Profilo tecnico del prodotto

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Profilo tecnico del prodotto
Rocatec
Sistema adesivo
Profilo tecnico del prodotto
Indice
1
Presentazione ....................................................................................................1
2
Introduzione ......................................................................................................1
2.1
2.2
2.3
2.4
3
3.1
3.2
3.3
4
4.1
4.2
5
5.1
5.2
5.3
5.4
Un po’ di storia.............................................................................................1
Informazioni generali......................................................................................2
Motivazione ..................................................................................................2
Indicazioni.....................................................................................................2
Cenni di chimica................................................................................................3
Panoramica generale .....................................................................................3
Meccanismo di adesione ...............................................................................4
Proprietà del materiale.................................................................................10
Composizione del prodotto .............................................................................12
Presentazione..............................................................................................12
Componenti................................................................................................12
Risultati dei test..............................................................................................13
Adesione al metallo .....................................................................................13
Adesione alla ceramica................................................................................14
Adesione a resine e compositi......................................................................16
Altri risultati di test.......................................................................................16
6
Sintesi..............................................................................................................18
7
Istruzioni per l’uso..........................................................................................19
7.1
7.2
7.3
Generale .....................................................................................................19
Sabbiatura ..................................................................................................19
Silanizzazione ..............................................................................................19
8
Tipi di confezioni.............................................................................................20
9
Bibliografia......................................................................................................21
1
Presentazione
Il metodo Rocatec è in uso dal 1989 nei paesi tedeschi. Oggi rappresenta lo stato dell’arte
nell’ambito della tecnologia di cementazione adesiva senza ritenzioni.
Il sistema dimostra la sua versatilità in un gran numero di indicazioni ed applicazioni,
illustrate da numerose fonti in letteratura.
Il sistema Rocatec permette di rivestire le superfici in metallo, resina e ceramica con uno
strato di adesivo silicatizzato che garantisce un’adesione alle resine duratura e senza
ritenzioni.
Di seguito è riportata una descrizione dettagliata del sistema unitamente alla dimostrazione
degli enormi successi clinici.
2
Introduzione
Nel nuovo millennio, il sistema Rocatec non rappresenta più un prodotto innovativo, ma
stabilisce lo standard nell’ambito della moderna tecnologia adesiva dentale.
Nei paesi tedeschi il prodotto è molto popolare, non solo per la sua affidabilità nel
permettere l’adesione del metallo alle resine senza la formazione di fessure marginali.
L’eliminazione della necessità di macroritenzioni e la semplicità del sistema sono di regola
motivi sufficienti per promuovere Rocatec a livello internazionale e confermarlo come
prodotto allo stato dell’arte.
2.1 Un po’ di storia
Il sistema è stato introdotto sul mercato tedesco nel 1989. Allora era il secondo metodo
dopo Silicoater (Kulzer) a fare uso della silicatizzazione dei metalli per ottenere una
corretta adesione alle resine. I vantaggi del sistema Rocatec rispetto alla classica
procedura impiegata in Silicoater erano rappresentati dalla produzione dello strato di
silicato senza l’uso di calore e dalla possibilità di controllare visivamente il metallo.
Inizialmente, 3M ESPE offriva al cliente un modulo di sabbiatura a 3 camere e due tipi di
sabbia. L’attuale Rocatector delta presenta diverse caratteristiche ottimizzate, maggiore
affidabilità e semplicità di funzionamento. Da diversi anni è stato aggiunto un tipo di sabbia
più fine.
Di recente la gamma di prodotti è stata ulteriormente ampliata con Rocatec junior, un
modulo per sabbiatura a camera singola.
1
2.2 Informazioni generali
Per un certo periodo di tempo, 3M ESPE è stata rappresentata con successo sul mercato
dei prodotti per laboratorio dal composito per restauro indiretto fotopolimerizzabile Visio
Gem e dal sistema adesivo Rocatec come complemento ideale per questo composito
microriempito. Nel 1997 3M ESPE ha introdotto sul mercato il materiale di rivestimento
per ponti e corone Sinfony, un composito con particelle ultrafini, anch’esso perfettamente
abbinabile al sistema Rocatec.
