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10 Aprile 2011 Periodico della Camera di commercio di Bologna il personaggio <Peccato, non ho mai restaurato un quadro di Leonardo da Vinci> L’avventura di Ottorino Nonfarmale di morose>, _ricorda Ottorino. E’ <La mia bellissima da Pisanello a Mantegna e Michelangelo, anche il momento in cui conosce avventura nel mondo della pittuCesare Gnudi che lo incoraggera e della scultura è cominciata da San Petronio a San Marco rà ad accettare sfide sempre più per caso; poi, dopo l’incontro con importanti. A 24 anni, appena spoArturo Raffaldini, è diventata una di Marco Montaguti sato, comincia a lavorare a Maser, necessità>. A ottant’anni, Ottorino nella villa palladiana dove restaura Nonfarmale ricorda gli inizi e gli il grande ciclo di affreschi di Paolo un enorme Canaletto e un Cosmè eredità di casa mia>. E da allora sviluppi di una carriera lunga e Veronese. Grazie alla passione, Tura. E io alla signora: ma è lui Nonfarmale si butta sul lavoro colma di successi, ma costruita all’impegno esclusivo per il lavoro che dipinge così? No, è la risposta, con Raffaldini. A Firenze lavora anche con tanta fatica e altrettanta e all’amicizia di Gnudi, il giovane li sta solo restaurando. Non sape- sedici ore al giorno e studia. < passione. <Da ragazzo ero deciso restauratore conoscerà i grandi vo nulla del restauro, ma fu un E così _ dice_ a 23 anni faccio il e determinato. Da grande volevo storici dell’arte, colpo di fulmi- restauro di un fare il pittore. da Brandi ad ne. A casa dico Giotto. In quei Convinsi i miei, Argan fino agli a mio padre: giorni por tavo che pure sotto studiosi stranon voglio più la barba lunga il fascismo non Volevo fare il pittore, L’incontro e la grande nieri, a cominfare il pittore, per sembrare se la passavamo ciare da Sir voglio fare il più vecchio e bene, a mandarma il caso mi ha portato amicizia Denis Mahon. r e s t a u r a t o r e , non insospettimi all’Accadeal restauro con Cesare Gnudi Di quei giorni voglio salvare i re i tre esperti mia, a Mantova, ricorda le seraquadri antichi. del Consiglio la mia città. Poi te in trattoria, Sento ancora superiore delle avrei voluto al Cantoncino, oggi, dopo tanti B e l l e A r t i continuare gli insieme a Gnudi, Emiliani, Mahon, anni, la voce di mio padre: se vuoi venuti a controllare>. E’ in quei studi a Parigi. Ma la vita è andaArcangeli e Calvesi. <Una volta fare questo lavoro che io non so giorni che conosce un coetaneo, ta in un altro modo. Un giorno Mahon mi chiese di ripulire un cosa sia ma ti piace, fallo. Però Andrea Emiliani a cui lo legherà aiuto a portare un mobile a casa Guido Reni ed io, per riconoscenricorda una cosa: se vuoi resta- una profonda amicizia che tuttodi una signora e sono nello stuza ed amicizia, non volli un soldo. re qui e mangiare qualcosa devi ra vive. <Era un giovane universidio di Raffaldini, che poi diventa Solo dopo seppi che l’aveva affidafare, se no fuori. Ecco la grande tario romagnolo, focoso e pieno il mio maestro; in una stanza c’era Periodico della Camera di commercio di Bologna Aprile 2011 il personaggio to a un antiquario che l’avrebbe poi nel New Jersey. Mi offrirono anche preso alla galleria Cor tinovi>. che ‘Nonfarmale è vecchio, non venduto all’Uncredit >. il posto di capo restauratore alle Ogni quadro una sfida. Ne ricorda lavora più ’. <Che sia vecchio, ho E’ poi Gnudi che lo spinge ad occu- Frick Collections di New York. qualcuna? <Quando affrontai la ottant’ anni, è una verità_ afferparsi anche del restauro delle scul- Ma l’unico rimpianto è quello di ripulitura del polittico dei Vivarini, ma con orgoglio_ e dovrei essere ture e delle opere architettoniche. non aver mai potuto restaurare un Antonio e Bartolomeo, che sta in tranquillo