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SERIOUS MACHINERY Novembre 2011 Numero 19 LA RIVISTA OFFERTA DA CHALLENGER P10-11 25 anni sui cingoli! Sfida nell’Antartico – P4-5 L’Italia arriva a quota cinquecento – P12 TerraGator gestisce i gasdotti – P6 Prevenire la compattazione del suolo – P8-9 2 www.challenger-ag.com Crescita sulla giusta traiettoria SERIOUS MACHINERY In questo numero Aumento di produttività grazie all’MT865 3 Sfida sul ghiaccio 4-5 I TerraGator impegnati nella manutenzione degli oleodotti 6-7 Lancio VIP per macchine usate Gestione del suolo: i vantaggi dei cingoli I cingoli Challenger festeggiano le nozze d’argento 8-9 10-11 Agritechnica, la fiera europea per le attrezzature agricole organizzata a novembre in Germania, evidenzia trend estremamente positivi per i macchinari agricoli e continuerà a favorire la crescita. Le riserve alimentari sono in calo, i costi delle materie prime sono al di sotto dei livelli storici, i carburanti biologici continuano ad incrementare il consumo di cereali, la popolazione è in aumento e le diete alimentari in fase di evoluzione: tutti questi fattori favoriscono investimenti a lungo termine nel settore delle attrezzature agricole. Challenger offre un’ampia gamma di prestigiosi prodotti e si serve delle risorse globali della casa madre AGCO per garantire alla clientela servizi e assistenza eccellenti. Nell’ambito del gruppo AGCO, Challenger è un marchio globale di prima qualità operante nel settore macchinari e mirante a soddisfare le esigenze di produttori professionali e commerciali a cui si deve il 75% della produzione agricola mondiale. Le attrezzature Challenger garantiscono: • Tecnologia innovativa 500° anniversario dei trattori in Italia 12 Stabilimenti produttivi nel mondo 13 • Produzione, prestazioni ed efficienza elevate • Qualità, durata e affidabilità senza paragoni • Livello di assistenza tra i migliori del settore • Elevatissimi livelli di soddisfazione della clientela Con l’MT765C un risparmio di manodopera e carburante 14-15 Concessionari in primo piano 16-17 Nuovo ruolo per Attrezzature per applicazioni Tour di dimostrazioni del RoGator 18 Novità – Responsabile delle vendite in Francia; modelli in scala; appuntamento a cena; convenzione partner 19 I guardiani del suolo 20 © AGCO Limited 2011 Un numero sempre crescente di aziende agricole si sta rivolgendo a Challenger per procurarsi le soluzioni più recenti in materia di trazione. Secondo le previsioni, nel 2011 le vendite totalizzate dal marchio in Europa, Africa e Medio Oriente dovrebbero registrare un incremento di circa il 40% rispetto all’anno precedente. Ci auguriamo che quest’ultimo numero di Serious Machinery sia di vostro gradimento e non vediamo l’ora di dare il benvenuto ai visitatori al nostro stand di Agritechnica. Il Team Challenger Il marchio Challenger di AGCO produce un’ampia gamma di macchinari agricoli ad elevate prestazioni e specifiche avanzate per il settore agricolo e per i contoterzisti professionisti. Tra i prodotti, trattori cingolati, attrezzature per applicazioni, trattori gommati, mietitrebbiae imballatrici. The Editor Serious Machinery AGCO Netherlands B.V. Horsterweg 66a 5971 NG Grubbenvorst Paesi Bassi Se preferisci ricevere Serious Machinery regolarmente via e-mail, collegarsi al sito Web riportato sopra e seguire le istruzioni di abbonamento. Email: [email protected] Sito Web: www.challenger-ag.com www.challenger-ag.com “Lavoriamo con l’MT865 ormai da sette anni, mentre il RoGator è arrivato nel luglio 2011,” spiega Udo Uhlich, che gestisce l’attività aziendale. “Il trattore cingolato è il veicolo che fornisce l’efficienza più elevata in assoluto.” Agricola Landwirtschaft è un’azienda in continuo movimento. Di recente, Uhlich si è dedicato alla costruzione di un nuovo impianto per biogas, di capannoni per il bestiame e di una nuova struttura di essiccazione del frumento. Grazie all’acquisizione di un’azienda agricola confinante, inoltre, il gestore di Agricola Landwirtschaft sta dando impulso anche alla coltivazione del luppolo e ha da poco acquistato una nuova trebbiatrice per luppolo. Tra i progetti futuri, poi, si scorge all’orizzonte un altro impianto per biogas: di qui la necessità di acquisire l’applicatore TerraGator 8333, in modo da poter effettuare l’elaborazione del substrato e lo spandimento da entrambi gli impianti. In possesso di una mandria di bestiame da latte di 450 unità, Uhlich coltiva 500 ettari a pascolo, 100 a luppolo, 300 a orzo invernale, 1.000 a frumento invernale, 130 a barbabietola da zucchero e 600 ettari a mais, il tutto con l’aiuto di 45 dipendenti. L’azienda sorge su un’area di coltivazione mista, caratterizzata da una varietà di tipi di suolo. Il terreno dell’area coltivata comprende alcuni rilievi con inclinazioni di oltre il 10%. Come conseguenza delle crescenti esigenze di colture per la produzione di biogas, la superficie totale piantata a mais della regione è in aumento già da diversi anni. L’azienda ha ridotto l’aratura dell’80%, privilegiando un approccio a lavorazione minima, e l’MT865 è quindi impiegato per circa 1.000 ore all’anno in operazioni di sarchiatura, preparazione del terreno e dei letti di semina. “Il trattore cingolato offre un’efficienza superiore per la coltivazione del suolo,” rileva Uhlich. “Riusciamo a svolgere più lavoro e con prestazioni più elevate perché l’MT865 è in grado di utilizzare attrezzi con larghezza operativa di 10-12 metri. Considerati i cavalli di questo motore, solo un trattore cingolato può trasferire la potenza al suolo in modo efficiente. Apprezziamo molto la La potenza e la produttività dei macchinari Challenger hanno un ruolo di primo piano per l’azienda Agricola Landwirtschaft, che coltiva 3.000 ettari nel Land Sassonia-Anhalt della Germania. Al parco veicoli dell’azienda, che dispone già di un trattore cingolato MT865 e di un’irroratrice RoGator 600, si aggiungerà, all’inizio del 2012, anche un applicatore TerraGator 8333. larghezza operativa anche del RoGator 600, oltre che la sua sospensione del braccio e capacità del serbatoio. E il TerraGator ci ha convinto attraverso le sue prestazioni e produttività elevate.” “La produttività è complessivamente cresciuta, anche perché utilizziamo il sistema Il sistema Auto-Guide su tutte le macchine. Questo semplifica l’attività dei conduttori delle macchine e riduce i costi quali il consumo di carburante,” riassume Uhlich. “L’obiettivo è quello di eseguire più lavoro in meno tempo. La velocità oraria di lavoro dell’MT865 varia, ovviamente, in funzione dell’attrezzo utilizzato, ma con un coltivatore Horsch Terrano FX da 12 metri riusciamo a coprire circa 12-13 ettari/h. La velocità con un erpice a disco Vaderstad Carrier è di 20 ettari/h, mentre con un coltivatore Amazone Centaur da 7,5 metri otteniamo circa 6 ettari/h. La trazione sull’MT865 è buona e, ovviamente, abbiamo una compattazione del suolo ridotta.” • Agricola acquista le proprie attrezzature Challenger presso il concessionario LKS Starkenberg Landmaschinen. Ulteriori dettagli su questa azienda si trovano alle pagine 16-17. Udo Uhlich (a sinistra) e uno dei suoi driver Thomas Nowacyk con l’MT865 dell’azienda. PiU lavoro in meno tempo 3 4 www.challenger-ag.com Sfida da 200 tonnellate sul ghiaccio per i trattori Challenger Due trattori Challenger MT765 acquistati quattro anni fa dalla British Antarctic Survey (BAS) per attività di trasporto hanno completato il compito erculeo di trasportare strutture dal peso mastodontico di 200 tonnellate attraverso il tavolato di ghiaccio Brunt. La BAS sta costruendo una nuova stazione di ricerca, battezzata Halley VI, dislocata 15 km più nell’entroterra rispetto all’attuale Halley V, situata in una zona ora a rischio per la possibilità che si verifichi un fenomeno denominato “calving”, vale a dire l’improvviso distacco di una massa di ghiaccio. I MT765B sono stati impiegati al fine di incrementare la produttività nel trasporto dei carichi dalla nave al cantiere e all’inizio del 2011 hanno affrontato la