Maremma...che porto!
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Maremma...che porto!
Roma 16 - 31 MARZO 2006 PROVINCIA DI MARE Roma y mucho mas Trofeo «L’uomo e il Mare» Per incentivare la presenza di turisti spagnoli a Roma e in provincia, è stato siglato un accordo tra la città di Madrid e il presidente della Provincia di Roma, Enrico Gasbarra. Roma non si ferma alla sola città: questo è quanto si vuole sottolineare attraverso l’accordo siglato con la regione madridista. L’intesa nasce con l’obiettivo di promuovere il mare, i monumenti, gli eventi, e la storia di Roma e della sua ampia e variegata provincia. Il progetto partirà all’inizio dell’estate e terminerà a settembre. A seguito dell’intesa sarà realizzata una vasta campagna di informazione mirata ai clienti dei centri commerciali spagnoli El Cortes Inglés che operano anche come tour operator su Roma e dintorni. Materiale promozionale, depliant e riviste saranno distribuiti contemporaneamente a Madrid e nella città Eterna. Palazzo Valentini ha ospitato quest’anno la 9a edizione del Trofeo internazionale di fotografia «Francesco Forno - L’uomo e il mare». La mostra, intitolata al giovane subacqueo scomparso a 24 anni il 19 settembre 1991, è stata inaugurata dal presidente della Provincia di Roma, Enrico Gasbarra, dall’assessore alle Politiche culturali, Vincenzo Vita, e dal presidente onorario della Federazione Italiana Associazioni Fotografiche (FIAF), Giorgio Tani. Nel circuito della fotografia internazionale, il Trofeo Forno si è in pochi anni accreditato tra le tre migliori competizioni mondiali. Già presentati al pubblico di Civitavecchia e Viterbo, gli scatti in concorso nell’attuale edizione, sostenuta dalla Regione Lazio, hanno riscosso notevoli consensi ed elogi da parte della critica nazionale e internazionale. Riva diTraiano, orgogliosi di esserci Marzio Bonomo Q uando nei primi anni ’80 cominciarono i confronti con gli Enti locali e con i residenti, il progetto del porto turistico non venne accolto con l’entusiasmo che ci aspettavamo. Mille difficoltà, vincoli, limitazioni e la scontata opposizione dei “verdi” furono gli ostacoli da superare per la realizzazione dell’opera, peraltro in un tratto di costa abbandonato all’incuria. Ma l’ostinazione dei dirigenti di allora, primo fra tutti l’ingegner Ugo Graziano, e la validità del progetto, l’ebbero vinta e in quattro anni il nuovo Marina venne ultimato. Qual’era il contesto urbano e sociale della Civitavecchia di allora? Una piccola città di provincia, senza una precisa identità socio economica, un porto commerciale che fungeva principalmente da ponte per la Sardegna e terminal di bananiere, una dipendenza totale dalle attività dell’Enel legate alla centrale e un po’ di indotto conseguente alla presenza della Scuola di Guerra dell’Esercito. Riva di Traiano era una cattedrale nel deserto, il primo insediamento turistico nautico sito a 60 chilometri da Roma con 1.160 posti barca, 1.100 posti auto individuali, 80 esercizi commerciali, un amplissimo parcheggio per visitatori e ospiti, tutti i servizi di accoglienza e assistenza alla navigazione e un attrezzatissimo cantiere. L’intero complesso portuale, oggi, è coperto da un sistema di videosorveglianza digitale e da un cablaggio wireless per il collegamento in internet da ogni singolo posto barca o esercizio commerciale. Con Riva di Traiano il litorale della Provincia di Roma ha iniziato a cambiar faccia, fungendo da catalizzatore non solo di nuovi flussi turistici, ma anche di nuove attività imprenditoriali. Sono nate e si sono sviluppate