Programma di mandato 2012/2017

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Programma di
mandato
2012/2017
Sindaco Rober to MONTA'
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Programma di mandato 2012/2017
INDICE
LA CITTÀ CHE CI PIACE: UNIVERSITARIA E SOSTENIBILE
Dalle trasformazioni urbanistiche nuove opportunità di sviluppo
Il territorio di Grugliasco sarà attraversato da grandi trasformazioni urbanistiche e da
notevoli investimenti a questi legati, basti pensare all’arrivo del Polo Scientifico
Universitario. La scelta per l’Amministrazione e i cittadini sarà quella di subire questi eventi
o cogliere le opportunità che essi offrono. Noi crediamo in un’Amministrazione capace di
porsi in modo propositivo di fronte a queste opportunità, capace di costruire condivisione e
coinvolgimento dei cittadini nella progettazione, capace di governare questi processi ed
integrarli con il tessuto cittadino. Riuscire a farlo significherebbe condividere un percorso
di trasformazione che offra alla città la possibilità di reinventarsi e di costruirsi un futuro
impensabile pochi anni fa, un futuro che tenga insieme le parole lavoro, sostenibilità,
cultura, innovazione, un futuro oltre questa crisi.
Nel corso degli ultimi 10 anni l’amministrazione uscente ha intessuto rapporti privilegiati
con le principali istituzioni presenti nel territorio della provincia e piemontese per innescare
processi di crescita che – in un futuro prossimo - possano permettere una graduale
ripresa della situazione economica.
Proprio su questo lavoro si basa la maggiore prospettiva di rilancio della Città di
Grugliasco che ha oggi la possibilità di affermare il proprio ruolo cardine all’interno del
sistema metropolitano torinese.
La città di Torino, infatti, avendo da un lato esaurito le aree libere edificabili e dall’altro
elaborato un nuovo concetto di sviluppo della città stessa che si basa sul riuso delle
volumetrie esistenti e sulla creazione di strumenti di rigenerazione urbana, ha indicato nel
“sistema urbano” e non più nella città la dimensione necessaria per assicurare la crescita
economica del territorio “la cui interrelazione è garantita da un sistema della mobilità
moderno ed efficiente ma anche dalla volontà di condividere scelte, ricerca di soluzioni,
visioni di area vasta più ampie dei confini amministrativi”.
La Città di Grugliasco deve quindi attrezzarsi, nei primi mesi del nuovo mandato politico,
per essere in grado di anticipare le necessità comuni della conurbazione torinese offrendo
risposte in grado di attrarre sul proprio territorio investitori e ricadute economiche positive.
Le grandi occasioni che si presentano e che vanno portate alla formalizzazione sono così
riassumibili:
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GRUGLIASCO CITTÀ UNIVERSITARIA
In questi anni, con il tracollo della finanza pubblica, si è passati da un'università finanziata
con denaro pubblico a un'operazione immobiliare e finanziaria gestita in sinergia con le
fondazioni bancarie. Siamo alla fine di un percorso che ci consegnerà un campus con tutte
le facoltà scientifiche, passando da 4.000 studenti a 14.000. Se non vogliamo che queste
migliaia di persone usino la città senza viverla, dobbiamo creare le condizioni affinché
possano trovare in Grugliasco opportunità per fermarsi, vivere, spendere.
Governare un processo come questo rappresenta una sfida da giocare insieme.
Commercianti, operatori economici, istituzioni universitarie, realtà culturali e cittadinanza
devono partecipare ad un tavolo che si ponga l'obiettivo di rendere Grugliasco la città
dell'università e non la sede delle facoltà. Dobbiamo lavorare ad un progetto non
estemporaneo, capace di integrare le opere già realizzate con quelle che verranno e con il
tessuto cittadino in un quadro di senso e direzione chiari. Dobbiamo lavorare a livello
urbanistico per favorire la realizzazione di residenze e opportunità abitative e con i
grugliaschesi per sostenere esperienze di co-housing e ospitalità simili ai modelli delle
città universitarie europee.
Le ricadute prevedibili sono multisettoriali:
•
Incremento delle attività di ristorazione/servizi agli studenti (copisterie, cartolerie,
materiale scientifico e tecnologico, librerie, ecc.);
•
Nuove forme di coabitazione – ad esempio tra residenti e locatari di una stanza con
bagno – da regolamentare per incentivare da un lato l’incremento al reddito
dall’altro la tassazione;
•
Incremento della residenzialità in strutture per studenti;
•
Attivazione di progetti di continuità didattica con gli istituti superiori del territorio (es.
specializzazione del liceo scientifico);
•
Possibilità di attrarre aziende di ricerca e sperimentazione e di creare progetti di
avviamento al lavoro post laurea territoriali.
Queste opportunità necessitano quindi di una progettualità dedicata: miglioramento dei
collegamenti con Torino e con le principali stazioni ferroviarie, attenzione alla viabilità
interna alla città e alla mobilità alternativa (piste ciclabili). In particolare, poiché è
comunque prevedibile un forte aumento della circolazione veicolare, l’insediamento
dell’università deve essere sfruttato per migliorare l’attraversamento nord-sud della città
decongestionando il cavalcaferrovia di corso Torino.
GRUGLIASCO AL CENTRO DELLA TORINO 2030
Il nostro territorio è toccato dalle principali trasformazioni che interesseranno Torino e
l'area metropolitana. L'asse di Corso Marche e il nuovo centro direzionale di Torino con le
conseguenti infrastrutture ferroviarie (FM 3, FM 5 E LINEA AD ALTA VELOCITA' TORINOLIONE) ne sono esempi. Trasformare questi eventi in opportunità significa mantenere l’alta
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qualità della vita che caratterizza Grugliasco e garantire, attraverso il meccanismo delle
compensazioni, opportunità di sviluppo ed una ricaduta per le imprese e i lavoratori della
nostra città. E' un impegno importante per cui ci vogliono un Sindaco ed
un'Amministrazione in grado di interloquire in maniera autorevole con le istituzioni
coinvolte in questi grandi progetti, ma soprattutto capaci di coinvolgere e condividere con i
cittadini le scelte future. La partecipazione della Città di Grugliasco ai tavoli di Corso
Marche e all'Osservatorio della TORINO-LIONE deve essere finalizzata a garantire la
buona realizzazione delle opere, a minimizzare i disagi per i cittadini grugliaschesi e
soprattutto a cogliere le nuove opportunità connesse a queste infrastrutture.
In particolare la linea FM5, una volta messa in funzione, collegherà le stazioni torinesi
Stura, Rebaudengo, Dora e Porta Susa al polo ospedaliero di Orbassano, oltre alla
possibilità di raggiungere l'aeroporto di Caselle. L’importanza di tale fermata, in un primo
tempo provvisoria a ridosso della Shopville Le Gru, e successivamente definitiva all'interno
dello snodo ferroviario di Pronda, rappresenta una straordinaria opportunità di inserire
Grugliasco nel sistema ferroviario metropolitano, offrendo un importante contributo a livello
ambientale e alla riduzione del traffico veicolare in quanto può:
•
divenire luogo di interscambio sia per chi si dirige in una zona di Torino non servita
da linee dirette ferroviarie e automobilistiche, sia per chi si deve recare all’Ospedale
di Orbassano;
•
decongestionare in parte il traffico dei veicoli dei fruitori e lavoratori del centro
commerciale Le Gru, 12 milioni di passaggi annui e circa 3000 occupati;
•
diventare elemento di valorizzazione delle borgate Lesna e Quaglia, alle quali
sarebbe collegata dalla ciclopista (intervento considerato prioritario del Parco
Urbano) tra il centro città (e le facoltà di Agraria e Veterinaria) e la borgata Lesna.
Questa infrastruttura, così come la realizzazione del sottopasso della ferrovia nel contesto
dell'insediamento del Polo Scientifico devono costituire una compensazione ambientale da
richiedere all'interno dei tavoli di Corso Marche e della linea TORINO-LIONE quali
elementi che cambieranno il sistema di trasporto e i flussi veicolari della città in coerenza
con le sue prospettive di sviluppo urbanistico.
UN'URBANISTICA AL SERVIZIO DELLO SVILUPPO E IN DIFESA DELLE AREE VERDI
Le politiche urbanistiche definiscono la qualità della vita di una città, il suo modello di
sviluppo. Dobbiamo allora, prima di tutto, preservare le nostre aree verdi garantendo che
non verranno “cementificate”. Bisogna passare da una logica di espansione e consumo
del suolo a quella di sostituzione di edifici e aree già urbanizzate, riflettendo al meglio sulla
loro destinazione. Occorre un confronto costante con i cittadini con i proprietari delle aree
e degli edifici, condividendo prospettive e sviluppi e avendo quali parole d'ordine lavoro,
sostenibilità, innovazione, qualità urbanistica e della vita, così da evitare una gestione
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privatistica e poco trasparente delle trasformazioni urbanistiche. Tutto ciò è possibile
costruendo relazioni con il territorio chiare e trasparenti, immaginando progetti di sviluppo
innovativi. Un esempio è il sostegno alle cascine, alla dimensione agricola cittadina ma
anche a quella agrituristica, a quella legata allo sviluppo di prodotti tipici ad alta qualità, o
alla dimensione di wellness di cui le stesse cascine possono essere portatrici.
L'OFFICINA DEL PAESAGGIO
Il territorio della zona ad Ovest di Torino si caratterizza per aver conservato una quantità di
terreni agricoli di pregio, in parte intaccati ai contorni da edificazioni più o meno recenti e
più o meno di qualità. All’interno di queste aree alcune cascine continuano a svolgere
l’attività agricola e a valorizzarla – grazie anche a una serie di progetti
dell’amministrazione – con attività parallele quali la ristorazione e la produzione e la
vendita di prodotti alimentari. Edifici storici di particolare pregio, alcuni utilizzati altri no,
ricordano un passato importante legato alla proprietà terriera e sono oggetto di progetti
comunali di valorizzazione.
A queste aree la nuova Amministrazione deve affidare il compito di ricucitura del tessuto
edificato, sottolineandone il valore ambientale, storico-documentale e ludico: il progetto
“Officina del paesaggio”, comunemente detto del Parco Urbano, intende infatti ridare
dignità a questo patrimonio sottovalutato, permettendone la fruizione (piste ciclabili di
collegamento del centro con le borgate passando per i campi, aree attrezzate per lo sport),
risistemando le cascine e le ville e dando loro funzioni sociali ed economiche, e ampliando
la possibilità per i cittadini grugliaschesi di lavorare un proprio orto (180 nuovi orti urbani)
in maniera ecosostenibile (laghetto/vasca di accumulo per l’irrigazione, regole per l’uso di
sostanze chimiche).
Tra gli obiettivi che l’Amministrazione può raggiungere con questo progetto c’è quello di
fare della borgata Gerbido la più verde di Grugliasco, eliminando funzioni ormai desuete e
dotandola di nuovi servizi – quali quelli sportivi, ora presenti solo nell’abitato principale. In
questo senso diviene importante affiancare alla realizzazione degli interventi quelle
operazioni sperimentate altrove che mirano a sollecitare il senso di appartenenza al
territorio degli abitanti, ora troppo gravitanti sul versante torinese. Si tratta di applicare
quelle esperienze di “pedagogia dell’urbanistica” che altrove hanno assegnato alle fasi di
ridisegno e riprogettazione delle aree comuni della città il significato di ricostruzione della
comunità.
I criteri di precedenza degli interventi sono legati alla disponibilità delle aree e alla
complementarietà con i grandi interventi infrastrutturali previsti sul territorio.
Il progetto “Officina del Paesaggio” dovrebbe diventare anche occasione per ripensare alla
cartellonistica stradale, in particolare di quella pubblicitaria, che dovrebbe essere eliminata
o razionalizzata nei punti di interesse paesaggistico di maggior pregio e di ingresso alla
città.
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CORSO MARCHE
Il passaggio della grande infrastruttura viaria interrata destinata ad alleggerire il traffico a
scorrimento veloce lungo la tangenziale è l’occasione per un importante ripensamento
della sistemazione superficiale dei territori che, da Venaria Reale a Nichelino, ne saranno
attraversati. Mentre la progettazione sotterranea è legata soprattutto a scelte di tipo
ingegneristico, l’amministrazione grugliaschese, in accordo con la altre amministrazioni
interessate, dovrà adoperarsi perché un’opera tanto importante riesca veramente a
generare investimenti e rivalutazioni economiche, anche in termini di occupazione, del
tessuto urbano interessato. Le idee in proposito dovranno essere esplicitate, così come le
aspettative pubbliche e private, perché l’amministrazione deve essere in grado di
accompagnare la trasformazione sia che si scelga di cambiare le funzioni presenti in
borgata Lesna – oggi interessata da un forte decremento del numero di imprese e di
addetti con conseguente ricaduta sulle attività commerciali annesse alle residenze - sia
che si intenda rivitalizzare la zona industriale. In questo intervento è indispensabile che le
politiche promosse dagli enti pubblici interessati e dalla Città di Grugliasco in primis siano
fortemente orientate e impedire le speculazioni e a privilegiare la dimensione produttiva
dei siti a ridosso dell'infrastruttura.
CORSO ALLAMANO
Il progetto di risistemazione di corso Allamano, nato dalla collaborazione con la Città di
Torino, intende trasformare la grande arteria viaria in un luogo urbano più adatto a
rappresentare l’ingresso in una grande città e, di conseguenza, alla città di Grugliasco. Alle
aziende che nel corso degli ultimi anni si sono insediate lungo il corso è stata richiesta una
progettazione attenta sia alla qualità dell’involucro sia al rispetto della forma finale che la
viabilità dovrà avere, con opportuni rallentamenti lungo i controviali e incroci regolati da
rotatorie. Una battuta d’arresto si è imposta alla realizzazione del progetto per poter
armonizzare agli obiettivi di vivibilità del corso quelli di funzionalità e scorrevolezza delle
uscite dai percorsi interrati del futuro corso Marche e al passaggio dell’alta capacità
ferroviaria.
