AGGIORNATI SUL TUO PC SEGUENDO UN CORSO ON

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AGGIORNATI SUL TUO PC SEGUENDO UN CORSO ON
AGGIORNATI SUL TUO PC SEGUENDO UN CORSO ON-LINE O SU DVD
Infowine ha da tempo avviato la produzione di video-seminari, filmando le relazioni di esperti internazionali su temi di
attualità, inserendo le diapositive delle presentazioni ed i sottotitoli in italiano, e dando così la possibilità di assistere ai
seminari stando comodamente seduto davanti al proprio PC: gli stessi contenuti di una relazione con presenza fisica, ma
con assoluta libertà nella scelta del momento d’aggiornamento e possibilità di approfondire i passaggi più interessanti.
I video-seminari sono una soluzione eccellente per i tecnici che vogliono continuare a rimanere aggiornati anche quando
il tempo e le risorse economiche a disposizione sono limitati: assistere ad un video-seminario costa molto meno
che presenziare ad una relazione, ed in più non comporta i tempi ed i costi di una trasferta, spesso necessaria per
ascoltare relatori di alto livello.
Ad oggi Infowine propone 10 video-seminari in lingua italiana, che sono proposti:
in DVD, da vedere e rivedere all’occorrenza, anche per formazioni aziendali di gruppo (costo singolo € 40 +
spese di spedizione);
on-line sulla rivista, in web-streaming, per una o due visioni con costi ancora inferiori (costo € 25 circa)
Stabilità tartarica
Parte 1 - Gli equilibri di stabilità. Parte 2 - Vantaggi e inconvenienti delle tecniche di stabilizzazione
Relatore: Michel MOUTOUNET, INRA - SupAGRO Montpellier. Durata 44+43 minuti. Audio e diapo in francese,
sottotitoli in italiano
Una rassegna delle conoscenze sulla stabilità tartarica, da uno dei migliori scienziati al servizio
della chimica e della tecnologia enologica. Come di consueto nei suoi seminari, Moutounet parte
dai principi fondamentali e si addentra pian piano negli aspetti più applicativi, descrivendo e
documentando le nuove tecnologie di stabilizzazione. Nella prima parte Moutounet spiega i principi
base della stabilità tartarica: gli equilibri chimici tra i vari sali, le varie tappe del fenomeno di
cristallizzazione, i concetti di saturazione e sovrasaturazione, il diagramma di stabilità tartarica,
come ottenere per un vino la temperatura di cristallizzazione, analisi critica dei testi disponibili in
cantina, test DIT (grado d'instabilità tartarica). Nella seconda parte viene fatta un'analisi critica dei diversi strumenti
tecnologici utilizzati in enologia per la stabilizzazione tartarica. Le tecniche vengono suddivise in 3 categorie: 1) quelle
che inducono la cristalizzazione per ridurre la concentrazione di ioni (es: refrigerazione); 2) l'uso di inibitori della
cristallizzazione cioè di sostanze che, mantenendo inalterata la concentrazione in ioni, aumentano l'ampiezza della zona
di soprassaturazione (mannoproteine, acido metatartarico, carbossimetilcellulosa...); 3) le tecniche sottrattive, che cioè
eliminano dal mezzo una o più specie ioniche soggette a cristallizzazione (es. elettrodialisi).
Disponibile in DVD e on-line su Infowine
Proprietà strutturali dei tannini
Effetto sull'astringenza dei vini
Relatore: Pascale SARNI-MANCHADO, INRA Montpellier. Durata: 50 minuti. Audio e diapo in francese, sottotitoli in
italiano
Gli studi più recenti permettono di comprendere come le sensazioni di astringenza possano essere
legate alla predominanza di alcuni tipi di tannino (a basso peso molecolare o con elevato grado di
galloilazione). Il quadro è reso complesso dalle numerose interazioni tra tannini ed altre componenti
del vino (polisaccaridi, acidi organici, etanolo ecc.). Pascal Sarni Machado offre nel seminario una
chiara ed aggiornata rassegna delle conoscenze sull'argomento, viste dal punto di vista del
chimico, del chimico-fisico e del semplice degustatore.
Disponibile in DVD e on-line su Infowine
Il potenziale aromatico delle uve dei vini
Natura, Struttura, Interesse tecnologico e Metodi d'analisi
Relatore: Rémi SCHNEIDER, INRA-IFV Montpellier, Francia. Durata 60 minuti. Audio e diapo in francese, sottotitoli in
italiano
L'aroma del vino si forma a partire da precursori contenuti nelle uve, che costituiscono il così
detto "potenziale aromatico". I composti che lo determinano si possono suddividere in 4 principali
categorie, sulla base della loro origine o della loro natura chimica: i carotenoidi, i coniugati
cisteinici, i precursori del DMS ed i glicosidi. Il seminario passa in rassegna le diverse famiglie di
precursori, specificando per ognuna le componenti di dettaglio, quantificandone la presenza e le
condizioni che la determinano.
