Nitrogen Analyzer
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Nitrogen Analyzer
Filip Pošćić Nitrogen Analyzer 1500 series 2 (Carlo Erba Instruments) Introduzione ........................................................................................................ 2 Procedimento per campioni di terreno .................................................... 2 Procedimento per campioni vegetali ......................................................... 5 Accensione della macchina ............................................................................ 5 Disattivazione della macchina ...................................................................... 6 Operazioni principali (riassunto)................................................................. 6 Caratteristiche tecniche specifiche . ............................................................ 7 Protocollo . ............................................................................................................. 7 Riferimenti . ............................................................................................................ 9 Filip Pošćić Introduzione. L’analizzatore Nitrogen Analyzer 1500 series 2 (Carlo Erba Instruments, fig. 1) è uno strumento per la simultanea determinazione di Azoto e Carbonio in una vasta gamma di campioni organici ed inorganici come ad esempio: tessuti vegetali, terreni, carbone, fertilizzanti, carta e derivati, foraggio e alcuni metalli. Si basa sulla completa e istantanea ossidazione del campione tramite una combustione flash che trasforma la sostanza organica ed inorganica in prodotti di combustione. I gas di combustione così derivati passano attraverso una fornace di riduzione e vengono trasportati dal gas carrier (elio), nella colonna con setaccio molecolare. I gas vengono separati dalla colonna con setaccio molecolare e poi rilevati da un rilevatore TCD (detector di conducibilità termica) che come output produce un segnale proporzionale alla concentrazione dei singoli componenti della misura. I risultati sono comparabili a quelli ottenuti da metodi tradizionali, come quelli di Dumas (Dumas, 1831) e di Kjeldahl (Kjeldahl, 1883), ma offrono un’analisi più veloce e con una maggiore riproducibilità e accuratezza. Un ulteriore beneficio del metodo della combustione flash è che non vengono prodotte scorie nocive fuorché lo scarto delle colonne dopo centinaia di campioni analizzati. Procedimento per campioni di terreno. La procedura di analisi consiste in una fase di preparazione del campione e in una di analisi vera e propria. Nella fase di preparazione ogni campione viene macinato mediante un macinatore automatico fino ad ottenerne polvere finissima e poi riposto in flaconi o eppendorf e mantenuto al secco. Il campione Figura 1. L’analizzatore Nitrogen Analyzer 1500 series 2 (Carlo Erba Instruments). Sono visibili tutte le componenti (il caricatore in alto a sinistra, la fornace (primo scompartimento a sinistra), lo scompartimento centrale della colonna con setaccio molecolare e del TCD e a destra le bombole di ossigeno e elio. 2 Filip Pošćić macinato viene poi pesato (da 3 a 5 mg – massimo 10 mg) e posto in una capsula di argento. Dopo la completa distruzione dei carbonati mediante acido cloridrico al 37% o meno e quando il campione è completamente asciutto, la capsula viene chiusa e posta in una capsula di stagno che poi viene chiusa e compattata mediante pinzette. Le capsule così preparate sono pronte per la fase dell’analisi il cui schema è rappresentato in fig. 2. Le capsule vengono poste nell’auto campionatore (distributore a tamburo rotante, fig. 2-1), mediante il quale una capsula alla volta viene introdotta in un reattore di combustione (colonna di quarzo di ossidazione contenente triossido di cromo e ossido di cobalto argentato, fig.2-2) che viene mantenuto a 1020±10˚C. Nella parte superiore della colonna il campione e le capsule che lo avvolgono vengono fusi velocemente grazie allo stagno che favorisce una reazione violenta in una atmosfera temporaneamente arricchita di ossigeno. A queste condizioni favorevoli viene così garantita la completa ossidazione persino di sostanze termoresistenti. La mistura di questi prodotti di combustione così formati passa attraverso un catalizzatore ossidativo formato da triossido di cromo (CrO3). Inoltre, per assicurare una completa ossidazione, in fondo alla colonna di combustione si trova uno strato di circa 5-6 cm di ossido di cobalto argentato. Questo secondo catalizzatore trattiene sostanze interferenti prodotte durante la combustione di composti alogenati. Figura 2. È rappresentato lo schema dell’analizzatore Nitrogen Analyzer 1500 series 2 (Carlo Erba Instruments). 