L’amministrazione grugliaschese dovrà proseguire le azioni fin qui intraprese rimarcando
la strategicità di questa arteria che, se adeguatamente collegata e integrata a Corso
Marche – e valorizzata dalla realizzazione del Parco Urbano – potrebbe divenire
un’importante vetrina per aziende in cerca di visibilità e comodità logistiche e funzionali.
In tale ottica diventa importante ragionare anche sull’ingresso da sud all’abitato di
Grugliasco, lungo Via Leonardo da Vinci: alleggerita dal traffico in attraversamento dalla
nuova viabilità del “bastione verde”, lambita dal nuovo insediamento del Borgo da un lato e
dal Parco Urbano dall’altro, se opportunamente rivisitata e ripensata questa via potrebbe
trasformarsi in una porta d’accesso, diretta all’Università, gradevole da percorrere in auto
e da vivere a piedi.
POLITICHE ABITATIVE
Nel corso degli ultimi anni l’amministrazione grugliaschese si è impegnata per aumentare
l’offerta residenziale scegliendo da un lato di sperimentare la creazione di un’area – il
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Borgo – ad alta vivibilità (grandi spazi verdi, allontanamento del traffico e del rumore
veicolare, bassa densità abitativa, ecc.) dall’altro di creare un mix virtuoso tra edilizia libera
e edilizia convenzionata, rivolta a categorie sociali che si è ritenuto opportuno agevolare
(giovani coppie grugliaschesi, famiglie numerose, famiglie a minor reddito, ecc.). La crisi
economica che caratterizza questi anni però, se da un lato lascia invenduti molti alloggi di
edilizia libera, rende sempre più pressante la necessità di sostegno alle famiglie da parte
dell’ente pubblico. Secondo i dati raccolti, inoltre, Grugliasco risulta priva di appartamenti
vuoti da affittare. L’amministrazione deve quindi elaborare nuove forme di sostegno
all’esigenza abitativa dei suoi cittadini, implementando la sperimentazione in atto di nuove
forme di residenzialità che assicuri mix sociale, disetaneità tra vicini, inclusione nelle aree
dotate di servizi al cittadino. Ancora una volta si dovranno affiancare a criteri di scelta
basati sulla razionalità ed economicità dell’abitare altri criteri che rispondono a logiche di
inclusione e socializzazione – senso di appartenenza al luogo – degli abitanti. La
valorizzazione delle aree PEEP in disponibilità del Comune, del patrimonio comunale e
della quota di partecipazione nel CIT, la definizione di accordi con fondazioni bancarie e
soggetti no profit nell'ambito dell'immobiliare sociale devono essere ingredienti di una
politica abitativa finalizzata a dare risposte a sempre nuovi bisogni. Oltre alle politiche di
sostegno alla locazione calmierata occorre immaginare nuovi interventi di edilizia sociale
che rispondano al crescente disagio di una fascia “grigia” sempre più in difficoltà nel
sostenere gli attuali costi dell'abitare. Al fine di dare coerenza alla sensibilità ambientale e
al modello di una Grugliasco smart city saranno da privilegiare interventi in ecoedilizia con
costruzioni categoria A, le quali godono di vantaggi economici, fiscali e comportano
indubbi benefici ambientali.
POLITCHE URBANISTICHE METROPOLITANE E DI ZONA OVEST
Se i grandi interventi che si prevedono nello scenario futuro interessano la zona est della
città non si deve distogliere l’attenzione dalle necessità delle aree dense, a ridosso con
Rivoli e Collegno. Queste aree necessitano di un’attenta analisi dell’evoluzione di questi
anni (invecchiamento dello stock edilizio, inadeguatezza ai nuovi standard di risparmio
energetico, stato di manutenzione di strade e servizi al cittadino, …) e dell’elaborazione di
strategia di rinnovamento in supporto alla proprietà, spesso non più in grado di intervenire
autonomamente. In queste aree dovranno essere moltiplicati gli sforzi per armonizzare le
previsioni di piano regolatore di Grugliasco con quelle dei piani dei comuni contermini al
fine di migliorare la qualità della vita dei residenti ed elaborare strategia di crescita
sovracomunali. In tal senso è da valutarsi: il miglioramento del collegamento con Rivoli e
la zona industriale per ridurre il traffico su Piazza I Maggio (aprendo definitivamente il
tratto di strada tra Via Galimberti e Via Acqui); la continuazione della pista ciclabile e del
marciapiede nel tratto di strada che va da C.so M.L.King alla rotonda di Via Perotti (troppo
stretto per le normali esigenze dei cittadini); i nuovi parcheggi in C.so F.lli Cervi, gia’
previsti dal precedente piano regolatore, da realizzarsi sul modello di quelli di recente
costruzione in C.so M.L.King., dando così coerenza al progetto di riqualificazione delle
aree ai margini dell’edificato di Grugliasco.
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UNA CITTÀ SOLIDALE E PARTECIPATA: UNA CITTÀ “SI..CURA”
Garantire i servizi sociali e sostenere la partecipazione dei cittadini e delle
associazioni: così cresce la qualità della vita
Grugliasco è riconosciuta e amata per l’alta qualità della vita e dei servizi che ha saputo
offrire negli anni. Sarebbe folle e bugiardo non dire che il sistema attuale è in enorme
difficoltà di fronte alla crisi di questi anni ed a causa dei tagli che, nel tempo, si sono
sommati.
Ciò nonostante le politiche sociali, soprattutto in questo contesto, devono rappresentare
una priorità per la prossima Amministrazione che, pur in presenza dei tagli ai trasferimenti
dello Stato ai Comuni, deve essere capace di superare un sistema non più in grado di
reggere con un decremento delle risorse, ma lavorando con coraggio e innovazione nel
ripensare i servizi.
Bisogna essere in grado di costruire un nuovo welfare. Un welfare vicino ai bisogni delle
persone e sostenibile, provando a razionalizzare la spesa e a diffondere l’idea che il
sociale deve stare a cuore a tutti i cittadini e le politiche di welfare non devono competere
solo agli amministratori. Occorre lanciare l’idea del secondo welfare, complementare a
quello che riesce a fare il sistema pubblico. Viviamo la consapevolezza che la situazione
economica del Paese è grave e che la necessità di riduzione del debito pubblico ci impone
di imboccare strade nuove.
Noi crediamo nell'urgenza di recuperare l’idea del bene comune e della socialità diffusa, in
cui ciascuno – cittadini, associazioni, attori economici e religiosi – possa fare una parte.
Occorre ripartire da un’idea di welfare diffuso e partecipato. Grugliasco ha le potenzialità
per essere un laboratorio di welfare.
A fronte di questa prospettiva, tuttavia, è necessario assumersi l'impegno e la
responsabilità di razionalizzare la spesa e garantire i servizi essenziali soprattutto per le
persone più deboli: pensiamo ai disabili e agli anziani non autosufficienti, ai minori. A loro
dobbiamo prestazioni di qualità anche e soprattutto attraverso l’apporto della cooperazione
sociale. Ci sono servizi che devono essere svolti con professionalità e che richiedono
qualificazioni e competenze specifiche; occorre quindi fare attenzione a non abbassare la
qualità e non pensare che tutto possa essere relegato al volontariato. Inoltre il comparto
dei servizi socio-assistenziali è un ambito di occupazione per molte persone che va difeso
e va sviluppato anche nella direzione della domanda privata.
In questo contesto occorre prevedere alcune azioni specifiche:
REVISIONE DELLA RETE DEI SERVIZI PER L'HANDICAP AL FINE DI CONTINUARE A
GARANTIRE SOSTENIBILITÀ AL SISTEMA DELLE CONCESSIONI
Grugliasco ha un'offerta superiore all'attuale domanda che va programmata e coordinata
di concerto con l'ASL e gli enti gestori limitrofi. Dobbiamo razionalizzare la spesa, ridefinire
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la vocazione di alcune strutture, salvaguardando l'obiettivo di garantire spazi e
progettualità con alti standard.
INCREMENTO DELL'OFFERTA DI STRUTTURE RESIDENZIALI PER ANZIANI
E' necessario accompagnare il processo di rilocalizzazione del Cottolengo nella nuova
area di Corso King e sollecitare la Regione Piemonte affinché autorizzi la realizzazione
della nuova RSA nel padiglione dell'ex manicomio di Grugliasco. Ci sono le possibilità per
creare 120 posti in più sul territorio, garantendo un'offerta ai cittadini di Grugliasco senza
obbligare a ricorrere a strutture distanti decine di km.
PASSARE DA UN MODELLO DI WELFARE DELL'ASSISTENZA A UN MODELLO DI
WELFARE DELLE OPPORTUNITÀ
La contrazione delle risorse pubbliche disponibili impone la necessità di ripensare al
sistema di welfare che, soprattutto per quanto riguarda gli adulti in difficoltà, deve
propendere per una logica sempre meno assistenziale e sempre più di costruzione di
opportunità formative/lavorative. Abbiamo necessità di aiutare i nostri concittadini a
scommettere sulle proprie capacità, creando nel rapporto con il territorio, la cooperazione
sociale e le imprese condizioni per favorire borse lavoro, tirocini e percorsi formativi che
inducano a rilanciare su un progetto di presa in carico della persona e del nucleo che vada
al di là della semplice assistenza economica e materiale.
SOSTENERE IL MUTUO AIUTO E LA SOLIDARIETÀ: WELFARE DI COMUNITA'
E’ necessario recuperare una responsabilità diffusa e rendere possibile il mutuo aiuto e la
solidarietà in città da parte di tante realtà e singoli cittadini che rappresentano una
potenzialità.
Pensiamo ai VIP (Volontari insieme per Grugliasco), quelli riconoscibili dal giubbotto,
cappellino e magliette che trovate davanti alle scuole a fare i nonni vigile, sugli scuolabus
a fare gli accompagnatori, nelle diverse manifestazioni cittadine. Circa 50 cittadini ultra
sessantenni che si dedicano alla gestione di alcuni servizi comunali a fronte di un
corrispettivo simbolico che ha valore di riconoscimento.
Pensiamo agli oltre 70 giovani che attraverso progetti come Piazza Ragazzabile, il
Servizio Civile Locale, lo Studio Assistito e attraverso la costruzione di eventi, corsi e
murales, mettono a disposizione le loro energie per altri giovani e altri cittadini.
Dobbiamo sostenere queste esperienze affinché a fronte di oltre 8000 ultra sessantenni e
circa 3000 giovani ci siano più persone che abbiano voglia di mettersi in gioco per la città.
Interessante potrebbe essere la proposta di realizzare un Albo delle competenze presenti
in Grugliasco da parte dei cittadini finalizzate a sviluppare una sorta di Banca del tempo e
Borsa dei servizi; così come realizzare un albo delle assistenti familiari per il servizio di
incontro domanda/offerta in cui ciò che può garantire il comune alle famiglie è la
qualificazione e formazione professionale degli iscritti.
Dal sistema che vedeva l'intervento comunale, attraverso il consorzio, mediante
l'affidamento a cooperative bisogna passare a un modello più snello ed economico, che
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tenga insieme i bisogni delle famiglie con le necessità occupazionali. Pensiamo, per
esempio, a badanti e colf di condominio o di quartiere, pagate anche con le risorse
destinate all'assistenza e la cui formazione e coordinamento sono garantite dal Comune e
dalle cooperative sociali. Utilizzando il sistema dei voucher dobbiamo sostenere il lavoro e
non l'assistenza, riduzione della spesa sociale e sostegno alle relazioni familiari e tra
concittadini. Bisogna ricostruire dalla base un modello mutualistico e solidaristico che ci
consenta di ottimizzare le sempre minori risorse pubbliche. Siamo una famiglia “grande”,
dobbiamo e possiamo aiutarci.
Il Comune deve continuare a svolgere un ruolo importante nella programmazione e nella
gestione delle risposte e a porsi come attore di coordinamento, investendo anche risorse
nella progettazione sociale e nel recupero di risorse da fondi europei e fondazioni.
LE ASSOCIAZIONI MOTORE DI UNA NUOVA CITTADINANZA
Le associazioni per una città sono sicuramente una ricchezza; a Grugliasco ce ne sono
più di 150. Al di là della libera associazione dei cittadini garantita dalla nostra Carta
Costituzionale, è fondamentale definire e regolamentare la partecipazione alla vita della
città; le associazioni possono essere chiamate a partecipare alla vita della città nel
momento in cui si mettono a servizio dei cittadini e rispondono anche a bisogni nuovi che
si creano. Oltre alle attività per i propri associati le associazioni sono una risorsa nel
momento in cui si aprono ai bisogni della cittadinanza e lavorano per una socialità diffusa.
Questo criterio deve orientare la concessione di spazi e contributi da parte della pubblica
amministrazione che deve mantenere un ruolo di promozione e coordinamento
dell’associazionismo anche attraverso l’istituzione di una Consulta cittadina delle
associazioni in grado di offrire contributi specifici in merito alla ricerca del bene comune.
Manifestazioni, attività culturali ed educative, assistenza, presidio nei quartieri e
manutenzione delle aree verdi; questo e molto altro fanno le nostre associazioni. Noi
dobbiamo dare loro spazi e sostegno, creare le condizioni perché lavorino in rete,
collaborino e acquisiscano nuovi volontari e maggiore forza per lavorare per la nostra città.
