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Settimanale d'informazione - Poste Italiane s.p.a.- Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n°46) art. 1, comma 1, DCB Ancona Aut. DCSP1/1/5681/102/88LG Taxe Percue TASSA PAGATA 60044 FABRIANO (AN) D n. 8 Anno CIV 28 febbraio 2015 Ci vogliono accartocciare all’ormai famosa pagina bianca del 4 ottobre scorso che fece scalpore tra i nostri lettori, ma anche fuori del territorio con ampi consensi per l’originalità dell’idea, si è passati a questa palla di giornali accartocciati che fa parte invece di una campagna nazionale lanciata proprio in questi giorni da nove gruppi e sigle, tra cui anche noi della Fisc (Federazione Italiani Settimanali Cattolici). Non era una boutade quella di qualche mese fa, solo per dare impulso ad un’urgenza di categoria. Era piuttosto il grido forte e coraggioso di una testata storica come L’Azione, che ha superato il secolo di vita, e che si voleva fare portavoce del dramma che stanno vivendo centinaia di giornali alle prese con i drastici tagli all’editoria, con l’obiettivo unico e primario di tutelare l’autonomia e il pluralismo d’informazione. Siamo convinti che dopo anni di silenzio in cui da più parti i periodici diocesani (ma siamo in buona compagnia) venivano definiti strumenti di stampa minore, ci si sta rendendo conto che quella sul territorio si staglia invece su un livello di comunicazione che tocca ed intercetta più da vicino la gente e le proprie aspirazioni, le aspettative, i disagi e le speranze. Sono voce vera e tenace, e non stucchevole lamento, in un mondo omologato ed ingessato dove si possono dire e riportare solo certe cose. Dove c’è un punto di confine e non si va oltre. Il nostro campo è infinito, la realtà ci interessa tutta. E allora si riesce a dare spazio a chi non fa notizia, come le famiglie che non arrivano a fine mese, come i disoccupati che attraverso un’amicizia operativa, ritrovano grinta e voglia di rimettersi in campo, come i ragazzi che affrontano la loro avventura sportiva con spirito di divertimento senza aneliti agonistici. Oggi per avere credibilità, servono solo risultati, scoop, gossip, numeri da record. Il resto, l’ordinaria amministrazione, quella che rappresenta lo “zoccolo duro” dell’informazione di una città, di una diocesi, viene messo fuori pagina. Ma noi continueremo a raccontare questo tipo di realtà, a sentirci vicini a questa esperienza di umanità perché siamo certi che la sfida è tutta qui. Ovvero nel campo della libertà e della democrazia che dapertutto vengono sbandierati come vessilli insostituibili ma 01 prima.indd 2 Fabriano-Matelica euro 1,20 senza un’applicazione pratica, e che invece all’interno dei nostri settimanali trovano un fiorente ambito di approdo perché sono il segno ed il senso della nostra professione giornalistica. E per questo dalla pagina bianca è spuntata questa palla gettata come spazzatura ed il sostegno alla campagna “Meno giornali meno liberi” in modo che ognuno possa appoggiare un’iniziativa (firmando la petizione on line) che ci vede in prima linea per non diventare carta straccia o definitivamente pagina bianca. Carlo Cammoranesi 25/02/15 10.40 2 >EDITORIALI< L'Azione 28 FEBBRAIO 2015 La Grecia fa bene all'Europa Solidarietà, il caposaldo comune L di GIANNI BORSA e parole servono per capirsi. Per dire le cose come stanno. Oppure, al contrario, per ammansire i propri interlocutori o raccontare mezze verità. Osservazioni, queste, che valgono per tutti i protagonisti del braccio di ferro in atto fra la Grecia e gli altri 18 Stati della moneta unica: siano essi il premier ellenico Tsipras o il presidente dell’Eurogruppo Dijsselbloem, il ministro delle finanze tedesco Schäuble o il presidente della Bce Draghi, il commissario europeo Moscovici o la direttrice del Fmi Lagarde. Ad esempio durante le trattative a Bruxelles s’è detto “istituzioni” pur facendo riferimento – di fatto – alla “troika” (Ue, Bce, Fmi); invece Tsipras, rivolgendosi ai suoi connazionali, ha assicurato che “la battaglia è vinta” e l’“austerità è finita”, salvo annunciare, un secondo dopo, che “le difficoltà, le difficoltà vere, sono ancora davanti a noi”. Comunque l’Eurogruppo del 20 febbraio ha finalmente prodotto un accordo per l’ennesima apertura di credito alla Grecia da parte dell’Europa. E così dovranno procedere le cose oggi, quando l’Ue valuterà le riforme (un “programma” di riforme, guai a chiamarlo come prima “memorandum”) che il governo di Atene si impegna a realizzare per ottenere l’estensione degli aiuti per quattro mesi. Il nuovo appuntamento del 23 febbraio potrebbe essere una formalità, purché l’Esecutivo greco dimostri, al di là dei giochi di parole, che intende far sul serio, predisponendo una strategia di medio periodo volta a rimettere in sesto un Paese sull’orlo del default. Tsipras ha detto ai greci, a chi l’ha votato il 25 gennaio scorso e a chi non ha creduto alle sue promesse, che l’intesa siglata con i ministri di Eurolandia “annulla gli impegni presi dal precedente governo per i tagli ai salari e alle pensioni, sui licenziamenti nel settore pubblico, per gli aumenti dell’Iva sui prodotti alimentari, farmaceutici e le infrastrutture turistiche”. Stop alla troika, basta coi salvataggi, è finito il tempo del rigore e della “macelleria sociale”. Così almeno davanti alle telecamere della tv. Poi, rientrato nel suo ufficio, si è rimesso al lavoro con il fedele ministro delle finanze Varoufakis per convincere le “istituzioni” europee a dare qualche mese ancora di respiro per stilare l’elenco di quelle riforme irrinunciabili per far ordine nei conti pubblici, contrastando evasione fiscale e sprechi, ma anche risparmiando su sanità e servizi pubblici, tenendo sotto controllo salari e pensioni, imboccando di nuovo la strada delle privatizzazioni, senza escludere l’utilizzo del ricorso alla leva fiscale. Niente di nuovo sotto il sole, dunque. La vicenda consegna però alcune acquisizioni fondamentali. Anzitutto è chiaro che l’Europa resta al fianco della Grecia e che il posto della Grecia è nell’Eurozona e nell’Ue. Su questo si sgombera il campo da illazioni, dubbi o tentazioni. E si lancia un segnale chiaro ai mercati e agli speculatori. Secondo elemento: la politica ha fatto la sua parte. Ovvero è prevalsa la volontà di trovare un punto di incontro, che mirasse al risultato – cioè tendere la mano alla Grecia e ridarle una chance per ripartire – mediante un compromesso accettabile per tutte le parti in causa. Terzo: la crisi, che ha messo in ginocchio mezza Europa, provocando ricadute sociali pesantissime, sta sortendo l’effetto di rilanciare il principio di solidarietà, un caposaldo della “casa comune” europea. Ma se è vero che l’Europa esiste, che la politica sa fare la sua parte, che il principio di solidarietà non è un sogno rimasto nella testa di Schuman, De Gasperi e Adenauer, allora è le- cito attendersi al più presto nuove, positive conferme. Perché oltre al caso-Grecia, ci sono molteplici sfide in attesa di una altrettanto convincente risposta europea: la disoccupazione che riguarda 25 milioni di cittadini Ue con le rispettive famiglie, la guerra in Ucraina, il contrasto al terrorismo, la cenere che cova sotto il nazionalismo diffuso e la xenofobia dilagante, l’instabilità mediorientale e nordafricana che premono alle porte del Vecchio continente, gli incontrollati flussi migratori, la difesa dei diritti fondamentali in ognuno dei Paesi membri… Ora ciascuno deve fare il tifo per la Grecia, chiamata a sistemare i problemi interni e a onorare gli impegni internazionali. E forse è il momento di fare anche il tifo per l’Europa perché, come osservato infinite altre volte, alle sfide comuni bisogna fornire risposte comuni e convincenti. E l’Ue può giocare un ruolo essenziale. Ora tocca agli imprenditori C di NICOLA SALVAGNIN on l’enorme difficoltà che costa in Italia cambiare qualcosa, il governo Renzi sta inanellando punti su punti nel tentativo di rilanciare l’economia italiana, pur nell’assoluta carenza di risorse economiche a disposizione. Perché fare sontuose nozze con i fichi secchi – senza cioè denari da poter spendere e spandere – è esercizio obiettivamente difficile. Così l’esecutivo s’è mosso tramite investimenti mirati, e cambiamenti di regole. Una sforbiciata all’Irap per far respirare le aziende dal punto di vista fiscale (e non farle scappare vieppiù all’estero); i famosi “80 euro” che sono stati la prima restituzione di denaro in busta paga a memoria di lavoratore italiano; la scelta che si avrà di trasferire volontariamente nel salario anche il Tfr; il tentativo di salvare l’Ilva, la più grande acciaieria italiana; le mani sulla scuola italiana, cioè sulle radici dalle quali si svilupperà la buona occupazione di domani… Insomma, tanta carne al fuoco, soprattutto se al carico si aggiunge il Jobs Act. Ora l’iter legislativo s’è completato e si può assumere con le nuove regole; c’è chi le ha soppesate con particolare attenzione dal lato dei licenziamenti, ma la vera portata della nuova legge sta dall’altra parte del manico: si può assumere più facilmente, con più convenienza (fiscale) per l’azienda, con molte più probabilità per il giovane di un inserimento in azienda, piuttosto che un continuo sfruttamento nel segno del precariato. Se si pensa che la flessibilità dell’ultimo decennio s’era trasformata quasi completamente in precariato, prima lavorativo e poi quasi Sorta nel 1911 soppressa nel 1925 risorta nel 1945 Direttore responsabile Carlo Cammoranesi Autorizz. Tribunale Civile di Ancona n.11 del 6/09/1948 Amministratore Giovanni Chiavellini 02 editoriali.indd 2 Non solo Jobs Act: le misure messe in campo vanno nella direzione giusta esistenziale… Proprio in queste ore Confindustria parla della possibilità di creare 150mila nuovi posti di lavoro entro un anno. Noi tutti li aspettiamo con trepidazione. Si può fare di più? Sempre. Soprattutto, d’ora in poi servirebbe una politica industriale più raffinata, capace di aggiustare la mira e colpire nei due-tre punti vitali per la nostra economia. La fase emergenziale pian piano deve lasciare il posto ad una strategia di rilancio per i prossimi decenni, non per i prossimi mesi. Ma togliamoci dalla testa che le cose possano andare bene per decreto legge. La politica fa la cornice, il quadro lo dovrebbero fare gli operatori economici. Vuol dire investire, crescere in dimensioni, superare quell’individualismo italico che nel mondo globalizzato è solo un limite, sfidare nuovi Direzione, redazione e amministrazione Piazza Papa Giovanni Paolo II, 10 60044 Fabriano (An) - Tel. 0732 21352 Fax 0732 22330 ORARI: dal lunedì al mercoledì dalle 9 alle 12.30 e dalle 15 alle 18, giovedì e venerdì dalle 9 alle 12.30 www.lazione.com e-mail direzione: [email protected] e [email protected] e-mail segreteria: [email protected] Redazione Matelica Via Parrocchia, 3 - 62024 Matelica (Mc) - Tel. e Fax 0737 787551 ORARI: lunedì e giovedì dalle 16.30 alle 18.30 e-mail: [email protected] mercati, innovare il prodotto e promuoverlo con efficacia. Fare il mestiere dell’imprenditore, insomma: ci sono più imprese nel Nordest che in tutta la Russia, non possiamo aver cancellato qualcosa che abbiamo nel dna da secoli. E non è vero che tutto è impossibile. Forse la dichiarazione di Renzi (“la nostra manifattura raggiungerà quella tedesca”) è una smargiassata, ma il rilancio di Fiat e Maserati stanno a significare che, con buone idee e rimboccandosi le maniche, siamo ancora noi gli artefici della nostra fortuna. Se proprio proprio il governo vorrà dare una bella propulsione al tutto, indichiamo due strade interessanti: la rivoluzione del mercato dei capitali (la Borsa è minuscola, non si può passare sempre attraverso le banche e c’è tanta liquidità in cerca di occasioni). E una falciata – vera – alla selva di burocrazia che ammorba la vita degli italiani e spaventa terribilmente gli stranieri. Perché dentro vi vedono assurdi ostacoli all’intraprendere, giustificati o per tenere in vita una colossale macchina pubblica, o per foraggiarla tramite buste “lubrificanti” degne di un Paese del Terzo mondo. Adelante, dunque, e senza tanto juicio. Impaginazione Tania Bugatti, Ferruccio Cocco, Daniela Pedica Ogni copia € 1.20. L'Azione paga la tassa per la restituzione di copie non consegnate. ABBONAMENTO ORDINARIO € 40,00 Editore Fondazione di Culto e Religione “Diakonia Ecclesiale” D.P.R. n. 99 del 2/5/84 Aderente FISC. Associato USPI.Spedizione in abbonamento postale gr. 1 Aut. DCSP 1/1/5681/102/88LG pubb. inf. 45%. Iscritto al Roc 1988 in data 29/08/2001. Europa e Bacino Mediterraneo € 165,00 Africa, Asia e America € 165,00 Oceania € 175,00 Stampa Rotopress International srl via Brecce - Loreto (An) Amicizia € 60,00 - Sostenitore € 80,00 C.C.P. 17618604 intestato a L'Azione C.C.B. IT 36 U 05035 21110 410570009048 intestato a L'Azione presso Veneto Banca Ag. Corso della Repubblica Ai sensi dell’art. 13 del D. Lgs. n. 196/2003 informiamo gli abbonati che i dati da loro forniti per la sottoscrizione dell’abbonamento vengono trattati per l’espletamento di obblighi di legge e per finalità amministrative, attraverso l’utilizzo di strumenti e procedure idonee a garantirne la sicurezza e la riservatezza. Il trattamento potrà essere effettuato sia mediante supporti cartacei, sia attraverso l’ausilio di strumenti elettronici. Informiamo altresì gli abbonati, che in relazione ai dati personali da loro forniti, potranno esercitare tutti i diritti previsti all’art. 7 del D. Lgs. n. 196/2003. L’informativa completa è disponibile sul sito www. lazione.com e presso la sede de “L’Azione”. Testata che fruisce di contributi di cui all'art. 3 comma 3 della legge 250 del 7/8/1990. 25/02/15 10.41 L'Azione 28 FEBBRAIO 2015 >INCHIESTA< Salvare i luoghi del nostro passato Paolo Panfili: le incurie ed i degradi della città di PAOLA ROTOLO F abriano è una città che affonda le sue radici nella storia, dal meraviglioso patrimonio artistico e con una grande ricchezza culturale: lo sa bene il nostro interlocutore Paolo Panfili, appassionato di storia e cultura locale, nell’ambito dell’associazione per la Tutela e la Valorizzazione del Centro Storico, nel gruppo dei fondatori del Palio di S. Giovanni Battista e primo presidente dello stesso, con l’obiettivo di restituire la conoscenza del passato della città nel periodo medievale e rinascimentale, stimolando così i cittadini a riappropriarsi di uno spirito identitario delle proprie origini. “A giudicare dalla situazione della metà degli anni Novanta, è stato fatto molto in campo architettonico ed artistico, soprattutto grazie agli strumenti messi a disposizione dopo il sisma. Fabriano ora ha a disposizione un serbatoio di beni spendibili per il godimento di chi la abita e di chi la visita. Ancora tanto resta da fare, ma la propensione appare positiva”, afferma Panfili: “Senza dubbio ciò che è immediatamente percepibile in città è il profondo divario tra luoghi di profondissima quiete, come direbbe il Leopardi, basti pensare all’Oratorio della Carità, alla nuova Biblioteca multimediale o alla splendida Cattedrale, e le vaste aree di totale incuria dove carente è sia la manutenzione ordinaria che quella straordinaria. Tra tutte basti citare la situazione di dissesto del fondo stradale nelle aree periferiche e in centro, dove senz’altro si dovrà affrontare in fretta la decisione non rinviabile di mandare in pensione gli sventurati cubetti di porfido”. Panfili cita lo squallido degrado dell’area di Castelvecchio; la desolante situazione di abbandono della chiesetta del Crocifisso, dove rischia di andare perduto per sempre l’affresco del Settecento di Giovanni Loreti; lo stato di pietosa incuria in cui versano sia il chiostro di Sant’Agostino che l’Oratorio dei Beati Becchetti con il prestigioso affresco dell’“Albero della Vita” del Salimbeni. Inoltre la trascuratezza degli affreschi della chiesa di San Benedetto minacciati dall’umidità; la negligenza ed il disinteresse per le sorti della fontana di piazza Quintino Sella e l’oblio di un plesso monumentale dal significato simbolico, devozionale e storico come l’abbazia di Santa Maria d’Appennino. Basterebbero da soli questi esempi a rendere l’idea di una città priva di un equilibrio urbanistico e di un criterio di arredo urbano coerente. “Certamente usciamo da un lungo periodo di benessere economico dove i valori dell’identità civica, dell’ecosistema urbano, della tutela e valorizzazione dei beni comuni erano sopraffatti dal diffondersi di individualismo ed edonismo”, fa notare Panfili. “Le potenzialità del nostro territorio sono notevoli, ma bisognerebbe definire un percorso di priorità. Mi sembra appropriato l’uso della metafora dei vetri rotti. Se si lascia un vetro rotto in un edificio, presto tutti gli altri vetri saranno rotti dai vandali. Perché il primo vetro lancia un segnale. Contiamo su molteplici beni architettonici ed artistici di elevato pregio. Ma rappresentano essi da soli la città, la sua storia, declinano il suo linguaggio? Bastano a creare una nuova economia di cui si ha urgente bisogno? Ebbene la risposta è naturalmente no”. Come ex presidente dell’associazione per la Tutela e la Valorizzazione del Centro Storico, Panfili ha promosso un appello per l’impedimento della tombatura del fiume Giano e la valorizzazione del ponte nell’Aèra. Ha organizzato un convegno sull’argomento, con l’esito di indurre a riconsiderare il progetto. “Da dove iniziare per avviare un’azione di riequilibrio urbanistico? E’ sufficiente riferirsi al Do.St. 2012 (le sfide di una città in transizione, ndr), il famoso documento strutturale approvato all’unanimità dal Consiglio comunale, dove era ben specificato il ruolo storico avuto dal fiume Giano nell’origine e nello sviluppo dell’economia della nostra città. Uno degli elementi che caratterizzano il capoluogo è il corso del fiume, in parte tombato. L’intero tratto che partendo dall’area delle vecchie cartiere attraversa il centro storico, collega ospedale, polo sportivo per arrivare nelle vicinanze della zona di Santa Maria, costituisce una risorsa come asse connettivo delle relazione di parti della città, nonché una 'riserva di naturalità' in pieno centro urbano. Occorre rilanciare la strategia che restituisca centralità al sistema di volumi e spazi aperti che si sviluppano lungo il fiume: il sistema della città con nuove funzioni abitative, ricettive, ristorative che vanno ad aumentare le occasioni di vivere il fiume dovrebbe soppiantare il concetto di retro città, garage o deposito”. 3 Pinacoteca, nuova gestione pubblico-privato Tra gli aspetti che sono in ballo, e che riguardano la possibile interazione pubblico-privato nell’ambito della gestione dei plessi culturali con un risvolto turistico, la Pinacoteca Molajoli appare certamente da valorizzare, specie dopo la mostra “Da Giotto a Gentile” che ha riscosso un notevole successo ampliando la potenzialità della struttura. Le visite durante l’anno sono poche e il plesso va meglio considerato nella sua dinamicità, aspettando di sapere se alcune opere del Maestro di Campodonico rimarranno in dotazione in un’apposita sala. Se così fosse si incentiverebbe la promozione della nostra pinacoteca, così come se nel 2016 fosse bissata una mostra con un riscontro importante. Ma resta da capire che cosa fare di questo museo stantio. Appropriarsi della propria identità significa anche rivitalizzare una rete museale non solo fabrianese, ma entrare in un circuito più grande. Andrebbe coniato un sistema territoriale con un nuovo modello d’impresa che faccia leva sulla cultura per innescare virtuose performance riversate nel campo del turismo. La mission prioritaria, un po’ ovunque, è da tempo definita: riportare la gente nei musei. La strategia, laddove è stata applicata, ha avuto dei bei riscontri: strutture aperte 24 ore su 24, ingresso gratuito e massima interattività. Il tempo disponibile per compiere l’impresa non è mai breve, ma bisogna rendere fruibile il luogo assicurando interattività attraverso l’impiego di supporti tecnologici promuovendo le visite guidate e l’organizzazione di laboratori didattici. Senza il privato, l’ente non può più assicurare la fruibilità del suo patrimonio culturale, quindi è giusto che questi beni diventino produttivi. Oggi più che mai i musei richiedono una gestione imprenditoriale. In Italia, un progetto avviato nel novembre del 2008 dalla Commissione tecnico-scientifica istituita dall’Ufficio studi del ministero per i Beni e le Attività culturali nell’ambito dei programmi “Verifica degli standard museali” e “Laboratori per il miglioramento delle forme di gestione e dell’offerta dei servizi nelle strutture aperte al pubblico”, sembra tener conto del fatto che le maggiori criticità dei musei nazionali siano da riconnettersi all’incerta definizione del loro assetto istituzionale. Principale risvolto di tale progetto è stata la definizione di uno standard di regolamento per i musei statali, che si presenta come un primo passo verso la predisposizione di un percorso ampliabile ad una realtà di natura non esclusivamente pubblica. Al fine di una maggiore autonomia dei musei, il dato di rilievo che emerge dal modello di regolamento, consiste nell’attenzione riservata a fattori determinanti in relazione al piano dell’organizzazione e dei flussi decisionali: professionalità e funzioni del direttore generale, puntuale programmazione economico-finanziaria, gestione del personale competente. Alessandro Moscè I LUOGHI PIU’ IDENTITARI Palazzo Chiavelli - Palazzo del Podestà - Pinacoteca - Biblioteca - Oratorio della Carità Teatro Gentile - Cattedrale San Venanzio I LUOGHI DA RIVALUTARE O DA RISTRUTTURARE Area Castelvecchio - Oratorio Beati Becchetti - Chiesa San Benedetto - Chiesetta del Crocifisso- Fontana San Domenico - Le Conce I PROGETTI SUI LUOGHI Do.St (documento programmatico) - Ex Siva (università) - Scopertura fiume Giano Piano recupero del centro storico - Piano del traffico urbano 03 inchiesta.indd 2 25/02/15 10.42 4 L'Azione 28 FEBBRAIO 2015 Nozze d'oro VENDESI Periferia di Fabriano - VENDESI terreno edificabile a prezzo modico. Tel. 0732 73115. 40 anni per Andrea Tantissimi auguri ad Andrea Guglielmi per i suoi 40 anni dal babbo, dalla mamma, dalla sorella, dal cognato, dai nipoti, dagli amici e dai parenti. Il vostro amore e la vostra forza vi hanno tenuti uniti riuscendo anche a superare momenti difficile. Siamo felici di poter festeggiare questo stupendo traguardo d'amore assieme a voi che ci avete insegnato cosa significa amare. Le vostre figlie, i generi, i nipoti Tanti auguri a Bruno e Lidia! Alberto e Maria Laura Santi 50 anni di matrimonio! Il 28 febbraio del 1965 convolarono a nozze nella chiesa del Sacro Cuore Giacomo Ilari e Anna Maria Pesetti. In questo importante anniversario va a loro l'augurio più bello da tutta la nostra famiglia e dagli amici più cari. Andrea insieme alla sua adorata nipotina Arianna Bruno e Lidia Caporali festaggiano i loro 55 anni di matrimonio 3/3/1960 3/3/2015 Augurissimi dai figli, le nuore, i nipoti e la piccolissima pronipote Maria!!! Auguri Maria! Domenica 22 febbraio Maria Ferretti ha compiuto 90 anni. Tantissimi auguri dalla famiglia, dai parenti e da tutti gli amici. 04 mercatino.indd 2 Tantissimi auguri nonni... 60 anni di matrimonio! Di questi tempi un avvenimento raro. Il 19 febbraio hanno raggiunto questo bellissimo traguardo Giovanni Pallotta e Silvana Guglielmi. Un abbraccio affettuoso da tutta la famiglia!! 25/02/15 10.44 5 L'Azione 28 FEBBRAIO 2015 Imbrattamenti nella centrale via Balbo >CRONACA Centro in mano ai vandali Aumentano i danni e la microcriminalità: si pensa alle spycam taccuino di ALESSANDRO MOSCÈ I vandali in centro storico: arrivano segnalazioni, come quella dell’architetto Giampaolo Ballelli, che ha fatto presente pubblicamente la distruzione di ben due dissuasori in via Gioberti e il taglio di alcuni fili elettrici in via Cialdini. Ultimo in ordine di tempo, l’imbrattamento dei muri di via Balbo con scritte spray (il colpevole si è dichiarato pronto a pagare i danni). La stessa cosa sui sampietrini che ricoprono la strada della via. Scritte inappropriate anche nei pressi dei giardini Regina Margherita apparsi nei muri che costeggiano la parte interna del parco confinante con le abitazioni. Sta nascendo una vera e propria emergenza, in tal senso, che ha indotto l’assessore alla Polizia municipale Mario Paglialunga a stigmatizzare il fatto, anche in ragione delle continue lamentele dei residenti per gli schiamazzi notturni considerati intollerabili: “Sono state installate dieci telecamere in centro, ma abbiamo intenzione, nonostante i tempi di spending review, di acquistare altre sette spycam per stanare chi non rispetta le regole elementari di buona educazione civica”. E’ lo stesso Paglialunga a segnalare un’altra “area calda”: vale a dire le Conce e Piazzale Matteotti, dove le telecamere ci sono, ma continuano ancora a manifestarsi, specie il venerdì e il sabato notte, episodi delinquenziali. Si torna a parlare di implementazione delle forze dell’ordine, ma la Polizia è sotto organico per ragioni economiche, e quindi proprio la videosorveglianza appare lo strumento più utile per far fronte al vandalismo. Coinvolti sono lampioni, cavi, illuminazione pubbliche e i portoni di case private, oltre ai dissuasori, ai muri e agli asfalti. Insomma, l’arredo urbano è sotto lo scacco della microcriminalità. Ricordiamo che agli episodi di gennaio e febbraio, sono da aggiungere quelli dell’ottobre dello scorso anno, con fantomatici writers che si sono divertiti a recare danno ai commercianti di via Cialdini colpendo l’entrata laterale della Trattoria Marchegiana, il negozio del Papetto e i due locali posti nel parcheggio davanti all’Ottica Gill, per finire con un’“esibizione” sul muro adiacente la vetrina di Casabella Sposi. In passato fu segnalata la vicenda di via del Poio, la scalinata che collega il Corso della Repubblica a Piazza Giovanni Paolo II. Percorrendo il tratto in questione si potevano constatare i danni alle strutture per l’illuminazione, ai campanelli e ai citofoni, nonché lo stato di degrado della scalinata. I vasi, sistemati esternamente alle case, erano tutti spezzati. Stucchevole fu il caso del 2012 con una notte brava tra l’antivigilia e la vigilia di Natale, in particolare nella zona delle Conce e di via Cialdini. Una Opel station wagon di colore bianco fu addirittura semidistrutta a colpi di oggetti contundenti probabilmente in ferro. A metà del 2013 tavolini, vasi e rifiuti vennero rovesciati in strada, sempre nelle vie del centro, e varie auto danneggiate con colpi inferti alla carrozzeria. Il nuovo libro di Varagona su Marco Beci Da Roma nel Salone Sociale dell’Editoria, al Teatro Angel Dal Foco di Pergola, da Radio Ascoli all’Auditorium di Monte San Giusto per approdare, giovedì 12 marzo (dalle ore 16 alle 18) nella nuova Biblioteca Comunale di Fabriano. L’appuntamento con la città della carta, organizzato dal Circolo della Stampa Marche Press, in collaborazione con l’Università Popolare e la piena disponibilità della presidente Fernanda Dirella, non è che l’ultimo passaggio in programma della lunga tournée di presentazione del nuovo libro di Vincenzo Varagona, giornalista Rai e autore di “Morire a Nassiriya – Marco Beci un italiano al servizio del mondo” Paoline edizioni, Collana Uomini e Donne. Le testimonianze raccolte da Varagona, su questo cooperatore internazionale originario di Pergola, morto nell’attentato alla base italiana di Nassirya, in Iraq, il 12 novembre del 2003, approdano dunque a Fabriano, in virtù di uno dei primi momenti d’attività pianificati dal Circolo della Stampa Marche Press, presieduto da Luciano Gambucci. “Apriamo il 2015 – sono sue parole – con un incontro che sin dallo scorso anno ha riscosso grande partecipazione di pubblico in ogni parte del Bel Paese, dove si è tenuto. Questo libro, infatti, racconta, attraverso le testimonianze di familiari, amici, religiosi, addetti alla cooperazione internazionale, l’itinerario di vita di quest’uomo, che è anche quello dei tanti amici della Comunità di San Marco, a Pergola, creata da don Lino Ricci, una realtà che ha alimentato la fede di tanti giovani, alcuni poi diventati sacerdoti, con uno stile particolare, costruito su preghiera, crescita culturale, volontariato, divertimento. Marco ci rendeva tutti migliori, scrive Varagona, aveva una generosità infinita, un altruismo contagioso”. Una frase – rileva ancora Gambucci – che sintetizza una vita: quella di Marco Beci. Morto, in un blindato coinvolto nell’esplosione, quando aveva soltanto quarantatré anni e tre figli, di cui una molto piccola. Si trovava quasi per caso nella base Maestrale. In 05 fabriano.indd 2 quei giorni aveva trovato la sede per l’ufficio con cui avrebbe gestito, per conto del Ministero degli Esteri, i progetti di ricostruzione dell’ospedale e dell’acquedotto. Non ha fatto in tempo ma è stato comunque un italiano, della nostra terra, a servizio del mondo. Per questo, con la piena intesa del Direttivo del Circolo della Stampa e la partecipazione dell’Università Popolare, abbiamo inteso restituire memoria a un episodio, a un sacrificio, prendendo come esempio la figura di un uomo che ha dedicato la sua vita alle popolazioni messe in ginocchio dai grandi scenari di guerra. Dopo la laurea in scienze politiche lo troviamo in Africa, dove salva Goitom, il suo autista eritreo, accerchiato dal conflitto con l’Etiopia, paese in cui era arrivato a lavorare. Si sposa, con Carla, nascono Vittoria, Giacomo, Maria Ludovica. Intanto Marco nei Balcani mette in salvo due bambini, Sanja e Aladin, mutilati dalle bombe, consentendo loro, con il ricovero a Budrio (Bologna) di ricominciare a camminare e avere un’esistenza normale e infine, l’Iraq. Le esperienze – termina Gambucci lanciando un pressante invito a tutta la cittadinanza a prendere parte a questa interessante e coinvolgente celebrazione-testimonianza - non si ripetono, ma ripercorrerle a distanza di anni può contribuire a rinnovare orizzonti, lanciare semi, infondere coraggio, tutte di cui, oggi, abbiamo molto bisogno. Toccante la poesia che la figlia più piccola, Maria Ludovica, ha dedicato al padre, pubblicata in copertina. Alla presentazione, oltre all’autore – conclude Gambucci – prenderanno parte familiari di Beci e proietteremo un filmato, il tutto per rendere ancora più importante e toccante questo primo momento di confronto del Circolo della Stampa con la città, tanto che, tramite il Comune, stiamo cercando di coinvolgere associazioni come Rotary, Lions, circoli o, meglio dire, la nostra intera collettività”. FABRIANO FARMACIE Sabato 28 febbraio e domenica 1 marzo MONZALI Piazza Miliani 4A tel. 0732 21918 DISTRIBUTORI Domenica 1 marzo Self-service aperto in tutti i distributori EDICOLE Domenica 1 marzo Edicolè Corso della Repubblica Edicolandia Via La Spina Morelli Simone Via XIII Luglio L'Edicolante Via Profili Belardinelli Via Martiri della Libertà News snc Stazione ferroviaria Sinopoli Simona Via Corsi Silvestrini Via Benedetto Croce CROCE ROSSA P.zza Altini tel. 0732 21948 orario continuato CROCE AZZURRA Via Brodolini, 22 tel. 0732 629444 GUARDIA MEDICA Rivolgersi al tel. 0732 22860 GUARDIA MEDICA veterinaria Rivolgersi al tel. 0732 7071 BIGLIETTERIA FERROVIARIA dal lunedì al sabato dalle ore 6.30 alle 12.30 e dalle 13.30 alle 19.30 domenica dalle ore 13.30 alle 19.30 Tel. 0732.5345 Agenzia Viaggi del Gentile Atrio stazione FS dal lun. al ven. ore 8.30-12.30 e 16.30-19.30 sabato 8.30-12.30, domenica e festivi chiuso tel. 0732.5345 - 0732.5066 - fax 0732.233063 www.viaggidelgentile.it Agenzia viaggi Santini via Buozzi 24 lun/ven 9-12.45 e 15-19, sab. 9.30/12.30 e 17.30/19 tel. 0732 23161 www.santiniviaggi.it Agenzia Janus viaggi Piazza del Comune 5 (tel. 0732 22522) Daniele Gattucci 25/02/15 10.46 6 >FABRIANO< L'Azione 28 febbraio 2015 Far rivivere Giuseppe Verdi L'Accademia dei Musici ha presentato il pianoforte del grande compositore di elisa pallotta M ercoledì 18 febbraio l’Accademia dei Musici ha aperto le porte alla cittadinanza per mostrare il suo gioiello, un pianoforte storico di circa 200 anni, che sotto le dita di Giuseppe Verdi, nell’agosto del 1857, inaugurò il teatro Galli di Rimini sulle note della prima dell’Aroldo. Questo pezzo di rara bellezza è stato acquistato dall’Accademia dei Musici e verrà restaurato per poter essere restituito alla città di Rimini. Ha presentato la conferenza il giornalista Luca Guazzati, rimarcando che l’Accademia è un’eccellenza europea e che ha portato a Fabriano la tradizione del pianoforte storico, creando un museo unico contenente una collezione di 30 pianoforti antichi. Tutto questo ricreando l’ambiente e le condizioni adatte tramite un percorso artistico e scenografico e attraverso le maestrie del laboratorio di restauro. E’ intervenuto Claudio Veneri, pianista concertista, direttore artistico dell’Accademia e direttore scientifico del laboratorio, insieme a Valerio Veneri, presidente dell’Accademia ed architetto. “I protagonisti della musica sono gli strumenti. Restaurare un pianoforte antico significa ritrovare un tassello di musica e di storia, perché in tutti i salotti più importanti, sia che si parlasse di politica o di economia, era presente un pianoforte”. Claudio Veneri, sui tasti di un pianoforte viennese di ben 102 anni, con la pianista Aya Azegami, ha allietato il pubblico suonando un brano di Claude Debussy. Il sindaco Giancarlo Sagramola ha parlato dell’Accademia come di “un arricchimento culturale che è anche diventato impiego lavorativo a Fabriano permettendo la nascita di nuovi mestieri in città, nonché l’avvio di un percorso per far avere al laboratorio di restauro il marchio dell’Unesco". Ha aggiunto lo stesso Veneri: “Ci rivolgiamo agli appassionati dell’Accademia dei Musici e a chiunque voglia pregiarsi di contribuire al restauro, non solo per chiedere uno sponsor, ma per proporre una particolare visibilità rivolta a tutti gli aderenti. Le aziende potranno godere di cinque anni di pubblicità ed oltre, e i partecipanti saranno menzionati su un banner allestito attorno al pianoforte che resterà dopo l’evento, permanentemente, nel Museo del Pianoforte Storico e del Suono". Abbiamo interpellato l’architetto Valerio Veneri, presidente dell’Accademia dei Musici. Quali sono le attività e le caratteristiche dell’Accademia? Si tratta di una struttura che si interessa di musica classica, riconosciuta come unica in Europa e che vanta un polo musicale internazionale con sede a Fabriano. Nel suo dna ci sono la didattica, lo spettacolo d’arte e tutte le attività che comprendono appunto la musica classica. Ci occupiamo di musica barocca, rinascimentale, corale e all’interno dell’Accademia ci sono vari centri studio su tali settori, che danno grande rilievo alla didattica di specializzazione che non va confusa con una scuola di musica, ma che si rivolge a diplomati, diplomandi e a musicisti in carriera attraverso masterclass e stage. La didattica consiste in masterclass dove un docente tiene incontri su canto, musica o altro. L’Accademia si pregia di un’etichetta discografica che realizza incisioni audio/video di eventi prodotti dagli artisti e che ripropone grandi opere del passato in edizioni tradotte, in copie ana- 06 fabriano.indd 2 professionalità a Fabriano, statiche dell’originale, ricreando mestieri antichi oltre a produzioni di che sembravano spariti, autori contemporanei. che sono invece l’anima Costituiscono l’Accavera della tradizione itademia dei Musici anche liana. Quando un aspetto il Museo del Pianoforte culturale funziona, crea Storico e del Suono ed il lavoro, turismo, attrattiva. laboratorio di restauro di L’Accademia opera su due pianoforti storici. Tra gli diversi linee, in modo da altri progetti c’è l’intenportare il suo nome e quelzione di far nascere una lo della città di Fabriano in scuola di restauratori ambito musicale al di fuori ed una di accordatori, del territorio e per la città quest’ultima praticamentra i fabrianesi, con corsi te inesistente in Italia. Il divulgativi di informazione Museo dell’Accademia come “Capire di musica”, si compone di una colgià terminato, e “Capilezione di trenta pianore la lirica”, in corso. forti antichi, di epoca dal In ogni sala ci sono pia1700 al 1900, appartenoforti rappresentativi di nenti alle più prestigiose Valerio e Claudio Veneri con il Maestro e cantante lirico fabrianese Ezio Maria Tisi varie epoche. ed il giornalista Luca Guazzati scuole europee. È dispoE’ presente un Pleyel del sto in un unico ambiente del complesso di San Benedetto che contiene forte suonato dal grande maestro nel 1857. 