1. Autocampionatore; 2. Colonna di combustione; 3. Colonna di Riduzione; 4. Colonna con filtro assorbente per H2O; 5. Colonna con setaccio molecolare; 6. TCD. 3 Filip Pošćić Dopo questi passaggi i prodotti di combustione/ossidazione d’interesse sono CO2, N2, NOX e tracce di H2O. Questi prodotti passano quindi in un secondo reattore (colonna di quarzo di riduzione contenente rame, fig. 2-3) mantenuto a 650±10˚C. L’eccesso di ossigeno viene rimosso perché reagisce con il rame ed inoltre a questa temperatura gli ossidi d’azoto (NOX) sono ridotti ad azoto (N2) elementare che assieme al diossido di carbonio (CO2) e ad H2O passa attraverso un filtro assorbente (fig. 2-4) formato da Perclorato di Magnesio che rimuove tutto la H2O. Dopo il passaggio nel filtro, N2 e CO2, trasportati dal gas carrier, fluiscono attraverso la colonna (fig. 2-5) verso il TCD (fig. 2-6) che genera un segnale elettrico proporzionale alla concentrazione di N2 e in seguito uno alla concentrazione della CO2 presenti. I due gas (CO2 e N2) vengono separati grazie ad una colonna con setaccio molecolare. Analizzando uno standard di composizione conosciuta (nel nostro caso l’atropina standard o atropina solfato nei pesi di 1-2 mg) sotto le stesse condizioni dei campioni è possibile quindi calibrare lo strumento e quantificare finalmente il contenuto di azoto e carbonio. Volendo fare solo misure di azoto si può anche immettere un secondo filtro tra la colonna di perclorato di magnesio e la colonna con setaccio molecolare. Tale colonna contiene usualmente ascarite e un filtro molecolare che assorbono la CO2. La colonna di combustione contiene triossido di cromo e ossido di cobalto argentato come in fig. 3 1. Il triossido di cromo viene utilizzato a posto di altri ossidanti in quanto presenta caratteristiche chimicofisiche tali che: - Inibisce la formazione di ossidi di azoto; - È adatto per operazioni ad alte temperature e non reagisce chimicamente con la colonna in quarzo; - Non assorbe azoto; - Non turba le condizioni cromatografiche del sistema. 1) 2) Figura 3. 1) La colonna di combustione. In giallo è visibile il punto della combustione flash; 2) La colonna di riduzione. 4 Filip Pošćić La colonna di riduzione, contenente rame (fig. 3-2), è di quarzo trasparente per permettere l’ispezione visuale delle condizioni di rame. Infatti, l’esaurimento del rame (agente riducente) è visibile dalla colorazione nerastra del rame (prima invece del caratteristico colore arancio/rame). In queste condizioni il rame è da cambiare. Bisogna però usare rame speciale (codice No 338 35300). Nella colonna di assorbimento va sostituito il perclorato di magnesio se si notano degli indurimenti di questo il che indica che è saturo d’acqua. Procedimento per campioni vegetali. Sostanzialmente uguale al precedente fuorché per l’acidificazione che non è necessaria se si vuole sapere solo il contenuto in azoto. Si passa quindi a pesare e chiudere i campioni triturati (mediante macinatore, pestellamento in azoto liquido o simili) direttamente nelle capsule di stagno (no capsule di argento se non si acidifica!). I pesi vanno da 10 a 20 mg circa. Accensione della macchina. i. Accendere la macchina e il compressore sotto il banco; ii. Aprire i gas elio e ossigeno (attenzione: non fumare – presenza di ossigeno!); iii. Aprire la manopola STBY a “flow” e premere FURN STBY; iv. Aprire le valvole dei gas a valle avvitando le manopole nere; v. Controllare che il circuito di tubi e colonne sia chiuso ovvero che non ci siano perdite di gas. Questo si verifica facilmente chiudendo la prima valvola di sfogo a sinistra con il tappo adatto e portando a pressione la macchina fino a (150 kPa di Elio). Si riapre quindi velocemente la valvola e se la lancetta scende vuol dire che ci sono perdite. Queste vanno ricercate allora mediante sapone da spalmare sulle guarnizioni. Se si creano bolle questo è indice di perdita e in quel caso stringere meglio quel particolare collegamento. Simili operazioni vanno effettuate anche per le altre due valvole ma soltanto una volta che è stata raggiunta la temperatura (1020°C)! Portare ora i valori di pressione per ogni manometro come nella tabella seguente per rispettare i flussi voluti (lo si fa muniti di un flussimetro e di timer). Solitamente queste procedure vanno effettuate ad ogni cambio di colonne. Flusso gas carrier pari a 20 mL/13-15 secondi Flusso gas riferimento pari a 10mL/20 secondi Flusso gas comburente pari a 10mL/22-25 secondi; vi. Attendere 10 minuti; 5 Filip Pošćić vii. Inserire il filamento (FILL OFF) tenendo sempre presente che a filamento inserito devo avere il passaggio dell’elio e devo avere la macchina a 1020°C; viii. Portare