santiapichi, Michele Scarantino, Fabiana Seghini, Vittorio Siciliani De Cumis, Monica Scongiaforno, Domenico Tomassetti, Rinaldo Vicari. Coordinatore Vicario: Avv. Antonino Ilacqua. Il Consiglio ne prende atto e approva. - Il Consigliere Arditi di Castelvetere, Coordinatore della Commissione Consiliare Sport e Cultura, indica quali Coordinatori Vicari gli Avv.ti Nicola Colavita e Rosario Carmine Rao e quali Componenti i Colleghi: Dipartimento Cultura (Sezioni: cinema, arte, teatro, musicale, viaggi): Avv.ti Vittorio Balzani, Fabio Caiaffa, Flora De Caro, Marco De Fazi, Fabrizio Gallo, Enrico Gamba, Grazia Maria Gentile, Raffaello Gioioso, Giancarlo Lima, Luigi Mannucci, Alessandra Mocchi, Alessia Montani, Marzia Paolella, Luigi Picarozzi, Sergio Picarozzi, Maria Pia Sabatini, Vincenzo Sinopoli; Dipartimento Sport (Sezioni: vela, golf, sci, arti marziali e boxe, rugby, football americano, calcio, tennis): Avv.ti Andrea Bernardini, Marco Blasi, Giandomenico D’Ambra, Cesare Della Rocca, Gianni Di Matteo, Alessandro Francobianchi, Rosanna Fratarcangeli, Carlo Frugoni, Eraldo Liberati, Fabio Luttazzi, Filippo Maria Malara, Marco Martinelli, Antonio Martinoli, Marco Montozzi, Paolo Morganti, Gianluca Pennazzi, Vincenzo Alberto Pennisi, Fabrizio Perfumo, Stefano Radicioni, Andrea Rossi, Massimiliano Rossi, Vincenzo Scuderi, Stefania Spina, Fabrizio Maria Tropiano, Massimiliano Venceslai, Riccardo Vicerè, Renato Vitale. Il Consiglio ne prende atto e approva. FORO ROMANO 1-2/2010 05_attivita del consiglio_1.pmd 93 93 17/08/2010, 13.40 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO - I Consiglieri Arditi di Castelvetere e Fasciotti comunicano che è stata formata la Commissione Famiglia. Minori e Immigrazione nei quattro Dipartimenti: a) Diritto Sostanziale (Tribunale Civile); b) Diritto Minorile (Tribunale dei Minori); c) Ufficio Tutele; d) Internazionale e Immigrazione. I Componenti sono i seguenti Avvocati: Maria Maddalena Alcernese, Federica Ascione, Francesca Romana Baldacci, Claudia Bellachioma, Daniela Bertes, Marco Blasi, Marina Blasi, Roberta Boratto, Romilda Bottiglieri, Fabio Bucci, Viviana Bucarelli, Paola Bucciarelli, Silvia Canali, Francesca Carpentieri, Rita Catarinelli, Alessandra Cattel, Paola Chiovelli, Daniele Ciuti, Tiziana Cruscumagna, Valeria De Cesare (Roma, 22.06.1978), Cynthia De Conciliis, Giovanna Barbara De Francisci, Elisabetta De Fazi, Simone De Petris, Maria Giovanna De Toma, Ugo Di Pietro, Gianfranco Dosi, Antonella Emili, Cristina Fasciotti, Isabella Ferrise, Fabrizio Forcinella, Gabriele Frattorossi, Carlo Frugoni, Alessandra Gabbani, Fabio Maria Galiani, Enrico Gamba, Federica Gamba, Grazia Maria Gentile, Ilaria Gioffrè, Cristina Giombetti, Silvia Golino, Marco Grazioli, Nicola Ianniello, Marina Imbellone, Samantha Luponio, Giorgio Maccaroni, Marco Macrì, Roberto Malizia, Barbara Manganelli, Corinna Manzi, Gigliola Marchi, Giosuè Marigliano, Marina Marino, Francesca Massi, Laura Matteucci, Pina Menicucci, Rossella Minio, Giorgia Minozzi, Fabio Moneta, Nicoletta Morandi, Giulia Nicolais, Lidia Palatiello, Francesca Papini, Francesca Paulucci Baroukh Storace, Gian Luca Pennazzi, Emilia Pernisco, Martina Petri, Marina Petrolo, Monica Poggiolo, Costanza Pomarici, Stefano Prosperi Mangili, Rosario Carmine Rao, Simona Riccio, Pompilia Rossi, Maria Giovanna Ruo, Giuseppe Russo, Maria Pia Sabatini, Elena Santoro, Giulia Sarnari, Ugo Scalise, Letizia Sdrubolini, Giuseppe Squitieri, Daniele Stopello, Francesco Storace, Novella Telesca, 94 05_attivita del consiglio_1.pmd M. Rita Teofoli, Teresa Maria Tonale, Giorgio Vaccaro. La prima riunione è fissata per il giorno 9 aprile 2010, alle ore 12,00 presso l’Aula consiliare. Il Consiglio ne prende atto e approva. - Il Consigliere Condello, Coordinatore della Commissione Mediazione per la Conciliazione delle Controversie Civili e Commerciali, comunica il primo gruppo di Colleghi che hanno dato la disponibilità a collaborare con la Commissione: Avv.ti Daniela Bertes, Chiara Borromeo, Filippo Bove, Luca Cesaretti, Andrea Colini, Giuseppe Desoindre, Claudia Di Giandomenico, Alessandro Galiena, Antonio Iannella, Marina La Ricca, Roberto Marinelli, Andrea Melucco, Leopoldo Muratori, Laura Nicolamaria, Antonio Rizzo, Antonella Scano, Emanuele Squarcia. Il Consigliere Condello si riserva di comunicare i nomi degli altri Colleghi che manifesteranno l’interesse a partecipare a detta Commissione. Il Consiglio ne prende atto e approva. - Il Consigliere Condello, Coordinatore della Commissione Mediazione per la Conciliazione delle Controversie Civili e commerciali, informa il Consiglio che per il convegno del 24 marzo 2010 sulla mediazione sono pervenute circa 800 domande di iscrizione di Colleghi e che, considerata la capienza dell’Aula Avvocati, se ne è dovuto escludere oltre la metà con grave disappunto degli Avvocati. Poichè l’argomento è di grande interesse e al fine di continuare con l’informazione su questo nuovo istituto, il Consigliere Condello propone di organizzare un convegno sullo stesso argomento per il giorno 14 aprile 2010 dalle ore 13.30 alle ore 15.30. La partecipazione al convegno darà diritto a due crediti formativi. Il Consiglio ne prende atto e approva. FORO ROMANO 1-2/2010 94 17/08/2010, 13.40 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO - I Consiglieri Condello e Graziani comunicano di aver incluso nella Commissione Informatica Giuridica–Nuove Tecnologie e Gestione Sito anche i seguenti Colleghi: Avv.ti Iacopo Pietro Cimino, Caterina Flick ed Eugenio Spinelli. Il Consiglio ne prende atto e approva. - Il Consigliere Fasciotti, quale Responsabile della Commissione “Magistratura Onoraria”, comunica i Componenti nelle persone degli Avvocati Stefano Aleandri, Guido Berri, Simone Antonio Castelnuovo, Carlo Cellitti, Massimiliano Cesali, Fabio Collavini, Bruno Dard, Maria Pia De Benedictis, Paolo Fuoco, Rosa Ierardi, Stefano Meloni, Francesco Missori, Giovanna Nostro, Andrea Oliva, Paola Padula, Mario Pesci, Carlo Priolo, Fabrizio Proietti, Carla Rufini, Gloria Sabbatini, Lucilla Sacchetto, Francesco Sinopoli, Francesco Storace, Edmondo Tomaselli. Coordinatori Vicari: Avv.ti Rosa Ierardi e Andrea Oliva. Il Consiglio ne prende atto e approva. - Il Consigliere Fasciotti, quale Responsabile della Commissione di Diritto del Lavoro, per gli anni 2010-2011, comunica i Componenti nelle persone degli Avvocati: Marco Antonucci, Marzia Ballarani, Carlo Bruni, Claudia Capodagli, Oreste Carracino, Riccardo Chilosi, Alessandro Cuggiani, Emanuela Cusmai, Fabrizio De Angelis, Andrea De Marchi, Massimo De Martinis, Domenico De Feo, Flavio Di Batista, Laura Diotallevi, Barbara Ferretti, Antonio Fontana, Federica Fortini, Riccardo Gozzi, Enrico Luberto, Alessandro Malizia, Andrea Mannucci, Marina Milli, Michele Mirenghi, Maurizio Morosini, Leopoldo Muratori, Debora Nanci, Monica Pace, Mariano Picca, Antonio Preteroti, Fabrizio Proietti, Maurizio Storti, Marco Tavernese, Raffaele Trivellini, Giovanni Valenza, Massimiliano Venceslai, Caterina Volpi. La prima riunione in data 23 aprile 2010, alle ore 13,30 si terrà presso il Centro Studi in Roma – Via Valadier n. 42. Il Consiglio ne prende atto e approva. - Il Consigliere Fasciotti indica, quali Componenti della Commissione “Responsabilità Civile” i seguenti Avvocati: Bruno Agresti, Alessandro Alberici, Fabrizio Balestra, Luca Bergamini, Daniela Bertes, Carlo Carrese, Filippo Carusi, Alessandro Ciciarelli, Stefano Ciulli, Francesco Consalvi, Marco De Fazi, Dario Diotallevi, Paolo Garau, Alessandro Ilari, Michele Lembo, Marco Martinelli (4.10.1973), Alessandro Masucci, Simone Maurillo, Patrizia Michelini, Francesco Missori, Marco Montozzi, Roberto Nicodemi, Emanuele Piselli, Raffaella Rago, Andrea Rosito, Antonio Sbardella, Alessandro Ugolini, Massimo Vannini. Riserva la comunicazione di altri Componenti ad integrazione dei sopramenzionati. Il Consiglio ne prende atto e approva. - I Consiglieri Fasciotti e Nesta, quali Responsabili della Commissione di Diritto Societario e Commerciale, comunicano i Componenti nelle persone degli Avvocati: Stefano Alderighi, Alessandra Amoresano, Fabrizio Balestra, Cristiano Bocconetti, Roberto Bottacchiari, Daniela Campus, Massimiliano Catapano, Carlo Cecchi, Andrea Ciannavei, Oronzo Cirielli, Alessandra Civello, Fabio Collavini, Vania Cracco, Stefano Crisci, Fabio Dauri, Valeria De Cesare (Roma, 22.06.1978), Gianni De Matteo, Giorgio Della Valle, Vincenzo Falcucci, Paolo Galdieri, Giovanni Gramazio, Antonio Grande, Antonio Iannella, Alessandro Ippoliti, Antonietta Lazzaruolo, Daniele Limentani, Gianni Lostia, Italo Mannucci, Andrea Melucco, Claudio Nicolais, Federico Oppes, Giuseppe Palermo, Michele Pansarella, Filippo Paris, Giuseppe Patruno, Enrico Perrella, Rosario Carmine Rao, Gianfranco Ravà, Roberto Sansoni, Barbara Santese, Prof. Avv. Daniele Santosuosso, Ugo FORO ROMANO 1-2/2010 05_attivita del consiglio_1.pmd 95 95 17/08/2010, 13.40 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO Scalise, Chiara Scigliano, Anna Maria Scrugli, Massimiliano Venceslai, Filippo Verde, Alessandro Villa, Roberto Villani. Il Consiglio ne prende atto e approva. - I Consiglieri Fasciotti, Graziani e Nesta, quali Responsabili della Commissione “Osservatorio sulla Giustizia” per gli anni 20102011, comunicano i Componenti nelle persone degli Avvocati: Marco Antonucci, Alessandra Breccolotti, Carlo Carrese, Adriano Casellato, Manuela Corsi, Vincenzo De Nisco, Enrico D’Ovidio, Pierangelo Ferranti, Federica Fortini, Filippo Garroni, Ilaria Gioffrè, Adalberto Gueli, Luca Laudadio, Giancarlo Lima, Andrea Mannucci, Alessandro Marconi, Giuseppe Maria Meloni, Simonetta Nardi, Flavio Nicolosi, Francesco Papa, Filippo Paris, Enrico Perrella, Fabio Pucci, Rolando Sanipoli, Mario Savini, Enrico Scoccini, Fabrizio Zega, Leonardo Zipoli. La prima riunione, in data 23 aprile 2010, alle ore 12,00 si terrà presso il Centro Studi in Roma – Via Valadier n. 42. Il Consiglio ne prende atto e approva. - Il Consigliere Nesta, nella qualità di Coordinatore delle Commissioni appresso specificate, comunica i nominativi dei componenti delle stesse. Legislazione Nazionale - Comunitaria - 2 Dipartimenti (Coordinatore Consigliere Nesta) Primo Dipartimento (Legislazione Nazionale) Avv.ti: Francesco Bartolini Baldelli, Vittorio Biagetti, Vincenzo Brunetti, Pierfrancesco Bruno, Alessandro Colavolpe, Carmine Di Zenzo, Enrico Fronticelli Baldelli, Antonietta Lazzaruolo, Vesselina Panova, Fabrizio Ravidà, Andrea Serraino, Cristina Tamburro, Luciano Tamburro, Federico Tedeschini, Valerio Vicenzi, Stefano Vinti, Pierluigi Winkler. Secondo Dipartimento (Legislazione 96 05_attivita del consiglio_1.pmd Comunitaria) Avv.ti: Lucilla Anastasio, Stefania Bellei, Massimo Carcione, Roberto Coen, Alessandro Cuneo, Annarita Curci, Giovanni Loquenzi, Giorgio Maccaroni, Fabrizio Pietrosanti, Michela Pintus, Pierpaolo Pomes, Simona Putzu, Massimiliano Venceslai, Salvatore Vitale. Coordinatori Vicari: Avv.ti Luciano Tamburro e Pierluigi Winkler. Il Consiglio ne prende atto e approva. Proprietà e Locazioni – Urbanistica – 2 Dipartimenti (Coordinatore Consigliere Nesta) Primo Dipartimento (Proprietà e Locazioni) Avv.ti: Fabrizio Amelia, Michele Baldacci, Alberto Barbara, Pasquale Barricelli, Luca Bastrentaz, Luca Ceccherini, Fabrizio Cipollaro, Aldo D’Esposito, Rocco Falotico, Gennaro Fredella, Giovanna Gagliardo, Gualtiero Gualtieri, Gennaro Leone (V.le del Vignola), Stefania Maggini, Luigi Mannucci, Giordana Moscati, Francesco Picerni, Samantha Soricone. Secondo Dipartimento (Urbanistica) Avv.ti: Mario Brigida Ferdinando, Francesco Brucoli, Giuseppe Caruso, Gianluca De Fazio, Simone Faiella, Tito Festa, Mauro Gioventù, Roberto Le Donne, Michele Marella, Marco Valerio Santonocito, Lucio Sgroi, Pierfrancesco Venturini. Coordinatori Vicari: Avv.ti Mauro Gioventù e Luigi Mannucci. Il Consiglio ne prende atto e approva. - Il Consigliere Segretario invita l’Ufficio amministrativo consiliare competente, coordinato sul punto dai Consiglieri cui è affidato l’incarico della gestione del sito web istituzionale, di aggiornarlo con i nomi dei nuovi Commissari, nella parte relativa alla rubrica destinata a dare informazioni all’utenza sulla composizione delle Commissioni. Il Consiglio autorizza. - Il Consigliere Di Tosto ricorda che la FORO ROMANO 1-2/2010 96 17/08/2010, 13.40 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO precedente edizione del Mondiale di Rugby tra avvocati ha visto il proprio impegno diretto sia nell’organizzazione della delegazione italiana, sia sul campo di gioco. Siccome nel precedente biennio era stato incaricato di organizzare anche il Mondiale che si terrà a Roma nella prossima estate, chiede se tale delega sia decaduta o meno. Il Presidente rileva che la competenza è della Commissione sportiva, alla quale potrà collaborare, per tale iniziativa, il Consigliere Di Tosto portando la sua esperienza. Il Consigliere Arditi di Castelvetere pretende che il Consigliere Di Tosto non abbia atteggiamenti di prevaricazione e, soprattutto, non si rivolga ad altri Consiglieri per ottenere incarichi che istituzionalmente sono affidati alle Commissioni appositamente istituite. Il Consigliere Di Tosto rileva che nel precedente biennio aveva ricevuto apposito incarico dal Consiglio e prende atto che senza alcuna revoca o previo avviso è stato estromesso dall’incarico stesso. Il Consiglio ne prende atto. - Il Consigliere Rossi comunica di aver inserito nella Commissione Deontologica i seguenti Colleghi: Avv.ti Michele Arditi di Castelvetere, Vitaliano Buonfiglio, Vittoria Cuoco, Alessandro De Belvis, Annamaria De Stefano, Luigi Fedeli Barbantini, Rosanna Fratarcangeli, Valeria Labella, Antonella Lo Conte, Ottaviano Nuzzo, Vincenzo Alberto Pennisi, Vincenzo Giovanna Salvati, Maurizio Scuderi, Maurizio Spinella, Renato Tobia, Paolo Tombolini. Coordinatori Vicari: Avv.ti Alessandro De Belvis e Renato Tobia. Il Consiglio ne prende atto e approva. - Il Consigliere Rossi comunica di aver inserito nella Commissione “Formazione e Crediti Formativi” i seguenti Colleghi: Avv.ti Romano Cerquetti, Vincenzo Comi, Gianni Di Matteo, Luigi Fedeli Barbantini, Natale Fusaro, Domenico Giugni, Paolo Iorio, Giuseppe Lepore, Andrea Melucco, Francesco Oliva, Maurizio Paganelli, Raffaella Rago, Roberto Randazzo, Gregorio Salatino, Stefano Valenza, Laura Vasselli, Giovanna Vigliotti, Gabriele Zuccheretti. Coordinatori Vicari: Avv.ti Andrea Melucco e Laura Vasselli. Il Consiglio ne prende atto e approva. Ammissione in via provvisoria e temporanea al patrocinio a spese dello Stato - Su relazione del Consigliere Fasciotti vengono ammessi al patrocinio a spese dello Stato, in via anticipata e provvisoria, ex art.126 D.P.R. 115/2002 i richiedenti, come da elenco allegato al presente verbale. Lo stesso elenco reca anche i nominativi dei richiedenti non ammessi al patrocinio a spese dello Stato. Pratiche disciplinari - Si dà atto che nel corso dell’adunanza sono state distribuite a tutti i Consiglieri le bozze dei provvedimenti di archiviazione e di apertura di procedimento disciplinare che verranno discusse nella prossima adunanza. Pareri su note di onorari - Si dà atto che nel corso dell’adunanza sono stati espressi 86 pareri su note di onorari: (omissis) ADUNANZA DEL 13 APRILE 2010 DISCIPLINA Pratiche disciplinari trattate in dibattimento 97 6 All’adunanza hanno partecipato il Presidente Antonio Conte, il Consigliere Segretario Rodolfo Murra, il Consigliere Tesoriere Francesco Gianzi, nonchè i Consiglieri Gio- FORO ROMANO 1-2/2010 05_attivita del consiglio_1.pmd n. 97 17/08/2010, 13.40 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO vanni Cipollone, Goffredo Maria Barbantini, Sandro Fasciotti, Paolo Nesta, Domenico Condello, Alessandro Graziani, Mauro Vaglio, Livia Rossi, Pietro Di Tosto, Cristiana Arditi di Castelvetere. Proc.disc. n.8032 nei confronti dell’Avv. (omissis) (omissis) Proc.disc. n.7996 nei confronti dell’Avv. (omissis) (omissis) TENUTA REGISTRO PRATICANTI Iscrizioni n. 16 Iscrizioni e abilitazioni n. 3 Abilitazioni n. 11 Revoche abilitazioni per decorrenza di termini n. 3 Cancellazioni a domanda n. 4 Nulla osta al trasferimento n. 1 Compiuta pratica n. 12 DISCIPLINA Pratiche disciplinari trattate aperture proc. Disciplinare archiviazioni n. n. 2 27 Emessi n. 49 SEGRETERIA Aut. alle notifiche dirette n. 7 Proc.disc. n.8005 nei confronti dell’Avv. (omissis) (omissis) Proc.disc. n.8007 nei confronti dell’Avv. (omissis) (omissis) Proc.disc. n.8013 nei confronti dell’Avv. (omissis) (omissis) Proc.disc. n.7987 nei confronti dell’Avv. (omissis) (omissis) ADUNANZA DEL 15 APRILE 2010 TENUTA ALBO AVVOCATI Iscrizioni Albo ordinario n. Passaggi dall’Elenco Speciale all’Albo Ordinario n. Cancellazioni per decesso n. a domanda n. Nulla osta al trasferimento n. 98 05_attivita del consiglio_1.pmd PARERI All’adunanza hanno partecipato il Presidente Antonio Conte, il Consigliere Segretario Rodolfo Murra, il Consigliere Tesoriere Francesco Gianzi, nonchè i Consiglieri Alessandro Cassiani, Giovanni Cipollone, Goffredo Maria Barbantini, Sandro Fasciotti, Paolo Nesta, Alessandro Graziani, Livia Rossi, Donatella Cerè, Pietro Di Tosto, Cristiana Arditi di Castelvetere. Proc.disc. n.7957 nei confronti dell’Avv. (omissis) (omissis) 17 1 3 2 3 Comunicazioni del Presidente - Il Presidente riferisce sulla richiesta di patrocinio avanzata dall’Avv. Saman Dadman per conto dell’Avv. Gianni Di Matteo in data 6 aprile 2010 per il convegno organizzato dall’Università Luiss - Guido Carli per il giorno 27 aprile 2010 sul tema “Il consolidamento fiscale. Aspetti procedimentali e processuali FORO ROMANO 1-2/2010 98 17/08/2010, 13.40 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO tra teoria e prassi”. Il Consiglio concede il patrocinio morale. - Il Presidente riferisce sulla nota della Società Buonitalia, Società per la promozione e valorizzazione dell’agroalimentare italiano, pervenuta in data 8 aprile 2010, con la quale chiede l’indicazione di alcuni nominativi di professionisti, con iscrizione almeno decennale, da inserire, ai sensi dell’art. 84 Dlgs n. 163/2006, nell’elenco in fase di predisposizione per la successiva nomina di membri esterni di commissioni giudicatrici. Il Consiglio delibera di indicare gli Avv.ti: Mario Addari (con studio a Roma, in Via Paolo Emilio n. 28 int. 5), Alessandra Amoresano (con studio a Roma, in Via della Farnesina n. 355), Salvatore Bartoli (con studio a Roma, in Viale Carso n.34), Piergiorgio Berardi (con studio a Roma, in Via dei Prati Fiscali n.258), Alessandra Cattel (con studio a Roma in Via Antonio Gramsci n.7), Francesco Cefaly (con studio a Roma, in Via A. Bertoloni n. 55), Fabio Cutruzzolà (con studio a Roma, in Via Albalonga n.7), Diego Grimaldi (con studio a Roma, Via F. Confalonieri n.2), Giuseppe Imbergamo (con studio a Roma, in Via di Torre Gaia n.122 B/3), Grazia Maria Gentile (con studio a Roma, in Via A. Pollaiolo n.5), Marco Paoletti (con studio a Roma, in Via F. Corridoni n.14), Chiara Reggio D’Aci (con studio a Roma, in Viale del Vignola n.11), Marco Valerio Santonocito (con studio a Roma, in Via degli Scipioni n. 52). - Il Presidente riferisce sulla nota del Dott. Giorgio Santacroce, Presidente della Corte di Appello di Roma, pervenuta in data 31 marzo 2010, con la quale comunica che è stata indetta la sessione d’esame 2010 per l’iscrizione nell’Albo Speciale per il patrocinio davanti alla Corte di Cassazione e alle altre Giurisdizioni Superiori. Chiede, inoltre, di divulgare la notizia e comunica che il termine per la presentazione delle domande è fissato per il 21 aprile prossimo. Il Consiglio delibera di pubblicare la notizia sul sito. - Il Presidente riferisce sulla nota dell’Avv. Carlo Priolo, pervenuta in data 8 aprile 2010, accompagnatoria della lettera aperta al Presidente dell’Antistrust Dott. Antonio Catricalà, in relazione alle argomentazioni trattate durante la trasmissione televisiva “Ballarò” andata in onda il 6 aprile scorso sulla condizione della classe forense, sull’abolizione delle tariffe minime, sul patto di quota lite e sull’affermazione che gli avvocati siano una corporazione o addirittura una casta. Il Consiglio ne prende atto, delegando il Consigliere Condello nonchè il Presidente Conte a raccogliere tutte le altre analoghe segnalazioni e a riferirne in Consiglio. - Il Presidente riferisce sulle comunicazioni dell’Avv. Nicola Ianniello, pervenute in data 8 e 14 aprile 2010, relative al conferimento allo stesso professionista dei mandati per due ricorsi notificati al Consiglio dal Sig. (omissis) dinanzi al Tribunale Ordinario e al Tribunale Amministrativo per il Lazio. Il Consiglio ne prende atto e ringrazia l’Avv. Nicola Ianniello. - Il Presidente riferisce sulla convocazione del Consiglio Nazionale Forense, pervenuta il 31 marzo 2010, per il XXX Congresso Nazionale Forense che si svolgerà a Genova dal 25 al 27 novembre 2010, sul tema “L’Avvocatura nella società tra sistema economico e tutela dei diritti” – sottotema “Diritti Umani e Ruolo Sociale dell’Avvocatura”. Il Consiglio ne prende atto e delibera di pubblicare la notizia sul sito. - Il Presidente riferisce sulla nota dell’Avv. Emiliano Amato, pervenuta in data 6 aprile 2010, nella quale lo stesso chiede l’intervento del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di FORO ROMANO 1-2/2010 05_attivita del consiglio_1.pmd 99 99 17/08/2010, 13.40 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO Roma nei confronti del Tribunale Ordinario di Roma e della Corte di Appello di Roma relativamente alla mancata esecutività dei decreti ingiuntivi richiesti dagli avvocati nonostante gli stessi siano corredati di preventivo parere di congruità del Consiglio dell’Ordine. Il Consiglio delega i Consiglieri Barbantini e Fasciotti per esame e relazione. - Il Presidente riferisce sul messaggio pubblicitario diretto ai praticanti avvocati e laureati in giurisprudenza, apparso sui quotidiani “Italia Oggi” e “Il Messaggero” del 14 aprile scorso, nelle quali si evidenzia la possibilità di conseguire in Spagna l’abilitazione all’esercizio della professionale forense. Il Consiglio delibera di dare mandato al Consigliere Barbantini di inviare ai quotidiani Messaggero e Italia Oggi una nota con allegata la delibera assunta mesi fa e relativa alla questione. invitato a far visita al Consiglio nel corso dell’adunanza del 6 maggio p.v. alle ore 14.00. Il Consiglio ne prende atto e approva, mandando agli Uffici per effettuare la comunicazione all’interessato. Comunicazioni del Consigliere Segretario Autorizzazioni ad avvalersi delle facoltà previste dalla legge 21 gennaio 1994 n.53 Il Consiglio - Viste le istanze presentate dai seguenti professionisti: Giada Barone, Maria Rosaria Di Giulio, Luca Gargiani, Serena Antonella Gasperini, Franco Muratori, Giovanna Passiatore, Diana Rulli, autorizza i professionisti sopraindicati, ai sensi dell’art. 7 della Legge n.53/1994, ad avvalersi delle facoltà di notificazione previste dalla citata legge. - Il Presidente informa che per le problematiche connesse al processo civile telematico il Dott. Cottone, Giudice presso la Sezione delle Esecuzioni Immobiliari presso il Tribunale di Roma, ha fissato una riunione per il prossimo lunedì 19 aprile. In considerazione degli incarichi già affidati ai Consiglieri in carica, è necessario dunque rimodulare le vecchie deleghe, all’epoca comunicate al Tribunale, sulla questione del processo civile telematico e conseguentemente rinnovarle. Il Consiglio, dato atto, delibera di nominare quali propri delegati ufficiali, sulla questione del processo civile telematico, legittimati dunque a partecipare alla riunione di cui sopra e alle prossime, i Consiglieri Condello e Graziani, con revoca delle deleghe in essere sino ad oggi. - Il Consigliere Segretario riferisce sulla nota dell’Organismo Unitario per l’Avvocatura Italiana, pervenuta in data 8 aprile 2010, che fa proprio un commento dell’Avv. Stefania Cherubini, Coordinatrice della Commissione Pari Opportunità dell’O.U.A., alla puntata del programma televisivo “Ballarò”, trasmessa il 6 aprile scorso, durante la quale si sarebbero trattati con superficialità e pregiudizialità argomenti relativi all’Avvocatura in genere e alla crisi economica in atto che riguarda tutte le categorie dei liberi professionisti esclusa, a dire dei partecipanti alla puntata, quella degli avvocati. Il Consiglio ne prende atto, delegando il Consigliere Condello a raccogliere tutte le altre analoghe segnalazioni e a riferirne in Consiglio. - Il Presidente comunica di aver conferito con il Dott. Giorgio Santacroce, Presidente della Corte di Appello di Roma e di averlo - Il Consigliere Segretario comunica che il Consiglio di Stato, VI Sezione, con sentenza n. 2055 del 13 aprile u.s. in materia di notifica- 100 05_attivita del consiglio_1.pmd FORO ROMANO 1-2/2010 100 17/08/2010, 13.40 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO zione di atti giudiziari -facendo giustizia di un opinabile orientamento di alcuni TAR- ha ritenuto ovviamente applicabile anche alle notificazioni dirette tra avvocati (di cui alla legge n. 53 del 1994) il principio della c.d. scissione degli effetti, annullando la nota decisione del Tribunale Amministrativo Regionale per il Piemonte n. 1018 dello scorso anno. Come si ricorderà il Consiglio aveva deliberato il proprio intervento in giudizio ad adiuvandum, affidando la difesa ai Colleghi Corrado Morrone e Luca Di Raimondo) e la scelta si è rivelata felice. Il Consiglio ne prende atto e ringrazia i Colleghi difensori, delegando il Consigliere Segretario ad inviare una nota di merito. donazione. - Il Consigliere Tesoriere riferisce sulla possibilità per il Consiglio di raccogliere eventuali proposte di “agevolazioni” per gli avvocati romani da parte di terzi, ciò comporterà, verosimilmente, un sicuro vantaggio per gli avvocati. Il Consiglio dà mandato al Consigliere Tesoriere di predisporre una bozza di delibera sulle “agevolazioni” per la prossima adunanza. Conto consuntivo anno 2009 e bilancio preventivo anno 2010: discussione e approvazione - Il Consigliere Tesoriere riferisce che sono in sospeso i rinnovi annuali di tutte le Riviste della Biblioteca per l’anno 2010 per un totale di euro 27.632,00. Il Consigliere Tesoriere propone di rinnovare tutti gli abbonamenti alle Riviste in essere per l’anno 2010 e di disdirle per l’anno 2011. Il Consiglio delibera di accogliere la proposta del Consigliere Tesoriere di rinnovare gli abbonamenti per l’anno 2010 e di inviare le disdette per l’anno 2011. Delibera di reinvestire la somma risparmiata in servizi informatici. - Il Consiglio approva il conto consuntivo per l’anno 2009 e il bilancio preventivo per l’anno 2010, con il voto contrario del Consigliere Cerè, la quale motiva con il fatto che nel conto consuntivo le spese varie (per euro 144.331,00 mentre nel 2005 erano euro 3.996,00) sono secondo la stessa ingiustificate; la posta sulla Scuola forense non è legittima; le spese pulizia dei locali (euro 90.000,00) e le spese per la stampa sono eccessive, così come quelle postali per euro 70.000,00 (suggerendo di far tassare la corrispondenza a carico dei destinatari, almeno ai morosi), e quelle per internet. Ella prosegue ritenendo che non sono state fatte le gare per i contratti. - Il Consigliere Tesoriere riferisce in merito alla questione dell’eredità devoluta dall’Avv. Giovanni Mancini al Consiglio e, precisamente, sul contenuto della cassetta di sicurezza e sul terreno ubicato in Calabria. Il Consiglio delibera di riprendere il possesso del contenuto della cassetta, acquisendo le autorizzazioni di rito, e di indire un’asta al fine di devolvere il ricavato, a nome dell’Avv. Giovanni Mancini, ad un Ospedale Pediatrico. Per quanto riguarda il terreno ubicato in Calabria il Consiglio delibera di delegare il Consigliere Tesoriere e il Consigliere Fasciotti ad attivarsi al fine di provvedere ad una futura - Il Consigliere Tesoriere propone di rinnovare gli incarichi per i Consiglieri delegati a partecipare ai Consigli Giudiziari. Il Consigliere Cerè, interrompendo il Consigliere Tesoriere, dichiara che un rinnovo sarebbe illegittimo spettando la nomina al Consiglio Superiore della Magistratura. Il Presidente, rilevando che la questione non è all’ordine del giorno, comunica che la porrà all’ordine del giorno della prossima adunanza. Il Consiglio ne prende atto. Comunicazioni del Consigliere Tesoriere FORO ROMANO 1-2/2010 05_attivita del consiglio_1.pmd 101 101 17/08/2010, 13.40 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO Proc.disc. n.7983 nei confronti dell’Avv. (omissis) (omissis) Ammissione in via provvisoria e temporanea al patrocinio a spese dello Stato - Su relazione del Consigliere Fasciotti vengono ammessi al patrocinio a spese dello Stato, in via anticipata e provvisoria, ex art.126 D.P.R. 115/2002 i richiedenti, come da elenco allegato al presente verbale. Lo stesso elenco reca anche i nominativi dei richiedenti non ammessi al patrocinio a spese dello Stato. Iscrizioni nell’Albo degli Avvocati; iscrizioni nel Registro dei Praticanti; abilitazioni; cancellazioni; nulla-osta per il trasferimento; certificati di compiuta pratica - Il Consigliere Barbantini relaziona sulle pratiche di iscrizione e di cancellazione, sui nulla-osta al trasferimento e sui certificati di compiuta pratica. All’esito il Consiglio delibera quanto segue. (omissis) Comunicazioni dei Consiglieri - Il Consigliere Arditi di Castelvetere, Coordinatore della Commissione Sportiva, riferisce che dal 28 maggio al 6 giugno 2010 si terrà il 15° Mundiavocat, Football World Cup for Lawyers. La manifestazione, quest’anno, si svolgerà ad Antalya (Turchia). Il Consigliere Arditi di Castelvetere chiede che il Consiglio voglia dare divulgazione dell’evento, anche per consentire le iscrizioni delle formazioni che intenderanno partecipare, tramite il sito ufficiale dell’Ordine, inserendo il link ufficiale degli organizzatori www.mundiavocat.com. Il Consiglio ne prende atto, deliberando la convocazione di una rappresentanza degli organizzatori per una prossima adunanza. 102 05_attivita del consiglio_1.pmd - Il Consigliere Arditi di Castelvetere, Coordinatore della Commissione Famiglia in unione con il Consigliere Fasciotti, comunica che presso i locali del Family Law Consortium si è tenuto il primo corso di Pratica di Diritto Collaborativo Interdisciplinare, nuova figura per dirimere le controversie in materia di Separazioni e Divorzi, organizzato dall’Istituto Italiano di Diritto Collaborativo. Il corso si è svolto in tre giornate, con il contributo scientifico dei trainers -provenienti dal Regno Unito e dagli U.S.A.- i quali hanno formato gli iscritti (Avvocati, Dottori Commercialisti e Psicologi). Il Consigliere Arditi di Castelvetere, che ha partecipato con estremo interesse alle lezioni (peraltro, trattate con altissima professionalità dai consulenti ivi intervenuti), ritiene che tale pratica –che si sta ampiamente diffondendo in tutto il mondo e che rappresenta un’alternativa validissima per la risoluzione dei conflitti familiari- debba essere divulgata anche in Italia. A tal fine, comunica di essere in procinto di organizzare –con la Commissione Famiglia- un convegno sull’argomento, peraltro già anticipato nello scorso biennio. Il Consigliere Arditi di Castelvetere intende, con l’occasione, ringraziare i Colleghi Avv.ti Marco Calabrese, Marina Petrolo, Novella Telesca, Maria Letizia Vallo e Francesca Corradi per gli sforzi eccezionali che stanno sostenendo perchè tale pratica venga importata ufficialmente anche in Italia. Il Consiglio ne prende atto. - Il Consigliere Barbantini riferisce al Consiglio che, dal 25 al 27 marzo del corrente anno, si è svolto in Valle d’Aosta, Località La Thuile, il 44° Campionato Nazionale per Avvocati e Magistrati, organizzato dalla Sci Club Avvocati Romani, con il patrocinio del nostro Consiglio. Le gare di sci alpino, slalom speciale, slalom gigante, slalom parallelo oltre a quella del FORO ROMANO 1-2/2010 102 17/08/2010, 13.40 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO fondo, hanno visto la partecipazione di 133 “atleti” appartenenti a 13 Consigli dell’Ordine italiani. La squadra degli Avvocati romani è risultata vincitrice del campionato, dinanzi alle rappresentative, assai agguerrite, degli avvocati di Vicenza, giunti secondi, e di Verona, giunti terzi. Il 26 marzo, dalle ore 17,00, si è tenuto un convegno giuridico sul tema: “Disciplina Sportiva e casi giudiziari, durante la pratica dello sci” presieduto dall’Avv. Giorgio Gelera, Presidente dello S.C.A.R., moderatore il giornalista Dott. Carlo Sacchettoni e con relazioni del Dott. Carlo Brucculeri, Magistrato di Cassazione, che ha svolto un intervento assai apprezzato sul tema: “La ricostruzione dell’incidente sciistico nella prassi giudiziaria”, dell’Avv. Ignacio Arroyo, dell’Università di Barcellona, che ha esaminato il problema tra la “Giustizia sportiva e Giustizia ordinaria”, dell’Avv. Michel Bailly, da Chambery che ha esaminato il problema della “Competizione e responsabilità: uno slalom giudiziario”, del Colonnello della Guardia di Finanza Secondo Alciati, Comandante della Scuola Alpina di Predazzo che, con l’ausilio di splendidi filmati-diapositive, ha illustrato “L’attività della Polizia Giudiziaria negli incidenti sulla neve”; sono inoltre intervenute le Colleghe romane Cinzia De Michelis, che ha svolto il tema della “Responsabilità dei genitori del minore e della scuola Sci” e Irma Conti che ha illustrato i “Riflessi di Diritto Penale sulla circolazione con gli sci”. E’ seguito un dibattito assai interessante al quale hanno partecipato molti degli oltre 80 intervenuti e il Convegno si è concluso alle ore 19,30. Il Consigliere Barbantini ha raccolto le presenze dei 63 avvocati di vari Ordini al fine di ottenere i crediti formativi che, ritiene, possano essere concessi in numero di quattro, stante il particolare pregio del convegno che, come detto, si è protratto per due ore e trenta minuti. Il Presidente dello S.C.A.R., Avv. Gelera, ha manifestato al Consigliere Barbantini il proprio ringraziamento e quello di tutti i soci per il patrocinio e il contributo del nostro Consiglio chiedendo di poter presentare al Consiglio la squadra vincitrice del campionato di sci ad una delle prossime adunanze. Il Consiglio ne prende atto e delibera di concedere due crediti all’evento formativo indicato nella comunicazione. - Il Consigliere Cerè riferisce sulla segnalazione dell’Avv. Giovanni Di Francesco a mezzo mail in data 23 dicembre 2009, riguardante la gravissima situazione che vive il Tribunale di Roma –Sezione Lavoro- con particolare riferimento all’Ufficio Iscrizione Ricorsi e alle difficoltà (file interminabili e accettazioni dopo molte ore di attesa) -stante il ristretto numero degli atti ammessi- del deposito dei ricorsi stessi. Il Consigliere Cerè ha riferito della segnalazione al Consiglio Giudiziario. La stessa è stata incaricata dal Presidente Santacroce, unitamente al Presidente Gallo e alla Giudice Dott.ssa Rossi, di prendere contatti con la Dirigenza del Tribunale Ordinario di Roma. A seguito del colloquio avuto con il Dott. Paolo de Fiore, Presidente del Tribunale Ordinario di Roma e con la Dott.ssa Lia, Dirigente dello stesso Tribunale, è stato assicurato che, al più presto, verranno sostituite le due unità lavorative dell’Ufficio interessato con due nuove figure, maggiormente idonee al servizio. Degli esiti della segnalazione è stata data pronta comunicazione all’Avv. Giovanni De Francesco. Il Consiglio approva. - Il Consigliere Cerè riferisce sulla richiesta dell’Avv. (omissis) del 15 dicembre 2009, relativa al riconoscimento di due crediti formativi deontologici, per aver presenziato al seminario di formazione in materia di patrocinio a FORO ROMANO 1-2/2010 05_attivita del consiglio_1.pmd 103 103 17/08/2010, 13.40 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO spese dello Stato, tenutosi in data 15 dicembre 2009, poichè in mancanza di prenotazione non le è stato consentito di attestare la partecipazione, pur in presenza della sua ammissione attestata sulla locandina allegata. Il Consigliere Cerè ha comunicato di aver provveduto in data 3 marzo 2010 come da sua richiesta. Il Consiglio, prende atto di quanto richiesto dall’Avv. (omissis), delibera di non concedere i richiesti crediti formativi in quanto la stessa non risulta regolarmente registrata alla partecipazione del predetto evento. - Il Consigliere Cerè riferisce sulla segnalazione dell’Avv. Sebastiano Tribulato del 3 dicembre 2009, riguardante la proposta di un emendamento (peraltro già indirizzata all’Onorevole Giulia Bongiorno, Presidente della Commissione Giustizia della Camera dei Deputati) alla legge 30 giugno 1990 n. 217 artt.1, 2 e 2/bis, nonchè all’art. 106 T.U. del 30 maggio 2002 n. 113 sulle spese di giustizia a carico dello Stato riguardante, in particolare, la problematica relativa alla mancata liquidazione delle spese in caso di ricorso in Cassazione dichiarato inammissibile, per assistenza ad un ricorrente imputato ammesso al patrocinio a spese dello Stato. Il Consigliere Cerè ha comunicato in merito che farà quanto nelle sue facoltà. Il Consiglio approva. - Il Consigliere Fasciotti riferisce che “la durata, come da contratto sottoscritto il 24 aprile 2003 tra la Cassa Nazionale di Previdenza e Assistenza Forense e il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma”, della locazione relativa all’immobile sito a Roma in Via Valadier n. 42 sesto piano, è stabilita in anni sei più sei, aventi decorrenza dal 1° giugno 2003 e termine al 31 maggio 2015 e con tacito rinnovo di sei anni in sei anni, se non sarà comunicata formale disdetta, da una delle parti, mediante lettera raccomandata a.r. da inviarsi almeno dodici mesi prima della scadenza stabilita. Il conduttore ha la facoltà di recedere 104 05_attivita del consiglio_1.pmd anticipatamente, con comunicazione da inviare almeno tre mesi prima. Il Consiglio può, pertanto, programmare ogni operazione a più o meno ampio effetto, considerando la possibilità del recesso anticipato e dei termini di recesso. Il Consiglio ne prende atto. - Il Consigliere Fasciotti comunica di aver integrato la Commissione Diritto del Lavoro con il Collega Avv. Romano Impieri. Il Consiglio ne prende atto e approva. - Il Consigliere Graziani comunica la disponibilità dell’Avv. Walter Feliciani (nato il 4 dicembre 1974) a partecipare, in qualità di Componente della Commissione Giovani, alla Nona Conferenza Nazionale della Cassa Nazionale di Previdenza e Assistenza Forense, in Baveno dal 15 al 17 aprile 2010. Il Consiglio ne prende atto. - Il Consigliere Graziani segnala l’opportunità di prendere contatto con Istituti universitari per avviare tirocini di studenti presso gli studi legali dei Colleghi come utili momenti formativi nell’ambito della carriera universitaria, anche post-laurea. A tale riguardo, il Consigliere Graziani segnala la necessità di sviluppare adeguate forme di raccordo tra il mondo della formazione e il contesto dell’Avvocatura, al fine di migliorare la qualità dei processi formativi e di favorire la diffusione della cultura forense a beneficio delle generazioni di futuri avvocati, ai quali offrire un momento di anticipata conoscenza dell’ampio e spesso dispersivo panorama lavorativo forense. Essendo state avviate esperienze analoghe in altre città (Milano, Firenze, Venezia, ecc.), il Consigliere Graziani propone di prendere contatto con i principali Istituti universitari della città, per avviare il progetto sopra descritto. Il Consiglio delega il Consigliere Graziani ad avviare i più opportuni contatti. - Il Consigliere Nesta comunica di aver designato quale ulteriore componente della FORO ROMANO 1-2/2010 104 17/08/2010, 13.40 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO Commissione Proprietà e Locazioni l’Avv. Fabrizio Tazza, per mero errore materiale non inserito nel precedente elenco inviato al Consiglio. Rileva, al riguardo, che l’Avv. Fabrizio Tazza aveva già fatto parte della Commissione nel precedente biennio, svolgendo proficua attività. Il Consiglio ne prende atto e approva. - I Consiglieri Nesta e Rossi comunicano di aver inserito nella Commissione Convegni di Deontologia i seguenti Colleghi: Francesco Bartolini Baldelli, Marta Bogino, Achille Borrelli, Susanna Carraro, Giancarlo Lima, Massimiliano Venceslai. Proc.disc. n.7941 nei confronti dell’Avv. (omissis) (omissis) Audizione Avv.ti Stefano Prosperi Mangili e Gianmaria Giuseppe Acciai – Liquidatori Fondazione Scuola Forense del Lazio - Vengono ammessi in Aula gli Avv.ti Gianmaria Giuseppe Acciai e Stefano Prosperi Mangili, Liquidatori della Scuola Forense del Lazio, i quali illustrano lo stato della Liquidazione, in particolare gli aspetti patrimoniali. Prende la parola l’Avv. Prosperi Mangili il quale rappresenta, anche a nome del Collega Acciai, le ragioni per le quali, nella qualità di Liquidatore della Fondazione della Scuola Forense del Lazio, oggi richiede la corresponsione di somme di denaro al Consiglio. Egli ripercorre brevemente la storia della Fondazione Scuola Forense del Lazio, proponendo di allegare al verbale un breve memorandum sulla stessa. L’Avv. Prosperi Mangili rievoca anche tutte le adesioni che la Fondazione ha avuto negli anni, prima che nel 2001 l’Ordine di Roma decise di uscire dalla Fondazione, per rientrarne poi nel 2005, approvandone i relativi bilan- ci. A tal proposito egli ricorda, leggendole, alcune espressioni a suo tempo profferite dall’allora Presidente dell’Ordine Cassiani, che erano di assoluto merito dell’attività svolta dalla Fondazione. Nell’adunanza consiliare del 4 marzo 2005 si decise di abbandonare il criterio di erogazione dei contributi sino ad allora legato al numero degli iscritti ai singoli Ordini. Il nuovo criterio introdotto fu quello, sostanzialmente, di tipo “proporzionale-millesimale”, con contestuale rinuncia di cospicui crediti da parte della Fondazione. Ma dal 2006 l’Ordine di Roma decise di non pagare più il proprio contributo, il che fece entrare in crisi la Fondazione che in seguito è stata messa in liquidazione. Sono tre le posizioni soggettive creditorie ancora aperte (il TFR e la retribuzione di un anno di una dipendente e due parcelle di altrettanti consulenti), saldate le quali è possibile per i liquidatori chiudere ogni partita. Prende la parola l’altro Liquidatore, Avv. Gianmaria Giuseppe Acciai, già Tesoriere della Fondazione, il quale espone in modo analitico il debito della Fondazione che ad oggi ammonta a poco più di 38.000,00 euro. Il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma sarebbe esposto per 43.140,00 euro. Egli comunica che ci sarebbe la possibilità di abbattere tale debito mediante accordi da stipulare con i tre creditori, mediante l’arresto del computo delle somme a tutto l’anno 2007 (così come avverrebbe per tutti gli altri Ordini del distretto): in tal caso per il Consiglio la somma sarebbe pari ad euro 23.497,12. E’ appena il caso di sottolineare che l’attività svolta dai Liquidatori è totalmente a titolo gratuito. Interviene il Consigliere Nesta e chiede che sia chiarito da chi fu deliberata la modifica il criterio di contribuzione nel 2005. Risponde l’Avv. Acciai che chiarisce che la decisione fu presa dal Consiglio di Amministrazione della Fondazione, al quale prendeva parte anche un rappresentante del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma (il Presidente). Al mo- FORO ROMANO 1-2/2010 05_attivita del consiglio_1.pmd 105 105 17/08/2010, 13.40 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO mento della liquidazione ogni Presidente di Consiglio dell’Ordine faceva parte del Consiglio di Amministrazione e questo era presieduto dall’Avv. Carlo Martuccelli. Su domanda del Consigliere Fasciotti l’Avv. Acciai chiarisce che alla dipendente è stata pagata integralmente, sino al 2008, la contribuzione previdenziale. Il Consiglio, fatti allontanare i due Liquidatori, delibera, con il voto contrario del Consigliere Cerè, di accogliere a titolo definitivamente conciliativo la proposta di pagare la somma di euro 23.498,00 a favore della Liquidazione della Scuola Forense del Lazio. Rinnovo servizio ufficio copie, sentenze e decreti ingiuntivi e iscrizioni a ruolo del Giudice di Pace: decisione conseguenziale - I Consiglieri Cerè e Di Tosto rilevano che dal 30 marzo 2010, il servizio di assistenza per la scansione delle sentenze e decreti ingiuntivi dell’Ufficio del Giudice di Pace di Roma è stato sospeso per il mancato rinnovo del contratto di assistenza, provocando un fortissimo disagio all’Avvocatura romana che è nella impossibilità assoluta di richiedere copia delle sentenze e dei decreti ingiuntivi. Dal 16 aprile p.v., l’Ufficio del Giudice di Pace, dovendo riorganizzare il servizio di giacenza delle sentenze e decreti da evadere, ricomincerà a rilasciare in modo manuale le sole copie dei decreti in scadenza mentre non è ancora in grado di indicare la data di inizio del rilascio delle copie sentenze. I Consiglieri Cerè e Di Tosto sollecitano il Consiglio ad approvare il contratto di assistenza per l’immediato ripristino del servizio. All’uopo allegano 566 adesioni di Colleghi iscritti al Foro di Roma che richiedono l’immediato rinnovo del contratto di assistenza per il ripristino del servizio. Essi Consiglieri ricordano come il programma Arcdoc abbia consentito di scansionare tutte le sentenze e i decreti ingiuntivi dal 106 05_attivita del consiglio_1.pmd febbraio del 2009 mentre dal mese di novembre 2009 è stato possibile attivare le richieste degli stessi via e-mail diversamente da quanto avveniva in precedenza dove i Colleghi erano costretti a sopportare maggiori costi richiesti dalle agenzie o ancor peggio ad iniziare file fisiche ed estenuanti sin dalle ore 5.00 della mattina. Rilevano, altresì, che la mancata approvazione dei controlli di assistenza comporterà la totale perdita dello sforzo economico sostenuto nell’anno 2009 dal Consiglio, che ha consentito l’acquisto del programma Arcdoc, n. 14 computers, n. 14 video, n. 14 licenze e relativi scanner; nonchè successivamente l’implemento delle attività di programma che ha permesso agli avvocati romani di richiedere le copie via e-mail. Essi Consiglieri ricordano che l’acquisto dei beni sopraelencati sono stati concessi in comodato d’uso all’Ufficio del Giudice di Pace. I Consiglieri Cerè e Di Tosto rappresentano al Consiglio che la spesa di euro 750,00 mensili, somma occorrenda per risolvere la paralisi dell’Ufficio del Giudice di Pace, sia una spesa irrisoria rispetto all’efficacia del servizio e in considerazione dei disagi in precedenza richiamati. Pertanto insistono nell’immediata approvazione dei controlli di assistenza come già sollecitato nelle due precedenti adunanze. Il Consigliere Fasciotti riferisce che, contrariamente a quanto comunicato in siti privati, a seguito della comunicazione del 7 aprile 2010 della Dirigente del Giudice di Pace di Roma di blocco delle apparecchiature fornite dal Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma e di richiesta di “riattivazione del servizio di assistenza con la ditta incaricata” il Consiglio, sensibilissimo delle esigenze dei Colleghi, ha incaricato sia il Consigliere Tesoriere che il Consigliere Fasciotti: a) di valutare, con la massima urgenza, i costi relativi alle procedure di scansionamento delle sentenze e dei decreti ingiuntivi, con il rilascio delle relative copie; b) a riferire all’odierna adunanza FORO ROMANO 1-2/2010 106 17/08/2010, 13.40 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO del Consiglio anche in riferimento all’estensione del medesimo servizio presso le altre sedi giudiziarie della Capitale e all’assunzione del relativo onere; c) a rendere il rapporto con il Dirigente dell’Ufficio del Giudice di Pace di Roma, improntato ad un maggior scambio di notizie e di collaborazione con tutto il Consiglio; d) a verificare, infine, quali oneri, relativi all’assistenza, dovrebbero comunque far carico all’Amministrazione dell’Ufficio del Giudice di Pace. Il Consigliere Segretario comunica che lunedi 12 aprile scorso, allarmato da una mail inviata a tutto il Foro di Roma a firma dei Consiglieri Vaglio e Di Tosto (nella quale peraltro si ometteva di riferire che alla scorsa adunanza il Consiglio aveva già deliberato di rinviare la decisione finale ad oggi) sulla questione del servizio di scansione delle sentenze e dei decreti ingiuntivi presso l’Ufficio copie del Giudice di Pace, si recava presso il predetto Ufficio, constatando che si era ritornati alla procedura originaria a causa –come si leggeva negli avvisi al pubblico ivi affissi– del mancato rinnovo del contratto di assistenza tecnica. Egli ha quindi chiesto e ottenuto un colloquio con il Dirigente Amministrativo dell’Ufficio, dr.ssa Di Bartolomeo, firmataria nei giorni scorsi della lettera che lo stesso Consigliere Segretario ha letto in Aula nell’adunanza dell’8 aprile. Il colloquio è stato intrattenuto alla presenza di una impiegata addetta, tra l’altro, all’attività di scansione dei provvedimenti che ben era a conoscenza dell’intero procedimento amministrativo di cui trattasi. Il Consigliere Segretario ha accertato quale fosse la causa del mancato funzionamento del sistema (la scansione è perfettamente funzionante, mentre il sistema non consente la trasmissione dei files dai pc delle cancellerie a quelle dell’Ufficio Copie), apprendendo che nei mesi precedenti vi erano stati numerosi interventi di assistenza tecnica di tipo straordinario al software, non meglio precisati nei contenuti e nelle soluzioni adottate dalla ditta incaricata, che sono stati fatturati extra contratto. Egli ha avuto modo di appurare che di tali interventi tecnici non è rimasta traccia scritta, nè attività di verifica e controllo, atteso che i funzionari del Giudice di Pace hanno manifestato la loro impossibilità a operare controlli di merito sull’assistenza svolta e si sono dichiarati incompetenti ad effettuare qualsivoglia verifica in merito. E’ stato però riferito che l’inconveniente oggi riscontrato al sistema si è già verificato più volte in passato ed è sempre stato risolto con detti interventi in regime di assistenza “straordinaria”. Non è dato sapere se tale fenomeno possa dipendere anche dalla rete informatica interna all’Ufficio del Giudice di Pace, rispetto alla quale il Consiglio dell’Ordine non ha ovviamente alcun onere o potere di intervento. In sostanza, la spesa per gli interventi straordinari di assistenza tecnica è apparsa subito fuori controllo e ha superato di gran lunga, nel suo importo, quella preventivata e pattuita per gli interventi ordinari, seppure questi fossero previsti con cadenza settimanale. Mette conto solo di evidenziare, e ciò lo si sarà costretti a fare soprattutto a quei Colleghi che hanno sottoscritto una petizione per la riattivazione del servizio tout court, che nel 2009 il Consiglio ha sopportato una spesa globale per poterlo attivare e manutenere pari ad euro 124.378,15 (acquisto hardware, archiviazione digitale fasi 1-3, acquisto programma informatico Arcdoc, implementazione programma informatico per richieste via mail, assistenza tecnica ordinaria, assistenza tecnica straordinaria, toner, retribuzione personale interinale dedicato). Il Consigliere Segretario ha appurato che i due dipendenti interinali forniti dal Consiglio erano stati addetti egualmente all’Ufficio Copie, per operazioni manuali, in ragione dell’impossibilità di far funzionare le apparecchiature informatiche. A questo punto, sentiti il Presidente, il Consigliere Tesoriere nonchè i Consiglieri FORO ROMANO 1-2/2010 05_attivita del consiglio_1.pmd 107 107 17/08/2010, 13.40 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO Fasciotti e Graziani, è stata richiesta per iscritto adeguata giustificazione alla ditta appaltatrice degli interventi straordinari effettuati nel tempo (ricevendo sul punto un riscontro generico e non soddisfacente), nonchè una nuova offerta per il contratto di assistenza ordinaria, a valere sino alla fine dell’anno solare. Tale offerta risulta essere pari ad euro 6.375,00 oltre IVA. Contemporaneamente si è risposto formalmente alla nota del Dirigente amministrativo dell’Ufficio del Giudice di Pace, assicurando collaborazione da parte del Consiglio ma a condizione che nel prossimo futuro l’Ufficio riesca ad assumere i costi gestionali del servizio, non potendo l’Ordine continuare a sopportarli all’infinito con un’opera di supplenza alle carenze dell’Ufficio stesso, e che sin da subito i costi per il materiale di consumo siano assunti direttamente dalla struttura del Giudice di Pace. Il Consigliere Di Tosto rileva che la spesa di cui all’assistenza era la medesima da quella da lui proposta, cioè che il costo era sempre di euro 750,00 mensili e che precedentemente era stato richiesto il rinnovo per il periodo 1° aprile 2010–1° aprile 2011; osserva che il personale presso il Giudice di Pace era stato comunque inviato dal Consiglio dell’Ordine di Roma anche per altri servizi e quindi il costo non può essere imputato solo per il rilascio delle copie dei provvedimenti; comunica che la petizione che lui ha lanciato con i colleghi interessati è stata fatta solo per riattivare un servizio e tale iniziativa non deve essere considerata “contro” il Consiglio ma a favore e a sostegno dell’iniziativa. Il Presidente rileva che nessuno disconosce che il Consigliere Di Tosto abbia a cuore le sorti del servizio dell’Ufficio Copie dell’Ufficio del Giudice di Pace, ma ricorda al medesimo che sia la mail divulgata venerdì scorso sia la petizione in atto sono improntate a scarsa sensibilità istituzionale, posto che i firmatari di quella mail ben sapevano -per essere stati presenti all’adunanza dell’8 aprile– che oggi 108 05_attivita del consiglio_1.pmd era stata già fissata, e messa all’ordine del giorno, la questione della votazione definitiva sulla vicenda, che, anche grazie all’intervento del Consigliere Segretario presso la Dirigenza del Giudice di Pace, in data odierna tutto si sarebbe affrontato e risolto come sta avvenendo. Il Presidente, altresì, senza alcuna sterile polemica, evidenzia, poi, che molti Consiglieri, e il Presidente stesso, abbiano ricevuto oggi telefonate da molti Colleghi estremamente critici nei confronti di chi distribuiva presso gli Uffici Giudiziari i “fogli/petizione” con un evidente spirito mirante –quello sì- ad ingenerare polemiche sottacendo che la fattispecie era già all’ordine del giorno del Consiglio. Molti Colleghi hanno ritenuto che tale atteggiamento “quasi da campagna elettorale” non era edificante per l’immagine del Consiglio e addirittura altri Colleghi ne hanno dato una descrizione ilare. Il Presidente si rammarica che vi siano tali atteggiamenti da parte di qualche Consigliere che dovrebbe dedicarsi maggiormente ad evadere le tante pratiche amministrative e disciplinari pendenti, invece di distribuire “volantini” in Tribunale. Il Consigliere Segretario, i Consiglieri Arditi di Castelvetere, Barbantini, Cipollone, Condello, Fasciotti, Gianzi, Graziani, Rossi, condividono appieno la riflessione del Presidente. Il Consigliere Graziani si rivolge al Consigliere Di Tosto ricordandogli che qualche giorno fa sarebbero dovuti andare insieme dal Dirigente del Giudice di Pace, scoprendo poi che lo stesso Consigliere Di Tosto aveva anticipato l’incontro, andando da solo al Giudice di Pace, il giorno prima. Il Consigliere Di Tosto nega che con la mail abbia dato informazioni scorrette od incomplete e che la comunicazione si è resa necessaria solo per rappresentare una situazione di emergenza. Egli ribadisce che non ha mai parlato male del Consiglio mentre aveva rapporti con i colleghi sulle domande e sui chia- FORO ROMANO 1-2/2010 108 17/08/2010, 13.40 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO rimenti relativi alla petizione. Quanto al problema riferito dal Consigliere Graziani egli si era dichiarato solo disposto ad accompagnare i due nuovi dipendenti presso il Giudice di Pace e che nel giorno previsto in origine per l’appuntamento egli non era più disponibile. Il Consigliere Cerè osserva che questo è il momento delle “Purghe”, che è grave la decisione che si sta maturando sul tema delle pretese delle Camere Penali e dell’Associazione Nazionale Forense, ritardando così la discussione. Il Presidente invita il Consigliere Cerè a volersi attenere strettamente al tema in discussione ora. Il Consigliere Cerè prosegue osservando che il Consiglio deve essere sensibile alle problematiche di quella parte dell’Avvocatura che non deve essere considerata di serie B. Il Presidente torna ad invitare il Consigliere Cerè a parlare ora solo del problema in oggetto e a non divagare. Il Consigliere Cerè ringrazia i Consiglieri Di Tosto e Vaglio per le battaglie che stanno conducendo relativamente alla questione dell’Ufficio del Giudice di Pace. Ammette di essersi prestata a raccogliere le firme sulla petizione in Tribunale e continuerà con ogni mezzo a essere vicina alle battaglie dell’Avvocatura come per il caso dei Difensori d’Ufficio. Il Consigliere Tesoriere rappresenta il disagio che il Consiglio ha subìto in questa settimana, dopo aver ricevuto una lettera di minacce da parte della Dr.ssa Di Bartolomeo, ed essendosi l’Ufficio attivato solo per accertare i costi sostenuti e quelli necessari per riattivare il servizio di assistenza. E desta meraviglia sia la mail di venerdì scorso, quando ben si sapeva che oggi si sarebbe risolto il problema (in modo tale che poi i firmatari non si sarebbero potuti arrogare il relativo merito), sia la petizione lanciata in mala fede. Il Consiglio, dato atto, decide di approvare l’ultima offerta della Società di assistenza – limitando il contratto al solo intervento settimanale ordinario– sino al 31 dicembre 2010, delegando il Consigliere Tesoriere a sottoscri- vere l’accettazione, comunicando la presente delibera al Dirigente dell’Ufficio del Giudice di Pace, delegando all’uopo il Consigliere Segretario e il Consigliere Graziani. Dichiara la presente delibera immediatamente esecutiva. Comunicazioni dei Consiglieri - I Consiglieri Arditi di Castelvetere e Fasciotti comunicano di aver integrato la Commissione Famiglia, Minori e Immigrazione con l’Avv. Nicolò Grisolia. Il Consiglio ne prende atto e approva. - Il Consigliere Arditi di Castelvetere comunica di aver integrato la Commissione Sportiva e Cultura con gli Avv.ti Eraldo Liberati, Stefano Bruno Ruggeri e Alessandro Stagliano. Il Consiglio ne prende atto e approva. - Il Consigliere Graziani segnala che, presso il Tribunale Civile, non è disponibile un servizio di affitto di toghe, del genere di quello in uso presso gli uffici penali e presso le Corti di Cassazione e di Appello. Ciò comporta che, sovente, i Colleghi che ne sono sprovvisti non hanno modo di dotarsene per indossarla alle udienze per le quali ciò sia richiesto, quali –ad esempio- quelle collegiali del “rito societario”. Poichè tale circostanza è stata fatta rilevare, il Consigliere Graziani propone che vengano presi contatti con la sezione del Tribunale competente per il “rito societario” al fine di concordare modalità con cui fare in modo che, in occasione delle udienze collegiali, i Colleghi possano trovare in aula due toghe fornite a cura del Consiglio. Il Consiglio incarica il Consigliere Graziani a verificare il servizio di custodia presso il Tribunale fermo restando che le due toghe saranno comunque prese da quelle in dotazione al Consiglio e appartenenti ai Consiglieri non più in carica. - Il Consigliere Graziani –anche per conto FORO ROMANO 1-2/2010 05_attivita del consiglio_1.pmd 109 109 17/08/2010, 13.40 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO del Consigliere Condello (momentaneamente impegnato in convegno fuori Roma)- segnala l’esigenza di fornire ai Colleghi la facoltà di connettersi ad internet (con proprie risorse quali personal computer portatili, palmari, PDA, cellulari, ecc.) dalle principali sedi giudiziarie del Foro di Roma. Tale opportunità può essere ormai ottenuta a basso costo per tutti gli iscritti, grazie all’utilizzo di tecnologia WIFI (cioè “wireless”, senza fili), strumento in grande sviluppo sostenuto anche da varie Pubbliche Amministrazioni (Provincia di Roma, Comune di Roma, CNR, ecc.) impegnate nell’ammodernamento delle infrastrutture tecnologiche del Paese. Grazie all’installazione di strumenti di ridotte dimensioni (gli “access point”) e al rilascio di password specifiche per ciascun iscritto, è ora già possibile disporre di aree (individuabili –ad esempio- nelle “sale avvocati”) da cui i Colleghi possano gratuitamente connettersi a internet grazie alla preziosa risorsa messa a disposizione dal Consiglio. Il Consigliere Graziani chiede, perciò, di avviare: a) la ricerca con un operatore di telecomunicazioni che, già fornendo tale servizio su Roma anche nell’ambito di progetti riconducibili ad Istituzioni locali, sia in grado di condurre alla celere realizzazione di infrastruttura fruibile –quanto meno in via sperimentale- da almeno 4 sedi (Giudice di Pace in Via Teulada, Sala Avvocati in Piazzale Clodio, Sala Avvocati in Viale Giulio Cesare e Ufficio Notifiche in Via Lepanto); b) la presentazione del progetto al Presidente del Tribunale Ordinario di Roma e alle altre Autorità competenti perchè esprimano il proprio assenso e concedano le necessarie autorizzazioni all’impianto. Il Consiglio delega il Consigliere Graziani a effettuare uno studio analitico della questione con ogni possibile soluzione. - Il Consigliere Fasciotti, anche a nome del Consigliere Barbantini, riferisce che, a seguito di delibera consiliare del 30 marzo 2010, han- 110 05_attivita del consiglio_1.pmd no esaminato la documentazione attinente all’intervenuto rapporto con la G.D. Dynamic Solutions S.r.l. in ordine “al voto elettronico Consiglieri dell’Ordine 2010 acquisizione Software”, prendendo visione dei seguenti documenti: fattura dif. 87 del 10 febbraio 2010; mandato n. 303 del 24 luglio 2009 per l’acquisizione di Software del 18 febbraio 2010; fattura dif. 44 dell’11 giugno 2009 per euro 21.600,00 (euro 18.000,00 + 3.600,00 per