Libretto - Conservatorio Tartini

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Libretto - Conservatorio Tartini
Divulgando Srl - Trieste
I concerti del
conservatorio
Conservatorio di Musica "Giuseppe Tartini"
Via Carlo Ghega, 12 – 34132 Trieste
T. +39 040 6724911 – F. +39 040 6724969
www.conts.it
autunno_inverno 2016 - 2017
Programma
autunno_inverno 2016 - 2017
Mercoledì 19 ottobre 2016 – ore 20.30
XX Premio Pianistico Internazionale
“Stefano Marizza”
Concerto dei vincitori
In collaborazione con l’Università Popolare di Trieste e la famiglia Marizza
Lunedì 24 ottobre 2016 – ore 20.30
Dalla pianura boema alle pendici dei monti Urali
Ester Ban – Arpa
Lunedì 31 ottobre 2016 – ore 20.30
Trieste − Graz: Consonanze
con gli studenti dell'Universität für Musik und darstellende Kunst - Graz
e del Conservatorio "G. Tartini" di Trieste
Lunedì 7 novembre 2016 – ore 20.30
Undine
Eleonora Tripiciano – Flauto
Hiromi Arai – Pianoforte
Sabato 12 novembre 2016 – ore 18.30
Da Vienna a Hollywood
Concerto di apertura dell’Anno Accademico 2016 - 17 del Conservatorio "G. Tartini"
Orchestra Sinfonica del Conservatorio "G. Tartini"
Luca Chiandotto – Pianoforte
Romolo Gessi – Direttore
I concerti si terranno nella Sala Tartini
Il concerto del 12 Novembre si terrà nella Sala de Banfield - Tripcovich
I concerti del 19 Ottobre e 1 Dicembre si terranno nell'Aula Magna del Conservatorio
Programma
autunno_inverno 2016 - 2017
Lunedì 14 novembre 2016 – ore 20.30
Mercoledì 14 dicembre 2016 – ore 20.30
Bernhard Pötsch – Pianoforte
Milica Stojadinović – Soprano
Silvano Zabeo – Pianoforte
Omaggio a Johannes Brahms
In collaborazione con Musikuniversität - Wien
Lunedì 21 novembre 2016 – ore 20.30
Allegro ma non troppo
Giada Visentin – Violino
Mizuho Furukubo – Pianoforte
Elegia d'autunno
In collaborazione con Accademia delle Arti - Novi Sad (Serbia)
Lunedì 19 dicembre 2016 – ore 20.30
Omaggio a Ferruccio Busoni
A cura del Dipartimento di Strumenti armonici
Lunedì 28 novembre 2016 – ore 20.30
Lunedì 9 gennaio 2017 – ore 20.30
Teresa Trevisan - Flavio Zaccaria – Duo pianistico
Fabián Pérez Tedesco - Giorgio Ziraldo – Percussioni
Emmanuele Baldini – Violino
Roberto Turrin – Pianoforte
Contemporaneous
In collaborazione con Chromas - Associazione Musica Contemporanea
Mercoledì 30 novembre 2016 – ore 20.30
La flûte enchantée
Laura Levai Aksin – Flauto
Aurora Sabia – Pianoforte
In collaborazione con Accademia delle Arti - Novi Sad (Serbia)
con la partecipazione di:
Pierluigi Maestri - Giuseppina Mascheretti - Luisa Sello – Flauti
Giovedì 1 dicembre 2016 – ore 16.00
Premio pianistico “Maria Grazia Fabris”
XII edizione - 2016
In collaborazione con il Conservatorio "J. Tomadini" di Udine e la famiglia Gherbitz
Lunedì 5 dicembre 2016 – ore 20.30
J. Brahms: due Sonate per violino e pianoforte
Joaquín Palomares – Violino
Patrizia Tirindelli – Pianoforte
In collaborazione con Conservatorio Superior de Murcia (Spagna)
Americas
Lunedì 16 gennaio 2017 – ore 20.30
Bach to Bach .... passando per Trieste
Wladimir Matesic – Organo
Mercoledì 19 ottobre 2016 – ore 20.30
Aula Magna
XX Premio Pianistico Internazionale
“Stefano Marizza”
—
Concerto dei vincitori
In collaborazione con l’Università Popolare di Trieste e la famiglia Marizza
Interpreti e programma saranno resi noti
nello specifico programma di sala
Stefano Marizza
Giovane collaboratore dell’Università Popolare di Trieste, scomparso prematuramente
nel dicembre 1996, era considerato fra i più
brillanti allievi pianisti del Conservatorio "G.
Tartini" di Trieste.
Nato a Fogliano (GO) il 9 dicembre 1969,
iniziò a studiare pianoforte sotto la guida di
Gianna Visintin. Dal 1988 fu allievo di Massimo Gon presso il Conservatorio triestino
dove si diplomò nel 1995. Precedentemente
nel 1994 si laureò con lode in Materie letterarie alla Facoltà di Magistero dell’Università di
Trieste e l’anno seguente si iscrisse al corso
di laurea in Pedagogia.
Da anni collaborava con l’Università Popolare di Trieste dove era stato assunto nel gennaio 1996 ed era considerato uno dei funzio-
nari più validi. Nei frequenti viaggi e contatti
in Istria aveva allacciato importanti rapporti
con le Comunità degli Italiani dalle quali era
particolarmente stimato ed apprezzato.
ALBO D’ORO DEL PREMIO PIANISTICO INTERNAZIONALE "STEFANO MARIZZA"
1997 − Maia Glouchkova - Sofia (Bulgaria)
1998 − Péter Morva - Dunakeszi (Ungheria)
1999 − Giacomo Miglioranzi - Venezia (Italia)
2000 − Tihamér Hlavacsek - Orosháza (Ungheria)
2001 − Raluca Stirbat - Iasi (Romania)
2002 − Volha Stsiazhko - Minsk (Bielorussia)
2003 − Dora Deliyska - Pleven (Bulgaria)
2004 − Alì Hirèche - Parigi (Francia)
2005 − Matteo Andri - Bueriis (Udine, Italia)
2006 − Chiara Opali - Vittorio Veneto (Treviso, Italia)
2007 − Grzegorz Niemczuk - Tychy (Polonia)
2008 − Emanuele Delucchi - Varese Ligure (La Spezia, Italia)
2009 − Hyun-Jee Moon - Seoul (Corea del Sud)
2010 − Ah Ruem Ahn - Suwon (Corea del Sud)
2011 − Andrey Stukalov - Krasnoyarsk (Russia)
L’Università Popolare di Trieste in collaborazione con il Conservatorio "G. Tartini" e la famiglia
Marizza, indice ed organizza la XX edizione del Premio Pianistico Internazionale "Stefano
Marizza" allo scopo di promuovere la cultura musicale nel nome ed in ricordo del giovane
pianista. Il Concorso si svolgerà nei giorni 17, 18 e 19 ottobre 2016 presso il Conservatorio
"G. Tartini" di Trieste.
2012 − Syuzanna Kaszò - Uzhgorod (Ucraina)
2013 − Dmitry Masleev - Ulan-Ude (Russia)
2014 − George Todica - Bucarest (Romania)
2015 − Nicola Losito - Udine (Italia)
I concerti del conservatorio | autunno_inverno 2016 - 2017
Lunedì 24 ottobre 2016 – ore 20.30
Sala Tartini
Dalla pianura boema
alle pendici dei monti Urali
—
Ester Ban – Arpa
PROGRAMMA
Jan Ladislav Dussek
Sonata in do minore
(1760 – 1812)
Allegro
Andantino
Rondò
Jan Ladislav Dussek
III Sonatina in sol maggiore
(1760 – 1812)
Andantino poco allegretto
Allegro non tanto
Ferenc Farkas
Antiche Danze ungheresi:
(1905 – 2000) Danza del Principe di Transilvania
Danza ungherese
Chorea
Danza Lapockás
Chorea
Danza Lázár Apor
Michail Ivanovič Glinka (1804 – 1857)
Variazioni su un tema di W. A. Mozart
Michail Ivanovič Glinka
Notturno
(1804 – 1857) Aram Il'ič Chačaturjan
Danza orientale e Toccata
(1903 – 1978) Pëtr Il'ič Čajkovskij
Fantaisie sur un thème de l'Opéra Eugene Onegin
(1840 – 1893) Ester Ban
Sedicenne triestina, inizia lo studio dell'arpa
classica quattro anni or sono con Giuliana
Stecchina al Conservatorio "G. Tartini" di
Trieste.
Solo cinque mesi dopo si aggiudica il Primo
premio assoluto al XIX Concorso per esecuzioni di Musica Classica indetto dal Liceo
I.S.I.S. Carducci - Dante di Trieste, sostenendo il suo primo concerto di premiazione.
In seguito le sue affermazioni si ripetono
anche negli anni successivi nel medesimo
concorso.
Ottiene il terzo premio (primo non assegnato) al Concorso Internazionale "Musica
Insieme" nel 2015 (categoria Arpa) ed il Primo premio nella categoria "Solisti del Triveneto", mentre l'anno successivo si aggiudica
il secondo premio (primo e terzo non assegnati) nella categoria Arpa.
Al Concorso Internazionale "Città di Palmanova" del 2015 è prima nella categoria
Solisti e seconda nella categoria Musica da
Camera con la violinista Giada Visentin; nello stesso concorso nel 2016 ottiene il terzo
premio nella categoria Solisti.
Sempre nel 2016 si aggiudica il Primo premio al XX Concorso Internazionale Euritmia
di Povoletto (Udine), categoria Solisti.
Collabora con il coro "Nuovo Auricolare VivaVoce" e a molte iniziative didattiche nelle
scuole cittadine organizzate e perfezionate
dall'Associazione musicale "Do-Re-Mi" in sinergia con il Comune di Trieste.
Da due anni è prima arpa nell'Orchestra
sinfonica del Conservatorio "G. Tartini" e
sostiene concerti solistici e cameristici con il
violinista Marco Zanettovich e con l'arpista
Aurora Roiaz.
Frequenta con ottimo profitto il liceo sloveno "F. Prešeren" di Trieste.
Nel Natale 2015 ha sostenuto un concerto
solistico per il FAI (Fondo Ambiente Italiano)
di Trieste; concerto sponsorizzato dalla Provincia di Trieste nell'ambito del "Progetto
Giovani".
NOTE DI SALA
Il concerto coniuga l'ascolto di composizioni del repertorio arpistico classico (Dussek), romantico (Glinka)
e tardo romantico (Čajkovskij) che si alterna a brani di ispirazione popolare attinti dalla tradizione
ungherese (Farkas) e armena (Chačaturjan).
Una valida occasione per conoscere l'arpa in tutte le sue possibilità tecniche, interpretative e sonore.
I concerti del conservatorio | autunno_inverno 2016 - 2017
Lunedì 31 ottobre 2016 – ore 20.30
Sala Tartini
Trieste − Graz: Consonanze
Wilhelm Mayer Rémy
da op. 22
(1831 – 1898) n. 1 - Leuchtende Sterne
Christian Prohammer – Pianoforte *
con gli studenti dell'Universität für Musik und darstellende Kunst - Graz
da Drei Tonbilder op. 22
n. 2 - Im Gärtchen
n. 3 - Ist es wahr?
