Dicembre 2010 - Caesar Guerini
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Dicembre 2010 - Caesar Guerini
Caesar Guerini express Trofeo La Caesar Guerini emergente azienda Gardonese offre una vasta produzione realizzata con le tecnologie più aggiornate. Costi contenuti e garanzia di un prodotto di totale affidabilità al passo con i gusti e i desideri di un’ampia clientela Testo di Emanuele Tabasso - Foto di Roberto Allara L o spazio espositivo messo in mostra dalla Caesar Guerini alle fiere è assai invogliante e la cordialità dei suoi titolari assolutamente coinvolgente: in bella vista ci sono fucili delle diverse tipologie con una predilezione per i sovrapposti. Come ben si sa proprio i sovrapposti rivestono la quota maggioritaria di vendita, è il due canne più facilmente compreso dal grande pubblico, e perché rimane quello dove le macchine operatrici possono supplire in tante operazioni prima condotte dal personale specializzato. La riduzione di questi costi favorisce il mantenimento di una quota di esperta manualità per aggiustaggi e messa a punto dei particolari, per l’impiego di legni di buon livello sempre gradevoli a vedersi e qualificanti al momento del giudizio della clientela. Da un paio d’anni, precisamente dal 2008, l’azienda si è lanciata nell’impresa delle canne rigate allestendo un express proposto in due versioni: esaminiamo il Trofeo, quello di maggior rilievo dotato di cartelle lunghe, incisioni e legni appunto di notevole richiamo. La bascula La bascula è ricavata da un pressoforgiato di acciaio al NiCrMo lavorato all’utensile e successivamente cementato e temprato. Le forme aggraziate ricalcano lo stile attualmente in auge con testa superiormente spianata e con profonde scalfature anteriori da cui sporgono i seni sdoppiati ad accogliere la linea della canna superiore e dei semipiani; al di sotto appare la leggera sporgenza del rinforzo laterale sviluppato in un appagante arco a tutto sesto. La linea prosegue poi evidenziando la pronunciata bombatura del dorso di bascula con due sottili filetti: qui troviamo incassato il coperchio inferiore prolungato nel ponticello con l’inserimento della guardia e del grilletto. Sui fianchi troviamo le cartelle lunghe che non sottendono degli acciarini a doppia stanghetta, ma un abbellimento particolare: la loro giunzione alla bascula e alla calciatura è ottenuta solo con precisi incastri, senza l’ausilio di viti, lasciando quindi la superficie completamente libera all’estro dell’incisore. E i maestri della Bottega Giovanelli si sono esibiti nella loro opera con risultati che lasciamo alle immagini di illustrare compiutamente. Nella testa vediamo ancora inserita la chiave di apertura microfusa e integrale con il proprio perno: il disco è perfettamente dissimulato nella propria sede e il corpo si presenta convesso e con pulsante arrotondato, ben aderente alla codetta rastremata al cui apice sporge il tasto della sicura, di elegante disegno e comodo da azionare. Osservando la bascula separata dalle canne si nota il giro cerniera anteriore dimensionato in maniera adeguata e con i fori di passaggio delle due bacchettine di comando degli estrattori automatici; internamente sporgono i semiperni in acciaio ad alta resistenza, sostituibili dopo un lavoro intenso e prolungato (auguri a chiunque di arrivare a tanto): appoggiano su rinforzi ricavati dal massello. Più arretrati, sempre sui fianchi, si trovano gli incavi che assicurano l’estrazione primaria e si può apprezzare lo spessore delle pareti, e quindi della tavola, fattore primario di resistenza; sul fondo sporge il rialzo contro cui appoggiano i due tenoni di ampia superficie realizzando la tenuta mentre un foro centrale permette il passaggio dell’asta di armamento. Nella parte sinistra sporge la lamina a molla con cui rimettere al centro la chiave a fucile smontato: ovviamente l’abbassarsi del tenone corrispondente ottiene lo stesso effetto mandando l’arma in chiusura. Sulla faccia spianata sono praticati i fori di passaggio dei percussori e, al di sotto, sporge il tassello di bloccaggio comandato dalla chiave. 