1800, grande rappresentante della scuola un ampio corridoio e più stanze adiacenti, Ad ottobre al Teatro Pedrotti di Pesaro romantica europea, strumento che ha lo costituendo in un percorso cronologico e con “Riscoprendo Rossini” in una “Petite stesso suono del pianoforte che suonava scenografico che tiene conto anche di aspetti Messe Solennelle” nella versione originale Chopin. Il clavicembalo, invece, è una acustici, con pannelli tecnici fonoassorbenti. eseguita su uno dei pianoforti di Rossini, in copia dell’antico strumento che ad oggi Un museo che si racconta per musica ed im- collaborazione con la Fondazione Rossini non è più possibile reperire, realizzato magini. Da aprile 2012 ad oggi, ha ricevuto ed il Conservatorio di Pesaro. A dicembre da un costruttore maceratese nel 1994. Il circa 9000 visite, risultando il primo museo al Teatro Gentile di Fabriano nel “Gran clavicembalo, padre del pianoforte, che marchigiano su ottantasette per indice di Gala 2016” della serata del 31 dicembre, nacque per merito di un italiano, non può gradimento. È inoltre presente sulla guida organizzeremo cena, spettacolo e concerto. variare l’intensità del suono, poiché non è Quali sono le idee per far conoscere l’Ac- sensibile alla pressione delle dita sui tasti turistica mondiale Lonley Planet. come invece lo è il pianoforte, che deve a Quali e dove saranno i prossimi eventi cademia nel territorio e fuori? L’Accademia dei Musici ha in sé le prero- questo aspetto tecnologico il suo nome: si dell’Accademia? Ad aprile saremo a Loreto per la solenne gative importanti per costruire attraverso può suonare “piano” e “forte”. Attraverso Messa della Santa Pasqua con il Gregoriano la musica. Ci stiamo muovendo in ambito il suono si riesce a capire quale fosse l’inLiturgico ed una rappresentazione scenica territoriale con iniziative rivolte ad un tento del costruttore. È importante conoscere della Resurrezione. A maggio a Recanati, pubblico internazionale, base per creare la storia dello strumento per rispettare la nella biblioteca di Giacomo Leopardi, nella città di Fabriano un’attrattività turi- stessa volontà espressiva del compositore inaugureremo un pianoforte Freudenthaler stica, una serie di iniziative imprenditoriali che componeva. Una storia secolare che (collezione privata, ndr), recentemente che portino ad una maggiore occupazione. va conosciuta, perché non si può pensare restaurato. A settembre, a Rimini, saremo L’Accademia parte da un aspetto culturale che il pianoforte sia sempre stato come lo nella sala Lamberto Ressi del Teatro Galli fino ad arrivare ad uno imprenditoriale, vediamo adesso. Ci sono anni di evoluzione con “Per una nota di Verdi” con il piano- avendo creato degli impieghi e formando che purtroppo pochi conoscono. Piero Angela ed i fratelli Claudio e Valerio Veneri Tastiera del pianoforte che Verdi utilizzò nel 1857 al Teatro A. Galli di Rimini per la prima dell'Aroldo, di cui l'Accademia terminerà il restauro per l'evento di settembre 25/02/15 11.50 7 >FABRIANO< L'Azione 28 FEBBRAIO 2015 L'e-shop di ArtisticaMente Tra le novità un portale in arrivo per superare ogni confine di ROBERTA STAZI “A rtisticaMente”: cosa è e cosa sarà? Entrando a curiosare in questo nuovo negozio, ci siamo chiesti cosa rappresenta per la città e cosa può diventare, e lo abbiamo anche domandato ai giovani ragazzi della cooperativa che lo gestiranno, supportati dalla Fondazione Merloni che darà loro il primo supporto per decollare. “ArtisticaMente” è un vero e proprio shop dove trovare tanti prodotti creati dagli artigiani locali e da coloro che sanno creare unendo il talento della manualità con il senso artistico. Racchiude quindi un’enorme potenzialità per vendere, nel senso più nobile ma anche commerciale del termine, le creazioni del nostro territorio. E’ la prima volta che nel centro storico della città di Fabriano si potrà trovare un negozio di prodotti artigianali, e già questa è una grande novità. “ArtisticaMente”, però, è anche qualcosa di più, e qui è il senso del futuro e della visione. Perché oltre al negozio fisico, ci sarà il negozio virtuale: un’enorme vetrina affacciata sul mondo che avrà la sua forza nella pluralità e nell’unicità degli oggetti da vendere. “Stiamo studiando – ci racconta Alice – la realizzazione di un L'interno del negozio portale e-commerce per poter promuovere e commercializzare anche on line questi prodotti in tutto il mondo. Potremo far conoscere Fabriano, il suo territorio e le sue eccellenze, ovunque”. “Accanto al portale – aggiunge Gabriele – allargheremo la promozione e la valorizzazione attivando contatti internazionali: i ragazzi stranieri, nostri amici, che hanno frequentato il corso sulla “Carta, imprenditoria e operatività” organizzato dalla Fondazione Merloni lo scorso anno, sono già pronti a muoversi nei loro territori. Coinvolgeremo anche la rete delle Città Creative per l’Artigianato Unesco, pronte sicuramente ad uno scambio di tipicità, virtuale per ora, ma nel corso dell’anno potremmo anche dedicare loro uno spazio reale”. Nello scambio di tipicità virtuale, in realtà, c’è un mondo di opportunità da cogliere. “Assolutamente sì – conferma Alessandra – e in questo la multimedialità potrà supportarci. “ArtisticaMente” non sarà solo il negozio che raccoglie, espone e vende i prodotti di tutti coloro che sono in grado di creare, con le proprie mani, ma sarà anche luogo di incontri, work shop, eventi che animeranno i locali del negozio per far comprendere, apprezzare, conoscere e tramandare l’arte del saper fare, i prodotti artigianali e l’ingegno del territorio e che nella multimedialità, nei social e nel sito web vivranno oltre i confini della nostra città”. Probabilmente, il portale che verrà a breve lanciato on-line, si avvarrà della partnership con un “nome” di rilievo (Amazon, ad esempio, o similari), che servirà all’inizio per dare visibilità, prima che l’e-shop possa viaggiare da solo. Ma l’e-commerce avrà qualcosa in più rispetto al negozio fisico? “Ci stiamo lavorando – ci racconta Gabriele – e ammetto che non è semplice perché da una parte dobbiamo creare e mantenere quell’atmosfera magica e unica che si ha all’interno del negozio con tutti quei “piccoli grandi oggetti” fatti a mano dai nostri artigiani, con sapienza e amore, arte e ingegno. Dall’altra vogliamo aprirci al mondo e far trovare a tantissimi clienti potenziali un’idea raffinata, originale ed unica, per un compleanno, una nascita, un anniversario, un invito a cena o un piccolo/grande pensiero…in ogni caso qualcosa che parli del nostro territorio e della creatività che è il tratto distintivo degli oggetti che abbiamo”. Segnali stradali, proposte di sistemazione: iniziamo dagli errori in via Porta Nuova Fabriano, 24 febbraio. Il sottoscritto, insegnante per decenni di teoria in una scuola guida, propone alcune soluzioni per disporre meglio i segnali stradali in varie vie cittadine. Iniziamo da via Porta Nuova, che è a senso unico, ma in ognuna dalle due “entrate”, via IV Novembre e via Fontanelle, c’è il divieto di accesso e un’unica soluzione: togliere all’inizio della via, pro- venendo da via Fontanelle, i due segnali posti sullo stesso paletto: divieto di accesso e obbligo di svolta a destra. Quindi mettere al loro posto il senso unico. Inoltre per evitare di proseguire nella strada di destra situata presso la Cgil, bisogna tracciare per terra una striscia bianca continua. Porthos Anche in via Agnese Ciccacci c'è bisogno di una sistemazione dei cartelli... Un altro caso riguarda via Agnese Ceccacci dalla quale ci si inoltra verso destra in via Valpovera. Si deve andare per l’obbligo di svolta a destra: però, alla fine della via Ceccacci, ossia due metri dopo, c’è un altro incrocio e da destra “giunge” a senso unico via Bosima. A sinistra “parte” via Cavallotti verso la quale si deve andare per l’obbligo di svolta a sinistra. Ma se prima, in Valpovera, c’è obbligo di svolta a destra, perché due metri dopo c’è l’obbligo di svolta a sinistra? Lo vedono solo quelli provenienti da via Ceccacci, che però hanno già girato. Allora consiglierei di togliere l’obbligo di svolta a destra di 07 fabriano.indd 2 via Valpovera, cosicché si possa andare anche a sinistra visto che c’è lo specchio parabolico (scarabocchiato da pennarelli) situato nello spigolo della chiesa Ss. Biagio e Romualdo e che permette la visuale per le vie Ceccacci e Bosima. Questa soluzione è buona, visto che alla fine di via Cavallotti c’è via Cavour e da lì si può girare anche a sinistra, in via Mazzini, cioè verso l’ospedale. Se invece si vuole che da via Ceccacci si vada solo in via Valpovera, basta togliere il segnale di obbligo di svolta a sinistra sito di fronte, sotto la scritta via Cavallotti. Porthos 25/02/15 10.49 8 >FABRIANO< L'Azione 28 FEBBRAIO 2015 Frenare le nuove povertà R Presentato il progetto Social Housing contro gli sfratti imettiamo a tema la povertà di nuovo triste protagonista del nostro territorio: abbiamo intervistato l’assessore alle Politiche Sociali del Comune di Fabriano dott. Giorgio Saitta per approfondire i piani di intervento dell’amministrazione per affrontare questa grave emergenza sociale. Assessore, la crisi economica sta comportando un aumento esponenziale dei bisogni della cit- sicurare casa e lavoro. L’emergenza lavoro non si risolve con le parole, la cassa integrazione per molti sta per finire e dopo la mobilità questi cittadini andranno ad ingrossare le file dei poveri”. I servizi sociali hanno subito un forte taglio a loro carico: su quali settori dell’ambito sociale avvertiremo maggiori penalizzazioni? “Il taglio delle risorse dei Servizi Sociali è stato nel 2013 di oltre 700.000 euro che ho compensato con attenzione costante a risorse diversamente disponibili come l’Home Care Premium dedicato all’assistenza domiciliare di malati ex dipendenti statali o loro familiari, oltre 500.000 euro disponibili anche per il 2015, e come fondi tadinanza. Abbiamo dati aggiornati per capire quanti e chi sono i nuovi poveri? “La situazione della città è cambiata radicalmente negli ultimi anni: i nuovi poveri sono i senza lavoro, senza cassa integrazione, senza casa di proprietà o con mutui da pagare, che non hanno famiglie di riferimento e che sono sotto sfratto. In buona parte si tratta di cittadini non originari di Fabriano, per mantenere il controllo che eviti conflittualità bisogna cercare di as- Asur per 200.000 euro ugualmente presenti per il 2015. Tali cifre si sommano agli abituali preziosi contributi della Fondazione Carifac ed a quelli di altre società operanti nel territorio dando così sostanziale risposta ai bisogni. Chiaramente bisogna stabilire un ordine alle urgenze pensando anzitutto a chi non ha nulla o poco, poi proseguendo; è evidente che non è possibile soddisfare a pioggia le esigenze di tutti. Come detto in precedenza il lavoro è la risposta Giornate formative in piscina La piscina di Fabriano, come già successo lo scorso anno, organizza due giornate formative gratuite per imparare a soccorrere i bambini. Ciascun corso potrà avere al massimo 30 partecipanti, per questo la prenotazione è obbligatoria entro il 10 marzo. Nello specifico, domenica 15 marzo dalle ore 9 alle 12 il corso di Primo Soccorso Pediatrico verterà sulla rianimazione cardiopolmonare e disostruzione da corpo estraneo per infante e ragazzi. Tra i temi che si affronteranno c'è la rianimazione cardiopolmonare, che ha lo scopo di salvaguardare la vita in attesa di soccorsi avanzati evitando l’insorgenza di problemi neurologici. Si parlerà poi di manovre di disostruzione pediatriche, cioè quelle atte alla necessaria: nel 2014 abbiamo attivato il servizio civile, con la Fondazione Carifac 40 borse lavoro per over 45 e 100 voucher lavorativi ed inoltre borse lavoro per ex tossicodipendenti, borse lavoro per malati psichici anche con l’aiuto di altre Fondazioni e privati. Il progetto lavoro continua nel 2015 con il servizio civile, il progetto Garanzia Giovani e con le borse lavoro over 30 della Regione, con voucher lavorativi in collaborazione con la Fondazione Carifac che continuerà certamente ad essere vicina ai bisogni del territorio”. Quali sono le soluzioni che il suo assessorato propone per far fronte a questa grave emergenza sociale? “Voglio solamente accennare ad un progetto di Social Housing che stiamo presentando in questi giorni per un importo di diversi milioni di euro e che spero possa andare a buon fine. Urgenza primaria è affrontare gli sfratti come abbiamo fatto negli anni scorsi: nel 2013 su 26 ne sono stati risolti 23, nel 2014 su 24 tutti, nei primi giorni del 2015 su 9 tutti, è evidente che non si tratta di soluzioni definitive ma temporanee ottenute anche grazie alla collaborazione dell’Erap, della San Vincenzo, dell’Ufficiale Giudiziario, di singoli proprietari. Sono stati in questi giorni rimessi a disposizione 7 appartamenti dell’Erap che saranno assegnati con la prossima pubblicazione della graduatoria; l’Erap comincerà la costruzione di 16 appartamenti ed ha la possibilità di costruirne altrettanti. Si modificherà in futuro anche il meccanismo della graduatoria creandone una aperta, prevedendo così l’inserimento continuo di chi ha necessità. Oltre la casa, l’emergenza è il cibo: si è aperto il Social Market con l’aiuto della San Vincenzo e del Tulipano vincendo il bando Unra del Ministero dell’ Interno (siamo arrivati primi in Italia su oltre 1.000 progetti). Il market assiste oltre 1.700 persone, dopo un anno di rodaggio è stato stabilito di istituire la tessera di euro 2,50 al mese per persona perché è importante trasmettere il messaggio che nulla può essere gratuito e si richiede una partecipazione se pur minimale. Il nostro market è di esempio a molte città: Ancona ne ha aperto uno, nei prossimi giorni verranno da Pesaro ed il sindaco di Molfetta mi ha invitato a presentarlo anche da loro. E’ chiaro che la povertà deve essere affrontata da tutti insieme ed è a tutti che mi rivolgo perché si continui come si è fatto finora: la Chiesa, le associazioni di volontariato, la Fondazione Carifac, le aziende che operano nel territorio. Mi rivolgo inoltre a tutte le forze politiche perché collaborino con questo assessorato senza volere fare confusione ma avendo chiaro che tutto siamo colpiti da quanto succede e tutti, in questo momento, abbiamo il diritto dovere di collaborare pur nel rispetto del proprio pensiero”. liberazione delle vie aeree di un bambino da un corpo estraneo, per evitarne il soffocamento. Il corso sarà tenuto dal dott. pediatra Domenico Maddaloni. Nel secondo incontro di domenica 22 marzo la mattinata verrà divisa in due momenti: dalle 9 alle 10.30 con il dott. Pediatra Domenico Maddaloni si tratterà della Puericultura, Allattamento e Svezzamento, ramo della pediatria che si occupa di cura e allevamento del bambino dal punto di vista dello sviluppo fisico e psichico, sia nel periodo prenatale, attraverso le cure prestate alla madre, sia nel periodo immediatamente successivo alla nascita e nella prima infanzia. Nella seconda parte della mattinata dalle 10.30 alle 11.30 con la relatrice dott.ssa Ostetrica Elisa Bruschelli ci sarà una dimostrazione del Massaggio Neonatale (0-9 mesi). Per maggiori informazioni e prenotazioni, piscina comunale di Fabriano via B.Gigli 6 - tel 0732.626737 sito internet: www.piscinafabriano.it. Federica Stroppa Tre figure per favorire l'integrazione Cofinanziare azioni volte a facilitare il processo di integrazione di cittadini provenienti da Paesi terzi, legalmente residenti sul territorio. Questo l’obiettivo del progetto In.Medias.res., finanziato dal Fondo Europeo per l’Integrazione e gestito direttamente dal Ministero dell’Interno, presentato dal sindaco di Fabriano Giancarlo Sagramola, da Giorgio Saitta assessore alle Politiche Sociali, da Lamberto Pellegrini coordinatore Ambito Territoriale Sociale n. 10, da Gherardi Giampaolo coordinatore del progetto “I Mediatori”. Da queste premesse, scendendo su scala locale, In.Medias.res. (a Fabriano è anche attivo lo sportello di mediazione linguistico) si propone di intervenire nel territorio fabrianese per favorire e supportare l’integrazione verso cittadini di altre nazionalità, attraverso la presenza di tre figure professionali: il mediatore sociale, linguistico e interculturale che lavorano in stretto contatto con i residenti per aiutarli ad integrarsi nel territorio in cui vivono aumentando l’opportunità di acceso ai servizi pubblici e realizzando una azione di collegamento in ambito urbano e di quartiere. Alla luce di tali circostanze e presupposti, grazie ad un lavoro di collaborazione tra realtà diverse, quali i Comuni di Ancona, Fabriano, Senigallia, gli Ospedali Riuniti di Torrette e l’Azienda Ospedaliera, nei territori di Fabriano, Jesi, Ancona e Senigallia oltre ad un programma linguistico-culturale si porrà attenzione alla popolazione femminile, in quanto da esperienze effettuate in varie regioni d’Italia emerge che sono proprio le donne ad incontrare maggiori difficoltà di inclusione sociale per scarsissima conoscenza linguistica e capacità di muoversi sul 08 fabriano.indd 2 territorio, anche a distanza di anni dalla migrazione. Ecco quindi le attività svolte sul territorio di Fabriano e gli obiettivi progettuali perseguiti. Iniziamo con il Mediatore sociale che garantisce la sua attività nell’Ufficio Relazioni con il Pubblico, nella Sala Condominiale situata in via Rizzi e negli uffici Servizi Sociali del Comune, intervenendo nei casi che riguardano questioni legate all’ambito sociale, fungendo da tramite tra gli immigrati e le varie istituzioni, informando e orientando l’accesso agli uffici e ai servizi offerti dal territorio. Il Mediatore interculturale, invece, è presente direttamente nel territorio per entrare in contatto con la popolazione interessata ed è un professionista che svolge attività di composizione tra cittadini immigrati e comunità locale, che promuove e accompagna le parti nel lavoro di rimozione delle barriere culturali e linguistiche per favorire la cultura dell’accoglienza e integrazione socio-economica. Infine, il Mediatore linguistico: anche questo garantisce la sua presenza all’interno dell’Ufficio Relazioni con il Pubblico per informazioni, per fornire consulenze l’incontro e lo scambio fra mondi diversi. Peraltro i tre professionisti operano in stretta collaborazione con le rete territoriale per garantire assistenza e supporto a 360 gradi. A tal proposito è stata presentata alla Commissione Pari Opportunità, ottenendo riscontro positivo, un’iniziativa promossa esclusivamente alle donne, che ha avuto la finalità di innescare una prima conoscenza con la popolazione femminile residente nel quartiere. Daniele Gattucci 25/02/15 11.09 >FABRIANO< L'Azione 28 FEBBRAIO 2015 Le frazioni chiedono pulizia ed attenzione I di MARCO ANTONINI residenti delle frazioni alzano la voce e chiedono una maggior presenza delle autorità comunali nei piccoli paesi che molte volte rischiano di essere abbandonati. Da Sant’Elia e Cupo, passando tutto il vasto comprensorio fabrianese, gli abitanti (molti sono anziani e tanti sono i giovani che non riescono ad affezionarsi alla vita del paese) sollecitato il Comune ad essere più presente. Unanimi le richieste: maggior pulizia delle frazioni, collegamenti efficienti di trasporto pubblico locale con la città e l’elezione di un rappresentate che possa partecipare alle varie assemblee per rappresentare la propria frazione. “Un’attività importante che, purtroppo, è stata bloccata è quella della presenza periodica di un operatore dell’ufficio Anagrafe nei piccoli paesi. Riuscire a fare i documenti o chiedere informazioni senza scendere in città non è poco! Chiediamo – aggiungono – di poter avere una volta al mese o ogni due mesi, un delegato dell’ufficio ambiente per poter segnalare problemi inerenti la raccolta differenziata e poter ritirare i buoni per prendere poi i sacchetti al supermercato senza dover fare lunghe file a Fabriano”. Richieste semplici, concrete che denotano come la mancanza più grossa è quella umana: vogliamo vedere le istituzioni più spesso, è il grido ricorrente. C’è anche chi se la prende con la Polizia Minucipale: "Deve passare più spesso nei paesi e fermarsi, con la gente del posto, per vedere se c’è qualcosa che non va". Nel mirino la manutenzione delle strade, la pulizia del cimitero e i problemi inerenti la raccolta differenziata. Aumenta il numero degli incivili che abbandonano rifiuti a terra. Sacchetti di plastica sono stati gettati, negli ultimi giorni, in prossimità del parcheggio del Conad in via Martiri della Libertà e al passaggio a livello della scuola Mazzini. Grossi quantitativi di potature sono state abbandonate in via Fontenuova a Marischio. La frazione deve fare i conti anche con la cenere di camini che è stata gettata lungo la strada principale che conduce in paese. A Chigne, infatti, i rifiuti sono stati gettati anche lungo la strada principale di accesso al paese. Stessa situazione a Campodiegoli, Cancelli e Argignano. In un comprensorio montano un’emergenza è sicuramente quella dei cinghiali. Aumentano gli avvistamenti notturni di cinghiali Sfalci e potature abbandonati a Marischio che girano indisturbati in città e nelle frazioni. Ad oggi, comunque, non si registrano attacchi all’uomo ma solo tamponamenti e investimenti che comportano seri danni alle automobili oltre che la morte dell’animale. Anche le frazioni non sono risparmiate. A Marischio, in via Fontenuova, quasi tutte le sere una dozzina di cinghiali attraversano la strada in fila indiana. Scene analoghe a Bastia, Campodiegoli, Cupo e Albacina dove si registrano razzie in alcune coltivazioni. Un mese fa alcuni cinghiali sono stati investiti da due auto che si sono trovate all’improvviso i grosso Cisl: 8 marzo con le pensionate Il Coordinamento Donne della Fnp Cisl di Fabriano, come è tradizione, si appresta a festeggiare l’8 marzo insieme a tutte le iscritte, le amiche, le simpatizzanti ed i loro famigliari. Dopo aver visitato negli anni precedenti Fabriano, Cerreto d'Esi, Sassoferrato, Genga, concludiamo il giro dei cinque Comuni che fanno parte della nostra RLS arrivando a Serra San Quirico. Trascorreremo insieme una giornata diversa in amicizia ed in compagnia. Visiteremo la cittadina ed ammireremo le sue bellezze. Raggiungeremo poi l'Abbazia di Sant’Urbano, dove verrà celebrata la Santa Messa e concluderemo con un pranzo nell'attiguo Agriturismo. Prenotazioni al 0732 626749 (Pensionati Cisl) oppure passare nella nostra sede di via De Gasperi, 50. E' stato affidato il progetto di copertura dell'area archeologica di Attidium animali davanti senza riuscire a frenare. Danni ingenti ai mezzi. Acqua non potabile a San Cassiano. La piccola località alle pendici del Monte Cucco, da sempre presa di mira da giovani amanti della discoteca, da famiglie in cerca di relax in mezzo alla natura e dai residenti delle frazioni di Melano, Bastia e Cupo per approvvigionarsi d’acqua, deve fare i conti con l’acqua non potabile. Da alcuni giorni, infatti, è stato affisso un cartello proprio nelle tre cannelle storiche con il divieto. I residenti delle frazioni limitrofe lamentano la scarsità di informazioni. Anche in questo caso, infatti, i cittadini sono dovuti arrivare presso la sorgente e fare diversi chilometri prima di venire a conoscenza dell’interdizione. “E’ impensabile – denunciano i residenti – che le autorità competenti si limitano a mettere un cartello presso la sorgente. Gli anziani hanno diritto di non fare la strada per sapere cosa sta succedendo”. Anche Sveglia Fabrianesi punta il dito contro l’ordinanza. “Se qualcuno, adesso, volesse dare spiegazioni ne saremmo grati. Come fa – si chiede il comitato cittadino – ad essere non potabile una fonte che pesca direttamente nella sorgente? E l’acqua che viene imbottigliata a cento metri dalle famose tre fontane? L’amministrazione comunale fa sapere che sono in corso ulteriori analisi e lavori per risolvere l’anomalia che ha determinato alcuni valori fuori norma. L’assessore Claudio Alianello, intanto, conferma che gli uffici comunali hanno iniziato il ripristino della carreggia- 9 Il Comune sollecitato ad essere più presente ta stradale a Fontanaldo e in via della Vena di Marischio a seguito di frane provocate dal maltempo che avevano bloccato la strada. Ad Attiggio, invece, è stato affidato il progetto definitivo della copertura dell’area archeologica Attidium. A Serradica gli abitanti denunciano la presenza di crepe, fori e infiltrazioni nell’ala nord del Cimitero. A Marischio, invece, sollecitato più volte l’intervento allo scarico della fontana esterna che non raccoglie più l’acqua che si accumula, di conseguenza, lungo la strada. Tutte le frazioni chiedono una presenza fissa dell’operatore ecologico. Risistemati gli impianti sportivi di Argignano, Marischio e Serradica. A Precicchie, invece, è operativo un centro degustazione. E’ in corso di approvazione il rifacimento della mura di San Donato. Tra le priorità dell’amministrazione comunale anche la sistemazione della fognatura a Ca’ Maiano. Nel mirino la vecchia fognatura comunale collassata per sovradimensionamento della portata delle acque chiare dopo l’allaccio della zona industriale. 22 famiglie avevano denunciato un rischio frana e il sindaco Sagramola conferma che l’intervento a Ca’ Maiano sarà effettuato appena ci saranno i fondi disponibili. La fonte di San Cassiano con l'acqua dichiarata non potabile Peverini (Polo 3.0): "Tassa di soggiorno solo per rimpinguare le casse comunali" Anche il Polo 3.0 interviene sul dibattito relativo alla tassa di soggiorno dopo le dichiarazioni dell’assessore Balducci che aveva dichiarato alla stampa che ‘la Giunta sta studiando l’applicazione di questo piccolo contributo da chiedere ai turisti’. Dimitri Peverini riflette sull’importanza di istituire un tavolo concreto per stabilire con precisione come utilizzare le successive entrate. “L’imposta colpirebbe senza alcun ritorno economico per la comunità cittadina, le strutture alberghiere già fortemente penalizzate dalla crisi. Potrei accettare un confronto istituzionale sulla determinazione della tassa di soggiorno solo a condizione che venga previsto un vincolo di destinazione. Ogni euro incassato – spiega Peverini – dovrà essere reinvestito per il marketing turistico, per soggetti di promozione e rilancio del territorio tesi a valorizzare la nostra identità. Secondo 09 fabriano.indd 2 lo studio Unioncamere commissionato dal Ministero dei Beni e Attività culturali l’anno scorso, ogni euro investito in cultura, ne fa ritornare 1,67. Ad oggi, invece, a Fabriano, l’imposta di soggiorno non è altro che l’ennesima tassa locale che ha lo scopo di rimpinguare le casse comunali”. Poi Peverini invita l’amministrazione comunale a rimboccarsi le maniche. “L’imposta di soggiorno può variare sia per le tariffe applicate che per le modalità di applicazione come l’esenzione per soggetti diversamente abili o per ultra settantenni: serve un tavolo di lavoro. E’ necessario un impegno immediato dell’amministrazione per la creazione di un piano industriale del turismo inesistente fino ad oggi nonostante abbia completato metà mandato. Se così non fosse siamo ai soliti annunci demagogici”. m.a. 25/02/15 11.04 10 >FABRIANO< L'Azione 28 FEBBRAIO 2015 L'onestà viene premiata Leonardo Antognetti ha trovato per caso 7 mila euro e li ha restituiti di MARCO ANTONINI S ettemila euro nelle mani consegnati immediatamente alla Polizia. Esce dal lavoro e la fidanzata lo attende lì davanti per fare una bella passeggiata. Tutto pensava tranne di trovare a terra un portafogli pieno di assegni postali già firmati e subito riscuotibili e denaro contate. Non ha avuto un attimo di tentennamento ed ha consegnato tutto al Commissariato di Pubblica Sicurezza. Protagonista del gesto lodevole è Leonardo Antognetti, classe 1994, da sempre residente a Fabriano. Soddisfazione è stata espressa dal Vice Questore Aggiunto Mario Russo che ha evidenziato A MODO MIO a cura di Luciano Gambucci come ‘la collettività ha urgente bisogno di conoscere queste storie a lieto fine.’ Leonardo Antognetti ha ritrovato su un marciapiede di via Dante un portafogli con assegni postali già firmati immediatamente riscuotibili e denaro contante per un importo complessivo di 7 mila euro. Il giovane non ha esitato un attimo e ha consegnato il portafoglioal Commissariato di Pubblica Sicurezza. Il Vice Questore Mario Russo ha contattato subito il proprietario: è un quarantenne residente a San Donato che ha potuto tirare un sospiro di sollievo grazie al bel gesto del giovane che verrà ricompensato. “L’altra sera al termine del mio turno presso il bar pizzeria Pinsa e Food, ho deciso di fare una passeggiata con la mia ragazza e mi sono trovato davanti un portafoglio. Era a terra vicino ad una macchina. Sono rimasto molto sorpreso nel vederlo per terra! Lì per lì ho solo controllato cosa conteneva cercando un numero di telefono o qualche contatto, poi la mia ragazza mi ha detto che era meglio aspettare un po’ nella speranza che qualcuno venisse a cercarlo. Dopo venti minuti ho deciso di consegnarlo al Commissariato: a me e alla mia fidanzata è sembrata la cosa più giusta da fare, tutto qui”. Ora, l’ex studente del Liceo Scientifico "Volterra" di Fabriano, si gode il momento di popolarità e gli applausi della rete. I gruppi di Ma a Fabriano nevica sempre? No basta! E’ diventata una tortura. Pochi giorni fa, ospedale regionale di Torrette. Il display di uno degli sportelli per prenotare visite o pagare ticket indica il 12, il mio numero di prenotazione. E’ mattino, abbastanza presto e in quell’androne/ingresso sempre così affollato vede, ancora, la presenza di poche persone. Fuori, fra l’altro, fa abbastanza freddo, la brezza del non lontano mare si fa sentire. L’operatrice è una signora molto gentile che non appena vede che vengo dalla città della carta mi domanda a bruciapelo: A “Fabriano c’è la neve?”. E’ la domanda-tortura che mi sento fare per almeno sette/otto mesi l’anno. Rispondo come faccio sempre più spesso, ironicamente: “Ma no, la neve è sulle montagne, a Fabriano non ha neanche attaccato salvo a casa mia che abito sulla collina della Serraloggia e dove, forse, sotto l’asfalto qualcuno ha messo dei tubi di raffreddamento”. Il mio è chiaramente un paradosso ma è anche un modo per esorcizzare questa ricorrente domanda che mi sento rivolgere spessissimo, anche quando le condizioni atmosferiche sono tutt’altro che negative. Ma perché così ricorrentemente c’è questa domanda? Perché vengo sottoposto a questa “tortura” che fra l’altro mi ricorda quella neve che io non amo e che, spesso, senza scherzare troppo la defi nisco “fastidiosa anche in cartolina”? La spiegazione è semplice: Fabriano ha la cattiva fama di essere una città fredda per undici mesi l’anno, dove piove, soffi a il vento e suona a morto più spesso che da altre parti, dove c’è sempre tanta umidità, e così via discorrendo. Non è ovviamente vero, sono espressioni della tradizione popolare che vorrebbero caldo e cielo sereno quando c’è da mietere o raccogliere l’uva e pioggia o freddo quando fa più comodo perché abbiamo l’influenza o la tosse invernale per cui, tutto sommato, ci fa piacere stare davanti al caminetto con la televisione accesa. Quanto volte, uscendo dalla sinclinale in cui siamo o verso l’Umbria o oltre la gola della Rossa, troviamo nebbia o pioggia? Eppure non diciamo nulla mentre diventiamo inquieti e lo diciamo a mezzo mondo quando si verifica il contrario? Ma è poi così vero che il nostro clima è così pessimo? No, tutt’altro. Io ricordo benissimo inserzioni per la ricerca di personale qualificato che una quarantina di anni fa faceva l’allora Merloni Elettrodomestici in fase di grande espansione. Invitava a venire a Fabriano dove, fra l’altro, c’erano un ambiente naturale ed un clima decisamente di qualità. Ma da dove nasce questa “nomea” di Fabriano città fredda (d’estate, credo pochi lo sappiano Fabriano ed Ascoli sono sempre le città più calde della regione), dove “tira” sempre il vento e dove nevica anche a…ferragosto? Semplice ed inaspettato: dai fabrianesi che dipingono così la loro città e che “vedono l’erba del vicino sempre più verde”! Quante volte, passando di fronte ad una edicola, leggiamo la “civetta” o locandina dei quotidiani regionali in cui campeggia “neve a Fabriano”. Anche se la neve si è fermata sulle cime dei nostri splendidi monti o magari c’è stata una spruzzata a Campodonico immediatamente diventata di…quindici centimetri. Se volete i dati comparati con altre città o territori, da noi non così lontani, da noi spesso beatifi cati per il loro clima ve li posso fornire a patto che siate disposti, sotto giuramento, a modificare e per sempre il vostro atteggiamento. Facebook dedicati alla città della carta hanno evidenziato il gesto del ventenne. Lunedì scoorso poi il ragazzo, accompagnato dai genitori e dalla fidanzata, è stato ricevuto dal sindaco in Comune che lo ha premiato con una benemerenza: "Grazie per il tuo gesto, un esempio per tutta la nostra comunità", c'era scritto nella targa appositamente preparata. Durante il breve incontro, il giovane - che lavora da poche settimane come pizzaiolo nel locale "Pinsa and food" - ha raccontato al sindaco quanto avvenuto quella sera ed il primo cittadino si è complimentato con lui, in quanto fortemente colpito dai sani principi del ragazzo. Leonardo e la fidanzata con il sindaco Associazione Sergio Luciani in assemblea L’Associazione Sergio Luciani, impegnata nella lotta alle leucemie, comunica ai soci che sabato 28 febbraio si terrà l’assemblea generale ordinaria dei soci alle ore 15 presso la Sala Avis in via Mamiani. BREVI DA FABRIANO ~ CARNEVALE CON DROGA Pala Guerrieri, notte 14-15 febbraio. Durante la festa carnevalesca ed in maschera, la Polizia ferma un giovane 17enne che aveva 20 grammi di marijuana. La droga veniva sequestrata; poi il minorenne veniva segnalato ed affidato ai genitori. ~ CONTROLLI STRAORDINARI DELLA POLIZIA Fabriano 14-15 febbraio. Tramite due pattuglie delle Polizia locale e tre pattuglie del reparto “Prevenzione Crimini” di Umbria e Marche, sono stati fatti controlli straordinari ad automobilisti e veicoli - circa 200 - ed a 5 attività commerciali. Decine le multe per infrazioni al Codice della Strada. ~ URTA, FA DANNI E VA VIA Via Ramelli, 15 febbraio, mattino. Un automobilista sbanda e finisce contro il discendente della grondaia di una abitazione, ma non bada ai danni arrecati e subiti, fugge via. Il discendente è rotto e la sua macchina ha perso e lasciato in zona uno specchietto retrovisore tramite il quale si dovrebbe risalire al proprietario. ~ ODONTOTECNICO, NO DENTISTA Fabriano, giorni fa. Denunciato dalla Finanza un odontotecnico 50enne per esercizio abusivo di prestazioni dentistiche; cioè, perché interveniva direttamente sui pazienti. Denunciati anche i 2 dentisti dello studio per concorso nell’attività illecita; accusati anche di aver evaso il fisco per anni su un reddito complessivo di un milione di euro. ~ AVEVA 30 GRAMMI DI HASHISH Sassoferrato 18 febbraio. Un marocchino 25enne aveva 30 grammi di hashish divisi in dosi e nascosti in casa ed i Carabinieri lo denunciano per detenzione a fini di spaccio di sostanza stupefacenti. ~ TRE TENTAVANO DI RUBARE Fabriano, 19 febbraio. Denunciati dai Carabinieri tre romeni - età dai 25 ai 30 anni, senza fissa dimora e con precedenti penali- per tentato furto in un furgone parcheggiato su strada. Sono stati trovati a forzare una portiera del veicolo e per loro è stato proposto il Foglio di Via Obbligatorio. ~ “SCUSATE, PULIRÒ A MIE SPESE” Fabriano. Il giovanotto che ha scritto sì bei messaggi amorosi alla fidanzata, ma sui muri di abitazioni, si è presentato presso la Polizia Municipale, dicendo: “Sono io l’autore, chiedo scusa; l’ho fatto per amore, pulirò a mie spese”. Il progetto "Facciamo il tifo per te" raddoppia: iniziativa rivolta ai non autosufficienti e alle famiglie Casa dolce casa. Mai un proverbio è stato più azzeccato. Prendersi cura della fragilità di un familiare, di un congiunto o di un figlio tra le pareti domestiche è una scelta importante, non sempre facile da perseguire. Un aiuto concreto è rappresentato dal progetto Home Care Premium “Facciamo il tifo per te”, promosso dall’Ambito Sociale Territoriale 10 e finanziato dall’Inps – Gestione dipendenti pubblici anche per il 2015. Operatori socio assistenziali a domicilio, frequenza di centri diurni, servizi di accompagnamento e trasporto, ausili e dispositivi di domotica sono alcuni degli strumenti a supporto dei beneficiari dell’iniziativa. Dopo il positivo riscontro del 2014, prosegue anche quest’anno, grazie all’erogazione dei fondi da parte dell’Inps, il progetto che tende una mano a quanti vivono situazioni connesse allo status di non autosufficienza proprio e dei propri familiari di primo grado, purché dipendenti pubblici attivi o in pensione. I soggetti beneficiari, che devono risiedere in uno dei cinque comuni dell’Ambito Territoriale Sociale 10 (Fabriano, Cerreto d’Esi, Genga, Sassoferrato e Serra San Quirico), potranno contare su un contributo 10 fabriano.indd 2 economico fino ad un massimo di 1.200 euro mensili per nove mesi nonché su una serie di mezzi di sostegno socio-sanitari. Il primo passo da compiere è quello di presentare la domanda di adesione entro il 27 febbraio 2015 anche compilando l’apposito form presente nel sito www. inps.it. Basta essere muniti dell’ISEE 2015 sociosanitario e del codice PIN online Inps. Tutte le informazioni e le delucidazioni potranno essere fornite dall’Ambito Territoriale Sociale 10 di Fabriano, telefono 0732 709307/333. Alleviare le difficoltà quotidiane delle fasce di popolazione più deboli è il tentativo che si pone di raggiungere questo progetto, finanziato dal prelievo obbligatorio dello 0,35% sulle retribuzioni del personale della Pubblica Amministrazione in servizio. Ecco perché è dedicato soltanto a questi lavoratori. Uno stanziamento di risorse che rappresenta una vera e propria boccata di ossigeno per gli enti pubblici gravemente colpiti dalla “scure” della spending review, specie di questi tempi. E anche una possibilità di “liberare” fondi cospicui che vengono così ridistribuiti a coloro che ne hanno più bisogno. 25/02/15 11.54 L'Azione 28 FEBBRAIO 2015 >FABRIANO< 11 Chirurgia, unità in crescita Un'offerta sanitaria che crea attrazione di DANIELE GATTUCCI N el 2014, l’Ospedale “Profili” di Fabriano aumenta l'offerta sanitaria con la nomina di tre nuovi primari e questo dopo un periodo in cui la prolungata assenza di figure di riferimento in reparti chiave aveva fatto temere depotenziamento e contrazione di servizi: entrano in ruolo i dirigenti di Chirurgia, Medicina e di Anatomia Patologica, questa ultima, per altro, Unità che per la prima volta trova spazio nel nosocomio fabrianese. Il compito di sovrintendere la Chirurgia generale viene affidata al dottor Augusto Verzelli, 52enne, di Cagli che prima del nuovo incarico ha lavorato nel vicino ospedale di Pergola e come Pietro Scipione, per la Cardiologia e Paolo Gusella per Anatomia patologica è stato selezionato come professionista di grande qualità e, del resto, sono proprio le professionalità a fare la differenza poichè in tanti scelgono una determinata struttura perché ben conoscono le qualità delle figure di riferimento dei vari reparti. 11 fabriano.indd 2 In questa circostanza, abbiamo incontrato il dottor Verzelli, laureato in Medicina e Chirurgia Generale a Perugia, con esperienza di direttore nell’Area Vasta 1 nosocomio di Pergola, nella Zona Territoriale 3 di Fano, Pergola, Fossombrone, Master conseguiti nelle Università di Modena, Ancona e Trieste e presso l'Istituto Nazionale Tumori di Milano e le cui competenze vanno dalla Chirurgia oncologica, oncoplastica, laparoscopica ed endoscopica. Iniziamo dall’attività… Attualmente la Unità Operativa di Chirurgia dispone di venti posti letto di degenza ordinaria e siamo in attesa della attivazione della degenza multidisciplinare di Day Hospital. E’ uno spazio dedicato dove poter ricoverare in condizioni ottimali tutte quelle patologie che non necessitano di degenza prolungata nelle varie specialità chirurgiche. Vale a dire Chirurgia Generale, Oculistica, Otorino, Ginecologia, Urologia, Ortopedia. Quindi un ampio fronte di prestazioni? Proprio così, un assetto che, so- prattutto quando sarà a regime, soddisfa in maniera adeguata le necessità della popolazione di riferimento. Passiamo ora alle cifre… Si tenga conto che al 2014 abbiamo eseguito oltre 1.000 interventi chirurgici dei quali oltre 400 di Chirurgia oncologica mentre sono state oltre 1800 le prestazioni di endoscopia digestiva compresa quella operativa. A questo si deve aggiungere la attività ambulatoriale quotidiana sia diagnostica che terapeutica, con particolare riferimento all'ambulatorio peculiare di ferite difficili. Peraltro è aumentata in maniera significativa la chirurgia mininvasiva, estesa alle patologie più importanti: interventi su colon, stomaco, fegato ecc. e alla chirurgia di urgenza. Inoltre siamo riusciti ad ottimizzare i percorsi ricostruttivi in chirurgia mammaria oncologica e introdotto in maniera sistematica la chirurgia della tiroide. Un grande e qualificato lavoro… Innanzitutto grazie ad un ammodernamento tecnologico ed un ulteriore passaggio sulla messa a norma delle quattro sale operatorie in parte finanziato dall’Asur e il resto supportato in maniera importante da donazioni della famiglia Merloni, l’ingegnere Francesco e il dottor Vittorio, procediamo nella'ulteriore fase di crescita della Chirurgia adeguata al territorio. Accanto a questo c’è la forza dell’intera equipe medica ed infermieristica davvero encomiabile con in più l’assenza di criticità particolari della struttura che avrà uno scatto in avanti con l’inizio definitivo di attività di Day Hospital. Certo, sarebbe necessario qualche lavoro di manutenzione e rinnovo suppellettili, ma ritengo che questo aspetto di sicuro sarà recepito dall’amministrazione. Da quante unità è composta l'equipe medica ed infermieristica? Attualmente dai medici Giovanni Martino, Tiziano Chiarucci, Marcello Quintili, Maurizio Carnali, Attilio Parca, Remo Ronchi e Luigi Finocchi oltre che dal sottoscritto. Devo dire anche che il dottor Martino, che è stata una colonna della chirurgia del fabrianese, è in procinto di andare in quiescenza e su tale ripristino dell’organico, abbiamo già avuto rassicurazioni. Medici che si avvalgono di un team infermieristico di elevatissima professionalità e dedizione (si occupano anche della U.O. di Urologia ndr) coordinati dalla caposala Manuela Tresca. In chiusura si può quindi affermare che per l’ampia e qualificata offerta di servizio l’Unità Operativa di Chirurgia di Fabriano ha aumentato il potere di attrazione verso le zone limitrofe e da altre regioni, facendo leva sull’eccellenza nella chirurgia mininvasiva-laparoscopica e della tiroide. 25/02/15 10.57 12 >EVENTI< L'Azione 28 FEBBRAIO 2015 La fabbrica al teatro Già si parla del premio Il tema del lavoro nello spettacolo "7 minuti" al Gentile Argignano di FERRUCCIO COCCO A l Gentile è in arrivo il penultimo appuntamento della stagione teatrale 2014/15. Venerdì 27 febbraio (ore 21), Ottavia Piccolo sarà la protagonista di “7 minuti”, intenso e attuale spettacolo tratto dal testo di Stefano Massini e diretto da Alessandro Gassmann. Basata su un episodio realmente accaduto in una fabbrica francese, la pièce - con un linguaggio vero, asciutto, credibile e coinvolgente - parla di lavoro, di donne, di diritti, dando voce ed anima a undici protagoniste operaie che, con le loro diverse personalità, raccontano le paure per il nostro futuro e per quello dei nostri figli, le rabbie inconsulte che situazioni di precarietà lavorative possono scatenare, le angosce che il mondo del lavoro dipendente vive in questo momento. “Il linguaggio di Massini – dice il regista Alessandro Gassmann - è vero, asciutto, credibile, coinvolgente, molto attento e preciso nel descrivere i rapporti Archeoclub: Lodovici parla di aspetti geologici La sede Archeoclub di Fabriano organizza un incontro – conferenza “Dalla terra alla terra: aspetti geologici delle materie prime” con Paolo Lodovici come relatore. L’appuntamento è per venerdì 27 febbraio, alle ore 18 presso il Complesso S. Benedetto. e i percorsi di vita di undici donne, madri, figlie, tutte appunto diverse tra loro ma capaci di raccontarci una umanità che tenta disperatamente di reagire all’incertezza del futuro”. Ottavia Piccolo (Blanche) rappresenterà, tra questi undici caratteri, la possibilità di resistenza, il tentativo di far prevalere nel caos la logica, la giustizia, una sorta di “madre coraggiosa” che tenta di indicare una via alternativa. “Il disegno registico, come mia abitudine – prosegue Gassmann - si concentrerà sul tentativo di dare verità a queste anime, descrivendone, in una scenografia iperrealista, tutte le diversità, emozioni, incomprensioni. Tentando, come sempre, di amplificare le emozioni già presenti nel testo. Il teatro può davvero essere luogo di denuncia senza mai rinunciare alla produzione di emozioni”. L’autore del testo, Stefano Massini, racconta che “ci sono storie che ti vengono a cercare, sembra che facciano davvero di tutto per essere raccontate, per essere scritte”. Una di queste ha raggiunto e conquistato Massini e Ottavia Piccolo in scena ha a che fare con le operaie tessili di Yssingeaux, nell’Alta Loira. Il fatto di cronaca risale al gennaio 2012 e ha riempito i giornali d’Oltralpe: d’altra parte poteva passare inosservato quel braccio di ferro così spietato fra le dipendenti – tutte donne – di uno dei massimi colossi industriali francesi e i nuovi dirigenti subentrati al controllo? “La storia delle operaie di Yssingeaux – prosegue Massini - mi ha dato la caccia per vari mesi. Non potevo aprire un quotidiano o cliccare su una web-page senza trovarmi di nuovo davanti quei visi femminili, assortiti di ogni età, impegnate in una difesa epica della propria dignità di lavoratrici”. In quale modo raccontare in teatro tutto questo? “Il pretesto me l’ha fornito, come sempre, non il filone principale bensì uno dei tanti aneddoti di cui è costellata la drammatica trattativa di quei giorni: la lunga riunione del consiglio di fabbrica che doveva decidere se accettare o meno una rinuncia ai propri diritti acquisiti. Su quella riunione ho costruito tutto. E con grande passione, perché mi sembrava straordinario ritrarre in scena il mosaico estremo di quel conclave tutto di donne, chiamate a votare sì o no”. Stefano Massini, 35 anni, fiorentino, una delle voci più importanti fra i nuovi autori del teatro italiano, sarà protagonista di un incontro a Fabriano propedeutico allo spettacolo. Come imparare ad andar per mare L’Assonautica Provinciale di Ancona organizza a partire dal mese di marzo 2015 la 13° edizione del corso per il conseguimento dell’abilitazione al comando di unità da diporto a vela e motore entro le dodici miglia e senza limiti di distanza dalla costa. Le lezioni teoriche di base si terranno nella Delegazione di Fabriano dell’Assonautica, situata presso la sede (g.c.) dell’Associazione Culturale “Gentile da Fabriano” di Fabriano, mentre le lezioni teorico-pratiche si terranno al porto turistico Marina Dorica di Ancona dove è situata la sede nautica ed amministrativa dell’Assonautica Provinciale di Ancona. Inoltre verranno previsti seminari formativi monotematici, a cura di soci esperti, quali: pianificazione della crociera; i bollettini meteo da internet, Navtex, VHF; controlli di routine e piccola manutenzione dei motori marini e dell’impianto elettrico di bordo; ottimizzazione dell’uso delle vele e delle attrezzature; navigazione con cattivo tempo. Questa edizione fa seguito alle dodici precedenti che hanno visto una notevole partecipazione di allievi e che si sono concluse con successo. Una recente novità è l’acquisizione da parte dell’Assonautica di due piccoli cabinati tipo “Meteor” a chiglia fissa e quindi non rovesciabili, che sono a disposizione dei soci e che potranno essere usati dagli allievi, dopo che avranno acquisito una esperienza sufficiente, finchè rimarranno soci. L’Assonautica di Ancona è riconosciuta dal 1981 dal Ministero delle Infrastrutture come scuola abilitata per il conseguimento della patente nautica e si avvale della professionalità di istruttori provenienti dai ruoli dello Stato Maggiore della Marina Mercantile. Per informazioni ed iscrizioni è possibile contattare la segreteria dell’Assonautica di Ancona – via Mascino n. 3/h – 60125 Ancona tel. e fax 0712074731 – 3401422005 (orario segreteria dal martedì al sabato ore 17-20) [email protected], www.assonautica.an.it. Ginnastica protagonista: ritorna il Giocagin Sabato 14 marzo con inizio alle ore 20.30 si svolgerà al palasport di Fabriano la manifestazione del Giocagin che unirà gli appassionati di ginnastica, danza, arti marziali, pattinaggio ed altre discipline. Il motto è il divertimento in movimento senza dimenticare l’altro cuore pulsante: la solidarietà. Saranno pertanto raccolti fondi per i progetti adottati dall’Uisp, ovvero per i bambini del Sahara occidentale e del Senegal. L’iniziativa sarà sponsorizzata dal supermercato Conad di Fabriano. A tutti i partecipanti sarà consegnato un gadget. L’onorevole Terzoni, il vescovo Vecerrica, gli assessori Pallucca, Galli e Paglialunga, il vice questore Russo e una grande rappresentanza della società civile fabrianese, tra i quali il presidente di Made in Fabriano Academy Urbani, presero parte, sabato 19 luglio 2014, alla cerimonia di consegna della sesta edizione del Premio “Castello di Argignano-Riconoscimento al merito” organizzato dal direttivo del Circolo Fenalc di Argignano presieduto da Daniela Corrieri e coordinato da Daniele Gattucci. Più di cento persone celebrarono questo appuntamento che nella sezione Senior ha premiato Federico Uncini, storico del territorio fabrianese e umbro-marchigiano, autore di numerose pubblicazioni di qualità, relatore richiesto per il contributo inedito sulle vicende della guerra mondiale. Per la sezione Junior il riconoscimento è andato a Giorgio Poeta, laurea magistrale in Scienze e Tecnologie Agrarie, produttore del primo miele di acacia invecchiato in barrique. Ospite d’onore il gruppo corale di Santa Cecilia. Da quest’anno, la manifestazione presenterà il portale “Premio Castello di Argignano - Riconoscimento al merito” ed in più si arricchirà di un autorevole e qualificato patrocinio, oltre a quelli già consolidati di Comune di Fabriano e Circolo della Stampa “Marche Press”. “E’ il primo premio dedicato a cittadini che si sono distinti per atti, opere, attività ed eventi. E’ un tangibile segno di identificazione che distingue e riconosce i fabrianesi”, afferma Daniele Gattucci, l’ideatore del premio. “Sin dagli esordi abbiamo visionato le segnalazioni che ci sono arrivate dall’intera collettività. Ricordo l’assegnazione al nostro jazzista e concertista di fama internazionale Giovanni Ceccarelli, che spesso torna a Fabriano e tiene corsi. Per la sezione Senior è stato premiato don Tonino Lasconi, scrittore specializzato nelle tematiche sulla fede e sui giovani. Va detto che sin dalla prima edizione, grazie alla disponibilità di videoamatori, abbiamo prodotto un documentario sulla cerimonia. Documenti d’archivio arricchiti con i tanti momenti che rappresentano un’eccellenza nella storia fabrianese. Con il passare degli anni siamo riusciti a rendere ancora più profonda l’impronta di fabrianesità, poiché abbiamo inserito l’ospite d’onore. Cito solo gli ultimi in ordine di tempo, i poeti dialettali Pietro Girolametti e Silvano Poeta. Anche queste presenze non fanno che accrescere il rilievo e l’interesse della videoteca, affiancata all’albo d’oro cartaceo”. I premiati della scorsa edizione (Uncini e Poeta) insieme agli organizzatori Corrieri e Gattucci Giorno intenso al Caffè Alzheimer Un appuntamento da non perdere quello di venerdì 27 febbraio presso il Caffè Alzheimer di Fabriano (in via Brodolini 73). Si inizierà alle 17.30 con la cerimonia di consegna del Videoproiettore da parte del Rotary Club di Fabriano. Interverranno il presidente del Rotary Club di Fabriano Maurizio Marchegiani e Cinzia Cimarra, presidente dell’Assoociazione AttivaMente. Alle ore 17.45 seguirà la presentazione del libro “L’Azzurro dei giorni scuri”, un’opera che affronta il delicato tema del morbo di Alzheimer, alla presenza dell’autrice Maria Grazia Maiorino. Ad animare la lettura l’attrice Marzia Paoletti e alcune canzoni riportate nel libro e interpretate da Nino e Gianna Lamolinara. Sarà presente inoltre la mascotte 12 eventi.indd 2 Niccolò Oteri Di Bartolomeo, coinvolto nella realtà del Caffè Alzheimer grazie al suo Maestro Nino Lamolinara. Interverranno poi il neurologo il dottor Mario Ciappelloni e il sociologo Maurizio Latini dell’associazione Alma. Mediatore dell’incontro Cristina Gregori, a presentare il libro sarà invece la giornalista fabrianese Elisabetta Monti. L’evento è promosso da: Associazione AttivaMente, Alma, Rotary Club Fabriano, Fondazione Carifac, Fondazione Merloni, Comune di Fabriano, Made in Fabriano, Ristorart e Bac (Bibite Alimentari Carni Fabriano). e.m. 25/02/15 11.16 Formazione Cso al Monastero Tre giorni di lavoro mettendo a tema se stessi di GIORGIA RINALDI N ei giorni di venerdì 6, sabato 7 e domenica 8 febbraio si è tenuta a Fabriano la tre giorni di formazione dei Cso del Centro Italia, guidato da Franco Ferrazza, responsabile nazionale dei Centri Sviluppo ed Occupazione, a cui hanno preso parte circa 30 volontari degli sportelli del Cso di Fabriano, Roma, Perugia, Ancona, Macerata e Camerino. La location delle giornate di formazione è stato anche quest'anno il Monastero di S. Luca di Fabriano, che ha potuto anche offrire ospitalità ai numerosi volontari provenienti da Roma. Franco Ferrazza ha dato il via alla tre giorni, chiedendo ai partecipanti di presentarsi a turno e di raccontare brevemente la propria esperienza al Cso e con quale domanda è giunto a partecipare al corso di formazione. La giornata del sabato è iniziata con la S. Messa celebrata dal Vescovo don Giancarlo Vecerrica, il quale ha dato un particolare saluto ai partecipanti al corso. La tre giorni è entrata nel vivo con l'intervento di Franco Ferrazza su: "Il colloquio di lavoro". Sono stati affrontati e approfonditi diversi punti utili per dare consigli a chiunque si rivolga allo sportello del Cso: come preparare il colloquio e come fare un buon "marketing di se stessi", che cosa è il colloquio di selezione, la cura della comunicazione verbale e non verbale. E' quindi seguito un intervento sulle novità del "Jobs Act", Simone Carotti, Consulente del Lavoro dello Studio Carotti Rodriguez di Ancona. L'avv. Carotti ha fatto un breve excursus sulle varie tipologie di contratto di lavoro ad oggi esistenti e di Lucia Il viaggio che vi riportiamo questa settimana è quello di Lucia che dopo essere caduta, si è rialzata con dignità e ce l'ha fatta. ha evidenziato le novità e le prospettive conseguenti all'ultima riforma del mercato del lavoro emanata dal Governo. Dopo la pausa pranzo, si sono ripresi i lavori con Franco Ferrazza che ha riassunto i punti fondamentali per affrontare al meglio un colloquio di lavoro, coinvolgendo i partecipanti in una esercitazione pratica in aula simulando con due volontari altrettanti colloquio di lavoro. Domenica, dopo la S. Messa, Franco Ferrazza ha ripreso i lavori mettendo a tema "La preparazione del lavoro di accompagnamento". In questo intervento il formatore ha sottolineato la necessità di far comprendere alla persona incontrata nei colloqui di accompagnamento qual è il percorso che gli si propone di compiere insieme, percorso che si sviluppa con delle declinazioni sempre diverse essendo ogni persona incontrata “unica ed irripetibile”; ciò richiede al volontario del Cso di confrontarsi ogni volta con una “nuova originalità”. Franco Ferrazza ha concluso l'incontro formativo chiedendo a tutti i partecipanti di rispondere alla domanda "Che cosa direte a chi non è venuto a questa tre giorni di formazione?". Ognuno ha dato la propria personale risposta, ma tutti sono stati concordi nel giudicare l'evento vissuto come una opportunità unica ed altamente formativa, sia per la caritativa del Cso, sia per la vita propria di ogni volontario. Vi ricordiamo che la segreteria del Cso dove potete venire a trovarci è situato in via Gioberti 15 a Fabriano, con i seguenti orari: lunedì dalle 18.30 alle 20. Per contattarci [email protected], cell. 3290390514 "ho ripreso ad accarezzare un desiderio abbandonato, quello di lavorare “Ho avuto un percorso di vita alquanto difficile ma, dopo essere caduta ed essermi rialzata diverse volte, credevo non mi potesse succedere di nuovo… Soprattutto per il fatto che quando ti trovi a dover risalire da quello stesso fondo toccato più volte, ogni volta è sempre più difficile e penoso della precedente: perché pensavi di farcela, perché credevi di essere cresciuto, di essere più forte… Sì, a 30 anni mi sono trovata in una situazione lavorativa assurda che per la verità non mi sento di descrivere; fatto sta che mi sono sentita di nuovo ferita nel più profondo dell’anima; mi sono sentita tanto debole e fragile al punto da non riuscire a difendermi, a farmi rispettare, a far capire chi ero e quanto fossi capace di affermarmi… Mi sono lasciata insultare, offendere, aggredire al punto di non riuscire più a credere nelle mie capacità, al punto di non vedere più le mie qualità, di non riconoscere più le mie potenzialità. E' davvero triste ed umiliante doverlo ammettere, ma avevo di nuovo smarrito il cammino, non avevo più alcun obiettivo, avevo perso di vista le cose più vere e più belle, avevo dimenticato cosa fossero le emozioni positive e come si sorridesse: avevo perso completamente la mia solarità e, peggio ancora, non avevo più nulla da donare agli altri, tanto ero chiusa in me stessa e accecata dalle paure, tormentata da incubi notturni e manie di persecuzione. Avevo perso anche il sonno, avevo paura di svegliarmi al mattino, mi addormentavo piangendo. Ho dovuto chiedere aiuto perché sentivo che da sola non potevo farcela. Una persona a me vicina aveva letto su “L’Azione” del Cso uno sportello per l’orientamento nel mondo lavorativo. Non lo sapevo ancora ma di lì a poco si sarebbe riaperta una finestra sul mio futuro, su quel futuro che non vedevo più, in cui non credevo più. Allo sportello del Cso sono stata seguita, ascoltata, supportata moralmente 13 spazio lavoro.indd 2 13 >SPAZIO LAVORO< L'Azione 28 FEBBRAIO 2015 e compresa: oltre che “orientata” mi sono sentita accompagnata verso quella finestra aperta sul futuro: sono stata aiutata a credere di nuovo in me stessa, nelle mie capacità, a riconoscere le mie attitudini, a riappropriarmi delle mie virtù etiche e morali, a riacquistare la speranza nel futuro che proprio non vedevo più. Questa testimonianza vuole essere d’aiuto per tutte quelle persone che potrebbero venirsi a trovare in una di quelle situazioni di enorme e profondo disagio, come quella che io ho vissuto in prima persona. Ho capito che proprio quando non ci si aspetta nulla, è la volta buona in cui tutto può arrivare e mi riferisco anche e soprattutto all’aiuto che mi è stato offerto proprio quando non mi aspettavo più nulla neanche dalla vita e tantomeno dal futuro. Invece tutto inaspettatamente ha ripreso forma: sì, è vero, se le cose non le vogliamo noi stessi nessuno può fare nulla per indurci a volerle di nuovo ma, se qualcuno ti aiuta a crederci di nuovo, allora