InDesign CS6 e gli oggetti grafici

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InDesign CS6 e gli oggetti grafici
InDesign CS6
e gli oggetti grafici
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Per utilizzare al meglio InDesign bisogna saper ben utilizzare gli oggetti cornici e linee. Questi oggetti sono infatti gli oggetti di base, i “mattoni” che ti consentono di
costruire tutti gli elementi necessari al tuo layout come cornici di testo, di immagini
e personalizzate.
I tipi di immagine
Quando crei un nuovo documento con InDesign devi immediatamente decidere per
esempio le dimensioni della pagina, il numero di colonne, i bordi e così via. Impostate
queste opzioni come abbiamo già visto InDesign ci visualizza una pagina vuota. Abbiamo già visto come inserire delle cornici di testo e quindi proseguiamo prendendo
in esame le cornici grafiche. Come fa intuire il loro nome, le cornici grafiche ti consentono di inserire in un documento le illustrazioni. Le immagini che è possibile inserire
possono essere di tipo raster o vettoriale. Le prime sono le immagini che puoi importare da una fotocamera, una videocamera o uno scanner. Le seconde sono le immagini
che puoi realizzare con gli appositi programmi come FreeHand o Illustrator. Prima di
proseguire però è bene approfondire l’argomento.
Le immagini bitmap
Le immagini bitmap sono le immagini che normalmente si ottengono da scansioni di
foto, importazione da macchine fotografiche digitali o webcam. L’immagine così generata è descritta da una griglia di punti, chiamati pixel. I pixel (picture element) sono
distribuiti su tale griglia allo stesso modo in cui i tasselli compongono un mosaico. A
ogni pixel è assegnato un colore. Un elemento molto importante da tenere sempre in
considerazione, parlando di immagini bitmap, è la risoluzione. La risoluzione influisce sulla qualità dell’immagine visualizzata in quanto la dimensione della griglia che
compone l’immagine è fissa. Ingrandendo l’immagine o visualizzandola su dispositivi
a bassa risoluzione si ottiene un degrado dell’immagine che appare “sgranata” e “scalettata”. Le modifiche che si effettuano su tali immagini interessano i pixel e non le
curve o le linee contenute nell’immagine (figura 7.1).
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Figura 7.1
La “scalettatura” di un’immagine bitmap
Le immagini vettoriali
Le immagini vettoriali sono immagini che è possibile creare in Flash CS3 Professional utilizzando gli strumenti di disegno del Pannello Strumenti. L’immagine è descritta da linee
e curve chiamate vettori o tracciati. I tracciati riportano anche le informazioni relative
al colore e alla posizione. Essendo generati da formule matematiche i tracciati non sono
dipendenti dalla risoluzione pertanto è possibile ingrandire, rimpicciolire l’immagine vettoriale senza perdita di qualità. Gli oggetti contenuti in un’immagine vettoriale possono
essere mossi, ridimensionati, modificati nella forma e cambiati di colore (figura 7.2).
Figura 7.2
Ingrandimento di un’immagine vettoriale
Dopo questa breve disquisizione sulle immagini bitmap e vettoriali creiamo il primo
documento con le cornici grafiche.
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Cornici grafiche
Tutte le immagini importate in un documento InDesign devono essere inserite nelle opportune cornici: le cornici grafiche. Nel capitolo dedicato ai tracciati abbiamo visto gli
strumenti rettangolo, poligono ed ellisse e li abbiamo utilizzati per creare appunto i tracciati. Abbiamo anche visto un esempio in cui inserivamo un’immagine in un tracciato. In
realtà abbiamo aggiunto un’immagine a una cornice grafica. Approfondiamo l’argomento! InDesign ti mette a disposizione tre strumenti simili ma con funzioni di cornice.
1. Crea un nuovo documento.
2. Fai clic sullo Strumento cornice rettangolare (figura 7.3).
Figura 7.3
Lo Strumento cornice rettangolare
3. Traccia un rettangolo nel documento.
4. Come vedi la differenza visiva tra lo Strumento rettangolo e la cornice rettangolo
consiste nella presenza di una x che marca l’intero rettangolo (figura 7.4).
