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kari stu... SOMMARIO Tema mese LA META’ DEL MONDO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Tribu ritorna sempre! 4 Famosone DESAPARECIDOS FELICI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 10 Tvb CUORE MATTO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 12 BLOGSPHERE, INTERVISTA DOPPIA . . . . . . . . . . . . . 14 GOSSIPPONE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 16 4 Vita da stu AULE A LUCI ROSSE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 18 SI, VIAGGIARE... . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 20 DE BELLO SCOLASTICO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 21 FARE SEGA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 22 STAR TRIP . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 24 NOTE DI CLASSE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 25 Fumetto HAZ & MAT . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 26 Stile (EMO)ZIONI IN MUSICA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 34 IL SOUND CHE DA’ I BRIVIDI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 36 THE JEAN-MICHEL BASQUIAT SHOW . . . . . . . . . . . 40 SFRECCIARE SOTTOZERO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 41 10 Consumi RECENSIONI LIBRI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 43 RECENSIONI CD . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 44 RECENSIONI FILM . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 45 EVENTI NAZIONALI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 50 EVENTI LOCALI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 52 THE TRUE NAPOLI LIFE. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 58 UNA VITA DA DJ. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 59 Speciale PLAY BY MULTIPLAYER.IT. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 46 12 20 18 26 3 34 Anno nuovo, Tribu nuovo! Se l’Epifania tutte le feste si porta via la riapertura delle scuole come al solito si accompagna alla più dolce delle consolazioni, ecco per voi un Tribu fresco fresco di stampa. Coloratissimo e molto caldo, che riprende le atmosfere accoglienti di luoghi lontani. Il Sud come posto fisico, oltre l’equatore, il Sud come simbolo di tutto ciò che è lontano, diverso e misterioso, è il tema di questo numero. Il Sud è il luogo verso cui i Negrita, famosoni di questo numero, si sono diretti durante il loro viaggio di rinnovamento, leggi l’intervista a pagina 10. Il Sud è per gli stu un luogo pieno di contraddizioni e problemi su cui interrogarsi, leggi le loro opinioni da pagina 5. Di sicuro l’altra metà del pianeta affascina e attira, fa riflettere e noi non ci siamo tirati indietro certi che il confronto con il diverso arricchisce sempre. Dopo il racconto delle follie d’amore degli stu, riportate attraverso la voce degli stessi protagonisti a pagina 12, passiamo alle follie dell’istituto tecnico Giorgi di Roma, dalle cui finestre delle aule si gode uno “splendido” panorama a luci rosse, avremo preso lanterne per lucciole? Per saperlo leggi l’articolo della Manu a pagina 18. Sempre la Manu risponde ai vostri dubbi nel suo angolo dedicato, a pagina 19, come fare fronte a tutti i problemi scolastici, della serie “la tua scuola crolla a pezzi?”, dillo alla Manu! Continuano poi le sempre più esilaranti avventure del De Bello Scolastico a pagina 21 e i racconti di “seghe scolastiche” degli amici di Arezzo Wave a pagina 22. Le pagine di stile sono ricche di spunti per chiunque sia alla ricerca del proprio look/life style: si va dagli Emo descritti da Valentina a pagina 34, alle dark e country ladies fotografate da Joyce a pagina 38. Passando per le recensioni e le pagine di Multiplayer arriviamo all’ultima novità del mese: l’articolo sul dj Frak. Ogni mese Luigi Cavaliere ci racconterà la vita di un centauro della notte. a pagina 59. Ricco di spirito e di testa speriamo che tutto questo bendiddio ti basti per un intero mese, fino a quando un nuovo numero non ti illuminerà d’immenso. Ola! 40 iltema delmese iltema delmese MARIOTHERED IMMAGINA UNA TERRA AL CONTRARIO, VANILLA PARLA DI “GRANDI DISTESE SENZA CONFINI” E DI “PICCOLI VILLAGGI SULLE RIVE DI UN FIUME”, MENTRE PER LALLALLERO “TORNARE CAMBIATI È FACILE DOPO AVER ESPLORATO MONDI COSÌ DIVERSI DAI NOSTRI... LA COSA DIFFICILE È COMPRENDERLI DAVVERO E FINO IN FONDO...”. SU TRIBU I PENSIERI, LE RIFLESSIONI E I SOGNI DEGLI STU SULLA VITA OLTRE L’EQUATORE 60 milioni e più di persone è la collettività allargata degli italiani nel mondo 404.330 la sono le presenze italiane in Argentina E la popolazione locale per il 50% è di origine italiana 31 meta’ deputati, 8 senatori e nel passato 10 Presidenti della Repubblica dimostrano che l’italianità è un elemento caratterizzante il tessuto socio – culturale dell’Argentina QUALCOSA SPERO CHE VENGA DISINTEGRATO PER FAR SPAZIO A QUALCOSA DI MIGLIORE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! lertus del mondo Punti di vista la immagino a testa in giù… freeware SottoSopra Guardando il mappamondo immagino che sia tutto al contrario... quindi alle isole tuamoto sono le Pizze che mangiano le persone... mariothered Paragoni All’opposto rispetto al mio flwnder76 + Ammore Immagino una vita difficile, con molte mancanze per quanto riguarda le risorse (acqua, cibo...) ma con molto più amore, più solidarietà tra le persone e meno materialismo. Sgiafuni 4 Consigli penso che ognuno almeno una volta nella vita dovrebbe andare negli stati al di sotto dell’equa- tore… non solo per fare del bene, ma soprattutto in vacanza… piccolapeste Mondo a colori Immagino grandi distese senza confini, il pulsare della natura da ogni dove. Un arcobaleno di colori vivaci mescolati insieme. Piccoli villaggi sulle rive di un fiume. Più solidarietà, meno maschere sul viso, più semplicità e gratitudine. Il sorriso di chi ancora un giorno ce l’ha fatta. Vanilla Vivere e imparare tornare cambiati è facile dopo aver esplorato mondi così diversi dai nostri… la cosa difficile è comprenderli davvero e fino in fondo… e portare con sé al rientro un po’ di una cultura così affascinante e lontana dalla nostra… ma che può comunque aiutarci a vivere meglio il “nostro” mondo. Lallallero Ascension Island L’idea che la parte del mondo a sud dell’equatore, sia diversa dal nord è completamente errata. Che si viva a nord o a sud della linea equatoriale, non cambia nulla nei ritmi giornalieri della vita o nel modo di pensare. Verissimo che ci sono posti che pochi conoscono e che certamente non fanno parte delle grande rotte turistiche. Andare in alcuni posti a volte è quasi del tutto impossibile per svariati motivi, tra questi il fatto che dei luoghi particolari siano usati come basi militari o di osservazione satellitari. Uno di questi posti, per esempio, è l’isola di Ascension, una piccola isola a circa 750 miglia marine a nord dell’isola di Sant’elena, certamente più famosa xké x circa 6 anni fu dimora di napoleone. Quando ho visto io, x la prima volta, l’isola di Ascension non era possibile andarci da turista, dopo l’abbandono da il sud è: nord . . . 19.2% l’opposto positivo del . . . . . . . 30.8% cino e mistero . . . . . . . . . fas ia sfruttamento, ingiustiz % . . . . . . . . . 38.5 . . . . . . . . . . . . e arretratezza mondo . 11.5% la metà negativa del Inchiesta su club.giovani.it/tribu 5 parte della NASA dell’isola e degli impianti militari costruiti dagli USA è possibile visitarla. Credo che nel 1990 l’isola sia stata resa accessibile al pubblico ma non è certo facile andarci anche se a differenza di tanti posti più noti, l’isola meriterebbe sì una visita ed una permanenza di almeno 8 giorni x capire i ritmi della vita che si può fare su uno scoglio al centro del sud atlantico. 3samir3 Disfattista Vuoi sapere come immagino il sud? Sul serio? ne sei sicuro? ma certo certo? giurin giurello che lo vuoi scoprire? sicuro sicuro sicuro se non sono sicuro lo divento ora lo giuro? comunque la mia risposta è semplice... NON LO IMMAGINO E FACCIO PRIMA... E SE IMMAGINO Il Brasile è il II° tra i paesi latino – americani per quanto riguarda il volume di presenza italiana 148.746 sono i residenti italiani Ritratti Al di là dell’equatore vedo bambini di colore che giocano con bamboline di pezza senza gli occhi e mitragliatrici cariche e poi una mucca scarna, che cammina barcollante in prossimità di un fiume in secca, lasciando dietro di sé l’ombra dipinta da un sole che tramonta. e un vecchio con solo qualche dente, seduto su un porticciolo, che immerge i piedi nell’acqua e ride con una fanciulla bellissima che gli ha portato una scodella di riso. Vivillepk Conflitti d’interesse io lo immagino all’opposto del mio... qui una persona sta male se non può ricomprarsi un cellulare super - avanzato, dall’altra parte del mondo c’è invece gente ke muore perché non può mangiare... BruSky Il bello e… il brutto Immagino un posto affascinante e misterioso fatto di sciamani, odore di spezie, pentoloni con liquidi colorati che bollono, tradizioni, libertà, sterminati paesaggi desertici dai colori pastello, ma immagino anche il caldo, l’afa, la povertà, le mosche, un posto dai grandi contrasti dove si può volare con la fantasia ma dove si torna anche facilmente alla realtà... snorky Venezuela, Spagna, Uruguay e