Operata per liposuzione donna muore a 55 anni del 13-11
Transcript
Operata per liposuzione donna muore a 55 anni del 13-11
QUOTIDIANO FONDATO NEL 1886 EURO 2,00 con “TV SORRISI E CANZONI” in Liguria. In vendita a EURO 4,90 l’11° gioco di “INGEGNOSAMENTE” - “ENIGMA DEGLI ANELLI” in Liguria. EURO 1,50 in tutte le altre zone - Anno CXXIX - NUMERO 269, COMMA 20/B. Spedizione abb. post. - gr. 50 PUBLIKOMPASS: per la pubblicità su IL SECOLO XIX e RADIO 19 Tel. 010.5388.200 [email protected] VENERDÌ 13 NOVEMBRE 2015 SAVONA IL TEMPO OGGI MATTINO irregolarmente nuvoloso POMERIGGIO possibili piogge min. 13° max. DOMANI MATTINO 22° SAMP, SE SALTA TUTTO È PRONTO GUIDOLIN nuvolosità variabile POMERIGGIO soleggiato min. 14° max. 20° L’INDISCREZIONE Volpi, tentazione blucerchiata: può lasciare lo Spezia Montella si taglia 500 mila euro, firma vicina: 1,3 milioni a stagione DOMENICA TENDENZA nuvolosità variabile in contesto soleggiato Rolli BASSO >> 41 FRECCERO >> 40 BERLUSCONI: NEL PATTO DEL NAZARENO MODIFICA ALLA SEVERINO. FORZA ITALIA LO CORREGGE De Luca, il silenzio di Renzi IL REPORTAGE Orlando: «Io non l’avrei sostenuto». Il marito della giudice: «Ora incasso» La rivincita dei piccoli frantoi n I COLLABORATORI SVENTATO UN PIANO DI ATTENTATI. DUE KAMIKAZE ISIS A BEIRUT: 37 MORTI contro i furbi Nella giunta Toti dell’extravergine la Lega si prende dieci incarichi sui sedici da 50 mila euro al mese dal nostro inviato PAOLO CRECCHI DOLCEDO (IMPERIA). Al frantoio EMANUELE ROSSI L’ARTICOLO >> 27 ITALIACROCEVIA DEIJIHADISTI D’EUROPA EPA GENOVA. Lega padronadegli incarichi della giunta regionale: dieci dei sedici “aiutanti” dello staff che costano in tutto 50 mila euro al mese, sono stati chiamati da assessori leghisti e c’è chi come Maria Piera Pastore è stata già in Parlamento con il Carroccio. Altri leghisti finiti nelle segreterie degli assessori vengono dalle liste elettorali,nelsensochenonsonoriuscitia essere eletti. Ma i più “ricchi” sono i collaboratori scelti da Forza Italia e la prima in classifica con 140 mila euro l’anno è la segretaria del presidente Toti, Rosa Ferraro, “ereditata” da Emilio Fede. Non manca in questo elenco di aiutanti anche un bagnino, amico dell’assessore Giampedrone. Il mullah Krekar, fondatore del gruppo terroristico Ansar Al-Islam, è tra i 17 arrestati. Sarebbe lui la mente dei terroristi reclutati dall’Italia, con centrale a Merano GRIGNETTI, MOLINARI e POLETTI >> 2-3 LA PROCURA APRE UN’INCHIESTA Operata per liposuzione donna muore a 55 anni ANSALDO ENERGIA A QUILIANO Zampini: «Dateci una banchina, non siamo fissati sulle aree Ilva» Patente scaduta da 45 anni, denunciato un ottantenne G. FERRARI >> 13 SERVIZIO >> 20 Albenga, tragedia alla clinica San Michele n SENTENZA A GENOVA Botte per 24 anni alla moglie, il giudice nega il divorzio per colpa «Perché lei tollerava» ALBENGA. Da quella sala operatoria doveva uscire più bella, invece ne è uscita in condizioni disperate, per morire poche ore dopo a soli 55 anni, nuovamente sotto i ferri per un estremo quanto inutile tentativo di strapparla al suo destino. Sulla morte di Anna Sangineto, residente nel lodigiano ma originaria di Albenga, è stata aperta un’inchiesta. REBAGLIATI >> 17 A. ROSSI >> 9 Benza, in valle Prino, un torrente in secca che taglia in due un mare di ulivi, il mistero dell’extravergine sottocosto è presto svelato. Qui approdano le olive taggiasche, tanta fatica e altrettanta qualità. Un litro di olio non può costare meno di ottodieci euro. Fra dodici mesi non ce ne sarà più, perché le cose buone hanno un mercato vero, e dunque non invecchierà. La legge italiana prevede invece