Relazione evento

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Relazione evento
Evento RESIDENZIALE SEMORI
GESTIONE CLINICA E RIABILITATIVA DEL
PAZIENTE IPOVEDENTE
BERGAMO, Centro Congressi Giovanni XXIII
15 settembre 2012
OBIETTIVI DELL'EVENTO
Obiettivo formativo
Apprendere le conoscenze necessarie per la comprensione dei fenomeni biologici, dei principali
meccanismi di funzionamento degli organi ed apparati con particolare riguardo a quelli
coinvolti nella visione. Apprendere le basi scientifiche della metodologia di valutazione e di
riabilitazione dei soggetti ipovedenti. Acquisire la capacità di identificare i bisogni abilitativi
della persona nell’ambito dell’ipovisione
Acquisizione competenze tecnico-professionali
L’evento si propone di fornire ai discenti un apprendimento teorico e pratico rivolto a
discipline fondanti come l’anatomo-fisiologia dell’apparato visivo, la patologia oculare, la
rieducazione dell’handicap della funzione visiva, psicologia medica e competenze-capacità
relazionali necessarie per interagire con il paziente, i suoi familiari ed il sistema sanitario.
Acquisizione competenze di processo I discenti acquisiranno le procedure idonee a
promuovere il miglioramento della qualità, efficienza, efficacia, appropriatezza e sicurezza
degli specifici processi di produzione delle attività sanitarie relative al trattamento
riabilitativo del paziente ipovedente.
Acquisizione competenze di sistema L’obiettivo è di formare, in parallelo con gli obiettivi
di processo, i discenti all’acquisizione di attività e procedure idonee a promuovere il
miglioramento della qualità, efficienza, efficacia, appropriatezza e sicurezza degli specifici
processi di produzione delle attività sanitarie relative al trattamento riabilitativo del paziente
ipovedente.
PROGRAMMA
Titolo relazione
Docente
Stato dell’arte e innovazioni in
ipovisione
La
riabilitazione
visiva
in
Regione Lombardia
Definizione
e
classificazione
dell’ipovisione
Approccio
all’ipovisione
Pagina 1 di 28
Dilva Drago
Relazione su tema preordinato
Tempo
(in ore)
0.20
Grazia Conforti
Relazione su tema preordinato
0.20
Miroslav
Kacerik
Flavia Fabiani
Relazione su tema preordinato
0.20
Relazione su tema preordinato
0.20
SEMORI
Metodo didattico
www.semori.it
pediatrica
Discussione
Misura dell’acuità visiva
Programmi per la valutazione
medico-legale dell’ipovisione
Normativa
e
riferimenti
legislativi in materia di disabilità
visiva
nell’accertamento
d’invalidità
Dialogo al buio
Discussione
Relazione su tema preordinato
Relazione su tema preordinato
0.20
0.20
0.20
Piero
Attilio Relazione su tema preordinato
Bergamo
0.20
Mariella Bana
Cesare Ferrari
Ambra Bertoni
Presentazione casi clinici in 0.20
seduta plenaria
Discussione
0.30
Olga Relazione su tema preordinato 0.30
Discussione
Fisiologia della lettura
Chiara
Pierrottet
riabilitative: Maurizio Licata Relazione su tema preordinato
e
metodo
Strategie
microperimetria
francese
Plasticità cerebrale nell’adulto: Wilda Cusati
ruolo della riabilitazione visiva
nella DMS
Ausili
ottici,
elettronici, Mariella Bana
informatici
Maurizio Licata
Nicolò
Ceccarelli
Analisi dei bisogni e fruibilità Valentina
degli
aiuti:
un
contributo Franchi
psicologico alla riabilitazione. Marianna
Discussione di casi clinici
Agliardi
Laboratorio sensoriale: vedere Selene Carboni
con le mani
Discussione
Totale ore attività interattiva
Totale ore formative
Relazione su tema preordinato
0.30
0.20
Presentazione casi clinici in 1
seduta plenaria
Presentazione casi clinici in 0.30
seduta plenaria
Presentazione casi clinici in 0.10
seduta plenaria
Discussione
0.30
2
7
CURRICULA DOCENTI
in ordine alfabetico
AGLIARDI MARIANNA
Qualifica
Possibili qualifiche:
1. Docente con titolo ufficiale
2. Esperto professionale
Psicologo-Psicoterapeuta
Istruzione e formazione
Indicare i titoli posseduti; indicare
solo le voci indispensabili a
stabilire la competenza
(ad es. se si è in possesso di titolo di
Data di
conseguimento
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SEMORI
Titolo della qualifica
rilasciata
Nome e tipo d'organizzazione erogatrice
dell'istruzione e formazione
www.semori.it
laurea non è necessario indicare il
diploma di scuola superiore
conseguito)
Laurea
12/02/2001
Psicologo
Università degli Studi di Padova
04/2010
Psicoterapeuta
EIST, Milano
Laurea specialistica
Specializzazioni
Esperienza professionale Iniziare
con le informazioni più recenti ed
elencare separatamente ciascun
impiego ricoperto solo se pertinente
ai contenuti del corso specifico
(se necessario aggiungere delle righe)
Date
Da febbraio 2005 a gennaio 2006 e da luglio 2006 ad oggi
Lavoro o posizione ricoperti
Contrattista/ Borsista
Principali attività e responsabilità
Attività svolta c/o l’USSD di Psicologia Clinica
Colloqui diagnostici, di sostegno e psicoterapeutici a Pazienti ambulatoriali, ricoverati o in day
Hospital (attività svolta nei diversi reparti ospedalieri.
Attività dedicata reparto di oculistica per soggetti ipovedenti e loro familiari (soggetti con
disabilità visiva e pluridisabilità).
Sostegno psicologico, psicoterapia, individuale, di coppia e/o familiare.
Attività di formazione agli operatori sanitari.
Date
Da gennaio 2007 ad oggi
Lavoro o posizione ricoperti
Psicologo, psicoterapeuta libero professionista
Principali attività e responsabilità
Attività di consulenza, sostegno psicologico, psicoterapia individuale, di coppia e familiare
Dicembre 2010
Roma, Secondo Simposio Internazionale sulla Riabilitazione dell’Ipovedente e sull’abilità visiva.
Simposio
Esposizione del poster “Ipovisione e gruppi di sostegno psicologico: un’esperienza clinica”.
Attività scientifiche e didattiche
Iniziare con le informazioni più
recenti ed elencarle solo se
pertinenti ai contenuti del corso
specifico
Giugno 2009
Giornata di studio promossa dalla IAPB sul tema “Psicologia e Ipovisioine” c/o Policlinico
Gemelli di Roma
Giornata di studio
Da gennaio a marzo 2007: Università degli Studi di Bergamo Via Salvecchio, 19 – Bergamo
24129
Docente al Corso di perfezionamento “Prevenzione, tutela e gestione dei problemi nell’età
evolutiva” in soggetti ipovedenti. In qualità di esperto del settore.
20 ottobre 2006
Azienda Ospedaliera “Ospedali Riuniti di Bergamo”, Via Largo Barozzi, 1 – 24128 Bergamo
Partecipazione in qualità di relatore, all’evento formativo “Progetto Ipovisione: aspetti clinico
terapeutici e riabilitativi nel disabile visivo secondo le linee guida regionali. Approccio
multidisciplinare”.
Argomento trattato: “Aspetti psicologici del paziente Ipovedente”.
M. AGLIARDI, V. FRANCHI (2009), L’ATTIVITÀ PSICOLOGICA DEL CENTRO DI
Pubblicazioni scientifiche
IPOVISIONE DI BERGAMO, OFTALMOLOGIA SOCIALE, N°3
Iniziare con le informazioni più
M. AGLIARDI, V. FRANCHI (2008), L’ESSENZIALE È INVISIBILE AGLI OCCHI,
recenti ed elencarle solo se
IPOVISIONE. SCIENZA, INFORMAZIONE, CULTURA E MERCATO
pertinente ai contenuti del corso
specifico
Dichiaro di essere informato ai sensi e per gli effetti dell’art. 13 del D.lgs 196/2003, che il presente curriculum verrà allegato al programma
dell’evento formativo GESTIONE CLINICA E RIABILITATIVA DEL PAZIENTE IPOVEDENTE e pubblicato nella banca dati presente nel
sito dell' AGENAS nella banca dait ECM a tal fine presto il consenso al trattamento dei dati personali ivi contenuti.