i tempi sono meno dilatati e le cose che prima sembravano impossibili, osservate dal punto di vista di chi viene in nostro soccorso, possono d’incanto diventare possibili…proprio come l’Amore. Ed ora, attingendo esclusivamente alle risorse riscoperte e riacquisite, ho ripreso ad accarezzare un desiderio che da tempo avevo chiuso in un cassetto, insieme a tanti altri: quello di lavorare. Ora con le riacquisite capacità, ho deciso che un sacrificio in più non potrà non portare giovamento, quindi sto frequentando un corso professionale che spero mi proietterà in qualche modo nel mondo complesso sì, ma magico e ludico del lavoro. Non so ancora se e quando, ma spero accada al più presto: l’importante è non demordere. Un abbraccio ed un pensiero particolari vanno a D. e M. del Cso che sono stati i principali fautori-assistenti del mio ritorno alla vita”. SPAZIO LAVORO a cura del Centro Informagiovani della C.M. Esino-Frasassi ~ CAMERIERE CON MANSIONI DI CASSA – FABRIANO Piemme srl di Porto San Giorgio cerca, per sala da gioco di Fabriano, cameriere per servizio in sala con mansioni di cassa. Requisiti: età 30 - 50 anni; disponibilità; cortesia; capacità di relazione con il pubblico. Orario di lavoro: 10:00 - 02:00 con turnazione. Per candidarsi inviare il cv a [email protected]. Per maggiori informazioni: tel. 0734 672975. ~ OPERATORI DI ORATORIO - JESI Si selezionano OPERATORI DI ORATORIO, disponibili ad operare in qualità di collaboratori retribuiti negli Oratori della Diocesi di Jesi (AN). Inviare curriculum vitae a: Centro Sportivo Italiano Comitato Provinciale di Ancona, Piazza Federico II n. 7 - Jesi (AN), tel./fax: 0731.56508, e-mail: [email protected]. Solo i soggetti ritenuti potenzialmente interessanti per questa selezione verranno telefonicamente contattati per un colloquio entro dieci giorni dalla ricezione del CV. ~ LAVORO STAGIONALE IN RIVIERA È attivo, presso il Centro per l'Impiego di Rimini, un servizio dedicato ai lavoratori che intendono candidarsi per svolgere un'attività nel settore turistico alberghiero. La modalità di accesso è semplice: i lavoratori possono candidarsi inserendo il proprio curriculum seguendo tutte le indicazioni richieste, confermando ogni 15 giorni la propria disponibilità e, in caso di assunzione, sospendendo la propria candidatura. È inoltre possibile consultare le offerte di lavoro disponibili. Per autocandidarsi o per visionare le offerte: www.riminimpiego.it. Per ulteriori informazioni sulle opportunità presentate o su altre offerte, corsi, concorsi ed eventi, rivolgetevi al Centro Informagiovani della C.M., Via Dante 268, Fabriano - tel. 0732.695238 - fax 0732.695251 - e-mail: cig.fabriano@cadnet. marche.it - o visitate il sito www.cadnet.marche.it/cig. Orario di apertura: lunedì, mercoledì, venerdì, 9:30/12:30; martedì e giovedì, 14:30/18:00. Whirlpool, ora il piano industriale “Abbiamo chiesto a Whirlpool il rispetto degli impegni occupazionali e produttivi sottoscritti nell’accordo del 3 dicembre 2013, a difesa dell’occupazione fino al 2018, del rilancio degli investimenti di 83 milioni di euro e della centralità delle Marche nella strategia aziendale del Gruppo. La finalità della Regione è di favorire un piano industriale “virtuoso” per l’integrazione tra Whirlpool e Indesit, le cui condizioni sono il rispetto dell’Accordo 2013, la tutela dell’occupazione, delle prospettive produttive della prima azienda industriale delle Marche, del suo vastissimo indotto di Pmi sul territorio. La Regione ha da tempo costantemente rappresentato a Whirlpool tali esigenze, anche in modo formale, pur non avendo una competenza diretta sulle grandi imprese, esercitando una costante azione di pressing istituzionale. E’ necessario conoscere quanto prima, dunque, il dettaglio del piano industriale di Whirlpool per valutarne le ricadute nelle Marche. Tali elementi non sono stati ancora forniti. Tuttavia è positiva la disponibilità al confronto con le istituzioni e le forze sociali manifestata oggi da Whirlpool: speriamo che si possa esprimere quanto prima anche con fatti concreti e sostanziali. Inoltre, abbiamo anche chiesto al Mise di concretizzare il progetto di Piattaforma fisica di ricerca e innovazione per il settore predisposto dalla Regione Marche, che nel frattempo ha anche attuato e rispettato tutti gli impegni previsti sempre nell’Accordo del 2013”. Così il presidente della Regione Marche Gian Mario Spacca commenta l’incontro del tavolo Whirlpool-Indesit a cui ha partecipato al Ministero dello Sviluppo Economico. “Per la Regione – prosegue Spacca – è fondamentale che Whirlpool sviluppi un piano industriale che rispetti gli impegni dell’Accordo siglato al Mise a dicembre 2013, per coniugare la inevitabile ricerca di sinergie per la competitività internazionale del Gruppo con la salvaguardia dell’occupazione, degli investimenti e della coesione sociale del territorio”. Il presidente della Regione aveva già incontrato il 23 aprile 2014, presso la Regione Marche, i vertici Whirlpool (Marc Bitzer, Presidente North America&Emea e Esther Berrozpe, Presidente Emea). 25/02/15 11.57 14 >MATELICA< L'Azione 28 FEBBRAIO 2015 Da Lebole ad Armani, realtà che fa 50 anni! Rimpatriata storica per i lavoratori e le lavoratrici dell’azienda I di SARA NOÈ dove tante donne lo aspettavano, insieme ad un grande irrefrenabile entusiasmo che ha “preso” anche le persone più schive, si è subito vissuta la visita con grande naturalezza. […] È il Papa che ha avuta la grande forza morale di riaffermare la dignità della donna, che le ha riconosciuto e ha testimoniato la necessità che le sia concesso di esprimere nella vita personale, familiare e sociale quella “genialità” che non è di nessun altro essere e che apre la strada ad un’umanità più grande, più sensibile, più alta, di cui tutti sentiamo l’esigenza… […] Dovunque e comune, quale sia la condizione che la donna sceglie, può portare questo prezioso contributo: nella famiglia, nella fabbrica, nel monastero; in ogni attimo di vita questa “qualità” deve essere lasciata venire alla luce per il bene di tutti». E forse è proprio in sé la forza di questo incontro e di questo messaggio che poco tempo dopo (era il 1993) in piazza si sono trovati i lavoratori e le lavoratrici dell’ormai Gft che hanno lottato e manifestato, insieme a tanti l 1965 ha un sapore quasi antico ormai, non solo il mondo ha cambiato secolo… ha cambiato persino millennio. Eppure ci sono realtà che resistono, che vivono ora come allora perché hanno integrato nella propria storia il cambiamento, necessario per esserci per molto tempo. Dal 1965 ad oggi, 2015, sono passati ben 50 anni e in questi 50 anni tante sono state le mani che a Matelica hanno lavorato alla Lebole, o alla Lanerossi o, in seguito, Gft. Una realtà lavorativa quella dell’ex Lebole importante e significativa sotto moltissimi aspetti, il principale forse è quello che riguarda il lavoro femminile, una massiccia presenza, infatti, di operaie ha caratterizzato da sempre questo settore che ruota tutto attorno alla sartoria e al ben vestire. Mani sapienti, dunque, e caratteri forti, anche, che hanno saputo attraversare i decenni, le difficoltà, gli eventi lieti ed i momenti di lotta sociale per poter continuare a fare quel lavoro che portava l’arte di queste mani nel mondo. Tra i tanti avvenimenti, di questi 50 anni, che meritano di essere ricordati la commovente ed emozionante visita di Papa Giovanni Paolo II nel 1991. Scriveva Fiorella Conti in uno speciale de "L’Azione" dell’aprile di quell’anno: «…il suo sguardo penetrante, dolce e forte insieme, ci è sembrato quello di “Uno” della nostra famiglia. Appena messo piede nello Giovanni Paolo II saluta le operaie della Gft (foto Mari stabilimento alle – Città del Vaticano) porte di Matelica, altri solidali con la loro causa, per mantenere il loro lavoro. Sono scesi per le strade e hanno rivestito la torre civica matelicese con una giacca alta più di 10 metri, come per dire: di fronte ai licenziamenti noi non ci arrendiamo e guardate cosa siamo capaci di fare! Uno spirito che reagisce e che persiste quello delle mani capaci di Matelica che hanno organizzato per questo anniversario importante anche una storica rimpatriata (domenica 22 marzo per un bel pranzo tutti insieme, informazioni: 338 9316601 / 0737 86686 / 349 3166046) per rivedersi, condividere e raccontarsi, magari, gli uni con gli altri, tanti piccoli aneddoti di lavoro e vita vissuta. Un altro momento della partecipatissima manifestazione del 1993 Si è conclusa a ritmo di folklore nel pittoresco Castello di Genga la due giorni organizzata dal Consorzio di Cerreto d’Esi in occasione dell’annuale Raduno Nazionale dei Referenti dei Consorzi Agrari. L’evento ha voluto mettere in risalto il ricco patrimonio paesaggistico, culturale ed enogastronomico della regione Marche, offrendo una visita in alcuni dei luoghi simbolo, dalla Santa Casa di Loreto, al Monte Conero di Ancora, alle spettacolari Grotte di Frasassi, per poi concludersi tra le antiche mura del castello di Genga. Mentre nei locali gentilmente messi a disposizione dal Conte Barberis venivano assaggiati i prodotti tipici della zona offerti dal salumificio di Renato Bartocci di Matelica e dal Salumificio di Genga, gli ospiti sono stati allietati dalle musiche A Genga tra Folk e cultura con l'associazione di Matelica 14 matelica.indd 2 e dai balli dell’Associazione Folklorica “Città di Matelica”, la quale ha presentato ai visitatori tutto il suo repertorio ed è stata molto soddisfatta nel riscontrare la vivace partecipazione del pubblico, che si è lasciato facilmente coinvolgere dai componenti dell’associazione in alcuni suoi balli popolari, e dall’interesse dimostrato nei confronti dell’opera di ricerca dei costumi, delle danze e dei canti tradizionali realizzata nel tempo. Un successo da ogni punto di vista che ha permesso un perfetto connubio tra luoghi di straordinario valore artistico, cultura, buona tavola e tradizione popolare. s.s. Il terremoto '97 in un libro di Verdenelli Sabato 28 febbraio (dalle ore 17.30) per Matelica Festival nella sala Boldrini di palazzo Ottoni, si presenta “Il ragazzo e l’altopiano” (Ilari editore): è la storia, scritta da Maurizio Verdenelli sul sindaco che divenne ‘il più famoso d’Italia’ a cavallo di due millenni a causa del terremoto umbro-marchigiano del ’97. Un libro dunque anche e soprattutto su quella calamità epocale che coinvolse due regioni e città come Matelica, Fabriano, Camerino, Foligno, Nocera Umbra ed Assisi. Era necessario tuttavia tirar fuori dagli archivi un evento che ancora terrorizza? Sì, anche indispensabile. Per ricordare e ricordarci un’Italia che sarebbe prestissimo scomparsa. Infatti fu quella l’ultima volta che il Paese si dimostrò unito, generoso, solidale ed onesto. Unito perché in aiuto dei ‘terun’ del centro vennero i leghisti ‘puri e duri’ con in testa il senatur Cesarino Monti da Lazzate, il ‘sindaco’ dei concorsi padani. Che, con la sua famiglia, trascorse il Natale ’97 nelle tendopoli di Serravalle a fianco del sindaco socialista, Venanzo Ronchetti e del suo ‘popolo’ atterrito. Generoso, perché ci fu una corsa ‘ad adiuvandum’ da parte di tanti Comuni di ogni regione, istituzioni, personaggi pubblici (nello sport tre miti: Marco Pantani, Franco Baresi ed Andrea Zorzi) privati ed imprenditori - a cominciare da Diego Della Valle che costruì a sue spese un palasport, continuando con la Lube il cui contributo servì a realizzare un campo di calcio. Solidale perché lo Stato intervenne presto e poi nel tempo con le sue più alte cariche attraverso tre Presidenti della Repubblica (Oscar Luigi Scalfaro, Carlo Azeglio Ciampi, Giorgio Napolitano), due premier (Romano Prodi e Massimo D’Alema) e tanti ministri a cominciare dal sottosegretario alla Protezione Civile, l’ottimo prof. Franco Barberi. Nell’elenco c’è anche un Papa, San Giovanni Paolo II, che sarebbe andato nei container a spezzare il pane degli ‘ultimi’. Ed inoltre gli amministratori pubblici di due Regioni e tre Province: tutti si diedero da fare con entusiasmo e lealtà per la rinascita di un territorio ferito a morte. Una ricostruzione pressoché perfetta, da record italico: a distanza di 17 anni manca solo il 10% di quello che era stato previsto. Una ricostruzione realizzata senza corruttele: altro record nazionale. Con Ronchetti e Verdenelli altri testimoni d’eccezione sono attesi alla Sala Boldrini. Il giornalista Mauro Grespini, inviato del ‘Carlino’ sui luoghi del terremoto, il fotoreporter Guido Picchio che commosse con i suoi reportage finiti nelle prime pagine anche dei grandi giornali esteri e l’ing. Roberto Ronci, protagonista del ‘risanamento’ di Matelica post sisma. Con loro il sindaco Delpriori e il presidente del Consiglio comunale, Casoni che hanno voluto fortemente l’iniziativa. Alessandro Casoni riceve i cittadini Il presidente del Consiglio comunale, Alessandro Casoni (nella foto) rende noto che ogni venerdì, dalle ore 11 alle 13, presso il Comune, sarà a disposizione di cittadini, associazioni, enti e imprese che volessero sottoporre richieste e proposte all’amministrazione. 25/02/15 11.59 15 L'Azione 28 FEBBRAIO 2015 Non è caos, ma Carnevale! di CATIA CENSI O gni scuola, anche la più piccola, genera forze incontrastate di pensieri e di idee, crescere con stimoli alti, accompagnati ad affrontare strutture complesse di ragionamento è un modo per prepararsi alla vita attiva di una persona, come adulto e come cittadino. E, nella ciclicità dei periodi di attività scolastiche si colloca un momento di grande rottura degli schemi, un periodo di festa in cui tradizionalmente si anima un rinnovamento simbolico, durante il quale il caos si sostituisce all’ordine costituito; lo scatenarsi della licenza, la violazione dei divieti, la coincidenza di tutti i contrari, insomma: il carnevale! Tutto è possibile quando un travestimento garantisce l’anonimato. Tutto, come diventare Comune vandalico? Non mi pare proprio... Certo che leggendo certi articoli si rimane basiti. Io lo sono. Non sapevo che l’amministrazione Delpriori avesse attentato ai monumenti storici di Matelica. Durante il periodo natalizio tutte le città del mondo si trasformano per portare allegria e gioia e Matelica non ha fatto eccezione. Hanno messo un albero ecologico ed i matelicesi si sono divertiti a pedalare, così dopo tanto mangiare sono pure dimagriti di qualche ”etto” “grazie sindaco”. Per quanto riguarda i cartelli bisognerebbe ringraziare i commercianti matelicesi che in un momento di crisi hanno contribuito a stendere i cosiddetti “panni” piantare chiodi e scivolo. Finito il periodo natalizio non è rimasta traccia di questo attentato. Quello che invece rimane è la pavimentazione mi si consenta di dire che è una cosa brutta e pericolosa e fa male vederla così. Io mi chiedo se le precedenti amministrazioni si sono mai poste il problema, credo di no altrimenti avrebbero fatto qualche cosa. Poi non è vero che il veglione è stato un flop perché io c’ero e posso dire che dopo mezza notte era pieno di giovani. Chi frequenta i teatri sa che i palcoscenici si montano e si smontano per i successivi spettacoli. Poi che gli operai sono stati impiegati per rimettere al loro posto le sedie e pulire il pavimento… mi chiedo dove sia il problema. Dal momento che percepiscono uno stipendio e lavorano come tutti o dovrebbero giocare? I matelicesi hanno sempre saputo che la pista di pattinaggio è privata, dunque presumo che quest’anno il proprietario ha deciso di non farla. Da come leggo non è privata. Poi per fare il Carnevale ci vogliono i soldi e forse questa amministrazione ha trovato le casse vuote. In questo articolo si parla delle feste culturali e europee ma bisogna sapere che sono stati spesi i soldi che l’Europa mette a disposizione per queste manifestazioni. I matelicesi anche i più criticoni sono rimasti contenti. Qui si parla di flusso migratorio ma sono anni che Matelica è diventata un dormitorio, si parla di adottare un personaggio ma credo che i matelicesi abbiano adottato un’intera amministrazione e per cinque anni siamo apposto con buona pace di tutti, poi se qualche amministratore ha delle manie speriamo che siano innovative e al servizio della comunità perché Matelica è ferma da tanto tempo. Poi non vorrei che si fotografasse la pavimentazione della piazza perché come cartolina è alquanto discutibile perché dimostra l’incuria e il menefreghismo di certe amministrazioni. Smettiamola di dire mezze verità e chi ha la responsabilità lavori con serenità per il bene di tutti. Siamo in democrazia e la critica è ammessa ma che sia costruttiva e non sterile perché così non si va da nessuna parte. Il teatro è sempre stato usato per i veglioni ed i matelicesi lo sanno bene dunque l’assessore alla Cultura ha ripreso le abitudini che si erano perse nel corso degli anni, questo dimostra la sua attenzione alla città, grazie. Le persone, seconde me, si valutano per la loro lealtà e onestà e sensibilità nei confronti di chi ha avuto fiducia nei loro confronti e non per i titoli accademici. a.m.b. 15 matelica.indd 2 Gli studenti dell'Ipsia celebrano l’essenza autentica di questa festa professoressa per un giorno, o pinup, o agguerriti soldati o una sposa. Il corteo della sposa ha unito tutti i personaggi del Carnevale che si è svolto a scuola, preso l’Ipsia “Pocognoni” di Matelica. Non c’è stata una regia organizzata, ma tutte le classi mascherate a tema hanno seguito lungo i corridoi una sfilata, una sposa accompagnata da genitori, nonni, damigelle e invitati, tutti elegantissimi, degni un vero matrimonio. È stato allora un gioco di collaborazioni, i soldati hanno protetto, il sindaco ha presenziato, il sacerdote ha celebrato il matrimonio, i genitori, le damigelle, gli invitati, gli infiltrati, c’erano proprio tutti. Cosa rimane di questa festa, dei giochi, delle burle, delle musiche e delle danze? Certo il silenzio, ma soprattutto una vicinanza che nasce dalla condivisione di momenti lieti, di divertimento collettivo che permette di guardare l’altro dritto negli occhi e di riconoscere un’umanità comune che si esprime nel difficile cammino per diventare “grandi”. Focus group: una risorsa in più per le aziende guardando all'online Originariamente concepito negli Stati Uniti da due sociologi, il “focus group” da diversi anni ha trovato modo di essere utile non solo nell’ambito delle scienze umane e sociali, per le quali era stato ideato, ma anche nel settore dell’imprenditoria, offrendo spunti e informazioni, a volte fondamentali, per le aziende che vi fanno ricorso. Nel nostro Paese questo tipo di incontri non sono ancora molto diffusi, eppure sono uno strumento dal potenziale enorme. Patrizia Tiranti, della Mpc Informatica, ha organizzato qualche settimana fa un piccolo “gruppo di discussione” per riuscire a capire come possono muoversi le aziende del territorio per cercare di risolvere i problemi che un mercato sempre più difficile pone loro davanti, per confrontarsi sull’innovazione di modi e metodologie e per avere un’idea su quanto può essere utile questo tipo di gruppo per il mondo del lavoro. «Il focus group tradizionale è costituito da un gruppo di persone che parlano, discutono ed espongono le proprie idee riguardo un tema, un prodotto, un progetto o un concetto. Le domande sono fatte in modo da favorire l’interazione tra i partecipanti e il tutto si svolge solitamente sotto la supervisione di un moderatore… – spiega Patrizia - Ho pensato che potesse essere un mezzo molto utile anche nel settore lavorativo, qualcosa che ci può far comprendere meglio come ci possiamo muovere e in che direzione andare». Con queste premesse quindi è stato selezionato un ristretto gruppo di aziende locali che potesse rappresentare un’ampia fetta di mercato e che fosse differenziato per riuscire a comprendere le esigenze di tutti, grandi e piccoli, sia produttori che fornitori di servizi. La moderatrice qualificata per questo gruppo è stata la docente Claudia Santoni dell'Università di Macerata che ha stimolato una discussione il più possibile libera ed informale riguardo al tema dell’incontro: valutare le nuove tecnologie e capire quanto vengano utilizzate nelle aziende. Come stimolo per la discussione a metà focus group sono stati mostrati alcuni prodotti informatici come cartellini produzione, rilevazioni dati controllo qualità ed etichette. Sono emerse molte informazioni importanti durante il confronto, a cui hanno partecipato anche le società matelicesi “Il pane di Gagliole” e “Salumificio Bartocci”, è risultata chiara, ad esempio, la necessità di capire meglio come poter migliorare la commercializzazione nelle aziende, com- presa la vendita on line. Diversi imprenditori hanno manifestato la necessità di "affacciarsi" su questo nuovo sistema di vendita. Molti partecipanti, inoltre, sarebbero favorevoli ad implementare l'informatizzazione se questo fosse semplice da intraprendere e tutti hanno dichiarato che il focus group è stato per loro un'esperienza molto interessante e positiva (nessuno vi aveva partecipato prima), parlare della loro azienda, insomma, e delle problematiche, in gruppo li ha aiutati a constatarne sia l’utilità che la piacevolezza. La conclusione per questa sorta di “esperimento” non può che essere positiva, il confronto aiuta a comprendere meglio le varie dinamiche lavorative e dona informazioni preziose che potranno essere usate come basi per costruire un futuro positivo. Sara Noè I promotori del “Focus Group” Marcello Marasca e Patrizia Tiranti della Mpc Informatica 25/02/15 12.01 16 >MATELICA< L'Azione 28 febbraio 2015 Chiesa tra culto e cultura La musealizzazione per riaprire S. Francesco di Antonio Gentilucci L’ annuncio, nell’estate 2014, aveva fatto ben sperare: “risolta la controversia con la ditta che aveva svolto i lavori di restauro. Sbloccata la situazione, la chiesa può riaprire per il 4 ottobre, la festa del Santo”. E invece, benché i ponteggi siano stati smantellati e la ditta abbia caricato tutto e ridato in pieno possesso della chiesa ai Frati francescani, la chiesa continua a restare chiusa, per il dispiacere di chi è cresciuto lì (tra i quali il sottoscritto), tra il presepe di Fra Carlo, e la fila fuori della chiesa la notte di Natale, o i canti delle Tre Ore e i preparativi per la processione del Venerdì Santo. E per dispiacere di tutti quelli che amano l’arte, perché San Francesco costituiva in pratica (Museo Piersanti a parte) la più bella e importante pinacoteca matelicese. Il problema era il costo della riapertura, la necessità di mettere a norma l’impianto elettrico e, possibilmente, creare un sistema di riscaldamento di nuova concezione, che consenta una bolletta in linea con le casse dei Frati. Un impegno importante, ma ora la situazione sembra essersi davvero sbloccata. Ci spiega infatti Alessandro Delpriori (non si sa se più sindaco o più storico dell’arte in questa veste!) che essendo San Francesco una chiesa non comunale, i margini per operare non erano molto alti. Ma “per aiutare i francescani e consentire finalmente la riapertura, abbiamo deciso di aprire una convenzione con loro, “musealizzando” in buona sostanza la chiesa, riaprendola e rendendola in tal modo fruibile a tutti. Naturalmente resterà anche un luogo di culto, in questo la nostra convenzione non cambia nulla. Semplicemente l’apertura e la gestione verrà gestita dal Comune. E per fare questo, abbiamo investito Beata Mattia in diretta su Radio Maria Il 1° marzo, per tutti i matelicesi, da secoli, significa Festa della Beata Mattia, significa il ricordo della Nascita e del Battesimo della religiosa più amata dai cittadini. Anche quest’anno le Clarisse del Monastero hanno organizzato un programma con alcune piacevoli e importanti novità. Come di consueto, si parte il 26 febbraio, 27 e 28 febbraio con il Triduo di preparazione: alle ore 17, la Santa Messa presieduta da Padre francescano Aurelio Barbaresi. A seguire, dopo la funzione, la celebrazione dei Vespri. Centrale sarà invece la giornata di domenica 1° marzo. Tre Sante Messe, la prima, alle ore 7.30, celebrata da P. Aurelio Barbaresi, alle 9, dal Ministro Provinciale dell’Ordine dei Francescani Padre Ferdinando Campana, e alle 11 da don Piero Allegrini. Interessante novità è quella che troveremo alle 16.30, in occasione del Santo Rosario, la Santa Messa e i Vespri, che saranno presieduti dal vescovo Mons. Giancarlo Vecerrica. Tutto questo, a partire dalle 16.30, sarà però anche trasmesso via etere da Radio Maria. Un segno dell’importanza, anche nazionale, di questa straordinaria figura. Mi piace la Quaresima, mi piace e mi affascina perché è un tempo di impegno e di verifica del nostro essere cristiani, del nostro sentirci Chiesa. Un tempo forte, come giustamente lo definisce la liturgia che ci invita a saperci guardare dentro e a chiederci se veramente amiamo il Signore e la sua Chiesa. Questa Chiesa di cui siamo parte, questa comunità dove lo Spirito ci ha portato e dove ci è chiesto di dare testimonianza del battesimo che abbiamo ricevuto e della confermazione che ci ha resi ancor più legati al Cristo. Ma la Quaresima è anche tempo in cui siamo chiamati a vivere alcuni aspetti della vita cristiana: il digiuno, la preghiera, la penitenza, le opere di carità fraterna. Vorrei soffermarmi sulla bellissima preghiera che inaugura il tempo quaresimale e che la Chiesa pone sulle labbra di colui che presiede la liturgia del mercoledì delle ceneri: «Concedi, Signore, al popolo cristiano di iniziare con questo digiuno un cammino di vera conversione, per affrontare vittoriosamente con le armi della penitenza il combattimento contro lo spirito del male». Sempre la li- 16 matelica.indd 2 13.500 euro per la sistemazione dell’impianto elettrico, l’unico vincolo alla riapertura”. L’altro problema, quello dell’impianto di riscaldamento, verrà al momento sospesa. “Erano stati fatti due saggi per verificare la possibilità di realizzare un impianto sotto il pavimento. Ma i costi nell’immediato non sono sostenibili. Questa parte resta sospesa, ma la chiesa vogliamo riaprirla ugualmente”. L’obiettivo, secondo il sindaco, è di riaprirla entro l’estate. E in quell’occasione, si vedranno le opere che la Soprintendenza di Urbino ha già ricollocato al proprio posto, dopo il restauro da loro curato. Si tratta di due dipinti presenti nel presbiterio, quelli che erano nella cappella Razzanti, e il Transito del Beato Gabriele Ferretti e San Giacomo della Marca. Inoltre, è iniziata la sistemazione della porzione di tetto sopra la cappella del De Magistris, nel chiostro. Questi sono, Si è concluso con un buon bottino per l’Asd Arcieri Matelica e con i complimenti personali del presidente regionale della Fitarco, Cipollini, il Campionato Regionale di tiro con l’Arco indoor svoltosi sabato e domenica scorsi (21-22 febbraio) a Camerino. La compagine biancorossa si è presentata con ben 10 atleti: Roberto Boni, Paolo Delpriori, Riccardo Morico e Claudio Zamparini per la categoria Arco Olimpico Senior; Giuseppe Buzzanga per l’Arco Olimpico Master; Michele Quercia e Alessio Cingolani per la categoria Arco Olimpico Allievi; Roberto Bravi e Orfeo Orsi per l’Arco Compound Senior e Alberto Mosciatti per l’Arco Nudo Master. Giuseppe Buzzanga e Michele Quercia si sono laureati vicecampioni regionali per le loro rispettive categorie. La squadra Arco Olimpico Senior invece è arrivata terza conquistando un meritatissimo bronzo. L’affresco dei fratelli De Magistris nel Chiostro di San Francesco diciamo, i fatti. Nel lungo periodo (cioè tra sogno e realtà), c’è “un progetto, al quale stiamo pensando, che prevede da una parte, di trasformare il convento nuovo in un edificio da destinare a scopi sociali, e dall’altra, di destinare il vecchio convento, opportunamente restaurato, in parte alla sua funzione originaria, ospitando quindi i frati e dall’altra parte a scopi culturali. Qui l’investimento è ovviamente altissimo, le forze andranno trovate anche grazie a progetti europei”. Quello di recuparare il vecchio convento e farne un centro culturale francescano è un’idea non nuova, tra i francescani. Se ne parlerà in Gli arcieri vincenti Nel pomeriggio si sono svolti gli “Olimpic Round” per premiare gli assoluti per ogni tipologia di arco. Roberto Bravi e Orfeo Orsi si sono purtroppo fermati agli ottavi di finale nell’Arco Compound. Nell’Olimpico, oltre ai due medaglisti (Buzzanga e Quercia) si è qualificato Claudio Zamparini, solo il nostro Giuseppe è riuscito a passare lo scoglio degli ottavi di finale, fermandosi però ai quarti. Gli stessi tre, hanno partecipato all’Olimpic Round assoluti a squadre conquistando un bellissimo argento dopo aver superato la squadra di Pesaro in semifinale e perdendo Quaresima, tempo di impegno turgia ci sorprende e ci incoraggia ad ammirare le meraviglie di un Dio che si china a curare le ferite della nostra povera umanità. Un Dio che si fa amore infinito e che ci chiede il coraggio di lasciarci coinvolgere in questa avventura di conversione e di purificazione. In questo nostro pellegrinaggio la “cenere” diventa così il segno della nostra povertà di fronte al Signore, del nostro essere nulla, ma anche del nostro peccato. Basterebbe rileggerci alcune pagine forti dell’Antico Testamento per comprendere meglio il significato, Gn 2,7 3,19. L’uomo altro non è che polvere. Quindi in quest’ottica la Quaresima è il cammino dell’uomo battezzato verso la Pasqua. Una cenere che ci richiama a vivere una vita di risorti: la cenere sporca e nell’acqua pasquale noi veniamo lavati dall’amore risorto del Cristo. Riprendiamo così a vivere con più forza e più speranza. Cammino quaresimale verso la Pasqua di risurrezione: noi questo pellegrinaggio lo compiamo iniziando con il digiuno, segno della nostra volontà di svuotarci di tutto ciò che ci appesantisce per lasciarci riempire dallo Spirito di Dio e dalla sua Parola. Ci sembra anche questo un segno superato? La nostra società sembra infatti non comprendere più il senso del digiuno in un tempo come il nostro sazio di tutto. Eppure anche il Magistero della Chiesa ci ricorda che “il digiuno e l’astinenza, insieme alla preghiera, all’elemosina e alle opere di carità appartengono, da sempre, alla vita e alla prassi penitenziale della Chiesa: rispondono, infatti al bisogno permanente del cristiano di conversione al regno di Dio, di richiesta di perdono per i peccati, di implorazione dell’aiuto divino, di rendimento di grazie e di lode al Padre” (Cei, Nota Pastorale 1994). Il digiuno quindi come aiuto concreto per una vera conversione; sembra quasi che questa non si possa realizzare se manca la capacità di digiunare. Oggi il nostro modo di vivere ci richiama anche a saper rileggere questa antica norma della Chiesa e ad adattarla alle nostre comunità, alle nostre famiglie. Infatti che senso ha non mangiare carne il mercoledì delle ceneri o i venerdì di quaresima se poi sostituiamo a questo alimento il pesce ben più costoso e raffinato? Credo che si imponga una scelta morale che faccia del digiuno e dell’astinenza della carne un vero segno di conversione, cioè di cambiamento di abitudini del nostro vivere. Il digiuno non deve essere quindi solamente alimentare, ma soprattutto deve avere il coraggio di scelte coraggiose che coinvolgono il bambino, il giovane, l’adulto. Tutta la famiglia e tutta la Chiesa è chiamata in questa verifica. Televisione, computer, shopping superfluo, gite, discoteca, bar, ecc. Il digiuno che quindi ci è richiesto è un segno concreto di testimonianza cristiana che si traduce in carità profonda e generosa. Non avrebbe infatti senso digiunare, cioè rinunciare a certe cose, se questa rinuncia non sfociasse nell’amore verso il prossimo. un futuro, presumibilmente (ma ci piacerebbe sbagliarci) non certo vicino. Ma la prospettiva di poter tornare a vivere la chiesa, così bella, così centrale nella storia della fede e della devozione dei matelicesi, sarà già un bel segno. solo in finale con gli “Arcieri delle 5 torri” di Osimo. Grande la soddisfazione di tutti i nostri atleti che stanno crescendo sempre di più, in una disciplina bellissima e difficile come il Tiro con l’Arco, con abnegazione e sacrificio. Ora tutti a prepararsi al meglio per non sfigurare nella gara di casa che si terrà sabato 28 febbraio e domenica 1 marzo presso la Palestra Mancinelli; 144 atleti da tutta Italia arriveranno a Matelica per misurarsi tra di loro sperando di eccellere. Molte le presenze di spicco, saranno tra i partecipanti, infatti, la vice campionessa nazionale di arco olimpico, la campionessa nazionale di arco nudo, il vicecampione regionale arco olimpico, le campionesse regionali di arco olimpico e arco compound. Sarà una bellissima festa di sport! Buone frecce a tutti! p.d. La Quaresima sarà tanto più vera quanto più avrà incarnato l’amore del buon Samaritano verso il fratello malato, emarginato, diverso, che cammina accanto a noi. Quindi la Quaresima è tempo forte in quanto ci invita a dare un contributo originale e generoso a questo tempo liturgico che ci permetta realmente di incamminarci con spirito nuovo verso la Pasqua del Signore. Che le nostre parrocchie diventino in quaresima luoghi privilegiati di esperienza della conversione del cuore, e diventino capaci di comunicare all’uomo di questo nuovo millennio un digiuno che lo aiuti a rinnovarsi nella vita e a riconoscere la presenza compassionevole di un Dio che ci ama nonostante le nostre “abbuffate” di tante cose inutili e insignificanti. Un Dio che ci ama e che desidera condurci per mano in questo tempo di grazia, “segno sacramentale della nostra conversione”. Don Vincenzo Bracci oSB Silv. Continuano, per il periodo quaresimale, le Lodi mattutine, previste per le 7.15 e rivolte a tutti, ma in particolare ai giovani, per i quali, prima delle “fatiche” scolastiche, ci sarà a disposizione la colazione. 