Cile sono i paesi con una presenza italiana al di sotto delle 100.000 persone Il Sudafrica è il primo tra i paesi africani scelti dai nostri connazionali con 23.497 presenze Nello stato del Rio Grande do Sol 4.512 aziende sono intestate a imprenditori di origine italiana Fonte: Rapporto Migrantes Italiani nel mondo 2006 25.7% Il degli italiani si trasferirebbe in un altro paese perché offre maggiori opportunità lavorative Il 22.9% perché spinto dalla curiosità Il 14.2% perché stimolato dalla vivacità culturale Fonte: Indagine Eurispes “Un italiano su tre si trasferirebbe all’estero” del febbraio 2006 IMMAGINO UN POSTO AFFASCINANTE E MISTERIOSO FATTO DI SCIAMANI, ODORE DI SPEZIE, PENTOLONI CON LIQUIDI COLORATI CHE BOLLONO, TRADIZIONI, LIBERTÀ, STERMINATI PAESAGGI DESERTICI DAI COLORI PASTELLO, MA IMMAGINO ANCHE IL CALDO, L’AFA, LA POVERTÀ, LE MOSCHE, UN POSTO DAI GRANDI CONTRASTI DOVE SI PUÒ VOLARE CON LA FANTASIA MA DOVE SI TORNA ANCHE FACILMENTE ALLA REALTÀ meliade Solo andata Molti pensano che l’altra parte del mondo sia anche la parte nascosta di se stessi, più spontanea, naturale, selvaggia. Io generalmente la cerco e la trovo dentro me stessa, perché è lì che in realtà risiede. Tornare cambiati dopo aver conosciuto nuove culture, società può essere dannoso perché alla fine bisogna sempre tornare... Panzetta Provare per credere io sono x metà colombiana. e se avete veramente voglia di divertirvi e passare una bellissima vacanza con sole, mare cristallino e belle donne, ma anke bei ragazzi (ce ne sono di veramente stupendi) vi consiglio di visitare Cartagena che si trova sul mare dei caraibi in colombia. In quella zona hanno girato dei pezzi dei “pirati dei caraibi” il famoso film con johnny deep e orlando bloom... è veramente magnifica... e volevo specificare una cosa: la colombia non è sequestri e droga cm viene descritta dai mass media... è ovvio che se vai nei posti + malfamati della colombia te la cerchi da solo… e la droga la popolazione nn ne fa uso... la fabbricano xké sanno che piace agli europei... CynthiaVirgo 6 Se potessi… uno dei miei sogni è visitare il brasile e la colombia. Da... Mappamondo io vorrei farmi tt il giro dell’america latina! Sogni Io adoro l’America latina, sono stata in Guatemala e in ECuador, e mi piacerebbe visitare anche la Colombia. Miciomao Disinteressato io non ci andrei semplicemente perché è lontano e non saprei cosa andare a vedere non perché è lontano e basta anche l’australia è lontana ma ci andrei steven Il fascino della Savana sono di ritorno da un viaggio che mi ha regalato emozioni fortissime. Oltre ad aver dormito in campeggio nella savana con gli elefanti che mangiavano davanti alla mia tenda, ho visto tante situazioni diverse... sto pensando di ripartire… sarap Travolgente io sono stato in Kenya a fare un safari di 4 giorni, ci sono tornato per la seconda volta quest’ anno... devo dire che sono esperienze che ti cambiano la vita Calsifer Vorrei… Per paesaggi, calore umano, suggestioni, Costarica e Madagascar. M@rtino Fascino e mistero (…) il sud america è bello, ma ci sono modi di pensare davvero differenti rispetto al nord… lì la maggior parte della popolazione è legata moltissimo alle sue origini, ma da far paura, sono molto molto patriottici… ma hanno una gran cultura e l’amore per le loro radici è invidiabile… sono Paesi enormi, e ricchissimi… Alex85 W la Patria è vero, sono molto legati alla loro cultura e alla loro terra… qui in italia siamo molto legati alle radici, ma il patriottismo si vede solo quando vinciamo la coppa del mondo… per il resto ognuno pensa a fare il bene di se stesso e a fregare il prossimo (e lo stato soprattutto) in ogni modo, e sono tutti così, a partire dai pezzi più grossi per finire al più misero dei mendicanti! Cmq anche voi col patriottismo non scherzate… difendete la vostra nazione e i vostri politici anche nel torto più marcio! I paesi del sud sono molto ricchi, è vero, ma il benessere è distribuito molto male… ci sono i ricchissimi ma la maggior parte della popolazione vive nella miseria e nella criminalità. Per questo è un po’ pericoloso andarci in vacanza.. ing.LoZio Racconti di vita mi chiamo Marta (Favara) ad aprile sono Redazionale Sponsorizzato iltema delmese AL DI LÀ DELL’EQUATORE VEDO BAMBINI DI COLORE CHE GIOCANO CON BAMBOLINE DI PEZZA SENZA GLI OCCHI E MITRAGLIATRICI CARICHE E POI UNA MUCCA SCARNA, CHE CAMMINA BARCOLLANTE IN PROSSIMITÀ DI UN FIUME IN SECCA, LASCIANDO DIETRO DI SÉ L’OMBRA DIPINTA DA UN SOLE CHE TRAMONTA IO LO IMMAGINO ALL’OPPOSTO DEL MIO... QUI UNA PERSONA STA MALE SE NON PUÒ RICOMPRARSI UN CELLULARE SUPER-AVANZATO, DALL’ALTRA PARTE DEL MONDO C’È INVECE GENTE KE MUORE PERCHÉ NON PUÒ MANGIARE... 8 o a sostegno di molti progetti. stata in Kenya come volontaria presInutile dire che mi sono lanciata so un orfanotrofio (Huruma children’s in questo progetto perché credo Home). che funzioni, perché conosco Inutile dire che è stata un’esperienza magnifica, le intenzioni e le capacità di chi con me “lavora” e sono tornata contenta come non mai e profonperché penso di poter essere utile impegnandomi in damente cambiata… non so da che parte iniziare qualcosa di concreto. WcK organizza dei campi (che non è facile da raccontare; quello che posso dire non si trasformano in vacanze alternative o quelle così è che consiglio a tutti di fare un’esperienza simichiamate solidali) in cui chi partecipa può dare quello le… in un mese non si può camche meglio sa fare inserito in biare il mondo è logico ma per i un contesto già semi organizPENSO CHE OGNUNO zato e perciò sicuro e protetrapporti umani che instauri, per le ALMENO UNA VOLTA NELLA piccole cose che riesci a realizzare to… ma l’esperienza che vivi ne vale davvero la pena. Io insegnalà non è filtrata da sembrare VITA DOVREBBE ANDARE vo matematica la mattina, lavoravo denaturalizzata come spesso NEGLI STATI AL DI SOTTO nei campi e giocavo con i bambini accade.(…) DELL’EQUATORE... NON SOLO il pomeriggio… ma ognuno in base Martafavara alle sue preferenze, competenze e PER FARE DEL BENE, MA necessità contingenti può renderOn the road SOPRATTUTTO IN VACANZA si utile. Con due dei ragazzi kenioti amo viaggiare, è adrenalina che ho conosciuto là e che hanno pura, mi incuriosisce tutto quelgià lavorato presso diverse ONG abbiamo decilo che mi circonda: culture differenti, gente diversa, so di lanciarci in un progetto, quello di Workcamp libertà di pensiero diverse, è solo che ora è un bel po’ Kenya appunto. Si tratta di una ONG (registrata che non faccio un viaggio. Il mio sogno nel cassetto in Kenya) che organizza campi di volontariato in é l’America ( arizona california texas in pole position). Kenya in diversi settori, presso diverse strutture e/ maury Step up! con i brani di: Ciara f/ Chamillionaire Get Up Sean Paul f/ Keyshia Cole Give It Up To Me Kelis 80’s Joint dal 26 gennaio nei cinema Un’emozionante film sulla danza e sull’amore: sullo sfondo della metropoli due giovani cuori si incontrano e si scontrano per dare vita ad una sfida all’ultimo passo di danza Trama I mondi di Tyler e Nora non potrebbero essere più diversi fino a quando le loro vite entrano in collisione. L’unica cosa che si frappone tra Tyler ed il vuoto sono i suoi sogni di abbandonare la strada e l’unica cosa che ostacola il futuro brillante di Nora, la prima ballerina della scuola dove Tyler va a lavorare come servizio sociale, causa un problema con la legge, è il Senior Showcase. Lui è un ribelle spavaldo proveniente dalla parte degradata di Baltimora, lei una ballerina privilegiata di una scuola d’elite di arti dello spettacolo. Due destini che si uniscono stretti in un passo di danza. Lei decide di rischiare con Tyler e lui avrà una sola performance per dimostrare a Nora, e a sè stesso, di poter arrivare in alto ad una vita migliore di quanto non avesse mai immaginato. Tra di loro volano scintille che accendono una favola esilarante alimentata dall’ hip-hop per realizzare un sogno improbabile grazie all’unica chance esistente. Cast STEP UP è un affascinante movie ispirato al mondo della danza che non ha caso prevede il debutto alla regia della famosa coreografa Anne Fletcher. Il film presenta i debuttanti Channing Tatum e Jenna Dewan legati da un tenero love affair anche nella vita vera. I due hanno ufficializzato il loro amore dopo l’uscita del film negli Stati Uniti. La scintilla sarebbe scoccata proprio sul set. Fanno parte dell’esplosivo cast anche la superstar del rhythm & blues Mario che compare come aspirante musicista e a Rachel Griffiths, candidate all’Oscar® e vincitrice del Golden Globe®. Parte del cast sono anche la leggenda del rap “Heavy D” oltre a Damaine Radcliff, Drew Sidora and De’Shawn Washington. I film musicali Ispirato da film leggendari come “La Febbre del Sabato Sera”, “Fame” e “Dirty Dancing” e spinto da film più recenti che si sono avventurati nel mondo dell’ hip-hop, quali “8 Mile” e “Save The Last Dance” STEP UP è balzato subito al quinto posto nella classifica dei film musicali più visti nella storia del cinema. ti,i, tt et pe sp as aa C sa os Co n u n a u è a a è ma em ine il cin il c !! a z a n z a n d i a o,, ddi d so ss p as pa ilfamo sone Chi sono Desaparecidos felici DI MANUELA BOGGIA 10 “Continente vivo, Desaparecido, sono qua… Sotto un cielo avorio, sotto nubi porpora… Mille