Nelle istruzioni per l’uso dei propri prodotti, altri produttori di materiali resinosi per restauro
indiretto indicano il sistema Rocatec come metodo idoneo per l’adesione dei propri
compositi resinosi al metallo.
Le informazioni chimiche sul sistema tribochimico Rocatec sono illustrate dettagliatamente
di seguito.
2.3 Motivazione
3M ESPE è riuscita a creare un sistema adesivo universale per il mercato dentale più di
dieci anni or sono. Le nuove tecnologie concorrenziali spesso hanno dimostrato che lo
standard stabilito dal sistema Rocatec resta insuperato.
2.4 Indicazioni
La gamma di indicazioni è ampia quanto la volontà di creare un legame tra due
componenti dentali, indipendentemente dal fatto che si tratti di resine, metallo o ceramica.
Di seguito è riportato un elenco di possibili applicazioni:
•
Rivestimento di corone e ponti
•
Rivestimento di elementi secondari (ad esempio, elementi telescopici e di attacco)
•
Protesi fuse (adesione tra fusione e resina)
•
Rivestimento di aree articolate di fusioni o bande
•
Sovrastrutture in implantologia
•
Protesi elettrodeposte
•
Riparazione di rivestimenti in ceramica o in composito
•
Adesione di ponti adesivi
•
Caratterizzazione di denti preformati in resina o in ceramica
•
Adesione di denti in ceramica a protesi in plastica
2
•
Base di attacco per la cementazione di elementi in ceramica integrale, inlay ed onlay,
faccette e bande ortodontiche
•
Attacchi e supporti protesici
Tutti i metalli, le leghe, l’oro elettrodeposto ed in particolar modo il titanio sono indicati
come substrati (vedere la resistenza dell’adesione più avanti).
Tutti i tipi di ceramica disponibili sul mercato possono essere rivestiti, anche l’ossido di
zirconio.
Tutte le resine rigide (ad esempio, il PMMA, le resine epossidiche) e i compositi possono
essere rivestiti con uno strato adesivo di silicato, ma non le cere, gli elastomeri (perché
troppo morbidi) o i denti naturali (perché la loro percentuale d’acqua è troppo elevata).
3
Cenni di chimica
3.1 Panoramica generale
Rocatec è un sistema tribochimico per la silicatizzazione di superfici. La tribochimica
prevede la creazione di legami chimici mediante l’applicazione di energia meccanica.
Questa produzione di energia può avvenire tramite sfregamento, smerigliatura o sabbiatura
senza l’impiego di calore o luce, come nel caso delle normali reazioni chimiche.
Per questo motivo, il sistema Rocatec può anche essere definito sistema di silicatizzazione
a freddo, poiché l’energia meccanica viene trasferita al substrato sotto forma di energia
cinetica, e la silicatizzazione avviene a livello macroscopico senza variazioni di
temperatura.
Il sistema Rocatec si compone di:
un modulo soffiatore (Rocatector delta o Rocatec junior),
sabbia microsabbiatrice Rocatec Pre (per la pulizia e l’attivazione della superficie),
sabbia di rivestimento Rocatec Plus o Rocatec Soft, e
una soluzione a base di silano 3M ESPE Sil (primer per resina).
3
3.2 Meccanismo di adesione
Innanzitutto, la superficie da rivestire viene pulita sabbiandola con sabbia all’ossido
d’alluminio da 110 µm (ossido d’alluminio iperpuro, Rocatec Pre), quindi irruvidita. Ciò
permette di attivare la superficie, creando una ruvidità superficiale uniforme, ideale per
garantire l’ancoraggio microritentivo della resina.
Figura 1: Immagine al SEM di una superficie in oro sabbiata (con Rocatec Pre, 110 µm),
ingrandimento 1000 x.