La presentazione nella sua parte finale analizza le opportunità analitiche per ogni famiglia, alcune
delle quali sono già oggi applicabili in produzione per quantificare il potenziale aromatico delle uve e quindi stimare la
qualità del vino che ne deriverà.
Disponibile in DVD e on-line su Infowine
Per acquisti o maggiori informazioni rivolgersi a:
Vinideanet srl
P.zza i° Maggio, 20 - 29028 Ponte dell’Olio – PC
Ph. +39 0523.876423
email [email protected]
La nutrizione idrica del vigneto
Irrigazione qualitativa di precisione: strategie e tecniche di monitoraggio
Relatore: Hernan OJEDA, Azienda sperimentale INRA di Pech Rouge, Narbonne, Francia. Durata 70 minuti. Audio e
diapo in francese, sottotitoli in italiano
Il video-seminario offre la possibilità di accedere alle conoscenze scientifiche più aggiornate
sull’equilibrio idrico del vigneto, di comprendere le conseguenze di un determinato stato idrico e di
acquisire le nozioni necessarie per potere gestire in pratica l’irrigazione di un vigneto.
La relazione è focalizzata sull’irrigazione qualitativa di precisione del vigneto, cioè sugli interventi
sul bilancio idrico del vigneto basati su dati oggettivi e finalizzati al miglioramento della qualità del
prodotto finale. La presentazione inizia parlando della restrizione idrica, di che reazioni provoca
nella vigna e delle conseguenze sulla qualità e sulle caratteristiche dell’uva e del prodotto finale.
Si passa poi alla valutazione dello stato idrico del vigneto, analizzando i metodi oggi disponibili e soffermandosi in
particolare sull’uso della camera a pressione. Ojeda analizza quindi l’effetto dello stato idrico sulla crescita vegetativa,
sulla fotosintesi, sulla crescita e sulla composizione dell’acino. La parte finale riguarda gli aspetti applicativi: come
effettuare in pratica il monitoraggio e come utilizzare le informazioni ottenute su un vigneto in produzione.
Disponibile in DVD e on-line su Infowine
L'analisi sensoriale delle uve
Uno strumento per una migliore gestione del vigneto
Relatore: Jacques ROUSSEAU, ICV, Montpellier. Durata: 60 minuti. Audio e diapo in francese,
sottotitoli in italiano
L'analisi sensoriale dell'uva è una pratica ormai molto diffusa nella pratica, perché permette di
aggiungere elementi preziosi alla caratterizzazione chimica. L'ICV ha sviluppato - ormai 15 anni fa un metodo che è diventato di riferimento in tutto il mondo.
Da molti anni l'ICV applica il metodo nelle proprie prove di vigneto, ed ha potuto così definire il peso
delle diverse pratiche viticole sul profilo sensoriale dell'uva: potatura, inerbimento, dimensioni della
parete fogliare, diradamento dei grappoli, ritardo della vendemmia.
Il seminario permette di rispondere alla domanda: "cosa si può fare in vigneto per modificare le caratteristiche sensoriali
dell'uva?", utilizzando come esempi didattici i risultati di prove reali.
Disponibile in DVD e on-line su Infowine
Reazioni di ossidazione a carico dei fenoli
La formazione dipigmenti nei vini bianchi
Relatore: Goeffrey R SCOLLARY, Università di Merlbourne, Australia. Durata: 60 minuti. Audio e diapo in inglese,
sottotitoli in italiano
L’imbrunimento dei vini bianchi è un fenomeno di grande importanza, perché il colore influenza
fortemente il giudizio del consumatore. L’ossidazione del vino porta alla formazione di composti di
colore marrone, rosso e giallo, e la ricerca più recente sta mettendo in evidenza processi fino ad
ora sconosciuti. Catechine ed epicatechine giocano un ruolo importante, ma l’imbrunimento non
dipende soltanto dalla loro concentrazione nel vino. Scollary spiega nel dettaglio, e con evidenze
sperimentali, l’incremento del colore dei vini bianchi in presenza di metalli come rame e ferro,
mettendo in evidenza il ruolo degli stereoisomeri. Descrive meccanismi finora sconosciuti di
imbrunimento che coinvolgono l’acido tartarico. Si sofferma lungamente sull’acido ascorbico e sul suo stereoisomero
acido eritorbico, spiegandone gli effetti positivi ed i pericoli legati ad un uso non oculato.
Disponibile in DVD e on-line su Infowine
Spettroscopia e chemiometria
Sistemi di analisi rapida per l’industria enologica
Relatore: Bob DAMBERGS, Australian Wine Research Institute, Australia. Durata: 45 minuti. Audio e diapo in inglese,
sottotitoli in italiano
L’impiego di profili spettrali, ottenuti usando lunghezze d’onda che vanno dall’ultravioletto al medio
infrarosso, sta segnando una tappa epocale nell’analisi chimica in campo enologico, aprendo prospettive
d’analisi nell’intero processo di produzione, dal terreno della vigna al vino in bottiglia.
