concorso di progettazione per la riconversione/riqualificazione dell`ex

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BANDO DI CONCORSO
Concorso di progettazione per la riconversione/riqualificazione dell’ex “struttura industriale Bailo”
in località Colle Danè Comune di Pieve Tesino - Provincia di Trento
CONCORSO DI PROGETTAZIONE
PER LA RICONVERSIONE/RIQUALIFICAZIONE
DELL’EX “STRUTTURA INDUSTRIALE BAILO”
IN LOCALITÀ COLLE DANÈ
COMUNE DI PIEVE TESINO - PROVINCIA DI TRENTO
ALLEGATO 2
D.P.P. DOCUMENTO PRELIMINARE ALLA PROGETTAZIONE
C.F. e P.Iva e Reg. Imp. TN : 01996820229 • sede legale: presso Castel Ivano – 38059 IVANO FRACENA (Trento) • sede amministrativa: Via della Stazione, 100 – 38059 VILLA AGNEDO (Trento) • tel: 0461 1866200 - fax: 0461 1866220 - [email protected]
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BANDO DI CONCORSO
Ente Banditore
Finanziaria Valsugana S.p.A
sede legale: presso Castel Ivano - 38059 Ivano Fracena TN
sede amministrativa: Via della Stazione, 100 - 38059 Villa Agnedo TN
tel. 0461 1866200 · e-mail: [email protected]
CONCORSO DI PROGETTAZIONE
PER LA RICONVERSIONE/RIQUALIFICAZIONE
DELL’EX “STRUTTURA INDUSTRIALE BAILO”
IN LOCALITÀ COLLE DANÈ
COMUNE DI PIEVE TESINO - PROVINCIA DI TRENTO
ALLEGATO 2 - D.P.P. DOCUMENTO PRELIMINARE ALLA PROGETTAZIONE
PROMOTORI
Finanziaria Valsugana S.p.A sede legale: presso Castel Ivano 38059 Ivano Fracena TN
sede amministrativa: Via della Stazione 100, 38059 Villa Agnedo TN
tel. 0461 1866200- e.mail: [email protected]
COMMISSIONE ORGANIZZATIVA
Sig. Franco Paterno, vice Presidente della “Finanziaria Valsugana S.p.A.”; Dott. Ivo Rossi, Commercialista,
coordinatore “Finanziaria Valsugana S.p.A.”; Arch. Enrico Ferrari, già Dirigente per la qualità del paesaggio
della Provincia Autonoma di Trento; Dott. Michele Lanzinger, Direttore del Museo delle Scienze di Trento; Sig.
Emanuele Montibeller, Direttore Artistico”Arte Sella”.
CONSULENZA BANDO, D.P.P E STESURA ELABORATI TECNICI
Arch. Luca Beltrami – Beltrami+Dellanna architetti associati
Via G.Segantini, 23 – 38122 Trento – [email protected]
FOTOGRAFIA
Ruggero Arena - www.ruggeroarena.com
COORDINATORE E SEGRETERIA DEL CONCORSO
Sig. Franco Paterno - [email protected]
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BANDO DI CONCORSO
ALLEGATO 2 - D.P.P. DOCUMENTO PRELIMINARE ALLA PROGETTAZIONE
INDICE
1.0.0 OBBIETTIVI GENERALI
1.1.0 Premessa: il progetto Montagna-Lagorai
1.2.0 Recupero dell’edificio Bailo
1.3.0 Funzioni e attività del contenitore
1.3.1 L’area ludico/creativa per famiglie
1.3.2 Il centro studi del paesaggio
2.0.0 STATO DI FATTO
2.1.0 Inquadramento urbanistico e paesaggistico
2.1.1 La localizzazione dell’area d’intervento e del manufatto esistente
2.1.2 L’Arboreto del Tesino
2.1.3 L’area golf
2.2.0 Stato di fatto dell’impianto edilizio
2.2.1 Descrizione architettonica e funzionale
2.2.2 Descrizione strutturale
2.2.3 Descrizione impiantistica
3.0.0 REQUISITI GENERALI
3.1.0 Flessibilità ed adattabilità
3.2.0 Benessere e qualità ambientali
3.3.0 Impiantistica e risparmio energetico
4.0.0 LINEE GUIDA ALLA PROGETTAZIONE
4.1.0 Funzioni e dimensionamento degli spazi interni
4.2.0 Funzioni e dimensionamento degli spazi esterni
4.3.0 Ampliamenti volumetrici
4.4.0 Connessione/collegamento tra l’area dell’intervento e l’Arboreto del Tesino
4.5.0 Parcheggi e accessi
4.6.0 Indicazioni generali per il mantenimento della struttura e dell’edificio esistente
5.0.0 RIFERIMENTI URBANISTICI
5.1.0 Inquadramento urbanistico
6.0.0 ALLEGATO A: DOCUMENTAZIONE TECNICA
7.0.0 ALLEGATO B: ESTRATTI E DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA
Documenti contenuti nel CD:
I. Bando di concorso (.pdf)
II. Allegato 1° : domanda di partecipazione 1^ fase
III Allegato 2°: Documento Preliminare alla Progettazione 2^ fase (.pdf - .dwg - .jpg)
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BANDO DI CONCORSO
1.0.0 OBBIETTIVI GENERALI
1.1.0 Premessa: il progetto Montagna-Lagorai
Il progetto di sviluppo turistico denominato “Montagna-Lagorai” vuole introdurre degli elementi nuovi di
attrattiva in un territorio che fino ad oggi ha avviato processi significativi di valorizzazione delle proprie risorse in
chiave turistica e di creazione di prodotti adeguati a soddisfare i bisogni di una domanda sempre più diversificata.
