4.1Mb - Club Storico Peugeot

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4.1Mb - Club Storico Peugeot
sommario
numero 2 - 2008
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My Special Car
Quest’anno, alla manifestazione
riminese, il Club era presente
per presentare la neonata sezione
sportiva. Sponsorizzato il Rally
della Stampa.
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60 anni di 203
Per celebrare i 60 anni della 203 una
beige, una nera e una bordeaux hanno
sfrecciato lungo le strade della “corsa
più bella del mondo”.
Sport senza tempo
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Galérie Peugeot
Incredibile: è giunta alla Galérie
Peugeot in esposizione permanente
una 201 perfettamente conservata
con meno di 10.000 km in 77 anni.
Inizio ‘900… dopoguerra… anni ’80… oggi… un lasso di tempo lungo come la storia
dell’automobile. E’ però anche un tempo che vede il marchio Peugeot presente nello
sport automobilistico. Alla prima competizione italiana del 1897 già era schierata una
Peugeot; negli anni ’50 vinceva nella sua classe alla Mille Miglia e negli anni ‘80 dominava
i Rally. Per sottolineare questa continuità in occasione dei 60 anni dal lancio della 203,
abbiamo chiesto a chi la Mille Miglia l’ha vinta davvero di riprendere il volante della 203
e di avere accanto un pilota Rally, che è ancora nella memoria di molti. L’equipaggio
Gino Munaron e Gianni Del Zoppo ha accettato e, sotto le neonate insegne
“Sportivi Doc”, hanno partecipato alla “corsa più bella del mondo”, riaccendendo
ancora una volta i riflettori su questo aspetto che contraddistingue il Marchio Peugeot.
Grazie.
Patrizia Sala
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1907: la Peugeot al circuito
della Lombardia
Peugeot sportive in Italia
Il 17 luglio 1897 prese il via la prima competizione
automobilistica italiana: la Torino-Asti Alessandria-Torino.
Al via si schierò anche Michele Lanza con una Peugeot
e fu tra i quattro che giunsero al traguardo sui tredici partiti.
Mentre all’estero le Peugeot continuavano a mietere successi,
in Italia le ritroveremo due anni dopo, nel 1899, a Verona in una
gara di dirigibilità, come si chiamavano allora certe competizioni.
Nel 1901 organizzato dal Corriere della Sera per promuovere
l’automobilismo in Italia, prese il via il famoso Giro d’Italia sul
percorso Torino, Genova, La Spezia, Roma - dove si aggiunsero
vetture provenienti da Napoli - per poi proseguire insieme
verso Terni, Perugia, Rimini, Faenza, Bologna, Ferrara, Padova,
Vicenza,Verona, Brescia e infine Milano. Ben quattro Peugeot,
sulle 27 vetture che partirono, raggiunsero il traguardo.
I successi sportivi in Italia proseguirono poi con il pilota
Giuppone che si aggiudicò il traguardo nel 1907 della Coppa
della Lombardia e nel 1908 della Targa Florio. Dopo la pausa
della prima guerra mondiale ritroviamo una piccola Peugeot
aggiudicarsi la Coppa delle Alpi del 1925 e poi presentarsi
in forze alla prima Mille Miglia del 1927, che la leggera 5CV
percorrerà in 34 ore a 48 km/h di media.
L’autarchia costrinse molte squadre straniere ad astenersi
dalla partecipazione a competizioni italiane. Ritroveremo
Peugeot, con la 203 berlina, alla Mille Miglia del 1952 e a
quella del 1953 dove, guidata da Gino Munaron, si aggiudicò
la sottoclasse Turismo Internazionale 1300cc. Con l’incidente
del 1957 le corse su strada in Italia furono vietate e gli sportivi
a quattro ruote si indirizzarono verso i rally.