sfida più ardua, vale a dire il traino a destinazione degli enormi moduli per la nuova stazione di ricerca. Martin Bell, Deputy Project Manager per BAS, è stato il pianificatore e organizzatore di questo progetto logistico di straordinaria portata: “I Challenger hanno offerto prestazioni ottimali, superando le nostre aspettative”, dichiara. “Fissato su supporti a loro volta montati su sci, il modulo principale pesava circa 200 tonnellate, ma la forza di strappo necessaria a spostarlo è risultata tre volte superiore. “Ciò avviene perché gli sci possono rimanere congelati saldandosi alla superficie nevosa, mentre il peso del modulo ne ha provocato lo sprofondamento per 15-25 cm. Per riuscire a spostarlo siamo ricorsi a tutta la potenza del trattore, pari a oltre 1.200 CV, con un unico enorme sforzo di trazione. Una volta in funzione, i due Challenger hanno funzionato a dovere, trainando l’attrezzatura per 15 km ad una velocità di 6,5 km (o 4 miglia) all’ora. Per motivi di sicurezza, abbiamo impiegato un ulteriore trattore per facilitare le operazioni di sterzo nel caso in cui la superficie nevosa finisse per cedere sotto il peso dei moduli e dei veicoli da traino”. Martin e il suo collega Ben Norrish sono rimasti alla guida dei trattori Challenger durante l’intera operazione. www.challenger-ag.com “Con i due MT765Bs connessi in serie, abbiamo comunicato via radio e siamo quindi riusciti ad uniformare il rapporto di slittamento di entrambe le macchine, in modo da assicurarci che nessuno dei due trattori sopportasse un carico superiore all’altro e garantendo così la massima efficienza”, ha dichiarato Martin. “Avanzando sul ghiaccio, ci si è offerto uno spettacolo straordinario. Abbiamo ottenuto dai Challenger una potenza ottimale, con un consumo pari a circa 60 litri all’ora del nostro carburante JET AI” (Avtur, lo stesso carburante usato dai jet Jumbo, utilizzabile fino ad una temperatura di 70 gradi sotto zero). “Naturalmente si è trattato di un’esperienza stressante, ma i Challenger mi hanno aiutato a semplificare moltissimo quello che pensavo si sarebbe rivelato un compito estremamente difficile. È risultato evidente che avevamo scelto proprio i veicoli giusti, rivelatisi pienamente all’altezza del compito”. Come sottolinea Martin, nonostante l’attenzione suscitata da questa immensa operazione di trasporto dei moduli, i trattori MT765B avevano già offerto un contributo essenziale al progetto Halley VI durante i quattro anni precedenti. Trasferimento del carico dalla nave sul bordo della banchina. “La consegna in tempi brevi dei carichi dalla nave al cantiere di assemblaggio dei moduli è risultata fondamentale per i nostri piani”, prosegue Martin. “In una situazione come questa, il tempo è tutto. Per scaricare la nave e consentirle di ripartire avevamo bisogno di utilizzare i Challenger 24 ore al giorno. Secondo le previsioni originarie, il trasporto del carico avrebbe dovuto richiedere 14 giorni, ma i Challenger sono riusciti nell’impresa in appena sette grazie alla capacità di spostarsi sul ghiaccio a velocità elevata”. Fra un periodo di intenso lavoro e quello successivo, le macchine sono rimaste inutilizzate per otto mesi all’anno, periodo corrispondente all’inverno antartico. “Una volta giunta la primavera, abbiamo provveduto a liberare i Challenger dalla neve e ad eliminare il ghiaccio, preparandoci alla stagione successiva”, spiega Martin. “Durante il periodo di rimessa invernale, la temperatura scende spesso a 50 gradi sotto zero. I Challenger operano con carburanti adatti alle basse temperature e presentano riscaldatori nella camera d’acqua per facilitare l’avviamento dopo l’inverno”. Si tratta di un ambiente proibitivo e di un regime estenuante per qualsiasi macchina, ma i Challenger hanno superato la prova brillantemente con il massimo dei voti. Martin Bell (a sinistra) e Ben Norrish, hanno condiviso l’avventura del trasporto sul ghiaccio. “Abbiamo sempre potuto contare su un’assistenza ottimale da parte del nostro concessionario britannico TNS e dei suoi addetti”, aggiunge Martin. “Siamo contenti di aver instaurato rapporti di stretta collaborazione con i partner e ne apprezziamo davvero l’operato e gli sforzi fatti per assisterci”. Il grande sforzo. Due trattori Challenger MT765B trascinano il modulo rosso da 24 metri x 14 e 200 tonnellate dell’Halley VI lungo 15 km. Diversi moduli blu più piccoli da 60-90 tonnellate hanno anch’essi dovuto essere trainati fino alla nuova destinazione. 5 6 www.challenger-ag.com Il TerraGator diventa essen la manutenzione delle co Grazie alle sue eccellenti prestazioni fuoristrada, il modello TG2244 rappresenta la macchina ideale per i terreni bagnati circostanti le condutture. Le macchine sono dotate di gru e la carrozzeria viene utilizzata per riporre gli attrezzi e il kit per saldatura. Il modello Challenger TerraGator 2244 è stato specificatamente modificato come veicolo di manutenzione da impiegare nei gasdotti e oleodotti in Russia. Per raggiungere i possibili punti di manutenzione, i veicoli devono viaggiare su strada a velocità di 50-100 km e su percorsi accidentati. Ecco perché la leggerezza del battistrada del TerraGator diventa essenziale”. I team che si occupano dell’imponente rete di gasdotti e oleodotti che si estende in tutta la Russia ha da poco impiegato nuove reclute. Sfruttando le eccellenti prestazioni fuoristrada del Challenger TerraGator 2244, sono state impiegate 18 unità come veicoli addetti alla manutenzione. “Quando il terreno si disgela dopo inverni estremamente freddi, la struttura superficiale resta bagnata per periodi molto lunghi e le strade risultano fortemente danneggiate dal ghiaccio”, spiega Age Krug, responsabile marketing prodotti Challenger per le attrezzature di applicazione. “Su questi terreni, è praticamente impossibile guidare con i normali veicoli fuoristrada. I TerraGator sono progettati specificatamente per operare su superfici bagnate morbide senza danneggiarle. Di conseguenza, anche se si tratta di macchinari essenzialmente agricoli, questi veicoli risultano anche una soluzione intelligente per risolvere questo problema industriale”. Le macchine sono state acquistate da Argus Group, un’azienda specializzata nella costruzione di condutture da utilizzare in gasdotti e oleodotti. La Russia è un fornitore di energia leader a livello globale ed è responsabile del 17% della produzione di gas mondiale. Possiede il sistema di gasdotti più grande al mondo, capace di garantire una fornitura ininterrotta e a lunga distanza di gas ai clienti russi ed esteri. I gasdotti si estendono per circa 160.000 km e 165 società di distribuzione del gas si occupano della manutenzione di 445.300 km di gasdotti. “La manutenzione delle condutture risulta di fondamentale importanza per garantire la continuità e l’affidabilità della fornitura a milioni di clienti”, afferma Age. “La copertura dei servizi per la rete delle condutture è incentrata sulle stazioni di manutenzione e di servizio situate a intervalli compresi tra 75 e 150 km. “I modelli TG2244 rappresentano unità più o meno standard. Per aumentare la trazione, viene montato un differenziale a slittamento limitato sull’assale posteriore. Per fronteggiare le rigide temperature invernali (fino a –40 e persino –50° C), le macchine sono dotate di una batteria aggiuntiva e di un sistema di riscaldamento del motore. Per ragioni di conformità alla normativa stradale russa, per viaggiare a 40 km/h, la macchina non deve superare i 2,55 m di larghezza, pertanto le unità sono dotate di pneumatici 800/65R32 (anziché dei più comuni 1050/50R32) e di parafanghi di dimensioni ridotte. Anche la scaletta di accesso è stata ridotta leggermente”. “Inoltre, i TerraGator sono dotati di gru utilizzate per sollevare componenti di maggiori dimensioni. La carrozzeria dei TG viene utilizzata per riporre gli www.challenger-ag.com ziale per ndutture attrezzi e il kit per saldatura, mentre, a bordo, viene caricato anche un tendone che può essere eretto sulle condutture se sono richiesti