IVA); estratto dal verbale dell’adunanza del 16 luglio 2009; verbale di collaudo del 16 luglio 2009, sottoscritto in pari data dal Presidente protempore; contratto di fornitura e servizi, sottoscritto in pari data dal Presidente pro-tempore; contratto di fornitura e servizi, sottoscritto (in ogni pagina) in data 18 dicembre 2008; comunicazione dell’11 novembre 2008 di scelta della G.D. Dynamic Solutions S.r.l.; lettera del 4 dicembre 2008 di rimessa del contratto; copia del bonifico del 4 dicembre 2008 per euro 838,44 alla Piemme Concessionaria di pubblicità. I Consiglieri Barbantini e Fasciotti hanno rilevato che il contratto prevedeva: A) la fornitura del Software per la gestione di consultazioni elettorali nominali o di liste attraverso cabine elettorali e seggi informatizzati; il noleggio delle attrezzature elaborative necessarie per lo svolgimento delle elezioni, da installare nelle cabine elettorali; il trasporto, l’installazione, il montaggio e lo smontaggio delle attrezzature; l’assistenza tecnica da parte di personale qualificato durante lo svolgimento delle elezioni; l’erogazione di un corso di utilizzo del Software per i presidenti di seggio e per il personale di supporto messo a disposizione dal licenziatario; B) nessuna eccezione di alcun tipo in ordine all’adempimento da parte della Soc. G.D. Dynamic Solutions S.r.l. è stata sollevata nè in corso di esecuzione dell’oggetto del contratto nè nel termine di legge ad esecuzione avvenuta; C) gli obblighi del concedente appaiono essere stati adempiuti conformemente alle previsioni contrat- FORO ROMANO 1-2/2010 110 17/08/2010, 13.40 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO tuali; D) quanto richiesto dal concedente appare conforme agli importi previsti e riportati nella tabella sottoscritta in data 18.12.2008 dal licenziatario sub clausola n. 11 “Termini Economici e Modalità di pagamento” del “Contratto di Fornitura e Servizi”. Il Consigliere Fasciotti, anche a nome del Consigliere Barbantini, esprime parere favorevole a che il Consiglio deliberi il completo adempimento delle obbligazioni facenti capo all’Ordine degli Avvocati di Roma. Il Consiglio approva la relazione, delibera di procedere al pagamento alla Società G. D. Dynamic Solution S.r.l., invitando comunque il Consigliere Tesoriere a chiedere alla Società una riduzione sul corrispettivo finale, nell’auspicio di future collaborazioni. Approvazione dei verbali nn. 12 e 13 delle adunanze dell’8 e del 13 aprile 2010 - Dato atto che a ciascun Consigliere ne è stata consegnata copia, il Consiglio approva i verbali nn. 12 e 13 delle adunanze dell’8 aprile e del 13 aprile 2010. Pratiche disciplinari - Si dà atto che nel corso dell’adunanza si è proceduto all’esame collegiale delle singole proposte di archiviazione (27) o di apertura di procedimento disciplinare (2). (omissis) Pareri su note di onorari (omissis) - Si dà atto che nel corso dell’adunanza sono stati espressi 48 pareri su note di onorari: (omissis) All’adunanza hanno partecipato il Presidente Antonio Conte, il Consigliere Segretario Rodolfo Murra, il Consigliere Tesoriere Francesco Gianzi, nonché i Consiglieri Alessandro Cassiani, Giovanni Cipollone, Goffredo Maria Barbantini, Sandro Fasciotti, Paolo Nesta, Alessandro Graziani, Mauro Vaglio, Livia Rossi, Donatella Cerè, Pietro Di Tosto. Proc.disc. n.8031 nei confronti dell’Avv. (omissis) (omissis) Proc.disc. n.8047 nei confronti dell’Avv. (omissis) (omissis) Proc.disc. n.8065 nei confronti dell’Avv. (omissis) (omissis) Proc.disc. n.7984 nei confronti dell’Avv. (omissis) (omissis) Proc.disc. n.7980 nei confronti dell’Avv. (omissis) (omissis) Proc.disc. n.7989 nei confronti dell’Avv. (omissis) (omissis) Proc.disc. n.8027 nei confronti degli Avv.ti (omissis) e (omissis) (omissis) ADUNANZA DEL 20 APRILE 2010 ADUNANZA DEL 22 APRILE 2010 DISCIPLINA Pratiche disciplinari trattate in dibattimento TENUTA ALBO AVVOCATI Iscrizioni Albo ordinario n. n. 7 FORO ROMANO 1-2/2010 05_attivita del consiglio_1.pmd 111 21 111 17/08/2010, 13.40 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO Cancellazioni a domanda per trasferimento Nulla osta al trasferimento n. n. n. 4 1 1 TENUTA REGISTRO PRATICANTI Iscrizioni n. 14 Iscrizioni e abilitazioni n. 1 Abilitazioni n. 13 Revoche abilitazioni per decorrenza di termini n. 2 Cancellazioni a domanda n. 1 per trasferimento n. 1 Compiuta pratica n. 1 DISCIPLINA Pratiche disciplinari trattate in dibattimento n. 1 Emessi n. 71 SEGRETERIA Aut. alle notifiche dirette n. 10 PARERI All’adunanza hanno partecipato il Presidente Antonio Conte, il Consigliere Segretario Rodolfo Murra, il Consigliere Tesoriere Francesco Gianzi, nonchè i Consiglieri Alessandro Cassiani, Giovanni Cipollone, Goffredo Maria Barbantini, Sandro Fasciotti, Paolo Nesta, Domenico Condello, Alessandro Graziani, Mauro Vaglio, Livia Rossi, Donatella Cerè, Pietro Di Tosto, Cristiana Arditi di Castelvetere. Incontro con l’Avv. Giorgio Gelera Presidente dello Sci Club Avvocati Romani - Vengono ammessi in Aula i rappresentanti dello Sci Club Avvocati Romani, i quali premettono che intendono donare la coppa valdostana vinta all’ultimo Campionato. Il Presidente introduce l’incontro ringra- 112 05_attivita del consiglio_1.pmd ziando, a nome del Consiglio, i Colleghi presenti (Avv.ti Giorgio Gelera, Aleandro Tinelli, Cinzia De Micheli, Cesare Berti, Carlo Rotili, Fabrizio Gizzi, Claudio Macioci, Francesco Storace e Francesca Paulucci Baroukh Storace) e ricordando che lo Sci Club è stato fondato addirittura nel 1968 e si pone quindi a buon diritto tra i più antichi Organismi sportivi dell’Ordine. Dopo di ciò prende la parola il Consigliere Barbantini il quale ha rappresentato l’Ordine di Roma in Valle d’Aosta e relaziona sul predetto Campionato, come del resto ha già fatto nella pregressa adunanza, sullo splendido risultato ottenuto, nelle varie categorie, dagli Avvocati capitolini. Ricorda ancora il Convegno svoltosi a margine del Campionato, che ha avuto un ottimo successo. A questo punto prende la parola l’Avv. Giorgio Gelera, il quale ringrazia innanzitutto il Consiglio per l’aiuto (economico e non) fornito allo Sci Club e illustra, in breve, le varie discipline sportive svoltesi nel Campionato e i risultati ottenuti dai Colleghi romani. Egli, a nome dello Sci Club, dona quindi al Consiglio la Coppa vinta che consegna nelle mani del Consigliere Barbantini e che rappresenta il simbolo della Regione valdostana. Proc. disc. n. 7992 nei confronti dell’Avv. (omissis) Proc. disc. n. 8097 nei confronti dell’Avv. (omissis) (omissis) - Il Presidente comunica che oggi il Consigliere Segretario Murra festeggia il proprio compleanno e gli rivolge i più sentiti auguri. Il Consigliere Segretario ringrazia affettuosamente, unendo a tale ringraziamento quello che egli rivolge al personale dipendente per il gentile omaggio ricevuto. Il Consiglio si associa. FORO ROMANO 1-2/2010 112 17/08/2010, 13.40 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO - Il Presidente riferisce sulla lettera del Dott. Antonio Catricalà, Presidente dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, pervenuta in data 22 aprile 2010, in risposta alla nota dell’Avv. Carlo Priolo esaminata dal Consiglio nell’adunanza del 15 aprile u.s., relativamente alle argomentazioni trattate durante la trasmissione televisiva “Ballarò” andata in onda il 6 aprile scorso, sulla condizione della classe forense, sull’abolizione delle tariffe minime, sul patto di quota lite e sull’affermazione che gli avvocati siano una corporazione o addirittura una casta. Il Consiglio delibera di inviare detta risposta a tutti gli Ordini professionali che hanno adottato delibere sullo specifico argomento, pervenute al nostro Consiglio, nonchè ai propri iscritti che sul tema hanno manifestato le loro perplessità. Proc. disc. n. 8002 nei confronti degli Avv.ti (omissis) e (omissis) (omissis) Audizione Avv. (omissis) – pareri dal n. 2529 al 2535 (omissis) Audizione Avv. (omissis) – parere n. 2702 (omissis) Audizione Avv. (omissis) – parere n. 3126 (omissis) Audizione Avv. (omissis) – parere n. 3711 (omissis) Iscrizioni nell’Albo degli Avvocati; iscrizioni nel Registro dei Praticanti; abilitazioni; cancellazioni; nulla-osta per il trasferimento; certificati di compiuta pratica - Il Consigliere Barbantini relaziona sulle pratiche di iscrizione e di cancellazione, sui nulla-osta al trasferimento e sui certificati di compiuta pratica. All’esito il Consiglio delibera quanto segue. (omissis) Comunicazioni del Consigliere Segretario - Il Consigliere Segretario comunica che il Presidente della Corte di Appello di Roma, Dott. Giorgio Santacroce, con nota prot. n. 12699 del 15 aprile u.s., ha designato quale Componente di propria nomina del Consiglio Direttivo della Camera di Conciliazione, la Dott.ssa Maria Paola Massani, già Consigliere presso la Corte di Appello di Roma ed ora in quiescenza. Il Consigliere Segretario ricorda che, ai sensi dello Statuto della Camera di Conciliazione, ora lui e la Dott.ssa Massani dovranno designare congiuntamente il Presidente dell’Organismo. Il Consiglio ne prende atto. - Il Consigliere Segretario riferisce della nota pervenuta dalla Seconda Sezione della Corte di Appello di Roma, accompagnatoria del provvedimento reso in data 6 aprile 2010 e col quale si è disposta la revoca d’ufficio dell’ammissione al Patrocinio a spese dello Stato vista la manifesta inammissibilità della domanda giudiziale (si trattava di un atto di appello avverso sentenza non impugnabile con il gravame ordinario). Nel ringraziare quanti, fra i Consiglieri, si dedicano ad un lavoro improbo quale quello dell’esame delle richieste di ammissione al Patrocinio a spese dello Stato rileva, però, che l’unico elemento che l’Ordine è chiamato a verificare, seppur prima facie, è quello della FORO ROMANO 1-2/2010 05_attivita del consiglio_1.pmd 113 113 17/08/2010, 13.40 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO non manifesta infondatezza dell’istanza. Se, poi, la domanda concerne una causa non solo manifestamente infondata ma finanche evidentemente inammissibile è necessario che l’Ordine effettui un filtro effettivo su questa tipologia di domande, la cui ammissione aggrava ovviamente il bilancio dello Stato, non essendo ragionevole poi che si debba apprendere della revoca dell’ammissione per effetto di un provvedimento giurisdizionale. Suggerisce, quindi,che l’Ufficio amministrativo si adoperi per far completare ai cittadini la domanda di ammissione mediante l’utilizzo di formule più esaustive di quelle di solito adoperate, in modo da permettere al Consigliere Istruttore di turno –al quale raccomanda comunque la massima attenzione– e quindi allo stesso Consiglio di poter esercitare i propri poteri di controllo in modo più pregnante, soprattutto per quel che riguarda le cause attive (alla luce del fatto che il modulo oggi esistente non prevede il deposito di particolari documenti che attengono al merito della controversia). Il Consigliere Cerè comunica che questa revoca è a sua memoria la prima motivata su questo punto. Ella si augura che l’Ufficio sia affidato a Consigliere che esamini con la dovuta attenzione le domande di ammissioni. Il problema è quello della documentazione da allegare alla domanda da parte dell’istante. Suggerisce al Consigliere delegato di non dare eccessivo peso al problema oggi sollevato. Il Consigliere Barbantini suggerisce che sia opportuno affiancare altri Consiglieri a quello delegato oggi, in relazione all’enorme mole di lavoro che egli deve smaltire. Il Consigliere Fasciotti sottolinea che svolge questo lavoro con molta attenzione e lo riesce a smaltire con sufficiente tranquillità. L’evento oggi esposto dal Consigliere Segretario si è verificato su una istanza depositata nel pregresso biennio. Il Consigliere Cerè interrompe il Consigliere Fasciotti e viene richiamata immediata- 114 05_attivita del consiglio_1.pmd mente dal Presidente che la invita a replicare non appena l’altro interlocutore ha terminato di parlare. Il Consigliere Cerè fa presente che i documenti richiesti per la dimostrazione della sussistenza del limite reddituale, in capo all’istante, sono assolutamente adeguati. Il Consigliere Segretario rileva che il provvedimento oggi all’esame del Consiglio, adottato dalla Corte di appello, non ha nulla a che vedere con i limiti reddituali – e quindi l’intervento del Consigliere Cerè è incoerente - ma concerne il dovere del Consiglio di verificare la palese inammissibilità od infondatezza della domanda giudiziale per la quale si chiede l’ammissione al patrocinio a spese dello Stato. Il Consiglio, dato atto, delega il Consigliere Fasciotti a valutare l’eventuale integrazione della lista documentale nel caso delle istanze di ammissione al patrocinio a spese dello Stato relative a controversie attive, raccomandando la massima attenzione onde evitare che siano rilasciati provvedimenti favorevoli in caso di istanze manifestamente inammissibili od infondate. - Il Consigliere Segretario comunica di aver partecipato ai lavori del Convegno “Verso il Codice del Processo Amministrativo”, tenutosi il 21 aprile scorso presso l’Aula Magna della Corte di Cassazione. Il simposio, organizzato a margine della presentazione dell’omonimo volume curato dal Collega Gianluigi Pellegrino, ha visto le relazioni, tra gli altri, del Primo Presidente della Suprema Corte, Dott. Vincenzo Carbone, del Presidente Aggiunto del Consiglio di Stato, Dott. Pasquale de Lise, del Prof. Natalino Irti, del Presidente di Sezione della Corte di Cassazione, Dott. Rosario Morelli, del Presidente della Sezione Atti Normativi del Consiglio di Stato, Dott. Giancarlo Coraggio. L’introduzione è stata curata dal Presidente della Commissione Giustizia del Senato della Repubblica, On.le Avv. Filippo Berselli. FORO ROMANO 1-2/2010 114 17/08/2010, 13.40 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO Al Convegno ha partecipato un foltissimo uditorio. Il Consiglio ne prende atto. - Il Consigliere Segretario comunica che il 21 aprile scorso ha ricevuto all’Ordine un avvocato il quale lamentava che, dovendo sostituire un collega nella discussione di un ricorso presso la Corte di Cassazione, gli veniva richiesto da parte del cancelliere di apporre una autocertificazione in calce alla delega con la quale asseverare di essere iscritto nell’Albo Speciale dei difensori abilitati dinanzi alle Magistrature Superiori. Il cancelliere giustificava la pretesa con riferimento a una circolare emanata in tal senso dal Primo Presidente. Il Consigliere Segretario, ritenendo umiliante e indecoroso richiedere ai colleghi di effettuare tale autocertificazione, ha scritto al Primo Presidente suggerendo di sostituire tale incombente con l’esibizione del tesserino di appartenenza all’Ordine Professionale, dal quale si evince chiaramente se l’avvocato è abilitato o meno a difendere dinanzi alla Suprema Corte. Il Consiglio ne prende atto e attende l’esito dell’annunciata lettera. Autorizzazioni ad avvalersi delle facoltà previste dalla legge 21 gennaio 1994 n.53 Il Consiglio - Viste le istanze presentate dai seguenti professionisti: Avv.ti Silvia Apollo, Amedeo Bilotto, Lorenza Ceccaroni, Vittorio Chiapponi, Valerio Colapaoli, Silvia Comoglio, Francesca Dionisi, Andrea Gangale, Luigi Maggesi, Letizia Francesca Salerno, autorizza i professionisti sopraindicati, ai sensi dell’art. 7 della Legge n.53/1994, ad avvalersi delle facoltà di notificazione previste dalla citata legge. - Il Consigliere Segretario riferisce sulla nota dell’Avv. Giovanni Malinconico, Presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvoca- ti di Latina, pervenuta in data 12 aprile 2010, nella quale commenta l’intervento dell’Avv. Stefania Cherubini, Coordinatrice della Commissione Pari Opportunità dell’O.U.A., alla puntata del programma televisivo “Ballarò”, trasmessa il 6 aprile scorso. Il Consiglio ribadisce quanto deliberato poc’anzi a proposito della risposta che il Presidente dell’Antitrust ha inviato al Collega Carlo Priolo. - Il Consigliere Segretario riferisce sulla nota dell’O.U.A. -Organismo Unitario per l’Avvocatura Italiana- pervenuta in data 9 aprile 2010, accompagnatoria del comunicato stampa relativo alla lettera inviata dal Presidente De Tilla al Presidente della RAI, Dott. Paolo Garimberti in merito alla denuncia della mancanza di equilibrio informativo nei confronti dei liberi professionisti nel corso della trasmissione televisiva “Ballarò” del 6 aprile scorso. Il Consiglio ribadisce quanto deliberato poc’anzi a proposito della risposta che il Presidente dell’Antitrust ha inviato al Collega Carlo Priolo. - Il Consigliere Segretario riferisce sulla nota dell’Unione delle Camere Penali Italiane, pervenuta in data 15 aprile 2010, con la quale trasmette la delibera del 13 aprile u.s. approvata dalla Giunta dell’Unione delle Camere Penali Italiane relativa alla richiesta dell’immediata convocazione del Consiglio delle Camere Penali Italiane per esprimere le proprie valutazioni circa il percorso politico intrapreso in punto di Riforma dell’Ordinamento Forense, nonchè in merito alla bozza di regolamento sulla specializzazione forense in materia penalistica. Il Consiglio delega il Consigliere Cipollone all’esame ed alla relazione. - Il Consigliere Segretario riferisce sulla nota dell’O.U.A. -Organismo Unitario per FORO ROMANO 1-2/2010 05_attivita del consiglio_1.pmd 115 115 17/08/2010, 13.40 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO l’Avvocatura Italiana- pervenuta in data 15 aprile 2010, accompagnatoria del comunicato stampa relativo alla lettera inviata dal Presidente De Tilla in merito all’incontro nazionale unitario dell’Avvocatura, avvenuto a Baveno/Stresa a margine della nona Conferenza Nazionale della Cassa Forense il 16 aprile u.s., per discutere di media-conciliazione e per decidere le iniziative di protesta da attuare e chiedere al Ministro della Giustizia Alfano la “modifica del decreto legislativo su obbligatorietà, assistenza facoltativa e annullamento del mandato”. Il Consiglio ne prende atto. Il Consiglio delega il Consigliere Tesoriere all’esame e alla relazione, tenuto anche conto di una pregressa deliberazione assunta dall’Ordine. - Il Consigliere Segretario riferisce sulla nota dell’O.U.A. – Organismo Unitario per l’Avvocatura Italiana- pervenuta in data 16 aprile 2010, accompagnatoria del comunicato stampa relativo alla lettera inviata dal Presidente De Tilla in merito alla solidarietà verso l’iniziativa del Ministro della Giustizia Alfano nei confronti della Legge Bersani e alla contestazione degli ideologismi di chi si oppone alla Riforma Forense. Il Consiglio ne prende atto. - Il Consigliere Segretario riferisce sulla nota dell’Ufficio Periti del Tribunale Ordinario Penale di Roma, pervenuta in data 19 aprile 2010, relativa alla riunione del Comitato Albo Periti, indetta per il giorno 25 maggio p.v. alle ore 15.30 presso la Città Giudiziaria –Palazzo del Tribunale Penale Edificio A piano I aula 9° GUP. Il Consiglio delega il Consigliere Arditi di Castelvetere. - Il Consigliere Segretario riferisce sulla nota del Dott. Paolo de Fiore, Presidente del Tribunale Ordinario di Roma, pervenuta il 16 aprile u.s., con la quale assicura, non appena ricevuto riconoscimento da parte del Ministero della Giustizia, di mettere a disposizione un locale adeguato ad ospitare l’organismo di conciliazione di diretta emanazione del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma. Il Consiglio ne prende atto con soddisfazione. - Il Consigliere Segretario riferisce sulla richiesta del Dott. Pier Paolo D’Andria, Direttore della Casa Circondariale di Viterbo, pervenuta il 15 aprile 2010, relativa al problema dell’inoltro delle nomine da parte di detenuti ai difensori. 116 05_attivita del consiglio_1.pmd - Il Consigliere Segretario riferisce sull’istanza dell’Avv. Raniero Valle, pervenuta il 16 aprile 2010, con la quale chiede l’intervento del Consiglio nei confronti della Equitalia Gerit, in ordine a fatti denunciati dallo stesso professionista tramite due interviste rilasciate al quotidiano “Il Messaggero”. Il Consiglio delega il Consigliere Graziani per esame e relazione. - Il Consigliere Segretario comunica che ieri l’altro è scomparsa, dopo breve ma inesorabile malattia, la giovane Collega Donatella Gianni. Esprime il proprio cordoglio tenuto anche conto che l’Avv. Gianni svolse la sua pratica forense, nel biennio 1997/1998, presso l’Avvocatura civica. Il Consiglio si associa, con mestizia, ai sentimenti di cordoglio e delega il Consigliere Segretario a manifestare le condoglianze alla famiglia. Comunicazioni del Consigliere Tesoriere - Il Consigliere Tesoriere riferisce sulla lettera inviata al Consiglio dall’Avv. Cinzia Gauttieri relativa alla raccolta di fondi e di una giornata dedicata alla memoria del Collega Avv. Rino Nigro, scomparso tragicamente il 17 luglio 2008, per un progetto umanitario FORO ROMANO 1-2/2010 116 17/08/2010, 13.40 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO sostenuto da Emergency. Già lo scorso anno è stato raggiunto l’obiettivo posto: ricordare un grande amico, senza retorica nè tristezza e contribuire al progetto di Emergency per il Centro di maternità dell’Ospedale di Anabah in Afganistan raccogliendo la somma di euro 6.811,80. Quest’anno l’obiettivo è quello di acquistare valvole cardiache per il Centro Salam di cardiochirurgia, in Sudan. Ogni valvola costa mediamente 960,00 euro. Il Consiglio approva la donazione per l’acquisto di 5 valvole cardiache. - Il Consigliere Tesoriere propone di indire l’Assemblea Ordinaria degli Iscritti per il giorno 13 maggio 2010 alle ore 12.00. Il Consiglio approva e manda agli Uffici per l’organizzazione e per tutte le incombenza previste. - Il Consigliere Tesoriere, con riferimento alle delibere del Consiglio del 1° e dell’8 ottobre 2009 relative all’acquisto di un nuovo programma di contabilità e alla successiva decisione di far verificare dal sistemista informatico di fiducia dell’Ordine la completa compatibilità con il sistema in dotazione al Consiglio delle due proposte pervenute dalle Società Blucrm e Gisa, invita i Consiglieri a visionare le relazioni del predetto consulente informatico e del consulente contabile dell’Ordine che ha provveduto a far distribuire. Il Signor Virgilio Sabatini, sistemista informatico dell’Ordine, in data 12 novembre 2009, ha relazionato al Consiglio che era più opportuno acquistare il programma fornito dalla Società Gisa perchè tale applicativo “gira” in maniera nativa su Power System i5, macchina in dotazione all’Ordine. Il Dott. Spoti, consulente contabile dell’Ordine, nella relazione depositata riferisce di aver contattato i Responsabili Amministrativi di due Enti che utilizzano il programma della Società Gisa e precisamente: il Dott. Cangemi dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e la Dott.ssa Mengucci dell’Ente Aeroclub d’Italia, i quali si sono dichiarati soddisfatti del programma di contabilità. Il Consiglio ne prende atto e delibera l’acquisto del programma di contabilità proposto dalla Società Gisa. Consigli Giudiziari della Corte di Appello di Roma: eventuale rinnovo incarichi - Il Consigliere Tesoriere, nell’ottica di garantire una turnazione dei rappresentanti del Consiglio in seno al Consiglio Giudiziario della Corte di Appello di Roma, anche alla luce del fatto che il Consiglio è stato da poco rinnovato, ritiene che sarebbe opportuno procedere alla rinnovazione degli incarichi. Comunica che il Consigliere Cipollone ha espresso la sua disponibilità a rimettere il proprio mandato. Il Consigliere Cerè, premesso di aver preso atto dello spirito con il quale il Consigliere Tesoriere ha fatto la sua comunicazione, nega il proprio consenso a rimettere il mandato e si stupisce della comunicazione, reputandola sconveniente e dichiarando che non le piacciono le prese in giro anche alla luce del fatto che non le sono state intestate alcune delle Commissioni di studio, dopo dieci anni di attività da Consigliere. Il Consigliere Vaglio dichiara di non condividere il senso della comunicazione. Il Consiglio ne prende atto. Comunicazioni dei Consiglieri - Il Presidente e il Consigliere Condello comunicano i nomi dei Colleghi che hanno dato la disponibilità a far parte della Commissione di Diritto Fallimentare e Procedure Concorsuali: Coordinatori: Avv.ti Antonio Conte e Domenico Condello Coordinatore Vicario: Avv. Tommaso Marvasi FORO ROMANO 1-2/2010 05_attivita del consiglio_1.pmd 117 117 17/08/2010, 13.40 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO Componenti: Avv.ti Marco Antonelli, Andrea Maria Azzaro, Stefania Bellei, Massimo Bottari, Daniela Campus, Giorgio Condemi, Antonio D’Agostino, Fabio De Angelis, Sergio De Felice, Alessandro Di Majo, Riccardo Di Pasquale, Walter Feliciani, Giuseppe Femia, Elisabetta Ferrini, Fabrizio Gizzi, Luca Gratteri, Nicolò Grisolia, Mario Guido, Giuseppina Ivone, Marina La Ricca, Roberto Marraffa, Laura Matteucci, Luisa Melara, Andrea Melucco, Aldo Mongiello, Maria Virginia Perazzoli, Dante Picca, Fabrizio Ranieri, Paola Remigi, Riccardo Riedi, Carlo Romeo, Antonio Spataro, Emanuele Squarcia, Patrizia Velletri, Jacopo Vivaldi, Eleuterio Zuena. Il Consiglio ne prende atto e approva. - Il Consigliere Segretario Murra e il Consigliere Nesta comunicano di aver integrato la Commissione Diritto e Procedura Civile con i Colleghi: Avv.ti Giuseppe Franchitti e Francesco Piselli. Il Consiglio ne prende atto e approva. - Il Consigliere Arditi di Castelvetere, quale Coordinatore della Commissione Sportiva, comunica che in data 13 maggio 2010, alle ore 20.30, presso il Campo Testa (Tor di Quinto) si svolgerà una partita di calcio in memoria di Valentina Straccia. Il ricavato della manifestazione, riferisce il Consigliere Cipollone –effettivo organizzatore dell’evento- verrà devoluto in beneficienza all’Ospedale S. Maria della Misericordia di Udine (Reparto di Pediatria – Settore Oncologia Pediatrica), per la ricerca della cura contro i tumori cerebrali infantili. Il Consigliere Arditi di Castelvetere chiede che, all’evento, venga data divulgazione attraverso gli strumenti del Consiglio. Il Consiglio delibera che l’evento venga pubblicato sul sito dell’Ordine e stanzia un contributo di euro 2.000,00. - Il Consigliere Arditi di Castelvetere, quale Coordinatore della Commissione Sportiva, 118 05_attivita del consiglio_1.pmd dichiara che –per la carica di Coordinatore Vicario della medesima- viene nominato l’Avv. Massimiliano Venceslai, che sostituirà l’Avv. Nicola Colavita, designato per altre funzioni. Il Consigliere Arditi di Castelvetere comunica di integrare la Commissione Sportiva con l’inserimento degli Avv.ti Francesco Consalvi e Pierpaolo Pucci. Il Consiglio ne prende atto e approva. - I Consiglieri Arditi di Castelvetere e Fasciotti comunicano di integrare la Commissione Famiglia con l’inserimento degli Avv.ti Alessandra Giuliani e Daniele Villa. Il Consiglio ne prende atto e approva. - Il Consigliere Cipollone, in relazione alla nota in data 6 aprile 2010 del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, Direzione Casa di Reclusione di Rebibbia con la quale viene richiesto se l’Ordine di Roma intenda ricevere la comunicazione dell’intervenuta nomina dei difensori da parte di detenuti, rileva che il Consiglio con delibera del 3 dicembre 2009 ha ritenuto di non effettuare gli adempimenti prospettati dal predetto Dipartimento. Fa inoltre rilevare che la decisione del nostro Consiglio, che ricalcava quella di altri Ordini Forensi Territoriali, tra cui quello di Firenze e Palermo, è stata poi adottata da quasi tutti gli Ordini forensi in campo nazionale. Il Consiglio prende atto della relazione del Consigliere Cipollone e dispone di inviare la delibera del 3 dicembre sull’argomento all’Amministrazione istante. - Il Consigliere Condello, Coordinatore della Commissione Mediazione per la Conciliazione delle Controversie Civili e Commerciali, informa il Consiglio di aver contattato la Direzione Generale del Ministero della Giustizia per attivare l’organismo di mediazione e l’ente di formazione dei Mediatori ai sensi del D.lgs. n. 28/2010. I nuovi decreti ministeriali, FORO ROMANO 1-2/2010 118 17/08/2010, 13.40 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO previsti da detto Decreto Legislativo, con le disposizioni di attuazione dei nuovi organismi ex artt. 16 e 19, sono in fase di emanazione. In attesa è già possibile procedere con l’iscrizione del Consiglio tra gli Organismi di Conciliazione e gli Enti di formazione come regolati dai D.M. nn. 222/2004 e 223/2004. Il Consigliere Condello chiede al Consiglio di essere autorizzato a procedere con gli adempimenti necessari, previsti da detta normativa, per procedere all’iscrizione del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma tra i soggetti di cui alle normative suindicate. Il Consiglio, dato atto, autorizza il Consigliere Condello, mandando al Presidente di valutare l’opportunità di fondere le Commissioni Mediazione e Conciliazione, allo stato distinte. - Il Consigliere Condello, Delegato ai rapporti con il Consiglio Nazionale Forense, informa il Consiglio di aver incontrato il Consigliere Nazionale Avv. Nicola Bianchi, delegato dal Presidente Guido Alpa, con riferimento al protocollo d’intesa che il C.N.F. ha in fase di sottoscrizione con il Ministero delle Entrate e il Consiglio di Presidenza della Giustizia Tributaria. Il protocollo prevede la costituzione di un gruppo di lavoro da parte del Consiglio Nazionale Forense, con l’assistenza del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma, per la realizzazione, sperimentazione e verifica del progetto di sperimentazione del processo Tributario Telematico. Per tutte le dette operazioni di sperimentazione dovranno essere individuati e designati, dopo la sottoscrizione del protocollo da parte delle competenti Autorità, alcuni Avvocati romani tributaristi. Il Consiglio ne prende atto. - Il Consigliere Condello comunica i nominativi di altri Colleghi che hanno dato la disponibilità a collaborare con la Commissione Mediazione: Avv.ti Viviana Bucarelli, Giu- seppina Capranica, Luca Cesaretti, Domenico Marconi, Andrea Zanello. Il Consiglio ne prende atto. - I Consiglieri Condello e Graziani riferiscono di avere avuto un incontro con il Dott. Cottone (Magistrato addetto al Gruppo di Coordinamento per il Processo Civile Telematico) per analizzare gli aspetti che riguardano le modalità di utilizzo di tale metodologia. Nel corso dell’incontro, è stato sottolineato che, dopo un iniziale incremento, il numero degli invii degli atti per via telematica ha mostrato una notevole flessione. Nel corso della riunione è stato sottolineato che il Processo Civile Telematico necessita sia di propaganda dell’iniziativa, sia di istituzione di punto informativo anche presso il Tribunale, sia di incontri informativi e didattici rivolti ai Colleghi. Anche per conto della sezione di tribunale di appartenenza, il Dott. Cottone ha dichiarato la disponibilità (propria e di altri magistrati coinvolti nel progetto del PCT) a partecipare a incontri formativi nel corso dei quali divulgare le modalità dell’utilizzo telematico per il deposito degli atti. Il Dott. Cottone ha peraltro indicato: a) l’esigenza di acquisire dal Punto di Accesso l’indicazione dei flussi relativi agli invii telematici effettuati dall’inizio dell’anno 2010; b) l’esigenza di acquisire l’elenco delle PEC degli iscritti all’Ordine di Roma per utilizzarle ai fini delle comunicazioni con gli ausiliari del giudice del processo esecutivo; c) il probabile avvio (stante la prossima sperimentazione ai Tribunali di Napoli e Genova) del pagamento telematico del contributo unificato per atti giudiziari; d) l’avvio del Processo Civile Telematico presso la Sezione Fallimentare del Tribunale di Roma, limitatamente a limitati procedimenti e sotto la cura del Giudice Delegato Dott. Ruggiero; e) la prossima disponibilità di un punto informativo sul Processo Civile Telematico, presso il quale possano divulgarsi le metodologie del PCT e possano risolversi le problematiche più elementari FORO ROMANO 1-2/2010 05_attivita del consiglio_1.pmd 119 119 17/08/2010, 13.40 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO rappresentate dai colleghi. Necessitando uno stretto monitoraggio delle iniziative da condursi, con il Dott. Cottone sono state individuate le date del 10 maggio, 24 maggio, 7 giugno e 21 giugno 2010 per ulteriori incontri di ragguaglio sulle problematiche del Processo Civile Telematico. I Consiglieri Condello e Graziani chiedono al Consiglio di confermare l’incarico (già attribuito nello scorso biennio) agli avvocati Piero Compagnoni, Antonio Labate e Massimo Pagliari per seguire i lavori del Gruppo di Coordinamento per il Processo Civile Telematico. I Consiglieri Condello e Graziani comunicano inoltre che, grazie all’apporto dei componenti della Commissione Informatica, appare possibile organizzare eventi formativi (con attribuzione di crediti formativi per i partecipanti), relativamente ai quali verranno tempestivamente comunicati al Consiglio il calendario e i relatori. Il Consiglio conferma l’incarico attribuito e approva. - I Consiglieri Condello e Graziani comunicano al Consiglio di aver incontrato a Baveno (durante la Conferenza della Cassa Forense) il responsabile della gestione informatica del sito web del Consiglio, Dott. Fabbrini della Società Lextel e di aver, con lo stesso e alla presenza di un programmatore, analizzato la possibilità di un immediato restyling del sito per renderlo più “efficiente”, più “funzionale” e più “navigabile”. I Consiglieri Condello e Graziani hanno concordato con il responsabile Lextel di predisporre una proposta di sistemazione del sito web, in attesa di rivedere completamente il portale e di adeguarlo alle nuove possibili utilizzazioni e alle nuove tecnologie, per consentire la presentazione della nuova versione, entro pochi giorni, al Consiglio. Il Consiglio, ferma restando l’esigenza di rinnovare completamente il portale, autorizza i due Consiglieri delegati a lavorare per un primo intervento di modifica del sito, che lo renda più fruibile. 120 05_attivita del consiglio_1.pmd - I Consiglieri Condello e Graziani riferiscono di avere organizzato sei eventi formativi in tema di Posta Elettronica Certificata e Processo Civile Telematico, da tenersi i prossimi mercoledì 12 e 26 maggio, 9 e 23 giugno, 14 e 21 luglio, tutti presso la Sala Conferenze del Centro Studi del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma, dalle ore 12.30 alle ore 14.30, con attribuzione di n. 2 crediti formativi ai partecipanti. Relatori saranno i Componenti della Commissione Informatica. Il Consiglio ne prende atto e approva. - Il Consigliere Fasciotti riferisce sulle istanze di ammissione al patrocinio a spese dello Stato n. 156 del 14 gennaio 2010, n. 1338 del 13 aprile 2010 e n. 1400 del 15 aprile 2010, presentate dal Sig. (omissis) al Consiglio dell’Ordine. Il Consigliere Fasciotti ha rilevato che: - nelle predette istanze l’importo dei redditi percepiti non risulta precisato; - l’autocertificazione in domanda sub 2 non corrisponde all’indicazione del reddito nella prima parte descrittiva. Considerato che: - la comunicazione della Guardia di Finanza – I Gruppo Roma – 3° Nucleo Operativoprot. n. 0403617/09 del 3 novembre 2009 evidenzia “che è stata inoltrata comunicazione di notizia di reato alla Procura della Repubblica in ordine all’ipotesi di reato di cui all’art. 125 del DPR 115/2002"; - non è dato ricavare l’eventuale manifesta infondatezza delle pretese atteso che sembra necessario l’esame di tutti gli atti processuali svolti anche in considerazione delle precedenti pronuncie nello stesso tipo di causa con esito negativo per il Consiglio Il Consiglio rigetta le sopracitate istanze e rimette gli atti alla Guardia di Finanza – I Gruppo Roma – 3° Nucleo Operativo. FORO ROMANO 1-2/2010 120 17/08/2010, 13.40 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO - Il Consigliere Fasciotti comunica, anche dopo aver effettuato una specifica audizione con il Collega (omissis) che chiedeva di ottenere notizie in merito, che –per quanto riguarda la situazione debitoria del Comune di Roma in relazione alle posizioni anteriori al 28 aprile 2008– la legge n. 42 del 26 marzo 2010 ha convertito il decreto legge (n. 2 del 2010) relativo agli Enti locali, inserendo un comma 8/bis che stabilisce in particolare le seguenti novità: a) Il Commissario Straordinario del bilancio del Comune di Roma non è più il Sindaco bensì dovrà essere nominato un nuovo soggetto entro il 28 aprile p.v. con apposito decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri; b) il nuovo Commissario Straordinario procede alla ricognizione della massa attiva e passiva prevista dal Piano di rientro di cui al D.L. n. 112 del 2008; c) con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri sono fissati i nuovi termini per la deliberazione del bilancio di previsione dell’anno 2010 e per l’approvazione del rendiconto relativo all’esercizio del 2009; d) la gestione commissariale del Comune assume, con bilancio separato rispetto a quello della gestione ordinaria, tutte le obbligazioni derivanti da fatti o atti posti in essere sino alla data del 28 aprile 2008, anche qualora le stesse siano accertate e i relativi crediti siano liquidati con sentenze pubblicate successivamente alla medesima data. Il Consiglio ne prende atto. - Il Consigliere Fasciotti comunica di aver integrato la Commissione Responsabilità Civile con i seguenti Colleghi: Avv.ti Luca Bergamini, Alessandro Ciciarelli, Francesco De Benedictis, Marco De Fazi, Antonio Sbardella. Il Consiglio ne prende atto e approva. - Il Consigliere Graziani riferisce che la Commissione Giovani e Sportello ha organizzato tre eventi formativi da tenersi i prossimi 5 maggio (in tema di deontologia per giovani avvocati), il 9 giugno (in tema di Previdenza Forense per giovani avvocati), e il 7 luglio (in tema di Ordinamento forense per giovani avvocati), tutti presso l’Aula Avvocati del Consiglio al Palazzo Di Giustizia, dalle ore 14.30 alle ore 16.30, con attribuzione di n. 2 crediti formativi ai partecipanti. Relatori previsti saranno i Consiglieri della Commissione Deontologia e della Commissione Giovani, coadiuvati dai Componenti della Commissione Giovani e –per la materia previdenziale- il Consigliere Condello e personale esperto della Cassa Forense. Il Consiglio ne prende atto e approva. - Il Consigliere Graziani riferisce che, a seguito di recente riorganizzazione dell’Agenzia delle Entrate, è stato istituito l’Ufficio Territoriale Direzione Provinciale di Roma 1. Per effetto di ciò, la ricerca dei dati necessari per la registrazione dei provvedimenti degli Uffici Giudiziari romani deve essere fatta selezionando l’Ufficio “Roma 2 Aurelio UT DPRM1” e non più il precedente Ufficio “Roma 2”. Il Consigliere Graziani suggerisce di dare notizia di ciò ai Colleghi tramite inserimento della notizia sul sito internet del Consiglio e invio di comunicazione via posta elettronica. Il Consiglio ne prende atto e approva. - Il Consigliere Graziani riferisce in ordine alla prospettiva di fornire ai Colleghi la connessione internet presso gli Uffici Giudiziari (Giudice di Pace, Tribunale Penale, Tribunale Civile e Ufficio Notifiche). L’accesso ad internet può essere fruito in ottemperanza alle prescrizioni di legge (“decreto Pisanu” D.L. n. 144/05 convertito in L. n. 155/05, alla normativa ministeriale sulla fornitura di servizi al pubblico Wi-Fi (rif. Decr. Min. Comunicazioni del 28 maggio 2003 e succ. modif., D.lgs n.259/03) e in necessaria collaborazione con un operatore di telecomunicazioni (Unidata, partner del progetto RomaWireless). La metodologia di connessione è basata su installazione di punti di accesso FORO ROMANO 1-2/2010 05_attivita del consiglio_1.pmd 121 121 17/08/2010, 13.40 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO (“hot spot”), da collocarsi presso le sedi giudiziarie. Trovandosi nel raggio di azione di tali “hot spot”, l’avvocato può collegarsi ad una pagina web in cui inserire le credenziali di accesso rilasciate dal Consiglio ai propri iscritti. Immesse le credenziali di accesso esatte, il sistema riconosce l’utente e apre l’accesso ad internet. Il servizio di accesso resta sempre disponibile e gratuito per un massimo prestabilito (nel caso esaminato, si ipotizza un limite di 60 minuti al giorno per ciascun iscritto; tale termine appare certamente adeguato, in considerazione del fatto che la presenza negli uffici giudiziari è, di fatto, circoscritta a mezza giornata). Il tipo di connessione è fruibile con tutti gli apparecchi dotati di connessione “senza fili” (quali sono i notebook, netbook, palmari, PDA, cellulari, ecc., usualmente in commercio). La consultazione dell’operatore telefonico Unidata S.p.A. e del fornitore Lextel S.p.A. ha consentito di acquisire l’indicazione del costo annuale complessivo -per ciascuna sede che si voglia irradiare- di euro 800,00 (oltre IVA) per la fornitura e installazione di quanto necessario per disporre del servizio (una linea ADSL2+ su nuova linea dati, fino 10Mbps download, fino a Mbps upload e con 256Kbps banda minima garantita su rete Unidata, un Mini Access Point Wi-Fi 802.11 e un sistema software per la gestione delle procedure di autenticazione e accesso alla rete del cliente mediante inserimento delle credenziali in una pagina web personalizzata). Il Consiglio rinvia alla prossima adunanza delegando i Consiglieri Condello e Graziani a riferire. - Il Consigliere Nesta comunica che ha integrato la Commissione Proprietà, Locazione, Urbanistica con i seguenti Colleghi: Avv.ti Carlo Cecchi, Sebastiano Lefevre, Paolo Leoni, Chiara Mammoliti, Barbara Pucci, Pierpaolo Pucci, Domenica Claudia Puntoriero, Maurizio Savioli, Luciano Spinoso, Vincenzo Squillaci, Barbara Stanchi, Salvatore Vitale. Il Consiglio ne prende atto e approva. - Il Consigliere Rossi comunica di aver 122 05_attivita del consiglio_1.pmd aggiunto ai Componenti della Commissione Deontologica, già precedentemente indicati, i nominativi degli Avvocati Francesco La Cava e Mauro Monaco. Il Consiglio ne prende atto e approva. - Il Consigliere Rossi comunica che è giunta richiesta da parte di alcuni avvocati polacchi di essere ricevuti dal Consiglio nella mattinata del 17 maggio p.v. per un incontro avente ad oggetto il sistema ordinamentale italiano. Il Consiglio ne prende atto e delibera offrire agli ospiti polacchi un cocktail. Ammissione in via provvisoria e temporanea al patrocinio a spese dello Stato - Su relazione del Consigliere Fasciotti vengono ammessi al patrocinio a spese dello Stato, in via anticipata e provvisoria, ex art.126 D.P.R. 115/2002 i richiedenti, come da elenco allegato al presente verbale. Lo stesso elenco reca anche i nominativi dei richiedenti non ammessi al patrocinio a spese dello Stato. Approvazione dei verbali nn. 14 e 15 delle adunanze del 15 e del 20 aprile 2010 - Dato atto che a ciascun Consigliere ne è stata consegnata copia, il Consiglio approva i verbali nn. 14 e 15 delle adunanze del 15 aprile e del 20 aprile 2010. Pratiche disciplinari - Il Consigliere Condello propone di archiviare la pratica disciplinare n. 26/2010 S, che gli è stata assegnata in data 25 febbraio 2010, in quanto instaurata a seguito di esposto anonimo. Il Consiglio approva. (omissis) Pareri su note di onorari (omissis) FORO ROMANO 1-2/2010 122 17/08/2010, 13.40 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO Pratiche disciplinari - Si dà atto che nel corso dell’adunanza sono state distribuite a tutti i Consiglieri le bozze dei provvedimenti di archiviazione e di apertura di procedimento disciplinare che verranno discusse nella prossima adunanza. Pareri su note di onorari - Si dà atto che nel corso dell’adunanza sono stati espressi 71 pareri su note di onorari: (omissis) ADUNANZA DEL 29 APRILE 2010 TENUTA ALBO AVVOCATI Iscrizioni Albo ordinario n. Passaggi dall’Elenco Speciale all’Albo Ordinario n. Cancellazioni per decesso n. a domanda n. per trasferimento n. Nulla osta al trasferimento n. 7 24 All’adunanza hanno partecipato il Presidente Antonio Conte, il Consigliere Segretario Rodolfo Murra, il Consigliere Tesoriere Francesco Gianzi, nonchè i Consiglieri Alessandro Cassiani, Giovanni Cipollone, Goffredo Maria Barbantini, Sandro Fasciotti, Paolo Nesta, Domenico Condello, Alessandro Graziani, Mauro Vaglio, Livia Rossi, Donatella Cerè, Pietro Di Tosto, Cristiana Arditi di Castelvetere. Proc.disc. nn.7898-8015 nei confronti dell’Avv. (omissis) (omissis) Pratiche disciplinari (omissis) 3 7 1 1 Approvazione del verbale n. 16 dell’adunanza del 22 aprile 2010 n. n. n. 3 4 60 n. 60 PARERI Emessi n. 1 TENUTA REGISTRO PRATICANTI Iscrizioni n. 5 Abilitazioni n. 9 Revoche abilitazioni per decorrenza di termini n. 2 Cancellazioni a domanda n. 2 Nulla osta al trasferimento n. 1 Compiuta pratica n. 14 DISCIPLINA Pratiche disciplinari trattate in dibattimento aperture proc. disciplinare archiviazioni SEGRETERIA Aut. alle notifiche dirette - Dato atto che a ciascun Consigliere ne è stata consegnata copia, il Consiglio approva il verbale n. 16 dell’adunanza del 22 aprile 2010. Comunicazioni del Presidente - Il Presidente riferisce sulla nota del Presidente dell’Organismo Unitario dell’Avvocatura Italiana, Avv. Maurizio de Tilla, pervenuta in data 22 aprile 2010, con la quale relaziona sugli ultimi suoi interventi mediatici finalizzati a richiedere le modifiche al alla legge delega n. 69/2009 che non fa alcuna menzione alla obbligatorietà della media-conciliazione, così come stabilito dal decreto legislativo n. 28 del 4 marzo 2010. Il Consiglio ne prende atto e dispone inviarsi all’Organismo Unitario dell’Avvocatura Italiana la propria delibera sulla mediazione assunta nell’adunanza scorsa. - Il Presidente riferisce sulla nota dell’Avv. FORO ROMANO 1-2/2010 05_attivita del consiglio_1.pmd 123 123 17/08/2010, 13.40 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO (omissis), pervenuta in data 19 aprile 2010, accompagnatoria delle proposte dallo stesso formulate per risolvere i problemi che affliggono l’Avvocatura e delle quali chiede al Consiglio di farsi carico e di estenderle ai Consiglieri. Il Consiglio delega il Consigliere Segretario a rispondere al Collega (omissis) facendogli presente che gli argomenti che egli sottopone sono tutti all’ordine del giorno. Comunicazioni del Consigliere Segretario - Il Consigliere Segretario riferisce che tutti gli Uffici del Consiglio sono stati dotati di Posta Elettronica Certificata. Propone, pertanto, di inviare l’ordine del giorno per le adunanze del Consiglio tramite detto sistema, con esclusione dei Consiglieri che ancora non ne sono dotati ai quali verrà trasmesso per fax. Il Consigliere Di Tosto fa presente che può capitare di non aprire la propria casella di posta elettronica per qualche giorno di seguito e, quindi, ritiene opportuno riflettere bene su questa iniziativa. Il Consigliere Cerè si dichiara contraria non comprendendo la ragione della comunicazione in esame. Il Consigliere Segretario, osservando che non si può, a pena di incoerenza, da un lato lottare per le innovazioni tecnologiche in favore dell’Avvocatura e dall’altro allegare contrarietà a che sia proprio il Consiglio a dare dimostrazione di efficienza sul punto, propone allora di effettuare per i primi tempi un sistema binario (fax/mail in contemporanea). Chi non ha ancora attivato la casella di posta elettronica certificata (anche se è bene ricordare che l’assolvimento di tale incombente costituisce un obbligo di legge), riceverà solo il fax. Il Consigliere Tesoriere reputa opportuno sperimentare il servizio, ma senza sopprimere l’invio dell’ordine del giorno a mezzo fax. Il Consiglio delibera di sperimentare l’invio dell’ordine del giorno mediante la posta elettronica certificata ma assicurando sino a 124 05_attivita del consiglio_1.pmd fine luglio p.v. l’invio contestuale anche a mezzo fax ad ogni Consigliere. - Il Consigliere Segretario comunica che in data 27 aprile 2010 presso l’Ordine dei Medici di Roma si è svolto un incontro operativo tra rappresentanti di quell’Ordine, della Camera di Conciliazione di Roma e del Comune di Roma, volto ad approfondire le tematiche relative all’avvio di un progetto che studi una mappa dei conflitti di tipo civico nella Capitale, anche alla luce delle esperienze raggiunte dalla Camera di Conciliazione, perchè se ne possa tener conto in sede di creazione di una collaborazione tesa alla formazione comune di soggetti specializzati nella conciliazione. A tal fine è stata redatta una bozza di protocollo di intesa, che il Presidente dovrebbe siglare, per dare avvio all’iniziativa. Il Consigliere Condello chiede di poter partecipare al gruppo di studio. Il Presidente non ha difficoltà a garantire l’inserimento del Consigliere Condello, fermo restando che è il Consigliere Segretario a rappresentare nell’iniziativa l’Ordine, trattandosi di protocollo d’intesa che riguarda l’attività della Camera di Conciliazione. Il Consiglio, dato atto, delibera l’inserimento del Consigliere Condello nel gruppo di lavoro di cui alla parte finale della bozza del protocollo di intesa, ed autorizza il Presidente alla relativa stipula. - Il Consigliere Segretario riferisce sulla nota dell’Organismo Unitario dell’Avvocatura Italiana, pervenuta in data 23 aprile 2010, accompagnatoria di un articolo giornalistico pubblicato su Il Sole 24 Ore relativo al parere negativo reso dai Parlamentari Pepe e Contento, in sede di Commissione Finanza alla Camera, nei confronti degli Avvocati in materia di apposizione del visto di conformità sulle scrittura contabili per i crediti superiori a 15.000,00 euro. Il Consiglio ne prende atto. FORO ROMANO 1-2/2010 124 17/08/2010, 13.40 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO - Il Consigliere Segretario riferisce sulla nota del Dott. Giorgio Santacroce, Presidente della Corte di Appello di Roma, pervenuta in data 22 aprile 2010, con la quale comunica di aver convocato per il 5 maggio p.v. alle ore 10.00 la Commissione di Manutenzione. Il Consiglio delibera di confermare la presenza del Consigliere Cipollone alla riunione, ma invita i Componenti della Commissione, appositamente nominata per affrontare i problemi della sede, a partecipare a quella riunione essendo stata posta all’ordine del giorno la questione di liberare locali in Viale Angelico, sui quali il Consiglio ha già espresso la propria contrarietà nell’incontro con il Presidente Carbone, Primo Presidente della Corte di Cassazione. - Il Consigliere Segretario riferisce sulle note dell’Avv. Arturo Pardi, Presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Ancona e dell’Unione Regionale Forense Marche, pervenute in data 19 e 26 aprile 2010 con le quali, pur auspicando correttivi che valorizzino il ruolo della classe forense nei regolamenti di attuazione della legge 69/2009 sulle Camere di Conciliazione, propone di evitare posizioni che possano portare gli avvocati ad essere isolati dall’opinione pubblica sostenendo l’idea di una categoria protesa solo ad alimentare contenzioso e, per quanto riguarda la mediazione, pur condividendo le perplessità manifestate in merito alla mancata revisione della difesa tecnica, contesta le iniziative di pieno contrasto all’impianto del decreto. Il Consiglio ne prende atto e delibera di inviare a tutti i Consigli dell’Ordine, nonchè alle Unioni Distrettuali, la propria deliberazione sulla mediazione, assunta nell’adunanza scorsa. - Il Consigliere Segretario riferisce di aver partecipato, in rappresentanza del Consiglio, alla Conferenza Nazionale dell’Associazione Italiana dei Giovani Avvocati, svoltasi ad An- cona, il 23 e il 24 aprile, sul tema “Il diritto Naturale. Precauzione e repressione nel diritto dell’ambiente”. Al Convegno, che si è tenuto nel bellissimo Teatro delle Muse, hanno partecipato numerosi e insigni relatori, tra i quali i professori Luciano Butti (Padova), Stefano Grassi (Firenze), Ugo Salanitro (Catania), Paolo Dell’Anno (L’Aquila), Franco Giampietro (Viterbo) e Filiberto Palumbo (Bari). Le due sessioni di lavoro del giorno 23 sono state coordinate rispettivamente dalle giornaliste Cristina Cappuccini (di Diritto e Giustizia) e Simona D’Alessio (Italia Oggi), e introdotte da noti esponenti dell’A.I.G.A. (Antonio Violanti, Segretario Nazionale e Antonella Bona, della Giunta Nazionale). La tavola rotonda, tenutasi il giorno successivo, coordinata dalla giornalista Patrizia Macciocchi del Sole 24 Ore, ha visto invece la qualificata presenza di esponenti del mondo politico (On.le Mauro Libè), di quello giudiziario (Alberto Cisterna, Consigliere della Direzione Nazionale Antimafia) e forense (Maurizio de Tilla e, appunto, il Consigliere Segretario Rodolfo Murra). I lavori si sono conclusi con la relazione finale del Presidente Nazionale dell’A.I.G.A. Giuseppe Sileci. La sera del venerdi è stata allietata da una splendida cena di gala svoltasi nel suggestivo Fortino Napoleonico di Portonovo di Ancona. Il Consiglio ne prende atto e ringrazia il Consigliere Segretario. - Il Consigliere Segretario comunica che, nella qualità di Coordinatore della Commissione di Diritto e Procedura Civile insieme al Consigliere Nesta, ha organizzato un Seminario di studio che si svolgerà il 19 maggio p.v. presso l’Aula Consiliare sul tema “Il riparto di giurisdizione. Le applicazioni in tema di sanzioni amministrative”. Il Convegno, che tiene a margine della presentazione di un volume edito sull’argomento, vedrà la partecipazione come Relatore un Magistrato di Cassazione (Dott. E. Lupo), di tre Professori Universitari FORO ROMANO 1-2/2010 05_attivita del consiglio_1.pmd 125 125 17/08/2010, 13.40 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO (Prof.ri G. Verde. M. Clarich, N. Rascio), del Presidente Conte e dello stesso Consigliere Segretario. Il Consiglio approva l’iniziativa disponendo la pubblicazione della locandina sul sito e la stampa di manifesti. Autorizzazioni ad avvalersi delle facoltà previste dalla legge 21 gennaio 1994 n.53 Il Consiglio - Viste le istanze presentate dai seguenti professionisti: Avv.ti Barbara Castronuovo, Roberta Castronuovo, Claudio Cirielli, Daria Colica, Simonetta De Julio, Paolo De Luca, Cristiana Di Loreto, Milli Valentina D’Ovidio, Gianluca Fedeli, Luigi Maria Federici, Luca Fontana, Elisabetta Giannubilo, Francesca Girolami, Alessandro Kusturin, Dalila Loiacono, Francesco Malatesta, Laura Mattarella, Guido Parenti, Maurizio Poli, Loriana Porsi, Barbara Resedi, Carmela Salvo, Raffaella Turini, Eleonora Zazza, autorizza i professionisti sopraindicati, ai sensi dell’art. 7 della Legge n.53/1994, ad avvalersi delle facoltà di notificazione previste dalla citata legge. - Il Consigliere Segretario riferisce sulla nota dell’Avv. Ingrid Meeussen dello Studio Legale LVP LAW di Bruxelles, pervenuta in data 22 aprile 2010, con la quale propone uno stage ad alcuni praticanti avvocati italiani dal 15 giugno al 15 novembre 2010. Chiede, pertanto di divulgare l’iniziativa. Il Consiglio accoglie la richiesta. - Il Consigliere Segretario riferisce sulla nota dell’Ufficio Nazionale per il Servizio Civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri, pervenuta in data 28 aprile 2010 con la quale chiede, ai sensi dell’art. 84 del D. Lgs. n. 163/2006 -Codice dei contratti pubblici- una rosa di candidati, con almeno dieci anni di iscrizione all’Albo, per formare un elenco di avvocati per la composizione di commissioni 126 05_attivita del consiglio_1.pmd giudicatrici di appalto. Il Consigliere Segretario sensibilizza i singoli Consiglieri a nominare colleghi veramente esperti nella materia di procedure a evidenza pubblica, onde evitare di mandare in Commissioni di gara avvocati inadatti, che poi si trovano in difficoltà dinanzi ad altri Commissari specialisti. Il Consiglio ne prende atto e designa gli Avv.ti Lucio Anelli, con studio a Roma, in Via della Scrofa n. 47, Tommaso Di Nitto, con studio a Roma, in Via Taranto n. 58, Sebastiana Dore, con studio a Roma, in Via Principessa Clotilde n. 2, Luigi D’Ottavi, con studio a Roma, in Via del Tempio di Giove n. 21, Stefano Duranti, con studio a Roma, in Viale Giuseppe Mazzini n. 11, Raffaele Izzo, con studio a Roma, in Lungotevere Marzio n. 3, Antonio Lirosi, con studio a Roma, in Via delle Quattro Fontane n. 20, Monica Scongiaforno, con studio a Roma, in Via Postumia n. 3, Roberto Volpi, con studio a Roma, in Via dei Pontefici n. 3. - Il Consigliere Segretario riferisce sulla nota dell’Avv. Francesco Belloni, pervenuta in data 26 aprile 2010, con la quale chiede l’intervento del Consiglio per risolvere l’annoso problema dei parcheggi nella zona del Tribunale Civile di Roma. In particolare riferisce che, in questo periodo, varie strade limitrofe al Tribunale sono transennate da settimane senza che ci siano lavori in corso. Il Consiglio delibera di sensibilizzare il Municipio territorialmente competente, delegando all’invio di una missiva il Consigliere Segretario. - Il Consigliere Segretario riferisce che il difensore del Consiglio Avv. Nicola Ianniello nel giudizio dinanzi al TAR proposto dal Sig. (omissis) contro un provvedimento di revoca della concessione del patrocinio a spese dello Stato ha comunicato che, con ordinanza n. 1724 del 22 aprile scorso, la III Sezione del FORO ROMANO 1-2/2010 126 17/08/2010, 13.40 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO TAR ha accolto la domanda cautelare nella parte in cui ha ordinato al Consiglio di procedere alla comunicazione di avvio del procedimento che è mancata nella specie. Il Consigliere Segretario osserva da un lato che la procedura in caso di revoca deve d’ora in poi prevedere, in via generalizzata, la comunicazione di avvio e, dall’altro, che nel caso specifico occorre che il Consigliere Delegato convochi formalmente l’interessato, ne raccolga le deduzioni, e poi riferisca al Consiglio al fine di adottare un nuovo procedimento nel rispetto del c.d. giusto procedimento. Il Consigliere Segretario reputa inopportuno proporre impugnazione ed essendo, invece, doveroso per un Ente Pubblico applicare con rigore i princìpi generali della Legge 7 agosto 1990 n. 241. Il Consiglio, dato atto, delibera di prevedere che prima di adottare provvedimenti di revoca dell’ammissione sia data comunicazione, ex art. 7 L. n. 241/90, all’interessato; delibera, altresì, di delegare il Consigliere Fasciotti a inviare comunicazione di avvio del procedimento all’interessato con assegnazione di termine pari a venti giorni per deduzioni e a riferire poi in Consiglio per l’adozione dei conseguenti provvedimenti. L’estratto della presente verrà trasmesso al difensore del Consiglio nel giudizio in questione davanti al Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio. Comunicazioni del Consigliere Tesoriere - Il Consigliere Tesoriere, in relazione agli importi richiesti per il servizio delle difese d’Ufficio dall’Associazione Nazionale Forense e dalla Camera Penale, comunica di aver sentito i Presidenti delle due Associazioni i quali hanno redatto una relazione sull’attività svolta negli ultimi anni, che si allega. Alla luce di quanto sopra propone di retribuire l’attività come dalle richieste precedentemente giunte al Consiglio. Il Consigliere Cerè, non conoscendo quanto sia il risparmio effettivo mediante gestione diretta e rilevando che il Consigliere Tesoriere non ha redatto come promesso alcuna relazione al riguardo, osservato che il servizio svolto dai due organismi è meritorio ed è in ausilio agli avvocati d’ufficio, esprime il parere che questo servizio debba continuare nello stesso modo. Il Consiglio delibera di riconoscere, a mero titolo di rimborso spese e solo per spirito conciliativo (senza assunzione quindi di responsabilità), quanto richiesto dall’Associazione Nazionale Forense e dalla Camera Penale di Roma, a valere sino al 30 giugno 2010. Si riserva di gestire in proprio il servizio a decorrere dal 1° luglio 2010, il che comporterà riduzione di costi. Proc.disc. n.7936 nei confronti dell’Avv. (omissis) (omissis) Proc.disc. n.8079 nei confronti dell’Avv. (omissis) (omissis) Audizione Avv. (omissis) – parere n. 2520 (omissis) Audizione Avv. (omissis) – pareri dal n. 3036 al n.3038 (omissis) Audizione Avv. (omissis) - parere n. 3151 (omissis) Iscrizioni nell’Albo degli Avvocati; iscrizioni nel Registro dei Praticanti; abilitazioni; cancellazioni; nulla-osta per il trasferimento; certificati di compiuta pratica - Il Consigliere Barbantini relaziona sulle pratiche di iscrizione e di cancellazione, sui FORO ROMANO 1-2/2010 05_attivita del consiglio_1.pmd 127 127 17/08/2010, 13.40 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO nulla-osta al trasferimento e sui certificati di compiuta pratica. All’esito il Consiglio delibera quanto segue. (omissis) Dott.ssa (omissis) - Il Consigliere Barbantini riferisce al Consiglio sulla richiesta della Dott.ssa (omissis), Praticante Avvocato, iscritta nel Registro dei Praticanti Avvocati di Roma, di poter effettuare la pratica forense all’estero per un periodo di sei mesi (precisamente il terzo semestre di pratica forense), presso lo studio legale dell’Avv. (omissis), nella sede di Parigi, 111 rue Saint Antoine 75004. Precisa che l’attività consiste nella collaborazione con lo studio legale per l’approfondimento di tematiche riguardanti il diritto internazionale privato e che l’occasione si è presentata in quanto vincitrice, presso l’Università degli Studi di Roma Tre, della borsa di studio “Leonardo da Vinci”. Il Consigliere Barbantini, visto il regolamento di pratica forense approvato da questo Consiglio il 5 febbraio 2009 e anche alla luce dell’approvazione della Convenzione relativa all’espletamento del tirocinio e stages formativi equiparati allo svolgimento della pratica forense presso uffici giudicanti e requirenti, ritiene che la richiesta della Dott.ssa (omissis) meriti accoglimento e chiede, pertanto, che il Consiglio autorizzi la medesima a effettuare il chiesto periodo di pratica presso lo studio dell’Avv. (omissis). Il Consiglio udita la relazione, ritenuta l’applicabilità al caso di specie della normativa regolamentare in essere, in accoglimento della richiesta; autorizza la Dott.ssa (omissis), iscritta nel Registro dei Praticanti Avvocati di Roma, a svolgere il terzo semestre di pratica, così come richiesto. Iscrizione dell’Ufficio legale “Servizi per la mobilità” nell’Elenco Speciale annesso all’Albo - L’art. 3 del R.D.L. 1578/1933 prevede 128 05_attivita del consiglio_1.pmd l’incompatibilità dell’esercizio della professione di avvocato con qualunque impiego od ufficio retribuito anche alle dipendenze di qualsiasi amministrazione o istituzione pubblica soggetta a tutela o vigilanza dello Stato, delle Provincie e dei Comuni. Peraltro, in tali ultime ipotesi possono essere iscritti nell’Elenco Speciale annesso all’Albo degli Avvocati, quei professionisti forensi facenti parte degli Uffici Legali istituiti sotto qualsiasi denominazione e in qualsiasi modo presso tali Enti relativamente alle cause e agli affari propri dell’Ente. Presupposti indispensabili per detta iscrizione sono: - che l’avvocato operi alle dipendenze di qualsiasi amministrazione o istituzione pubblica; - che presso tale istituzione sia costituito un Ufficio Legale. Per valutare la natura pubblicistica dell’istituzione concorrono considerazioni di carattere giuridico e di fatto da valutarsì caso per caso. Le recenti privatizzazioni, in base alle quali molti Enti si sono trasformati in S.p.A., condurrebbero a un superamento dell’impostazione che attribuiva natura privatistica alle S.p.A. anche quando il loro capitale fosse posseduto da Enti Pubblici che operano secondo modalità e con strumenti degli Enti Privati. Le suddette privatizzazioni hanno comportato l’affidamento di alcuni servizi pubblici, pur ritenuti essenziali, a S.p.A. le cui quote sono di pertinenza prevalente, se non esclusiva, di Enti Pubblici. E’ stato ritenuto che l’assoggettamento alla giurisdizione della Corte dei Conti, in materia di responsabilità patrimoniale per danno erariale, qualificherebbe come pubblica l’istituzione, non rilevando nè la natura privatistica dell’Ente nè la natura privatistica dello strumento contrattuale con il quale si sia costituito e attuato il rapporto in questione. FORO ROMANO 1-2/2010 128 17/08/2010, 13.40 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO L’esercizio dei servizi pubblici in forma societaria, alla stregua della formulazione dell’art. 22 della L. 142/90 (legge sulle autonomie locali), trasfuso nell’art. 35 del T.U. sugli Enti Locali, dimostrerebbe l’utilizzazione pubblicistica dei modelli societari specie quando l’Ente Pubblico detenga integralmente o prevalentemente le quote societarie. Nè può ricercarsi una diversa soluzione ricorrendo all’art. 3 della legge 218/90 per respingere le domande di iscrizione nell’Elenco Speciale di coloro che non facevano già parte dell’Ufficio Legale istituito presso l’Ente purchè, ovviamente, presso l’Ente sia stato istituito un Ufficio Legale distaccato e autonomo, con specifica trattazione degli affari dell’Ente e che il richiedente sia adibito a detto ufficio occupandosi, in via esclusiva, delle cause e degli affari legali dell’Ente stesso. La visione “tradizionale” secondo cui le S.p.A. -anche quando le loro azioni siano possedute da Enti Pubblici- costituiscano istituzioni private, è stata stravolta dalle cosiddette privatizzazioni sopra riportate. In sostanza, non è tanto il nome che va considerato ma l’effettività dello svolgimento di attività relativa all’esercizio di pubblici servizi da parte di dette S.p.A. Per procedere all’iscrizione nell’Elenco Speciale dell’Ufficio Legale dell’Ente e di quei legali che intendono patrocinare esclusivamente gli affari delle rispettive società di appartenenza, occorrerà, quindi, verificare la sussistenza dei seguenti requisiti, riferiti alle S.p.A. già Enti: a) che il capitale sociale sia posseduto interamente dallo Stato o in percentuale significativa; b) che esiste l’Ufficio Legale regolarmente costituito secondo i criteri di legge e conforme alle direttive stabilite da questo Consiglio con la delibera 28 ottobre 2004 (continuità dell’attività legale, verifica dell’organizzazione e della stuttura dell’Ufficio, svolgimento della funzione del legale nel rispetto dei criteri e dei principi di indipendenza e di non subordinazione alle strutture societarie, ecc.); c) che sia prevalente la vocazione pubblicistica della S.p.A., con riguardo allo svolgimento di un pubblico servizio e all’eventuale status di concessionaria di un pubblico servizio; d) che non svolga prevalentemente attività commerciale rispetto a quella principale. Occorrerà, quindi, procedere caso per caso all’esame della rispondenza di tutti questi requisiti nella S.p.A. per le quali i legali richiedono l’iscrizione del detto Elenco. Nel caso di servizi per la mobilità, detti requisiti appaiono sussistere: l’intero capitale sociale è detenuto per il 100% dall’ATAC S.p.A.; esiste l’Ufficio Legale, regolarmente costituito secondo i criteri di legge e conforme alle direttive stabilite da questo Consiglio con la delibera 28 ottobre 2004, il responsabile del quale riferisce direttamente con l’Amministratore Delegato; non appare in dubbio la prevalente, se non del tutto assoluta, vocazione pubblicistica della Società svolgendo la stessa servizi di indiscusso interesse pubblico sia in campo nazionale che in quello internazionale, volti al soddisfacimento di bisogni di interesse generale. Pertanto, il Consiglio, udita la relazione del Consigliere Barbantini, delibera di iscrivere l’Ufficio Legale dell’Ente “Servizi per la Mobilità” nell’Elenco Speciale annesso all’Albo, tenuto da questo Consiglio. Iscrizione dell’Ufficio legale “Terna” nell’Elenco Speciale annesso all’Albo - L’art. 3 del R.D.L. 1578/1933 prevede l’incompatibilità dell’esercizio della professione di avvocato con qualunque impiego o ufficio retribuito anche alle dipendenze di qualsiasi amministrazione o istituzione pubblica soggetta a tutela o vigilanza dello Stato, delle Provincie e dei Comuni. Peraltro, in tali ultime ipotesi, possono essere iscritti nell’Elenco Speciale annesso al- FORO ROMANO 1-2/2010 05_attivita del consiglio_1.pmd 129 129 17/08/2010, 13.40 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO l’Albo degli Avvocati quei professionisti forensi facenti parte degli Uffici Legali istituiti sotto qualsiasi denominazione e in qualsiasi modo presso tali Enti relativamente alle cause e agli affari propri dell’Ente. Presupposti indispensabili per detta iscrizione sono: - che l’avvocato operi alle dipendenze di qualsiasi amministrazione o istituzione pubblica; - che presso tale istituzione sia costituito un Ufficio Legale. Per valutare la natura pubblicistica dell’istituzione concorrono considerazioni di carattere giuridico e di fatto da valutarsì caso per caso. Le recenti privatizzazioni, in base alle quali molti Enti si sono trasformati in S.p.A., condurrebbero a un superamento dell’impostazione che attribuiva natura privatistica alle S.p.A. anche quando il loro capitale fosse posseduto da Enti Pubblici che operano secondo modalità e con strumenti degli Enti Privati. Le suddette privatizzazioni hanno comportato l’affidamento di alcuni servizi pubblici, pur ritenuti essenziali, a S.p.A. le cui quote sono di pertinenza prevalente, se non esclusiva, di Enti Pubblici. E’ stato ritenuto che l’assoggettamento alla giurisdizione della Corte dei Conti, in materia di responsabilità patrimoniale per danno erariale, qualificherebbe come pubblica l’istituzione, non rilevando nè la natura privatistica dell’Ente nè la natura privatistica dello strumento contrattuale con il quale si sia costituito e attuato il rapporto in questione. L’esercizio dei servizi pubblici in forma societaria, alla stregua della formulazione dell’art. 22 della L. 142/90 (legge sulle autonomie locali), trasfuso nell’art. 35 del T.U. sugli Enti Locali, dimostrerebbe l’utilizzazione pubblicistica dei modelli societari specie quando l’Ente Pubblico detenga integralmente o prevalentemente le quote societarie. 