4
Figura 2: Microsabbiatura con Rocatec Pre: 1. L’ossido d’alluminio da 110 µm viene
soffiato sulla superficie per pulirla. 2. Sulla superficie si crea una ruvidità microritentiva. 3.
L’ossido d’alluminio lascia la superficie pulita e attivata.
Questa operazione è fatta seguire dal rivestimento tribochimico della superficie
microsabbiata con ossido d’alluminio modificato con silice (Rocatec Plus o Rocatec Soft).
La sabbia sopra citata (Pre) viene rivestita con un sottile strato di SiO 2 (silice o biossido di
silicio) (ossido d’alluminio da 110 µm o 30 µm + SiO2 = Rocatec Plus o Rocatec Soft).
Oltre a ceramizzare la superficie, l’impatto delle particelle produce anche un certo grado
di abrasione. Per i substrati altamente sensibili all’abrasione (ad esempio, i bordi di metalli
elettrodeposti), è quindi consigliabile utilizzare la sabbia con grana da 30 µm (Rocatec
Soft), perché è meno abrasiva ma produce la stessa resistenza dell’adesione (Pfeiffer,
1993). Diversamente dalla classica sabbia Rocatec Plus, in Rocatec Soft la grana media
dell’ossido d’alluminio veicolante è stata ridotta da 110 µm a 30 µm.
La ceramizzazione della superficie sabbiata ha luogo quando quest’ultima viene colpita dai
grani. Ciò significa che, a livello locale, si generano temperature elevate per il
trasferimento di impulsi ed energia (ma solo localmente: le misurazioni macroscopiche non
mostrano alcuna produzione di calore). A livello atomico e molecolare, le superfici
interessate del substrato e della grana vengono eccitate al punto da portare alla
formazione di un cosiddetto triboplasma.
La superficie viene impregnata di SiO 2 fino ad una profondità di 15 µm e
contemporaneamente l’SiO 2 si fonde sulla superficie formando delle isole (vedere le
Figure 4 e 6). L’alto livello d’energia richiesto si crea tramite accelerazione dei grani fino
ad una velocità massima di 1000 km/h, grazie alla geometria dell’ugello di soffiatura e ad
una pressione di sabbiatura di almeno 2,8 bar.
5
Figura 3: Ceramizzazione con Rocatec Plus: 1. L’ossido d’alluminio rivestito da 110 µm
viene soffiato sulla superficie irruvidita. 2. Sulla superficie si crea un triboplasma a livello
microscopico. 3. L’ossido d’alluminio, rivestito solo parzialmente dopo la ceramizzazione,
lascia la superficie ora parzialmente rivestita con SiO 2.
Figura 4: Immagine al SEM di una superficie in oro sabbiata (Rocatec Pre, 110 µm),
ingrandimento 1000x, dopo il rivestimento con Rocatec Plus (110 µm).
6
Figure 5 e 6: Immagini al SEM di una superficie in oro sabbiata (Rocatec Pre, 110 µm),
ingrandimento 1000x, prima e dopo il rivestimento con Rocatec Plus (110 µm).
Figure 7 e 8: Immagini al SEM di una superficie in ceramica sabbiata (Vita VMK) dopo
microsabbiatura (Rocatec Pre, 110 µm) [Figura 7] e dopo il rivestimento (Rocatec Plus)
[Figura 8], ingrandimento 1000x.
7
Figura 9: Immagine al SEM di una
superficie in ceramica (Vita VMK),
ingrandimento 60000x, dopo il
rivestimento con Rocatec Plus (110
µm). I depositi di SiO 2 a forma di
isola sono chiaramente distinguibili.
Figure 10 e 11: Immagine al SEM si una superficie in resina sabbiata (Bioplus-Zahn,
Detrey) dopo microsabbiatura (Rocatec Pre, 110 µm) [Figura 10] e dopo il rivestimento
(Rocatec Plus) [Figura 11], ingrandimento 1000x.
8
Le superfici rivestite devono essere condizionate per poter creare un legame con la resina.