la macchina a regime facendo una o due (spesso anche venti!) corse a vuoto con campioni a peso non noto. Disattivazione della macchina. Per metterla in stand by: i. Disinserire il filamento premendo FILL OFF e il pulsante STANDBY ii. Girare le valvola su STAND BY iii. Chiudere le bombole iv. Chiudere il compressore Per spegnerla definitivamente: i. Come per il STAND BY e poi: ii. Spegnere la macchina con l’interrutore. Operazioni principali (riassunto). i. Trituramento del campione; ii. Pesatura ed evventuale acidificazione; iii. Introduzione del campione nel CHN; iv. Reattore 1020˚C; - Reazione flash e contemporanea immissione di O2 per cui anche le sostanze più termoresistenti vengono completamente ossidate; v. vi. I gas passano nella colonna ossidante (CrO3 + Co); - CrO3 + O2 ossida tutto - Co = blocca le interferenze derivate dalla combustione di composti alogenati Passaggio nella colonna riducente (Cu) - Cu blocca l’eccesso di O2 - NOX si riduce a N2 vii. Passaggio nella colonna anidra viii. Passaggio nella colonna con setaccio molecolare - ix. Separazione di N2 e CO2 Analisi al TCD 6 Filip Pošćić Caratteristiche tecniche specifiche. Campione: Range: Riproducibilità: Limite rilevabilità: Accuratezza: 0,5 – 100 mg 0,01 – 100% > + 0,1% valore assoluto 10 ppm concentrazione 0,01 1,00 10,00 50,00 100,00 % deviazione 10 1 0,5 0,4 0,3 Protocollo. -Preparazione. 1. Pesare il terreno in capsule di argento; 2. Caricare nel file excel per la conversione dei dati i pesi dei campioni; 3. Acidificare; 4. Asciugare a 40-50˚C Over Night; 5. Chiudere la capsula e immetterla in una capsula di stagno; 6. Compattare la capsula fino a farla diventare una pallina di dimensioni più ridotte possibili; 7. Preparare una capsula di argento vuota e riporla in una di stagno. Compattare (è il bianco) ; 8. Preparare una capsula di argento con atropina standard o atropina solfato e annotarsi il peso. Chiuderla e riporla in una di stagno. Questo è lo standard. ATT.! L’atropina standard o atropina solfato è molto tossica! Non inalare; 9. Nel creare il file AZUR (vedi giù) tenere l’ordine delle palline. -Come far partire il CHN. 1. Accendere il CHN; 2. Aspettare che la temperatura raggiunga 1020 ˚C e nel frattempo preparare il lavoro sul programma AZUR; 3. Premere <FIL OFF> in modo che il pulsantino sia fuori come quello a sinistra <FURN STBY>; 4. Far andare lo strumento a vuoto per due volte; 5. Caricare le palline (capsule) ; 6. Avviare il programma AZUR e caricare il file relativo; 7. Premere START sulla macchina; 8. Premere PLAY nel programma AZUR; 9. Quando parte l’analisi della decima pallina premere <STOP MAN> sul CHN; 10. Dal programma AZUR vai su “REPORT SOMMARIO” (a sinistra nella colonna arancione) ; 11. Copia le analisi effettuate con <ctrl C> - Dal foglio Azoto (N) copia la prima colonna (ANALISI) e incollala nel file Excel “Model for CHN 7 Filip Pošćić Analysis.xls” nel foglio “CHN_ReportSummary” nelle colonne “Nitrogen” - Copia così anche i dati per il Carbonio nelle colonne “carbon” eccetto per la colonna “Samples”. -Come preparare il lavoro sul programma AZUR. 1. Aprire il programma AZUR - File – nuovo – sequenza – premere OK nella nuova finestra 2. Aprire il programma Excel (o simili) dei propri dati o direttamente “CHN_ReportSummary” se lo si usa - Foglio Sample_Data - Prendi con <ctrl C> le celle della colonna Samples 3. Torna ad AZUR - <ctrl V> - Vai su colonna “durata del” - Seleziona le celle corrispondenti - Clicca su una qualsiasi delle celle con il tasto destro del mouse - Clicca su seleziona - Scrivi 4.32 - Premi OK - Vai su colonna “metodo di processo” - Seleziona le celle corrispondenti - Clicca su una qualsiasi delle celle con il tasto destro del mouse - Clicca su seleziona - Clicca su “METODO CHN” - Premi OK. 4. Chiudi – salva – salva come: nomefile_gg/mm/aaaa_A (poi a scalare B, C , D dipende da quante ne fai in un giorno). 5. Quando si vuole finalmente sapere la %C e la %N esportare le misure dal file Azur e portarle nel foglio Excel (o simili) per le conversioni dove automaticamente si convertono i dati in base allo standard di atropina o atropina solfato (vedi il convertitore che ho preparato: “Model for CHN Analysis.xls” – l’atropina standard e l’atropina solfato differiscono nelle percentuali di N e C per cui nei calcoli è molto importante segnare il sale di atropina corretto altrimenti si possono fare errori madornali). 8 Filip Pošćić Riferimenti. Carlo Erba Instruments. Nitrogen Analyzer Instruction Manual. Dumas, JBA (1831) Procédés de l'analyse organique. Ann Chim Phys 247:198-213. Kjeldahl, JZ (1883) A new method for the determination of nitrogen in organic bodies. Anal Chem 22:366. 9