perché ho vissuto una Pinacoteca. Non riuscivo a pulir- vita straordinaria. Ma tranquillo <Non so niente di pietre, gli dico, è Leonardo>. roba da muratori! Poi succede che Quando si chiede a Nonfarmale lo perché veniva dalla Certosa e non lo sarò mai. Se non facessi nulla farei lo raggiungo a come procede- in mezzo alla impazzire mia Parigi, dove c’è va per i restau- v e r n i c e c ’ e r a moglie Lucia, la mostra sul ri si ottiene un della sabbia. E quindi debbo gotico internafiume in piena. nella pulitura si fare qualcosa. otteneva l’ef fetzionale per por<Ogni quadro, Nel mio laboratorio A ottant’anni continuo Anzi, faccio to carta vetrata, targli dei libri e ogni periodo sono passati quasi tutti a lavorare, sennò faccio cose che un Gnudi decide di ha una sua vita, un disastro. Poi i grandi pittori italiani impazzire mia moglie tempo insefare un giro di una sua tecni- decisi di sciogliegnavo ma non quindici giorni, ca_spiega_ e re appena la veramavo mettedue settimane di non puoi mica nice e sposto sui re in pratica, lezioni in movisperimentare su lati la sabbia. Ha come il ritocmento tra le un dipinto che ti funzionato, ma co pittorico>. La chiacchierata cattedrali francesi. Dal romanico al è stato affidato. Allora compravo sapesse le notti in bianco…>. Nonfarmale ha anche insegna- potrebbe andare avanti per ore, gotico. Lui preparava i progetti poi quadri, tanti, per provare solvenla mattina si partiva in macchina. ti e tecniche. Alcuni li tenevo e to per tredici anni all’Accade- ma deve interrompersi perché Lezione sul posto, alle due pranzo altri li rivendevo una volta puliti. mia e ha tirato su molti allievi, Nonfarmale ha un motivo in più frugale, poi altre due ore di lezione Poi, quando ero sicuro dei risulta- cosa di cui è fiero, <anche se, per non essere tranquillo: si è e ritorno in albergo. Gnudi fa il rias- ti applicavo le tecniche ai quadri dice, poi ti fai dei concorrenti>. accorto che da un po’ di mesi va sunto della giornata e illustra il pro- dello Stato. Al quale Stato ho ven- Quello che lo infastidisce è che in giro con la patente scaduta. gramma del giorno dopo. E pensare duto un Luca Giordano che avevo alcuni suoi allievi dicano in giro Urge rinnovo. • che il sovrintendente Gnudi diceva di non voler insegnare all’università ‘perché non era capace’. E’ così che davanti alla cattedrale di Chartres mi fa capire che c’è forma e colore e mi convince a lavorare al restauro di San Petronio>. Quello è stato un momento fondamentale nella formazione di Nonfarmale, a tal punto decisivo dice <che oggi l’unico cantiere che ho ancora aperto è quello di San Marco a Venezia. Il restauro della facciata di San Marco è un lavoro di quasi tre decenni. Ottorino racconta così l’inizio. <Siamo quattro in gara. Ci mandano sul ponteggio davanti al quarto arcone centrale e ognuno ripulisce la parte di particella di parete assegnatagli. Poi si toglie il ponteggio e ci si rivede dopo sette anni, per scegliere il lavoro migliore. E la stessa cosa mi è successa con la cattedrale di Chartres, dove ero in concorrenza con tredici esperti francesi. In pratica, nel mio mestiere gli esami non finiscono mai, sul serio. Anche per il lavoro a Schifanoia fui messo sotto esame per due giorni dai tecnici del Consiglio superiore>. Vittorio Sgarbi diceva che entrare nel suo laboratorio era un po’ come entrare in una pinacoteca…<Per forza. Nel mio laboratorio ci sono passati tutti o quasi i grandi pittori italiani. Ho restaurato Michelangelo, Piero della Francesca, Pisanello, Correggio, Parmigianino, Mantenga. Negli Stati Uniti sono stato chiamato per Ottorino Nonfarmale nel 1982 mentre restaura la Santa Cecilia di Raffaello. staccare un affresco di Ben Shan Nell'altra pagina, Nonfarmale oggi nel suo laboratorio 11