130 05_attivita del consiglio_1.pmd Nè può ricercarsi una diversa soluzione ricorrendo all’art. 3 della legge 218/90 per respingere le domande di iscrizione nell’Elenco Speciale di coloro che non facevano già parte dell’Ufficio Legale istituito presso l’Ente purchè, ovviamente, presso l’Ente sia stato istituito un Ufficio Legale distaccato e autonomo, con specifica trattazione degli affari dell’Ente e che il richiedente sia adibito a detto ufficio occupandosi in via esclusiva delle cause e degli affari legali dell’Ente stesso. La visione “tradizionale” secondo cui le S.p.A. -anche quando le loro azioni siano possedute da Enti Pubblici- costituiscano istituzioni private è stata stravolta dalle cosiddette privatizzazioni sopra riportate. In sostanza, non è tanto il nome che va considerato ma l’effettività dello svolgimento di attività relativa all’esercizio di pubblici servizi da parte di dette S.p.A. Per procedere all’iscrizione nell’Elenco Speciale dell’Ufficio Legale dell’Ente e di quei legali che intendono patrocinare esclusivamente gli affari delle rispettive società di appartenenza, occorrerà, quindi, verificare la sussistenza dei seguenti requisiti, riferiti alle S.p.A. già Enti: a) che il capitale sociale sia posseduto interamente dallo Stato o in percentuale significativa; b) che esiste l’Ufficio Legale regolarmente costituito secondo i criteri di legge e conforme alle direttive stabilite da questo Consiglio con la delibera 28 ottobre 2004 (continuità dell’attività legale, verifica dell’organizzazione e della stuttura dell’Ufficio, svolgimento della funzione del legale nel rispetto dei criteri e dei principi di indipendenza e di non subordinazione alle strutture societarie, ecc.); c) che sia prevalente la vocazione pubblicistica della S.p.A., con riguardo allo svolgimento di un pubblico servizio e all’eventuale status di concessionaria di un pubblico servizio; d) che non svolga prevalentemente attività commerciale rispetto a quella principale. FORO ROMANO 1-2/2010 130 17/08/2010, 13.40 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO Occorrerà, quindi, procedere caso per caso all’esame della rispondenza di tutti questi requisiti nella S.p.A. per le quali i legali richiedono l’iscrizione del detto Elenco. Nel caso della Società “Terna” detti requisiti appaiono sussistere: esiste l’Ufficio Legale regolarmente costituito secondo i criteri di legge e conforme alle direttive stabilite da questo Consiglio con la delibera 28 ottobre 2004, il responsabile del quale riferisce direttamente con l’Amministratore Delegato; non appare in dubbio la prevalente, se non del tutto assoluta, vocazione pubblicistica della Società svolgendo la stessa servizi di indiscusso interesse pubblico sia in campo nazionale che in quello internazionale, volti al soddisfacimento di bisogni di interesse generale. Pertanto, il Consiglio, udita la relazione del Consigliere Barbantini, delibera di iscrivere l’Ufficio Legale della Società “TERNA” nell’Elenco Speciale annesso all’Albo, tenuto da questo Consiglio. Ammissione in via provvisoria e temporanea al patrocinio a spese dello Stato - Su relazione del Consigliere Fasciotti vengono ammessi al patrocinio a spese dello Stato, in via anticipata e provvisoria, ex art.126 D.P.R. 115/2002 i richiedenti, come da elenco allegato al presente verbale. Lo stesso elenco reca anche i nominativi dei richiedenti non ammessi al patrocinio a spese dello Stato. Comunicazioni dei Consiglieri - Il Presidente e il Consigliere Condello comunicano di aver integrato la Commissione di Diritto Fallimentare e Procedure Concorsuali con i Colleghi Avv.ti Chiara Borromeo, Luigi Amerigo Bottai, Ernesto Carpio, Filippo Garroni. Il Consiglio ne prende atto e approva. - Il Consigliere Fasciotti riferisce che, da parte di un Collega del Foro di Roma, è stato evidenziato che presso il Tribunale Ordinario di Firenze – Ufficio Esecuzioni Civili, è stato posto in essere il servizio di segnalazione presso la Cancelleria del Giudice dell’Esecuzione degli sfratti, per i quali il titolo esecutivo prevedeva (ex art. 56 L. 392/78) la data di esecuzione ricompresa nel biennio 2005/2006, utilizzando apposite schede e quello di fissazione nell’anno 2010 delle date di intervento della Forza Pubblica per gli stessi sfratti da parte del Giudice dell’Esecuzione. Il Consigliere Fasciotti, quale Consigliere nominato per le relazioni istituzionali con il Tribunale Ordinario, approfondirà la possibilità di realizzazione anche presso il Tribunale Ordinario di Roma, Ufficio Esecuzioni Civili Mobiliari. Il Consiglio ne prende atto. - Il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma, in persona del Presidente Avv. Antonio Conte e il Presidente del Tribunale per i Minori di Roma, Dott.ssa Carmela Cavallo, alla presenza del Consigliere Fasciotti, hanno sottoscritto in data 28 aprile 2010: - la convenzione per la formazione e l’orientamento dei praticanti avvocati che prevede le presenze di un numero di tirocinanti ammissibili sulla base delle accertate disponibilità, non inferiore al numero di 24 unità; - il protocollo d’intesa per l’organico svolgimento dei procedimenti ex art. 317 bis del Codice Civile. Con il Presidente del Tribunale per i Minori di Roma, Dott.ssa Cavallo si è discusso, inoltre, sulla: - dotazione, nella Sala Avvocati, di punti di accesso telematici; - messa a disposizione di un locale per la rivendita dei valori bollati; - telematizzazione delle Cancellerie con accesso esterno per le parti costituite nei procedimenti. FORO ROMANO 1-2/2010 05_attivita del consiglio_1.pmd 131 131 17/08/2010, 13.40 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO Il Presidente dell’Ordine e il Consigliere Fasciotti, che ha intrattenuto i rapporti, hanno convenuto sull’iter che il Tribunale per i Minori seguirà per la richiesta dei punti di accesso telematici e della disponibilità di un locale per la rivendita dei valori bollati. Il Presidente del Tribunale per i Minori di Roma si è compiaciuta dei risultati conseguiti e si è ripromessa di intrattenere rapporti più frequenti con l’Ordine di Roma, per il miglioramento sia dei servizi che dei rapporti con gli utenti. Il Consiglio ne prende atto e dispone l’inserimento sul sito del Consiglio della convenzione e del protocollo d’intesa. - Il Consigliere Graziani comunica, relativamente al ricorso proposto avverso la propria elezione a Consigliere dell’Ordine degli Avvocati di Roma, che in data 26 aprile 2010, il Consiglio Nazionale Forense ha depositato ordinanza con cui ha rimesso gli atti alla Corte Costituzionale, sospendendo il procedimento. Il Consiglio Nazionale Forense ha, difatti, ritenuto rilevante e non manifestamente infondata la questione di legittimità dell’art. 22 del R.D.L. 27 novembre 1933 n. 1578 (convertito in legge 22 gennaio 1934 n. 36 come modificato dall’art.1 bis del D.L. 21 maggio 2003 n. 112 convertito in legge 18 luglio 2003 n. 180) in quanto l’impedimento all’elezione passiva ai Consigli degli Ordini forensi e agli Organi della Cassa di Previdenza e di Assistenza Forense -per gli avvocati che abbiamo fatto parte delle Commissioni d’esame per l’abilitazione forense solo dopo che siano state espletate le elezioni immediatamente successive all’incarico ricoperto per entrambe le elezioniè in contrasto con gli artt. 2, 3 e 51 c. 1 e 3 Cost. nonchè con gli artt. 52 della Carta dei diritti fondamentali e l’art. 11 C.E.D.U. Il Consiglio ne prende atto. - Il Consigliere Graziani comunica avere 132 05_attivita del consiglio_1.pmd partecipato, martedì 27 aprile u.s., su incarico del Presidente, al convegno sul tema “Il Decreto Legislativo 198/2009 - L’azione collettiva nei confronti della Pubblica Amministrazione e le sfide attuative”, tenuto presso la Sala Tarantelli di Palazzo Vidoni e organizzato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, dal Ministero per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione e dalla Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione. Nel corso dell’evento sono intervenuti Renato Brunetta (Ministro per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione), Antonio Catricalà (Presidente Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato), Guido Corso (Ordinario di Diritto Amministrativo, Università degli Studi di Roma Tre), Carlo Deodato (Capo di Gabinetto del Ministro per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione), Giovanni Guzzetta (Consigliere del Ministro per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione e Ordinario di Istituzioni di Diritto Pubblico, Università degli Studi di Roma Tor Vergata), Antonio Martone (Presidente della Commissione per la Valutazione, la Trasparenza e l’Integrità delle Amministrazioni Pubbliche), Aristide Police (Ordinario di Diritto Amministrativo, Università degli Studi di Roma Tor Vergata), Giovanni Tria (Presidente della Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione). Il Consiglio ne prende atto e ringrazia il Consigliere Graziani. - Il Consigliere Rossi comunica di aver predisposto il bando della XXXIII Conferenza dei Giovani Avvocati che, come di consueto, si articolerà in una prova scritta e due prove orali. Il Consiglio, approva il bando, autorizza lo svolgimento dell’iniziativa e la diffusione del bando medesimo. - Il Consigliere Rossi comunica che è necessario procedere all’acquisto del programma di gestione dei crediti formativi. FORO ROMANO 1-2/2010 132 17/08/2010, 13.40 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO Il suddetto programma, già oggetto di dimostrazione da parte della Società Lextel ad alcuni Consiglieri e dipendenti qualche mese fa, consente di gestire l’intero settore formazione, ivi comprese le singole posizioni degli iscritti, la prenotazione e la rinuncia alla partecipazione ai convegni e, in generale, tutto quello che riguarda la formazione continua. Il sistema è accessibile anche dagli Avvocati che possono controllare la propria posizione in ordine ai crediti conseguiti. Il canone annuo è di euro 7.500,00. Si rende, inoltre, necessario l’acquisto di cinque lettori badge al costo di 250,00 euro ciascuno. Il Consigliere Graziani rileva che questo software è stato già fatto visionare ad alcuni dipendenti e ad alcuni Consiglieri e nessuno ha mai trovato criticità. Sottolinea che altri Ordini si sono dotati di questo software. I Consiglieri Di Tosto e Vaglio fanno presente che, nonostante gli sforzi posti in essere dal Consiglio e da molte Associazioni per la formazione gratuita, almeno la metà dei Colleghi non è in regola con i crediti formativi. Acquistare il programma per la schedatura degli Avvocati romani significa rendere automatica l’apertura di almeno 10.000 pratiche disciplinari, che bloccheranno di fatto l’Ufficio Disciplina. I Consiglieri Di Tosto e Vaglio si dichiarano pertanto contrari alla proposta del Consigliere Rossi, invitando invece il Consiglio ad abolire la relazione triennale che i 22.300 Colleghi e i numerosi Praticanti Avvocati Abilitati dovranno presentare entro il 31 dicembre 2010. Il Consigliere Segretario osserva che parlare di “schedatura” è sinceramente fuorviante e demagogico, atteso che il sistema proposto consentirebbe solo di alleviare il lavoro al personale dipendente facendolo svolgere in modo automatico da apparecchiature elettroniche. Se di schedatura si tratta questa si verificherebbe anche mediante inserimento manuale dei dati in un qualsiasi data-base. Il tema in questione attiene a questioni di efficienza, trasparenza e civiltà. Oggi molti colleghi chiedono di sapere quanti crediti formativi hanno acquisito e l’Ordine non è in grado di fornire risposta se non dopo immani ricerche: molti altri Ordini presentano un apposito format sul proprio sito dove l’interessato può, interrogando il sistema, apprendere il totale dei crediti maturati. Tutto qui. Stupisce ancora che, per la seconda volta nella stessa Adunanza, ci si opponga ad innovazioni tecnologiche che darebbero il segno del rinnovamento delle (spesso arcaiche) procedure amministrative dell’Ente. Il Consigliere Cerè rileva che il personale dipendente dovrebbe essere utilizzato appositamente anche per questo servizio. Il Presidente invita vivamente il Cons. Cerè a leggere il documento che illustra il servizio di cui si sta parlando (e che sono settimane che viene allegato agli atti consiliari), il cui varo consentirebbe proprio di evitare ai dipendenti l’inserimento manuale dei dati. La semplice lettura di tale documento permetterebbe di comprendere di cosa davvero si stia parlando ed impedirebbe di svolgere intervento non pertinenti. Il Consigliere Segretario, quale responsabile delle risorse umane del Consiglio, prende atto che v’è da parte di qualcuno la volontà di costringere i dipendenti ad effettuare operazioni, manualmente, che ben potrebbero essere svolte, con intuibile risparmio di tempo, con l’ausilio di un sistema informatico di gestione. Ove tale convincimento dovesse perdurare egli si riserva di comunicare al personale interessato l’esito del relativo dibattito. Il Consigliere rivendica il proprio diritto di parlare, anche se taluni ritengono che le sue idee non siano da condividere. Il Presidente, a causa della palese inconferenza delle considerazioni del Consigliere Cerè, propone di porre la questione al primo punto dell’ordine del giorno della prossima adunanza perchè si arrivi al voto definitivo. FORO ROMANO 1-2/2010 05_attivita del consiglio_1.pmd 133 133 17/08/2010, 13.40 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO Il Consiglio approva. Il Consiglio ne prende atto e approva. - I Consiglieri Arditi di Castelvetere e Fasciotti comunicano di aver integrato la Commissione Famiglia, Minori e Immigrazione con le Colleghe Avv.ti Paola Agostini e Prisca Donzelli. Il Consiglio ne prende atto e approva. - Il Consigliere Fasciotti comunica di aver integrato la Commissione di Diritto del Lavoro con i Colleghi Avv.ti Paolo Di Candilo, Lorenzo Mosca, Alessandro Rizzo e Roberto Rizzo. Il Consiglio ne prende atto e approva. - Il Consigliere Arditi di Castelvetere comunica di aver integrato la Commissione Sportiva e Cultura con i Colleghi Avv.ti Francesco Grimaldi, Giuseppe Lavigna e Gianfranco Ravà. Il Consiglio ne prende atto e approva. - Si dà atto che nel corso dell’adunanza si è proceduto all’esame collegiale delle singole proposte di archiviazione (60) o di apertura di procedimento disciplinare (4). (omissis) - I Consiglieri Fasciotti e Nesta comunicano di aver integrato la Commissione di Diritto Commerciale e Societario con il Collega Avv. Giovanni De Luca. Il Consiglio ne prende atto e approva. - Il Consigliere Fasciotti comunica di aver integrato la Commissione di Responsabilità Civile con il Collega Avv. Marco Luzza. 134 05_attivita del consiglio_1.pmd Pratiche disciplinari Pareri su note di onorari (omissis) - Si dà atto che nel corso dell’adunanza sono stati espressi 60 pareri su note di onorari: (omissis) a cura di Rodolfo Murra FORO ROMANO 1-2/2010 134 17/08/2010, 13.40 FORMAZIONE CONTINUA Formazione professionale continua: accreditamento di eventi/attività formative Il Consiglio, nell’adunanza del 7 gennaio 2010, su proposta del Consigliere Rossi, procede all’esame di 16 domande di accreditamento di eventi/attività formative, che approva a maggioranza. Il Consiglio, nell’adunanza del 14 gennaio 2010, su proposta del Consigliere Rossi, procede all’esame di 25 domande di accreditamento di eventi/attività formative, che approva a maggioranza. Il Consiglio, nell’adunanza del 21 gennaio 2010, su proposta del Consigliere Rossi, procede all’esame di 44 domande di accreditamento di eventi/attività formative, che approva a maggioranza. Il Consiglio, nell’adunanza del 19 febbraio 2010, su proposta del Consigliere Rossi, procede all’esame di 102 domande di accreditamento di eventi/attività formative, che approva a maggioranza. Il Consiglio, nell’adunanza del 25 febbraio 2010, su proposta del Consigliere Rossi, procede all’esame di 32 domande di accreditamento di eventi/attività formative, che approva a maggioranza. Il Consiglio, nell’adunanza del 4 marzo 2010, su proposta del Consigliere Rossi, procede all’esame di 31 domande di accreditamento di eventi/attività formative, che approva a maggioranza. Il Consiglio, nell’adunanza dell’11 marzo 2010, su proposta del Consigliere Rossi, procede all’esame di 54 domande di accreditamento di eventi/attività formative, che approva a maggioranza. Il Consiglio, nell’adunanza del 18 marzo 2010, su proposta del Consigliere Rossi, procede all’esame di 12 domande di accreditamento di eventi/attività formative, che approva a maggioranza. Il Consiglio, nell’adunanza del 25 marzo 2010, su proposta del Consigliere Rossi, procede all’esame di 37 domande di accreditamento di eventi/attività formative, che approva a maggioranza. Il Consiglio, nell’adunanza dell’8 aprile 2010, su proposta del Consigliere Rossi, procede all’esame di 85 domande di accreditamento di eventi/attività formative, che approva a maggioranza. FORO ROMANO 1-2/2010 06_formazione continua_ok.pmd 135 135 17/08/2010, 13.47 FORMAZIONE CONTINUA Il Consiglio, nell’adunanza del 15 aprile 2010, su proposta del Consigliere Rossi, procede all’esame di 20 domande di accreditamento di eventi/attività formative, che approva a maggioranza. Il Consiglio, nell’adunanza del 22 aprile 2010, su proposta del Consigliere Rossi, procede all’esame di 31 domande di accreditamento di eventi/attività formative, che approva a maggioranza. Il Consiglio, nell’adunanza del 29 aprile 2010, su proposta del Consigliere Rossi, procede all’esame di 31 domande di accreditamento di eventi/attività formative, che approva a maggioranza. a cura di Livia Rossi 136 06_formazione continua_ok.pmd FORO ROMANO 1-2/2010 136 17/08/2010, 13.47 PARERI DEONTOLOGICI Adunanza del 21 gennaio 2010 Pratica n. (omissis) S - Avv. (omissis) L’Avv. (omissis) ha avanzato richiesta di parere deontologico, pervenuta il 16 novembre 2009, al fine di ottenere un “parere favorevole” circa la possibilità di poter richiedere all’Avv. (omissis) (per produrla nel giudizio penale pendente a carico del proprio assistito) una missiva inviatagli da parte dell’Avv. (omissis). L’Avv. (omissis) evidenziava che la predetta missiva –inviata dall’Avv. (omissis) che aveva assistito in sede civile il cliente ora assistito dall’Avv. (omissis) in sede penale– è indispensabile e determinante ai fini del buon esito del procedimento penale. Il Consiglio - Udito il Consigliere Livia Rossi, quale coordinatore della Commissione Deontologica, osserva - l’art. 28 del Codice Deontologico Forense vieta espressamente la produzione in giudizio della corrispondenza scambiata con il collega qualora le lettere siano qualificate “riservate” e, comunque, della corrispondenza che contenga proposte transattive. - Quanto previsto dall’art. 28 dovrà poi essere analizzato in relazione al disposto dell’art. 9 del Codice Deontologico Forense con il quale vengono fissati i limiti entro i quali il professionista dovrà sempre tutelare la riservatezza del cliente. - Il Comma IV° del citato articolo, prevede i casi specifici nei quali è possibile “derogare” – entro limiti strettamente necessari e riferibili al caso di specie– alla regola generale. - Ovviamente la missiva su cui è stata apposta la dicitura riservata personale, non potrà mai essere prodotta in un giudizio di merito ma, con riferimento al caso di specie, tale circostanza non è stata specificata dall’Avv. (omissis). Tanto premesso, tuttavia, si ritiene - che secondo giurisprudenza consolidata di questo Consiglio non è possibile esprimere autorizzazioni o meno ad una determinata richiesta poichè le stesse potrebbero essere ritenute come pareri preventivi in ordine alla rilevanza deontologica di comportamenti posti in essere dai propri iscritti posto che, detti comportamenti, potrebbero formare oggetto proprio di esposto su cui il Consiglio sarebbe chiamato a pronunciarsi. Per dovere di completezza, come già osservato in precedenza, si deve ribadire la necessità di correlare il dovere di segretezza alle deroghe consentite dal comma V art. 9 Codice Deontologico Forense. Pratica n. (omissis) S - Avv. (omissis) - L’Avv. (omissis) ha formulato di parere deontologico, pervenuta il 2 novembre 2009, circa la sua partecipazione ad una rubrica tenuta su di un periodico quindicennale. Il Consiglio - Udito il Consigliere Livia Rossi, quale coordinatore della Commissione Deontologica ritiene che quanto chiesto dall’Avv. (omissis) è conforme con quanto previsto dal terzo canone complementare dell’art. 18 (Rapporti con la stampa) del Codice Deontologico Forense. FORO ROMANO 1-2/2010 07_pareri deontologici_ok.pmd 137 137 17/08/2010, 13.49 PARERI DEONTOLOGICI Pertanto, nulla osta alla sua partecipazione alla rubrica in argomento ove tenuta avendo già adempiuto alla formalità prevista dal citato articolo. Pratica n. (omissis) S - Avv. (omissis) - L’Avv. (omissis) ha formulato richiesta di parere deontologico, pervenuta il 19 novembre 2009, così delineata: “se sia conforme ovvero contrario alle regole di deontologia e colleganza depositare in giudizio le note e la corrispondenza intercorsa fra i difensori, non riservata nè professionale”. Il Consiglio - Udito il Consigliere Livia Rossi, quale coordinatore della Commissione Deontologica; premesso che gli elementi della richiesta in argomento hanno origine nell’ambito giudiziale, come da esame della documentazione trasmessa, e possono riassumersi sinteticamente nelle seguenti fasi: 1) citazione in giudizio per impugnazione avverso la delibera della elezione della segreteria provinciale (attore iscritto ad una organizzazione sindacale) – difensore avvocato A; 2) costituzione in giudizio – difensori avvocati B per la segreteria nazionale del sindacato, C e D per la segreteria provinciale dello stesso sindacato; 3) integrazione del contraddittorio nei confronti dell’eletto; 4) disponibilità dell’attore a rinunciare all’azione con abbandono della causa, rappresentata dall’avvocato A “con riservata professionale”; 5) concordanza dell’avvocato B, e specifica concordanza dei colleghi C e D per l’abbandono della causa ex art. 309 c. p. c. e spese compensate; 6) concordanza dell’avvocato A, espressa con nota “non riservata” all’avvocato C, con informativa nei confronti del soggetto per il quale è stato integrato il contraddittorio; 7) richiesta successiva dell’avvocato A, sempre “non riservata” circa la conferma dell’abbandono della causa ex art. 309 c.p.c., con precisazione che l’abbandono stesso “non avrebbe comportato l’ulte-riore impegno a non riproporre nuove azioni contro il sindacato di contenuto analogo”; 8) concordanza successiva dell’avvocato B ai termini suddetti; 9) notificazione e deposito in giudizio, a cura degli avvocati C e D, della rinuncia agli atti, con contestuale revoca del mandato; 10) perfezionamento, seppure in sede stragiudiziale, della fattispecie di rinuncia, ritenuta tale dall’Avvocato B; 11) rinuncia al mandato dell’avvocato A in dipendenza della decisione dell’attore di volere proseguire la causa; 12) nomina, da parte dell’attore, di un nuovo difensore che ha rigettato la rinuncia formalizzata dalla segreteria provinciale; ritiene che sia naturalmente applicabile al caso di specie l’art. 28 del Codice Deontologico Forense, “Divieto di produrre la corrispondenza scambiata con il collega”, la cui regola generale recita: “Non possono essere prodotte o riferite in giudizio le lettere qualificate riservate e comunque la corrispondenza contenente proposte transattive scambiate con i colleghi”. In forza della stessa, 138 07_pareri deontologici_ok.pmd FORO ROMANO 1-2/2010 138 17/08/2010, 13.49 PARERI DEONTOLOGICI appare quindi ostativa la producibilità o il riferimento in giudizio della suddetta documentazione, la quale non può non ritenersi, tutta indistintamente, di natura riservata in quanto palesemente tesa ad una transazione di lite. (E’ da rilevare, comunque, la sussistenza negli atti di causa di una “notitia transactionis”, derivata dagli adempimenti di cui al punto sub 9). A sostegno di ciò, non appaiono privi di razionalità i disposti dei casi contemplati nei canoni complementari I e II del suddetto articolo, i quali prevedono, al contrario, la producibilità della corrispondenza sia di quella intercorsa tra colleghi, nell’ipotesi di perfezionamento di un accordo, sia di quella dell’avvocato che assicuri l’adempimento delle prestazioni richieste: infatti in entrambi i casi il mantenimento della riservatezza sarebbe chiaramente illogico. A tali considerazioni soccorrono le regole generali degli articoli del Codice Deontologico Forense: - 9 “Dovere di segretezza e riservatezza” “E’ dovere, oltrechè diritto, primario e fondamentale dell’avvocato, mantenere il segreto sull’attività prestata e su tutte le informazioni che siano state a lui fornite dalla parte assistita o di cui sia venuto a conoscenza in dipendenza del mandato”; e, a proposito di “colleganza” (concetto riportato nella richiesta di parere), - 22 “Rapporto di colleganza” “L’avvocato deve mantenere sempre nei confronti dei colleghi un comportamento ispirato a correttezza e lealtà”, principi che costituiscono, insieme agli altri ugualmente eminenti – riportati nel titolo I del codice– i valori basilari, necessari per il rispetto della piena osservanza delle norme deontologiche. Pratica n. (omissis) S - Avv. (omissis) L’Avv. (omissis) ha avanzato richiesta di parere deontologico al fine di ottenere un “parere” in ordine alla possibilità di poter consegnare all’Avv. (omissis) -per produrla nel giudizio penale pendente a carico del proprio ex assistito- una missiva inviatagli da parte dell’Avv. (omissis). L’Avv. (omissis) evidenziava che la predetta missiva –inviata dall’Avv. (omissis) che aveva assistito in sede civile il cliente Sig. (omissis)– è indispensabile e determinante ai fini del buon esito del procedimento penale. Il Consiglio - Udito il Consigliere Livia Rossi, quale coordinatore della Commissione Deontologica, osserva - l’art. 28 del Codice Deontologico Forense vieta espressamente la produzione in giudizio della corrispondenza scambiata con il collega qualora le lettere siano qualificate “riservate” e, comunque, della corrispondenza che contenga proposte transattive. - Quanto previsto dall’art. 28 dovrà poi essere analizzato in relazione al disposto dell’art. 9 del Codice Deontologico Forense con il quale vengono fissati i limiti entro i quali il professionista dovrà sempre tutelare la riservatezza del cliente. - Il Comma IV del citato articolo, prevede i casi specifici nei quali è possibile “derogare” –entro limiti strettamente necessari e riferibili al caso di specie– alla regola generale. - Ovviamente la missiva su cui è stata apposta la dicitura riservata personale, non potrà mai essere prodotta in un giudizio di merito ma, con riferimento al caso di specie, tale circostanza FORO ROMANO 1-2/2010 07_pareri deontologici_ok.pmd 139 139 17/08/2010, 13.49 PARERI DEONTOLOGICI non è stata specificata dall’Avv. (omissis). Tanto premesso, tuttavia, si ritiene - che secondo giurisprudenza consolidata di questo Consiglio non è possibile esprimere autorizzazioni o meno ad una determinata richiesta poichè le stesse potrebbero essere ritenute come pareri preventivi in ordine alla rilevanza deontologica di comportamenti posti in essere dai propri iscritti posto che, detti comportamenti, potrebbero formare oggetto proprio di esposto su cui il Consiglio sarebbe chiamato a pronunciarsi. Per dovere di completezza, come già osservato in precedenza, si deve ribadire la necessità di correlare il dovere di segretezza alle deroghe consentite dal comma V art. 9 Codice Deontologico Forense. Pratica n. (omissis) S - Avv. (omissis) L’Avv. (omissis) ha formulato richiesta di parere deontologico, pervenuta il 26 novembre 2009, in merito al seguente quesito: - se sia possibile assumere un incarico professionale nell’interesse di un condomino e dell’ex amministratore (anch’esso condomino) nei confronti del condominio che precedentemente ha assitito. L’istante precisa che il precedente incarico si è concluso l’11 novembre 2009 (con la delibera assembleare che ha deciso la rinuncia all’appello ed il pagamento della parcella del professionista) ed ha avuto ad oggetto questioni diverse da quelle del nuovo incarico. Il Consiglio - Udito il Consigliere Livia Rossi, quale coordinatore della Commissione Deontologica; premesso - che la materia è disciplinata dagli artt. 37 e 51 Codice Deontologico Forense e l’art. 51 “Assunzione d’incarichi contro ex clienti” è corollario della regola dettata dall’art. 37 “Conflitto di interessi”; dunque, la condotta professionale va analizzata alla luce del combinato disposto delle due norme. Considerato - che l’art. 37 al 1° canone stabilisce un divieto generale di assunzione d’incarico verso ex clienti, tra l’altro, “quando lo svolgimento di un precedente mandato limiti l’indipendenza dell’avvocato nello svolgimento di un nuovo incarico”; - che l’art. 51 Codice Deontologico Forense, modificato con delibera 26 gennaio 2006 del Consiglio Nazionale Forense, subordina l’assunzione di un incarico professionale verso ex clienti al verificarsi di due condizioni imprescindibili: il decorso di un determinato intervallo temporale tra i due mandati “quando sia trascorso almeno un biennio dalla cessazione del rapporto professionale” e l’estraneità tra gli oggetti “l’oggetto del nuovo incarico sia estraneo a quello espletato in precedenza”. Infine, ribadendo il disposto dell’art. 37, l’art. 51 precisa che “In ogni caso è fatto divieto all’avvocato di utilizzare notizie acquisite in ragione del rapporto professionale già esaurito”; ritiene che, attualmente, l’istante non può assumere il nuovo incarico professionale non essendo decorso il termine biennale previsto dal-l’art. 51 Codice Deontologico Forense e, comunque, 140 07_pareri deontologici_ok.pmd FORO ROMANO 1-2/2010 140 17/08/2010, 13.49 PARERI DEONTOLOGICI dell’espletamento di un eventuale incarico, dovrà attenersi agli altri limiti previsti dalla disposizione citata. Pratica n. (omissis) S - Avv. (omissis) L’Avv. (omissis) ha formulato richiesta di parere deontologico, pervenuta il 25 novembre 2009, in merito alla possibilità di agire in giudizio successivamente alla conclusione di una transazione “senza incorrere in incompatibilità professionale”, premettendo fatti che, allo stato, risultano estranei in quanto non influenti in ordine all’argomento de quo. Il Consiglio - Udito il Consigliere Livia Rossi, quale coordinatore della Commissione Deontologica; premesso - che l’art. 32 del c.d.f. “Divieto di impugnazione della transazione raggiunta con il collega” recita: “L’avvocato che abbia raggiunto con il patrono avversario un accordo transattivo accettato dalle parti deve astenersi dal proporre impugnativa giudiziale della transazione intervenuta, salvo che l’impugnazione sia giustificata da fatti particolari non conosciuti o sopravvenuti”; - che l’art. 88 c.p.c. “Dovere di lealtà e probità” recita: “[1] Le parti e i loro difensori hanno il dovere di comportarsi in giudizio con lealtà e probità. [2] In caso di mancanza dei difensori a tale dovere, il giudice deve riferirne alle autorità che esercitano il potere disciplinare su di essi.” - che lo stesso dovere è richiamato dall’art. 6 del Codice Deontologico Forense; - che “Il potere del giudice di merito di riferire alle autorità che esercitano il potere disciplinare sui difensori in caso di violazione del dovere di comportarsi in giudizio con lealtà e probità ... costituisce un potere valutativo discrezionale volto alla tutela di interessi diversi da quelli oggetto di contesa tra le parti, ed il suo esercizio d’ufficio, presentando carattere ordinatorio e non decisorio, si sottrae all’obbligo di motivazione e non è sindacabile in sede di legittimità.” (Cass. Civ., Sez. I, 12 febbraio 2009, n. 3487; Cass. Civ., Sez. I, 8 agosto 2003, n. 11978); - che “Il dovere di lealtà, che gli artt. 88 c.p.c. e 12 del r.d.l. 27 novembre 1933, n. 1578 impongono, nell’interesse non solo delle parti ma anche della giustizia, agli avvocati e procuratori, comporta illiceità, sul piano disciplinare, del comportamento del professionista che proceda o comunque partecipi alla redazione di una scrittura conciliativa con il preordinato intento (non dichiarato alla controparte) di vanificare l’accordo subito dopo aver ottenuto lo scopo.” (Cass. Civ., Sez. Un. 1° giugno 1993, n. 6067); - che “Pone in essere un comportamento deontologicamente rilevante, perchè lesivo del dovere di correttezza, lealtà e colleganza, l’avvocato che impugni una transazione raggiunta, peraltro con motivazioni palesemente pretestuose.”C.N.F., 28 dicembre 2005, n. 238); ritiene che l’Avv. (omissis) debba ovviamente attenersi a quanto sopra rappresentato, “salvo che l’impugnazione [della transazione] sia giustificata da fatti particolari non conosciuti o sopravvenuti” così come recita l’ultimo concetto della regola deontologica di cui al citato art. 32. Tale valutazione non può naturalmente che essere rimessa al Professionista, unico soggetto a conoscenza delle circostanze di fatto che sottendono alla fattispecie. FORO ROMANO 1-2/2010 07_pareri deontologici_ok.pmd 141 141 17/08/2010, 13.49 PARERI DEONTOLOGICI Prat. n. (omissis) S – Avv. (omissis) L’Avv. (omissis), in data 21 dicembre 2009, ha premesso di aver comunicato al suo assistito formale rinuncia al mandato professionale, in merito ad un giudizio incardinato dinanzi la Corte di Appello di Roma, con raccomandate con avviso di ricevimento (regolarmente ricevute dal suo cliente) dell’8 ottobre 2009 e del 21 ottobre 2009 a mezzo delle quali invitava la parte a procedere con urgenza alla nomina di un nuovo difensore, anche in considerazione dell’udienza collegiale fissata per il 5 febbraio 2010. L’Avv. (omissis) ha chiesto un parere in materia deontologica al fine di conoscere se debba o meno procedere ad ulteriore attività professionale -quale il deposito di comparsa conclusionale e repliche- qualora non riceva la comunicazione della sostituzione con un nuovo difensore. Il Consiglio - Udito il Consigliere Avv. Livia Rossi, quale Coordinatore della Commissione Deontologica, osserva L’art. 47 del Codice Deontologico Forense disciplina la rinuncia al mandato prevedendo che l’avvocato ha diritto di rinunciare al mandato: I - In caso di rinuncia al mandato l’avvocato deve dare alla parte assistita un preavviso adeguato alle circostanze e deve informarla di quanto è necessario fare per non pregiudicare la difesa. II - Qualora la parte assistita non provveda in tempi ragionevoli alla nomina di un altro difensore, nel rispetto degli obblighi di legge, l’avvocato non è responsabile per la mancata successiva assistenza, pur essendo tenuto ad informare la parte delle comunicazioni che dovessero pervenirgli. III - In caso di irreperibilità, l’avvocato deve comunicare la rinuncia al mandato con lettera raccomandata alla parte assistita all’indirizzo anagrafico e all’ultimo domicilio conosciuto. Con l’adempimento di tale formalità, fermi restando gli obblighi di legge, l’avvocato è esonerato da ogni altra attività, indipendentemente dal fatto che l’assistito abbia effettivamente ricevuto tale comunicazione. Tuttavia il professionista dovrà anche osservare il generale dovere di diligenza professionale (cui l’avvocato è tenuto verso il proprio cliente, anche in caso di rinuncia o revoca del mandato), oltre che rispettare gli obblighi di legge così come previsti dall’art. 85 c.p.c. e dall’art. 2237 II e III comma c.c.) e ciò al fine di non recare un pregiudizio al cliente. Tanto premesso, Il Consiglio esprime parere nel senso che la rinuncia al mandato professionale, se pure comunicata in tempi congrui, tempestivi ed adeguati, come previsto dall’art. 47 Codice Deontologico Forense, dovrà anche rispettare le disposizioni di cui agli artt. 85 c.p.c. e 2237 II e III comma c.c. e, conseguentemente, per quanto sopra rappresentato e dedotto, può considerarsi esaurita l’attività correttamente e formalmente compiuta dall’avvocato in esito alla rinuncia al mandato, ferma restando, ad ogni buon fine, la mera opportunità che il medesimo, a completamento sostanziale, manifesti la propria rinuncia anche all’Autorità Giudiziaria o tramite il deposito di un’idonea informativa preventiva alla scadenza dei termini o, in ogni caso, partecipando, se e quando prevista, alla relativa udienza. Pratica n. (omissis) S – Avv. (omissis) L’Avv. (omissis) ha richiesto parere sulla seguente questione. 142 07_pareri deontologici_ok.pmd FORO ROMANO 1-2/2010 142 17/08/2010, 13.49 PARERI DEONTOLOGICI In esito alla separazione consensuale curata dall’esponente e sottoscritta successivamente ad un intenso scambio di corrispondenza tra colleghi, tra i clienti sono sorte contestazioni in ordine al tenore delle condizioni ivi riportate, tanto che la moglie, rappresentata dalla collega di controparte ha notificato un precetto di pagamento, opposto dallo stesso esponente. L’Avv. (omissis) precisa che il relativo giudizio è tuttora pendente e chiede parere circa la possibilità di produrre nello stesso la corrispondenza riservata intercorsa con la collega ritenuta necessaria, al fine di tutelare al meglio la posizione del proprio assistito e per dimostrare che alcune delle condizioni della separazione erano state volute proprio dalla controparte. Il Consiglio - Udito il Consigliere Livia Rossi, quale coordinatrice della Commissione Deontologica Premesso che la materia è disciplinata dal combinato disposto degli artt. 9 e 28 cod. deontologico forense, in virtù del quale è espressamente vietato produrre o riferire in giudizio le lettere qualificate riservate e, comunque, la corrispondenza contenente proposte transattive scambiate con i colleghi, fatta eccezione per gli specifici casi indicati dal canone IV dell’art. 9; che, con riguardo agli aspetti prettamente giuridici, la questione risulta riferibile e risolvibile con strumenti processuali tipici previsti dall’ordinamento, con esclusione di profili deontologici ulteriori e/o diversi a quelli di cui in premessa ritiene che secondo giurisprudenza consolidata di questo Consiglio non è possibile esprimere autorizzazioni o meno ad una determinata richiesta in quanto le stesse potrebbero essere ritenute come pareri preventivi in ordine alla rilevanza deontologica di comportamenti posti in essere dai propri iscritti, posto che, gli stessi potrebbero formare oggetto di esposto su cui il Consiglio sarebbe chiamato a pronunciarsi. Adunanza del 4 marzo 2010 Pratica n. (omissis) - Avv. (omissis) - Vista la richiesta formulata dall’Avv. (omissis), con istanza pervenuta in data 11 dicembre 2009, Il Consiglio - Udito il Consigliere Livia Rossi, quale coordinatore della Commissione Deontologica; - Vista la richiesta di parere formulata in ordine alla sussistenza, o meno, di incompatibilità dell’esercizio della professione forense con la carica di Tesoriere dell’Associazione (omissis) – senza scopo di lucro; premesso - che, a norma dell’art. 3 del R.D.L. 27 novembre 1933 n. 1578 –Legge Professionale– l’esercizio della professione di avvocato è incompatibile con l’esercizio del commercio; - che l’art. 10 n. 2 del Codice Deontologico Forense prevede che l’avvocato non deve porre in essere attività commerciale o di mediazione; - che, ai sensi dell’art. 16 del Codice Deontologico Forense, è dovere dell’avvocato evitare situazioni di incompatibilità ostative alla permanenza nell’Albo; osservato FORO ROMANO 1-2/2010 07_pareri deontologici_ok.pmd 143 143 17/08/2010, 13.49 PARERI DEONTOLOGICI a) che, lo Statuto dell’Associazione, allegato all’istanza, all’art. 3.2 lettera d) statuisce che per l’adempimento dei suoi compiti l’associazione dispone di proventi derivanti da eventuali ed occasionali attività commerciali; b) che, l’art. 15.1 dello Statuto stabilisce che il Tesoriere è responsabile della consistenza di cassa e banca e deve rendicontare trimestralmente al Comitato Esecutivo; c) che il Tesoriere fa parte, per Statuto, del Comitato Esecutivo dell’Associazione; d) che, al Comitato Esecutivo compete, tra le altre, l’attuazione delle linee programmatiche approvate dall’Assemblea e l’individuazione degli strumenti o dei servizi per la realizzazione dei fini istituzionali; ritenuto 1) che, il Tesoriere risponde a terzi del proprio operato; 2) che, attua le direttive dell’assemblea; 3) che, pertanto, di fatto, svolge attività gestoria dell’Associazione in cui rientra anche l’attività commerciale; esprime parere nel senso di ravvisare elementi ostativi della carica di Tesoriere con la professione forense. Pratica n. (omissis) - Avv. (omissis) - L’Avv. (omissis) ha formulato richiesta di parere deontologico, pervenuta in data 29 dicembre 2009, in merito alla producibilità in giudizio di una nota a mezzo fax inviatale dall’Avv. (omissis). Il Consiglio - Udito il Consigliere Livia Rossi, quale coordinatore della Commissione Deontologica; rilevato - che a norma dell’art. 28 del Codice Deontologico Forense è posto divieto di produrre proposte transattive scambiate tra i colleghi; - che, ai sensi del I canone complementare del detto articolo è producibile “la corrispondenza intercorsa tra colleghi quando sia stato perfezionato un accordo, di cui la stessa corrispondenza costituisca attuazione”; osservato - che, l’Avv. (omissis) assume l’accettazione della proposta transattiva formulata dal Collega; - che, non esiste, agli atti, la prova dell’accettazione stessa; ritiene producibile in giudizio il fax predetto laddove la fattispecie concreta corrisponda effettivamente a quanto previsto dalla norma. Pratica n. (omissis) - Avv. (omissis) - L’Avv. (omissis) ha chiesto al Consiglio di sapere se il percepimento dell’indennità di maternità da parte della sua associata –che com’è noto è finalizzata a compensare la ridotta capacità professionale derivante dallo stato di maternità- renda, comunque, legittimo il percepimento degli utili derivanti dall’attività professionale svolta in forma associata in misura integrale rispetto a quanto previsto nello Statuto Associativo (50%) pur in presenza di una 144 07_pareri deontologici_ok.pmd FORO ROMANO 1-2/2010 144 17/08/2010, 13.49 PARERI DEONTOLOGICI rilevante ed accertata sproposizione in termini di contributo professionale prestato all’associazione professionale; Il Consiglio - Udito il Consigliere Livia Rossi, quale coordinatore della Commissione Deontologica; ritenuto che il parere richiesto non coinvolge alcuna fattispecie di natura deontologica, rimanda alle norme di carattere generale previste dal Codice Civile ed a quelle speciali di cui allo Statuto. Pratica n. (omissis) - Avv. (omissis) - L’Avv. (omissis), in data 13 gennaio 2010, ha chiesto parere a questo Consiglio dell’Ordine riguardo alla seguente questione. L’Avv. (omissis) riferisce che nel settembre 2009 riceveva mandato dal Sig. (omissis) per assisterlo nel procedimento di separazione dalla moglie. A tale scopo, l’Avv. (omissis) proponeva innanzitutto di tentare di giungere ad una separazione consensuale. Il cliente forniva (solo oralmente) al difensore una serie di informazioni sulle proprietà familiari e sui redditi di entrambi i coniugi. Successivamente, veniva organizzato un incontro con entrambe le parti, durante il quale l’Avv. (omissis) sottoponeva alla moglie del proprio cliente una bozza del possibile accordo. Tuttavia, in esito a tale incontro il cliente riferiva all’Avv. (omissis) che la moglie non si era resa disponibile a sottoscrivere la separazione consensuale proposta e chiedeva allo stesso di procedere giudizialmente. L’Avv. (omissis), pertanto, nell’ottobre 2009 depositava il relativo ricorso innanzi al giudice competente. L’Avv. (omissis) precisa, altresì, di non aver mai ricevuto dalla moglie del proprio cliente alcun mandato, nè alcuna forma di remunerazione; precisa, inoltre, che le informazioni ricevute dal cliente nel corso del tentativo di accordo stragiudiziale riguardavano la titolarità in capo ad entrambe le parti di una pensione e la contitolarità tra le stesse di una società cui appartiene la casa coniugale. Tali informazioni, peraltro, sarebbero state riferite solo a voce, senza la consegna di documentazione alcuna e confermate dalla stessa moglie. Con espresso riferimento alla società, inoltre, la professionista ha precisato come la stessa pur essendo cliente di un Collega di studio per altra controversia, non abbia mai consegnato la propria documentazione contabile in quanto ininfluente in quel giudizio. Ciò fermo restando che la contabilità societaria è un dato di libero accesso presso la Camera di Commercio. Quanto sopra al fine di chiarire come, a parere del difensore istante, le informazioni ricevute dal cliente non possano configurare la rivelazione di segreti, in quanto relative a dati che lo stesso cliente avrebbe comunque riferito all’Avvocato anche ove avesse immediatamente voluto agire in via contenziosa. Tanto premesso, l’Avv. (omissis) chiede parere sulla seguente questione: se sussiste o meno un’eventuale incompatibilità dell’istante a rappresentare il marito nel giudizio di separazione giudiziale dalla moglie. Il Consiglio - Udito il Consigliere Livia Rossi, quale coordinatore della Commissione Deontologica; FORO ROMANO 1-2/2010 07_pareri deontologici_ok.pmd 145 145 17/08/2010, 13.49 PARERI DEONTOLOGICI rilevato - che la questione in esame investe il rapporto tra difensore e cliente; - che, in particolare, sono norme di portata generale a cui ispirare la propria condotta professionale nei rapporti con i clienti gli artt. 6 e 7 del Codice Deontologico Forense relativi, il primo, ai doveri di lealtà e correttezza e il secondo al dovere di fedeltà, in virtù del quale, peraltro, “costituisce infrazione disciplinare il comportamento dell’Avvocato che compia consapevolmente atti contrari all’interesse del proprio assistito”; - che, ancora, a norma dell’art. 9 del Codice Deontologico Forense, il difensore è altresì tenuto ai doveri di segretezza e riservatezza e ciò “anche nei confronti di colui che si rivolga all’avvocato per chiedere assistenza, senza che il mandato sia accettato (art. 9 c.2); - che tali principi di portata generale trovano, poi, specificazione ed attuazione nelle norme espressamente dedicate ai rapporti tra avvocato e cliente e, per quanto riguarda il caso di specie, nell’art. 37 del Codice Deontologico Forense; - che, infatti, tale norma, rubricata “Conflitto di interessi”, stabilisce espressamente l’obbligo di astensione del difensore quando la sua attività professionale sia in conflitto con gli interessi di un proprio assistito; - che, dunque, l’operato del difensore deve ispirarsi a tali principi generali, valutando se la propria azione possa, caso per caso, essere lesiva degli interessi del cliente e/o soggetto del quale è venuto a conoscenza di dati che, in ogni caso, devono restare riservati; - che la copiosa giurisprudenza formatasi in relazione al canone II vecchia formulazione, attinente proprio all’assistenza congiunta dei coniugi in controversie familiari, si ispirava a siffatti principi, evidenziando la necessità di valutare in concreto l’esistenza o meno di una situazione di conflitto tale da rendere necessaria l’astensione del difensore; - che l’intervenuta abrogazione del canone II (ora sostituito da altro precetto) non ha comportato il venir meno della ratio ad esso sottesa, ora comunque ricompresa nel canone I nuova formulazione, in quanto norma di portata generale ritiene che quanto rappresentato possa costituire oggetto di attenzione del Consiglio in altra sede per cui il parere in questa sede potrebbe costituire un’inopportuna anticipazione del giudizio. Pratica n. (omissis) - Avv. (omissis) - L’Avv. (omissis) ha formulato richiesta di parere deontologico, pervenuta il 12 gennaio 2010, in merito alla possibilità di “un Legale, abilitato ad esercitare la professione di Avvocato innanzi alle alte Corti dello Stato di Washington (USA), di fregiarsi in Italia del titolo di Avvocato, farne uso nella corrispondenza e utilizzare un proprio sito internet in italiano in assenza di qualsivoglia controllo, così come prescritto dall’art. 17/bis del codice deontologico forense”. Il Consiglio - Udito il Consigliere Livia Rossi, quale coordinatore della Commissione Deontologica; premesso - che il titolo di avvocato risulta legittimamente appartenere, nel caso di specie, al professionista in argomento, nei riguardi del quale non è fatto divieto normativo alcuno che la medesima possa fregiarsi, ossia onorarsi e quindi andare fiero del suo titolo, facendone anche “uso nella 146 07_pareri deontologici_ok.pmd FORO ROMANO 1-2/2010 146 17/08/2010, 13.49 PARERI DEONTOLOGICI corrispondenza”; - che l’utilizzo di siti web, “esclusivamente con domini propri e direttamente “riconducibili [all’avvocato], allo studio legale associato o alla società di avvocati alla quale partecipa”, è sottoposto alla condizione della “previa comunicazione tempestiva al Consiglio dell’Ordine di appartenenza, della forma e del contenuto in cui è espresso”, come stabilito dall’art. 17/bis , II canone complementare del Codice Deontologico Forense; - che tale regola è applicabile anche all’”avvocato straniero, nell’esercizio dell’attività professionale in Italia, quando questa sia consentita”, il quale è tenuto al rispetto delle norme deontologiche italiane”, come recita l’art. 4, II comma; ritiene che la soluzione del quesito formulato trovi adeguata e satisfattiva risposta alla luce di quanto sopra rappresentato. Pratica n. (omissis) - Avv. (omissis) - L’Avv. (omissis), in data 15 gennaio 2010, ha premesso di essere stata nominata congiuntamente ad altra Collega nell’ambito del medesimo giudizio nel quale, di fatto, ha svolto in prima persona l’intera attività professionale e giudiziale derivante dal mandato ricevuto. La stessa precisava di essersi occupata della consultazione con il cliente, della redazione dell’atto introduttivo, dell’attività istruttoria sino alla redazione delle comparse conclusionali e delle repliche, provvedendo ad anticipare anche le spese vive ed occupandosi del recupero delle somme liquidate in sentenza. L’Avv. (omissis), a seguito di tutta la predetta attività, chiede un parere in materia deontologica al fine di conoscere come sia equo ripartire le somme liquidate dal Giudice seguendo un criterio che tenga conto dell’attività professionale effettivamente svolta. Il Consiglio - Udito il Consigliere Livia Rossi, quale coordinatore della Commissione Deontologica; osserva - l’art. 22 del Codice Deontologico Forense disciplina il rapporto di colleganza prevedendo che l’avvocato debba sempre mantenere nei confronti dei colleghi un comportamento ispirato a correttezza e lealtà. Tuttavia il professionista dovrà anche osservare il generale dovere di probità, dignità e decoro, lealtà e correttezza (così come disciplinato dagli artt. 5 e 6 del Codice Deontologico Forense). Tanto premesso il Consiglio, ritiene che, secondo giurisprudenza consolidata di questo Ordine, non è possibile esprimere pareri preventivi in ordine alla rilevanza deontologica di comportamenti posti in essere dai propri Iscritti posto che, detti comportamenti, potrebbero formare oggetto di attenzione da parte del Consiglio in altra sede. FORO ROMANO 1-2/2010 07_pareri deontologici_ok.pmd 147 147 17/08/2010, 13.49 PARERI DEONTOLOGICI Adunanza dell’8 aprile 2010 - Il Consigliere Segretario comunica che da parte del Responsabile dell’Ufficio Legale dell’A.N.A.S. è pervenuta una richiesta di parere in ordine alla computabilità o meno, nelle notule che i legali interni presentano alla propria Amministrazione al fine di farsi liquidare onorari e competenze in presenza di vittoria di lite con pronuncia di compensazione delle spese, di alcune poste tariffarie. Il Consigliere Segretario, dopo aver approfondito la questione oggetto di richiesta di parere, ha predisposto l’unita bozza di risposta che sottopone all’approvazione del Consiglio e che integralmente si trascrive: “Roma, 12 aprile 2010 - Prot. n. - Spett.le A.N.A.S. - Ufficio Legale - Via Mozambano n. 10 - 00185 ROMA - c.a. Avv. Gian Claudio Picardi - Oggetto: liquidazione onorari e competenze degli Avvocati dell’A.N.A.S. - Con nota prot. CDG – 38227-P del 15 marzo u.s. codesto Ufficio ha richiesto al Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma di voler esprimere un parere circa la debenza o meno di talune poste della tariffa forense al fine di non ricomprenderle nelle notule da far liquidare dall’Azienda a titolo di onorari e diritti dovuti, contrattualmente, agli iscritti all’Elenco Speciale. Nella richiesta di parere sono elencate le voci sulle quali lo stesso Ufficio Legale nutre dubbi in ordine alla loro computabilità. In via preliminare si chiarisce che la questione si pone solo con riguardo alla liquidazione degli onorari e dei diritti da parte del datore di lavoro (segnatamente, per l’A.N.A.S., ai sensi dell’art. 5 del vigente Regolamento interno, in caso di vittoria di lite con compensazione delle relative spese), non anche nel caso in cui le spese processuali debbano essere rifuse dalla controparte, atteso che in questa seconda ipotesi non esistono poste tariffarie da escludere o non computare. La controparte, infatti, non ha diritto ad alcuna esenzione derivante dall’esistenza di un apparato amministrativo che coadiuva l’avvocato nell’esercizio delle sue funzioni, giacchè tale apparato ha contribuito, per quanto di sua spettanza, alla vittoria della contesa giudiziaria (al pari di ciò che avviene quando si tratta di compensare un avvocato del libero foro per le prestazioni effettuate dai suoi dipendenti). Venendo al merito della richiesta di parere, si osserva quanto segue. Vi sono alcune attività ex-procuratorie che in un Ufficio Legale interno non sono espletate, di regola, da soggetti iscritti all’Elenco Speciale, bensì da personale di norma avente qualifica impiegatizia (esecutori, operatori, istruttori e quant’altro, secondo le specificità dei singoli ordinamenti). Orbene tali poste assai opportunamente non debbono essere calcolate nella notula che l’Ufficio Legale presenta al proprio Ente, stante il fatto che l’esecuzione delle relative attività non è riconducibile, direttamente, alla funzione forense né è immaginabile (salvo prova contraria) che sia stato l’avvocato a provvedere in prima persona. Posto che l’Ente già corrisponde a detto personale di supporto la retribuzione ordinaria, richiedere il riconoscimento di importi professionali per la medesima attività costituirebbe una indebita aggiunta di spese per la P.A. Certamente da escludere dal computo, sono, allora le voci dei diritti “Posizione ed archivio”, “Formazione del fascicolo”, atteso che queste attengono appunto ad attività svolte da personale di supporto. Neppure da riconoscere è la voce “Trasferta”, stante la presenza, nel contratto di lavoro, di previsione di apposito compenso. 