La fase successiva consiste nella silanizzazione con 3M ESPE Sil. Solo così è possibile
creare un legame chimico tra la superficie silicatizzata inorganica e la resina organica.
La resina può essere una resina di rivestimento, un opacizzante o un qualsiasi sistema a
base di monomeri metacrilati (MMA, Bis-GMA, ecc.).
L’ancoraggio risultante corrisponde approssimativamente al legame chimico dei riempitivi
silanizzati dei compositi.
L’unione di un legame chimico tra elementi organici e inorganici può essere ottenuta solo
per mezzo di una molecola speciale, ossia una molecola duale in grado di reagire con la
superficie silicatizzata su un’estremità e con i gruppi di metacrilato (legame doppio)
sull’altra.
O
RO
Si
OH
RO
OH
RO
C
O
Si
Superficie di SiO2
O
RO
H
RO
OH
RO
C
O
Si
OH
C H2
O
RO
H
C
C H3
H
O
CH2
C H3
H
O
C
RO
C
Si
RO
O
C
C H2
CH3
Figura 12: Le molecole di silano (a destra) si avvicinano alla superficie inorganica
ricoperta di gruppi idrossido e molecole d’acqua.
Il silano utilizzato in 3M ESPE Sil è caratterizzato da due estremità molecolari con polarità
differente. I gruppi alcossilici dell’elemento silanolo (sull’estremità di sinistra della
molecola di silano, Figura 12: (RO)3Si-) creano un legame chimico con la superficie
silicatizzata.
9
O
Superficie di SiO2
Si
O
C
C
O
Si
O
O
O
C
O
O
O
C
O
Si
C H3
C
O
Si
C H2
C H2
C H3
C
C H2
C H3
Figura 13: Le molecole di silano creano un legame chimico con il componente SiO 2 della
superficie rivestita.
A questo punto, i gruppi di metacrilato (a destra del silano) possono copolimerizzarsi con i
monomeri della resina. In tal modo si crea infine il legame chimico tra il substrato (ad
esempio, il metallo) e la resina.
3.3 Proprietà del materiale
Uno dei principali vantaggi del sistema è rappresentato dal controllo visivo del processo di
rivestimento. Lo strato di silicato applicato provoca l’annerimento delle superfici in
metallo. Il tecnico può quindi vedere immediatamente la buona riuscita della
ceramizzazione. Naturalmente, ciò non è possibile nel caso di superfici in ceramica o in
resina.
10
Figura 14: Superficie in metallo dopo microsabbiatura con Rocatec Pre (a sinistra) e
dopo silicatizzazione con Rocatec Plus (a destra). Si può vedere chiaramente
l’annerimento del metallo dopo l’applicazione dello strato di ceramica.
Un altro vantaggio importante è rappresentato dalla silicatizzazione a freddo che permette
di evitare gli stress termici all’interno della struttura in metallo, e quindi il rischio di
deformazione. Quest’ultima può verificarsi con i metodi di silicatizzazione termica anche in
strutture fuse senza la formazione di stress.
Analogamente alla tecnologia dei riempitivi dei compositi, la tecnologia di cementazione
adesiva senza ritenzioni è stata applicata con successo per molti anni, grazie alla
formazione di uno strato intermedio silicatizzato in grado di creare un legame chimico con
la resina. Durante questo periodo di utilizzo, questa tecnologia si è dimostrata
estremamente duratura a lungo termine e insensibile all’idrolisi.
11
4
Composizione del prodotto
4.1 Presentazione
Il sistema Rocatec si compone dei moduli di rivestimento Rocatector delta o Rocatec
junior, delle polveri per sabbiatura Rocatec Pre, Rocatec Plus e Rocatec Soft, nonché
della soluzione a base di silano 3M ESPE Sil.
Figure 15 e 16: Rocatector delta (a sinistra) e Rocatec junior (a destra), ognuno con le
polveri per sabbiatura.