Figura 7.4
La cornice grafica creata
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5. Nella fretta del lavoro potresti comunque confondere i due strumenti ma niente
paura, puoi risolvere il “problema” in un attimo! Se hai tracciato un normale rettangolo nel documento accertati che sia selezionato.
6. Apri il menu Oggetto.
7. Seleziona la voce Contenuti.
8. Come puoi vedere il contenuto della forma rettangolo è stato definito come grafico (figura 7.5).
Figura 7.5
Il percorso di menu
9. Dal momento che vogliamo inserire un’immagine fai clic su grafica (figura 7.6).
Problema risolto! La forma rettangolo è diventata una cornice grafica.
10. A questo punto non ti rimane che importare un’immagine e quindi apri il menu
File e fai clic sulla voce Inserisci (figura 7.7).
11. Nella finestra di dialogo Inserisci seleziona la cartella contenente l’immagine da
importare e fai doppio clic sull’immagine per importarla oppure dopo averla selezionata fai clic sul pulsante Apri (figura 7.8).
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Figura 7.6
Il percorso di menu
Figura 7.7
Il percorso di menu
Figura 7.8
La selezione dell’immagine
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12. Come vedi l’immagine non riempie l’intera cornice (figura 7.9).
Figura 7.9
L’immagine inserita nella cornice grafica
13. A questo punto possiamo seguire due strade: ridimensionare l’immagine o ridimensionare la cornice.
!
NOTA
La strada migliore consiste comunque nel creare una cornice delle stesse dimensioni dell’immagine anche per evitare
“granature” dell’immagine.
14. Fai clic sullo Strumento selezione diretta (figura 7.10).
Figura 7.10
Lo Strumento selezione diretta
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15. Fai clic sull’immagine e osserva la comparsa delle maniglie di ridimensionamento
(figura 7.11).
Figura 7.11
Le maniglie di ridimensionamento
16. Trascina la maniglia del lato destro fino al completo riempimento della cornice da
parte dell’immagine (figura 7.12).
Figura 7.12
Il trascinamento della maniglia
17. Vediamo comunque l’altra “strada” e quindi esegui una serie di comandi Annulla
fino a ripristinare la situazione iniziale (figura 7.13).
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Figura 7.13
Il comando Annulla
18. Attiva lo Strumento selezione diretta e seleziona questa volta il tracciato del rettangolo (figura 7.14).
Figura 7.14
La selezione del tracciato
19. Fai ora clic sullo Strumento ridimensionamento (figura 7.15).
Figura 7.15
Lo Strumento ridimensionamento
20.Fai clic sul lato destro del tracciato e trascina verso sinistra (figura 7.16) e verso
l’alto fino al completamento dell’operazione (figura 7.17).
Figura 7.16
Il ridimensionamento
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Figura 7.17
L’operazione completata
21. Fatto! In entrambi i casi l’immagine riempie la cornice ma nel secondo caso il ridimensionamento della cornice ha evitato l’ulteriore “sgranatura” dell’immagine.
Abbiamo così come creare una cornice grafica e inserire un’immagine nella stessa. Abbiamo importato un’immagine poiché per quanto InDesign ti consenta di manipolare
le immagini non è comunque “potente” quanto un software dedicato come Illustrator
o FreeHand. Se prendiamo in considerazione le immagini bitmap non è possibile, con
InDesign, modificarne i colori, il contrasto o la luminosità. InDesign supporta molti
tipi di file ma la scelta di un formato dipende molto dal tipo di utilizzo.
In generale, mentre i formati Adobe Illustrator, Windows Metafile (WMF), EMF
(Enhanced Meta File), EPS, PDF o PICT sono ideali per memorizzare le line art, i
formati TIFF, Adobe Photoshop, PNG, JPEG, PCX, Windows Bitmap (BMP), GIF,
Scitex Continuous Tone (SCT), or PICT sono ideali per memorizzare le immagini bitmap. InDesign lavora al meglio con il formato TIFF e con i file creati con Photoshop.