L’obbiettivo è creare una destinazione turistica in grado di generare flussi di visitatori con conseguenti ricadute
positive per il territorio sotto il profilo economico, occupazionale, sociale culturale. L’intento è di trasformare
il territorio in un luogo di eccellenza, una vetrina del Trentino del futuro, che aspira a diventare un territorio
modello, caratterizzato da un’attenzione particolare per il rapporto tra ambiente naturale e sviluppo e per
la qualità della vita, dei propri residenti e degli ospiti. Il progetto propone un insieme di iniziative in grado di
stimolare l’intero territorio nella creazione di un’offerta turistica competitiva e innovativa, ispirata ai valori della
sostenibilità e della ricerca della qualità in ogni frangente.
Per più approfondite analisi sull’obbiettivo del presente capitolo si rimanda all’allegato B: estratti e
documentazione fotografica – punto 1_ Il progetto Montagna- Lagorai - sett.2009.
1.2.0 Recupero dell’edificio Bailo
Il manufatto di cui è prevista la riconversione/ristrutturazione, è un volume di costruzione recente ma la cui
funzione manifatturiera è venuta ora a decadere.
Compatto e isolato al centro della piana, tra i nuclei abitati di Cinte Tesino e di Pieve Tesino, il manufatto risulta
molto visibile e in contrasto con il contesto sia per i materiali che per le dimensioni. Il recupero del manufatto,
oltre a contenere le nuove funzioni ed attività per un nuovo Centro Culturale polivalente, dovrà ottenere una
migliore integrazione nell’ambiente e una qualità architettonica che testimoni i concetti di sostenibilità, di
bellezza e di armonia uomo-ambiente. L’intervento progettuale dovrà prevedere il coinvolgimento funzionale e
paesaggistico anche dell’area esterna al manufatto individuata dal lotto esistente (p.ed.1002) e individuare una
soluzione progettuale relativa alla connessione/collegamento tra l’area del nuovo centro culturale polivalente e
l’area dell’Arboreto del Tesino collocata oltre strada.
1.3.0 Funzioni e attività del contenitore
1.3.1 L’area ludico/creativa per famiglie
L’area e le strutture oggetto del bando sono chiamate a svolgere un ruolo chiave per l’intero progetto di
sviluppo del territorio del Tesino con rilevanti ricadute anche sulla Valsugana. Pertanto la scala dell’intervento e
le strategie di gestione del progetto dovranno riferirsi a livelli alti di risultato in termini di visitatori e di capacità
di generare indotto. In termini di target si ritiene che le strutture e le proposte siano da orientare in particolare
verso il segmento famigliare e siano usufruibili in tutte le stagioni dell’anno. I destinatari sono da ricercare
negli escursionisti all’interno di un bacino geografico di 1 - 2 ore, dai turisti in residenza nell’area del Tesino
e della Valsugana, da turisti appositamente intercettati per un permanenza nell’area e ospiti delle strutture
turistiche di nuova costruzione previste nelle immediate adiacenze. Pertanto i tempi di visita dovranno essere
differenziati prevedendo sia una fruizione limitata a poche ore sia la possibilità di ripetere le esperienze offerte
dall’area in più giorni successivi. La struttura e le attività sono da intendersi nello stile dei musei dei bambini,
delle aree ludiche dei science center e in quello dei parchi a tema dedicati al segmento famigliare e giovanile.
Dovrà puntare a una stagionalità estesa e pertanto dovrà prevedere anche strutture ludico/didattiche in open
air mediante giochi d’acqua all’aperto e play grounds dal design innovativo. Tra i riferimenti per le strutture di
interno sono state prese gli esempi del Children’s Museum di Halifax presso Liverpool, il Children’s Museum
di Denver e Boston, Il Museo dei Ragazzi di Roma, l’area pedagogica della Cité des Sceinces di Parigi, ovvero,
per le aree all’aperto, il parco Galileo di Heureka a Vantaa (Helsinki) o lo storico “Skansen” di Stoccolma, qui
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BANDO DI CONCORSO
declinato nel senso della casa rustica alpina, della filiera del legno e della casa sostenibile e più in generale
dell’approccio alla sostenibilità dello sviluppo e alla mitigazione dell’impronta ecologica. Fungerà da centro
di ispirazione per l’esplorazione del ambito naturalistico dell’ambito territoriale e svilupperà riferimenti e si
collegherà con le altre entità culturali del territorio e della provincia intessendo con queste rapporti di relazione
funzionale. Tra questi si ricordano in primis Arte Sella, il MART e il MUSE.