fuochi accesi, mille sassi sulla via… Mentre un’eco piano da lontano sale su... quaggiù” Lo cantano e lo suonano Pau, Cesare, Drigo e Franky, di ritorno da un viaggio nel sud del mondo dove sono andati a captare, annusare e masticare un altro universo. Dall’Italia alla Spagna passando per il Cile, l’Argentina, l’Uruguay e il Brasile, desaparecidos alla ricerca dell’ispirazione e della svolta creativa, chitarre in spalla, microfono in tasca e uno zaino pieno di voglia di novità. I Negrita in viaggio verso sud, ma perché andare così lontano a cercare l’ispirazione? “Negli ultimi anni in Europa non riuscivamo a trovare cose che ci elettrizzassero”, raccontano a turno e tenendo il ritmo da bravi musicisti. “Magari sentivamo una o due canzoni di un gruppo che potevano piacerci ma la cosa finiva lì, niente di veramente nuovo”. E invece l’avventura al di là dell’equatore gli ha regalato suoni e sapori da cui attingere fino ad arrivare ad un vero e proprio mutamento professionale. Chilometro dopo chilometro e giorno dopo giorno le parole e le immagini del Nuovo Mondo hanno portato il gruppo ad una definitiva maturazione, i rocker di Arezzo sono stati protagonisti di un viaggio fisico e mentale che ne ha segnato il punto di svolta, e tutto questo lo hanno voluto testimoniare offrendo al loro pubblico un cd, “L’uomo sogna di volare”, un doppio dvd “Verso sud” e un libro fotografico “Verso sud – Alla ricerca del battito perfetto”, una Sono tornati, dov’erano finiti? Pau, Cesare, Drigo e Franky, i fantastici quattro dei Negrita presentano un libro e un doppio dvd in cui raccontano per suoni e per immagini la travolgente esperienza di un viaggio nel Sud del mondo che li ha cambiati come persone e come musicisti sorta di diario per immagini di questo pellegrinaggio uscito da poco tempo e che stanno promuovendo in giro per la penisola. Ma cos’è che ha influenzato il loro cambiamento? “Soprattutto la percezione della musica, a determinate latitudini la musica non è più un prodotto. In Sudamerica, soprattutto in Brasile, la musica è un linguaggio come la parola, è una funzione primaria come il mangiare. Lì si vive la musica come un qualcosa di naturale, le persone ci nascono in mezzo. Avendo vissuto a stretto contatto con la favela ci siamo resi conto che il linguaggio usato era la percussione, usano tutto per suonare, anche i cofani delle macchine” dice Pau “Nello studio dove registravamo non avevamo un posto dove rilassarci come qui in Italia, il nostro salotto era la strada e per comunicare con gli abitanti usavamo il ritmo”. E com’è stato suonare mescolando un sound fatto di blues nordamericano e rock stile Rolling Stones, con le sonorità tipiche della tradizione sudamericana? “E’ stata una cosa abbastanza naturale, finalmente vivevamo di nuovo delle emozioni. E’ un processo che ti viene automatico, se ascolti qualcosa che ti emoziona allora lo reinterpreti attraverso la musica”. E il Sudamerica, come ha accolto il loro rock? “Con molto entusiasmo perché come dicono loro ‘la musica unisce’. Probabilmente la nazione più adatta a noi è l’Argentina perché ha una tradizione rock antica come quella europea quindi sono più predisposti al nostro sound”. Ma come fa un gruppo che è insieme da tanti anni a rimanere unito e ad avere sempre voglia di rinnovarsi? “I momenti di tensione ci sono ma si superano con la comprensione e l’amicizia. Dopo una litigata si esce più forti e di solito è dopo le più grandi litigate che sono venute fuori le cose più belle”. A quando di nuovo l’America? “In primavera torneremo per fare delle date insieme alla band argentina che ha suonato con noi quest’estate per una settimana. Ed è molto probabile che proprio a Baires cominceremo la registrazione del nuovo disco”. Il “viaggio stereo” di Pau e soci comincia ufficialmente nel 1994 ma già due anni prima i Negrita, ex Inudibili, avevano registrato alcuni demo – tape grazie ai quali avevano iniziato a far girare la loro musica. E’ circa 13 anni fa, però, che si affacciano “seriamente” sul mercato musicale con un primo vero album e cominciano a raccogliere apprezzamenti di pubblico e critica. Un successo che gli viene principalmente dal singolo “Cambio”. Il gruppo inizia così un tour in giro per l’Italia interrotto solo per la registrazione della seconda fatica musicale: “Paradisi per illusi”, dal titolo non ben augurale ma che si rivela invece un successo riuscendo a vendere più di 50mila copie. XXX è il terzo album che esce nel 1997 e segna un’importante tappa della loro carriera. Il singolo “Ho imparato a sognare” piace molto ad AldoGiovannieGiacomo che lo inseriscono nella colonna sonora del film “Tre uomini e una gamba”. Un mix di musica e comicità che va bene tanto che l’anno dopo i Negrita realizzano tutta la colonna sonora di “Così è la vita”, altro film del trio. Intanto gli instancabili lavorano al nuovo album “Reset” che esce nel ’99 ed ha uno straordinario successo tanto che l’album diventa inequivocabilmente il loro cavallo di battaglia. Sull’onda della popolarità nel 2001 esce “Radio Zombie” preceduto dal singolo “Bambole”. Il 2003 poi è un anno particolarmente importante per la band venuta da Arezzo perché partecipa al festival di Sanremo e allo stesso tempo cambia il batterista, lo storico Zama, infatti, lascia il gruppo e viene sostituito da Paolo Valli detto el Nino, che a sua volta sarà poi sostituito da Cristiano Dalla Pellegrina. Alla ricerca di nuove ispirazioni il gruppo nel 2004 parte per il Sudamerica e nel 2005 esce l’album frutto di questo viaggio oltre confine: “L’uomo sogna di volare”, che vince il disco d’oro. 11 kiedilo al doc X INFO SU SESSUALITA’, SKRIVI AL DOC: TRIBU C/O STUDENTI.IT VIA E. D’ONOFRIO, 98 00162 ROMA OPPURE MANDA UNA MAIL A [email protected] CHI SI LASCIA, CHI SI PRENDE, CHI PORTA AVANTI STORIE PARALLELE, CHI CERCA IL PRINCIPE AZZURRO E CHI LA FATINA... COME DICONO GLI STU “AL CUOR NON SI COMANDA”... EH L’AMORE, L’AMORE, A VOLTE È PROPRIO FOLLIA! cuore matto Un giorno, tra 50 anni sono fidanzata da quasi tre anni (storia seria..fedina genitori ecc...) ma dentro di me so di nn poter riuscire a dimenticare lui: un ragazzo che mi ha fatto perdere la testa otto anni fa e che oggi a distanza di cinque anni mi fa battere ancora il cuore.. dopo 2 anni che nn ci parlavamo l’anno scorso ci siamo incontrati ad un matrimonio e, su sua iniziativa , ci siamo riparlati...naturalmente il discorso ha riguardato st***e.. niente di personale.. da quel giorno capita che quasi un paio di volte al mese ci incontriamo, usciamo insieme in macchina, (di nascosto da tutti, naturalmente) e l’unica cosa che facciamo è parlare....io sinceramente gli salterei addosso e farei per ore ed ore “L’amore” con lui...come i vecchi tempi.. ma nn so come faccio a trattenermi...anche perchè lui molto spesso fa delle battute un pò..come dire...da.. SALTAMI ADDOSSO....ahhh dimenticavo anche lui è fidanzato..da 4 anni... forse già questi pensieri e i fatto di nn dire niente al mio ragazzo sembrerebbe una forma di tradimento...ma come si dice IL PRIMO AMORE NN SI SCORDA MAI Voi donne siete proprio ve la posso fare una confessione: se uniche: dai 18 ai 24 dovesse dirmi...un giorno...anche fra 50 libertine (dai 24 ai 28 anni scappi con me............andrei senza insulse) e poi dai 28 in nessuma esitazione:( su tutte mamme e spose sirede 12 o donne in carriera. Certo: quando si arriva sulla trentina la paura di rimanere zitelle diventa un’ ossessione (ovviamente per chi non opta per la carriera). Certo, “alla follia femminile non si comanda”. Bello e dannato sono fid da 1 po con un tipo davvero buono..in tutti i sensi....xo è un p inesperto riguardo a come far stare bene un ragazza come farla godere ....nn s’immagina neanche di sfiorarmi se nn prendo io l’iniziativa...vabbè....poi ho come dire un’altro ragazzo..il classico bello e dannato..k ank se t fa star male t’attac- chi di più....con lui er diciamo finit poi dopo un p k mi sono fid si è riftto sentire(LUI NNON SA K SONO FID NEMMENO ORA) e non ho saputo “resistergli”giovedì viene a casa mia... ci sa proprio fare a letto.....xo se l’ltro lo verrebbe a sapere sono c**i e io non vgl uscire da sta situazione....xk se xderei sl 1 dei due mi sentirei xs vuota...xk quello k non mi da uno me lo dà l’altro....è un casino...spero di non essre mai sgamata..... forse xo se il bello e dannato k non vuole fare la storia seria con me cambiasse idea ndrei subito da lui evitando di dire bugie a me stessa e all’altro ma cm frgli cmbiare idea??? Giubba Non ne valeva la pena stavo con una ragazza e per caso per pure caso succede di fare sesso con una mia amica,lei si innamoro io vado fuori di testa ci lasciamo entrambi con i rispettivi partner, dopo 3 mesi scopro che va a letto anche un mio amico....da li mi reputo un coglione di prima categoria...dopo di questo nno mi voglio stupire piu di nulla ragazzi e ragazze fate bene come fateeeeeeeeee marco solo a pensarci come fai a stare cn 2 xsn e non soffrire.....?io sl x averci pensato sn stata malissimo!!!x fortuna ora va tutto ok cn il mio amore... l’8 facciamo 4 mesi....pochini,ma importanti!!!! Azzurra Godeteveli! stavo con un ragazzo bellissimo dolcissimo...insomma veramente il classico ragazzo da non farsi sfuggire..ci amavamo andava tutto bene a parte il fatto che mi trascurava un pò ma solo perchè era molto impegnato..e mi sono ritro- stare con lui, è bellissimo, sa tutto, sa che sono vata a flirtare con il suo amico...classico tipo “non fidanzata, e posso parlare con tutto di lui, anche da storia seria”alla fine avevo due storie contem- se sò che il suo carattere non si concretizzerà mai poraneamente perchè tutti e due mi davano qual- nulla, poi col mio ragazzo sto veramente bene, cosa...ma alla fine ci sono rimasta inculata io per- anche se è difficile crederlo, visto che lo tradisco, chè tutti e due mi hanno lasciata...il mio consiglio ma giuro, che non so se ce la farò mai a lasciarlo... La situazione è e di goderseli tutti e due.. tanto alla fine tutte le storie Un’infatuazione può difficile, quindi finiscono...