Michael Guttmann – Pianoforte *
—
e del Conservatorio "G. Tartini" di Trieste
PROGRAMMA
Carl Ferdinand Lickl
(1803 – 1864)
Valz op. 66
Viktoria Höller – Pianoforte *
Melodia ungherese op. 65
Victoria Ravn – Pianoforte *
Ferruccio Busoni
da "Klavierübung" n. 6: Lo staccato
(1866 – 1924) Variations - Studie nach Mozart: Serenade
da ("Don Giovanni")
Valentin Klug – Pianoforte *
Anna Weiss Busoni
Ferruccio. Salon - Polka pour le pianoforte op. 9
(1833 – 1909) Constanze Schöpfer – Pianoforte *
Sonatina super Carmen KV 284
(Fantasia da camera sull'opera di Bizet)
Alberto Olivo – Pianoforte **
Carl Ferdinand Lickl
La melanconia. Pezzo caratteristico op. 53
(1803 – 1864) "Alla Signorina Anna Weiss"
Andrea Virtuoso – Pianoforte **
da 24 Preludi op. 37 BV 181
n. 7 - Allegro vivace
n. 15 - Andantino sostenuto, con espressione
Linda Zhu – Pianoforte *
Ferruccio Busoni
da 10 Chorale Preludes BV V 27
(1866 – 1924) V. - Ich ruf zu Dir, Herr Jesu Christ (da BWV 639)
Leonie Schmarda – Pianoforte *
Carl Ferdinand Lickl
(1803 – 1864)
Preludio e fuga in la minore op. 7
"Meinem hochverehrten Lehrer Herrn Dr. Wilhelm Mayer"
Preludio - Andante poco sostenuto
Doppia fuga - Allegro
Mario Giorgio Filippo – Organo **
Ouverture pour la Fête solennelle de S. M. l'Empereur
Alessandro Chiovara – Pianoforte **
* Studente dell'Universität für Musik und darstellende Kunst - Graz
** Studente del Conservatorio di Musica "G. Tartini" - Trieste
NOTE DI SALA
Incontri Graz e Trieste. Allora ed oggi.
Questo concerto fa parte del progetto "Graz - Trieste: costruzione di un ponte musicale nel passato, nel
presente e nel futuro", articolato in tre parti, a cura del dott. Gregor Kokorz e sostenuto dalla città di Graz,
al fine di continuare a sviluppare un collegamento storico - musicale tra le due città.
Il concerto è realizzato in collaborazione con l'Universität für Musik und darstellende Kunst di Graz,
il Conservatorio "G. Tartini" e il Museo Teatrale Carlo Schmidl di Trieste.
I concerti del conservatorio | autunno_inverno 2016 - 2017
Lunedì 31 ottobre 2016 – ore 20.30
Sala Tartini
Ferruccio Busoni
Nacque nel 1866 e passò la sua infanzia a Trieste. Ricevette le prime lezioni di pianoforte
dalla madre Anna Weiss, eccellente pianista, e
fu subito considerato un bambino prodigio, in
grado di eseguire dei concerti già all’età di sette anni. Nel 1875 la famiglia traslocò a Vienna
e diede così la possibilità al giovane Busoni di
studiare al Conservatorio. Nel 1876 la famiglia si
stabilì a Graz dove Busoni studiò composizione
con Wilhelm Mayer (W. A. Rémy) e, già fino al
1881, scrisse più di 180 composizioni. Gli anni
seguenti furono caratterizzati da molti viaggi e
tournée: Lipsia, Helsinki, Mosca, Boston e New
York, e Busoni divenne uno dei più importanti
pianisti della sua epoca. Nel 1890 ottenne una
cattedra al Conservatorio di Mosca e vinse il
Concorso Rubinstein di Composizione. Tra il
1891 e il 1894 si trasferì in America insegnando
a Boston. Si stabilì quindi a Berlino, organizzando concerti con l'Orchestra Filarmonica e
continuando la sua attività concertistica e accademica quale insegnante di Composizione
all'Accademia musicale. Nel 1907 fu nominato
professore al Conservatorio di Vienna. Nel 1913
fu nominato Direttore del Liceo musicale di Bologna che mantenne solo per un anno. Busoni
fu un grande appassionato interprete di Bach,
di Beethoven e di Liszt, e fu anche apprezzato
come musicologo e critico musicale. In questa
veste scrisse testi teorici fondamentali, quali il
"Saggio su una nuova estetica musicale"(1906),
"L’abbozzo di una nuova estetica dell’arte del
suono" (1907), "Dell'unità della musica" (1922);
testi che affrontano anche il problema della
dissoluzione del sistema musicale occidentale.
Nell'ultimo periodo della sua vita compose
opere rilevanti quali: la II Sonata per violino
e pianoforte, il Concerto per pianoforte, coro
maschile e orchestra, Elegie per clarinetto e
pianoforte, la Berceuse élégiaque (alla memoria di sua madre) e la Fantasia Contrappuntistica per pianoforte. La sua ricerca per i nuovi
orizzonti compositivi arrivò al culmine quando
scrisse la Sonatina Seconda per pianoforte nel
1912. Contemporaneamente ebbe contatti
con i futuristi e consolidò l’amicizia con Arnold
Schönberg. Passò gli ultimi anni della sua vita
nuovamente a Berlino dove si spense nel 1924.
Wilhelm Mayer Rémy
In un promemoria inviato ad un influente personaggio di Lipsia, Busoni sottolineava di aver
dato più di cinquanta concerti, di aver imparato da solo tutta l’armonia e il contrappunto e
di aver già scritto, a tutto il 1879 (cioè a tredici
anni e mezzo) circa 150 composizioni: cifre
sbalorditive ma vere. Fin dai primissimi anni
Busoni possedeva, innato (e non si stancò mai
di coltivare con lo studio), il senso della forma,
dell’architettura e della costruzione musicale
classica. Wilhelm August Mayer fu colui che fece
compiere a Busoni il salto di qualità. Nato a
Praga nel 1831, dove era un noto compositore
sotto lo pseudonimo di W. A. Rémy, abbandonò in seguito la composizione per dedicarsi
all’insegnamento. Busoni lo conobbe a Graz
e fu suo allievo per 15 mesi nel periodo 18791881. Sotto la sua guida Busoni svolse un corso
completo e sistematico di armonia, contrappunto, fuga, strumentazione e composizione.
Quando Mayer morì nel 1898, Busoni, artista
ormai affermato, dedicò un articolo di commosso ringraziamento alla sua memoria, nel
quale rievocò con gratitudine e malinconia il
delizioso godimento che gli avevano offerto le
lezioni di Mayer e l’intenso periodo di studio,
con lui fatto, sui testi bachiani in cui egli imparò
a capire, "che è cosa diversa dall’apprezzare", la
continuità organica della musica occidentale.
Meyer ebbe molti allievi ed ha lasciato in eredità un'opera vasta ma purtroppo fino ad oggi
completamente sconosciuta.
Morì a Graz nel 1898.
Anna Weiss- Busoni
Madre di Ferruccio Busoni, nacque nel 1833
a Trieste. Suo padre era di origine bavarese
e sua madre italiana. Studiò pianoforte con
Carl Ferdinand Lickl e composizione con Luigi
Ricci. Il figlio Ferruccio scrisse di lei: "Mia madre, di nome Anna Weiss, fu, in ambiti piccoli,
una pianista molto apprezzata e, per quanto
io possa giudicare, anche talentuosa. Prima
della mia nascita suonò spesso in pubblico
con successo e, per l’ultima volta a Roma, otto
giorni prima che mi presentasse al mondo...".
Anna Weiss studiò anche composizione e tra i
suoi lavori si annoverano brani per pianoforte,
lieder per voce e pianoforte e un Sanctus per
coro e orchestra, eseguito a Trieste nel 1851.
Carl Ferdinand Lickl
Compositore e pianista, nato a Vienna nel 1803,
ha lasciato in eredità circa 140 opere che sono
conservate nella Biblioteca del Museo "Carlo
Schmidl" di Trieste. In queste composizioni
è contenuta una parte della storia musicale
di Graz del XIX secolo. Lickl stesso, il cui fratello maggiore Carl Georg fu membro onorario
dell'Associazione musicale della città austriaca
dal 1847, agì negli anni venti e trenta dell’ottocento a Graz e scrisse numerosi lavori prima di
stabilirsi a Trieste dove, attraverso la sua vasta
opera in campo pedagogico, partecipò alla
nascita di una grande tradizione pianistica
nella città. Tra i suoi allievi si annoverano tra gli
altri Anna Weiss, madre di Ferruccio Busoni (il
quale nel 1879 si stabilì a Graz per studiare con
Wilhelm Mayer- Rémy); ecco quindi ancora un
altro collegamento storico tra Graz e Trieste.
Essendo un compositore di madrelingua tedesca, in una città al centro di etnie diverse ma comunque di impronta italiana, Lickl è stato una
figura intermediaria e al centro di processi di
scambi culturali di particolare rilevanza. Ruolo
che si riflette chiaramente nelle sue composizioni e nella sua attività pedagogica.
I concerti del conservatorio | autunno_inverno 2016 - 2017
Lunedì 7 novembre 2016 – ore 20.30
Sala Tartini
Undine
—
Eleonora Tripiciano – Flauto
Hiromi Arai – Pianoforte
PROGRAMMA
Robert Schumann
Tre Romanze op. 94
(1810 – 1856) Nicht schnell (la minore)
Einfach, innig (la maggiore)
Nicht schnell (la minore)
Carl Reinecke
Sonata "Undine" op. 167
(1824 – 1910) Allegro
Intermezzo - Allegretto vivace
Andante tranquillo
Finale - Allegro molto agitato ed appassionato, quasi Presto
Jacques Ibert
(1890 – 1962)
Aria
Francis Poulenc
Sonata
(1899 – 1963) Allegretto malinconico
Cantilena
Presto giocoso
NOTE DI SALA
Le Tre Romanze op. 94 del celebre compositore tedesco Robert Schumann, con le quali si apre il concerto,
sono alcune tra le pagine più struggenti e raffinate della musica da camera romantica. Con la dicitura "per
oboe, violino o clarinetto" il compositore sembra non voler riservare questa musica al timbro di un unico
specifico strumento, ma lasciare libertà di interpretazione a tutti gli strumenti in grado di esprimerne il
lirismo melodico e la tensione poetica. La stessa profondità espressiva del materiale tematico tipica del
romanticismo unita al virtuosismo tecnico riservata ai grandi solisti dell’epoca, sono i tratti distintivi della
sonata "Undine" del compositore Carl Reinecke, anch'esso tedesco, destinata questa volta specificamente al flauto. Con un vero e proprio salto spazio - temporale ci spostiamo nella musica francese del '900,
immergendoci nei colori vivaci ma anche struggenti ed evocativi che costituiscono i suoi tratti più caratteristici. "Aria" scritta dal francese Jaques Ibert nel 1930 originariamente per voce, fu riadattata per flauto,
strumento al quale questo compositore riserverà il suo celebre concerto. La Sonata per flauto e pianoforte
di Francis Poulenc, costituisce uno dei pezzi più importanti della musica da camera della seconda metà del
'900 ed è modellata dal compositore sulle caratteristiche tecniche e musicali del suo dedicatario, il celebre
flautista Jeanne Pierre Rampal.
Eleonora Tripiciano
Inizia lo studio del flauto alla Scuola media
ad indirizzo musicale di Iglesias, al termine
della quale prosegue seguendo le lezioni di
Andrea Corona. Nel 2013 consegue il Diploma Accademico di I livello di Flauto presso
il Conservatorio "G. P. Da Palestrina" di Cagliari, con il massimo dei voti sotto la guida
di Enrico Di Felice. Attualmente si appresta a
concludere il Biennio Specialistico Interpretativo di II livello presso il Conservatorio "G.
Tartini" di Trieste, nella classe di Giuseppina
Mascheretti. Ha frequentato corsi e master
classes con importanti maestri tra i quali: A.