interventi di saldatura”, continua Age. “Il direttore commerciale di Argus Group, Gevork Dzhanibekyan, lavorava in precedenza per il distributore Challenger, Zeppelin Rusland, pertanto dispone di una buona conoscenza delle caratteristiche del TerraGator. Le sue competenze, unite alla visione del direttore del reparto di sviluppo aziendale di Argus Group, Igor Goncharov, ci hanno aiutato a realizzare l’intero progetto”, spiega Age. Igor Goncharov sottolinea: “Abbiamo scelto il modello TerraGator perché era l’unica macchina in grado di soddisfare i nostri requisiti. Grazie ai suoi pneumatici a pressione ridotta sul terreno, è in grado di percorrere tratti stradali estremamente danneggiati. Inoltre, Challenger è stata l’unica azienda ad ascoltare le nostre richieste e si è mostrata preparata ad apportare alcune modifiche al prodotto. Durante tutte le negoziazioni, il team Challenger si è dimostrato molto flessibile nel rispetto delle sue promesse”. Argus Group ha revisionato il primo TerraGator 2244 nell’ottobre 2010 e, attualmente, ha ordinato 18 unità. L’azienda si è procurata tutte le certificazioni necessarie per l’utilizzo della macchina nel settore del petrolio e del gas. “Ovviamente, questa applicazione altamente specializzata richiede un livello eccellente di assistenza, pertanto tutto il personale dedicato è stato formato e le parti fondamentali sono disponibili in magazzino”, aggiunge Age Krug. “In tal modo, Argus Group e Challenger soddisfano i rigorosi standard di settore relativi alla qualità e al supporto. Guardando al futuro, si prevede di raggiungere le 30 unità all’anno, una prospettiva molto allettante per le vendite del nostro TerraGator, una macchina che sta dimostrando la sua straordinaria versatilità anche al di fuori del tradizionale ambiente agricolo”. Una macchina TerraGator usata ottiene la certificazione VIP. Un vero trattamento da VIP Per le nuove macchine per applicazioni TerraGator usate, Challenger ha avviato il nuovo programma VIP. “Le macchine TerraGator occupano un mercato specializzato e le vendite vengono gestite direttamente da Challenger”, spiega Dirk van den Oever, responsabile vendite, attrezzature per applicazioni BeNeLux e vendita usato. “Possiamo disporre di informazioni interessanti sulle aziende che utilizzano le macchine, sulla loro storia e su quando è probabile che i modelli usati siano disponibili sul mercato. Il nostro nuovo programma VIP offre un trattamento speciale per le macchine con 6.000-10.000 ore di esercizio alle spalle”. Le macchine usate vengono trasportate nello stabilimento di Challenger a Grubbenvorst nei Paesi Bassi, dove vengono sottoposte ad un controllo costituito da 175 punti, restando fino a cinque settimane in officina. I principali componenti e le parti usurabili (inclusi assali e trasmissioni) vengono ricostruiti e vengono montati nuovi attacchi. I modelli vengono aggiornati con i più recenti sistemi software e hardware e il pacchetto include una formazione completa per il conducente e l’installazione da parte di specialisti Challenger. “Le macchine, trasformate e rimesse praticamente a nuovo, costano circa il 50-70% del prezzo di una macchina nuova”, aggiunge Dirk. “Ogni unità viene dotata di un’etichetta indicante l’anno di rigenerazione e viene fornita con un certificato approvato VIP. Le macchine TerraGator con la certificazione VIP di Challenger offrono al cliente l’assoluta garanzia di trovarsi in eccellenti condizioni estetiche e tecniche. Non sarà necessario esaminare la macchina prima dell’acquisto. Le macchine usate vengono rigenerate completamente, in modo da risultare pronte per affrontare molti altri anni di lavoro ad alta produttività”. Per visualizzare le macchine TerraGator con la certificazione VIP attualmente in vendita, visitare il sito www.Challenger-ag.com e fare clic sul link corrispondente alle macchine usate. Ciascuna macchina VIP è dotata di un’etichetta indicante l’anno di rigenerazione. 7 www.challenger-ag.com Ecco il terzo numero della nostra serie sulla gestione del suolo. In questo numero, verranno illustrati alcuni vantaggi dei cingoli rispetto agli pneumatici. Il fattore fondamentale: La superficie di contatto dei cingoli Se due trattori presentano lo stesso peso, quello con la superficie di appoggio maggiore eserciterà una pressione inferiore sul terreno. L’area di contatto dei cingoli sarà sempre maggiore di quella degli pneumatici, creando, di conseguenza, una minore compattazione. La compattazione della superficie si verifica nei primi 15 cm dal suolo a causa della pressione esercitata sul terreno dall’attrezzatura. Poiché i trattori cingolati Challenger MT800C e MT700C presentano una sola superficie di appoggio lunga su ciascun lato, anziché quattro piccole superfici di appoggio su ciascun lato degli pneumatici, la pressione sul terreno è notevolmente inferiore. Ad esempio, l’area di contatto per un Challenger MT700C con cinghie in gomma di 762 mm è pari a 3,7 m2. Un trattore gommato con pneumatici anteriori di tipo 600/70R30 e pneumatici posteriori di tipo 710/70R42 presenta un’area di contatto pari a 1,2 m2. Con le ruote gemelle, l’area di contatto è raddoppiata, ma comunque inferiore rispetto a quella di un modello MT700C. Inoltre, le ruote gemelle rendono un trattore troppo largo per la guida su strada, a differenza di un trattore cingolato Challenger, che rientra nei limiti di larghezza consentiti. Un trattore a due ruote motrici con pneumatici di tipo 800/70R38 presenta un’area di contatto pari a 2,7 m2 o al 73% dell’area di contatto di un Challenger MT700C. Ridurre la pressione degli pneumatici E utile? Anche il minimo aumento dell’area di contatto riduce la pressione sul terreno. Tuttavia, la dinamica degli pneumatici non funziona esattamente come ci si possa aspettare! Il carico dell’assale collocato sugli pneumatici non diminuisce a pressioni inferiori degli pneumatici, ma passa semplicemente dal centro dello pneumatico al di sotto delle pareti laterali, la cui rigidità assicura che il peso venga trasferito al terreno. di appoggio, l’area di contatto totale non si avvicina minimamente a quella fornita dai cingoli. Compattazione interfilare tra le ruote gemelle La rigidità delle pareti laterali comporta l’applicazione della pressione verso il basso e diagonalmente verso l’esterno. Le forze angolate tra gli pneumatici con ruote Benché la riduzione della pressione degli pneumatici potrebbe produrre un aumento marginale della superficie Fig 1 – L’effetto di “compattazione interfilare” riduce le rese Fig. 2 – Pressione degli pneumatici pi� carico sull’assale = compattazione 10.5 9.7 7.3 8.2 8.4 9.1 9.9 7.9 % di compattazione 60 Resa di mais in tonnellate/ettaro 8 50 55% 40 A 1.24 bar (18 psi) 30 20 A Un elevato carico sull’assale con un’alta pressione degli pneumatici, ad esempio, di un trattore gommato con 1,2 bar (18 psi), crea la massima percentuale di compattazione. 