1.3.2 Centro studi del paesaggio
Un centro culturale contemporaneo richiede la continua capacità di trasformarsi e di ri-crearsi per essere
al passo con le continue sollecitazioni che provengono da culture diverse, da esigenze nuove, da problemi
complessi. L’organismo architettonico deve favorire e permettere queste continue metamorfosi. Anche le
funzioni che si svolgeranno al suo interno non potranno che mutare di continuo.
Da qui l’idea di “ cantiere”, di luogo cioè in perenne divenire, pur all’interno di temi omogenei e con una
identità ben definita. Il tema che sarà il motore, ma anche il cuore del centro è quello del paesaggio, come
supporto fisico di tutte le attività umane.
Del paesaggio c’è chi si occupa dal punto di vista filosofico, estetico, naturalistico, artistico, storico, fisico.ma
molto spesso manca proprio il legame concreto e diretto con l’oggetto studiato. E’questo che vorrebbe curare
il nuovo “ Cantiere del paesaggio”. Il paesaggio naturale e umano in cui il manufatto si trova consente ciò che
in una città non è possibile e cioè il contatto diretto, l’esperienza, gli spazi fisici e mentali. Le tecnologie attuali
consentono si spostarsi nel tempo e nello spazio, di creare legami e relazioni ma fondamentale risulta sempre
la concretezza. Partire dalle rocce, dagli alberi, dall’acqua, dalle stagioni, dalle coltivazioni, dalle costruzioni,
dalle popolazioni è fare paesaggio in modo innovativo. Fare e trasmettere queste esperienze cominciando
dai bambini vuol dire ampliare la cultura della sostenibilità. Parlare dei problemi dei luoghi e delle città e
delle trasformazioni che ci vengono imposte in termini di mobilità, di energia, di rifiuti, vuol dire creare una
consapevolezza diffusa che è il primo passo per la risoluzione dei problemi che può essere solo comune e
condivisa. Manca un luogo fisico dove si possano far convergere gli interrogativi che nascono dal territorio
e dalle persone e dove le persone possano documentarsi, dibattere e proporre. Un’autostrada, una linea
ferroviaria, un inceneritore, una biblioteca, un ospedale, sono tutte decisioni che modificheranno la vita di
tutti e lo stesso ambiente. Favorire una metodologia di discussione e aprire una mostra permanente su questi
temi, con le soluzioni date in altri contesti, gestire un forum tra esperti, tra imprenditori, tra amministratori, tra
cittadini è anche quello che questo “Cantiere del paesaggio” vuole proporre.
2.0.0 STATO DI FATTO
2.1.0 Inquadramento urbanistico e paesaggistico
Il manufatto industriale ex Bailo e la sua area di pertinenza sono collocati al centro della Conca del Tesino
conosciuta anche come Altopiano del Tesino o semplicemente Tesino; è un altopiano del Trentino-Alto
Adige, nella zona orientale della Provincia autonoma di Trento, al confine con il Veneto (precisamente con la
provincia di Belluno). Secondo la Suddivisione Orografica Internazionale delle Alpi fa parte della Sezione
alpina delle Dolomiti, nelle Alpi Sud-orientali. Il contesto quindi in cui è inserita l’area dell’intervento è unico
e di notevole valenza paesaggistica (vedi allegato B. – estratti e doc. fotografica – 2. Contesto paesaggistico –
3.Viste aeree area d’intervento)
2.1.1 La localizzazione dell’area d’intervento e del manufatto esistente
La superficie del lotto su cui è edificato l’edificio (contraddistinta dalla p.ed. 1002 del C.C. di Pieve Tesino) è poco
più di due ettari e si trova più precisamente a ovest della Strada Provinciale 114, a baricentro dei paesi di Pieve
e Cinte Tesino. Confina ad est con l’area dell’Arboreto del Tesino ed a ovest con il campo da golf “la Farfalla”.
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BANDO DI CONCORSO
2.1.2 L’Arboreto del Tesino
L’Arboreto del Tesino è situato ad est dell’edificio industriale Bailo, in località “Campagnola”, sulle pendici
nord-orientali del Colle Danè (vedi tav.0 - inquadramento urbanistico). L’area che si estende per una superficie
di circa 30 ettari è compresa tra i comuni di Pieve Tesino e Cinte Tesino ad un’altitudine compresa tra 800 e
845 m.s.l.m.