Amenduni, J. Ferrandis, T. Chessa, S. Pittau,
E. Cecconi, R. Ghiani, M. Valentini, F. Loi e A.
Manco; frequentando inoltre, per due anni,
l'Accademia Italiana del Flauto a Roma ed
il corso annuale presso l'Accademia internazionale ICONS di Novara. Svolge attività
concertistica come solista ed in formazioni
cameristiche. Si è esibita come solista con
l'Eurorchestra di Bari diretta da F.Lentini durante il concerto dei premiati al IV Concorso
Internazionale indetto dalla stessa orchestra.
Ha collaborato con il Teatro di tradizione di
Sassari in qualità di secondo flauto nella stagione lirica 2013 - 2014, sotto la direzione di
G. D'Espinosa, M. Beltrami, F. Cilluffo. Recentemente ha collaborato con l'Orchestra Giovanile San Giusto di Trieste. Fa parte dell'Associazione culturale Art&Note di Iglesias, con
cui collabora artisticamente e nell'organizzazione di eventi.
Hiromi Arai
Nata a Tokorozawa, in Giappone, ha iniziato
lo studio del pianoforte all'età di 4 anni nella sua città natale. Ha proseguito gli studi a
Tokyo al Liceo musicale "Kunitachi - Università della Musica" con Yasuhiro Yoshino e quindi si è laureata presso l'Università "Kunitachi"
sotto la guida di Yuko Oshima. Ha appro-
fondito anche lo studio della didattica insegnando in seguito presso la Scuola di musica
Yamaha della sua città. Ha continuato poi lo
studio del pianoforte frequentando diversi
corsi di perfezionamento. Dopo aver brillantemente ottenuto il Diploma Accademico di I
livello al Conservatorio "G. Tartini" di Trieste,
ha proseguito gli studi al Biennio Specialistico Interpretativo ottenendo il Diploma
Accademico di II livello con il massimo dei
voti sotto la guida di Massimo Gon. Attualmente, nello stesso Conservatorio, frequenta il Biennio Specialistico (indirizzo Maestro
collaboratore) sotto la guida di Fabrizio Del
Bianco, Patrizia Tirindelli e Silvano Zabeo. Ha
collaborato con vari gruppi ed ensembles cameristici preparati da Fedra Florit. Si è esibita
in diversi importanti festivals musicali, tra i
quali il Mittelfest di Cividale del Friuli (2013)
in Trio con clarinetto e violoncello.
I concerti del conservatorio | autunno_inverno 2016 - 2017
Sabato 12 novembre 2016 – ore 18.30
Sala de Banfield-Tripcovich - Trieste
Da Vienna a Hollywood
Concerto di apertura dell’Anno Accademico 2016 - 17
del Conservatorio "G. Tartini"
—
Orchestra Sinfonica del Conservatorio "G. Tartini"
Luca Chiandotto – Pianoforte
Romolo Gessi – Direttore
PROGRAMMA
Ludwig van Beethoven
(1770 – 1827)
Ouverture "Le creature di Prometeo" op. 43
Adagio - Allegro molto con brio
Wolfgang Amadeus Mozart Concerto n. 12 in la maggiore
(1756 – 1791)
per pianoforte e orchestra KV 414
Allegro
Andante
Rondeau: Allegretto
Richard Rodgers The Sound of Music - Suite
(1902 – 1979)
Arrangiamento di Robert Russel Bennet
& Oscar Hammerstein
The Sound of Music - How Can Love Survive
(1895 – 1960)
The Lonely Goatherd - My Favourite Things
Sixteen, Going on Seventeen - So Long Farewell
Do, Re, Mi - Edelweiss - An Ordinary Couple
No Way To Stop It - Maria - Climb Ev'ry Mountain
Frederick Loewe
My Fair Lady - Suite
(1904 – 1988) Arrangiamento di John Whitney
I Could Have Danced All Night
On The Street Where You Live
I've Grown Accustomed To Her Face
Get Me The Church On Time
Durante la serata verranno consegnati i premi speciali di studio ai migliori diplomati
dell’Anno Accademico 2015 - 16
Romolo Gessi
Dopo aver ottenuto il diploma di Violino al
Conservatorio "G. Tartini" di Trieste, ha studiato Direzione d’orchestra con i maestri M.
G. Kukuskin, I. Musin, D. Renzetti e J. Kalmar,
perfezionandosi a San Pietroburgo, Milano,
Pescara e Vienna. È principale direttore ospite
dell’Orchestra "Cantelli", della quale è stato
anche direttore musicale, dell’Orchestra Regionale "Filarmonia Veneta", dell’Orchestra
"Pro Musica Salzburg", direttore musicale
dell’Orchestra da camera del Friuli Venezia
Giulia e direttore artistico delle "Serate musicali a Villa Codelli".
Si è affermato in numerosi concorsi, conseguendo tra l’altro il Primo premio al Concorso
Internazionale Austro - Ungarico di Vienna e
Pécs, il secondo premio al Concorso biennale "Gusella" e quello di miglior classificato al
Concorso Nazionale di Direzione d’opera della
Reggia di Caserta. È stato docente di Direzione
d’orchestra al Conservatorio di Milano, al Centro Lirico Internazionale di Adria e al Corso di
perfezionamento europeo di Spoleto.
Ha diretto opere liriche e concerti sinfonici in
varie nazioni d’Europa e d’America con orchestre e solisti di grande rilevanza internazionale.
Molto apprezzate sono state le sue collabo-
razioni con la rete televisiva Italia Uno, per la
quale ha diretto, con l’Orchestra "Cantelli",
gli spettacoli "Ice Christmas Gala 2009", "Capodanno on Ice 2012" e "Capodanno on Ice
2013", trasmessi in oltre 20 nazioni.
È docente di Musica da camera e Coordinatore
del Dipartimento di Direzione d’orchestra, Musica da camera e d’insieme al Conservatorio di
Trieste, nonché titolare del corso di Direzione
d’orchestra all’European Conducting Academy, al Laboratorio lirico OperaVerona, all'International Young Artists Project e ai Berliner
Meisterkurse. È inoltre professore ospite all’Universität für Musik und darstellende Kunst di
Vienna, all’Accademia Musicale di Norvegia e
al Conservatoire Royal de Mons (Belgio).
NOTE DI SALA
Uno sfavillante percorso musicale, dal classicismo viennese di Beethoven e Mozart, alla capacità evocativa
della musica per il cinema, accostando la potenza espressiva beethoveniana delle Creature di Prometeo
alla sublime grazia mozartiana del Concerto KV 414, per approdare oltreoceano alla musica scritta per il
grande schermo, con due intramontabili successi cinematografici: The Sound of Music e My Fair Lady, film
vincitori, rispettivamente, di cinque e otto premi Oscar.
I concerti del conservatorio | autunno_inverno 2016 - 2017
Lunedì 14 novembre 2016 – ore 20.30
Sala Tartini
Omaggio a Johannes Brahms
—
Bernhard Pötsch – Pianoforte
In collaborazione con Musikuniversität - Wien
PROGRAMMA
Johannes Brahms
Sonata in fa diesis minore op. 2
(1833 – 1897)
Allegro non troppo ma energico
Andante con espressione
Scherzo: Allegro
Finale: Sostenuto - Allegro non troppo e rubato
Johannes Brahms
(1833 – 1897)
NOTE DI SALA
Variazioni e Fuga su un tema di Händel op. 24
La Sonata in fa diesis minore per pianoforte fu composta nel 1852 e venne pubblicata l'anno successivo
a Lipsia con il numero d'opera 2. Fu dedicata a Clara Schumann ed esprime già un'esuberanza lirica, una
scrittura possente articolata entro strutture gravi e grandiose ed un chiaro disinteresse di Brahms per gli
schemi della forma - sonata tipica del Classicismo. La sonata, appartenente ad un compositore meno che
ventenne, è impregnata di slancio giovanile, dimostrando tuttavia una ricchezza armonica ed un carattere
mirabilmente rapsodico che costituisce una delle ragioni d'essere di tutto l'itinerario formale brahmsiano.
Le Variazioni e Fuga su un tema di Händel op. 24, composte nel 1861, sono libere, espressive, e non hanno
alcun carattere didattico. Il tema scelto dall'autore è un'Aria tratta dalla prima delle tre Lezioni per clavicembalo che Händel aveva composto per la figlioletta del principe di Galles. Händel stesso aveva tratto
alcune variazioni da quest'Aria ma cinque soltanto, per allieve poco esercitate, e per giunta con i mezzi
limitati delle tastiere di quel tempo. Brahms invece scrive ben 25 grandi variazioni ed una fuga gigantesca,
chiedendo sia allo strumento che all'interprete uno sforzo del tutto inusuale anche in epoca romantica.
L'introduzione della fuga nelle variazioni era pure un tocco originale, anche se Beethoven l'aveva già fatto
prima di Brahms. Ma era quasi una risposta all'audacia di Händel, che aveva introdotto la fuga nell'antica suite classica. Un'affinità spirituale, evidente e profonda, unisce dunque l'opera di Brahms e quella di
Händel.
Bernhard Pötsch
È docente di pianoforte presso l'"Institut Ludwig van Beethoven - Tasteninstrumente in
der Klavierpädagogik" dell'Università di Musica e Spettacolo a Vienna.
Nel 2014 ha conseguito l'abilitazione ed
è stato nominato professore universitario
associato. Dal 2000 al 2006 è stato docente
presso la "Anton - Bruckner - Privatuniversität" a Linz. Nella primavera del 2006 è stato
invitato a tenere una master class in Svezia,
presso la Scuola di Musica ed Educazione
Musicale dell'Università di Göteborg.
Nel 2007 è stato ospite della Lithuanian
Academy di Vilnius. Nel 2010 e nel 2012 ha
tenuto master classes al Conservatorio "Stanislao Giacomantonio" di Cosenza, nel 2015
al Conservatorio "G. Tartini" di Trieste, e nel
2016 alla Ionian University di Corfù (Grecia).
Ha seguito gli studi universitari tra Linz, Vienna e Budapest. Suoi insegnanti sono stati
Georg Ebert, Jürg von Venostano, Harald
Ossberger ed il pianista ungherese Ferenc
Rados, che ha esercitato su di lui l'influenza
maggiore. In tempi più recenti ha ottenuto
preziosi consigli dalla pianista georgiana Elisabeth Leonskaja.
Si è laureato "con distinzione" presso l'Università di Vienna. Ha inoltre completato un
corso per l'Educazione alla respirazione,
alla voce e al movimento, e nelle sue lezioni
aiuta gli studenti a prendere coscienza di un
utilizzo rilassato e funzionale del corpo.
Tiene concerti come solista, pianista accompagnatore e camerista in molti paesi europei. Ha inciso diversi CD e registrato per varie
emittenti radiotelevisive.
La sua ultima registrazione è dedicata alla
musica pianistica russa (tra cui i "Quadri di
un'esposizione" di M. Musorgskij).
Suona anche il fortepiano e per questo motivo l'approfondimento dell'arte di suonare
su strumenti storici è diventato particolarmente importante nella sua attività artistica.