25/02/15 11.23 17 L'Azione 28 FEBBRAIO 2015 Matelica su Rai 2 con Amadeus di ANTONIO GENTILUCCI M atelica sarà protagonista alla corte di Amadeus e del suo ricco cast. Nel fine settimana del 7 e 8 marzo infatti, la nostra cittadina è stata selezionata per partecipare, con una sua squadra, alla serie di giochi contro un’altra città, al popolare programma RaiDue di Michele Guardì, pensato proprio per dare modo ai piccoli centri del nostro Paese di godere di un’importante vetrina e poter far così conoscere, tra un gioco e l’altro, le proprie bellezze e ricchezze. Lo scorso anno fu Camerino ad essere protagonista, e fu un successo, vincendo tra l’altro il premio, uno scuolabus nuovo di zecca. La squadra dovrà essere composta di 6 ragazzi e 6 ragazze, sotto i 35 anni di età e dovrà cimentarsi in divertenti giochi stile…”Giochi senza frontiere”. Per allestire questa squadra, il Comune si sta rivolgendo in primis alle associazioni sportive. Ovviamente, se ci sono persone incuriosite e desiderose di partecipare, devono solamente dare la propria disponibilità in Comune. Se l’appuntamento, davanti alla tv, sarà il 7 e l’8, dalle 11.30, la registrazione sarà invece effettuata mercoledì mattina. Per partecipare “in diretta” dunque, l’appuntamento è per il 4 marzo! Termina il “viaggio” nella storia delle Confraternite matelicesi E’ don Amedeo Bricchi, nel testo già citato (pag. 138) a ricordare che, per favorire la costruzione dell’Ospedale di San Sollecito, il Papa, con proprio chirografo dell’8 luglio 1775, per far fronte alle spese, assegnò a tal fine le spetetanze delle tre confraternite di S. Giuseppe, di Sant’Antonio di Padova e del Gonfalone e che proprio quest’ultima, fin dalle origini, e ormai nel 1900 estinta, “si radunava (p.118) in un locale attiguo a quello del Santissimo Sacramento, il cui simbolo, un calice sovrastato da un’Ostia, si trova scalfito su pietra all’ingresso esterno della cappella del Santissimo Sacramento, a sinistra dell’ingresso di Santa Maria e S. Bartolomeo. Quanto sopra è indicato dallo storico matelicese Camillo Acquacotta nel testo Le Memorie di Matelica, del 1838. Egli ricorda ancora che “nella Memorie Capitolari i sono annotazioni di quote di olio pagate alle Confraternite negli anni 1592, 1675, 1717”. Di solito la Confraternita specifica del Gonfalone, “Societas Gonfalonis”, nata a Roma nel 1246, aveva come simbolo un ovale, dipinto in basso su opere da lei commissionate, tramite i suoi Rettori, ovale con all’interno uno stemma a forma di croce; il suo braccio orizzontale, di colore bianco, simboleggiava la purezza della Vergine Immacolata, mentre il suo braccio verticale di colore rosso era il simbolo della Passione di Cristo. Questa Confraternita ebbe la protezione dei Francescani, dei Domenicani o Predicatori, che avevano in città un convento detto “delle Carceri” e che nel 1733 diede vita alla chiesa del Rosario per continuare la devozione alla Madonna del Rosario, degli Agostiniani o dell’Ordine degli Eremiti, e tali furono fino dalle origini con l’eremita alle pendici del Monte Gemmo, fin quando non scesero in città, fondando chiesa e convento di Sant’Agostino. Trascorrono i secoli e la città viene gratificata spiritualmente e materialmente dal loro operato. Ci sono tanti atti notarili del notaio 17 matelica.indd 2 matelicese Carlo Bonanni che ne confermano la continuità e l'operatività. Preziose informazioni le possiamo attingere dai verbali delle visite pastorali dei Vescovi alle chiese matelicesi di città e di campagna. In particolare soffermiamo la nostra attenzione a quella del 1741. Il Vescovo della “Collegiata”, ora Cattedrale, visita l’altare della “Venerabile Confraternita del Gonfalone” (“visitavi altare venerabilis soci etatis SS.mi Gonfalonis cum imagine S.Adriani Protectoris et Patroni huius Terre”), cioè “con l’immagine di S.Adriano Protettore e Patrono di questa terra”. Vi si trovava anche la reliquia del braccio destro di S. Adriano, rivestito d’argento. Prosegue il verbale in lingua latina, dicendo che è visitato, inoltre, l’oratorio di S. Giuseppe i cui confratelli indossano cappe di colore verde. Visita poi la Confraternita della Trinità i cui associati indossano cappe di colore rosso (nel 1600 tra i confratelli c’erano gli artisti Scipione Paris e Francesco Sirena), poi è visitata quella di S. Antonio di Padova le cui cappe sono di colore “cinerius”. Viene poi visitata la chiesa di San Michele Arcangelo, con cappe di colore ceruleo, la chiesa della “B.M.V. , detta delle Carceri, fuori della Porta della Vecchia. Questi ultimi non usavano cappe. E poi, senza ulteriori riferimenti, la Confraternita di San Rocco, sede dell’Università dei Tessitori con “reliquia in tecla argenea”, quella dei Cimatori, che ha i suoi protettori di S. Carlo e S. Tommaso di Villanova, quella dei Fabbri Ferrai, che ha come protettore S. Aloisio, quella della Madonna del Carmine (Beata Vergine del Carmelo) e della B.M.V. del Rosario. Molto altri ci sarebbe ancora da dire. Speriamo sia possibile completare la ricerca nel futuro. Piccoli protagonisti nelle “Scenette dialettali” di Esanatoglia Lo scorso sabato 21 febbraio alle ore 21 presso il Teatro comunale di Esanatoglia il Gruppo Folkloristico di Castelraimondo ha presentato “Scenette dialettali”, uno spettacolo con otto divertenti performance dialettali che ben hanno saputo rievocare la tradizione popolare del nostro territorio. Già dai titoli delle scenette possiamo scorgere spaccati di vita quotidiani che hanno fatto e tutt’ora fanno parte della routine degli abitanti di un piccolo paese marchigiano, come Castelraimondo, dove tutte le situazioni sono ambientate, e così abbiamo “Sotto li coppi de casa tua”, “Arrivo della recluta”, “La cerimonia per troà maritu”, “L’affogato”, “Lu consigliu de lu medicu”, “Mamma li ladri”, “Lu prosciuttu”, “Sos salute” e il monologo “Da lassù quargunu ce guarda”. Dietro allo spettacolo c’è stato il lavoro volontario dei membri del gruppo folk, 16 persone dai 10 anni in su, che per due/tre mesi si sono preparate provando costantemente ogni settimana. Come è evidente anche guardando le performance è stato dato grande spazio ai più giovani, i quali, visibilmente divertiti ed entusiasti, si sono impegnati molto sul palco e hanno fatto ridere la platea. Il prossimo appuntamento con il Gruppo Folk di Castelraimondo è previsto per sabato 11 aprile alle ore 21 presso il Cinema Manzoni di Castelraimondo con “IX Incontro Folklorico Ragazzi”. Laura Antonelli M.Fiorella Conti Ampliamento della Riserva? La Curia di Camerino bussa al Tar Abbiamo appreso dalla stampa la notizia che la Curia Vescovile della Diocesi di Camerino e San Severino avrebbe presentato ricorso al Tar Marche contro l'ampliamento della Riserva naturale dei Monti San Vicino e Canfaito, che ha inglobato i 450 ettari dei Piani di Canfaito, di proprietà ecclesiastica sin dal medioevo, grazie ad un lascito di un Imperatore dell’epoca. L'incremento della superficie dell’area protetta viene contestato perché effettuato dall'ente gestore, cioè dall’Unione Montana e non dalla Regione. Inoltre, sempre secondo la Curia, l’Unione Montana avrebbe eluso le forme di consultazione prescritte per legge. A parte le argomentazioni tecnico-legali che saranno valutate dal Tribunale, la verità è che la Curia vescovile di Camerino e San Severino è da sempre contraria all'ampliamento della Riserva, in quanto esso avrebbe determinato la soppressione dell'Azienda Faunistico - Venatoria di Canfaito - La Forcella, che da molti anni paga l'affitto alla Diocesi per esercitare la caccia sui Piani di Canfaito. Peraltro, essendo l’A.F.V. un istituto privato dove si può andare a caccia solo a pagamento, i suoi fruitori sono generalmente cacciatori molto danarosi e in gran parte forestieri, quindi non residenti nella zona. Naturalmente siamo contenti che siano stati sottratti alla caccia centinaia di ettari dell’altopiano di Canfaito, però ci devono spiegare come mai nel 2008, quando come associazioni ambientaliste proponemmo anche noi l’inserimento di Canfaito, in un contesto di ampliamento maggiore della Riserva, ci venne risposto che tutto ciò era impossibile, in quanto i soldi che l'Azienda Faunistica Venatoria dava alla Diocesi servivano per pagare gli stipendi ai preti, come dimostra un documento inviato all’epoca alla Regione! Intervenne allora anche il Presidente della Regione Spacca, per difendere gli interessi della Curia, essendo vicino ai vescovi e al clero. E difatti, proprio nel 2008, solo un anno prima dell'istituzione della Riserva, la Provincia di Macerata rinnovò per altri 10 anni la concessione alla A.F.V. su Canfaito, inserendo però una clausola secondo cui, qualora fosse stata istituita l'area protetta, la concessione sarebbe decaduta. Da allora sono passati 7 anni, ma a Canfaito le battute di caccia al cinghiale si sono sempre svolte regolarmente ed indisturbate. Quindi ci chiediamo perché oggi quella concessione può essere stracciata, quando sarebbe ancora legalmente in vigore fino al 2018, mentre nel 2008 essa era invece sacra e intoccabile, malgrado la presenza della clausola? Come mai adesso le "ragioni" del clero non contano più? Ma soprattutto, perché dall’ampliamento sono state escluse aree di assoluta rilevanza geologica e di scarso interesse per la caccia come Sasso Forato, le forre Bocca de Pecu e Cucciaiola, ed è stato tolto il bellissimo canyon del Fosso del Crino, che invece era stato inserito nella Riserva al momento della sua istituzione? Gradiremmo delle risposte da chi ha operato queste scelte. Danilo Baldini, delegato Lac per le Marche 25/02/15 11.20 18 >SASSOFERRATO< L'Azione 28 FEBBRAIO 2015 Creare e saper fare Confartigianato: il valore aggiunto ed una nuova sede L a Confartigianato sentinate ha inaugurato lunedì sera il suo nuovo ufficio in piazza Bartolo. Un taglio del nastro benedetto dal Vrescovo Giancarlo Vecerrica in presenza del sindaco di Sassoferrato, Ugo Pesciarelli, di gran parte della sua Giunta, del sindaco di Genga, Giuseppe Medardoni, di Valdimiro Belvederesi e Giorgio Cataldi, presidente e segretario provinciali Confartigianato, di Sandro Tiberi presidente del mandamento Fabriano e di numerosissimi soci. Un momento importante reso ancora più speciale per la volontà del sindacato di categoria di consegnare una targa a ricordo della sua operatività nel paese a Luciano Antonini, il primo “Confartigianato” dell’ufficio di Sassoferrato e alla memoria del fotografo Fazio Ciocci, “per il suo appassionato impegno umano, imprenditoriale e sindacale”. Un evento che segna anche l’entrata di numerosi laboratori e negozi di Sassoferrato, e del Comune stesso, nel circuito della Maestra card illustrata da Marco Pierpaoli, dell’ufficio marketing di Confartigianato Ancona nella sala del Mam’s di Palazzo Scalzi. “Di per sé non è una soluzione alla crisi, ma un mezzo per far rete, creare eventi, farsi conoscere ai clienti, conoscersi tra di noi, essere in una vetrina globale” – spiega Sandro Tiberi, uomo chiave nell’ideazione della “via Maestra” il percorso-rete tra le eccellenze dell’artigianato artistico della provincia di Ancona all’origine della card. Una pièce teatrale... di uomini in crisi Un circuito con una marcia in più come già lo dimostrano i risultati ottenuti ad Agugliano, Montemarciano, Polverigi, Numana che già da mesi hanno aderito. Perché non è la solita carta con tutti i suoi sconti ed un intelligente sistema di news letters informative, ma per i laboratori e i negozi che aderiscono e per i clienti che la usano un mezzo per far vincere il “creare e il saper fare” nostrano e dunque di riconoscere che “ i cervelli e le mani” del territorio danno identità ed un valore in più ai prodotti e ai servizi. A buon intenditor, poche parole. Un gradito ritorno! L’Associazione culturale fabrianese “Papaveri e Papere” torna dopo due anni al Teatro del Sentino presentando una commedia brillante, Uomini sull’orlo di una crisi di nervi, di Alessandro Capone e Rosario Galli, per la regia di Fabio Bernacconi. A portarla in scena, sabato 28 febbraio alle ore 21, sarà un cast di valore, particolarmente affiatato, composto da Oreste Aniello, da anni apprezzata conoscenza del pubblico sassoferratese, Massimo Arteconi, Laura Pallotta, Matteo Cossu e Lucio Cavalieri. Uno spettacolo frizzante e coinvolgente, prodotto e organizzato da “Papaveri e Papere” con il patrocinio del Comune sentinate. Uomini sull’orlo di una crisi di nervi è una rappresentazione originale, divertente, per nulla banale, che affronta verità nascoste, incomprensioni e frustrazioni tipiche del maschio italiano. Una pièce che tratta tematiche attuali, a cominciare dalle relazioni non sempre semplici tra i due sessi, in cui i personaggi, resi credibili e reali dalla bravura degli interpreti, sono un concentrato di ansie, nevrosi, fobie e tic maniacali. «Se metti insieme quattro amici e un tavolo da poker – si legge nelle note di regia - ben presto, al posto delle fiches, sul piatto si materializza il tema complicato del rapporto tra uomini e donne. Complicato dagli uomini e risolto, spesso e volentieri, dalla donna. E che donna! Il risultato è un’ora e mezza da bersi tutta d’un fiato insieme agli interpreti che esprimeranno sul palco la loro voglia di divertirsi. Se ci riusciranno te ne accorgerai, perché sarai proprio tu a divertirti insieme a loro!» Info e prenotazioni: tel. 0732/956218 - cell. 377/1203522. Investimenti e sinergie creative Il sindaco Pesciarelli convoca un tavolo di riflessione Il tavolo di riflessioni sull’economia locale è stata anche l’occasione per il sindaco Ugo Pesciarelli di spiegare, a grandi linee, alcune iniziative che, entro la fine di quest’anno, saranno portate a termine. Lavori di sistemazione e di rivalorizzazione dell’area archeologica e recupero della piccola chiesa di Santa Lucia; inaugurazione del Parco della Miniera di Zolfo delle Marche di Cabernardi (nella foto); avvio di un progetto integrato per il centro storico con la creazione di un Centro Commerciale Naturale per stimolare proprietari, pilotare investimenti e creare sinergie promozionali; la partenza della “Valle della Creatività” perno il Palazzo Scalzi, culla per imprese start-up nel turismo o ancora il pieno sostegno ad iniziative importanti di organizzazione dell’offerta di prodotti turistici sportivi come la fitta rete di percorsi per bike e soprattutto mountain bike con tanto di mappa e piattaforma web ideata da Massimiliano Ricci. Tante iniziative che evidenziano tutte le offerte del paese e stimolano residenti ed escursionisti a viaggiare nel Comune … a velocità però molto ridotta e più per necessità che per virtù. Le strade sono un pianto. Un problema che accomuna Sassoferrato a tanti altri Comuni, ma però non ci consola. Arresti per furto di legna Nei giorni scorsi la Centrale Operativa della Compagnia Carabinieri di Fabriano viene allertata dalla telefonata di un cittadino che ha voluto segnalare un probabile furto di legna in una frazione di Sassoferrato. La pattuglia della locale stazione, sotto la guida del luogotenente Paolo Rinaldi, è immediatamente intervenuta, verificando che, effettivamente, due soggetti (D.V. e D.T. rispettivamente di anni 51 e 45, entrambi di Frontone) peraltro conosciuti alle forze dell’ordine, avevano già sistemato un notevole quantitativo di legna da ardere, già tagliata e di proprietà di una persona del luogo, sul di loro autocarro. Alle contestazioni dei militari intervenuti, i due hanno dapprima cercato di dare giustificazioni poco plausibili, salvo poi ammettere le loro responsabilità. In considerazione della personalità dei soggetti (uno di loro è un tagliaboschi di professione), verificata la loro penale responsabilità, atteso che verosimilmente la legna del valore di circa 400/500 euro sarebbe stata rivenduta, entrambi sono stati condotti in caserma e, dopo le formalità di rito, sono stati dichiarati in arresto per furto aggravato in concorso. Il Pm di turno, dott. Rosario Lioniello, avvertito della misura precautelare, ha disposto il trasferimento dei due arrestati presso la loro abitazione in Frontone (PU), in attesa di comparire davanti al Tribunale di Ancona per il rito direttissimo. v.a. Cento candeline per la nonnina Genga - Falcioni in festa sabato 21 febbraio. In onore di Bianca Bettarelli (nella foto), la nonnina del paese, che proprio quel giorno ha soffiato le sue prime 100 candeline. Un traguardo che ha voluto festeggiare ritornando per un pomeriggio a Genga e radunare da “Santuccio”, l’ex alimentare a servizio da decenni della piccola località, vicini e parenti. Lei che, da quando si è rotta il femore, ha dovuto rassegnarsi ad andare a vivere a Moie, dove, circondata dall’affetto delle sue figlie Claudia e Valentina e dei suoi nipoti Gian Luca e Daniele, si è così bene ristabilita che cammina quasi come prima. “E’ una donna coraggiosa e caparbia - racconta una sua affezionata vicina – fino a 96 anni la si vedeva tagliare da sola la legna con una sega a mano e al presepe vivente lavorava le cresciole che distribuiva sul percorso”. Una vita lunga e serena quella di Bianca. Non ha nemmeno dovuto cambiare il suo nome da nubile avendo sposato il ferroviere Angelo che anche lui faceva Bettarelli di cognome. Tanti ricordi legati ad una frazione che una volta era piena di vita e un paesaggio che non era spezzato dalle 4 corsie della superstrada Ancona-Perugia. Ma uno emerge più di tutti quando, a fine guerra, è salita sulla cima di uno dei monti che dividono Genga dalla Vallesina per osservare il bombardamento di Serra San Quirico. Una festa a cui non hanno voluto mancare il sindaco Giuseppe Medardoni e il vice sindaco Natale Bazzucchini. 18 sasso.indd 2 25/02/15 11.35 >CERRETO D'ESI< L'Azione 28 FEBBRAIO 2015 19 Uno spazio per la creatività Cerimonia commemorativa al Cag per ricordare Luigina Mazzolini di MICHELA BELLOMARIA A tre anni dalla scomparsa, il Centro di aggregazione vuole ricordare Luigina Mazzolini, di cui porta il nome. La famiglia di Luigina, i suoi amici di sempre, i ragazzi che frequentano la struttura, la cittadinanza la ricorderanno mercoledì 4 marzo prossimo presso l’ex stazione ferroviaria. Quest’anno ci sarà la partecipazione anche delle associazioni di volontariato cittadine. Sarà un’ulteriore occasione per onorare l’instancabile impegno ed il grande contributo che la Mazzolini ha apportato a Cerreto di cui il Cag ne è l’esempio più concreto e duraturo nel tempo. Alla cerimonia commemorativa, quest’anno, si affiancheranno anche delle novità pensate dai ragazzi, guidati dalle educatrici della cooperativa Il Mosaico e dall’Ambito Sociale 10, sempre attento a collaborare e sviluppare progetti di carattere ricreativo, culturale e sociale in cui i più giovani sono gli attori protagonisti. Durante il pomeriggio di mercoledì 4 marzo (16.30 – 19.30) i ragazzi si cimenteranno in una delle loro passioni, dando vita a dei murales con l’aiuto di Massimo Melchiorri. Quest’anno anche le associazioni di volontariato parteciperanno alla commemorazione di Luigina. L’esigenza di Luigina nel dare ascolto alle giovani generazioni è la caratteristica che l’ha sempre distinta e non derivava solo dalla sua professione di neuro-psichiatra infantile ma soprattutto dalla profonda umanità che la caratterizzava, che la faceva amare dalla nostra comunità e da tutti noi che abbiamo avuto la fortuna di conoscerla, di collaborare con lei. Il Centro di aggregazione giovanile, orientato a dare spazio e voce alla creatività, alle capacità dei giovani e ad incentivare il protagonismo giovanile è ormai una realtà consolidata ed è frequentato da circa settanta ragazzi, impegnati in diverse attività fortemente inclusive e propositive. Un centro non chiuso e a sé stante ma aperto alla società e alla comunità: basti pensare al progetto di interscambio generazionale che vede i ragazzi recarsi regolarmente presso la residenza protetta cittadina Giovanni Paolo II e la proficua collaborazione in- staurata con varie realtà associative come la San Vincenzo de’ Paoli e il 4 maggio 2008 che ha portato alla creazione di una squadra di calcio a 5. In conclusione, il centro di aggregazione, con le sue molteplici attività e la sua concreta attenzione verso i ragazzi, sta dimostrando la grande lungimiranza di Luigina Mazzolini che lo aveva fortemente voluto, prodigandosi con la sua proverbiale caparbietà affinchè i giovani di Cerreto avessero un luogo dove esprimersi liberamente e crescere, divenendo adulti consapevoli e aperti al mondo. Un’opportunità di impegno, prevenendo eventuali situazioni di isolamento e di emarginazione, consentendo ai ragazzi di realizzare iniziative di carattere socio-culturale e di puro divertimento. Alla Best si discute Grande successo di ricerca e innovazione per il Carnevale Da Fabriano nel 1976 a Cerreto d’Esi nel 2015 la Best disegna e produce cappe aspiranti per cucine domestiche ed oggi è presente con stabilimenti produttivi in Italia e Polonia e ha diramato organizzazioni commerciali in Italia, Francia e Germania oltre che di vendita indirette a livello internazionale. Nel 1995 Best entra a far parte del gruppo americano Nortek Inc., leader mondiale nel settore del trattamento dell'aria domestica, trenta anni di storia che hanno dato occupazione a 309 lavoratori: 232 operai e 77 impiegati. Nel 2008 iniziano i segnali di difficoltà, per poi passare in cinque anni ad un calo di vendite di oltre il 25% a causa della crisi globale, calo che corrispose in termini di fatturato ad una diminuzione da 127 milioni nel 2007 ai 55 milioni del 2012. Tale situazione aveva già indotto la società a fare ricorso, nel perdurare di una crisi strutturale e di riorganizzazione, agli ammortizzatori sociali tra i quali la Cassa integrazione. Nel 2011 poi erano stati licenziati 57 dipendenti e con un’ulteriore procedura di mobilità, nel 2012, altri 49. Nell’altro accordo raggiunto fu prevista l’apertura di una procedura di Cassa integrazione che riguardò tutti i dipendenti fino a dicembre 2013 e una contestuale mobilità di 110 lavoratori, con uscita regolata da incentivi all’esodo volontario: chi decise di uscire entro aprile ricevette un incentivo pari a 28 mila euro, per chi decise entro il 30 settembre l’incentivo scese a 20 mila euro. Nell’accordo era previsto anche l’impegno dell’azienda ad investire ulteriori capitali per la riorganizzazione entro i prossimi nove mesi, vale a dire 902 mila euro (366 mila nel primo semestre del 2013 e 536 mila nell’ultimo) con l’obbligo da parte dell’azienda (in caso di necessità di nuova manodopera) di riassumere i lavoratori precedentemente messi in mobilità e non ancora ricollocati sul mercato del lavoro. Ovviamente tutta questa lunga fase della vertenza condotta da Fim-Cisl, Fiom-Cgil, UilmUil insieme alla Rsu, creò grande impatto mediatico e sociale, a partire dai presidi dello stabilimento di Cerreto d’Esi per arrivare ad Ordine del Giorno approvato dal consiglio comunale, illustrato nel civico consesso dall’allora sindaco di Cerreto d'Esi David Alessandroni, che invitava a costituire un comitato istituzionale tra tutti i Comuni del territorio, per la vigilanza sui comportamenti di alcuni gruppi industriali orientati a delocalizzare. Anche la Regione seguì costantemente le vicende di questa impresa, esprimendo più volte e in occasione d’incontri tra sindacati e Confindustria, tutto il disappunto per la chiusura dello stabilimento di Montefano e la relativa delocalizzazione in Polonia. L’epilogo di questa vertenza palesa la volontà della Best di procedere nella fase degli investimenti in ricerca e innovazione integrando, nei prodotti dal design raffinato, efficienza, silenzio, risparmio energetico, sicurezza e pieno rispetto per l'ambiente ma, come tutte le aziende del mondo del mondo del “bianco” e quindi non soltanto dell’area cappe, soffre di un mercato che fa fatica a decollare: i dipendenti sono oggi duecento e si procede nell’attività lavorativa. Domenica 15 febbraio al centro parrocchiale di Cerreto d'Esi si è svolto il tradizionale appuntamento con il Carnevale organizzato dal parroco in collaborazione con tutte le catechiste. Pomeriggio di festa e colori tra maschere e musica tra genitori, parenti e ragazzi, tutto, ovviamente, a sfondo sociale. Il tema della giornata era la favola di Pinocchio e i genitori dei ragazzi hanno esibito il proprio costume dei personaggi principali della storia. Ogni classe delle scuole elementari e medie ha poi organizzato una rappresentazione teatrale messa a confronto con le altre. L'affluenza del pubblico è stata numerosa e ogni previsione rispettata con la speranza che il prossimo anno sia ancora più bello. Gian Marco Lodovici Il Pd chiama a raccolta gli iscritti Chiuso il tesseramento il 31 gennaio scorso e raddoppiati gli iscritti si è svolta domenica 22 febbraio l’assemblea del Partito Democratico. Si è giunti a questo appuntamento, riferisce il segretario Adelaide Chiucchi, dopo alcuni incontri nei mesi scorsi molto partecipati aperti a tutti i simpatizzanti e all’intera cittadinanza cercando in ogni modo di favorire nuove adesioni. Dopo la brutta pagina delle scorse elezioni amministrative, continua Adelaide Chiucchi, che ha portato il Comune al commissariamento si vuole dare spazio al dialogo e alla partecipazione per trovare le adeguate soluzioni ai problemi che in questo momento sono tutti sul tappeto acuiti dalla crisi che sempre più profondamente sta avvolgendo il nostro territorio. Si è soffermata poi sulle imminenti elezioni regionali sollecitando l’assemblea a favorire la massima partecipazione possibile alle Primarie per la scelta del candidato presidente della Regione che si terranno presso la sala dello stemma domenica 1 marzo dalle ore 8 alle 22. Si sono susseguiti poi alcuni interventi tra cui Angelo Cola che richiamava l’attenzione su quanto già di buono fatto e su quanto ancora c’è da fare affrontando oltre i vecchi problemi anche i nuovi che prepotentemente stanno venendo avanti, come in modo particolare quello della sicurezza che a causa dei ripetuti furti nelle abitazioni tanta apprensione sta suscitando nel paese. Anche Walter Santarelli richiamava poi l’attenzione sulla necessità di intraprendere un percorso all’inter- no del Partito Democratico e aperto alla cittadinanza, per costruire un programma elettorale chiaro e realizzabile che poi dovrà trovare corpo in una squadra amministrativa, attraverso anche un percorso politico non predeterminato come da qualche parte si va dicendo, ma da costruire con un nuovo metodo che dovrà essere quello della chiarezza e della lealtà così da iniziare a dipanare quella nebbia artificiosamente creata che tanta confusione e distacco ha creato nella cittadinanza. Si è proceduto poi alla votazione per l’allargamento del direttivo che risulta ora così composto: Palmira Bartolozzi, Gianni Boni, Angelo Cola, Francesco Grillini, Fausto Gubinelli, Claudio Pierosara, Walter Santarelli, Stefano Stroppa, Enio Tavolini. Daniele Gattucci Una festa per giovani e anziani Venerdì 27 febbraio i volontari della San Vincenzo de’ Paoli rallegreranno il pomeriggio della residenza protetta “Giovanni Paolo II” con i festeggiamenti per il compleanno di quattro ospiti della struttura: Angela, Maria, Giuseppa, Alessandro. Come sempre gli anziani e i loro familiari, gli operatori parteciperanno gioiosamente al momento di festa allietato dalla presenza sempre attiva dei ragazzi del Centro di aggregazione giovanile “Luigina Mazzolini”. 