L’Arboreto è stato realizzato con la collaborazione del Centro Studi Alpini dell’Università della Tuscia di Viterbo
e appartiene, con gli orti botanici e i giardini alpini, alla categoria dei musei botanici viventi. L’arboreto è
essenzialmente un luogo che accoglie collezioni di piante arboree vive disposte secondo diversi criteri e
tematiche in funzione degli scopi preminenti di ricerca, di didattica e di applicazioni pratiche. Esso assolve
pienamente alle sue molteplici funzioni che sono:
- funzione didattica e scientifica: sono state messe a dimora specie montane dalle diverse fasce altitudinali,
ricreando dei modelli di vegetazione che si possono trovare in ambienti e ad altitudini diverse;
- funzione ricreativa: l’arboreto è uno spazio verde accessibile alla popolazione e gli impianti consentono
l’accesso ai diversamente abili ed il prato è calpestabile. Le scolaresche possono svolgere attività presso il
Centro Visitatori.
- funzione conservativa: all’interno dell’arboreto è presente un giardino frutteto con antiche varietà locali
di alberi da frutto. Si ritiene importante infatti conservare il genotipo di queste coltivazioni ormai in via di
estinzione.
Le zone che è possibile visitare percorrendo i sentieri all’interno dell’Arboreto (vedi planimetria negli allegati
al presente D.P.P.) sono: prato, torbiera-palude, ontaneta, boschetto di abete rosso, laghetto, ruscello, siepe
di montagna, piante del bosco di faggio e di abete bianco, piante del bosco di larice e di pino cimbro, piante
americane, asiatiche ed europee, frutteto e roseto.
Ogni zona è identificata da una bacheca esplicativa con testi e immagini. Lungo il percorso sono posizionate
alcune bacheche riportanti testi tratti da “Arboreto Salvatico” dello scrittore Mario Rigoni Stern.
All’interno dell’area dell’Arboreto sarà inoltre realizzato il Giardino Europa in memoria della forte azione
europeista dello Statista Alcide Degasperi nato a pieve Tesino dove esiste la casa-museo.
2.1.3 L’area golf
L’area golf denominata “la Farfalla” è situata in località Colle Danè ad ovest e a nord dell’edificio industriale
Bailo (vedi tav.0 - inquadramento urbanistico). È un campo a 9 buche, la cui realizzazione è stata agevolata
dall’andamento naturale del terreno collinare. Il percorso si snoda lungo 2770 metri ed è inserito in un
paesaggio verde, punteggiato visivamente dai tre i paesi di Castello, Pieve e Cinte. All’interno dell’area si trova
un manufatto adibito a Club House e bar e un campo pratica con 10 postazioni. Durante la stagione da aprile
ad ottobre, si svolgono gare di golf ogni fine settimana comprese anche nel circuito nazionale.
2.2.0 Stato di fatto dell’impianto edilizio
2.2.1 Descrizione architettonica e funzionale
L’edificio industriale “Bailo”, per la produzione di abbigliamento sportivo, venne progettato nel 1985
dall’architetto Ario Biotti di Bolzano, le strutture furono opera dell’ingegnere Guglielmo Concer di Bolzano e
la costruzione venne terminata nel 1989.
La superficie de lotto su cui fu edificato l’edificio (contraddistinta dalla p.ed. 1002 del C.C. di Pieve Tesino) è
poco più di due ettari (di circa mq. 22.900). L’impianto edilizio, inserito planimetricamente in allineamento con
Strada Provinciale n. 114, è caratterizzato da un monoblocco ad U (superficie coperta mq. 3.720,00, volume
totale mc 46.031,00, altezza max. circa ml.13,00) suddiviso in due settori, dei quali:
- il primo, fronte strada, su tre livelli, destinato servizi generali ed uffici;
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- il secondo, su due livelli, destinato all’attività produttiva: al piano terra i magazzini materie prime, laboratori
e locali tecnici; al primo piano magazzino per il prodotto finito e locali per la vendita.
Un sistema di scale, corridoi, ascensori/montacarichi garantisce il collegamento in senso verticale ed orizzontale
tra i diversi settori.
Sul lato est sono ubicati gli accessi all’edificio: uno pedonale in corrispondenza dell’ingresso principale; due
carrai, dei quali uno per l’accesso e l’uscita delle automobili dei dipendenti, ed uno per i mezzi pesanti di
trasporto delle merci.
Il terreno circostante l’edificio (vedi tav.1- rilievo architettonico – planimetria) è utilizzato a parcheggio
visitatori sul fronte strada (all’esterno della recinzione), parcheggio dipendenti sul lato sud, cortile interno
per la movimentazione merci (verso ovest), strada di collegamento tra il piano terreno ed il primo piano con
ingresso (sul lato nord) direttamente al magazzino prodotto finito. Tutto il perimetro dell’edificio è percorribile
con automezzi per consentire l’accessibilità sia pedonale che veicolare alle diverse zone. Il resto del terreno è
destinato a verde.
I materiali e le finiture architettoniche adottate sono:
- coperture in lamiera di alluminio grecata e preverniciata color blu con coibentazione in lastre di poliuretano
dello spessore di cm. 10;
- murature esterne rivestite con doghe metalliche colorate (blu, rosso e grigio) coibentate con materassino in
lana minerale dello spessore di cm. 5;
- serramenti esterni in alluminio preverniciato color rosso;
- marciapiedi perimetrali e cordonate in cemento;
- pavimentazione cortili in asfalto;
- scala principale interna in c.a. con rivestimento in granito;
- tramezze interne in laterizio forati da cm. 8 o 12 e in cls per la zona uffici.