2010 96 Di25_096.indd 96 23/11/2010 16.40.23 Trofeo più 8x57 JRS Mauser BINOMIO VINCENTE 2010 97 Di25_096.indd 97 23/11/2010 16.40.32 Caesar Guerini express Trofeo Una scommessa vinta In evidenza i doppi seni, il corretto incastro della cartella senza viti di fermo, il raccordo con arco a tutto sesto tra fianco e dorso arrotondato Apprezzabile l’ovale della guardia e più che discreta la sua finitura con bordi smussati. Il grilletto liscio, largo e ben curvato, offre buon appoggio al dito di scatto Il calcio con leggera curvatura del dorso e appoggiaguancia a tre profili che ne evidenziano la linea Il calciolo in legno riportato presenta una rigatura orizzontale antiscivolo e le due viti di fissaggio correttamente a spacco medio fine e non con intaglio a croce La chiave lucidata ha corpo lungo e convesso ben aderente alla codetta di bascula; il pulsante arrotondato permette un’azione agevole per l’apertura del fucile 2010 98 Di25_096.indd 98 23/11/2010 16.41.06 La tacca di mira è regolabile a scorrimento nella coda di rondine della bindella: viene fermata dalla vite Torx anteriore. La visuale a U è posta in evidenza dalla vernice gialla Apprezzabile la modellatura dello zoccolo su cui è inserito il mirino pivottante costituito da uno spezzone di fibra ottica rossa ingabbiata nella propria base. Si regola l’alzo agendo sulla vite anteriore a contrasto con una molletta interna Si notano la profonda mortisa inferiore per il tassello di chiusura e lo spessore, fra le due canne, del semipiano. Apprezzabile la robustezza degli estrattori: all’interno si intravede la camma integrale di comando e la pastiglia rotonda di arresto Il dorso di bascula è semplice e gradevole grazie a un’indovinata curvatura e ai due stretti cordoni laterali che ne sottolineano la forma. La firma della Bottega Giovanelli appare sul ponticello e l’opera dell’incisore rifinita a mano fa bella mostra di sé sul dorso Di25_096.indd 99 All’apice posteriore della codetta è inserito il tasto scorrevole della sicura modellato con gusto e con fine puntinatura antiscivolo 20t10 2010 99 23/11/2010 16.48.50 Caesar Guerini express Trofeo Il cinghiale nel mirino L e canne Le canne in acciaio al CrMo sono rigate per rotomar- rotture. La potenza della molla lancia i bossoli a conveniente tellatura a freddo e unite con il sistema del monobloc distanza. La mezza bindella piena ha una linea superiore piana di culatta: gli attuali processi di saldatura e controllo e un raccordo anteriore garbatamente modellato: riporta i fori garantiscono la rispondenza adeguata anche con le filettati, chiusi da grani, per una comoda sistemazione dell’ottica pressioni robuste delle cartucce impiegate. L’interno presenta prescelta, ma ugualmente una spessa tacca di mira inclinata, con vuoti e pieni ben lisciati, spigoli vivi e la camera lucidata; la rad- visuale a U colorata in giallo, con una solida base inserita a coda drizzatura è stata eseguita con cura e lo si nota con la prospezione di rondine per le correzioni in scostamento. Lo stile della bindella su retta d’ombra. è ripreso nello zoccolo sopraelevato in cui è montato il mirino in Il manicotto comprende, oltre alle due sedi delle canne, la prima fibra ottica rossa ingabbiato nel suo supporto: una vite anteriore parte della bindella, i semipiani di appoggio e una contromolla interna rendono spedite le alla tavola, le fresature di scorrimento dei Questi express variazioni in verticale. Il vivo di volata ha quel gambi degli estrattori, i due ramponi po- sovrapposti sono sottile fascino delle due canne rigate appaiate: steriori con la mortisa per l’inserimento del decisamente ben rifinito l’egresso delle righe protetto da un sottile incavo conico e separato dallo zoccolino tassello e la coppia di tenoncini