19 cerreto.indd 2 25/02/15 11.33 20 L'Azione 28 FEBBRAIO 2015 Marco Strona in Guatemala con don Gianni Chiavellini >CHIESA Il 25 marzo il primo grande Sì del giovane Marco Strona: il racconto del suo cammino o Il giorn olitato dell'acc Diacono, ovvero servire di MARCO STRONA M ercoledì 25 marzo. La Chiesa universale celebra una grande festa: il giorno dell’Annunciazione. Il giorno in cui l’Arcangelo Gabriele si reca a Nazareth, in una umile e povera casa, alla presenza di una giovane umile, povera, fedele a Dio e con un cuore grande e sensibile, Maria. L’Arcangelo aveva una grande notizia per Maria: Dio da sempre aveva pensato a lei per affidarLe una grande missione, quella di essere la Madre del suo unico Figlio, Gesù. Maria, abbandonandosi totalmente alla volontà di Dio, pronuncia quel grande e fatidico SÌ che ha cambiato la storia di tutta l’umanità. Ebbene in questo stesso giorno, il prossimo 25 mar- zo, sono chiamato anche io a pronunciare un grande SÌ che cambierà completamente la mia vita. Sarò chiamato a dire sette volte quel SÌ mediante cui il Vescovo, imponendomi le mani sulla testa e recitando la preghiera consacratoria, mi ordinerà diacono, a servizio della Chiesa di Fabriano-Matelica e del mondo intero. Chi è il diacono? Come sappiamo, i sacramenti sono 7: battesimo, confermazione, eucarestia, riconciliazione, unzione degli infermi, matrimonio e ordine sacro. Ebbene, l’ordine sacro, cioè il sacerdozio ministeriale si compone di 3 gradi: diaconato, presbiterato ed episcopato (il vescovo viene chiamato “eccellenza” proprio perché possiede la pienezza del sacerdozio). Sono tre gradi dell’unico sacerdozio. Il primo di questi gradi è il diaconato. Conosciamo bene l’episodio degli Atti degli Apostoli, al Capitolo 6, dove vengono scelti alcuni uomini per il servizio delle mense; per il servizio caritatevole verso i più poveri, gli oppressi, gli ultimi. Il termine diacono, in greco diakonos, è affine ad un altro termine, doulos, che in greco significa “schiavo”. Il diacono è il servitore, è colui che si mette a servizio di tutti, con lo stesso spirito con cui Gesù serviva tutti quanti. Ovviamente questo servizio non è e non può essere frutto della mia sola volontà. È una consacrazione totale a Dio sotto la guida dello Spirito Santo, cioè dell’Amore. Dio mi chiede la consacrazione di tutta la mia vita: questa speciale consacrazione è nella Chiesa, in collaborazione con >DEFUNTI< ANNUNCIO ANNUNCIO ANNIVERSARIO tutti i Vescovi, cioè in una forma speciale di comunione. Significa mettersi al servizio degli uomini innanzitutto per mostrare il volto e la presenza di Dio in tutte le cose, specialmente nel servizio dei più poveri. Significa mettersi al servizio di Dio per gli uomini, cominciando, mediante l’annuncio del Vangelo, a far scoprire loro il Volto del Dio della Misericordia. La consacrazione è un dono grande che ricevo e che devo trasmettere. È il dono della carità, con cui devo esercitare il ministero; è il dono dell’Amore, del servizio, dell’abnegazione; è la forza che mi permette di sperimentare e vivere ogni gior- no il grande mistero della chiamata sacerdotale; è il dono che mi permette (spero!!) di mettere Gesù, specialmente nei più poveri, al primo posto. Da questo momento io divento il ser- VIVERE IL VANGELO di Don Aldo Buonaiuto Domenica 1 marzo dal Vangelo secondo Marco (Mc 9, 2-10) Una parola per tutti Venerdì 20 febbraio, è mancata all'affetto dei suoi cari LUCIANA BRUZZESI in LORENZETTI Lo comunicano il marito Cesare, i figli Mirko e Sara, la nuora Sara, il nipote Christian, i cognati ed i parenti tutti. Pompe Funebri Pittori ALDO CERAGNO Lo comunicano la moglie Pina Carnevali, i nipoti, i pronipoti ed i parenti tutti. Onoranze Funebri Santarelli CHIESA di S. GIUSTINO di Collamato Lunedì 2 marzo ricorre il 15° anniversario della scomparsa dell'amato GUERRINO CAPPELLETTI I suoi cari lo ricordano con affetto. S. Messa lunedì 2 marzo alle ore 17. Si ringraziano quanti si uniranno alle preghiere. ANNUNCIO ANNUNCIO Lunedì 23 febbraio, a 94 anni, è mancata all'affetto dei suoi cari MARIA CECCHETELLI ved. SGHIATTI Lo comunicano la figlia Rita, il genero Francesco, il fratello, la sorella, i nipoti Marco e Fabrizio, la cognata, gli altri nipoti ed i familiari tutti. Onoranze Funebri Belardinelli Lunedì 23 febbraio, a 88 anni, è mancata all'affetto dei suoi cari ANDREINA PELLEGRINI ved. LUCIANI Lo comunicano i figli Sandro con Laura, Simonetta con Stefano, i nipoti Alesssio con Katia, Silvia, Chiara, il fratello Amorino, le sorelle Adria e Armanda, i cognati, le cognate, i nipoti, i parenti tutti. Marchigiano 20 chiesa.indd 2 La tradizione indica come luogo della Trasfigurazione il monte Tabor, situato nella pianura di Esdrelon, ma probabilmente si tratta di un posto simbolico riferito al monte Sinai. La presenza di Mosè ed Elia vuole evidenziare come tutto l’Antico Testamento sia preordinato alla venuta del Salvatore, compimento della legge e dei profeti. Il riferimento di Pietro alle “tre tende” rimanda alla festa ebraica detta dei tabernacoli che celebra l’attesa del popolo di Israele ai piedi del Sinai, mentre Mosè riceve il dono celeste dei dieci comandamenti. Questo brano di Vangelo segna il culmine della rivelazione di Gesù, spesso accompagnato nei “momenti forti” da Pietro, Giacomo e Giovanni. Dei tre, “Cefa” è colui che lo ha riconosciuto come il Messia promesso. La divinità del Maestro si manifesta agli occhi degli apostoli durante la preghiera: è questo, infatti, un tempo privilegiato perché le vicende appaiano come veramente sono, ossia come le vede vitore della carità e della misericordia di Dio per voi e con voi. Per questo motivo ho bisogno, ora più che mai delle vostre preghiere e del vostro accompagnamento. Vi aspetto in Cattedrale! • In preparazione dell’ordinazione, ci sarà una veglia di preghiera che si svolgerà martedì 24 marzo, alle ore 21 presso la chiesa di Attiggio. • L’ordinazione si terrà il giorno successivo, mercoledì 25 marzo, alle ore 18.30, presso la Cat- tedrale di San Venanzio Martire, a Fabriano. Dio. Al di fuori di Cristo gli apostoli sperimentano che non c’è nulla per cui valga la pena vivere. Poi la nube oscura li avvolge; scompare tutto, rimane solo l’eco di una voce avvertita nel cuore. Come la possiamo vivere - Nella seconda domenica di Quaresima il Figlio di Dio ci partecipa la gioia vera facendo immergere l’uomo nelle cose di lassù, l’armonia infinita in una pace senza limite; alla sua luce tutta la nostra esistenza assume un nuovo significato. - Dio guarda il nostro cuore, non le apparenze. Impariamo a rivolgerci agli altri con profondità e con amore… scopriremo cosa c’è di buono nei nostri fratelli e allora tanti atteggiamenti sbagliati nei loro confronti cambieranno. - La preghiera ha una grande forza: quando ci mettiamo in adorazione dinanzi a Gesù Eucaristia, possiamo comprendere la volontà del Signore sperimentando il suo amore e mettendo in evidenza le meraviglie compiute in ciascuna creatura; in tal modo avviene una trasformazione ai nostri stessi occhi. - Quando ci adagiamo nel peccato stiamo male e ne paga le conseguenze anche chi è vicino a noi. Il Sacramento della confessione è uno strumento fondamentale per riconciliarci con il Signore e permette il nostro reale cambiamento… e così anche noi ci trasfiguriamo. 25/02/15 11.31 21 >CHIESA< L'Azione 28 FEBBRAIO 2015 Il custode della speranza di MARCO ANTONINI “L ’anno delle Beatitudini è un anno che non vuole finire perché l’entusiasmo della Diocesi a questi incontri ha contagiato tutti”. E’ soddisfatto il Vescovo nel salutare i fedeli riuniti in Cattedrale per l’ultimo approfondimento dello spirito. Con l’arrivo in città di Padre Pierbattista Pizzaballa, infatti, si conclude il ciclo di appuntamenti iniziato – per il terzo anno consecutivo – poco dopo i festeggiamenti in onore della Madonna del Buon Gesù. A settembre fu l’attrice Elena Sofia Ricci ad inaugurare il ciclo di testimonianze voluto dal presule per avvicinare ancora di più la cittadinanza all’esperienza con Dio. Sono stati mesi ricchi di impegni e, ogni incontro a San Venanzio, ha radunato un migliaio di persone a dimostrazione del grande bisogno dei laici di uscire di casa – nonostante il maltempo - per ascoltare testimonianze forti. L’anno delle Beatitudini continuerà e per il mese di marzo è previsto un incontro particolare: una testimonianza originale. Clero e fedeli si riuniranno ancora in Cattedrale per la Messa di Ordinazione Diaconale di Marco Strona che avrà luogo il giorno della solennità dell’Annunciazione del Signore, 25 marzo. “Le Beatitudini – spiega Don Giancarlo Vecerrica – sono la forza e il coraggio che il Signore ci dona per illuminare il mondo di oggi. Lo stile delle Beatitudini, infatti, è lo stile di Gesù che vuole dare umanità a questo mondo che sta perdendo ogni valore. Questi incontri ci insegnano a non nascondere i nostri ideali e non aver paura di essere felici. Il Vescovo ha presentato Padre Pierbattista Pizzaballa, Custode di Terra Santa, come il ‘custode della speranza’, quella che il mondo occidentale ha perso da tempo. La sua è stata una testimonianza concreta che ha aiutato i presenti a guardare, con un altro occhio, ciò che accade nel Medio Oriente. “Il primo messaggio che vorrei lasciarvi oggi – ha detto – è quello di imparare a leggere la realtà nel senso profondo, senza scendere a visioni catastrofiche perché, questo, sarebbe, la sconfitta più grossa, la sconfitta della fede”. Nella terra martoriata dalla guerra e dalle divisioni accadono fatti che sconvolgono gli equilibri e le relazioni che si sono delineate in tanti anni. L'Isis mette paura. L’odio, il fanatismo religioso, la povertà corrodono le persone e la conseguenza è drammatica: morti, distruzione e quasi 10 milioni di sfollati. “I cristiani sono in minoranza. Siamo in una terra musulmana e convivere non è facile: i nostri segni sono stati eliminati dalle chiese e anche dalle case. Via statue, corone del rosario, croci. Nelle vetrate hanno coperto i segni religiosi con la vernice. Anche il vino per la celebrazione non si può conservare. Eppure – spiega il Custode Pizzaballa – i nostri cristiani non riescono a fare a meno di un po’ di vino per la celebrazione. Non rinunciamo mai all’Eucarestia. Non abbiamo grandi e belle Chiese, ma piccoli capannoni per incontrare il Signore. I nostri simboli sono la nostra identità e li vogliamo difendere con coraggio”. Un messaggio di speranza in una Europa che prova vergogna anche nell’appendere un crocifisso nelle scuole o negli uffici. In Siria la situazione è preoccupante: Aleppo è senza elettricità e senza acqua. Le strade sono bloccate. Chi non è fuggito, cerca di resistere tra sofferenza e crudeltà. Il pensiero, allora, “I pellegrinaggi sono diminuiti” 300 frati nella custodia, 56 case religiose, 29 parrocchie che celebrano in tante lingue diverse e custodiscono i luoghi dove è vissuto Cristo. Padre Pizzaballa, Custode di Terra Santa, ci riceve presso l'episcopio del Vescovo Vecerrica per il punto della situazione nella terra di Gesù. Padre, com’è la situazione in Israele? Siamo in fase di stallo, ora l’attesa è tutta per le elezioni politiche che avranno luogo in Israele nel prossimo mese. Abbiamo avuto mesi abbastanza regolari. E i pellegrinaggi? Negli ultimi 3 mesi del 2014 sono Padre Pizzaballa in città: come si vive in Terra Santa corre ai giovani. Che futuro avranno in questa terra dove tutto parla di odio e guerra? Ecco l’impegno delle missioni, dei frati e del clero locale nel dare a tutti un messaggio di pace e di speranza. Un mondo migliore è possibile e dipende anche da noi. Così, le parrocchie aprono i saloni agli studenti affinchè d’inverno possano studiare al caldo e non abbandonare gli studi. Ed i religiosi aiutano le tante famiglie in difficoltà. E i pellegrinaggi aiutano i cristiani rimasti nella propria terra. “Le guerre prima o poi finiranno – conclude Pizzaballa – e il cristiano deve essere forte, non deve soccombere. La pace arriverà anche qui”. calati purtroppo. Abbiamo registrato 300 gruppi in meno. A diminuire più degli altri sono stati i gruppi europei mentre sono aumentati gli arrivi da Asia e America Latina. Quali sono le nazioni più presenti in Terra Santa? E’ sicuro il pellegrinaggio? In testa ci sono gli Stati Uniti. Poi Italia, Brasile e Indonesia. Oggi il pellegrinaggio in Terra Santa è molto sicuro. Purtroppo la gente ha paura e molte volte generalizza. Invece non è mai accaduto nulla a nessun pellegrino. I tanti laici della vostra Diocesi che hanno visitato quella Terra con don Aldo Mei possono confermarlo! La visita di Papa Francesco ha aiutato? Il Papa ci ha fatto un regalo grandissimo. Per la prima volta capi della chiesa cattolica e ortodossa hanno pregato insieme al Santo Sepolcro. E’ stato un momento molto commovente. Ma ciò che è rimasto più di altre cose nel nostro cuore è stato il prima di quello storico incontro. Per la preghiera dei due capi nel luogo per eccellenza delle divisioni tra cristiani, ci siamo riuniti per preparare insieme la preghiera. Ecco, questo, è stato un momento davvero toccante. Insieme possiamo andare molto lontano. m.a. Il "Gruppo del 2" si ritrova al santuario del Buon Gesù Nelle sue apparizioni a Medjugorje del 2 di ogni mese la Vergine Maria chiede: “….. vengo a chiedere il vostro aiuto: unitevi a me per pregare per coloro che non credono “. Ci incontriamo, quindi, il 2 di ogni mese alle ore 17.30 in concomitanza delle apparizioni a Medjugorje per la recita del Santo Rosario. Il luogo dell’incontro sarà presso il Santuario della Madonna del Buon Gesù (non più quindi nella chiesa di S. Filippo). Per qualunque informazione rivolgersi a Marilina Grasso Muto 329 9698007. 21 chiesa.indd 2 ~ INCONTRO SUL TEMA “L’AFFETTIVITÀ AI TEMPI DI INTERNET”: venerdì 27 febbraio alle ore 20 in seminario. Relatore dott. Alberto Valsecchi. ~ IL VESCOVO INCONTRA I CRESIMANDI DELLA PARROCCHIA DELLA CATTEDRALE: sabato 28 febbraio ore 15. ~ IL VESCOVO CELEBRA LA S. MESSA ALLA BEATA MATTIA PER I MICROFONI DI RADIO MARIA: domenica 1 marzo alle ore 16.45. ~ ASSEMBLEA DEL CLERO IN SEMINARIO: mercoledì 4 marzo alle ore 10, il prof. Matteo D’Amico parlerà su temi di bioetica. ~ COMUNITÀ DEI GIOVANI PRETI: giovedì 5 marzo alle ore 9.30 a Matelica. Il Vescovo su Radio 1 Nei giovedì di marzo, alle ore 20.45 il Vescovo Vecerrica presenta le Beatitudini a Radio 1 nella rubrica “Ascolta si fa sera”. FERIALI ore 7.00: - S. Caterina (Auditorium) ore 7.20: - S. Silvestro ore 7.30: - M. della Misericordia - Mon. S. Margherita ore 7.45: - Monastero Cappuccine ore 8.00: - Casa di Riposo - Collegio Gentile - S. Luca ore 8.30: - Cripta di S. Romualdo ore 9.00: - Mad. del Buon Gesù - S. Caterina (Auditorium) ore 16.00: - Cappella dell’ospedale ore 17.30: - S. Nicolò (lun.-merc.-ven.) - S. Nicolò Centro Com. (mart.-giov.-sab.) ore 18.00 - Cattedrale S.Venanzio - M.della Misericordia - Sacra Famiglia - Oratorio S. Giovanni Bosco ore 18.15: - Ss. Biagio e Romualdo ore 18.30: - S. Giuseppe Lavoratore FESTIVE DEL SABATO ore 17.30: - S. Nicolò Centro Com. - Collegiglioni ore 18.00 - Cattedrale S.Venanzio - M. della Misericordia - Sacra Famiglia - Oratorio S. Giovanni Bosco ore 18.30: - S. Giuseppe Lavoratore - Collegio Gentile FESTIVE ore 7.00: - S. Caterina (Auditorium) ore 8.00: - M. della Misericordia - Casa di Riposo ore 8.30: - S. Nicolò (Centro Comunitario) - Sacra Famiglia - S. Margherita ore 8.45: - S. Luca - Cappella dell’ospedale ore 9.00: - Ss. Biagio e Romualdo cripta - S. Giuseppe Lavoratore - S. Caterina (Auditorium) - Collegio Gentile ore 9.30: - Cattedrale San Venanzio - Collepaganello ore 10.00: - M. della Misericordia - Nebbiano - Cupo ore 10.15: - Attiggio - Moscano ore 10.30: - S. Silvestro ore 11.00: - S. Nicolò - S. Giuseppe Lavoratore - Monastero Cappuccine ore 11.15: - Cattedrale San Venanzio - Sacra Famiglia ore 11.30: - M. della Misericordia - S. Maria in Campo - Melano ore 11.45: - Argignano ore 16.30: - Cattedrale San Venanzio ore 17.00: - S. Maria in Campo ore 18.00: - M.della Misericordia ore 18.15: - Ss. Biagio e Romualdo ore 18.30: - S. Giuseppe Lavoratore MESSE FERIALI 7.30: - Regina Pacis 8.00: - S.Teresa 9.30: - Concattedrale S. Maria 17.30: - Regina Pacis 18.00: - Concattedrale S. Maria 18.30: - S. Teresa - S. Francesco MESSE FESTIVE DEL SABATO 18.00: - Concattedrale S. Maria 18.30: - S. Teresa 19.00: - Regina Pacis Messe FESTIVE 7.30:- Beata Mattia 8.00:- Concattedrale S. Maria 8.30:- Regina Pacis - Ospedale 9.00:- S. Rocco - S.Francesco 9.30:- Invalidi - S. Teresa 10.30:- Concattedrale S. Maria - Regina Pacis 11.00:- S. Teresa -Braccano 11.15:- S. Francesco 11.30:- Regina Pacis 12.00:- Concattedrale S. Maria 18.00:- Concattedrale S. Maria 18.30:- S. Teresa - Regina Pacis 25/02/15 11.28 22 >DEFUNTI< ANNIVERSARIO ANNIVERSARIO Nella 28a ricorrenza dell'anniversario della scomparsa dell'amato Sabato 28 febbraio ricorre il 3° anniversario della scomparsa dell'amata STELIA FERRONI ved. BIANCONI Il figlio, la nuora e il nipote la vogliono ricordare presso la chiesa della Misericordia durante la S. Messa delle ore 18. GIOVANNI VITALI la moglie, il figlio, la nuora, i nipoti ed i parenti lo ricordano con affetto. Nelle S. Messe di mercoledì 4 e giovedì 5 marzo alle ore 18 nell'Oratorio di S. Giovanni Bosco sarà ricordata anche la figlia REGINELLA Si ringrazia chi si unirà alle preghiere. ANNIVERSARIO ANNIVERSARIO 3 MESI CHIESA di S. NICOLO' In ricordo dell'amato GIUSEPPE APPOLLONI I suoi cari lo ricorderanno nella S. Messa di lunedì 2 marzo alle ore 17.30. Si ringrazia chi si unirà alle preghiere. RINGRAZIAMENTO La famiglia Ruggeri ringrazia quanti si sono uniti al lutto per la scomparsa della cara ASSUNTA BRAGONI Venerdì 27 febbraio ricorre il 18° anniversario della scomparsa dell'amato MASSIMO FAGGIONI La mamma, il babbo e il fratello lo ricordano con affetto. Ss. Messe venerdì 27 febbraio alle ore 18 nella chiesa della S. Famiglia e domenica 1 marzo alle ore 10 nella chiesa di Cacciano. Durante le Ss. Messe sarà ricordata la nonna ROSA Mercoledì 4 marzo ricorre il 3° anniversario della scomparsa dell'amata LUIGINA MAZZOLINI in MONTICELLI Il marito, la figlia, i genitori, i fratelli, i nipoti, i parenti tutti la vogliono ricordare con tanto, immutato affetto, insieme agli amici. "Ci sei sempre vicino con il tuo amore come sempre". I tuoi cari Lunedì 23 febbraio, a 93 anni, è mancata all'affetto dei suoi cari MALVINA CECCHI Lo comunicano i fratelli Vittorio e Romano, le cognate, i nipoti, e i parenti tutti. Marchigiano 6 MESI RICORDO ANNIVERSARIO ANNUNCIO L'Azione 28 FEBBRAIO 2015 SASSOFERRATO ANNIVERSARIO Nel 6° anniversario della scomparsa dell'amato CARLO ROSA (CARLINO) la moglie Valeria, i figli Roberta, Sandro, Fabio e Gianfranco, il genero, le nuore, i nipoti, la pronipote ed i parenti lo ricordano con affetto. S. Messa sabato 28 febbraio alle ore 16 al Santuario Madonna del Cerro. Si ringrazia chi si unirà alle preghiere. ANNUNCIO Martedì 17 febbraio, a 82 anni, è mancato all'affetto dei suoi cari VINCENZO BIZZARRI Lo comunicano la moglie Rossana, la figlia Maria Letizia, il genero Renato, i nipoti Eleonora e Riccardo, le sorelle Teresa e Giulia, il cognato Tito, la cognata Anna, gli altri nipoti ed i parenti tutti. Gruppo Bondoni TRIGESIMO CHIESA di S.VENANZIO Per ricordare EDDA TOPPARELLI in SPURI Il marito Umberto, le figlie, i nipoti ed i parenti faranno celebrare una S. Messa sabato 7 marzo alle ore 18. Si ringrazia chi si unirà alle preghiere. ANNIVERSARIO CHIESA DI S.NICOLO' Lunedì 2 marzo ricorre il 3° anniversario della scomparsa dell'amato LUCIANO LATINI Il babbo Giovanni, la mamma Ezia, il fratello Gianluca, la cognata, i nipoti, i parenti, gli amici lo ricordano con affetto. S.Messa lunedì 2 marzo alle ore 17.30. Si ringrazia chi si unirà alle preghiere. ANNUNCIO Giovedì 19 febbraio, a 74 anni, è mancato all'affetto dei suoi cari ROSILIO FALCIONI Lo comunicano la moglie Bruna Quaglia, il figlio Ildebrando con Eleonora, la figlia Lida, le sorelle Giuliana e Sebastiana, i cognati Luigi e Mario, i nipoti Vincenzo, Lucia, Luisa, i parenti tutti. Marchigiano Domenica 1 marzo ricorre l' anniversario della scomparsa dell'amata RINA CIMAROSSA I figli ed i parenti la ricordano con affetto insieme al marito ANGELO GATTI ANNUNCIO ANNUNCIO Venerdì 20 febbraio, a 90 anni, è mancata all'affetto dei suoi cari MARIA PELLEGRINI ved. PELLEGRINI Lo comunicano la figlia Piera, il genero Rino Ricci, la nipote Francesca con Costantino, il pronipote Christian, il cognato, le cognate, i nipoti, i parenti tutti. Marchigiano Venerdì 20 febbraio, assistito amorevolmente dai suoi cari ha raggiunto la moglie Maria e il figlio Sandro, a 87 anni, NICOLA ANIMOBONO Lo comunicano il figlio Filiberto, le nuore Maria Rosa e Stefania, i nipoti Simone, Alessia e Daniele, i fratelli, il cognato, le cognate, gli altri nipoti ed i parenti tutti. Gruppo Bondoni ANNUNCIO ANNUNCIO Lunedì 23 febbraio, a 89 anni, è mancata all'affetto dei suoi cari ROSA ROCCHEGIANI ved. CATUFI Lo comunicano la figlia Gianna con il marito Fabio Notari, le adorate nipoti Benedetta e Diletta, il fratello Domenico, la sorella Maria, la cognata, i nipoti, i parenti tutti. Marchigiano Venerdì 20 febbraio, a 98 anni, è mancata all'affetto dei suoi cari IOLE CIAPPELLONI in FEDERICI Lo comunicano il marito Onorato, i figli Pino e Giuliana, la nuora Marcella, i nipoti Valentina, Monica, Fabio, i parenti tutti e l'affezionata Lyudmyla. Marchigiano 22 defunti.indd 2 ANNIVERSARIO CATTEDRALE BASILICA "Dio ha creato l'uomo per l'immortalità, lo fece a immagine della propria natura... Coloro che gli sono fedeli vivranno presso di Lui nell'amore". (Sapienza, 2/3) Nell'8° anniversario della scomparsa ANNA ANTONINI nata COSTANZI sarà commemorata, nel "memento" dei defunti che vivono in Dio, durante la S.Messa di sabato 7 marzo alle ore 18. I familiari ringraziano quanti parteciperanno alla celebrazione eucaristica di ricordo e di suffragio. Chiesa dei SS. BIAGIO e ROMUALDO Martedì 3 marzo, ricorre il 2°anniversario della scomparsa dell’amato GIANCARLO FANTINI S. Messa martedì 3 marzo alle ore 18.15. Sono volati via due anni da quel giorno, sentiamo fortemente la tua assenza e il passare del tempo non ha fatto altro che rafforzare il ricordo, il tuo modo sempre gentile e accomodante nell'affrontare la vita con dignità e onestà. Sappiamo che ci segui sempre e che sei e sarai sempre con noi perchè ti sentiamo vicinissimo. Hai amato e sei stato amato. Rita, Francesco, Paolo ANNIVERSARIO RICORDO CHIESA di AVENALE di GENGA In ricordo di VINCENZO BIZZARRI I familiari tutti faranno celebrare una S.Messa domenica 1 marzo alle ore 17. Si ringrazia chi si unirà alle preghiere. A 6 mesi dalla scomparsa del caro GIUSEPPE PARRI i suoi cari lo ricordano con profondo affetto. Una S. Messa in suffragio sarà celebrata martedì 3 marzo alle ore 18 presso la Chiesa Santa Maria della Porta in Cerreto d’Esi. Si ringrazia quanti si uniranno nella preghiera Impresa Funebre Gentile ANNIVERSARIO CHIESA di S. MARIA MADDALENA Domenica 1 marzo ricorre il 3° anniversario della scomparsa dell'amata GINA FATTORINI ved. PALECO La sorella, il fratello, i nipoti ed i parenti la ricordano con affetto. Durante la S.Messa di martedì 3 marzo alle ore 18.30 sarà ricordato anche il marito ERNESTO. Si ringrazia chi si unirà alle preghiere. ANNUNCIO Lunedì 23 febbraio, a 92 anni, è mancata all'affetto dei suoi cari ROSA CHIAVARINI ved. ARGENTATI Lo comunicano le figlie Sara e Katia, i generi Leonello ed Angelo, i nipoti, i pronipoti ed i familiari tutti. Onoranze Funebri Belardinelli ANNUNCIO ANTONIA PELOMORO La ricorderemo sabato 28 febbraio alle ore 17.30, Centro Comunitario S. Nicolo'. Si ringrazia chi si unirà alle preghiere. ANNUNCIO Martedì 17 febbraio, a 90 anni, è mancato all'affetto dei suoi cari GUIDO PEPE Lo comunicano le famiglie Pepe Pellegrini - Cristalli, i parenti tutti. Marchigiano Lunedì 16 febbraio, in Belgio, a 92 anni, è mancato all'affetto dei suoi cari ALBINO FALCIONI Lo comunicano la moglie Florinda Pescatori, i figli Jean Claude e Patrizia ed i parenti tutti. Gruppo Bondoni ANNUNCIO Giovedì 19 febbraio, a 98 anni, è mancata all'affetto dei suoi cari MARIA QUARESIMA ved. BROCCHINI Lo comunicano la figlia Adele, la sorella Costanza, i nipoti, i parenti tutti. Marchigiano ANNUNCIO ANNUNCIO ANNUNCIO Giovedì 19 febbraio, a Pesaro, a 98 anni, è mancata all'affetto dei suoi cari FIORE PATERNIANI ved. LATTANZI Lo comunicano i figli Adriana e Giancarlo, il genero, la nuora, i nipoti, i pronipoti ed i familiari tutti. Onoranze Funebri Belardinelli Venerdì 20 febbraio, a 92 anni, è mancata all'affetto dei suoi cari TERESA GALEOTTI ved. VENANZETTI Lo comunicano la figlia Iolanda, il genero Giancarlo, il nipote Marco con Valentina, i pronipoti Leonardo ed Andrea ed i parenti tutti. Onoranze Funebri Belardinelli Venerdì 20 febbraio, a 92 anni, è mancata all'affetto dei suoi cari MARIA PIERANTONELLI ved. BORGIANI Lo comunicano i figli Antonio e Nazzareno, le nuore Pierina e Lucia, i nipoti Mirko, Lucio, Lorenzo, Giulia, la sorella Velia, i parenti tutti. Marchigiano ANNUNCIO ANNUNCIO MATELICA Sabato 21 febbraio, a 71 anni, è mancato all'affetto dei suoi cari ELISO SPADINI Lo comunicano la moglie Silvana Balducci, i figli Sonia, Patrizio con Cinzia e i nipoti Christian e Giulia, Stefano con Roberta, le sorelle, il fratello, la suocera Zena, i cognati, le cognate, i nipoti, i parenti tutti. Marchigiano Giovedì 19 febbraio, a 77 anni, è mancato all'affetto dei suoi cari ARMANDO SPURIO Lo comunicano la moglie Franca, la figlia Isabella, il genero Emilio Procaccini, i nipoti Gazmend e Serghey, la sorella Giuseppa, il fratello Renato, le cognate,i parenti tutti. Marchigiano ANNUNCIO Sabato 21 febbraio, a 64 anni, è mancato all'affetto dei suoi cari GIANCARLO CHIAVETTI Lo comunicano la moglie Carla, i figli Sergio e Marco con Marielen, la suocera Rosa, la zia Tomassina, il cognato, la cognata, i nipoti ed i parenti tutti. Gruppo Bondoni ALTRI ANNUNCI A PAGINA 20 CHIESA 25/02/15 11.39 23 L'Azione 28 FEBBRAIO 2015 >CULTURA Rivalutare il ricco patrimonio dell'artista fabrianese Guelfo, ceramica Museo Boncompagni Ludovisi, Roma 1991, Guelfo che brinda Nasce la Fondazione Guelfo di STEFANIA SEVERI G uelfo (al secolo Guelfo Gaetano Bianchini), nato a Fabriano nel 1937 e scomparso a Roma nel 1997, è artista ben noto ai fabrianesi non più giovanissimi, ma anche le nuove generazioni lo conoscono, grazie alle sue opere che ornano la città, dalle vetrate della Cattedrale a quelle della Chiesa di San Giuseppe Lavoratore, e grazie a vari “segni” sparsi sul territorio, dalla lapide sulla casa natale a due passi dalla Cattedrale, all’aula a lui dedicata nel Liceo Artistico “Mannucci”, al Largo che porta il suo nome e che si apre in quel tratto di strada che l’artista percorreva a piedi da casa a San Giuseppe. Ma è certamente la casa, dove era nato e dove sempre tornava, ancor oggi il vero scrigno delle sue memorie perché conserva un buon numero di opere, dai vetri ai dipinti alle grafiche, e documentazione sulla sua figura e sulla sua opera. Non solo. La casa accoglie anche circa 140 opere su carta dei più celebri artisti internazionali del Novecento, da Mirò a Chagall, da De Chirico e Man Ray. Questo patrimonio, unico nel suo genere, è nato dagli scambi che Guelfo faceva a Parigi con questi artisti, molti dei quali lo hanno anche ritratto, ed i suoi ritratti sono una ulteriore collezione nella già vasta collezione. Queste opere sono prevalentemente su carta, in omaggio alla sua Fabriano ed alla sua carta che egli usava sempre per le sue grafiche. Il tutto al fine di costituire un fondo museale, tanto che, in qualità di Consulente Tecnico d’Ufficio del Tribunale di Roma, per l’arte contemporanea, si era preoccupato di garantire l’autenticità di queste opere per la posterità. La Raccolta Museo Guelfo è però anche testimonianza di una temperie culturale, quella diffusasi alla fine della Seconda Guerra Mondiale, quando gli artisti si incontravano presso gli stampatori, si facevano visita nei rispettivi atelier, si confrontavano sulle idee e sui movimenti. E proprio ad uno di questi celebri movimenti, il Surrealismo, Guelfo era legato; non a caso era grande amico di De Chirico la cui Metafisica era ritenuta dai Surrealisti antesignana del loro percorso ideologico. A 18 anni dalla scomparsa dell’artista, la sorella Marisa Bianchini ha promosso la Fondazione Museo Guelfo, affinché questo patrimonio diventi un giorno dell’intera collettività così da arricchire ulteriormente il patrimonio d’arte già affidato dall’artista alla città di Fabriano; egli infatti considerava le sue vetrate un museo diffuso sul territorio. Guelfo aveva due studi, uno a Fabriano, in due ambienti al piano intermedio della sua casa, ed uno a Roma, in vicolo Sforza Cesarini. A quest’ultimo aveva dato il nome di Studio l’Orologio, in omaggio alla limitrofa Piazza dell’Orologio ed agli orologi degli amici Dalì e Arp. Lì l’aveva conosciuto lo scrittore e regista Franco Simongini, che lo aveva fatto protagonista del suo romanzo “La torre dell’Orologio”. E lì si ritrovavano l’artista Guido Strazza, il gallerista Vittore Querel, lo scrittore Costanzo Costantini, il musicista Alvin Curan… A Roma Guelfo aveva scelto di vivere dopo La... cartella per Morricone E’ uscita la “Cartella del Gentile”/04, dedicata al maestro Ennio Morricone, vincitore, nel 2011, del Premio nazionale Gentile da Fabriano (Sezione “Carlo Bo per l’arte e la cultura”). Con le Cartelle, pubblicazioni di qualità sia per i contenuti che per la veste editoriale e grafica, gli organizzatori del Premio hanno voluto offrire al pubblico un ulteriore segno del pregio di questo importante evento, che ogni anno porta a Fabriano grandi personalità della cultura, dell’impresa, e dell’arte e che ormai è arrivato alla XIX edizione. Dopo quelle intitolate a Carlo Bo, Giovanni Raboni e Mario Giacomelli, la Cartella in onore di Morricone, curata da Galliano Crinella e Massimo Cardinaletti, contiene un testo classico del maestro su cosa significhi comporre per il cinema, una sua partitura inedita dedicata, nel dicembre 1975, a Gabriella Colao, un intervento del regista Giuseppe Tornatore, un disegno-ritratto di Claudio Fuiano, la dedica di un gruppo di musicisti in occasione del Premio Oscar ricevuto nel 2007 e una bella nota dello stesso Cardinaletti sull’opera morriconiana. Anche solo sfogliando queste brevi ma dense pagine, si comprende come Morricone sia davvero il più grande compositore di musica da film al mondo e come la sua opera, ormai snodatasi lungo decenni, abbia in sé i caratteri dell’immortalità e insieme della perenne attualità. Il maestro romano, che ha i tratti umani di una sorprendente normalità, a partire dai primi anni ’60 ha sostanzialmente ricodificato la musica da cinema, superandone decisamente i vecchi canoni e alzandone di 23 cultura.indd 2 molto il livello. Tutto questo lo ha realizzato sempre in sintonia con un pubblico assai vasto, che si direbbe interclassista, il che non gli ha impedito di conquistare il convinto apprezzamento della critica più specialistica. D’altra parte, il fatto che nel 2007 gli sia stato conferito il Premio Oscar alla carriera, cosa piuttosto insolita per un non americano, è indicativo del Ennio Morricone, consenso raggiunto in ogni parte disegno di Claudio Fuiano, 1989 del mondo, testimoniato anche dai grandissimi musicisti (basti pensare, per citarne solo uno, a Bruce Springsteen) che hanno dichiarato di avere in Morricone un sicuro punto di riferimento. Gentile Premio, insomma, continua a proporre storie ed esperienze di grande significato, nella feconda dinamica di radici, creatività e vasti orizzonti, che è poi la cifra più eloquente e caratteristica del genio italico. Francesco Iacobini i vagabondaggi ad Urbino, Venezia, Parigi ed in Austria presso Oskar Kokoschka. A Roma aveva la casa, lo studio ed insegnava al Ferro di Cavallo, il Primo Liceo Artistico da lui tanto amato. Lo si incontrava mentre andava spedito sulla bicicletta nera, il suo cavallo d’acciaio, come scrisse Costantini, girare per il Tridente e fermarsi a via Margutta, dal marchigiano Pericle Fazzini che aveva studio al 51 a, per fare quattro chiacchiere. Le gallerie le frequentava di meno perché, pur capendone l’importanza, lo infastidiva l’idea dell’arte in vendita e patrimonio privato. Lui era per il museo, o forse dovremmo usare il termine “musaeum”, un luogo di tutti dove aleggino le Muse. Lo Studio l’Orologio a Roma, cui ha dedicato una pagina preziosa l’Editore Claudio Ciabochi nella sua pubblicazione “Luoghi insoliti di Roma” (2015), tiene ancora vivo il suo ricordo, unitamente alle sue opere che sono ai Musei Vaticani, nel Tesoro di San Pietro, alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna, all’Accademia di San Luca, nel Complesso dei Filippini alla chiesa Nuova e nella chiesa di Santa Maria in Montesanto, nota come chiesa degli Artisti, a Piazza del Popolo. Adesso il compito di tener viva la memoria di Guelfo sarà della Fondazione, che porta il titolo Museo Guelfo, proprio in omaggio all’idea che l’artista aveva dell’arte come patrimonio collettivo. Non a caso ne fanno parte numerose istituzioni pubbliche e private: i sindaci di Fabriano, Matelica e Sassoferrato; i Presidenti della Regione Marche, della Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana, dell’Università Popolare di Fabriano e del CeSMa (il Centro Studi Marche di Roma); il Direttore del Museo Diocesano di Fabriano; il direttore artistico di “Poiesis” e vari storici dell’arte e rappresentanti della cultura delle Marche e di Roma. 25/02/15 11.36 24 >CULTURA< L'Azione 28 FEBBRAIO 2015 Libri esposti al Gonfalone Una mostra curata dal centro Don Riganelli di SANDRO TIBERI S abato 21 febbraio è stata inaugurata, nel monumentale Oratorio di Santa Maria del Gonfalone, una mostra curata dal Centro Studi “Don Riganelli”, con circa 103 pubblicazioni esposte edite da questa benemerita associazione filantropica che ha avuto il merito di stampare, catalogare, conservare documenti e testimonianze che altrimenti sarebbero andati perduti nel tempo. Il Centro Studi nasce nel 1986 grazie all’impegno di Emo Sparisci (1921-2005), in segno di gratitudine per il suo grande maestro Don Giuseppe Riganelli (scomparso nel 1963) e con il sostegno determinante di don Pietro Ragni (1906-1989), storico direttore de "L'Azione". L’atto costitutivo dell’Associazione è stato firmato dal Vescovo Luigi Scuppa, Francesco Merloni, Ugo Martini, Aroldo Palombi, Tiziano di Leo, Gian Mario Spacca, Aldo Crialesi e Galliano Crinella. La mostra è suddivisa in 15 settori dedicati a personaggi fabrianesi, e non solo, che hanno dato lustro al nostro territorio. Il Centro Studi ha pubblicato due libri ad Aristide Merloni (1897-1970), “A. Merloni, l’uomo, il cattolico, l’amministratore” e “A. Merloni per la sua gente”, in questo libro sono rievocati gli anni (1951-56) in cui è stato sindaco di Fabriano. Un ricordo per il