La presenza indiretta di Peugeot in Italia ridusse la presenza
sportiva fino alla metà degli anni ’70 quando venne dato
nuovo impulso anche allo sport. Con la 104 ZS preparata da
Facetti e pilotata da Gianni dal Zoppo la presenza di Peugeot
nello sport italiano riprese vigore e successi. Poi la Peugeot
arrivò direttamente in Italia e nel 1985 nacque la sezione
Peugeot-Talbot Sport, …ma questa è un’altra storia e ve la
racconteremo un’altra volta.
Una 205 GTI Speciale,
anzi nove
Quando si dice passione per le 205 GTI si
deve nominare Francesco Botter, infatti la sua
collezione è ben di 9 esemplari tra le quali
quattro con motore Gutmann 1.9 da 160
CV, omologate in Italia con regolare immatricolazione, una addirittura è una cabriolet
(foto). Tra gli esemplari da menzionare anche una 205 Griffe con kit estetico Dimma,
originale dell’epoca che la avvicina molto alla fantastica T16.
La 205 di Aldino Benedetti di Forlì.
Con quest'auto Marco Gatti ha vinto
nel 1988 il Trofeo Peugeot Rally.
Sportivi DOC!
Per dare voce e spazio ai soci
che hanno “la benzina nel sangue”
è da poco stata creata la sezione
sport con un logo “Sportivi D.O.C.”
per identificare questi appassionati.
Questa immagine è stata presentata
in occasione della manifestazione
riminese My Special Car
con le due 504 replica Bandama e
East African Safari.
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La 203 alla Mille Miglia 2008
Erano molti anni che non si
vedeva una 203 partecipare alla
Mille Miglia, ma quest’anno
gli spettatori ne hanno viste ben
tre: la 188 del socio Adalberto
Beribé, per l’occasione portata
Alla Mille Miglia del 1953 Gino Munaron partecipa con una Peugeot 203 e vince la sua classe
con un tempo di14 ore, 17 minuti e 12 secondi.
in gara da Gino Munaron e Gianni
Del Zoppo, la 189 iscritta
dai fratelli Donghi di Rovato (BS)
e la 203 di Fusto Tronelli che
faceva d’assistenza…ma lasciamo
alle immagini il resoconto di
questa entusiasmante avventura.
La 203 vincitrice alla Mille Miglia del 1953 allo
stand dell’importatore Pagani al Salone di Torino.
La vettura era targata PS10.000.
Gino Munaron e il restauratore Fausto Tronelli
discutono della preparazione dell’auto in vista
della partecipazione alla Mille Miglia.
Di nuovo alle prese col motore da revisionare
completamente in tempo utile. Anche tutta la
meccanica verrà restaurata senza risparmio.
La 203 del socio Adalberto Beribé la settimana
precedente viene iscritta alla Varese Campo dei
Fiori. Ecco i piloti alla concessionaria Castiglioni
e Grisoni di Varese.
Fabrizio Taiana e Gino Munaron commentano
l'avventura prima della partenza della Varese
Campo dei Fiori.
Alla Varese Campo dei Fiori la vettura aveva
il numero 100, come il numero di gara della 203
che ha partecipato alla Mille Miglia del 1953.
Pochi istanti prima della presentazione Alberto
Donghi vernicia di rosso la bocca del Leone,
un dettaglio di buon auspicio.
Anche Gino Munaron si arma di cacciavite
per fissare la maniglia interna. Un colpo d'occhio
da professionista.
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Ecco la squadra al completo presso
la Concessionaria Donghi di Rovato che
ha organizzato la presentazione ufficiale il giorno
prima della partenza. Da sinistra: Gino Munaron, Giacomo
Donghi, Gianni Del Zoppo e Alberto Donghi.
Le firme di Munaron e Del Zoppo sul cruscotto
della 203 a memoria dell’evento.
Si parte, la vettura esce
dalla concessionaria Donghi.
Le verifiche tecniche vengono superate
senza difficoltà.
Con grande collaborazione di tutti i presenti,
ecco il posizionamento del numero.