4.2 Componenti
Rocatec Pre:
Ossido d’alluminio iperpuro da 110 µm
Rocatec Plus:
Ossido d’alluminio iperpuro da 110 µm
modificato con silice (SiO 2)
Rocatec Soft:
Ossido d’alluminio iperpuro da 30 µm
modificato con silice (SiO 2)
3M ESPE Sil:
Soluzione di silano in etanolo
12
5
Risultati dei test
Di seguito è riportata una panoramica riguardante una selezione di un gran numero di dati
interni ed esterni che dimostrano il carattere universale, l’affidabilità e la lunga durata del
sistema Rocatec.
Molti dei risultati e parametri dei diversi istituti in cui sono stati eseguiti i test non sono
confrontabili tra loro, per via delle diverse configurazioni utilizzate. Tuttavia, le
classificazioni all’interno di un gruppo sottoposto a test sono sempre rappresentative, e
generalmente corrispondono a quelle di altri studi.
5.1 Adesione al metallo
Il grafico che segue illustra la resistenza dell’adesione di Sinfony a vari tipi di leghe dopo
trattamento preliminare con Rocatec, rilevata mediante test di resistenza alla trazione
dell’adesione e test di resistenza al taglio dell’adesione (in conformità con la norma ISO
10477), ciascuno dopo esposizione all’acqua e ciclo termico.
Diversamente da tutte le altre misurazione effettuate con l’uso di Rocatec Plus, l’oro
elettrodeposto è stato rivestito con Rocatec Soft.
Resistenza dell’adesione Sinfony / Rocatec
50
40
30
MPa
20
10
0
Pd-Ag Co-Cr
Resistenza alla traz.
Resistenza al taglio
31
32
31
41
Ti
36
45
Oro
Oro
elettrod. >%*
21
27
30
33
Oro
<%**
29
(* in alta percentuale - ** in bassa percentuale)
Figura 17: Resistenza dell’adesione di Sinfony a leghe differenti dopo rivestimento con
Rocatec.
Nel 1998, il team di Regensburg guidato da Behr e Rosentritt ha dimostrato la resistenza
all’idrolisi e l’adesione a lungo termine del sistema Rocatec. Le indagini sono state
condotte con il prodotto predecessore di Sinfony, Visio Gem.
13
Resistenza al taglio dell'adesione dopo esposizione
all'acqua (per 150 giorni)
20
18
16
14
12
MPa 10
8
6
4
2
0
Silicoater /
Dentacolor
ROCATEC /
Visio Gem
Kevloc /
Artglass
Siloc /
Artglass
Titanio
16
20
7
8
Co-Cr-Mo
15
17
5
10
Oro-Platino
12
17
7
9
Figura 18: Resistenza dell’adesione di resine per restauro indiretto a vari tipi di leghe
dopo 150 giorni di esposizione all’acqua (Hindelang e coll., 1998).
5.2 Adesione alla ceramica
L’adesione della resina alla ceramica senza silanizzazione, ma dopo sabbiatura preliminare
(con ossido d’alluminio), è inadeguata. La successiva silanizzazione permette di creare un
legame tra il silano e le molecole di biossido di silicio della superficie. Tale legame, tuttavia,
può quasi raddoppiarsi con l’applicazione di un rivestimento ceramizzante con Rocatec
Plus.
Il diagramma che segue dimostra l’idoneità di Rocatec nel trattamento preliminare della
ceramica per l’adesione delle resine e confronta l’adesione con i valori corrispondenti per
l’oro.
14
Resistenza alla trazione dell'adesione dopo esposizione
all'acqua e ciclo termico
15
10
MPa
5
0
InCeram
Vita VMK
Oro
PRE
3
0
3
PRE + SIL
8
9
3
PRE + PLUS + SIL
14
13
13
Figura 19: Adesione di Sinfony alla ceramica a confronto con l’oro, dopo vari trattamenti
preliminari con Rocatec.