!
NOTA
InDesign ti permette di importare le immagini inglobate in
un documento di Word. In questo caso viene importato anche il testo del documento. L’immagine viene importata ma
non nel suo formato e risoluzione originale con conseguente perdita di qualità.
InDesign può importare i seguenti tipi di formato:
•• BMP – È il formato nativo di Windows.
•• EPS – Acronimo di Encapsulated PostScript è il formato vettoriale preferito dagli
impaginatori (publisher) professionali.
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•• GIF – Acronimo di Graphics Interchange Format è il formato comunemente utilizzato nel Web.
•• JPEG – Acronimo di Joint Photographers Expert Group è un formato bitmap
compresso molto usato nel Web.
•• Illustrator – È il formato nativo di Adobe Illustrator 5.5 through 10.0, ed è molto
simile a formato EPS.
•• PCX – È il formato del software PC Paintbrush.
•• PDF – Acronimo di Portable Document Format è una variante dell’EPS ed è molto usato per il Web e per i documenti.
•• Photoshop – È il formato nativo di Adobe Photoshop.
•• PICT – È l’abbreviazione di Picture ed è il formato utilizzato dei Mac. Questo formato gestisce sia immagini bitmap che vettoriali.
•• PNG – Acronimo di Portable Network Graphics è il formato introdotto da Adobe
come una valida alternativa al formato GIF.
•• QuickTime – È il formato utilizzato nei documenti interattivi.
•• Scitex CT – È il formato bitmap a tono continuo usato nei sistemi Scitex di prestampa.
•• TIFF – Acronimo di Tagged Image File Format è il formato bitmap standard utilizzato dagli editor grafici professionali.
•• Windows Metafile – È il formato nativo di Windows poco utilizzato però nei documenti professionali.
Gestire le immagini vettoriali
Vista la complessità che caratterizza le immagini vettoriali, per evitare problemi durante la loro importazione in InDesign è bene tenere presente alcune regole.
Immagini che hanno caratteri incorporati
•• Se all’interno delle tue immagini utilizzi del testo, e quindi uno o più font, allora è
opportuno trasformarlo in un formato grafico convertendolo in curve. Questa opzione ti consente di stampare, senza problemi, il testo con ogni stampante.
•• Se il testo inserito nelle immagini invece è molto, non è conveniente effettuare la
conversione per evitare di rallentare il processo di stampa. In questo caso occorre
accertarsi che la stampante abbia i font utilizzati.
I file PostScript:
•• File EPS – Uno dei problemi del formato EPS è relativo all’anteprima. L’anteprima
di un file EPS è un copia visualizzabile del file EPS. Poiché però un file EPS è un
file costituito da una serie di comandi che “dicono” alla stampante come stampare
l’immagine, l’immagine visualizzata sul monitor potrebbe essere diversa da quella
stampata. Quando importi un file EPS in InDesign puoi controllare alcuni parametri di controllo attivando l’opzione Mostra opzioni di importazione presente nella
finestra di dialogo Inserisci (figura 7.18).
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Figura 7.18
L’impostazione Mostra opzioni di importazione
Nella finestra di dialogo Opzioni importazione EPS puoi attivare (figura 7.19):
·· Leggi collegamenti immagini OPI incorporate – Seleziona questa opzione per
far sì che InDesign legga i collegamenti dai commenti OPI per le immagini incluse
nell’EPS. Lascia deselezionata questa opzione per poter avere un’anteprima OPI e
se il service effettuerà la sostituzione delle immagini tramite un software OPI.
!
NOTA
Se l’opzione Leggi collegamenti immagini OPI incorporate è
deselezionata, i collegamenti OPI vengono mantenuti in InDesign, ma non vengono letti. Durante la stampa o l’esportazione, l’immagine a bassa risoluzione e i relativi collegamenti vengono passati al file di output.