(o quasi) capisco tutti, purdurare, come nel mio caso, troppo, anche se è anche moltissimi mesi? A me mirandolina son passati molti mesi e un luogo comune Sarà scema “AL CUOR NON continuo a pensare a quel SI COMANDA”... Beh...io ho sempre mollaragazzo... Anch’io i giorni seguenti averlo conosciuto The girl to i ragazzi se pensavo che ci stavo male pensando 1 altro mi avrebbe dao di che non lo avrei più visto più... Sarò scema,ma ho Alla trentina piantato delle storie che ma pensavo che comunque Voi donne siete proprio uniessendo una infatuazione sarebbero state serie x delle che: dai 18 ai 24 storie senza sicurezza... sarebbe passata col è che noi ragazze,in partipassare del suo ricordo.. libertine(dai 24 ai colar modo siamo sensi28 insulse) e poi Ed invece... bili e sincere con noi stesdai 28 in su tutte se...se qualcosa non va lo sentiamo e non ce lo mamme e spose o donne in carriera. Certo: nascondiamo...i ragazzi fanno una o l’altra cosa... quando si arriva sulla trentina la paura di rima...cmq... Il sesso è MOLTO importante in una sto- nere zitelle diventa un’ ossessione(ovviamente ria...se uno non ci sa fare la storia crolla...il libro del p e r c h i n o n o p t a p e r l a c a r r i e r a ) . kamasutra dovrebbe essere un OBBLIGO secondo C e r t o , “ A L L A F O L L I A F E M M I NON SI COMANDA”. me!!!!...ci sono ragazzi veramente squallidi a letto!!!!! N I L E ...i belli e dannati (e a volte non sono manco erix belli!!!!) almeno hanno esperienza...ci sanno fare... Anche se cmq con loro a volte manca l’inte- Al mio fida dà fastidio sa...non c’è quel qualcosa in più che c’è con per tutto l’hanno scorso sono stato con una una persona della quale sei innamorata!!!!! ragazza interessantissima sotto tutti i punti di vista: Leonessa fisicamente niente da dire; stessi gusti in fatto di cinema, musica (rock rules!!!), arte, idealista come me, insomma la mia copia al femmilnile. Dopo Cuore diviso in due Cita, ti capisco benissimo, gia da un anno il mio un pò l’idillio finisce e ognuno si rifà una storia... cuore è diviso in due, da una parte il mio ragazzo, con un’altra persona.Nonostante ciò manteniamo una storia di 4 anni con genitori, famiglia, fedine... ottimi rapporti, forse migliori che durante la stoDall’altra un ragazzo che da 6 anni mi fa perdere la ria vera e propria. Un giorno dall’oggi al domani, testa, il mio primo bacio, da un anno ci vediamo e, come un fulmine a ciel sereno, dopo mesi di squiloltre a parlare... facciamo anche altro, è speciale li, messaggi, chiamate e roba varia un mexaggio Prendo la pillola ma ho molto ritardo Gentilissima dottoressa, ho 28 anni, sono felicemente fidanzata e prendo la pillola belara ormai da 8 mesi, il ciclo mestruale nell’ultimo mese non mi è ancora comparso (ritardo di 12 gg) e per gli ultimi 3 gg di assunzione della pillola belara mi sono comparse delle leggere perdite rosse dalla vagina sopratutto in concomitanza dei rapporti sessuali. Perchè non mi compaiono le mestruazioni? non ho ricominciato dopo la pausa di 7 gg ad assumere la nuova confezione di pillole poiché le mestruazioni non mi sono ancora venute, ma cosa devo pensare? A perché? CURA DELLA oggi ho fatto escludere DR.un SSAtest EVAper GRIMALDI * una gravidanza ed è risultato negativo, ma non è un sistema troppo affidabile!cosa posso fare? è normale che siano comparse quelle perdite di sangue, gli ultimi 3 gg dell� assunzione di belara? Grazie mille Durante l’assunzione della pillola, specie dopo alcuni mesi che si prende, può essere normale che non compaiano le mestruazioni. E’ l’effetto degli ormoni sull’endometrio. In questi casi, esclusa la gravidanza, la pillola va assunta regolarmente dopo i 7 giorni di sospensione. Potrebbe essere utile in tali casi o fare un periodo di sospensione di un paio di mesi o parlare con il tuo ginecologo e cambiare tipo di pillola. Ti consiglio in ogni caso di rifare per sicurezza un test di gravidanza. Ciao * Specialista in Ostetricia e Ginecologia Irccs Burlo Garofolo Trieste 13 laconico: “Non mi fare più squilli per chè al mio fidanzato dà fastio. E pensare che era sempre lei a cercarmi!non è da ridere?! Bat-saluti a tutti. rozo Un’infatuazione una infatuazione può durare, come nel mio caso, anche moltissimi mesi? A me son passati molti mesi e continuo a pensare a quel ragazzo... Anch’io i giorni seguenti averlo conosciuto ci stavo male pensando che non lo avrei più visto ma pensavo che comunque essendo una infatuazione sarebbe passata col passare del suo ricordo.. Ed invece... vale Redazionale Sponsorizzato Hip hop e vita da strada per il ritorno sugli schermi di un ancora sexissimo Antonio Banderas, ispirato alla vera storia del ballerino Dulaine intervista doppia 2 stu a confronto su sesso&amore from the blog sphere Angoscia! Il mondo cambia, le vite cambiano, ed evidentemente non ci si può far niente. Tutto d’un tratto ti ritrovi in altri luoghi, con altre persone, a pensare altre cose. A volte ti accorgi di essere inadeguata. A volte non ti interessa e fai tutto lo stesso. Mi sono sempre chiesta se nella vita sia possibile cambiare vita. Non lo riesco ancora a capire. Però penso di sì. Tutto sfuma, piano, lentamente, tutto va, nulla torna. La tempesta. La nebbia. Forse il sereno. Uno spiraglio c’è. E’ grande. Ma si può dimenticare tutto? Lasciare andare. Convincersi che il passato è andato e non tornerà più? E’ possibile non pensare più ai momenti andati, guardare solo avanti? E’ possibile rinnegare la propria vita? Che amarezza! Divertirsi, fare cose che da tanto volevi fare, ma sentire sempre, nel profondo di te, che la malinconia sale, è come avere l’acqua alla gola. E veder cambiare, ancora una volta, così all’improvviso, la vita, è doloroso, è scostante, è abbagliante. Ma al destino non si sfugge, il destino insegue, l’orologio va, il tempo scorre, non lo fermi, e lui ti risucchia i giorni, le ore, i minuti, ti risucchia le occasioni ed i pensieri, ti risucchia le emozioni 14 ...KI 6?... Da… littlestar ...Quante volte ti sei innamorato/a?... 1 2 importanti ...Ora sei innamorato/a?... si si ...Hai mai lasciato qualcuno/a?... si si ...Sei mai stato lasciato/a?... si certo ...Hai mai tradito?... no si... ma nn me ne pento anke se concettualmente sn contraria ...Sei mai stato tradito/a?... si nn credo ...Hai mai sofferto per amore?... si tnt volte ...Scegli: sesso, tenere amicizie oppure solo fidanzamenti ufficiali?... fidanzamenti ufficiali sesso e tenere amicizie ...Scegli: sesso, coccole oppure parole dolci?... coccole ttt e 3... ...Cos’è l’amore?... l’amore non si può spiegare, la ks più bella k c’è... l’amore parla da se... ed i sentimenti, i sorrisi e le lacrime. Tutto poi sprofonda in quella parte nascosta dell’uomo, dove non ci sono occhi per guardare, puoi solo sentire, dove tutto è buio e cieco, dove però certe cose rimbombano e graffiano. La vita, l’amore, il dolore, la felicità, non ti risparmiano: ti prendono, ti consumano, ti sbattono, ti uccidono. Ognuno ha il suo specchio in cui guardare ed il suo vuoto da colmare. Ognuno ha i suoi modi. Ognuno vive come può. Ma è così triste veder sfuggire tutto, è così triste sentirsi morire, sentir passare il tempo su di sé, come un vento, non poterlo afferrare, solo sentirlo andare, passare, non tor- nare. E’ come non respirare. Vorrei poter giungere in cima alla mia vetta e non soffocare, ma sentire la vertigine della libertà. Vorrei buttarmi ed urlare, ed in fondo non cadere, ma atterrare. Le strade prima o poi si dividono per tutti. Ma è così crudele. E’ così crudele veder andar via i tuoi pezzi di cuore. E’ così triste avere fiducia e pensare di conoscere qualcuno ed accorgersi, un giorno, che niente vale, che niente è scontato, che niente è sicuro. Nella vita non si può contare davvero su niente? Che succede qui intorno? Stiamo tutti impazzendo. ti va di ballare? Il film Antonio Banderas “Ti va di ballare” è ispirato alla vera storia di Pierre Dulaine, ex ballerino professionista di Manhattan che diventa insegnante volontario di danza in una scuola pubblica di New York. Gli studenti di questo liceo sono tutti con un passato turbolento e con problemi di giustizia alle spalle. Pierre, interpretato da Antonio Banderas, deve scontrarsi con la diffidenza dei suoi alunni, restii a farsi addomesticare a suon di passi di danza. L’entusiasmo del maestro alla fine ha però la meglio e i giovani conosceranno le gioie di ballare. Mescolando lo stile classico con le più moderne tendenze hip-hop riuscirà a creare insieme ai suoi ragazzi uno genere completamente nuovo, energizzante