Risultati simili sono stati ottenuti da un team di Colonia/Marmara, che ha analizzato
l’influenza di vari trattamenti preliminari di InCeram sull’adesione di vari tipi di cemento.
Anche in questo caso, Rocatec ha dimostrato la maggiore validità del rivestimento
tribochimico, poiché ha permesso di ottenere valori di resistenza dell’adesione
notevolmente superiori con tutti i tipi di cemento.
Resistenza al taglio dell'adesione di InCeram dopo
ciclo termico
50
40
MPa
30
20
10
0
Panavi Varioli
a 21
nk
Sono
Cem
Dyract
Cem
Acido fluoridrico
10,6
2,4
2,6
6,6
Ossido d'alluminio da
110 µm
25,3
5,6
3,6
19,9
ROCATEC
42,2
48,4
42,1
27,2
Figura 20: Adesione dei cementi alla ceramica dopo vari trattamenti preliminari.
15
5.3 Adesione a resine e compositi
Anche in questo caso, come precedentemente illustrato per la ceramica, un ancoraggio
puramente microritentivo della resina alla resina (o al composito) non è in grado di
produrre un’adesione adeguata dopo la sabbiatura. Anche qui, la silanizzazione provoca un
notevole aumento dell’adesione, ma i valori ottimali si ottengono solo dopo il rivestimento
tribochimico.
Resistenza alla trazione dell'adesione dopo esposizione
all'acqua e ciclo termico
15
10
MPa
5
0
Bioplus
PRE
2
PRE + SIL
4
PRE + PLUS + SIL
9
Vitapan
SR Vivodent
11
9
Figura 21: Adesione di Sinfony a denti acrilici, in un caso dopo vari trattamenti preliminari
con Rocatec.
5.4 Altri risultati di test
Una citazione particolare meritano il successo clinico e il comportamento a lungo termine
dell’adesione creata con il sistema Rocatec. Innanzitutto, la resistenza dell’adesione
superficiale non condizionata dal tempo del rivestimento tribochimico è straordinaria. In
media, i valori di seguito indicati sono quasi identici ai valori iniziali, persino dopo due anni.
16
Resistenza alla trazione dell'adesione a lungo termine
2 anni
1 anno
6 mesi
3 mesi
1 mese
composito
oro
iniziale
14
12
10
8
MPa
6
4
2
0
Figura 22: Adesione di Visio Gem / Rocatec ad oro, nichel-cromo, ceramica e denti
acrilici dopo ciclo termico ed esposizione all’acqua.
In uno studio clinico pubblicato nel 1994, Mayer ha riportato i dati a 3 anni riguardanti 120
rivestimenti con l’uso di Visio Gem. Egli non ha rilevato la presenza di fessure marginali e
scolorimento di Visio Gem. Solo nel 6% dei casi è stata rilevata una leggera abrasione, e
solo nel 10% dei casi si è osservato uno sfaldamento di lieve entità sul margine cervicale.
In nessuno dei casi questi fenomeni sono stati causa di lagnanze e, abbastanza spesso, il
paziente non li aveva nemmeno notati. In nessuno dei casi è stato necessario eseguire
nuovamente il rivestimento.
In uno studio in vivo (1998), Kern e Strub hanno dimostrato che il legame adesivo tra i
ponti in ossido d’alluminio infiltrato con vetro e i denti naturali con l’uso di Rocatec è
ancora stabile, persino dopo 5 anni.
Su Quintessence International (Özcan, 1998) è riportata una panoramica della letteratura
concernente gli studi sui sistemi adesivi per metallo, ceramica e resina.
17
6
Sintesi
Il sistema adesivo senza ritenzioni Rocatec, con il controllo visivo del condizionamento
superficiale, garantisce stabilità elevata e adesione di lunga durata senza la formazione di
fessure marginali, indipendentemente dal tipo di substrato.