Seleziona questa opzione per poter avere un’anteprima OPI e se desideri eseguire direttamente in InDesign la sostituzione delle immagini per l’output del
file. Selezionando questa opzione, i collegamenti OPI vengono visualizzati nel
pannello Collegamenti.
·· Applica tracciato di ritaglio di Photoshop – Seleziona questa opzione per applicare un tracciato di ritaglio di un file EPS di Photoshop. Durante l’inserimento di file EPS, non vengono visualizzati tutti i tracciati creati in Photoshop.
Viene visualizzato solo un tracciato di ritaglio; pertanto, prima di eseguire il
salvataggio in formato EPS, accertati di convertire il tracciato desiderato in un
tracciato di ritaglio in Photoshop. Per mantenere tracciati di ritaglio modificabili, salva il file in formato PSD.
La sezione Generazione proxy ti permette di controllare, tramite due opzioni, la
creazione della bitmap di anteprima a bassa risoluzione (detta “proxy”) di un’immagine durante la visualizzazione del file su schermo:
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·· Rasterizza PostScript – Seleziona questa opzione per ignorare l’anteprima incorporata. In genere, questa opzione è meno rapida ma assicura i migliori risultati in termini di qualità.
·· Usa anteprima TIFF o PICT – Alcune immagini EPS contengono un’anteprima
incorporata. Seleziona Usa anteprima TIFF o PICT per generare l’immagine
proxy dell’anteprima esistente. Se non esiste un’anteprima, l’immagine proxy
verrà generata rasterizzando il file EPS in bitmap.
Figura 7.19
La finestra Opzioni importazione EPS
•• File DCS – Un documento DCS (acronimo di Document Color Separation) è una
variante del formato EPS ed è composto da cinque file. Uno è il file EPS di anteprima che collega gli altri quattro file di separazione colore (uno per il colore Ciano,
uno per il colore Magenta, uno per il colore Giallo e uno per il colore Nero). Questo
è il formato giusto per essere sicuro di ottenere una corretta separazione dei colori
quando il tuo lavoro dovrà essere stampato da service esterni.
•• File Illustrator – Per questi file, che sono molto simili a quelli EPS, non ci sono
regole particolari da osservare.
•• File PDF – Anche i file PDF sono importati in InDesign con le stesse modalità dei
file EPS e degli altri formati. In fase di importazione se abiliti le opzioni puoi selezionare una specifica pagina da importare (figura 7.20).
Figura 7.20
La finestra di dialogo Importa PDF
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!
!
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NOTA
NOTA
InDesign importa una pagina PDF come un’immagine che
puoi tagliare, ridimensionare o trasformare ma non editare
a livello del suo contenuto.
Tutti i contenuti speciali come annotazioni, collegamenti,
suoni o pulsanti, vengono ignorati in fase di importazione.
Altri formati vettoriali
Se stai preparando i negativi da fa stampare con le stampanti professionali devi evitare
i formati diversi dal PostScript ma se devi stampare con una stampante a getto d’inchiostro o laser ti consiglio di usare i seguenti formati:
•• File PICT – PICT è il formato nativo di Macintosh, e gestisce sia immagini bitmap che vettoriali. È molto flessibile, ma non molto compatto. InDesign importa
tranquillamente questo formato ma non è in grado di effettuare la separazione dei
colori necessario per la stampa dei negativi. Il lato positivo di questo formato è
dovuto alla conversione automatica del testo contenuto nell’immagine in curve che
rende il file stampabile su ogni stampante senza preoccupazioni riguardo al tipo di
font utilizzato.
•• File Windows Metafile – È lo standard per il disegno secondo Microsoft. Questo
formato, come il formato PICT, può contenere sia immagini bitmap che vettoriali.
!
NOTA
InDesign in fase di importazione elimina tutte le bitmap
contenute nel file.
Gestire le immagini bitmap
•• Formati bitmap professionali – Sebbene InDesign sia in grado di supportare una
serie di formati bitmap per una stampa professionale è preferibile utilizzare il formato TIFF o il formato Scitex CT se prevedi dei negativi da far stampare su stampanti Scitex. Il nostro consiglio quindi è quello di convertire tutti gli altri formati
grafici in TIFF o Scitex CT utilizzando gli opportuni software quali Photoshop.