148 07_pareri deontologici_ok.pmd FORO ROMANO 1-2/2010 148 17/08/2010, 13.49 PARERI DEONTOLOGICI A giudizio del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma invece, competono sia le poste “Consultazione col cliente” nonché “Corrispondenza informativa”, stante la circostanza che il colloquio (epistolare o informale) con l’assistito è sicuramente gestito dal legale, sotto la propria responsabilità, anche in termini di impostazione delle relative problematiche. E da tali attività, com’è noto, peraltro non agevolmente delegabili, dipende sovente anche lo stesso esito della lite. Quanto al diritto di “Vacazione”, che è elemento diverso dal compenso per la trasferta, attenendo squisitamente all’espletamento di attività defensionali con esclusione quindi del mero disagio per gli spostamenti fisici, il Consiglio ritiene la posta riconoscibile sul presupposto che la disposizione relativa mira a compensare comunque un incomodo non necessariamente legato ad una trasferta (Cass. Civ., Sez. Lavoro 28.05.1976, n. 1929). Nessun dubbio, infine, quanto alle competenze, che debba essere computata la voce “Domiciliazione”, stante il fatto che si tratta di una posta attinente ad un’attività effettivamente espletata dall’appartenente al ruolo legale. Quanto alle spese vive si concorda nel ritenere non richiedibili al proprio Ente sia le spese per dattiloscrittura (per le ragioni ampiamente esposte sopra, atteso che l’Azienda per tali attività già remunera altro tipo di personale, ancorchè oggi siano sovente gli stessi legali a comporre fisicamente gli atti con i moderni sistemi di videoscrittura) sia quelle “generali” (emolumento destinato a compensare l’esborso di somme rispetto alle quali il professionista forense non patisce alcun nocumento, ricevendo comunque “in cambio” la retribuzione tabellare). Infine, quanto alle due poste di onorari indicate nella richiesta di parere, si concorda con l’esclusione di quella relativa alla “Ricerca dei documenti” (per la medesima ragione sopra esposta, nel senso che di regola i documenti sono reperiti da personale di supporto, inserito negli uffici deputati alla gestione), ma si dissente sulla non computabilità di quella relativa alla “Consultazioni col cliente”: in questo caso, richiamandosi quanto osservato poc’anzi, la responsabilità del colloquio con l’assistito è riferibile direttamente ed esclusivamente al legale, che quindi ha diritto a vedersi compensata la relativa attività. Nei sensi suestesi è il richiesto parere, approvato nella seduta consiliare dell’8 aprile 2010. Avv. Rodolfo Murra.” Il Consigliere Cerè si dichiara non d’accordo. Il Consigliere Fasciotti si complimenta con il parere predisposto dal Consigliere Segretario, condividendolo in toto. Il Consiglio, dato atto, approva. a cura di Livia Rossi FORO ROMANO 1-2/2010 07_pareri deontologici_ok.pmd 149 149 17/08/2010, 13.49 IL NOSTRO MONDO IL PROSSIMO CONGRESSO NAZIONALE FORENSE Si terrà a Genova, dal 25 al 27 novembre 2010, il trentesimo Congresso nazionale forense. Convocato dal Presidente del CNF con circolare n. 14-C del 30 marzo scorso, il congresso ha per tema: “L’AVVOCATURA NELLA SOCIETA’ TRA SISTEMA ECONOMICO E TUTELA DEI DIRITTI” (sottotema “Diritti Umani e Ruolo Sociale dell’Avvocatura”). I lavori si svolgeranno a bordo della nave da crociera Costa Concordia e l’appuntamento è tra quelli cui non si può mancare. Si preannuncia cioè un Congresso politico di spessore, nel quale si chiederà conto delle ragioni del ritardo con le quali i parlamentari ed il governo stanno affrontando i temi cari all’Avvocatura. Sarà pure un Congresso di qualità sotto il profilo dei temi giuridici trattati, i quali mettono al centro del dibattito sui problemi della crisi economica nazionale la figura del professionista forense, il quale si pone anche come baluardo a difesa dei diritti fondamentali della persona. Com’è noto in occasione del Congresso nazionale si eleggeranno anche i rappresentanti in seno all’Organismo unitario dell’Avvocatura, sino ad ora presieduto da Maurizio De Tilla. Il Consiglio dell’Ordine di Roma esprimerà al Congresso una platea di 111 delegati, compreso il Presidente che ne fa parte di diritto, ed è quindi – ovviamente, dato il numero degli iscritti – l’Ordine forense più rappresentato. Le elezioni per individuare i delegati congressuali si svolgeranno il 22 settembre p.v. presso l’Aula Avvocati di Piazza Cavour dalle ore 9,00 alle ore 19,30 lo scrutinio è previsto per il giorno seguente. La candidatura potrà essere formalizzata entro le ore 13,00 del 10 settembre 2010. Indipendentemente dalla funzione di delegato ogni avvocato iscritto è ovviamente invitato a partecipare al Congresso: tuttavia solo i delegati hanno diritto di votare le mozioni e di rinnovare l’organismo dell’Oua. Si avvisa che il Consiglio dell’Ordine ha deliberato, al fine di contenere le spese così come richiesto anche da alcuni colleghi presenti nella recente assemblea per l’approvazione del bilancio preventivo del 2010 (vedi verbale dell’Assemblea medesima sul sito internet del Consiglio), che le spese di viaggio sono a carico dei singoli delegati. Rodolfo Murra 150 08_il nostro mondo_1_ok.pmd FORO ROMANO 1-2/2010 150 17/08/2010, 15.24 IL NOSTRO MONDO Contributo degli avvocati (non Cassazionisti) dovuto al Consiglio Nazionale Forense: avvisi di pagamento inviati agli avvocati romani con scadenza 30 gennaio 2010 - determinazioni del Consiglio Dal verbale n. 1 dell’adunanza del 7 gennaio 2010 - Il Consiglio ha rilevato che tra la fine di dicembre 2009 e i primi giorni di gennaio 2010 l’Equitalia Gerit, per conto del Consiglio Nazionale Forense, ha inviato per posta ordinaria un “avviso di pagamento” a tutti gli iscritti nell’Albo di Roma -esclusi i Cassazionisti- per i “contributi” (definiti anche “quota associativa”) a decorrere dall’anno 2005 fino all’anno 2009, per un importo complessivo di 129,15. Nell’adunanza del 9 ottobre 2008, il Consiglio aveva preso atto del parere di un Professore, Ordinario di Diritto Costituzionale all’Università La Sapienza di Roma, con il quale si opinava che, “per un verso, il potere impositivo del Consiglio Nazionale Forense, non essendo limitato a parametri oggettivi, ma al solo criterio delle spese di funzionamento, non è di per sè compatibile con la riserva di legge dell’art. 23 Cost., e, dall’altro, che esso non può comunque ricomprendere gli Avvocati non iscritti all’Albo Speciale, dal momento che la stessa formulazione legislativa lo riferisce agli avvocati cassazionisti”. Tale parere confortava in modo inequivocabile quanto già stabilito dal Consiglio nel 2001; la norma di legge sulla quale il Consiglio Nazionale Forense fonda il proprio preteso diritto è costituita dall’art. 14 del D. Lgt. n. 382 del 1944 che così recita: “Il Consiglio Nazionale Forense determina inoltre la misura del contributo da corrispondersi annualmente dagli iscritti nell’Albo per le spese del proprio funzionamento”. La disposizione si riferisce ai contributi cui sono assoggettati gli avvocati abilitati al patrocinio dinanzi le giurisdizioni superiori, non anche agli avvocati non Cassazionisti; va rilevato che essa è in contrasto con la Carta Costituzionale, sopravvenuta, la quale all’art. 23 riserva sì alla legge l’imponibilità di prestazioni patrimoniali, ma al contempo -affinchè detta riserva sia pienamente efficacerichiede che la legge contenga di per sè tutti gli elementi necessari all’individuazione del tributo (o contributo). In mancanza nella legge di una dettagliata previsione oggettiva sull’importo da versare, occorrerebbe che intervenisse una determinazione che approvi in modo preventivo gli elementi di cui sopra. Va peraltro sottolineato che “il contributo” di cui parla l’art. 14 del Decreto Luogotenenziale del 1944 riguarda esclusivamente coloro i quali sono iscritti nell’Albo tenuto dallo stesso Consiglio Nazionale Forense (l’unico cui fa riferimento la normativa in questione), non anche gli avvocati che, invece, sono solo iscritti all’Albo tenuto dai Consigli dell’Ordine territoriali. Sul punto la norma è assolu- FORO ROMANO 6/2009 08_il nostro mondo_1_ok.pmd 151 151 17/08/2010, 15.25 IL NOSTRO MONDO tamente chiara nel parlare solo di “Albo” governato dal Consiglio Nazionale, senza alcun cenno a quelli invece tenuti dai Consigli territoriali. Si tiene che allo stato non sia fondata la pretesa del Consiglio Nazionale Forense, di ottenere il pagamento del detto contributo, così come di assicurarsi che sia il Consiglio dell’Ordine a farsi promotore dell’esazione. Pertanto il Consiglio dell’Ordine di Roma delibera di censurare espressamente la decisione del Consiglio Nazionale Forense di far richiedere agli Avvocati romani il pagamento di tali contributi illegittimi dall’Equitalia Gerit S.p.A. Dispone di trasmettere la presente delibera al Consiglio Nazionale Forense. - Il Consigliere Fasciotti riferisce che nella pubblicazione del disegno di legge “Finanziaria 2010”, approvato definitivamente martedì 22 dicembre 2009 nell’aula del Senato, sotto l’art. 2 al comma 212 è eliminata l’esenzione per il processo esecutivo mobiliare di valore inferiore a 2.500,00 Euro, per il processo cautelare attivato in corso di causa e per il processo di regolamento di competenza e di giurisdizione. E’ introdotto il pagamento del contributo unificato nei giudizi di opposizione a ordinanze, ingiunzioni di pagamento di sanzioni amministrative e nei giudizi di lavoro davanti alla Cassazione. Il Consiglio ne prende atto. - Il Consigliere Fasciotti riferisce che non risulta inserita nel registro degli Organismi deputati a gestire i tentativi di conciliazione a norma dell’art. 38 D. Lgs. 17 gennaio 2003 n. 5, presso il Ministero della Giustizia, la Camera Arbitrale di Conciliazione costituita dal Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma. Il Consiglio ne prende atto e delibera la richiesta di inserimento della costituita Camera Arbitrale e di Conciliazione nel registro degli Organismi di conciliazione in essere presso il Ministero della Giustizia. Dal verbale n. 6 dell’adunanza del 25 febbraio 2010 - Il Presidente riferisce sull’atto di citazione in opposizione a sollecito di pagamento con accertamento negativo di obbligazione di credito notificato il 5 febbraio 2010 dall’Avv. (omissis) contro il Consiglio Nazionale Forense e la Equitalia Gerit S.p.A. e nei confronti del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma, avverso l’avviso di pagamento n. 201000002681 del 7.12.2009 della Equitalia Gerit S.p.A. Il Consiglio si riserva la decisione all’esito della discussione sul punto che sarà fissata per la prossima adunanza. 152 08_il nostro mondo_1_ok.pmd FORO ROMANO 6/2009 152 17/08/2010, 15.25 IL NOSTRO MONDO Dal verbale n. 7 dell’adunanza del 4 marzo 2010 - Il Presidente legge una comunicazione pervenuta ora dal Consiglio Nazionale Forense a firma del Presidente, Prof. Avv. Piero Guido Alpa, datata 2 marzo 2010 relativa al contributo che il Consiglio Nazionale Forense pretende dagli avvocati non cassazionisti. Il Presidente Alpa conclude nel senso di riferire che è stata data comunicazione alla Società Equitalia Gerit di voler sospendere, per il prossimo mese, le procedure esattoriali nell’attesa di essere convocato dall’Ordine di Roma per trovare una soluzione di reciproca soddisfazione, salvi i diritti delle parti. Il Consigliere Barbantini ritiene doveroso dare ampia diffusione della lettera. Esprime il proprio apprezzamento per l’iniziativa promossa dal Presidente e per la capacità di aver ottenuto un rapido riscontro. Il Consigliere Di Tosto rileva che nel biennio 2008/2009 il Consiglio ha approfondito la problematica del contributo richiesto agli Avvocati non cassazionisti dal Consiglio Nazionale Forense, inoltre nella primavera del 2009 il Consigliere Murra aveva redatto un parere che escludeva la legittimità della richiesta del Consiglio Nazionale Forense. Dopo il parere del Consigliere Murra, il Consiglio aveva deliberato di acquisire un parere dal Prof. Sorrentino che confermava l’esclusione del versamento del contributo richiesto agli Avvocati non Cassazionisti. Il Consigliere Di Tosto ritiene che prima che il Consiglio inviti il Presidente Alpa occorre definire la posizione della nostra Istituzione in conformità di quanto determinato nel biennio precedente. Il Consigliere Condello rileva che la pregressa decisione consiliare è superata dalla successiva normazione, siccome interpretata dal Consiglio Nazionale Forense, nel senso che il concetto di “Albo” è stato modificato con sostanziale accezione del termine al plurale (“Albi”) atteso che prima della norma modificata l’Albo era detenuto dalla Corte di Cassazione. Il Consigliere Barbantini ricorda che la somma netta che il Consiglio Nazionale Forense percepisce dai singoli Colleghi patrocinanti in Cassazione è pari ad Euro 49,08. Egli esprime il proprio parere nel senso che le somme richieste dal Consiglio Nazionale Forense agli Avvocati non Cassazionisti siano dovute e che sarebbe opportuno che la riscossione avvenga da parte del Consiglio dell’Ordine. Il Consigliere Cipollone, al di là del valore economico delle somme richieste, ritiene che il Consiglio dell’Ordine debba sciogliere il dubbio pregiudiziale se tali somme siano dovute o meno, associandosi all’apprezzamento del Consigliere Barbantini per come il Presidente ha affrontato la urgente situazione. Il Consigliere Tesoriere considera assai apprezzabile il gesto del Presidente Alpa e ritiene che non si debba perdere l’occasione di sentirne direttamente in Aula le ragioni. FORO ROMANO 6/2009 08_il nostro mondo_1_ok.pmd 153 153 17/08/2010, 15.25 IL NOSTRO MONDO Il Consigliere Fasciotti ritiene necessario ascoltare i motivi per i quali il Consiglio Nazionale Forense pretende gli importi in questione. Il Consiglio delibera di invitare il Presidente Alpa in audizione per il giorno 18 marzo p.v. e di nominare apposita Commissione di studio nelle persone dei Consiglieri Condello, Gianzi e Murra. XXX Congresso Nazionale Forense Dal verbale n. 9 dell’adunanza del 18 marzo 2010 - Il Presidente riferisce sulla comunicazione del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Genova, pervenuta il 9 marzo 2010, relativa al XXX Congresso Nazionale Forense e, precisamente, che per la predisposizione logistica è stato concluso con la Costa Crociere S.p.A. un contratto che permetterà di svolgere i lavori sulla nave Costa Concordia. Il Consiglio ne prende atto. Visita del Dott. Paolo de Fiore, Presidente del Tribunale Ordinario di Roma Dal verbale n. 10 dell’adunanza del 25 marzo 2010 - Alle ore 16.30 viene ammesso in Aula il Presidente del Tribunale Ordinario di Roma, Dott. Paolo de Fiore, accompagnato dai Giudici Dott. Stefano Olivieri e Dott.ssa Maria Rosaria Barbuto. Il Presidente si dichiara felice ed onorato, a nome di tutto il Consiglio, della presenza del Presidente de Fiore. Il Presidente comunica che il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma desidera continuare a mantenere gli ottimi rapporti che nell’ultimo biennio si sono intrattenuti con il Tribunale, alla luce anche dei progetti che dovranno essere attuati nel concreto. Prende la parola il Presidente de Fiore il quale desidera ringraziare dell’invito e premette che tenterà di essere il più concreto possibile. Egli sottolinea che è nel suo carattere quello di costruire ponti e non già di alzare barricate tra gli operatori del diritto. Ricorda che subito dopo Pasqua le Cancellerie potranno utilizzare, con compiti di back office, il personale in cassa integrazione che fa parte del progetto messo a punto con la Provincia di Roma (si tratta di ottanta unità). Resta la carenza di giudici, atteso che dei 23 previsti ed assegnati a dicembre al Tribunale di Roma ne sono arrivati solo 3. Egli si rende conto che la classe forense, oltre ai problemi comuni con la magistratura, ha il grande gap della crisi economica. La necessità di fare allora fronte comune deriva anche da una certa insensibilità della classe politica. Ed ecco allora la necessità di fare proposte operative concrete. 154 08_il nostro mondo_1_ok.pmd FORO ROMANO 6/2009 154 17/08/2010, 15.25 IL NOSTRO MONDO Il Presidente prosegue nel confermare di avere molta fiducia negli “Osservatori”: tuttavia occorrerebbe che in questi Organismi entri in modo istituzionale il Consiglio dell’Ordine. Il Tribunale di Roma è molto grato al Consiglio dell’Ordine per i concreti aiuti che ha offerto in termini di somministrazione di personale interinale e di risorse tecnologiche. Ed è per questo che occorre avere rispetto per il mondo forense romano. Il Presidente de Fiore anticipa che prossimamente chiederà l’aiuto e la collaborazione per la compilazione degli Albi dei curatori fallimentari come già fatto per i custodi. Il Presidente de Fiore si permette di suggerire anche una forte azione “politica” al rinnovato Consiglio, nel senso ad esempio che un colloquio più vivo con l’Associazione Nazionale Magistrati di Roma potrebbe costituire un esempio di confronto più aperto e più fattivo tra le due categorie, all’insegna dei valori comuni che entrambe perseguono. Egli, pur premettendo di non potere entrare in questa azione di tipo politico, può costituire elemento catalizzatore, invitando ad avere fiducia nel rinnovamento e nei cambiamenti. Egli termina citando Calamandrei, nel senso che la Giustizia non si rivela apertamente a chi non crede in essa. I Consiglieri applaudono l’intervento del Presidente de Fiore ed alcuni di loro porgono alcune domande all’illustre ospite. Interviene il Consigliere Condello, il quale condivide le osservazioni del Presidente, richiama le esperienze di altri Fori dove la sinergia tra Avvocatura e Magistratura hanno dato risultati positivi. Egli richiama anche le prossime scadenze in tema di mediazione nelle controversie civili, il cui D.L.vo n. 28/2010 prevede che il Tribunale deve mettere a disposizione degli spazi nella sua sede all’organismo di mediazione costituito dall’Ordine. Rammenta a tal proposito che al piano terra del Tribunale di Viale Giulio Cesare esistono spazi che, allo stato, risultano inutilizzati e chiede se si possano utilizzare. Il Presidente de Fiore premette di essere assai favorevole agli istituti deflattivi ma si permette di mostrare il proprio scetticismo, confortato in ciò da elementi concreti, sul fatto che vi sia effettiva volontà politica di continuare a praticare la mediazione obbligatoria. Per i locali di cui sopra la Dott.ssa Barbuto comunica che di recente è stato presentato un progetto di finanziamento per utilizzare quegli spazi come asilo nido per i figli dei dipendenti (46 bambini), in parte da offrire anche al Municipio territorialmente competente per la collettività. Il Consigliere Gianzi ringrazia il Presidente ma segnala, ad esempio, il notevole ritardo nella liquidazione delle parcelle dei difensori d’ufficio. Altra questione irrisolvibile è quella del parcheggio di Via Teulada che ancora gli avvocati non possono utilizzare. Egli non chiede ovviamente risposte immediate ma impegni. FORO ROMANO 6/2009 08_il nostro mondo_1_ok.pmd 155 155 17/08/2010, 15.25 IL NOSTRO MONDO Il Presidente de Fiore, quanto alla situazione logistica, rammenta le enormi difficoltà nelle quali versa l’intero Tribunale di Roma. Per quanto riguarda il parcheggio di Via Teulada egli premette che la competenza non è solo la sua, esistendo un’apposita Commissione di Manutenzione. La sua proposta di mettere in sicurezza la strada di comunicazione tra il parcheggio e la sede di Via Teulada e di bonificare l’intera area, ha trovato molte difficoltà. Egli ritiene, comunque, che il parcheggio di Via Teulada, che lui ben conosce, potrebbe presentare vizi di fruibilità, nel senso che non crede che gli avvocati gradiscano davvero parcheggiare lì. Il Consigliere Gianzi, osservando che il servizio delle Difese d’ufficio può essere gestito direttamente dal Consiglio, comunica di aver individuato un piccolo spazio nei locali di Piazzale Clodio che potrebbe essere idoneo all’occorrenza. Il Presidente de Fiore si dichiara disponibile a valutare la proposta manifestando la massima disponibilità. Il Consigliere Arditi di Castelvetere rileva che uno dei problemi anche operativi della I Sezione Civile è l’aumento incredibile dei procedimenti di riconoscimento dell’asilo politico. La sua proposta è quella di creare una sezione separata per tali procedimenti. Il Presidente de Fiore conferma di avere ben presente la questione che affligge la I Sezione (oggi egregiamente diretta dal Presidente Crescenzi), anche se è stata di recente potenziata con assegnazione di due nuove unità (anche se con riferimento alle vecchie tabelle). Fino ad ora i tentativi di risolvere definitivamente detti problemi si sono rivelati inutili. Il problema non è quello di creare una sezione che si occupi solo di stranieri, che peraltro rischia di essere una sorta di ghettizzazione dei giudici ivi addetti. La questione, comunque, resta quella dei numeri e dell’organico insufficiente. Il Consigliere Cipollone ringrazia il Presidente de Fiore del bel discorso introduttivo. Ma fino a quando l’avvocato verrà considerato un mercante e non verrà rispettato per la sua funzione, i problemi generali rischiano di rimanere irrisolti. Per quanto riguarda le cose concrete egli chiede di sapere se i cassa integrati siano effettivamente 80 o invece 60. Chiede altresì di sapere come saranno utilizzati nel settore penale. Il Presidente de Fiore conferma che le persone sono 80 e detto personale sarà destinato agli Uffici in modo da garantire le coperture effettive dei posti, ma non è in grado ora di essere più preciso. Si terrà conto, comunque, delle esigenze anche dell’Avvocatura. Il Consigliere Di Tosto ringrazia per la collaborazione che le due Istituzioni, Tribunale di Roma e Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma, hanno 156 08_il nostro mondo_1_ok.pmd FORO ROMANO 6/2009 156 17/08/2010, 15.25 IL NOSTRO MONDO garantito nel pregresso biennio. Ritorna sul problema del parcheggio di Via Teulada, da sottoporre al più presto all’esame della Commissione di Manutenzione. Inoltre, segnala il problema dello smaltimento delle pubblicazioni delle decisioni arretrate del Giudice di Pace, con l’occasione chiedendo se alcuni dei cassaintegrati possano essere mandati presso il relativo ufficio. Il Presidente de Fiore comunica che si è raccomandato con l’Ufficio del Giudice di Pace di Roma di stipulare autonoma convenzione con la Provincia per attingere ad altre venti unità. Nella massima disponibilità personale, sulla questione della fruizione del parcheggio, l’interlocutore ripete essere comunque l’Ufficio Sicurezza della Corte d’Appello (egli appunto si impegna a far trattare la questione nella Commissione). Il Consigliere Graziani chiede come si possa ovviare al ritorno al passato in tema di visualizzazione delle sentenze del Tribunale via web. Osserva poi come il tema del decreto ingiuntivo telematico sia in forte ritardo. Il Presidente de Fiore risponde comunicando che il problema è solo quello di reperire risorse economiche per l’acquisto degli scanner, che molti peraltro dicono che sono in arrivo dalla D.G.S.I.A. Il Consigliere Vaglio, a tal proposito, invita il Presidente de Fiore a far sentire la propria legittima pressione su tale Direzione Generale. Egli chiede poi se la somministrazione di risorse umane da parte del Consiglio sia ancora effettivamente necessaria. Da ultimo chiede quale iniziativa intende assumere sul problema della possibilità delle parti di non far ricorso alla difesa tecnica nei procedimenti di separazione personale richiesta congiuntamente. Su quest’ultimo punto il Dott. Olivieri comunica che vi sono state riunioni operative tra i Magistrati della Sezione Famiglia secondo i quali la norma di legge consente di non avvalersi della difesa tecnica. Sul personale interinale del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma egli ritiene che, allo stato, non se ne possa fare a meno e continua ad essere grato all’Ordine di tale fornitura di risorse umane. A tal proposito il Consigliere Nesta prega il Presidente de Fiore di utilizzare detto personale al solo scopo di favorire quegli Uffici nei quali il servizio è direttamente fruito dagli avvocati. Il Presidente de Fiore garantisce tutto il proprio impegno al riguardo, allo scopo di soddisfare il più possibile le esigenze dell’Avvocatura. Il Consigliere Fasciotti affronta poi il problema delle iscrizioni a ruolo nei procedimenti di diritto del lavoro. Il Consigliere Cerè comunica di essere stata delegata dal Consiglio Giudiziario per affrontare tale problema anche con il Dirigente Amministrativo del Tribunale e di aver indicato con il nuovo responsabile dell’Ufficio alcune possibili soluzioni. FORO ROMANO 6/2009 08_il nostro mondo_1_ok.pmd 157 157 17/08/2010, 15.25 IL NOSTRO MONDO Il Presidente De Fiore conferma che si tratta di tempi brevi per attuare le soluzioni suggerite in quella sede. La riunione termina alle ore 17.45, con soddisfazione di parte di tutti i presenti i quali la concludono con un breve brindisi benaugurale. Visita del Prof. Piero Guido Alpa, Presidente del Consiglio Nazionale Forense Dal verbale n. 12 dell’adunanza dell’8 aprile 2010 - Viene ammesso in Aula il Presidente del Consiglio Nazionale Forense, Prof. Avv. Piero Guido Alpa, gradito ospite del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma, che ha accettato volentieri l’invito a portare i saluti del Consiglio Nazionale Forense al rinnovato Consiglio. Il Presidente Alpa, accompagnato dal Consigliere Nazionale Avv. Paolo Berruti, inizia ad illustrare i temi generali che dovrebbero essere trattati al prossimo Congresso Nazionale di Genova (che si terrà su una nave da Crociera attraccata nel porto della città ligure). Si tratta, in particolare, del tema della tutela dei diritti umani nonchè quello del ruolo dell’Avvocato nell’economia. Egli auspica che gli Ordini territoriali vorranno portare i loro contributi di idee ai lavori, nel senso che si dovranno produrre lavori intellettuali su argomenti concreti, sui quali far riflettere e dibattere l’Assemblea. Il Presidente Alpa illustra poi lo stato dei lavori parlamentari sull’esame del testo di riforma della legge professionale forense, comunicando che è stata indetta dal Ministro Alfano una riunione che anticipi i cc.dd. Stati generali delle professioni. Il Presidente Conte ringrazia, a nome del Consiglio, e illustra quali sono i due argomenti generali sui quali si chiede al Presidente Alpa di voler esprimere, ancorchè in maniera sintetica, il proprio parere: contributi dei non Cassazionisti e mediazione. Il Consigliere Cipollone, dopo aver premesso di essere molto contento della visita del Presidente Alpa, introduce anche altri argomenti (quale il problema della pratica forense e del rapporto con il numero degli avvocati) ma ritiene che sia più opportuno che i Consiglieri illustrino quale sia la loro idea. Il Consigliere Vaglio chiede di sapere quale sia la posizione del Consiglio Nazionale Forense sul tema dei contributi e se vi sia una volontà negoziale del Consiglio Nazionale sull’argomento. Il Consigliere Cerè, dopo aver esposto di essere parte di un procedimento giudiziario volto a contestare la pretesa del Consiglio Nazionale Forense, nel richiamare le due pregresse delibere del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma sulla decisione di non fare da “esattore”, ricorda che nello scorso biennio fu acquisito il parere di un costituzionalista illustre che negò il diritto del Consiglio 158 08_il nostro mondo_1_ok.pmd FORO ROMANO 6/2009 158 17/08/2010, 15.25 IL NOSTRO MONDO Nazionale Forense di pretendere tali pagamenti. Il Consigliere Rossi sottolinea l’apertura del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma alle soluzioni che si troveranno, illustra però l’esigenza di dare adeguate spiegazioni ai colleghi che fin qui si sono ritenuti esonerati dal versare i contributi in questione. Il Presidente Conte si associa, specificando che sulla materia in passato c’è stata molta confusione e disinformazione, a volte anche con attacchi dolosi nei riguardi dell’azione del Consiglio Nazionale Forense. Di talchè il nuovo Consiglio, intendendo dialogare con il Consiglio Nazionale Forense, e fermo restando che le posizioni possono rimanere distinte, non ha pregiudizi di sorta da alimentare sulla questione specifica o su altre. Sull’annosa questione del contributo dovuto al Consiglio Nazionale Forense dagli Avvocati non Cassazionisti, il Prof. Alpa osserva di non aver mai fatto questioni personali sulla vicenda, rispettando le posizioni critiche espresse in passato dal Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma, che però a volte ha fatto mancare il proprio contributo di pensiero pur essendo il “vessillo” dell’Avvocatura italiana. Auspica quindi che nel futuro ci possa essere un maggior dialogo tra il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma e il Consiglio Nazionale Forense, visto che la voce del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma viene reputata particolarmente importante, pur nel rispetto della dignità di tutti gli altri Ordini territoriali, non foss’altro per i numeri che esso esprime. Il Presidente Alpa comunica di essere stato costretto a scrivere agli avvocati di Roma sul tema dei contributi solo per informare costoro della posizione del Consiglio Nazionale Forense, a seguito della quale, peraltro, molti colleghi hanno provveduto spontaneamente ad effettuare il versamento. Segnala che al momento non sono state emesse cartelle esattoriali e che le richieste inviate da Equitalia costituiscono meri solleciti di pagamento, volti ad interrompere la prescrizione, anche per non lasciare ai successori una situazione contabilmente delicata. Il Presidente Alpa ritiene che una possibile soluzione debba essere trovata insieme; il giudizio instaurato farà il suo corso, ma il Consiglio Nazionale Forense si trova nella necessità di insistere sulla propria posizione, ritenendola conforme a diritto. L’unico Ordine, tra i 165, che ha assunto una delibera del 2001 come quella ricordata dal Consigliere Cerè, è stato quello di Roma. Non risultano altri Ordini che negano il diritto del Consiglio Nazionale Forense di esigere il versamento di che trattasi. Il Consigliere Tesoriere ricostruisce storicamente la vicenda che ha visto protagonista l’Ordine di Roma; nel 2001 furono riscossi ancora i contributi e regolarmente versati al Consiglio Nazionale Forense, nel mentre si assumeva la famosa delibera in base alla quale fu deciso che solo a decorrere dall’anno FORO ROMANO 6/2009 08_il nostro mondo_1_ok.pmd 159 159 17/08/2010, 15.25 IL NOSTRO MONDO successivo non si sarebbero riscossi più i contributi. Il Presidente Alpa ricorda che la regola aurea che il Consiglio Nazionale Forense si è dato è quella della collegialità e quindi egli oggi non può assumere impegni diversi da quelli di riportare meramente al Consiglio Nazionale una proposta conciliativa. Il Consigliere Tesoriere chiede di sapere se sia possibile che l’Ordine di Roma, essendo di gran lunga l’Ordine con il maggior numero di iscritti, possa ottenere una determinazione differenziata del contributo. Il Presidente Alpa conferma che non può assumere alcune posizione personale sul punto ma che si impegna a riferire al Cnf. Il Consigliere Graziani propone di fare un distinguo tra le posizioni oramai pregresse ed il futuro. Il Consigliere Nazionale, Avv. Paolo Berruti, specifica che il contributo annuale richiesto è di 25,83 euro (una somma oggettivamente non elevata) e che il soggetto legittimato passivo è il solo iscritto. La prassi che sia il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma a fare l’esazione è, appunto, una mera prassi. Il Presidente Conte fa presente al Presidente Alpa di aver nominato una Commissione di studio che affronti la questione e chiede che il Consiglio Nazionale Forense si interfacci con essa. Il Presidente Alpa si dichiara disponibile sul punto. Il Consigliere Nazionale Avv. Berruti rappresenta l’impellente necessità che il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma trasmetta al Consiglio Nazionale Forense l’Albo dei propri iscritti (che va ad integrare la mappa dell’Ordine nazionale), visto che è l’unico a rifiutarsi, con una delibera di tre anni fa, di adempiere all’incombente (il che pone dei problemi anche con i rapporti con l’estero). E’ ovvio che poi faccia fede l’Albo tenuto dall’Ordine di appartenenza. Altro incombente, richiamato dal Consigliere Nazionale Avv. Berruti, è quello di trasmettere la Posta Elettronica Certificata dei singoli iscritti, così come richiesto dal Ministero della Funzione Pubblica. Il Consiglio delibera in conformità alla richiesta (trasmissione dell’Albo e fornitura dell’indirizzo di PEC), che è sostanzialmente unica. Sul tema della mediazione, il Consigliere Vaglio introduce l’argomento comunicando che anche l’Ordine di Napoli, seguendo quello di Milano, ha assunto una delibera assai critica sul D.L.vo n. 28 del 2010. Il Consigliere Nesta osserva che la legge sulla mediazione, portando con sè una riduzione di spazi professionali, è fatta a costo zero per lo Stato ma non per gli avvocati e, quindi, deve essere avversata (soprattutto perchè non prevede l’obbligo della difesa tecnica nei procedimenti di conciliazione). Egli ritiene che gli organismi rappresentativi (Consiglio Nazionale Forense, O.U.A., Consigli dell’Ordine) debbano assumere serie iniziative al riguardo. 160 08_il nostro mondo_1_ok.pmd FORO ROMANO 6/2009 160 17/08/2010, 15.25 IL NOSTRO MONDO Il Prof. Alpa ricorda ciò che egli ha fatto, nella qualità di Presidente del Consiglio Nazionale Forense, prima che il testo di legge fosse approvato, con le modifiche ottenute rispetto all’articolato iniziale (si pensi all’obbligo dei Tribunali di mettere a disposizione spazi logistici in favore degli organismi di conciliazione generati dai Consigli dell’Ordine degli Avvocati). Nel merito egli osserva che, a differenza degli organismi di conciliazione degli altri Ordini, quello forense è certamente più affidabile soprattutto per la sua indipendenza. Alcune modifiche sono state ottenute, altre no. Il Consiglio Nazionale Forense, attualmente, sta lavorando nel tentativo di perfezionare la normativa (proprio domani ci sarà, in sede, una riunione con gli Ordini territoriali). Non esclude che nel prossimo futuro ci possano essere dei correttivi. Esiste però il problema di altre categorie professionali che si sono attrezzate ad occupare gli spazi che l’Avvocatura dovesse eventualmente lasciare sul campo; se poi il sistema “mediazione” dovesse essere boicottato proprio dalla categoria forense, ciò darebbe vita ad un errore politicamente irreversibile. Occorre recuperare il ruolo dell’avvocato che assiste il cliente anche nella fase della mediazione, e battersi per una formazione seria e completa. Il Presidente Alpa si rende conto che gli avvocati si aspettino segnali di protesta, ma il Consiglio Nazionale Forense –che ha un ruolo istituzionale- può solo proporre le modifiche ritenute irrinunciabili. Il Consigliere Segretario condivide le osservazioni del Presidente Alpa, spettando ad altri Organismi, di derivazione politica sul piano della rappresentanza, il compito di fare “battaglie”, non certo ad Enti pubblici che hanno invece il dovere di tentare le modifiche delle norme. Il Prof. Alpa fa presente di aver già chiesto, in sede politica, l’obbligo dell’assistenza tecnica del difensore nel procedimento di mediazione, ma tale richiesta non è stata accolta. Ciò non vuol dire che si rinunci alle successive istanze di miglioramento del testo legislativo, che il Consiglio Nazionale Forense si impegna a proporre redigendo un apposito rapporto. In conclusione il Prof. Alpa comunica che il Preside della Facoltà di Giurisprudenza ha invitato a forme di collaborazione l’attuale Consiglio dell’Ordine. Il Presidente Conte delega sul punto, cogliendo tale straordinaria opportunità, il Consigliere Rossi. Alla fine del cordiale incontro, alle ore 16.20, i Consiglieri dell’Ordine e i due illustri ospiti fanno un brindisi augurale. Il Consiglio ringrazia, ancora, per la gradita visita e auspica futuri incontri all’insegna della reciproca collaborazione. Visita del Dott. Vincenzo Carbone Presidente della Corte di Cassazione Dal verbale n. 14 dell’adunanza del 15 aprile 2010 - Viene ammesso in Aula il Primo Presidente della Suprema Corte di Cassazione, FORO ROMANO 6/2009 08_il nostro mondo_1_ok.pmd 161 161 17/08/2010, 15.25 IL NOSTRO MONDO Prof. Vincenzo Carbone, chiamato quale gradito ospite dell’Ordine. Preliminarmente il Presidente Carbone reca alcuni doni per i Consiglieri, tra i quali una bella pubblicazione sul Palazzo di Giustizia. Subito dopo egli prende la parola annunciando la sua massima disponibilità nei riguardi dei rappresentanti del Foro nonchè il profondo rispetto che nutre nei confronti di tutti gli avvocati, auspicando che il clima di collaborazione tra la Magistratura e l’Avvocatura continui a rafforzarsi sempre di più. Ringrazia molto dell’invito ricevuto e si dichiara apertissimo ad affrontare con il Consiglio tutti i temi che oggi si vogliono intavolare. Il Presidente Conte esordisce esprimendo di avere il massimo rispetto sia per la carica sia per l’uomo e ringrazia, dunque, il Prof. Carbone, a nome di tutto il Consiglio, di aver accettato l’invito. Garantisce che d’ora in poi il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma non assumerà atteggiamenti inutilmente polemici –ferma restando la volontà di mantenere ferma la posizione a difesa della sede storica dell’Ordine all’interno del Palazzaccio- nei confronti della Presidenza della Corte, assicurando disponibilità e dialogo, al fine di risolvere in modo condiviso i problemi esistenti. Egli muove, quindi, dal problema della sede dell’Ordine, così come sviscerata dal giudice amministrativo nel recente contenzioso. Il Presidente Conte, a nome di tutto il Consiglio, chiede al Presidente Carbone di fare lo sforzo di riuscire a contemperare gli interessi delle parti e lo prega di avviare un tavolo comune sul quale dovrà essere considerata la posizione dei rappresentanti di oltre 22.000 avvocati e di circa 10.000 praticanti avvocati e non solo . Il Presidente Conte ricorda, come ha già fatto molte volte, che la questione della sede è una “ferita” aperta per tutti gli Avvocati Romani e non che hanno visto questa diatriba come un inusitato attacco all’Avvocatura. Il Presidente Conte ricorda come anche tutti gli Avvocati italiani siano vicini all’Ordine di Roma in questa spiacevole diatriba perché gli stessi hanno sempre visto il consesso romano come un punto di riferimento quando vengono a discutere dinanzi alla Suprema Corte. Non è retorica ricordare, ribadisce il Presidente Conte, che l’Ordine di Roma ha sede nel Palazzo di Giustizia sin dal lontano 1911. A questo punto il Presidente Conte chiede ai Consiglieri di intervenire con loro dichiarazioni rivolgendosi direttamente al Presidente Carbone. Il Consigliere Cipollone si rivolge al Presidente Carbone, nella qualità di “scrittore”, auspicando che i due libri che dovranno essere scritti dalle due “parti” vengano redatti di comune accordo. Fuor di metafora, egli ritiene quella attuale una sede “benedetta” dell’Ordine, dove egli siede da anni respirando un’aria religiosa, ed è necessario che si trovi una soluzione condivisa. Certo, con mestizia, egli sarebbe assai dispiaciuto di dover vedere la futura sede del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati presso una Caserma. 162 08_il nostro mondo_1_ok.pmd FORO ROMANO 6/2009 162 17/08/2010, 15.25 IL NOSTRO MONDO Il Consigliere Barbantini, ringraziando il Presidente Carbone, prendendo atto di ciò che è successo in sede giudiziaria, ritiene doveroso che le parti trovino una soluzione, ma in modo pratico e concreto, esaminando le varie proposte possibili. Egli ritiene che almeno l’Aula Avvocati, dove si è riuniti in questo momento, dovrebbe essere lasciata nella disponibilità dell’Ordine. Il Consigliere Gianzi, associandosi ai ringraziamenti, ritiene di dover concretizzare i problemi che assillano ora le due parti, il primo dei quali è quello della sede, ascoltando direttamente dal Presidente Carbone quali sono le possibili alternative. Il Consigliere Rossi espone i problemi di capienza cui l’Ordine deve far fronte anche per assicurare la formazione continua che richiede spazi adeguati. Esistono poi esigenze di rappresentanza, tenuto anche conto dei molti rapporti, anche diplomatici, che l’Istituzione è tenuta a mantenere. Il Consigliere Segretario rileva, con riferimento al problema della sede, che se è vero che quella di Piazza Cavour è considerata a buon diritto storica e tradizionale, è anche vero che occorre tener conto della decisione resa dal Consiglio di Stato a conclusione della vicenda contenziosa che ha visto opposto l’Ordine all’Agenzia del Demanio. Tale decisione da un lato ha affermato che non sussiste il diritto soggettivo del Consiglio dell’Ordine di pretendere di rimanere del c.d. Palazzaccio, ma ha altresì specificato due cose di notevole rilevanza: a) che la sede del Consiglio dell’Ordine debba rimanere all’interno di una sede di Tribunale e non in un posto qualsiasi; b) che l’individuazione della sede alternativa deve avvenire attraverso una soluzione condivisa da tutte le parti che vantano interessi in gioco (Tribunale, Corte di Cassazione, Comune di Roma, Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma, Agenzia del Demanio). Il Consigliere Segretario coglie poi l’occasione per far presente al Presidente Carbone che egli sta conducendo una vera e propria battaglia per far ottenere a tutti gli iscritti il collegamento gratuito al Ced della Cassazione quanto meno con riferimento alle massime delle decisioni di legittimità, alla luce del disposto del nuovo art. 380 bis C.p.c. (a tal fine richiama la propria comunicazione all’adunanza del 5 novembre 2009 e la relativa delibera presa in quella occasione dal Consiglio dell’Ordine: cfr. Foro Romano n.6 del 2009, pag.904 e ss.). E quindi chiede che il Presidente si faccia parte diligente e si attivi, per quanto è nelle sue possibilità, con gli organismi a ciò competenti al fine di far ottenere il collegamento al servizio, per le oggettive ragioni esposte nella citata comunicazione. Il Presidente Carbone, dichiara di comprendere tutte le esigenze rappresentate ma, se il Parlamento non dovesse modificare le norme vigenti, non può che confermare la necessità di trovare una soluzione alternativa all’attuale sede dell’Ordine. L’importante è lavorare insieme. Egli ritiene poi di aver bisogno di alcuni dati certi, relativi ai numeri attuali degli iscritti all’Albo di Roma. È FORO ROMANO 6/2009 08_il nostro mondo_1_ok.pmd 163 163 17/08/2010, 15.25 IL NOSTRO MONDO auspicabile che l’Ordine prosegua nell’opera di proselitismo in ordine all’utilizzo del codice a barre al momento dell’iscrizione a ruolo delle cause civili (anche perchè così l’intero Collegio giudicante potrà leggere più agevolmente i documenti). Anche sulla formazione è bene lavorare insieme e auspica che il Consiglio chieda alla Corte di effettuare seminari formativi comuni. Egli informa della battaglia che sta conducendo sull’informatizzazione, non solo giuridica (vedi il CED che da Via Damiano Chiesa è stato trasferito a Piazza Cavour) ma giudiziaria (le cancellerie debbono quindi andare avanti con il progresso tecnologico). In questo senso si inquadra l’accordo con il Poligrafico dello Stato sulla ricerca delle leggi e dei precedenti giurisprudenziali. Il Consigliere Segretario si permette di interrompere il Presidente Carbone insistendo sulla questione dell’informatizzazione per quel che riguarda la fruizione del servizio del CED quanto meno con riguardo alle massime delle sentenze della Corte di Cassazione, specie dopo le innovazioni recate dalla legge n. 69 del 2009 al processo di legittimità. Il Presidente Carbone comunica che se la richiesta viene effettuata dal Consiglio, in modo che sia l’Istituzione a fruirne, non vi sono problemi all’autorizzazione. Prosegue, per quanto riguarda la sede, nell’invitare il Consiglio a istituire una Commissione di tre Consiglieri che insieme a rappresentanti della Corte incontri i vertici militari e del Demanio. Il Consigliere Graziani interviene sulla questione dell’uso della nota di iscrizione mediante codice a barre facendo rilevare al Presidente Carbone che il software attuale è macchinoso e che sarebbe meglio perfezionarlo visto che, allo stato, la compilazione della nota porta via più tempo di quello che a volte è necessario per redigere lo stesso ricorso. Il Presidente Carbone si dichiara dispostissimo ad accogliere tutti i suggerimenti che il Consiglio farà pervenire in proposito. Al termine dell’incontro gli astanti brindano insieme facendosi vicendevolmente gli auguri di buon lavoro, ma ripromettendosi di incontrarsi ancora. Il Consiglio dona, infine, al Presidente Carbone la pubblicazione relativa al primo quarantennio della storia dell’Ordine denominato “Avvocati a Roma – Il nostro Ordine nel Notiziario del primo quarantennio”. All’esito, allontanatosi dall’Aula il Presidente Carbone, il Consiglio delibera di nominare una Commissione per trattare dei problemi legati alle questioni sedeCED-codice a barre, formata dal Consigliere Segretario e dai Consiglieri Fasciotti, Graziani e Nesta. Organismo di conciliazione e di formazione dell'Ordine degli Avvocati di Roma Dal verbale n. 16 dell’adunanza del 22 aprile 2010 - Il Presidente e il Consigliere Segretario comunicano che è pervenuta, in data 164 08_il nostro mondo_1_ok.pmd FORO ROMANO 6/2009 164 17/08/2010, 15.25 IL NOSTRO MONDO 14 aprile u.s., una petizione sottoscritta da 65 Conciliatori appartenenti alla Camera di Conciliazione con la quale si sollecita il Consiglio ad attivarsi per ottenere l’accreditamento presso il Ministero della Giustizia, ex D.L.vo n. 28 del 2010, della Camera stessa quale “organismo di conciliazione e di formazione dell’Ordine degli Avvocati di Roma”. Stante l’importanza dell’argomento, il Presidente ritiene necessario convocare in audizione consiliare una rappresentanza di detti Conciliatori, così come da costoro auspicato. Il Consigliere Condello premette di aver partecipato sia alla Conferenza del Consiglio Nazionale Forense sia a quella di Stresa sul problema della mediazione. Nega che l’Ordine di Milano non voglia istituire l’Organismo, tant’è che lo ha già creato. Le contestazioni che taluni Ordini hanno sollevato riguardano tre punti critici della normativa che chiederanno che siano modificati. C’è quindi molta confusione in materia e richiama a tal proposito gli artt. 18 e 19 del D.L.vo del marzo scorso che prevedono la costituzione di Organismi di diritto (i quali si autoregolamentano). Le risorse economiche per remunerare l’attività di mediazione saranno fornite dalle parti che partecipano all’attività di mediazione medesima, gran parte delle quali andranno a favore dell’Organismo di mediazione. Il Consigliere Di Tosto dissente dalla ricostruzione del Consigliere Condello e fa presente che mancano ancora i decreti attuativi. Egli ritiene che l’istituto delle mediazione fallirà anche perchè, a suo parere, esisterà incompatibilità tra l’attività di mediatore e quella di difensore. Egli ritiene, comunque, opportuno chiedere intanto l’accreditamento, per essere pronti, anche se ritiene che l’entrata in vigore della mediazione obbligatoria sarà rinviata. Si pone poi il problema organizzativo se è vero che potrebbero arrivare migliaia di istanze di mediazione che non potrebbero essere esaminate nei 4 mesi previsti dalla norma. Il Consigliere Condello fa rilevare che se è vero che si è ancora in attesa dei decreti attuativi la normativa sottolinea che nelle more si applicano i decreti all’epoca emanati in relazione al c.d. processo societario. Il Consigliere Condello ribadisce di essere intervenuto all’Assemblea dell’O.U.A. del 16 aprile 2010 evidenziando che l’opportunità prevista da detto D.Lgs di costituire un Organismo, di diritto, di Mediazione da parte dei Consigli degli Ordini degli Avvocati (ex art. 18-19) non deve essere trascurata. In virtù di detta nuova normativa i Consigli degli Ordini possono appropriarsi e gestire direttamente gli Organismi di Mediazione finalizzati alla conciliazione e possono creare gli Enti di formazione dei Conciliatori. Questi nuovi Istituti si basano su sistemi di auto finanziamento che, se adeguatamente usati, possono consentire una totale copertura dei costi di gestione degli uffici e possono determinare i compensi da imputare agli Avvocati Conciliatori. FORO ROMANO 6/2009 08_il nostro mondo_1_ok.pmd 165 165 17/08/2010, 15.25 IL NOSTRO MONDO La possibilità, infine, prevista dall’art. 18 di detto D.Lgs 28/2010, di creare l’Organismo di mediazione all’interno del Tribunale e di gestirlo direttamente determina, per la prima volta, una presenza diretta dall’Avvocatura nel processo civile qualificando anche la nostra professione. Anche i rappresentanti di molti altri Consigli hanno evidenziato la necessità di attivarsi immediatamente per non lasciare ad altri questa grande opportunità. Il Consigliere Nesta condivide l’esigenza che il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma si prepari e chieda l’accreditamento, ma è necessario prendere posizione su alcuni argomenti importanti: obbligo di difesa tecnica, eliminazione della norma sull’annullabilità del mandato, mancanza di strutture. Il Consigliere Graziani osserva che se esistono soggetti privati che fanno formazione a pagamento e trovano comunque l’utenza che dunque si assoggetta a pagare somme ingenti per partecipare ai corsi, deve concludersi nel senso che nel mercato l’esigenza della mediazione è avvertita e l’innovazione non è stata affatto avversata dall’intero mondo dell’Avvocatura. Il Consigliere Vaglio si dichiara d’accordo con chi suggerisce di prendere posizione politica esprimendo contrarietà all’istituto della mediazione intesa come obbligatoria. Il Presidente, non intendendo essere nè sterilmente critico nè inutilmente scettico, sottolinea che al tavolo di redazione del decreto sulla mediazione non sono state chiamate le rappresentanze dell’Avvocatura (salvo il caso di un solo episodio nel quale prese parte il Consiglio Nazionale Forense) e sottolinea solo il fatto che gli avvocati romani si stanno domandando cosa stia facendo l’Ordine di Roma sulla materia della mediazione e soprattutto chiedono una presa di posizione forte a fronte dell’ennesimo tentativo di espellere l’Avvocatura da un ambito così importante come la “Mediazione”. Il fatto che non sia prevista all’interno della norma la difesa tecnica obbligatoria per il cittadino che intenda esperire la procedura mediativa non può essere tollerato dall’Avvocatura la quale deve pretendere un ruolo da protagonista in questa nuova procedura che è stata presentata come innovazione che può deflazionare il contenzioso civile. Il Presidente insiste perchè il Consiglio, senza manifestare un’avversione preconcetta al decreto, chieda con una delibera un confronto con il Ministro e l’Ufficio legislativo competente per ottenere la modifica del decreto del 4 marzo 2010. Il Consigliere Barbantini, ritiene utile coniugare le idee manifestate dal Consigliere Condello con quelle rappresentate dal Consigliere Nesta. Il Consigliere Gianzi rileva che non è vero che gli Ordini siano completamente contrari alla mediazione, ma che le loro critiche si limitano a qualche profilo della normativa. Il Consigliere Segretario rileva che sarebbe un errore imperdonabile per 166 08_il nostro mondo_1_ok.pmd FORO ROMANO 6/2009 166 17/08/2010, 15.25 IL NOSTRO MONDO l’Avvocatura dichiararsi contraria tout court alla mediazione, anche perché altri Paesi d’Europa sono molto avanti su questa materia senza incontrare avversione pregiudiziali da parte del foro. Propone che si sensibilizzino gli organi rappresentativi a formulare una proposta al Governo che vada nel senso di limitare inizialmente solo ad una materia la mediazione obbligatoria, in modo tale da consentire una sperimentazione adeguata, atteso che il problema maggiore allo stato è quello della mancanza di strutture logistiche. Quanto alla proposta pervenuta egli si dichiara favorevole ad una audizione di alcuni rappresentanti della Camera di conciliazione, vista l’esperienza da costoro maturata da oltre dieci anni nella materia, in modo da orientare al meglio le scelte consiliari. Il Consiglio, sentiti da ultimo i Consiglieri Condello e Nesta delibera quanto segue: “Il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma, nella seduta del 22 aprile 2010; Visto il Decreto Legislativo n. 28 del 4 marzo 2010, di attuazione dell’art. 60 della legge 18 giugno 2009 n. 69 in materia di ‘Norme in materia di mediazione finalizzata alla conciliazione delle controversie civili e commerciali’, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 53 del 5 marzo 2010; RILEVATO - che le norme in questione, promulgate senza che siano state adeguatamente recepite le legittime indicazioni degli Ordini forensi e delle Associazioni rappresentative di categoria, non appaiono in grado di deflazionare il carico dei provvedimenti giudiziari civili e, quindi, si rivelano non utili per la collettività; - che non sussistono le risorse economiche nè le strutture che possano consentire l’effettiva attuazione della legge de qua; - che, in particolare, va espressa la critica più ferma alla normativa in questione in relazione ai seguenti punti: - obbligatorietà del tentativo di conciliazione prevista dall’art. 5, comma I; - mancato riferimento alla necessità di assistenza da parte dell’Avvocato; - annullabilità del mandato dell’Avvocato in caso di inadempienza dello stesso agli obblighi d’informazione previsti; - che la stessa Commissione Giustizia del Senato aveva suggerito l’esclusione dell’obbligatorietà, esprimendo forti perplessità al riguardo ed evidenziando, altresì, la necessità di ridurre le materie, alle quali applicare tale istituto (basti pensare alla irragionevole previsione della procedura anche nell’ipotesi di omesso pagamento del canone di locazione); - che il non aver previsto la presenza obbligatoria dell’Avvocato, non solo costituisce un palese svilimento della professionalità dei Legali ma, in particolare, costituisce un ‘vulnus’ del diritto dei cittadini i quali, in tal modo, potranno non veder adeguatamente tutelati i loro diritti e interessi, anche se rilevanti, verosimil- FORO ROMANO 6/2009 08_il nostro mondo_1_ok.pmd 167 167 17/08/2010, 15.25 IL NOSTRO MONDO mente con vantaggio ingiusto di controparti più forti contrattualmente; - che l’annullabilità del rapporto cliente-difensore in caso d’inadempienza al dovere d’informazione si rivela ingiustamente sanzionatoria per gli Avvocati i quali, invece, nell’espletamento dell’attività professionale, sono costantemente protesi ad individuare soluzioni transattive, purchè satisfattive dei legittimi diritti e interessi dei loro assistiti; ESPRIME la più ferma protesta in merito ai suindicati punti della legge; CHIEDE che siano recepite e accolte le doglianze sopra esplicitate e, conseguentemente, che si proceda alla modifica del Decreto Legislativo n. 28 del 4 marzo 2010; AUSPICA che a differenza di quanto accaduto fino ad oggi, si apra un confronto costruttivo con l’Avvocatura, in tutte le sue componenti istituzionali e associative, al fine di affrontare compiutamente e in uno spirito di doverosa collaborazione i gravi problemi che affliggono la Giustizia italiana”. Visita dell’Avv. Giovanni Malinconico, Coordinatore dell’Unione Distrettuale del Lazio, a seguito di sua precisa richiesta, per comunicazioni urgenti Dal verbale n. 17 dell’adunanza del 29 aprile 2010 - Viene ammesso in Aula il Presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Latina e Coordinatore dell’Unione Distrettuale del Lazio, Avv. Giovanni Malinconico, gradito ospite del Consiglio capitolino. Il Presidente Conte esordisce ammettendo che i rapporti negli ultimi quattro anni tra l’Ordine di Roma e l’Unione Distrettuale del Lazio non sono stati idilliaci, ovviamente non per ragioni personali, ma per motivi di relazione e logistici. Ciò ha prodotto una serie di disfunzioni e disallineamenti tra i due Enti. Onde evitare che ciò si perpetui nel tempo è necessario che si riallaccino corretti e leali rapporti con l’Unione Distrettuale; la presenza del Presidente del Consiglio dell’Ordine di Latina è quindi assolutamente fondamentale ai fini di cui trattasi. L’obiettivo del Consiglio romano è quello di tornare ad avere una strategia condivisa tra tutti gli Ordini laziali. Il primo incombente è quello, però, della nomina del nuovo Coordinatore dell’Unione, atteso che il Presidente Malinconico è attualmente in prorogatio. Il Presidente conclude nell’annunciare un invito in favore di tutti i Presidenti e dei Consiglieri Segretari degli Ordini del Lazio a una cena per la sera del 20 maggio prossimo a Roma, dopo la riunione del Consiglio. Prende la parola il Presidente Malinconico, il quale esordisce dicendo che 168 08_il nostro mondo_1_ok.pmd FORO ROMANO 6/2009 168 17/08/2010, 15.25 IL NOSTRO MONDO questo incontro è anche utile per porgere gli auguri, reciproci, per l’insediamento dei due Consigli, di Roma e di Latina, all’indomani delle recenti elezioni. Il Presidente Malinconico dichiara di essere consapevole che l’Ordine di Latina, che conta circa 2.000 avvocati ed è il secondo nella Regione per numero di iscritti, della realtà in cui versa il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma. Le vere ragioni per le quali egli ha chiesto di incontrare i Consiglieri dell’Ordine di Roma sono sostanzialmente due: a) la mail pervenuta dal Consiglio Nazionale Forense di convocazione della Commissione per la Riforma dell’Ordinamento Forense (il tavolo è convocato per sabato 8 maggio 2010); b) la nomina del Coordinatore dell’Unione Distrettuale. Il Presidente Malinconico comunica di non aver più preso parte, da ultimo, al tavolo della Commissione in seno al Consiglio Nazionale Forense, ma ha appreso che, nel frattempo, sono state redatte le bozze di due regolamenti (una sulla specializzazione, l’altra sul requisito della continuità dell’esercizio della professione). La partita che si aprirà sul tema della regolamentazione sarà più importante di quella sulla stessa legge di riforma. Egli rileva che la circostanza che la discussione sulla riforma forense sia partita senza l’apporto e il contributo dell’Ordine di Roma ed è stato un errore gravissimo. C’è oggi necessità di dare maggior respiro all’Unione Distrettuale, tanto che si è arrivati recentemente all’approvazione di un nuovo Statuto; non si è coinvolto il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma in questa procedura di modifica sol perchè fino a ora si è evitato di interferire sulle dinamiche interne a detto Consiglio. Egli enuncia quali sono state le scelte fondamentali che hanno ispirato il nuovo Statuto (abbandono dell’idea dell’unanimità nelle decisioni; individuazione di un organismo coordinatore più snello operativamente; si è previsto un Comitato dei Presidenti e un’Assemblea: il primo decide, a maggioranza, mentre la seconda ha un ruolo prevalentemente consultivo). Il Presidente Malinconico fa presente che sono state già indette le prime riunioni dell’Organismo. La primissima è quella di giovedì prossimo che si svolgerà a Tivoli. Il Consigliere Vaglio affronta il tema della riunione presso il Consiglio Nazionale Forense dell’8 maggio p.v. e del ruolo di Commissario del Collega Malinconico in seno alla Commissione di studio sulla riforma, per il quale ruolo egli auspica una posizione ancora critica. Il Consigliere Condello nutre perplessità sul nuovo Statuto dell’Unione prospettando comunque la necessità di una soluzione che ricalchi la realtà di altre Unioni Distrettuali. Il Consigliere Barbantini richiama l’attenzione sulla necessità di nominare delle cariche in seno all’Unione. FORO ROMANO 6/2009 08_il nostro mondo_1_ok.pmd 169 169 17/08/2010, 15.25 IL NOSTRO MONDO Il Consigliere Cipollone –dopo aver donato un suo libro al gradito ospite– si dichiara contento di questo nuovo spirito collaborativo e ritiene di dover far risaltare l’affinità elettiva che c’è tra gli Ordini del Lazio, suggerendo di prepararsi bene per il primo incontro che si svolgerà. Riprende la parola il Presidente Malinconico il quale chiarisce che la situazione sul progresso della legge di riforma e sullo stato di lavoro delle bozze di regolamento va monitorata di continuo, minuto per minuto, visto che i testi cambiano di ora in ora. L’Unione non si sogna neppure lontanamente di incidere sull’autonomia dei singoli Consigli dell’Ordine, forzando loro decisioni: si tratta solo di concertare soluzioni condivise che possano orientare poi gli stessi Ordini, in quanto soggetti partecipi del processo decisionale in seno all’Unione. Egli immagina che bloccare l’operatività del nuovo Statuto non troverà il consenso da parte di chi lo ha approvato, ma assicura che ne parlerà agli altri Ordini circondariali. Al termine dell’incontro il Presidente Conte dichiara che saranno importanti i prossimi appuntamenti (la cena del 20 maggio p.v., l’incontro a Latina del 22 maggio successivo, ecc.) delegando i Componenti della Commissione Rapporti Istituzionali di studiare il nuovo Statuto dell’Unione al fine di trovare entro il 30 maggio 2010 una soluzione condivisa. Il Consiglio ringrazia vivamente il Presidente Malinconico. CORTE DEI CONTI SEZIONE GIURISDIZIONALE PER LA REGIONE LAZIO (INAUGURAZIONE DELL’ANNO GIUDIZIARIO 2010) - resoconto a cura del Cons. Cipollone - Il 24 febbraio 2010, presso la sede di Viale Mazzini alla presenza di Autorità politiche, giudiziarie, civili e militari (in rappresentanza del Governo è intervenuto l’On.le Gianni Letta, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio), ha avuto luogo la inaugurazione dell’Anno Giudiziario 2010 della Corte dei Conti— Sezione Giurisdizionale per la Regione Lazio. La applaudita relazione introduttiva del Presidente della Corte dott. Salvatore Nottola ha messo in risalto l’intensa attività svolta, con particolare riferimento alle sentenze in materia di gestione del patrimonio e a quelle concernenti le ipotesi di corruzione con conseguente danno all’immagine e in tema di incarichi di consulenze a persone estranee alla pubblica amministrazione. Si trascrivono alcuni altri punti relativi al suo intervento: 170 08_il nostro mondo_1_ok.pmd FORO ROMANO 6/2009 170 17/08/2010, 15.25 IL NOSTRO MONDO “Si segnala che nel 2009 l’area del giudizio pensionistico è stata interessata da una riforma di un certo rilievo, il cui effetto è stato quello di dare ai giudici unici una maggiore autonomia organizzativa. In sostanza, è stato previsto che il presidente della sezione, al momento della ricezione dei ricorsi, proceda alla loro assegnazione ai giudici unici della stessa, quali fissano il proprio calendario di udienze e la trattazione dei relativi giudizi (art. 42, commi 1 e 1—bis, legge 69 del 2009 che ha modificato l’art. 5 della legge 205 del 2000; in precedenza, il calendario delle udienze e la fissazione dei giudizi erano di competenza del presidente). E’ stato altresì disposto che i provvedimenti cautelari (prima attribuiti al Collegio) sono di competenza del giudice unico1mentre il Collegio interviene in sede di reclamo (ultimo periodo del comma i sopra citato). Le disposizioni suddette sono espressamente finalizzate ad “accelerare la definizione dei giudizi” ma sull’efficacia del nuovo sistema sul raggiungimento di questo risultato sono legittimi i dubbi. Esse sicuramente comportano — come è facilmente intuibile — problemi per il coordinamento fra l’attività’ dei giudici unici e l’attività complessiva della Sezione e non consentono, se non in via diretta, la gestione unitaria della sollecita trattazione e definizione dei giudizi. Deve essere tuttavia sottolineato che la Sezione, profittando dell’occasione data da tali disposizioni, e in disparte la loro diretta efficacia, ha dato luogo ad una profonda riorganizzazione del settore, fondata sulla creazione di centri operativi più snelli ed efficienti talché è presumibile che il risultato complessivo finale, da verificare fra un anno, sia più che positivo. Altra novità legislativa nel settore è la norma con la quale è stato disposto che il giudice delle pensioni, al termine della discussione, oltre a procedere alla lettura del dispositivo in udienza (disposizione già esistente), provvede anche ad esporre le ragioni di fatto e di diritto della decisione (art. 53, co. 2, d.L. 112/2008 conv. in L. 133/2008, che ha così modificato l’art. 429 c.p.c. che si applica al processo pensionistico). Anche se questa disposizione può apparire causa di rallentamento dell’udienza, è indubbia che essa, se ben applicata, potrà avere l’effetto di accelerare complessivamente l’attività giudiziale, incidendo sui tempi e modalità di redazione delle sentenze. Peraltro, la notevole preparazione dei giudici delle pensioni consente di assolvere convenientemente a questo ulteriore impegno.” Ha poi fatto seguito la relazione del Procuratore Regionale dott. Pasquale Iannantuono il quale ha posto l’accento sull’aumento della spesa pubblica. Egli ha ad esempio precisato che: “la spesa per consulenze nel triennio 2006—2008 non soltanto non si è ridotta, FORO ROMANO 6/2009 08_il nostro mondo_1_ok.pmd 171 171 17/08/2010, 15.25 IL NOSTRO MONDO ma è stata anzi notevolmente incrementata per l’aumento, sia del numero che del costo degli incarichi conferiti, passati infatti da 36.188 a oltre 57.000 consulenze nel 2008 con una spesa che è aumentata da 450,5 milioni di euro nel 2006 a oltre 538 milioni di euro nel 2008 (+ 19,5 stando ancora ai dati forniti dalla Ragioneria Generale dello Stato)”. Ed ha aggiunto: “Questo potrebbe — dovrebbe anzi — costituire, avendo ovviamente riguardo alle singole Amministrazioni pubbliche, una ipotesi di responsabilità ai sensi delle leggi dianzi citate, ma vi è però da chiedersi: come il giudice e, ancor prima il Pubblico Ministero contabile possano valutare lo sfondamento di siffatto “tetto” di spesa — fatto che, come si è detto, di per sé comporta responsabilità erariale — se non prendendo cognizione di tutti gli incarichi conferiti negli anni da porre a confronto? E’ in questo contesto complessivo delle tendenze della spesa pubblica che, a metà dell’anno la giustizia contabile è stata oggetto di incisive riforme legislative, recate — quanto alla disciplina dei giudizi su questioni di massima, innanzi alle Sezioni Riunite della Corte dei Conti — dall’art. 42 comma 2 della legge 18 giugno 2009 n. 69 e, quanto al giudizio di responsabilità dall’art. 17 del Decreto Legge n. 78/09, convertito dalla legge n. 102/09 e successivamente rettificato dal Decreto Legge n. 103/09, a sua volta convertito dalla legge n. 141/09. Più precisamente, oltre a norme concernenti esclusivamente l’attività di controllo intestata alla Corte dei Conti, detto art. 17 del Decreto Legge n. 78 contiene sia norme che ridisegnano aspetti della responsabilità amministrativo—contabile e — specificamente — del giudizio, sia norme che hanno esclusivo riguardo all’istruttoria del P.M. contabile.” Hanno fatto seguito altri interessanti interventi, quali quello del Prof. Avv. Beniamino Caravita di Toritto, membro laico del Consiglio di Presidenza della Corte dei Conti e della dott.ssa Anna Maria Giorgione Vice Presidente della Associazione Nazionale Corte dei Conti. Per il nostro Consiglio dell’ordine ha preso la parola il Cons. Giovanni Cipollone il quale, tra l’altro, ha così dichiarato: “Autorità, Gentili Signore e Gentili Signori, Vi porto il saluto cordiale e affettuoso del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma, insediatosi da qualche giorno, e quello di tutta l’avvocatura romana. Il nostro è un osservatorio vigile e collaborativo. Dopo le significative, esaurienti relazioni del Presidente della Corte dei Conti e del Procuratore Regionale, mi sembra opportuno ricordare quella che ancora rappresenta una delle principali doglianze, che resta sempre viva e pressante e cioè la mancanza di norme procedurali, direttamente riferibili ai giudizi che si celebrano avanti la Corte. 