A fronte del calo delle risorse pubbliche la gestione del territorio e l'assistenza alle fasce
più deboli rischiano di assumere carattere di emergenza. Nell'associazionismo e in
un'Amministrazione che coordina, promuove e sostiene il lavoro dei volontari sul territorio
c'è la risposta ai nuovi bisogni che i cittadini manifestano.
RECUPERARE L’IDEA DEL MUTUO SOCCORSO
Tutti noi constatiamo che in un periodo come questo ci sono situazioni in città di persone
che faticano a vivere a causa della perdita del lavoro, dell’aumento del costo della vita o di
traumi di vario genere (malattia, separazione, lutto, migrazioni,..) e che per dignità e
vergogna non manifestano apertamente i loro bisogni. Anche i centri di ascolto delle
associazioni e delle parrocchie riscontrano un aumento di presenze. E’ difficile in fasi
come queste trovare delle risposte. Una direzione potrebbe essere quella di recuperare
l’esperienza delle Società di Mutuo Soccorso e di istituire una Fondazione di comunità
nell’ottica di recuperare fondi di solidarietà con il concorso della cittadinanza, finalizzati a
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sostenere le progettualità dei singoli e delle famiglie in difficoltà. Si potrebbe lanciare una
campagna del 5 per mille finalizzata a chiedere ai cittadini di devolvere i propri contributi a
questo progetto cittadino, così come chiedere a tutte le associazioni di organizzare delle
iniziative straordinarie per raccogliere fondi. Uno degli obiettivi del progetto dovrebbe
essere anche la diffusione dei gruppi di acquisto solidale, di esperienze di coabitazione e
di solidarietà di condominio, di messa a disposizione di appartamenti in locazione a prezzo
calmierato con affitto garantito da parte del comune.
La città dovrebbe favorire il coordinamento e la formazione dei cittadini che in qualche
modo si rendono disponibili alla diffusione di una cultura di mutuo soccorso.
Questo modello deve mettere al centro la famiglia e i suoi bisogni, favorendo a livello
territoriale, nelle borgate e nei condomini, una dimensione comunitaria in cui si mettono al
centro le relazioni tra le persone e la possibilità di fare fronte al meglio alle fatiche della
vita quotidiana di ciascuno.
LAVORARE PER LA COESIONE SOCIALE
Solo laddove c’è coesione sociale, il territorio diventa attraente e le imprese vi investono e
si produce lavoro ed occupazione. Ci piace poter vivere in una città sicura, dove tutti
contribuiscono alla qualità della vita e tutti possono convivere e godere dei beni comuni. In
questo senso è fondamentale che il comune garantisca una costante attività di controllo
attraverso la polizia municipale, rispetto a cui bisogna adoperarsi nella logica nell’unione
dei comuni per estenderne l’orario fino al turno serale, il sistema di videosorveglianza di
recente relaizzazione e che venga garantita l’attività di mediazione dei conflitti anche
attraverso esperienze come quelle del vigile di prossimità. I controlli dovrebbero condurre
anche ad una maggiore consapevolezza sulla necessità di contribuire al bene comune
attraverso il pagamento dei tributi locali e le entrate derivanti da operazioni di controllo
dovrebbero essere reinvestite su welfare e lavoro per produrre maggiore coesione sociale.
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UNA CITTÀ CHE PROGETTA IL FUTURO PENSANDO AL LAVORO
Dalle trasformazioni del territorio opportunità per l’occupazione
Negli anni le amministrazioni hanno tentato di creare direttamente posti di lavoro. Spesso
non sono riuscite e, più spesso, quando lo hanno fatto hanno finito per creare sacche di
assistenzialismo, producendo costi per la macchina pubblica ormai insostenibili che
incidono sulle vite di tutti i cittadini. Un'amministrazione non ha questo compito, bensì
quello di creare le condizioni per lo sviluppo della città, attraverso la capacità di
relazionarsi con chi può produrre posti di lavoro e reddito, ma soprattutto governando le
trasformazioni del territorio per renderlo appetibile per chi investe attraendo imprese e
risorse. Lo sviluppo urbanistico è uno dei principali strumenti di volano economico che
deve essere gestito nell'ottica di produrre occupazione.
In questo contesto la realtà di Grugliasco è di fronte ad alcune opzioni strategiche che
segneranno il futuro di questo territorio.
La crisi delle principali aziende connesse alla filiera delll'automotive e la difficoltà di
mantenere una vocazione produttiva è una delle caratteristiche peculiari di Torino e
dell'area metropolitana.
La prossima Amministrazione, con coraggio e fermezza, dovrà ribadire che, a fronte delle
opzioni strategiche di rilancio del territorio, la vocazione industriale e manifatturiera della
città di Grugliasco deve essere salvaguardata.
La nostra città, pur vivendo sicuramente uno dei momenti più difficili sul versante
dell’occupazione, è uno dei territori che ha in sé le maggiori potenzialità di sviluppo
dell’intera area metropolitana.
La Grugliasco città universitaria con l'arrivo del Polo Scientifico, di cui è prossimo l’avvio
dei lavori, le trasformazioni legate a Corso Marche, al centro direzionale e alla nuova
fermata ferroviaria, la realizzazione del Parco Urbano, tra i più grandi della provincia, sono
gli elementi di un programma che farà atterrare sul Grugliasco centinaia di milioni di euro
di investimenti pubblici. Il nostro progetto politico e amministrativo a livello urbanistico è
fortemente legato a queste prospettive, ma senza abbandonare la dimensione produttiva e
manifatturiera.
La prospettiva di speculazioni su quelle aree un tempo destinate ad industria deve essere
bloccata sul nascere, creando le migliori condizioni affinché sul nostro territorio atterrino
imprese che corrispondano a produzioni innovative, legate allo sviluppo dei prodotti per la
produzione, ad esempio, di energia alternativa, o prodotti ad alto contenuto tecnologico e
scientifico, mantenendo la dimensione produttiva come elemento centrale.
Fare ciò significa anche dialogare con tutti i soggetti privati e pubblici, costruire alleanze,
avendo e promuovendo un progetto “Rete Grugliasco Imprese” basato su di un rinnovato
patto tra pubblico e privato.
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Programma di mandato 2012/2017
Un progetto che vede il Comune condividere con tutti i soggetti capaci di generare
ricchezza i percorsi utili per garantire sviluppo economico e sociale alla nostra città, e per
promuovere l'occupazione nella logica dello sviluppo e non dell'assistenzialismo.
Tutte queste premesse sono utili per rendere la nostra Città attraente per gli investitori. Per
poterlo fare è necessario che l’Amministrazione sia ambasciatrice della Città, che sia in
prima linea nella promozione del territorio, che promuova incontri con imprenditori e
investitori.
A ciò occorre aggiungere che le centinaia di milioni di Euro di investimenti per infrastrutture
che si realizzeranno sul nostro territorio imporranno alla prossima Amministrazione la
necessità di sollecitare gli enti preposti a garantire una ricaduta economica, e di
conseguenza occupazionale, per il territorio. Ai disagi dei cantieri devono corrispondere
compensazioni di carattere ambientale e per lo sviluppo economico e occupazionale del
territorio.
In questo contesto occorre prevedere alcune azioni specifiche:
DAGLI APPALTI PUBBLICI OPPORTUNITÀ PER I GRUGLIASCHESI
Dobbiamo creare un legame stretto tra le risorse della città, ovvero di tutti noi, e la
possibilità di generare occupazione. Come abbiamo già sperimentato negli appalti
pubblici, dobbiamo creare opportunità di lavoro per i grugliaschesi, giovani e meno
giovani, favorendo soprattutto la possibilità attraverso tirocini e borse lavoro alle fasce
maggiormente colpite dalla crisi (giovani ed espulsi dal mondo del lavoro).
RETE GRUGLIASCO IMPRESE
“Rete Grugliasco imprese” vuol dire costruire un legame costante con gli operatori
economici cittadini affinché sia conveniente e interessante per loro ragionare con
l'Amministrazione sulle prospettive di sviluppo del territorio e della loro impresa. La
costruzione di relazioni con loro e fra di loro è una straordinaria opportunità per sostenere
sinergie, creare collaborazioni. Abbiamo bisogno di un approccio “glocal”, ovvero capace
di pensar alla situazione nazionale e internazionale ma fortemente ancorato alla
dimensione locale. La crisi
economica, produttiva e occupazionale, dovra’
necessariamente essere sempre più contrastata, con la messa in atto di vere politiche
attive del lavoro.
Lo si dovra’ fare partendo da un’analisi delle esperienze ad oggi realizzate tenuto e tenuto
conto di come la crisi ha profondamente modificato il tessuto produttivo economico della
nostra citta’.
Bisognera’ quindi contestualizzare ed adattare al nuovo scenario le esperienze gia’ fatte,
come ad esempio :
1.
incentivi alle assunzioni di grugliaschesi,
2. agevolazioni alle nuove imprese che si insedieranno nella citta’ di Grugliasco.
Dobbiamo incentivare le imprese di Grugliasco a dare opportunità formative e lavorative ai
grugliaschesi, soprattutto ai giovani. Abbiamo eccellenze produttive e nelle risorse umane,
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Programma di mandato 2012/2017
a noi spetta il compito di metterle insieme e sostenerle nel percorso di crescita.
PROGRAMMA PER I LAVORATORI COLPITI DALLA CRISI OCCUPAZIONALE
Compatibilmente alle risorse disponibili dobbiamo promuovere il sostegno al reddito per
disoccupati, in particolare, per chi ha perso il lavoro, monoreddito e con famiglia carico.
Lavorare, nel quadro dell'azione di recupero dell'evasione fiscale, per destinare una quota
ai progetti di politiche attive del lavoro per giovani, donne, over 50 e disoccupati.
In questo contesto la presenza sul territorio di importanti e qualificate agenzie di
formazione professionale deve rappresentare un'opportunità per la riconversione dei
lavoratori fuoriusciti da aziende in crisi o che sono fallite, collaborando con i diversi attori
istituzionali coinvolti. Bisognerà coordinarsi con Regione e Provincia per favorire
l’attivazione di corsi di formazione professionale capaci di riconvertire verso nuove attività.
RIQUALIFICARE LA CITTÀ E LE BORGATE PER SOSTENERE IL COMMERCIO
Le politiche per il commercio rappresentano un altro strumento importante per migliorare
la qualità del tessuto urbano e di conseguenza della vita dei cittadini.
La logica deve essere quella di condividere le trasformazioni in atto o da realizzare sul
territorio, costruendo con loro un progetto di Grugliasco area commerciale diffusa.
Pensiamo al centro cittadino e al rifacimento di Piazza Matteotti, cui si unisce la possibile
riflessione relativa alla viabilità, alla realizzazione della piazza al Gerbido, alla
riqualificazione in corso a Borgata Lesna, al completamento degli interventi previsti a
Borgata Paradiso, alla riqualificazione di Via Da Vinci, Via Andrea Costa e Via Lamarmora.
All'amministrazione spetta il compito di rendere una città più vivibile a livello commerciale,
mettendo a disposizione incentivi per le nuove attività commerciali e coinvolgendo gli
operatori economici e le associazioni di categoria nelle scelte prioritarie scommettendo
con noi su una nuova identità possibile della nostra città.
Rendere piu’ fluida la circolazione nella citta’ di Grugliasco per consentire un facile
collegamento tra cittadini ed esercizi commerciali, cercando di ottimizzare il tipo di
viabilita’, il senso di corsa e, fondamentale, la presenza di parcheggi nelle adiacenze dei
negozi, passaggi pedonali comodi, con l’abbattimento delle barriere architettoniche,
percorribili ed accessibili a tutti dai parcheggi agli esercizi commerciali: queste sono le
priorità nella ridefinizione degli interventi di manutenzione straordinaria delle strade.
Per noi è importante riprendere e rilanciare la funzione sociale delle “botteghe”, in
particolar modo nelle borgate, favorendo il reinsediamento di queste unita’ produttive in un
contesto sociale che vede sempre questi piccoli artigiani o commercianti, sfavoriti nel
rapporto con i grandi centri commerciali. Crediamo nell’idea di rivalutare la prossibilita’ di
“apprendere” un mestiere, affiancando i giovani ai vecchi maestri artigiani, in una sorta di
passaggio di testimone.
A tale proposito la collaborazione tra l’Amministrazione, le associazioni di quartiere,
artigiani, commercianti, liberi professionisti riteniamo possa migliorare la richiesta e
l’offerta di lavoro nei quartieri della nostra citta’.
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Programma di mandato 2012/2017
Infine, in occasione dell’insediamento del Polo Scientifico, dovranno prevedersi
agevolazioni o priorità per l’avvio di attività commerciali da parte di giovani cittadini
grugliaschesi
UN'AMMINISTRAZIONE DALLA PARTE DEI LAVORATORI, PER I DIRITTI E LA
SICUREZZA
La battaglia per il lavoro e’ principalmente una battaglia sulla democrazia, che parte dalla
salvaguardia dei diritti. Una persona senza diritti e senza democrazia non e’ un cittadino
libero, ma un suddito e la precarieta’, soprattutto per quanto riguarda il mondo del lavoro,
non e’ sinonimo di liberta’, ma di ricattabilita’. Bisogna ribadire il concetto di “certezza” che
si deve sostituire alla precarietà civile e sociale. In questo senso la prossima
amministrazione si dovrà impegnare a perseguire, tutte le strade possibili per restituire
certezze ai cittadini grugliaschesi a cominciare dal mondo del lavoro. Bisogna riaffermare
con forza il diritto al lavoro e alla sicurezza dei lavoratori. L'attenzione nella gestione degli
appalti pubblici, verificando anche la possibilità di esclusione dalle gare di appalto per
aziende che abbiano avuto precedenti episodi di mancato rispetto delle norme, e la
sensibilizzazione delle imprese sul territorio deve essere orientata a garantire la sicurezza
dei lavoratori e i loro diritti. Collaborazione, con relativo accordo tra imprese del territorio e
l’Amministrazione, riguardo l’assunzione futura di lavoratrici donne, contrastando la pratica
delle dimissioni in bianco.