Il numero 188 è stato assegnato al 203 beige
di Gino Munaron - Gianni Del Zoppo.
In numero 189 è per la 203 nera
di Alberto e Giacomo Donghi.
Alberto Donghi sorride felice al paddock
prima della partenza.
Tutti in piazza: Gino Munaron con Patrizia Sala
(Direttore Relazioni Esterne Peugeot Italia) e
Loic Henouil (Direttore Museo di Sochaux).
Gino Munaron e Gianni Del Zoppo vengono
presentati al pubblico prima della partenza con
una intervista approfondita.
La 203 scende dalla passerella d'onore.
Un privilegio, infatti non tutti gli equipaggi hanno
avuto l’onore di una intervista diretta.
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La 203 era equipaggiata con strumenti Blizz
offerti da Gianmaria Aghem, che quest’anno
ha raggiunto il podio d’onore.
Adalberto Beribé e Fausto Tronelli
assistono soddisfatti al passaggio della 203
iscritta dal Club.
Alberto Donghi e Gianni Del Zoppo
preparano con attenzione e professionalità
il percorso e le prove.
Ecco il grande momento: la 203 alla partenza della Mille Miglia 2008.
Massimo Delbò, il noto giornalista, intervista Gino Munaron prima
della partenza stimolando aneddoti e ricordi.
La 203 di Fausto e Roberto Tronelli ha seguìto
tutta la corsa a supporto dei nostri equipaggi.
Giacomo e Alberto Donghi sembrano rilassati,
malgrado i problemi alla frizione emersi subito
dopo la partenza.
Adalberto Beribé e Massimo Delbò con la
504 cabriolet del Club hanno permesso a
tutti noi di godere di queste belle immagini.
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Vita di Club
Hallo Alain
Alain Martinez è il nuovo Amministratore
Delegato di Peugeot Italia. Dal 1981 fa parte
del gruppo PSA, ma per molti anni sul volante
delle auto che guidava c’erano gli “chevron”
di Citroën. E’ bastato, però, un breve colloquio
per capire dai suoi occhi che il Leone aveva già
lasciato un segno nel suo cuore e, scava, scava,
ne abbiamo compreso le ragioni:
Ha mai posseduto una vettura
“storica”?
Non in questa accezione del termine, a meno
che una delle ultime Citroën 2CV Charleston
possa essere considerata tale.
Due ruote
a Sochaux
I 20 anni del Museo di Sochaux
rappresentano una ghiotta occasione
per visitarlo nuovamente.
Nell’occasione non perdete la sezione
dedicata alle due ruote. Oggi gli scooter
del Leone stanno riproponendosi
con forza anche sul nostro mercato,
riconfermando i valori che accomunano
il nostro Marchio: qualità, dinamismo,
estetica ed economicità.
C’è una Peugeot, che oggi potremmo
definire storica, che è rimasta nei suoi
ricordi?
In effetti, purtroppo solo per pochi mesi,
negli anni ’70 ho avuto a disposizione una 304
cabriolet bianca. Ricordo con piacere la facilità
di guida e il richiamo che questa vettura
esercitava sui passanti... e non solo.
Tra i modelli del passato, quale vettura
pensa che racchiuda tutto lo charme della casa e perché?
Io apprezzo particolarmente la 504 cabriolet. Si tratta di una vettura
non ostentatrice, dall’eleganza senza tempo, è molto equilibrata e piacevole
anche a distanza di trenta anni. Le cose belle durano nel tempo.
L’anima Peugeot è anche questa: vetture discrete che non passano di moda;
per raggiungere però questo risultato bisogna essere in anticipo sugli altri,
come appunto lo sono state a suo tempo le 504 coupé e cabriolet.
Quanto è importante la storia per un marchio?
Le risponderò con una battuta: “Per parlare del passato bisogna avere un futuro”
e noi abbiamo entrambi.
