Ergonomia della movimentazione dei pazienti: un ponte tra la

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Ergonomia della movimentazione dei pazienti: un ponte tra la
CONVEGNO INTERNAZIONALE
L’OSPEDALE NEL TERZO MILLENNIO
ALBA, 17-19 MAGGIO 2006
ERGONOMIA DELLA MOVIMENTAZIONE DEI
PAZIENTI: UN PONTE TRA LA PROTEZIONE
DELLA SALUTE DEI LAVORATORI E LA
QUALITÀ DELL’ASSISTENZA
ENRICO OCCHIPINTI
CEMOC-EPM
FONDAZIONE IRCCS POLICLINICO-MILANO
Washington State to Mandate Patient Lift
Equipment:
Revolutionary Legislation Protects Patients,
Removes Hazardous Lifting from Backs of
Healthcare Workers (March 2006)
Washington’s Safe Patient Handling law is the first
legislation in the United States to require hospitals to
provide mechanical lift equipment for the safe lifting and
movement of patients.
Washington’s law provides a model to mandate protection of
nurses, nursing assistants, and other healthcare workers
against injury related to manual patient lifting by the use
of modern technology designed for the task.
The new law will protect patients from unintentional pain
and injuries which sometimes occur during attempts to lift
and move patients manually.
Washington State rule
On a timeline between February 1, 2007, and January 30,
2010, Washington hospitals must take measures including
implementation of a safe patient handling policy and
acquisition of their choice of either one readily available
lift per acute care unit on the same floor, one lift for
every ten acute care inpatient beds, or lift equipment for
use by specially trained lift teams.
Hospitals will be assisted financially
with implementation of safe patient handling programs by
reduced workers’ compensation premiums and tax credits
covering the cost of purchasing mechanical lifting or other
patient handling devices.
La cornice di riferimento
Valutazione del rischio
D.Lgs 626/94
Gestione dei soggetti
con ridotte
capacità lavorative
Prevenzione dei danni da MMP e
miglioramento della
qualità dell’assistenza
Attrezzature
Titolo 3° D.Lgs 626/94
Riconoscimento
Malattie Professionali
Movimentazione manuale di carichi
D. Lgs. 626/94
TITOLO V
ART. 47 campo di applicazione
ART. 48 obblighi del datore di lavoro
ART. 49 informazione e formazione
ALLEGATO VI
elementi di riferimento (per la valutazione del
rischio)
Uso delle attrezzature da lavoro
D.Lgs. 626/94 - Titolo III
le attrezzature devono essere adeguate al
lavoro da svolgere
z per la scelta delle attrezzature si devono
considerare le caratteristiche e le
condizioni specifiche del lavoro da svolgere
z si deve assicurare al personale una idonea
informazione e formazione
z
NIOSH
1997
National Institute of Occupational Safety and Health
Relazione causale fra danno al rachide lombare
e fattore di rischio
Fattore di
di rischio
rischio
Fattore
Sollevamenti
Sollevamenti
Posture incongrue
incongrue
Posture
Lavoro fisico
fisico pesante
pesante
Lavoro
Vibrazioni Whole
Whole Body
Body
Vibrazioni
Posture fisse
fisse
Posture
Forte Evidenza
Evidenza Insuff.
Insuff.