172 08_il nostro mondo_1_ok.pmd FORO ROMANO 6/2009 172 17/08/2010, 15.25 IL NOSTRO MONDO Infatti, in mancanza di una norma processuale non prevista dalla legislazione vigente, deve farsi diretto richiamo alle norme di diritto processuale civile. Un grande avvocato processualista, Girolamo Bellavista, quando uno studente all’Università’si esprimeva usando la espressione “procédura penale” invece di “diritto processuale penale”, rimandava l’esaminando alla sessione di settembre. A nessuno può sfuggire l’importanza del diritto processuale che costituisce il mezzo tecnico per l’osservanza del diritto sostantivo, in relazione a ogni tipo di processo. Non per niente Carnelutti riteneva il diritto processuale “uno specifico e importante settore della realtà giuridica”. Tenuto conto del margine di invadenza e di pregnanza della legislazione contabile, specialmente in chiave cautelare e preventiva, sì deve ritenere assolutamente indispensabile un “codice di procedura dedicato” per i giudizi che si svolgono avanti la Corte dei Conti. Altra prospettazione che sinceramente lascia perplessi è quella relativa alla ventilata ipotesi di soppressione di questa nobile e indispensabile istituzione. Alcuni presunti soloni del diritto, spesso dimenticano quale estrema rilevanza abbia una magistratura contabile che vigili sui conti dello Stato. Altrimenti, la bancarotta dello Stato sarebbe un tutto uno con la bancarotta del Diritto. E, infine, nel degrado sociale, politico ed economico, che attualmente ci sommerge, ritengo che, ancor più, bisognerà puntare sulla assidua e ferma vigilanza di quest’organo istituzionale che ha nel suo vessillo l’impronta più schietta dell’etica. Si sente il bisogno di severi “praefecti urbis” di epoca repubblicana o, meglio, di “procuratores augusti”, integerrimi funzionari dell’antica Roma, fautori di una sana amministrazione, vera spina dorsale dello Stato romano. Termino il mio dire con un auspicio. Bisogna incrementare l’attività di vigilanza sulle vicende contrattuali della pubblica amministrazione, perché emerga una magistratura contabile indipendente ed autorevole. FORO ROMANO 6/2009 08_il nostro mondo_1_ok.pmd 173 173 17/08/2010, 15.25 IL NOSTRO MONDO ASSEMBLEA GENERALE CORTE MILITARE D’APPELLO INAUGURAZIONE DELL’ANNO GIUDIZIARIO In un’Aula gremita, alla presenza delle più importanti autorità politiche giudiziarie, ha avuto luogo la solenne cerimonia per l’inaugurazione dell’anno giudiziario 2010 della Corte Militare d’Appello. Le due relazioni, del Dott. Vito Nicolò Diana, Presidente della Corte Militare di Appello e del Dott. Fabrizio Fabretti, Procuratore Generale Militare della Repubblica presso la Corte Militare d’Appello sono state a lungo applaudite. Alla manifestazione, in rappresentanza del nostro Consiglio, ha partecipato il Consigliere Avv. Giovanni Cipollone. Pubblichiamo qui di seguito alcuni brani del suo intervento: “Devo subito dire che sono grandemente onorato di poter partecipare a questa prestigiosa manifestazione e il ricordo va alle mie prime esperienze giudiziarie, nell’ambito della giurisdizione militare. Ho sempre avvertito la particolare solennità che si avverte nelle Aule di udienza, sia avanti il Tribunale che avanti la Corte d’Appello Militare. Mi ha sempre colpito la professionalità dei Giudici militari, il loro severo controllo della legalità, mai disgiunta dalla ‘pietas’ che sempre deve illuminare l’animo di chi giudica. Un saluto affettuoso mio personale va al Presidente Dott. Vito Nicolò Diana e al Procuratore Generale Dott. Fabrizio Fabretti ai quali mi lega –consentitemi di dirlo- per affinità elettiva, il più profondo sentimento di amicizia e di profonda stima. Sono due alti magistrati che uniscono alla grande professionalità, un garbo e una signorilità non comuni. Inoltre, non posso non rivolgere un saluto affettuoso al Dott. Nicolosi, ricordando i nostri primi passi in ambito giudiziario. Non v’è dubbio che la nuova articolazione della Legge 24.12.2007 n. 244, che ha ridotto a soli tre i Tribunali Militari nell’intero territorio nazionale e ad una sola la sede di Corte di Appello, desta più di una perplessità, sia pur tenendo conto della diminuzione dei procedimenti militari in gran parte ricollegabile all’impegno e alla alacrità dei giudici militari. La relativa motivazione circa una presunta necessità di ‘contenimento dei costi’, non ci soddisfa, considerata la disinvoltura con cui, in alcuni casi, viene suddivisa la spesa pubblica. Sorprende e va certamente respinta la tendenza di voler relegare la Giustizia militare nell’ambito di un sistema che la allontana dai suoi specifici compiti istituzionali, anche in tempo di pace. 174 08_il nostro mondo_1_ok.pmd FORO ROMANO 6/2009 174 17/08/2010, 15.25 IL NOSTRO MONDO Si rischia di intaccare lo status di autonomia e indipendenza che ha sempre caratterizzato i Magistrati militari. Sotto il profilo processuale, abbiamo molto apprezzato la provocatoria affermazione del Presidente della Corte Militare d’Appello il quale ha proposto l’immagine della Giustizia militare paragonandola ad un triciclo sgangherato, visto il tentativo di tornare al sistema inquisitorio, ‘anzi radicalmente inquisitorio quale non lo si è mai visto nell’Europa del Seicento’. Non può infatti un unico imputato, coadiuvato da uno staff di ausiliari, cumulare in sé i tre distinti e antitetici ruoli dell’accusatore, del difensore e del giudice. Si tratta di una prospettazione da respingere con energia, molto vicina a quella classica immagine del tavolino a tre piedi, intravista dal mio Maestro Prof. Girolamo Bellavista, insigne cultore del diritto processuale penale. Egli vedeva la Giustizia penale poggiare su tre piedi disuguali in cui il piede più corto era quello del difensore. Sapete, ciò risale a un periodo antichissimo e cioè al tempo delle leggi delle dodici tavole; quindi ai primordi della civiltà romana, quando in una sola persona con l’aiuto della incombente divinità, erano cumulati i singoli poteri. Ora, non credo che possano cancellarsi con un sol colpo di spugna millenni di evoluzione giuridica. Non credo che, per una sorta di capricciosità legislativa, a seguito di formulazioni disancorate dall’assetto fondamentale dell’ordinamento statuale e da organici criteri base, inquadrabili in una dimensione interattiva di rapporti giuridici, si possa svuotare del suo valore la giurisdizione militare. La sua specialità influisce e incide anche sui rapporti con i cittadini. Mi auguro che la Dea Ragione, il senso del diritto e i pregnanti principi normativi, possano in futuro maggiormente illuminare il legislatore”. Giovanni Cipollone GIUNTA DELL’UNIONE DELLE CAMERE PENALI ITALIANE DELIBERA DEL 13 APRILE 2010 La Giunta dell’Unione delle Camere Penali Italiane premesso - il Congresso Straordinario dell’Unione delle Camere Penali Italiane, con mozione approvata il 4 ottobre 2009, ha fatto “propria la necessità già evidenziata dalla Giunta U.C.P.I. che, ove il Parlamento non addivenga alla adozione del disegno FORO ROMANO 6/2009 08_il nostro mondo_1_ok.pmd 175 175 17/08/2010, 15.25 IL NOSTRO MONDO di riforma con la massima urgenza, si dia corso immediatamente alla adozione di corsi anche autonomi volti alla istituzione e regolamentazione della specializzazione forense, e comunque, d’intesa con tutta l’avvocatura, alle più opportune e ferme iniziative volte a superare ogni colpevole inerzia e a denunciare i tentativi di vanificare il percorso di rinnovamento della professione forense”; - in tal sede il Presidente del Consiglio Nazionale Forense ha garantito che, laddove tale eventualità si venisse a concretizzare, l’organismo istituzionale da egli presieduto non attiverà alcuna iniziativa di carattere disciplinare o comunque sanzionatorio nei confronti dell’U.C.P.I. o di coloro che vorranno fruire del percorso formativo da essa istituito e disciplinato; - il giorno 17 novembre 2009 la Commissione Giustizia del Senato ha approvato il disegno di legge di Riforma dell’Ordinamento Forense; - successivamente, nell’ambito della Cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario dei penalisti italiani svoltasi a L’Aquila il giorno 28 gennaio 2010, preso atto della totale inerzia del Parlamento, la Giunta U.C.P.I. ha reso nota la propria intenzione di istituire autonomamente il percorso formativo per il conseguimento della specializzazione forense in ambito penalistico ove la politica non avesse impresso, entro il 15 aprile successivo, una seria e decisa accelerazione al percorso parlamentare di discussione e approvazione della Riforma di Ordinamento Forense; - decorsi oltre tre mesi dall’approvazione del disegno di legge da parte della Commissione Giustizia del Senato, in assenza di calendarizzazione per la discussione in aula, la Giunta U.C.P.I. ha proclamato lo stato di agitazione dell’avvocatura penale e, contestualmente agli organismi dirigenti di A.I.A.F., A.G.I., A.I.G.A., O.U.A., U.N.C.A.T. e U.N.C.C., indetto per il giorno 10 marzo 2010, su decisione assunta dall’Avvocatura nelle sue espressioni istituzionali e associative, una giornata di astensione e protesta al fine di richiamare la politica, in tutte le sue componenti, a dar seguito agli impegni a più riprese assunti; - all’esito di tale iniziativa il Senato ha dato avvio alla discussione del disegno di legge di Riforma dell’Ordinamento Forense, che proprio in questi giorni è in discussione in aula; ritenuto - come a più riprese sottolineato la Riforma rappresenta un momento non più rinviabile per la nuova qualificazione della figura e del ruolo dell’avvocato allo scopo di garantire con efficacia la difesa dei cittadini e la qualità della giurisdizione: a tal fine si impongono, in particolare, nuove regole di accesso alla professione, una rigorosa disciplina della formazione dell’avvocato, l’introduzione di norme che contemplino e regolino la specializzazione forense; - la necessità, condivisa da tutte le forze politiche e dallo stesso Ministro della Giustizia, di garantire un nuovo ordinamento della professione di avvocato condiviso dall’Avvocatura ed adeguato a fronteggiare l’emergenza determinata dall’elevatissimo numero degli iscritti agli albi e dalla progressiva dequalificazione 176 08_il nostro mondo_1_ok.pmd FORO ROMANO 6/2009 176 17/08/2010, 15.25 IL NOSTRO MONDO della prestazione professionale non può tollerare soluzioni tardive; - l’approvazione del disegno di legge di Riforma da parte del Senato della Repubblica ed immediatamente dopo dalla Camera dei Deputati ha ormai assunto i caratteri dell’emergenza; valutato - la discussione in Senato, avviatasi in questi giorni, se pur costituisce un primo segnale di ripresa del dibattito politico, non consente di indulgere in trionfalismi e neppure di abbassare la guardia; - piccole minoranze così come importanti centri di potere, mossi da finalità di evidente natura corporativa, non cessano di reclamare il mantenimento dei più diversi “privilegi” consentiti dall’attuale normativa e ad esse la politica, vuoi esplicitamente vuoi rallentando il percorso riformatore, si dimostra nient’affatto insensibile; - in senso parimenti confliggente con la necessità di rinnovamento della professione di avvocato vanno le pretese dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato, che, incurante della necessità di garantire effettiva tutela ai diritti dei cittadini e qualità all’esercizio della giurisdizione, pretende imporre una concezione intollerabilmente “mercantilistica” della professione forense; valutato altresì i ritardi e i tentennamenti manifestati dalla politica con riguardo al percorso riformatore impongono il mantenimento dello stato di agitazione dell’avvocatura penale e consigliano una attenta riflessione di tutta l’avvocatura penale circa i tempi e le modalità delle progettate iniziative di impulso e protesta; delibera di dare mandato al Presidente affinché richieda l’immediata convocazione del Consiglio delle Camere Penali Italiane affinché esprima le proprie valutazioni circa il percorso politico intrapreso in punto di Riforma dell’Ordinamento Forense, nonché in merito alla bozza di regolamento sulla specializzazione forense in materia penalistica che la Giunta si riserva di trasmettere a breve ai Presidenti ed infine circa i tempi di attuazione delle iniziative già deliberate dall’U.C.P.I.; dispone l’invio della presente delibera ai Presidenti delle Camere Penali, al Presidente del Consiglio Nazionale Forense, ai Presidenti dei Consigli dell’Ordine territoriali, ai Presidenti delle Unioni Distrettuali degli Ordini Forensi, ai Presidenti delle Associazioni Forensi. Roma, 13 aprile 2010 Il Segretario Avv. Lodovica Giorgi Il Presidente Prof. Avv. Oreste Dominioni FORO ROMANO 6/2009 08_il nostro mondo_1_ok.pmd 177 177 17/08/2010, 15.25 IL NOSTRO MONDO LETTERA DELL'AVV. PIETRO PAOLO BARTOLAZZI 18/3/2010 All’AVV. ANTONIO CONTE Presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati, Al Consigliere Anziano Avv. GIOVANNI CIPOLLONE Due parole “de novo ordine condendo”. La rapidità della Giustizia è l’affanno dell’ottimo Primo Presidente Vincenzo Carbone. Non frequento la Cassazione, senatorio tribunale, ma immagino lui occupato a districare i poveri cancellieri dalla massa dei processi nel sacrosanto nome della rapidità, districare contro lo tsunami del legiferante Parlamento Italiano e sulle cause politiche di ciò è inutile soffermarsi. E va steso un velo pietoso sulle liti fra Governo e CSM, tra PM e PM, tra Cassazione e dott. Carnevale tutti effetti del “Summum ius summa iniuria”. Il diritto per il diritto, è bene lasciarlo alla “iuventus cupida legum”. Il diritto è per la giustizia, anche, se necessario, con l’astuzia del Re Salomone nella lite fra le due donne per il preteso figlio infante, astuto ma soprattutto rapido. La mia cinquantennale, (ieri!), esperienza professionale mi ha insegnato che spesso gli anni facilitano le transazioni, le riflessioni se non, ahimé gli abbandoni, sgombrando i tavoli dei cancellieri. Ma questa è cosa che riguarda i litiganti non il giudice. Invece l’accostamento tra il lavoro del Pretore Romano e la Common Law, i “Vostro Onore” e le giurie perplesse sono solo fatti cinematografici, è legittimo in nome della rapidità. La Francia sarebbe afflitta dallo stesso male ma lì la diffidenza politica, di origine napoleonica, nei confronti dell’autorità del giudice è corretta dalla legalità repubblicana, efficiente e rapida. La statua di Flavio Giuliano che cogita guardando il Tevere, con la testa appoggiata sulla mano è segno, in negativo, di sottigliezza sofistica, essa è bene che resti scolpita, eterna, nella pietra. Non ci deve fuorviare il suo esempio e per primi gli avvocati vi hanno interesse se non altro per sottrarci al paragone con il Gabon. Ancora una riflessione, forse uno sfondare una porta aperta. Lo Stato, il Demanio è il proprietario del Palazzo di Giustizia, le sottigliezze sulle quali poggia il conservare ivi l’allocazione degli uffici dell’Ordine, una corporazione ricca legata a doppio filo con la Cassa di Previdenza Forense e ai suoi stabili, mi pare solo difesa dello statu quo ante, va superata da un saggio pragmatismo. Un’esperienza di ieri mattina: in una causa al Tribunale di Velletri, abbandonata con separato atto privato da attore, sono io, e convenuto, rinviata al 17/11/ 2010 per l’art. 309 c.p.c. occorre l’autorizzazione del giudice per ritirare il fascicolo di parte attrice. Non è folle? Con preghiera di pubblicazione sul prossimo “Notiziario” 178 08_il nostro mondo_1_ok.pmd FORO ROMANO 6/2009 178 17/08/2010, 15.25 IL NOSTRO MONDO DIGNITÀ PERSONALE E DIRITTI FONDAMENTALI Guido Alpa 1. Premessa La parola “dignità” è familiare ai giuristi italiani : essa compare in apertura del testo costituzionale (art.3 c.1) nell’accezione di “dignità sociale” – la cui parità , insieme con l’eguaglianza davanti alla legge è assicurata a tutti i cittadini – e ancora nell’ambito delle disposizioni dedicate ai rapporti economici con riguardo alla retribuzione del lavoro , che deve assicurare al lavoratore e alla sua famiglia un’esistenza libera e dignitosa (art.36) , e nell’ ambito dei limiti all’ esercizio di attività economiche, là dove si dispone che l’iniziativa economica non può recare danno alla sicurezza , alla libertà , alla dignità umana. “Dignità” non è soltanto una parola, è al tempo stesso un valore, un principio, una clausola generale, un elemento connotante un sistema giuridico, un limite e molte altre cose, come accade a tutti i vocaboli onusti di storia, ai significanti con pluralità di significati, alle opere aperte alla tessitura degli interpreti. Nella sua elaborazione concettuale questo termine si collega evidentemente , agli occhi dei giuristi italiani, alle libertà, all’eguaglianza e quindi ai diritti inviolabili della persona, di cui sempre la Costituzione si fa usbergo nella disposizione di apertura consacrata dall’art.2. La collocazione sistematica di questa espressione e le aggettivazioni che le sono affiancate non devono trarre in inganno. Anche se la “dignità” è menzionata esplicitamente all’art. 3 e nelle altre disposizioni richiamate, questa sua inclusione nel testo non ha fatto velo alla concezione universalmente condivisa dai giuristi italiani , provenienti da diversa formazione e intenti alla coltivazione di diversi settori dell’ ordinamento , il diritto civile, il diritto del lavoro, il diritto costituzionale,il diritto penale, il diritto processuale,e così via, nel senso che la dignità della persona è considerata la base dei diritti inviolabili, e quindi la base dell’ intero ordinamento. Ed è un fatto significato che dal 1956 ad oggi la Corte costituzionale l’abbia invocata almeno in più di cento pronunce, che nella giurisprudenza della Corte di Cassazione si rincorra in migliaia di pronunce – nell’ambito del diritto del lavoro, dei diritti della personalità, dei rapporti familiari, ma anche del diritto dell’ambiente, del diritto alla salute, nell’ambito del processo penale e financo nell’ambito del controllo deontologico delle professioni intellettuali1. Anzi, a questo proposito, mi sembra significativo sottolineare che prima ancora che la dignità assumesse il rango di principio costituzionale fondante dell’ intero ordinamento l’ordinamento della professione di avvocato introdotto dal r.d.l.27.11.1933, n. 1578 precisava che gli avvocati cancellati dagli albi potevano conservare il titolo a meno che la cancellazione non fosse avvenuta per causa di “indegnità”(art.1 c.2). I confini concettuali di questa espressione nei suoi usi giurisprudenziali sono stati oggetto di una ricerca che avevo svolto anni fa, e che dovrebbe ora essere aggiornata; ma i dati già allora emersi rimangono significativi. Proprio per questo dicevo che la parola “dignità” fa parte del lessico dei giuristi italiani, della loro formazione culturale, del loro strumentario processuale. FORO ROMANO 6/2009 08_il nostro mondo_1_ok.pmd 179 179 17/08/2010, 15.25 IL NOSTRO MONDO Questo fatto , che appare particolarmente connotante della nostra esperienza, non emerge però con altrettanta evidenza al di fuori dei confini nazionali. Il sito dell’ Unione europea illustra il testo dell’art.1 della Carta dei diritti fondamentali del 2000, che si apre con la formula sacrale <La dignità umana è inviolabile.Essa deve essere rispettata e tutelata>. Si può notare in quel commento la successione delle formule costituzionali adottate nelle leggi fondamentali scritte di molti dei Paesi appartenenti all’ Unione. Non si fa menzione però né dell’epoca in cui quelle formule sono penetrate nei testi costituzionali – e questo certamente è un fatto negativo, perché, ad es., la nostra , essendo entrata in vigore il 1 gennaio 1948, è anteriore a quella adottata dalla Dichiarazione universale dei diritti dell’ uomo, del 10 dicembre 1948, e credo che sia la più risalente dal secondo dopoguerra – né si segnala in che modo le formule siano intese, mentre, solo leggendo le disposizioni riportate, si può comprendere per un verso che in alcune Costituzioni la formula è impiegata in contesti circoscritti , e per altro verso che i testi riportati sono incompleti. D’altra parte, la formula più nota è quella contenuta nella Legge fondamentale della Repubblica federale tedesca posteriore alla nostra ( è del 1949) e in un certo senso ad essa simile, anche se di portata terminologicamente più ampia. 2. La Carte internazionali Proseguendo nell’analisi testuale, troviamo numerosa carte internazionali che si riferiscono alla dignità umana, ad es., i Patti civili e politici e i Patti economici sociali e culturali allegati alla Dichiarazione universale delle Nazioni Unite, del 16 dicembre 1966, oppure la Convenzione sui diritti del fanciullo, del 20 novembre 1989 (art.37),o la Convenzione di Ginevra del 1955 sul trattamento dei prigionieri. Diverse istituzioni internazionali, ufficiali o non governative, si sono date testi fondamentali in cui enunciano i valori ai quali ispirarsi, come il Consiglio d’ Europa, che ha adottato raccomandazioni sui reati informatici, sulle persone che versano in grave necessità, sulle persone affette da disturbi menali, sullo sfruttamento dei bambini, e così via. Gli organi dell’ Unione europea con risoluzioni e comunicazioni si sono occupati di dignità in materia di telecomunicazioni, di lotta alla pornografia in Internet, per il controllo dell’uso lecito delle tecnologie. Da qualche tempo è stata istituita l’Agenzia per la tutela dei diritti fondamentali, e ogni anno viene pubblicato un rapporto sulla situazione dei diritti fondamentali nell’ Unione europea. 3. Il ruolo delle Corti Una letteratura sconfinata si è raccolta sui diritti fondamentali, sulla distinzione per categorie concettuali tra diritti fondamentali, diritti inviolabili, diritti dell’uomo2, sul loro significato e sulle ideologie che li sorreggono e sul ruolo delle Corti, definite, in un recente prezioso saggio , come i “tribunali di Babele”3. Si è tentato, con successo, di registrare lo stato di salute, se cosi si può dire, dei diritti umani oggi, e si è potuto riscontrare quanto sia fragile la loro garanzia e come, soprattutto nei tempi di crisi come quelli in cui siamo immersi, essi siano messi a rischio, con ciò 180 08_il nostro mondo_1_ok.pmd FORO ROMANO 6/2009 180 17/08/2010, 15.25 IL NOSTRO MONDO mettendo a rischio proprio l’ essenza della democrazia. I testi scritti sono importanti, ma più importanti ancora sono le decisioni dei giudici che operano a diverso livello e con diverse competenze. Ciò perché là dove non vi siano testi scritti, la tutela dei diritti fondamentali avviene – nelle democrazie occidentali moderne – sulla base dei principi comuni e valori condivisi; e anche se i c.d. bill of rights non sono contenuti in una costituzione scritta, oppure discendono da una consuetudine costituzionale, oppure fanno riferimento ad una legge che noi definiremmo ordinaria, come lo HRAct inglese, spetta poi ai giudici, nel loro delicato lavoro sostenuti dagli avvocati ( che si battono per la difesa dei diritti fondamentali, che promuovono la loro garanzia in giudizio, che nelle memorie difensive argomentano per persuadere il giudice, che impugnano le decisioni ritenute insensibili ai diritti umani) dare effettiva consistenza alle regole scritte e non scritte che governano le nostre società. Di più. Anche là dove vi sono testi scritti ormai i diritti fondamentali sono affidati ai giudici, sì che proprio in un colloquio tenutosi alla Sorbona nel maggio del 2008 si è parlato della dignità “saisie” , di cui cioè si sono appropriati i giudici in Europa4. Il colloquio faceva seguito ad un altro seminario organizzato a Limoges nel novembre del 2004 5, in cui la dignità era stata esaminata nella cornice della giustizia e dell’etica, e quindi degli aspetti fondamentali della persona, così come arricchiti dalle (ma anche esposti ai pericoli delle ) tecnologie biologiche e informatiche. La dignità non è una espressione o un valore esplicitato nella Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti umani, e tuttavia molte sono le pronunce che vi fanno cenno, e in qualche modo hanno fatto scuola . Allo stesso modo molte sono le pronunce emesse dalla Corte di Giustizia dell’ Unione europea , anche prima che fosse approvata la Carta europea dei diritti fondamentali, e prima che ad essa venisse riconosciuto valore giuridicamente vincolante. Insomma, la sorte di questa parola – che al tempo stesso è un valore, un principio, un limite, un emblema – si intreccia con le elaborazioni teoriche, con le formule legislative, con le prassi giuriprudenziali. Ma proprio la complessità delle fonti, l’intervento articolato delle Corti, le linee politiche dei parlamenti e dei governi, la pletorica letteratura che si è raccolta in questa materia ci devono render avvertiti che il problema della tutela della dignità umana, intesa come fondamento di tutti i diritti della persona, oppure come espressione di libertà e di eguaglianza, oppure come riassunto dei diritti inviolabili, non si può risolvere in modo sommario . I numerosi seminari e le occasioni di riflessione che si sono avvicendati in questi ultimi tempi sono proprio il segnale che la materia è al tempo stesso affascinante, magmatica, incandescente, votata per i suoi molteplici usi e i variegati contesti ad essere suscettibile di diverse e finanche contrapposte letture. Nella ridda di questioni che sono state affrontate dai giuristi non è facile trovare il bandolo della matassa, il filo con cui annodare in modo semplice e descrittivo la storia, l’evoluzione, la realtà dei diritti fondamentali visti attraverso la lente della “dignità”. Per economia di tempo e di spazio, mi sembra utile concentrare l’attenzione su tre di esse che presentano un carattere comune, quello della novità: FORO ROMANO 6/2009 08_il nostro mondo_1_ok.pmd 181 181 17/08/2010, 15.25 IL NOSTRO MONDO la dignità e i diritti fondamentali alla luce del Trattato di Lisbona, del principio di effettività e della creatività giurisprudenziale. Si dovrebbe trattare anche un ulteriore aspetto, estremamente rilevante nella prospettiva del diritto privato, quello dei rimedi alla violazione della dignità della persona; i rimedi previsti dal diritto comunitario e dal Draft Common Frame of Rules si concentrano sul rimedio risarcitorio. Per limiti di spazio devo rinviare ad altra occasione una trattazione compiuta dell’argomento. 4. Il Trattato di Lisbona Il Trattato di Lisbona, che modifica il trattato sull’ Unione europea e il trattato che istituisce la Comunità europea, è stato sottoscritto il 13 dicembre 2007, ed è entrato in vigore il 1 dicembre 2009. Tre sono in particolare i punti qualificanti che riguardano il tema che ci occupa: il preambolo, l’art.2 e l’art.6, a cui poi si dovrebbero aggiungere, nella ricostruzione del quadro normativo, le disposizioni della Carta europea del diritti fondamentali, che si occupano delle libertà, della uguaglianza , della solidarietà, della cittadinanza e della giustizia. Della Carta si è scritto molto, ed anche dei suoi avventurosi percorsi6; del Trattato di Lisbona si è scritto ancora poco da parte degli studiosi del diritto privato, nonostante la sua enorme rilevanza politica e giuridica al tempo stesso. Solo gli studi di diritto costituzionale e di diritto comunitario fanno eccezione a questa regola. Nella nostra prospettiva, il preambolo del trattato è già evocativo, perché richiama – a titolo di “ispirazione” e quindi come guida interpretativa del testo - <le eredità culturali, religiose e umanistiche dell’ Europa, da cui si sono sviluppati i valori universali dei diritti inviolabili e inalienabili della persona, della libertà, della democrazia, dell’ uguaglianza e dello Stato di diritto>. E’ facile vedere in queste parole la risposta, ammodernata e levigata, alla questione cruciale posta alla commissione che doveva redigere il testo della Carta europea, inerente alle radici cristiane, o giudeo-cristiane, o illuministiche , o laiche dell’ Europa. La tematica ha dato luogo ad una grande appassionante dibattito. Non si possono però confondere i valori sui quali si fondavano la cultura greco-romana e i diritti naturali come intesi nella filosofia platonica e aristotelica con i valori dell’ epoca medievale e quelli rinascimentali e illuministici. Sui primi rimangono insuperate le pagine di Leo Strauss, in un’opera ristampata a più riprese anche in Italia7, in cui si distingue la concezione antica del diritto naturale dalla concezione moderna dei diritti naturali. Per i diritti umani nella civiltà giuridica medievale basta riprendere il dialogo tra Paolo Grossi e Brian Thierny8, che in una ricerca recente ha istituito un filo diretto tra Ockham, Grozio e Windscheid sulla origine dei diritti individuali , passando attraverso il diritto romano, il diritto canonico e la costruzione della categoria di “diritto soggettivo”. Ma mi preme sottolineare che proprio la dignità dell’ uomo è evocata da S.Tomaso come emblema della razionalità dell’uomo (<magnae dignitatis est in rationali creatura subsistere>, Summa th., I, q. 29, a.3 ad 2) e alla dignità dell’ uomo è dedicato il discorso di Pico della Mirandola , che nel De hominis dignitate vede la riconoscibilità dell’uomo 182 08_il nostro mondo_1_ok.pmd FORO ROMANO 6/2009 182 17/08/2010, 15.25 IL NOSTRO MONDO rispetto alle bestie nel “Dio vestito di umana carne”, nello spirito contemplativo saggio e pio proprio dell’uomo in quanto tale. La connessione tra dignità e religiosità, meglio tra dignità e professione di un religione è al centro della riflessione di Spinoza9; e mi piace ricordare una scoperta che mi è capitata nell’ambito di una ricerca su identità e status : la pagina di Defoe nella quale si descrive la meraviglia di Robinson nello scoprire che all’isola, disabitata per tanti anni, era approdato un naufrago , un essere umano di cui però non conosceva le intenzioni; nell’indecisione se sopprimerlo, perché nemico o assisterlo, perché amico, Robinson si trattiene dall’aggredirlo perché il naufrago , a mò di presentazione, gli si rivolge dicendo <Christianus sum>; queste parole che rivelano la sua identità sono espressioni di pace e di fratellanza sufficienti a salvargli la vita. Gli studiosi dell’ Illuminismo , delle Rivoluzioni secentesche e settecentesche, del pensiero kantiano e dei suoi epigoni molto avrebbero da dire sulla dignità e sui valori della persona; proprio di recente li ha richiamati Francesco Galgano nel suo saggio su Diritto non patrimoniale e diritti dell’ uomo10. E’ quindi importante che il Trattato di Lisbona, ed ora la versione consolidata del Trattato sull’ Unione europea rechino questa impronta, questa sorta di crisma che riflette la storia dell’umanità nell’ Occidente, con aspirazioni universalistiche. Nel testo del preambolo è facile anche registrare la fungibilità dei termini impiegati, dal momento che i diritti sono considerati valori, i diritti inviolabili e inalienabili sono equiparati ai diritti fondamentali di cui si fa garante la Carta europea, la dignità non è menzionata ma aleggia quando si evoca la libertà , la democrazia e l’eguaglianza. Nella versione originale già si confermava l’ <attaccamento> dei Paesi firmatari <ai principi di libertà, della democrazia e del rispetto dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali nonché dello stato di diritto> e di richiamavano i principi della Carta sociale europea del 1961 e della Carta dei diritti dei lavoratori del 1989, ma questa precisazione ulteriore ora acquista un significato più pregnante. A sua volta l’ art. 2 ribadisce che < l’ Unione si fonda sui valori del rispetto della dignità umana, della libertà, della democrazia, dell’uguaglianza, dello Stato di diritto e del rispetto dei diritti umani, compresi i diritti delle persone appartenenti a minoranze>. E aggiunge: < Questi valori sono comuni agli Stati membri in una società caratterizzata dal pluralismo, dalla non discriminazione, dalla tolleranza, dalla giustizia, dalla solidarietà e dalla parità tra donne e uomini>. La precisazione riassume il significato di “dignità” come valore, come substrato della libertà e della democrazia, come metro dell’ eguaglianza, come sostegno della solidarietà e della giustizia. Ciò che preoccupa il legislatore comunitario è però il principio della unità nella diversità, del pluralismo culturale, della parità di trattamento di uomini e donne, di tutela delle minoranze, e quindi la non discriminazione e la tolleranza. Sono formule non enfatiche che lasciano intendere, da un lato, il significato di cittadinanza europea, dall’altro le problematiche sottese ad una unione di popoli che si era all’inizio progettata solo con finalità economiche ed ora invece si deve FORO ROMANO 6/2009 08_il nostro mondo_1_ok.pmd 183 183 17/08/2010, 15.25 IL NOSTRO MONDO rafforzare nella dimensione politica. Può forse sollevare perplessità l’impiego del termine “tolleranza” che appare un po’ debole, rispetto all’impronta fortemente egalitaria delle formule riportate, ma è chiaro che si tratta di espressioni calibrate, mediate, vagliate con estrema cura. Una rapida notazione si può fare anche dell’art.4, in cui si enuncia il rispetto della eguaglianza degli Stati membri di fronte ai trattati e soprattutto della loro “identità nazionale”. Qui si è innestata la discussione sulla approvazione del Trattato di Lisbona e la discussione sulla sentenza della Corte costituzionale tedesca sul rapporto tra il Trattato e il diritto costituzionale interno; la sentenza, del 30 giugno 2009, ha posto la riserva di sovranità, la riserva di identità costituzionale, la riserva di configurazione nazionale dello spazio pubblico. Le costituzioni nazionali, in questa prospettiva, sono considerate un elemento fondativo della identità di un ordinamento e quindi di un popolo; da giuristi possiamo anche convenirne, anche se è ragionevole domandarsi se la persona comune sia consapevole di questo aspetto e se si riconosca , sotto il profilo identitario, nella propria costituzione piuttosto che non nella semplice cittadinanza o in altri fattori connotativi, come la lingua, le tradizioni e i costumi, la storia patria, e così via. Più problematico è l’art.6, perché qui si riscontra il problema irrisolto della redazione di una costituzione europea, e si vede non tanto il contemperamento , ma, a mio modo di vedere, il conflitto tra la Carta di Nizza e i trattati. Ciò perché vi si dice che l’ Unione <riconosce i diritti ,e libertà e i principi sanciti nella carta dei diritti fondamentali dell’ Unione europea (…) che ha lo stesso valore giuridico dei trattati>, quindi non si assegna ancora alla Carta un ruolo preminente, quasi si trattasse della costituzione dell’ordinamento comunitario; si riconosce la Convenzione europea dei diritti umani,in forma di adesione, e quindi si sottolinea la natura convenzionale di quel testo; si precisa però che <i diritti fondamentali, garantiti dalla Convenzione (..) risultanti dalle tradizioni costituzionali comuni agli Stati membri fanno parte del diritto dell’ Unione in quanto principi generali>. Certamente sono principi generali le disposizione contenute nella Carta di Nizza; esse coincidono – non però completamente – con le disposizioni della Convenzione di Roma. Occorre quindi un contemperamento tra principi effettuato dagli interpreti, in particolare dalle Corti (di Lussemburgo e di Strasburgo) che hanno competenze ormai in parte concorrenti. In più, trattandosi di principi generali, secondo la teoria delle fonti, essi dovrebbero essere considerati prevalenti su tutti gli altri principi contenuti nella legislazione comunitaria. Quindi, che siano contenuti nel Trattato consolidato, oppure nella Carta di Nizza, oppure nella Convenzione (nella trasposizione dei suoi contenuti di origine convenzionale al livello di principi generali dell’ ordinamento comunitario) questi valori, dalla dignità in giù, sono tutti diritti inviolabili,fondamentali, umani, e costituiscono il perno dell’intero l’ordinamento comunitario. Questa prospettazione non è però condivisa da molti, a cominciare dagli studiosi del diritto internazionale comunitario e del diritto costituzionale interno. 184 08_il nostro mondo_1_ok.pmd FORO ROMANO 6/2009 184 17/08/2010, 15.25 IL NOSTRO MONDO Ma neppure dalle Corti, costituzionali e supreme. Una breve sintesi di questa problematica , che per ragioni di tempo e di spazio si limita ad essere assertiva, piuttosto che non esplicativa, può dare contezza delle questioni che ora si agitano in letteratura. 5. I diritti fondamentali nel trattato di Lisbona. Nel corso di tre seminari organizzati dal Consiglio Nazionale Forense su questo tema – l’uno dedicato alla cittadinanza europea, l’altro ai diritti fondamentali e il terzo, per l’appunto, al Trattato di Lisbona, i relatori si sono intrattenuti sulle intitolazioni con cui questi argomenti erano presentati. Non sembra, ma anche la intitolazione è indizio di una prospettazione o addirittura di una presa di posizione. Ci si è chiesti, ad esempio, se si debba parlare di diritti fondamentali “nel” trattato di Lisbona, oppure di diritti fondamentali “e” il trattato di Lisbona. I diritti fondamentali sono una categoria a sé, svincolata ai testi normativi, e da essi, al più riconosciuti e garantiti, oppure vivono in tanto in quanto inseriti nei testi normativi? E’ il problema agitato da tanto tempo nelle esperienze nazionali a proposito dei diritti “riconosciuti e garantiti” dalle costituzioni scritte . L’ Habeas corpus introdotto a livello comunitario dalla Carta di Nizza, come riconfermata il 12 dicembre 2007 a Strasburgo , è stata svincolato dal trattato, ma , secondo alcuni , questa operazione avrebbe un effetto positivo, perché se ne vedrebbe aumentare la visibilità e l’utilizzazione da parte dei cittadini. Tuttavia, non sarebbe possibile promuovere un ricorso di infrazione contro uno Stato che li violasse, perché il ricorso è limitato alla violazione del Trattato; la Carta non estende la competenza dei giudici nazionali; l’adesione alla CEDU dovrebbe aumentare la protezione dei diritti umani; ma la violazione di un diritto fondamentale da parte di uno Stato potrebbe legittimare il singolo a fare ricorso alla Corte di Giustizia ? Ancora. Il fatto che i diritti fondamentali siano comuni implica che essi siano doppiamente garantiti, a livello comunitario e a livello nazionale? Si può instaurare una tutela plurilivello? 6. I diritti umani nella Convenzione europea e nella applicazione della Corte di Giustizia dell’ Unione La giurisprudenza della Corte di Strasburgo, che si deve leggere secondo i criteri della case law inglese11, come ci suggeriscono gli stessi giudici che la creano, è assai nutrita. Molti sono i casi che hanno suscitato clamore, come quelli inerenti il giusto processo, che addirittura hanno indotto il legislatore italiano a modificare il testo della Costituzione (l’art.111), a introdurre un rimedio specifico per il risarcimento del danno subìto dalle vittime dei ritardi nella amministrazione della giustizia (la c.d. legge Pinto), o come quelli sulla occupazione acquisitiva, che hanno indotto il legislatore a modificare la disciplina dell’ espropriazione e a riconoscere alla occupazione acquisitiva un indennizzo adeguato al fine di tutelare maggiormente il diritto di proprietà. La Corte ha elaborato il significato dei diritti riconosciuti dalla Convenzione ma ha anche “dialogato” con i giudici nazionali. Un’ampia FORO ROMANO 6/2009 08_il nostro mondo_1_ok.pmd 185 185 17/08/2010, 15.25 IL NOSTRO MONDO ricerca condotta in alcuni Paesi dell’ Unione sulla applicazione dei principi contenuti nella CEDU da parte dei giudici nazionali ha dimostrato che nonostante in questi Paesi già fosse presente una costituzione garantista dei diritti fondamentali l’ applicazione della CEDU ha avuto effetti dirompenti12. Visti i risultati vi sono autori che considerano la Corte di Strasburgo come la corte costituzionale d’ Europa. D’altra parte, a guardare le numerose pronunce che condannano lo Stato italiano questa affermazione non è del tutto peregrina. Tra le ultime vorrei segnalare quella del 1 dicembre 2009 n. 903 in materia di trattamento discriminatorio in caso di trasfusione di sangue infetto . E’ il caso G.N. e altri, in cui la Corte ha ritenuto che fosse corretto escludere il risarcimento del danno a coloro che erano stati infettati dal sangue contenente il virus HIV prima che questo fosse identificato come pericoloso, mentre ha ritenuto priva di fondamento l’esclusione del risarcimento a favore della categoria degli infettati afflitti anche dalla talassemia. Il recepimento dei principi della CEDU non è univoco. Ad esempio, la nostra Corte costituzionale considera la Convenzione una fonte negoziale, e quindi equiparata alla legge ordinaria, come chiaramente precisano le sentenze nn. 348 e 349 del 2007 e come più volte ribadito nelle sentenze successive. Si legge nella sentenza n. 311 del 2009 ( riguardante la vicenda di dipendenti di un ente locale e passati alle dipendenze dell’amministrazione scolastica statale, senza avere il riconoscimento dell’anzianità del servizio) che <nel caso in cui si profili un contrasto tra una norma interna e una norma della Convenzione europea, il giudice nazionale comune deve (…)procedere ad una interpretazione della prima conforme a quella convenzionale>, ma la norma della CEDU non ha diretta applicazione e pertanto, ove ne ravvisi il contrasto, il giudice deve sollevare questione di costituzionalità con riferimento agli artt.10 e 117 Cost. La Corte costituzionale deve applicare la normativa alla luce della interpretazione della Corte di Strasburgo, sempre che la norma non si ponga in contrasto con la Costituzione, il che implicherebbe che la norma della Convenzione non troverebbe applicazione. Con la sentenza n. 317 del 2009 sulla contumacia dell‘imputato la Corte ha portato più in là il ragionamento, precisando che dalla applicazione delle norme della CEDU deve risultare un “plus di tutela” per tutto il sistema dei diritti fondamentali, sì che <la norma CEDU nel momento in cui va ad integrare il primo comma del’art.117 Cost., da questo ripete il suo rango nel sistema delle fonti, con tutto ciò che segue in termini di interpretazione e di bilanciamento , che sono le ordinarie operazioni cui questa Corte è chiamata in tutti i giudizi di sua competenza> Questo sistema, come anticipavo, sembra però contraddittorio. Anche a non voler ammettere la diretta applicabilità ai rapporti tra privati delle norme della CEDU – tesi che propugnavo nel 1999, con scarso successo – il fatto che oggi i valori garantiti dalla CEDU siano considerati principi fondanti dell’ ordinamento comunitario - come recita l’art. 6 del trattato dell’ Unione nella versione modificata dal trattato di Lisbona - dovrebbe far ripensare l’intera vicenda. 186 08_il nostro mondo_1_ok.pmd FORO ROMANO 6/2009 186 17/08/2010, 15.25 IL NOSTRO MONDO Da almeno dieci anni la Corte europea di Giustizia ha iniziato ad applicare la Carta di Nizza, e quindi ad essere anch’essa corte di difesa dei diritti fondamentali. Sono particolarmente significativi i casi Kreil (2000), Schmidberger (2003), Omega (2004), K.B. (2004), il caso sul terrorismo (2005), Richards (“006), Tadao Maruko (2008). Come si vede, i diritti fondamentali sono presi sul serio , e sono “in azione”. Anche ai diritti fondamentali si possono dunque applicare le categorie a suo tempo configurate per i diritti costituzionali interni e per il diritto di origine giurisprudenziale. L’ Europa del diritto si è trasformata in Europa dei diritti, ed ora in Europa delle Corti. Ma la dottrina ha messo in guardia l’interprete che potrebbe essere solleticato dall’idea di allungare il catalogo dei diritti oppure di sistematizzare i diritti in modo meccanico. Si è però aperta, anche a questo livello di analisi, e in questo settore, la diatriba tra il ius litigatoris e il ius constitutionis che affligge l’applicazione delle regole sul c.d. filtro in cassazione ex art. 360 bis del cod.proc.civ. come modificato dall’art. 47 della l. n. 69 del 2009. In altri termini, ci si chiede se si debba dare tutela al diritto creando quindi il rimedio (ubi ius, ibi remedium) oppure se si debba dare ingresso al rimedio per tutelare il diritto (ubi remedium, ibi ius). 7. Il principio di effettività E’ insomma l’antica questione del principio di effettività e della rispondenza dei rimedi assicurati agli individui a tutela dei loro diritti. La giurisprudenza nutrita della Corte di Strasburgo e quella incipiente della Corte di Lussemburgo sembrano indicare che il sistema funzioni efficacemente, salvi ovviamente i ritardi dovuti all’affollamento dei ricorsi. Ciò almeno a livello internazionale e comunitario. Gli studiosi del settore hanno poi potuto documentare- casi alla mano – quanto sia incisiva l’influenza della Corte di Strasburgo sulla Corte di Giustizia. Diverso è però il discorso a livello nazionale. La pronuncia della Corte di Cassazione dell ‘ 11 novembre 2008 n. 26972 in materia di risarcimento del danno non patrimoniale ha dato adito a molti dubbi, non tanto per la nuova classificazione delle voci di danno (classificazione che mi trova concorde) quanto perché la Corte ha ritenuto che tale danno sia risarcibile nei casi previsti dalla legge come reato, nei casi previsti dalla legge speciale, nei casi di lesione di “diritti inviolabili” previsti dalla Costituzione; non sono equiparati a questa categoria i diritti umani garantiti dalla CEDU. Questa interpretazione costituzionalmente orientata degli artt. 2043 e 2059 cod.civ. è stata ribadita in un caso di demansionamento dalla sentenza del 2 febbraio 2010,n. 2352. Sul piano degli effetti è facile verificare come , nel nostro ordinamento, siano largamente censurabili le norme riguardanti la posizione giuridica del “non cittadino” , che investono sia il principio di dignità, sia il principio di eguaglianza, sia il principio di pari opportunità; come siano censurabili le pronunce che violano il principio di eguaglianza nell’applicazione delle norme attuative delle direttive in FORO ROMANO 6/2009 08_il nostro mondo_1_ok.pmd 187 187 17/08/2010, 15.25 IL NOSTRO MONDO materia di non discriminazione; come siano invece apprezzabili le pronunce sul principio del consenso informato. 8. La lettura bustrofedica del principio di dignità Fin qui sembrerebbe che il principio (valore, diritto fondamentale, limite) della dignità della persona sia universalmente riconosciuto e che riceva una puntuale tutela negli ordinamenti nazionali e nell’ordinamento comunitario. Ma il problema è aperto. Le maggiori frizioni si riscontrano nel settore del biodiritto e nel settore dell’espressione delle credenze religiose attraverso la loro rappresentazione simbolica. Sul primo aspetto rinvio alla annosa controversia che ha riguardato i casi dei testimoni di Geova, il caso Welby e il caso Englaro13. Il principio di dignità è stato invocato sia a favore della proibizione delle trasfusioni, della liceità della cessazione del trattamento terapeutico, della cessazione della vita artificiale, sia a favore della obbligatorietà della trasfusione in caso di credente in stato di incapacità naturale, del malato cosciente, del malato incosciente. Proprio alla dignità umana ha fatto appello la dichiarazione sulla libertà religiosa Dignitatis humanae di Paolo VI del 7 dicembre 1965 per rivendicare la libertà religiosa. E alla dignità umana ha fatto appello la Congregazione per la dottrina della fede con l’ istruzione Dignitas personae su alcune questioni di bioetica dell’ 8 settembre 2008, in cui si affrontano in questa chiave e con un’ottica restrittiva tutte le questioni inerenti la utilizzazione degli embrioni, applicandosi quindi il principio di dignità dalla persona vivente alla persona in nuce. Eppure proprio alla dignità umana si riferisce la Convenzione di Oviedo del 4 aprile 1997 per consentire, entro certi limiti, i prelievi, la ricerca scientifica, i trapianti, l’uso di cellule e di embrioni. <Le Parti (…) – vi si legge - proteggono l’essere umano nella sua dinigtà e nella sua identità e garantiscono ad ogni persona , senza discriminazione, il rispetto della sua integrità e dei suoi altri diritti e libertà fondamentali riguardo alle applicazioni della biologia e della medicina>. E in questa luce, ma con segno opposto, si può leggere la pronuncia della corte di Strasburgo sulla esposizione del crocifisso (il caso Lautsi del 3 novembre 2009) , in particolare là dove si precisa che <l’esposizione obbligatoria di un simbolo confessionale nell’esercizio del settore pubblico relativamente a situazioni specifiche che dipendono dal controllo governativo , in particolare nelle aule, viola il diritto dei genitori di istruire i loro bambini secondo le loro convinzioni e il diritto dei bambini scolarizzati di credere e di non credere>. 9. Congedo. Il principio della dignità ha suscitato gli apprezzamenti più enfatici – se ne è parlato come del gioiello della corona – ma ha sollevato le perplessità più disarmanti anche nel contesto culturale dove è cresciuto nelle forme più rigogliose : lo si è definito come il concetto più elusivo del diritto costituzionale tedesco. Le posizioni emerse in dottrina sono le più disparate. In modo un po’ massimalistico 188 08_il nostro mondo_1_ok.pmd FORO ROMANO 6/2009 188 17/08/2010, 15.25 IL NOSTRO MONDO Jan Smits14 , prendendo atto della ambiguità del concetto, ha proposto di cancellarlo dalla tavola dei valori di riferimento; all’opposto Stefano Rodotà proprio sui diritti fondamentali, estesi al mondo della comunicazione , dell’ informatica, dei dati personali, delle biotecnologie, li ha assunti a base di una nuova antropologia umana15; Ingolf Pernice li considera , pur come considerati nell’art.6 di Lisbona, il punto di sostegno di tutto l’ordinamento comunitario16; John Aldergrove17 ne ha parlato come di una scatola vuota, con cui si possono fare manipolazioni interpretative (come sono quelle che consentono i principi generali, secondo l’insegnamento di Giovanni Tarello ). Ma credo che la dignità , come tutti i diritti fondamentali, debbano essere presi sul serio.In fin dei conti, la legalità dell’ordinamento interno si misura sulla nozione di dignità della Carta costituzionale italiana, e la stessa legalità dell’ ordinamento comunitario usa il medesimo metro, come sottolinea Pietro Perlingieri18. Non spiace dunque l’ enfasi di una studiosa dell’ Università di Montreal che parla della dignità come di un concetto trinitario, in quanto riferito alla persona e perciò alla sua dimensione organica, fisica e simbolica19. La dignità che apre la Carta europea dei diritti fondamentali ha un forte significato simbolico e identitario: ci ricorda – anzi, ci ammonisce – che l’ Unione europea non aspira solo ad una integrazione economica ma delinea un modello di sviluppo capitalistico che pone al suo centro la persona , e in ciò fa consistere la sua ragion d’essere. (NOTE) 1 Alpa, Dignità.Usi giurisprudenziali e confini concettuali, in Nuova giur.civ.comm.2000, parte II 2 Da ultimo. Consiglio nazionale forense, L’essenza della democrazia,.I diritti umani e il ruolo del’avvocatura, Roma, 2010 3 Cassese (S.), I Tribunali di Babele, Roma, 2009 4 CRUE, La dignité saisie par les juges en Europe, 23 maggio 2008, Pathéon Sorbonne 5 Justice,étique et dignité, PU Limoges, 2004 6 Il percorso politico è descritto da Cangelosi, Il ventennio costituzionale dell’ Unione Europea, Venezia, 2009; 7 Diritto naturale e storia, Genova, 2010 (rist.); Finnies, Natural Law and Natural Rights, Oxford, 1980 8 Thierney, The Idea of Natural Rights.Studies on Natural Rights, Natural Law and Church Law, 1150-1625, Atlanta, 1997 e la recensione di Grossi, Sui diritti umani nella civiltà giuridica medievale, ora in Grossi, Pagine scelte, Roma-Bari, 2010 (in corso di stampa) 9 Chaui, Spinoza e la politica, Milano, 1996 10 In Contratto e Impresa, 2009, p.883 ss 11 In questo senso v. Zagrebelsky (V.), La giurisprudenza casistica della Corte europea dei diritti dell’uomo. Fatto e diritto alla luce dei precedenti, ne L ’essenza della democrazia, cit.,p. 205 ss. 12 Keller e Stone Sweet (eds), A Europeo f Rights. The Impact of ECHR on National Legal Systems, Oxford, 2008 FORO ROMANO 6/2009 08_il nostro mondo_1_ok.pmd 189 189 17/08/2010, 15.25 IL NOSTRO MONDO 13 In argomento v. Alpa, Cos’è il diritto privato?, Roma-Bari, 2008, ora anche in versione americana (What is Private Law?, cura di A.Lordi, Carolina Academic Press,2010) 14 Smits, Huamn Dignity and Uniform Law:An Unhappy Relationship, TICOM Working Paper on Comparative and Transnational Law, No. 2008/2 15 L’età dei diritti al crepuscolo?, in “Italia civile”, atti del convegno dedicato al centenario di Norberto Bobbio, Torino, 15 ottobre 2009 16 The Treaty of Lisbon and Fundamental Rights, in Griller e Ziller (eds), The Lisbon Treaty. EU Constitutionalism Without a Constitutional Treaty?, Wien N.Y. , 2008 17 On Dignity, tratto da Why We Are Not Obsolete Yet, 2000 18 Relazione conclusiva, Congresso Sisdic, Capri, 25-27 marzo 2010, su L’incidenza del diritto internazionale sul diritto civile. 