•• File TIFF – TIFF è probabilmente il formato più flessibile per immagini bitmap.
Tutti i migliori programmi grafici sono in grado di usarlo, sia su Mac che su PC.
TIFF gestisce immagini in bianco e nero, in scala di grigio, in 256 o milioni di colori, sempre in modo ottimale. Inoltre, la specifica TIFF offre compressione automatica delle immagini per risparmiare spazio.
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!
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NOTA
InDesign è ottimizzato proprio per la gestione dei file TIFF e
offre una nutrita serie di opzioni per l’importazione di file in
formato TIFF. InDesign supporta anche il canale Alpha (trasparenza) e la conversione dei colori dei file TIIF (figura 7.21).
Figura 7.21
La finestra di dialogo Opzioni importazione immagine
Come puoi osservare nell’immagine sono presenti varie opzioni per la conversione
dei colori:
•• Il campo Intento di rendering contiene una serie di opzioni che ti consentono di
determinare il modo in cui la conversione del colore da uno spazio colore all’altro
dovrà essere gestita all’interno del sistema di gestione del colore:
·· L’opzione Percettivo ti consente di mantenere le relazioni visive tra i colori in
modo che siano percepiti come naturali dall’occhio umano, anche se i valori effettivi dei colori cambiano. Questo intento è ideale per le immagini fotografiche
in cui sono presenti numerosi colori fuori gamma e corrisponde allo standard
utilizzato nell’industria tipografica giapponese.
·· L’opzione Saturazione ti consente di produrre colori brillanti a discapito della precisione cromatica. Questo intento è indicato per la grafica aziendale, per
esempio per la realizzazione di diagrammi e grafici, in cui la vividezza dei colori
ha la priorità sulla precisione delle relazioni tra i colori.
·· L’opzione Colorimetrico relativo ti consente di confrontare la luce più estrema dello spazio colore di origine con quella dello spazio di destinazione e di convertire
tutti i colori di conseguenza. I colori fuori gamma sono convertiti nel colore più
prossimo riproducibile nello spazio colore di destinazione. Questo intento ti permette di conservare meglio i colori originali rispetto all’intento percettivo. Questo
corrisponde allo standard utilizzato per la stampa in America del Nord ed Europa.
·· L’ultima opzione, Colorimetrico assoluto, ti consente di lasciare inalterati i colori
che rientrano nella gamma di destinazione. I colori che non rientrano nel gamut
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vengono tagliati. Non è previsto alcun adeguamento dei colori al punto bianco di
destinazione. Questa opzione ti permette di mantenere la precisione cromatica a discapito delle relazioni tra i colori ed è ideale per simulare l’output su una determinata periferica mediante prove colore. È inoltre particolarmente utile per visualizzare
in anteprima il modo in cui il colore della carta influisce sui colori stampati.
NOTA
Il gamut è la gamma di colori che un dispositivo è in grado
di produrre, o riprodurre, o catturare ed è, generalmente, un
sottoinsieme dei colori visibili. Il gamut dell’occhio umano è
naturalmente l’insieme dei colori visibili (anche se le percezioni cromatiche poi variano da individuo a individuo). Poiché
per descrivere i colori esistono diversi modelli, detti modello di
colore, come per esempio i modelli RGB, CMYK, HSB, HLS, CIE
L*a*b*, YIQ, con gamut di un modello di colore si intende l’insieme di tutti i colori descrivibili da quel particolare modello di
colore. Quando un colore non può essere descritto da un certo
modello di colore, si dice che, rispetto a quel modello di colore,
è fuori gamma (o fuori gamut: out of gamut in inglese).
•• File Scitex CT – Il formato a toni continui Scitex CT è utilizzato per l’elaborazione
di immagini di alta qualità su computer Scitex. I file Scitex CT spesso provengono
da scanner Scitex, che producono scansioni di alta qualità per la stampa tipografica.