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SEMORI
www.semori.it
Data 15/06/2012
Firma
BANA MARIELLA
Vedi curriculum formato europeo inserito come responsabile
scientifico dellìevento
BERGAMO PIERO ATTILIO
Qualifica
Possibili qualifiche:
1. Docente con titolo ufficiale
2. Esperto professionale
Esperto professionale
Istruzione e formazione
Indicare i titoli posseduti; indicare
solo le voci indispensabili a
stabilire la competenza
(ad es. se si è in possesso di titolo di
laurea non è necessario indicare il
diploma di scuola superiore
conseguito)
Data di
conseguimento
Titolo della qualifica
rilasciata
Nome e tipo d'organizzazione erogatrice
dell'istruzione e formazione
Laurea
5/11/1985
Medico chirurgo
Università degli Studi di Milano
Laurea specialistica
13/07/1989
Specialista in Oftalmologia
Università degli Studi di Milano
Date
Dal 1989 al 1996
Lavoro o posizione ricoperti
Consulente Medico Specialista in Oftalmologia presso Policlinico S. Pietro-Policlinico S. Marco
(Bergamo)
Principali attività e responsabilità
Attività ambulatoriale , attività sala operatoria
Date
Dal 1/10/1991 a tutt’oggi
Lavoro o posizione ricoperti
Principali attività e responsabilità
USSL n. 27, USSL n. 29, USSL n. 30,
Azienda Ospedaliera Ospedali Riuniti Bergamo
Azienda Ospedaliera Treviglio-Caravaggio
Azienda Ospedaliera Bolognini Seriate
INAIL sede Bergamo
Attività ambulatoriale
Dal 28/03/1996 a tutt’oggi Medico Prescrittore forniture protesiche Regione Lombardia
Dal 13/08/1998 a tutt’oggi Azienda Sanitaria Locale di Bergamo membro Commissione Medica
provinciale accertamento cecità civile
Responsabile servizio attività chirurgia oculistica O. S. Giovanni Bianco
Responsabile Branca Chirurgica A.O.Ospedali Riuniti Bergamo
Dal 2005 Consigliere Ordine dei Medici Provinciale di Bergamo
Delegato italiano FNOMCeO Unione Europea Medici Specialisti (UEMS)
Attività scientifiche e didattiche
10/11/2010 Docente al corso “Disturbi visivi di interesse neuropsichiatrico: approccio clinicoIniziare con le informazioni più
diagnostico-riabilitativo” presso A.O. Bolognini di Seriate, Bergamo
recenti ed elencarle solo se
pertinenti ai contenuti del corso
specifico
Dichiaro di essere informato ai sensi e per gli effetti dell’art. 13 del D.lgs 196/2003, che il presente curriculum verrà allegato al programma
dell’evento formativo GESTIONE CLINICA E RIABILITATIVA DEL PAZIENTE IPOVEDENTE e pubblicato nella banca dati presente
nel sito dell' AGENAS nella banca dait ECM a tal fine presto il consenso al trattamento dei dati personali ivi contenuti.
Data 15/06/2012
Firma
BERTONI AMBRA
Pagina 4 di 28
SEMORI
www.semori.it
Istruzione e formazione
Indicare i titoli posseduti; indicare
solo le voci indispensabili a
stabilire la competenza
(ad es. se si è in possesso di titolo di
laurea non è necessario indicare il
diploma di scuola superiore
conseguito)
Data di
conseguimento
Titolo della qualifica
rilasciata
Nome e tipo d'organizzazione erogatrice
dell'istruzione e formazione
Diploma di scuola superiore
12/7/1974
Diploma superiore
Gaetana Agnesi
Biennio pedagogico per
insufficienza mentale
Università Cattolica Milano
Diploma professionale
Esperienza professionale Iniziare
con le informazioni più recenti ed
elencare separatamente ciascun
impiego ricoperto solo se pertinente
ai contenuti del corso specifico
(se necessario aggiungere delle righe)
30 anni centralinista presso Enel
Date
1977/ 2006
Lavoro o posizione ricoperti
centralinista
Principali attività e responsabilità
Date
Dal 1990 a oggi
Lavoro o posizione ricoperti
Dirigente sezionale uici
Consigliera regionale, referente regionale pari opportunità, responsabile sportello ascolto e
autonomia di Bergamo.
Dichiaro di essere informato ai sensi e per gli effetti dell’art. 13 del D.lgs 196/2003, che il presente curriculum verrà allegato al programma
dell’evento formativo GESTIONE CLINICA E RIABILITATIVA DEL PAZIENTE IPOVEDENTE e pubblicato nella banca dati presente nel
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Principali attività e responsabilità
Data 02/07/2012
Firma
Ambra Bertoni
CARBONI SELENE
Qualifica
Possibili qualifiche:
1. Docente con titolo ufficiale
2. Esperto professionale
Istruzione e formazione
Indicare i titoli posseduti; indicare
solo le voci indispensabili a
stabilire la competenza
(ad es. se si è in possesso di titolo di
laurea non è necessario indicare il
diploma di scuola superiore
conseguito)
1. Docente con titolo ufficiale
Data di
conseguimento
Titolo della qualifica
rilasciata
Laurea
30/11/2007
Dottoressa in Scienze dei
Beni Culturali
Laurea specialistica
11/05/2010
Dottoressa in storia e
critica dell’arte
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SEMORI
Nome e tipo d'organizzazione erogatrice
dell'istruzione e formazione
Università degli Studi di Milano,
corso di laurea in Scienze dei Beni
Culturali, curriculum in storia
dell’arte degli Studi di Milano,
Università
corso di laurea specialistica in
Storia e Critica dell’arte.
www.semori.it
15-16/04/2010
Specializzazioni
Esperienza professionale Iniziare
con le informazioni più recenti ed
elencare separatamente ciascun
impiego ricoperto solo se pertinente
ai contenuti del corso specifico
(se necessario aggiungere delle righe)
Corso Nazionale di
Formazione e
Aggiornamento
“L’accessibilità al
patrimonio museale e
l’educazione artistica
ed estetica delle
persone con
minorazione visiva”
Museo Tattile Statale Omero di
Ancona, con il patrocinio del
Ministero per i Beni e le Attività
Culturali, il Ministero per le Pari
Opportunità, Il Ministero del
Lavoro, della Salute e delle
Politiche Sociali, la Regione
Marche, la Provincia e il Comune
di Ancona
Date
Da Maggio 2012
Lavoro o posizione ricoperti
Responsabile del progetto “Il mondo tra le mani”, laboratorio tattile per non
vedenti e ipovedenti in fascia evolutiva
Principali attività e responsabilità
Responsabile del laboratorio tattile, insegnante di modellazione della creta
Date
Da Febbraio 2010
Lavoro o posizione ricoperti
Principali attività e responsabilità
Educatore museale della GAMeC – Galleria d’Arte Moderna e
Contemporanea di Bergamo, Via S. Tomaso, 53 - Bergamo
Educatore museale, guida all’interno del Museo, specializzazione su pubblico
non vedente –ipovedente
Da maggio 2009 – giugno 2010
Date
Lavoro o posizione ricoperti
Principali attività e responsabilità
Tirocinante presso il Museo Tattile di pittura antica e moderna “Anteros” in
seno all’Istituto dei ciechi “Francesco Cavazza”, Via Castiglione, 71 Bologna
Tirocinante. Formazione teorica e pratica presso il Museo Tattile di pittura
antica e moderna “Anteros”: apprendimento delle tecniche di lettura tattile
e successiva conduzione di visite guidate su bassorilievi artistici presenti
presso l’Istituto dei ciechi “Francesco Cavazza” ed osservazione dei
laboratori di modellazione della creta, eseguiti da soggetti adulti e bambini
non vedenti.
Dichiaro di essere informato ai sensi e per gli effetti dell’art. 13 del D.lgs 196/2003, che il presente curriculum verrà allegato al programma
dell’evento formativo GESTIONE CLINICA E RIABILITATIVA DEL PAZIENTE IPOVEDENTE e pubblicato nella banca dati presente nel
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Data
26/06/2012
Firma
CECCARELLI NICOLO’
Qualifica
Possibili qualifiche:
1. Docente con titolo ufficiale
2. Esperto professionale
Esperto professionale: Ortottista Assistente in Oftalmologia
Istruzione e formazione
Indicare i titoli posseduti; indicare
solo le voci indispensabili a
stabilire la competenza
(ad es. se si è in possesso di titolo di
Data di
conseguimento
Pagina 6 di 28
SEMORI
Titolo della qualifica
rilasciata
Nome e tipo d'organizzazione erogatrice
dell'istruzione e formazione
www.semori.it
laurea non è necessario indicare il
diploma di scuola superiore
conseguito)
1991
Perito Ottico
ITIS “Galileo Galilei”, via Paravia, 30 Milano
1996
DU in ORTOTTICA ed
ASSISTENZA
OFTALMICA
Università Statale di Milano, via F.Sforza,
35 - Milano
Laurea specialistica
2011
Laurea Magistrale in
“Scienze delle Professioni
Sanitarie della
Riabilitazione”
Università Statale di Milano, via F.Sforza,
35 - Milano
Specializzazioni
2008
Corso di Specializzazione
in “Riabilitazione vsiva”
Università degli Studi di Firenze
Specializzazioni
1992
Specializzazione in
“Memorie Ottiche”
ENFAP, via Pestolazzi, 18 - Milano
Altri titoli
2002
Corso post diploma in
“Ottico”
CFP, Via Paravia, 30 - Milano
Diploma di scuola superiore
Diploma professionale
Diploma universitario
Laurea
Esperienza professionale Iniziare
con le informazioni più recenti ed
elencare separatamente ciascun
impiego ricoperto solo se pertinente
ai contenuti del corso specifico
(se necessario aggiungere delle righe)
Date
Lavoro o posizione ricoperti
Ortottista Assistente in Oftalmologia
Principali attività e responsabilità
Valutazioni ortottiche, studio della motilità oculare, oftalmologia pediatrica, perimetria
Dichiaro di essere informato ai sensi e per gli effetti dell’art. 13 del D.lgs 196/2003, che il presente curriculum verrà allegato al programma
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Data 19.07.2012
Firma
CONFORTI GRAZIA
Qualifica
Possibili qualifiche:
1. Docente con titolo ufficiale
2. Esperto professionale
Esperto professionale
Istruzione e formazione
Indicare i titoli posseduti; indicare
solo le voci indispensabili a
Data di
stabilire la competenza
conseguimento
(ad es. se si è in possesso di titolo di
laurea non è necessario indicare il
diploma di scuola superiore
conseguito)
Pagina 7 di 28
SEMORI
Titolo della qualifica
rilasciata
Nome e tipo d'organizzazione erogatrice
dell'istruzione e formazione
www.semori.it
Laurea specialistica
29 febbraio 1980
Laurea in Scienze
Biologiche
Università Statale degli Studi di Milano
Specializzazioni
Novembre 1983
Diploma di specializzazione
post - laurea in Ricerca
farmacologica
Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario
Negri Milano
Altri titoli
Novembre
1983 -Luglio
1985
Esperienza professionale
nella Ricerca biomedica
all’estero
Scripps Clinic and Research Foundation,
La Jolla, California USA
Esperienza professionale Iniziare
con le informazioni più recenti ed
elencare separatamente ciascun
impiego ricoperto solo se pertinente
ai contenuti del corso specifico
(se necessario aggiungere delle righe)
Date
1985-1999
Lavoro o posizione ricoperti
Ricercatrice
Principali attività e responsabilità
Biologia vascolare (recettori e proteine adesive) e oncologia (apoptosi e meccanismi di riparo del
DNA). Referente di progetti in collaborazioni con varie Università lombarde, con il CNR e con il
Ministero (programma nazionale di ricerca per le Biotecnologie avanzate), presso Ist. Ric.