Forte
evidenza
Evidenza
evidenza
Evidenza
(+++)
(++)
(+/-)
(+++)
(++)
(+/-)
+++
+++
+++
+++
++
++
++
++
+/+/-
APPROCCIO DEL NIOSH NELLA
VALUTAZIONE DELLE FORZE
COMPRESSIVE SUI DISCHI LOMBARI
SICURO
FINO A 350 kg
LIMITE DI AZIONE 350 (FINO A 650) kg
NECESSITA’ DI AZIONI PREVENTIVE
LIMITE MASSIMO 650 kg
LA PREVENZIONE E’ ASSOLUTAMENTE
NECESSARIA ED IMMEDIATA
Analisi biomeccanica: studi
effettuati in laboratorio
(Limite Azione 350 kg; Limite Massimo 650 kg)
Gagnon Sollevamento
Sollevamento da
da seduto
seduto aa
Gagnon
Fino aa 641
641 kg
kg
Fino
(1986) stazione
stazione eretta
eretta (peso
(peso 73kg)
73kg)
(1986)
Gagnon Spostamento
Spostamento nel
nel letto
letto (peso
(peso
Gagnon
(1987) 52kg)
52kg)
(1987)
Garg Trasferimento
Trasferimento letto
letto -Garg
(1994) carrozzina
carrozzina
(1994)
Chaffin
Chaffin
(1997)
(1997)
Sollevamento da
da seduto
seduto aa
Sollevamento
stazione eretta
eretta (peso
(peso 95kg)
95kg)
stazione
350 kg
kg
>> aa 350
Fino aa 448
448 kg
kg
Fino
1000kg
>> 1000kg
CARICO DISCALE NEL
TRASFERIMENTO DA LETTO A
CARROZZINA (PAZIENTE N.C. 70 KG)
581
600
493
MAX. LIMIT 650 kg
400
228
200
0
Manosvre scorrette
Manovre Corrette
Uso di attrezzature
ACTION LIMIT
350 kg
CARICO DISCALE
MANOVRE MANUALI E CON
ATTREZZATURA
800
600
400
747
596
597
200
0
228
269
SPOSTAMENTO
NEL LETTO
DA LETTO A
CARROZZINA
MANOVRE MANUALI
362
DA CARROZINA
A ERETTO
MANOVRE CON AUSILIO
Re s e a rch Unit
e pm
DATA FROM THE 3° SURVEY
ON WORKING CONDITIONS BY
THE DUBLIN EUROPEAN
FOUNDATION
Prevalenze standardizzate di LBP
Magora 1970 (n°=3316)
Vigili
Poste
Ind. leggera
Conducenti Bus
Agricoltori
Impieg. Banca
Industria Pesante
Infermieri
5
10
15
20
25
30
NIOSH
1994
Infortuni e malattie della colonna lombare:
N. Giornate perse x 10000 lavoratori del settore privato
Finanza, Assicurazioni ecc.
Tutte le aziende manifatturiere
Prod.letti e materassi
Estrazione di carbone
Vendita di alcolici
Manifattura delle bevande
Produzione di cibi
Trasporto su ruote
Trasporto aereo
Infermieri
0
50
100
150
200
250
300
350
FROM: A BACK INJURY P R E V E N T I O N GU I D E F O R H E A L T H
C A R E P R O V I D E R S- 1997 CAL-OSHA-CALIFORNIA
Incident rates represent the number of injuries and illnesses per one
hundred full-time employees.
FROM: A BACK INJURY PREVENTION GUIDE FOR HEALTH
CARE PROVIDERS- 1997 OSHA-CALIFORNIA
PREVALENZE DI LOW BACK PAIN
ACUTO IN POPOLAZIONI DI
RIFERIMENTO
Autore -Anno
CHAFFIN -1987
NHSI - 1988
CLEMER -1990
CLOMBINI 1996
Prevalenza di LBP
Non esposti
2,2
2,5
3,5
2,3
PREVALENZE DI EPISODI
DI LOMBALGIA ACUTA
Prevalenza di episodi di Lombalgia acuta in infermieri (n° =
3341) Studio Multicentrico Italiano 1999
8,5
Females
7,1
Males
p < 0,01
2,3
Reference
0
1
2
3
4
5
6
7
8
9
PREVALENZE DI EPISODI
DI LOMBALGIA ACUTA
Prevalenza di Lombalgie acute in infermieri (no.