che un extravergine possa essere commercializzato fino a un anno e mezzo dalla data di confezione, nemmeno da quella di produzione: e questo consente alla grande industria di stoccarlo e confezionarlo quando conviene, secondo la legge della domanda e dell’offerta. Quando una bottiglia da litro costa quattro o cinque euro, dunque, può nascondere un prodotto vecchio di un paio d’anni e dalle proprietà organolettiche esaurite. Dolcedo, frantoio Benza, passione e sapienza artigiana dal 1853. Le olive sono grasse, nereggianti o marezzate di verde, più brune, più rosse, tutti i colori dell’autunno nei cestelloni. C’è il titolare Gigi Benza che ha cominciato a frangere alle cinque e terminerà alle dieci di sera, «fino a gennaio non ci sarà un attimo di respiro ma l’anno scorso non c’era prodotto e sono andato in panico, dallo spaesamento». C’è mamma Claretta che sovraintende agli uliveti. C’è pure il sole che non guasta mai. SEGUE >> 11 LA STORIA OPERE ESPOSTE NEI PALAZZI, L’IDEA DI UN GRUPPO DI AMMINISTRATORI Genova mi conquista con l’arte nel condominio G EUGENIO CARMI enova, dove sono nato e vissuto fino al 1970, è una città le cui qualità positive sono poco conosciute. Infatti, prevale fra i genovesi quasi un ritegno nel mostrare i propri sentimenti, le proprie qualità, nel bene e nel meno bene. Però il suo passato di repubblica marinara vive ancora nel presente accanto all’innata riservatezza. Nessuno dimentica che uno dei suoi celebri cittadini si chiamava Andrea Doria, notissimo ammiraglio che fece insieme ai Grimaldi e agli Spinola la celebrità genovese del Millecinquecento. SEGUE >> 27 L’ANTEPRIMA Nei “Saggi” di Proust il cantiere della “Recherche”: spunta un inedito BOSCO >> 38 INDICE | n PRIMO PIANO 2. POLITICA 6. DAL MONDO 7. DALL'ITALIA 8 | n ECONOMIA & MARITTIMO 13 | n SAVONA 17. ALBUM SAVONA 32. ALBUM 34. TV 35 | n XTE 37 | n SPORT 40 | n METEO 47 IL SECOLO XIX 17 VENERDÌ 13 NOVEMBRE 2015 SAVONA Piante e fiori Rapa rossa, un concentrato di benessere La rapa rossa ha origini antiche: il suo consumo è menzionato in testi scritti greci del 420 a.C., ma è presente anche i reperti archeologici del 2.000 a.C. La rapa rossa ben si presta ad accompagnare carni e piatti saporiti. È un concentrato di elementi indispensabili per la salute. TRAGEDIA ALLA CLINICA SAN MICHELE DI ALBENGA. IL CHIRURGO ESCE DISPERATO DALLA SALA OPERATORIA Muore per un intervento di liposuzione Anna Sangineto, 55 anni, in arresto cardiaco, è stata trasferita al Santa Corona, dove si è spenta LUCA REBAGLIATI ALBENGA. Da quella sala operatoria doveva uscire più bella, invece ne è uscita in condizioni disperate, per morire poche ore dopo a soli 55 anni, nuovamente sotto i ferri per un estremo quanto inutile tentativo di strapparla al suo destino. Per Anna Sangineto, residente nel lodigiano ma originaria di Albenga, dove ha ancora alcuni parenti, quella di mercoledì doveva essere una giornata di festa. Quel giorno avrebbe finalmente coronato un sogno cullato per 7 anni, quello di “spianare” alcune rughe del volto utilizzando piccole quantità di grasso prelevate da cosce e glutei. Un intervento piuttosto diffuso, anche se non così banale come talvolta si è portati a pensare. «Lascia perdere, sei già bellacosì»leavevadettoilfidanzato con cui, vedova, viveva daalcunianni,elastessacosa le avevano ribadito parenti ed amici. Lei, però, era determinata ed aveva cominciato a cercare una struttura e uno staff medico che le desse tranquillità e garanzie. Una ricerca durata diversi anni e che forse adesso contribuisce ad aumentare il rimpianto di una famiglia colpita da un dramma tanto profondo quanto