Marco Cavalli è nato a Vicenza nel 1968. E` critico letterario

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Marco Cavalli è nato a Vicenza nel 1968. E` critico letterario
Marco Cavalli è nato a Vicenza nel 1968.
E' critico letterario, traduttore e consulente editoriale.
Tra i massimi conoscitori dell’opera dello scrittore Aldo Busi, ha pubblicato una
monografia fondamentale "Busi in corpo 11" (il Saggiatore, 2006) e una introduzione
alla lettura, "Aldo Busi" (Cadmo, Firenze 2008).
Ha curato inoltre "Dritte per l’aspirante artista televisivo" (Mondadori, 2005).
Ha tradotto, tra gli altri: Molière, Sade, Franz Hellens, Marcel Pagnol, Daniel
Zimmermann, Elisabeth Abbott.
Insegna in una scuola parauniversitaria per interpreti e traduttori.
Tiene corsi e conferenze.
E' direttore artistico di "Libriamo", festival del libro e della piccola editoria che si
tiene a Vicenza nel mese di agosto.
Mercoledì, 30 Settembre 2009, ore 20:15
RIUNIONE CONVIVIALE CON SIGNORE
Hotel Sheraton Padova
Presentazione del libro
“Tango Argentino” di Gabriele Pernigo.
Relazione di Marco Cavalli.
L’amico Gabriele Pernigo ha trascorso tutta la sua vita di lavoro in banca, ma
covando sempre nel cassetto un desiderio poco attinente a questo ambiente: scrivere
un libro. Così, appena libero, vi si dedicò, dapprima con “Correndo la vita”,
autobiografico e successivamente con “Tango argentino”-molto bello, avvincente,
intrigante e che si legge d’un fiato – ispirato da una poesia di Shelley, da un viaggio in
Argentina e dalla lettura di alcuni libri sulla tragica dittatura militare argentina, ma con
personaggi, luoghi e vicende umane di pura fantasia.
Di questo libro parliamo questa sera con il giovane Professore Marco Cavalli, critico
letterario, traduttore, consulente editoriale e insegnante in una scuola parauniversitaria
per interpreti e traduttori.
Cavalli, dopo averci detto di come ha conosciuto Pernigo (ad un incontro letterario su
Flaubert e sugli sforzi e sofferenze di questo per scrivere Madame Bovary, cosa che
Gabriele gli disse invece di non avere avuto per il suo “Tango”) sottolinea le
differenze tra lo scrivere un libro autobiografico come “Correndo la vita”, dove ci si
può permettere un atteggiamento irresponsabile, e un’opera di fantasia come “Tango
argentino”, dove i personaggi possono via via prendere la mano all’autore e alle sue
idee iniziali, perché richiedono perfezionamenti continui .
Quando lo ha letto, ci dice Cavalli, è stato preso dal miscuglio di audacia e
dall’andirivieni temporale che lo caratterizza e dalla figura delle due sorelle
protagoniste: Eleonora, assennata e che vive in sordina, e Giulia esuberante,
avventurosa, di pochi scrupoli (come quando ruba il fidanzato ad Eleonora), con più
uomini influenti nella sua vita e dove la più interessante e’ vista con gli occhi della
meno interessante che, forse, finisce, per altro , per essere la vera protagonista. Cavalli
esamina anche le singole posizioni di Giulia ed Eleonora, sottolineando certi
comportamenti inaspettati da entrambe le parti, come ad esempio quando Giulia
viene scoperta a baciare il fidanzato di Eleonora o come quando quest’ultima, alla
conclusione del libro abbraccia la sorella ritrovata.
Il libro comunque è un racconto, dove personaggi diversi per qualità, sentimento e
temperamento affrontano quell’avventura che è la vita, con emozione, entusiasmo,
coraggio, ma anche abnegazione, nell’intento, in ogni caso, di amare e di essere amati.
La serata si è conclusa con le risposte di cavalli e Pernigo ai vari interventi che
l’interessante argomento ha provocato, specie in chi aveva già letto il libro.