2603). Secondo studio multecentrico 2000-2002
13,9
Females
14,3
Males
2,3
Reference
0
3
6%
6
9
12
15
18
LBP ACUTO per Reparti
Reparti
Geriatrie
Urologia
Chirurgie
Neurologia
Cardiologie
Ortopedia
Medicine
UCC
Infettivi
Ginec-ostetricia
Pneumologia
Ped-Neonat
Otorino
Prevalenze annuali
17%
16%
15%
13%
12%
12%
11%
10%
9%
9%
9%
7%
6%
LBP ACUTO nei Blocchi
operatori (n° 1181)
Prevalenza episodi di Lombalgia acuta
Ultimo anno
10
8
8
%
6
4
2,3
2
0
Blocchi Operatori
Gruppo di Rif.
ERNIA DISCALE
IN UNO STUDIO MULTICENTRICO ITALIANO SU
OLTRE 3000 ADDETTI ALL’ASSISTENZA
OSPEDALIERA LA PREVALENZA DI ERNIA
DISCALE (FORME DI PROTRUSIONE INCLUSE) E’
RISULTATA PARI A
4,3 %
DISTRIBUZIONE DELLE
SPONDILOARTROPATIE DI 3° GRADO
PER REPARTO
14 %
15
10
9%
8%
7,6%
5
1,6%
0
RIABILITAZ. - N=95
MEDICINE - N=647
ORTOPEDIA - N=77
CHRURGIA - N=320
REP. GERIAT.- N=1688
PEDIATRIA - N=52
0%
OCCORRENZA ALTERAZIONI
MALFORMATIVE DEL RACHIDE
IN UNO STUDIO ITALIANO SU OLTRE
3000 INFERMIERI LA PREVALENZA
GENERALE DI TUTTE LE ALTERAZIONI
MALFORMATIVE DEL RACHIDE E’
RISULTATA PARI AL 2,4%
Giudizi di idoneità e
Movimentazione Manuale
di Pazienti
In uno studio italiano su oltre 3000
infermieri la percentuale di soggetti
portatori di inidoneità (temporanea
+ permanente) alla movimentazione
di carichi è risultata pari a circa l’
8%.
(12% nelle RSA e 6,3% negli ospedali per
acuti).
Patologie del
rachide come
malattie
professionali
Nuovo decreto Ministeriale
27 aprile 2004
Elenco di malattie professionali
con obbligo di denuncia:
lista I, contenente malattie la cui origine
lavorativa e' di elevata probabilita';
lista II, contenente malattie la cui origine
lavorativa e' di limitata probabilita';
lista III, contenente malattie la cui
origine lavorativa e' possibile.
LISTA I - MALATTIE LA CUI ORIGINE LAVORATIVA E' DI
ELEVATA PROBABILITA'
GRUPPO 2 - MALATTIE DA AGENTI FISICI
03
MOVIMENTAZIONE
MANUALE DI CARICHI
SPONDILODISCOPATIE DEL
TRATTO LOMBARE
I.2.03. M47.8
ESEGUITA CON
CONTINUITA'
DURANTE IL TURNO
ERNIA DISCALE LOMBARE
I.2.03. M51.2
LAVORATIVO
Proposta nuova tabella malattie professionali di
cui articoli 3 e 211 del T.U. di cui al DPR 1124/65
SETTORE
Industria e
servizi
MALATTIA
Ernia
discale
lombare
(M 51.2)
LAVORAZIONI
PERIODO
MAX.
Lavorazioni di
1 anno
movimentazione manuale dei
carichi svolta in modo
abituale, in assenza di ausili
per almeno 5 anni.
CIRCOLARE INAIL
N° 25 del 14.04.2004
L’analisi dei casi di patologie della colonna vertebrale
denunciati all’INAIL permette di confermare che le più
comuni attività da considerarsi a rischio sono:
¾
Lavori di facchinaggio
¾
Lavori di magazzinaggio
¾ Lavoro del personale
movimentazione di pazienti
¾
Lavoro di manovale edile
sanitario
ove
è
richiesta
la
Organo: INAIL - Documento: Circolare n. 25 del 15 aprile 2004.
Oggetto:Malattie del rachide da sovraccarico biomeccanico.
Modalità di trattazione delle pratiche.
