Operata per liposuzione donna muore a 55 anni del 13-11

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Operata per liposuzione donna muore a 55 anni del 13-11
QUOTIDIANO FONDATO NEL 1886
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VENERDÌ 13 NOVEMBRE 2015
SAVONA
IL TEMPO
OGGI
MATTINO
irregolarmente
nuvoloso
POMERIGGIO
possibili
piogge
min.
13°
max.
DOMANI
MATTINO
22°
SAMP, SE SALTA TUTTO È PRONTO GUIDOLIN
nuvolosità
variabile
POMERIGGIO
soleggiato
min.
14°
max.
20°
L’INDISCREZIONE
Volpi, tentazione
blucerchiata: può
lasciare lo Spezia
Montella si taglia 500 mila euro,
firma vicina: 1,3 milioni a stagione
DOMENICA
TENDENZA
nuvolosità variabile
in contesto soleggiato
Rolli
BASSO >> 41
FRECCERO >> 40
BERLUSCONI: NEL PATTO DEL NAZARENO MODIFICA ALLA SEVERINO. FORZA ITALIA LO CORREGGE
De Luca, il silenzio di Renzi
IL REPORTAGE
Orlando: «Io non l’avrei sostenuto». Il marito della giudice: «Ora incasso» La rivincita
dei piccoli frantoi
n I COLLABORATORI
SVENTATO UN PIANO DI ATTENTATI. DUE KAMIKAZE ISIS A BEIRUT: 37 MORTI
contro i furbi
Nella giunta Toti
dell’extravergine
la Lega si prende
dieci incarichi sui sedici
da 50 mila euro al mese
dal nostro inviato PAOLO CRECCHI
DOLCEDO (IMPERIA). Al frantoio
EMANUELE ROSSI
L’ARTICOLO >> 27
ITALIACROCEVIA
DEIJIHADISTI
D’EUROPA
EPA
GENOVA. Lega padronadegli incarichi della giunta regionale: dieci dei
sedici “aiutanti” dello staff che costano in tutto 50 mila euro al mese, sono
stati chiamati da assessori leghisti e
c’è chi come Maria Piera Pastore è stata già in Parlamento con il Carroccio.
Altri leghisti finiti nelle segreterie degli assessori vengono dalle liste elettorali,nelsensochenonsonoriuscitia
essere eletti. Ma i più “ricchi” sono i
collaboratori scelti da Forza Italia e la
prima in classifica con 140 mila euro
l’anno è la segretaria del presidente
Toti, Rosa Ferraro, “ereditata” da Emilio Fede. Non manca in questo elenco
di aiutanti anche un bagnino, amico
dell’assessore Giampedrone.
Il mullah Krekar, fondatore del gruppo terroristico Ansar Al-Islam, è tra i 17 arrestati. Sarebbe lui la
mente dei terroristi reclutati dall’Italia, con centrale a Merano
GRIGNETTI, MOLINARI e POLETTI >> 2-3
LA PROCURA APRE UN’INCHIESTA
Operata per liposuzione
donna muore a 55 anni
ANSALDO ENERGIA
A QUILIANO
Zampini: «Dateci
una banchina,
non siamo fissati
sulle aree Ilva»
Patente scaduta
da 45 anni,
denunciato
un ottantenne
G. FERRARI >> 13
SERVIZIO >> 20
Albenga, tragedia alla clinica San Michele
n SENTENZA A GENOVA
Botte per 24 anni
alla moglie, il giudice
nega il divorzio per colpa
«Perché lei tollerava»
ALBENGA. Da quella sala operatoria doveva uscire più bella, invece
ne è uscita in condizioni disperate,
per morire poche ore dopo a soli 55
anni, nuovamente sotto i ferri per
un estremo quanto inutile tentativo di strapparla al suo destino. Sulla
morte di Anna Sangineto, residente
nel lodigiano ma originaria di Albenga, è stata aperta un’inchiesta.