51% B 0.41 bar (6 psi) 10 41% C 1.24 bar (18 psi) 36% D 0.41 bar (6 psi) 0 A Riga 1 Riga 2 Riga 3 Riga 4 Riga 5 Riga 6 Riga 7 Trattore gommato (Key Agricultural Services Inc, Macombe, Il) Riga 8 5.080 kg di carico sull’assale B 5.080 kg di carico sull’assale C 2.630 kg di carico sull’assale D 2.630 kg di carico sull’assale 2.540 kg di carico sul pneumatico 2.540 kg di carico sul pneumatico 1.315 kg di carico sul pneumatico 1.315 kg di carico sul pneumatico B Un elevato carico sull’assale con una pressione degli pneumatici inferiore riduce la compattazione, ma solo del 4 percento. C Carichi ridotti sull’assale e un’elevata pressione degli pneumatici producono significativamente una compattazione minore rispetto ad elevati carichi sull’assale. D Per raggiungere la minima percentuale di compattazione, combinare carichi ridotti sull’assale con una bassa pressione sul terreno, come nel caso dei trattori cingolati Challenger. www.challenger-ag.com gemelle creano una compattazione ancora maggiore, un effetto noto come “compattazione interfilare”. Non si tratta solo del solco di suolo visibile sulla superficie: l’effetto di compattazione dell’area filare si estende in profondità nel suolo. Una ricerca ha dimostrato che la compattazione più intensa causata dai trattori gommati, insieme all’ulteriore pressione sul suolo creata tra configurazioni a due o a tre ruote, causa un calo della resa. L’effetto della compattazione interfilare è chiaramente visibile nell’illustrazione (Fig. 1), riferita ad una coltura seminata utilizzando un trattore articolato ed una piantatrice a 24 file. I risultati del raccolto misurati da un monitoraggio della resa hanno dimostrato un calo del 28% nell’interfilare, creando un profilo “W” nel grafico della resa. La zona di compattazione è più ampia e profonda con gli pneumatici con ruote gemelle rispetto ai cingoli. PiU assali, meno pressione Elevati carichi sull’assale, come quelli esercitati dai trattori gommati, fanno penetrare la compattazione in profondità nel suolo, fino a 75 cm al di sotto della superficie. La serie Challenger MT800C standard, tuttavia, con l’assale motore, l’assale delle ruote tendicingoli e i quattro assali delle ruote intermedie, esercita un carico sul terreno dell’85% inferiore rispetto ai trattori articolati medi. Un tipico trattore Challenger MT700C, con le sue tre ruote intermedie, esercita un carico del 50% inferiore rispetto a un trattore gommato medio. In termini di creazione di compattazione del suolo, i trattori gommati hanno un ulteriore svantaggio, in quanto richiedono un peso aggiuntivo sotto forma di zavorra per svolgere in modo efficace le operazioni sul campo, a differenza dei trattori cingolati che, invece, distribuiscono semplicemente il carico sull’intera lunghezza del cingolo per ridurre al minimo il potenziale di compattazione. Il montaggio di due o tre ruote per incrementare l’area di contatto con il terreno aumenta il peso complessivo del trattore, che accresce il carico sull’assale. La larghezza aggiuntiva della superficie di appoggio delle ruote gemelle raddoppia anche le dimensioni della zona di compattazione, rispetto alle configurazioni con ruote singole o ai cingoli. Per favorire l’individuazione delle diverse profondità di compattazione, gli esperti hanno specificato tre diverse zone di compattazione: strato superficiale, primo sottosuolo e sottosuolo profondo. La pressione di contatto con il terreno interessa solo lo strato superficiale, ma quando viene aggiunto il carico sull’assale, viene compattato il primo sottosuolo. Il carico sull’assale da solo è direttamente correlato alla compattazione del sottosuolo profondo. Di conseguenza, per ridurre la compattazione profonda, sono richiesti più assali, non pneumatici diversi. Il modo più efficace per ridurre al minimo la compattazione profonda consiste nell’utilizzare un trattore multi-asse, come il trattore cingolato Challenger, in grado di trainare attrezzi che presentano anche carichi ridotti sull’assale. 9 10 www.challenger-ag.com 25 anni su Il 2012 segna il 25° anniversario dei primi trattori agric Le serie MT700 e MT800 di nuova gen Un Challenger 65 del 1987. I primordi Sviluppo del moderno sistema a cingoli 1890 – 1930 Gli americani Benjamin Holt e Daniel Best sono i pionieri del concetto dei trattori cingolati. Holt crea il marchio “Caterpillar”, mentre, nel 1925, le aziende Holt e Best si fondono per creare la Caterpillar Tractor Co. con l’obiettivo futuro di concentrarsi sulle attrezzature di movimentazione della terra. 1976 Invenzione del cingolato lubrificato a tenuta che ha consentito di ridurre i costi di manutenzione del sottocarro. L’isolamento costante del perno del cingolo viene assicurato da un lubrificante di rivestimento, che riduce al minimo il contatto diretto tra i metalli e rallenta il processo di usura. I progettisti Caterpillar iniziano a sviluppare un trattore agricolo a quattro ruote motrici, ma presto comprendono che un trattore agricolo in grado di sfruttare le loro competenze nel settore dei cingolati avrebbe rappresentato una proposta migliore. 1979 Prime fasi di collaudo su uno “pneumatico senza talloni” per le grandi pale caricatrici gommate. Si tratta sostanzialmente di un battistrada sostituibile avvolto saldamente intorno alla superficie esterna di una serie di pneumatici lisci. Lo sapevate? 1980s Viene realizzata una versione modificata di una livellatrice, dotata di quattro assali e di pneumatici per autocarri, guidata in retromarcia (in modo da far trovare il motore davanti all’operatore), per contribuire a dimostrare la possibilità di utilizzare cingoli in gomma ad attrito per bulldozer “veloci” o trattori agricoli. Questa configurazione dimostra che per azionare i cingoli è sufficiente un solo assale. Viene creato un muletto di prova di un trattore agricolo, realizzato assemblando parti di bulldozer e pale caricatrici gommate, denominato “BAT” (Belted Agricultural Tractor, trattore agricolo cingolato). 1986 La produzione del modello Challenger 65, con il rivoluzionario sistema Mobil-trac (MTS), viene avviata presso lo stabilimento Caterpillar di Davenport, Iowa (Stati Uniti). Il sistema MTS offre agli agricoltori tutta la trazione e la bassa compattazione del terreno propri dei cingoli, uniti a caratteristiche di manovrabilità e velocità. 1991 Il modello Challenger 65 diventa il modello 65B con una potenza aumentata di 285 CV. Lancio del modello Challenger 75B da 325 CV. Il modello Challenger 65 è dotato di un motore Cat 3306 ad iniezione diretta con turbocompressore, in grado di erogare una potenza lorda di 270 CV a 2.100 giri/min., di una trasmissione Powershift a 10 marce avanti e 2 retromarce, nonché di uno sterzo differenziale in grado di fornire una potenza costante a entrambi i cingoli durante le svolte. La velocità massima su strada è risultata pari a 29 km/h. 1995 Lancio del modello Challenger 55 da 270 CV. 1987 Nei campi degli Stati Uniti, vengono messi all’opera i primi trattori agricoli Challenger 65 con cingoli in gomma. Oltre un chilometro di cavo in acciaio corre all’interno di ogni cingolo Challenger in modo da assicurare la tensione richiesta per sostenere le condizioni di lavoro più difficili. 1993 Introduzione dei modelli per coltivazioni interilari (35 e 45), dotati di regolazione della larghezza della carreggiata su larga scala. 1998 Iniziano i lavori ai prodotti Challenger di prossima generazione, noti come GEN III. Questo programma di sviluppo è culminato nelle serie MT700 e MT800. 2002 AGCO acquisisce i diritti del prodotto e il marchio Challenger da Caterpillar. 2002/2003 Lancio dei modelli MT700 (235-306 CV) e MT800 (340-500 CV) con nuove trasmissioni, miglioramenti del sistema Mobil-Trac, sistema di guida automatica opzionale e sollevatore sterzante e attacco anteriore, nonché una lussuosa cabina e il centro di gestione del trattore. Il modello MT800 presenta una straordinaria area di contatto con il terreno pari a 300 cm. 2003 In Ucraina, un Challenger MF865 traina una seminatrice di 18,35 m per stabilire un nuovo record mondiale : 571.9 ettari di orzo in 24 ore. 2004 La produzione si trasferisce a Jackson, nel Minnesota (Stati Uniti). www.challenger-ag.com ui cingoli coli Challenger con cingoli in gomma. nerazione vengono lanciate nel 2002/03. 2005 Lancio delle serie MT700B (269-320 CV) e MT800B (350-570 CV), dotate di motori Tier III con tecnologia Cat ACERT. Il modello MT875B da 570 CV diventa il trattore più potente al mondo, disponibile in commercio. 2006 Lancio del trattore MT800B Scraper per applicazioni speciali, dotato di una speciale piastra di attacco in grado di sostenere un carico fino a 9.000 kg. Un record mondiale per la coltivazione nel 2007: 644 ettari in 24 ore. 2007 I trattori MT765B contribuiscono alla costruzione di una nuova stazione di ricerca per il BAS (British Antarctic Survey). Alimentati con carburante per aerei e in grado di sopportare temperature fino a –50 ° C, i trattori vengono utilizzati per il trasporto di materiali da costruzione dalla banchina del porto sino alla sede della nuova stazione Halley VI. 2007 Con un’incredibile prova di potenza ed efficienza, un modello MT875B, dotato di una serie di dischi Gregoire Besson XXL di 14 m di larghezza, è riuscito a coltivare 644 ettari in 24 ore. Guidato dal navigatore satellitare e lavorando a una profondità di 14 cm su un terreno argilloso e sabbioso di consistenza media o pesante, il trattore ha raggiunto un eccezionale ritmo di lavoro pari a 26,8 ettari/ora con un consumo di carburante davvero economico di appena 4,42 litri/ettaro. Il sistema Mobil-Trac per una riduzione delle caratteristiche di trazione, flottazione e compattazione. Del 20.000° trattore cingolato. 