I concerti del conservatorio | autunno_inverno 2016 - 2017
Lunedì 21 novembre 2016 – ore 20.30
Sala Tartini
Allegro ma non troppo
—
Giada Visentin – Violino
Mizuho Furukubo – Pianoforte
PROGRAMMA
Wolfgang Amadeus Mozart Sonata in fa maggiore K 547
(1756 – 1791)
Allegro
Allegretto
Béla Bartók Sei danze popolari rumene SZ 68
(1881 – 1945)
Jocul cu bâta (Danza con il bastone) Energico e festoso
Brâul (Danza della fascia)
Allegro
Pe Loc (Danza sul posto)
Andante
Buciumeana (Danza del corno di montagna)
Moderato
Poargă Românească (Polka rumena)
Allegro
Mărunţel - Minuzia (Danza veloce)
Allegro
Ludwig van Beethoven
Sonata per violino e pianoforte n. 5 in fa maggiore
(1770 – 1827) op. 24 "La Primavera"
Allegro
Adagio molto espressivo
Scherzo. Allegro molto
Rondo. Allegro ma non troppo
Camille Saint-Saëns
(1835 – 1921)
Danse macabre in sol minore op. 40
Mouvement modéré de Valse
Giada Visentin
Diciassettenne, inizia lo studio del violino a soli
cinque anni con Giovanni B. Scarpa. Dal 2006 è
allieva di Giancarlo Nadai, docente di Violino
al Conservatorio "G. Tartini" di Trieste, sotto la
cui guida ha vinto numerosi concorsi nazionali
e internazionali tra cui il Concorso Nazionale di
Piove di Sacco (PD), il Concorso Internazionale di Schio (VI), diverse edizioni del Concorso
Internazionale Giovani Musicisti di Treviso e
del Concorso Internazionale di Musile di Piave
(VE). È stata finalista e vincitrice di una borsa
di studio alla XLV Rassegna nazionale violinisti
studenti "Mario Benvenuti" di Vittorio Veneto.
Nel 2008 è stata selezionata dall’Associazione
ESTA (presieduta da Bruno Giuranna) presso il
Conservatorio "A. Steffani" di Castelfranco Veneto, per partecipare alla Rassegna nazionale
dei giovani strumentisti ad arco di Cremona.
Svolge intensa attività concertistica in varie formazioni cameristiche e orchestrali. Nell’estate
2013 ha iniziato a collaborare con l’Orchestra
da camera "La Sinfonietta" fondata dalla flautista Luisa Sello partecipando a diverse attività
musicali e culturali in Italia e all’estero.
Ha partecipato a diverse master classes con S.
Tchakerian, L. Degani, T. Leopold, R. Zanettovich e il Quartetto Prazak. È iscritta al Triennio
Superiore di violino presso il Conservatorio "G.
Tartini" di Trieste. Nel 2015 ha vinto il Primo premio con borsa di studio alla XXIX edizione del
Concorso "Caraian" di Trieste, è stata selezionata per partecipare alla master class dell'Accademia dei Solisti Veneti diretta da Claudio
Scimone, ed ha vinto una borsa di studio assegnata dal Rotary Club di Padova come migliore
allieva. Ha registrato per la Radio Televisione
ORF 2 Austria e per la Rai - Friuli Venezia Giulia.
Mizuko Furukubo
Nata a Basilea (Svizzera) nel 1991, all'età di
quattro anni si trasferisce in Giappone dove
studia pianoforte sotto la guida di Yuko Harashima, Kumiko Kumekawa, Nobuko Kondo,
Naoko Shibanuma e Nobutatsu Kawashima.
Inizia gli studi liceali nell'aprile 2007 presso la
Toho Gakuen Music High School concludendoli
nel marzo 2010, ed iniziando poi gli studi superiori al Toho Gakuen College Music Department
conclusi con il Gakushi (Diploma Superiore) nel
marzo 2014.
Ha vinto un secondo premio al premio "Lilian
Caraian" XXX Edizione - Musica da Camera
(2016) con il clarinettista Erik Kuret e un Primo
premio al II Concorso Internazionale per Giovani Musicisti Diapason d'oro (2016) con il violinista Paolo Martino Delmarco.
Attualmente è iscritta al II anno del Biennio
Specialistico Interpretativo di Accompagnamento pianistico, con Silvano Zabeo, Fabrizio
Del Bianco e Patrizia Tirindelli presso il Conservatorio di Musica "G. Tartini" di Trieste.
NOTE DI SALA
Itinerario musicale particolarmente coinvolgente che partirà dalla purezza melodica della Sonata K 547
di Mozart, per continuare, come in un ideale collegamento, con la Sonata in fa maggiore "La Primavera"
(il cui titolo è dovuto all'editore Mollo di Vienna che la stampò nel 1802), apparentemente idilliaca e di ispirazione mozartiana ma già ricca di novità rilevanti nel percorso beethoveniano, come ad esempio l'introduzione dello Scherzo. Le esaltanti Danze popolari rumene di Bartók, ricche di temi folkloristici autentici,
piacevoli e musicalmente estroversi nei ritmi caratteristici, delineano in modo netto l'aspetto folklorico
delle musiche del compositore ungherese. Infine l'affascinante Danse macabre di Saint-Saëns, ispirata al
poemetto grottesco di Henri Cazalis, sulla scia della più nota ballata di Goethe in cui egli aveva creato una
scena in cui la morte suonava, in un cimitero, un violino scordato. Il compositore non raccoglie queste
suggestioni demoniache creando invece una musica ammiccante e spiritosa.
I concerti del conservatorio | autunno_inverno 2016 - 2017
Lunedì 28 novembre 2016 – ore 20.30
Sala Tartini
Contemporaneous
—
Teresa Trevisan - Flavio Zaccaria – Duo pianistico
Fabián Pérez Tedesco - Giorgio Ziraldo – Percussioni
In collaborazione con Chromas - Associazione Musica Contemporanea
PROGRAMMA
Béla Bartók Sonata per due pianoforti e percussioni
(1881 – 1945)
Fabián Pérez Tedesco
(1963)
Sonata a quattro
NOTE DI SALA
Correva l’anno 1987 quando, nella nostra città, apparve una nuova stagione concertistica. Il fatto colmò una
grave lacuna nel panorama musicale triestino: la stagione era infatti dedicata alla musica contemporanea,
genere che, all’epoca, appariva ben raramente nella programmazione concertistica cittadina. Un sodalizio di
eminenti musicisti triestini, tra cui Giampaolo Coral, compositore di caratura internazionale, e l’allora direttore del Conservatorio "G. Tartini" Giorgio Blasco, creò l’Associazione Chromas e il Festival Trieste Prima, presenza che aprì a Trieste una nuova prospettiva: la musica che siamo soliti definire "classica" poté esprimersi,
anche nel capoluogo giuliano, nel fulgore del pensiero musicale contemporaneo. Il pubblico della nostra
città iniziò a frequentare autori quali Boulez, Stockhausen, o Donatoni, solo per citarne alcuni, con una certa
regolarità, autori che sono oggi considerati dei classici della musica del nostro tempo.
Nel trentennale del festival, trentennale che ha visto il Conservatorio triestino, anno dopo anno, coinvolto
quasi ininterrottamente nei progetti che Chromas stava proponendo, sono lieto di poter presentare un’ulteriore collaborazione tra le due autorevoli istituzioni musicali cittadine. Nell’interpretazione di musicisti legati
sia al conservatorio sia all’associazione, ecco uno dei capolavori del Modernismo novecentesco, la Sonata
per due pianoforti e percussione di Béla Bartók, dove il grande compositore ungherese "mette a punto le definitive conquiste d’un linguaggio musicale assolutamente personale, in cui i valori del canto popolare ungherese
sono interamente ricreati, assunti semplicemente come indicazioni d’un procedere artistico. La magia del timbro, realizzata con la consueta parsimonia di mezzi (la doppia tastiera del pianoforte) e con l’audace impiego
della percussione, esplora quella soglia acustica tra suono e rumore da cui l’orecchio di Bartók è affascinato,
quasi vi presentisse una musica figurazione del seno della Natura", come rileva magistralmente Massimo Mila.
Intimamente legata allo chef-d’œuvre bartokiano, da cui trae numerosi spunti, la Sonata a quattro di Pérez
Tedesco è il brano che più si addice a far parte di questo programma, a fianco della sonata del compositore
ungherese. Accanto a suggestioni folkloristiche, essa nasconde atteggiamenti compositivi derivati dalla crittografia sui nomi di Haydn e Schumann, ma anche rimembranze vicine ad un altro dei grandi del Novecento:
Olivier Messiaen. Il tutto plasmato da un continuo gioco virtuosistico tra i quattro protagonisti, che riesce a
legare le diverse influenze citate, in un tutto di vivida coerenza e scintillante musicalità.
Corrado Rojac
Chromas Associazione Musica Contemporanea
Teresa Trevisan e Flavio Zaccaria
Duo pianistico
Unendo le personali esperienze che avevano precedentemente portato i due musicisti
a confrontarsi con il principale repertorio e
con le particolari difficoltà proprie di questa
delicata formazione, il Duo pianistico formato da Teresa Trevisan (già allieva di L. Gante
e A. Delle Vigne) e Flavio Zaccaria (E. Bagnoli, U. Amendola, B. Mezzena) ha debuttato
nel 2002 al Festival Internazionale di Bitola
(Macedonia), iniziando così una vasta attività concertistica con notevole successo di
pubblico e critica. Dediti ad approfondire un
repertorio meno frequentato, hanno inciso
per Velut Luna brani per pianoforte a quattro
mani di Max Reger. L'esecuzione della Suite
op. 16 di Reger è valsa al Duo il conferimento della Menzione d'Onore alla 2006 Web
Concert Hall Competition (USA). Sono stati
invitati a tenere master classes di pianoforte
e Duo pianistico presso l'Università di Oulu
(Finlandia), l'Accademia Lituana di Musica e
Teatro di Vilnius (Lituania), la Yasar University di Smirne, il Conservatoire Royal de Mons
(Belgio) e la Sofia Music Academy. Dal 2009 il
Duo ha collaborato con il GARR allo sviluppo
del progetto LOLA (Low Latency) che studia
la possibilità di collegamenti audio - video a
distanza in tempo reale. Nel novembre 2010
è stato protagonista della prima esecuzione
mondiale a distanza realizzata tra l'IRCAM di
Parigi ed il Conservatorio "G. Tartini" di Trieste.
Fabián Pérez Tedesco
Di origini argentine, vive a Trieste dal 1987.
Personalità poliedrica (percussionista, docente, saltuariamente direttore d’orchestra),
coltiva anche la passione per la composizione sin dalla tenera età. Definisce la sua poetica compositiva quale "sintesi di elementi di
origine sudamericana e della tradizione europea". Sue composizioni sono state eseguite
in importanti festivals e rassegne musicali,
quali: Encuentros Internacionales de Música
Contemporánea (Buenos Aires), Milano Clas-
sica, Trieste Prima, Mittelfest di Cividale, Teatro Regio di Torino ed altri, ed interpretate da
prestigiosi gruppi: MD7 di Lubiana, MoEns di
Praga, Antidogma di Torino, Taukay di Udine, TriesTango ecc... Ha suonato diverse volte come solista con l’Orchestra della Radio
di Lubiana, l’Orchestra Sinfonica Nazionale
Argentina, la Junge Symphoniker Orchester
München, l'Orchestra Filarmonica del Teatro
"G. Verdi" di Trieste" (che ha eseguito anche
alcune sue composizioni per l'infanzia) ecc....
È docente di Strumenti a percussione al Conservatorio "G. Tartini" di Trieste.
Giorgio Ziraldo
Docente di Strumenti a percussione dal 1986
presso il Conservatorio "G. Tartini" di Trieste,
è stato percussionista del Teatro "G. Verdi"
della stessa città dal 1985 al 1998. La sua
poliedrica attività, che spazia dalla musica
contemporanea alla musica pop, lo vede
protagonista di numerose esibizioni concertistiche in prestigiosi teatri di importanti città
quali Budapest, Lubiana, Zagabria, Vienna,
Salisburgo, Roma e Venezia, con solisti di
fama internazionale (U. Ughi , S. Milenković, P.
Amoyal , S. Krylov, A. Meunier, F. J. Thiolllier) e
sotto la direzione di prestigiosi maestri tra cui
Z. Peskó, V. Fedosejev, G. Kuhn. Ha partecipato a numerose registrazioni e prime esecuzioni assolute (Premio Città di Trieste, Biennale
Musica di Venezia, ecc....). Recentemente, con
l'Orchestra del Teatro "G. Verdi" di Trieste, ha
partecipato alla tournée a Dubai per l'inaugurazione del nuovo Teatro dell'Opera. Ha
pubblicato per la Pizzicato Verlag Helvetia la
raccolta Sette Soli per Timpani.