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Programma di mandato 2012/2017
GRUGLIASCO GIOVANE E A MISURA DI GIOVANI
Diamo spazio e opportunità: ascolto e partecipazione
La Grugliasco in cui vivono i nostri giovani è una città profondamente diversa da quella in
cui sono cresciuti i loro genitori. É una città non più soltanto legata ai vecchi modelli
industriali, ma capace di sperimentare modelli di sviluppo innovativi, senza perdere il suo
ruolo produttivo. Per proseguire ad ancora accelerare su questa strada crediamo sia
necessario attrarre e dare spazi a capacità, competenze e creatività di cui i giovani sono i
veri portatori. Questo significa avere un progetto di città in cui i giovani “vogliano” vivere,
vogliano provare ad investire le proprie energie e idee. Una città, dunque, che
consapevole delle difficoltà attuali nell'essere giovani (lavoro, casa, credito), non solo offre
ai giovani spazi e opportunità ma chiede loro di divenire, sempre più, consulenti, parte
attiva nella ridefinezione di un progetto cittadino in ogni suo spazio, culturale, economico,
sociale e produttivo.
La presenza dell'Università e il nuovo progetto del Polo Scientifico impongono in tal senso
un cambio di passo, ovvero il ripensamento delle politiche per i giovani non più in una
logica di settore e/o di nicchia, bensì come elemento qualficante un nuovo progetto di città
universitaria, moderna e sostenibile.
Per farlo il tema “giovani” deve essere trasversale ai diversi programmi
dell'Amministrazione, obbligando tutti a pensare e programmare una Grugliasco a misura
di giovani.
In questo contesto occorre prevedere alcune azioni specifiche:
PROGRAMMA GRUGLIASCO CITTA' UNIVERSITARIA
E' necessario dare vita a un programma GRUGLIASCO CITTÀ UNIVERSITARIA E A
MISURA DI GIOVANI che contenga i diversi elementi di trasformazione possibile, azioni e
progetti utili a far permanere gli studenti universitari e i giovani sul territorio di Grugliasco,
facendone una città più giovane, viva e vivace. Le politiche urbanistiche e della casa, la
programmazione delle attività culturali, sportive, del tempo libero, il sostegno all'apertura di
attività commerciali e di somministrazione devono essere elementi di un'unica
progettualità che pensi alla Grugliasco del 2017.
FONDO DI GARANZIA A SOSTEGNO DELLE IMPRESE GIOVANI
La costituzione del fondo di garanzia per la nascita di nuove imprese giovani è uno
strumento per entrare in contatto con i giovani, le loro energie, i progetti che hanno in
mente, costruendo insieme le condizioni per dare vita ad iniziative che li vedano
protagonisti. Ci lavoriamo da un anno e siamo pronti a partire con qualcosa di nuovo al
servizio di chi ha idee, mettendo in relazione le realtà presenti sul territorio e gli spazi
pubblici a nostra disposizione. Dobbiamo lavorare a un incubatore Grugliasco, in cui
raccogliere le potenzialità delle eccellenze grugliaschesi, incentivandoli nell’avvio di attività
e start-up di imprese.
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Programma di mandato 2012/2017
SPAZI E OPPORTUNITÀ PER INTEGRARE GRUGLIASCHESI E STUDENTI
Il lavoro di questi anni con i giovani e per i giovani ci dà la possibilità di offrire loro spazi e
proposte da gestire e condividere. Le strutture del Parco Le Serre, per fare un esempio,
hanno bisogno di un protagonismo verso cui dobbiamo indirizzare le nostre energie. Una
città cresce se esprime il punto di vista, le sensibilità, le preoccupazioni, ma soprattutto le
idee e i linguaggi dei più giovani. Noi mettiamo spazi, lavoro e un po' di risorse, ai giovani
grugliaschesi spetta il compito di aiutarci a dare corpo a questo progetto.
Questa straordinaria presenza di nuove intelligenze e capacità sarà quindi destinata a
crescere. E’ quindi nostra intenzione quella di rendere Grugliasco attraente anche per il
tempo libero di chi è in Città per studio. Realizzare momenti e spazi di aggregazione tra
studenti di Grugliasco e i giovani ospiti della Città. Dobbiamo impegnarci affinchè il
progetto del Polo Scientifico sia integrato al meglio nella città, condividendo soprattutto gli
spazi sportivi e del tempo libero.
La Grugliasco Universitaria avra’ bisogno di favorire lo sviluppo ricreativo per tutti questi
giovani, favorendo e incentivando sul territorio la nascita di strutture, locali, spazi artistici e
creando anche eventi “ad hoc”, che possano far diventare la citta’ centro attrattivo
giovanile.
Un utilizzo maggiore del Parco Culturale Le Serre, sara’ auspicabile, al fine di favorire
l’integrazione sociale con attivita’ che possano coinvolgere insieme, giovani e immigrati in
una visione educativa, sociale e di reciproco scambio culturale
POLITICHE ABITATIVE EUROPEE PER GRUGLIASCO CITTA' UNIVERSITARIA
Molte giovani famiglie, ma anche ragazze e ragazzi, hanno voglia di continuare a vivere a
Grugliaco. Il tema della casa rappresenta una priorità e al tempo stesso una difficoltà. In
questi anni abbiamo garantito case di edilizia convenzionata a giovani famiglie, creando
un percorso privilegiato e trasparente, che ci ha consentito di non perdere come accaduto
in passato intere generazioni. Bisogna continuare a lavorare su questo aspetto, provando,
compatibilmente alle risorse disponibili, a fare qualche esperienza più simile a quelle
proprie delle città universitarie europee. Mini alloggi, co-housing, sono alcune possibilità
cui dovremo lavorare per rendere Grugliasco più accogliente per i giovani. Le politiche
fiscali e il lavoro sul territorio devono favorire un positivo “mescolamento” dei grugliaschesi
con gli studenti, favorendo progetti ad hoc che abbiano alla base il mutuo aiuto e lo
scambio di servizi-ospitalità.
DIAMO SPAZIO E VOCE AI GIOVANI: PIU' PARTECIPAZIONE
Negli ultimi anni il numero di giovani che hanno collaborato ed aiutato la città è molto
aumentato e se ne scorgono le tracce attraversandola, guardando i suoi muri. Dai murales
realizzati, agli interventi sulle aree verdi realizzati attraverso Piazza Ragazzabile; per finire
al volontariato meno visibile, ai ragazzi che aiutano i “piccoli” a fare i compiti, a quelli che
si impegnano sui temi della legalità, ai giovani di parrocchie e associazioni coinvolti nella
Cabina di Regia delle Politiche Giovanili, c'è stato un fiorire di iniziative e di impegno. Il
nostro impegno sarà quello di sostenere questi processi, cercando risorse e spazi per
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Programma di mandato 2012/2017
aiutare i giovani a sviluppare i propri talenti ma, soprattutto, a rendere migliore la nostra
città. Dobbiamo promuovere spazi e strumenti di ascolto per cogliere nuove iniziative
associative o imprenditoriali e sostenerne lo sviluppo.
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Programma di mandato 2012/2017
INVESTIRE NEL TEMPO LIBERO PER UNA CITTA' IN CUI SI VIVE MEGLIO
Sosteniamo la cultura e lo sport
La qualità della vita di una città e di conseguenza anche il benessere dei cittadini è
condizionato dalle politiche del tempo libero che si attivano su un territorio. Noi in tal senso
abbiamo lavorato molto in questi anni affinché queste politiche non fossero considerate un
costo bensì un investimento, gli spazi crescessero e nuove realtà si insediassero a
Grugliasco. Ora bisogna andare avanti, proseguire nel lavoro e sostenere un processo di
sviluppo in grado di resistere alla crisi di risorse pubbliche destinate alla cultura, allo sport
e al tempo libero in generale.
La premessa di carattere generale è quella di rivedere le politiche attuali alla luce del
mutato contesto e delle prospettive di sviluppo della città, provando a immaginare aree di
intervento e eccellenze da sostenere e da valorizzare, oltre a immaginare un programma
di educazione che a partire dalle scuola tocchi tutta la cittadinanza. La ricchezza del
tesssuto associazionistico grugliaschese rappresenta un valore da sostenere e
valorizzare.
In questo contesto occorre prevedere alcune azioni specifiche:
GRUGLIASCO CAPITALE DEL CIRCO CONTEMPORANEO
Solo 5 anni fa sembrava incredibile, ma oggi Grugliasco è nota a livello internazionale per
la presenza della scuola di circo contemporaneo e il festival internazionale che si svolge
tutti gli anni a luglio. Dobbiamo rafforzare questa vocazione che ha visto catalizzare a
Grugliasco circa 400 persone, di cui molti nostri concittadini, che frequentano
quotidianamente i corsi e partecipano agli spettacoli. La presenza nel Parco Le Serre del
Museo Gianduia e dell'Istituto per i Beni Marionettistici, insieme ad altre importanti realtà
culturali, ci impone di lavorare a progetti europei che consentano di continuare ad investire
e a far crescere questa nuova immagine di Grugliasco.
GRUGLIASCO A PASSO DI DANZA
La nostra città ha la fortuna di ospitare diverse scuole di danza e di ballo che raccolgono
migliaia di giovani e meno giovani impegnati in questa disciplina. Dobbiamo continuare a
sostenere queste realtà, offrire loro spazi, aprendo le porte delle scuole affinché ai nostri
giovani venga offerta l'opportunità di utilizzare al meglio il proprio tempo libero.
GRUGLIASCO E' TEATRO E IMPEGNO CIVILE
Oltre 10 anni di esperienza di teatro e impegno civile ci consegnano un patrimonio
straordinario a livello di competenza nell'utilizzo del linguaggio teatrale quale strumento
per far riflettere sulle grandi questioni etiche e civili. Negli anni intorno a questi temi e
all'idea di un teatro luogo di confronto, apprendimento e riflessione è cresciuto il
coinvolgimento soprattutto dei giovani. Sostenere la rete costruita intorno al Teatro
Perempruner, investendo risorse per renderlo adeguato al progetto di un teatro moderno e
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Programma di mandato 2012/2017
compatibile con le esigenze di formazione e spettacolo, ritengo sia una priorità per far
crescere a livello culturale e sociale la nostra città.
GRUGLIASCO A SUON DI MUSICA
Probabilmente non molti lo sanno ma a Grugliasco ci sono oltre 1000 musicisti che
frequentano strutture e associazioni cittadine. Compito nostro è sostenerle affinché
aumentino gli appassionati di musica e la qualità dell'offerta musicale cittadina.
L'esperienza di collaborazione maturata in questi anni intorno all'orchestra giovanile e al
coro giovanile della città rappresenta un patrimonio da sostenere affinché Grugliasco
cresca sempre più a suon di musica. Con un po' di investimenti per qualificare gli spazi
destinati alla formazione e allo spettacolo, sfruttando al meglio anche il nuovo Teatro Le
Serre, possiamo offrire opportunità formative e di spettacolo per tutti i gusti e generi,
facendo della nostra città un polo attrattivo a livello di area metropolitana.
NETWORK DELLE ASSOCIAZIONI
La riduzione delle risorse pubbliche impone un processo di governo delle politiche culturali
a livello locale in una logica di proiezione delle nostre vocazioni in mabito metropolitano e
della zona ovest. Dobbiamo accompagnare le lrealtà professionali presenti sul territorio
per dare vita ad un network, ad un sistema in grado di reagire al meglio alla contrazione
delle risorse pubbliche, favoirendo la partecipazione a bandi europei e all'attrazione di
risorse dai privati.
QUALIFICARE LE ASSOCIAZIONI E LE MANIFESTAZIONI GRUGLIASCHESI
Il lavoro fatto in questi anni di sostegno alla collaborazione tra le associazioni in una logica
di tavoli “tematici” va proseguito cercando di accrescere le relazioni tra le numerose realtà
grugliaschesi. Molte sono le iniziative, anche di pregio, spesso sono poco comunicate e
ristrette a coloro i quali conoscono l'associazione promotrice. Bisogna lavorare alla
programmazione di filiere di iniziative e manifestazioni che abbiano un'identità e una
maggiore comunicabilità, riconoscendo gli elementi e i tratti comuni. La presenza di
numerose associazioni regionali, la localizzazione sul territorio cittadino di diversi spazi, la
valorizzazione della storia e delle tradizioni grugliaschesi sono filoni da armonizzare
maggiormente per favorire una maggior partecipazione dei cittadini.
PER UNA GRUGLIASCO “SPORTIVA”
Le politiche dello sport, nel contesto di trasformazione della città, assumono un ruolo
centrale e prioritario. La presenza di un crescente numero di giovani e dell'Università
richiedono particolare attenzione nella gestione e programmazione delle strutture sportive
in una logica di costruzione di poli con un'adeguata sostenibilità economica, nella
consapevolezza che lo sport è un'opportunità per far vivere agli studenti universitari la
nostra città.
Per questo bisogna creare una serie di attività completamente dedicate ai ragazzi
universitari che possano essere il link tra la città e l’università e che possa far conoscere il
nostro territorio agli studenti (es. staffetta all’interno del parco Porporati..).