REBAGLIATI >> 17
A. ROSSI >> 9
Benza, in valle Prino, un torrente in secca che taglia in due un
mare di ulivi, il mistero dell’extravergine sottocosto è presto
svelato. Qui approdano le olive
taggiasche, tanta fatica e altrettanta qualità. Un litro di olio
non può costare meno di ottodieci euro. Fra dodici mesi non
ce ne sarà più, perché le cose
buone hanno un mercato vero,
e dunque non invecchierà. La
legge italiana prevede invece
che un extravergine possa essere commercializzato fino a un
anno e mezzo dalla data di confezione, nemmeno da quella di
produzione: e questo consente
alla grande industria di stoccarlo e confezionarlo quando conviene, secondo la legge della
domanda e dell’offerta. Quando
una bottiglia da litro costa quattro o cinque euro, dunque, può
nascondere un prodotto vecchio di un paio d’anni e dalle
proprietà organolettiche esaurite.
Dolcedo, frantoio Benza, passione e sapienza artigiana dal
1853. Le olive sono grasse, nereggianti o marezzate di verde,
più brune, più rosse, tutti i colori dell’autunno nei cestelloni.
C’è il titolare Gigi Benza che ha
cominciato a frangere alle cinque e terminerà alle dieci di sera, «fino a gennaio non ci sarà un
attimo di respiro ma l’anno
scorso non c’era prodotto e sono andato in panico, dallo spaesamento». C’è mamma Claretta
che sovraintende agli uliveti.
C’è pure il sole che non guasta
mai.
SEGUE >> 11
LA STORIA OPERE ESPOSTE NEI PALAZZI, L’IDEA DI UN GRUPPO DI AMMINISTRATORI
Genova mi conquista con l’arte nel condominio
G
EUGENIO CARMI
enova, dove sono nato e
vissuto fino al 1970, è
una città le cui qualità
positive sono poco conosciute.
Infatti, prevale fra i genovesi
quasi un ritegno nel mostrare
i propri sentimenti, le proprie
qualità, nel bene e nel meno
bene. Però il suo passato di repubblica marinara vive ancora
nel presente accanto all’innata riservatezza. Nessuno dimentica che uno dei suoi celebri cittadini si chiamava Andrea Doria, notissimo ammiraglio che fece insieme ai
Grimaldi e agli Spinola la celebrità genovese del Millecinquecento.
SEGUE >> 27
L’ANTEPRIMA
Nei “Saggi” di Proust
il cantiere
della “Recherche”:
spunta un inedito
BOSCO >> 38
INDICE | n PRIMO PIANO 2. POLITICA 6. DAL MONDO 7. DALL'ITALIA 8 | n ECONOMIA & MARITTIMO 13 | n SAVONA 17. ALBUM SAVONA 32. ALBUM 34. TV 35 | n XTE 37 | n SPORT 40 | n METEO 47
IL SECOLO XIX
17
VENERDÌ 13 NOVEMBRE 2015
SAVONA
Piante
e fiori
Rapa rossa, un concentrato di benessere
La rapa rossa ha origini antiche: il suo consumo è menzionato in testi scritti greci del 420 a.C., ma è presente
anche i reperti archeologici del 2.000 a.C. La rapa rossa
ben si presta ad accompagnare carni e piatti saporiti. È
un concentrato di elementi indispensabili per la salute.
TRAGEDIA ALLA CLINICA SAN MICHELE DI ALBENGA. IL CHIRURGO ESCE DISPERATO DALLA SALA OPERATORIA
Muore per un intervento di liposuzione
Anna Sangineto, 55 anni, in arresto cardiaco, è stata trasferita al Santa Corona, dove si è spenta
LUCA REBAGLIATI
ALBENGA. Da quella sala
operatoria doveva uscire più
bella, invece ne è uscita in
condizioni disperate, per
morire poche ore dopo a soli
55 anni, nuovamente sotto i
ferri per un estremo quanto
inutile tentativo di strapparla al suo destino. Per Anna
Sangineto, residente nel lodigiano ma originaria di Albenga, dove ha ancora alcuni
parenti, quella di mercoledì
doveva essere una giornata
di festa. Quel giorno avrebbe
finalmente coronato un sogno cullato per 7 anni, quello
di “spianare” alcune rughe
del volto utilizzando piccole
quantità di grasso prelevate
da cosce e glutei. Un intervento piuttosto diffuso, anche se non così banale come
talvolta si è portati a pensare.