I concerti del conservatorio | autunno_inverno 2016 - 2017
Mercoledì 30 novembre 2016 – ore 20.30
Sala Tartini
Pierluigi Maestri - Giuseppina Mascheretti - Luisa Sello – Flauti
Béla Bartók Sei danze popolari rumene SZ 68
(1881 – 1945)
Jocul cu bâta (Danza con il bastone) Energico e festoso
Brâul (Danza della fascia)
Allegro
Pe Loc (Danza sul posto)
Andante
Buciumeana (Danza del corno di montagna)
Moderato
Poargă Românească (Polka rumena)
Allegro
Mărunţel - Minuzia (Danza veloce)
Allegro
PROGRAMMA
Carl Philipp Emanuel Bach "Hamburger Sonate" per flauto e b.c.
(1714 – 1788)
Allegretto
Rondo
Ian Clark
(1964)
La flûte enchantée
—
Laura Levai Aksin – Flauto
Aurora Sabia – Pianoforte
In collaborazione con Accademia delle Arti - Novi Sad (Serbia)
con la partecipazione di:
Francis Poulenc
Sonata per flauto e pianoforte FP 164
(1899 – 1963) Allegro malincolico
Cantilena: Assez lent
Presto giocoso
Miroslav Štatkić
"Images" (Hommages à Debussy) per flauto
(1951)
La terrasse des audiences du clair de lune
.... Paul Cézanne
Jeux de vagues
Victoria Bond
(1945)
"Shenblu" per flauto solo
"Maya" per due flauti e pianoforte
Laura Levai Aksin - Giuseppina Mascheretti – Flauti
László Zempléni
Trio for Flutes
(1947)
Allegro
Adagio
Vivace
Laura Levai Aksin - Pierluigi Maestri
Giuseppina Mascheretti – Flauti
Franz Doppler
"Andante and Rondo" op. 25
(1821 – 1883)
per due flauti e pianoforte
Laura Levai Aksin - Luisa Sello – Flauti
Wolfgang Amadeus Mozart "Die Hochzeit des Figaro" per quattro flauti
(1756 – 1791)
Laura Levai Aksin - Pierluigi Maestri
Giuseppina Mascheretti - Luisa Sello – Flauti
NOTE DI SALA
Accanto ai più noti Mozart, Poulenc e il prolifico figlio di Bach, verranno presentati autori della Mitteleuropa del
passato e della musica attuale. Il salto di secoli si accomuna a quello delle culture presenti nel programma,
dalla Serbia all'America, con un sognante Clark, un'agguerrita Victoria Bond, rievocando danze dell'est ed
echi ungheresi con Bartók e il romantico Franz Doppler.
I concerti del conservatorio | autunno_inverno 2016 - 2017
Mercoledì 30 novembre 2016 – ore 20.30
Sala Tartini
Laura Levai Aksin
Nata a Subotica (Serbia), termina gli studi
accademici a Novi Sad con Marijan Egic e
si perfeziona poi in Francia con Patrick Gallois ed altri prestigiosi docenti. Vincitrice di
diversi premi in Serbia ha svolto intensa attività artistica con orchestre sinfoniche e da
camera, tenendo recitals solistici in numerosi
paesi europei e in Israele, suonando in festivals quali la Biennale di Zagabria, il Belgrade
Flute Festival, il Berlin Modern Art Festival e
il Festival d'Avignon (Francia). Flauto solista
della Vojvodjna Simphony Orchestra, ha suonato con ensemble cameristici quali la Camerata Academica di Novi Sad ed il Theatre
Jel Ensemble di Francia. Attualmente suona
con il Flute Trio Density ed il quintetto a fiati
Synergia 5. Ha registrato per la Radio Televisione inglese e austriaca. È docente di Flauto
all'Accademia di Novi Sad e di Banja Luka.
Tiene numerose master classes e viene invitata spesso a far parte della giuria in concorsi
internazionali.
Aurora Sabia
Diplomata in Pianoforte al Conservatorio "G.
Tartini" di Trieste con Teresa Trevisan, si è perfezionata con G. Nador, S. Young, J. Von Vintschger, J. Kropfitsch, P. Lassmann, P. Bordoni,
S. Gadjiev, K. Eickhorst, B. Lupo, K. Barth, A.
Léger, R. Clini. Vincitrice del premio della Fondazione Filantropica Ananian, ha seguito gli
studi di alto perfezionamento pianistico con
A. Delle Vigne presso la Schola Cantorum di
Parigi. Ha poi lavorato come pianista accompagnatore al Conservatoire Régional di Rennes (Francia) e alla Yaşar University di Smirne (Turchia). Svolge attività concertistica sia
come solista sia in qualità di camerista.
Pierluigi Maestri
Diplomato presso il Conservatorio "G. Verdi" di
Torino e il Conservatorio di Nizza, si perfeziona
presso la Scuola di Saluzzo e il Conservatorio
di Aulnay - sous - Bois (Paris) sotto la guida di
P. Gallois, M. Larrieu, A. Marion, A. Adorjan e M.
Bourgue. Partecipa, con importanti orchestre,
a festivals in Italia e all'estero sotto la guida di
grandi direttori quali S. Celibidache, L. Bernstein e R. Rogoff. Il suo grande interesse per lo
studio della musica da camera lo ha portato
ad approfondire il repertorio con numerosi ensembles. Da trent'anni si dedica all'attività didattica con passione ed interesse e dal 2014 è
docente al Conservatorio "G. Tartini" di Trieste.
Giuseppina Mascheretti
Si diploma a 17 anni al Conservatorio "G. Verdi" di Milano e si perfeziona con P. L. Graf, G.
Cambursano e S. Gazzelloni. Vince il Concorso di primo flauto all'Orchestra Angelicum di
Milano, collabora inoltre con l'Orchestra dei
Pomeriggi musicali di Milano, la Rai di Milano
e di Lugano, l'Ensemble Garbarino alla Piccola Scala, il Teatro Donizetti di Bergamo, il
Teatro Sociale di Brescia, il Teatro La Fenice
di Venezia, per la Società del Quartetto di Venezia (Sala Piatti e Sale Apollinee).
È docente titolare di Flauto al Conservatorio
"G. Tartini" di Trieste.
Luisa Sello
Definita dal New York Concert Review 2016
".... splendida combinazione di passione e genuina tenerezza, dalla tecnica brillante, eccellente controllo del fiato, suono generoso, avvincente intensità e grande charme", suona in
tutto il mondo ed è artista scelta dal Ministero Italiano dei Beni Culturali per rappresentare la musica italiana. Nel suo curriculum
figurano i nomi di R. Muti, T. Pinnock, A. Diaz,
Wiener Symphoniker, Carnegie Hall, Juilliard
School, Ph. Entremont, Thailand Symphony
Orchestra, Teatro alla Scala, S. Sciarrino, B.
Canino. Allieva di Raymond Guiot a Parigi e
di Severino Gazzelloni a Siena, con studi accademici in Flauto e in Lingue e Letterature
Moderne (Laurea e PhD), è docente titolare al
Conservatorio di Trieste e professore ospite
all’Università di Vienna. Artista Flute Miyazawa, incide per Stradivarius e per la Millennium di Pechino.
I concerti del conservatorio | autunno_inverno 2016 - 2017
Giovedì 1 dicembre 2016 – ore 16.00
Aula Magna
Premio pianistico
“Maria Grazia Fabris”
XII edizione - 2016
—
Audizione pubblica dei concorrenti ed assegnazione del premio
In collaborazione con il Conservatorio "J. Tomadini" di Udine
e la famiglia Gherbitz
Maria Grazia Fabris Gherbitz
Nata il giorno 1 dicembre 1945 ad Umago
(Istria), si è trasferita con la famiglia l’anno
successivo a Trieste. Dimostrando inclinazione per la musica fin dalla più tenera età,
ha frequentato il Conservatorio "G. Tartini"
diplomandosi nel 1968 sotto la guida di
Laura Ferlan. In seguito si è perfezionata con
insigni maestri fra i quali Carlo Zecchi e Nikita Magaloff a Taormina ed Arturo Benedetti
Michelangeli a Lugano. Dedicatasi al concertismo, otteneva successi di pubblico e di
critica con esibizioni in varie città italiane e
presso le principali emittenti radiofoniche
europee.
Al concertismo affiancava da subito l’attività
didattica dimostrando assiduità ed una particolare sensibilità nell’avvicinare i giovani
alla musica. Subito dopo aver ottenuto il
diploma, la direzione del Conservatorio "G.
Tartini" le affidava i corsi propedeutici alla
musica cui si iscrivevano numerosi alunni
delle scuole primarie. Divenuta titolare della
cattedra di Pianoforte, ha insegnato presso
lo stesso Conservatorio per oltre un trentennio.
Interpreti e programma saranno resi noti
nello specifico programma di sala
ALBO D’ORO DEL PREMIO PIANISTICO "MARIA GRAZIA FABRIS"
2005 − Luca Delle Donne - Conservatorio "G. Tartini" - Trieste
2006 − Caterina Toso - Conservatorio "J. Tomadini" - Udine
2007 − Alvaro Corral Matute - Conservatorio "G. Tartini" - Trieste
2008 − Tea Sala - Conservatorio "G. Tartini" - Trieste
2009 − Antilena Nicolizas - Conservatorio "G. Tartini" - Trieste
2010 − ex aequo: Alessandro Marinelli - Conservatorio "J. Tomadini" - Udine
Sergio Vesnaver - Conservatorio "G. Tartini" - Trieste
2011 − Nicola Losito - Conservatorio "G. Tartini" - Trieste
2012 − ex aequo: Elisa Rumici - Conservatorio "J. Tomadini" - Udine
La famiglia Gherbitz, in collaborazione con i Conservatori "G. Tartini" di Trieste e "J. Tomadini" di Udine, organizza la XII edizione del premio istituito per ricordare la prof.ssa Maria
Grazia Fabris.
La selezione dei concorrenti, individuati dai due Conservatori della regione tra i migliori iscritti
agli ultimi anni dei corsi di I livello delle rispettive scuole di Pianoforte, si svolgerà in forma
pubblica giovedì 1 dicembre 2016 presso l’Aula Magna del Conservatorio "G. Tartini"
di Trieste.
Marco Puissa - Conservatorio "G. Tartini" - Trieste
2013 − Matteo Londero - Conservatorio "J. Tomadini" - Udine
2014 − ex aequo: Alessandro Piovesana - Conservatorio "J. Tomadini" - Udine
Llambi Cano - Conservatorio "G. Tartini" - Trieste
2015 − Luca Chiandotto - Conservatorio "G. Tartini" - Trieste
I concerti del conservatorio | autunno_inverno 2016 - 2017
J. Brahms: due Sonate
per violino e pianoforte
—
Joaquín Palomares – Violino
Patrizia Tirindelli – Pianoforte
In collaborazione con Conservatorio Superior de Murcia (Spagna)
PROGRAMMA
Johannes Brahms
Sonata n. 1 in sol maggiore op. 78
(1833– 1897) Vivace ma non troppo
Adagio
Allegro molto moderato
Sonata n. 2 in la maggiore op. 100
Allegro amabile
Andante tranquillo. Vivace. Andante. Vivace di più
Allegretto grazioso quasi Andante
NOTE DI SALA
La Sonata n. 1 in sol maggiore op. 78 "Regensonate" (Sonata della Pioggia), composta nel 1879, è una
composizione intensa e piena di tenerezza, arricchita da numerose interconnessioni cicliche. Il titolo si
riferisce al fatto che Brahms utilizzò un suo Lied (Regenlied op.59 - Canto della Pioggia) come materiale
tematico, in particolare per il finale della sonata.