Farmacologiche Mario Negri Milano.
Date
1999 ad oggi
Lavoro o posizione ricoperti
Sanitario esperto - presso Regione Lombardia
Principali attività e responsabilità
Referente Legge 284/97 (recante disposizione per la prevenzione della cecità e per la
riabilitazioe visiva) – Assistenza protesica - Fibrosi cistica
Attività scientifiche e didattiche
Iniziare con le informazioni più
recenti ed elencarle solo se
pertinenti ai contenuti del corso
specifico
Coordinatrice di Gruppi di lavoro presso la Direzione Generale Sanità,
che hanno dato origine a Linee guida regionali o documenti tecnico –
istituzionali
Referente regionale in tavoli tecnico - istituzionali a livello Ministeriale,
che hanno dato origine a Linee guida nazionali o Accordi sanciti in
Conferenza Stato - Regioni]
Docente ai master “Riabilitatore dell’ipovisione in età evolutiva”] Bosisio
Parini (Lecco) – Università degli Studi dell’Insubria (Varese) 13 marzo 2003
e 15 gennaio 2004
Docente nel Corso di Formazione I.Re.F. :
- L’assistenza protesica:dal medico prescrittore all’autorizzazione dell’ASL Milano, marzo 2007
- Sportelli territoriali per disabili visivi - Milano novembre 2007
Docente nel Corso di Formazione Professionale per “Tecnici
dell’Educazione e della Riabilitazione in Orientamento e Mobilità (O&M) per
Disabili Visivi” presso Istituto dei Ciechi di Milano, 21 aprile 2008
Relatrice in diversi Convegni in ambito IPOVISIONE
Pubblicazioni scientifiche
Iniziare con le informazioni più
recenti ed elencarle solo se
pertinente ai contenuti del corso
specifico
Pagina 8 di 28

Linee guida per la riabilitazione funzionale e visiva dell’ipovedente.
BURL 2° Supplemento straordinario al n. 8, 22 febbraio 2001.

Linee guida nel campo della prevenzione della disabilità visiva. BURL 2°
Supplemento straordinario al n. 8, 22 febbraio 2001 .

IPOVISIONE
Nuova
Frontiera
dell’Oftalmologia,
PREVENZIONE E RIABILITAZIONE DELL’IPOVISIONE,
Ruolo di Stato, Regioni e Province autonome, Cap. 7 pg 77,
SEMORI
www.semori.it
2002 Ed.SOI. G. Conforti

METODOLOGIE E STRUMENTI per la gestione delle
CURE PRIMARIE - GOVERNO dell’assistenza protesica e
dei servizi sanitari complementari, POLITICHE e
INDIRIZZI della regione Lombardia, Cap.7 pg 218-221, 2012
Ed. Maggioli, G. Conforti e Ida Fortino
Dichiaro di essere informato ai sensi e per gli effetti dell’art. 13 del D.lgs 196/2003, che il presente curriculum verrà allegato al programma
dell’evento formativo GESTIONE CLINICA E RIABILITATIVA DEL PAZIENTE IPOVEDENTE e pubblicato nella banca dati presente nel
sito dell' AGENAS nella banca dait ECM a tal fine presto il consenso al trattamento dei dati personali ivi contenuti.
Data 15/06/2012
Firma
CUSATI WILDA
Qualifica
Possibili qualifiche:
1. Docente con titolo ufficiale
2. Esperto professionale
ESPERTO PROFESSIONALE
Istruzione e formazione
Indicare i titoli posseduti; indicare
solo le voci indispensabili a
stabilire la competenza
(ad es. se si è in possesso di titolo di
laurea non è necessario indicare il
diploma di scuola superiore
conseguito)
Data di
conseguimento
Titolo della qualifica
rilasciata
Nome e tipo d'organizzazione erogatrice
dell'istruzione e formazione
Laurea
OTTOBRE 2011
ORTOTTISTA
ASSISTENTE IN
OFTALMOLOGIA
UNIVERSITA’ “FEDERICO II” DI
NAPOLI FACOLTA’ DI MEDICINA E
CHIRURGIA
Esperienza professionale Iniziare
con le informazioni più recenti ed
elencare separatamente ciascun
impiego ricoperto solo se pertinente
ai contenuti del corso specifico
(se necessario aggiungere delle righe)
ORTOTTISTA PRESSO IL S.GIORGIO MEDICAL CENTER, STRUTTURA PRIVATA,
PRESSO IL QUALE SONO IL RESPONSABILE DELL’AREA IPOVISIONE. MI OCCUPO
INOLTRE DI DIAGNOSTICA (OCT, RETINOGRAFIA, GDX, CAMPIMETRIA, TOPOGRAFIE,
BIOMETRIE). COLLABORO CON DIVERSI OCULISTI IN CAMPANIA.
Date
Attività scientifiche e didattiche
Iniziare con le informazioni più
recenti ed elencarle solo se
pertinenti ai contenuti del corso
specifico
DAL 2008 AD OGGI
RELATRICE AL CONGRESSO AICCER 2010 “LA METODICA IOL VIP”
ISCRITTA ALLA ONLUS P.R.I.S.M.A. (Professionisti per la Riabilitazione degli Ipovedenti e
delle Malattie Associate)
Dichiaro di essere informato ai sensi e per gli effetti dell’art. 13 del D.lgs 196/2003, che il presente curriculum verrà allegato al programma
dell’evento formativo GESTIONE CLINICA E RIABILITATIVA DEL PAZIENTE IPOVEDENTE e pubblicato nella banca dati presente nel
sito dell' AGENAS nella banca dait ECM a tal fine presto il consenso al trattamento dei dati personali ivi contenuti.
Data 03/07/2012
Firma
Pagina 9 di 28
SEMORI
www.semori.it
DRAGO DILVA
Pagina 10 di 28
SEMORI
www.semori.it
Pagina 11 di 28
SEMORI
www.semori.it
Pagina 12 di 28
SEMORI
www.semori.it
Pagina 13 di 28
SEMORI
www.semori.it
Pagina 14 di 28
SEMORI
www.semori.it
Pagina 15 di 28
SEMORI
www.semori.it
FABIANI FLAVIA
Qualifica
Possibili qualifiche:
1. Docente con titolo ufficiale
2. Esperto professionale
ESPERTO PROFESSIONALE
Istruzione e formazione
Indicare i titoli posseduti; indicare
solo le voci indispensabili a
stabilire la competenza
(ad es. se si è in possesso di titolo di
laurea non è necessario indicare il
diploma di scuola superiore
conseguito)
Data di
conseguimento
Titolo della qualifica
rilasciata
Nome e tipo d'organizzazione erogatrice
dell'istruzione e formazione
Diploma di scuola superiore
1968 - 1973
Diploma di maturità
classica
LICEO CLASSICO PAOLO SARPI (BG)
Laurea
1973 - 1979
Laurea in medicina e
chirurgia
UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI
MILANO
1979 - 1983
Specializzazione in
oftalmologia
UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI
MILANO
Laurea specialistica
Specializzazioni
Pagina 16 di 28
SEMORI
www.semori.it
2010
Master manageriale per
struttura operativa
complessa
01/01/2002
31/12/2002
Management sanitario Master manageriale per la
direzione di Unità
Operativa complessa
Master
OSPEDALI RIUNITI DI BERGAMO
POLITECNICO DI MILANO
Altri titoli
Esperienza professionale Iniziare
con le informazioni più recenti ed
elencare separatamente ciascun
impiego ricoperto solo se pertinente
ai contenuti del corso specifico
(se necessario aggiungere delle righe)
/
Date
dal 17.02.1986 a tutt’oggi
Lavoro o posizione ricoperti
Oftalmologo presso OORR di BErgamo
Principali attività e responsabilità
Diagnosi e cura dei pazienti in regime di ricovero e ambulatoriale, oftalmologia pediatrica,
ipovisione, chirurgia dello strabismo
Date
dal 1.7.1983 al 1.3.1984
Lavoro o posizione ricoperti
Oftalmologo presso Ospedale Bolognini di Seriate (Bergamo)
Principali attività e responsabilità
Diagnosi e cura dei pazienti in regime di ricovero e ambulatoriale
Date
anno 1983
Lavoro o posizione ricoperti
Oftalmologo presso Ospedale di Trescore Balneario (Bergamo)
Principali attività e responsabilità
Diagnosi e cura dei pazienti in regime di ricovero e ambulatoriale
Date
anno 1981
Lavoro o posizione ricoperti
Oftalmologo presso Ospedale Briolini di Gazzaniga (Bergamo)
Principali attività e responsabilità
Diagnosi e cura dei pazienti in regime di ricovero e ambulatoriale
Date
dal 16.7.1981 al 31.12.1991
Lavoro o posizione ricoperti
Specialista oculista titolare ambulatoriale presso gli ambulatori di Dalmine, Bergamo, Seriate,
Grumello del Monte, Trescore Balneario (Bergamo)
Principali attività e responsabilità
Visite oculistiche ambulatoriali
Date
anno 1980
Lavoro o posizione ricoperti
INAIL di Bergamo
Principali attività e responsabilità
Attività di emergenza oculistica e consulenza medico legale
Attività scientifiche e didattiche
Iniziare con le informazioni più
recenti ed elencarle solo se
pertinenti ai contenuti del corso
specifico
- PROFESSORE A CONTRATTO PRESSO L'UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO:
Insegnamento di clinica oculistica ad insegnanti di sostegno e curriculari (2006) e partecipe del
comitato scientifico nuovo corso universitario sulla gestione ipovisione (2007)
-DOCENTE AI CORSI DI AGGIORNAMENTO IN OCULISTICA RIVOLTO AL PERSONALE
INFERMIERISTICO DEGLI OSPEDALI RIUNITI DI BERGAMO
-RELAZIONI - COMUNICAZIONI - REPORTS CON PARTICOLARE INTERESSE
PEDIATRICO A OLTRE 100 CONVEGNI
-Docente corsi di aggiornamento dei pediatri di base di Bergamo e provincia con pubblicazione
delle linee guida per gli screening dei difetti visivi e prevenzione dell'ambliopia ASL di Bergamo
-2009-2010 Docente a master per insegnanti di sostegno UNIVERSITA' DI BERGAMO
SCIENZE DELL'EDUCAZIONE
-2011 Angelo Gargantini, Mariella Bana, and Flavia Fabiani
Using 3D for Rebalancing the Visual System of Amblyopic Children
in International Conference on Virtual Rehabilitation 2011
-Docente al corso sulla prevenzione, tutela, gestione dell'ipovisione in fascia evolutiva
UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI BERGAMO ECONOMIA E COMMERCIO
-Docente nei corsi per assistenti di sostegno e curriculari relativi alle problematiche di
disabilità visiva UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI BERGAMO SILSISS
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SEMORI
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Pubblicazioni scientifiche
AUTRICE DI PUBBLICAZIONI SU RIVISTE SCIENTIFICHE NAZIONALI E
Iniziare con le informazioni più
INTERNAZIONALI CON PARTICOLARE ATTENZIONE ALLA OFTALMOLOGIA
recenti ed elencarle solo se
PEDIATRICA, ORTOTTICA, IPOVISIONE E RIABILITAZIONE VISIVA.