una moltitudine di aziende che hanno trovato, nel corso degli anni, una loro specificità e un livello di qualità del servizio del tutto apprezzabili. Cantieri, forniture nautiche, assistenza in banchina, brokers, motoristi, scuole di vela, attrezzisti per ciò che concerne la nautica. Ma anche bar e ristoranti, servizi alla persona, trasporti etc. Questo l’impatto sul territorio di un porto turistico! In una ricerca dei primi anni ’90 condotta dal gruppo Garaventa in Liguria, si affermava che una imbarcazione da diporto spende ogni anno in ormeggio e manutenzioni il 10% del proprio valore e che ciò determina, direttamente e nell’indotto, la creazione di un posto di lavoro ogni quattro imbarcazioni. Ebbene, ciò è quanto avvenuto a Riva di Traiano, dove la presenza di 1.200 imbarcazioni ha certamente creato almeno 300 posti di lavoro. Non solo. Cosa ancora forse più importante è che si è formata una cultura nautica che prima non c’era, un sistema di professionalità e di attrezzature che possono ben costituire un “polo” del diporto nautico. Certamente questi risultati sono anche dovuti ad alcune circostanze favorevoli: la vicinanza con Roma e una buona viabilità stradale; l’intensa attività sportiva del Circolo nautico; cui però si contrappongono l’assenza di collegamenti ferroviari “comodi”; la relativa distanza dalla città di Civitavecchia e, più in generale, la distanza da isole o promontori di particolare pregio (l’Argentario e Giannutri sono a 35 mgln.). Eppure, l’aumento della domanda è fortissimo, i prezzi sono ancora molto lontani da quelli dei più vicini porti toscani. * Direttore del Porto Turistico di Riva di Traiano 1.160 posti barca, 1.100 posti auto individuali, 80 esercizi commerciali. Creati 300 posti di lavoro e impresso un forte impulso alle attività Riva di Traiano Informazioni Utili UTILITIES 9 Il porto turistico Riva di Traiano sorge nel tratto di mare fra Civitavecchia e Santa Marinella, al Km 67,580 della Via Aurelia. La struttura, protetta da una diga foranea e da una di sottoflutto, ha una banchina per l’ormeggio di 4.800 m, con 12 pontili. NUMERI UTILI PORTO TURISTICO Riva di Traiano Tel. 0766.5051/580193 Fax 0766.500696 E-mail: [email protected] TORRE DI CONTROLLO Tel. 0766.505201 CAPITANERIA DI PORTO Tel. 0766.35993/501717 CARABINIERI - Porto turistico Tel. 0766.505212 POLIZIA - Porto turistico Tel. 0766.505248 CANTIERI NAVALI - RIMESSAGGIO C.N. RIVA DI TRAIANO Tel. 0766.501566/501165 COLOCCI Tel. 0766.500186 COMP. TRAIANO SERV. MARITTIMI Tel. 0766.24254 MARINER COMPANY Tel. 0766.502100 ROCCHI Tel. 0766.23965 TECNICA NAVALE Tel. 0766.500311 Circolo Nautico Riva di Traiano Fondato nel 1984 conta tra i soci onorari, Massimo D’Alema, Vincenzo Onorato, Raffaele Pagnozzi V otato sin dagli esordi alla organizzazione di manifestazioni, il Circolo Nautico Riva diTraiano fu fondato nel 1984, quando l’omonimo marina era ancora in costruzione, iniziando subito una assidua attività sportiva. Prima regata di spicco la tradizionale Veleggiata, inizialmente sul percorso Fiumicino-GiannutriRiva di Traiano e poi con partenza e arrivo dallo stesso porto. Nel 1987 la prima manifestazione nazionale, un match race tra tutti i migliori timonieri del momento compresi Francesco De Angelis, Tommaso Chieffi, Lorenzo Bortolotti, vinto da Gianluca Lamaro e ripetuto l’anno successivo, con la vittoria di Pietro D’Alì. Dopo alcuni anni, dedicati all’avviamento alla vela degli ospiti della Città dei Ragazzi, nel 1989, a porto finito, venne organizzato il primo campionato invernale. Sette barche nella prima