Le funzioni dei settori sotto riportati sono illustrate negli elaborati del rilievo architettonico tav.le 2-3-4-5
allegate al presente D.P.P.
S.1 Il primo settore destinato a servizi generali ed uffici su fronte strada (est) è così destinato:
S1.1 Piano terra:
- atrio principale con la scala di collegamento ai piani superiori;
- ascensore/montacarichi (con ingresso sia verso la zona uffici e sia verso il laboratorio);
- salette visitatori;
- ufficio per il portiere;
- uffici creazione modelli;
- ufficio CAD;
- pronto soccorso;
- mensa per il personale;
- servizi igienici;
- spogliatoi;
- lavanderia/bagni;
- scala per il collegamento con l’alloggio del custode;
- la scala di collegamento tra la zona spogliatoi ed il magazzino prodotto finito al primo piano;
S1.2 Primo piano:
- atrio centrale con scala per il collegamento con i diversi piani;
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- uffici amministrativi, di direzione e presidenza;
- uffici commerciali;
- locale presentazione modelli;
- locale deposito modelli;
- sala riunioni;
- servizi igienici,
- alloggio del custode con: atrio, soggIorno-pranzo, cucina, corridoio notte, stanze da letto, bagno,
doccia, ripostiglio,
- ascensore/montacarichi per il collegamento tra i diversi livelli.
S1.3 Piano sottotetto:
- atrio centrale con scala per il collegamento con i diversi piani;
- servizi igienici;
- uffici progettazione;
- archivio;
- depositi
S.2 Il secondo settore destinato ad l’attività produttiva è così destinato:
S.2.1 Piano terra:
- magazzini materie prime;
- laboratorio/deposito;
- deposito campioni e confezioni;
- ascensore/montacarichi per il collegamento con il deposito prodotto finito al piano confezione;
- locale caldaia;
- locale energia elettrica;
- locale impianto trattamento aria e termoventilazione;
- scala per collegamento con il primo piano;
- autorimessa.
S.2.2 Primo piano:
- magazzino prodotto finito;
- ingresso clienti;
- ripostiglio;
- area vendita;
- ascensore/montacarichi per trasporto merci tra piano terreno e primo piano;
- scala per il collegamento con il piano terreno.
L’edificio ha una superficie coperta di mq. 7.230,00 e una volumetria di mc.46.031,00 (vedi tav. 6 - rilievo
architettonico – calcolo volume esistente).
2.2.2 Descrizione strutturale
S.1 La struttura del primo settore, destinato a servizi generali ed uffici è così costituita:
- travi e pilastri in c.a. gettati in opera;
- solai in c.a. a lastra;
- copertura in c.a. a lastra (come solai);
- scale (rampanti e pianerottoli) in c.a. gettati in opera.
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BANDO DI CONCORSO
S.2 La struttura del secondo settore, destinato ad attività produttiva è così costituita:
- travi e pilastri in c.a. prefabbricati;
- solaio in c.a. prefabbricato;
- copertura (primaria e secondaria) in travi di abete lamellare e tavolati in legno di abete;
- scale (rampanti e pianerottoli) in c.a. gettati in opera.
Le fondazioni sono costituite da plinti in c.a. e fondazioni continue in c.a., collegate tra loro da cordoli aventi
sezione di cm.50x55.
I muri di separazione tra le diverse zone dello stabilimento (muri tagliafuoco) sono in cls da cm. 25 o in
blocchi di cemento sempre da cm. 25.
Gli aspetti dimensionali della struttura vengono dettagliatamente descritti nelle tavole di rilievo architettonico
(tav.le 2-3-4-5) e nella tav. 7 - viste 3D strutturali, allegate al presente D.P.P.
Come riportato nel Certificato di Collaudo dell’edificio, depositato presso l’Ufficio del Genio Civile di Trento in
data 02-12-1988 a firma del Dott. Ing. Vittorio Moranduzzo, le prove sclerometriche hanno confermato che i
calcestruzzi possiedono una classe superiore a quella minima prevista in progetto.
Ad oggi lo stato di conservazione statico appare elevato e non sono presenti dissesti e deformazioni strutturali.
2.2.3 Descrizione impiantistica
Gli impianti esistenti a servizio dell’edificio possono essere così riassunti:
- impianto di riscaldamento per gli uffici, servizi e alloggio custode;
- impianto idrico-sanitario e di produzione acqua calda di consumo;
- impianto di ventilazione per i servizi igienici e per il laboratorio;
- impianto elettrico;
- impianto rete di smaltimento acque nere e acque piovane;
- impianto antincendio;
- impianto di condizionamento e trattamento sale riunioni e uffici.