«Lascia perdere, sei già bellacosì»leavevadettoilfidanzato con cui, vedova, viveva
daalcunianni,elastessacosa
le avevano ribadito parenti
ed amici. Lei, però, era determinata ed aveva cominciato
a cercare una struttura e uno
staff medico che le desse
tranquillità e garanzie. Una
ricerca durata diversi anni e
che forse adesso contribuisce ad aumentare il rimpianto di una famiglia colpita da
un dramma tanto profondo
quanto inatteso. Qualche
tempo fa Anna Sangineto si
era affidata alle mani esperte
di Mauro Ferraro, già primario di chirurgia estetica del
Santa Corona che dopo il
pensionamento esercita alla
San Michele.
In mattinata la donna (arrivata il giorno prima ad Albenga) aveva sostenuto gli
ultimi esami clinici, che a
quanto pare non avevano
evidenziato alcuna problematica che potesse far presa-
gire il dramma che si sarebbe
consumato di lì a poche ore.
Attorno alle 15 Anna Sangineto è entrata n sala operatoria, in anestesia totale, e poco
dopo sarebbe cominciato il
prelievo del grasso dalle cosce. Ben presto, però, qualcosa è andato storto. A quanto
pare i medici si sarebbero accorti di un rallentamento
della respirazione, e da quel
momento la situazione è
precipitata. I parenti che accompagnavano la donna raccontano di avere visto, dopo
soli 20 minuti dall'inizio
dell'intervento, il chirurgo
uscire in lacrime dalla sala
operatoria.
«Vorrei morire io, non ho
parole» avrebbe detto Ferraro profondamente colpito
dall'accaduto. Subito è partita una sfida disperata alla
morte. Il tentativo di rianimazione da parte degli uo-
IL SOGNO
DI COPRIRE
LE RUGHE
I soccorsi della Croce Bianca e il trasporto al Santa Corona
Anna Sangineto, residente
a Lodi, ma di origini ingaune, era vedova. Il suo compagno aveva cercato di
dissuaderla dal sottoporsi
all’intervento estetico:
«Sei bella lo stesso». Ma la
donna cullava questo sogno da sette anni. Aveva
consultato altre strutture
prima di decidere.
mini del 118 e della Croce
Bianca, il trasferimento di
gran carriera a Pietra dove la
donna è arrivata con le funzioni vitali ridotte al minimo,
un rapido passaggio al pronto soccorso prima di una
nuova camera operatoria. Un
intervento disperato, quello
tentato dai medici del Santa
Corona, nella speranza di
trovare la causa di quel tracollo magari in una ostruzione delle coronarie, o comunque in qualcosa di rimediabile. Purtroppo tutto si è rivelato inutile, perché Anna
Sangineto è spirata dopo pochi minuti.
Cosa può avere quindi provocato la morte della donna?
A sciogliere ogni interrogativo dovrà essere la Procura della Repubblica, che ha
sequestrato la salma ed ha
disposto l'autopsia, che sarà
eseguita domattina.
I VERTICI DELLA CASA DI CURA NON COMMENTANO
Il dolore e la rabbia della famiglia
«Perché non c’era il defibrillatore?»
La nipote: la zia era felice, per lei era un regalo di compleanno
LE REAZIONI
ALBENGA. «Vogliamo sapere
cosa è successo davvero, e
perché in sala operatoria non
c'era un defibrillatore». La famiglia di Anna Sangineto è
sconvolta, ma soprattutto
vuole fare chiarezza.
«Mia zia era sempre stata
bene, non aveva mai avuto
problemi – afferma la nipote
Ilaria -. È una cosa inspiegabi-
le, assurda. Soprattutto non
capisco perché non ci fosse
qualcuno in grado di rianimarla, quando è andata in crisi. Noi non siamo esperti e non
siamo in grado di dire cosa è
successo, ma la sensazione è
che ci sia stato qualche errore
o qualcosa che non ha funzionato come doveva. Vogliamo
saperlo, perché chi ha sbagliato deve pagare e soprattutto
perché se un errore c'è stato
bisogna fare in modo che non
si ripeta. Martedì sera era con
noi, ed era felicissima, per lei
era una sorta di regalo per il
compleanno, che sarebbe stato tra pochi giorni».
Bocche cucite, invece, alla
clinica San Michele. Né il titolare Nico Nante (che è fuori Albenga) né il direttore sanitario Mario Vella vogliono commentare la vicenda.
«Tutta la documentazione è
in mano agli inquirenti» si limitano a dire dalla nota casa
di cura di viale Pontelungo.
L. REB.
La clinica San Michele di Albenga, dove è stata operata la donna