Il vicino infrarosso (NIR) può essere utilizzato in campo per misurare l’umidità ed in contenuto in nutrienti del
terreno, per determinare lo stato idrico della pianta e contemporaneamente analizzare l’uva per il suo
contenuto in antociani totali, tannini, zuccheri, pH, estratto secco e grado d’infezione fungina, oltre che per
le principali analisi chimiche dei vini. L’ultravioletto (UV) permette di determinare i composti fenolici del vino
e dell’uva.
Alcune nuove applicazioni di metodi spettrometrici includono l’analisi del vino quando è già in bottiglia, per seguire i
prodotti durante il packaging e l’affinamento. I metodi spettrometrici hanno il vantaggio di permettere, una volta
sviluppati, operazione di routine molto rapide, semplici ed economiche: esse rappresentano il futuro nell’analisi degli
alimenti e delle bevande.
Disponibile in DVD e on-line su Infowine
Per acquisti o maggiori informazioni rivolgersi a:
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P.zza i° Maggio, 20 - 29028 Ponte dell’Olio – PC
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La base chimica dell’aroma del vino
Ruolo per la qualità, la personalità e l’espressione varietale del vino
Relatore: Vicente FERREIRA, Università di Zaragoza, Spagna. Durata: 45 minuti. Audio e diapo in spagnolo, sottotitoli
in italiano
Perché l’odore di alcuni vini rossi ricorda frutti rossi o cioccolato, mentre altri di simile categoria quasi non
hanno aroma ? Quali composti (oltre al linalolo) sono responsabili delle specifiche caratteristiche varietali
dei vini prodotti da un solo tipo di uva ? È possibile spiegare la qualità in termini di composizione aromatica
? La relazione presenta l’identità delle sostanze chimiche più importanti per la formazione dell’aroma: il
sistema tampone base, le 16 sostanze e le 10 famiglie che riescono ad emergere dal tampone. Importanti
sono anche le interazioni tra questi composti e la presenza sostanze che compromettono la qualità del vino
ben prima di essere riconosciute come difetti. Le diverse molecole che entrano in gioco sono descritte
insieme con alcuni esempi riguardanti l’aroma varietale, la personalità, il fruttato e la qualità.
Disponibile in DVD e on-line su Infowine
La variabilità intraparcellare
Valutazione, conseguenze sulla qualità dell’uva e determinazione
Relatore: Vincent DE RUDNICKI, Cemagref – UMR ITAP –Montpellier. Durata: 45 minuti. Audio e diapo in francese,
sottotitoli in italiano
La valutazione della variabilità intraparcellare e dell’eterogeneità dei vigneti permette di ottenere
indicatori utili ad una migliore gestione della vigna. Le ricerche in questo settore sono ogni giorno
più numerose e permettono innovazioni significative per la gestione intra-parcellare, con strumenti
installati su aeromobili o al suolo, attrezzature portatili per la campionatura puntuale oppure
imbarcati sui trattori per un’azione conseguente immediata.
Il seminario spiega come le Nuove Tecnologie d’Informazione e di Comunicazione (NTIC)
permettano di applicare nella pratica il concetto di viticoltura di precisione, di gestire il vigneto con
maggior rispetto dell’ambiente ed implementare la tracciabilità dei trattamenti.
Disponibile in DVD e on-line su Infowine
Tecniche di separazione
Modificare il profilo analitico del vino
Relatore: Bob DAMBERGS, Australian Wine Research Institute, Australia. Durata: 45 minuti. Audio e diapo in inglese,
sottotitoli in italiano
Nel Nuovo Mondo sono in uso ormai da parecchi anni alcune tecniche di separazione che ben presto
saranno autorizzate anche dalla normativa europea. Lo spinning cone, evaporatore rotante conico, può
essere usato e per separare aromi volatili da succhi e vini, per l’abbassare il grado alcolico, per ridurre livelli
elevati di solforosa, per recuperare aromi dalle vinacce e per rimuovere composti volatili indesiderati dal
vino. Con l’osmosi inversa si può concentrare il mosto, ma può anche essere utilizzata – abbinata all’uso di
resine - per ridurre l’alcool e rimuovere composti indesiderati come l’acido acetico, oppure modificare il pH e
ridurre la concentrazione in potassio nel mosto d’uva, o ancora rimuovere aldeidi ad alto peso molecolare
nei distillati. Queste tecniche offrono inoltre la possibilità di ottenere prodotti alternativi dal mosto e dall’uva
che possono aggiungere valore alla produzione di un’azienda. Il seminario tratta in dettaglio queste tecniche e
rappresenta un documento essenziale peri tecnici che vogliono meglio comprenderne le potenzialità ed i limiti.
Disponibile on-line su Infowine e in DVD da Dicembre 2009
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