inatteso. Qualche tempo fa Anna Sangineto si era affidata alle mani esperte di Mauro Ferraro, già primario di chirurgia estetica del Santa Corona che dopo il pensionamento esercita alla San Michele. In mattinata la donna (arrivata il giorno prima ad Albenga) aveva sostenuto gli ultimi esami clinici, che a quanto pare non avevano evidenziato alcuna problematica che potesse far presa- gire il dramma che si sarebbe consumato di lì a poche ore. Attorno alle 15 Anna Sangineto è entrata n sala operatoria, in anestesia totale, e poco dopo sarebbe cominciato il prelievo del grasso dalle cosce. Ben presto, però, qualcosa è andato storto. A quanto pare i medici si sarebbero accorti di un rallentamento della respirazione, e da quel momento la situazione è precipitata. I parenti che accompagnavano la donna raccontano di avere visto, dopo soli 20 minuti dall'inizio dell'intervento, il chirurgo uscire in lacrime dalla sala operatoria. «Vorrei morire io, non ho parole» avrebbe detto Ferraro profondamente colpito dall'accaduto. Subito è partita una sfida disperata alla morte. Il tentativo di rianimazione da parte degli uo- IL SOGNO DI COPRIRE LE RUGHE I soccorsi della Croce Bianca e il trasporto al Santa Corona Anna Sangineto, residente a Lodi, ma di origini ingaune, era vedova. Il suo compagno aveva cercato di dissuaderla dal sottoporsi all’intervento estetico: «Sei bella lo stesso». Ma la donna cullava questo sogno da sette anni. Aveva consultato altre strutture prima di decidere. mini del 118 e della Croce Bianca, il trasferimento di gran carriera a Pietra dove la donna è arrivata con le funzioni vitali ridotte al minimo, un rapido passaggio al pronto soccorso prima di una nuova camera operatoria. Un intervento disperato, quello tentato dai medici del Santa Corona, nella speranza di trovare la causa di quel tracollo magari in una ostruzione delle coronarie, o comunque in qualcosa di rimediabile. Purtroppo tutto si è rivelato inutile, perché Anna Sangineto è spirata dopo pochi minuti. Cosa può avere quindi provocato la morte della donna? A sciogliere ogni interrogativo dovrà essere la Procura della Repubblica, che ha sequestrato la salma ed ha disposto l'autopsia, che sarà eseguita domattina. I VERTICI DELLA CASA DI CURA NON COMMENTANO Il dolore e la rabbia della famiglia «Perché non c’era il defibrillatore?» La nipote: la zia era felice, per lei era un regalo di compleanno LE REAZIONI ALBENGA. «Vogliamo sapere cosa è successo davvero, e perché in sala operatoria non c'era un defibrillatore». La famiglia di Anna Sangineto è sconvolta, ma soprattutto vuole fare chiarezza. «Mia zia era sempre stata bene, non aveva mai avuto problemi – afferma la nipote Ilaria -. È una cosa inspiegabi- le, assurda. Soprattutto non capisco perché non ci fosse qualcuno in grado di rianimarla, quando è andata in crisi. Noi non siamo esperti e non siamo in grado di dire cosa è successo, ma la sensazione è che ci sia stato qualche errore o qualcosa che non ha funzionato come doveva. Vogliamo saperlo, perché chi ha sbagliato deve pagare e soprattutto perché se un errore c'è stato bisogna fare in modo che non si ripeta. Martedì sera era con noi, ed era felicissima, per lei era una sorta di regalo per il compleanno, che sarebbe stato tra pochi giorni». Bocche cucite, invece, alla clinica San Michele. Né il titolare Nico Nante (che è fuori Albenga) né il direttore sanitario Mario Vella vogliono commentare la vicenda. «Tutta la documentazione è in mano agli inquirenti» si limitano a dire dalla nota casa di cura di viale Pontelungo. L. REB. La clinica San Michele di Albenga, dove è stata operata la donna