anteriori con orientati alla caccia di regolazione con brugola per muovere il gli acetaboli per i semiperni, detti comune- al cinghiale e lo si tassello conico interno che varia la separazione mente orecchioni. Decisamente buona la arguisce anche dai lavorazione con la parte inferiore sfaccettata calibri proposti, fra le canne. Se il lavoro viene eseguito da un e i fianchi finiti a rosette. Gli estrattori ad finalmente e esperto o in fabbrica è senz’altro una garanzia ampio arco di presa si rivelano robusti grazie saggiamente tutti per la riuscita. Da notare che le rosate sono alle camme ricavate dal pieno e al fermo europei dotati di controllate con il sistema denominato DTS® costituito da una pastiglia rotonda che evita collarino studiato dai tecnici dell’azienda. Sempre all’interno bascula notiamo una delle piste per le camme che comandano l’estrazione primaria, un semiperno con il proprio rinforzo anteriore, il giro di cerniera con i fori di passaggio delle astine di comando degli estrattori automatici Particolare della testa di bascula spianata, in cui alloggia a filo il disco della chiave, e dei doppi seni evidenziati dalla profonda scalfatura che si prolunga nel rinforzo laterale 2010 100 Di25_096.indd 100 23/11/2010 16.49.22 Gli scatti Questi express sovrapposti sono decisamente orientati alla caccia al cinghiale e lo si arguisce anche dai calibri proposti, finalmente e saggiamente tutti europei dotati di collarino. La premessa vuole motivare la scelta, in sé contrastante, del monogrillo: il due canne rigate è nato per avere due fucili in uno, dove tutti i meccanismi sono duplici e separati così da far fronte all’evenienza almeno con un colpo certo e sicuro. Se vanno in avaria entrambe le possibilità di far fuoco sarà bene che, sopravvivendo allo stupefacente accadimento, andiate di premura dallo sciamano, o dove meglio ritenete, a farvi rimettere a posto l’aura che vi circonda. Va detto che gli express, quelli a canne appaiate, erano nati per animali molto pericolosi: oggi un cinghiale robusto e incattivito può ugualmente creare gli stessi danni, ma sovente le poste sono rialzate rassicurando gli occupanti. Il sistema di sgancio vede un monogrillo inerziale a bilanciere sdoppiato: il collegamento fra bilanciere e massa, fissata alla bascula anziché al grilletto contro gli effetti di cadute, è attuato da una sferetta mobile riducendo gli attriti. I cani a rimbalzo evitano impuntamenti e sono dotati di seconda monta di sicurezza: a nostro sommesso parere è difficile che lo sgancio dovuto a un forte urto permetta al dente della stanghetta di agganciarsi al secondo incavo, ma la predisposizione c’è. Il complesso vede ancora le molle cinetiche a spirale precaricate e i percussori imbussolati, dotati della propria molletta di ritorno. Pur essendo un monogrillo non esiste ovviamente il selettore di sparo; c’è la sicura comandata da un tastino inserito sulla codetta e operante sulle tavole di scatto. Sempre entusiasmante il vivo di volata di un due canne rigate: si nota la parte esterna del sistema DTS® con tassellino sporgente e brugola per la regolazione della convergenza e l’arrotondamento a protezione delle rigature Interno bascula: nella faccia si notano i due fori dei percussori e il tassello di chiusura, sotto il tasto per la rimessa al centro della chiave e il puntone di armamento che attraversa il risalto di contrasto dei tenoni posti sotto alle canne La testa della croce con gli incavi per il comando dei pioli per l’attivazione degli estrattori automatici Parte inferiore del monobloc con lavorazione molto corretta dei quattro tenoni: posteriori di tenuta e chiusura con la sede del tassello mosso dalla chiave, anteriori con orecchioni per la rotazione delle canne 2010 101 Di25_096.indd 101 23/11/2010 16.49.46 Caesar Guerini express Trofeo Un fucile ricco di potenzialità L a calciatura Scegliere un buon noce è sempre una spesa ben fatta: si zionando