e assolutamente fuori dall’ordinario. Grazie all’esperienza e all’incoraggiamento di Pierre i ragazzi dimostreranno il loro talento durante una prestigiosa gara di ballo della città. I suoi hobbies sono suonare la chitarra, il pianoforte e cantare. E’ tifoso sfegatato del Real Madrid e del Milan, gioca a tennis e a calcio. In cucina adora il curry. Si dice che a Londra abbia organizzato un banchetto spendendo 700 sterline circa in curry. Per otto anni è stato sposato con l’attrice Ana Leza. Attualmente è invece marito fedele (?) di Melanie Griffith. Sono ben 11 anni ormai che Banderas e l’attrice hollywoodiana si sono scambiati le fedi. I due si sono conosciuti nel 1996 sul set di Two much e sono marito e moglie dal 14 maggio dello stesso anno. Insieme hanno anche una figlia, Estella, di nove anni. Mille pettegolezzi ruotano costantemente intorno alla coppia. Si parla spesso di una forte crisi tra i due, ma l’attore spagnolo ha sempre smentito. Nel 2001, anno in cui è stato girato Original Sin, si vociferava di una relazione segreta tra Angelina Jolie, protagonista femminile del film, e Antonio Banderas. Sia Antonio che Angelina hanno sempre proclamato la loro professionalità nel girare scene scabrose. Ultimamente Antonio ha rilasciato un’intervista sulla nota rivista Vanity Fair, in cui ha dichiarato: “Quando Melanie ed io ci siamo messi insieme, nessuno ci riteneva una coppia credibile. Forse perché lei era una star di Hollywood e io venivo dalla Spagna, forse perché ha tre anni più di me e aveva già due figli. Si pensava che saremmo durati pochi mesi, invece stiamo insieme da undici anni. Non riesco ad immaginare la mia vita senza di lei”. Conclude dicendo: “Stare abbracciati e scivolare nel sonno con mia moglie mi dà un senso di grandissima sicurezza”. Il concorso Mettiti in ballo era un concorso lanciato da www.studenti.it per tutti coloro che avessero acquistato il Dvd di “Ti va di ballare”, l’emozionante film con Antonio Banderas. Bisognava dimostrare la propria bravura nel ballo di coppia inviando video e filmati. In palio la partecipazione straordinaria al casting della rappresentazione teatrale di “Tre metri sopra il cielo, lo spettacolo”. In tantissimi hanno inviato i propri video con esibizioni di ballo e solo in quattro hanno vinto! I vincitori: [email protected] [email protected] “L’angoscia è la vertigine che ci prende di fronte alla libertà” (Kierkegaard) Da gokudende.giovani.it [email protected] [email protected] GOSS IPPONE IL NON CHIAMATEMI ERAGON E’ incredibile come il cinema fantasy dia la possibilità di mettersi alla prova a giovani attori di belle speranze, forse è uno dei generi che punta di più sulla sperimentazione per quanto riguarda i componenti dei vari cast. Edward Speleers ne è la dimostrazione vivente: ha 19 anni, una faccia pulita da bravo ragazzo e uno sguardo che entro breve farà innamorare le ragazze di mezzo mondo. Ma la cosa davvero curiosa è che, prima di questo film, Edward aveva recitato solo in qualche spettacolino messo su nel college di Eastbourne, una scuola privata che si trova nell’East Essex (Inghilterra), interpretando ruoli principali nell’Amleto e nel Riccardo III. Così si è ritrovato catapultato in un set cinematografico di primo livello, in cui nulla ha a che fare con le recite scolastiche, tranne il fatto che anche stavolta il suo ruolo è quello di protagonista: in Eragon, film tratto dal romanzo fantasy omoniom dell’italo-americano Christopher Paolini, Edward Speleers intepreta infatti proprio Eragon, il cavaliere eroe della saga, affiancato dal drago femmina Shapira. Ad affiancarlo, sul set, non c’è solo il drago ma anche un paio di grandi nomi del cinema internazionale: Brom, la guida fedele e saggia del giovane Eragon, è interpretato da Jeremy Irons, acclamatissimo attore inglese, premio Oscar come miglior interprete nel film “Il Mistero Von Bulow”, nel 1991; Re Galbatorix, il cattivo di turno, è interpretato addirittura da John Malcovich; Robert Carlyle invece interpreta Durza, braccio destro di Galbatorix. La bella di turno è l’attrice Sienna Guillory, attualmente al cinema anche in “Resident Evil: Apocalypse”, che interpreta Arya, compagna di avventure di Eragon e Brom e custode dell’uovo di drago. A questo punto viene spontaneo chiedersi come Dalle recite scolastiche al grande schermo, Edward Speleers, faccia pulita e sguardo intrigante, è il cavaliere errante sulla buona strada per diventare l’eroe dei sogni delle ragazze di mezzo mondo. Tutte in fila per essere salvate? ci è finito il giovane e inesperto Speleers dentro un film che darà filo da torcere anche alla saga di Harry Potter. La risposta è semplice: ci è finito per caso. E’ stato scelto dopo una lunghissima ricerca, sbaragliando ben 180 mila candidati. Ma quando Stefen Fangmeier, il regista, lo ha visto è stato immediatamente sicuro: è lui. Edward si è mostrato subito consapevole dell’impresa che stava per affrontare, affermando “Hanno corso un bel rischio scegliendomi! Ma ho cercato di ripagare al massimo la loro fiducia”. Ovviamente, Jeremy Irons, compagno premuroso nel film, si è subito occupato di lui anche fuori dal suo ruolo cinematografico: “Per tutto il tempo non ha fatto altro che darmi consigli, assicurarsi che andasse tutto bene. Mi ha allevato!”. Dall’altro canto, Irons ha sottolineato che non avrebbe potuto fare altrimenti in quanto lo ha da subito considerato come un figlio, e poi lo ha riempito di complimenti: “E’ incantevole, intelligente e fotogenico e si è rivelato proprio bravo”. Bello e amabile quindi, ma soprattutto bravo, che è ciò che conta veramente. Edward ha compiuto 19 anni il giorno prima dell’uscita del film nelle sale italiane, il 22 dicembre... e il successo assicurato è arrivato a fargli sia da regalo di compleanno che da regalo di Natale. (…) Ecco fatto, lo show business ha confezionato un’altra teen star, che solo qualche mese fa giocava a calcio e rugby e suonava il sassofono, come moltissimi altri ragazzi della sua età, e ora si trova ad un passo dal diventare una stella di livello internazionale. Riuscirà a replicare il successo di Daniel Radcliffe (alias Harry Potter) e di Elijah Wood (alias Frodo del Signore degli Anelli)? A cura di Jamila Campagna su www.girlpower.it 16 La tua scuola cade a pezzi? I muri fanno schifo? I bagni non funzionano? Mancano gli spazi e le aule? Disperati, sfogati e racconta la tua esperienza su tribu.giovani.it l’angolo della All’Itis Giorgi di Roma la finestra non dà sul cortile ma su un set decisamente hot. A “rallegrare” le ore di lezione sono una serie di esibizioni erotiche che, sotto gli occhi increduli degli studenti, vedono protagoniste lucciole e clienti non troppo timidi AULE A LUCI DI MANUELA BOGGIA Non si tratta dei riscaldamenti che non funzionano, dei muri che crollano o di quegli strani esseri mutanti che, in arrivo direttamente dalle fogne, si aggirano per i corridoi della scuola, questa volta il motivo della protesta è un po’diverso, all’Istituto Itis Giorgi di Roma il problema ha uno sfondo a luci rosse. Eh sì perché la scuola sembra trovarsi in una zona particolarmente interessante per il lavoro delle prostitute che la presidiano giorno e notte, un “piacevole” luogo di incontro per squillo e clienti che non si imbarazzano davanti agli sguardi sconcertati degli studenti. E non deve essere facile riuscire a concentrarsi sulla lezione mentre dalle finestre delle aule è possibile assistere a scene di incontri carnali che in altre sedi sarebbero vietate ai minori di 18. Una situazione tutt’altro che piacevole: “Per terra c’è di tutto, è pieno di profilattici” dice Luisa, 16enne del Giorgi e spettatrice involontaria.“Fino ad un anno fa qui davanti (il prato vicino la scuola n.d.r) c’era un materasso abbandonato”, racconta Andrea, “e mi è capitato più di una volta di assistere a scene di sesso tra le prostitute ed i loro clienti, magari mentre ero in aula a lezione di chimica”. “Anche quando facciamo educazione fisica fuori, nel cortile, si possono tranquillamente vedere scene di questo tipo”, incalza Antonello. Il problema di questa sconcertante situazione non è soltanto lo spettacolo a cui devono assistere ogni giorno gli studenti ma anche il degrado in ROSSE cui è lasciata la zona intorno all’Istituto, scelta come base operativa delle lucciole. “Per attraversare la strada e andare dall’altra parte a prendere l’autobus bisogna passare in un campetto abbandonato”, racconta Giulia, “e lì oltre ad esserci di tutto per terra, si può tranquillamente assistere ai loro giochetti. In più la sera è pericoloso passare, non è illuminato, io ho paura perché è successo che delle ragazze sono state anche avvicinate e infastidite dai clienti”. “Soprattutto se si esce da scuola il pomeriggio verso le 5, oppure il sabato se non fai l’ora di religione ed esci dall’Istituto da solo, è possibile che ti fermino”, racconta ancora Antonello. “Magari ti guardano mentre passi, non è bello”, dice Luisa. “E poi l’odore, la sporcizia”, incalza Matteo. Insomma la situazione non è propriamente quella che ci si aspetterebbe di trovare davanti ad una scuola, “tempio” della cultura e luogo in cui si dovrebbe poter andare senza paura di uscire quando è già buio o di rimanere da soli alla fermata dell’autobus. “E’ una situazione insostenibile”, dice la mamma di un ragazzo al II anno “dovrebbero prima di tutto dare una bella pulita qui davanti che è tutto sporco e abbandonato a se stesso. E poi fare qualcosa di serio per evitare che i ragazzi debbano assistere a certe scene”. E gli studenti del Giorgi la loro voce l’hanno fatta sentire, sono scesi in piazza per manifestare contro questo disagio cresciuto negli anni e che adesso è diventato insostenibile per degrado ed abbandono e per la presenza continua delle prostitute in prossimità dei cancelli della scuola senza differenza tra notte e giorno. “Dopo la manifestazione si sono spostate più in là sulla strada, quindi non le vediamo dalle finestre ma ci sono sempre”, racconta Giulia. “Poi è un po’ più pulito però la situazione non è cambiata più di tanto e se non ci sono altri cambiamenti è anche possibile che faremo un’altra manifestazione”. Denunce ai clienti, installazione di telecamere e blocco del traffico automobilistico, tutti i martedì e i giovedì sera, sulle strade limitrofe, questi i tentativi fatti finora per arginare il problema, ma, a quanto pare, i bollenti spiriti sono troppo bollenti da raffreddare. 