I locali tecnici sono dislocati al piano terra (lato nord - vedi tav.2- rilievo architettonico pianta piano terra) e
sono:
- locale centrale termica mq. 54.50 con caldaia a combustione pressurizzata e alimentata a gasolio;
- locale trattamento aria mq. 81.00;
- locale cabina di trasformazione e quadri elettrici mq. 25.52.
Ad oggi gli impianti sono funzionanti ed efficienti e nel corso degli anni sono state effettuate opere di
adeguamento e di manutenzione.
3.0.0 REQUISITI GENERALI
3.1.0 Flessibilità ed adattabilità
La proposta progettuale dovrà rispondere a criteri di flessibilità e di adattabilità, sia per le parti che riguardano
gli spazi interni destinati alle attività ludiche sia per le zone destinate ad esposizioni, riunioni, convegni, lezioni
ecc. In particolare si suggerisce ai progettisti:
• la suddivisione del complesso in blocchi distinti, per agevolare una relativa riconoscibilità delle parti ed
una relativa flessibilità gestionale;
• il raggiungimento di un’integrata percorribilità orizzontale e verticale per favorire la connessione delle
parti che devono essere tra loro relazionate;
• la realizzazione e il dimensionamento degli spazi e dei luoghi di lavoro, deve consentire una prevalente
illuminazione naturale.
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BANDO DI CONCORSO
Poichè l’integrazione tra luoghi di lavoro, spazi di servizio e spazi informali di incontro e relazione è uno dei
requisiti necessari si consiglia:
• la concezione di spazi liberi da condizionamenti strutturali per agevolare la massima flessibilità e la
suddivisibilità con elementi leggeri ed allestimenti;
• la collocazione strategica di “usi intermedi” tra interno ed esterno per creare luoghi ad accesso libero
interrelati agli spazi aperti;
• la predisposizioni di cavedi e locali tecnici con caratteristiche equilibrate alla tipologia flessibile dell’edificio
e ai possibili adeguamenti futuri impiantistici.
3.2.0 Benessere e qualità ambientali
Per conseguire condizioni di benessere ambientale, visivo e d’illuminazione si indica come principio guida di
ricorrere a tipologie spaziali e distributive che favoriscano il più possibile condizioni di illuminazione naturale
agli spazi comuni.
I materiali, le opacità e le trasparenze devono essere utilizzate per creare un rapporto significativo con lo spazio
esterno, elemento emblematico del progetto. L’apertura di viste sugli spazi aperti, la fusione tra interno ed
esterno, sono un punto strategico da sviluppare nel progetto per cogliere il valore del paesaggio circostante.
L’articolazione delle viste, degli spazi e dei percorsi dovrà favorire l’orientamento dei fruitori e degli addetti, ed
agevolare la riconoscibilità delle singole parti.
Il controllo acustico è condizione rilevante per l’ottenimento del benessere ambientale. Oltre al rispetto delle
normative esistenti in materia di isolamento acustico occorre adottare accorgimenti affinché gli ambienti
destinati siano protetti dai rumori, in particolare tra le zone destinate alle attività ludico-ricreative e le sale
riunioni/convegni. Si richiedono separazioni con pareti fonoisolanti o vetrate ad alta prestazione fonoisolante,
per eventuali pareti divisorie o pareti mobili si richiede la soluzione dei ponti acustici. Per gli spazi dedicati ad
attività ricreative o di ristoro si richiedono accorgimenti per diminuire la diffusione dei rumori di impatto e di
riverberazione sonora.
Gli spazi dotati di sistemi elettronici di diffusione sonora devono essere concepiti per forma e materiali in modo
da ottimizzare l’ascolto.
3.3.0 Impiantistica e risparmio energetico
La progettazione architettonica del complesso dovrà rispondere a requisiti di risparmio energetico mediante la
messa in atto di molteplici strategie.
Oltre al rispetto ed all’applicazione delle normative e delle leggi nazionali e locali esistenti riguardo lo standard
del microclima interno, saranno apprezzate soluzioni che consentano un aumento delle prestazioni dell’edificio
dal punto di vista energetico - ambientale.
Tali soluzioni dovranno essere esplicitate in fase di progettazione mediante lo studio di nuove tipologie, l’utilizzo
di materiali performanti e le loro modalità di messa in opera, sia per consentire un ottimale utilizzo delle risorse
in fase di costruzione che in fase di gestione e di manutenzione.
Sarà inoltre opportuno ottenere condizioni micro-ambientali distinte, appropriate alle singole tipologie di
utilizzo, vista la mutevole fruizione degli spazi da parte dei diversi utenti con utilizzo differenziato per tempi e
modi.
Altri aspetti riguardano la necessità di concepire l’impiantistica del nuovo complesso edilizio come un sistema
integrato, in modo da consentire un uso razionale dell’energia, con particolare risalto all’utilizzo di fonti
rinnovabili.
Considerando la posizione montana del sito in cui s’inserirà il progetto e il rigido clima invernale della zona, si
dovrà porre particolare attenzione alle dispersioni termiche dell’edificio.