La Sonata n. 2 in la maggiore op. 100, del 1886, è la più breve delle tre sonate per pianoforte e violino ed è una
composizione fra le più liriche e radiose mai uscite dalla penna di Brahms. Fu composta a Thun nell’agosto
del 1886 durante un’idilliaca vacanza. Essa è considerata la sonata più difficile, in particolare per quel che
riguarda il raggiungimento di un efficace equilibrio tra liricità e virtuosismo.
Joaquín Palomares
Considerato dalla critica uno dei più importanti violinisti spagnoli, debutta come solista
a soli 15 anni e, un anno dopo, con la partecipazione al Concorso "C. Flesch" di Londra,
inizia una carriera artistica suonando nelle più
importanti sale concertistiche europee e in
Giappone, esibendosi come solista con prestigiose orchestre internazionali e sotto la guida
di direttori quali: Serebrier, Chernouschenco,
Mester, Colomer, Galduf, Salwarowski, Jurowski, Maazel, Marosi, ecc..., partecipando a
rinomati festivals insieme a grandi interpreti
tra i quali: A. Rosand, R. Aldulescu, J. Levine, B.
Canino, C. Delangle , F. Petracchi ecc.... Ha inciso le opere per violino e pianoforte di Brahms,
Bartók, Granados, Turina, Grieg, Fauré (Quartetti), Elgar, Delius (prima mondiale - 1998) e
Rubinstein; per le case discografiche Prodigital
Records (USA), Bravo Artist (Spagna), Master
Record CD (Spagna), ASV (Regno Unito), DAHIZ
Productions e RNE. Ha ricevuto il Premio Gramofono 1999, assieme al violista P. Corteseey
ed al pianista M. Wagemans, per il suo CD su
D. Milhaud. Inoltre, i suoi CD Live dei Concerti
per violino e orchestra di Beethoven, Hindemith, Chausson, Serebrier e Montesinos, hanno
ricevuto grande apprezzamento dalla critica.
A soli ventidue anni ha ottenuto la cattedra
di Violino al Conservatorio di Barcellona e dal
1985 è titolare di cattedra al Conservatorio superiore di Murcia. Fondatore di diverse orchestre e formazioni cameristiche, è regolarmente
invitato a tenere master classes in importanti
Conservatori ed Accademie di Spagna, Belgio,
Italia ed Islanda. Suona su un antico violino
Gagliano (Napoli, 1761) e su un moderno Regazzi (Bologna, 2003).
Patrizia Tirindelli
Inizia lo studio del pianoforte sotto la guida di
Gabriella Ghiro, docente al Conservatorio "B.
Marcello" di Venezia, trovandosi in un vivace
ambiente musicale, con il fratello che intraprende lo studio del violino e la sorella, quello
del flauto. Conseguiti gli studi classici, si diploma in Pianoforte con il massimo dei voti e la
lode presso il Conservatorio "V. Gianferrari" di
Trento. In quel periodo si avvale anche di alcune preziose lezioni con G. Gorini, U. Amendola
e con il grande didatta A. Mozzati. Studia poi
con G. Lovato e B. Mezzena. Partecipa a corsi
di perfezionamento con A. Lonquich, S. Fiorentino e J. Demus, perfezionando inoltre la sua
formazione cameristica con il Trio di Trieste
(De Rosa, Zanettovich, Baldovino). Sin dall’età
di 12 anni partecipa a vari concorsi pianistici risultando tra i vincitori: Concorso "A. Speranza"
di Taranto, Concorso "P. Cafaro" di Galatina,
Concorso "Città di Udine", Concorso "Mozzati"
di Milano; è vincitrice assoluta del IX Concorso
Pianistico Nazionale "Città di Albenga" e del
"Martucci" di Caserta. Molti i concerti solistici e
cameristici in sale prestigiose e per importanti
associazioni concertistiche. Ha collaborato
per un lungo periodo con G. Stevanato (violino) con cui ha inciso per la Stradivarius. L’esecuzione dal vivo della Prima Sonata di Bartók
per violino e pianoforte viene inserita nel disco
pubblicato nel 1999 per celebrare il decennale della Scuola di Musica da Camera del Trio
di Trieste. Ha collaborato con molti musicisti
in varie formazioni, dal duo al quartetto. Ha
insegnato nei Conservatori di Udine, Ferrara,
Rovigo e Genova. Dal 2001 è docente al Conservatorio "G. Tartini" di Trieste.
I concerti del conservatorio | autunno_inverno 2016 - 2017
©Natalija Stojic
Lunedì 5 dicembre 2016 – ore 20.30
Sala Tartini
Mercoledì 14 Dicembre 2016 – ore 20.30
Sala Tartini
Elegia d'autunno
—
Milica Stojadinović – Soprano
Silvano Zabeo – Pianoforte
In collaborazione con Accademia delle Arti - Novi Sad (Serbia)
PROGRAMMA
Stanislav Binički
(1872 – 1942)
Po polju je kiša pala (La pioggia cadde sul campo)
Sicilijanska pesma (Canzone siciliana) Miloje Milojević
Marika (Maria)
(1884 – 1946) Božićna pesma (Canto di Natale)
Jesenja elegija (Elegia d'autunno)
Petar Konjovi
Pod pendžeri (Sotto la finestra)
(1883 – 1970) Pušči me (Lasciami)
Nane kaži tajku (Mamma, dice papà ....)
Živkova Taša (Tasha, figlia di Zivko)
Sergej Rachmaninov
Son (Sogno)
(1873 – 1943) Ditja! Kak cvetok ty prekrasna
(Bambina, sei bella come un fiore)
Siren' (Lillà)
Poljubila ja na pečal' svoju
(Mi sono innamorata della mia tristezza)
Ja ždu tebja (Ti aspetto)
Francesco Paolo Tosti
Malia
(1846 – 1916) Sogno
'A vucchella
L'alba separa dalla luce l'ombra
Giacomo Puccini
Morire
(1858 – 1924) Sole e amore
Avanti Urania
Canto d'anime
Milica Stojadinović
È docente di Canto all’Accademia delle Arti
dell’Università di Novi Sad (Serbia) e responsabile dello stesso Dipartimento. Ha insegnato per 22 anni alla Scuola di musica "Isidor Bajic" della sua città e per 12 anni è stata
responsabile del Dipartimento di Canto. Ha
studiato nella stessa scuola diplomandosi
in Teoria musicale e Canto nella classe di Jelena Jecmenca, completando gli studi con
Laurea e Master presso la Facoltà delle Arti
musicali dell’Università di Belgrado sotto la
guida di Biserka Cvejic, ottenendo il premio
speciale "Anita Mezetova" come miglior studente del suo corso. Ha conseguito il Dottorato di Ricerca in Estetica con una Tesi sulla
Filosofia nel Teatro. Ha affiancato all’attività
didattica una carriera solistica esibendosi
nelle più importanti città della Serbia ed
a Parigi, Londra, Vienna, Rostov (Russia),
Budapest, Pecs (Ungheria), Atene, Delfi
(Grecia), Timisoara (Romania), Skopje (Macedonia), Kotor, Hergec Novi, Budva (Montenegro), collaborando con alcune tra le
più grandi orchestre balcaniche sotto la direzione dei più famosi direttori della Serbia.
Come solista dell’Opera Nazionale a Novi
Sad, ha sostenuto ruoli da protagonista nelle più importanti opere del repertorio lirico.
Si è esibita nei maggiori Festivals nazionali
ed internazionali (Grecia, Romania e Montenegro). Viene spesso invitata a far parte di
giurie in Concorsi nazionali e internazionali.
Ha tenuto diverse master classes in Serbia e
all’estero. Suoi allievi sono stati spesso premiati in concorsi nazionali ed internazionali,
esibendosi in Serbia e in tutta Europa.
Silvano Zabeo
È stato maestro sostituto al Teatro dell’Opera di Monte Carlo (Principato di Monaco),
maestro collaboratore poi direttore musicale di palcoscenico al Teatro La Fenice
di Venezia, responsabile musicale di palcoscenico per FerraraMusica nelle produzioni dirette da Claudio Abbado, maestro
suggeritore al Teatro "G. Verdi" di Trieste,
responsabile degli studi musicali e coordinatore dei progetti artistici per il "Rossini in
Wildbad"- Belcanto Opera Festival (Germania). Collabora con Bayerische Staatsoper
(Germania), Istanbul University (Turchia),
Vero Vision (Croazia), Yokohama Arts Foundation e Lirica Art School − Tokyo (Giappone), Ars Vocalis México (Messico). Ha tenuto
master classes di Accompagnamento pianistico e di Prassi esecutiva del repertorio operistico italiano presso North Texas University
(USA), Oulu University of Applied Sciences
(Finlandia), Musik Hochschule di Stuttgart
(Germania), Zagreb Academy of Music (Croazia), Toho Gakuen School of Music di Tokyo
(Giappone), Mersin University (Turchia), Novi
Sad Academy of Arts (Serbia).
È docente di Accompagnamento pianistico
presso il Conservatorio "G. Tartini" di Trieste.
NOTE DI SALA
Quando la Poesia incontra la Musica si creano immagini: intangibili descrizioni di Paesi e sensazioni differenti.
Il concerto di questa sera ci porterà in un viaggio immaginario che, partendo dal misterioso mondo Balcanico, passa per il fascino della Terra Russa per concludersi nel sole della Penisola in mezzo al Mediterraneo,
dove la canzone affascina anche l’Opera che si diverte burlandosi di sé stessa.