18 Manu Io sn una ragazza del 3 anno del liceo artistico Leon Battista Alberti di Firenze… la mia scuola cade a pezzi qst’ anno hanno “rifatto” i bagni sl in una delle 2 sedi e sl qlli! infatti noi abbiamo una succursale e 2 sedi dv un giorno siamo in una e un giorno in un’ altra... sn 30 anni ke chiediamo la caserma abbandonata cm sede unita ma nessuno ci ascolta e siamo costretti ad andare di qua e di là tutti gli anni!! è veramente stressante!! x nn parlare delle norme d sicurezza inesistenti… pensate ke l’anno scorso il vicepreside parcheggiava la moto davanti all’ uscita d sicurezza e ke quei poki estintori esistenti stanno nascosti dai busti d gesso!! ‘na cosa allucinante!! facciamo le corna ke nn scoppi un incendio sennò li si fa la morte del topo e nn mi va l’ idea d morire dentro la scuola!! Bugibugi La mia scuola è il liceo classico M. Amari di Giarre… in provincia di Catania... beh... per quanto riguarda la sicurezza lascia molto a desiderare, c’è un ammasso di ruggine che 10 anni fa fungeva da uscita di sicurezza, poi vi è un sovraffollamento di ragazzi… figuratevi che molti sono costretti a fare lezione negli scantinati (tipo alcatraz)… poi... una palestra paragonabile alla casa degli ADAMS... ammuffita e con gli spogliatoi che al posto delle docce hanno le dimore per i topi… insomma una vera catapecchia... butterfly988 Nella mia scuola nuovissima (ha solo 2,5 anni) i muri delle classi, nella mia specialmente, sono sormontati da crepe enormi ke non penso siano le cosiddette crepe di assestamento... inoltre la demenza degli architetti li ha spinti a costruire la scuola su una falda acquifera...e nei seminterrati dove ci sarebbero i locali per i laboratori si allaga quando piove così noi non abbiamo nessun laboratorio (scienze ecc) e le attrezzature nn le comprano! inoltre costruiscono accanto una scuola nuova e questa non avrà la palestra, quindi già la mia non ce l’ha ora anche quella prevista nuova non ce l’avrà (non abbiamo nemmeno l’aula magna) mentre costruiscono la scuola nuova i rumori delle ruspe e quantaltro fanno cadere le mattonelle in bagno!! che....che....nn ho parole!! emmapotter Io frequento il liceo scientifico di Santa Teresa di Riva in provincia di Messina, vado nella sede centrale, anche se diciamo ke la scuola non è la nostra il liceo classico del Puano di Sotto ci ha dato due piani in prestito, inutile dire che siamo500 e non bastano le aule e che ogni anno ke passa aumentano gli iscritti e si dividono le aule. La segreteria è in un altro edificio, i laboratori non sappiamo cosa sono, cosa allucinante in un liceo scientifico. Ogni anno andiamo a protestare alla provincia, ci avevano promesso un piano sopra elevato ma niente... la palestra ce la presta il liceo classico, quindi non abbiamo neanke quella... i bagni sono quasi sempre rotti o inutilizzabili... piccole pulci si annidano tra i nostri banki.... ke altro dire saranno 25anni ke qsta scuola è in qste condizioni… esisto89 Ma cavolo,non si può fare un giorno di protesta collettiva???Organizzata da tutte le scuole d’Italia magari... fare un giorno di protesta tutti insieme!!!! Io della mia scuola non mi posso lamentare... sono a Bolzano, provincia autonoma... i soldi non mancano per fortuna... Però... io sinceramente se vedo ingiustizie non sto ferma.Se mobilitiamo i mass media chiamando giornalisti di tv e giornali nazionali e locali un po’ di caciara la si fa...E a chi dice che non serve a niente...stare con le mani in mano è peggio. Almeno tentare si deve. Cavolo,una protesta nazionale degli studenti verrà notata????E anche se la nostra voce durerà per poco potremo dire di esserci fatti sentire. Leonessa87 19 Risponde la Manu Se, dopo aver impugnato lo Statuto degli Studenti e delle Studentesse ed aver cercato invano i famosi organismi di mediazione e garanzia di cui parlavamo l’altra volta, continuate a fare catene umane per tenere su i muri della vostra scuola e i libri vi servono come elmetti per proteggervi da calcinacci cadenti, è arrivato il momento di scendere in piazza, magari tutti insieme come suggerisce Leonessa87. Per essere più efficaci ci sono dei punti fondamentali che può essere utile seguire per organizzare al meglio la vostra protesta. Prima di scendere in piazza armati di megafono e slogan convincenti da cantare e scrivere sugli striscioni, è importante chiarire nero su bianco i motivi della manifestazione, magari attraverso un volantino. Poi si devono comunicare alla questura data, ora, percorso e numero previsto di partecipanti al corteo, e questo numero per impressionare è consigliabile che sia il più alto possibile, quindi scorrete bene la rubrica del cellulare e chiamate chiunque cercando di convincerlo a partecipare, insomma diffondete la voce, ogni mezzo è lecito! Una buona idea è anche quella di coinvolgere la stampa per avere un po’ di visibilità in più. Arrivato il fatidico giorno, raccolti tutti e organizzato un bel corteo fitto e colorato che non passi inosservato, prima di cominciare i promotori della manifestazione dovrebbero parlare con la polizia per mettersi d’accordo sulla partenza. Poi, come suggerisce l’Unione degli Studenti “se per esempio il corteo è sull’edilizia scolastica”come in questo caso - “fate tenere lo striscione di testa alla scuola più disastrata della città. Dietro lo striscione di testa fate disporre tutti gli altri studenti delle scuole”. in questa circostanza è proprio il caso di dire che “gli ultimi saran- A tutti gli amici del Vincenzo Cuoco, centrale e succursale ...continua il de Bello Scolastico... A cura Di Leo Scoppettuolo LA ROULETTE 20 RUSSA Sì, viaggiare…. A chi di voi non è mai capitato di rimanere incollati davanti alla vetrina di un’agenzia di viaggi con aria sognante, di fronte ad immagini di località meravigliose, pregustando momenti di relax o di sfrenato divertimento? Beh a me devo dire che è capitato, e parecchie volte! Ma viaggiare non è solo sinonimo di vacanza, ci sono tanti motivi per cui lo si fa, tanti pro e contro, tante esperienze di vita e utilità che se ne traggono e a volte anche avventure più o meno positive che ne derivano. Ci sono, ahimé, i viaggi compiuti per lavoro, che sono, almeno a mio avviso i più brutti, non solo perché appunto si lavora, ma anche perché molto spesso chi viaggia per questo motivo alla fine non riesce a visitare la città in cui si trova e a carpirne la vera essenza. Alcuni si mettono in viaggio per andare a trovare un familiare o un amico che vive lontano, e in questo caso, dato che lo scopo è proprio quello di passare del tempo insieme al familiare/amico che non si vede da parecchio, preferiamo dedicarci proprio a questo e magari ci lasciamo sfuggire la bellezza del luogo in cui ci troviamo. Altri viaggiano per motivi di studio, ad esempio vanno all’estero per imparare una nuova lingua. Io trovo che questa sia una cosa utilissima, perché non si può acquisire davvero la conoscenza di una lingua se non ci troviamo a sperimentarla direttamente, inoltre per vivere in quel paese anche solo un periodo di tempo, impararne la lingua diventa una questione di sopravvivenza! E dulcis in fundo ci sono i viaggi compiuti per le tanto desiderate vacanze. Beh, in questo caso ci sono due alternative: la prima è partire per una meta che preannuncia solo svago e relax, e la seconda è partire per visitare una nuova città, per scoprirne le abitudini, per apprenderne la storia. Poi ci sono persone che come me mixano questi due aspetti. Anche se devo dire che ho Per Svago, relax, dovere o solo voglia di visitare una nuova città, tanti i motivi per vagabondare in giro per il mondo, Giusy dell’Istituto Magistrale “Turrisi Colonna” di Catania, ce li racconta dal suo punto di vista divertente e curioso condito da un grande desiderio di conoscere posti sempre nuovi... e allora dai, zaino in spalla che si parte! viaggiato molto meno di quanto avrei voluto, ogni viaggio mi ha insegnato qualcosa o quantomeno mi ha lasciato un bel ricordo, naturalmente non mancano le disavventure! Ve ne racconto una: l’anno scorso sono andata per una settimana a Rimini insieme alla mia migliore amica Maria Rita, era il primo viaggio che facevo da sola con