La Tipo 3
e l'H.C. Schio
Il famoso Club vicentino ha scelto
la nostra Tipo 3 come emblema
del suo nuovo marchio. In fondo,
Schio e Rocchette Piovene
distano solo pochi chilometri.
Grazie per aver valorizzato un
pezzo di storia che ci accomuna.
Osservando le Serie 06, 07 e 08 quale vettura porterebbe
nel futuro come esempio della produzione Peugeot?
Non ho dubbi, la 406 coupé. Se dovessi definirla in francese direi:
“armonieuse, racée, féline”.
Si tratta di una vettura talmente discreta ma aggressiva che ancora oggi
fa girare la testa nonostante abbia 12 anni.
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Una 201 nuova
di 79 anni
alla Galérie Peugeot
“Forse dopo aver lavorato una vita, il signor Bourillon voleva
togliersi qualche soddisfazione, ritirandosi nel suo domaine
in campagna, con una bella macchina, che gli avrebbe
permesso di spostarsi comodamente insieme alla famiglia
anche per le strade sconnesse, raggiungendo gli 80 km/h”.
Così acquistò nel settembre del 1931 la Peugeot 201 (telaio
35.180 targata 3472 CA 5), che dopo meno di 10.000 km
è ancora tra di noi, originale e conservata in ogni dettaglio.
Oggi fa parte della collezione permanente
della Galérie Peugeot. Per gli amanti delle
“conservate” rappresenta un’occasione
in più per visitare il Museo italiano del Leone.
Passione Peugeot
a San Gimignano
Il Club Passione Peugeot che da poco si è
affiliato al nostro e raggruppa gli appassionati
dei nuovi modelli, ha visitato il nostro Museo
di San Gimignano.
E’ importante infatti che anche gli appassionati
dei nuovi modelli stabiliscano un legame
col passato: quale migliore occasione?
La prima Peugeot ad Ancona
Il socio Evandro Battistoni ci segnala da una
sua ricerca al PRA, istituito nel 1927,
che la prima Peugeot immatricolata in provincia
di Ancona era una Cabriolet 2 posti
con numero telaio 100.113. Quindi una 172
prodotta in Italia i cui componenti erano stati
inviati il 18 maggio 1926 e deliberata dalla fabbrica
milanese il 30 ottobre dello stesso anno.
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Peugeot sostiene il progetto Impatto Zero® con Life Gate. Questa rivista è stampata su carta Alga Favini®, ottenuta con le alghe che infestano la laguna di Venezia.
la Rivista
del Club Storico
Peugeot Italia
Rivista trimestrale della Peugeot Automobili Italia S.p.A.
registrata presso il Tribunale di Milano il 11/09/2000 al n. 558
Numero 2 - 2008
Direttore responsabile: Patrizia Sala
Coordinatore generale: Fabrizio Taiana
Redazione: Via Gallarate, 199 - 20151 Milano
Tel. 02 3313 545 - Fax 02 3310 3740
Hanno collaborato a questo numero:
Bruno Brida, Maria Chiara Girola,Valeria Patrini, Patrizia Sala.
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Realizzazione Grafica: Dilva Giannelli
Stampa: Grafiche Polver Milano
Chiusura redazione: 16 giugno 2008
Informativa ai sensi del D. lgs. n° 196 del 30/06/2006
Ai sensi dell’Articolo 13 del D. lgs. 196/2003 si informa che
i nominativi destinatari della rivista “Peugeot, la rivista del Club Storico”
- inviata gratuitamente ai soci e ai simpatizzanti - sono inseriti in
una speciale anagrafica. Questi nominativi sono trattati con mezzi
informatizzati al solo scopo della distribuzione della rivista.
I destinatari potranno esercitare il diritto previsto dall’Articolo 7
del D. lgs. 196/2003 di opporsi in tutto o in parte al trattamento
suddetto, rivolgendosi alla redazione della rivista presso il Club
Storico Peugeot Italia, via Gallarate 199, 20151 Milano.
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