Il formato Scitex CT supporta file CMYK, RGB e in scala di grigi, ma non i canali
alfa. Per informazioni sulle utility per il trasferimento di file salvati in formato Scitex CT su un sistema Scitex, rivolgetevi alla Scitex.
•• File Photoshop – InDesign importa tranquillamente i file creati con Photoshop
mantenendone il canale alpha (trasparenza) e la gestione dei colori (figura 7.22).
Figura 7.22
La finestra di dialogo Opzioni importazione immagine
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Formati bitmap Web-oriented
Molti sono i formati che in questi anni sono stati sviluppati per il loro utilizzo nella
pagine Web. Tra i più utilizzati abbiamo il formato GIF, JPEG e PNG. I file con questi
formati è vero che sono poco “pesanti” a livello di byte e quindi velocemente scaricabili da Internet ma è anche vero che questa “leggerezza” va a discapito del numero di
colori e della “vivacità” dell’immagine.
•• File GIF – Questo formato è stato creato per occupare poco spazio e per consentire lo scambio di immagini tra calcolatori diversi. Oggi è usato principalmente su
Internet, all’interno della World Wide Web. La maggiore limitazione delle GIF è la
restrizione a un massimo di 256 colori diversi per i punti che le compongono.
•• File PNG – Il formato PNG è molto simile al GIF, ma rispetto ad esso è in grado
di salvare le immagini senza perdita di informazioni, è più efficiente con immagini
non fotorealistiche (che contengono troppi dettagli per essere compresse in poco
spazio) e non è protetto da copyright. Essendo stato sviluppato di recente, non ha
molte delle limitazioni tecniche del formato GIF: può memorizzare immagini in
colori reali (mentre il GIF era limitato a 256 colori), ha un canale dedicato per
la trasparenza (canale alpha). Esiste inoltre un formato derivato, Multiple-image
Network Graphics o MNG, che è simile al GIF animato. Quando importi un file
PNG in InDesign puoi scegliere se lasciare il colore di sfondo originale o sostituirlo
con il bianco così come puoi intervenire sulla regolazione del gamma (figura 7.23).
La regolazione del gamma ti consente di impostare l’intervallo di colori del file
uguale a quello gestito dall’hardware usato come il monitor o la stampante.
Figura 7.23
La finestra di dialogo Opzioni importazione immagine
•• File JPEG – Questo è un formato compresso molto utilizzato con immagini di grandi
dimensioni o contenenti animazioni. La compressione applicata all’immagine purtroppo provoca una perdita di informazioni con una conseguente perdita di qualità.
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Altri formati bitmap
•• File BMP – Introdotto con Windows, è il formato di immagine bitmap ancora oggi
più diffuso sui PC. Le immagini BMP vanno usate solo a video, perché hanno risoluzione pari a quella dei monitor. I BMP possono venire letti su Macintosh usando
programmi come Graphic Converter o Photoshop.
•• File PCX – È un formato simile al TIFF e infatti supporta le modalità colore RGB,
a scala di colori, a scala di grigi e bitmap, nonché il metodo di compressione RLE,
senza perdita di dati. Non supporta invece i canali alfa. Le immagini possono avere
una profondità di 1, 4, 8 o 24 bit. Tuttavia, il formato PCX non è indicato per la
stampa tipografica o i documenti in linea. La grafica PCX fornisce una qualità accettabile solo per stampanti a bassa risoluzione o non PostScript.
•• File PICT – Come abbiamo già detto PICT è il formato nativo di Macintosh, e gestisce sia immagini bitmap che vettoriali. È molto flessibile, ma non molto compatto.
InDesign importa tranquillamente questo formato ma non è in grado di effettuare
la separazione dei colori necessario per la stampa dei negativi. Il lato positivo di
questo formato è dovuto alla conversione automatica del testo contenuto nell’immagine in curve che rende il file stampabile su ogni stampante senza preoccupazioni riguardo al tipo di font utilizzato.
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