edizione, cresciute fino alle 108 dell’edizione di quest’anno: il MOBY Roma d’Inverno 2005. Il circolo ha ospitato anche indimenticabili tappe del Circuito Europeo dei One Tonner, dei Mumm 36 e degli ILC 40, un Campionato Italiano IMS e il campionato italiano di Match race tra giornalisti vinto nella prima edizione da Paolo Venanzangeli. Nel 1994 ha iniziato a ospitare la Roma per 2, divenuta subito una instant classic con protagonisti come Giovanni Soldini, Isabelle Autissier, Stefano Rizzi, Pietro D’Alì, Vittorio Malingri e Pasquale De Gregorio. E proprio Malingri e De Gregorio hanno issato sulle loro barche il guidone del circolo, il primo nella Ostar, il secondo nella Vendee Globe, come del resto Andrea Gancia e Matteo Miceli, durante la conquista del record della traversata atlantica su un catamarano di 6 metri e Mascalzone Latino Capitalia Team nella prossima Coppa America. Tra i soci d’onore il segretario del CONI Raffaele Pagnozzi, l’onorevole Massimo D’Alema e l’armatore per mestiere e per diletto Vincenzo Onorato. Maremma... che porto! Tra Etruria e Maremma: il turismo nautico fa tappa in Provincia Scopriamo i percorsi nascosti da visitare una volta arrivati in porto C osa chiedere di più alla vita! Un approdo sicuro e un soggiorno pieno di sorprese. Si perché transitare a Riva di Traiano garantisce ai diportisti non solo splendide giornate di mare, ma anche la possibilità di scoprire itinerari culturali ed enogastronomici di primo piano. Scontata la possibilità di raggiungere velocemente Roma in auto (circa 45 minuti) in pulmann o in treno da Civitavecchia. Meno scontato il fatto di aver gettato l’ancora in piena Etruria, e, cosa non trascurabile, nell’unico vero porto dell’incontaminata Maremma laziale. Insomma, se il cavallo è il vostro secondo sport preferito e se l’archeologia vi intriga avete scelto il giusto porto per le vostre vacanze. Nella vicinanze anche un reperto di archeologia termale, le Terme della Ficoncella. Scavate nella roccia dai Romani, dominano dall’alto il porto di Civitavecchia. Solo una gita culturale? Da escludere! Le Terme sono perfettamente funzionanti e gestite da una cooperativa locale che le ha riadattate e rese agibili ai pochi che le conoscono ad un prezzo (ma non ditelo a nessuno) di 52 cent per due ore di immersione in un’acqua bollente che toglie l’umidità dalle ossa, un toccasana per chi va per mare. A pochi chilometri verso Roma, poi, un tuffo in un mondo ancor più antico, nelle necropoli di Cerveteri, le più estese e meglio conservate di tutta l’Etruria. Già che siete in zona si impone una visita al possente Castello di Santa Severa. Il sito, anch’esso etrusco, era conosciuto nell’antichità come Pyrgi e i tardi commentatori dell’Eneide lo descrivono come covo dei pirati tirrenici. Il Castello attuale, visitabile e fino a poco tempo fa abitato, è stato edificato nel 1068. Il mare è splendido e i ristoranti sulla spiaggia rendono ancor più gradevole la gita. Da Santa Severa si snoda la strada per Tolfa, il centro della maremma laziale. È una delle strade cult per i motard romani, anche se vacche e cavalli al libero pascolo la rendono insidiosa. Da qualche anno sono presenti recinti per impedire la libera circolazione del bestiame, ma la prudenza è d’obbligo vista la mole del ruminante maremmano. Comunque di maneggi ce ne sono per tutti i gusti, ed è l’occasione per provare la monta western e la bardella, la tipica sella tolfetana. Carni per tutti i gusti nei tanti ristoranti e, poi, una splendida vista su Roma e l’Argentario da Piazza Vittorio Veneto. Emiliano Cipriani