da Vinci>

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da Vinci>
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Aprile 2011
Periodico della Camera di commercio di Bologna
il personaggio
<Peccato, non ho mai
restaurato un quadro
di Leonardo da Vinci>
L’avventura di Ottorino Nonfarmale
di morose>, _ricorda Ottorino. E’
<La mia bellissima
da Pisanello a Mantegna e Michelangelo,
anche il momento in cui conosce
avventura nel mondo della pittuCesare Gnudi che lo incoraggera e della scultura è cominciata
da San Petronio a San Marco
rà ad accettare sfide sempre più
per caso; poi, dopo l’incontro con
importanti. A 24 anni, appena spoArturo Raffaldini, è diventata una
di Marco Montaguti
sato, comincia a lavorare a Maser,
necessità>. A ottant’anni, Ottorino
nella villa palladiana dove restaura
Nonfarmale ricorda gli inizi e gli
il grande ciclo di affreschi di Paolo
un enorme Canaletto e un Cosmè eredità di casa mia>. E da allora
sviluppi di una carriera lunga e
Veronese. Grazie alla passione,
Tura. E io alla signora: ma è lui Nonfarmale si butta sul lavoro
colma di successi, ma costruita
all’impegno esclusivo per il lavoro
che dipinge così? No, è la risposta, con Raffaldini. A Firenze lavora
anche con tanta fatica e altrettanta
e all’amicizia di Gnudi, il giovane
li sta solo restaurando. Non sape- sedici ore al giorno e studia. <
passione. <Da ragazzo ero deciso
restauratore conoscerà i grandi
vo nulla del restauro, ma fu un E così _ dice_ a 23 anni faccio il
e determinato. Da grande volevo
storici dell’arte,
colpo di fulmi- restauro di un
fare il pittore.
da Brandi ad
ne. A casa dico Giotto. In quei
Convinsi i miei,
Argan fino agli
a mio padre: giorni por tavo
che pure sotto
studiosi stranon voglio più la barba lunga
il fascismo non
Volevo
fare
il
pittore,
L’incontro
e
la
grande
nieri, a cominfare il pittore, per sembrare
se la passavamo
ciare da Sir
voglio fare il più vecchio e
bene, a mandarma il caso mi ha portato
amicizia
Denis Mahon.
r e s t a u r a t o r e , non insospettimi all’Accadeal restauro
con Cesare Gnudi
Di quei giorni
voglio salvare i re i tre esperti
mia, a Mantova,
ricorda le seraquadri antichi. del Consiglio
la mia città. Poi
te in trattoria,
Sento ancora superiore delle
avrei voluto
al Cantoncino,
oggi, dopo tanti B e l l e A r t i
continuare gli
insieme a Gnudi, Emiliani, Mahon,
anni, la voce di mio padre: se vuoi venuti a controllare>. E’ in quei
studi a Parigi. Ma la vita è andaArcangeli e Calvesi. <Una volta
fare questo lavoro che io non so giorni che conosce un coetaneo,
ta in un altro modo. Un giorno
Mahon mi chiese di ripulire un
cosa sia ma ti piace, fallo. Però Andrea Emiliani a cui lo legherà
aiuto a portare un mobile a casa
Guido Reni ed io, per riconoscenricorda una cosa: se vuoi resta- una profonda amicizia che tuttodi una signora e sono nello stuza ed amicizia, non volli un soldo.
re qui e mangiare qualcosa devi ra vive. <Era un giovane universidio di Raffaldini, che poi diventa
Solo dopo seppi che l’aveva affidafare, se no fuori. Ecco la grande tario romagnolo, focoso e pieno
il mio maestro; in una stanza c’era
Periodico della Camera di commercio di Bologna
Aprile 2011
il personaggio
to a un antiquario che l’avrebbe poi nel New Jersey. Mi offrirono anche preso alla galleria Cor tinovi>. che ‘Nonfarmale è vecchio, non
venduto all’Uncredit >.
il posto di capo restauratore alle Ogni quadro una sfida. Ne ricorda lavora più ’. <Che sia vecchio, ho
E’ poi Gnudi che lo spinge ad occu- Frick Collections di New York. qualcuna? <Quando affrontai la ottant’ anni, è una verità_ afferparsi anche del restauro delle scul- Ma l’unico rimpianto è quello di ripulitura del polittico dei Vivarini, ma con orgoglio_ e dovrei essere
ture e delle opere architettoniche. non aver mai potuto restaurare un Antonio e Bartolomeo, che sta in tranquillo perché ho vissuto una
Pinacoteca. Non riuscivo a pulir- vita straordinaria. Ma tranquillo
<Non so niente di pietre, gli dico, è Leonardo>.