pertinente ai contenuti del corso
specifico
Dichiaro di essere informato ai sensi e per gli effetti dell’art. 13 del D.lgs 196/2003, che il presente curriculum verrà allegato al programma
dell’evento formativo GESTIONE CLINICA E RIABILITATIVA DEL PAZIENTE IPOVEDENTE e pubblicato nella banca dati presente nel
sito dell' AGENAS nella banca dait ECM a tal fine presto il consenso al trattamento dei dati personali ivi contenuti.
Data 15/06/2012
Firma
FERRARI CESARE
Pagina 18 di 28
SEMORI
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FRANCHI VALENTINA
Qualifica
Possibili qualifiche:
1. Docente con titolo ufficiale
2. Esperto professionale
Esperto professionale
Istruzione e formazione
Indicare i titoli posseduti; indicare
solo le voci indispensabili a
stabilire la competenza
(ad es. se si è in possesso di titolo di
laurea non è necessario indicare il
diploma di scuola superiore
conseguito)
Data di
conseguimento
Titolo della qualifica
rilasciata
Nome e tipo d'organizzazione erogatrice
dell'istruzione e formazione
Laurea
17/10/2000
Dottore in Psicologia
Università Cattolica del Sacro Cuore
Psicoterapeuta
ISeRDiP – Istituto per lo Studio e la
Ricerca sui Disturbi Psichici – Scuola di
Specializzazione in Psicoterapia Breve
Integrata
Laurea specialistica
30/01/2006
Specializzazioni
Esperienza professionale Iniziare
con le informazioni più recenti ed
elencare separatamente ciascun
impiego ricoperto solo se pertinente
ai contenuti del corso specifico
(se necessario aggiungere delle righe)
Date
Dal 24/02/2005 al 10/01/2006, dal24/07/2006 al 25/07/2009 e dal 04/08/2009
Lavoro o posizione ricoperti
Attività clinica all’interno del Centro Ipovisione dell’A.O. Ospedali Riuniti di Bergamo
Principali attività e responsabilità
Colloqui diagnostici, di sostegno o psicoterapeutici rivolti ai pazienti del Centro e/o ai loro
famigliari; gruppi di sostegno psicologico; lavoro con l’équipe.
Principali attività e responsabilità
15-17 dicembre 2010
II Simposio Internazionale sulla riabilitazione dell’ipovedente e sull’abilità visiva organizzato
da Iapb – Agenzia Internazionale per la Prevenzione della Cecità.
Partecipazione con l’esposizione di un poster.
Titolo del poster: “Ipovisione e gruppi di sostegno psicologico: un’esperienza clinica”.
Attività scientifiche e didattiche
Iniziare con le informazioni più
recenti ed elencarle solo se
pertinenti ai contenuti del corso
specifico
Pubblicazioni scientifiche
Iniziare con le informazioni più
recenti ed elencarle solo se
pertinente ai contenuti del corso
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6-7 giugno 2008
IX Congresso Nazionale Low Vision Academy Italy. Ipovisione tra presente e futuro nelle
maculopatie e nel glaucoma.
Partecipazione in qualità di relatore.
Titolo dell’intervento: “Ipovisione e psicologia: verso un’integrazione funzionale”.
1, 8, 15 marzo 2007
Università degli Studi di Bergamo.
Docenza all’interno del Corso di Perfezionamento: “Prevenzione, tutela e gestione dei problemi
dell’ipovisione nell’età evolutiva”.
Argomento trattato: “Aspetti psicologici dell’ipovisione nell’età evolutiva”.
20 ottobre 2006.
Azienda Ospedaliera Ospedali Riuniti di Bergamo.
Partecipazione, in qualità di relatore, all’evento formativo: “Progetto ipovisione: aspetti clinico
terapeutici e riabilitativi nel disabile visivo secondo le linee guida regionali. Approccio
multidisciplinare”.
Argomento trattato: “Aspetti psicologici del paziente ipovedente”.
S. Zenoni, M.S. Spada, M. Agliardi, M. Bana. F. Fabiani, V. Franchi (2012), Ipovisione e gruppi
di sostegno psicologico: un’esperienza clinica, in Eye Doctor, anno 4, N. 1, pag. 2-3.
M. Agliardi, V. Franchi (2009), L’attività psicologica del Centro d’Ipovisione di Bergamo,
Oftalmologia Sociale, N. 3.
SEMORI
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specifico
M. Agliardi, V. Franchi (2008), L’essenziale è invisibile agli occhi, Ipovisione. Scienza,
informazione, cultura e mercato.
Dichiaro di essere informato ai sensi e per gli effetti dell’art. 13 del D.lgs 196/2003, che il presente curriculum verrà allegato al programma
dell’evento formativo GESTIONE CLINICA E RIABILITATIVA DEL PAZIENTE IPOVEDENTE e pubblicato nella banca dati presente nel
sito dell' AGENAS nella banca dait ECM a tal fine presto il consenso al trattamento dei dati personali ivi contenuti.
Data 15/06/2012
Firma
KACERIK MIROSLAV
Qualifica
Possibili qualifiche:
1. Docente con titolo ufficiale
2. Esperto professionale
Esperto professionale
Istruzione e formazione
Indicare i titoli posseduti; indicare
solo le voci indispensabili a
stabilire la competenza
(ad es. se si è in possesso di titolo di
laurea non è necessario indicare il
diploma di scuola superiore
conseguito)
Data di
conseguimento
Titolo della qualifica
rilasciata
Nome e tipo d'organizzazione erogatrice
dell'istruzione e formazione
2.7.1991
Laurea Med.e Chirurgia
Universita’ degli Studi di Milano
Specializzazioni
15.11.1995
Specializz. Oftalmologia
Universita’ degli Studi di Milano
Esperienza professionale Iniziare
con le informazioni più recenti ed
elencare separatamente ciascun
impiego ricoperto solo se pertinente
ai contenuti del corso specifico
(se necessario aggiungere delle righe)
Comando per Direttore USC Oculistica Ospedali Riuniti di Bergamo dal 1.3.2012.
Direttore Unita’ Operativa di Oculistica Azienda Ospedaliera Treviglio dal 1.4.2006.
Dirigente medico 1° livello a tempo indeterminato Divisione Oculistica Ospedale San Gerardo di
Monza dal 28.12.1998.
Diploma di scuola superiore
Diploma professionale
Diploma universitario
Laurea
Laurea specialistica
Dichiaro di essere informato ai sensi e per gli effetti dell’art. 13 del D.lgs 196/2003, che il presente curriculum verrà allegato al programma
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sito dell' AGENAS nella banca dait ECM a tal fine presto il consenso al trattamento dei dati personali ivi contenuti.
.
Data 24.6.2012
Firma
LICATA MAURIZIO
Qualifica
Possibili qualifiche:
1. Docente con titolo ufficiale
2. Esperto professionale
Esperto professionale
Istruzione e formazione
Indicare i titoli posseduti; indicare
solo le voci indispensabili a
stabilire la competenza
Data di
conseguimento
Pagina 20 di 28
SEMORI
Titolo della qualifica
rilasciata
Nome e tipo d'organizzazione erogatrice
dell'istruzione e formazione
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(ad es. se si è in possesso di titolo di
laurea non è necessario indicare il
diploma di scuola superiore
conseguito)
Diploma di scuola superiore
Diploma professionale
Diploma universitario
1991
Ortottista A.O.