19 Knoppers, Human Dignity and Genetic Heritage:Study Paper (Law Reform Commissiono f Canada, 1991), p. 23 GLI ONERI RELATIVI ALL’ISCRIZIONE DEI DIPENDENTI PUBBLICI ALL’ALBO SPECIALE DEGLI AVVOCATI VA POSTO A CARICO DELL’ENTE - DATORE DI LAVORO^ ^ ^ La questione su chi, tra l’avvocato pubblico e l’Ente datore di lavoro, debba sopportare gli oneri relativi all’iscrizione del dipendente all’albo speciale è stata, negli ultimi tempi, affrontata in diverse occasioni dalle Sezioni regionali di controllo della Corte dei Conti, con pronunce che univocamente escludono che la spesa della quota d’iscrizione all’albo professionale possa gravare sull’ente di appartenenza1 Ciò, ovviamente, sta inducendo gli amministratori, anche di enti pubblici non territoriali, a non riconoscere il rimborso della spesa ai propri dipendenti avvocati, anzi si è posto perfino il quesito se procedere al recupero di quanto rimborsato negli anni precedenti entro il limite prescrizionale dei cinque anni, atteso che trattasi di presunto indebito connesso a rapporto di servizio. In realtà, il dibattito non è assolutamente chiuso e richiede ulteriori approfondimenti e riflessioni, per la semplice ragione che le decisioni assunte dalle sezioni regionali della Corte dei Conti, nell’ambito della funzione consultiva attribuita dall’art. 7, comma 8, della L. 131/2003, non fanno alcun cenno e, conseguentemente, non offrono argomenti convincenti tali da discostarsi dal contrario orientamento della Suprema Corte di Cassazione - Sezione Lavoro n. 3928 del 20 febbraio 2007 e in genere della giurisdizione ordinaria di merito.2In proposito, va ribadito che le Sezioni regionali di controllo non hanno alcuna 190 08_il nostro mondo_1_ok.pmd FORO ROMANO 6/2009 190 17/08/2010, 15.25 IL NOSTRO MONDO facoltà di dirimere con effetto vincolante ogni dubbio sulla portata interpretativa ed applicativa di disposizioni normative volta per volta al suo esame. La scelta concreta di quale sia la disciplina applicabile al caso pratico di specie spetta unicamente all’Amministrazione interessata che, dalle valutazioni espresse nei pareri della Corte dei conti, può trarre solo indicazioni nell’ambito della sua autonomia discrezionale. La posizione delle sezioni regionali della Corte dei Conti, in buona sostanza, per quanto attiene ai dipendenti avvocati iscritti nell’elenco speciale degli albi professionali, si fonda sulla convinzione che l’iscrizione all’albo professionale, anche se necessaria per lo svolgimento dell’attività svolta dal dipendente per l’ente, non sia effettuata nell’esclusivo interesse dell’ente stesso-datore di lavoro. A parere delle sezioni di controllo3 , se da un lato si riconosce che il rapporto che s’instaura tra il dipendente avvocato e l’ente di appartenenza è di tipo esclusivo, nel senso che il dipendente svolge la propria attività professionale solo in rappresentanza e in favore dell’ente, dall’altro lato, tuttavia, si considera che tale rapporto di lavoro è caratterizzato da un’attività di alta specializzazione e professionalità, che, a differenza di altri rapporti di lavoro pubblico, è remunerata al dipendente avvocato, oltre che con la retribuzione base, anche tramite la corresponsione delle cosiddette “propine”. In quest’ottica, il mantenimento dell’iscrizione del dipendente all’ordine professionale è rimesso alla sua responsabilità, comportando esso vari obblighi, tra cui anche quello di provvedere agli adempimenti legati al pagamento della quota annuale d’iscrizione al proprio albo professionale, adempimenti che, appunto in quanto attengono a profili strettamente connessi con la professionalità del soggetto iscritto, “arrecano benefici diretti nella sua sfera d’interessi”. Si aggiunge che la constatazione che gli strumenti di contrattazione collettiva non prevedono alcun onere specifico in tal senso a carico dell’amministrazione, cosicché, in assenza di espresse disposizioni normative sul punto, prevarrebbe la scrupolosa osservanza dei vigenti criteri di contenimento della spesa complessiva per il personale, diretta e indiretta, entro i vincoli di finanza pubblica (art. 1, comma 1, lett. b, del D. Lgs. 30 marzo 2001, n. 165), ed il principio in base al quale “l’attribuzione di trattamenti economici può avvenire esclusivamente mediante contratti collettivi e, alle condizioni previste, mediante contratti individuali” (art. 2, comma 3, del D. Lgs. 30 marzo 2001, n. 165). Gli argomenti esposti dalle sezioni regionali della Corte dei Conti, se raffrontati con la motivazione della citata sentenza della Suprema Corte di Cassazione, sono quanto meno discutibili. Effettivamente non convince la tesi che l’iscrizione all’albo professionale dell’avvocato pubblico sia eseguita esclusivamente nell’interesse dell’ente – datore FORO ROMANO 6/2009 08_il nostro mondo_1_ok.pmd 191 191 17/08/2010, 15.25 IL NOSTRO MONDO di lavoro, mentre appare non confacente il richiamo all’art. 2, comma 3, del D.Lgs. n. 165/2001, in quanto tale norma non riguarda, come nel caso in esame, un “rimborso spese” bensì “trattamenti economici” che, a differenza del primo, configurano erogazioni a titolo remunerativo. La soluzione del quesito che ci poniamo, invece, risiede semplicemente nella distinzione tra il concetto di “rimborso spesa” e quello di “compenso/retribuzione” e, in proposito, va preliminarmente chiarito che siamo di fronte ad un compenso quando l’erogazione della somma di denaro viene effettuata per remunerare una prestazione ricevuta dal dipendente, mentre invece siamo di fronte ad un rimborso quando l’erogazione della somma di denaro viene effettuata come un mero reintegro patrimoniale diretto ad evitare che il lavoratore affronti una spesa nell’interesse del datore di lavoro. In definitiva, l’individuazione del soggetto sul quale ricade l’utilità della spesa sostenuta costituisce il criterio fondamentale per distinguere il rimborso dal compenso/retribuzione e, a tal fine, le sezioni regionali della Corte dei Conti ignorano ( e non dovrebbero attesa la funzione nomofilattica dei giudici di legittimità!) il principio di diritto enunciato dalla Suprema Corte di Cassazione secondo cui il criterio discretivo va ritrovato nell’interesse soggettivo della spesa 4. In particolare, precisano i giudici di legittimità che: “a) l’interesse soggettivo va valutato in relazione alla spesa specifica, e non può risiedere nel vitale ma generico interesse della persona a realizzare qualsiasi condizione richiesta e necessaria a fini occupazionali; b) esso va ancora individuato in relazione alla spesa specifica per il singolo datore di lavoro, in relazione alle condizioni lavorative comuni a tutti i lavoratori, anche distinti per categorie.” In applicazione di siffatto principio di diritto, la Corte di Cassazione è giunta alla conclusione, confermando la correttezza delle impugnate sentenze di merito, che mentre le spese per gli studi universitari e l’acquisizione dell’abilitazione alla professione forense sono da considerarsi nell’interesse esclusivo del dipendente pubblico; una volta acquisita l’abilitazione professionale, le spese necessarie per l’esercizio della professione nell’interesse esclusivo del datore di lavoro, anno per anno, non attengono più all’acquisizione dello “status” personale dello stesso dipendente avvocato e, conseguentemente, quest’ultimo ha diritto a riceverne il rimborso. In altre parole, seguendo il ragionamento della Corte di Cassazione e analizzando la natura della “spesa specifica” (consistente nel pagamento della tassa di iscrizione all’albo speciale da parte dell’avvocato pubblico), è palese che il costo di tale spesa è necessaria per lo svolgimento di un’attività professionale nell’esclusivo interesse dell’Ente pubblico, nel senso che essa è indispensabile per il perseguimento degli obiettivi istituzionali di quest’ultimo, dove la concreta attuazione della prestazione del lavoratore non può prescindere da quello specifico 192 08_il nostro mondo_1_ok.pmd FORO ROMANO 6/2009 192 17/08/2010, 15.25 IL NOSTRO MONDO fattore di produzione dell’iscrizione all’albo speciale del proprio dipendente avvocato. Trattandosi di un “rimborso spesa”, a cui è tenuto l’Ente pubblico datore di lavoro in favore dell’avvocato dipendente, i principi generale del D. Lgs. n. 165/ 201 richiamati dalle Sezioni regionali della Corte dei Conti non sembrano essere appropriati al caso in esame. Non è utile ai fini della risoluzione del caso, in primo luogo , ricorrere al principio sui criteri di contenimento della spesa complessiva per il personale, diretta e indiretta, entro i vincoli di finanza pubblica (art. 1, comma 1, lett. b, del D. Lgs. 30 marzo 2001, n. 165), dato che gli oneri relativi all’iscrizione all’albo degli avvocati dipendenti costituiscono spese necessarie di difesa e rappresentanza in giudizio dell’ente e, come tali, andrebbero semplicemente preventivati in sede di bilancio nell’ambito dell’organizzazione del servizio legale. In secondo luogo, non appare pertinente tentare di individuare nell’ambito degli strumenti di contrattazione collettiva una clausola che attribuisce l’onere specifico del “rimborso spesa” di cui trattasi a carico delle Amministrazione, giacché in base il principio di cui all’art. 2, comma 3, del D. Lgs. n. 165/2001, con i contratti collettivi e individuale vengono riconosciuti “trattamenti economici” di tipo remunerativo e non “rimborsi spesa”, che invece sono sempre dovuti al dipendente quando la spesa è sostenuta nell’interesse esclusivo del datore di lavoro. Per altro verso, da una lettura più attenta delle decisioni emerge che le stesse Sezioni regionali della Corte dei Conti implicitamente non disconoscono il principio secondo cui l’Ente pubblico – datore di lavoro è tenuto a rimborsare al dipendente le spese necessarie per la attività lavorativa svolta nell’interesse esclusivo dell’Ente , bensì mettono in discussione solo che l’iscrizione all’albo sia effettivamente una spesa nell’esclusivo interesse dell’Ente, paventando il dubbio che il relativo rimborso al dipendente celerebbe in realtà una attribuzione patrimoniale che solo la contrattazione collettiva o individuale potrebbe riconoscere. In realtà, chiarito alla luce dei principi enucleati dalla Corte di Cassazione che l’iscrizione all’albo professionale e il mantenimento della stessa negli anni è un adempimento che l’avvocato pubblico deve assolvere nell’interesse solo del datore di lavoro, si da consentirgli l’espletamento dell’attività professionale esclusivamente in favore dell’Ente pubblico, ne deriva che il relativo onere va posto a carico di quest’ultimo. Tale conclusione è i linea con l’orientamento della Corte di Cassazione e dei giudici di merito, ai quali inevitabilmente verrebbe riproposta la questione nel caso probabile dovessero sorgere spiacevoli contenziosi tra le Amministrazioni e i loro legali interni, con conseguenti e ingiustificati oneri a carico degli enti pubblici FORO ROMANO 6/2009 08_il nostro mondo_1_ok.pmd 193 193 17/08/2010, 15.25 IL NOSTRO MONDO datori di lavoro in caso di soccombenza. D’altro canto, non sembra possibile attribuire una responsabilità erariale in capo ai dirigenti che correttamente rimborsano ai legali interni la tassa d’iscrizione, dal momento che non può certo ravvisarsi colpa grave nella condotta dell’amministratore che si è attenuto ai principi stabiliti in materia dalla Corte di Cassazione, evitando così sicure soccombenze. E’ auspicabile tuttavia che la contrattazione collettiva ponga fine alla questione, introducendo norme che espressamente definiscano l’onere in questione una spesa sostenuta nell’esclusivo interesse dell’Ente e prevedano in capo alle Amministrazione l’espresso obbligo di farsi carico delle spese relative all’iscrizione all’albo dei legali pubblici e al mantenimento negli anni della stessa. Avv. Alfredo Fava Responsabile Ufficio Legale – Contenzioso Civile e Tributario dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza” (NOTE) Sezione controllo Regione Basilicata n.99/2009; sezione controllo Regione Lombardia n.655/ 2009; Sezione controllo Emilia Romagna n. 10/2009; Sez. Toscana n.11/2008; sezione controllo Regione Basilicata n. 12/2007; sezione controllo Regione Basilicata n. 12/2007; sezione controllo Regione Sardegna n. 1/2007. 2 Tribunale di Torino, sent. N. 4549 dell’11 luglio 2001; Corte d’Appello di Torino, sent. n.338 del 5/10 marzo 2003. 3 sezione controllo Regione Lombardia n.655/2009, Sezione controllo Regione Basilicata n.99/ 2009 4 Cfr. Cass. Civ., 2 luglio 1980, n. 4198; Cass. Civ. 23 settembre 1966, n. 2385. 1 194 08_il nostro mondo_1_ok.pmd FORO ROMANO 6/2009 194 17/08/2010, 15.25 IL NOSTRO MONDO NECROLOGI IN RICORDO DI ANTONIO FRANCIONE “Sei andato via in silenzio, Avvocato di classe. Conoscevi il diritto come pochi, Avvocato di classe. Con regalità offrivi la difesa, Avvocato di classe. Non avevi nemici, Avvocato di classe. Dentro ti porteremo per sempre, Avvocato di classe. Non potremo imitarti, Avvocato di classe. Così è la classe.” Antonio Conte Carlo Priolo IN RICORDO DI GIULIO GRADILONE Quando manca un uomo è lutto per la vita, per l’umanità, per tutti noi. Quando manca un gentiluomo è perdita per lo stile, per l’onore e per la dignità di tutti noi. Quando manca un avvocato è perdita di civiltà, di sicurezza e di certezza per chiunque; ché solo l’avvocato è difesa per tutti e garanzia per ciascuno. Quando manca un amico è gran perdita per il cuore, per la coscienza e per l’anima di chi tale lo conosceva. Quando in una sola persona si possono assommare e riassumere tutte e quattro le citate caratteristiche sovrapponendo le une alle altre e confondendole in una sorta di simbiotica sinergia, alla dipartita pare che il cielo cada ai nostri piedi e con esso precipitino in basso anche le stelle della umana speranza. Subito dopo però l’aurora dell’esempio e del ricordo risorge a sostenerci, quale invitta cometa del miglior futuro. AdDIO grande Giulio! Aspettaci, che noi perenni Tuoi emuli ed inseguitori continueremo a rincorrerti. Mai dimenticandoTi. Tuo Mauro Rufini FORO ROMANO 1-2/2010 08_il nostro mondo_2_ok.pmd 195 195 17/08/2010, 14.18 IL NOSTRO MONDO IN RICORDO DI FRANCO PATANÈ di Aldo Lucio Lania Il 22 febbraio u.s. San Pietro di buon mattino, come è uso fare da secoli, va dallo Spirito Santo, il terzo della SS. Trinità, per informarlo di tutto quello che era successo nelle 24 ore precedenti. Fra l’altro gli dice che da poco era arrivata, sperando di poter essere ammessa in Paradiso, l’anima di Franco Patanè Egli aveva vissuto con spiccate doti di bontà, di carità e di obbedienza, era stato marito fedele, padre esemplare, nonno affettuoso, amico sincero, lavoratore indefesso, brillante, bravo ed onesto. Lo Spirito Santo gli chiese che lavoro avesse fatto Franco nella sua breve parentesi terrena. Subito San Pietro gli disse: “L’Avvocato”. ‘Ho i miei dubbi che possa essere stato onesto’, replica lo Spirito Santo. ‘Ricordo che il Petrarca, che veniva rimproverato dal padre per aver abbandonato gli studi di ‘giurisprudenza’ nell’Università della ‘dotta Bononia’, per essersi, corpore et animo, dedicato alla ‘diavoleria moderna (dell’epoca): le litterae humanae’, ebbe a rispondergli ‘che l’avvocato s’ha da fare onestamente, ma che onestamente non si può fare!’. ‘Ma raccontami qualcosa della sua bravura almeno’! San Pietro così rispose: ‘Santissimo Spirito è d’uopo premettere che il nostro Franco ha sempre rispettato i giudici, ricevendo sempre da tutti stima e considerazione…’. ‘Dai magistrati del P.M. non credo’, aggiunse lo Spirito Santo. ‘Ora se consentite intendo raccontarVi Santissimo Spirito ciò che accadde in un processo’. Era imputata, in fase di appello, una donna, ritenuta dai primi giudici colpevole del reato di infanticidio e condannata ad una pena severa. Dopo gli interventi della parte civile e del P.G., che avevano concluso per il rigetto dell’impugnazione, il Presidente della Corte aveva dato la parola al Nostro Franco, difensore di fiducia della imputata. Franco parlò per oltre quattro ore e man mano che parlava tutti i presenti, non solo cominciarono a prestare la massima attenzione, ma dalla disistima e dalla riprovazione per quel che la donna, secondo l’accusa e i giudici della prima fase del processo, aveva commesso, o si riteneva che avesse compiuto, ecco che, continuando a seguire il difensore il disprezzo divenne compassione perdono e, infine, convinzione che il reato, davvero grave, non era stato commesso. Tutti erano commossi. Il P.G., alla fine dell’intervento di Franco, dichiarò di volere replicare, pregando la Corte di fissare un’altra udienza. La Corte, nulla opponendo la parte civile ed il difensore, fissò l’udienza per le repliche a quattro giorni dopo. In detta udienza, espletati gli incombenti di rito, il Presidente diede al PG. La parola per la replica. Codesto magistrato, severo ma giusto, era molto pallido, ma pareva molto sicuro e padrone di sé, come sempre. 196 08_il nostro mondo_2_ok.pmd FORO ROMANO 1-2/2010 196 17/08/2010, 14.18 IL NOSTRO MONDO Così cominciò e concluse la sua replica. ‘Signori della Corte! Dopo tre notti insonni, destinate a leggere e rileggere gli atti, a meditare sulle argomentazioni addotte dalla difesa, sono giunto nella determinazione di revocare le mie precedenti conclusioni e di concludere per l’accoglimento dell’appello e di mandare assolta l’imputata per non aver commesso il fatto, ringraziando, nel contempo, l’Avv. Franco Patanè, che mi ha salvato dal commettere un errore, che, quale uomo prima e magistrato poi, non mi sarei, né avrei potuto, perdonarmi’. Lo Spirito Santo tutto preso dal racconto, espresse la convinzione che Franco era stato davvero bravo ed apprezzabile, così come il P.G., aggiungendo: ‘se fatti come quello che mi hai raccontato si fossero verificati più sovente e ci fossero P.M. così ‘giusti’, come se fossero essi stessi ‘giudici’, sono convinto che in Italia non sarebbe sorta la necessità della separazione tra P.M. e Giudici! Ma allora se Franco Patanè è stato un timorato di Dio ed è stato, nel contempo, “buono, onesto, leale, simpatico ed anche bravo, potremmo subito ammettere la sua anima in Paradiso ed inserirla tra ‘i minutanti’, appena possibile, del nostro ufficio legale, benedicendo, infine, tutti i suoi cari ed anche ..... i suoi amici’. Fra questi ci sono certamente anch’io! Caro Franco mi manchi, arrivederci! Aldo” FORO ROMANO 1-2/2010 08_il nostro mondo_2_ok.pmd 197 197 17/08/2010, 14.18 EXTRAVAGANTES CONTRO IL DOPING NELLO SPORT NON BASTANO I CONTROLLI A FERMARE LA STRAGE DI GIOVANI VITE Le cronache ci informano continuamente di frodi nelle competizioni sportive, dall’atletica al ciclismo sicché si ha l’impressione che il fenomeno sia più grande di quanto non possa apparire “prima facie”. Tantissimi sono stati gli atleti che ultimamente sono stati trovati positivi ai test antidoping in violazione del regolamento WADA (World Anti Doping Agency), o del giuramento col quale anche i partecipanti alle scorse Olimpiadi di Pechino si erano impegnati ad astenersi da qualsiasi pratica illecita. In tutti questi casi vige l’obbligo di trasmettere gli atti alla Procura Antidoping per gli accertamenti, come è avvenuto anche di recente, per atleti premiati con medaglie, dopo l’esame dei prelievi ordinati dal CIO (Comitato Internazionale Olimpico) per identificare nei loro liquidi organici la presenza di “insulina” o di “cera” e quindi l’esistenza o meno di fatti di rilevanza penale, che comportino il loro deferimento alla Procura. Unico organo competente in Italia a comminare a professionisti e dilettanti di tutte le discipline sportive sanzioni anche pesanti per la loro carriera sportiva, è la Procura antidoping di Roma, in tutti quei casi in cui gli atleti risultino positivi ai test e sia dimostrata l’assunzione di farmaci o sostanze dopanti; da una squalifica di sei mesi, per il semplice riscontro di valori anormali, a quella di un anno per i casi di mancato o ritardato controllo; dai 5 anni di squalifica nel caso di partecipazione ad una gara prima dello scadere della precedente interdizione, fino a giungere alla squalifica a vita per la reiterazione di più infrazioni. Gli interventi più recenti della Procura antidoping sono stati caratterizzati dalla volontà di applicare a tutte le discipline le regole internazionali di controllo dettate dalla WADA, che prevedono controlli a sorpresa e la conseguente reperibilità degli atleti 24 ore su 24 a tale fine, con risultati tuttavia solo parzialmente soddisfacenti. Il tentativo di applicare questo sistema di controllo, che già è operativo nel ciclismo e nell’atletica leggera, ad una disciplina come il calcio, è miseramente fallito, anche per l’opposizione dei poteri forti del mondo del pallone, al punto da generare una crisi tra gli organi istituzionali del mondo sportivo. Anche dal punto di vista sostanziale della sanzione applicata nei casi di positività dei calciatori ai test antidoping emerge un campione poco omogeneo, se rapportato a quanto avviene nelle altre discipline sportive, che diventa difficile da interpretare quando si riferisce alla gestione del caso concreto in cui sembra contare, e non poco, più il nome che non la violazione, più l’immagine che non la salute dell’atleta. Sembra quasi che maggiore sia la celebrità del campione e maggiore sia la clemenza in un modo o nell’altro riservata all’atleta, non soltanto nel momento applicativo della sanzione, ma anche nella prospettazione della questione all’opinione pubblica da parte dei media, che giocano un ruolo decisivo potendo ingenerare l’impressione che si tratti di un banale equivoco, o al contrario rimarcare l’aspetto negativo della vicenda isolando l’atleta. Basta ripensare a quanto accaduto negli ultimi mesi ai calciatori trovati “positivi”, o che 198 09_extravagantes._ok.pmd FORO ROMANO 1-2/2010 198 17/08/2010, 14.20 EXTRAVAGANTES semplicemente hanno ritardato a presentarsi per il controllo antidoping, previsto dopo la partita, per farsi un’idea, almeno generale, di quanto sia sottile la differenza tra essere qualcuno o nessuno nel mondo del calcio, e cioè perdere un anno di carriera agonistica o essere assolti preventivamente, e senza alcun pregiudizio. Va detto, tuttavia, che il fine della lotta al doping non è soltanto la punizione dell’atleta che ha falsato la competizione ricorrendo a pratiche e comportamenti antisportivi, ingannando gli appassionati e gli amatori delle varie discipline, in qualche modo abusando e offendendo la pubblica fede, ma anche, e soprattutto la tutela della salute degli atleti. Tale aspetto, spesso messo in secondo piano, dovrebbe essere maggiormente posto in risalto agli occhi dell’opinione pubblica, per fare sì che chiunque si accosti ad una disciplina sportiva cerchi di superare il proprio limite senza fare alcun ricorso a farmaci e medicinali di alcun tipo, ma con la fatica e la costanza nell’allenamento. In assenza di una vera e propria campagna mediatica libera da ogni interesse ed ipocrisia nei confronti del doping, sarà sempre più difficile risolvere questo problema considerato che, con il passare degli anni, e la semplicità delle procedure di controllo, sono state affinate le strategie della frode sportiva con il ricorso a pratiche dopanti sempre più sofisticate e difficili da individuare, e d’altra parte il livellamento verso l’alto dei guadagni degli atleti di prima fascia di ogni disciplina sportiva può essere un forte incentivo ad accettare un aiuto farmacologico e artificiale per l’atleta. D’altra parte le norme della WADA costituiscono un vero e proprio codice sportivo internazionale, che il CONI ha a sua volta adottato per i suoi tesserati, ed il cui rispetto si impone al di là delle logiche economiche, ma soprattutto senza eccezioni, con uno sforzo congiunto di tutti gli organismi garanti della credibilità dello sport ed un sostegno mediatico imparziale ed inflessibile. Il problema dovrebbe essere affrontato in modo più partecipato a livello istituzionale, anche perché si assiste ad una continua evoluzione nella ricerca della sostanza “da prestazione”, che muta velocemente con il mutare delle procedure di controllo, in modo da non lasciare quasi traccia di sé nell’organismo degli atleti che ne hanno abusato per quanto riguarda la positività ai controlli, ma che lasciano effetti permanenti e devastanti nel fisico dei medesimi. Se nel passato si cercavano soprattutto farmaci dimagranti, oppure in grado di aumentare la massa muscolare, a base di testosterone, dalle anfetamine agli anabolizzanti, molto usati negli sport femminili, ed in alcuni casi addirittura incoraggiati dalle stesse federazioni sportive nazionali (c.d. “doping di stato”), attraverso un’evoluzione continua passata per pratiche ospedaliere come le trasfusioni di sangue, l’arricchimento e la concentrazione del liquido ematico, l’utilizzo di ormone della crescita si è arrivati a delineare l’attuale orizzonte del doping. I farmaci più ricercati oggi sono quelli antitumorali utilizzati per ridurre i devastanti effetti sul fisico dei prodotti dopanti, e le sostanze contenute nei farmaci contro l’obesità e la distrofia muscolare, in grado di accendere il gene PPAR delta, regolatore dello sviluppo muscolare, e cioè tutti quei farmaci che sono in grado di accendere e stimolare il patrimonio genetico individuale, con risultati e conseguenze ancora ignote ma sicuramente pericolose, perché in grado di condurre alla morte dell’atleta. FORO ROMANO 1-2/2010 09_extravagantes._ok.pmd 199 199 17/08/2010, 14.20 EXTRAVAGANTES Non a caso il Legislatore ha ritenuto opportuno intervenire per contrastare il doping, vista la sua continua evoluzione, intendendo rinforzare la L. 376/2000 ed il suo principio base, cioè la punizione di ogni pratica e di ogni trattamento medico in grado di alterare le competizioni sportive, con il D.M. 3 febbraio 2006, contenente una revisione della lista dei farmaci e delle sostanze attive dal punto di vista farmacologico e biologico, che impiegati a determinate condizioni nello sport costituiscono doping. Un altro aspetto del problema è costituito dalla incredibile facilità con la quale chiunque, utilizzando Internet, sia in grado di procurarsi ogni tipo di sostanza dopante, in un traffico che, come qualcuno ha osservato, segue le grandi rotte della droga, provenendo soprattutto dalla Cina e dal Sud America i principi attivi dopanti, e da India e Thailandia, per la gran parte, i prodotti pronti per la vendita. Così come si cercano di smascherare i falsi nel mondo delle arti figurative, anche il falso sportivo è oggetto di continui accertamenti, non solo da parte della Procura Antidoping, ma anche dai ricercatori che, conoscendo i segreti dei geni dopanti, mettono a punto i test idonei a svelarli in laboratorio, in una continua rincorsa all’ultima frontiera del doping. Sembrerebbe quasi un gioco, con dottori buoni e dottori cattivi, ma non è affatto divertente, perché i pazienti, e cioè gli atleti, muoiono improvvisamente, e non per gioco, a causa del doping selvaggio, o si ammalano gravemente e poi muoiono. Come Vandenbroucke, il campione di ciclismo la cui morte in un hotel del Senegal, nell’ottobre del 2009, è ancora tutta da spiegare e forse non sarà mai raccontata, rimanendo circondata da un alone di mistero, come quella di Marco Pantani, e di tanti altri giovani ciclisti spariti in un oceano di tranquillanti, insulina, droga, depressione e sibutramina. Sarà l’ansia da prestazione, o la voglia di vincere a qualsiasi costo per guadagnare le prime pagine e la popolarità, o forse per la maggior parte il miraggio economico all’orizzonte, a diffondere in modo così ampio l’illecito sportivo e il doping tra gli atleti, ma di sicuro nessuna tra queste motivazioni vale più della vita di un uomo. Avv. Luigi Favino 200 09_extravagantes._ok.pmd FORO ROMANO 1-2/2010 200 17/08/2010, 14.20 EXTRAVAGANTES IL DE LEGIBUS NELLA SUMMA TH. ( QQ. 90 – 97 ) DI TOMMASO D’AQUINO Avv. Domenico Giustiniani Tommaso di Aquino, filosofo e teologo, allievo di Alberto Magno, dell’Ordine domenicanoi, nel secolo XIII si propose di conciliare la filosofia aristotelica con la dottrina cristiana. E il dottor Angelico fu proprio il principale avvocato del pensiero aristotelico, che da destra era attaccato dagli Agostiniani, legati alla filosofia di Platone, e da sinistra era assalito dagli Averroisti, legati invece ad una interpretazione stretta e letterale di Aristotele. Egli comunque non fu un mero ripetitore dello Stagirita, ma il rinnovatore di un sistema filosofico. Nelle sue opere confluiscono le diverse componenti dottrinali : 1 – Teologica : S. Agostino e la scuola francescana; 2 – Antropologica, della decretalistica; 3 – Metafisica, secondo l’insegnamento di Aristotele. La doviziosa produzione di opere lo vede sia commentatore che autore di testi , come nella Summa Theologiae, dove per quanto riguarda la materia giuridica tratta il De Iure nella q. 57 della parte II-II e il De Legibus nelle qq. 90-97 della parte I –II, sulla norma giuridica, la quale sinteticamente ci proponiamo di illustrare secondo il suo pensiero. Queste le principali questioni trattate ed i punti che chiarisce nel De Legibus: natura della legge; diversità delle leggi; effetti della legge; la legge eterna; la legge naturale; la legge umana. I – Natura della legge e sue caratteristiche: a ) – La legge è legata alla Ragione e non ai sensi . Prova : “ E’ proprio - dice il grande dottore - della legge prescrivere e proibire. Ma tali atti sono propri della Ragione “ ( Q. 90, art. 1 ). b ) – “La legge è sempre ordinata al bene comune”. Uno dei motivi che adduce : “La legge è sempre rivolta non al singolo, ma ad una comunità, cioè al bene comune dei cittadini “ ( Q. 90, art. 2 ). c ) – “ Autore della legge non è chiunque, ma lo è o l’intera comunità o la persona pubblica responsabile di quella comunità” : “ Ordinare aliquid in bonum commune est vel totius multitudinis vel alicuius gerentis vicem totius moltitudinis” ( Q. 90, art. 3 ). d ) – “ La legge deve essere promulgata affinchè possa viincolare” . Promulgata – spiega - nel senso che “ deve essere portata a conoscenza di coloro che sono sottomessi alla legge ( Q. 90,art.4 ). II – Sulla diversità delle leggi ( Q. 91 ). - “ C’’è una legge eterna, esistente nella mente divina”. Legge che, secondo l’Aquinate, presiede al governo dell’universo intero creato da Dio ( Art. 1 ). - Esiste anche una legge naturale negli uomini e per gli uomini , la quale “altro non è che una partecipazione della legge Eterna. Legge naturale, in forza della quale gli uomini sono in grado di distinguere il bene dal male” ( art. 2 ). - “ Oltre la legge eterna e la legge naturale c’è una legge umana, di cui l’autore è l’uomo”( art. 3 ). - “E’ necessario che ci sia anche una legge divina positivo-storica”, come, ad esempio, è stato il Decalogo. Per Tommaso, affinchè l’uomo possa raggiungere lo scopo finale, vale a dire la felicità eterna, la semplice Ragione Umana ( = legge naturale ) non basta, ma è necessario un lume particolare, divino, rappresentato storicamente, dai dieci comandamenti” ( art. 4 ). - “ Di legge divina positiva ce n’è una sola”: quella di cui si parla nelle Scritture. E’ vero che nelle Scritture si parla di due leggi divine: quella antica e quella nuova. Ma in proposito FORO ROMANO 1-2/2010 09_extravagantes._ok.pmd 201 201 17/08/2010, 14.20 EXTRAVAGANTES Tommaso acutamente fa notare che sono due solo apparentemente, perchè in realtà si tratta di un tutt’uno giuridico, in quanto la legge antica, di per sè imperfetta, sostanzialmente è la stessa di quella nuova perfezionata da Xto. L’esempio efficace che egli porta : l’uomo fanciullo e l’uomo adulto non sono due uomini, ma un solo uomo con due età diverse. Parimenti, la legge antica e quella nuova non sono due leggi diverse, ma una legge sola con due tempi diversi ( art. 5 ). III – Degli effetti della legge ( Q. 92 ). a ) – Il primo effetto della legge è quello di rendere gli uomini migliori. La legge fa appello alla libera scelta dell’uomo, vincolandola per uno scopo comune. Il che finisce col perfezionare l’uomo stesso ( art. 1 ). b ) – Quattro sono gli atti tipici previsti dalla legge : imperare ( atti di virtu’ ) – proibire ( atti viziosi ) – permettere ( atti indifferenti ) – punire ( gli atti cattivi ). Un esempio, preso dalla legge di non rubare. Se uno ha rubato deve restituire, praticando la virtù della giustizia. Sottrarre la mercede agli operai, è atto proibito. Trattenere parte della somma dovuta, per speciali favori concessi, può essere permesso. IV – Sulla legge eterna. Anzitutto Tommaso si domanda cosa sia e come si potrebbe definire. Risponde adducendo, tra l’altro, la definizione che ne dà Agostino di Ippona: “ Lex aeterna est summa ratio, cui semper obtemperandum est”. E’ la infinita sapienza divina, spiega ulteriormente, che si configura come la causa esemplare e modello di tutte le cose create ( Q. 93, art. 1 ). La legge eterna, intesa nel senso anzidetto, solo Dio la può conoscere. Tuttavia in misura limitata può essere conosciuta anche dagli uomini tramite la legge naturale che è una partecipazione delle legge eterna. Tutte le leggi temporali derivano da quella legge eterna, come da causa efficiente ed esemplare ( Q. 93, art. 3 ). Tutto il mondo naturale con le tre sfere del regno minerale, regno vegetale e regno animale è soggetto a quella legge eterna divina, in virtù delle varie leggi fisiche e tramite l’istinto degli animali ( Q. 93, art. 4 ). Parimenti anche tutte le leggi umane risultano derivate e vincolate alla Legge Eterna di cui sono un riflesso partecipato. V – Sulla legge naturale ( Q. 94 ). I punti che il Nostro chiarisce nella questione 94 sono i seguenti : la legge naturale altro non è che la luce della Ragione Umana. In ultima istanza la legge naturale si può così formulare : evitare il male e fare il bene. La legge naturale è una ed unica, vincolante indistintamente tutti i popoli. E Tommaso a questo punto cita e riporta l’affermazione di Isidoro: “ Ius naturale est commune omni nationi”. La legge naturale è quindi immutabile ed è intesa come norma suprema di fare il bene ed evitare il male, a differenza delle leggi umane positive, le quali, ad esempio, per l’esigenza di un aggiornamento, possono subire delle variazioni. VI – Sulla legge umana ( Q. 95 ). Un punto fondamentale, su cui l’Aquinate ci tiene a fare luce, è che “ qualsiasi legge umana, se vuole essere giusta, deve essere in armonia con la legge naturale, data dall’autore della Natura”. D. 28 Januarii 2010, s.to Thomae dic.. 202 09_extravagantes._ok.pmd FORO ROMANO 1-2/2010 202 17/08/2010, 14.20 EXTRAVAGANTES PHILOGHELOS Condoglianze fuori tempo massimo L’imperatore Tiberio, a seguito della morte di suo figlio Druso, ricevette una delegazione proveniente da Troia che però giunse a Roma con notevole ritardo dal decesso di Druso. Tiberio ascoltò gli ambasciatori troiani che gli porsero le più sentite condoglianze della città di Troia e così rispose loro: “prendo atto del vostro rammarico ma anch’io prendo viva parte al vostro lutto per la morte di … Ettore”. (da Svetonio) Il trionfo del supervedovo Ai tempi dell’imperatore Teodosio, viveva un tale che si era sposato ben venti volte e per venti volte era rimasto vedovo. Decise di sposarsi ancora una volta e la cittadinanza romana si divise in due partiti. C’era chi sosteneva che sicuramente questa volta sarebbe deceduto prima della moglie e quest’ultima sarebbe quindi rimasta vedova e chi invece sosteneva che il Fato avrebbe favorito ancora una volta l’uomo il quale sarebbe rimasto vedovo per la ventunesima volta. Alla fine vinse l’uomo e il giorno dei funerali della moglie, tutto il popolo seguì il corteo funebre. Ad un certo punto, la folla plaudente lo portò in trionfo dirigendosi verso il Campidoglio dove gli fu posta sul capo una corona d’alloro, con lo stesso cerimoniale con cui venivano premiati i vincitori. Non risulta che l’uomo si sia successivamente risposato. Eccezione su materia del contendere Aristide, fu chiamato per giudicare una controversia tra due cittadini. Incominciò ad ascoltare le ragioni del primo il quale, nell’esporre le sue ragioni, ad un certo punto incominciò a divagare. Infatti, per ingraziarsi Aristide, fece presente che il suo contraddittore era quello che aveva più volte criticato in pubblico l’operato di Aristide, accusandolo di essere il responsabile di tante iniquità. Aristide, per nulla scosso da tali accuse, lo interruppe, dicendo: “Ti ricordo che qui si discute la causa tua e non la mia”. (da Plutarco) E’ tutta questione di digestione Un tale nel discorrere con il filosofo Aristippo, per dimostrare la sua superiorità culturale e intellettuale, si vantava di aver divorato una infinità di libri. Aristippo gli fece allora presente che “non sono coloro che mangiano di più ad essere i più sani, bensì quelli che digeriscono meglio”. Giovanni Cipollone FORO ROMANO 1-2/2010 09_extravagantes._ok.pmd 203 203 17/08/2010, 14.20 COMUNICAZIONI E NOTIZIE Il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma, nella seduta del 22 aprile 2010; Visto il Decreto Legislativo n. 28 del 4 marzo 2010, di attuazione dell’art. 60 della Legge 18.6.2009 n. 69 in materia di “Norme in materia di mediazione finalizzata alla conciliazione delle controversie civili e commerciali”, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 53 del 5 marzo 2010; RILEVATO Che le norme in questione, promulgate senza che siano state adeguatamente recepite le legittime indicazioni degli Ordini forensi e delle Associazioni rappresentative di categoria, non appaiono in grado di deflazionare il carico dei provvedimenti giudiziari civili e, quindi, si rivelano non utili per la collettività; Che non sussistono le risorse economiche né le strutture che possano consentire l’effettiva attuazione della legge de qua; Che in particolare va espressa la critica più ferma alla normativa in questione in relazione ai seguenti punti: - obbligatorietà del tentativo di conciliazione prevista dall’art. 5, comma I; - mancato riferimento alla necessità di assistenza da parte dell’Avvocato; - annullabilità del mandato dell’Avvocato in caso di inadempienza dello stesso agli obblighi d’informazione previsti; Che la stessa Commissione Giustizia del Senato aveva suggerito l’esclusione dell’obbligatorietà, esprimendo forti perplessità al riguardo ed evidenziando, altresì, la necessità di ridurre le materie, alle quali applicare tale istituto (basti pensare alla irragionevole previsione della procedura anche nell’ipotesi di omesso pagamento del canone di loca- 204 10_comunicazioni e notizie_ok.pmd zione); Che il non aver previsto la presenza obbligatoria dell’Avvocato non solo costituisce un palese svilimento della professionalità dei Legali, ma, in particolare, costituisce un “vulnus” del diritto dei cittadini, i quali, in tal modo, potranno non veder adeguatamente tutelati i loro diritti ed interessi, anche se rilevanti, verosimilmente con vantaggio ingiusto di controparti più forti contrattualmente; Che l’annullabilità del rapporto clientedifensore in caso d’inadempienza al dovere d’informazione si rivela ingiustamente sanzionatoria per gli Avvocati i quali, invece, nell’espletamento dell’attività professionale, sono costantemente protesi ad individuare soluzioni transattive, purché satisfattive dei legittimi diritti ed interessi dei loro assistiti; ESPRIME la più ferma protesta in merito ai suindicati punti della legge CHIEDE che siano recepite ed accolte le doglianze sopra esplicitate e, conseguentemente, che si proceda alla modifica del Decreto Legislativo n. 28 del 4 marzo 2010 AUSPICA che a differenza di quanto accaduto fino ad oggi, si apra un confronto costruttivo con l’Avvocatura, in tutte le sue componenti istituzionali ed associative, al fine di affrontare compiutamente ed in uno spirito di doverosa collaborazione i gravi problemi che affliggono la Giustizia italiana. FORO ROMANO 1-2/2010 204 17/08/2010, 14.22 CONSIGLIO NAZIONALE FORENSE CONSIGLIO NAZIONALE FORENSE PRESSO IL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA Roma, 23 marzo 2010 Ill.mo Avv. Antonio CONTE Presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di ROMA OGGETTO: protocollo d’intesa per la sperimentazione del processo tributario telematico Illustre Presidente, il Consiglio ha in corso di stipulazione col Ministero dell’Economia e delle Finanze — Direzione della Giustizia Tributaria, il Consiglio di Presidenza della Giustizia Tributaria e l’Agenzia delle Entrate - un protocollo d’intesa per la sperimentazione di modalità telematiche nella gestione del contenzioso tributario. Si tratta di aggiungere alle usuali modalità cartacee (le sole che continueranno ad avere valore legale) l’ulteriore adempimento di trasmissione e deposito di atti e documenti attraverso il web con l’utilizzo delle caselle PEC. La sperimentazione (già avviata dai commercialisti e prevista fino al luglio prossimo) riguarderà solo alcune sezioni delle Commissioni Tributarie (provinciale e regionale) aventi sede in Roma. Per questo essa potrà essere utilmente avviata con la collaborazione di iscritti all’albo tenuto dal Consiglio da Lei presieduto. Non spendo parole per rappresentarLe l’interesse dell’Avvocatura a rendere più semplice e veloce ogni processo e la convinzione che proprio la telematica, da tempo sperimentata in altri settori, possa essere lo strumento più adatto. AnticipandoLe che del progetto è al corrente la sezione locale dell’UNCAT che ha già assicurato piena collaborazione, Le chiedo di raccogliere la disponibilità di un congruo numero d’iscritti che pratichino ampiamente la materia tributaria, riferendosi per ogni Sua necessità, chiarimento od approfondimento, al Consigliere avv. Nicola Bianchi che cura la posizione. Nel ringraziarLa vivamente, mi è gradita l’occasione per porgere a Lei ed al Consiglio i più cordiali saluti, Avv. Prof. Guido Alpa FORO ROMANO 1-2/2010 11_consiglio nazionale_ok.pmd 205 205 17/08/2010, 14.26 CONSIGLIO NAZIONALE FORENSE RESOCONTO INCONTRO 17 marzo 2010 In data 17 marzo c.a., presso la sede del Consiglio Nazionale Forense, in Roma, Via del Governo Vecchio, 3, si è tenuto un incontro di lavoro coordinato dal Consigliere Nazionale Andrea Mascherin, a cui hanno partecipato numerosi Avvocati Consiglieri Giudiziari, delegati di Consigli dell’Ordine e di Unioni Regionali. I lavori si sono aperti con un’ampia relazione sulle funzioni del Consiglio Superiore della Magistratura, tenuta da Giuseppe Di Federico, professore emerito di Ordinamento Giudiziario presso l’Università di Bologna. Al termine della relazione è seguito un ampio dibattito sui temi illustrati dal relatore. Successivamente si è affrontata l’ipotesi di predisporre una proposta di modifica normativa relativa al ruolo degli avvocati nei Consigli Giudiziari. E’ stato pertanto, definito un testo di proposta, con cui si enuclea la possibilità per gli avvocati di partecipare in maniera più incisiva alla fase di valutazione dei magistrati. Il testo è allegato al presente resoconto. Si è altresì deciso di istituire due gruppi di lavoro, il primo avente il compito di predisporre una “griglia” di valutazione dei magistrati, che potrà essere utilizzata dai Consigli dell’Ordine e dai Consiglieri Giudiziari; il secondo avente il compito di predisporre un manuale snello, illustrativo dei compiti e delle prerogative dei Consigli Giudiziari. Hanno dato la loro disponibilità a far parte del primo gruppo gli avvocati: Enrico De Sena, distretto Corte d’Appello di Napoli; Antonio Giorgino, distretto Corte d’Appello di Bari; Rosario Magnano, distretto Corte d’Appello di Catania; Alberto Massignani, distretto Corte d’Appello di L’Aquila; Marina Notaristefano, distretto Corte d’Appello di Torino; Antonio Rosa, distretto Corte d’Appello di Venezia. Collaborerà con detto gruppo di lavoro anche il prof. Giuseppe Di Federico. Hanno dato la disponibilità a far parte del secondo gruppo gli avvocati: Giuseppe Bonsegna, distretto Corte d’Appello di Lecce; Gianpiero Fagnani, distretto Corte d’Appello di Milano; Stefano Frizzi, distretto Corte d’Appello di Trento; Giovanni Molin ed Antonio Rosa distretto Corte d’Appello di Venezia. Si è infine ritenuto opportuno organizzare, sulla base del programma di cui al su richiamato manuale, una serie di eventi formativi a livello distrettuale rivolti sia ai Consiglieri dell’Ordine, sia agli iscritti. Per dar seguito alle iniziative su illustrate i partecipanti agli odierni lavori sono riconvocati presso la sede del CNF in Roma, Via del Governo Vecchio 3, per il giorno 14 maggio 2010, dalle ore 11:00 alle ore 16:00. OGNI CONTRIBUTO POTRA’ ESSERE INOLTRATO AL NUOVO INDIRIZZO EMAIL DEDICATO: [email protected] 206 11_consiglio nazionale_ok.pmd FORO ROMANO 1-2/2010 206 17/08/2010, 14.26 CONSIGLIO NAZIONALE FORENSE Allegato 1: PROPOSTA DI MODIFICA NORMATIVA Premesse - nello spirito dell’intervento legislativo del luglio 2007 l’Avvocatura è divenuta uno dei soggetti che concorre ad assicurare l’autogoverno dei magistrati ed una delle fonti degli elementi che concorrono alla valutazione d’ogni magistrato; - l’art. 15 del Dlt 25/2006 non può dirsi esaustivo delle competenze del consiglio giudiziario (e quindi indicativo di una chiara e inequivoca volontà del legislatore) in quanto individua solo alcune delle competenze attribuite ai consigli giudiziari; - sono sorte divergenze interpretative con riferimento all’art. 16 del Dlt 25/2006, nel testo vigente dopo le modifiche apportate con la L. 111/2007; - va affermato che la composizione del Consiglio come disciplinata dall’art. 9 del Dlt 25/ 2006 (quella con i membri di diritto, i magistrati eletti e i membri non togati designati) deve essere considerata come “ordinaria” e prevalente; - si è messo in discussione in forza dell’attuale tenore dell’art. 16 del Dlt 25/2006 l’accesso dei consiglieri non togati a tutti gli atti e la possibilità degli stessi di poter presenziare alle sedute nella trattazione delle materie trattate dal Consiglio in composizione ristretta; - la Circolare del CSM in materia di valutazione di professionalità fa un espresso richiamo all’importanza delle segnalazioni da parte dei Consigli dell’Ordine degli Avvocati ed alla ratio che affida all’avvocatura, dopo la riforma Mastella, il ruolo di fonte che utilmente concorre alla valutazione d’ogni magistrato; - sulle modalità di tale partecipazione sono sorte diverse prassi e norme regolamentari approvate da singoli Consigli Giudiziari, con la potenziale conseguenza di non assicurare uniformità di comportamenti e omogeneità dei dati che successivamente confluiscono al CSM per i provvedimenti valutativi; - per quanto riguarda il parere di cui all’art. 13 D.to 160/2006 appare opportuno, sempre nello spirito di assicurare il ruolo di fonte conoscitiva che il legislatore ha voluto riconoscere all’avvocatura, rendere obbligatorio e non facoltativo il parere e fare riferimento all’organo collegiale del consiglio dell’ordine e non alla figura del presidente; - appare opportuno correggere il refuso “I componenti designati dal consiglio regionale” rimasto nel testo dell’art. 16 del Dlt 25/2006; - non appare ragionevole l’esclusione dal diritto di voto nelle materie di cui alle lettere h) ed i) dell’art. 16 del Dlt 25/2006 e lettera g) ed h) dell’art. 7; - appare più consono, nello spirito del concorso che l’avvocatura è chiamata a dare, sostituire il termine “segnalazioni” con quello di “osservazioni motivate” e riferirle all’organo collegiale del consiglio dell’ordine; - mantenendo l’esclusione del diritto di voto dei consiglieri “non togati” con riferimento ad alcune materie si evitano eventuali problemi di incompatibilità in capo agli stessi assicurando tuttavia una partecipazione integrale ad ogni pratica trattata dal Consiglio Giudiziario; FORO ROMANO 1-2/2010 11_consiglio nazionale_ok.pmd 207 207 17/08/2010, 14.26 CONSIGLIO NAZIONALE FORENSE - preveder la possibilità per gli ordini che hanno fatto pervenire osservazioni motivate in tema di professionalità di impugnare davanti al Tribunale Amministrativi Regionale i conseguenti provvedimenti del CSM; Si auspica, pertanto, di modificare la novella sull’ordinamento giudiziario con riferimento agli artt. 8 e 16 del Decreto legislativo 27 gennaio 2006, n. 25 ed agli artt. 11 IV comma lettera f) e 13 III comma del Decreto legislativo 5 aprile 2006, n. 160 come appresso: DECRETO LEGISLATIVO 27 gennaio 2006, n. 25 (in Suppl Ord.n. 26 alla Gazz. Uff., 3 febbraio, n. 28) - Istituzione del Consiglio direttivo della Corte di cassazione e nuova disciplina dei consigli giudiziari, a norma dell’articolo 1, comma 1, lettera c), della legge 25 luglio 2005, n. 150 come modificato dalla legge 30 luglio 2007, n. 111 Testo vigente: Articolo 8 Composizione del Consiglio Direttivo della Corte di Cassazione in relazione alle competenze 1. Il componente avvocato nominato dal Consiglio nazionale forense e i componenti professori universitari [, anche nella qualità di vice presidenti,] partecipano esclusivamente alle discussioni e deliberazioni relative all’esercizio delle competenze di cui all’articolo 7, comma 1, lettere a) (1). (1) Comma modificato dall’articolo 4, comma 6, della legge 30 luglio 2007, n. 111. Proposta di modifica: Articolo 8 Composizione del Consiglio Direttivo della Corte di Cassazione in relazione alle competenze 1. Il componente avvocato nominato dal Consiglio nazionale forense e i componenti professori universitari partecipano alle discussioni e alle deliberazioni relative all’esercizio delle competenze di cui all’articolo 7, ma non esercita il proprio diritto di voto con riferimento all’esercizio delle competenze di cui all’articolo 7, comma 1, lettere b) ed in ogni deliberazione riguardante il conferimento di funzioni per l’assunzione di incarichi direttivi e semidirettivi. La modifica tende a eliminare l’inciso esclusivamente ed a consentire la partecipazione alle discussioni in tutte le materie di competenza del Consiglio Giudiziario, eliminando le incertezze sorte ed assicurando un fattivo coinvolgimento dei componenti non togati Testo vigente: Articolo 16 Composizione dei consigli giudiziari in relazione alle competenze 1. I componenti designati dal consiglio regionale ed i componenti avvocati e professori universitari [, anche nella qualità di vice presidenti, nonché il componente rappresentante dei giudici di pace] partecipano esclusivamente alle discussioni e deliberazioni relative all’esercizio delle competenze di cui all’articolo 15, comma 1, lettere a), d) ed e) (1). [2. Il componente rappresentante dei giudici di pace partecipa, altresì, alle discussioni e deliberazioni relative all’esercizio delle competenze di cui agli articoli 4, 4-bis, 7, comma 2- 208 11_consiglio nazionale_ok.pmd FORO ROMANO 1-2/2010 208 17/08/2010, 14.26 CONSIGLIO NAZIONALE FORENSE bis e 9, comma 4, della legge 21 novembre 1991, n. 374, e successive modificazioni. ] (2) (1) Comma modificato dall’articolo 4, comma 14, della legge 30 luglio 2007, n. 111. (2) Comma abrogato dall’articolo 4, comma 14, della legge 30 luglio 2007, n. 111. Proposta di modifica: Articolo 16 Composizione dei consigli giudiziari in relazione alle competenze 1. I componenti avvocati e professori universitari partecipano alle discussioni e deliberazioni relative all’esercizio delle competenze di cui all’articolo 15, ed esprimono il loro voto in ogni competenza del consiglio, eccettuate quelle di cui all’articolo 15, comma 1, lettere b), e g)1 ed in ogni deliberazione riguardante l’assunzione di incarichi direttivi e semidirettivi. Partecipano inoltre alle discussioni e deliberazioni in materia di magistratura onoraria e ed a tutte le discussioni e deliberazione nelle materie in cui è richiesto parere e/o autorizzazione del Consiglio Giudiziario. La modifica tende ad eliminare l’inciso esclusivamente ed a consentire la partecipazione alle discussioni in tutte le materie di competenza del Consiglio Giudiziario, eliminando le incertezze sorte ed assicurando un fattivo coinvolgimento dei componenti non togati ed un effettivo concorso dell’avvocatura DECRETO LEGISLATIVO 5 aprile 2006, n. 160 (in Suppl. ordinario n. 106 alla Gazz. Uff., 29 aprile, n. 99). - Nuova disciplina dell’accesso in magistratura, nonché in materia di progressione economica e di funzioni dei magistrati, a norma dell’articolo 1, comma 1, lettera a), della legge 25 luglio 2005, n. 150 come modificato dalla legge 30 luglio 2007, n. 111 Testo vigente: Articolo 11 Valutazione della professionalità 4. Alla scadenza del periodo di valutazione il consiglio giudiziario acquisisce e valuta: a) le informazioni disponibili presso il Consiglio superiore della magistratura e il Ministero della giustizia anche per quanto attiene agli eventuali rilievi di natura contabile e disciplinare, ferma restando l’autonoma possibilità di ogni membro del consiglio giudiziario di accedere a tutti gli atti che si trovino nella fase pubblica del processo per valutarne l’utilizzazione in sede di consiglio giudiziario; b) la relazione del magistrato sul lavoro svolto e quanto altro egli ritenga utile, ivi compresa la copia di atti e provvedimenti che il magistrato ritiene di sottoporre ad esame; c) le statistiche del lavoro svolto e la comparazione con quelle degli altri magistrati del medesimo ufficio; d) gli atti e i provvedimenti redatti dal magistrato e i verbali delle udienze alle quali il magistrato abbia partecipato, scelti a campione sulla base di criteri oggettivi stabiliti al termine di ciascun anno con i provvedimenti di cui al comma 3, se non gia‘ acquisiti; e) gli incarichi giudiziari ed extragiudiziari con l’indicazione dell’impegno concreto che gli stessi hanno comportato; f) il rapporto e le segnalazioni provenienti dai capi degli uffici, i quali devono tenere conto delle situazioni specifiche rappresentate da terzi, nonché le segnalazioni pervenute dal consiglio FORO ROMANO 1-2/2010 11_consiglio nazionale_ok.pmd 209 209 17/08/2010, 14.26 CONSIGLIO NAZIONALE FORENSE dell’ordine degli avvocati, sempre che si riferiscano a fatti specifici incidenti sulla professionalità, con particolare riguardo alle situazioni eventuali concrete e oggettive di esercizio non indipendente della funzione e ai comportamenti che denotino evidente mancanza di equilibrio o di preparazione giuridica. Il rapporto del capo dell’ufficio e le segnalazioni del consiglio dell’ordine degli avvocati sono trasmessi al consiglio giudiziario dal presidente della corte di appello o dal procuratore generale presso la medesima corte, titolari del potere-dovere di sorveglianza, con le loro eventuali considerazioni e quindi trasmessi obbligatoriamente al Consiglio superiore della magistratura. 5. Il consiglio giudiziario può assumere informazioni su fatti specifici segnalati da suoi componenti o dai dirigenti degli uffici o dai consigli dell’ordine degli avvocati, dando tempestiva comunicazione dell’esito all’interessato, che ha diritto ad avere copia degli atti, e può procedere alla sua audizione, che è sempre disposta se il magistrato ne fa richiesta. 6. Sulla base delle acquisizioni di cui ai commi 4 e 5, il consiglio giudiziario formula un parere motivato che trasmette al Consiglio superiore della magistratura unitamente alla documentazione e ai verbali delle audizioni. Proposta di modifica: Articolo 11 Valutazione della professionalità 4. Alla scadenza del periodo di valutazione il consiglio giudiziario acquisisce e valuta: a) le informazioni disponibili presso il Consiglio superiore della magistratura e il Ministero della giustizia anche per quanto attiene agli eventuali rilievi di natura contabile e disciplinare, ferma restando l’autonoma possibilità di ogni membro del consiglio giudiziario di accedere a tutti gli atti che si trovino nella fase pubblica del processo per valutarne l’utilizzazione in sede di consiglio giudiziario; b) la relazione del magistrato sul lavoro svolto e quanto altro egli ritenga utile, ivi compresa la copia di atti e provvedimenti che il magistrato ritiene di sottoporre ad esame; c) le statistiche del lavoro svolto e la comparazione con quelle degli altri magistrati del medesimo ufficio; d) gli atti e i provvedimenti redatti dal magistrato e i verbali delle udienze alle quali il magistrato abbia partecipato, scelti a campione sulla base di criteri oggettivi stabiliti al termine di ciascun anno con i provvedimenti di cui al comma 3, se non già acquisiti; e) gli incarichi giudiziari ed extragiudiziari con l’indicazione dell’impegno concreto che gli stessi hanno comportato; f) il rapporto e le segnalazioni provenienti dai capi degli uffici, i quali devono tenere conto delle situazioni specifiche rappresentate da terzi, nonché le osservazioni motivate del consiglio dell’ordine degli avvocati. Il rapporto del capo dell’ufficio e le osservazioni del consiglio dell’ordine degli avvocati sono trasmessi al consiglio giudiziario dal presidente della corte di appello o dal procuratore generale presso la medesima corte, titolari del potere-dovere di sorveglianza, con le loro eventuali considerazioni e quindi trasmessi obbligatoriamente al Consiglio superiore della magistratura. Le osservazioni motivate del consiglio dell’ordine degli avvocati devono essere altresì richieste per ogni deliberazione attinente l’assunzione di incarichi direttivi e semidirettivi con riferimento all’attitudine al conferimento di funzioni, comprese quelle di legittimità, per l’assunzione di incarichi direttivi e semidirettivi. 210 11_consiglio nazionale_ok.pmd FORO ROMANO 1-2/2010 210 17/08/2010, 14.26 CONSIGLIO NAZIONALE FORENSE 5. Il consiglio giudiziario assume informazioni su fatti specifici segnalati da suoi componenti o dai dirigenti degli uffici o dai consigli dell’ordine degli avvocati, dando tempestiva comunicazione dell’esito all’interessato, che ha diritto ad avere copia degli atti, e può procedere alla sua audizione, che e‘ sempre disposta se il magistrato ne fa richiesta. 6. Sulla base delle acquisizioni di cui ai commi 4 e 5, il consiglio giudiziario formula un parere motivato che trasmette al Consiglio superiore della magistratura unitamente alla documentazione e ai verbali delle audizioni. 7. Il Consiglio dell’Ordine che ha presentato osservazioni motivate di cui al comma IV ha facoltà di proporre impugnazione avanti al TAR avverso il provvedimento del CSM. La modifica tende ad assicurare acquisendo le considerazioni del consiglio dell’ordine degli avvocati, su fatti specifici, utili elementi di conoscenza su fatti specifici incidenti sulla professionalità e che abbiano riferimento all’attitudine al conferimento di funzioni, comprese quelle di legittimità, per l’assunzione di incarichi direttivi e semidirettivi. Testo vigente: Articolo 13 Attribuzione delle funzioni e passaggio dalle funzioni giudicanti a quelle requirenti e viceversa (1)(2). 1. L’assegnazione di sede, il passaggio dalle funzioni giudicanti a quelle requirenti, il conferimento delle funzioni semidirettive e direttive e l’assegnazione al relativo ufficio dei magistrati che non hanno ancora conseguito la prima valutazione sono disposti dal Consiglio superiore della magistratura con provvedimento motivato, previo parere del consiglio giudiziario. 2. I magistrati ordinari al termine del tirocinio non possono essere destinati a svolgere le funzioni requirenti, giudicanti monocratiche penali o di giudice per le indagini preliminari o di giudice dell’udienza preliminare, anteriormente al conseguimento della prima valutazione di professionalità. 3. Il passaggio da funzioni giudicanti a funzioni requirenti, e viceversa, non è consentito all’interno dello stesso distretto, ne´ all’interno di altri distretti della stessa regione, ne´ con riferimento al capoluogo del distretto di corte di appello determinato ai sensi dell’articolo 11 del codice di procedura penale in relazione al distretto nel quale il magistrato presta servizio all’atto del mutamento di funzioni. Il passaggio di cui al presente comma può essere richiesto dall’interessato, per non più di quattro volte nell’arco dell’intera carriera, dopo aver svolto almeno cinque anni di servizio continuativo nella funzione esercitata ed è disposto a seguito di procedura concorsuale, previa partecipazione ad un corso di qualificazione professionale, e subordinatamente ad un giudizio di idoneità allo svolgimento delle diverse funzioni, espresso dal Consiglio superiore della magistratura previo parere del consiglio giudiziario. Per tale giudizio di idoneità il consiglio giudiziario deve acquisire le osservazioni del presidente della corte di appello o del procuratore generale presso la medesima corte a seconda che il magistrato eserciti funzioni giudicanti o requirenti. Il presidente della corte di appello o il procuratore generale presso la stessa corte, oltre agli elementi forniti dal capo dell’ufficio, possono acquisire anche le osservazioni del presidente del consiglio dell’ordine degli avvocati e devono indicare gli elementi di fatto sulla base dei quali hanno espresso la valutazione di FORO ROMANO 1-2/2010 11_consiglio nazionale_ok.pmd 211 211 17/08/2010, 14.26 CONSIGLIO NAZIONALE FORENSE idoneità. Per il passaggio dalle funzioni giudicanti di legittimità alle funzioni requirenti di legittimità, e viceversa, le disposizioni del secondo e terzo periodo si applicano sostituendo al consiglio giudiziario il Consiglio direttivo della Corte di cassazione, nonché sostituendo al presidente della corte d’appello e al procuratore generale presso la medesima, rispettivamente, il primo presidente della Corte di cassazione e il procuratore generale presso la medesima. 4. Ferme restando tutte le procedure previste dal comma 3, il solo divieto di passaggio da funzioni giudicanti a funzioni requirenti, e viceversa, all’interno dello stesso distretto, all’interno di altri distretti della stessa regione e con riferimento al capoluogo del distretto di corte d’appello determinato ai sensi dell’articolo 11 del codice di procedura penale in relazione al distretto nel quale il magistrato presta servizio all’atto del mutamento di funzioni, non si applica nel caso in cui il magistrato che chiede il passaggio a funzioni requirenti abbia svolto negli ultimi cinque anni funzioni esclusivamente civili o del lavoro ovvero nel caso in cui il magistrato chieda il passaggio da funzioni requirenti a funzioni giudicanti civili o del lavoro in un ufficio giudiziario diviso in sezioni, ove vi siano posti vacanti, in una sezione che tratti esclusivamente affari civili o del lavoro. Nel primo caso il magistrato non può essere destinato, neppure in qualità di sostituto, a funzioni di natura civile o miste prima del successivo trasferimento o mutamento di funzioni. Nel secondo caso il magistrato non può essere destinato, neppure in qualità di sostituto, a funzioni di natura penale o miste prima del successivo trasferimento o mutamento di funzioni. In tutti i predetti casi il tramutamento di funzioni può realizzarsi soltanto in un diverso circondario ed in una diversa provincia rispetto a quelli di provenienza. Il tramutamento di secondo grado può avvenire soltanto in un diverso distretto rispetto a quello di provenienza. La destinazione alle funzioni giudicanti civili o del lavoro del magistrato che abbia esercitato funzioni requirenti deve essere espressamente indicata nella vacanza pubblicata dal Consiglio superiore della magistratura e nel relativo provvedimento di trasferimento. 5. Per il passaggio da funzioni giudicanti a funzioni requirenti, e viceversa, l’anzianità di servizio è valutata unitamente alle attitudini specifiche desunte dalle valutazioni di professionalità periodiche. 6. Le limitazioni di cui al comma 3 non operano per il conferimento delle funzioni di legittimità di cui all’articolo 10, commi 15 e 16, nonché, limitatamente a quelle relative alla sede di destinazione, anche per le funzioni di legittimità di cui ai commi 6 e 14 dello stesso articolo 10, che comportino il mutamento da giudicante a requirente e viceversa. [7. Le disposizioni di cui al comma 3 si applicano ai magistrati in servizio nella provincia autonoma di Bolzano relativamente al solo circondario . ] (3) (1) Articolo sostituito dall’articolo 2 della legge 30 luglio 2007, n. 111. (2) L’efficacia delle disposizioni contenute nel presente decreto è stata sospesa fino alla data del 31 luglio 2007, ai sensi di quanto disposto dall’articolo 1, comma 1 della Legge 24 ottobre 2006, n. 269. (3) Comma abrogato dall’articolo 16-ter, comma 2, del D.L. 31 dicembre 2007, n. 248, fermo restando quanto disposto dall’articolo 2, comma 31, della legge 25 luglio 2005, n. 150. 