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BANDO DI CONCORSO
Si dovrà valutare la convenienza tecnico ed economica sia per quanto concerne la costruzione che la gestione di:
• utilizzo passivo ed attivo dell’energia solare per riscaldamento ambienti, produzione acqua sanitaria o
generazione di energia elettrica mediante impianto fotovoltaico;
• utilizzo di sistemi di riscaldamento e raffrescamento tramite l’utilizzo dell’energia geotermica;
• utilizzo di facciate ventilate o doppie facciate per ridurre i carichi dovuti alla radiazione solare e per il
recupero del calore;
• utilizzo di refrigeranti che non danneggino l’ozono e non contribuiscano all’effetto serra;
• recupero dell’acqua piovana per il risciacquo dei wc e per l’irrigazione di aree verdi.
Gli impianti di climatizzazione dovranno essere concepiti per garantire il benessere termo igrometrico dei
fruitori, fornire un’ottima qualità dell’aria e contenere i consumi energetici senza compromettere comfort e
salubrità.
Occorre considerare la razionalità di gestione degli impianti con sistemi di supervisione centralizzata di ultima
generazione, che permettono di programmare tutte le operazioni di gestione e manutenzione e di monitorare
a distanza il funzionamento dei sistemi.
La ripartizione e il progetto degli impianti devono inoltre prevedere una certa flessibilità e facile raggiungibilità
degli impianti stessi, sia per la manutenzione che per l’eventuale sostituzione o implemento dell’impiantistica,
interventi che devono poter avvenire senza interruzione di funzionamento delle attività accolte nell’edificio.
Si dovrà valutare inoltre la convenienza funzionale ed economica nel ricollocare i vani tecnici (centrale termica,
trattamento aria, cabina di trasformazione e quadri elettrici) in altre zone dell’edificio in alternativa alla
posizione esistente.
Si suggerisce di non collocare le unità degli impianti sull’esterno dell’edificio o in zone comunque visibili per la
scarsa qualità architettonica e per un inopportuno impatto visivo e acustico.
La cabina elettrica di trasformazione ubicata all’esterno dell’area a confine con la s.P. 114 (angolo nord-est)
dovrà rimanere inalterata.
Si segnala che la successiva fase di progetto esecutivo, sarà soggetta alla certificazione energetica LEED
(Leadership in Energy and Environmental Design).
4.0.0 LINEE GUIDA ALLA PROGETTAZIONE
4.1.0 Funzioni e dimensionamento degli spazi interni
Come illustrato precedentemente nel capitolo 3 Requisiti generali, le funzioni adottate nella soluzione
progettuale proposta dovranno possedere requisiti di flessibilità, adattabilità (punto 3.1) e di benessere e
qualità ambientale (punto 3.2). Per il dimensionamento degli spazi, che sarà calibrato sulle funzioni stabilite
ai punti 1.3.1 area ludico/creativa per famiglie e al punto 1.3.2 centro studi del paesaggio non si ritiene di
dover suggerire degli standard dimensionali minimi a massimi, ma si lascia libertà e discrezione alla proposta
progettuale.
Si demanda inoltre alla proposta progettuale la libertà del collocamento sia planimetrico che in elevazione
degli spazi funzionali.
Tutti gli spazi progettati e le relative destinazioni d’uso dovranno essere dotati di locali di servizio e di ausilio
dimensionati in ragione della loro tipologia ricettiva e in conformità alle norme vigenti per gli spazi pubblici.
4.2.0 Funzioni e dimensionamento degli spazi esterni
Anche per quanto riguarda gli spazi esterni valgono le indicazioni riportate al punto precedente.
4.3.0 Ampliamenti volumetrici
Qualora la proposta progettuale individui la necessità motivata di ampliare la volumetria dell’edificio esistente,
11
BANDO DI CONCORSO
tale l’aumento non potrà superare la misura del 20% del volume attuale (vedi Tav. 6 – rilievo architettonico –
calcolo del volume esistente).
4.4.0 Connessione/collegamento tra l’area dell’intervento e l’Arboreto del Tesino
La progettazione richiesta dovrà comprendere anche il tema della connessione/collegamento con l’area
dell’Arboreto del Tesino (vedi descrizione al punto 2.1.2)
Infatti si ritiene strategico sotto il profilo urbanistico e paesaggistico, il superamento della S.P.114 per
un’integrazione e sinergia funzionale tra il Centro Culturale e le attività didattiche e ricreative dell’Arboreto.
Si ricorda che successivamente sarà realizzato il collegamento con il percorso ciclo/pedonale e l’area destinata
a parcheggi e servizi di Pieve Tesino come formulato nelle previsioni di variante al PRG (vedi punto 5. 0.0
Inquadramento urbanistico e Tav.0 planimetria del contesto).