Facolta’ di Medicina e Chirurgia Trieste
2005
riabilitazione visiva
(modulo riabilitazione)
IRSOO Vinci ( Fi)
Laurea
Laurea specialistica
Specializzazioni
Master
Esperienza professionale Iniziare
con le informazioni più recenti ed
elencare separatamente ciascun
impiego ricoperto solo se pertinente
ai contenuti del corso specifico
(se necessario aggiungere delle righe)
Dal 09/03/1992 ad oggi
Date
Lavoro o posizione ricoperti
Ortottista presso l’ Ospedale Civile S. Maria dei Battuti di Conegliano( Treviso)
ULSS N 7 Via G. Lubin Pieve di Soligo( TV)
Principali attività e responsabilità
Valutazione ortottiche nel bambino e nell’adulto, in pazienti con patologie
tiroidee,nella chirurgia laser e non laser delle ametropie.
Trattamento non chirurgico della diplopia, trattamento dell’ambliopia.
Visita e riabilitazione del paziente ipovedente adulto (13-99 anni).
Diagnostica strumentale: fluorangiografia retinica e con il verde di
indocianina con sistema digitalizzato” Imaginet”, perimetria cinetica e
statica, esame dello schermo di Hess, topografia corneale classica e con
Schemplufug camera( Pentacam), biomicroscopia corneale, pachimetria
corneale, sensibilita’ al contrasto nel paziente normo ed ipovedente,
microperimetria con microperimetro
Date
Lavoro o posizione ricoperti
Principali attività e responsabilità
Attività scientifiche e didattiche
Iniziare con le informazioni più
recenti ed elencarle solo se
pertinenti ai contenuti del corso
specifico
Pagina 21 di 28
-05/04/2006- Tutor al convegno di oculistica pediatrica:aspetti di prevenzione. La gestione nello
studio del pediatra di famiglia.
-10/06/2006- relatore al xxii Congresso Annuale SOT tenutosi a Costabissara ( Vi).Relazione
presentata:” Valutazione tecnico – ortottica nell’implantologia fachica del miope elevato.
-07/06/2006- relatore al Master Universitario di primo livello in Riabilitazione visiva tenutosi a
Vinci ( Fi) presso l’Istituto Regionale di studi Ottici ed Optometrici. Relazione presentata: “ Il
centro di Ipovisione dell’O.C. di Conegliano.
-19/01/2007- relatore al congresso: La quantificazione del danno perimetrico: aspetti clinici e
medico – legali tenutosi a Conegliano ( TV).
-02/06/2007-relatore al congresso S.O.T.:Retina up to date tenutosi a Sottomarina- Chioggia(
VE). Relazione presentata: La campimetria in medicina legale, due metodiche a confronto:
Esterman e CV% secondo Zingirian- Gandolfo.
-13/07/2007- relatore al congresso Internazionale nell’ ambitoi di un aggiornamento
interculturale italo-tedesco tenutosi a Bolzano denominato: 41 Simposio di Strabologia,
Oftalmologia Pediatrica, Neuroftalmologia ed Ipovisione. Relazione presentata:” Valutazione
ortottica nel miope elevato candidato all’ implantologia fachica.
-28/05/2008- relatore al corso di Ipovisione tenutosi presso l’ azienda Ospedaliero- Universitaria
S. Maria della Misericordia di Udine con le seguenti relazioni: Ausili ottici, elettronici ed
informatici. Tecniche di riabilitazione agli ausili ottici ed informatici.
-03/02/2009- relatore al corso: retinopatia Diabetica: la conosci veramente? tenutosi a
Conegliano. Relazione presentata:” Legge 3 aprile 2001, n 138: classificazione e quantificazione
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delle minorazioni visive.
-03/06/2009- Corso di Ipovisione: classificazione e quantificazione delle minorazioni visive( legge
3 Aprile 2001 n 138) tenutosi presso l’azienda Ospedaliero- Universitario S. Maria della
Misericordia di Udine. Relazioni presentate: Il ruolo dell’ortottista nella definizione del residuo
perimetrico binoculare; campo visivo % di Gandolfo-Zingirian: calcolo del residuo visivo e
programmazione perimetri.
-06/10/2010 e 04/12/2010- relatore al corso: Elementi di diagnostica ortottica:nozioni conoscitive
per infermieri presso O.C. DE GIRONCOLI Conegliano. Relazione presentata:” la diagnostica
strumentale: viaggio in oculistica”.
-11/02 e 25/02/2011- relatore al corso: la maculopatia tenutosi presso L ‘ O.C. di Conegliano con
la relazione: “ il centro di ipoviisione”.
-08/10/2011- Relatore al Convegno:” I Centri di Riabilitazione Visiva ed il Volontariato: due
risorse al servizio degli ipovedenti”- Villa Contarini Piazzola sul Brenta( PD) Relazione
presentata: il centro di ipovisione di conegliano.
-28/10/2011- Relatore al Corso di Aggiornamento AIORAO FRIULI- VENEZIA- GIULIA: “ Cosa
fare se si presenta….? Percorsi Clinici e Riabilitativi. Torreano di Martignacco ( UD) relazione
presentata:valutazione ortottica-diagnostico strumentale nel miope elevato candidato all’
implantologia fachica.
Pubblicazioni scientifiche
Iniziare con le informazioni più
recenti ed elencarle solo se
pertinente ai contenuti del corso
specifico
Dichiaro di essere informato ai sensi e per gli effetti dell’art. 13 del D.lgs 196/2003, che il presente curriculum verrà allegato al programma
dell’evento formativo GESTIONE CLINICA E RIABILITATIVA DEL PAZIENTE IPOVEDENTE e pubblicato nella banca dati presente nel
sito dell' AGENAS nella banca dait ECM a tal fine presto il consenso al trattamento dei dati personali ivi contenuti.
Data 15/06/2012
Firma
PIERROTTET CHIARA OLGA
Qualifica
Possibili qualifiche:
1. Docente con titolo ufficiale
2. Esperto professionale
Esperto professionale
Istruzione e formazione
Indicare i titoli posseduti; indicare
solo le voci indispensabili a
stabilire la competenza
(ad es. se si è in possesso di titolo di
laurea non è necessario indicare il
diploma di scuola superiore
conseguito)
Data di
conseguimento
Titolo della qualifica
rilasciata
Nome e tipo d'organizzazione
erogatrice dell'istruzione e formazione
Laurea
8/11/1988
Medico chirurgo
Università degli Studi di Milano
Laurea specialistica
14/07/1992
Specialista in Oftalmologia
Università degli Studi di Milano
Esperienza professionale Iniziare
con le informazioni più recenti ed
elencare separatamente ciascun
impiego ricoperto solo se pertinente
ai contenuti del corso specifico
(se necessario aggiungere delle righe)
Date
2001-2012
Lavoro o posizione ricoperti
Consulente Responsabile Centro Ipovisione e Riabilitazione Visiva Dipartimento di Medicina,
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SEMORI
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Chirurgia e Odontoiatria Ospedale S. Paolo Università di Milano
Principali attività e responsabilità
Diagnosi, follow-up, riabilitazione visivo-funzionale, certificazione, training e prescrizione
degli ausili per ipovisione e cecità a nomenclatore tariffario nazionale
Date
1998-2012
Responsabile del Presidio Regionale per le malattie rare (RFG110)
Centro di riferimento per la degenerazione retinica ereditaria. Dipartimento di Medicina,
Chirurgia e Odontoiatria Ospedale S. Paolo Università di Milano
Diagnosi, trattamento, follow-up delle distrofie retiniche eredo-familiari.
Principali attività e responsabilità
Diagnosi genetico molecolare, riabilitazione.
Attività scientifiche e didattiche
2001-2012 Professore a Contratto docenza di “Scienze tecniche mediche applicate al corso
Iniziare con le informazioni più
“Rieducazione handicap visivo I° Professore a contratto Università degli Studi di Milano.
recenti ed elencarle solo se
Tutor Scuola di specialità in oftalmologia Università degli Studi di Milano.
pertinenti ai contenuti del corso
2009-2012 Insegnamento: Corso di anatomia e fisiologia dell’apparato oculare per istruttori di
specifico
orientamento e mobilità. Istituto dei Ciechi di Milano.
1E. Gandolfo, M. Broggini, M. Cannao, G. Conforti, E. Fazzi, C. Pierrottet. Linee
guida nel campo della prevenzione della disabilità visiva. Decreto n. 3091 del 13/02/2001 del
Direttore Generale della Giunta regionale. Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia
(n.8 del 2001, 2° supplemento straordinario)
2G. abbiati, M. Broggini, M. Cannao, F. fasce, E. Gandolfo, A. Mombelli, C. Pierrottet,
G. Savaresi, M. Schimd, G. conforti, D. Pisapia, P. Meroni, Linee guida per la riabilitazione
funzionale e visiva dell’ipovedente. Decreto n. 3091 del 13/02/2001 del Direttore Generale
della Giunta regionale. Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia (n.8 del 2001, 2°
supplemento straordinario)
3C. O. Pierrottet, E, Frates, V. Sportelli, S. Romano, M. Serafino, N. Orzalesi. Rates of
visual impairment in retinitis Pigmentosa. Invest Ophthalmol Vis Sci (Suppl.) 3840-B824,
153, 2002.
4C. O. Pierrottet, G. savaresi, S. Romano, V. sportelli, N. Orzalesi. Evaluation of the
3MAX device for night vision in Retinitis pigmentosa. Invest Ophthalmol Vis Sci (Suppl.)
1281-B177, 53, 2003
5N. Orzalesi C. Savaresi, S. Zenoni, C.O. Pierrottet,. Nuovo ausilio intraoculare per
ipovisione (IOL-VIP). Risultati di uno studio pilota. Simposio di aggiornamento Collegio
Nazionale dei Professori di Prima Fascia di Scienze Oftalmologiche- CONPROSO.