un’amica e potete immaginare come eravamo felici di essere libere in una città sconosciuta! Ma la nostra avventura è cominciata già all’arrivo, proprio all’aeroporto. Eravamo infatti come tutti gli altri passeggeri davanti al nastro trasportatore in attesa che comparissero le nostre valige, beh le mie due valigie sono uscite quasi subito, e anche una delle valigie di Maria Rita (quella dove aveva messo solo scarpe e accessori vari), aspettiamo, aspettiamo… e intanto la sala a poco a poco si svuota, passeggeri felici con le loro valigie si allontanano, il nastro continua a girare… vuoto! Avevano perso la valigia con tutti i suoi vestiti, vi lascio immaginare la sua reazione! Beh per lei è stata una tragedia, e così mentre io facevo sfoggio di tre vestiti diversi al giorno (sì perché quando io parto mi porto praticamente tutta la casa dietro), lei poverina girava disperata per i negozi alla ricerca di qualcosa da acquistare. Unico aspetto positivo? Si è rifatta il guardaroba. Aspetto negativo? E’ tornata a casa disperata, stressata e senza un euro, però in fondo (molto in fondo) si è divertita, e quantomeno ha avuto un (divertente) aneddoto sulla vacanza da raccontare a tutti. Alla fine poi la valigia l’ha riavuta, ma dopo una settimana che eravamo tornate, perché la valigia, poverina, aveva fatto un viaggio tutto suo, era finita a Roma, da lì l’hanno mandata a Rimini, ma naturalmente dopo che ne ce n’eravamo già andate ed infine da Rimini è ritornata alla sua casa dolce casa: a Catania. DI GIUSY R. III° ANNO ISTITUTO MAGISTRALE “TURRISI COLONNA” DI CATANIA 21 Continuano le avventure dei nostri prodi, come in cavallereschi duelli gli stu del Cuoco sfoggiano incredibili doti creative per difendersi dalle raffiche di domande impietose di prof. Avversari dal cuore di pietra insensibili anche alle lacrime Sezione prima CAPITOLO 2- Le interrogazioni Sapete come fare a sapere se sarete interrogati, cari lettori? Lanciate una monetina da un euro. Ci sono più probabilità di capire la logica dei professori così contorta e perversa in questo modo irrazionale e cabalistico, che abbandonandosi a stratagemmi che rispondono al nome di “seconda ora”, “uscita fuori orario”. “Fuga da Alcatraz”, “Fuga per la vittoria”, “Mordi e fuggi”, “Il fuggiasco”, sono film che andrebbero proposti per un cineforum dove affinare tecniche e modalità di fuga dal nostro caro Istituto, che potrebbero sempre rivelarsi utili… poi dicono che il cinema non è arte… Scatta la paura perché nelle interrogazioni si scatenano raffiche di domande, sguardi di sfiducia, per condizionare gli alunni che, se hanno studiato, vanno a posto sentendosi dire “il tuo metodo non è adeguato”, “dovresti ritornare”, “quando ci mettiamo a studiare?”, “rischi di ripetere l’anno se non ti impegni a sufficienza” e così via: quindi solo la sorte vi aiuterà a capirci qualcosa su come evitare questa tortura psicologica necessaria ad ogni “giro di boa” in gergo, o quadrimestre, per chi non ci è dentro. La difficoltà maggiore è capire, prima di rispondere, domande in cui i professori divagano prima per 15 minuti mentre tu annuisci come un pinguino porta stuzzicadenti o come quei cagnolini da parabrezza, per dire poi, con aria serena e sorriso poco intelligente sulla bocca: «può ripetere la domanda?». Effetto: ti accusano di aver imparato tutto a memoria. La sorte poi sceglie anche il compagno d’interrogazione, fondamentale: uno dei due deve fare la figura dello scemo e la professoressa, una volta su due, gli abbasserà il voto, paragonandolo al migliore dei due, l’altro. Per questo si fanno i gruppetti di coloro che superano la sufficienza di molto, poi quelli che vanno modestamente, infine quelli che lottano per la sufficienza, quel 5 ½ - 6= che può e deve diventare 6 pieno. Lo stesso tragico spettacolo si presenta, quando si va alla lavagna, dove si consumano chili di gesso sfregandoli contro il cassino o i bordi della lavagna, senza poi scrivere nulla nella speranza che poi la professoressa ti mandi fuori a prendere il gesso ormai inservibile e quindi a chiedere suggerimenti. Al ritorno poi fai gesti da indiano, oppure come quelli della borsa di New York, verso i tuoi compagni che cercano di suggerire fino a quando la professoressa si gira: se se ne accorge e la fa pagare ad entrambi. Allora lei ripete la domanda e tu per rispondere subito fai: «Allora, vediamo, (ripeti ancora i dati), se…» «Ti muovi, non possiamo passare tutta la mattinata con te!», dice lei spazientita. «No, lo ripetevo per vedere se…» «Cosa?», ribatte nervosa, «No, niente». Ma in realtà non sai dire niente e stai prendendo e perdendo tempo. Poi, soprattutto in inglese, si gioca sulla pronuncia, e tu dici sempre: «Ma perché che ho detto?», mettendo in dubbio il richiamo del professore, ma questo, soprattutto il nostro caro, non cede mai. Comunque provare, e se qualche compagno fa la spalla, meglio ancora! Avrete poi notato quelle minuscole scritte in codice intorno alla lavagna, formule matematiche, fisiche, chimiche? Non sono mai quelle che ti servono e si perde anche del tempo a cercarle. Fantasticando quando gli altri sono sotto tortura, vedo i grandi del passato, dall’alto di qualche nuvoletta, intenti a guardarci nei banchetti, a ridersela di noi, di quello che hanno fatto, raccontato e trasformato dalla follia di un liceale! Ogni tanto c’è però qualcuno che ha dei momenti buoni, sapete cosa sono? Sono i loro suggerimenti che per pena, dall’alto dei cieli, raggiungono il Cuoco! Amuleti, corni e talismani vengono neutralizzati in queste situazioni abbandonandoti al panico totale. C’è chi piange un po’ e cerca di conquistare il duro cuore del professore che anche se di pietra può lasciarsi commuovere da un suo alunno piangente. Allora ti viene voglia di scappare dalla scuola mentre la tua professoressa ti corre dietro e ordina di serrare le uscite come ad Alcatraz! Spesso proprio i prof. che si lasciano influenzare da chi hanno di fronte, cambiano il voto. Anche grossi occhi gonfi di lacrime pronti ad esplodere se il voto non raggiunge la sufficienza, sono abbastanza utili. Insomma, altro che giudici imparziali! Ad esempio, una supplente d’Italiano non è riuscita a resistere al fascino di Davide e al suo occhietto furbetto (che già aveva colpito il “professore” di Matematica del biennio…). Davide con lei riesce a raggiungere la sufficienza in Latino almeno all’orale. Lo stesso discorso con la prof. occhi-dolci, che non si lasciava influenzare, ma era lei che influenzava i ragazzi e li turbava con sguardi languidi! Davide stava quasi per scriver un libro su come riuscire nelle interrogazioni a “far fessi i professori” (ovvero “a prendersi gioco di loro”): ad esempio in Storia a maggio non sapeva nulla, ma grazie alle sue moderne tecniche di studio è riuscito ad aver 7. «Davide, le guerre di religione in Francia», chiede la prof. di Storia. «Si, iniziano……», illustra con fare convinto. «Va bene così, basta.» «Posso dire ancora della notte di San Bartolomeo…» «Bene, però basta, parliamo di altro, vedo che avresti saputo continuare». Il gioco è riuscito dal momento che Davide non sa dire più nulla, ma ha finto di sapere. Stupida di una prof.! E’ stata presa in giro e l’alunno ha fatto credere di sapere tutto il libro, ma fortuna, è stato fermato proprio sul difficile! Ancora con il prof. di Biologia, ma qui non va tutto bene: il prof. si assenta per un attimo con la mente (vedi Sezione 3 - Capitolo 3), e Davide inizia a parlare di pressione idrostatica dicendo delle grosse stupidaggini, come se il cuore pompasse vino invece che sangue... Salvatore inizia a ridere e il prof. si sveglia dal letargo: «Puoi ripetere?», capendo che forse le risate sono per lui. «Si, ecco…», ma Davide non sa ripetere nulla. «Allora diciamolo insieme…». Il voto è stato più basso, proprio perché si è svegliato appena in tempo. Quindi con un po’ di simpatia, finto affetto, e attenzione si possono avere grandi risultati, tranne che con la prof. di Matematica: nemmeno se la corrompi la convinci ad alzare il voto, e solo se le parli di Galileo per 3 ore consecutive, essendo molto “tirata di voto” (ovvero “dai voti risicati”) forse ti metterà un più! fare sega La prima volta che abbiamo fatto chiodo per quanto ci possiamo ricordare è stato quando frequentavamo la prima superiore. Sinceramente non è che lo facemmo per evitare qualche interrogazione alla quale non eravamo preparati, ma solo il pensiero di poter fare qualcosa di nascosto ci intrigava molto. Come tutte le mattine per andare a scuola prendemmo i nostri motorini e partimmo da casa. Il chiodo non era neanche stato programmato, lo decidemmo nel tragitto per andare verso scuola, dal pensarlo a farlo non passarono che pochi secondi, prendemmo i nostri motorini e ci dirigemmo verso le colline della nostra città. In pratica stammo tutta la mattina in giro con i motorini evitando logicamente i posti a rischio dove poteva esserci il pericolo di trovare qualcuno che potesse riconoscerti. INTERVISTA Cassino Laben & Potete descrivere in brevi tappe, scegliendo voi come selezionarla, la vostra carriera e come siete arrivati a questo punto? Ma diciamo che è nato tutto per gioco, la nostra passione per la musica ha fatto incrociare le nostre strade nello stesso club dove lavoravamo come Pr e Dj. Dallo scambio