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Programma di mandato 2012/2017
Il nuovo impianto di Corso King deve avere una vocazione polisportiva e agganciata alla
prospettiva universitaria, favorendo lo sviluppo di un progetto di rilievo metropolitano.
Occorre ripensare a un piano regolatore degli spazi destinati allo sport che tenga conto dei
cambiamenti e delle evoluzioni di questi anni, distinguendo l'attribuzione degli spazi per
attività formativa da quelli destinati all'agonismo. In tal senso occorre sostenere una
società della città per ogni disciplina sportiva, riconoscendo al contempo la pluralità di
offerta a livello formativo in presenza di comprovati standards di qualità ed esperienza.
Bisogna promuovere una logica di maggior diffusione dello sport per tutti, sostenendo la
dimensione del benessere per i diversi target di popolazione (anziani, genitori, disabili) e la
promozione di iniziative ad hoc nel contesto del progetto VIP e in collaborazione con le
associazioni sportive cittadine.
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Programma di mandato 2012/2017
LE RISORSE: POCHE MA BUONE E SOPRATTUTTO DA TUTTI
Un nuovo patto con i cittadini
Il nuovo assetto della finanza locale ha spostato di fatto sugli enti locali e sulla loro
autonomia impositiva la via d'uscita alla crisi di risorse pubbliche. Sempre meno
trasferimenti dallo Stato, sempre più imposte in capo ai comuni. A fronte di una filosofia
condivisibile ci si scontra con la realtà di risorse insufficienti che impone
all'Amministrazione una sempre maggiore chiarezza nella destinazione delle spese e
nell'attenzione alle entrate.
SPetta quindi all'amministrazione la definizione di un patto con i cittadini in cui siano chiari
i livelli di pressione fiscale, la destinazione delle risorse sulla base delle entrate disponibili
e, soprattutto, i criteri in base ai quali si operano le scelte sulla tassazione.
Dopo un po' di anni i Comuni hanno nuovamente la possibilità di gestire l'imposizione
fiscale non solo per quanto attiene i servizi a domanda individuale, ma si poter intervenire
sui redditi e sul patrimonio immobiliare.
La trasposizone in atti concreti dell'equità e della progressività propria della nostra
Costituzione, oltre all'indispensabile capacità di ottimizzare le spese e creare valore
aggiunto nei modelli di gestione, distingue una “buona amministrazione”.
In questo contesto occorre prevedere alcune azioni specifiche:
RAZIONALIZZARE LE SPESE DI GESTIONE
Una delle priorità in tempo di “vacche magre” è recuperare il più possibile nelle spese di
gestione. E' un lavoro avviato in questi anni ma che va ulteriormente potenziato. Ogni
spesa, ogni acquisto deve essere valutato nell'ottica di riduzione delle spese di gestione.
Personale, utenze, patrimonio comunale, parco mezzi e attrezzature, approvvigionamenti
devono essere quotidianamente sotto la lente d'ingrandimento per generare risparmi ed
economie da investire sui servizi per i cittadini, sfruttando laddove possibile le nuove
tecnologie. Bisognerà rapidamente avviare una “spending review” in grado di individuare
da subito i margini di razionalizzazione, anche in relazione ad eventuali investimenti da
sostenere.
ATTENZIONE ALL'INDEBITAMENTO
In questi anni è stato avviato un lavoro prezioso che ci ha consentito di ridurre del 30%
l'indebitamento della nostra città. Fare questo significa liberare denaro per i servizi ai
cittadini e soprattutto non trasferire sulle generazioni future il peso delle scelte di oggi.
Occorre che come in famiglia l'assunzione di un debito sia la scelta estrema, preferendo
fare economie per garantire gli investimenti necessari.
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Programma di mandato 2012/2017
CACCIA AI FURBETTI
A fronte di un nuovo sistema fiscale che lascia ai comuni una parte più significativa delle
tasse applicate ai cittadini è evidente che il contrasto all'evasione sia sempre di più una
priorità. La caccia ai furbetti, attraverso la collaborazione con la Guardia di Finanza e
l'Agenzia delle Entrate, deve essere strutturata attraverso l'incrocio delle diverse banche
dati e l'impegno della Polizia Municipale e dei diversi uffici comunali coinvolti.
La costruzione di un database che metta insieme le diverse informazioni sui nuclei,
attualmente in fase di realizzazione insieme ad un software che ne faciliti la lettura,
rappresenta uno strumento operativo concreto per contrastare gli evasori. Dalla revisione
dei modelli di gestione e dalla razionalizzazione del personale è necessario ricavare
risorse umane da destinare in maniera specifica, creando una vera e propria “task force” in
grado di accrescere il recupero dell'evasione, consentendo di destinarlo alle politiche del
welfare e del lavoro.
REVISIONE DELLA PRESSIONE FISCALE A SOSTEGNO DELLA FAMIGLIA
La rinnovata autonomia impositiva impone un’analisi attenta dell’attuale tassazione e delle
tariffe dei servizi a domanda individuale in una logica di adesione ai principi del quoziente
familiare, ovvero l’attuazione di politiche che sostengano la famiglie e tra queste con
maggior attenzione quelle più fragili.
PATTO CON I CITTADINI
Spesso ci troviamo a pagare le tasse e non capirne il senso, questa può essere
l'occasione per ricostruire, insieme, quel senso, restituendo ai cittadini il diritto a una scelta
maggiore e maggiormente consapevole. Questo, infatti, potrà essere una straordinaria
opportunità per rendere sempre più trasparente e condiviso l'utilizzo delle risorse che i
cittadini mettono per far funzionare l'amministrazione cittadina. Si tratta, in sintesi, di
restituire ai cittadini il senso e gli effetti dei loro “investimenti” per la città, di costruire un
“patto con i cittadini”, in cui siano chiari condivisi ed espliciti costi, investimenti e priorità.
Raccontare il bilancio, descrivere il quadro delle risorse, condividere le priorità e le scelte
non è solo un dovere nei confronti della città, ma l'opportunità per costruire un programma
di spese e di interventi più condiviso e vicino alle istanze dei cittadini.
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Programma di mandato 2012/2017
UN COMUNE EFFICIENTE, APERTO E PARLANTE
Innovazione e trasparenza al servizio dei cittadini
Crediamo che mai come in questo momento gli Enti Pubblici, dal livello nazionale a quello
locale, siano sottoposti a critiche feroci, anche fondate. Mai come oggi le amministrazioni,
a tutti i livelli, sono mal viste e mal giudicate. Troppo spesso la pubblica amministrazione
significa burocrazia, costi e carta. Troppo spesso la burocrazia significa perdita di tempo
per i cittadini. Troppo spesso l’immagine della pubblica amministrazione agli occhi dei
cittadini è determinata dai tempi di smaltimento delle pratiche, dagli orari di apertura, dalle
procedure previste.
La riduzione delle risorse pubbliche, i vincoli nelle assunzioni anche solo per garantire il
turn over impongo scelte precise e innovative nella gestione della macchina comunale e
nei modelli di erogazione dei servizi.
In questo quadro l'informatica, la gestione associata e una maggior flessibilità della
macchina e degli strumenti di gestione devono essere gli ingredienti per fare fronte alle
difficoltà cui va fisiologicamente incontro un comune come Grugliasco.
In questo contesto occorre prevedere alcune azioni specifiche:
UN COMUNE EFFICIENTE ED APERTO ALL'INNOVAZIONE
I tagli che si prospettano imporranno ai comuni ulteriori sacrifici, limiti alle assunzioni e un
personale che gioco forza tenderà ad “invecchiare” causa il protrarsi dei tempi per il
pensionamento. Per reagire a questa situazione dobbiamo lavorare ad un comune che
non gestisce ma indirizza, programma e coordina, più snello e con una macchina motivata
e in grado di fare fronte alle difficoltà. Accanto al lavoro sulla struttura interna bisogna che
l'Amministrazione colga le opportunità che provengono da modelli di gestione più
economici ed efficaci rispetto a quelli classici. Gestione associata con i comuni limitrofi,
concessioni a privati che fanno investimenti di lungo periodo (come sperimentato in questi
anni per le strutture destinate ad anziani, disabili e il nuovo modello di gestione dei nidi),
affidamento di servizi a cooperative ed associazioni sono strumenti da utilizzare al meglio
per generare economie, efficienza ed efficacia nella gestione dei servizi. Più in generale
occorre ripartire dal cosa si vuole fare, dal programma amministrativo e dalle esigenze dei
cittadini e su questi costruire l'organizzazione e non cristalliizzare modelli gestionali
retaggio di un comune che non esiste più. Oggi i cittadini chiedono flessibilità, risposte
immediate, dialogo, partecipazione. Di fronte non possono trovare servizi rigidi, orari
inadeguati e lo scarso utilizzo di strumenti informatici che agevolino la conciliazione
lavoro-disbrigo di pratiche amministrative.
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Programma di mandato 2012/2017
UN COMUNE “PARLANTE” E TRASPARENTE
Abbiamo bisogno di un Comune “parlante”, ovvero in grado di dare risposte ai cittadini,
anche e soprattutto quelle negative, in maniera efficiente e capillare. Un nuovo piano di
comunicazione e di rapporti con i cittadini è una priorità, cercando di distinguere bene i
target e di utilizzare i diversi strumenti a nostra disposizione. I giovani e chi lavora hanno
bisogno di utilizzare tutte le potenzialità delle nuove tecnologie. Un sito chiaro e facilmente
consultabile, l'utilizzo di newsletter, social network, sms e quant'altro i mezzi attuali ci
offrono sono gli ingredienti per parlare costantemente con i cittadini. Per i nostri anziani,
chi non utilizza questi strumenti, la rivisitazione degli sportelli comunali nell'ottica di parlare
ai cittadini, ovvero non solo di ricevere richieste, ma soprattutto di dare risposte alle
segnalazioni e alle criticità crediamo sia indispensabile. E poi attraverso le associazioni, i
volontari e la rete sul territorio dobbiamo far arrivare in maniera puntuale le informazioni
alle persone. Solo investendo sulla trasparenza si rafforzano le istituzioni, stoppando sul
nascere pettegolezzi, falsità e luoghi comuni. Occorre riprogettare gli sportelli del Comune
cogliendo l'occasione dei lavori di riqualificazione di Piazza Matteotti: abbiamo bisogno di
un solo front-office, razionalizzando le spese di personale e creando le condizioni per
dismettere patrimonio comunale che rappresenta un costo (Ex Informagiovani).
PARTECIPATE
Le partecipazioni del Comune devono esser tutte oggetto di una riflessione approfondita
che tenga conto della necessità di sostenere il mantenimento del controllo pubblico sui
servizi, verificando al contempo i loro piani d'impresa e le indicazioni provenienti dal
legislatore.
BIORISTORO
E' una società partecipata al 51% dal comune di Grugliasco, nel 2011, con un fatturato pari
a 3.800.000 E, ha conseguito utili per 200.000 Euro. Il Contratto fra il socio privato e il
comune di Grugliasco è conforme fino alla sua scadenza naturale nel 2017. L'azienda
fornisce circa 3.500 pasti suddivisi tra mense scolastiche, case di riposo e 2 mense
aziendali.
La capacità produttiva di Bioristoro è attualmente di 5.000 pasti, che potrebbe
eventualmente essere incrementata solo attraverso ulteriori investimenti.
Da tutto ciò emerge in modo chiaro, il sotto utilizzo della potenzialità produttiva (circa 6570%), ne consegue che, raggiungere il 100% della sua capacità, debba essere il primo
obiettivo della società nel prossimo futuro.
Per raggiungere tale obiettivo sarà fondamentale, anche a fronte dei più recenti sviluppi
normativi che sembrano consentirlo, che la società partecipi a gare pubbliche (non
incentrate al massimo ribasso), che gli consentano di esportare il servizio al di fuori dei
confini del comune di Grugliasco.
Parallelamente - anche in virtù del fatto che Bioristoro al momento gestisce la cucina della
struttura universitaria sita nel comune di Grugliasco, con un alto livello di gradimento –
sarà opportuno verificare la possibilità di aggancio al servizio universitario in funzione del
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Programma di mandato 2012/2017
nuovo “polo” che sorgerà nel nostro territorio. In caso contrario è indubbio come sia
necessaria una valutazione sulla prospettiva della Società all'approssimarsi della
scadenza del contratto, sapendo che comunque il Comune dovrà affidare mediante gara
pubblica.
LE SERRE
La società Le Serre, detenuta per l'intero capitale sociale dal comune di Grugliasco, viene
classificata fra le tipologie di aziende a non rilevanza economica. Le attività della società
sono volte ad intervenire in soccorso dell'amministrazione comunale attraverso
competenze esterne, dotate di capacità di adeguamento ai diversi progetti e di alte
competenze specialistiche.
Il raggio d'azione della società comprende attività in sette differenti contesti: sportelli di
relazione con il pubblico ( es. informagiovani); gestione di beni immobiliari (es. Nello
Farina, città della conciliazione): attività di logistica; soggiorni marini e centri estivi; progetti
d'intervento straordinario (es. ristrutturazione del Nello Farina); progetto fotovoltaico (es. la
Nave, conciliazione, casetta parco Aldo Moro); progettazione officina del paesaggio del
parco Porporati.