Di seguito sono nuovamente riportate le caratteristiche principali del sistema Rocatec:
•
Controllo visivo del condizionamento superficiale
•
Rapidità, facilità e precisione di rivestimento
•
Facilità di riparazione
•
Assenza di ritenzioni meccaniche
•
Resistenza dell’adesione elevata e compatibile
•
Assenza di stress termici sulla struttura in metallo
•
Sistema adesivo collaudato senza la formazione di fessure marginali
•
Adesione affidabile a metallo, ceramica e resina
18
7
Istruzioni per l’uso
7.1 Generale
Tutte le superfici da trattare devono essere pulite e asciutte. L’umidità e i residui d’olio
producono un livello di adesione insufficiente. Ciò è particolarmente importante per quanto
riguarda l’olio “invisibile” e le sorgenti d’acqua, ad esempio quella di alimentazione d’aria
compressa del modulo di sabbiatura.
7.2 Sabbiatura
La pressione di sabbiatura deve essere di 2,8 bar per garantire un livello
sufficientemente alto d’energia per la creazione del triboplasma.
Direzione di sabbiatura: la superficie deve essere sabbiata ad angolo retto da una
distanza di 1 cm.
Tempo di sabbiatura: il tempo necessario per il rivestimento è di circa 15 secondi per
ogni elemento (circa 1 cm2).
Materiale di sabbiatura: per elementi sottili (ad esempio, margini sottili in oro) che
possono piegarsi o abradersi eccessivamente con l’uso della sabbia da 110 µm (Rocatec
Plus), è preferibile utilizzare la sabbia da 30 µm Rocatec Soft. L’unico inconveniente della
sabbia più sottile è la maggiore produzione di polvere.
7.3 Silanizzazione
La soluzione a base di silano deve asciugarsi adeguatamente dopo l’applicazione;
diversamente, le molecole di solvente vengono incorporate nello strato adesivo resinoso,
indebolendolo. Idealmente, occorre attendere 5 minuti. Durante questo intervallo è
necessario evitare di contaminare la superficie silanizzata con eventuali impurità; anche in
questo caso, il grado di umidità è particolarmente importante.
19
8
Tipi di confezioni
Sistema ROCATEC
Tipi di confezioni
Codice
Rocatector Delta modulo a 3 camere
77000
Rocatector Delta modulo a 2 camere
77010
Confezione accessori
Rocatec Pre da 3000 g, Rocatec Plus da 3000 g
2 flaconi ESPE Sil da 8 ml cad., 3 spazzole
68370
Unità di spedizione
3 Rocatec Pre da 3000 g cad.
68360
3 Rocatec Plus da 3000 g cad.
68350
3 Rocatec Soft da 3000 g cad.
68340
Confezioni singole
1 flacone ESPE Sil da 8 ml
5 spazzole Rocatec
68300
71320
Accessori
1 modulo estrattore
1 modulo sabbiatore
5 pannelli in vetro
68280
68270
68260
Rocatec junior
Tipo di confezione
Codice
Rocatec junior Set
Modulo soffiatore Rocatec junior
3 unità di spedizione Rocatec Plus da 3000 g cad.
77030
20
1 flacone 3M ESPE Sil da 8 ml
9
Bibliografia
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„Die totale Prothese. Wunschtraum oder Fata Morgana?“, Sonderdrduck, dental-labor,
XLI, N. 1, 1993.
M. Hundt
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N. 12/92, 2/93, 3/93.
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„Neue Verfahren für den Kunststoff-Metall-Verbund“, Schweizer Monatsschrift
Zahnmedizin, Vol. 102, 13, 1992.
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„Zur Verbundfestigkeit des Rocatec-Systems“, dental-labor, N. 2, 1990.
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„Teleskopkronen im Frontzahnbereich. Von der Präparation bis zur Verblendung unter
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EPA/DGZPW Tübingen 1996, Abstract N. 125.
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„Bonding to glass infiltrated alumina ceramic: Adhesive methods and their durability“, The
Journal of Prosthetic Dentistry, 3, Vol. 73, 3/95.
K.B. May, J. Fox, M. E. Razzoog, B.R. Lang
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