di pensieri ed emozioni musicali nacque da subito una grande amicizia, che secondo noi sta alla base di tutto e spinti dall’irrefrenabile voglia di realizzare qualcosa di concreto decidemmo di creare un nostro progetto, appunto Cassino & Laben. Il nostro punto di forza lo localizziamo nella determinazione, ogni volta che abbiamo un’idea, di qualsiasi tipo, anche al di fuori della musica, facciamo di tutto per svilupparla e portarla a termine. Ci capita di lavorare anche su più cose contemporaneamente, ma principalmente quando abbiamo un cosa in mente la dobbiamo raggiungere sempre. Un’altra caratteristica importante che ci aiuta molto è il nostro affiatamento, a volte non c’è neanche bisogno di parlare per fare qualcosa, perché ognuno sa quello che deve fare, ci viene quasi naturale. Secondo noi determinazione e affiatamento sono due colonne portanti per la forza di un progetto. Qual è stato finora il momento più bello e quello più importante della vostra carriera? Ci sono stati tantissimi momenti che ci tornano spesso alla mente, ma sicuramente uno di quelli che non abbiamo mai dimenticato è stata l’uscita in vinile del nostro primo lavoro discografico. Il momento più importante fino adesso è il Challenge 2006 di Elettrowave. Che musica amate fare e quale vi piace ascoltare? Non abbiamo un genere in particolare che amiamo creare, quando abbiamo in mente una nuova idea ci sediamo in studio e iniziamo a pensare a come tramutare le nostre idee in suoni e chiaramente non sappiamo mai a quale variante dell’elettronica ci avvicineremo fino a che non iniziamo a comporre le prime parti, diciamo che cerchiamo di essere il più globali possibile, chiaramente parliamo sempre e comunque di elettronica. Per quanto riguarda invece la musica che ci piace ascoltare potremmo stare ore ed ore ad elencare artisti quindi in poche parole diciamo che ascoltiamo di tutto, è la miglior soluzione per arricchire il proprio background musicale e trarre ispirazione da qualsiasi. Come nascono le vostre canzoni e che modelli musicali avete Le nostri canzoni generalmente nascono nelle situazioni più impensate, ovvero mai quando siamo in studio con l’intenzione di creare un nuovo brano, è la volta buona che stiamo ore ed ore senza concludere nulla, generalmente nascono quando si è in giro, quando ci troviamo in un posto particolarmente bello o anche più semplicemente mentre stiamo guardando un film, possiamo dire viva il portatile permette di buttare giù le idee ovunque ti trovi… I nostri modelli come detto sopra un po’ tutti, comunque per citarne alcuni, Monolake, Telefon Telaviv, Massive Attack, Trentmoller, Hybrid ….. Potete descriverci le vostre emozioni legate alla musica: quando la ascoltate, quando la suonate, quando la create? Le emozioni legate alla musica non sono così semplici da descrivere a parole ma quelle che proviamo si presentano in maniera completamente diversa nelle tre situazioni. Ascoltare musica dà emozioni davvero forti soprattutto la musica degli altri perché ascolti quello che proviene dal vibe di un’altro artista, non sai durante l’ascolto del brano a cosa vai incontro, quali elementi entrano o escono dal contesto, te lo assorbi all’istante e in modo naturale, mentre per la nostra musica non è così visto che per portare a termine un brano deve essere ascoltato tantissime volte a ripetizione e questo purtroppo ti porta a sfumare e a non vivere quelle stesse emozioni. Le emozioni provate quando suoniamo la nostra musica crediamo che siano le emozioni in assoluto più forti, non sappiamo perché ma sicuro questo è dovuto al contatto diretto con la gente che sta ad ascoltarci e che vive con noi il live. Il creare musica è una situazione un po’ diversa dalle altre due per quanto riguarda le emozioni perché quando siamo in studio è tutto più meccanico soprattutto all’inizio della creazione quando vai continuamente alla ricerca di suoni e logicamente questo ti porta un po’ fuori dal discorso emozionale. Tutto cambia quando il brano inizia a prendere corpo e inizi a viverlo e a entrarci dentro, immaginarti quello che può mancare, quindi è molto più intuitivo ed emotivo. Quali sono i vostri progetti futuri? Quali i vostri desideri nell’immediato e i sogni a più lungo termine? I nostri progetti futuri sono circa un milione, ma poi dobbiamo vedere quelli che riusciremo a concretizzare, comunque il progetto principale a cui teniamo di più è quello di poter vivere di sola musica, ovvero come professione principale, non desideriamo fama o soldi, ma solamente poter fare musica a tempo pieno ed in modo professionale a tutti gli effetti. Il desiderio nell’immediato è uscire con il nostro primo album, abbiamo già iniziato a lavorarci quindi credo che nel 2007 lo realizzeremo, è tempo di faticare un po’!!! frasi mitike Non crederete mai a quello che state per leggere!! Nel bel mezzo della lezione la mia prof. di italiano ha detto: a me ne entrano due, ma più di un paio no! Questo mi ha preoccupato molto perché non si è mai capito a cosa si riferisse! Bye Mascambrigi da Firenze ...INGLESE Un mio amico, dovendo leggere in inglese “sheet”, disse: -shi la prof lo interruppe improvvisamente, correggendolo, poi il mio amico: -scusi, stavo cadendo in tentazione e la prof: - ti ha salvato il padre nostro? SCIENZE non so per quale motivo ci siamo messi NOTE di kLASSE L’alunno L.G. minaccia il professore di licenziarlo. L’alunno N.S. assume durante la lezione di fisica latticini e li offre ai suoi compagni. occhi_stupendi Prof di greco (un uomo un perché) : “All’una meno dieci, X continua a contare ad alta voce i secondi che mancano alla fine della lezione.” “Oggetti non identificati volano ripetutamente sulle teste degli alunni” Questa è la mitica prof di inglese: “Le ragazze della classe continuano, nonostante i numerosi richiami, a comportarsi come scimmie spulciandosi i capelli a vicenda” -ci stavamo facendo le treccine“L’alunno Tommaso X, in ginocchio di fronte alla mia cattedra, mi chiede insistentemente di sposarlo utilizzando un anello di dubbio valore prestatogli dall’alunna X.” “X rompe insistentemente, disturbando la lezione con frasi a caso che comprende solo lui.” ciarletta87 io dico solo questo..... l’alunno balla il piri piri al a parlare di superiori. Ad un certo punto uno chiede: - ma all’ industriale s’ impara a fondere il metallo? e la prof: -no, a saldare la ghisa interviene un altro e dice: - si vabbè, ma che domande sono? è come se al nautico s’ impara a fare il pirata! TECNICA uno alla prof (seriamente): -ma dove si compra il pesce? e la prof (che è tanto stupida) -dal pesciaiolo, no? Vigor -Prof: “Questa scultura si chiama il Dalmata morente” -Studente: “Prof, ma le sembra un CANE??” Il vero nome del quadro è il Galata Morente, comunque... Rondinella 2006 ...Un mio compagno, nell’ ora d’ inglese: - professoressa, mi fa male la testa e la prof: -sarà per il vuoto che c’è dentro xxx ...questa è bella: il mio compagno, durante l’interrogazione: COMPA: prof, ma cos’è una ninfa? PROF.: eh... è una specie di dea dei boschi COMPA: tipo una semi-dea nata da un dio e un mortale? PROF.: si, tipo. COMPA: ah. allora achille è una ninfa?! PROF.: ... ... ... ... vattene a posto, va’! kannetth centro della classe: iscrivetelo ad una scuola di danza... rendiamoci conto tommyvitto la volete sapere la nota piu assurda di tutte le NOTE mai scritte da quando ha aperto la mia scuola.... la NOTA è la seguente: L’alunno (IO) chiede ripetutamente la PENNA al compagno... P.S. la penna me l’aveva fregata(nn rubata xché esso è mio amico) ... e nn c’e stato verso di fargliela togliere babbothc la mi prof di italiano è solita mettere note con scritto solo il nome....per esempio un giorno ha messo una nota ad un mio compagno senza motivo scrivendo solo: “marco”..mah... bardu91 QUESTA NOTA è STATA MESSA AD UNA MIA AMICA.... “CABRAS(...LA MIA AMICA) RIDE IN MODO DISUMANO!!!!” è VERAMENTE STUPENDA.....HIHIHIHIHI... bradamante91 Oggi il professore stavo spiegando e ad un certo punto si interrompe e fissa una mia compagna di classe che era vestita in modo un po figure di kakka SOLLAZZI IN KLASSE qst è la più bella figura d kakka cui ho assistito in 5 anni d superiori. ora d geografia. prof carina... arrapava un casino un mio compagno. lui non resiste, apre l’atlante e comincia a smanettare (bleah) la prof ke era cn la cattedra perfettam d fronte a lui se ne accorge... andrea, ke stai facendo? lui diventa viola, non sa che dire e chiude d botto l’atlante con tutto l’armamentario dentro... ke risate-!!! mags provocante e poco indicato per l’ambiente scolastico.......Così il professore rivolgendosi a tutti gli alunni fa :”Ragazze a scuola vi dovete vestire in modo consono perchè poi così sembrate ragazze facili.....” Dall’ultima fila si sente....:”MA TU SORELLA!!!!”...... Nella classe parte una risata collettiva dalla durata di 5 minuti e intanti il professore scriveva qualcosa sul registro.....Poi suona la fine dell ora e andiamo a vedere cosa avesse scritto sul registro....Bè sentite qui.....”Un alunno nn identificato mi insulta urlando TUA SORELLA alludendo al mestiere piu antico del mondo e nonostante ciò la classe si prende gioco di me ridendo per 5 minuti......” Bè io ci ho fatto anche una foto a quella nota perchè una cosa simile nn mi è mai capitata........ io12345