parlamentare Bartolo Ciccardini (1928-1914) di Cerreto d’Esi. La scrittrice M. Giuditta Boldrini in arte Dafne di Cerreto d’Esi che oggi vive e lavora a Roma. Un ricordo del noto storico fabrianese Dalmazio Pilati (1927-2010) che è stato anche presidente del Centro Studi. Giancarlo Pecci, fabrianese che vive in Lombardia, che ha scritto sui grandi cantanti lirici di Fabriano (Cresci, Petri, Pavoni). I Popolari nell’esperienza politica con i fabrianesi: Lamberto Corsi, Romualdo Castelli. Un ricordo a Renzo Armezzani, professore di Filosia, preside, educatore e scrittore. Un omaggio a Silvano Poeta autore dialettale così originale, genuino e moderno, che ha pubblicato circa nove libri. Sempre per la poesia un ricordo a Carlo Bo, e Renzo Passeri in arte Pettirosso. Il presidente del Centro Studi, prof. Aldo Crialesi ha presentato con orgoglio la grande realtà, morale, culturale che l’associazione Don Riganelli ha testimoniato in ventinove anni di attività nel nostro tessuto sociale. Il presidente onorario Francesco Merloni ha ringraziato del notevole lavoro svolto dal Centro Studi il quale ha dato vita a circa 160 eventi culturali (conferenze, convegni, ecc.), alcuni di grande rilevanza, non solo locale. Il saluto dell’assessore alla Cultura del Comune di Fabriano, Barbara Pallucca, Da sinistra Galliano Crinella, Francesco Merloni e Aldo Crialesi plaude al notevole impegno della “Don Riganelli” che è riuscita a promuovere occasioni di riflessioni e dialogo a favore della crescita culturale del nostro territorio. Nell’ambito della mostra si svolgerà sabato 28 febbraio alle ore 17.30 un incontro con il dott. Guido Papiri, presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana, il quale terrà una relazione sul tema “Bilancio di una grande mostra” (la mostra "Da Giotto a Gentile"). L’Oratorio del Gonfalone rimane aperto il sabato e la domenica (10.30-12.30 / 16-19). I viaggi di Mozart: torna la sinfonica al Gentile Non è certamente frequente imbattersi in concerti monografici (o monotematici che dir si vogliano) proposti in occasione di stagioni musicali di ampio respiro come quella del Gentile. Tuttavia, sabato 28 febbraio alle 21.15, la Filarmonica Marchigiana presenterà al Teatro Gentile un programma dal titolo “I viaggi di Mozart”, facente parte del progetto “Soudant's Series”. È facile capire come l'ideatore del percorso artistico sia l'ormai noto ed apprezzato (a Fabriano, ovviamente, escluso il resto del mondo dove lo è già...) direttore olandese Hubert Soudant, recentissimo ed applaudito interprete di una Settima Sinfonia beethoveniana. La particolare sintonia del direttore olandese con la straordinaria parabola professionale ed umana di Mozart, evidentemente maturata durante la sua decennale esperienza presso il Mozarteum di Salisburgo, ha partorito un iter costituito dalle Sinfonie n.36 k 425 “Linz” (1783) e n.38 k 504 “Praga” (1786), contenenti fra loro, se così si può dire, il Concerto per violino n. 4 k 218 (1775). La Sinfonia “Linz” venne alla luce in un periodo che Mozart stesso definì come “terra della tastiera”, per indicare gli anni compresi fra il 1782 e il 1786, massimamente dedicati alla composizione dei concerti per pianoforte e particolarmente richiesti dal pubblico viennese. La “Linz” è l'unica sinfonia di questa fase e, secondo il pianista e musicologo Charlese Rosen, essa aveva “aspirato più alla brillantezza che alla maestosità”, rimanendo così intimamente ancora legata ai canoni dello stile classico codificato da Haydn. La successiva Sinfonia “Praga” (così denominata per essere stata eseguita per la prima volta nella capitale ceca), incarna, invece, una concezione strutturalmente ampia, sia dal punto di vista della scrittura contrappuntistica che della ricchezza cromatica. Sempre Rosen arriva ad affermare che l'introduzione “rimase la più ricca e complessa fino alla Settima Sinfonia di Beethoven”. Come risulta evidente dai continui riferimenti a luoghi e città, Mozart concepì sempre la propria missione artistica come scambio con le esperienze, musicali e culturali, che l'Europa di allora esprimeva ed offriva. Il Concerto per violino n.4, interpretato nell'occasione dalla giovane ed affermata moldava Alexandra Conunova, non indica esplicitamente un luogo di riferimento - pur essendo stato concepito nella natia Salisburgo per il primo violino (Brunetti, italiano) della locale orchestra - ed è stato composto appena successivamente agli importanti viaggi in Italia, avidi di relazioni con una tradizione imprescindibile per ogni musicista. Elemento dirompente di questo lavoro, infatti e non casualmente, è l'ampia e distesa cantabilità inserita in un articolato contesto tematico e formale. Emilio Procaccini Boldachev, l'arpa solista Restauro e manifattura della carta La Gioventù Musicale italiana di Fabriano ha previsto anche per la stagione 2014-2015 un ottimo e vario programma con i più grandi premi internazionali attuali, e qualche sconfinamento di genere. Sabato 21 febbraio l’arpa del russo Alexander Boldachev ha tenuto il Teatro Gentile con il fiato sospeso: una intensa passeggiata musicale, che partendo dal Barocco, è arrivata al Romanticismo e al Novecento. Alexander (Sasha) Boldachev suona l’arpa dall’età di 5 anni; ha studiato al Conservatorio statale di San Pietroburgo e alla Zurcher Hochschule der Kunst. E’ ritenuto uno dei migliori arpisti e compositori a livello internazionale. Alla sua giovane età (è nato nel 1990) ha già avuto riconoscimenti prestigiosi, tra cui: il premio internazionale di arpa Vera Dulova di Mosca nel 2000, la Felix Godefroid Competition di Namur (Belgio) nello stesso anno, il Primo Premio al Concorso internazionale Valery Gavril 2001, il Lily Laskine International Harp Competition di Deauville (Francia) nel 2002, il Primo Premio al Concorso Internazionale Ufam 2003, il primo premio al Concorso internazionale Martine Jelliot 2004, il primo premio allo European Foundation for Culture Pro Europa, in Austria nel 2005. Boldachev tiene concerti, da solo e con orchestre, oltre che recital e masterclass, in Europa, Giappone e Brasile. Nel suo repertorio musiche barocche, romantiche e contemporanee; ha eseguito la Toccata e Fuga Re Minore di J. S. Bach, la Fantasia in Do Minore di Spohr, le Variazioni su temi di Mozart di F. Laurent, bellissimi brani di autori russi come i tre valzer di A. Griboedov, A. Lyadov, S. Sviridov. Per quanto riguarda la musica del Novecento: le variazioni sul 24esimo capriccio di Paganini di M. Mchedelov, altro grande arpista e compositore russo (eseguite come bis!), l'affascinante “The Demon” di Rubinstein, il primo Arabesque di Debussy. Boldachev ha chiuso con una sua composizione “Fantasia su temi della suite Scheherazade” del russo RimskyKorsakov, che ha letteralmente estasiato il pubblico ed i numerosi arpisti presenti in sala, alcuni provenienti da fuori regione. Il giovane Sasha ha interpretato le musiche in programma facendo emergere tutti i colori possibili dalla sua arpa, percuotendo la mensola e la colonna dello strumento e strofinando e sfiorando le corde in modo incredibilmente leggero. Tensione, concentrazione, trasporto ed espressività sono le parole che potrebbero meglio descrivere il concerto di sabato scorso. Ascoltandolo abbiamo avuto la sensazione che questo fosse uno strumento nato per essere solista, per riempire l’intero palcoscenico con l’energia degna di un’orchestra sinfonica. Sara Bonfili 24 cultura.indd 2 Il corso di perfezionamento sulla Manifattura e Conservazione dei Materiali Cartacei ha preso il via a Fabriano lo scorso 6 febbraio. L’Università di Camerino torna nella città con un progetto di formazione innovativo e calato nella realtà lavorativa del settore archivistico bibliotecario. Finanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio, il Corso, che si svolge presso la sala assemblee dello stesso Ente, ha registrato parecchie iscrizioni da parte di studenti provenienti da tutto il territorio nazionale, in particolare, da Milano, Cagliari, Lecce, Perugia e Ascoli Piceno, oltre a quelli del territorio marchigiano. Il Master è nato dall’esigenza di una specifica richiesta di formazione dei laureati, da parte di biblioteche, archivi o enti ed organismi preposti all’analisi di gestione e coordinamento di centri di documentazione, che tenga conto delle reali esigenze pratiche e che sia in grado di applicare nuove tecnologie capaci di snellire e tutelare il nostro patrimonio archivistico. Le lezioni sono incentrate, soprattutto, sulla diagnostica applicata ai materiali cartacei e al monitoraggio dei luoghi dove vengono conservati, senza tralasciare la progettazione di un sistema di controllo ambientale. Un laboratorio di restauro e, unico nel suo genere, un laboratorio di manifattura della carta costituisce il valore aggiunto del corso, suggellato dalla professionalità e competenza di Sandro Tiberi uno dei più competenti ed apprezzati cartai di Fabriano. Il successo ottenuto spinge sicuramente gli organizzatori ad andare avanti su questa strada anche in ambito internazionale, con l’intenzione di proporre la città di Fabriano come centro di eccellenza e di riferimento per tutto il mondo, per questo meraviglioso materiale a cui è affidata la nostra storia che è la carta. Antonietta Ciculi Il gruppo degli studenti partecipanti al corso (Foto Cico) 25/02/15 11.50 25 L'Azione 28 FEBBRAIO 2015 Con Trivellini si arricchisce anche la linea verde >SPORT L’avventura della Polisportiva “Mirasole” nel Campionato Regionale Promozionale Fisdir di nuoto (rivolto ad atleti con disabilita intellettiva relazionale) è iniziata con Domenico Di Cicco. Nelle tre prove regionali della scorsa stagione ha fatto vedere tutti i suoi progressi nei 25 stile libero. Purtroppo, a causa di una ricaduta influenzale Domenico non era presente alla prima prova regionale di domenica 15 febbraio svoltasi a Civitanova Marche. La “Mirasole” si è presentata con una new entry, Valerio Trivellini, anche lui seguito nell’ambito del “progetto per i disabili” della piscina di Fabriano ed ora entrato a far parte della “Mirasole”. Ricordiamo che nel settore promozionale gli atleti gareggiano su distanze brevi (25 metri o 50) su tutti e quatto gli stili. Valerio ha affrontato due gare nella distanza dei 25 metri. Nei 25 stile libero (C21 Esordienti Maschi) chiude in 28”31, vincendo la batteria e la medaglia d’oro. Un ottimo inizio per Valerio, vista anche la grande emozione. La seconda gara, i 25 dorso, ci mostra un Valerio più a suo agio e sicuro di sè in questo stile, infatti per la seconda volta tocca per primo con il tempo di 33”06. Due belle medaglie d’oro per il giovane Trivellini che dimostrano la bontà e l'ottimo livello del lavoro fatto in vasca da questi piccoli campioni seguiti da Giovanna D’Agostino. Una bella vittoria anche per i genitori che si sono tuffati insieme a Valerio in questa avventura. Siamo sicuri che nella prossima gara il 15 marzo a San Severino Domenico e Valerio dimostreranno quanto si divertono e migliorano. In questi ultimi due anni la Polisportiva sta portando questi due giovani verso l’agonismo. Questo progetto, come tutta la Polisportiva, è sostenuto dalla Fondazione Carifac. A destra, Sergio Farneti in vasca durante una gara; sotto, Sandro Rotatori e Sergio Farneti abbracciano l'allenatrice Giovanna D'Agostino f.s. NUOTO Campionati Italiani Fisdir (atleti con disabilità intellettiva relazionale) Il triplete di Sergio Farneti A Loano, il fabrianese vince nei 100 rana, 200 rana e 50 dorso La trasferta partenopea della Mirasole si tinge d'oro La nona edizione della kermesse natatoria nazionale Finp (rivolta ad atleti con disabilità fisica) è andata in scena il 7 e l’8 febbraio presso la piscina Scandone di Napoli. Edizione di grandi numeri: 180 atleti appartenenti a 51 società e inoltre la presenza di squadre stranire (Croazia, Russia, Ungheria, Grecia) dato il riconoscimento internazionale (IPC) della manifestazione e la qualificazione per i mondiali di Glasgow che metteva in palio. Oltre ai rivali in corsia, tutti gli atleti hanno dovuto affrontare il freddo a bordo vasca, un avversario che ha fatto risaltare ancora di più le loro performance natatorie. La Polisportiva Mirasole di Fabriano (foto) è da vent’anni sul podio con i suoi atleti. Come è ormai consuetudine, la prima a scendere in acqua è stata Federica Stroppa nei 50 dorso (S4) che con il tempo di 1’ 34” 87 è salita sul terzo gradino del podio. Un pezzetto di Marche tra due atlete dell’Orione Pescara che hanno reso la gara velocissima, visto anche il record di categoria stabilito da Claudia Muffi. Giovanni Marconi nei 50 dorso (S3) in 1’ 40” 68 si piazza al sesto posto in una batteria altamente competitiva. Stefania D’Eugenio nei 100 rana (SB6) è d’argento con il tempo di 3’ 16” 54. I 100 rana maschili (SB5) vedono Enrico Zampetti dover fare i conti con una batteria ricca di protagonisti di ottimo livello. Per questo il suo terzo posto con il tempo di 2’ 12” 25 acquista un sapore di “vittoria” visto il miglioramento di ben due secondi rispetto al meeting di Brescia. Stroppa affronta i 150 misti (SM4) sapendo che ci sarà da lottare per raggiungere il podio. Infatti la gara è tutta in rimonta tra la frazione dorso e rana per toccare nell’ultima frazione a stile al terzo posto in 5’ 12” 34 . Nell’ultimo giorno di gare, Stefania D’Eugenio porta alla Mirasole l’unico titolo italiano nei 50 farfalla (S7) con il tempo di 1’ 11” 62. Ennesima grande prova per tutti i nostri ragazzi seguiti in questa trasferta partenopea dall’allenatrice Valentina Chiarioni. Da venti anni tutti questi risultati sono resi possibili dallo Sterlino Welness Club, dove con Paco Pallotta i ragazzi si preparano atleticamente. f.s. di FEDERICA STROPPA L a città di Loano dal 5 all’8 febbraio ha ospitato per la seconda volta i Campionati Italiani Fisdir (rivolti ad atleti con disabilità intellettiva relazionale). Questa edizione sarà ricordata dalla Polisportiva Mirasole come quella del “triplete” di Sergio Farneti. I colori della Polisportiva, infatti, in questa edizione dei campionati, sono stati difesi da Sergio Farneti e Sandro Rotatori, tornato alle gare dopo un anno di stop. I ragazzi sono stati seguiti dall’allenatrice Giovanna D’Agostino. All’ultimo minuto Loretta Tiroli, a causa di un problema fisico, non ha potuto difendere il titolo italiano conquistato a Fabriano nei 100 stile. Nella prima giornata per la Mirasole rompe gli indugi Sandro Rotatori nei 50 stile (C21 AM) e chiude la sua batteria in 51” 78, migliorando il suo crono di iscrizione e piazzandosi all’undicesimo posto. Sergio Farneti piazza il suo primo acuto nei 100 rana (S14 AM), dopo una gara risolta all’ultima bracciata con il tempo di 1’ 52” 22. La seconda giornata di gare riserva ancora moltissime sorprese ai nostri portacolori. Sergio è in forma e galvanizzato dall’oro della prima giornata. I 200 rana sono la sua gara perfetta, nuotata benissimo, tanto che al tocco della piastra in 4’ 01” 83 GINNASTICA il secondo è distaccato di una vasca! Anche per Sandro i campionati proseguono bene, nei 100 stile chiude in 1’ 55” 97, crono che gli vale il settimo posto. Nei 50 dorso - distanza con la quale conclude la manifestazione con il tempo di 1’ 13” 72 - conquista il sesto posto. Sergio affronta la stessa distanza (50 dorso), quella che fino ad ora gli ha dato le maggiori soddisfazioni, ed anche quest’anno non è da meno: toccando in 51”13 conquista il suo terzo oro della kermesse tricolore. Come si dice, non “c’è due senza tre”. Una trasferta eccezionale per la Polisportiva Mirasole che grazie a Sergio festeggia i venti anni di attività in modo straordinario. Ritmica Le giovani fabrianesi verso gli Europei Sulla pedana del Druzhba Sports Complex di Mosca hanno esordito a livello internazionale le nostre ginnaste fabrianesi che hanno vestito la maglia della Nazionale Italiana Junior. Anna Bajraktari, Milena Baldassarri, Agnese Duranti, Daniela Mogurean e Maria Lavinia Muccini hanno pagato l’emozione nella prima tornata di gara sbagliando molteplici passaggi del difficile esercizio, ma nel secondo round sono riuscite a far valere la bellezza dell’esecuzione e le loro doti tecniche arrivando quarte con il rammarico di aver perso il podio per pochissimi centesimi di punto. Ma la loro presenza al Gran Prix di Mosca è la prima delle altre tappe di avvicinamento che le nostre Junior percorreran- no prima di arrivare in Bielorussia per il Campionato Europeo di fine aprile. Prossimo appuntamenti per due World Cup a fine marzo: a Lisbona, poi a Pesaro il 10 aprile. A Cuccurano, intanto, la Fondazione Carifac Ginnastica Fabriano ha presentato due squadre nella gara di Sincrogym ed ambedue hanno vinto la rispettiva competizione con le ginnaste Caselli Chiara, Montanari Elena, Laidò Francesca, Paciotti Manuela, Gnecchi Chiara, Pascolini Linda, Ferretti Arianna, Andreatini Gaia e Stopponi Elena. Nella seconda gara del campionato di Categoria a Fano, tra le Allieve di Prima Fascia terzo posto per Serena Ottaviani, tra le Allieve di Seconda Fascia vittoria CALCIO a 5 per Giulia Fattorini, secondo posto per Sofia Raffaeli e quinto posto per Fabiana Pappalardo, tutte qualificate per la fase Interregionale, inclusa Talisa Torretti assente per infortunio. Amatori Uisp Sono in palio due posti per le semifinali Con la disputa della decima giornata del campionato Amatori di calcio a 5 si è conclusa la fase della regular season ed ora ci si avvia ai playoff. La Tabaccheria Spighi ha fatto en plein, 10 vittorie su 10, superando per 10-4 anche Le Celeste, giunta alla settima sconfitta consecutiva. Il Casablanca, pur perdendo di stretta misura per 5-4 nei confronti de Gli Orange, era già sicura della seconda posizione e quindi dell’accesso diretto alla fase finale. Il terzo incontro ha visto il successo 25 sport.indd 2 della Juventude con un netto 8-3 sulla Dimax 52. Sabato 28 febbraio al PalaFermi ecco gli incontri di spareggio: ore 15 Juventude-La Celeste, ore 16.15 Gli Orange-Dimax 52. In caso di parità si effettueranno due supplementari di cinque minuti ciascuno, quindi in caso di ulteriore parità, tutto verrà deciso ai rigori. Le vincenti dei due spareggi accederanno alle semifinali e saranno abbinate al Casablanca ed alla Tabaccheria Spighi. 25/02/15 11.47 26 >SPORT< L'Azione 28 FEBBRAIO 2015 Promozione CALCIO Seconda Categoria Il Fabriano Cerreto decolla: raggiunto il primo posto! Argignano fa suo il derby CALCIO di ANGELO CAMPIONI E' un Fabriano Cerreto straripante quello che in questo girone di ritorno fa sognare i propri tifosi. L'avvio di campionato non è stato dei migliori, ma la squadra - dopo la bellissima cavalcata dell'anno precedente con l'accesso in Promozione e con l'arrivo di un nuovo allenatore - ha rinnovato il suo organico e quindi per amalgamare la squadra c'è voluto un po' di tempo. A gennaio altro cambiamento con l'arrivo di alcune pedine fondamentali importanti per l'economia del gioco espresso sul rettangolo verde, poi, un'inizio d'anno davvero eccezionale. I nuovi si sono integrati alla perfezione nella rosa e, in questo momento, la società può iniziare a sognare in grande. Ottavo successo consecutivo e rimonta completata per un Fabriano Cerreto che, con i tre punti odierni e la concomitante sconfitta della Pergolese sul campo del Conero Dribbling, sale al primo posto in classifica e scavalca di un punto la compagine pesarese. Contro la Vadese, tutto è sembrato facile: dominio asso- CALCIO FABRIANO CERRETO VADESE 1 0 FABRIANO CERRETO - Latini, Zaccagnini, Berrettoni, Zuccaro, Galuppa, Boria, Martellucci, Bartoli, Marinelli, Silvi (26' st Martini), Piergallini. All. Spuri Forotti VADESE - Antolini, Sacchi (33' st Boinega), Amantini, Cottini, Boinega, Ingegni, Grassi, Rosetti, Baldelli, Traversa (21' st Ulavonou), Buscaglia. All. Bravi meritatissima e, oltre a conquistare tre punti importanti, porta il primato in classifica, dopo una folle rincorsa durata 23 giornate e un girone di ritorno perfetto con otto successi su altrettante gare, 24 punti conquistati a discapito di una Pergolese che non riesce più a vincere, dopo aver disputato un girone di andata perfetto e distanziato la squadra allenata da Spuri Forotti anche di dieci lunghezze. Dopo il primato in classifica, il Fabriano Cerreto dovrà continuare su questa strada e mietere ancora vittorie. Prossimo appuntamento di nuovo al Comunale cerretese dove arriverà la Passatempese. RETE - 35' pt autorete Sacchi luto del centrocampo. Poi, dopo aver sfiorato il gol, vantaggio al 35' su una sfortunata deviazione in rete di Sacchi pressato da Galuppa ed infine palo al 42' con l'ottimo Silvi. Nella ripresa, come spesso accade, sofferenza a non finire con gli ospiti che cercano il pari, ma i loro sterili attacchi non impensieriscono più di tanto la porta difesa da Latini. Anzi sono proprio i fabrianesi ad andare vicini al raddoppio nel finale di gara con un clamoroso palo di Marinelli. La vittoria dei padroni di casa è stata Serie D Il portiere Latini controlla un attacco della Vadese CALCIO Prima Categoria girone B Matelica cambia mister: Fortitudo bella in trasferta c'è Roberto Bartoccetti con Mamudi e Pallotta gol FERMANA MATELICA 3 1 FERMANA - Savut, Grieco, Stranieri, Cossu, Terrenzio, Cusaro, Tozzo (70' Ciuffetti), Omiccioli, Pedalino, Valdes (55' Toscano), Nazziconi (90' Polini). All. Jaconi MATELICA - Spitoni, Girolamini, Benedetti, Borgese, D'Addazio (81' Api), Ercoli, Iotti, Lazzoni (67' Jachetta), Ambrosini, Mandorino, Moras (83' Mangiola). All. Gianangeli RETI - 18' Nazziconi, 20' Ambrosini, 43' Tozzo, 81' Nazziconi AMITERNINA MATELICA terminano il primo tempo in svantaggio di un gol e soffrono le ripartenze dei padroni di casa che chiudono il match nel finale con Nazziconi. Con questa sconfitta è salito a tre il numero di partite senza vittorie per i biancorossi. In precedenza infatti, mercoledì 18 febbraio, era stato giocato a Scoppito il recupero del match della ventunesima giornata contro l'Amiternina (precedentemente rinviato causa neve) nel quale il Matelica non è andato oltre lo 0-0. Prossimo turno in casa contro la Vis Pesaro, domenica 1 marzo ore 14.30. L'obiettivo è quello di invertire la rotta e di iniziare ad avere un cammino più regolare di quanto non lo sia stato negli ultimi tempi. Diego Piciotti 0 0 AMITERNINA - Di Fabio, Di Ciccio, Shipple, Valente, Santilli, Di Paolo, Lenart (62' Cerrato), Pietrone, D'Alessandris (54' Scordella), Torbidone (83' Terriaca), Gizzi. All. Angelone MATELICA - Spitoni, Cesselon, Benedetti, Borgese (76' Api), D'Addazio, Ercoli, Scotini, Lazzoni, Ambrosini (61' Ferretti), Moretti (80' Mandorino) All. Gianangeli Franco Gianangeli non è più l'allenatore del Matelica. "Siamo giunti a questa decisione perchè vogliamo dare una scossa all'ambiente, ma non è solo colpa del mister se la squadra sta vivendo un periodo tra alti e bassi - spiega il presidente Mauro Canil - La decisione l'abbiamo presa insieme, in accordo con il tecnico, che è molto dispiaciuto e lo comprendo. Ammetto che lo sono anche io perchè le responsabilità dobbiamo prendercele tutti, non solo lui: la società e i giocatori. Adesso nessuno può più nascondersi". La squadra è stata affidata fino al termine della stagione a Roberto Bartoccetti, allenatore della Juniores lo scorso anno e dei Giovanissimi quest'anno, optando così per una soluzione interna. La decisione è stata presa dopo la pesante sconfitta per 3-1 al Recchioni di Fermo. I biancorossi 26 sport.indd 2 Roberto Bartoccetti Terza Categoria: il Real Matelica coglie un punto Dopo sei sconfitte, il Real Matelica di mister Menichelli conquista un pareggio con il Pievebovigliana: 3-3. Venerdì 27 febbraio appuntamento casalingo alle ore 20.30 contro lo Juventus Club di Tolentino. Luca Pietrella FILOTTRANO FORTITUDO FABRIANO 0 2 FILOTTRANO - Giorgini, Pascucci, Belfiore G., Costarelli, Lancione, Piccini, Bufarini, Schiavoni, Belfiore C., Moretti, Giambartolomei. All. Tacchi FORTITUDO FABRIANO - Tamburini, Ruggeri, Ippolito, Guidarelli, Clementi, Bernardi, Biocco, Gobbi, Mamudi, Castellani (5' st Pallotta), Piccolini (47' st Bartoccetti). All. Ruggeri RETI - 30' st Mamudi, 48' st Pallotta La Fortitudo Fabriano, ormai l'abbiamo appurato, preferisce giocare in trasferta, infatti anche sul campo di Filottrano la compagine fabrianese riesce a vincere per 0-2 riscattando la brutta figura fatta nella precedente gara di fronte al pubblico amico. La squadra cartaia è una formazione che manca di una fonte di ispirazione e, quindi, quando gioca in casa fatica nella costruzione del gioco e soprattutto nelle ripartenze, mentre quando è impegnata in trasferta riesce con rapidi contropiedi a mettere in difficoltà le retroguardie locali e quindi a strappare loro vittorie inaspettate. Contro il Filottrano, la Fortitudo gioca un primo tempo sottotono, anche perché i locali sono meglio organizzati, poi nella ripresa riesce a sopraffare la resistenza dei filottranesi con due reti di ottima fattura. Partenza blanda per CALCIO gli ospiti. I locali hanno più possesso di palla e si rendono pericolosi vicino alla porta difesa da Tamburini. Poi nel finale di tempo i cartai hanno un sussulto con Mamudi che colpisce un palo. Nella ripresa la Fortitudo è più convinta dei propri mezzi e alla mezz'ora passa in vantaggio con Mamudi, poi in pieno recupero raddoppia con un rapido contropiede di Pallotta. Con questi tre punti i rossoblù salgano a quota 35 in classifica, un quinto posto in condivisione con il Miciulli Senigallia. Prossimo impegno ancora in trasferta sul campo del Real Cameranese che a sua volta ha battuto lontano dal suo pubblico il Collemarino e che in classifica è salita a quota 26. Una vittoria su questo campo potrebbe dare il là ad un campionato meno anonimo è più da protagonista. a.c. Nel girone D, il derby tra Serradica e Argignano va alla squadra di Sentinelli che batte 0-1 gli avversari e si allontana, momentaneamente, dalle zone basse della classifica. A decidere la partita in favore dei suoi è stato Jonuzi che al 55’ sigla la rete dello 0-1 in sospetta posizione di fuorigioco. Gli uomini di Colonnelli tentano una timida reazione ma l’Argignano amministra il vantaggio e porta a casa tre punti importantissimi per la lotta salvezza. La formazione del Serradica: Pierotti, Archetti, Stridi, Sampaoli, Monticelli, Lazzari (65’ Ercoli), Birelli, Onu (90’ Scotini), Vinciarelli, Bucchi, Baroni (65’ Regini); all. Colonnelli. La formazione dell’Argignano: Pecci, Cofani (56’ Conti), Lucernoni, Mecella, Galuppa, Cinti, Ragni (83’ Cervigni), Mazzoli, Jonuzi, Mahmouti, Nubola: all. Sentinelli. Nel girone F, nona sconfitta stagionale per la Fabiani Matelica: contro l’Elfa Tolentino termina 2-1. Prossimo turno: Argignano-Castelbellino (all'andata 3-2), Borghetto-Serradica (0-2), Caldarola-Fabiani Matelica (1-3) Luca Antonio Somma classifiche SERIE D girone F Maceratese 55; Fano 47; Campobasso 43; Sambenedettese 42; Civitanovese 40; Matelica 39; Chieti 34; Jesina 33; San Nicolò 32; Fermana 30; Giulianova 27; Recanatese 26; Amiternina 23; Castelfidardo 22; Agnonese 19; Termoli 17; Vis Pesaro 15; Celano Marsica 14. PROMOZIONE girone A Fabriano Cerreto 49; Pergolese 48; Piandimeleto 44; Marina e Real Metauro 36; Marzocca 35; Barbara 33; Conero Dribbling e Passatempese 31; Dorica Torrette e Marotta 29; Camerano 27; Belvederese 26; Valfoglia 24; Vadese 13; Cagliese 11. PRIMA CATEGORIA girone A Villa San Martino e Laurentina 41; Fermignanese 39; Piobbico 38; Gabicce Gradara, Cantiano e S.Orso 37; Mercatellese 36; Montecalvo 34; Montelabbate 30; Mondolfo 25; Sassoferrato Genga 24; Peglio 22; Urbino Pieve 20; Usav Pesaro 18; Della Rovere 13. PRIMA CATEGORIA girone B Vigor Castelfidardo 51; Villa Musone 41; Osimana 37; Filottranese 36; Miciulli Senigallia e Fortitudo Fabriano 35; Monsano 32; Le Torri 31; Avis Arcevia, Filottrano e Vallesina 28; Cameranese 26; Colle 25; Collemarino 21; Leonessa Montoro e Castelfrettese 18. L'attaccante Daniele Pallotta Prima Categoria girone A Il Sassoferrato Genga non carbura Continua il periodo negativo per il Sassoferrato Genga a secco di vittorie da ben cinque giornate. Contro la Fermignanese, terza in classifica, la squadra di Mariani ha rimediato l’undicesima sconfitta stagionale, la sesta in trasferta. Partenza sprint per gli ospiti che nei primi quindici minuti creano diverse palle gol, ma a passare in vantaggio sono i padroni di casa con Bruscia, bravo al 24’ a depositare in rete l’assist di Gabbianelli e a regalare ai suoi tre punti importanti per la lotta al vertice. La formazione del Sassoferrato Genga: Pettinelli, Altarocca, Giacchini (83’ Isejna), Presciutti (76’ Conti), Tinti, Mattioni, Hoxha, Arcangeli, Baldarelli (87’ Cesauri), Monno, Zucca; all Mariani. Prossimo turno: Laurentina-Sassoferrato Genga (all'andata 1-2) l.a.s. SECONDA CATEGORIA girone D San Biagio 50; Osimo Stazione 46; Borgo Minonna e Chiaravalle 43; Cupramontana e Borghetto 40; Sampaolese 36; Staffolo 34; Labor 31; Osimo 26; Argignano e Castelbellino 22; Victoria Strada 21; Offagna 17; Serradica 15; Spes Jesi 12. SECONDA CATEGORIA girone F Valdichienti 50; Rione Pace 46; Pioraco 45; Elfa Tolentino e Sarnano 41; Trodica 40; Caldarola 33; San Ginesio 30; Esanatoglia e Fabiani Matelica 29; Robur 27; Sefrense 26; Serralta 20; Corridonia 19; Montecassiano 18; Nova Camers 10. SECONDA CATEGORIA girone F Castelraimondo 48; Treiese 46; Visso 43; Juventus Club 32; Real Tolentino 31; Pievebovigliana 30; Chiesanuova 29; Belfortese 27; San Francesco Cingoli 24; Abbadiense 20; Palombese 18; Real Matelica 15; Appignano 7; Collevario 3. 