Particolarmente esemplificativi risultano i metodi di analisi:
· NIOSH7 , “Revised NIOSH equation for the design and evaluation of manual lifting tasks – 1993”, per l’analisi delle
attività che comportano sollevamento di carichi
· Snook e Ciriello, “Liberty Mutual tables for Lifting, Carrying, Pushing and Pulling”, per le attività in cui sia richiesta
azioni di traino e spinta.
Ai fini della valutazione del rischio nel personale preposto alla movimentazione e assistenza dei pazienti ospedalizzati,
utili indicazioni devono essere tratte dall’indice MAPO8 . Sulla base del valore dell’Indice di Rischio è possibile
modulare la valutazione del rischio specifico secondo fasce di gravità crescenti, come di seguito riportato.
Ai fini del riconoscimento della natura professionale della malattia, i dati della letteratura nonché la casistica
esaminata consentono di ritenere compatibile un periodo di esposizione al rischio di almeno 5 anni per gli IR ³ 3, secondo
NIOSH e Snook Ciriello, e ³ 5 secondo MAPO (indici di rischio collocati nella classe immediatamente inferiore assumono
rilevanza in presenza di periodi di esposizione particolarmente prolungati).
METODI NIOSH E SNOOK & CIRIELLO
METODO MAPO
Classe di rischio
IR
Classe di rischio
IR
Accettabile
IR < 0,75
Assente/trascurabile 0 = IR < 1.5
Minimo
0,75 = IR < 1,25
Lieve-medio
1,5 = IR < 5
Medio-alto
1,25 = IR < 3
Elevato
IR ³ 5
Eccessivo
IR ³ 3
ANALISI DEL RISCHIO DA
MOVIMENTAZIONE
MANUALE DI PAZIENTI
LA GERARCHIA D'AZIONE NELLE
STRUTTURE SANITARIE
VALUTAZIONE RISCHIO
Ausiliazione
+
Interventi organizzativi
+
Sorv. sanitaria / formazione
RIDUZIONE
RISCHIO
INDICE SINTETICO DI ESPOSIZIONE
MAPO
(valutazione integrata dei principali determinanti del rischio)
Œ
RAPPORTO NUMERICO TRA PAZIENTI
ED OPERATORI
Œ
PRESENZA/ASSENZA/INADEGUATEZZA
ATTREZZATURE
Œ
ADEGUATEZZA AMBIENTE
Œ
ADEGUATEZZA FORMAZIONE
LA LOGICA SOTTESA NEL
MAPO INDEX
Cosa determina un aumento della
frequenza di posture
incongrue/trasferimenti manuali?
RAPPORTO NUMERICO
OPERATORI/PAZIENTI
ASSENZA/CARENZA
AUSILI
CARENZA
FORMAZIONE SPECIFICA
INADEGUATEZZA
ARREDI/PERCORSI
INDICE MAPO
0,5 - 4
NC/Op
X
FS
0,5 - 1
+ PC/Op
X
FA
X
FC
0,75 - 2
X
Famb
0,75 - 1,5
X
FF
0,75 - 2
MAPO
> 5
1,5-5,0
0 – 1,5
RISCHIO ELEVATO
RISCHIO MEDIO
RISCHIO ASSENTE
TRASCURABILE
La frequenza delle operazioni di
movimentazione pazienti è
determinata,
in prima istanza dal rapporto:
N° Pazienti Non Autosufficienti
_______________________________________________________________
N° Operatori
ORGANIZZAZIONE
DEL LAVORO
PAZIENTI NON
AUTOSUFFICIENTI
NON COLLABORANTI
Carico discale
elevato
PARZIAL. COLLAB.
COLLAB
Carico discale
medio
ORGANIZZAZIONE
DEL LAVORO
COME DIMINUIRE IL
CARICO DISCALE ?
NON COLLABORANTI
SOLLEVATORI
PARZIAL. COLLAB.