Occorre riflettere al più presto sul piano industriale di una società che deve
progressivamente abbandonare la gestione di attività di somministrazione e a rilevanza
economica, concentrandosi sul core busines delle attività culturali, del tempo libero e la
gestione di strutture in nome e per conto del comune. Il ruolo della società Le Serre nel
prossimo futuro, deve continuare ad essere, in una logica di in house e di fatto di
un'articolazione del comune sottoposta al controllo analogo, deve essere sempre più
quello di supporto e affiancamento per la gestione della città nei suoi ambiti di
competenza. La logica non deve tuttavia essere sostituiva di settori e/o servizi del Comune
e deve avere quale finalità il mantenimento di una limitata dotazione organica. La società
può e deve rappresentare uno strumento utile e maggiormente flessibile per la gestione di
progetti speciali (es. progetti innovativi a livello energetico, attuazione di parti del Parco
Urbano), sempre e comunque con una valutazione preventiva dei carichi di lavoro della
macchina comunale al fine di evitare la duplicazione dei costi e non la loro ottimizzazione.
NOVE
Questa società rappresenta un anello strategico per la realizzazione del piano provinciale
di teleriscaldamento e nel più complessivo quadro di riassetto delle municipalizzate di
Torino e area metropolitana. Occorre, in questa fase, indubbiamente mantenere il controllo
del comune per garantire l'esito positivo di questo processo e la valorizzazione del calore
proveniente dal termovalorizzatore. E' indubbio come, nel frattempo, sia necessario
intervenire per garantire maggiore efficienza alla società, sollecitando il partner privato ad
una migliore gestione dell'utenza e al rispetto degli impegni assunti in sede di gara e negli
accordi con l'Amministrazione.
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Programma di mandato 2012/2017
PATTO TERRITORIALE MOTORE DELLO SVILUPPO DELLA ZONA OVEST
In questi anni il Patto territoriale ha rappresentato uno straordinario strumento per
condividere le politiche del lavoro e la messa in rete di finanziamenti e opportunità su
diversi ambiti (ambiente, saperi, cultura). Noi crediamo che questo strumento debba
essere rafforzato e divenire la “cabina di regia” della zona Ovest, il luogo in cui si
concertano e condividono progetti e programmi di sviluppo altrimenti lasciati alle relazioni
bilateriali tra i diversi comuni. Noi crediamo nel distretto Zona Ovest che guarda alla Torino
metropolitana con attenzione, ma anche contando sulla ricchezza di esperienze, risorse e
competenze di questi territori. Dobbiamo ripensare alla sua mission tenendo conto che la
logica sovracomunale sarà indispensabile per garantire sviluppo, ma soprattutto per non
perdere risorse e opportunità.
CIDIU
Il CIDIUè impegnato, come la maggior parte delle aziende pubbliche chegestiscono servizi
locali nel nostro Paese, in una delicatissima fase diposizionamento e confronto tra il
mercato pubblico e quello privato. Il nuovo quadro normativo nazionale, noto come
“decreto liberalizzazioni”, e la nuova norma regionale in materia ambientale, provvedimenti
non ancora approvati, impongono una svolta sia nella ricerca di obiettivi di efficientamento
dell'azienda che la pongano nelle condizioni di trovare dei partner che ne valorizzino le
capacità, sia a mantenere nel tempo qualità del servizio, tariffe contenute e difesa dei
livelli occupazionali che il Gruppo é riuscito a garantire in una fase di crisi dell'occupazione
industriale e nei servizi.
In un contesto assai critico in cui il sistema rifiuti provinciale si trova ad affrontare, dopo 40
anni di gestione in house, l’apertura al mercato, si ritiene importante salvaguardare e
valorizzare il patrimonio professionale e strumentale. In questo senso noi ritieniamo di
condividere il progetto di una multiutility del Nord su cui sono impegnate le Amministrazioni
di grandi Comuni come Torino e Milano. Questo possibile orizzonte strategico non deve
impedire all'azienda di guardare ad altre potenziali alleanze con il capitale privato che
salvaguardino il patrimonio costruito in alcuni decenni, in particolare nella valorizzazione
dell'impianto di Punto Ambiente. Di questo impianto va recuperato il potenziale energetico
e non solo, proseguendo il progetto di trasformazione necessario per recuperare le risorse
investite per la sua costruzione.
UNIONE DI COMUNI
Si tratta di una prospettiva indispensabile per garantire il mantenimento della gestione
associata dei servizi socio assistenziali. La prossima amministrazione dovrà rapidamente
completare il lavoro di analisi con le Città di Collegno e Rivoli finalizzato a costituire
un'unione che contenga oltre ai servizi sociali anche altre funzioni e/o servizi.
INVESTIRE SULL'INFORMATICA
I prossimi anni si preannunciano difficili dal punto di vista delle risorse degli enti pubblici.
Le risorse non saranno moltissime e bisognerà ricercare tutte le innovazioni capaci di
generare risparmio.
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Programma di mandato 2012/2017
Per questo siamo convinti che siano necessari investimenti nell’informatizzazione del
Comune per produrre importanti risparmi in futuro. Numerosi servizi alla cittadinanza
possono essere erogati in forme più efficienti e capaci di venire incontro alle esigenze dei
cittadini, anche in termini di orari e tempi. Molti atti potranno essere prodotti nel solo
formato digitale. Le tasse comunali dovranno poter essere pagate on-line.
Essere una città smart, avere servizi efficienti e di facile utilizzo, realizzare appieno il
passaggio da documenti su carta a file informatici riducendo spese di stampa e carta ed
evitando le sovrapposizioni, questo è il nostro obiettivo.
Attualmente ogni singolo cittadino ha sempre più l’esigenza di recarsi in Comune per
richiedere vari documenti in funzione delle procedure e delle esigenze personali.
Oggi tutti i Comuni si stanno attrezzando per ampliare e potenziare le proprie piattaforme
web da dove il cittadino, tramite un account personale, potrà richiedere e ricevere i
documenti a lui necessari.
Questo processo, chiamato one click, si presenta vantaggi come:
a. risparmio economico: utilizzo dell sistema “paperless” inviando la documentazione via
web con possibilità di riutilizzo e notevole riduzione deii costi per la carta;
b. azzeramento dei tempi morti: avendo accesso da remoto senza l’obbligo di recarsi nella
sede comunale;
c. tempestività ed immediatezza: azzeramento dei waitng time del documento ed
immediatezza nel richiederli al momento opportuno;
d. Job rotation del personale dipendente comunale impiegabile in altre mansioni avendo
poca utenza agli sportelli dedicati.
Potenziare il sito internet e i suoi applicativi per i servizi comunali rappresenta uno
strumento che consente di migliorare i rapporti con i cittadini, risparmiare denaro e,
soprattutto, consentirci di accrescere le potenzialità di controllo dell'evasione grazie
all'interoperabilità e alla messa in rete di banche dati e informazioni già in nostro
possesso.
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Programma di mandato 2012/2017
PARTECIPARE PER CRESCERE
Credere in una città partecipata e in un nuovo modello di governance
Partecipazione e governance sono forse i termini più difficili da spiegare ma anche i più
significativi per descrivere l'immagine dell'amministrazione che vorrei. Questi infatti non
sono solo, obiettivi, azioni possibili ma un modo diverso di interpretare il ruolo
dell'amministrazione stessa nella sua relazione con il territorio.
Partecipazione è una parola abusata, troppo detta sino a non voler dire nulla. Fare
partecipazione sembra fare filosofia, sembra aria, che non ha concretezza. Eppure è di qui
che si giocano le chance più gradi non solo di sopravvivere di fronte alla crisi, ma di
reagire e costruire qualcosa di nuova.
Far partecipare i cittadini alla vita pubblica non è solo un atto etico, “dovuto”, è una
opportunità di scoprirne energie e competenze. È l’opportunità di costruire reti fra persone,
imprese, giovani, associazioni, l’amministrazione, il mondo del volontariato. È un atto
molto concreto capace di generare risorse di aiuto e risorse di sviluppo, di ricostruire
senso di appartenenza ad una comunità.
È un atto difficile che obbliga la città ad ascoltare, cercare nel territorio le sue risorse, far
incontrare le persone, rispettarne opinioni e interessi.
Giovani, famiglie, anziani, associazioni, imprese, sono in questa visione tutti stakeholders,
testimoni diretti, competenti e interessati, che devono essere parte attiva di un progettoprocesso di costruzione di una nuova cittadinanza, in cui le relazioni tra le persone e le
risposte alle esigenze dei cittadini siano sempre più strettamente connessi.
In questo modello, infine, dovrà mutare profondamente il ruolo dell'amministrazione che
non può più essere “sola al comando”, soggetto che da solo produce e gestisce
direttamente servizi, posti di lavoro e risorse. Il suo ruolo dovrà sempre più essere quello
di chi immagina progetti e processi di sviluppo ed è capace di attrarre risorse e far lavorare
insieme soggetti anche molto diversi, passando dalla gestione diretta di servizi e progetti
alla governance di sistemi complessi e reti di partner.
In questo contesto occorre prevedere alcune azioni specifiche:
PROGRAMMARE, PROGETTARE E REALIZZARE PENSANDO A COME FAR
PARTECIPARE
Le politiche dell'Amministrazione, al di là degli obblighi a livello di trasparenza imposti dalla
legislazione vigente, devono essere condotte in una logica costante di partecipazione. Chi
ha potere decisionale non deve dimenticare che l'ha ricevuto in delega dai cittadini cui
deve quotidianamente dare conto, approntando mezzi e strumenti a loro utili per
comprendere i processi. In questo senso bisogna che la prossima Amministrazione pensi
di più con la logica di un cittadino attento, cui bisogna fare riferimento per condividere
scelte e priorità. Bilanci e piani di gestione partecipati, commissioni allargate ai cittadini e
assemblee pubbliche nelle borgate dovranno diventare obbligo dell’amministrazione.
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Programma di mandato 2012/2017
Anche nelle nomine dei rappresentanti del Comune nelle società partecipate il criterio
guida dovrà essere quello della trasparenza e dell’esperienza. Il ruolo dell’associazionismo
sarà fondamentale per la segnalazione delle necessità dei cittadini e per la comunicazione
delle attività del Comune. La mappatuira degli stakeholder, un piano di comunicazione e
partecipazione efficace, la predisposizone di strumenti standardizzati sono la base di
un'Amministrazione tra i cittadini, aperta e disponibile, che non teme il dialogo e il
confronto e che su questi presupposti informa il lavoro e l'atteggiamento della macchina
comunale. La Politica è un fatto collettivo. Il Municipio è la casa dei cittadini e il Sindaco e
l'Amministrazione devono essere pronto all’ascolto e al confronto in ogni passaggio della
vita amministrativa.
LAVORARE SULLA COMUNITA': L'ESPERIENZA DEL BORGO E LE POTENZIALITA'
DELLE BORGATE
Un progetto su cui dovrà misurare l'Amministrazione è il lavoro di comunità costruito
intorno ad un quartiere. Il nuovo Borgo, per le sue caratteristiche urbanistiche e di
insediamento “giovane” può essere un'esperienza interessante per costruire opportunità di
relazione, auto-mutuo e confronto sperimentate in alcune realtà del nord Europa. Si vive
meglio in una città e in un quartiere in cui ci si “riconosce”, si collabora, in cui si usa più il
“noi” dell'”io”. Una versione moderna delle banche del tempo, che sfrutti le nuove
tecnologie, in cui ci si tende la mano per vivere meglio il proprio territorio. Crediamo sia
possibile, dobbiamo provarci e investirci risorse umane ed energie, provando a
trasmettere questa esperienza in altre borgate. La gestione del patrimonio pubblico, delle
aree verdi, degli spazi, ma molto più semplicemente il superare le difficoltà della vita
quotidiana devono essere un fatto sempre più collettivo.
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Programma di mandato 2012/2017
UNA CITTA' IN CUI E' BELLO DIVENTARE GRANDI
Investire sui saperi per futuro delle nuove generazioni
Pensare al futuro della nostra città significa riconoscere nei servizi all’infanzia,
nell’istruzione, nella ricchezza del nostro sistema formativo e nell’Università le fondamenta
della nostra comunità.
I grugliaschesi chiedono posti nido, scuole moderne e sicure, un’offerta formativa
all’altezza delle sfide di questi tempi.
Per raggiungere questi obiettivi e, dovendo “fare i conti” con le minori risorse e con le
difficoltà gestionali che sono presenti, abbiamo necessità di realizzare un progetto
“Grugliasco 0-25”, in cui ripensare insieme alle nuove esigenze che provengono dal
territorio e alle opportunità che possiamo mettere in campo.
Innovare i modelli di gestione, costruire un comune più “smart”, favorire la partecipazione
dell’associazionismo e dei cittadini nella gestione di alcuni servizi a supporto di bisogni
sempre nuovi e crescenti, sono alcuni degli elementi su cui vogliamo lavorare.
Per fare questo ci prendiamo l’impegno di ricostruire un “patto con i cittadini”, in cui
attraverso il dialogo, il confronto e la partecipazione creiamo le condizioni per continuare a
far crescere Grugliasco.
Vogliamo cogliere l’opportunità rappresentata dall’arrivo dell’università per costruire un
“sistema” cittadino di offerta formativa. Vogliamo continuare a credere in un’educazione
che aiuti i giovani grugliaschesi a crescere nei saperi, a diventare cittadini.
L'investimento sull'istruzione lungo tutto l'arco della vita rappresenta una necessità per
garantire alle generazioni future competitività nel mondo globalizzato di oggi. Di fronte ad
una scuola colpita da ripetuti tagli dobbiamo avere la forza di sostenere la ricchezza delle
scuole di Grugliasco, offrendo loro opportunità, strutture e progetti che aiutino gli
insegnanti ad istruire ed educare i nostri giovani.