correttamente il dito di scatto. L’astina ha sezione a prisma con correda il fucile di una parte importante assai gradevole raccordi arrotondati e la svasatura apicale che richiama lo stile tedesco cui alla vista e determinante per un impiego corretto. Un abbiamo accennato. L’interno si presenta molto ben lavorato, ovviamente legno con fibre compatte, orientate in linea con le forze con realizzazioni a macchina: la croce riporta un inserto intercambiabile in acciaio speciale situato nel punto di appoggio generate dallo sparo, è garanzia di lunga durata fra il tenone della canna e la croce stessa favorene assorbimento corretto del rinculo. Qui vediamo L’esame sul do così la registrazione del tiraggio. Ci sono poi il linee alla bavarese con nasello molto marcato, campo conferma puntone riportato per l’armamento della batteria, dorso appena ricurvo e guanciolo evidenziato l’apprezzamento i due pioli per l’azionamento degli estrattori dalle tre righe inferiori, calciolo in legno riportato estetico formale automatici, la bacchetta per lo svincolo a pompa con righe antiscivolo e fissato con viti brunite e estendendolo che termina in un pulsante esterno lucidato. L’ina spacco medio fine. La pistola arcuata e con la alla funzionalità cassatura ripresa a mano non presenta il fianco a coccia inclinata consente una presa salda posi- dell’insieme La 8x57 JRS Mauser Nata nel 1888 la 8 mm Mauser è considerata la progenitrice di tutte le cartucce moderne. Il primo impianto prevedeva un proiettile di calibro pari a 8,07 mm, portato già nel 1905 a 8,20 variandone la testa arrotondata in quella appuntita ancora oggi in auge e aumentando la velocità con polveri più aggiornate. La differente calibratura è tuttora rimarcata dalla lettera S (Spitzer = appuntito). Sono rimasti in uso molte armi camerate per la vecchia ordinanza e non vi si può usare, intuitivamente, la più recente pena sovrappressioni molto pericolose. La perdita di due guerre non ha certo giovato, specie l’ultima, alla diffusione di questa cartuccia tedesca in ambito venatorio dove hanno spadroneggiato per decenni i calibri americani, certo ben più numerosi, sovente più moderni. Nell’edizione italiana di Albertelli del volume Cartucce di Franck C. Barnes, datata 1978 si chiude la trattazione della cartuccia con una nota di commiato anche dai mercati europei: trascorso un trentennio c’è oggi, per contro, una notevole rivincita pur se limitata alla versione a collarino (Rand = collarino) che sta giustamente sostituendo camerature quali il .30-06 Sprg. che, validissimo per altro, si trova un po’ fuori luogo sui basculanti per la pressione di esercizio e la necessità dell’unghietta aggiuntiva di estrazione. A ben vedere i numeri espressi dalle varie versioni dell’8x57 Mauser erano, in veste militare, decisamente congrui: la riduzione della vecchia ordinanza statunitense al post bellico 7,62x51 Nato (.308 Win) avvalora la considerazione. Nella caccia una buona carabina così camerata offre un sicuro esito anche su prede consistenti, con la limitazione della traiettoria non molto tesa dopo i 200/250 m: quando però si caccia il cinghiale con ingaggio medio entro i 50 m ecco che energia, sezione di palla, moderato rinculo e basso rilevamento uniti alla facilità di spingere palle pesanti fanno considerare assai favorevolmente la scelta di questa cartuccia nei semiauto rigati (versione JS) e soprattutto nei basculanti. La RWS produce alcuni allestimenti e quello da noi impiegato per le prove con palla H Mantel da 12,1 (187 grs) ha un buon potere lesivo; altri produttori come Brenneke (ottima la palla TUG), Sellier & Bellot, Norma, Prvi Partizan e quelli in genere dell’Est Europa hanno a catalogo questo calibro che, nonostante gli anni tiene ancora banco. Le prestazioni relative alla cartuccia provata vedono una taratura ottimale, la GEE (Günstigste Einschieß Entfernung), a 157 m con la prevista freccia massima di 4 cm a 100 m e passaggi a - 8,1 cm a 200, - 23,8 a 250 e la caduta decisa di 47,3 a 300 m. Le energie in joules fornite con canna da 60 cm sono rispettivamente di 3587 alla bocca, 3189 a 50 m, 2831 a 100, 2501 a 150, 2200 a 200, 1931 a 250 e 1687 a 300. Ampiamente sufficienti come si vede per molti selvatici e con la predilezione per il cinghiale, per grosso che possa essere. 