4.5.0 Parcheggi e accessi
I parcheggi per i visitatori non dovranno essere previsti nell’area d’intervento in quanto saranno realizzati
nella nuova area prevista in variante ai margini dell’abitato di Pieve Tesino tra la S.P. 78 e la S.P. 114 (area
ex Hotel Miramonti vedi Tav.0 - inquadramento urbanistico – planimetria del contesto). La progettazione di
quest’area destinata a parcheggio e a servizi anche per l’abitato di Pieve Tesino non è dunque oggetto del
presente concorso.
Nel nuovo Centro Culturale dovranno essere previsti soltanto parcheggi di superficie in numero sufficiente per
il personale di servizio e per le esigenze di carico e scarico di materiali e attrezzature.
L’accesso principale al nuovo Centro Culturale potrà essere collocato centralmente al manufatto esistente (lato est).
4.6.0 Indicazioni generali per il mantenimento della struttura e dell’edificio esistente
Come descritto al capitolo 2.2.2 - Descrizione strutturale, l’intero sistema strutturale (anno di costruzione
1989) è in ottimo stato di conservazione e non sono presenti dissesti e deformazioni. Pertanto si ritiene che
per motivi non solo di carattere tecnico ma di economicità e di ecosostenibilità (la demolizione globale di
tutta la struttura dell’edificio comporterebbe elevati costi con ricadute sull’ambiente legate allo smaltimento
dei materiali da demolizione) tutto il sistema strutturale (fondazioni, travi, pilastri solai e copertura) debba
essere mantenuto. Sono consentiti interventi di demolizione o sostituzione parziale dell’impianto strutturale
originario legati ad un eventuale ampliamento volumetrico motivato da aspetti funzionali ed architettonici. Si
suggerisce inoltre il mantenimento anche del corpo scale principale e dei collegamenti verticali esistenti quali
ascensori/montacarichi e vani scale secondari.
Tutti gli altri elementi architettonici esistenti (tamponamenti e rivestimenti esterni ed interni, serramenti,
pavimenti, finiture, ecc.) possono essere eliminati.
In sostanza si chiede il mantenimento dell’impianto strutturale originario per una nuova riconversione funzionale
ed architettonica dell’edificio.
5.0.0 RIFERIMENTI URBANISTICI
5.1.0 Inquadramento urbanistico
L’area ove insiste l’edificio ex Bailo è attualmente classificata dal PRG di Pieve Tesino quale “zona per attrezzature
turistico-alberghiere”.
Tuttavia la nuova e diversa destinazione funzionale dell’edificio ex Bailo, conseguente a questo concorso, potrà
comportare una specifica variante urbanistica più ampia che riguarderà sostanzialmente:
- la viabilità, con una nuova rotatoria tra la S.P. 78 del Tesino e la S.P. 114 di Pieve Cinte Tesino;
- i parcheggi per il nuovo centro culturale nell’area ex Hotel Miramonti (zona per attrezzature turistico-ricettive);
12
BANDO DI CONCORSO
- le passeggiate, con un nuovo percorso ciclo/pedonale dall’area ex Miramonti al nuovo Centro Culturale
Polivalente.
Tali varianti sono riportate schematicamente nella Tav.0 - inquadramento urbanistico – planimetria del contesto.
Si precisa inoltre che gli interventi sopra riportati, oggetto della futura variante al PRG, non sono oggetto del
presente concorso.
1. ALLEGATO A: DOCUMENTAZIONE TECNICA
Fanno parte della documentazione tecnica i seguenti elaborati:
- Tav.0 – Inquadramento urbanistico – planimetria del contesto 1:5000 – file .pdf
- Tav.1 – rilievo architettonico – planimetria generale 1:500 – file .pdf
- Tav.2 – rilievo architettonico – pianta piano terra 1:200 – file .pdf
- Tav.3 – rilievo architettonico – pianta piano primo 1:200 – file .pdf
- Tav.4 – rilievo architettonico – pianta piano sottotetto 1:200 – file .pdf
- Tav.5 – rilievo architettonico – sezioni e prospetti 1:200 – file .pdf
- Tav.6 – rilievo architettonico – calcolo del volume esistente 1:200 – file .pdf
- Tav.7 – rilievo architettonico – viste 3D strutturali – file .pdf
Per la 2° fase del concorso gli elaborati tecnici saranno forniti anche in formato dwg
2. ALLEGATO B: ESTRATTI E DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA
Fanno parte degli estratti e della documentazione fotografica una sequenza di immagini in formato .jpg e .pdf
suddivise per capitoli e archiviate nelle seguenti cartelle:
- 1 Il progetto Montagna Lagorai - sett.2009
(Definizione dei contenuti e del brand della nuova proposta turistica del Tesino e della Valsugana Orientale)
- 2 Contesto paesaggistico
- 3 Viste aeree area d’intervento
- 4 Riferimenti urbanistici
- 5 L’Arboreto del Tesino
- 6 Il manufatto ex Bailo
- 7 3D struttura ex Bailo
- 8 Logo Montagna Lagorai
13

concorso di progettazione per la riconversione/riqualificazione dell`ex

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