In questo contesto occorre prevedere alcune azioni specifiche:
SERVIZI ALL’INFANZIA DI QUALITÀ E IN OGNI BORGATA: COSÌ SI SOSTIENE LA
FAMIGLIA
Vogliamo valorizzare e sostenere la rete dei nidi avviata in questi anni con 5 nidi diffusi su
tutto il territorio. Dobbiamo continuare a investire sulla qualità e sulla flessibilità degli orari
per venire incontro alle esigenze delle famiglie, promuovendo accanto ai servizi
tradizionali anche esperienze comunitarie e di mutuo aiuto all'interno dei quartieri.
INVESTIRE SULL'EDILIZIA SCOLASTICA
Abbiamo necessità di continuare il processo di qualificazione del patrimonio destinato
all'edilizia scolastica. Dobbiamo garantire ai grugliaschesi scuole sicure, moderne e in
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Programma di mandato 2012/2017
grado di resistere ai tagli dello Stato. Per questo, in continuità con la ristrutturazione e
riapertura della scuola Europa Unita occorre mettere mano a un programma che ci
consenta di attrezzarci a livello di offerta scolastica e formativa in coerenza con le
trasformazioni della città. La prossima amministrazione avrà il compito di dare attuazione
alle disposizioni relative al dimensionamento, razionalizzando le autonomie scolastiche, e
ripensare ai diversi punti di erogazione del servizio in una logica di ottimizzazione e
qualificazione del patrimonio. Forse è meglio, al di là delle borgate dove dobbiamo
garantire il presidio delle scuole, un plesso in meno per garantire interventi e la
riqualificazione di molti altri. Bisognerà lavorarci, a partire dal confronto con il mondo della
scuola e le famiglie sapendo che la nostra popolazione scolastica continua a crescere e
occorre garantire spazi adeguati e qualificati nell'interesse dei nostri figli e nipoti.
SOSTENERE I SAPERI
L'Amministrazione ha la responsabilità di lavorare con le autonomie scolastiche per
costruire un'offerta formativa che aiuti i giovani grugliaschesi a crescere nei saperi, a
diventare cittadini. Questo impegno deve attraversare i diversi ordini e gradi, rafforzando la
collaborazione tra le diverse istituzioni scolastiche, il mondo della formazione e
l'Università. Contrastare la dispersione scolastica, creare relazioni stabili con le imprese
del territorio e investire sulla qualificazione delle scuole grugliaschesi sono alcuni
ingredienti per preparare i nostri giovani a guardare al futuro con maggiori competenze e
fiducia.
EDUCAZIONE PER ADULTI
La presenza a Grugliasco del CTP e le prospettive di riforma dei medesimi impongono una
particolare attenzione a difesa di un'esperienza qualificante e che ha dato risposte e
prospettive a migliaia di grugliaschesi. In questo ambito occorre riflettere sulla
“digitalizzazione” sempre più spinta della nostra società, la quale comporta che una fascia
di popolazione si senta esclusa da alcune scelte di modernizzazione, delle varie
amministrazioni o da strumenti di informazione e comunicazione. Anche per il popolo
“diversamente” giovane diventa importante poter imparare i primi rudimenti informatici, che
possano ridurre quello che da anni viene definito “digital divide” e cioè la divisione
generazionale tra chi sa di “internet” e chi non sa. Sarà compito sociale di una
Amministrazione comunale attenta a ridurre questi divari, ragionare su possibili azioni
formative che portino tutti in condizioni di poter usare i vari strumenti digitali (computer,
telefoni e altro).
EDUCARE ALLO SPORT
E’ necessario strutturare una rete tra amministrazione comunale, scuole e associazioni
che permetta a tutti i bambini/ragazzi delle scuole di Grugliasco di provare più sport
possibili, garantendo la collaborazione tra le associazioni sportive con l’obiettivo di poter
fornire alle scuole un servizio sport di alta qualità.
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Programma di mandato 2012/2017
L’Amministrazione, le scuole e le associazioni sportive devono concordare ad inizio anno
un piano di intervento da inserire nel POF, superando la logica degli accordi direttamente
con le associazioni sportive.
A partire da un progetto di educazione allo sport cittadino si deve coerentemente
procedere alla distribuzione degli spazi in orario extrascolastico, richiedendo un alto grado
di correlazione all’intervento che le associazioni avranno all’interno dei progetti scolastici.
A tal proposito è imporante diffondere, a partire dai dirigenti e dai tecnici delle associazioni
sportive, una maggior cultura ed etica sportiva, da sostenere con iniziative e incontri
formativi utili ad accrescerne le competenze e la sensibilità. In questi incontri interverranno
figure di rilevanza nel mondo dello sport e dell’istruzione, che saranno d’aiuto nel
miglioramento della qualità del servizio fornito ai cittadini
Occorre lavorare alla programmazione di 1/2 “feste dello sport” che vedranno la
partecipazione degli studenti grugliaschesi e delle diverse associazioni sportive della città.
Bisogna riflettere sulla possibilità di creare delle attività dedicate agli alunni delle scuole
elementari e medie, che si svilupperebbero il Sabato mattina, fornendo un momento
formativo complementare a quello scolastico e permettendo alle famiglie di “impegnare” i
loro figli.
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Programma di mandato 2012/2017
GRUGLIASCO SMART CITY
Difesa dell’ambiente e innovazione per uno sviluppo sostenibile
La Grugliasco che immaginiamo per il futuro è una smart city, ovvero una città in grado di
mettere in campo tutte le iniziative possibili per favorire uno sviluppo sostenibile, in cui il
miglioramento della qualità della vita passa anche e soprattutto attraverso alcune scelte
importanti a livello ambientale.
Ci sono a nostro avviso le condizioni per le quali anche Grugliasco possa definire e
raggiungere gli obiettivi posti dal progetto Smart Cities che prevede la riduzione del 40%
delle emissioni di gas con effetto serra entro il 2020.
Su questo argomento infatti non solo non siamo all’anno zero, ma al contrario abbiamo
consolidato un bagaglio di esperienze e di progetti significativi per una città delle
dimensioni della nostra. Teleriscaldamento, fotovoltaico, progetti di efficienza energetica,
rete dei percorsi ciclopedonali, aree verdi, wireless, costituiscono un background da non
disperdere ed evidenziano un deciso orientamento smart della nostra città. Si deve fare
ancora molto per avvicinarci agli obiettivi posti. Tuttavia la strada è indicata e per non
perderla dobbiamo continuare il nostro lavoro assumendoci l'iniziativa nei confronti della
Città di Torino che su questi temi ha dato vita ad una fondazione e ad un programma di
rilievo metropolitano. Autonomamente comunque dobbiamo provare a ricercare i fondi
europei che sono messi a disposizione, quali ad esempio quelli richiesti recentemente
sulla direttiva Kyoto. In effetti si tratta di risorse consistenti capaci di sostenere anche
progetti ambiziosi a conferma del fatto che l’Europa crede alla possibilità di trasformare le
nostre città per aumentarne la vivibilità.
In questo contesto occorre prevedere alcune azioni specifiche:
Favorire il trasporto pubblico e l'utilizzo di mezzi alternativi all'auto
Uno degli obiettivi perseguiti in questi anni è stato quello di ridurre il ricorso all'auto per gli
spostamenti, oggi ancor più indispensabile a fronte degli aumenti dei carburanti.
Dobbiamo incentivare l'uso dei mezzi pubblici, sfruttando la presenza e la prossimità di
importanti infrastrutture quali la metropolitana, la fermata ferroviaria di Paradiso e la nuova
FM5. La realizzazione della via di collegamento ciclo-pedonale a lato dell'Università per
raggiungere più in fretta e con minor strada la fermata ferroviaria e la metropolitana è
un'opportunità per i grugliaschesi e per chi studia e lavora nella nostra città. In una logica
di revisione partecipata della rete di trasporto pubblico a fronte delle nuove esigenze
dovremo impegnarci affinché ci sia il prolungamento della metro fino a Rivoli, in modo da
avvicinare questo mezzo di trasporto a un sempre maggior numero di nostri concittadini.
Ciò comporta una riflessione sui collegamenti autobus da e per Torino, una maggiore
attenzione per le facilitazioni sugli abbonamenti per studenti, anziani, disoccupati, il
completamento della rete di piste ciclabili (bike sharing) e la crescita del trasporto collettivo
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Programma di mandato 2012/2017
(car-sharing). In una dimensione rafforzata a livello comunitario dobbiamo favorire e
sostenere le esperienze di car pooling, riducendo il numero di persone sole in auto verso il
lavoro. Per fare questo il trasporto pubblico e quello collettivo, ivi compresi modelli gestiti
in collaborazione con le associazioni di volontariato per i collegamenti con gli Ospedali di
Rivoli e San Luigi di Orbassano, devono essere parte di una strategia complessiva,
fondata sull'offerta di opportunità alternative e su una campagna di comunicazione che
incentivi i nostri concittadini a valutare altre opzioni possibili oltre all'auto privata.
INVESTIRE SU EDIFICI CHE RISPARMIANO ENERGIA E NE PRODUCONO
Attraverso i regolamenti edilizi e le politiche di manutenzione e sostituzione del patrimonio
pubblico dobbiamo accrescere gli edifici a risparmio energetico, promuovendo l'utilizzo del
fotovoltaico soprattutto sugli immobili comunali. Siamo già una delle città che ha fatto di
più, con un piano fotovoltaico che raggiunge 1,5 megawatt installati o in fase di posa, on
un risultato che pone la nostra città ai vertici di una graduatoria basata sul rapporto
abitanti/ produzione di energia pulita.. Bisogna continuare perché il patrimonio pubblico
deve essere di esempio affinché i cittadini comprendano la necessità di investire su questi
interventi.
La tipologie degli investimenti sono sostanzialmente due: strutturali e di controllo dei
consumi.
Alla prima appartengono gli interventi per l’aumento dell’efficienza energetica; (cappotti,
serramenti, rinnovamento delle illuminazioni interne, ammodernamento degli impianti
elettrici).
Alla seconda fanno riferimento sia i sistemi avanzati di controllo centralizzato e periferico
dei consumi (termostati, applicazioni di domotica per accensioni e spegnimenti,
ottimizzazione dei costi di riscaldamento); sia le attività di sensibilizzazione ambientale
mediante iniziative e percorsi didattici e formativi su energie rinnovabili ed efficienza
energetica.
La realizzazione di un piano d’intervento e di impresa di questo genere deve essere
oggetto di un’approfondita analisi che, a partire da un audit energetico di tutto il patrimonio
comunale e in una logica di razionalizzazione e ottimizzazione, individui le risorse che
consentano di produrre risparmi ed efficientamenti energetici e ambientali. Su questo
aspetto è necessario confrontarsi con l'esperienza attivata dalla Città di Torino
relativamente alla Fondazione Smart city e alla possibilità di avviare uno studio
relativamente alla costituzione di una ESCO (Energy Service Company), verificando le
condizioni utili e sufficienti per ottenere le necessarie linee di credito per lo startup.
In questo contesto la realizzazione di un Piano Energetico della Città può rappresentare
un'opportunità che consente di avviare una riflessione con i cittadini, sapendo che la sfida
di una smart city parte dal patrimonio pubblico, ma deve essere raccolta, attraverso
l'azione delle istituzioni, dall'intera comunità.
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Programma di mandato 2012/2017
QUALIFICARE LE AREE VERDI
Bisogna qualificare, preservare e valorizzare le numerose aree verdi della città. Il rapporto
con i cittadini e le associazioni è prioritario in quanto laddove gli spazi sono gestiti da chi li
vive sono migliori e più sicuri. Occorre incentivare questo tipo di esperienze per garantire
maggiore vivibilità alla nostra città. Le aree verdi, infine, possono essere il cuore di un
unico progetto di riqualificazione che comprende parchi, piste ciclabili. Un progetto sul
verde pubblico che abbia carattere unitario e non estemporaneo capace di collegare in
modo continuativo diverse parti della città in un percorso continuativo nel verde in cui al
centro ci siano i bambini, con aree attrezzate e contesti sicuri grazie alla vigilanza di
volontari e associazioni. Al fine di accrescere la sensibilità ambientale della nostra città e
di dare un contributo all'incremento del patrimonio di alberi, in collaborazione con le
associazioni ambientaliste e in occasione della giornata mondiale dell’albero, vogliamo
che a Grugliasco si pianti in Città un albero per ogni nuovo nato. Adottare un albero,
vederlo crescere è parte di un processo educativo che deve coinvolgere famiglie e scuole
nell'acquisizione di una maggiore consapevolezza ambientale.
PARCO URBANO: UN'OPPORTUNITA' A LIVELLO AMBIENTALE
Grugliasco, grazie alle compensazioni ambientali del termovalorizzatore e alle scelte
dell'Amministrazione, potrà beneficiare di un'area verde significativa che di fatto attraversa
la città. Il Parco Urbano non è più un sogno, bensì un progetto che garantirà spazi verdi di
cui la prossima amministrazione avrà il compito di immaginare modelli di gestione e di
fruizione che consentano ai cittadini di viverli al meglio. E' un'opportunità straordinaria a
livello ambientale, ma soprattutto di sviluppo sociale ed economico che ci consente di
conservare, innovando, il patrimonio agricolo e verde della nostra città. Chi vive a
Grugliasco è orgoglioso di avere una Città verde. Per chi vi è cresciuto è sempre stato un
piacere poter parlare di una città con grandi spazi agricoli e generalmente riconosciuta
come esempio positivo tra i Comuni che circondano Torino. E’ oggi importante seguire le
indicazioni del Piano Territoriale di Coordinamento della Provincia di Torino, strumento che
segna un grande cambiamento nel tema della gestione del suolo. L'indirizzo deve essere
chiaro, riconvertire le aree già compromesse invece che consumare ulteriore terreno
agricolo. Il Parco Urbano rappresenta il vero “polmone verde” di Grugliasco, da difendere
e valorizzare per farne un progetto ambientale, economico e culturale che caratterizzi la
Grugliasco del futuro.