Pubblicazioni scientifiche
Congresso della Società Oftalmologica Italiana 2003.
Iniziare con le informazioni più
6C. O. Pierrottet Prevenzione dell’ipovisione. Prevenzione nell’adolescenza. In
recenti ed elencarle solo se
“Ipovisione. Nuova frontiera dell’oftalmologia.” M. Zingirian – E. Gandolfo. GISI Ed. SOI,
pertinente ai contenuti del corso
2002
specifico
7Trattato di oftalmologia. M. Yanoff, J.S. Duker. Ed. Italiana a cura di N. Orzalesi, C.
Pierrottet, L. Rossetti, G. Staurenghi. Antonio Delfino Ed. 2003
8G. Savaresi, C.O. Pierrottet, N. Orzalesi. The IOL-Vip software : guideliner for IOLVip Implant. Invest Ophthalmol Vis Sci (Suppl) 2010-B821, 82,2004
9C.O. Pierrottet, G. Savaresi, N. Orzalesi. The IOL-Vip system. A new double-IOL
intraocular device for visual rehabilitation in patients with cataract and macular
degeneration. A pilot study. Invest Ophthalmol Vis Sci (Suppl) 3737-B198, 156,2004
10G. Virgili, C. Pierrottet, F. Parmeggiani, M. Pennino, G. Giacomelli, P. Steindler, U.
Meschini and N. Orzatesi. Reading performance in patients with Retinitis Pigmentosa: a
study using the MNREAD charts. IOVS 45: 3418-3424, 2004
11C. Pierrottet, G. Savaresi, F. Mazzolani, N. Orzatesi. Safety of the IOL-Vip
Intraocular Implant for Low Vision Due To Central Scotoma. . Invest Ophthalmol Vis Sci
(Suppl) 319-B516, 14,2006
12N. Orzatesi, C.O. Pierrottet,. , S. Zenoni, C. Bavaresi. The IOL-Vip system. A double
Intraocular lens Implant for Visual Rehabilitation of patient with Macular Disease.
Ophthalmology 114: 860-865, 2007.
13N. Orzalesi, C. Pierrottet. Author reply. Ophthalmology 115, 5: 922, 2008.
Dichiaro di essere informato ai sensi e per gli effetti dell’art. 13 del D.lgs 196/2003, che il presente curriculum verrà allegato al programma
dell’evento formativo GESTIONE CLINICA E RIABILITATIVA DEL PAZIENTE IPOVEDENTE e pubblicato nella banca dati presente
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Lavoro o posizione ricoperti
Data 15/06/2012
Firma
Pagina 23 di 28
SEMORI
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ABSTRACT RELAZIONI
STATO DELL’ARTE E INNOVAZIONI IN IPOVISIONE
Dilva Drago
La relazione passera in rassegna le novità in ambito riabilitativo (ricerche in atto su
nuove tecnologie e nuove terapie) per poi fare il punto della situazione in merito alle
evidenze scientifiche nella riabilitazione dell’ipovisione ed alla sua collocazione nella
odierna gestione del SSN.
LA RIABILITAZIONE VISIVA IN REGIONE LOMBARDIA
Grazia Conforti
In attuazione della la legge 284/97, Regione Lombardia (RL) ha istituito nuovi centri
di riabilitazione funzionale visiva e ha potenziato i primi nuclei già esistenti sul
proprio territorio.
Ha realizzato inoltre una serie di iniziative e varati alcuni provvedimenti dedicati.
Nel 1999 è stata operata la ricognizione dei Centri di “ipovisione” operanti sul
territorio lombardo. Da tale ricognizione è stata ottenuta una mappatura dell’esistente
a cui è poi seguita l’istituzione di nuovi centri o il loro potenziamento.
L’Accordo Stato-Regioni del 2004 ha sancito, in sede di Conferenza Stato-Regioni tra
rappresentanti del Ministero della Salute e rappresentanti di sei Regioni (Piemonte,
Lombardia, Veneto, Toscana, Lazio e Basilicata), l’adozione di schede per la
rilevazione delle attività dei centri, che da quel momento è diventata uniforme ed
omogenea su tutto il territorio nazionale.
L’attività di questi Centri è pertanto costantemente monitorata dalle Regioni ed i
risultati fanno parte di un flusso di informazioni tra Regioni e Ministero della salute,
il quale annualmente riferisce al Parlamento.
Attività dedicate svolte da Regine Lombardia:
Successivamente alla ricognizione dei Centri di ipovisione operanti sul territorio
lombardo del 1999, è stata varata la costituzione di un Gruppo di lavoro, a partire dai
primi nuclei di operatori di questi centri, per definire la tipologia delle attività dei
centri per l’educazione e la riabilitazione funzionale visiva, mediante la
predisposizione di Linee guida, che in questo ambito erano allora del tutto inesistenti,
in Italia.
Con Decreto n. 3091/2001 – furono approvate le Linee guida predisposte dal Gruppo di
lavoro:
a) Linee guida sulla riabilitazione funzionale e visiva dell'ipovedente
b) Linee guida nel campo della prevenzione della disabilità visiva.
Nel 2001 è stato pubblicato un opuscolo dedicato, a carattere divulgativo sulla
prevenzione della cecità e sulla costituzione dei centri, distribuito su ampia scala
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SEMORI
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(500.000 copie distribuite capillarmente attraverso le farmacie regionali). L’opuscolo è
nato nell’ambito di una campagna di informazione e prevenzione della disabilità visiva
e si prefiggeva, insieme agli obiettivi prioritari di educazione sanitaria, lo scopo di far
conoscere i centri di riabilitazione visiva che iniziavano ad aumentare sul territorio.
Nel 2002 RL, con la propria specificità acquisita in questo ambito, ha pubblicato con il
GISI, nella raccolta di articoli che hanno costituito il volume IPOVISIONE, ed. SOI.
Nel 2004 RL, in collaborazione con il centro di riabilitazione visiva – IRCCS E. Medea
”La Nostra Famiglia” di Bosisio Parini, ha organizzato a Milano il Convegno dedicato
all’ipovisione “Progetto di rete per il trattamento dell’ipovisione in età evolutiva”.
Infine, nel 2007 RL ha finanziato ed ha partecipato attivamente all’organizzazione del
Corso per Operatori di Orientamento & Mobilità, dedicato a soggetti ipo e nonvedenti, tenuto presso l’Istituto dei Ciechi di Milano.
Attualmente i Centri di RL monitorati ai sensi della L. 284/97 sono 12 e ricoprono
sostanzialmente l’intero territorio regionale.
L’attività di Regione Lombardia si è esplicata, come sopra descritto, a tutti i livelli, sia
di “programmazione” interregionale-ministeriale, sia sul territorio lombardo, con l’
effettiva attuazione di quanto definito dalla legge 284/97.
DEFINIZIONE E CLASSIFICAZIONE DELL’IPOVISIONE
Miroslav Kacerik
L’ipovisione è la condizione in cui si trova un soggetto che, a causa di una malattia
oculare o, in casi rari, neurologica, ha perduto la propria autonomia visiva, in
relazione alle personali attività quotidiane. Condizione in cui si ha una riduzione
dell’acuità visiva o del campo periferico, non correggibile con i mezzi convenzionali.
Sia pure con delle differenze evidenti, legate all’età e soprattutto alle esigenze
personali, per definizione, la persona ipovedente presenta un visus corretto pari o
inferiore ai 3/10 e/o un campo visivo alterato.
Nei paesi industrializzati, le malattie che possono determinare la condizione di
ipovisione sono soprattutto le malattie della retina: la degenerazione maculare legata
all’età, la degenerazione maculare miopica, la retinopatia diabetica, le malattie eredofamiliari, il distacco della retina, le retinopatie infiammatorie. Anche il glaucoma,
come altre malattie oculari può condurre ad una situazione di grave handicap visivo.
La cataratta è, invece, la prima causa di ipovisione nei paesi in via di sviluppo.
In base al tipo di danno visivo i pazienti possono essere classificati in diversi gruppi,
(ipovisione centrale, ipovisione periferica e ipovisione mista),che presentano
problematiche diverse sia cliniche che riabilitative
APPROCCIO ALL’IPOVISIONE PEDIATRICA
Flavia Fabiani
Introduzione
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SEMORI
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L’impatto sociale dell’ipovisione in età pediatrica è rilevante perché le disabilità visive
congenite ed infantili creano situazioni complesse che interferiscono con numerose
aree dello sviluppo e dell’apprendimento. Le patologie oculari congenite (cataratta,
glaucoma, retinoblastoma, retinopatia del prematuro) rappresentano oltre l’80% delle
cause di ipovisione nei bambini fino ai 5 anni di età e più del 60% sino al decimo anno.
Materiali e metodi
La prevenzione e la diagnosi precoce di possibili ostacoli alla maturazione della visione
garantiscono possibilità di trattamento e di efficaci protocolli riabilitativi.
Risultati
Gli AA. presentano la casistica personale ed i percorsi diagnostici – terapeutici con
particolare riguardo all’appropriatezza della metodologia e dell’approccio
multidisciplinare.
Parole chiave
IPOVISIONE – PREVENZIONE OCULARE – ETA’ PEDIATRICA
MISURA DELL’ACUITA’ VISIVA
Mariella Bana
Nella procedura di valutazione del paziente ipovedente, la misura dell’acutezza visiva
riveste un’importanza notevole, resta comunque scorretto pensare all’ipovisione come
una mera riduzione dell’acuità visiva; in quanto questo parametro rappresenta una
quantificazione della funzione maculare, cioè di una piccola area retinica deputata alla
visione distinta.La misurazione dell’acutezza visiva, è da tempo basata sulla
valutazione soggettiva della lettura degli ottotipi, questo comporta una difficile
standardizzazione della notazione, determinando difficoltà di giudizio nella rilevazione
di ogni eventuale minimo cambiamento dell’acutezza visiva del soggetto e in particolar
modo nel campo dell’ipovisione. La misurazione dell’acuità visiva nei pazienti
ipovedenti, risulta più difficile rispetto a quanto avviene nei soggetti normovedenti, in
quanto le risposte soggettive alle variazioni della correzione sono di solito incerte e
contraddittorie a fronte di difetti refrattivi spesso ampi ed irregolari.