AUSILI MINORI
ATTREZZATURE
GLI ASPETTI ERGONOMICI DEI
SOLLEVATORI E DEGLI AUSILI
MINORI – MAPO INDEX
• Adatti al tipo di disabilità
• Utilizzabilità per le movimentazioni
effettuate
• Adeguatezza numerica
DIMINUISCONO IL SOVRACCARICO
BIOMECCANICO DEL RACHIDE L-S
TIPOLOGIE DI
SOLLEVAPAZIENTI
SOLLEVATORE A FASCIA
TORACICA
IL LETTO ERGONOMICO
COME AUSILIO
TELI AD ALTO
SCORRIMENTO
LETTO-BARELLA
ROTAZIONE NEL LETTO
RMN
TAVOLA ALTO
SCORRIMENTO
Cintura
Ergonomica
Tavoletta
ad alto
scorrimento
ATTREZZATURE
MAPO INDEX e
CARROZZINE
• Devono facilitare la movimentazione
del paziente non autosufficiente
–
–
–
–
Ben frenabile
Braccioli estraibili
Ingombro limitato
Schienale non ingombrante
• In numero adeguato ai pazienti NA
DIMINUISCONO SIA LA FREQUENZA CHE IL
SOVRACCARICO BIOMECCANICO DEL RACHIDE L-S
L’AMBIENTE COME
ELEMENTO DI RISCHIO
• Considera i “luoghi” dove i
pazienti NA devono essere
movimentati
• Bagni per l’igiene
• Bagni per WC
• Camere di degenza
DIMINUISCE
SIA LA
FREQUENZA
INFLUISCE
SIA SULLA
FREQUENZA
CHECHE
SULIL
SOVRACCARICOBIOMECCANICO
BIOMECCANICODEL
DELRACHIDE
RACHIDELL-S
SOVRACCARICO
-S
LA MANCATA FORMAZIONE
COME ELEMENTO DI RISCHIO
• Capacità di scegliere, per ogni
tipologia di paziente, la modalità di
movimentazione meno sovraccaricante
• Capacità di utilizzo delle attrezzature
• Assunzione di posture adeguate
ORGANIZZAZIONE
DEL LAVORO
Completa inadeguatezza dei
Determinanti il rischio
( studi multicentrici 1999 e 2003)
100
80
60
40
20
E
R
M
A
FO
B
IE
M
A
ZI
O
N
N
TE
E
IN
O
ZZ
R
AR
C
U
SI
A
S
O
LL
EV
A
TO
R
LI
M
IN
.
I
0
1999
2003
Situazione e
prospettive
Anno di costruzione degli Ospedali Italiani
(1982 CNR e seguenti)
L’applicazione del 626/94
nelle strutture sanitarie
•Indagine Dipartimento della
Prevenzione del Ministero della
Sanità, 1998
•In attesa dei risultati analitici, per
la sanità, del “MONITORAGGIO 626”
attuato dalle Regioni
Diamo i Numeri !!
461.545 esposti (ISTAT 2003)
Circa 8 % idoneità limitate
Stima di circa 37.000 soggetti
con limitazioni alla MMP
Circa 8-10% di soggetti con uno o più episodi annui di
lombalgia acuta franca
Stima di oltre 700.000 giornate
di lavoro perse
Verifica
efficacia
Valutazione
rischio
A breve
termine
Interventi
strutturali
Strategie
preventive
A lungo
termine
Formazione
addestramento
operatori
Procedura di
scelta
attrezzature
Dotazione di
attrezzature
adeguate
I Pilastri (ed i costi) della
prevenzione
• Adeguata dotazione di personale
• Adeguata dotazione di sistemi di
ausiliazione
• Razionalizzazione degli spazi e dei
percorsi
• Formazione del personale
Organico
infermieristico
• Non rappresenta un costo aggiuntivo
o un nuovo investimento
• Riflette le indicazioni relative alle
norme di accreditamento
L’esempio della Regione
Lombardia
Minuti per
paziente/die
Tipo di
assistenza
120
Specialità base
140
Lungodegenza
180
Media
assistenza
Elevata
assistenza
240
300
Sub intensiva
600
Intensiva
Il costo dei sistemi
di ausiliazione