roba da muratori! Poi succede che Quando si chiede a Nonfarmale lo perché veniva dalla Certosa e non lo sarò mai. Se non facessi nulla farei
lo raggiungo a
come procede- in mezzo alla
impazzire mia
Parigi, dove c’è
va per i restau- v e r n i c e c ’ e r a
moglie Lucia,
la mostra sul
ri si ottiene un della sabbia. E
quindi debbo
gotico internafiume in piena. nella pulitura si
fare qualcosa.
otteneva
l’ef
fetzionale per por<Ogni
quadro,
Nel mio laboratorio
A ottant’anni continuo
Anzi, faccio
to
carta
vetrata,
targli dei libri e
ogni
periodo
sono passati quasi tutti
a lavorare, sennò faccio
cose che un
Gnudi decide di
ha una sua vita, un disastro. Poi
i grandi pittori italiani
impazzire mia moglie
tempo insefare un giro di
una sua tecni- decisi di sciogliegnavo ma non
quindici giorni,
ca_spiega_ e re appena la veramavo mettedue settimane di
non puoi mica nice e sposto sui
re in pratica,
lezioni in movisperimentare su lati la sabbia. Ha
come il ritocmento tra le
un dipinto che ti funzionato, ma
co pittorico>. La chiacchierata
cattedrali francesi. Dal romanico al è stato affidato. Allora compravo sapesse le notti in bianco…>.
Nonfarmale ha anche insegna- potrebbe andare avanti per ore,
gotico. Lui preparava i progetti poi quadri, tanti, per provare solvenla mattina si partiva in macchina. ti e tecniche. Alcuni li tenevo e to per tredici anni all’Accade- ma deve interrompersi perché
Lezione sul posto, alle due pranzo altri li rivendevo una volta puliti. mia e ha tirato su molti allievi, Nonfarmale ha un motivo in più
frugale, poi altre due ore di lezione Poi, quando ero sicuro dei risulta- cosa di cui è fiero, <anche se, per non essere tranquillo: si è
e ritorno in albergo. Gnudi fa il rias- ti applicavo le tecniche ai quadri dice, poi ti fai dei concorrenti>. accorto che da un po’ di mesi va
sunto della giornata e illustra il pro- dello Stato. Al quale Stato ho ven- Quello che lo infastidisce è che in giro con la patente scaduta.
gramma del giorno dopo. E pensare duto un Luca Giordano che avevo alcuni suoi allievi dicano in giro Urge rinnovo. •
che il sovrintendente Gnudi diceva
di non voler insegnare all’università
‘perché non era capace’. E’ così che
davanti alla cattedrale di Chartres
mi fa capire che c’è forma e colore
e mi convince a lavorare al restauro
di San Petronio>.
Quello è stato un momento fondamentale nella formazione di
Nonfarmale, a tal punto decisivo
dice <che oggi l’unico cantiere che
ho ancora aperto è quello di San
Marco a Venezia. Il restauro della
facciata di San Marco è un lavoro
di quasi tre decenni. Ottorino racconta così l’inizio. <Siamo quattro
in gara. Ci mandano sul ponteggio
davanti al quarto arcone centrale
e ognuno ripulisce la parte di particella di parete assegnatagli. Poi
si toglie il ponteggio e ci si rivede dopo sette anni, per scegliere
il lavoro migliore. E la stessa cosa
mi è successa con la cattedrale
di Chartres, dove ero in concorrenza con tredici esperti francesi. In pratica, nel mio mestiere gli
esami non finiscono mai, sul serio.
Anche per il lavoro a Schifanoia fui
messo sotto esame per due giorni dai tecnici del Consiglio superiore>. Vittorio Sgarbi diceva che
entrare nel suo laboratorio era un
po’ come entrare in una pinacoteca…<Per forza. Nel mio laboratorio ci sono passati tutti o quasi
i grandi pittori italiani. Ho restaurato Michelangelo, Piero della
Francesca, Pisanello, Correggio,
Parmigianino, Mantenga. Negli
Stati Uniti sono stato chiamato per Ottorino Nonfarmale nel 1982 mentre restaura la Santa Cecilia di Raffaello.
staccare un affresco di Ben Shan Nell'altra pagina, Nonfarmale oggi nel suo laboratorio
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