I concerti del conservatorio | autunno_inverno 2016 - 2017
Lunedì 19 dicembre 2016 – ore 20.30
Sala Tartini
Omaggio a Ferruccio Busoni
—
A cura del Dipartimento di Strumenti armonici
PROGRAMMA
Ferruccio Busoni
Elegien (1907)
(1866 – 1924) 1. - Nach der Wendung (Recuellement)
Sostenuto quasi adagio
Francesca Pallini – Pianoforte
2. - All'Italia! (In modo napolitano)
Andante barcarolo
Alessandro Chiovara – Pianoforte
3. - Meine Seele bangt und hofft zu Dir (Choralvorspiel)
Moderato, un pò maestoso
Andrea Virtuoso – Pianoforte
4. - Turandots Frauengemach (Intermezzo)
Andantino sereno
Nicole Vidak – Pianoforte
5. - Die Nächtlichen (Valzer)
Rapido, fuggevole e velato
Marina Feruglio – Pianoforte
6. - Erscheinung (Notturno)
Andante
Luca Chiandotto – Pianoforte
7. - Berceuse
Andante
Federico Forti – Pianoforte
Nuit de Noël (1908) "Esquisse" per pianoforte
Andantino, très calme
Fantasia in modo antico (1913) op. 33b n. 4
Largamente, molto espressivo
Bóbita Andrejcsik – Pianoforte
Sonatine
Sonatina n. 1 (1910)
Semplice, commovente
Stefano Cascioli – Pianoforte
Sonatina n. 2 (1912)
Il tutto vivace, fantastico, con energia, capriccio e sentimento
Llambi Cano – Pianoforte
Sonatina n. 3 (1915) Ad usum infantis
Molto tranquillo - Andantino melanconico - Vivace alla marcia
Molto tranquillo - Polonaise - Un poco cerimonioso
Una Neskovic – Pianoforte
Sonatina n. 4 (1917) In diem Nativitatis Christi MCMXVII
Allegretto - Calmo - Moderatamente vivace
Gabriele Mastrogiovanni – Pianoforte
Sonatina n. 5 (1918) In signo Johannis Sebastiani Magni
Andante, espressivo e sostenuto
Ksenija Tmusic – Pianoforte
Sonatina n. 6 (1920) super Carmen
(Fantasia da camera sull'opera di Bizet)
Alberto Olivo – Pianoforte
I concerti del conservatorio | autunno_inverno 2016 - 2017
Lunedì 19 dicembre 2016 – ore 20.30
Sala Tartini
NOTE DI SALA
Interprete, compositore, geniale trascrittore e revisore, insigne didatta e saggista, Busoni incarna il modello
del musicista del futuro, capace di intrecciare tradizione e innovazione in una ricerca faustiana protesa all’infinito perfezionamento umano e artistico. In occasione del 150 anniversario della nascita, il Dipartimento di
Pianoforte del Conservatorio "G. Tartini" desidera rendere omaggio alla sua arte pianistica e compositiva dedicando una serata ad alcune tra le sue opere più significative per tastiera. Le Elegien (1907 - 9) rievocano nel
titolo l’omaggio a Rilke, poeta a cui nel 1907 Busoni aveva dedicato, "con ammirazione e amicizia", il proprio
"Abbozzo di una nuova estetica della musica". Ognuno dei sette componimenti porta sul frontespizio la dedica ad un pianista allievo della sua scuola e, tranne il brano di apertura (Nach der Wendung, Recueillement),
trae spunto da materiale utilizzato in opere precedenti come la Fantasia contrappuntistica, il Concerto per
pianoforte e orchestra, la Turandot, la Sposa sorteggiata e la Berceuse élégiaque. La componente metafisica
si coniuga allo sperimentalismo linguistico che rinnova alla radice ogni elemento del comporre musicale:
un’armonia multiversale, con centri di gravità in perenne rotazione, rende possibili melodie infinite, innestate
nel tessuto compositivo attraverso una rete di polifonia diffusa. Ideale "pendant" delle Elegien è la Nuit de
Noël (1908), brano dedicato a Frida Kindler, allieva dei corsi pianistici che il celebre compositore teneva a Weimar. Lo spunto compositivo è tratto da un canto natalizio siciliano ("O Sanctissima"), cui si unisce il fascino
evocato dal suono del carillon, molto amato da Busoni. L’ansia rinnovatrice si proietta anche nel ciclo delle
sei Sonatine, termine da intendersi non in senso classico ma come brano di piccole dimensioni per pianoforte. Al 1910 risalgono sia la prima, che si ispira al ciclo An die Jugend (1909), sia la seconda, considerata da
Roman Vlad tra i capolavori busoniani più visionari in virtù del superamento della tradizionale quadratura
ritmica. La successiva Sonatina ad usum infantis (1915) rievoca suggestivamente lo stile clavicembalistico
mentre la Quarta Sonatina in diem Nativitate Christi MCMXVII, indaga le sfumature coloristiche delle mezzetinte e le diverse combinazioni fra i tre pedali, tecnica esecutiva di cui Busoni era maestro assoluto. L’omaggio
a J. S. Bach traspare dalla Quinta Sonatina brevis in signo Joannes Sebastiani Magni (1919), libera trascrizione
della Piccola Fantasia e Fuga in re minore BWV 905, ma la chiusura del ciclo è affidata alla Kammer-Fantasie
ūber Bizets "Carmen" (1920), opera di ampio respiro ispirata alle parafrasi lisztiane, ove le immagini di Bizet si
trasfigurano fantasticamente in una forma dalle proporzioni classiche.
Ferruccio Busoni
Nacque nel 1866 e passò la sua infanzia a
Trieste. Ricevette le prime lezioni di pianoforte dalla madre Anna Weiss, eccellente
pianista, e fu subito considerato un bambino
prodigio, in grado di eseguire dei concerti
già all’età di sette anni. Nel 1875 la famiglia
traslocò a Vienna e diede così la possibilità
al giovane Busoni di studiare al Conservatorio. Nel 1876 la famiglia si stabilì a Graz dove
Busoni studiò composizione con Wilhelm
Mayer (W. A. Rémy) e, già fino al 1881, scrisse
più di 180 composizioni. Gli anni seguenti furono caratterizzati da molti viaggi e tournée:
Lipsia, Helsinki, Mosca, Boston e New York, e
Busoni divenne uno dei più importanti pianisti della sua epoca. Nel 1890 ottenne una
cattedra al Conservatorio di Mosca e vinse il
Concorso Rubinstein di Composizione. Tra il
1891 e il 1894 si trasferì in America insegnando a Boston. Si stabilì quindi a Berlino, organizzando concerti con l'Orchestra Filarmonica e continuando la sua attività concertistica
e accademica quale insegnante di Composizione all'Accademia musicale. Nel 1907 fu nominato professore al Conservatorio di Vienna. Nel 1913 fu nominato Direttore del Liceo
musicale di Bologna che mantenne solo per
un anno. Busoni fu un grande appassionato
interprete di Bach, di Beethoven e di Liszt,
e fu anche apprezzato come musicologo e
critico musicale. In questa veste scrisse testi
teorici fondamentali, quali il "Saggio su una
nuova estetica musicale"(1906), "L’abbozzo
di una nuova estetica dell’arte del suono"
(1907), "Dell'unità della musica" (1922); testi
che affrontano anche il problema della dissoluzione del sistema musicale occidentale.
Nell'ultimo periodo della sua vita compose
opere rilevanti quali: la II Sonata per violino
e pianoforte, il Concerto per pianoforte, coro
maschile e orchestra, Elegie per clarinetto e
pianoforte, la Berceuse élégiaque (alla memoria di sua madre) e la Fantasia Contrappuntistica per pianoforte.
La sua ricerca per i nuovi orizzonti compositivi arrivò al culmine quando scrisse la
Sonatina Seconda per pianoforte nel 1912.
Contemporaneamente ebbe contatti con i
futuristi e consolidò l’amicizia con Arnold
Schönberg.
Passò gli ultimi anni della sua vita nuovamente a Berlino dove si spense nel 1924.
I concerti del conservatorio | autunno_inverno 2016 - 2017
Lunedì 9 gennaio 2017 – ore 20.30
Sala Tartini
Fondatore del "Quarteto OSESP", ha collaborato con artisti come R. Castro, A. Cohen, J. Ph.
Collard, A. Meneses, C. Pagano, L. Zilberstein
e altri. È stato violino di spalla nell'Orchestra
del Teatro Comunale di Bologna, nell'Orchestra del Teatro "G. Verdi" di Trieste, nell'Orchestra Sinfonica de Galicia e, dal 2005 è spalla
dell’Orchestra Sinfonica dello Stato di São
Paulo in Brasile.
Americas
—
Emmanuele Baldini – Violino
Roberto Turrin – Pianoforte
PROGRAMMA
Aaron Copland
Sonata for Violin & Piano (1943)
(1900 – 1990) Andante semplice
Lento
Allegretto giusto
Norbert Palej
(1977)
Sonatina n. 2 for Violin and Piano (2014)
(Prima esecuzione italiana)
Alberto Ginastera
(1916 – 1983)
la TV di Stato della Bielorussia. Ha inciso per la
Epic, opere del compositore P. Pessina in Duo
con il violinista Emmanuele Baldini. Svolge
inoltre attività cameristica in formazione di
Duo con archi e clarinetto, collaborando inoltre con diversi ensembles cameristici. È stato
coordinatore artistico del Festival Internazionale di Musica "Echos" e tiene regolarmente
corsi di perfezionamento strumentale e cameristico in Italia. È stato spesso chiamato
a far parte di giurie in concorsi di esecuzione
musicale, ed è stato più volte invitato a tenere
master classes sulla letteratura per pianoforte
del '900 in importanti università ed accademie
quali: S. Francisco State University, Stanford
University, S. Josè State University, Norges
Musikkhogskole di Oslo, Escola Superior de
Musica di Lisbona …), collaborando inoltre
frequentemente con diverse Università negli
USA come De Paul University - Chicago, Loyola University - Chicago, San Diego Music College e DIT Conservatory of Music di Dublino
(Irlanda). Dal novembre 2015 è Direttore del
Conservatorio “G. Tartini” di Trieste
Pampeana n. 1 op. 16 (1947)
Rhapsody for Violin and Piano
Heitor Villa - Lobos
Sonata Fantasia n. 2, for Violin and Piano, A. 83 (1914)
(1887 – 1959) Allegro non troppo
Largo
Rondo. Allegro finale
Emmanuele Baldini
Nato a Trieste, dopo aver studiato nella
propria città con Bruno Polli, si è perfezionato
con C. Romano ("Virtuosité"), R. Ricci, con F.
Rossi e il Trio di Trieste. Vincitore di numerosi
primi premi in concorsi internazionali, ha
iniziato la sua carriera in seguito alla vittoria
del terzo premio al concorso internazionale
"R. Lipizer" di Gorizia, e al Primo premio con
menzione d’onore "Virtuosité" a Ginevra.
In duo con il padre Lorenzo, ha suonato in
tutta Europa, in Sudamerica e in Australia.
Si è esibito da solista con orchestre quali
Wiener Kammerorchester, Suisse Romande,
Rundfunk Sinfonieorchester Berlin, Orchestra
di Trieste, Orchestra Sinfonica dello Stato
di São Paulo, Flanders Youth Symphony
Orchestra, Orchestra da camera di Mantova,
Interpreti Veneziani ecc...
Ha inciso più di dieci CD, ed inoltre sono in
uscita due volumi di Fantasie da opere italiane (Algol Editora), un CD con Sonate di C.
Guarnieri (con la pianista Dana Radu) e in 3
cofanetti doppi le grandi serie di concerti di
Vivaldi: i 12 Concerti dell’op. 3 ("L’Estro Armonico"), i 12 Concerti dell’op. 4 ("La Stravaganza") e i 12 Concerti dell’op. 8 ("Il Cimento
dell’armonia e dell’invenzione").
Roberto Turrin
Compie gli studi a Trieste sotto la guida di
Luciano Gante, ottenendo il diploma con il
massimo dei voti e la lode al Conservatorio
"G Tartini". Si perfeziona con lo stesso docente
ed in seguito frequenta i corsi tenuti da Lya De
Barberiis in Italia ed in Svizzera (Meisterkurse
Zofingen). Premiato in vari concorsi, tiene concerti in Italia, Europa, Stati Uniti e Canada. Ha
al suo attivo incisioni radiofoniche e televisive
per la RAI, la Televisione dell'Albania, la Radio
Televisione Slovena, la TV della Polonia e per
NOTE DI SALA
Il programma presentato stasera rappresenta una sorta di viaggio attraverso l’intero Nuovo Continente, dove
si manifestano i vari caratteri stilistici tipici della letteratura americana del '900.
Si evidenziano così l’intimità espressiva ed i toni riflessivi delle opere di N. Palej ed A. Copland, in pieno contrasto con le coloristiche e brillanti composizioni di A. Ginastera e H. Villa-Lobos, che ben rappresentano il
temperamento del folklore sudamericano, ricco di contrasti emotivi e pulsione ritmica.
I concerti del conservatorio | autunno_inverno 2016 - 2017
Lunedì 16 gennaio 2017 – ore 20.30
Sala Tartini
Bach to Bach ....
passando per Trieste
—
Wladimir Matesic – Organo
PROGRAMMA
Johann Sebastian Bach
(1685 – 1750)
Toccata e Fuga in re minore BWV 565
Wladimir Matesic
(1969)
Trio sopra il Corale "Mein ganzes Herz erhebet dich"
(Cantus firmus in Alto - Esercizio nello stile di J. S. Bach)
Marco Sofianopulo
(1952 – 2014)
Partita sopra "Veni Sancte Spiritus"
Louis Vierne
(1870 – 1937)
Cantilène (da Troisième Symphonie op. 28)
Pierre Cholley
(1962)
Rumba sur les grands jeux
Roberto Brisotto
Due visioni di Pentecoste (dedicato a W. Matesic)
(1972)
L'attesa nel Cenacolo
Danza delle lingue di fuoco
Johann Sebastian Bach
(1685 – 1750)
NOTE DI SALA
Ciaccona dalla Partita II BWV 1004 per violino solo
(adattata all'Organo da Henri Messerer [1838 - 1923])
Wladimir Matesic
Nato a Bologna, dopo la maturità classica, si
è diplomato in Organo e Composizione Organistica presso il Conservatorio "G. B. Martini"
della sua città sotto la guida di Umberto Pineschi.