• Criteri di stima
– un sistema di ausiliazione ogni 8 posti
letto destinati a pazienti non
autosufficienti
– costo unitario per sistema di
ausiliazione pari a 6000 Euro
– 65% posti letto dedicati a pazienti non
autosufficienti
Il costo dei sistemi
di ausiliazione
Nel sistema ospedaliero pubblico si stima la
necessità di ausiliare circa 150000 posti
letto
Ne deriva una stima di fabbisogno di circa
19000 sistemi di ausiliazione
Il costo conseguente stimato (investimento)
è di 114 milioni di Euro
Il costo per la
razionalizzazione degli
spazi e dei percorsi
• Problema complesso ( non specifico)
• Affrontabile nei casi di ristrutturazione
• Non opportuni investimenti specifici
• Nel breve/medio termine utilizzare
sistemi di ausiliazione compatibili
Il costo della Formazione
(risorse interne)
• Formazione formatori = 6mila
Euro
• Costo giornata formatore
interno = 100 Euro
• In proiezione quinquennale 6
Euro/anno/operatore
L’insieme dei provvedimenti
prospettati migliora la
qualità dell’assistenza ai
pazienti
VERIFICA DI EFFICACIA:
una esperienza concreta
della ULSS di Rovigo
VERIFICA DI EFFICACIA:
esperienza della ULSS di Rovigo
Addetti ed Esposti a MMP
2000
1500
Addetti
1000
Esposti
500
0
1995
1997
1998
2000
Gli investimenti per AUSILI
in Lire
1996
1997
1998
1999
Totale
Sollevatori Ausili Minori
78.923.000
2.000.000
134.160.000 2.000.000
23.314.000 9.360.000
236.397.000 13.360.000
Totale (4 anni) degli investimenti:
249.757.00
Il costo della FORMAZIONE
in Lire
Costo ore di partecipazione ai
corsi (n=216)
Costo ore Docenti
Costo di preparazione ai corsi
Servizio Medicina Preventiva
Costo Ausili Didattici
Costo cancelleria
Totale
34.219.000
5.142.000
3.320.000
1.200.000
4.200.000
300.000
48.381.000
Le assenze dal lavoro per
patologie del rachide
1995
1997
1998
1999
GG di
% di
GG di
assenza per abbatassenza
operatore timento
2927
3,3
2102
2,17
34,2
1713
1,08
200
1716
1,06
2
Il costo per le assenze
(in Lire)
1995
1997
1998
1999
260.856.000
159.382.000
133.710.500
129.357.000
La verifica dell’utilizzo dei
Sollevatori
Operatori valutati
Uso costante e corretto
Uso saltuario
Non li utilizza
a 18 mesi
125
71,20%
25,60%
3,20%
1999
265
88,30%
10,50%
1,10%
Il bilancio costi/benefici
1996 – 1999
in Lire
• Spese totali
• Risparmio x assenza
298 milioni
530 milioni
• Risparmio effettivo 232 milioni
(120.000 Euro)
Dr. Enrico Occhipinti
Unità di Ricerca “Ergonomia della Postura e del
Movimento”
CEMOC - Fondazione IRCCS Policlinico-Mangiagalli
Via Riva Villasanta,11 – 20145- Milano (Italy)
tel. ++39-02 57995170
fax ++39-02 57995168
[email protected]
IL SOTTOSCRITTO ENRICO OCCHIPINTI
ACCONSENTE ALLA PUBBLICAZIONE E
DIVULGAZIONE SU CD DELLA PROPRIA
PRESENTE RELAZIONE DAL TITOLO
“ ERGONOMIA DELLA MOVIMENTAZIONE DEI
PAZIENTI: UN PONTE TRA LA PROTEZIONE
DELLA SALUTE DEI LAVORATORI E LA
QUALITÀ DELL’ASSISTENZA”
PRIMA, DURANTE E DOPO IL CONVEGNO
INTERNAZIONALE “L’OSPEDALE NEL TERZO
MILLENNIO”.
Enrico Occhipinti