2008 Produzione del 20.000° trattore cingolato Challenger (un modello MT835B) presso l’impianto di produzione di Jackson. 2008 Lancio del modello MT700C e MT800C – con un nuovo design, una cabina riprogettata, sistema di controllo ISOBUS integrato e un nuovo sistema idraulico. 2012 Challenger celebra i 25 anni sui cingoli con lo speciale modello con livrea pitonata MT865C realizzato per l’anniversario (vedere i dettagli a pagina 12). Uno dei più recenti trattori MT765C. Il sistema Mobil-trac oggi Negli anni, i progettisti Challenger hanno sottoposto il rivoluzionario sistema Mobil-Trac ad una serie di affinamenti essenziali. Grazie ai più recenti aggiornamenti del sistema Mobil-Trac, i modelli delle serie Challenger MT800C e 700C (discendenti diretti del capostipite Challenger 65) offrono una guida migliore, livelli più elevati di velocità, mobilità, trazione e flottazione, nonché una minore compattazione. Il sistema Mobil-Trac dispone del passo più lungo (3.000 mm) della sua categoria, con cingoli di quattro larghezze, due configurazioni del battistrada e due valori di larghezza delle ruote motrici, dei tendicingoli e delle ruote intermedie. L’interasse più lungo genera una minore pressione sul terreno ed è più efficiente nella trazione sui terreni normali. L’area di appoggio più lunga conferisce inoltre maggiore stabilità ed equilibrio in qualsiasi applicazione. La velocità massima di trasporto del modello MT800C è pari a 39,6 km/h, superiore a quella di qualunque altro trattore cingolato. Le sospensioni Opti-Ride rendono semplice e priva di vibrazioni la guida su strada o nei campi. Le molle ad alta tecnologia Marsh Mallow isolano la barra rigida sospesa dallo chassis del trattore. I carrelli di destra e sinistra si alzano e si abbassano in modo indipendente e l’assale oscilla sotto lo chassis tramite una barra stabilizzatrice per permettere a ciascun carrello di passare agevolmente sopra gli ostacoli. 11 12 www.challenger-ag.com Presentazione del nostro nuovo trattore con livrea FIELD PYTHON State cercando un prodotto originale da aggiungere alla vostra flotta di trattori? Cosa ne pensate di questo trattore Challenger dalla straordinaria livrea pitonata, dotato di una vasta gamma di opzioni che assicurano un migliore comfort per il conducente e prestazioni superiori? Per festeggiare il 25° anniversario dei trattori Challenger, abbiamo realizzato questo straordinario trattore MT865C in edizione limitata. Tra le sue funzioni speciali, figurano una gamma completa di opzioni, tra cui: doppie luci Nightbreaker® (sei luci HID (HighIntensity Discharge) allo xeno), gradini anteriori basculanti, cinghie da 91,5 cm (36 poll.), attacco a 3 punti sterzante, cabina comfort con climatizzatore deluxe, alette parasole per l’operatore da ogni lato, sedile VRS semi-attivo deluxe con rivestimento in pelle, sistema di gestione della macchina basato su telemetria AGCOMMAND, ampie ruote intermedie Poly, deflettori monopezzo, cinque distributori idraulici, 16 pesi per ruota tendicingolo e sistema di guida automatica TopCon System 150. Si tratta di uno straordinario pacchetto che combina una fantastica esperienza di guida con una maggiore produttività. “Abbiamo scelto il modello pitonato per le sue caratteristiche simili al trattore cingolato Challenger”, dichiara Gaston Haesen, specialista nell’assistenza prodotti. “È un modello potente, elegante e silenzioso che offre spostamenti economici e fluidi, praticamente senza alcun impatto. Inoltre, avvisa anche i prodotti concorrenti di rimanere a distanza di sicurezza!” Per l’anniversario, oltre alla versione in grandezza naturale, Challenger sta producendo anche un’edizione limitata di 1000 modelli in scala del trattore con livrea pitonata. Per ordinare una di queste miniature speciali, contattate il concessionario Challenger locale o visitate il punto vendita online all’indirizzo www.ChallengerStore.com Una livrea d’oro per il trattore cingolato numero 500 Challenger ha festeggiato la vendita in Italia del suo cinquecentesimo trattore cingolato con la consegna di uno speciale MT765C con livrea d’oro. relazione commerciale che prosegue tutt’oggi. Il trattore è stato consegnato al soddisfattissimo nuovo proprietario, il contoterzista ed agricoltore Luigi Gulinelli, di San Bartolomeo, in provincia di Ferrara, nel corso di una cerimonia tenutasi presso la sede italiana di Challenger, a Parma. “L’Italia si annovera fra i principali mercati europei per i macchinari Challenger”, spiega Andrea Tavernari, Responsabile Vendite Challenger. “Challenger detiene una quota del mercato italiano dei trattori cingolati superiore al 75%, nonché un 23% del mercato nazionale per tutti i trattori compresi nella categoria 270-570 CV”. Per Luigi Gulinelli, da tempo convinto dei vantaggi offerti dai macchinari cingolati, si tratta del sesto Challenger. Ha acquistato il suo primo modello, un MT765, nel 2005 dal concessionario Reni Macchine di Bologna, inaugurando una fiorente Luigi Gulinelli lavora con uno staff di 20 persone con contratto a tempo indeterminato e amministra 3500 ettari di terreno, suddivisi tra 159 aziende agricole. Niente male per un uomo nato da una delle famiglie più povere del piccolo paese da cui proviene e che ha abbandonato la scuola all’età di 12 anni. La terra è la sua vita da oltre 65 anni. I suoi Challenger vengono impiegati per il 50% del tempo in operazioni di aratura, dai suoli duri argillosi dell’entroterra fino al terreno sabbioso più soffice in prossimità delle coste. I Challenger vengono inoltre utilizzati per la semina e in abbinamento con una potente seminatrice frangizolle. “I Challenger sono estremamente affidabili e io non li risparmio”, dichiara il signor Gulinelli. “Quello che entusiasma di queste macchine è che non creano ulteriori problemi oltre a quelli che inevitabilmente si presentano durante il lavoro! Luigi Gulinelli (al centro) con Andrea Tavernari, Responsabile Vendite Challenger per l’Italia (a sinistra) e Vanni Belluti, Responsabile Servizi di mercato AGCO. www.challenger-ag.com I prodotti Challenger, fra cui trattori cingolati e gommati, macchine per applicazioni e macchinari per il raccolto, vengono realizzati, sia in Europa sia nelle Americhe, in conformità ai più severi standard di produzione. Produzione globale Jackson, Minnesota, Stati Uniti Jackson produce trattori cingolati Challenger MT700C e MT800C, trattori articolati, irroratrici Spra-Coupe e RoGator e macchine per applicazioni TerraGator. Nel gennaio 2011, l’azienda ha annunciato l’intenzione di dedicarsi anche alla produzione di trattori gommati di potenza elevata per la coltivazione interfilare. Il progetto prevede l’ampliamento dello stabilimento di produzione mediante l’edificazione di un’ala aggiuntiva di 7.000 metri quadrati e la costruzione di un centro visitatori all’avanguardia. Quello di Beauvais è l’impianto di produzione di trattori più grande di tutta la Francia. Hesston, Kansas, Stati Uniti Sono stati i tecnici Hesston ad introdurre le imballatrici grandi negli anni ‘70. Oggi, lo stabilimento produce attrezzature per la fienagione e il foraggio, mietitrebbia, andanatori, attrezzature di piantumazione e spandiconcime. Beauvais, Francia Lo stabilimento di Jackson, in Minnesota, è il centro di produzione per i trattori gommati Challenger. Grubbenvorst, Paesi Bassi Fulcro delle attività Challenger in Europa, Africa e Medio Oriente (EAME), lo stabilimento di Grubbenvorst produce attrezzature per