2010 102 Di25_096.indd 102 23/11/2010 16.50.22 Guida Tecnica Costruttore Caesar Guerini SrL Via A. Canossi 18/F - 25060 Marcheno (BS) - Tel 030 8966144 – Fax 030 8966147 [email protected] www.caesarguerini.it Modello Trofeo Tipo di arma Calibro Funzionamento canne basculanti e armamento automatico delle batterie Bascula integrale ricavata da pressoforgiato in acciaio legato e lavorato all’utensile Tenute e chiusure semiperni e orecchioni Canne lunghe 55 cm rigate con 4 principi destrorsi tramite martellatura a freddo – unite con monobloc di culatta e sistema di convergenza DTS® Percussione percussori flottanti imbussolati con molla di ritorno – cani a rimbalzo con doppio dente di aggancio - batterie con molle elicoidali precaricate Scatto montato sul sottoguardia – monogrillo con stecher alla francese sul primo scatto Estrattori automatici Mire mire aperte con tacca a U e mirino in fibra ottica rossa – regolabili in scostamento e altezza montate su mezza bindella piena da battuta e zoccolo sopraelevato Ottica previsto il montaggio su basi a vite Sicurezza manuale a tastino sulla codetta superiore di bascula – blocca le leve di sgancio Calciatura in legno di noce composta da due pezzi – calcio con impugnatura a pistola, appoggiaguancia rialzato calciolo in legno a vista – asta con svincolo a pompa - zigrino a passo fine rifinito manualmente Finiture parti in acciaio lucidate - canne brunite – legni con verniciatura a olio Peso 3.150 g circa Dotazione valigetta modello “Thermo” N° Catalogo Nazionale 13893 (arma classificata da caccia) Prezzo euro 4.400 La rosata di fabbrica critiche e anche il bordo arrotondato delle cartelle non vede fiati tra legno e metallo. Lo zigrino rifinito a mano e la verniciatura a olio completano il trattamento di questa componente dell’arma. La prova a fuoco e un commento In poligono abbiamo deciso di impostare la prova a fuoco su bersagli posti a 50 m sparando alcune coppiole di colpi simulando il tiro in battuta verificando poi, con altri due colpi in appoggio, la giustezza dell’assemblaggio delle canne. L’esame sul campo conferma l’apprezzamento estetico formale estendendolo alla funzionalità dell’insieme. Il fucile viene bene in mano e alla spalla, è bilanciato con la leggera tendenza ad abbassare le canne, inevitabilmente pesanti, ma per fortuna si è mantenuto il peso nei limiti di un normale sovrapposto (3,150 kg) evitando di zavorrare il calcio. Piega e deviazione rientrano nelle nostre misure, piuttosto comuni, e il doppio tiro di imbracciata si esegue con fluidità, riavendosi in un attimo dal leggero rilevamento. Scatto diretto molto buono: il dito percepisce dal grilletto il momento di sgancio e non si evidenzia alcuno strappo o collasso di retroscatto; inserendo lo stecher alla francese si accuratizza il tiro come messo in risalto dai due fori vicini, frutto precipuamente della corretta giunzione e dell’accurata regolazione delle cane. Trattiamo a parte la munizione adottata riconfermando tutto il nostro consenso per queste cartucce europee con il collarino, appositamente studiate per i basculanti dove non ci sarà necessità delle delicate unghiette aggiuntive sugli estrattori. Considerando la signorile abitudine di richiedere l’uso di fucili express intrapresa in tempi recenti da alcune pregevoli riserve dove si insidia la bestia nera, possiamo immaginare come il Guerini Trofeo abbia modo di esprimere le sue potenzialità in un ambito di tutto rispetto. Di25_096.indd 103 fucile a due canne rigate sovrapposte 8x57 JRS – a richiesta .30R Blaser – 9,3x74R 23/11/2010 16.50.37