212 11_consiglio nazionale_ok.pmd FORO ROMANO 1-2/2010 212 17/08/2010, 14.26 CONSIGLIO NAZIONALE FORENSE Proposta di testo modificato: Articolo 13 Attribuzione delle funzioni e passaggio dalle funzioni giudicanti a quelle requirenti e viceversa 3. Il passaggio da funzioni giudicanti a funzioni requirenti, e viceversa, non e‘ consentito all’interno dello stesso distretto, ne´ all’interno di altri distretti della stessa regione, ne´ con riferimento al capoluogo del distretto di corte di appello determinato ai sensi dell’articolo 11 del codice di procedura penale in relazione al distretto nel quale il magistrato presta servizio all’atto del mutamento di funzioni. Il passaggio di cui al presente comma può essere richiesto dall’interessato, per non più di quattro volte nell’arco dell’intera carriera, dopo aver svolto almeno cinque anni di servizio continuativo nella funzione esercitata ed è disposto a seguito di procedura concorsuale, previa partecipazione ad un corso di qualificazione professionale, e subordinatamente ad un giudizio di idoneità allo svolgimento delle diverse funzioni, espresso dal Consiglio superiore della magistratura previo parere del consiglio giudiziario. Per tale giudizio di idoneità il consiglio giudiziario deve acquisire le osservazioni del presidente della corte di appello o del procuratore generale presso la medesima corte a seconda che il magistrato eserciti funzioni giudicanti o requirenti. Il presidente della corte di appello o il procuratore generale presso la stessa corte, oltre agli elementi forniti dal capo dell’ufficio, acquisiscono anche le osservazioni motivate del consiglio dell’ordine degli avvocati e devono indicare gli elementi di fatto sulla base dei quali hanno espresso la valutazione di idoneità. Per il passaggio dalle funzioni giudicanti di legittimità alle funzioni requirenti di legittimità, e viceversa, le disposizioni del secondo e terzo periodo si applicano sostituendo al consiglio giudiziario il Consiglio direttivo della Corte di cassazione, nonché sostituendo al presidente della corte d’appello e al procuratore generale presso la medesima, rispettivamente, il primo presidente della Corte di cassazione e il procuratore generale presso la medesima. La modifica tende ad assicurare, acquisendo le osservazioni del consiglio dell’ordine degli avvocati, la conoscenza degli elementi di fatto sulla base dei quali esprimere la valutazione di idoneità. Pare opportuno coinvolgere e fare riferimento all’organo collegiale più che al Presidente del consiglio dell’Ordine degli Avvocati. Ci si augura, inoltre, come suggerito dal CNF agli Ordini, tenuto conto delle attuali composizioni dei Consigli Giudiziari per evitare la prevalente presenza di magistrati del circondario del Tribunale ove ha sede il Consiglio Giudiziario, che si individuino “correttivi” sulle modalità di elezione e designazione dei componenti dei Consigli Giudiziari al fine di assicurare la presenza dei diversi circondari che compongono il distretto secondo criteri di distribuzione geografica (anche al fine di evitare che la diminuzione di carico di lavoro che compete ai magistrati eletti gravi sull’operatività di un unico ufficio) ed assicurando al consiglio la presenza di consiglieri con competenze diversificate nelle materie civile e penale (quanto mai opportuna in sede di valutazione di professionalità). Si auspica, infine, che si voglia prevedere, dando un concreto seguito alla recente disposizione introdotta con la Finaziaria 2010, che le regioni con le quali, ai sensi dell’art. 2 comma 210 citata legge finanziaria, il Ministero abbia stipulato una o più convenzioni, finanziate con le risorse del Fondo per le aree sottoutilizzate di cui all’articolo 61 della legge 27 dicembre 2002, n. 289, FORO ROMANO 1-2/2010 11_consiglio nazionale_ok.pmd 213 213 17/08/2010, 14.26 CONSIGLIO NAZIONALE FORENSE e successive modificazioni, per la realizzazione di progetti finalizzati al rilancio dell’economia in ambito locale attraverso il potenziamento del servizio giustizia, abbiano il diritto di designare un componente che partecipi alle sedute del Consiglio Giudiziario, senza diritto di voto, con riferimento alle deliberazioni di cui all’art. 15 comma 1 lettera d) (esercizio della vigilanza sull’andamento degli uffici giudiziari del distretto). (NOTE) 2 Articolo 7 (Competenze del Consiglio Direttivo della Corte di Cassazione): 1. Il Consiglio direttivo della Corte di cassazione esercita le seguenti competenze: a) formula il parere sulla tabella della Corte di cassazione di cui all’articolo 7-bis, comma 3, del regio decreto 30 gennaio 1941, n. 12, e successive modificazioni, nonché sui criteri per l’assegnazione degli affari e la sostituzione dei giudici impediti di cui all’articolo 7-ter, commi 1 e 2, del medesimo regio decreto, proposti dal primo presidente della Corte di cassazione, verificando il rispetto dei criteri generali [ direttamente indicati dal citato regio decreto n. 12 del 1941 e dalla legge 25 luglio 2005, n. 150] (1); b) formula i pareri per la valutazione di professionalita‘ dei magistrati ai sensi dell’articolo 11 del decreto legislativo 5 aprile 2006, n. 160, e successive modificazioni (2); [ c) esercita la vigilanza sul comportamento dei magistrati. Il Consiglio direttivo della Corte di cassazione, qualora, nell’esercizio della vigilanza, abbia notizia di fatti suscettibili di valutazione in sede disciplinare, deve farne rapporto al Ministro della giustizia ed al procuratore generale presso la Corte di cassazione;] (3) [ d) esercita la vigilanza sull’andamento degli uffici. Il Consiglio direttivo della Corte di cassazione, qualora, nell’esercizio della vigilanza, rilevi l’esistenza di disfunzioni nell’andamento di un ufficio, le segnala al Ministro della giustizia;] (3)[ e) adotta i provvedimenti relativi allo stato giuridico ed economico dei magistrati riguardanti aspettative e congedi, riconoscimento di dipendenza di infermità da cause di servizio, equo indennizzo, pensioni privilegiate e concessione di sussidi;] (3) [ f) formula pareri, anche su richiesta del Consiglio superiore della magistratura, in ordine alla adozione, da parte del medesimo Consiglio superiore, dei provvedimenti inerenti a collocamenti a riposo, dimissioni, decadenze dall’impiego, concessioni di titoli onorifici, e riammissioni in magistratura dei magistrati;] (3) g) formula pareri, [ anche ] su richiesta del Consiglio superiore della magistratura, su materie attinenti alle competenze ad esso attribuite (1); h) può formulare proposte al comitato direttivo della Scuola superiore della magistratura in materia di programmazione della attività didattica della Scuola. (1) Lettera modificata dall’articolo 4, comma 5, della legge 30 luglio 2007, n. 111. (2) Lettera sostituita dall’articolo 4, comma 5, della legge 30 luglio 2007, n. 111. (3) Lettera abrogata dall’articolo 4, comma 5, della legge 30 luglio 2007, n. 111. 214 11_consiglio nazionale_ok.pmd FORO ROMANO 1-2/2010 214 17/08/2010, 14.26 CONSIGLIO NAZIONALE FORENSE 3 Articolo 15 (Competenze dei consigli giudiziari): 1. I consigli giudiziari esercitano le seguenti competenze: a) formulano il parere sulle tabelle degli uffici giudicanti e sulle tabelle infradistrettuali di cui all’articolo 7-bis del regio decreto 30 gennaio 1941, n. 12, nonché sui criteri per l’assegnazione degli affari e la sostituzione dei giudici impediti di cui all’articolo 7-ter, commi 1 e 2, del medesimo regio decreto, proposti dai capi degli uffici giudiziari, verificando il rispetto dei criteri generali direttamente indicati dal citato regio decreto numero 12 del 1941 e dalla legge 25 luglio 2005, n. 150; b) formulano i pareri per la valutazione di professionalita‘ dei magistrati ai sensi dell’articolo 11 del decreto legislativo 5 aprile 2006, n. 160, e successive modificazioni (1); [c) esercitano la vigilanza sul comportamento dei magistrati in servizio presso gli uffici giudiziari del distretto. Il consiglio giudiziario che, nell’esercizio della vigilanza, ha notizia di fatti suscettibili di valutazione in sede disciplinare, deve farne rapporto al Ministro della giustizia ed al procuratore generale presso la Corte di cassazione;] (2) d) esercitano la vigilanza sull’andamento degli uffici giudiziari del distretto. Il consiglio giudiziario, che nell’esercizio della vigilanza rileva l’esistenza di disfunzioni nell’andamento di un ufficio, le segnala al Ministro della giustizia; e) formulano pareri e proposte sull’organizzazione e il funzionamento degli uffici del giudice di pace del distretto; [ f) adottano i provvedimenti relativi allo status dei magistrati in servizio presso gli uffici giudiziari del distretto riguardanti aspettative e congedi, riconoscimento di dipendenza di infermità da cause di servizio, equo indennizzo, pensioni privilegiate e concessione di sussidi;] (2) g) formulano pareri, anche su richiesta del Consiglio superiore della magistratura, in ordine alla adozione, da parte del medesimo Consiglio, dei provvedimenti inerenti a collocamenti a riposo, dimissioni, decadenze dall’impiego, concessioni di titoli onorifici e riammissioni in magistratura dei magistrati in servizio preso gli uffici giudiziari del distretto o già in servizio presso tali uffici al momento della cessazione dal servizio medesimo; h) formulano pareri, [anche] su richiesta del Consiglio superiore della magistratura, su materie attinenti alle competenze ad essi attribuite (3); i) può formulare proposte al comitato direttivo della Scuola superiore della magistratura in materia di programmazione della attività didattica della Scuola. 2. Il consiglio giudiziario costituito presso la corte di appello esercita le proprie competenze anche in relazione alle eventuali sezioni distaccate della Corte. (1) Lettera sostituita dall’articolo 4, comma 13, della legge 30 luglio 2007, n. 111. (2) Lettera abrogata dall’articolo 4, comma 13, della legge 30 luglio 2007, n. 111. (3) Lettera modificata dall’articolo 4, comma 13, della legge 30 luglio 2007, n. 11 FORO ROMANO 1-2/2010 11_consiglio nazionale_ok.pmd 215 215 17/08/2010, 14.26 RAPPORTI INTERNAZIONALI NOTA DELL’AVV. CORRADO DE MARTINI, PRESIDENTE DELL’U.I.A. Adunanza del 25 marzo 2010 - Il Presidente riferisce sulla nota dell’Avv. Corrado De Martini, Presidente dell’U.I.A. – Union Internationale des Avocats, pervenuta il 23 marzo 2010, con la quale comunica che l’U.I.A. ha organizzato una Convenzione per l’armonizzazione dei diversi Codici Deontologici degli Avvocati vigenti in tutti i Paesi del mondo. La manifestazione si terrà a Roma il 29 e 30 aprile 2010, nella Sala della Protomoteca in Campidoglio. Nella stessa nota, nella considerazione dell’importanza dell’evento, l’Avv. De Martini chiede al Consiglio un contributo di ordine finanziario, divenendo così sponsor dell’evento stesso. Il Consiglio, dato atto, dispone di rinviare l’esame della questione ad una prossima adunanza. INDICAZIONE DEL CANDIDATO ITALIANO QUALE “OFFICER” DEL BAR ISSUES COMMITTEE “B.I.C.” – SEZIONE DELL’INTERNATIONAL BAR ASSOCIATION “I.B.A.” CHE SI OCCUPA DEI RAPPORTI CON GLI ORDINI PROFESSIONALI - Il Presidente comunica che è necessario designare il candidato presso l’I.B.A.. Propone di confermare l’Avv. Claudio Visco, già designato anche dal Consiglio dell’Ordine di Milano. Il Consiglio, dato atto, conferma la designazione dell’Avv. Claudio Visco presso l’International Bar Association. 216 12_rapporti internazionali_ok.pmd FORO ROMANO 1-2/2010 216 17/08/2010, 14.28 SEGNALAZIONI E RECENSIONI Emanuele COGLITORE, “Er giorno che impiccorno Gammardella”, Prefazione di Mauro Mellini, Edizioni Il Cubo, Roma, marzo 2010, pagg. 218 Qualche anno fa ho avuto l’onore e il piacere di partecipare ad una importante manifestazione letteraria, incentrata sulla presentazione di un libro dal Collega onorevole Mauro Mellini, sugli aspetti satirici che caratterizzano la poesia di Giuseppe Gioacchino Belli, nell’analizzare il vasto campo della giustizia (o meglio della umana ingiustizia). In tale occasione uno dei relatori, l’avvocato Emanuele Coglitore, appassionato studioso delle cronache giudiziarie di Roma Papalina e profondo cultore dei sonetti belliani, affascinò la platea. Un lungo caloroso applauso nei confronti sia di Mellini che di Coglitore e dell’altro relatore Umberto Mariotti Bianchi, concluse il loro affascinante intervento. Ora, da qualche giorno in tutte le librerie della capitale è in vetrina il nuovo libro di Emanuele Coglitore “Er giorno che impiccorno Gammardella”, la cui prefazione non poteva essere scritta che da Mauro Mellini, indissolubilmente legato allo stesso dalla comune passione per il grande poeta romanesco. L’Autore, analizzando scrupolosamente i documenti rintracciati negli archivi storici, ricorrendo ad interessanti ed acuti approfondimenti, riesce a coinvolgere il lettore nel descrivere la drammatica vicenda di Gammardella, il suo delitto, il processo e la condanna a morte mediante impiccagione, avvenuta il 24 settembre 1749, che suscitò tanta impressione nel popolo romano (la vittima del delitto era un prete), tanto che il nostro personaggio fu poi immortalato dal Belli che gli dedicò uno dei suoi più riusciti sonetti e dette lo spunto ad altre sue salaci rime. Come indica il Mellini nella sua prefazione, il Gammardella, condannato a morte ingiustamente, “volle perdere con la vita anche l’anima per vendicarsi della chiesa”. L’argomento va affrontato sotto il profilo sociale prima che giuridico, ricorrendo a molteplici considerazioni di carattere religioso-morale che mettono in risalto l’ingiustizia della pena di morte praticata nello Stato della Chiesa, in contrasto con i suoi principi, eticamente basati sull’amore verso il prossimo e sul perdono. Il lettore non può disconoscere il paradosso della promessa di salvezza eterna effettuata da confessori, confortatori, confraternite religiose che in un recente passato si adoperarono, mediante lusinghe e forzate persuasioni, per convincere il condannato a pentirsi, rinnegando i propri peccati, per favorire il suo “felice passaggio al cielo”. Erano ancora lontani i tempi in cui, al culmine del pontificato di Giovanni Paolo II, si è potuto solennemente riconoscere che è assolutamente da aborrire l’idea dell’uccisione di un uomo in nome della giustizia. Giovanni Cipollone FORO ROMANO 1-2/2010 13_segnalazioni e recensioni_ok.pmd 217 217 17/08/2010, 14.38 SEGNALAZIONI E RECENSIONI Ezio ZAINO, “L’inizio della sera”, Girasoli, Collana di poesia diretta da Luigi Reina, Lepisma Edizioni, Roma 2010 pag. 256. Il nuovo recente libro di poesie dell’amico e collega Ezio Zaino, ricco di spunti lirici, affronta tematiche esistenziali che coinvolgono profondamente il lettore. I suoi versi hanno una tale musicalità che, in un crescendo di emozioni e sentimenti, creano una atmosfera magica e seducente. Dal tormento e dalla mestizia che si manifestano attraverso uggiosi stati d’animo, da cui l’uomo non sa affrancarsi, il nostro poeta sa trarre la ebbrezza che disvela la bellezza della vita e consolida la pregnante rilevanza del “vissuto”. Ai suggestivi versi “… ed io piangevo un perduto amore senza averne nessuno per la testa al solo scopo di scoprire il cuore”, fanno riscontro “I sogni d’estate” in cui “Ritorna nell’aria la musica delle canzoni che ascoltavo da ragazzo solo nel chiuso della stanza e d’estate insieme agli amici in qualche affollato posto sotto le stelle. In gruppo sembravamo ciurma di marinai raccolti nel silenzioso fondo della barca quando i venti calano le vele e le onde cullano la tristezza del mare”. In un nuovo illuminante sussulto di vita, appare una “Meteora” ed infatti “Una luce apparve all’improvviso nel cuore della notte. Prima degli occhi l’anima ne trasse beneficio ed in quel lampo disperse la tristezza”. 218 13_segnalazioni e recensioni_ok.pmd FORO ROMANO 1-2/2010 218 17/08/2010, 14.38 SEGNALAZIONI E RECENSIONI Come avverte l’editore “alla ispirazione di Zaino” non rimane estranea la suggestione dei poeti che ama e che lui non mantiene nascosta, bensì pone in risalto nei titoli o nelle dediche o in altri palpabili segnali. Così le ‘metastasiane” traggono prestito dalla contabilità del Metastasio, le “leopardiane” dallo sconsolato pensiero del Leopardi, “le lettere dal Ponto” dalla tristezza infinita di Ovidio, “la pioggia nel pineto” dalla felicità terrestre di D’Annunzio, mentre dallo sgomento dei tragici greci, e di Sofocle in particolare, sulla sottoposta condizione umana al volere degli Dei traggono vita gli squarci dei “circa un quarto alle nove”, l’ora in cui nei palcoscenici di Broadway si aprono i sipari per dare l’inizio agli spettacoli della sera. In definitiva, in un tempo in cui si presenta più evidente il vuoto spirituale che attanaglia il mondo moderno, la poesia può contribuire a favorire la riflessione e a risvegliare le nostre coscienze, indicando quale sia il vero significato della nostra esistenza. Giovanni Cipollone Franco STEFANONI, Il Codice del Potere, Avvocati d’Italia Storie, segreti e bugie della più influente èlite professionale, Editore Melampo, Milano, pagg. 425 Un libro sulla nostra categoria professionale o per meglio dire sulla èlite degli avvocati: una sottile striscia professionale di poche centinaia di professionisti che affiancano il potere e spesso lo proteggono. Un racconto senza retorica e senza piaggeria, che cerca di far luce sulle carriere e sui segreti degli avvocati di potere. Gli avvocati del potere sono super consiglieri, navigati difensori e voci da interpellare nelle faccende che contano. Una minoranza che dagli anni Sessanta ad oggi, continua ad essere contigua al potere e che sempre più spesso dimentica la categoria professionale. E’ sufficiente sottolineare che, nella presente Legislatura, circa il 15% degli onorevoli e senatori provengono dalle nostre file e non abbiamo memoria di un provvedimento legislativo approvato a tutela di una professione sempre più in declino. Tutto ciò per comprendere che gli avvocati dell’empireo non hanno niente a che fare con la stragrande maggioranza dell’universo legale. D’altronde, essere sempre sull’arena delle aule giudiziarie logora, correre da una aula all’altra, aprire verbali con il prego attendere al collega di controparte nel civile o nel penale chiedere al cancelliere di segnarsi il nome e pregare di riferirlo al Magistrato non si addice al gotha forense che in parte preferisce le aule universitarie, i circoli e i salotti alle aule di giustizia. La lettura del testo svela i retroscena di carriere professionali non di rado sorprendenti e la genesi degli accadimenti professionali, sull’intrigo dei rapporti con il potere, soprattutto finanziario. Dalle guerre intestine alle carte bollate, per l’utilizzo del nome del grande avvocato oramai passato a miglior vita, alle manie di grandezza dell’avvocato in Rolls Royce. Nel testo troviamo aneddoti, frequentazioni, matrimoni , relazioni pericolose e guai con la giustizia di parte del nostro mondo, senza sconti. Perché la legge è uguale per tutti. Almeno così si dice. Riccardo Radi FORO ROMANO 1-2/2010 13_segnalazioni e recensioni_ok.pmd 219 219 17/08/2010, 14.38 SEGNALAZIONI E RECENSIONI Francesco RUFINI, “Visioni”, Poesie (volume prodotto in proprio a scopi filantropici e umanitari). Tipografia “Stampaleader” Srl Ariccia Un ritorno istintivo agli aspetti primordiali della vita, lumeggiando la vergine natura con le sue metamorfosi e i suoi meravigliosi riflessi di cristallina bellezza, è questa l’essenza della poesia dell’Avv. Francesco Rufini. Nella visione della incontaminata bellezza, parimenti rivive la purezza dei sentimenti e dei nascosti moti dell’anima. Improvviso e in alcuni particolari momenti, irrompe poi uno insopprimibile anelito di religiosa preghiera. I suoi versi sono “un’ode alle proprie origini, alle piccole grandi cose, a intensi moti d’animo” come è espresso nella poesia “Ricordi”: “Ricordo spesso, quann’ero bambino che te vedevo venimme vicino, che me parlavi co’ n filo de voce, segnannome co’ quer segno de croce “core de mamma.., ricorda ‘gni sera, mettennote a letto di ‘na preghiera cerca er conforto preganno er Signore se ‘n giorno te lasso in mezzo ar dolore!” Pe’ questo che adesso, quanno stò a letto, me faccio er segno de croce ... e t’aspetto! Come avverte l’Autore, in gran parte i versi scorrono leggeri e succosi in un vernacolo tanto caro ai veri e vecchi romani, evolvendosi in un linguaggio composito, come può riscontrarsi scorrendo le poesie di Belli, Pascarelli, Zanazzo, Tnilussa fino ai poeti dei nostri giorni. Il Suo è un dialetto che non soffre l’evoluzione del linguaggio contemporaneo, poiché contiene un “verismo” che spesso si sposa con la fine ironia, l’arguzia, ma sempre dischiude, dietro un velo sottile, un anelito di serenità e speranza. Significativa è la poesia “Er prete caritaterole”: “Un poveretto secco come ‘n osso, pe’ la fame che quasi lo strippava, te vidde passà ciccia che teneva addosso. Famme la carità, da bon cristiano, su damme quarche cosa si t’avanza, che nun ciò quasi gnente nella panza” je fece quello... aprennoje la mano. En prete je rispose:... “che sei matto? te ce lamenti puro, amico mio? nun vedi sicchè panza che ciò io? beato te ch’è vota.. .io mò schiatto”. Un’ultima considerazione. La vera poesia prescinde dalla forma del linguaggio poiché non sono i suoni e gli accenti che scandiscono i tempi di sintonia che allertano le “tremule” membrane del sentimento. Giovanni Cipollone 220 13_segnalazioni e recensioni_ok.pmd FORO ROMANO 1-2/2010 220 17/08/2010, 14.38 SEGNALAZIONI E RECENSIONI Giuseppe Renato CROCE – Claudio CORATELLA, Guida alla responsabilità da reato degli enti, Il Sole 24 Ore, Milano, pagg. 234 Dal connubio tra il vulcanico Magistrato di Cassazione, Giuseppe Renato Croce, e il compassato Claudio Coratella, collega penalista del Foro di Roma, è scaturito un testo che offre un commento dal taglio multidisciplinare della responsabilità degli enti. Il D. Lvo n. 231/2001, recante la “Disciplina della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni anche prive di personalità giuridica”, ha introdotto nel nostro ordinamento un principio assolutamente innovativo che prevede la “responsabilità amministrativa” delle società conseguente alla commissione da parte di soggetti apicali, dipendenti o collaboratori di determinati reati nell’interesse o a vantaggio dell’azienda. Il volume commenta il D.Lvo n. 231/2001 in modo analitico, articolo per articolo, distinguendo gli aspetti sostanziali e gli aspetti processuali con tutti gli opportuni riferimenti legislativi, dottrinali e giurisprudenziali, in modo da far emergere gli aspetti fondamentali della normativa in esame e i molteplici nodi applicativi irrisolti. Gli autori, dedicano una particolare attenzione allo sforzo giurisprudenziale e dottrinale teso a colmare le lacune legislative esistenti in materia. Tra i tanti contrasti emersi in sede applicativa del D.Lvo n. 231/2001 si segnala la tematica inerente alla possibile estendibilità della responsabilità da reato degli enti all’interno di realtà societarie complesse quali i “gruppi di imprese”, che l’applicazione della normativa ha fatto emergere sulla base della innegabile circostanza di fatto che in Italia sono presenti 74mila gruppi di imprese (che comprendono più di 176mila imprese attive residenti e occupano oltre 5,7 milioni di addetti, dati Istat dell’1 dicembre 2009 riferiti all’anno 2007) ed il legislatore, delegato per la riforma del diritto societario, ha tralasciato di dare una definizione normativa organica di “gruppo di imprese”, né il codice civile, in via generale, contiene tale enucleazione. Esaminando le numerose sentenze di merito, quasi tutte del Tribunale di Milano si percepisce chiaramente che in assenza di uno specifico e puntuale intervento legislativo, si rischia di estendere in maniera incontrollabile l’obbligo di prevenire i reati suscettibili di essere posti in essere nelle singole società del gruppo, alla società controllante e, conseguentemente, di moltiplicare le sanzioni applicabili per un singolo reato commesso attraverso la comminazione alle diverse realtà componenti il gruppo. Sulla specifica materia si è tenuto il 26 febbraio u.s. un esauriente convegno accreditato dall’Ordine degli Avvocati di Roma, sul tema “La responsabilità da reato dei gruppi di impresa ex D.Lgs n. 231/2001” presso l’Auditorium di Via Rieti n. 13 in Roma. Nel corso del convegno si sono succeduti interventi di colleghi e magistrati che hanno affrontato specifici punti della normativa, dagli aspetti processuali inerenti alla “Peculiarità delle sanzioni interdittive nei gruppi di impresa” agli aspetti sostanziali in merito “L’introduzione dei reati associativi tra i reati presupposto : un rischio per le imprese”. Tra i tanti interventi esaurienti si segnalano gli approfondimenti svolti dal collega Roberto Padova “I modelli organizzativi nei gruppi di impresa” e dal magistrato Giacomo Ebner, Giudice presso la sezione X del Tribunale di Roma che ha tenuto una relazione su “L’applicabilità del D.Lgs n. 231/2001 alle società transnazionali”. Riccardo Radi FORO ROMANO 1-2/2010 13_segnalazioni e recensioni_ok.pmd 221 221 17/08/2010, 14.38 SEGNALAZIONI E RECENSIONI Mariarosaria ALFIERI - Antonella ESPOSITO, Io, adolescente difficile, baby killer, gang, bande giovanili, branco, Iris 4 Edizioni, Roma Via S. Vitale 18, pagg. 158 La devianza minorile è un tema particolarmente attuale, per i tanti fatti di cronaca nera che vedono protagonisti ragazzi, spesso infraquattordicenni non imputabili. Il fenomeno della criminalità minorile, desta dibattiti sui mass-media e la presentazione di disegni di legge sulla possibilità di rivedere l’età dell’imputabilità per conformarsi agli altri Paesi Europei e per fornire una risposta ai radicali cambiamenti sociali. Le autrici, esaminano la spinosa questione sia dal punto di vista sociologico- antropologico e sia nell’ambito legislativo, soffermandosi sull’incidenza dell’influenza della famiglia e del gruppo di frequentazione nei confronti del minore. Minore, spesso privo di guide credibili che riescano ad essere anche autoritarie nei momenti di “bisogno”. Nella società della comunicazione dove i minori sono i maggiori utilizzatori di telefonini, sms, internet e derivati (face-book, social network ecc.) viene evidenziata la sostanziale solitudine del minore e all’aspetto quantitativo della comunicazione, tra pari età, non corrisponde la qualità della socializzazione. Pertanto, il minore se pur grande utilizzatore delle nuove tecniche comunicative non riesce ad instaurare rapporti affettivi e socializzanti di qualità e i coetanei diventano presenze superficiali e ciò induce i ragazzi a non sentire la concretezza del proprio essere come persona significativa e significante per l’altro. Nel testo si scandaglia il piano emotivo degli imberbi criminali e si scopre che sul piano delle emozioni convivono in loro impulsività, freddezza e spesso carenza empatica che inducono a non provare sentimento per le vittime. Solo così si spiegano gli atroci fatti di cronaca : dal rito satanico di Chiavenna al rapimento e uccisione della giovane Desirèe Piovanelli sino al massacro sconcertante perpetrato dai fidanzatini di Novi Ligure. Le autrici dedicano la loro attenzione anche all’esame dell’incidenza del consumo delle droghe con comportamenti devianti e criminali, nell’ambito di una ricerca gestita da una ASL di Roma si scopre che la spinta al consumo della cocaina e dell’ecstasy è dettato dall’esigenza di “far parte del gruppo e per divertirsi”. Rimane da chiedersi quale responsabilità hanno i minori e quanta responsabilità ha una società che propone modelli negativi di pseudo-successo sociale (è sufficiente riprendere e sfogliare qualsiasi quotidiano nell’ultimo anno per verificare quali sono i parametri di riferimento proposti ai lettori). Un altro aspetto della criminalità minorile è legato ai flussi migratori e alla mancanza di una società multietnica capace di integrare concretamente i tanti minori stranieri presenti sul nostro territorio. Non può sottacersi che negli istituti di pena per minori la percentuale degli stranieri è circa del 75%, questo dato non significa certamente che il minore straniero delinqua più dell’italiano, ma significa certamente che il nostro sistema non è riuscito a creare una rete di prevenzione efficace e di sostegno sociale e culturale idoneo ad integrare i minori stranieri. L’ultimo capitolo del libro è dedicato al sistema processuale minorile e allo studio degli istituti esistenti della giustizia penale. Riccardo Radi 222 13_segnalazioni e recensioni_ok.pmd FORO ROMANO 1-2/2010 222 17/08/2010, 14.38 SEGNALAZIONI E RECENSIONI Pasquale CIAMPA “L’orgoglio di una solitudine”, Albatros ed., 2010, pagg. 218 Lo stato d’animo che ognuno di noi attribuisce alla solitudine, generatrice di insicurezza e paure, in Pasquale Ciampa, noto penalista del Foro Romano, diviene senso di soddisfazione ed orgoglio per avere coltivato gelosamente dentro di sé, viandante solitario in un mondo di neghittosità, ubbidienza assoluta alla legge morale, illuminato dalla gioia di bene operare in favore del prossimo senza tradire mai la propria coscienza. La breve avventura politica vissuta e descritta dall’Autore, mette in risalto le meschinità degli uomini politici alcuni decenni addietro, quando le sfaccettature della politica non avevano ancora mostrato, in tutta la loro ampiezza, tante ambiguità e distorsioni. Il quadro è quello della provincia italiana che vede piccoli uomini in lotta fra loro, asserragliati in angusti spazi di potere, dediti al conseguimento di vantaggi e interessi personali, assolutamente indifferenti al bene della “cosa pubblica”. Il protagonista della vicenda, giovane e brillante avvocato, puro idealista, eletto sindaco dalla popolazione riconoscente, diviene così il promotore di brillanti iniziative e castigatore dei corrotti. Orbene, come si legge nella introduzione del libro, egli “viene presto isolato anche nell’ambito dello stesso partito che aveva appoggiato la sua candidatura” e lo scenario politico della cittadina castellana viene così contrassegnato “dalla convergenza dei politici locali verso il comune obiettivo di facilitare il suo accantonamento quale personaggio ingombrante, per tornare alla normalità”. Il clima di precarietà, di insicurezza sociale e di palese ingiustizia che trasuda dalle pagine del libro costituisce una piccola avvisaglia del disvalore etico che permea ogni profilo politico, economico e sociale della società, in un quadro sempre più preoccupante di crisi che purtroppo avrà espansione mondiale. I veri episodi sono descritti con semplicità, con acume critico e rara incisività. Il libro, oltre a rappresentare una illuminata testimonianza dei nostri tempi bui, assume il valore di una aperta denuncia della assurdità del mondo che ci circonda, ma sempre nella segreta speranza che una boccata d’aria pura attraversi il nostro universo. Giovanni Cipollone FORO ROMANO 1-2/2010 13_segnalazioni e recensioni_ok.pmd 223 223 17/08/2010, 14.38 LEGGI E SENTENZE MASSIMARIO DI GIURISPRUDENZA DISCIPLINARE DELL’ORDINE DEGLI AVVOCATI DI ROMA 2 – 31 maggio 2010 – Est. Cons. Barbantini – E.G. 1. - Rapporti contro ex cliente - Assunzione di incarico – Decorso di tempo assai breve dalla rinuncia al mandato – Responsabilità disciplinare – Sussiste. 1.- L’art. 51 del Codice deontologico forense vieta l’assunzione di un incarico contro un ex cliente a meno che non siano trascorso un ragionevole periodo di tempo e che in detto incarico non vi sia la possibilità di usare informazioni acquisite in quello precedente; integra, quindi, comportamento deontologicamente scorretto quello di un avvocato che, appena dodici giorni dopo la rinuncia al mandato, ne assuma uno contro il precedente assistito. (Nella specie, essendo stato escluso il benché minimo elemento di dolo, e tenuto conto degli elementi istruttori, è stato ritenuto equo rivolgere il solo avvertimento). 5 – 20 aprile 2010 – Est. Cons. Graziani – L.I. 1. - Attività defensionale – Espressioni sconvenienti od offensive – Esimente ex art. 598 Cod. pen. – Applicabilità. 2. - Rapporti contro ex cliente - Assunzione di incarico – Qualità di ex cliente – Riferimento al solo dato formale – Esclusione – Conseguenze – Fattispecie – Responsabilità disciplinare – Sussiste. 1.- Qualora il lessico utilizzato dal difensore nei propri scritti processuali si collochi nei limiti del lecito, ancorché con espressioni dal forte contenuto, è possibile richiamare a profitto del professionista i medesimi principi che improntano l’esimente di cui all’art. 598 Cod. pen., applicabili in coerente armonia con l’incipit dell’art. 20 del Codice deontologico forense. 2. - La valutazione in ordine al dettato dell’art. 51 del Codice deontologico forense, che disciplina il divieto di assunzione di incarichi contro un ex cliente, non deve essere improntato allo stretto formalismo normativo, secondo i consueti criteri di personalità giuridica o di responsabilità patrimoniale, ma deve condursi secondo canoni di ragionevolezza, intendendosi così per “ex clienti” tutte quelle identità che abbiano conferito l’incarico professionale a nome proprio o nella qualifica rivestita od, anche, che si siano rapportati con il professionista rivestendo il ruolo gestorio degli interessi dell’ex assistito. (Nella specie, al legale che aveva assunto un incarico contro coloro che, nella veste di esercenti una impresa familiare ovvero di organi della stessa, erano ancora propri clienti, è stata irrogata la sanzione della censura). 8 – 1 giugno 2010 – Est. Cons. Rossi – N.P. 1. - Rapporti contro ex cliente - Assunzione di incarico – Mandato originario – Difesa solo nominale - Responsabilità disciplinare – Nn sussiste. 224 15_leggi e sentenze.pmd FORO ROMANO 1-2/2010 224 17/08/2010, 14.58 LEGGI E SENTENZE 1. – Se è vero che può certamente configurarsi una leggerezza da parte del professionista quella di aver deciso di assumere un incarico contro una persona dallo stesso assistita in diverso procedimento, va comunque esente da responsabilità l’avvocato che, al momento dell’assunzione del mandato stesso, aveva limitato la propria difesa in quello precedentemente conferito ad un aspetto meramente formale e nominale, tenuto anche conto che lo stesso aveva un diverso oggetto e che la rinuncia è comunque avvenuta in epoca coeva al nuovo conferimento 18 – 31 maggio 2010 – Est. Cons. Rossi – G.S. 1. – Rapporti con la stampa - Divulgazione pubblica del nominativo dei propri clienti – Divieto – Art. 17 Codice deontologico – Abrogazione da parte della L. n. 248 del 2006 – Esclusione. 2. - Rapporti con la stampa - Divulgazione pubblica del nominativo dei propri clienti – Divieto – Art. 17 Codice deontologico – Ratio – Individuazione - Tutela della riservatezza – Esclusione. 3. - Rapporti con la stampa - Divulgazione pubblica del nominativo dei propri clienti – Divieto – Art. 17 Codice deontologico – Cessazione degli incarichi menzionati – Irrilevanza. 4. - Rapporti con la stampa - Divulgazione pubblica del nominativo dei propri clienti – Divieto – Art. 17 Codice deontologico – Prevalenza del diritto di cronaca – Esclusione. 5. - Rapporti con la stampa - Divulgazione pubblica del nominativo dei propri clienti – Divieto – Art. 17 Codice deontologico – Violazione – Censurabilità. 1. – L’art. 17 del Codice deontologico forense, che vieta all’avvocato di rivelare al pubblico il nome dei propri clienti anche se questi vi consentano, è rimasto in vigore anche dopo l’emanazione della L. n. 248 del 2006 (c.d. decreto Bersani) e finanche dopo i rilievi formulati dall’Autorità garante della concorrenza e del mercato all’esito di un’indagine conoscitiva in ordine al recepimento, da parte degli Ordini professionali, dei principi stabiliti dalla citata legge. 2. – La ratio del divieto stabilito dall’art. 17 del Codice deontologico forense, che impone all’avvocato di non rivelare al pubblico il nome dei propri clienti anche se questi vi consentano, mira a salvaguardare non la riservatezza delle persone (tanto che il divieto vige anche in presenza del consenso eventualmente concesso dalle persone interessate) bensì di evitare un’esposizione autoreferenziale del professionista a discapito dell’esigenza di una corretta informazione dell’utente. 3. – Ai fini del divieto stabilito dall’art. 17 del Codice deontologico forense, che impone all’avvocato di non rivelare al pubblico il nome dei propri clienti anche se questi vi consentano, non può assumere alcuna importanza la circostanza secondo la quale gli incarichi menzionati in una intervista rilasciata ad un quotidiano siano già esauriti al momento dell’intervista medesima. FORO ROMANO 1-2/2010 15_leggi e sentenze.pmd 225 225 17/08/2010, 14.58 LEGGI E SENTENZE 4. – Il giornalista che fornisca la notizia di un determinato caso giudiziario, in un momento storico in cui essa abbia rilievo in termini di attualità, e citi il nome di difensori e di clienti, esercita il diritto di cronaca, mentre diverso è il caso dell’avvocato che, parlando di sé, richiami un incarico oramai esaurito e dunque non più rilevante al fine dell’informazione; mentre nel primo caso il richiamo al nominativo del professionista rientra così in quell’insieme di informazioni necessarie ai fini di una completa espressione della cronaca, nel secondo caso l’avvocato, nel richiamare il nominativo dei propri clienti nel tempo da costui assistiti e non facendolo con finalità informative o difensive (essendo gli incarichi cessati), non può che farlo allo scopo di gratificare esclusivamente la propria immagine professionale, con comportamento disciplinarmente censurabile. 5. – Nell’ambito di una intervista apparentemente rilasciata ad un organo di stampa al fine di operare una ricostruzione dei propri studi universitari, del proprio cammino professionale ovvero di descrivere il tipo di attività svolta dal proprio studio legale, la citazione dei nominativi dei propri clienti un tempo assistiti, specie se di notoria conoscenza da parte dell’opinione pubblica, si appalesa del tutto superflua e, dunque, mirata esclusivamente ad esaltare la propria capacitò di attrazione di clientela, con fine chiaramente autoreferenziale, che l’art. 17 del Codice deontologico forense mira ad impedire; con la conseguenza che è congrua la sanzione della censura irrogata nella specie al responsabile. 20 – 19 maggio 2010 – Est. Pres. Conte – M.C. 1. - Attività defensionale – Praticante avvocato non abilitato – Sottoscrizione di atto di precetto – In virtù di mandato professionale – Responsabilità disciplinare – Sussistenza. 1. – Commette un illecito disciplinare, meritevole dell’avvertimento a cagione della giovane età dell’autore, il praticante avvocato non abilitato che sottoscriva un atto di precetto, in virtù di mandato steso a margine dello stesso, e lo notifichi al debitore 21 – 17 maggio 2010 – Est. Cons. Graziani – F.M. 1. – Rapporti contro ex cliente – Mancata riconsegna dei documenti – Prova della restituzione – In assenza di precisa collocazione temporale – Responsabilità – Esclusione. 1. – Non è disciplinarmente rilevante la condotta dell’avvocato che, accusato di aver trattenuto indebitamente la documentazione richiestagli dall’ex cliente (comportamento che, ai sensi dell’art. 42 del Codice deontologico forense nella formulazione vigente all’epoca della contestazione veniva consentito solo quando fosse stato strettamente necessario ai fini della liquidazione del compenso e non oltre l’avvenuto pagamento), dimostri che la restituzione sia avvenuta anche senza essere riuscito a dimostrare, nel corso del procedimento disciplinare, la precisa collocazione temporale di tale riconsegna. 22 – 21 giugno 2010 – Est. Cons. Rossi – G.D.G. e E.P. 1. - Attività defensionale – Apertura concordata del verbale d’udienza in anticipo – E’ comportamento non ortodosso – Esimenti – Rilevanza. 226 15_leggi e sentenze.pmd FORO ROMANO 1-2/2010 226 17/08/2010, 14.58 LEGGI E SENTENZE 1. – Il comportamento di due avvocati che, avversari in una causa, resisi conto di un rinvio d’ufficio (non comunicatogli) dell’udienza il giorno della stessa, decidevano comunque di aprire il relativo verbale a valere per l’udienza successiva e riponendolo poi all’interno del fascicolo d’ufficio, seppure da considerarsi assolutamente non ortodosso, non è meritevole di sanzione sotto il profilo professionale tenuto conto che nessun pregiudizio sarebbe potuto derivare alle parti rispettivamente rappresentate e che la relativa decisione era stata dettata dal timore di non giungere in tempo all’apertura all’udienza medesima. 23 – 19 maggio 2010 – Est. Cons. Nesta – L.S. 1. – Procedimento disciplinare – Doppio capo di imputazione – Assenza di responsabilità per la condotta principale – Mancato riscontro di chiarimenti richiesti dal Consiglio – Non è punibile. 1. – Va esclusa la responsabilità disciplinare dell’avvocato che, accusato con due capi di incolpazione, venga dichiarato esente da colpa sul primo capo, quando il secondo concerna il mancato riscontro alla richiesta di chiarimento inoltratagli dal Consiglio dell’Ordine nella fase predisciplinare. 26 – 3 giugno 2010 – Est. Cons. Nesta – S.T. 1. - Rapporti con i magistrati – Istanza di ricusazione – Espressioni di forte contenuto – Con riferimento a fatti riferiti da personale di cancelleria – Responsabilità disciplinare – Non sussiste. 1. – In un ricorso per ricusazione di un giudice possono anche essere riportate espressioni, pure di forte contenuto, nonché fatti potenzialmente lesivi delle persone ricusate, essendo evidente che tali espressioni e gli accadimenti riferiti sono funzionali per sostenere le tesi addotte e per l’accoglimento delle stesse; pertanto, non commette illecito disciplinare l’avvocato che, nel redigere una istanza di ricusazione di alcuni componenti un collegio giudicante, accusi gli stessi di aver instaurato un rapporto di intensa familiarità con il difensore della parte avversa, se risulti che le notizie riprodotte nell’istanza medesima gli siano state riferite da personale di cancelleria. 31 – 21 giugno 2010 – Est. Cons. Rossi – C.C. e M. S. 1. – Attività defensionale – Produzione di documento in giudizio – Documento parzialmente difforme da quelle originale – Fatto imputabile esclusivamente al cliente – Buona fede del professionista – Responsabilità – Esclusione. 1. – Non integra responsabilità disciplinare il comportamento del professionista che depositi in un giudizio, allo scopo di completare la prova documentale necessaria per ottenere l’emissione di un decreto ingiuntivo, un verbale attestante l’avvenuto passaggio di consegne da un amministratore condominiale ad un altro che riporti una ulteriore sottoscrizione in calce ad una postilla apposta in un momento successivo alla formazione originaria del documento, sottoscrizione acquisita direttamente dalla cliente e consegnata all’avvocato, ignaro del fatto. FORO ROMANO 1-2/2010 15_leggi e sentenze.pmd 227 227 17/08/2010, 14.58 LEGGI E SENTENZE 36 – 3 agosto 2010 – Est. Cons. Rossi – P.V. 1. – Rapporti con la parte assistita – Riunioni preordinate al raggiungimento di transazioni – Diserzione immotivata - Inescusabile trascuratezza – Responsabilità disciplinare. 1. – La mancata ed immotivata partecipazione da parte del difensore ad importanti incontri, peraltro programmati da tempo, volti alla risoluzione transattiva di controversie di non trascurabile valore economico, è indice inequivoco di non scusabile e rilevante trascuratezza degli interessi della parte assistita. (Nella specie è stata irrogata la sanzione disciplinare della sospensione dall’esercizio della professione per mesi due). 37 – 21 giugno 2010 – Est. Cons. Graziani – R.M. 1. – Rapporti con la controparte – Separazione coniugale - Ostinata insistenza per far aderire al ricorso la controparte – Violazione art. 5 Codice deontologico – Configurabilità. 2. - Rapporti con la controparte – Intrattenimento continuo di rapporti – Consapevolezza circa l’affidamento di mandato a collega avversario – Violazione art. 27 Codice deontologico – Configurabilità. 1. – Costituisce violazione del disposto dell’art. 5 del Codice deontologico forense il contegno del professionista che, reiteratamente ed insistentemente, solleciti con ostinazione il coniuge della propria assistita a sottoscrivere un ricorso per separazione consensuale nel dichiarato ma insussistente interesse di entrambi. 2. – Contravviene al principio di cui all’art. 27 del Codice deontologico forense l’avvocato che intrattiene rapporti diretti con la controparte ben essendo consapevole che questa era già assistita da altro difensore. (Nella specie è stata inflitta la sanzione della censura). 39 – 2 luglio 2010 – Est. Cons. Nesta – E.C. 1. – Rapporti con la controparte – Corrispondenza – Utilizzo di espressioni tali da condizionare psicologicamente in modo eccessivo il destinatario – Sussiste responsabilità – Fattispecie. 1. – L’avvocato, nel tutelare gli interessi del proprio assistito, deve sempre mantenere una condotta ispirata a principi di correttezza, utilizzando gli strumenti giuridici a sua disposizione, ma senza trasmodare in comportamenti eccessivi nella forma e nella sostanza; pertanto, viola i propri doveri deontologici il professionista che nella corrispondenza diretta alla controparte e volta ad ottenere il proprio adempimento utilizzi espressioni tali da intimorirla ogni oltre ragionevole misura, condizionandola psicologicamente in modo serio. (Nella specie, è stato rivolto l’avvertimento al legale che, in una lettera, prospettava che la controparte sarebbe “civilmente morta” se non avesse provveduto a quanto intimatole). 228 15_leggi e sentenze.pmd FORO ROMANO 1-2/2010 228 17/08/2010, 14.58 LEGGI E SENTENZE 44 – 19 luglio 2010 – Est. Cons. Cipollone – C.A. 1. – Rapporti con la parte assistita – Affidamento di incarico giudiziale – Omessa illustrazione delle perplessità in ordine al relativo esito – Configura responsabilità deontologica. 1. – Costituisce mancanza disciplinare dell’avvocato il non rendere edotto il proprio cliente delle serie perplessità che il professionista nutriva, al momento dell’assunzione dell’incarico, sull’esito di un giudizio la cui difesa gli era stata affidata. 48 – 3 agosto 2010 – Est. Cons. Arditi di Castelvetere – D.G. 1. – Rapporti con la parte assistita – Assunzione di iniziativa giudiziaria all’insaputa del cliente – Configura responsabilità deontologica. 1. – Pone in essere un comportamento deontologicamente rilevante l’avvocato che intraprenda una iniziativa giudiziaria all’insaputa della parte assistita e che ometta di darle informazioni. a cura di Rodolfo Murra FORO ROMANO 1-2/2010 15_leggi e sentenze.pmd 229 229 17/08/2010, 14.58 LEGGI E SENTENZE MASSIME TRATTE DALLE DECISIONI Sentenza n. 138 Anno 2010 Matrimonio tra persone dello stesso sesso – Mancata previsione – Violazione del principio di eguaglianza e del diritto di sposarsi – Infondatezza E’ infondata la questione di legittimità costituzionale degli artt. 93, 96, 98, 107, 108, 143, 143 bis e 156 bis del codice civile, sollevata in riferimento agli artt. 3 e 29 Cost., nella parte in cui, sistematicamente interpretati, non consentono che le persone di orientamento omosessuale possano contrarre matrimonio con persone dello stesso sesso. I concetti di “famiglia” e di “matrimonio” vanno interpretati tenendo conto non soltanto delle trasformazioni dell’ordinamento ma anche dell’evoluzione della società e dei costumi, tuttavia detta interpretazione non può spingersi fino al punto d’incidere sul nucleo della norma, modificandola in modo da includere in essa fenomeni e problematiche – quale l’unione tra persone dello stesso sesso – non considerati in alcun modo quando essa fu emanata. Sentenza n. 139 Anno 2010 Patrocinio a spese dello Stato – Condannati per i reati di cui all’art. 76, comma 4 bis, D.P.R. 115/2002 – Presunzione assoluta di inammissibilità – Violazione del diritto di difesa – Illegittimità. E’ illegittimo, in riferimento all’art. 24, terzo comma, della Costituzione, l’art. 76, comma 4 bis, D.P.R. 30 maggio 2002, n. 115 (Testo Unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di spese di giustizia), nella parte in cui, stabilendo che per i soggetti già condannati con sentenza definitiva per i reati indicati nella stessa norma il reddito si ritiene superiore ai limiti previsti per l’ammissione al patrocinio a spese dello Stato, non ammette la prova contraria. La presunzione assoluta integra una limitazione indiscriminata nell’esercizio del fondamentale diritto di difesa e non tiene conto dei percorsi individuali, successivi alla condanna definitiva, di emancipazione dai vincoli dell’organizzazione criminale; l’introduzione, costituzionalmente obbligata, della prova contraria non elimina dall’ordinamento la presunzione prevista dal legislatore, che continua ad implicare un’inversione dell’onere di documentare la ricorrenza dei presupposti reddituali per l’accesso al patrocinio. 230 15_leggi e sentenze.pmd FORO ROMANO 1-2/2010 230 17/08/2010, 14.58 LEGGI E SENTENZE MISURE DI PREVENZIONE art. 9 comma 2, Legge 1423/56 - SORVEGLIANZA SPECIALE – VIOLAZIONI DELLE PRESCRIZIONI, MODIFICHE LEGISLATIVE INTRODOTTE DALLA Legge n. 155 del 31 luglio del 2005 Tribunale di Roma – Sezione VI Giudice Monocratico – Sentenza del 22.12.2009 – Giudice Dott. Francesco Patrone, imputato M. F. Visti gli articoli 442, 530 comma 2 c.p.p., assolve M. F. dal reato ascrittogli perché il fatto non sussiste. Roma 15.01.2010 (udienza 22 dicembre 2009) Il giudice Dott. Francesco Patrone La sentenza così motiva : (omissis) L’imputato M. F. veniva tratto in arresto nella flagranza del delitto di cui all’art. 9 comma 2 della Legge 1423/56 perché rinvenuto all’interno della stazione di Roma Trastevere, rendendosi, in tal modo, inottemperante alla misura di sorveglianza speciale di PS con obbligo di soggiorno e presentato innanzi a questo Tribunale per la convalida ed il conseguente giudizio direttissimo. Il Tribunale, riscontrata la sussistenza del “fumus commissi delicti” convalidava l’arresto, disponendo l’immediata liberazione dell’arrestato se non detenuto per altra causa : l’imputato chiedeva termini a difesa. All’udienza del 22 dicembre 2009, il difensore del prevenuto, munito di procura speciale, formulava richiesta di giudizio abbreviato (semplice) : disposta la trasformazione del rito, le parti rassegnavano le proprie conclusioni e il processo veniva definito coma da dispositivo alla medesima udienza, senza necessità di svolgere attività di integrazione probatoria ex officio. Orbene reputa questo giudicante che, sulla base degli atti processuali contenuti nel fascicolo del dibattimento, l’imputato debba essere assolto perché il fatto non sussiste. Da un attento scrutinio degli atti processuali risulta, infatti che M. F. : sottoposto alla misura della sorveglianza speciale di PS con obbligo di soggiorno nel comune di residenza (Roma), con decreto del Tribunale di Roma; è stato successivamente autorizzato a trasferire il luogo di dimora presso il comune di Cerveteri, località Campo di Mare (immutato l’obbligo di soggiorno presso il comune di residenza), con decreto della Corte di Appello di Roma. L’evidenziata alterità tra il luogo di residenza e il luogo di dimora del prevenuto induce a ritenere che la condotta dell’imputato (colto all’interno del territorio del comune di Roma, nella stazione di Trastevere, successivamente al menzionato decreto della Corte di Appello) non abbia violato la misura di prevenzione in atto, non essendosi M. F. allontanato dal luogo di residenza (Roma) presso il quale aveva e ha, tuttora, l’obbligo di soggiorno. Né può ritenersi che le nozioni di residenza e di dimora siano, in qualche modo, equivalenti sia perché distinte, a vari effetti, dall’ordinamento giuridico (argomentando ex art. 43 cc) sia perché, così opinando (ovvero ampliando a dismisura i possibili luoghi cui riferire l’obbligo di soggiorno), l’interprete finirebbe per estendere, in modo surrettizio, l’applicazione della norma incriminatrice, art. 9 comma 2 Legge 1423/56, oltre i casi espressamente previsti dalla legge, in violazione del principio di stretta legalità ( e dei suoi corollari : principio di tassatività e/o determinatezza; divieto di analogia in malam partem) (omissis) FORO ROMANO 1-2/2010 15_leggi e sentenze.pmd 231 231 17/08/2010, 14.58 LEGGI E SENTENZE Riflessioni e spunti pratici procedurali che implica la nuova formulazione dell’art. 9 comma 2 della Legge 27 dicembre 1956, n. 1423. Riccardo RADI La sentenza suindicata ci offre la possibilità di svolgere una serie di considerazioni sui riflessi pratici delle modifiche introdotte dalla Legge 155/2005, che è stata approvata sulla spinta emotiva della strage di Londra del 7 luglio 2005 e la cui finalità era la lotta al terrorismo internazionale ma, come spesso capita al nostro Legislatore, la modifica introdotta sulle misure di prevenzione non è stata armonizzata con il diritto processuale determinando l’incongruenza procedurale che di seguito affronteremo. Si deve premettere che, prima della riforma attuata con il decreto-legge n. 144 del 2005, convertito con modificazioni, nella legge n. 155 del 2005 “Legge Pisano”, la condotta consistente nella violazione, da parte del sorvegliato speciale di pubblica sicurezza sottoposto all’obbligo o al divieto di soggiorno, di tale obbligo o divieto e delle relative prescrizioni, determinate nel provvedimento del tribunale che aveva disposto l’applicazione della misura, integrava due autonome ipotesi d reato. In particolare, l’art. 9, comma 2, della legge n. 1423 del 1956 (come sostituito dall’art. 23 del decreto-legge 8 giugno 1992, n. 306, convertito dalla legge 7 agosto 1992, n. 356 recante modifiche urgenti al nuovo codice di procedura penale e provvedimenti di contrasto alla criminalità mafiosa) puniva con la reclusione da uno a cinque anni la condotta consistente nell’inosservanza della sorveglianza speciale con obbligo o divieto di soggiorno, mentre l’art. 12, primo comma, della medesima legge puniva con l’arresto da tre mesi ad un anno la condotta della persona che, sottoposta all’obbligo del soggiorno, contravvenisse alle relative prescrizioni. A seguito delle modifiche introdotte con la citata normativa del 2005, le condotte indicate integrano una sola ipotesi delittuosa, perché l’art. 9, comma 2, è stato modificato come segue : “Se l’inosservanza riguarda gli obblighi e le prescrizioni inerenti alla sorveglianza speciale con l’obbligo o il divieto di soggiorno, si applica la pena della reclusione da uno a cinque anni ed è consentito l’arresto anche fuori dei casi di flagranza”. L’originario art. 12, primo comma, è stato abrogato, con la conseguenza che, ai sensi dell’art. 9, comma 1, della legge n. 1423 del 1956 e successive modificazioni, sono punite a titolo di contravvenzioni, soltanto le inosservanze agli obblighi commesse dal sorvegliato speciale non sottoposto all’obbligo o al divieto di soggiorno. L’excursus normativo che precede evidenzia come il legislatore, nel riformare la delicata materia delle misure di prevenzione, abbia compiuto una precisa scelta nel senso d’inasprire il trattamento sanzionatorio delle condotte penalmente illecite, inerenti alla misura della sorveglianza speciale con l’obbligo o il divieto di soggiorno, collocando nella relativa fattispecie criminosa, punita con la reclusione da uno a cinque anni, anche l’inosservanza delle prescrizioni inerenti a tale misura, disposte dal tribunale ex art. 5 della legge n. 1423 del 1956 e successive modificazioni. Di conseguenza qualsivoglia inottemperanza alle prescrizioni imposte nella misura di prevenzione determina la contestazione dell’art. 9 comma 2 Legge 1423/1956. Sul punto la Cassazione è univoca, tra le tante Cass. Pen., sez. I, 16 gennaio 2006, n. 1485, Manno : “Il reato di violazione agli obblighi imposti al sorvegliato speciale con obbligo di soggiorno è stato diversamente qualificato dal D.L. 25 luglio 2005, n. 144, convertito in Legge 31 luglio 2005 232 15_leggi e sentenze.pmd FORO ROMANO 1-2/2010 232 17/08/2010, 14.58 LEGGI E SENTENZE n. 155, nel senso che la violazione di un qualunque obbligo, anche diverso dal divieto di recarsi fuori dal comune di soggiorno, integra, l’ipotesi delittuosa e non già, come previsto in precedenza quella contravvenzionale”. Ebbene, nella pratica sovente capita che il Pm proceda alla contestazione delle inosservanze suindicate disponendo la citazione diretta a giudizio dell’imputato ai sensi dell’art. 550 c.p.p. avanti al Tribunale Monocratico. Ma a seguito della modifica legislativa le condotte sono sanzionate con la pena della reclusione da 1 a 5 anni e pertanto al di fuori del limite previsto dall’art. 550 comma 1 c.p.p. che prevede : “Il pubblico ministero esercita l’azione penale con la citazione diretta a giudizio quando si tratta di contravvenzioni, ovvero di delitti puniti con la pena della reclusione non superiore nel massimo a quattro anni”. Nell’art. 550 comma 2 c.p.p. sono previsti espressamente quei reati (resistenza e violenza e minaccia a pubblico ufficiale, ricettazione, furto aggravato a norma dell’art. 625 c.p. ecc), che pur superando il limite massimo di pena dei quattro anni, rientrano nei casi di citazione diretta a giudizio di cui al comma 1 del medesimo articolo. Il legislatore non ha avvertito la necessità di inserire nel comma 2 dell’art. 550 c.p.p., la fattispecie esaminata così determinando un’evidente aggravio procedurale in quanto l’art. 555 comma 3 c.p.p. prevede “Se il pubblico ministero ha esercitato l’azione penale con citazione diretta per un reato per il quale è prevista l’udienza preliminare e la relativa eccezione è proposta entro il termine indicato dall’art. 491 comma 1, il giudice dispone con ordinanza la trasmissione degli atti al pubblico ministero”. Pertanto, per il reato di cui all’art. 9 Legge 1423/1956 il PM dovrà procedere a richiedere l’udienza preliminare e non più utilizzare la citazione diretta a giudizio. Sul punto riportiamo la recente ordinanza del Tribunale Monocratico di Roma sezione VIII Giudice Dott.ssa Scuncia, del 12 gennaio 2010, che ha stabilito : (omissis) “Il Giudice, sentita l’eccezione sollevata dal difensore dell’imputato, udito il parere contrario del PM; rilevato che a seguito delle modifiche dell’art. 9 comma 2 della Legge 1423/1956, e della contestuale abrogazione del comma I dell’art. 12 della medesima legge, ad opera della Legge 155/2009 qualsiasi violazione sia degli obblighi che delle prescrizioni della sorveglianza speciale con obbligo o divieto di soggiorno integra il reato di cui all’art. 9 comma 1 Legge 1423/56, delitto punito con la reclusione da 1 a 5 anni; che il reato non rientra tra quelli espressamente indicati dall’art. 550 comma 2 c.p.p.; rilevato che doveva essere celebrata l’udienza preliminare PQM Letto l’art. 550 comma 3 c.p.p., dispone la trasmissione degli atti al PM affinché proceda con richiesta di rinvio a giudizio”. In particolare, è di tutta evidenza come risulti incongruo non aver inserito, la fattispecie dell’art. 9 Legge 1423/1956, nella previsione dell’art. 550 comma 2 c.p.p., onde accompagnare ad un inasprimento della pena una maggiore “celerità” del giudizio. Si segnala, che il consistente inasprimento di pena apportato con la modifica del’art. 9 comma 2 ha superato anche il vaglio della Corte Costituzionale che con la sentenza n. 161 del 18-22 maggio del 2009 ha dichiarato “non fondata la questione di legittimità costituzionale dell’art. 9 comma 2, della legge 27 dicembre 1956, n, 1423 (Misure di prevenzione nei confronti delle persone pericolose per la sicurezza e per la pubblica moralità), così come sostituito dall’art. 14 del FORO ROMANO 1-2/2010 15_leggi e sentenze.pmd 233 233 17/08/2010, 14.58 LEGGI E SENTENZE decreto-legge 27 luglio 2005, n. 144, convertito, con modificazioni, dalla legge 31 luglio 2005, n. 155 (Misure urgenti per il contrasto al terrorismo internazionale), nella parte in cui prevede la pena della reclusione da uno a cinque anni in caso di inosservanza degli obblighi e delle prescrizioni inerenti la sorveglianza speciale con l’obbligo o il divieto di soggiorno, sollevata in riferimento agli articolo 3 e 27, terzo comma, della Costituzione, dal Tribunale di Caltanissetta, in composizione monocratica” . Nello specifico il Tribunale di Caltanissetta segnalava che “…. Dopo la menzionata modifica, si è affermato nella giurisprudenza di legittimità un incontroverso indirizzo interpretativo, secondo il qualsiasi violazione agli obblighi o alle prescrizioni relative alla sorveglianza speciale con obbligo o divieto di soggiorno deve essere sanzionata con la reclusione da uno a cinque anni, essendo comnque configurabile, in tali fattispecie, il delitto di cui all’art. 9, comma 2, della legge n. 1423 del 1956. In questo quadro condotte criminose del tutto simili a quella ogetto del processo a quo, nl quale la violazione ascritta al prevenuto è costituita dall’abusivo allontanamento dalla propria abitazione nelle ore notturne, sono sanzionate con pena ben più mite, come avviene per i delitti di abusivo allontanamento dalla località di esecuzione degli arresti o della detenzione domiciliare, di cui agli artt. 385 del codice penale e 47-ter della legge 2 luglio 1975, n. 354 (Norme sull’ordinamento penitenziario e sull’esecuzione delle misure privative e limitative della libertà), peraltro posti a tutela di beni giuridici non meno importanti…”. La Corte Costituzionale nel respingere la questione ha evidenziato che il rimettente ha errato nell’assimilare la posizione di chi si trovi agli arresti o in stato di detenzione domiciliare a quella del soggetto raggiunto dalla misura di prevenzione della sorveglianza speciale con obbligo o divieto di soggiorno, in quanti norme che non presentano alcuna omogeneità ( il reato di evasione è diretta a tutelare, da un lato, l’interesse ad una corretta attuazione della pretesa punitiva dello Stato, dall’altro a garantire le esigenze cautelari funzionali al processo penale). Di conseguenza, come costantemente affermato dalla Corte Costituzionale (sentenze n. 324 del 2008, n. 22 del 2007, n. 394 del 2006) le scelte legislative aventi ad oggetto la configurazione delle fattispecie criminose e il relativo trattamento sanzionatorio sono censurabili, soltanto qualora la discrezionalità sia stata esercitata in modo manifestamente irragionevole, arbitrario o radicalmente ingiustificato. Infine, il raffronto tra fattispecie normative, finalizzato a verificare la ragionevolezza delle scelte legislative deve avere ad oggetto casistiche omogenee, risultando altrimenti improponibile la stessa comparazione (ordinanze n. 41 del 2009, n. 71 del 2007). Conclude la Corte Costituzionale evidenziando cha la pena prevista dall’ art. 9 comma 2 Legge 1423/56, riguarda soggetti sottoposti ad una grave misura di prevenzione, perché ritenuti pericolosi per la sicurezza pubblica, in relazione alla cui salvaguardia altre misure non sono state ritenute idonee. In questo quadro è interesse dello Stato che il fine di tutela preventiva sia garantito con l’osservanza degli obblighi e delle prescrizioni inerenti alla misura, anche allo scopo di consentire l’esercizio di adeguati controlli da parte dell’autorità di pubblica sicurezza. Infatti, il delitto previsto dalla norma di cui all’art. 9 comma 2 Legge 1423/56 si colloca, nell’ambito delle misure di prevenzione, finalizzate alla tutela della sicurezza pubblica e postulanti la sussistenza de determinati presupposti soggettivi ( art. 1 della legge n. 1423/1956 e successive modifiche) nonché della pericolosità sociale che le dette mirano a controllare, svolgendo una funzione cautelativa. 