TELERISCALDAMENTO
La realizzazione di una rete significativa di telersicaldamento impone oggi un ulteriore
passo in avanti, ovvero la messa in rete provinciale del teleriscaldamento cittadino in
modo da poter accedere a tariffe d’acquisto migliori e da poter utilizzare al meglio l’energia
termica prodotta dall’impianto del TRM.
TERMOVALORIZZATORE: GRUGLIASCO NON STA A GUARDARE
La prossima attivazione del termovalorizzatore impone all'Amministrazione di proseguire
l'attento lavoro di monitoraggio e informazione avviato in questi anni in seno al Comitato
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Programma di mandato 2012/2017
Locale di Controllo. Grugliasco non ha nulla da nascondere e non deve stare a guardare,
bensì farsi parte attiva affinché i controlli sui livelli di emissione avvengano in maniera
puntuale e trasparente. La presenza di monitor in spazi pubblici nelle borgate,
l'applicazione delle procedure per il blocco immediato dell'impianto in caso di sforamento
dei limiti di emissioni e un'azione costante di informazione dei cittadini sono il nostro
impegno a difesa della salute e del benessere dei grugliaschesi. Dobbiamo
COMUNICARE con i cittadini, trasmettere tutte le informazioni necessarie per la loro
tranquillità affinchè non perdano la fiducia verso le proprie istituzioni Inoltre, nel quadro
delle compensazioni ambientali, è nostra intenzione richiedere, come da protocollo
sottoscritto con i diversi attori istituzionali, incentivi ai comuni rientranti nell'area di
influenza dell'impianto per fare politiche tariffarie a porzioni di territorio e/o a tipologie di
utenti.
DALLA RACCOLTA DIFFERENZIATA ALLA RACCOLTA FINALIZZATA
Il Comune di Grugliasco è stato fra i primi nel 2006 ad avviare la raccolta differenziata
porta a porta nel bacino di competenza del Cidiu, ed è stato, fra l’altro, il Comune in cui
sono state introdotte alcuni modalità di raccolta che in seguito hanno trovato applicazione
in tutto il bacino stesso; per esempio, la riconversione al sistema stradale della raccolta del
vetro e della plastica, con il sistema Easy, che oggi si è esteso alle isole interrate e alle
isole condominiali non soltanto a Grugliasco ma in molti altri comuni del Cidiu.
La raccolta e lo smaltimento dei rifiuti costituiscono un insieme di attività sottoposte,
anch’esse, ai processi delle innovazioni, dello sviluppo tecnologico e della evoluzione della
normativa nazionale ed internazionale. La filiera dei rifiuti non è dunque un settore
ingessato ma è un ambito dinamico che pone al centro la valorizzazione dei rifiuti
attraverso un sistema industrializzato idoneo a valorizzare i rifiuti riciclabili.
Dobbiamo dunque essere pronti a recepire questa evoluzione, e forse a modificare anche
le nostre abitudini. La raccolta differenziata ed il sistema porta a porta sono stati e
rimangono due importanti passaggi di questa evoluzione, ma possono essercene ancora
altri.
Abbiamo raggiunto importanti obiettivi nelle percentuali della raccolta differenziata, ma se
poi andiamo a vedere ciò che c’è nei cassonetti non possiamo non essere i primi a
chiederci cosa rappresentano quelle percentuali così ottimistiche: rappresentano il peso
del materiale contenuto nei cassonetti, sia esso appropriato o meno alla destinazione del
cassonetto; dunque rappresentano la quantità di materiale contenuta nel cassonetto
stesso, non la sua qualità.
Dobbiamo dunque puntare ad una raccolta differenziata di qualità: nel vetro ci deve essere
solo vetro, e così per l’organico (senza vetro o plastica o carta), per la carta e per la
plastica, se vogliamo che gli sforzi fatti da tutti per una buona raccolta differenziata non
siano vanificati dalla nostra incuria.
Ma se l’obiettivo e quello di raccogliere materie prime (cellulosa attraverso la carta,
polietilene attraverso la plastica, alluminio attraverso le lattine, ossido di silicio attraverso il
vetro), forse è il caso di non parlare genericamente di “raccolta differenziata” ma di
recupero di materie prime, destinate alla produzione e non alla discarica. Ce ne sono
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Programma di mandato 2012/2017
molte altre, nei “rifiuti” di cui ci disfiamo ogni giorno: il legno, il ferro, il rame, l’allumino,
l’olio, le plastiche nobili, per fermarci soltanto a quelli più noti.
La sfida del futuro non è la raccolta differenziata “tout court” ma è il recupero dei materiali
riciclabili, ed il parametro di riferimento dovrà essere questo: quanto materiale riciclabile
saremo capaci di sottrarre alla discarica o all’inceneritore.
E veniamo a quello che “noi” possiamo fare, quello che può iniziare a fare
l'Amministrazione di Grugliasco.
Per esempio, non basta più parlare di “raccolta della plastica”. Non ci serve la plastica dei
sacchetti: ci serve la plastica delle bottiglie, il PET (polietilene tereftalato) con il quale
possono essere fatte altre bottiglie, bicchieri, posate di plastica, e dunque dobbiamo
trasmettere un messaggio chiaro: un unico contenitore per tutto ciò che, escluso il vetro,
contiene liquidi (ci penseranno gli impianti a separare le bottiglie di plastica dalle lattine di
alluminio). Il vetro è entrato nella consapevolezza comune e, per la sua peculiarità (si
rompe), è bene trattarlo il meno possibile e per conto suo.
La normativa europea è molto chiara sulle priorità con le quali deve essere affrontata la
problematica inerente i rifiuti:
3. Riduzione della produzione di rifiuti;
4. Raccolta differenziata
5. Riuso di tutto ciò che si può evitare di considerare rifiuto, ovvero prolungare la vita
degli oggetti;
6. Riciclo dei materiali recuperabili;
7. Recupero energetico ovvero termovalorizzazione;
infine Smaltimento.
La normativa europea ha inoltre liberalizzato il commercio delle materie riciclabili; ciò
significa che, nel nostro paese, si può uscire dal sistema dei Consorzi di recupero, sempre
controllati dalle imprese che beneficiano del materiale recuperato, e rivolgersi al miglio
offerente. E’ una strada da cominciare a percorrere, anche con iniziative apparentemente
insignificanti: l’alluminio, per esempio, è un metallo di valore, pagato bene; un quintale di
alluminio può essere venduto a 120 €. Vale la pena raccoglierlo separatamente, almeno in
parte, per cederlo direttamente alle industrie senza passare attraverso l’intermediazione
degli impianti di separazione. Proviamo ad immaginare un’iniziativa, consolidata nel
tempo, per la raccolta delle lattine nelle scuole, attraverso le famiglie o con la raccolta nei
bar, e proviamo ad immaginare che l’80% del ricavato possa essere versato nelle casse
delle scuole stesse. Non risolverà i problemi di bilancio delle scuole, ma può essere un
aiuto e comunque può educare tangibilmente gli studenti ad una raccolta differenziata di
qualità.
Proviamo inoltre ad immaginare la raccolta dell’olio vegetale domestico, naturalmente
dopo l’uso (olio da frittura): viene pagato circa 600 € a tonnellata, per non parlare dei
benefici ambientali: l’olio domestico generalmente finisce, infatti, in fognatura e la Smat
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Programma di mandato 2012/2017
deve fasi carico dei costi di depurazione. Raccolto separatamente può essere ceduto ad
impianti di raffinazione che lo riciclano nella composizione del diesel verde. Anche in
questo caso esistono esperienze promosse da pubbliche amministrazioni e produttori di
biodisesel.
Al di là della differenziazione fra il sistema di raccolta stradale e il sistema porta a porta,
anche se quest’ultimo rappresenta un passo importante per la raccolta differenziata, ciò
che conta è dunque una “raccolta differenziata” misurata sulla “qualità” e non più sulla
quantità. Dobbiamo fare nostri i concetti applicati in altri Paesi ove l’efficacia del “sistema
rifiuti” viene ormai misurata in funzione delle quantità di materiale effettivamente destinate
al riciclaggio, anche con l’ausilio di impianti di separazione, sul totale del materiale
raccolto; fatto 100 il materiale raccolto, l’efficacia del sistema viene misurata, a valle, sulla
percentuale effettivamente riciclata e non su quella raccolta, misurata a monte degli
impianti di separazione.
L'essere stato un Comune pilota nel settore della raccolta differenziata, Grugliasco può
ancora avere un ruolo propositivo in questo difficile e complesso settore; a patto che si
recepisca, con atti innovatori e concreti, l’evoluzione di un sistema che non si fermerà
certo ai risultati, pur significativi, raggiunti oggi.
La raccolta differenziata dovrà essere maggiormente incentivata anche economicamente
(fornendo magari i sacchetti in “mater-bi” per la raccolta dell’organico o allestendo sistemi
premianti sulla raccolta della plastica). Le risorse derivanti dal termovalorizzatore possono
rappresentare un'opportunità da sfruttare per raggiungere questo obiettivo.
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Programma di mandato 2012/2017
UNA CITTA' DI VALORI
Legalità, memoria, cooperazione per sostenere una comunità educante
L'Amministrazione per cui intendiamo impegnarcii e per ci siamo messi in gioco deve
fondarsi su valori e su un'etica che crediamo siano alla base della storia della nostra città
e di chi si assume delle responsabilità nella gestione della cosa pubblica. Vogliamo
un'amministrazione che si riconosce nei valori per essere più credibile e di “valore” in
mezzo ai cittadini, un'amministrazione che non dimentica, in particolare, i suoi impegni sui
temi della Memoria, della lotta alle Mafie, della solidarietà e della cooperazione
internazionale.
In questo contesto occorre prevedere alcune azioni specifiche:
LEGALITÀ E CONTRASTO ALLE MAFIE: LA NOSTRA GRUGLIASCO
Le istituzioni, e in primis i comuni, non possono sottrarsi all'impegno di dare il proprio
contributo alla promozione della legalità e al contrasto alle mafie. Un Paese che ogni anno
lascia 100 miliardi di Euro alle mafie, 60 miliardi di Euro alla corruzione e 150 miliardi di
Euro all'evasione fiscale non può non riconoscere in questi temi una delle priorità
nell'azione politico amministrativa. Noi, forti dell'esperienza di Avviso Pubblico dobbiamo
lavorare tanto sul piano dell'educazione alle giovani generazioni quanto sul mettere in atto
concrete iniziative a livello amministrativo. Nuovi regolamenti sugli appalti pubblici,
l'adozione di un codice etico per gli amministratori e alcune proposte innovative negli
interventi urbanistici per impedire l'infiltrazione di capitali derivanti da attività illecite sono
alcune iniziative che intendiamo assumere per fare di Grugliasco una città della legalità
praticata e non solo dichiarata.
GRUGLIASCO INCLUSIVA E SOLIDALE
La città che abbiamo costruito in questi anni, grazie al lavoro con il territorio, le
associazioni, le scuole e i cittadini, ha nell'inclusione, nella solidarietà e nell'attenzione ai
grandi temi dello sviluppo uno dei suoi collanti. Il lavoro fatto con il Coordinamento Comuni
per la Pace della Provincia di Torino, i progetti di cooperazione decentrata avviati in
Burkina Faso, il gemellaggio con la Città di Gourcy e la collaborazione con le diverse
esperienze promosse sul territorio dai diversi attori locali sotto forma di progetti di
solidarietà e di ricerca in Paesi in Via di Sviluppo sono un patrimonio da difendere e
valorizzare. Abbiamo sostenuto in questi anni la crescita della domanda di cooperazione,
di sguardo al mondo, ai problemi e ai diritti negati di cui tutti dobbiamo in parte farci carico.
Dobbiamo continuare ad alimentarla, dando sostegno a progetti e iniziative che ci
consegnino una comunità più inclusiva e solidale, attenta ad una dimensione globale di
cittadinanza.
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Programma di mandato 2012/2017
GRUGLIASCO NON DIMENTICA: CITTA' MEDAGLIA D'ARGENTO AL MERITO CIVILE
Grugliasco è Medaglia d'Argento al Merito Civile per l'eccidio dei 68 martiri del 30 aprile, è
una città che ha fondato la sua storia sull'antifascismo e sulla resistenza, che si adopera
per rendere esigibili i diritti della costituzione repubblicana. Questo patrimonio di memoria,
di impegno e di passione civile deve essere alla base di un progetto che coinvolga la
cittadinanza e in particolare i giovani nel ricordo di quei fatti che così profondamente
hanno segnato la nostra comunità. Non il dovere della memoria, ma il bisogno di
ricordare,riflettere e attualizzare scelte frutto di valori alla base del Paese libero e
democratico in cui abbiamo avuto la fortuna di vivere. La recente costituzione della
Consulta Antifascista cittadina deve segnare l'avvio di un programma che coivnolga
maggiormenbte il territorio, le realtà associative, le scuole e tutti i cittadini nel non
abbandonare la memoria di quei fatti, nel rinnovare tutti i giorni l'impegno per i valori della
libertà, della democrazia e dell'antifascismo. In tale contesto è nostra intenzionelanciare
un premio annuale per progetti innovativi capaci di trasmettere la memoria della nostra
Città e i valori della costituzione repubblicana. Ma memopria è anche un lavoro capillare e
attento, svolto dagli uffici comunali in collaborazione con le associaizoni cittadini, per
riscoprirere e valorizzsare la storia e le biografie dei nostri concittadini che hanno dato un
contributo significativo a Grugliasco.
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