applicazioni TerraGator e RoGator e funge da centro di preparazione per i trattori cingolati MT e le macchine Spra-Coupe in ambito EAME. Leader riconosciuto nella progettazione e produzione di macchinari agricoli in Europa, lo stabilimento di Beauvais produce trattori gommati con potenza da 65 a 370 CV. Questo sito da 25 ettari è il principale produttore di trattori in Francia nonché il massimo esportatore nazionale di macchinari agricoli. I trattori gommati Challenger prodotti presso lo stabilimento sono destinati ai mercati nordamericano, africano, mediorientale ed est-europeo/asiatico. Breganze, Italia Lo stabilimento di Breganze produce mietitrebbia ormai da cinquant’anni. La sede attuale, inaugurata nel 1979, è un impianto di produzione di mietitrebbia leader nel settore e centro di eccellenza. Questo è fra l’altro l’impianto di produzione per gli scuotipaglia di fascia intermedia Challenger. Hesston: realizzazione di presse Challenger per balle quadre di grandi dimensioni. Beloit, USA Lo stabilimento di Beloit, in Kansas, produce attrezzi per la coltivazione fra cui scalpelli, coltivatori, frangizolle a disco, dissodatori e seminatrici. Fargo, USA Lo stabilimento di Fargo, nel Nord Dakota, produce seminatrici pneumatiche e attrezzature di coltivazione, fra cui seminatrici a disco singolo e doppio e pneumatiche fino a 18 m di larghezza. Mogi das Cruzes, San Paolo, Brasile Mogi produce trattori gommati Challenger WT400 e WT500: macchine robuste e resistenti impiegate sui mercati di tutto il mondo per un’ampia gamma di operazioni. Processo produttivo a Grubbenvorst, Paesi Bassi. Grubbenvorst Paesi Bassi Beauvais Francia Breganze Italia Fargo, Nord Dakota, USA Beloit Kansas, USA Jackson Minnesota, Stati Uniti Hesston Kansas, Stati Uniti Mogi das Cruzes San Paolo, Brasile 13 14 www.challenger-ag.com MT765C: risparmi fino al 25% in di manodopera e carburante Il raccolto di patate di Stanislaw Kuduk ammonta a 30.000 tonnellate: un’autentica montagna di patatine fritte! Le coltivazioni di patate, a cui sono dedicati oltre 550 ettari, sono essenziali per la sua azienda agricola da 2.400 ettari di Boleslawiec, nella Polonia sudoccidentale. Le patate vengono vendute alle principali aziende nazionali produttrici di generi alimentari e trasformate in patatine in busta e da friggere. Oltre alle patate, presso l’azienda agricola si coltivano anche grano, mais, colza, cipolle, barbabietole e carote. Durante la stagione del raccolto vengono impiegati circa 30 lavoratori; l’azienda dispone inoltre di nove camion di proprietà per il trasporto dei prodotti, nonché di ampi magazzini. Poco più di un anno fa, la flotta di Kuduk si è arricchita di un trattore cingolato Challenger MT765C, ora impiegato per l’aratura, la semina e la piantumazione delle patate in questa regione collinosa dove si alternano sabbia e argilla leggera e le precipitazioni atmosferiche si aggirano intorno ai 680-780 mm annui. L’agricoltura di precisione si è affermata quale elemento essenziale del regime agricolo e il personale utilizza sistemi di utilizza il sistema Auto-Guide tramite GPS con una stazione base RTK per incrementare la precisione di navigazione entro un margine di 2-3 cm. “Il Challenger MT765C ci garantisce un incremento dei profitti e un funzionamento a prova di errore”, dichiara Stanislaw a proposito del nuovo acquisto. “Non ci sono altri trattori sul mercato in grado di distribuire altrettanto uniformemente il proprio peso sul terreno. Questa macchina contribuisce a salvaguardare la struttura del suolo, non perde velocità sui pendii e consuma meno carburante”. Il Challenger viene utilizzato con un coltivatore Vaderstad Cultus (4,8 metri) ed una seminatrice Vaderstad Rapid 900S (9 metri). A partire da fine marzo, la piantumazione delle patate diventa la priorità numero uno e il MT765C opera senza sosta in abbinamento ad una piantatrice Grimme GL 34 T e ad un erpice Amazone. Grazie alla potenza Il Challenger MT765C impiegato al massimo della potenza con una piantatrice di patate ed un erpice Amazone KG. www.challenger-ag.com del Challenger (per mantenere una velocità costante sono necessari almeno 300 CV), le operazioni di semina e rincalzatura vengono ora effettuate in un unico passaggio: ciò è di per sé sufficiente, secondo Stanislaw, a garantire risparmi del 20-25% per carburante e manodopera. “Durante l’alta stagione, utilizziamo il Challenger 12 ore al giorno, sei giorni alla settimana”, spiega il nostro. “Anche nelle peggiori condizioni, il MT765C è in grado di operare praticamente senza slittamento. I cingoli sono inoltre ideali sui nostri terreni in pendenza e, operando con la seminatrice da 9 metri, riusciamo a coprire in media 11 ettari all’ora”. “Oltre a tutto ciò, l’operatore può attendersi il massimo comfort: la macchina è di facile utilizzo e la cabina garantisce un’ottima visibilità”. L’azienda ha acquistato il suo MT765C dal concessionario Agrarada di Domaniów, gestito da Johan Kruijthoff e dal suo partner Arek Brzyski. Fondata nel 1999 e operante come concessionario Challenger dal 2009, Agrarada fornisce un pacchetto completo di supporto per quanto riguarda vendite, assistenza e parti di ricambio. Sinistra: Johan Kruijthoff e il suo cliente Stanisław Kuduk. 15 16 www.challenger-ag.com I CONCESSIONARI I CONCESSIONARI Mais, carote e vino sul menU di AGRI33! Agri33 dimostra le qualità di un modello Challenger. Margaux, Pauillac e St Julien sono soltanto alcuni fra i famosi vini prodotti nella regione francese del Médoc. Non mancano però anche vasti campi di mais, che si contendono lo spazio con le viti e i pini marittimi tipici di questa zona. L’introduzione di vegetali come fagioli, ma soprattutto carote, ha imposto la necessità di ridurre i tempi di alternanza fra raccolti diversi: di conseguenza, i trattori trovano impiego tutto l’anno. In questo scenario, Challenger è riuscita, grazie agli sforzi del concessionario Jean-Claude Cantillac, Direttore di Agri33, a gettare le basi del successo dei trattori cingolati MT. Dalla sede di Cestas, nei pressi di Bordeaux, Jean-Claude e il suo team di 54 dipendenti si sono adoperati, sin dal 2006, per promuovere il trattore cingolato Challenger. Prima dell’entrata in scena dei trattori, Agri33 era stata inizialmente istituita come fornitore specializzato di attrezzature per attività agricole e forestali. Oltre a Challenger, il concessionario gestisce altri due marchi del gruppo AGCO, vale a dire Valtra e Massey Ferguson. “Si tratta di marchi ideali per il nostro mercato, che vanta una clientela assai diversificata”, spiega Jean-Claude. Oggi, ad Agri33 si deve un terzo delle vendite Challenger in Francia. “Challenger offre la perfetta soluzione per terreni instabili e sabbiosi (costituiti al 90% da sabbia) e per i tratti di terreno che necessitano di attrezzi grandi”, spiega Jean-Claude. Sfruttando all’estremo l’idoneità ai terreni sabbiosi, STAM (Société de Travaux Agricoles Martignéens), uno fra i principali clienti di AGRI33, utilizza un MT765B agganciato ad una ruspa per la movimentazione di sabbia sulle spiagge della vicina Hourtin, sulla Costa d’Argento. Oggigiorno, Agri33 gode di un’ottima reputazione come fornitore professionista operante in vari settori dell’industria, fra cui quelli delle attrezzature per attività di selvicoltura e giardinaggio. L’azienda gestisce inoltre una fiorente attività di noleggio macchinari. L’inaugurazione di una nuova sede a Labouheyre (Landes) conferma il desiderio di Agri33 di ampliare la propria base clienti. “Accordiamo grande importanza ai servizi da noi erogati e alle relazioni con la clientela”, aggiunge Jean-Claude. Nella Francia sudoccidentale, una regione ricca di tradizioni e famosa per le sue fiere paesane, l’ospitalità assume grande importanza. Fedele allo spirito locale, Agri33 organizza a scadenza semestrale giornate a “porte aperte” che attraggono regolarmente centinaia di clienti. Un app special LKS Starkenberg Landmaschinen fa onore al proprio slogan aziendale “Prestazioni, competenze, affidabilità”. Per