234 15_leggi e sentenze.pmd FORO ROMANO 1-2/2010 234 17/08/2010, 14.58 AGGIORNAMENTO ALBO NUOVE ISCRIZIONI – GENNAIO 2010 ALBO ORDINARIO ACIERNO Marianna (Avellino 05.11.1981) Largo Messico, 7 tel. 06.8557334 7.01.2010 AIELLO Andrea (Roma 11.07.1976) Via degli Astri, 5 tel. 06.5200525 21.01.2010 ALLEGRETTI Matteo (Roma 28.09.1980) Via Ugo De Carolis, 99 tel. 3288674989 21.01.2010 ALTEA Silvia (Nuoro 13.02.1979) Via Pasquale Galluppi, 8 tel. 3385789254 7.01.2010 AMENDOLA Domenica (Fiumefreddo Bruzio 17.10.1977 Via Fiastra, 90 tel. 06.8814795 14.01.2010 ANSUINI Silvia (Roma 12.03.1983) Via Elio Vittorini, 94 tel. 06.5003714 14.01.2010 ARCURI Ugo (Cinquefrondi 15.04.1981) Via Vittoria Colonna, 32 tel. 06.6896786 14.01.2010 ARNONI Michele (Cosenza 21.11.1981) Via Luigi Pigorini, 19 tel. 06.44243057 7.01.2010 ARNONI Tommaso (Cosenza 25.02.1979) Viale Gorizia, 52 tel. 06.84240142 7.01.2010 ASSUMMA Piergiorgio (Roma 05.11.1978) Via Oslavia, 14 tel. 06.37353411 21.01.2010 AVANCINI Francesca (Oristano 08.10.1981) Largo Somalia, 35 tel. 3495183525 7.01.2010 BARBIANI Valentina (Roma 03.11.1980) Via Domenico Berti, 4 7.01.2010 BARRASSO Vincenzo (Avellino 18.08.1975) Largo Arenula, 34 tel. 06.6889621 BARRESI Cinzia (Messina 18.06.1980) Largo Russell, 6 tel. 06.8275197 7.01.2010 BELLI Roberta (Roma 10.05.1979) Via Rodi, 4 tel. 06.37350843 21.01.2010 14.01.2010 235 FORO ROMANO 1-2/2010 16_albi_ok.pmd 235 17/08/2010, 15.02 AGGIORNAMENTO ALBO BERTACCHI Giulio (Roma 22.09.1979) Via della Magliana, 68 tel. 06.5595054 14.01.2010 BERTOLETTI Silvia (Roma 10.08.1982) Via Pinciana, 25 tel. 06.844651 21.01.2010 BIANCO Tania (Roma 30.04.1976) Via Pietro Belon, 151 tel. 3472908274 21.01.2010 BICCARI Chiara (Roma 10.07.1979) Corso Vittorio Emanuele, 284 tel. 06.684271 BIONDI Andrea (Napoli 18.03.1982) Via Salaria, 259 tel. 06.845511 21.01.2010 BOCCONCELLI Matteo (Roma 01.02.1973) Via Ludovico di Monreale, 16 tel. 06.64562302 14.01.2010 BOGINO Marta (Roma 18.08.1982) Viale Ippocrate, 104 tel. 06.4451871 21.01.2010 BONANNI Mario (Roma 13.12.1982) Cir.ne Clodia, 88 tel. 06.3223692 14.01.2010 BONFIGLIO Maria (Erice 23.08.1970) Via Fasana, 16 tel. 06.37500072 14.01.2010 BORRIELLO Francesca (Torre del Greco 10.10.1979) Via Lima, 35 tel. 06.8840207 21.01.2010 BORTOLUZZI Maria Josefina (Buenos Aires 22.08.1978) Via Valtravaglia, 18 tel. 06.88643263 21.01.2010 BOTTICELLI Rita (Roma 07.06.1972) Via C. della Giustiniana, 58 tel. 3393411827 14.01.2010 BRANNETTI Elena (Marino 01.02.1984) Via Sorano, 30 tel. 3295630983 21.01.2010 BRUN Andrea (Napoli 13.03.1981) Via Flaminia, 785 tel. 06.33218770 14.01.2010 BRUNO Beatrice (Crotone 05.05.1974) Viale delle Milizie, 96 tel. 06.37411371 14.01.2010 BUCCI Cristina (Roma 06.04.1980) Via S. M. Mediatrice, 1 tel. 06.6383755 14.01.2010 236 16_albi_ok.pmd 7.01.2010 FORO ROMANO 1-2/2010 236 17/08/2010, 15.02 AGGIORNAMENTO ALBO BUCCI Roberta (Roma 16.09.1978) Via C. Monteverde, 16 tel. 06.85303056 14.01.2010 BUITONI Andrea (New York 03.09.1978) Via dei Condotti, 9 tel. 06.69940414 14.01.2010 BURCHIELLA Stefania (Chiusi 17.09.1981) Via Flaminia, 109 tel. 06.3611765 14.01.2010 CACCIOLA Maria Vittoria (Roma 03.07.1979) Via Ugo de Carolis, 31 tel. 3384015773 14.01.2010 CAIAZZA Alessandro (Roma 08.05.1982) Viale E. Galbani, 3 tel. 06.86894102 21.01.2010 CAIRA Giuliana (Sora 17.07.1975) Foro di Traiano, 1/a tel. 06.67161 13.02.2004 CAMINITI Rocco (Cagliari 05.10.1975) Via della Polveriera, 44 tel. 06.79844101 14.01.2010 CAMMAROTO Giuseppe (Messina 01.09.1971) Via Napoli, 27 tel. 06.48904581 21.01.2010 CAMPO Matia (Palermo 20.03.1980) Cir.ne Gianicolense, 47/d tel. 06.81106598 14.01.2010 CANNELLA Annamaria (Roma 10.01.1980) L.re Arnaldo da Brescia, 9/10 tel. 06.328521 14.01.2010 CAPATI Ruggero (Roma 19.03.1977) Via Verbania, 4 tel. 06.70392735 CAPRIOLI Elisabetta (Bisceglie 21.03.1954) Via dei Banchi Vecchi, 134 tel. 06.68210437 CARLETTI Silvia (Roma 26.06.1978) Via Francesco Cocco Ortu, 120 tel. 06.8180039 CARNERI Giorgia (Roma 25.01.1969) Piazza B. Avanzini, 66 tel. 06.96843436 14.01.2010 CARRETTUCCI Raffaella (Roma 05.10.1974) Via F. Maria Magni, 31 tel. 06.30814648 14.01.2010 CASSARO Valeria (Roma 01.08.1979) Via Vito Giuseppe Galati, 16 tel. 06.40501245 7.01.2010 237 7.01.2010 7.01.2010 237 FORO ROMANO 1-2/2010 16_albi_ok.pmd 21.01.2010 17/08/2010, 15.02 AGGIORNAMENTO ALBO CASSAVIA Laura (Rogliano 08.06.1976) Via Filippo Nicolai, 16 tel. 06.35402981 21.01.2010 CASTIELLO Milena (Stigliano 08.04.1982) Via Oslavia, 14 tel. 06.37353411 21.01.2010 CASTRIOTA Luigi (Roma 23.12.1966) Via Lunigiana, 15 tel. 06.44238545 7.01.2010 CATI Mauro (Roma 02.03.1976) Via Cassiodoro, 9 tel. 06.68307586 21.01.2010 CATONE Pietro (Vercelli 21.04.1980) Via Crescenzio, 62 tel. 06.3721465 14.01.2010 CECCHINI Cristina Laura (Caracas 11.03.1982) Via Taranto, 95 tel. 3403450387 21.01.2010 CERRONI Andrea (Roma 03.07.1972) Viale Tito Labieno, 173 tel. 06.7806630 CIAMPI Giovanna (Chuquibambilla 25.10.1980) Via A. Tedeschi, 82 tel. 06.4513029 21.01.2010 CIANCI VENTURI Elena (Roma 16.04.1978) Piazza Rondanini, 52 tel. 06.6833252 14.01.2010 CIARAVALLE Cristina (Roma 18.02.1977) Via Prisciano, 43 tel. 06.35401397 7.01.2010 CIARNIELLO Francesca (Roma 01.10.1980) Via Bra, 40 tel. 06.6637081 14.01.2010 CIOFFI Ludovica (Roma 16.12.1982) Via degli Scipioni, 281/283 tel. 06.8881111 7.01.2010 CIVELLO Manuela (Ragusa 30.03.1978) Viale Angelico, 35 tel. 06.37353391 7.01.2010 CLEMENZI Dania (Roma 22.08.1973) Via Pinerolo, 3 tel. 06.7028413 COLAFIGLI Massimiliano (Monterotondo 29.03.1970) Viale Oceano Atlantico, 247 tel. 06.64530226 COLAMONICO Chiara (Roma 07.11.1975) Via C. Monteverdi, 20 tel. 06.45481993 238 16_albi_ok.pmd 7.01.2010 21.01.2010 7.01.2010 21.01.2010 FORO ROMANO 1-2/2010 238 17/08/2010, 15.02 AGGIORNAMENTO ALBO COLARUSSO Carmine (Pietradefusi 17.05.1942) Via E. Medi, 46 tel. 06.5515016 7.01.2010 COLARUSSO Nina (Benevento 17.11.1980) Viale delle Milizie, 124 tel. 06.3720947 21.01.2010 COLUCCI Gaetano (Roma 08.02.1961) Via Predazzo, 32/a tel. 06.50910571 14.01.2010 COMITE Rosella (Roma 21.02.1980) Via Tuscolana, 1312 tel. 06.74789234 21.01.2010 CONFORZI Francesca (Roma 11.12.1978) Via Gallia, 86 tel. 06.77203639 21.01.2010 CONTE Elena (Salerno 20.02.1982) Via Cicerone, 49 tel. 06.32120177 7.01.2010 CONTI Cristian (Roma 06.08.1979) Via Ceneda, 7 tel. 06.98180713 7.01.2010 CORDOPATRI Marina (Roma 21.08.1981) Piazza Cavour, 17 tel. 06.3242704 7.01.2010 CORSI Angelo (Roma 26.04.1979) Viale Guglielmo Marconi, 310 tel. 06.93934442 7.01.2010 COSTA Barbara (Roma 29.06.1976) Via Alfonso Gatto, 75 tel. 3332984371 7.01.2010 COSTANTINI Silvia (Roma 31.05.1979) Via Pietrabbondante, 21 tel. 06.22485407 7.01.2010 COZZA Francesca (Crotone 08.01.1981) Via G. Zanardelli, 36 tel. 06.6838959 21.01.2010 CUPPONE Antonio Cosimo (Nardo’ 30.04.1970) Piazza d’Ara Coeli, 1 tel. 06.6977271 19.11.1997 D’ALTERIO Elisa (Roma 17.04.1982) Via Gregoriana, 56 tel. 06.6798597 14.01.2010 DAMIANO Jessica (Policoro 21.03.1981) Via dell’Usignolo, 20 tel. 06.98184005 14.01.2010 D’AMICO Valeria (Marino 27.01.1982) Via Laurentina, 23 tel. 06.9112081 21.01.2010 239 FORO ROMANO 1-2/2010 16_albi_ok.pmd 239 17/08/2010, 15.02 AGGIORNAMENTO ALBO D’AYALA VALVA Diego (Manduria 27.02.1980) Via E. Duse, 22 tel. 06.8086208 14.01.2010 DE ANTONELLIS Marina (Marino 21.06.1970) Via Courmayeur, 21 tel. 06.97615464 28.04.1998 DE CHIARA Silvia (Roma 21.07.1979) Circ.ne Ostiense, 146 tel. 3402777056 14.01.2010 DE FACENDIS Francesca (Roma 16.01.1982) Via Gavinana, 2 tel. 06.3211954 DE FRANCESCO Stefania (Roma 11.12.1976) Via Giuseppe Donati, 106 tel. 06.4390995 14.01.2010 DE ROSA Rosa (Chiaromonte 01.02.1978) Via Berengario, 12/a tel. 06.64220417 21.01.2010 DE SANCTIS Federica (Pesaro 07.07.1982) Via Sandro Giovannini, 35 tel. 3397919689 14.01.2010 DE SANTIS Giulia (Venezia 26.01.1981) P.zza Giuseppe Mazzini, 27 tel. 06.97840951 7.01.2010 DE STEFANO Giuseppina (Napoli 06.02.1981) Via Di Ripetta, 141 tel. 06.6876917 21.01.2010 DEL PRETE Vincenza (Cassino 12.01.1977) Via Berna, 20 tel. 3391486849 12.01.2006 DEL VECCHIO Michela (Popoli 13.10.1974) Via Clemente Rebora, 88 tel. 06.5003433 DELLA PIA Veronica (Roma 28.09.1982) Via Flaminia, 141 tel. 06.36000361 21.01.2010 DELLI CICCHI Giampaolo (Ceprano 27.03.1979) Via di Villa Chigi, 97 tel. 06.86213261 14.01.2010 DESOGUS Roberto (Roma 24.07.1948) Via Rodolfo Lanciani, 2 tel. 06.86204634 4.06.1981 DI BENEDETTO Adriana (Lanciano 29.06.1980) Via Principessa Clotilde, 7 tel. 3475789110 7.01.2010 DI GASPERE Claudia (Tivoli 10.09.1980) Via G. Nicotera, 24 tel. 06.36000398 240 16_albi_ok.pmd 7.01.2010 7.01.2010 11.01.2008 FORO ROMANO 1-2/2010 240 17/08/2010, 15.02 AGGIORNAMENTO ALBO DI GIANVITO Federica (Roma 22.02.1980) Via Sabotino, 2 tel. 06.3721576 7.01.2010 DI LISA Andrea (Roma 05.11.1979) Via G. Ferrari, 35 14.01.2010 tel. 06.3723932 DI NICOLA Barbara (Pescara 04.09.1982) Viale Angelico, 35 7.01.2010 tel. 06.37353391 DI PIETRO Ilaria (Magliano Sabina 11.04.1976) Via delle Baleniere, 98 tel. 06.98870052 21.01.2010 DI VEZZA Giuseppe (Latina 20.06.1975) Via F. Confalonieri, 1 tel. 06.3331263 14.01.2010 DIORIO Andrea (Roma 26.12.1973) Piazza Barberini, 52 tel. 06.88812126 7.01.2010 DOLCETTI Giuseppe (Castellammare Stabia 28.02.1981) Via Casetta Mattei, 69 tel. 06.6554233 21.01.2010 DORSA Maria Annunziata (Cosenza 01.01.1975) Via Attilio Regolo, 12/d tel. 06.3610090 21.01.2010 DOSCHI Giampaolo (Avezzano 11.06.1979) Via Ludovisi, 16 14.01.2010 tel. 06.977451 FALASCA Emanuela (Roma 21.07.1981) Via F.P. de’ Calboli, 54 tel. 06.3728843 FALUGIANI Ombretta (Roma 08.02.1976) Via Democrito, 39 7.01.2010 tel. 06.50910674 FANELLI Valeria (Roma 16.04.1980) Via Galileo Galilei, 45 tel. 06.70475874 14.01.2010 FARRIS Francesco (Roma 28.05.1980) Via XXIV Maggio, 43 tel. 06.47825044 14.01.2010 FASANO Francesca (Castrovillari 06.09.1982) Via Bissolati, 76 14.01.2010 tel. 06.48906766 FAZIO Monika (Munchen 27.10.1975) Via Oslavia, 14 tel. 06.3720659 FERA Aldo (Roma 12.07.1944) Via degli Scipioni, 268/a 7.01.2010 tel. 3661917633 14.01.2010 21.01.2010 241 FORO ROMANO 1-2/2010 16_albi_ok.pmd 241 17/08/2010, 15.02 AGGIORNAMENTO ALBO FERIAN Anna (Roma 01.08.1981) Via Barberini, 29 21.01.2010 tel. 06.4820663 FERRARI Fabio (Castelfranco Emilia 04.05.1978) Via Roberto Scott, 62 tel. 06.51604680 7.01.2010 FERRARO Virginia (Roma 07.07.1978) Via Antonio Pio, 65 tel. 06.5430944 14.01.2010 FERSURELLA Giovanna (Gagliano Del Capo 11.11.1981) Via Giuseppe Macchi, 11514.01.2010 tel. 3386322414 FIATA Emanuela (Roma 16.06.1976) Via della Conciliazione, 44 tel. 06.6861671 FIORITO Barbara (Roma 09.01.1971) Via Pescaglia, 40 21.01.2010 tel. 06.89538996 FLENA Annalisa (San Marco in Lamis 12.12.1979) Via Muzio Clementi, 68 tel. 06.32110161 FLOREANI Rudi (S. Daniele del Friuli 11.01.1975) Via Cadorna, 22 21.01.2010 tel. 06.42014284 FORMIGONI Emanuele (Roma 08.07.1977) Via della Nocetta, 109 Ed.2 tel. 06.98180008 FRANCESCHELLI Antonella (Atessa 20.09.1975) Via Illiria, 19 14.01.2010 tel. 06.31050371 FRUSTACI Ettore (Roma 20.05.1982) Corso Vittorio Emanuele, 284 tel. 06.68427507 GALATI Domenico (Roma 04.04.1982) Via dei Castani, 195 tel. 06.2314825 GALLUCCI Roberto (Roma 24.03.1981) Via Flaminia, 213 14.01.2010 tel. 06.3222773 GERACE Michele (Roma 20.06.1982) Via Michelini Tocci, 50 tel. 06.66032505 GIANNELLA Germano (Roma 28.04.1981) Via Montello, 10 21.01.2010 tel. 06.3725586 GIANNI’ Giuliana (Ragusa 31.01.1981) Viale dei Quattro Venti, 133 tel. 06.5815428 242 16_albi_ok.pmd 21.01.2010 14.01.2010 21.01.2010 21.01.2010 7.01.2010 21.01.2010 14.01.2010 FORO ROMANO 1-2/2010 242 17/08/2010, 15.02 AGGIORNAMENTO ALBO GIANNINI Silvia (Roma 28.07.1976) Via Bergamo, 3 tel. 06.8554961 21.01.2010 GINESI Paola (Fivizzano 30.03.1976) Via Gabrino Fondulo, 47 tel. 3407776186 GIUSTI Patrizia (Roma 06.02.1979) Via Appia Nuova, 261 tel. 06.70305078 14.01.2010 GOLINO Serafina (Cariati 12.11.1981) Via degli Scipioni, 142 tel. 06.32651488 21.01.2010 GRILLI Giordano (Roma 26.06.1979) Viale Angelico, 45 tel. 3395801461 21.01.2010 GUIDI Marco (Roma 24.05.1977) Via C. Menotti, 4 tel. 06.3220194 21.01.2010 HILLERSTROM Mikaela Katarina Maria (Losanna (ch) 14.07.1970) Largo Messico, 7 tel. 06.68416290 7.01.2010 INTINI Maria Valeria (Noci 26.06.1980) Via Giacinta Pezzana, 62 tel. 06.8086733 21.01.2010 IPPOLITI Angelo (Terni 04.08.1979) Via Aniene, 14 tel. 06.8537481 21.01.2010 IPPOLITI Federica (Barga 28.05.1981) Via Arenula, 21 tel. 06.68803000 21.01.2010 IVELLA Giorgia (Roma 13.09.1973) Via Ugo Bartolomeo, 23 tel. 06.39731337 14.01.2010 LORENZANO Jenny (Roma 01.04.1980) Piazza Prati degli Strozzi, 32 tel. 06.37500018 14.01.2010 MALINCONICO Stefano (Milano 10.02.1981) Via S. Angela Merici, 70 tel. 3804699586 14.01.2010 MARRESE Sabrina (Bergamo 18.08.1972) Piazza dei Vespri Siciliani, 18 tel. 06.4424205 21.01.2010 MARUGJ Gregorio (Apice 08.11.1942) Via XX Settembre, 5 14.01.2010 MASCALI Luisa (Roma 28.11.1979) Via Oderisi da Gubbio, 213 tel. 06.5573773 14.01.2010 243 FORO ROMANO 1-2/2010 16_albi_ok.pmd 243 1.03.2005 17/08/2010, 15.02 AGGIORNAMENTO ALBO MASTRODONATO Massimiliano (Roma 21.08.1973) Viale delle Milizie, 48 tel. 06.37511912 MEI Cristiana (Roma 21.05.1981) Via Leopoldo Ruspoli, 45 tel. 06.5503841 21.01.2010 MENICHELLI Simone (Magliano Sabina 19.11.1975) C.ne Ostiense, 80 tel. 06.5138624 21.01.2010 MONALDO Chiara (Roma 14.01.1981) Via Valle Borbera, 54 tel. 06.8186267 14.01.2010 MONTECCHI Veronica (Perugia 17.03.1980) Viale Vaticano, 70 tel. 06.39741420 21.01.2010 MORELLI Luigi (Roma 22.10.1981) Via Tolmino, 44 tel. 06.8550064 14.01.2010 MOSCATI Claudia (Roma 25.03.1981) Via L. Mancinelli, 65 tel. 06.85301719 14.01.2010 MOTTA Silvia (Cassano d’Adda 02.06.1975) Via del Bufalo, 138/a tel. 06.4090071 19.02.2002 NEGRO Francesco (Roma 13.10.1981) Viale della Pineta Ostia, 18 tel. 06.5627630 NICOLOSI Ilaria (Roma 13.06.1981) Via Ottaviano, 66 tel. 06.39751540 14.01.2010 NIEDDU Emiliano (Roma 25.10.1973) Via Monte Zebio, 9 tel. 3478303312 14.01.2010 NISI Davide (Torino 21.04.1969) Via Erennio Modestino, 8/b tel. 3476256480 14.01.2010 PACIFICO Paolo (Napoli 05.08.1949) Via Luigi Rizzo, 50 tel. 06.64521774 21.01.2010 PALOPOLI Clemente (Roma 03.05.1980) Viale Angelico, 103 tel. 06.37511319 7.01.2010 PANICCIA Stefano (Frosinone 04.05.1978) Via Muzio Clementi, 18 tel. 06.3610352 29.09.2009 PAPALOTTI Alessandra (Roma 22.01.1979) Viale Bruno Rizzieri, 234 tel. 06.7215083 14.01.2010 244 16_albi_ok.pmd 7.01.2010 7.01.2010 FORO ROMANO 1-2/2010 244 17/08/2010, 15.02 AGGIORNAMENTO ALBO PAPARAZZO Stefania (Catanzaro 06.05.1980) Via Filippo Meda, 169 tel. 06.41795244 14.01.2010 PATRIA Elisa (Torino 06.02.1978) Via Ildebrando Goiran, 4 tel. 06.3728816 21.01.2010 PECI Kostandin (Sarande 07.08.1981) Piazza di Spagna, 15 tel. 06.69522650 14.01.2010 PELLEGRINI Astolfo (Terni 18.11.1976) Via Luigi Boccherini, 3 tel. 06.90202865 7.01.2010 PERA Alberto (Albisola Superiore 04.11.1949) Via Quattro Fontane, 20 tel. 06.478751 14.01.2010 PESCE Mirco (Fondi 22.09.1979) Via Prospero Alpino, 76 tel. 06.5745290 21.01.2010 PETRELLI Marzia (Roma 24.11.1979) Viale Mazzini, 134 tel. 06.37515056 7.01.2010 PILI Simone (Cagliari 18.08.1970) Via Paraguay, 5 tel. 06.85350763 7.01.2010 PIROZZI Maria Teresa (Frascati 23.10.1978) Via Anagnina, 472 tel. 06.79847660 7.01.2010 PIRRI Anita (Roma 26.02.1977) Via Bergamo, 43 tel. 06.8416092 14.01.2010 POLICICCHIO Mara (Roma 21.01.1977) Via Matera, 23/a tel. 06.70302930 7.01.2010 POLITO Sara (Taurianova 28.05.1980) Via Appia Nuova, 612 tel. 06.7827578 POMPILI Carlo Filippo (Roma 28.08.1952) Via Giuseppe Palombini, 19 tel. 06.6623592 POMPILIO Antonello (Chieti 12.05.1982) Largo Luigi Antonelli, 27 tel. 06.59637615 21.01.2010 PONTARA Martina Nicole (Merano 28.06.1982) Lungotevere dei Mellini, 30 tel. 06.3225051 14.01.2010 PORCIELLO Lorenza (Roma 02.05.1979) Via C. Tommaso Masala, 42 tel. 3392714965 7.01.2010 245 8.06.1978 245 FORO ROMANO 1-2/2010 16_albi_ok.pmd 14.01.2010 17/08/2010, 15.02 AGGIORNAMENTO ALBO PULVIRENTI Daniela (Roma 19.08.1977) Via Flaminia, 395 tel. 3314911064 14.01.2010 RAPONE Alessandro (San Pietro Vernotico 01.05.1967) Via Sirte, 55 tel. 06.86216111 14.01.2010 RESTIGNOLI Armando (Roma 27.07.1979) Via Aurelia, 770/a tel. 06.89531112 4.01.2007 RICCA Valentina (Napoli 26.06.1979) Via G.B. Morgagni, 22 tel. 06.44249046 14.01.2010 RINALDI TUFI Giulia Claudia (Roma 07.07.1980) Via San Paolo alla Regola, 27 tel. 06.6873503 21.01.2010 ROMANO Chiara (Ischia 18.10.1978) Largo Domenico Donzelli, 6 tel. 06.61663261 14.01.2010 ROSETTI Giulia (Cagliari 03.08.1979) Via Valle della Storta, 90 tel. 06.64201568 ROSSI Andrea (Roma 04.04.1973) Piazza Sallustio, 3 tel. 06.42016490 14.01.2010 ROSSI Anna (Roma 03.01.1981) Via Svizzera, 14 tel. 06.3241314 14.01.2010 RUBIU Claudia (Lanusei 19.10.1974) Via G. Ferrari, 35 tel. 06.3724240 21.01.2010 RUSSO Enrico (Roma 07.04.1967) Via della Conciliazione, 10 tel. 06.68802666 13.01.2000 SALVATORI Silvia (Roma 29.02.1980) Via Federico Cesi, 72 tel. 06.6861681 14.01.2010 SCIACCA Camilla (Roma 28.10.1981) Via Carlo Pirzio Biroli, 50 tel. 3478271310 SCIONE Arianna (Cassino 26.05.1977) Via Sardegna, 55 tel. 06.42010698 29.10.2004 SCORDINO Salvatore (Roma 23.11.1977) Via degli Ordelaffi, 61 tel. 06.64466276 21.01.2010 SEGNA Susanna (Roma 11.08.1977) Via G.a. Sartorio, 60 tel. 06.5130671 21.01.2010 246 16_albi_ok.pmd 7.01.2010 7.01.2010 FORO ROMANO 1-2/2010 246 17/08/2010, 15.02 AGGIORNAMENTO ALBO SIMEONI Valeria (Napoli 05.09.1968) Via Frattina, 81 tel. 06.97659024 29.06.2004 SIRNA Maria Grazia (S. Agata Militello 22.08.1976) Viale Mazzini, 73 tel. 06.37517977 22.11.2006 SOLFIZI Chiara (Roma 16.11.1978) P.zza S.G. in Laterano, 26 tel. 06.87464155 14.01.2010 SOLLAZZO Iolanda (Crotone 22.04.1978) Via Italo Carlo Falbo, 22 tel. 06.4393467 21.01.2010 SPADA Massimiliano (Roma 31.07.1974) Via Sebino, 32 tel. 3493118787 14.01.2010 SPAGNUOLO Serena (Roma 07.06.1979) Viale Giulio Cesare, 21 tel. 06.31054272 21.01.2010 SPINOSO Luciano (Crotone 06.03.1977) Viale Eritrea, 120 tel. 06.39742328 12.10.2004 STRANI Elisa (Roma 01.04.1980) Via Castenedolo, 10/c tel. 3383413199 14.01.2010 TALLARICO Arianna (Roma 22.08.1980) Via Appia Nuova, 103 tel. 06.41142430 21.01.2010 TAURINO Luciano (Lizzanello 22.12.1940) P.zza San Salvatore in Lauro,10 tel. 3939268825 14.06.1988 TORTORELLA Luisa Monica (Maratea 10.04.1979) Via Giacomo Barzellotti, 12 tel. 06.39740047 14.01.2010 TRAUZZOLA Francesca (Roma 13.09.1981) Via Fornovo, 3 tel. 06.37351837 7.01.2010 ULISSE Riccardo (Roma 07.11.1972) Via la Contea, 78 tel. 06.6555759 21.01.2010 URGERA Filippo (Roma 12.05.1978) Via Monte Pramaggiore, 16 tel. 06.82002832 14.01.2010 VELOCCIA Francesca Romana (Roma 18.03.1972) Via Muzio Clementi, 70 tel. 06.97270306 VESCIO Gabriele (Roma 31.10.1980) Lungotevere dei Mellini, 30 tel. 06.3225051 247 14.01.2010 247 FORO ROMANO 1-2/2010 16_albi_ok.pmd 7.01.2010 17/08/2010, 15.02 AGGIORNAMENTO ALBO VITACOLONNA Marialaura (Guardiagrele 30.09.1982) Via Francesco Duodo, 10 tel. 06.97616259 14.01.2010 ZAMPANO Luca (Salvador Bahia 21.09.1982) Via Anastasio II, 442 tel. 06.39729681 21.01.2010 ZARFATI Sharon (Roma 16.03.1982) Via Pietro Tacchini, 32 tel. 06.8073942 14.01.2010 ELENCO SPECIALE LO RUSSO Saverio (Catanzaro 05.01.1969) Equitalia S.p.a. 13.03.1996 Via Andrea Millevoi, 10 - tel. 06.98958271 MORELLI Massimiliano (Roma 12.01.1967) I.n.p.s. 4.11.2003 Via della Frezza, 17 - tel. 06.59056419 RIZZI Raffaele Giovanni (Bari 10.04.1967) Banca Monte Paschi Siena S.p.a. 18.06.1992 Via del Corso, 232 - tel. 06.58202100 ELENCO SPECIALE AVVOCATI STABILITI ai sensi dell’art. 96 D.Lgs 2.2.2001 BARATTA Barbara (Terni 21.08.1979) Viale delle Milizie, 34 tel. 3384132600 7.01.2010 BARBERIS Laura (Ivrea 17.08.1978) Via Archimede, 174 tel. 06.8070685 7.01.2010 BIMBATO Aldo (Torino 18.06.1969) Via Tacito, 23 tel. 06.3244771 14.01.2010 RAINOLDI Marco (Milano 06.10.1974) Viale Mazzini, 113 tel. 02.36636031 21.01.2010 PASSAGGI DALL’ELENCO SPECIALE ALL’ALBO ORDINARIO BORRELLO Roberto (Roma 07.07.1959) da Professiori Universitari GAVIOLI Gianni (Roma 28.07.1944) da INPS LESTI Giorgio (Roma 08.08.1946) da Comune di Roma MALIARDO Daniela (Napoli 23.04.1975) da Sezione Speciale D.lgs 96/2001 16.02.1984 18.02.1997 4.01.1974 19.03.2009 PASSAGGI DALL’ALBO ORDINARIO ALL’ELENCO SPECIALE DI PORTO Fabiana (Roma 09.08.1973) a Professori Universitari PALLESI Niccolo’ (Roma 13.09.1980) a ENI S.p.a. 19.02.2004 2.07.2009 CANCELLAZIONI PER DECESSO BUFFONI Massimo (Roma 19.12.1959) dec. 14.11.2009 DI CICCO Vittorio (Potenza 02.09.1928) dec. 16.06.2009 GRAZIOLI Massimo (Roma 21.11.1921) dec. 10.01.2010 248 16_albi_ok.pmd 14.01.2010 14.01.2010 14.01.2010 FORO ROMANO 1-2/2010 248 17/08/2010, 15.02 AGGIORNAMENTO ALBO MARCON Filippo (Roma 14.06.1934) dec. 03.01.2010 MISIANI Francesco (Taurianova 13.03.1936) dec. 29.12.2009 PALMIERO Michele (S.Maria Capua Vetere 07.02.1939) dec. 31.12.2009 PARISELLA Francesco Saverio (Piaggine 29.05.1946) dec. 12.01.2010 SALEMI Giuseppe (Benevento 02.09.1940) dec. 28.09.2009 STRAZZERA PERNICIANI Francesco (Cagliari 11.09.1926) dec. 23.12.2009 21.01.2010 07.01.2010 07.01.2010 21.01.2010 14.01.2010 07.01.2010 CANCELLAZIONI A DOMANDA ATTISANI Alessia (Roma 01.12.1980) BAGNOLI Giancarlo (Pontedera 20.09.1924) BASSOLI Renato (Roma 22.04.1967) BINETTI Marco (Roma 20.04.1978) CAPUTO Maria Teresa (Roma 09.04.1976) CIPOLLARO Cristina (Firenze 30.12.1965) CONSONI Shalini (Bombay 06.07.1971) CORASANITI Maria (Roma 20.12.1979) CRISTI Alda (Roma 25.11.1936) FERRIERI Nicola (Roma 26.05.1953) GALLOZZI Alessandra (Roma 18.02.1964) GENOVESE Vincenzo (Palmi 24.03.1928) GIANNOTTI Alessandra (Roma 28.08.1972) GIRARDELLO Delfino (Roma 07.10.1923) LUCIANI Sergio (Castiglione Casauria 27.03.1937) MARRONI Federica (Roma 16.02.1973) MAZZEO Marina (Bari 17.05.1975) MELLERIO Alessandro (Roma 22.05.1965) MULLER Domenico (Soriano Calabro 13.07.1938) PALMIERO Michele (Napoli 15.07.1972) PELOSI Maria Graziella (Varese 02.10.1930) PORTARO Elda (Avellino 26.05.1949) SUPPA Maria Paola (Roma 14.03.1974) TORRIERO Gianluca (Milano 28.01.1971) VALENTINI Matteo (Roma 14.11.1972) 07.01.2010 14.01.2010 07.01.2010 21.01.2010 14.01.2010 07.01.2010 21.01.2010 21.01.2010 14.01.2010 21.01.2010 07.01.2010 14.01.2010 14.01.2010 07.01.2010 14.01.2010 14.01.2010 07.01.2010 07.01.2010 14.01.2010 07.01.2010 07.01.2010 14.01.2010 14.01.2010 14.01.2010 07.01.2010 CANCELLAZIONI PER TRASFERIMENTO DE FALCO Giuseppe (Potenza 20.02.1966) trasf. Potenza VENDITTI Primula (Sora 31.01.1973) trasf. Cassino 21.01.2010 07.01.2010 NUOVE ISCRIZIONI – FEBBRAIO 2010 ALBO ORDINARIO ADAMINI Alessandra (Roma 23.02.1974) Via G.P. Da Palestrina, 19 tel. 3921085026 249 FORO ROMANO 1-2/2010 16_albi_ok.pmd 249 19.02.2010 17/08/2010, 15.02 AGGIORNAMENTO ALBO AGAMENNONE Francesca (Roma 20.10.1980) Via della Balduina, 187 tel. 06.35420744 19.02.2010 APARO Mariangela (Roma 24.09.1980) Via Nizza, 59 tel. 06.8550010 19.02.2010 ARDINO Antonia (Altamura 16.05.1982) Via Lorenzo il Magnifico, 15 tel. 3396919822 19.02.2010 ARSINI Chiara (Roma 22.03.1982) Via Flaminia, 322 tel. 06.32652234 19.02.2010 AVERSA Anna Maria (Roma 16.05.1970) Circ.ne Nomentana, 245 tel. 06.44241933 19.02.2010 BAIONI Nicola (Albano 25.06.1977) Via Lunati, 10 tel. 06.9420016 19.02.2010 BELLINA Mario (Roma 19.09.1943) Via Attilio Friggeri, 82 tel. 06.35451550 BERNARDINI Leonardo (Roma 10.05.1973) Via Lovanio, 16 tel. 3473626512 19.02.2010 BORDONI Claudia (Roma 13.05.1969) Via Carlo Mirabello, 25 tel. 06.3721072 19.02.2010 BRACCI Ivano (Roma 16.11.1976) Via Casina, 30 tel. 06.90254429 19.02.2010 BRIGIDA Adriano (Manfredonia 30.09.1982) Via Marcantonio Colonna, 54 tel. 06.3233740 19.02.2010 BRUNETTI Giulio (Roma 15.12.1982) Via Marco Besso, 36 tel. 06.845511 19.02.2010 BRUTTI Nicola (Roma 16.05.1971) Via C. Landino, 9 tel. 06.8271191 6.04.2006 BURATTI Silvia (Roma 18.04.1979) Via Cerveteri, 21 tel. 06.2591005 25.02.2010 BUSCEMI Emanuela (Roma 08.12.1974) Via A. Serpieri, 8 tel. 06.8078121 19.02.2010 BUSOLI Giorgia (Roma 27.03.1982) Corso Trieste, 192 tel. 06.8607623 19.02.2010 250 16_albi_ok.pmd 7.09.1972 FORO ROMANO 1-2/2010 250 17/08/2010, 15.02 AGGIORNAMENTO ALBO CAMPAGNA Giorgia (Roma 18.06.1978) P.za O. Marucchi, 5 tel. 06.86206396 19.02.2010 CANALE Fabiana (Roma 25.02.1977) Via Carlo Errera, 15 tel. 3284241666 19.02.2010 CAPARROTTA Antonio (Vibo Valentia 27.06.1981) Via Filippo Corridoni, 23 tel. 06.3728177 19.02.2010 CARCANO Francesca (Treviso 22.05.1982) Lung.re della Vittoria, 11 tel. 06.3723988 19.02.2010 CARFAGNA Fabrizio Maria (Roma 21.12.1979) Via Delle Fornaci, 64 tel. 06.636334 19.02.2010 CARIOTI Bruno (Soverato 22.08.1977) Via Costantino Maes, 68 tel. 06.86214150 25.02.2010 CASADONTE Bruno (Catanzaro 06.03.1978) Viale delle Provincie, 37 tel. 3470385348 19.02.2010 CASINI Alessandro (Roma 22.09.1962) Via Candia, 143 tel. 06.39754320 19.02.2010 CASTELLI Ilaria (Roma 08.07.1977) Via Niccolo’ l’Alunno, 5 tel. 06.916502603 19.02.2010 CAVALLONE Marco (Roma 22.09.1980) Circ.ne Trionfale, 1 tel. 06.4403691 19.02.2010 CENCIONI Daniele (Viterbo 31.01.1975) Via Conca d’Oro, 206 tel. 06.88643925 19.02.2010 CENTI Lucia (L’Aquila 13.12.1977) Via E.Q. Visconti, 103 tel. 06.45479250 19.02.2010 CENTONZE Stefania (Mesagne 19.10.1973) Circ.ne Trionfale, 123 tel. 06.90281076 19.02.2010 CERRI Francesca (Roma 08.09.1982) Via A. Gallonio, 1 tel. 06.44247194 19.02.2010 CERULLI IRELLI Vittorio (Roma 27.03.1983) Via Toscana, 1 tel. 06.42882373 19.02.2010 CHILOSI Andrea (Roma 08.02.1979) P.za Martiri di Belfiore, 2 tel. 06.3217796 19.02.2010 251 FORO ROMANO 1-2/2010 16_albi_ok.pmd 251 17/08/2010, 15.02 AGGIORNAMENTO ALBO CIACCI Alice (Roma 31.12.1977) Via Premuda, 6 tel. 06.39746170 19.02.2010 CICCOLO Claudia (Roma 11.11.1980) Via Cassia, 531 tel. 06.3312453 19.02.2010 CIMINELLI Silvia (Alatri 31.01.1980) Via Vigevano, 13 tel. 3478611986 19.02.2010 CIPOLLARI Simona (Roma 28.02.1979) Via Giannetto Valli, 95 tel. 3293236028 19.02.2010 CIRAMI Fabio (Roma 05.11.1976) Via Tor Vergata, 12 tel. 06.2025038 CODOGNI Federica (Roma 06.03.1979) Via Polesine, 20 tel. 06.44291607 19.02.2010 COLAPAOLI Valerio (Chieti 18.03.1980) Via C. Conti Rossini, 26 tel. 06.5132588 19.02.2010 COLTRINARI Laura (Ancona 14.06.1977) Viale Libia, 174 tel. 06.86217316 25.02.2010 CONSOLINI Alessia (Roma 18.05.1975) Via Crescenzio, 107 tel. 06.6865602 19.02.2010 COPPOLA Irene (Cast.ne delle Stivier 12.08.1981) Via R. Fauro, 62 tel. 06.8073370 19.02.2010 CORAGGIO Camilla (Roma 10.12.1981) Viale Beethoven, 50 tel. 06.5919886 19.02.2010 COSSU Silvia (Sassari 28.07.1981) Via Venti Settembre, 5 tel. 06.9318271 19.02.2010 COSTANTINI Marco (Roma 03.03.1981) Piazza Adriana, 20 tel. 06.68135896 19.02.2010 CRISTIANO Ersilia (Caserta 29.10.1982) Via Quattro Fontane, 20 tel. 3336527130 19.02.2010 DE ANGELIS Elisabetta (Roma 15.08.1977) Via Casilina, 1799/s tel. 0620761585 19.02.2010 DE CURTIS Alessandra (Roma 25.11.1980) Via Giovanni Nicotera, 29 tel. 06.32111063 19.02.2010 252 16_albi_ok.pmd 4.02.2009 FORO ROMANO 1-2/2010 252 17/08/2010, 15.02 AGGIORNAMENTO ALBO DE MEDICI Maria Simona (Paola 03.05.1981) Viale Delle Milizie, 22 tel. 06.3200137 19.02.2010 DE ROSA Roberta (Roma 19.09.1980) Via Masurio Sabino, 22 tel. 06.76909958 19.02.2010 DE STEFANI Giorgio (Nepi 03.10.1945) Via Carlo Conti Rossini, 26 tel. 06.96037234 18.01.1973 DE STEFANO Alessandro (Reggio Calabria 06.09.1978) Via Crescenzio, 91 tel. 06.68301760 19.02.2010 DE VITIS Giorgia (Roma 05.10.1982) Via Salaria, 259 tel. 06.845511 25.02.2010 DI FRANCESCO Anita (Roma 18.04.1981) Via Giuseppe Palumbo, 3 tel. 06.39739958 19.02.2010 DI GIOVAMBATTISTA Maria Luisa (Roma 28.12.1979) Via Ludovisi, 16 tel. 06.42010875 19.02.2010 DI GIOVANNI Salvatore (Napoli 08.08.1980) Via Barberini, 3 tel. 06.4746042 19.02.2010 DI LELLO Francesca (Terracina 20.07.1971) Via Coriolano, 21 tel. 3474629955 10.05.2005 DI LORENZI Luca (Roma 26.01.1983) Via Bravetta, 584 tel. 3494988783 19.02.2010 DI MAURO Elvira (Portici 18.08.1975) Viale Eritrea, 9 tel. 06.86205253 30.05.2008 DI MOLFETTA Sara (Roma 04.10.1978) Via Andrea Doria, 48 tel. 06.90282989 19.02.2010 DI NOIA Maria Antonietta (Cerignola 08.04.1973) Via Bu Meliana, 12 tel. 06.39031445 19.02.2010 DI PALMA Francesca (Roma 09.04.1977) Via Radicofani, 140 tel. 06.8802320 19.02.2010 DI SANTO Agnese (Frosinone 31.07.1978) Via Caroncini, 6 tel. 06.80692980 19.02.2010 DI VENANZIO Marco (Torino 27.11.1981) Via Crescenzio, 19 tel. 06.6872632 19.02.2010 253 FORO ROMANO 1-2/2010 16_albi_ok.pmd 253 17/08/2010, 15.02 AGGIORNAMENTO ALBO D’ORAZIO Eleonora (Roma 04.07.1980) Via Ippolito Nievo, 61 tel. 06.58332218 19.02.2010 D’OVIDIO Milli Valentina (Lanciano 31.07.1979) Via Roberto Scott, 62 tel. 06.51604680 19.02.2010 FALVO Federica (Marino 28.12.1979) Viale del Lavoro, 32 tel. 06.7914631 19.02.2010 FERRARO Gianluca (Thiene 23.05.1976) Via Gaetano Astolfi, 31 tel. 06.5575212 19.02.2010 FERRIOLO Salvatore (Aversa 31.12.1979) Via Andrea Doria, 48 tel. 06.90282989 19.02.2010 FESTA Nadia (Avellino 15.03.1973) Via Cremona, 5 tel. 3493726980 19.02.2010 FINOLEZZI Manuela (Galatina 01.07.1977) Piazza Adriana, 15 tel. 06.68803025 19.02.2010 FIORE Chiara (Roma 23.09.1976) Via Ugo de Carolis, 145 tel. 06.35341698 19.02.2010 FOCHI Natascia (Roma 16.10.1979) Circ.ne Clodia, 5 tel. 06.39732071 19.02.2010 FRISANI Dalila (Cerignola 23.07.1977) Via Fleming, 122 tel. 3470482607 19.02.2010 FUGGITTI Maurizio (Roma 12.09.1946) Via Guido d’Arezzo, 18 tel. 06.85305108 GALLI Francesca (Roma 21.09.1978) Via T. Calzecchi Onesti, 8 tel. 06.5574866 19.02.2010 GAMBALE Daniela (Avellino 03.03.1981) Viale Eritrea, 34 tel. 3337517866 19.02.2010 GENTILI Cristina (Roma 29.09.1970) Via Flaminia, 466 tel. 06.39746908 19.02.2010 GENTILI Federico (Roma 21.05.1978) Via Paolo Emilio, 57 tel. 06.98870078 19.02.2010 GENTILI Francesca (Velletri 06.05.1977) Via Cipro, 77 tel. 06.39754667 19.02.2010 254 16_albi_ok.pmd 5.07.1979 FORO ROMANO 1-2/2010 254 17/08/2010, 15.02 AGGIORNAMENTO ALBO GENTILONI SILVERI Alessandro (Roma 14.04.1983) Via Venti Settembre, 118 tel. 06.4818977 25.02.2010 GIANNUBILO Elisabetta (Roma 19.12.1974) Viale Pasteur, 5 tel. 06.5925992 19.02.2010 GIAPPICHELLI Luca (Milano 14.10.1980) Viale Liegi, 34 tel. 06.8845415 19.02.2010 GIAQUINTA Lucia (Caltagirone 05.01.1978) Piazza Conca d’Oro, 16 tel. 06.8861528 19.02.2010 GIORGIO Alessandro (Roma 20.12.1977) Via Tacito, 39 tel. 06.6877726 19.02.2010 GIULIANO Giorgio (Genova 05.01.1982) Via Dei Prefetti, 17 tel. 3289629376 25.02.2010 GRATTACASO Eneide (Battipaglia 06.03.1981) Via Zara, 16 tel. 06.44252454 19.02.2010 GUADAGNO Stefano (Roma 30.09.1983) Corso Vittorio Emanuele II, 326 tel. 06.6869538 19.02.2010 GUIDA Katia Salvatrice (Policoro 23.04.1977) Via Antonio Gallonio, 18 tel. 06.44232044 25.02.2010 IAFRATE Paolo (Sora 12.12.1978) Via Venti Settembre, 118 tel. 06.4818977 19.02.2010 INGROSSO Daniele (Galatina 12.09.1978) Via Bergamo, 32 tel. 06.85300237 19.02.2010 LAURENZANO Flavia (Roma 22.12.1978) Via di Porta Labicana, 43 tel. 3283520896 19.02.2010 LIMIDO Guido (Cosenza 11.02.1980) Via Giovanni Bettolo, 17 tel. 06.3728417 19.02.2010 MALAVASI Maria Teresa (Roma 19.05.1975) Via Carlo Poma, 4 tel. 06.3701238 19.02.2010 MARIANI Francesca Osvalda (Roma 12.12.1982) Via Arnobio, 11 tel. 3477099388 19.02.2010 MASTRORILLI Barbara (Nettuno 08.09.1972) Via S. Tommaso d’Aquino, 32 tel. 3208988261 19.02.2010 255 FORO ROMANO 1-2/2010 16_albi_ok.pmd 255 17/08/2010, 15.02 AGGIORNAMENTO ALBO MATTEUCCI Gaia (Roma 18.12.1978) Via Paraguay, 5 tel. 06.8411866 19.02.2010 MICCOLI Marianna (Roma 08.05.1978) Via E. Jenner, 48 tel. 06.53273228 19.02.2010 MOSCA Samanta (Roma 11.11.1978) Via Fausto Gullo, 59 tel. 3473432044 19.02.2010 OVIDI Riccardo (Roma 14.06.1980) Via G. Rossini, 9 tel. 06.8088244 19.02.2010 PADULA Roberta (Roma 25.02.1951) Via Valsesia, 12 tel. 3473731872 19.02.2010 PAGLIARULO Mario (Napoli 09.06.1975) Via Carlo Passaglia, 11 tel. 06.97617698 23.02.2004 PAGNANINI Francesca (Roma 19.05.1980) Via Salaria, 259 tel. 06.845511 19.02.2010 PANZOLINI Franco (Bastia Umbra 28.12.1934) Via Ettore Arena, 101 tel. 06.5071792 18.04.1973 PARISI Carlo (Roma 02.05.1978) Via Della Costituente, 1 tel. 06.94282752 19.02.2010 PERNA Carmine (Napoli 30.03.1981) Via Po, 28/32 tel. 3393590432 19.02.2010 PERONACE Carmen (Locri 13.03.1981) Via Renato Simoni, 27 tel. 3206274267 25.02.2010 PEZZULLA Silvia (Maglie 09.09.1982) Viale Mazzini, 140 tel. 06.35404024 25.02.2010 POLZONI Barbara (Civitanova Marche 03.07.1971) Via Gradoli, 89 tel. 3495944582 19.02.2010 PRESTA Laura (Roma 16.06.1974) Via Agostino De Pretis, 86 tel. 06.478151 19.02.2010 PROIETTI Alessandra (Roma 15.02.1976) Via Rolando Vignali, 97 tel. 06.2678804 19.02.2010 PULEJO Francesca (Messina 18.07.1975) Foro Traiano, 1/a tel. 06.67161 15.02.2002 256 16_albi_ok.pmd FORO ROMANO 1-2/2010 256 17/08/2010, 15.02 AGGIORNAMENTO ALBO RASO Manuela (Roma 16.08.1976) Via Senio, 18 tel. 06.3038089 19.02.2010 RICCI Viviana (Roma 30.10.1979) Via Suor Maria Mazzarello, 46 tel. 06.98181823 25.02.2010 RICEVUTO Barbara (Roma 11.11.1975) Via Angelo Olivieri, 31 tel. 06.45420463 19.02.2010 RUSSO Rocco (Poggiardo 24.08.1978) Via Lessing, 10 tel. 06.824830 19.02.2010 SAFFONCINI Sara (Roma 11.07.1973) Via Ferentino, 43 tel. 33321589891 19.02.2010 SALATINO Giovanna (Cosenza 14.08.1980) Corso Vittorio Emanuele II, 284 tel. 06.684271 19.02.2010 SANSIVIERO Emanuele (Roma 30.12.1975) Via Ruggero Fauro, 102 tel. 06.80691426 19.02.2010 SAVERIANO Michele (Varese 19.05.1979) Via Asiago, 2 tel. 06.99700164 19.02.2010 SAVINO Floriana (Benevento 29.11.1982) Via Angelo Emo, 5 tel. 3387470658 19.02.2010 SCACCHI Vanessa (Roma 26.06.1975) Via di Torre Gaia, 14 tel. 06.20449986 19.02.2010 SCAZZIOTA Michele (Cosenza 10.09.1978) Via di Val Fiorita, 90 tel. 06.45556854 19.02.2010 SCIALPI Nicoletta (Roma 02.10.1973) Via P. Tacchini, 22 tel. 06.8070353 19.02.2010 SERRA Giuseppe (Spezzano Albanese 06.02.1946) Via Bevagna, 7 tel. 06.3340384 19.02.2010 SESSA Elvira (Salerno 02.08.1982) Via del Forte Braschi, 87 tel. 3287083811 19.02.2010 SETTE Nicoletta (Roma 04.10.1977) Via Calcutta, 45 tel. 06.5290442 19.02.2010 SORVILLO Francesco (Formia 12.09.1971) Via Taro, 25 tel. 06.85301091 19.02.2010 257 FORO ROMANO 1-2/2010 16_albi_ok.pmd 257 17/08/2010, 15.02 AGGIORNAMENTO ALBO STAJANO Raffaele (Portici 01.07.1950) Via Ragazzi del 99, 75 tel. 06.5611126 28.09.1978 STEFANIZZI Camilla (Guastalla 13.11.1982) Via degli Scipioni 268/a tel. 06.3207545 19.02.2010 STRIPPOLI Cataldo (Gioia del Colle 03.06.1970) Via Flaminia, 19 tel. 06.32652415 19.02.2010 TASSONE Loredana (Siderno 08.01.1979) Lung.re dei Mellini, 24 tel. 3391785466 19.02.2010 TINTI Francesca (Roma 04.02.1980) Viale Spartaco, 30 tel. 06.7612862 19.02.2010 TOAFF Iael (Roma 09.01.1980) Via Marsilio Ficino, 5 tel. 06.39734884 19.02.2010 TORRE Anna Lucia (Tricase 10.03.1980) Via Vittorio Caprioli, 62 tel. 3284141401 19.02.2010 TURRI Alessandra (Finale Ligure 11.08.1981) Viale Jonio, 143 tel. 06.97271569 19.02.2010 URBANI Bruno (Roma 02.10.1972) Via Collazia, 3 tel. 06.77071070 19.02.2010 URBANI Daniele (Roma 07.11.1972) Via Tibullo, 20 tel. 06.68192763 19.02.2010 VERNI Marco Valerio (Roma 14.08.1976) Via Paolo Emilio, 34 tel. 06.32111248 19.02.2010 VISELLI Federica (Roma 03.11.1976) Via Civitavecchia, 7 tel. 06.8417434 19.02.2010 VITALE Rosamaria (Roma 09.03.1979) Viale G. Mazzini, 140 tel. 06.37515625 19.02.2010 ZICARI Roberta (Castrovillari 26.03.1982) Largo Carlo Goldoni, 47 tel. 3280526994 19.02.2010 ELENCO SPECIALE COTOGNO Deborah (Roma 11.10.1967) A.t.e.r. Provincia Di Roma 25.02.2010 Via Ruggero di Lauria, 28 - tel. 06.3986331 COTUGNO Marianne (Bourgoin 27.07.1971) Rai S.p.a. Viale G. Mazzini, 14 258 16_albi_ok.pmd 19.02.2010 FORO ROMANO 1-2/2010 258 17/08/2010, 15.02 AGGIORNAMENTO ALBO GIORDANO Carolyn Frances (Long Branch 24.04.1971) Eni S.p.a. P.le E. Mattei, 1 - tel. 06.59821 6.09.1999 LEONE Alessandra (Napoli 08.12.1969) Enel S.p.a. 16.10.1997 Viale Regnina Margerita, 137 - tel. 06.8305261 LORENZETTI Fiammetta (Roma 13.08.1970) Comune di Roma 29.07.1999 Via del Tempio di Giove, 21 - tel. 06.67104845 ELENCO SPECIALE AVVOCATI STABILITI ai sensi dell’art. 96 D.Lgs 2.2.2001 COLIZZI Giovan Matteo (Roma 14.06.1978) Viale G. Mazzini, 55 tel. 06.32609900 19.02.2010 DE MICHELI Valentina Maria Elena (Milano 01.10.1977) Viale Mazzini, 113 tel. 02.36636031 19.02.2010 PASSAGGI DALL’ELENCO SPECIALE ALL’ALBO ORDINARIO BOGEDAIN Nadine (Bautzen 16.07.1976) da Sez. Spec. D.lgs. 96/2001 DRIESSEN Marieke Germa Tonny (Weert 17.08.1974) da Sez. Spec. D.lgs. 96/2001 GAGLIARDI Angelo (Mesagne 11.03.1972) da Sez. Spec. D.lgs. 96/2001 LIZASOAIN BRANDYS Rebeca (Madrid 31.03.1975) da Sez. Spec. D.lgs. 96/2001 PEZZULLI Giuseppe (Napoli 20.12.1969) da BERS 22.02.2007 25.01.2007 9.02.2007 8.02.2007 10.10.2002 PASSAGGI DALL’ALBO ORDINARIO ALL’ELENCO SPECIALE MANCINI Marina (Ostuni 04.01.1974) a Professori Universitari RABITTI Maddalena (Modena 12.10.1971) a Professori Universitari 5.09.2002 23.09.1999 VARIAZIONI ELENCO SPECIALE GRAGLIA Federica (Roma 12.06.1969) da Asl Rmg Tivoli a Comune di Roma 30.01.1997 CANCELLAZIONI PER DECESSO ADDESSI Girolamo (Roma 07.11.1937) dec. 04.02.2010 AGOGLITTA Filippo (Castelvetrano 21.12.1929) dec. 08.01.2010 BAVARO Antonio (Mirandola 30.06.1922) dec. 25.01.2010 CUGLIARI Giuseppe (Vibo Valentia 17.11.1957) dec. 29.11.2009 DE LEVA Francesco (Roma 26.01.1927) dec. 04.10.2009 MATTIOLI Luigi (Roma 19.06.1937) dec. 02.01.2009 25.02.2010 19.02.2010 19.02.2010 19.02.2010 19.02.2010 19.02.2010 CANCELLAZIONI A DOMANDA AGOSTINI Benedetta (Roma 05.05.1973) CANCELLARIO D’ALENA Alessandro (Roma 21.06.1977) CARILE Domenico (Macchiagodena 20.02.1946) CIAMMAGLICHELLA Giacomo (Roma 23.12.1974) CONCETTI Alessandra (Roma 31.10.1972) DE CEGLIE Angelo Gabriele (Falcone 21.11.1941) DE FACHINETTI Giovanni (Roma 14.04.1979) 19.02.2010 19.02.2010 19.02.2010 19.02.2010 19.02.2010 19.02.2010 19.02.2010 259 FORO ROMANO 1-2/2010 16_albi_ok.pmd 259 17/08/2010, 15.02 AGGIORNAMENTO ALBO DI LORENZO Alfredo (Dinami 23.09.1921) GALLO Maria Laura (Roma 19.04.1974) LARDO Valentino (Latronico 11.04.1925) LOPARDI Sylvie (Kinshasa (zaire) 08.03.1972) MAFFEI Stefano (Roma 09.04.1976) MASTRANGELI Chiara (Roma 26.08.1973) MIGNACCA Romina (Udine 19.09.1975) NERVEGNA Alessia (Roma 29.11.1970) NISI Davide (Torino 21.04.1969) PALLOTTA Alessandra (Roma 13.07.1975) PARBUONI Marco (Roma 23.09.1977) PARRELLA Alessia (Roma 08.07.1976) PERETTO Marina (Nettuno 11.09.1965) PISCITELLI Marika (Benevento 19.01.1980) PULCINELLI Maria Cristina (Roma 22.08.1974) RISUGLIA Floriana (Lentini 01.06.1969) ROSATI Venturino (Pescorocchiano 21.04.1938) RUFINI Francesco (Roma 12.09.1930) SANTORO Stefania (Roma 06.12.1967) SESSA Luigi (Napoli 09.05.1936) TAVARNELLI Francesca Romana (Lucca 26.11.1973) TOMBOLESI Gioia (Messina 15.06.1973) VIOLA Sergio (Roma 09.09.1951) VITELLI Alessandra (Ferrandina 16.08.1970) ZAVAGLIA Daniela (Torino 06.03.1977) 19.02.2010 19.02.2010 19.02.2010 19.02.2010 19.02.2010 19.02.2010 19.02.2010 19.02.2010 19.02.2010 25.02.2010 25.02.2010 19.02.2010 19.02.2010 19.02.2010 19.02.2010 25.02.2010 19.02.2010 19.02.2010 25.02.2010 19.02.2010 19.02.2010 19.02.2010 19.02.2010 25.02.2010 19.02.2010 CANCELLAZIONI PER TRASFERIMENTO CAMELLI Francesco (Tivoli 17.08.1968) trasf. Tivoli CARTOLANO Francesco (Roma 25.03.1967) trasf. Milano CERRETA Michele (Calitri 09.06.1947) trasf. Perugia FOFFI Samuele (Roma 17.01.1975) trasf. Civitavecchia HAMILTON Amy Louise (Londra 03.06.1978) trasf. Aosta LEMBI Chiara (Pietrasanta 16.08.1976) trasf. Massa Carrara MAGGI Valentina (Palestrina 23.08.1978) trasf. Tivoli MALATINO Gina (Maratea 27.11.1978) trasf. Latina MATARRESE Luigi (Barletta 14.08.1960) trasf. Trani ROSSI Alessandra (Roma 27.07.1974) trasf. Tivoli TIMPANI Domenico (S. C. d’Aspromonte 20.06.1961) trasf. Spoleto 19.02.2010 19.02.2010 19.02.2010 19.02.2010 19.02.2010 25.02.2010 25.02.2010 19.02.2010 19.02.2010 25.02.2010 25.02.2010 CANCELLAZIONI PER IRREPERIBILITA’ VASATURO Alessandro Maria (Torino 05.07.1961) 260 16_albi_ok.pmd 19.02.2010 FORO ROMANO 1-2/2010 260 17/08/2010, 15.02 AGGIORNAMENTO ALBO NUOVE ISCRIZIONI – MARZO 2010 ALBO ORDINARIO ALAIMO Piergiorgio (Roma 21.11.1970) Viale G. Mazzini, 123 tel. 06.37512029 ANIELLO Teodolinda (Roma 17.04.1979) Via Pinerolo, 2 tel. 06.4383435 25.03.2010 BARBARO Michele (Roma 12.05.1979) Via R. Stasi, 28 tel. 3383665604 4.03.2010 BATTISTI Roberta (Roma 10.08.1982) Via Boccea, 1226 tel. 06.61597170 30.03.2010 BELLI Igino (Roma 30.06.1976) Via Illiria, 19 tel. 06.9647729 21.11.2007 BERNARDO Nicoletta (Roma 16.10.1979) Via A. Bertoloni, 29 tel. 06.8077547 BERTARELLI Francesca (Roma 06.02.1976) Via Cola di Rienzo, 190 tel. 06.6878627 30.03.2010 BERTONI Francesca Romana (Roma 17.02.1954) Via Bosio, 2 tel. 06.32609513 28.02.1997 BONOMI Francesca (Roma 31.08.1980) Viale Giulio Cesare, 95 tel. 06.3211773 BONTEMPS Bruno (Roma 25.06.1980) Via Marianna Dionigi, 57 tel. 06.44231626 11.03.2010 BROCCO Andrea (Formia 29.12.1977) Via degli Scipioni, 281/283 tel. 06.8881111 11.03.2010 CALDA Francesco (Roma 19.11.1979) Via Marianna Dionigi, 57 tel. 06.3207531 25.03.2010 CAMOCARDI Sergio (Napoli 17.03.1975) Via Cesare Arzela’, 14 tel. 06.52361986 20.03.2007 CANESTRI Roberto (Marino 14.05.1978) Via Giorgio Scalia, 22 tel. 06.64521720 4.03.2010 COMITO Francesco (Roma 17.11.1978) Via Marcello Prestinari, 9 tel. 06.632505 261 4.03.2010 4.03.2010 30.03.2010 261 FORO ROMANO 1-2/2010 16_albi_ok.pmd 4.03.2010 17/08/2010, 15.02 AGGIORNAMENTO ALBO CONDO’ Emanuele (Roma 06.04.1982) Via Fornovo, 3 tel. 06.37351837 11.03.2010 CONTE Antonio (Como 15.06.1942) Viale degli Ammiragli, 71 tel. 06.39749091 15.06.2000 CORDI’ Maria Laura (Reggio Calabria 13.06.1979) Via delle Carrozze, 3 tel. 3398665918 25.03.2010 CORMACI Donatella (Roma 27.04.1979) Via Taggia, 75 30.03.2010 D’ANGELO Valentina (Roma 24.07.1981) Piazza dei Carracci, 1 tel. 3392321454 25.03.2010 D’IPPOLITO Massimo (Cisternino 11.05.1981) Via Cicerone, 28 tel. 06.37511025 11.03.2010 DE SIMONE Massimiliano (Roma 22.12.1973) Via Garigliano, 72 tel. 06.8555918 25.03.2010 DELL’OLIO Nicola Alessandro (Milano 18.06.1981) Via Giulio Caccini, 1 tel. 06.85354946 18.03.2010 DI MARIO Alessandro (Roma 19.09.1981) Via dei Due Macelli, 66 tel. 06.688801 11.03.2010 DI MEO Cristina (Roma 05.06.1980) Via della Giuliana, 58 tel. 06.39031412 11.03.2010 DI RUZZA Annalisa (Forlimpopoli 15.01.1973) Via Calabria, 32 tel. 06.42016132 10.10.2005 DIVONA PIANELLA Filippo (Roma 04.06.1975) Via dei Gracchi, 39 tel. 06.32505320 11.03.2010 FALCIONI Lida (Fabriano 17.04.1979) Via V. Petra, 151 tel. 3479012148 25.03.2010 FANTERA Filippo (Roma 05.06.1977) Clivo di Cinna, 196 tel. 06.35340137 4.03.2010 FERONE Roberta (Avellino 04.09.1982) Via Angelo Emo, 5 tel. 3397261379 25.03.2010 FERRARI Rossana (Sestola 14.10.1954) Via Ovidio, 20 tel. 06.6865713 30.03.2010 262 16_albi_ok.pmd FORO ROMANO 1-2/2010 262 17/08/2010, 15.02 AGGIORNAMENTO ALBO FERRARO Ilaria (Roma 30.05.1983) Via Pisino, 155 tel. 06.2187432 4.03.2010 FILICE Federica (Roma 26.07.1976) Via di Trasone, 11 tel. 06.86206205 FIORELLI Beatrice (Roma 08.11.1980) Via Nizza, 11 tel. 06.4340119 4.03.2010 FLAMMINI Alessandro (Avezzano 31.05.1979) Via Ofanto, 18 tel. 06.8845822 18.03.2010 FONTANA Luca (Trento 06.02.1979) Viale Furio Camillo, 64 tel. 06.916508331 19.10.2009 FOSCHINI Carla (Tivoli 12.05.1975) Via Ennio Quirino Visconti, 90 tel. 06.3203510 11.03.2010 FRANCARDO Elisabetta (Genova 15.06.1964) Via Ovidio, 20 tel. 06.6865713 30.03.2010 FRATTA Pietro (S. Maria C. Vetere 05.06.1946) Via Campodimele, 45 tel. 06.30310543 9.07.1981 FUMARUOLO Francesca (Lanciano 28.03.1978) Via Giuseppe Ferrari, 4 tel. 06.8075779 4.03.2010 GALDIERI Lelio (Roma 23.09.1981) Via Bissolati, 76 tel. 06.6784977 18.03.2010 GALIOTO Maria Anna (Roma 23.06.1980) Viale Pasteur, 77 tel. 06.54070350 25.03.2010 GALLI Giorgio (Milano 29.10.1973) Viale A. Ciamarra, 259 tel. 3398610065 18.03.2010 GAMBARDELLA Francesca (Milano 15.08.1978) Via G. Calderini, 68 tel. 06.64520217 25.03.2010 GENTILE Antonella (Roma 28.01.1982) Via dei Pirenei, 1 tel. 06.54210619 25.03.2010 GIACANI Andrea (Roma 17.03.1978) Via Ajani, 36 tel. 06.94010255 4.03.2010 GIANFAGNA Gabriella (Roma 26.08.1963) Via Prenestina, 94 tel. 06.290255 11.03.2010 30.03.2010 263 FORO ROMANO 1-2/2010 16_albi_ok.pmd 263 17/08/2010, 15.02 AGGIORNAMENTO ALBO GIORDANO Angelo (Matera 21.11.1979) Via Natalino Sapegno, 21 tel. 06.87123223 11.03.2010 GIUGLIANO Angelo (Roma 03.01.1976) Via Tacito, 50 tel. 06.68804103 25.03.2010 GUASTELLA Sara (Roma 27.11.1977) Via Gallia Placida, 25 tel. 06.43534772 4.03.2010 INDRIOLO Ilaria (Roma 12.01.1979) Via Delle Begonie, 2 tel. 3388529540 25.03.2010 IOPPOLO Francesca (Messina 15.09.1974) C.so Vittorio Emanuele II, 229 tel. 06.6878878 25.03.2010 IOVINE Chiara (Napoli 05.01.1983) Corso di Francia, 182 tel. 06.36309410 25.03.2010 LA RUSSA Benedetto (Erice 14.04.1982) Via Ventiquattro Maggio, 43 tel. 06.46622228 11.03.2010 LANARI Domenico Massimiliano (Roma 23.05.1971) Via A. Tebaldi, 16 tel. 06.35507613 LEOTTA Tiziana (Locri 16.07.1978) Via Dino Penazzato, 29 tel. 3294293481 LIGUORI Valentina (Roma 07.06.1979) Corso Duca di Genova, 267 tel. 06.5612999 4.03.2010 LORENZI Giovanna (Roma 10.04.1970) Via Antonino Lo Surdo, 57 tel. 06.45597945 4.03.2010 LUCHINI Luchino (Barga 18.07.1959) Via D’Ovidio, 20 tel. 06.6865713 30.03.2010 MANCANIELLO Nicola (Taranto 10.01.1976) Via Coroliano, 21 tel. 3387897989 27.01.2009 MARCELLI Giuseppa (Roma 11.04.1968) Via Gabriele Napadano, 41 tel. 06.72276061 11.03.2010 MARUZZI Antonio (S. Giovanni Rotondo 13.04.1980) V.le delle Medaglie D’oro, 8 tel. 3921443982 25.03.2010 MELIS Matteo (Roma 14.01.1982) Via Brennero, 56 tel. 06.98184594 264 16_albi_ok.pmd 6.03.2009 18.03.2010 4.03.2010 FORO ROMANO 1-2/2010 264 17/08/2010, 15.02 AGGIORNAMENTO ALBO MONTI Simona (Roma 13.05.1975) Via Passo del Turchino, 74 tel. 3391511368 25.03.2010 MORODER Andrea (Ancona 23.07.1978) Via Tommaso Salvini, 49/a tel. 06.64790107 30.03.2010 MOROLLI Eleonora (Roma 04.10.1979) Via dei Gracchi, 209 tel. 06.20369913 4.03.2010 MURINO Filippo (Napoli 22.05.1975) Via Vittorio Veneto, 7 tel. 06.4884022 9.01.2004 NORRITO Simona (Mazzara del Vallo 14.01.1974) Via V. Tangorra, 12 tel. 06.36298126 10.05.2004 PACE Laura (Messina 17.12.1979) Via G. Ricci Curbastro, 34 tel. 06.5571538 18.03.2010 PANEBIANCO Antonella (Castrovillari 07.04.1978) Via Taranto, 95 Lotto D Sc.a tel. 06.77204459 4.03.2010 PANTANO Stefano (Roma 29.04.1977) V.le Regina Margherita, 269 tel. 06.44243448 30.03.2010 PELLEGRINO Cristina (Paterno’ 10.02.1978) L.go G. La Pegna, 18 tel. 06.59648449 18.03.2010 PIRONI Stefano (Roma 13.10.1974) Via di Fontana Candida, 56 tel. 06.20765911 18.03.2010 PLATEROTI Domenico (Roma 16.08.1974) Via Tacito, 50 tel. 06.6873105 31.10.2002 PRIOLO Valeria (Reggio Calabria 22.10.1977) Via Monte Amiata, 27 tel. 06.8120527 11.03.2010 PULEO Claudia (Paterno’ 23.08.1978) Via Cosseria, 2 tel. 3293085812 11.03.2010 RACITI Anna (Catania 04.06.1973) Via G. Bettolo, 17 tel. 06.3722811 25.03.2010 REPETTO Francesca (Martina Franca 10.12.1978) Via Vitaliano Brancati, 65 tel. 3483841116 30.03.2010 RIONTINO Gian Matteo (Roma 15.08.1972) Via Nicastro, 3 tel. 06.70302745 4.03.2010 265 FORO ROMANO 1-2/2010 16_albi_ok.pmd 265 17/08/2010, 15.02 AGGIORNAMENTO ALBO RUSSO Miriam (Napoli 01.05.1976) Viale Eritrea, 71 tel. 06.89533105 7.03.2006 SAGNOTTI Simone (Roma 18.12.1972) Via Edoardo Maragliano, 1 tel. 06.65740220 4.03.2010 SALSEDO Anna Maria (Pantelleria 02.03.1977) Via dell’Assunzione, 89 tel. 06.6149160 25.03.2010 SANCHEZ BLAZQUEZ Rodrigo (San Sebastian 18.09.1972) Via Carlo Conti Rossini, 13 tel. 06.5139164 19.10.2005 SOGARI Tiziana (La Spezia 16.07.1974) Via A. Valenziani, 5 tel. 06.42013022 28.11.2002 SORIANO Maria Francesca (Polla 15.07.1974) Via Vallombrosa, 32 tel. 06.8091541 24.07.2001 SURIANO Patrizia (Genova 26.10.1964) Via D’Ovidio, 20/2 tel. 06.6865713 30.03.2010 TAGLIERI Armando (Reggio Calabria 16.10.1979) Via Cardinale Caprara, 36 tel. 06.83605046 18.03.2010 TRIGILIA Salvatore (Ragusa 19.11.1978) Via Archimede, 97 tel. 06.3210546 11.03.2010 TRIPODI Andrea (Roma 18.12.1979) Via R. Fauro, 59 tel. 06.8070950 11.03.2010 VILLANI Rosa (Potenza 05.03.1978) Via Nicola Spedalieri, 13 tel. 06.64650270 18.03.2010 VILLEGAS RODRIGUEZ Susy Margarita (Lima 22.11.1958) Via dei Prati dei Papa, 15 tel. 06.39744819 28.06.2001 ZITO Nicolo’ Ettore (Palermo 21.06.1977) L.go Goldoni, 47 tel. 06.6791169 25.03.2010 ELENCO SPECIALE ANASTASIO Angela (Crotone 20.05.1974) Rai Way S.p.a. Via Teulada, 66 - tel. 06.36863265 COLAGIOVANNI Patrizia (Morcone 23.11.1964) E.n.a.c. 30.03.2010 Viale Castro Pretorio, 118 - tel. 06.445961 DIRODI Laura (Pavia 26.06.1978) Terna S.p.a. 30.03.2010 Viale Galbani, 70 - tel. 06.83138121 266 16_albi_ok.pmd 20.01.2005 FORO ROMANO 1-2/2010 266 17/08/2010, 15.02 AGGIORNAMENTO ALBO ELENCO SPECIALE AVVOCATI STABILITI ai sensi dell’art. 96 D.Lgs 2.2.2001 LINO Silvia (Roma 20.04.1979) Piazza dell’Unita’, 13 tel. 06.3225750 30.03.2010 MURATORI Franco (Roma 18.09.1966) Via Gino Funaioli, 54/56 tel. 06.51605708 18.03.2010 ORLANDO Massimo (Roma 27.10.1977) P.zza dei Mirti, 40 tel. 06.786571 25.03.2010 PASSAGGI DALL’ELENCO SPECIALE ALL’ALBO ORDINARIO DELAGRANGE Virginie (Parigi 25.05.1978) da Sezione Speciale D.lgs. 96/2001 22.03.2007 FATTOROSI BARNABA Andrea (Roma 01.02.1948) da Cassa di Risparmio di Roma 15.05.1986 PERKOVIC Svetlana (Zara 14.07.1963) da Sezione Speciale D.lgs. 96/2001 22.03.2007 PASSAGGI DALL’ALBO ORDINARIO ALL’ELENCO SPECIALE COLACINO Nicola (Reggio Calabria 05.09.1973) a Professori Universitari 14.02.2002 SELVAGGI Nicola (Roma 22.08.1975) a Professori Universitari 31.10.2002 VARIAZIONI ELENCO SPECIALE CORNACCHIA Sabrina (Chieti 05.12.1972) da A.t.a.c. S.p.a.a Roma Serv. per la Mob. 12.07.2007 DI BENEDETTO Angela (Roma 17.05.1971) da Metro Roma a A.t.a.c. S.p.a. 5.11.2009 LOMBARDO Giuseppe (Messina 03.01.1970) da Ufficio Italiano Cambi a Banca d’Italia 5.03.1998 RAPONI Francesca (Roma 01.05.1974) da Metro Roma a A.t.a.c. S.p.a. 19.10.2005 SANTORI Serena (Colleferro 18.05.1974) da Metro Roma a A.t.a.c. S.p.a. 17.12.2009 CANCELLAZIONI PER DECESSO DEL BIANCO Antonio (Porto S. Giorgio 27.02.1936) dec. 06.03.2010 GINNASI Agnese (Ronciglione 07.07.1936) dec. 01.03.2010 GIORGIONE Pietro (Ariano Irpino 02.11.1936) dec. 12.05.2009 PATANE’ Francesco (Taranto 18.09.1932) dec. 22.02.2010 11.03.2010 25.03.2010 30.03.2010 04.03.2010 CANCELLAZIONI A DOMANDA ASTORE Ermelinda (S.Croce di Magliano 27.03.1968) BALDASSARRE Paco (Terni 14.08.1969) CAMILLI Alessandro (Roma 09.08.1952) CASINI Andrea (Roma 04.02.1971) D’ANDREA Valentina (Catania 30.07.1975) D’ANGELO Laura (Roma 12.04.1976) DI GREGORIO Letizia (L’aquila 27.05.1976) FABBRICINI Enrico (Roma 07.06.1978) FASANO Francesca (Castrovillari 06.09.1982) FERRONI Andrea (Roma 01.10.1967) FILAURO Luca (Palermo 04.03.1975) FILICE Andrea (Roma 19.09.1974) LANOTTE Raffaele (Barletta 13.06.1973) 11.03.2010 30.03.2010 18.03.2010 18.03.2010 04.03.2010 04.03.2010 11.03.2010 11.03.2010 18.03.2010 25.03.2010 18.03.2010 04.03.2010 11.03.2010 267 FORO ROMANO 1-2/2010 16_albi_ok.pmd 267 17/08/2010, 15.02 AGGIORNAMENTO ALBO LEONARDI Sofia (Roma 09.05.1976) LOFOCO Michele (Roma 02.09.1949) MACCARONE Ines (Roma 22.01.1974) MACIOCE Francesca (Roma 14.04.1974) MARCANTONIO Katia (Popoli 13.08.1973) MOSCHELLA Anna Paola (Teramo 11.12.1968) PELAGGI Francesca (Roma 05.05.1971) SPINA Emanuela (Cosenza 27.11.1975) VANNELLA Angela (Cisternino 17.07.1971) ZAGARIA Mirella (Matera 20.09.1972) 18.03.2010 11.03.2010 18.03.2010 25.03.2010 18.03.2010 11.03.2010 04.03.2010 18.03.2010 30.03.2010 25.03.2010 CANCELLAZIONI PER TRASFERIMENTO AFRICA Elisa (Parma 04.04.1980) trasf. Reggio Calabria CARDILLI Maria Camilla (Roma 27.03.1973) trasf. Milano CORTESI Cesarina (Lamporecchio 13.05.1963) trasf. Pisa CRIMI Giorgia Angela Amalia (Catania 19.10.1975) trasf. Milano D’ANDREA Giovannella (Vittoria 22.04.1966) trasf. Milano FRASCELLA Daniela (Taranto 29.09.1970) trasf. Milano GINEX Alfonsa (Napoli 14.07.1971) trasf. Torino GOVERNALE Rossella (Palermo 05.05.1970) trasf. Milano LO BOSCO Luca (Roma 11.02.1975) trasf. Latina LUCIANI Gianluca (Campobasso 08.01.1978) trasf. Padova PLASTINA Erminia (Cosenza 31.08.1974) trasf. Brescia SCALFARO Luigia (Catanzaro 25.07.1972) trasf. Milano 04.03.2010 11.03.2010 30.03.2010 11.03.2010 30.03.2010 11.03.2010 30.03.2010 11.03.2010 30.03.2010 04.03.2010 11.03.2010 25.03.2010 CANCELLAZIONI PER INCOMPATIBILITA’ CAPOTOSTI Maura (Roma 19.03.1965) 30.03.2010 NUOVE ISCRIZIONI – APRILE 2010 ALBO ORDINARIO ALBANESE Domenico (Roma 28.10.1941) Via Montemignaio, 15 tel. 06.3311998 29.04.2010 AMOROSO Carlo (Napoli 02.10.1981) Via Tarvisio, 5 tel. 06.64780178 29.04.2010 BARCA Maurizio (Roma 17.01.1962) Via Sabotino, 46 tel. 06.62277651 29.04.2010 BINARELLI Laura (Roma 15.01.1979) Viale degli Ammiragli, 67 tel. 06.39761358 15.04.2010 BONI Mariapaola (Roma 23.05.1979) Via Basento, 37 tel. 06.85345449 22.04.2010 268 16_albi_ok.pmd FORO ROMANO 1-2/2010 268 17/08/2010, 15.02 AGGIORNAMENTO ALBO BONITO Giulia (Roma 22.09.1963) Viale Somalia, 289 tel. 06.86207146 14.01.1993 BOSIO Francesco Maria (Roma 09.01.1974) Via La Spezia, 43 tel. 06.70475051 11.09.2008 CAPPUCCI Giuseppantonio (S. Giovanni Rotondo 14.08.1948) Via Santa Seconda, 19 tel. 06.61550462 22.04.2010 CARELLO Giacomo (Catanzaro 12.07.1978) Via C. Morin, 1 tel. 06.37513565 22.04.2010 CARUSO Anna (Catanzaro 13.10.1978) Via Firenze, 25 tel. 06.47825619 17.01.2007 CHIERZI Francesca (Belluno 06.03.1976) Via Monte Zebio, 1 tel. 06.37351316 23.03.2005 COLANGELO Giampiero (Roma 08.03.1981) Via Piero Foscari, 70 tel. 06.8861598 15.04.2010 COPPOLA Mariacristina (Roma 19.12.1976) Via Suor Maria Mazzarello, 21 tel. 3398970560 22.04.2010 D’ETTORRE Giuseppe (Roma 02.03.1975) Via Crescenzio, 2 tel. 06.6878791 DE FELICE CICCOLI Massimo (Roma 15.06.1971) Via Migiurtinia, 12 tel. 06.86202961 15.04.2010 DEL CONTE Maria Elia (S. Giovanni Rotondo 19.06.1977) Via dei Sampietrini, 100 tel. 06.6290764 22.04.2010 DELL’UNTO Maurizio (Sora 01.05.1963) Via Dora, 1 tel. 06.8554886 17.01.1992 DOGLIANI Noemi (Roma 24.04.1980) Via Igea, 9 tel. 06.3052422 8.04.2010 ESPOSITO Ada (Torre Del Greco 07.07.1978) Via Venti Settembre, 5 tel. 06.931827633 8.04.2010 FERRI Federico Luciano (Roma 28.01.1948) Via Bevignani, 9 tel. 06.86323144 15.04.2010 FRANZINI Donatella (Roma 27.02.1967) Via Pietro Adami, 85 tel. 3384258438 15.04.2010 8.04.2010 269 FORO ROMANO 1-2/2010 16_albi_ok.pmd 269 17/08/2010, 15.02 AGGIORNAMENTO ALBO FUSCO Antonio (Napoli 11.04.1982) Via Val Trompia, 64 tel. 06.87195798 8.04.2010 GALLI Roberto (Roma 09.01.1976) Via C. Corvisieri, 17 tel. 06.83504639 22.04.2010 GIANSANTI Marta (Terni 14.03.1981) Lung.re dei Mellini, 27 tel. 06.3213645 14.01.2009 GRILLO Fabrizio (Roma 13.04.1980) P.zza Venezia, 11 tel. 06.6758231 22.04.2010 GUIDI Flavio (Pisa 01.03.1982) Via Germanico, 172 tel. 06.3200253 22.04.2010 GULINO Matteo (Clamart 24.10.1980) Via degli Orti Gianicolensi, 5 tel. 06.96845608 8.04.2010 LOTTI Alessio (Roma 30.06.1975) Via Ravenna, 9/c tel. 06.44238535 8.04.2010 MAGLIONE Clemente (Roma 21.06.1949) Via Duccio di Buoninsegna, 72 tel. 06.5042242 11.10.1979 MANCINI Paolo (Roma 08.11.1950) Via Chianti, 4 tel. 06.44240154 12.07.2001 MASTROTA Rosanna (Cerchiara Di Calabria 21.05.1974) Piazza S. Andrea della Valle, 3 tel. 06.6879257 MATTEUCCI Monica (Roma 26.06.1974) Via Nomentana, 935 tel. 06.8292872 15.04.2010 MENZELLA Nicoletta (Taranto 30.07.1973) Via Claudio Monteverdi, 16 tel. 06.8411225 22.04.2010 MONICA Ornella (Roma 20.11.1980) Via Luigi Lilio, 9 tel. 06.5193978 15.04.2010 NERI Roberta (San Giovanni Valdarno 14.04.1968) Via Carlo Mirabello, 17 tel. 06.3729108 PILUSO Ortensia Monica (Cosenza 23.12.1974) Via Otranto, 18 tel. 3925905378 21.10.2005 RAGNACCI Ivano (Albano Laziale 17.09.1981) Viale Delle Milizie, 22 tel. 06.3216741 15.04.2010 270 16_albi_ok.pmd 5.04.2005 5.03.2008 FORO ROMANO 1-2/2010 270 17/08/2010, 15.02 AGGIORNAMENTO ALBO RUGGI Manuela (Taranto 20.05.1979) Via Cipro, 47 tel. 3403433606 29.04.2010 SAMBATARO Delfo Maria (Catania 03.09.1971) Via G. Camozzi, 1 tel. 06.37350569 2.02.1999 SARA Francesca (Torino 23.05.1978) Viale Marconi, 618 tel. 06.5572669 8.04.2010 SCOTTI Giovanni Battista (Agropoli 08.07.1949) Via G.b. Falcone, 10 22.04.2010 TROIANI Giovanni (Roma 05.08.1942) Via Misurina, 51 tel. 06.3314094 22.04.2010 UDA Giannina (Alghero 10.02.1974) Viale Regina Margherita, 183 tel. 3408981345 15.04.2010 VALENTINI Marco (Roma 17.06.1979) Via Pompeo Neri, 21 tel. 06.3201953 19.10.2006 VENTRE Gaetano Antonio (S. Maria Capua Vetere 15.01.1978) Via Ettore Pais, 12 tel. 06.97606725 29.04.2010 VINCENZI Andrea (Tivoli 06.12.1972) Via Flaminia, 109 tel. 06.3226321 8.04.2010 VIOL Vinicio (Pordenone 08.08.1969) Via Panama, 52 tel. 3927318614 8.04.2010 ZUCCALA’ Paolo (Roma 23.02.1947) Via G. Squarcina, 27 tel. 06.5038845 4.09.1975 ELENCO SPECIALE CAPPARIELLO Elisabetta (Potenza 07.11.1971) Consob 7.02.2002 Via G.B. Martini, 3 - tel. 06.8477675 LO GIUDICE Salvatore (Cosenza 15.08.1966) Rai Radiotelevisione Italiana 31.07.1993 Viale Mazzini, 14 - tel. 06.36865520 RUGGIERO Luisa (Roma 08.01.1968) Finmeccanica S.p.a. 8.04.2010 Piazza Monte Grappa, 4 - tel. 06.32473226 VASSELLI Valter (Roma 14.10.1966) Finmeccanica S.p.a. 10.12.1998 Piazza Montegrappa, 4 - tel. 06.32473203 271 FORO ROMANO 1-2/2010 16_albi_ok.pmd 271 17/08/2010, 15.02 AGGIORNAMENTO ALBO ELENCO SPECIALE AVVOCATI STABILITI ai sensi dell’art. 96 D.Lgs 2.2.2001 BILIOTTI Massimiliano (Roma 28.03.1974) Via Gallese, 30 15.04.2010 CALISTRI Gianluca (Roma 08.06.1977) Via della Mendola, 51 tel. 06.69200641 15.04.2010 CERESCIOLI Lorenzo (San Severino Marche 24.08.1981) Via delle Carrozze, 44 tel. 06.69920728 15.04.2010 CHIBBARO Gianluca (Milano 25.07.1977) Via Emanuele Gianturco, 11 tel. 06.3210968 29.04.2010 FIERLI Marco (Roma 08.10.1976) Via Guido Reni, 2 tel. 06.32651716 22.04.2010 GALIERO Massimo (Napoli 29.09.1981) Via R. Malatesta, 32 tel. 06.27800805 22.04.2010 SILVESTRI Davide (Roma 03.06.1974) Viale delle Milizie, 34 tel. 06.37511230 22.04.2010 TAVERNITI Vincenzo (Roma 11.05.1977) Viale Parioli, 93 tel. 06.80691503 22.04.2010 TROZZI Lianka (Roma 20.08.1978) Viale U. Tupini, 121 tel. 06.88920312 22.04.2010 PASSAGGI DALL’ELENCO SPECIALE ALL’ALBO ORDINARIO LO COCO Ignazio (Messina 01.07.1945) da Inps MENGOZZI Marta (Roma 08.07.1973) da Professori Universitari TAKANEN Flavio (S.Margherita Ligure 27.05.1981) da Sez. Spec. D.lgs. 96/2001 4.03.1976 12.10.2000 5.04.2007 PASSAGGI DALL’ALBO ORDINARIO ALL’ELENCO SPECIALE ACQUARO Francesca (Roma 25.10.1974) a Anas S.p.a. 8.05.2008 CANCELLAZIONI PER DECESSO BATTISTA Antonio (Larino 29.04.1926) dec. 21.02.2010 DE CESARE Vincenzo (Acerra 06.10.1920) dec. 21.02.2009 FRANCIONE Antonio (Francavilla al Mare 03.08.1938) dec. 25.03.2010 MESIANO Vincenzo (Bologna 07.10.1918) dec. 25.03.2010 NOBILIO Giulia (Roma 08.07.1942) dec. 01.04.2010 TERENZIO Alessandro (Roma 27.04.1935) dec. 09.04.2010 TURINO Carlo (S. Agata di Puglia 19.01.1921) dec. 01.09.2010 272 16_albi_ok.pmd 15.04.2010 29.04.2010 29.04.2010 08.04.2010 15.04.2010 15.04.2010 29.04.2010 FORO ROMANO 1-2/2010 272 17/08/2010, 15.02 AGGIORNAMENTO ALBO CANCELLAZIONI A DOMANDA BARONE Giovanni Maria (Roma 03.10.1938) BOGEDAIN Nadine (Bautzen 16.07.1976) BONANNI Ornella (Formia 10.02.1951) CASALE Valeria (Enna 21.10.1971) CELSI Andrea (Roma 13.05.1980) DE GIOVANNI Cristiano (Roma 29.05.1974) DI FRANCESCO Gabriele (Brittoli 05.02.1949) EPIFANIO Caterina (Roma 23.12.1940) FRATTO Anna Maria (S.vito Sullo Ionio 08.02.1976 LENER Eleonora (Roma 08.07.1976) LIGUORI Matteo Francesco (Roma 04.10.1979) LITTERA Paola (Roma 21.05.1966) PRIGNANI Rossella (Pontecorvo 03.02.1979) RICCIO Massimo (Roma 08.08.1968) RINALDI Bianca (Napoli 10.05.1981) ROBERTI Antonella (Roma 21.02.1971) ROSSI Francesco (Rovereto 26.04.1971) SHERIFF Veronica Fatmata (Roma 03.12.1979) TAFARO Daniele (Roma 03.03.1978) TRADITI Fosca (Maddaloni 20.11.1978) ZANGARA Manuela (Roma 07.12.1976) 15.04.2010 08.04.2010 29.04.2010 29.04.2010 29.04.2010 08.04.2010 15.04.2010 08.04.2010 08.04.2010 29.04.2010 29.04.2010 22.04.2010 15.04.2010 29.04.2010 15.04.2010 22.04.2010 29.04.2010 08.04.2010 22.04.2010 22.04.2010 15.04.2010 CANCELLAZIONI PER TRASFERIMENTO AMERISE Carmela (Cosenza 30.08.1977) trasf. Castrovillari DALLA PRIA Anna Lucia (Milano 03.09.1976) trasf. Milano 22.04.2010 29.04.2010 273 FORO ROMANO 1-2/2010 16_albi_ok.pmd 273 17/08/2010, 15.02