Da ciò nasce l’esigenza di disporre di strumenti di valutazione dell’acutezza visiva
della massima precisione possibile, tali da eliminare definitivamente dubbi o errori di
valutazione.Un aiuto sostanziale ci viene dato dalle tavole ottotipiche a scansione
logaritmica.Verrà data definizione di acuità visiva, effettuata un’analisi dei comuni
ottotipi e delle notazioni dell’acuità visiva utilizzati, definizione di visione normale ed
effettuato un confronto fra ottotipi a progressione decimale e ottotipi a progressione
logaritmica, sia per vicino che per lontano.
Parole chiave: acuità visiva e ipovisione, logmar, ottotipi a progressione decimale e
ottotipi a progressione logaritmica
PROGRAMMI PER LA VALUTAZIONE MEDICO-LEGALE DELL’IPOVISIONE
Cesare Ferrari
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Una drastica riduzione delle capacità visive può risultare materialmente e
psicologicamente devastante in una persona che in precedenza era normovedente. Ma
ancor più frustrante può essere il non riuscire a dimostrare la reale entità del proprio
handicap visivo al momento di un accertamento medico-legale del grado d’ipovisione.
L’esame del campo visivo ne fornisce la dimostrazione più evidente. Se il programma
d’esame o la strategia utilizzati non sono mirati sul deficit da testare, otterremo un
esito che sottovaluta i reali problemi visivi del soggetto ipovedente, impedendogli così
di accedere alle agevolazioni previste dalle leggi in vigore.E’ necessario quindi
adottare strumenti che “pesino” adeguatamente le capacità visive residue. Il primo ad
interessarsi seriamente a questa problematica, fin dagli anni ’60, fu Ben Esterman,
che valutò quantitativamente il CV monoculare tramite una griglia di 100 aree, più
piccole al centro e più ampie in periferia, più concentrate nei quadranti centrali
inferiori ed a ridosso del meridiano orizzontale (aree visive più utilizzate nella vita
quotidiana). A questa versione monoculare, da applicarsi allo schermo tangente ed
alla perimetria sec Goldmann, seguì nel 1982 una versione binoculare, con una griglia
di 120 punti, da utilizzarsi con la PAC Humphrey e, negli anni successivi, anche con la
PAC Octopus. Con l’utilizzo della griglia binoculare, costituita, come abbiamo detto, da
120 punti, il difetto del CV non è più direttamente percentuale, a meno di un ulteriore,
semplice calcolo (punteggio dell’efficienza). Nella PAC la strategia è 1 Level Test (uno
stimolo d’intensità massimale presentato 2 volte in ognuno dei punti della griglia), e
proprio qui risiede il limite maggiore delle griglie di Esterman: non sono in grado di
rilevare gli scotomi relativi, nei quali lo stimolo d’intensità massimale è comunque
percepito, sottostimando in tal modo i reali deficit. Per tale motivo, negli anni ’90,
Zingirian e Gandolfo misero a punto un programma, noto come CV%, oggi disponibile
nei perimetri Humphrey 750i ed Octopus 900 oltre che nell’Oculus Twinfield II. Si
tratta di un programma binoculare, con un pattern di 100 punti, che considera
maggiormente l’area paracentrale (dai 5° ai 30°), soprattutto quella inferiore, ritenuta
funzionalmente più importante. Anche per questo non è testato il CV oltre i 60° e
“solo” 36/100 sono le locazioni al di fuori dei 30° (ben 62/120 nell’Esterman).
L’intensità della mira luminosa non è fissa ma dipende sia dall’età del paziente, sia
dal gradiente fisiologico della sensibilità. La strategia è sempre sopraliminare, però a
2 livelli (prima è presentata per due volte una mira leggermente sopra la soglia, se non
si ha una risposta il programma ricorre ad uno stimolo d’intensità massima). Potremo
avere, a questo punto, uno scotoma assoluto, se non vi sarà ancora una risposta, o uno
scotoma relativo, se il paziente vedrà la mira luminosa. Per il calcolo della percentuale
di CV residuo si attribuisce punteggio 1 per gli stimoli visti, 0,5 per gli scotomi relativi
e 0 per gli scotomi assoluti. Recentemente, per migliorare la valutazione del CV
periferico, è stata proposta dal dott. Corallo una implementazione del programma
CV%. Ciò s’è reso necessario per il fatto che tanti pazienti con visione tubulare (per
glaucoma o retinopatia pigmentosa), ma dotati di un discreto visus, risultino alla fine
del CV% molto meno gravi di pazienti affetti da maculopatie. I quali ultimi hanno
problemi di autonomia e di orientamento meno seri dei pazienti con il CV ridotto a
pochi gradi centrali. Il nuovo CV % “pesato” prevede l’effettuazione di una seconda
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fase in cui tutti i punti sono ritestati con mira V/4, per differenziare i difetti assoluti
“veri” da quelli che in realtà sarebbero dei “relativi profondi”, cioè assoluti con mira III
standard ma non con mira V. E’ poi effettuato un ricalcolo del punteggio finale, dando
un valore diverso ai due tipi di scotomi assoluti. Questo consente dunque di conferire
maggior rilevanza ai difetti periferici e di fare ricadere alcuni pazienti dall’ipovisione
grave alla cecità parziale e dalla cecità parziale a quella assoluta, con gli ovvi vantaggi
di una più favorevole categoria d’invalidità. Probabilmente dovrà passare ancora
qualche tempo prima che le case produttrici di perimetri inseriscano le necessarie
modifiche al software del CV%, col calcolo automatico del nuovo punteggio, ma
soprattutto prima che le normative in materia recepiscano questa variazione, facendo
ufficialmente riferimento alla nuova versione del programma.
Parole chiave: griglie di Esterman, CV%, valutazione medico-legale, perimetria ed
ipovisione.
Note bibliografiche:
Colenbrander, A., Lieberman, M.F., Schainholz, D.C., Preliminary Implementation of the
Functional Vision Score on the Humphrey Field Analyzer. Proceedings of the International
Perimetric Society, Kyoto, 1992.
Corallo G, Bagnis A, Balestrero G, Guidi C: Proposta d’implementazione del programma
perimetrico “CV % screening”: primi risultati in pazienti con glaucoma in fase avanzata.
Oftalmologia Sociale N.1,2012.
Esterman, B., Grid for Scoring Visual Fields. I -Tangent Screen. Arch. Ophth. 77:780-786,
1967.
Esterman, B., Grid for Scoring Visual Fields. II -Perimeter. Arch. Ophth. 79:400-406, 1968.
Esterman B. Functional scoring of the binocular field. Ophthalmology;89(11):1226-34, 1982.
Gandolfo E, Zingirian M: A new proposal for classification and quantification of visual
disability. In: Mills RP, Heijl A (eds), Perimetry Update 1990/91, pp 545-549.
Amsterdam/Berkeley/Milano: Kugler & Ghedini, 1991.
NORMATIVA E RIFERIMENTI LEGISLATIVI IN MATERIA DI DISABILITA’
VISIVA NELL’ACCERTAMENTO D’INVALIDITA’
Piero Attilio Bergamo
Fra le menomazioni civili rientrano, la cecità civile, il sordomutismo e l’invalidità
civile, cioè quelle condizioni invalidanti non derivanti da cause di guerra, di servizio o
di lavoro.
La cecità civile viene definita in modo descrittivo, ma comunque codificato: cieco
assoluto e cieco con residuo visivo non superiore ad un ventesimo in entrambi gli occhi.
Sono considerati ciechi civili assoluti, le persone completamente prive della vista,
oppure con mera percezione della luce o del movimento della mano.
Sono considerati ciechi parziali, le persone con un residuo non superiore al totale di un
ventesimo in entrambi gli occhi, o nell’occhio migliore, anche con eventuale correzione.
Le minorazioni visive di minore entità possono invece rientrare fra le invalidità civili e
quindi percentualizzate.
L’accertamento delle minorazioni civili è effettuato da specifiche commissioni. operanti
presso ogni Azienda ASL, attraverso criteri diversi da quelli adottati per la
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valutazione dello stato di handicap ai sensi della legge del 5 febbraio 1992, n. 104 e
produce un verbale di certificazione diverso.
La legge del 3 aprile 2001, n. 138 ha indicato una nuova classificazione delle disabilità
visive che considera sia il residuo visivo che il residuo perimetrico binoculare. Ne
risulta una nuova distinzione: ciechi totali, parziali, ipovedenti gravi, medio-gravi e
lievi. Oltre all’acutezza visiva, la nuova disposizione tiene in considerazione anche il
campo visivo.
La nuova classificazione è di natura tecnico-scientifica e non modifica la vigente
normativa in materia di prestazioni economiche e sociali in campo assistenziale.
Parole chiave: cecità civile, ciechi totali, ciechi parziali
DIALOGO AL BUIO
Ambra Bertoni
La non visione, come qualsiasi altro handicap grave, presenta alcune caratteristiche
imprescindibili utili allo svolgimento di una quotidianità il più normale possibile.
L’attenzione, la concentrazione e la memoria sono fondamentali per un’attiva
partecipazione alla vita, arricchimento cognitivo, nonché la difesa personale.