Dal 1993 al 1995 si perfeziona presso la Musikhochschule di Freiburg im Breisgau (Germania) nella classe di Klemens Schnorr,
conseguendo a pieni voti il Diploma di Concertista d' Organo. Dal 1999 al 2001 frequenta
il Corso Superiore (Aufbaustudium) di Improvvisazione Organistica e quello di Organo
Liturgico (Liturgisches Orgelspiel) presso la
Musikhochschule di Luzern (Svizzera), nella classe di P. Theo Flury, diplomandosi col
massimo dei voti e la lode. Quale miglior diplomato dell'anno 2001 per la sua categoria,
ha vinto un premio - borsa di studio (Foerderungspreis). Infine approfondisce lo studio
del repertorio organistico francese romantico e moderno nella classe di Ben van Oosten presso il Conservatorium di Rotterdam,
diplomandosi nel 2004.
Nel 2006 si è laureato in Discipline delle
Arti Musica e Spettacolo (D.A.M.S.) presso
l'Università di Bologna con una Tesi dal titolo
"J. N. Lemmens, organista, compositore, didatta".
Nel 1996 ha vinto il secondo premio al XVI
Concorso Organistico Internazionale "Rijnstreek" di Nijmegen (Olanda), primo e finora
unico premiato tra gli organisti italiani nella
quarantennale storia del concorso.
Nel 2001 ha vinto il Primo premio assoluto
alla prima edizione del Concorso Organistico Nazionale "Benedetto XIII" di Gravina in
Puglia e, nello stesso anno, si è aggiudicato
il secondo premio al XXIV Concorso Organistico Internazionale "V. Bucchi" di Roma.
Ha tenuto concerti in Italia, Svizzera, Austria,
Germania, Francia, Inghilterra, Spagna, Olanda, Croazia, Polonia, Lettonia, Finlandia,
Giappone.
Ha collaborato con particolare continuità con i Conservatori "Venezze" di Rovigo
e "Rossini" di Pesaro, presso i quali è stato
spesso invitato a tenere seminari e master
classes sul repertorio organistico romantico
e moderno.
Nel 2010 ha tenuto una master class sulla
musica organistica e l’organaria italiana su
invito del Conservatorio di Jakobstad (Finlandia).
Di prossima pubblicazione due CD per la
casa discografica TACTUS, dedicati alla creatività organistica romantica e contemporanea.
È direttore artistico della Rassegna Internazionale di Musica Sacra "Voci e Organi
dell'Appennino".
Il concerto di questa sera intende essere un viaggio musicale dall'alpha all'omega della musica organistica e
non solo: il grande Bach è stato infatti la sintesi e l'ispirazione per tutta la creatività organistica, precedente e
seguente. Ancora oggi la sua eredità feconda la fantasia e l'ingegno di tanti musicisti. Accade anche a Trieste,
città di straordinaria vitalità musicale, dove l'"involontaria" scuola del Kantor di Lipsia è stata presa a modello
per copie in stile (Matesic), elaborazioni moderne della Fantasia su corale (Sofianopulo) e fusione di danza e
contrappunto (Brisotto). Su tutti loro, campeggiano due "colonne d'Ercole" assolute: la celeberrima BWV 565
e la Ciaccona in re minore, qui presentata in una curiosa versione organistica romantica francese, cosa che
giustifica un breve omaggio anche a tale grande tradizione (Vierne e Cholley).
I concerti del conservatorio | autunno_inverno 2016 - 2017
Organigramma
PRESIDENTE
Lorenzo Capaldo
DIRETTORE
Roberto Turrin
DIRETTORE VICARIO
Stefano Procaccioli
Strumenti armonici
Massimo Gon
CONSIGLIO ACCADEMICO
Nuovi linguaggi, percussioni e
tecnologie musicali
Pietro Polotti
Componenti designati
dal Collegio dei professori
Nicola Buso
Adriano Martinolli
Sinead Nava
Fabián Pérez Tedesco
Pietro Serafin
Sandro Torlontano
Marco Maria Tosolini
Maria Rita Verardi
Componenti designati
dalla Consulta degli studenti
Marco Manin
Matjaž Zobec
COORDINATORI DEI DIPARTIMENTI
Canto, coralità e teatro musicale
Rita Susovsky
Didattica della musica e dello strumento
Cristina Fedrigo
Direzione d'orchestra,
musica da camera e d'insieme
Romolo Gessi
Strumenti a fiato
Massimiliano Morosini
Strumenti ad arco
Massimo Belli
Teoria della musica, armonia, analisi,
musicologia
Enrico Perrini
DELEGATI DALLA DIREZIONE PER
LE ATTIVITÀ DEL CONSERVATORIO
Coordinamento della didattica
e servizi agli studenti
Silvia Tarabocchia
CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
Esperto designato dal Ministero
Domenico Balzani
Componente designato
dal Consiglio accademico
Stefano Procaccioli
Componente designato
dalla Consulta degli studenti
Alberto Piovesan
Direttore amministrativo
Francesco Gabrielli
Direttore di ragioneria
Serena Trocca
Coordinamento e programmazione
delle attività di produzione artistica
Andrea Amendola
Collaboratori
Rossella Lucchini
Rosanna Surace
Realizzazione e organizzazione
delle attività di produzione artistica
Rita Susovsky
Assistenti
Giovanna Bordin
Martina Furlanich
Nausicaa Peric
Giulia Piccini
Sonia Ros
Katia Salvato Rota
Paola Trevisan
Coordinamento e realizzazione
del programma "Erasmus+"
e relazioni internazionali
Teresa Maria Trevisan
Coordinamento e realizzazione
di progetti, convenzioni
e relazioni sul territorio
Paola La Raja
Coordinamento, aggiornamento e
sviluppo dei servizi informatici d'istituto
Massimo Parovel
Personale tecnico
Davide Ardito, Alessandro Capuzzo,
Isabella Cecotti, Cristina Costanzo,
Vincenzo Del Zio, Martina Marin,
Salvatore Napolano, Marzia Opassich,
Sabrina Penzo, Lucia Prato,
Claudia Radivo, Vittorio Rizzian,
Fulvio Salvetat, Boris Suspize,
Maurizio Wallner
Collegio dei revisori
Carla Casolaro
Maria Antonietta Scalera
Consulta degli studenti
Wang Hao
Marco Manin
Alberto Piovesan
Michela Sabadin
Matjaž Zobec
RSU
Margherita Canale
Martina Furlanich
Massimiliano Morosini
DOCENTI PER SETTORE
ARTISTICO-DISCIPLINARE (al 31 ottobre 2016)
Direzione d'orchestra
Antonino Fogliani
Musica d'insieme per strumenti antichi
Matteo Messori
Accompagnamento pianistico
Fabrizio Del Bianco
Silvio Sirsen
Silvano Zabeo
Direzione di coro e repertorio corale
per Didattica della musica
Romano Vettori
Oboe
Pietro Milella
Arpa
Giuliana Stecchina
Batteria e percussioni jazz
Stefano Peretto
Bibliografia e biblioteconomia musicale
Paolo Da Col
Canto
Cinzia De Mola
Rita Susovsky
Elementi di composizione
per Didattica della musica
Stefano Bellon
Esecuzione e interpretazione
della musica elettroacustica
Nicola Buso
Esercitazioni corali
Gualtiero Lo Nigro
Esercitazioni orchestrali
Stojan Kuret
Canto jazz
Lara Iacovini *
Fagotto
Sergio Lazzeri
Chitarra
Duccio Bianchi
Pier Luigi Corona
Sandro Torlontano
Fisarmonica
Corrado Rojac
Mikela Ursič *
Chitarra jazz
Riccardo Chiarion
Clarinetto
Elena Ferrofino
Domenico Foschini
Flauto
Pierluigi Maestri
Giuseppina Mascheretti
Luisa Sello
Flauto dolce
Stefano Casaccia
Clavicembalo e tastiere storiche
Paola Erdas *
Informatica musicale
Pietro Polotti
Composizione
Filippo Del Corno
Fabio Nieder
Lettura della partitura
Alessandra Ciccaglioni
Composizione musicale elettroacustica
Paolo Pachini
Contrabbasso
Stefano Sciascia
Contrabbasso jazz
Giovanni Maier
Corno
Imerio Prina Tagliaferri
Direzione di coro e composizione corale
Adriano Martinolli
Multimedialità
Stefano Bonetti
Musica d'insieme per strumenti a fiato
Franco Poloni
Musica d'insieme per strumenti ad arco
Fabio Pirona
Musica da camera
Alessandra Carani
Fedra Florit
Romolo Gessi
Paola La Raja
Organo
Giuliana Maccaroni
Wladimir Matesic
Pedagogia musicale
per Didattica della musica
Cristina Fedrigo
Pianoforte
Giuseppe Albanese
Paolo Bidoli
Tiziana Bortolin
Claudio Crismani
Massimo Gon
Irene Gratton
Maria Letizia Michielon
Alessandro Paparo
Gianluigi Polli
Teresa Maria Trevisan
Maria Rita Verardi
Flavio Zaccaria
Pianoforte jazz
Matteo Alfonso
Pratica della lettura vocale
e pianistica per Didattica della musica
Patrizia Tirindelli
Pratica e lettura pianistica
Paolo Chiarandini
Dimitri Romano
Silvia Tarabocchia
Michela Urdido
Saxofono
Massimiliano Donninelli
Saxofono jazz
Klaus Gesing
Storia della musica
Giulio Aldo D'Angelo
Marco Maria Tosolini
Alba Zanini
Strumenti a percussione
Fabián Pérez Tedesco
Giorgio Ziraldo
Tecniche di consapevolezza
ed espressione corporea
Domenica Di Vittorio *
Teoria dell'armonia e analisi
Massimo Parovel
Stefano Procaccioli
Dario Regattin
Teoria e tecnica
dell'interpretazione scenica
Rosalba Trevisan
Teoria, ritmica e percezione musicale
Roberto De Nicolò
Marco Feruglio
Enrico Perrini
Vittoriano Vinciguerra
Giuseppe Zudini
Tromba
Massimiliano Morosini
Tromba jazz
Flavio Davanzo *
Trombone
Mauro Ferrari
Trombone jazz
Federico Tassani *
Viola
Andrea Amendola
Maurizio Malaridotti
Violino
Massimo Belli
Lucio Degani *
Giancarlo Nadai
Sinead Nava
Paolo Rodda
Riccardo Sasso
Violoncello
Pietro Serafin
Cristina Nadal *
Storia della musica
per Didattica della musica
Margherita Canale
* a contratto
Accesso
ai concerti
La serie di manifestazioni di cui
al presente programma, rientra
nell'attività didattica del Conservatorio e costituisce parte
integrante del Progetto d'Istituto.
Alle manifestazioni possono accedere, con ingresso libero, docenti e allievi del Conservatorio, e contestualmente anche il
pubblico esterno, previa prenotazione dal giorno precedente
il concerto presso la portineria
del Conservatorio.
T. +39 040 6724911
Info: www.conts.it
Le registrazioni dei concerti sono
effettuate per uso didattico e di
documentazione dagli studenti
della Scuola di Musica e Nuove
Tecnologie del Conservatorio.