un concessionario Challenger con sede a Thüringen, nella regione Sassonia-Anhalt della Germania orientale, la specializzazione è il fattore chiave, come afferma Tilo Leipnitz, manager dell’azienda. “Manteniamo ridotto il nostro portafoglio di prodotti al fine di fornire un servizio di buona qualità ai clienti”, dichiara. “Miriamo a diventare esperti nel nostro settore. Vogliamo che la gente dica: “Se ti serve un prodotto specializzato, rivolgiti a LKS Starkenberg perché offre il servizio e le competenze migliori”. L’azienda, fondata nel 2004, inizialmente vendeva macchine Challenger. “Molti dei nostri principali clienti richiedevano trattori di alta potenza e con maggiore trazione”, continua Tilo, che gestisce l’azienda insieme al nipote Adrian. “Le macchine cingolate Challenger erano di grado di soddisfare tutti questi requisiti: ecco perché si sono rivelate un prodotto di grande successo”. Aratura con un MT 865C a Domaine Saint Jean. Il concetto del trattore cingolato è ampiamente diffuso nel settore, pertanto risulta fondamentale convincere i clienti sulla superiorità delle macchine Challenger rispetto ai prodotti concorrenti. Nel 2010, l’azienda ha venduto cinque trattori cingolati MT, otto irroratrici RoGator 600 e due applicatori TerraGator. “Come noi, il cliente che sceglie un modello Challenger è molto specializzato”, aggiunge Tilo. www.challenger-ag.com I CONCESSIONARI E il vincitore e… Congratulazioni al concessionario britannico Peacock & Binnington, vincitore del prestigioso riconoscimento Challenger Business Partner of the Year Award for Europe, Africa and Middle East (EAME) (Business Partner Challenger dell’anno per Europa, Africa e Medio Oriente (EAME)). Con sede a Brigg, Lincolnshire, nell’Inghilterra orientale, Peacock & Binnington copre un territorio comprendente il cuore agricolo del North Lincolnshire e del South ed East Yorkshire. Esterno degli stabilimenti Starkeberg: Tilo Leipnitz (a destra) con l’autista Sven Wunderlich e il meccanico Roland Köhler. roccio izzato “Il riconoscimento si riferisce a due aspetti fondamentali del successo riscontrato da P&B sul mercato Challenger”, spiega Martin Hamer, Direttore Vendite nazionali Challenger. “Il concessionario si è dimostrato estremamente abile nel vendere grandi quantità di trattori e irroratrici Challenger, incrementando le vendite nel corso degli anni e ampliando l’attività per garantire un efficiente supporto per quanto riguarda ricambi e assistenza, in conformità agli standard qualitativi richiesti”. “Degno di riconoscimento è inoltre il successo raggiunto da P&B nel coinvolgere il 10% più importante dei produttori agricoli britannici, potenziali utenti chiave di attrezzature Challenger. In più, P&B è in grado di offrire un servizio impeccabile, conforme alle esigenze di clienti professionisti di questo calibro: quando sono in ballo contratti di ampia portata per la fornitura di prodotti agricoli ai principali supermercati non ci si possono permettere errori. P&B si è assicurata di avere a disposizione i tecnici specializzati, la tecnologia e gli efficienti sistemi di back-up necessari per operare a questo livello”. “Con l’acquisizione del marchio Challenger da parte di AGCO nel 2002, ci è immediatamente saltata agli occhi la qualità del prodotto e la sua idoneità per le grandi aziende agricole operanti in questa fertile regione del Paese”, afferma Les Bacon, Direttore Vendite di Peacock & Binnington. “Abbiamo gradualmente incrementato le attività di vendita, grazie soprattutto all’inaugurazione di una nuova sede a Selby, e istituito il team di supporto necessario a garantire ai clienti Challenger un livello di assistenza conforme alle loro aspettative”. Un gruppo di dirigenti Challenger ha fatto visita alla sede principale di P&B, a Brigg, in occasione della consegna del premio: oltre ad incontrare i team P&B amministrativo, di vendita e di addetti ai ricambi e all’assistenza, sono stati accompagnati presso diverse aziende agricole per discutere in prima persona il successo di Challenger nella regione. Graham Main, Amministratore Delegato di P&B, ha commentato: “Per Les e il resto del team si tratta di un fantastico riconoscimento. In seguito alla nomina a concessionario Challenger, abbiamo venduto oltre 120 nuove unità e molti clienti sono ora al terzo acquisto consecutivo”. Anche il settore delle irroratrici è considerato in forte espansione. “Le irroratrici sono i “medici” dell’agricoltura”, sottolinea. “Con il loro aiuto, gli agricoltori adattano i raccolti alle circostanze future. Anche la produzione a biogas è un importante settore in espansione. “In questo settore, sono richieste macchine specializzate in grado di proteggere i raccolti, ad esempio, da insetti come la diabrotica del mais”, afferma. “Nelle colture intensive, il modello RoGator 600 si distingue per la sua altezza di lavoro regolabile da 75 cm fino a 120 cm”. Secondo Tilo, esiste un maggiore potenziale per le macchine TerraGator nell’applicazione dei residui di biogas una volta riciclati in un terreno arabile. Con due sedi, a Starkenberg e Balgstädt, LKS impiega 30 dipendenti, tra cui 12 meccanici. L’azienda gestisce, inoltre, una società contoterzista, che fornisce servizi per la coltivazione, la semina, il raccolto, l’insilato e l’imballaggio. “I nostri dipendenti hanno ideato lo slogan aziendale “Prestazioni, competenze, affidabilità”: ecco perché lo sostengono completamente”, afferma Tilo. “La combinazione di prodotti affidabili e personale dedicato è la garanzia del successo aziendale”. LKS continuerà a mantenere il proprio ruolo specializzato di grande successo e a concentrarsi fortemente su una gamma selezionata di prodotti. Come commenta Tilo, in questo caso, meno significa definitivamente di più! Peacock & Binnington si aggiudica il riconoscimento Challenger come miglior business partner. (Da sinistra a destra): Nigel Watson, Direttore Vendite regionale Challenger, Gary Rollinson, Amministratore Delegato Challenger EAME, Dorus Van Esch, Direttore Vendite e Distribuzione Challenger, Martin Hamer, Direttore Challenger per le Vendite nazionali, Derek Blow, P&B, Les Bacon, Direttore Vendite P&B, René Van Driel, Direttore Challenger per il Marketing prodotti, Graham Wright, Direttore Finanziario P&B e Graham Main, Amministratore Delegato P&B. 17 18 www.challenger-ag.com Collegamento fra esigenze del mercato e sviluppo tecnico SM: Quali sono le sue nuove responsabilità? HvD: In qualità di Responsabile marketing prodotto per le Attrezzature per applicazioni, rappresento essenzialmente l’anello di collegamento fra il mercato e lo sviluppo tecnico. Lavorando sulle irroratrici RoGator e Spra-Coupe e sui prodotti TerraGator, determino le esigenze dei clienti e trasformo questi dati in richieste che sottoponiamo all’attenzione dello sviluppo tecnico. Sono inoltre responsabile delle strategie di introduzione dei nuovi prodotti sul mercato. Hubertus von Dungern. Hubertus von Dungern è il nuovo Responsabile marketing di prodotto Challenger per le Attrezzature per applicazioni. Serious Machinery lo ha intervistato poco dopo l’inizio della sua attività nel nuovo ruolo, che ha base a Grubbenvorst, nei Paesi Bassi. SM: Ci può parlare della sua formazione? HvD: Sono nato nell’azienda agricola di famiglia a Vexin, a ovest di Parigi, ma ho doppia nazionalità in quanto i miei genitori sono originari della Germania. L’azienda è ora gestita da mio fratello; io do una mano quando posso, nel tempo libero. Volevo lavorare nel settore agricolo, quindi mi laureai in ingegneria agraria all’ENESAD di Digione. SM: Ci descriva la sua carriera professionale. HvD: Iniziai a lavorare per AGCO, la casa madre di Challenger, nel 1998, e in questo modo acquisii esperienza nella linea di prodotti per la cura di prati e giardini, nello stabilimento francese di Beauvais. Sono poi passato ad un ruolo più generico, nel reparto Amministrazione e studi di vendita (Sales Administration and Studies), dove ho lavorato su ricerche di mercato e previsioni su un’ampia