Un breve intervento su questi importanti punti chiarirà la loro funzione.
FISIOLOGIA DELLA LETTURA
Chiara Olga Pierrottet
Un’alterata capacità visivo-funzionale può compromettere il normale meccanismo
della lettura, potendo determinare in alcuni casi l’abbandono di questa attività, parte
integrante della vita quotidiana, dall’età scolare fino all’età senile. Un’opportuna
conoscenza della fisiologia di questo processo è essenziale per poter individuare
l’elemento maggiormente compromesso durante la lettura onde pianificare il percorso
riabilitativo dei pazienti ipovedenti, sia in caso di ipovisione centrale che periferica.
Verranno esaminati i movimenti saccadici nella lettura, l’importanza dello span
percettivo, i vantaggi del preview benefit, l’utilità del campo visivo di lettura e le
metodiche riabilitative più idonee.
STRATEGIE RIABILITATIVE: MICROPERIMETRIA E METODO FRANCESE
Maurizio Licata
BACKGROUND
La riabilitazione del paziente ipovedente e’ di fondamentale importanza per il corretto
uso dell’ ausilio prescritto.
MATERIALI E METODI
Viene descritto come e con quali procedure si stabilizza la PRL.
Viene spiegata come si articola una seduta riabilitativa e le tecniche usate.
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CONCLUSIONI
Le linee guida essenziali vengono delineate e documentate con casi clinici.
RIABILITAZIONE E PLASTICITA’ CEREBRALE NELL’ADULTO
Wilda Cusati
La DMLE nel mondo occidentale è la principale causa di cecità legale o di ipovisione
nei pazienti con più di 55 anni, in tutto il mondo secondo stime recenti colpisce circa
30 milioni di persone.La DMLE ha un fortissimo impatto sul benessere psico-fisico
della popolazione geriatrica e delle loro famiglie, i pazienti affetti da tale patologia
soffrono della perdita della visione centrale cosa che limita fortemente molte attività
della vita quotidiana come guidare, leggere, cucinare o dedicarsi ad un hobby. Le
alterazioni della percezione visiva nella DMLE sono principalmente metamorfopsie,
caratterizzate da una percezione distorta dovuta alla deformazione della retina. Negli
stadi avanzati della patologia, la percezione visiva è ulteriormente affetta dallo
sviluppo di una lesione maculare e conseguentemente dall’uso esclusivo della retina
periferica. Sia nella forma atrofica che in quella essudativa, infatti, si crea uno
scotoma centrale che determina una disabilità visiva relativa a diverse attività quali il
riconoscimento dei volti, la capacità di leggere e scrivere, la percezione dello spazio etc.
ovviamente la perdita di tali abilità comporta per i pazienti affetti notevoli difficoltà
nello svolgimento delle attività quotidiane e spesso la perdita della propria autonomia.
Lo sviluppo di uno scotoma centrale genera una fissazione di tipo eccentrico, un’area
retinica preferenziale per la fissazione, in una zona esterna alla lesione. Ad oggi è
comunemente accettato e confermato da numerosissimi studi l’esistenza di tali regioni
definite come PRL (Preferred Retinal Loci). Un’altra alterazione visiva riscontrabile
nei pazienti affetti da DMLE è il fenomeno dell’affollamento (crowding) e del filling in,
l’alterazione spaziale nonché la sindrome di Charles-Bonnet.
Studi recenti hanno evidenziato i cambiamenti anatomici e funzionali che subisce la
retina affetta da DMLE, in particolare nelle regioni periferiche delle retine affette da
DMLE è stato riscontrata un’evidente gemmazione dendritica di neuroni bipolari
collegati ai bastoncelli. Ciò suggerisce che è possibile una plasticità rilevante perfino
in età avanzata nella retina umana.
I disturbi della funzionalità visiva nei soggetti maculopatici non interessano soltanto i
fotorecettori e i meccanismi retinici della visione. La lesione maculare porta ad una
riorganizzazione dell'insieme del sistema visivo di tutte le vie ottiche, dalla retina alla
corteccia cerebrale, che costituisce una unità funzionale unitaria. Sono interessati la
visione del movimento, che integra visione temporale e visione spaziale, senso spaziale
e visione dei colori. I meccanismi di controllo oculo-motore che utilizzano
l'informazione visiva sono anch'essi interessati e modificati. Fino a qualche decennio fa
si pensava che la corteccia non fosse suscettibile di mutamenti dopo il periodo critico.
Numerosi studi hanno evidenziato invece che la corteccia cerebrale è capace di
adattamento in caso di alterazioni sensoriali e particolarmente visive. L’analisi della
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corteccia visiva di pazienti affetti da degenerazione maculare ha evidenziato come vi
sia una riorganizzazione a livello corticale che spiegherebbe l’adozione di un PRL.
Queste evidenze sostengono la base neurofisiologica della riabilitazione visiva nelle
ipovisioni, attraverso l’uso di aree retiniche eccentriche. La plasticità corticale negli
adulti risulta oggi ampiamente dimostrata sebbene ancora numerosi siano i punti da
chiarire per giungere ad una perfetta comprensione dei meccanismi descritti. Ampia
letteratura riguarda inoltre il concetto di apprendimento percettivo legato alla
plasticità sinaptica negli umani adulti. L’apprendimento percettivo (perceptual
learning) è definito come una modifica di lungo termine nella percezione e nel
comportamento in seguito ad allenamento o esperienze sensoriali. L’apprendimento
percettivo si avvantaggia della plasticità cerebrale cioè la capacità del cervello durante
tutta la vita di modificare la propria organizzazione funzionale ed anatomica.
Sulla scorta di recentissimi studi che indicano in sistemi di apprendimento percettivo
un sistema riabilitativo in grado di migliorare le performance visive ed in particolare
quelle legate alla lettura, si è implementato nel nostro protocollo riabilitativo questi
sistemi. Molte restano le domande sulla validità degli strumenti attualmente a
disposizione ma sicuramente i risultati raggiunti e lo sviluppo degli studi in materia
consentiranno di migliorare i protocolli riabilitativi nell’ipovisione da DMLE.
AUSILI OTTICI, ELETTRONICI E INFORMATICI
Mariella Bana, Maurizio Licata, Nicolò Ceccarelli
BACKGROUND
I vari ausili quali fondamento dell’ ipovisione.
MATERIALI E METODI
Vengono descritte analiticamente, caratteristiche e proprietà dei vari ausilii. Nozioni
di illuminotecnica.
CONCLUSIONI
Le linee guida essenziali vengono delineate e documentate.
ANALISI DEI BISOGNI E FRUIBILITA’ DEGLI AIUTI: UN CONTRIBUTO
PSICOLOGICO ALLA RIABILITAZIONE DISCUSSIONE DI CASI CLINICI
Valentina Franchi, Marianna Agliardi
La malattia è un evento che suscita in chi lo vive diversi stati d’animo, come la
confusione, la paura, la rabbia, l’impotenza, la tristezza. Tali vissuti spesso incidono,
tra l’altro, sulle modalità con cui le persone affrontano e si occupano dalla loro
malattia, potendo anche influire sull’alleanza al percorso di cura.
Gli interventi di tipo riabilitativo, forse più di altre forme di cura, si interfacciano con
tali questioni, in quanto spesso prevedono tempi lunghi e obiettivi focalizzati; la
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compliance, quindi, frequentemente è subordinata alla possibilità che il paziente
venga aiutato a tollerare l’attesa e il limite.
L’analisi dei bisogni del paziente e l’aiuto psicologico in genere costituiscono, in questo
senso, un contributo alla fruibilità degli aiuti di tipo riabilitativo, oltre che
rappresentare un’opportunità nell’ottica di un maggiore benessere psichico.
LABORATORIO SENSORIALE: VEDERE CON LE MANI
Selene Carboni
Nell’ambito del progetto riabilitativo e di educazione alla tattilità fine di bambini non
vedenti ed ipovedenti sviluppato con successo dal Centro di Ipovisione e Riabilitazione
Funzionale e Visiva degli Ospedali Riuniti di Bergamo si inserisce, fra gli altri metodi,
l’arteterapia. Il progetto, realizzato grazie all’elargizione di una borsa di studio da
parte di Arlino Onlus (Associazione di Ricerca a Livello Infantile e Adolescenziale di
Natura Oculare), ha visto la creazione di un laboratorio di modellazione della creta che
possiede un alto valore didattico e pedagogico.
Le attività, che vengono proposte in chiave ludica considerata l’età dei bambini,
tengono conto del grado di disabilità visiva, delle condizioni psicomotorie, cognitive ed
emotive del bambino. Gli obiettivi che il laboratorio si prefigge sono molteplici:
sviluppare alcune prerogative del pensiero, legate all’uso delle mani e alle esperienze
concrete, non virtuali, in quanto l’applicazione manuale è utile per apprendere e
consolidare concetti prima considerati astratti; riconoscere forme semplici e il loro
significato; sviluppare le abilità di esplorazione, di manipolazione con l’esercizio dei
sensi residui, collegando quello che viene toccato ad una specifica terminologia per
esprimere qualità e sensazioni; favorire la coordinazione udito-mano e occhio-mano nel
caso di bambini ipovedenti; sviluppare la motricità fine e lo sviluppo della
bimanualità.
Durante le attività di laboratorio è stato importante creare un rapporto di reciproca
fiducia tra l’educatore ed il bambino, fondamentale per facilitare lo sviluppo delle sue
funzioni cognitive affinché il bambino con deficit visivo possa sviluppare concetti atti a
riconoscere determinate caratteristiche (come ad es. la forma, le proporzioni, lo spazio,
ecc.) ed imparare ad archiviarle, elaborarle e riutilizzarle nella quotidianità, unendo
cioè conoscenza ed esperienza.
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