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SNAPSHOT WINE MONITOR
TOPICS
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M E RCA TO I T AL IA Ven di te d i v ino ne lla G D O
g en -o t t 2 01 5
I M PO R T M E RCA T I E S T E RI C IN A no v 20 1 5
TA SS I D I C A MB IO d o lla ro C an ad a/ e u ro e
r ublo Ru s si a / e u ro
SPO T LI G H T D EL ME S E 201 5: l ’ expo r t i ta li an o
se co ndo le s ti me W in e M o n ito r
GO O GL E T RE N D DE L M ES E I vi ni ro s é n el
mo n do : fo cu s U SA e U K
GENNAIO 2016
NEWS
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#1 – Ve ro n a, 30 g e n na io 20 16 , D en i s P an ti ni
pa r te cip a ad A nt ep ri m a A ma ro ne 2 0 12
MKT IT ALIA VENDITE & PREZZI NELLA GDO
IMPORT MERCATI ESTERI CINA nov2015
I dati del periodo gen-ott 2015 confermano la ripresa delle
vendite di vino nella GDO italiana (discount esclusi).
Crescono i vini bianchi (+2,3% a volume), i rossi appaiono
stabili (+0,8% a valore e -0,1% a volume), calano i rosati (1,4% a volume). Ancora in aumento le vendite di frizzanti
(circa +2,5% a valore e volume) che trainano i consumi. Al
contrario, il canale discount registra performance
negative per tutte le categorie di prodotto con un risultato
complessivo di -2,9% e -2% a valore e volume.
Continuano a crescere le vendite di vino in Cina nonostante
il rallentamento dell’economia. I dati semi-definitivi per il
2015 mostrano un incremento delle importazioni pari al
+59% e +45% in quantità e valore. Buone le performance
di Australia e Cile che, grazie anche ai recenti accordi
commerciali bilaterali con la Cina, registrano incrementi
dei volumi importati superiori al 70%. Più modesta la
crescita dell’import di vini italiani (+16% e +13% in valore e
volume). In crescita tutte le tipologie di vino esclusi gli
spumanti che, diversamente da quanto accade nel resto
del mondo, hanno visto ridursi le importazioni. Read more
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IL DATO DEL MESE TASSI DI CAMBIO
Proseguiamo il monitoraggio del trend dei tassi di cambio
euro sulle valute di due importanti mercati che continuano
a subire l’influenza dei prezzi del petrolio. La forte
dipendenza
delle
monete
canadese
e
russa
dall’andamento di questa materia prima continua a
indebolire il valore di queste valute, influenzando
direttamente le importazioni di beni (tra cui anche vino) da
parte di questi Paesi.
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SPOTLIGHT
2 015:
L’ EXPORT
ITALIANO
SECONDO LE STIME WINE MONITOR
GOOGLE TREND DEL MESE I VINI ROSÉ NEL
MONDO: FOCUS USA & UK
Le stime Wine Monitor sull’export di vino italiano per il
2015 evidenziano una crescita nei valori di circa il 6%,
permettendo in tal modo di arrivare a chiudere l’anno con
un nuovo record: 5,4 miliardi di euro contro i 5,1 dell’anno
passato. Un sostegno non indifferente arriva anche dal
rafforzamento del dollaro e della sterlina inglese che
hanno così permesso ai nostri produttori non solo di
essere più competitivi sui due principali mercati mondiali
di importazione, ma anche di garantirsi una plusvalenza
dal tasso di cambio. Per quanto riguarda invece le
quantità, anche in ragione di una minor disponibilità di
prodotto (la vendemmia 2014 non è stata tra le più
generose degli ultimi tempi), i volumi di vino esportati nel
2015 risultano inferiori a quelli dell’anno precedente,
attestandosi poco sopra ai 20 milioni di ettolitri. La
crescita nell’export 2015 risulta trainata soprattutto dagli
spumanti, le cui vendite oltre frontiera aumentano sia sul
fronte dei valori che dei volumi per oltre il 15%. Sotto tono
invece l’esportazione dei vini fermi imbottigliati – 75%
dell’export totale – mentre risulta in netto calo quella
dello sfuso.
I vini rosati storicamente rappresentano una fetta del
mercato molto ridotta (si parla circa del 10% dell’output di
vino globale), limitata a specifiche regioni di produzione e
destinata a particolari fasce di consumatori. Negli ultimi
anni tuttavia, l’interesse nei confronti di questa categoria
di vini è cresciuto sensibilmente e di pari passo è
incrementata la gamma di prodotti, il numero di imprese
produttrici e la qualità media.
Analizzando i vini sparkling, oltre l’85% di quelli esportati
nel mondo proviene da Italia, Francia e Spagna. Nel 2014,
questi tre paesi hanno venduto congiuntamente oltre i
propri confini più di 5,7 milioni di ettolitri di spumanti per
un controvalore di 3,9 miliardi di euro. Le stime Wine
Monitor sull’export 2015 indicano una crescita congiunta
rispetto al 2014 dell’8% in volume e del 15% in valore per
gli spumanti dei 3 top exporter mondiali, con aumenti più
elevati per i prodotti italiani che passano da 840 milioni di
euro a circa 990 milioni di valore all’export. Circa l’80% dei
quantitativi esportati dall’Italia fa riferimento a spumanti
Dop, al cui interno il ruolo di attore protagonista spetta al
Prosecco che poi rappresenta il vero artefice di questo
sorpasso ai danni dei francesi. Ha invece sofferto l’Asti
che, al contrario, dal 2009 ad oggi è calato nei volumi
venduti oltre frontiera di oltre il 30%. I mercati dove il
Prosecco sta conoscendo un vero e proprio boom sono:
UK, USA, Svizzera, Canada e paesi Scandinavi mentre l’Asti
sta subendo una riduzione delle vendite soprattutto in
Russia, Germania, USA e Giappone.
www.winemonitor.it
Il grafico sul numero di ricerche riguardanti il termine
“Rosé” mostra infatti in maniera chiara come, a partire dal
2009, si sia verificato un significativo incremento nelle
ricerche di questo termine a livello globale; le ricerche su
Google sono infatti più che raddoppiate in questo lasso di
tempo. Per quanto riguarda i Paesi in cui si registrano i
maggiori volumi di ricerca, la Svezia si posiziona al primo
posto seguita da Francia, Regno Unito, Norvegia e
Giappone.
Il grafico rappresenta il volume di ricerca del termine sul motore
di ricerca Google normalizzato sul valore più elevato registrato
tra i tre mercati nel periodo di riferimento.
Le tipologie di ricerche più correlate al termine “rosé”
permettono di comprendere a cosa gli utenti-consumatori
associano questo termine collegato al vino; nello specifico
sono stati presi in esame USA e UK. Le ricerche correlate
cresciute maggiormente tra 2009 e 2016 variano tra i 2
Paesi:
•USA: attenzione nei confronti di alcuni brand “stranieri”
come Belaire, Stella e Moet nonché di sotto-categorie
come il moscato
•UK: legame vino-calorie, interesse verso prezzo, vinovitigno/tipologia, vino-catena di distribuzione;
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