gamma di attrezzature per tutti e 4 i marchi AGCO. In quel periodo ho fatto parte del team che svolse le prime ricerche relative all’irroratrice RoGator 600, compresa la gestione del focus group di clienti. Sono quindi passato a Challenger all’inizio del 2010, divenendo Responsabile marketing prodotto per il mercato francese del marchio. SM: Quali sono le prospettive di mercato per le attrezzature per applicazioni Challenger in Europa, Africa e in Medio Oriente? HvD: Le unità vendute previste per il 2011 dovrebbero essere all’incirca 100 per il modello RoGator, 55 per TerraGator e 40 per Spra-Coupe. Il mercato è complessivamente piuttosto stabile, ma potremmo anche vedere un aumento del 10-15% nel 2012, a seconda dell’andamento dei redditi agricoli. In generale, sono i contoterzisti che tendono ad acquistare i modelli TerraGator e gli agricoltori acquistano perlopiù i modelli Spra-Coupe, mentre il RoGator è popolare presso entrambe le categorie di clienti. SM: Quali sono i punti di forza delle attrezzature per applicazioni Challenger? HvD: I clienti vogliono la massima redditività del capitale investito. E, dalle attrezzature Challenger, i clienti ottengono un’operatività che ha qualità e capacità elevate, applicazioni rapide e di precisione, bassa compattazione e comfort di prima classe per il conducente. La formula è semplice: applicare la giusta quantità di prodotto al posto giusto e al momento giusto. Le sostanze nutrienti e chimiche sono materiali costosi e la loro applicazione di precisione può consentire di risparmiare quantità di denaro notevoli. Oltre a questo, ovviamente, vanno considerati i vantaggi per l’ambiente che si ottengono irrorando meno materiali sulle colture. SM: Quali sono gli sviluppi previsti per il futuro? HvD: Ci concentreremo su ulteriori prodotti di questo tipo. L’idea cardine di questi prodotti è ridurre i costi di applicazione per l’utente finale mantenendo, al tempo stesso, la conformità a tutte le normative di legge. Questo si tradurrà, specie nel breve periodo, nell’applicazione sui motori della tecnologia SCR (Selective Catalytic Reduction), per ridurre le emissioni e aumentare l’economia dei consumi di carburante. Un altro progetto, attualmente ancora allo stadio di abbozzo concettuale, è l’ElectRogator. Si tratta di un banco di prova sulla fattibilita’ di trasmissioni elettriche nel mondo agricolo. Sono tantissime le cose che ci attendono all’orizzonte. Sulla strada con RoGator “Vedere una simile affluenza di clienti alla fiera itinerante Challenger la scorsa estate è stato un vero piacere”, dichiara Thom Sanders, Specialista Assistenza prodotti per applicazioni Challenger. In occasione di questa importante iniziativa promozionale finalizzata a promuovere la nuova irroratrice RoGator 600, il team Challenger ha visitato dieci sedi diverse in Svizzera, Germania, Austria e Francia, per poi concludere il tour nei Paesi Bassi all’inizio di luglio. Il funzionamento dell’irroratrice RG655 e di un modello MT700C è stato illustrato mediante presentazioni dinamiche, sessioni di guida e prova ed effetti audiovisivi. Sono state inoltre allestite postazioni estremamente informative, in grado di fornire particolari in merito ad AGCOMMAND, alla tecnologia Norac di controllo dell’altezza del braccio e agli pneumatici Michelin Spraybib. “I visitatori hanno davvero apprezzato l’impiego di piccole strutture esclusive, che hanno dato loro l’opportunità di osservare da vicino i più recenti modelli Challenger in un ambiente tranquillo e rilassato, esente dalle distrazioni di una grande fiera nazionale”, ha aggiunto Thom Sanders. Eventi esclusivi per i clienti Challenger. www.challenger-ag.com NEWS NovitA dalla Francia Convention dedicata agli impegni futuri La Partner Convention tenutasi a inizio anno in Bulgaria è stata uno degli eventi più importanti dedicati ai concessionari mai organizzato da Challenger. Nella storica città di Plovdiv, gli addetti di oltre 50 concessionari dislocati in dieci Paesi diversi e dipendenti Challenger provenienti da tutta Europa si sono riuniti per discutere un’ampia gamma di argomenti nell’intento di ottimizzare ulteriormente i servizi offerti alla clientela. La Convention ha offerto ai partner Challenger (rivenditori, concessionari e importatori) la possibilità di conoscere alcuni membri del team Challenger in Europa e l’opportunità di condividere le esperienze con i loro colleghi. Intitolata “Commitment to the Future” (Impegni per il futuro), l’iniziativa è stata concepita come un’esperienza ad elevata partecipazione con una forte comunicazione bidirezionale e ha compreso una varietà di seminari. Luogo di ritrovo per i tre giorni del convegno è stata la sede recentemente aperta a Plovdiv di Varex, concessionario Challenger dal 2008. “La Convention ha riscosso grande successo e sono stati discussi diversi significativi argomenti che non mancheranno di avere profonde ripercussioni”, dichiara Gary Rollinson, Amministratore Delegato di Challenger per Europa, Africa e Medio Oriente. Florent Guilleman è stato nominato Direttore Vendite Challenger per la Francia. Prima di assumere il nuovo ruolo, Florent ricopriva la carica di Direttore Marketing (segmento Trattori agricoli) per il marchio Massey Ferguson, in vari Paesi europei. Florent, che vanta un master in ingegneria agricola ed una laurea in Vendite e Marketing, ha ricoperto in passato la carica di Direttore Prodotti e Direttore Sviluppo Prodotti per altre aziende leader nel settore delle macchine agricole. Florent Guilleman e Challenger alla conquista della Francia. Nuovi mini Challenger La linea Challenger di modellini in scala si è appena arricchita di due nuovissimi articoli, un trattore MT800C ed un’irroratrice RoGator 600. Realizzati in scala 1:32, questi modellini pressofusi perfetti fin nei minimi dettagli sono entrambi prodotti in edizione limitata: affrettatevi dunque ad ordinarli! Sarebbero dei fantastici regali e, dopotutto, al Natale mancano soltanto poche settimane. Contattate il concessionario Challenger di zona o visitate il negozio virtuale al sito Web: www.ChallengerStore.com Tutta la potenza Challenger in scala 1:32. Indovina chi viene a cena? Cena all’aperto con una marcia in più! In occasione del settantacinquesimo anniversario di CUMELA, l’Associazione dei contoterzisti olandesi, Challenger ha allestito questa spiritosa scena che vede un gruppo di guidatori seduti di fronte ad una lauta cena al crepuscolo dopo una giornata di lavoro nei campi. “L’immagine vuole simboleggiare le lunghe giornate e il duro lavoro che questi driver si trovano ad affrontare”, dichiara Thom Sanders, specialista assistenza prodotti per applicazioni di Challenger. “Tuttavia, straordinari macchinari come il Challenger TerraGator e i trattori prodotti da Fendt, facilitano l’esistenza ed innalzano gli standard, cosa che vale anche per il cibo!” Speciali ringraziamenti vanno al contoterzista Kurstjens di Grubbenvorst, Paesi Bassi, che ha fornito i macchinari ed i modelli per la scena. Delegati alla conferenza. 19 20 www.challenger-ag.com Challenger ha lanciato una nuova piattaforma promozionale che ribadisce il ruolo di “guardiano della terra” propostosi dal marchio. Lo slogan ‘Your Soil Our Territory’ (La vostra terra, il nostro territorio) si ispira al circolo virtuoso imperniato sul miglioramento della struttura del suolo, il rispetto per l’ambiente, l’arricchimento della qualità del suolo e l’incremento del ritorno sull’investimento. “L’invidiabile posizionamento del marchio si deve al sistema a cingoli Challenger, che da 25 anni dimostra la sua affidabilità, nonché ad una produzione e prestazioni di indubbia qualità”, spiega Ryan Jackson, Responsabile Marketing Challenger. “Nel corso dei prossimi mesi, i clienti avranno l’opportunità di apprezzare il nuovo leit motiv che caratterizzerà tutte le comunicazioni pubblicitarie e promozionali aziendali”. Cat®, Caterpillar® e Challenger® sono marchi commerciali depositati di Caterpillar Inc e sono utilizzati sotto licenza da AGCO. Italian