25/02/15 11.45 27 >SPORT< L'Azione 28 FEBBRAIO 2015 BASKET Serie C nazionale Per l'Halley Matelica una vittoria agevole di ANTONIO GENTILUCCI N on è servita la miglior Halley Matelica per avere ragione dei generosi ragazzi del Gubbio. Ma gli uomini di coach Pecchia hanno dovuto aspettare il terzo periodo per chiudere davvero la gara. Vero è che la squadra ha avuto una settimana difficilissima, bersagliata da noie muscolari (Pecchia) e influenza a volontà. Primo quarto: parte sparata l'Halley, con un 5-0 iniziale. Coach Pierotti sa che se Matelica scappa, poi i suoi non riusciranno più a riprenderla: chiama un time out che dà i frutti, perché i suoi si rifanno sotto e dopo 4’ di gioco il risultato è di 7-6 per i locali. L’Halley riprova a fuggire: a metà tempo doppia gli avversari sul 12-6, con i soli Amoroso e Sorci a dividersi equamente i punti in attacco. La proporzione resta fino al termine del quarto, chiuso dai padroni di casa sul 20-10. Gubbio spara a salve da fuori, 0/8 da tre l’eloquente statistica del primo periodo, numeri con i quali non si va lontano. Ma il secondo periodo è quello dell’orgoglio di Santantonio e compagni, capaci di sbloccarsi dalla linea e di rifarsi sotto, fino a raggiungere il -3 (26-23). Si resta in equilibrio fino a 4’ 41” dall’intervallo, quando Jacopo Servadio si iscrive all’incontro, prima con un canestro da HALLEY MATELICA GUBBIO 86 63 HALLEY MATELICA - Sorci 10, Novatti 4, Servadio 15, Nasini 10, Amoroso 23, Pecchia J. ne, Ferretti 7, Cintioli 6, Dolic 3, Usberti 8. All. Pecchia A. GUBBIO - Fiorucci 10, Boccacci 6, Monacelli 15, Morelli 14, Santantonio 11, Pettinacci 4, Agostinelli ne, Paffi 3, Mariani. All. Pierotti rimbalzo offensivo, poi, poco dopo, trasformando un assist dietro la schiena di Novatti (37-29). Per l’argentino poca necessità di prendersi tiri, tanta voglia di giocare di squadra, servendo assist Cintioli (foto di Romina Maccari) BASKET Serie D (6 per lui alla fine) e forzando a volte per cercare anche lo spettacolo. Sul 41-33 si va negli spogliatoi. Al rientro, il gioco da tre punti (canestro e libero supplementare) di Dolic, poco utilizzato perché febbricitante, riporta subito il vantaggio in doppia cifra (44-33), ma Gubbio è ancora lì, e a metà quarto può ritenersi ancora in partita (49-42 Halley). E’ però l’ultimo acuto. Da lì in poi Matelica comincia a macinare punti e il distacco aumenta. Gli uomini chiave ospiti cominciano ad accusare la stanchezza: coach Pierotti a 26” dal termine del quarto fa uscire Santantonio, il migliore dei suoi, fino ad allora sempre sul campo e in evidente debito di ossigeno. La sirena del terzo periodo dice 63-48 per l’Halley. Partita sostanzialmente terminata. Nel finale spazio anche per il giovanissimo Cintioli, che ringrazia con ben 6 punti. Matelica continua a fare il suo dovere, dunque, sperando sempre in un passo falso di Campli (ne servono due a dir la verità) per giocarsi ancora il terzo posto che apre le porte alla fase successiva. Prossimo impegno a Pesaro, sabato 28 febbraio, contro la Loreto. La classifica indicherebbe chiaramente Halley, ma per vincere in Viale dei Partigiani serve sempre dare il massimo, chiedere un time out alla sfortuna e poter riprendere ad allenarsi con intensità. BASKET BASKET Serie C regionale Janus: bel blitz esterno in vista del big-match contro l'Urbania BRAMANTE PESARO JANUS FABRIANO 53 68 BRAMANTE PESARO - Nicolini 4, Ricci, Longoni 14, Velispahic, Ceccolini, Bongiorno 13, Sorcinelli, Oliva 8, Urbani 2, Di Sciullo, Amici 12. All. Nicolini JANUS FABRIANO - Pellacchia, Carnevali 2, Bugionovo 13, Silvi 5, Piermartiri, Nizi 13, Paoletti 6, Toppi 11, Mustacchio, Calandrillo 18. All. Bolzonetti Convincente successo della Janus Fabriano sul difficile campo della Bramante Pesaro. La squadra di Luciano Bolzonetti espugna Villa Fastiggi 53-68 con un ultimo quarto di grande autorità nel quale chiude la saracinesca nella sua metà campo concedendo la miseria di quattro punti in dieci minuti ai padroni di casa. Un Calandrillo di nuovo brillante ispira il primo allungo dei cartai, ben assistito da Silvi (15-23 al 10’). Fabriano concede poco all’attacco pesarese che ha le polveri bagnate per tutto l’arco del match e viene costretto a fare sempre gara di rincorsa. Una Promozione tripla di Toppi e il solito Calandrillo portano il vantaggio in doppia cifra ma proprio sulla sirena Bongiorno infila il cesto pesante del -7 (26-33 al 20’). Nel terzo quarto la Bramante accorcia le distanze dopo minuti di bagarre: fra tecnici, espulsioni ed antisportivi ne approfitta la squadra di casa, che si porta a -2 con i canestri di Bongiorno e Longoni (49-51 al 30’). La Janus dimostra però grande maturità e solidità mentale nel momento di maggiore difficoltà, quando l’inerzia sembrava passata nelle mani della Bramante. I biancoblù salgono di tono in difesa e vincono, questa è una notizia, il match nella loro metà campo, sfruttando nel migliore dei modi il calo fisico dei pesaresi, stremati dopo il grande sforzo profuso nel terzo quarto. Per Fabriano è adesso alle porte il big match con Urbania (domenica 1 marzo, ore 18, PalaGuerrieri), squadra con cui condivide il secondo posto in classifica a quota 30 punti e che è uscita sconfitta nell’ultimo turno dallo scontro al vertice con la Bartoli Fossombrone, ora rimasta sola al comando del girone. Luca Ciappelloni BASKET Serie C femminile Montemarciano è forte, Per Brown e Gladiatores Play-off: il Cerreto non regge l'urto inizia la seconda fase Thunder ok! MONTEMARCIANO CERRETO 85 59 MONTEMARCIANO - Cardinaletti 6, Bianchella 7, Cicconi Massi 14, Pepa 10, Vignoli 20, Carbonari 2, Gara 8, Serrani 3, Petrina 15. All. Simoncioni CERRETO - Beltran 3, Rossini 12, Perulli, Jachetta 9, Moscatelli 15, Cerini 2, Mazzoni 6, Pecchia, Chiarucci 12, Bracchetti. All. Sonaglia Montemarciano infligge una sonora batosta alla Pallacanestro Cerreto, travolta 85-59 sul campo dei terz’ultimi in classifica, autori di una gara quasi perfetta. La squadra di Sonaglia crolla nella ripresa dopo una prima metà di gara in cui era restata sempre in scia classifiche SERIE C NAZIONALE Ortona 38; Falconara 32; Campli 28; Osimo e Halley Matelica 26; Pisaurum 24; Pedaso e Tolentino 22; Valdiceppo 14; Civitanova e Pescara 12; Perugia 10; Loreto Pesaro 8; Gubbio 6. SERIE C REGIONALE Fossombrone 32; Janus Fabriano e Urbania 30; Fermignano e Stamura Ancona 24; Bramante Pesaro 20; Vis Castelfidardo 16; P. S. Giorgio 14; Recanati 12; Virtus P. S. Giorgio e Virtus Jesi 10; Cestistica Ascoli Piceno 6. SERIE D Campetto Ancona 38; Basket Giovane Pesaro e Montecchio 26; Taurus Jesi 24; Cerreto e Fano 20; Aquarius Pesaro 18; Orsal Ancona, Aesis Jesi e Montemarciano 16; Urbino 12; Cagli 8. 27 sport.indd 2 ai padroni di casa (32-28 al 20’). Nel terzo quarto Montemarciano scava infatti un solco incolmabile grazie a percentuali stellari al tiro, mentre Cerreto smarrisce del tutto la via del canestro e realizza appena otto punti nel periodo. La serata storta non dovrebbe però pregiudicare l’approdo ai playoff della squadra di Sonaglia, che avrà comunque bisogno di una vittoria nel prossimo, e penultimo, turno di regular season (venerdì 27 febbraio, ore 21.15, PalaCarifac) contro la Taurus Jesi per assicurarsi uno dei primi otto posti. l.c. Tutto pronto per l’inizio della seconda fase del campionato di Promozione. I Brown Sugar Fabriano sono stati inseriti nel girone con New Basket Jesi, Dinamis Falconara, Independiente Macerata, Acqualagna, Adriatico Ancona, San Severino, e Dinamo Ancona. In questa seconda fase ogni squadra si porta in eredità i punti accumulati nella prima contro le squadre che ritrova in questo girone. Nel caso dei Brown Sugar sono appena due i punti complessivamente totalizzati contro New Basket, San Severino e Independiente Macerata e la strada per i ragazzi di Gentili è in salita. Non si affronteranno di nuovo le avversarie già sfidate nella prima fase, pertanto i gialloviola giocheranno solo contro Falconara, Acqualagna, Adriatico Ancona e Dinamo Ancona in gare di andata e ritorno: i Brown Sugar debuttano venerdì 27 febbraio alle 21.30 a Falconara e le prime quattro classificate al termine di questa fase accederanno direttamente al secondo turno playoff, le altre inizieranno dal primo. I Gladiatores Matelica fanno invece parte del girone con Marotta, Morrovalle, Chiaravalle, Camerino, P73 Ancona, Pollenza e Osimo. La formula è analoga, i matelicesi esordiranno venerdì 27 febbraio alle 21.30 a Osimo, poi affronteranno in serie Marotta, P73 Ancona e Chiaravalle. In questo caso, essendo un girone che comprende le peggiori classificate della prima fase, i posti ambìti sono solo i primi tre: essi garantiranno infatti l’accesso al primo turno playoff. l.c. BASKET Settore giovanile - femminile Primo hurrà per le Under 15 di Fabriano Arriva la prima gioia stagionale per la Pallacanestro Fabriano femminile under 15. Le ragazze allenate da coach Porcarelli prevalgono alla Palestra Collodi 61-54 sul Basket Ancona, a coronamento di una costante crescita dimostrata nel corso dei mesi di lavoro in palestra. Il tabellino: Sbai 14, Raimondi Emi.10, Khayari, Massari 2, Raimondi Ema. 4, Aquilanti Pelagalli, Passarello 2, Bugatti Ruggeri, Michelini 25, Hadarag 4; all. Porcarelli. “E’ un premio per la nostra società, improntata nella passione, nell’amicizia, e nella forza del gruppo – commenta il presidente Grugnaletti – Siamo fieri di ciò che stiamo facendo, basti pensare al settore minibasket femminile che, creato quest’anno per la prima volta nella nostra città, ha già raggiunto un buon numero di iscritte, grazie anche al progetto scuola, molto apprezzato”. Prossimo turno in trasferta sul campo del Vallesina. l.c. Il team Under 15 della Pallacanestro Fabriano La Thunder Halley Matelica gioca la prima partita dei play-off fuori casa, nell’ostica palestra Pietralacroce di Ancona, mai espugnata negli ultimi anni. Ma stavolta la musica è diversa e la Thunder riesce a battere l’Adriatico per 42-51. Il team di Ancona inizia mettendo a segno un parziale di 11-2, ma le nostre ragazze non si scompongono e, dopo aver messo a punto alcuni meccanismi, impongono alle avversarie un contro break di 2-9 finendo il primo quarto sotto di sole due lunghezze. La Thunder, poi, fa ruotare tutte le giocatrici più giovani infliggendo un parziale di 6-16, che permette di chiudere il primo tempo con un vantaggio di otto punti. Il secondo tempo inizia con una agguerrita squadra di casa, ben decisa di ribaltare il risultato. Nell’ultimo quarto si combatte su ogni pallone, l’Adriatico alza l’intensità difensiva con giocate vigorose, ma la Thunder mantiene sempre il vantaggio grazie anche ad una maturità in campo che le permette di portare a casa il risultato. Per il coach Renato Costantini è stata un’ottima prova di carattere della squadra. Il tabellino: Cerioni 4, Ricciutelli I. 17, Nwafor 8, Mosconi, Crescentini, Ricciutelli G. 4, Gargiullo 2, Pedica, Stronati 14, Martelli 2. Gara-2 è in programma sabato 28 febbraio a Matelica alle ore 17.30 per cercare di chiudere subito la serie e passare al turno successivo. L’Under 15, invece, non riesce a vincere nel campo di Civitanova che riscatta la sconfitta dell’andata subita a Matelica e si impone per 65-21. Il tabellino: Zamparini 13, Montanari 2, Martelli 2, Uffizialetti 2, Riccitelli 2 Ricco, Mariotti, Lopergolo, Soverchia, Lori, Di Gregorio, Minetti; all. Costantini. Stesso esito anche per l’Under 19 che esce sconfitta 45-25 dal campo d Senigallia. Il tabellino: Riccitelli 8, Martelli 2, Stronati 4, Crescentini 8, Zamparini 2, Pedica 1, Gargiullo, Tozzi, Morosi; all. Costantini. Lucia Granini 25/02/15 11.44 28 >SPORT< CALCIO a 5 Serie C1 Il Real adesso c'è: terza vittoria di fila di LORENZO ALUNNI N ella ventiduesima giornata di campionato il Real Fabriano ha ospitato l’Eagles Pagliare e ha vinto per 4-2, cogliendo il terzo successo consecutivo, importantissimo nella lotta per la salvezza. I "pagliacci" sono a caccia di punti per risalire la classifica e per tentare l’impresa di uscire dalla pericolosa zona playout. La partita inizia subito bene col solito gol del capitano Angeloni e da lì in poi il Real sarà sempre in controllo. Il primo tempo si chiude 1-0. Nel secondo tempo il Pagliare si fa sotto e non ci sta ma i fabrianesi rispondono colpo su colpo fino al 4-2 finale. Le altre tre reti portano le firme di Morelli, Carnevali e Ciculi. La formazione: Cesaroni, Mosciatti, Ciculi, Biancini, Boncristiano, Angeloni, Bello Burzo, Passeri, Bartolini, Bartolucci, Morelli, Carnevali. Altri tre punti pesantissimi in attesa della proibitiva trasferta in quel di Montecchio nel prossimo turno. Il Real è tornato, speriamo che non sia troppo tardi. Bisognerà continuare su questa strada. La classifica dopo ventidue giornate: Corinaldo 58; Etabeta, Cus Macerata e Bocastrum United 43; Montecchio 39; Torrese e Nuova Ottrano 33; Falconara 32; Ascoli, Pagliare e Sant'Angelo 30; Grottaccia 29; Real Fabriano 22; Castelbellino 19; Urbino 17; Futsal Campiglione 7. RUGBY L'Azione 28 FEBBRAIO 2015 Juniores: fabrianesi travolgenti si avvicinano al vertice A quattro giornate dalla fine, la juniores del Real Fabriano travolge a domicilio l’Osimo Five imponendosi con un magistrale 0-8 e salendo al terzo posto in classifica. La partita è un monologo blaugrana con Pastuglia (foto) che dirige l’orchestra con una tripletta e poi arrivano anche i gol di Passeri, Bisegna, Fulgi e Biancini (oltre a una autorete). Ancora una volta è il collettivo che emerge e regala un’altra vittoria tanto bella quanto importante. La formazione: Biancini, Bisegna, Burini, Bello Burzo, Coco, Laurenzi, Mosciatti, Pastuglia, Passeri, Plebani, Rotoloni, Verdini. Nelle ultime quattro giornate, a parte Ostrense (prossimo turno), il Real se la vedrà nell’ordine con Cus Ancona, PesaroFano e Pietralacroce, ossia tre delle prime quattro della classe. Un mini-girone di ferro per capire quanto è veramente pronta questa squadra per regalare e regalarsi qualcosa di grande a fine anno. La classifica dopo venticinque giornate: Pietralacroce e Cus Ancona 61; Real Fabriano 56; PesaroFano 54; Alma Juventus Fano 49; S.Angelo 43; Osimo Five 41; Fano 28; Villa Musone 27; Castelbellino 23; Ostrense 20; Lucrezia 19; Campocavallo 9; Brecce Bianche e Cerreto d’Esi 7. l.a. Serie D: il Nebbiano è corsaro Bel colpo esterno del Nebbiano, che batte la Giovane Aurora per 3-4 grazie alle reti di Samuele Farneti, Leporoni e Spadini. L’Avis Genga, invece, ha perso con il Candia Baraccola Aspio per 5-3 nonostante la bella tripletta di Bruffa. Gol a raffica tra il Monserra e il Campodonico: 12-11 il risultato. Un vero peccato per il Campodonico, in gol con Gianni Lezzerini, Mannelli (3), Biocco, Mauro Lezzerini (4) e Bartocci (2). La classifica dopo diciotto giornate: Imbrecciata 42; Cupramontana 40; Villa Musone e Aspio 31; Giovane Aurora 30; Casenuove 27; Nebbiano 26; Anconitana 25; Moie 23; Dorica 22; Avis Genga 18; Candia Baraccola Aspio 16; Monserra 14; Campodonico 10. f.c. Serie C CALCIO CALCIO a 5 Ritornano al successo sia il Cerreto d'Esi che la Junior Matelica Consueta panoramica settimanale sulle squadre del nostro territorio militanti nei due gironi del campionato di serie C2. GIRONE A – Sempre più ostico il cammino della Virtus Fabriano in questa stagione. I giovani cartai di mister Gianmarco Latini, penultimi in classifica, sono stati superati per 6-1 dalla Futsal Ancona. Di Spilli il gol della bandiera. Venerdì 27 febbraio la Virtus giocherà in casa contro il Brecce Bianche (PalaGuerrieri, ore 21.30). La classifica dopo ventidue giornate: Dinamis Falconara 59; Pieve d’Ico 49; Cagli 41; Futsal Ancona 40; Ankon e Jesi 39; Casine 38; Pianaccio e San Costanzo 31; Numana e Chiaravalle 30; Pietralacroce 23; Tre Colli Pinocchio 19; Brecce Bianche 13; Virtus Fabriano 7; Acli Mantovani 5. GIRONE B – Frena il Cerreto di mister Kristian Giordani, sconfitto 7-4 a Montelupone in un match giocato sempre all’inseguimento dei padroni di casa. I cerretesi sono andati in rete con Orlando, Teo Innocenzi (2) e Trottini. La formazione: Juri Innocenzi, Sampaolo, Orlando, Tozzi, Ajdari, Biondi, Teo Innocenzi, Mosconi, Trottini, Centocanti, Gubinelli, Sakuta. E’ tornata alla vittoria, invece, l’atra formazione della “torre pendente”, il Cerreto d’Esi di mister Maurizio Buratti: 5-2 contro il Real Trading. Decisivo un poker di reti di Amadei e la segnatura di Di Ronza. La formazione: Cannoni, Caporali, Amadei, Stazi, Bulrini, Kinani, Lippera, Ottavi, Bruzzichessi, Rodriguez, L'iniziativa Una domenica vissuta Fortitudo e Milan: nel ricordo di Elia un binomio vincente Prosegue il mal di trasferta del Fabriano Rugby. Il "quindici" di Lombardi non riesce a passare a San Lorenzo in Campo. I padroni di casa hanno regolato gli ospiti fabrianesi per 20-5 dopo una partita durissima condizionata dalla pioggia e dal campo reso pesante dalle avverse condizioni atmosferiche. Dopo una buona partenza ospite, la partita si è attestata su un sostanziale equilibrio fino alla prima mèta dei padroni di casa, che ha colto di sorpresa la difesa fabrianese. Il primo tempo della sfida si è concluso appena dopo la seconda mèta dei padroni di casa, realizzata dopo aver sfruttato una distrazione delle difesa fabrianese. Durante i secondi quaranta minuti il "quindici" di Cristian Lombardi ha cercato di ribaltare il risultato, ma non è mai riuscito a spezzare la difesa del San Lorenzo anche a causa dei molti errori compiuti dai fabrianesi in fase offensiva. A poco è servita la meta di Pirliteanu (che ha fallito di poco la trasformazione della meta) marcata a pochi minuti dalla fine degli ottanta minuti, troppo era la distanza dai padroni di casa autori di quattro mete. Il Fabriano Rugby ha ricordato nella giornata di domenica il piccolo rugbista dell'Amatori Rugby Macerata scomparso la settimana scorsa. Erano presenti anche il presidente del comitato rugby Marche Maurizio Longhi, il sindaco di Fabriano Giancarlo Sagramola e la dirigenza del Fabriano Rugby insieme a molti compagni di gioco del piccolo Elia. Al presidente Longhi sono state donate due maglie (una da parte dei padroni di casa ed una da parte dal Pesaro) ed un pallone da rugby firmato dai giocatori delle giovanili del Fabriano Rugby. Il pallone e le maglie saranno consegnati ai genitori del piccolo Elia. Saverio Spadavecchia Il ricordo del giovane atleta scomparso 28 sport.indd 2 Serie C2 VOLLEY Di Ronza, Lo Muzio. Pronto riscatto anche per la Junior Matelica di mister Antonio Colluto, che ha “doppiato” il Gagliole per 10-5. A segno Catena, Leoni (2), Montanari, Campoli (2), Diletti e Orpello (3). Nel prossimo turno è previsto un interessante derby tra Cerreto e Junior Matelica (gara posticipata a lunedì 2 marzo, PalaCarifac, ore 21.30). Il Cerreto d’Esi, invece, giocherà in trasferta con il Fontespina sabato 28 febbraio. La classifica dopo ventidue giornate: Sambucheto 57; Cerreto e Montelupone 39; San Severino 37; Cantine Riunite Tolentino 35; Cerreto d’Esi, Campocavallo e Futsal Macerata 34; Castrum Lauri 30; Santa Maria Nuova 29; Osimo 28; Gagliole 27; Junior Matelica 25; Fontespina 24; Recanati 21; Real Trading 4. Ferruccio Cocco Paolo Amadei del Cerreto d'Esi, autore di quattro reti Serie D e Under 16 Che belle prestazioni per le fabrianesi! Prestazione quasi perfetta della Pallavolo Fabriano di serie D che batte 3-1 il Gabicce (25-15; 25-14; 18-25; 27-25). La formazione: Angeletti, Angione, Balducci, Carnevali, Fattorini, Malefora, Mearelli, Mollari, Sonaglia, Vincenti (L1), Pallotta (L2); all. Baldoni e Moretti. Prossimo incontro casalingo sabato 7 marzo ore 21 al PalaGuerrieri contro la Cope-Shine Acqualagna. Vittoria netta conquista anche dal team Under 16 (foto) contro l’Ostra Vetere: 3-0 (25-11; 25-7; 25-17). La formazione: Ambrosini, Busco, Caselli, Cimarra, Faggi, Giovannini, Marasca, Picchio, Romitelli, Rossini, Sacconi, Sagrati, Verna; all. Faggi. Prossimo incontro casalingo mercoledì 11 marzo ore 20.30 alla palestra Itis contro la Pieralisi. Il clinic di Marco Peverieri della Milan Academy con i giovani della Fortitudo Fabriano, una iniziativa frutto della collaborazione instaurata tra il club rossonero e quello rossoblù Non c’è davvero tempo da perdere per il meraviglioso gruppo di tecnici, allenatori, ragazzi operatori e genitori che gravitano e si impegnano nella Scuola Calcio della Fortitudo Fabriano. Ed è proprio sull’onda di questa passione che il professor Marco Peverieri, docente della Milan Academy, lunedì scorso è stato a Fabriano per un incontro formativo con i ragazzi, gli allenatori della società e i genitori, che sempre più manifestano la volontà di migliorare le proprie competenze per poter sostenere al meglio le nuove generazioni. Un incontro inserito nello stretto rapporto instaurato tra la società fabrianese ed il Milan, una affiliazione fortemente voluta da Marco Spuri, Cristiano Gambucci, Bruno Zamparini, Pacifico Crocetti e Giorgio Giannini. Il 3 marzo gli allenatori fabrianesi avranno la possibilità di un nuovo aggiornamento presso il centro tecnico del Milan, dopo aver partecipato anche alla relazione di mister Pioli presso l’Università di Tor Vergata, a Roma. Ricordiamo, infine, che il 5 marzo (ore 17.30, Oratorio della Carità di Fabriano) si svolgerà l'evento pubblico in cui verrà ufficialmente presentata la collaborazione tra Milan e Fortitudo. Sarà presente anche il "mitico" Franco Baresi. Consludiamo con la panoramica settimanale sul settore giovanile rossoblù. Gli Juniores hanno perso 2-1 con il Loreto (gol fabrianese di Petrone). Gli Allievi hanno sbancato Castelferretti per 0-3. Gli Allievi Cadetti sono caduti 1-4 con la Junior Jesina (gol della bandiera di Paglialunga). I Giovanissimi Regionali hanno superato 4-1 il Potenza Picena con reti di Spuri, Orfei (2) e Sforza. Infine, i Giovanissimi Cadetti sono stati sorpresi 1-2 dalla Vigorina Senigallia (momentaneo vantaggio rossoblù firmato da Spasiano). Basket, settore giovanile: molto bene l'Under 15 Consueta panoramica settimanale sulle giovanili della Basket School Fabriano. L’Under 15 ha battuto il Fossombrone per 79-60. L’Under 19 si è imposta sul Montecchio per 65-53. L’Under 13 ha perso a domicilio con l’Osimo per 37-68. L’Under 14 Elite è caduta 69-40 per mano della Maceratese. Infine, l’Under 19 è stata sconfitta dal team di Jesi per 52-69. e.c. 25/02/15 11.42 >FUORI PORTA< L'Azione 28 FEBBRAIO 2015 29 L'educazione in pericolo di FRANCESCA CIPOLLONI* Q uasi duemila persone in una Macerata considerata, troppo spesso, sorniona e distratta sui problemi che interessano la società, sono un evento. E, giornalisticamente parlando, rappresentano un fatto, una notizia. Questo è stato venerdì 20 febbraio, quando il cinema Excelsior e la chiesa dell’Immacolata, letteralmente stipati, quasi non sono bastate a contenere coloro che – credenti e non – hanno assistito all’incontro “Educati da chi?”, promosso dalla Diocesi di Macerata – Tolentino – Recanati – Cingoli – Treia e da numerose associazioni impegnate sul fronte della bioetica, e incentrato sulla proposta di legge Scalfarotto contro l’omofobia e sul tema dell’ideologia gender nelle scuole. Ad intervenire sul palco, forte di una dialettica convincente e di un’esperienza maturata in varie città d’Italia, l’avvocato Gianfranco Amato, presidente dei Giuristi per la vita (una task force di avvocati, filosofi del diritto e magistrati in grado di dare un contributo concreto in tutte le sedi in cui il diritto alla vita viene interpretato ed applicato), con un curriculum nutrito di studi e incarichi che testimoniano l’autentica volontà di informare, le famiglie in primis, su quello che sta accadendo nelle scuole italiane, nonostante le etichette attribuitegli (da “talebano ignorante” a “troglodita bigotto”) e gli accesi dibattiti con il mondo politico che guarda con favore al ddl, approvato alla Camera il 19 settembre 2013 e ignorato da gran parte dei cittadini italiani. Un dialogo basato su “Fides et ratio”, non comizi. Che l’atmosfera si scaldasse subito (e alla fine dell’incontro, con l’intervento di due giovani provocatoriamente contrari alle tesi sostenute da Amato) era prevedibile, quando in aper- tura è stato trasmesso un video sui campi di rieducazione in epoca nazista e l’intervento di papa Francesco – un passaggio ignorato da tutte le emittenti, tranne Tv2000 – sul gender e sul rischio della “colonizzazione ideologica” che imperversa nella moderna società votata al progresso e alla scienza. A chiarire i termini della serata, di fronte ad una platea rappresentata da educatori, insegnanti, sacerdoti, esponenti della politica maceratese e soprattutto loro, i genitori, c’ha pensato subito monsignor Nazzareno Marconi, Vescovo di Macerata – Tolentino – Recanati – Cingoli – Treia. “Papa Benedetto nella bella enciclica ‘Fides et ratio’ ricorda che per noi cristiani la fede e la ragione sono i più grandi doni che Dio ha dato all’uomo. Un cristiano, perciò, deve testimoniare la sua fede e dialogare ragionevolmente con ogni uomo”, ha esordito monsignor Marconi. “Questa è una crisi di civiltà a cui, per onestà, tutti dobbiamo opporci, anche quando certe idee ci potrebbero convenire. Perchè di certi temi – ha proseguito - non si deve ragionare, ma vanno accolti come verità indiscutibili? Questo è un fideismo laico che io non accetto. Come uomo, come italiano, come cristiano pretendo di ragionare su temi come l’educazione dei figli ed i contenuti che vengono proposti a scuola e da chi sono proposti. Per questo stasera vogliamo ragionare, non fare prediche o comizi, ma parlare di fatti concreti”. Omofobia: un problema giuridico. A prendere dunque la parola, con la vivacità locutoria che lo contraddistingue, è stato l’avvocato Amato che, grato per l’introduzione del vescovo Marconi, ha precisato come il problema “non è l’omosessualità, bensì l’omofobia”, citando la Costituzione italiana e scandendo la propria analisi attraverso domande capaci di ‘provocare’, intervallate Il gender messo a tema a Macerata da una carrellata di episodi concreti avvenuti l’ideologia gender viene inserita nei progetti nelle classi scolastiche del Paese. “Per la pri- educativi delle scuole primarie e secondarie, ma volta nella storia del nostro ordinamento senza un coinvolgimento legittimo da parte giuridico - sostiene Amato - si tenta di intro- dei familiari: vere e proprie filastrocche in cui durre un reato senza definirne il presupposto. si propongono ai bambini nuovi modelli di Il ddl Scalfarotto, infatti, non definisce cos’è famiglia, mediante una “antropologia del tutto l’omofobia: nessuna legge in Italia definisce capovolta”. “Quando la scienza è asservita il concetto di omofobia. Il rischio, quindi, è all’ideologia e al potere c’è da interrogarsi – ha messo in guarche sarà, quindi, dia il giurista – e la definizione di in Italia, dal caso questo concetdell’insegnante di to verrà rimessa Moncalieri alla alla discrezionavicenda Barillità del singolo la, sono numegiudice, secondo rosi gli esempi la sua personale in cui si fa della sensibilità e vidiscriminazione sione del monun pretesto strudo”. In virtù della mentale: quando “forza pedagoperò l’incrostagica” che scazione ideologica è turisce da ogni così forte, diventa definizione legidifficile ragionare slativa, in materia e, a settant’anni di orientamento Macerata, 20 febbraio: incontro ''Educati da chi?'' dalle leggi raziasessuale “qual promosso dalla diocesi di Macerata (foto Sir) li imposte da un è il messaggio culturale che, attraverso l’insegnamento regime totalitario, è opportuno chiedersi se scolastico, passerebbe ai nostri figli? C’è da siano queste le conquiste della democrazia”. interrogarsi se, un domani, dovremo parlare, Quanto all’indottrinamento del gender nelle scuole, Gianfranco Amato non ha dubbi: “a piuttosto, di eterofobia”. In classe, la scienza asservita all’ideo- favorirlo sono le lobby e il business che ruota attorno alle cliniche, nonchè al bieco mercato logia. Memori del fatto che a sancire “il diritto di ‘umano” finalizzato all’inseminazione”. Una priorità all’educazione dei figli” è la Dichiara- “galleria degli orrori”, ha concluso l’avvocazione universale dei diritti dell’uomo, Amato to, “di cui i cittadini vanno informati, a futura - libretti e opuscoli alla mano - ha dunque memoria, a futura vergogna”. *direttore settimanale "Emmaus" di Macerata posto l’attenzione sui metodi tramite cui Quando i detenuti diventano poeti P erché un detenuto scrive poesie? E’ l’interrogativo che si pone Pecunia Rosp all’indomani della presentazione del libro “Pen(n)a di poeti”, una raccolta di liriche scritte nel carcere pesarese di Villa Fastiggi (e delle quali pubblichiamo “Un angolo di mondo”); Parte Nopeo 2001 riflette invece sulla sua Napoli, il cui melting pot diviene metafora di un’ auspicata tolleranza: nell’ estratto da "Penna Libera Tutti" di febbraio. Silvia Ragni PEN (N) A DI POETI E’ giunto a conclusione il corso di scrittura creativa, per quest’anno dedicato alla poesia, 29 fuori porta.indd 2 con la cerimonia di presentazione del libro che contiene le opere di una ventina di detenuti/ e. Il libro s’intitola “Pen(n)a di poeti” e contiene il risultato di sette-otto mesi di incontri settimanali con i rappresentanti dell’OFFICINA Associaziodell’ Onlus, i quali ne Culturale Onlus ci hanno trasmesso la loro trascinante dedizione all’arte dello scrivere e del rappresentarsi, esprimendo non solo quello che ci piace di noi, ma anche e soprattutto quello che nascondiamo persino a noi stessi. Perché scrivere (o leggere) delle poesie? Per un vezzo intellettuale, caricaturandosi in grottesche imitazioni di celebri poeti, o per tentare finalmente di riuscire a capire qualcosa di più del proprio strato più profondo? Naturalmente propendo nettamente per la seconda che ho detto… ma non tanto per fare“quello sensibile e colto”, quanto per sottolineare quanto differente sia, scrivere e leggere poesie, dall’operazione relativa alla più comune narrativa in prosa. Sono letteralmente innamorato di questa forma espressiva, ma devo dire molto più per quanto riguarda la scrittura, rispetto alla lettura; quando m’approccio ad un componimento, non so mai quello che scaturirà dalle mie dita sulla tastiera, fatico tanto prima di essere convinto di ciò che mi appare tracciato sullo schermo, quasi che venga a scoprire, ex novo, parti della mia anima sconosciute, o forse autocensuratemi. Da dilettante, quale io sono, riesco unicamente a proporre tematiche ed argomenti che si rifanno al mio vissuto più lacerante, ai mostri che azzannano costantemente i sonni e le illusioni d’un uomo in perenne ricerca di demarcazione dalla mediocrità, suggerita da contesti grevi e soffocanti, tipo…questo..? (…) Noi detenuti siamo una razza un po’strana, ci teniamo ad affermare le diversità ed il risentimento, nei confronti di una società abbastanza cieca di fronte alle nostre sofferenze, però quando si tratta di esternare il meglio di noi, allora forniamo discrete alternative a chi ci vorrebbe recepire solo come biechi malviventi, privi di valori e civiltà. Ben vengano, perciò, corsi di questa levatura, poiché “di non solo pane si nutre l’uomo”… pEcunia roSp UN ANGOLO DI MONDO Dai alla mente la ragione di vita. Dai al tuo cuore la ragione d’amare. Devi essere forte non arrenderti mai, combatti e vincerai. Non sei solo nel mondo, e quindi non sei il più forte. Tanti ostacoli troverai sul tuo cammino, tante persone che ti faranno male. Ma tu non arrenderti, perché sei vivo. Devi essere tu a crearti un destino, non dare agli altri lo spazio di farlo per te, chiudi i pugni e combatti, non cadere giù. Non fermarti davanti a porte blindate, o macchine sofisticate, siamo noi che le abbiamo create. E se vuoi un piccolo angolo di mondo, vai avanti e non fermarti. Pancrazio Doti PARTENOPEO, TRA LE RIGHE ll lettore cd suona la musica di Pino Daniele, l’album è Medina e racconta di una Napoli, melting pot dove si mischiano le radici dell’antica Partenope, nome della sirena che diede battesimo alla città, alle tendenze dei popoli di tutto il mondo, dove l’unico potere in cui sia possibile credere è quello della gente che alla morte di un re, come ad una nuova elezione presidenziale, afferma festante: ‘’E’ muort o’rrè, evviva o’ rrè!”. La melodia mi ricorda quando falcavo con l’energia di un neo-diplomato il Corso Umberto in direzione dell’Università degli Studi Federico II. Oggi, da anfitrione della mia bella città, sono diventato ospite della Casa Circondariale di Pesaro, eppure mi pare di essere ancora lì (…). Nel frattempo canti arabi di preghiera mi riportano allo scenario suggestivo del mercato su strada di Porta Nolana ed in fondo percepisco che siamo stati precursori di un’ apertura a nuovi popoli che adesso coinvolge tutto il Paese, che però non riesce a garantire a tutti un impiego dignitoso offrendo come sole opportunità il lavoro in nero sè non la delinquenza. Un amico mi ripete spesso che il “colore” di una città è fatto di cose affascinanti quanto di cose sporche e capisco che quando ci si lascia sedurre dal torbido la visione si confonde e non si riesce a discernere le due parti del Sublime: il dannoso dal bello. Consapevole di questa distinzione, memore della lezione carceraria, capisco chi dice che la bellezza salverà il mondo. “Capire il clandestino che si ha nel cuore”, come canta il buon Pinuccio. Capire che l’accoglienza vuol dire prima di tutto tolleranza ed ospitalità e che un’efficiente realtà carceraria deve mirare al reinserimento della persona in un sistema che ne rispecchi il buon funzionamento. Parte Nopeo 2001 25/02/15 11.30 30 >DIALOGO< L'Azione 28 FEBBRAIO 2015 Un esercito per una partita! C di MARIO BARTOCCI omprendiamo – e condividiamo- lo sdegno universale contro la devastazione del centro di Roma ad opera dei “tifosi” olandesi. Condividiamo, anche, la proposta di punire severamente i responsabili del misfatto, anche se sappiamo bene come la severità si sgonfi rapidamente con lo sgonfiarsi delle emozioni. Ma sorprende lo stupore di chi considera “inaudito” l’episodio, quando tutti sappiamo che è stato solo una manifestazione estrema di quella che possiamo ormai considerare una ordinaria fisiologia del gioco del calcio; e, cioè, la cornice di insulti, legnate, danneggiamenti e talvolta, purtroppo, coltellate che fa da corona quasi ad ogni partita. Si dirà che questo succede negli stadi di ogni Paese, dal più arretrato al più “civilizzato”; ma questo, più che una giustificazione, è un qualcosa che sta fra una tartufesca chiamata di correo e una magra - anzi magrissimaconsolazione. Si dirà che sono sempre pochi violenti (le solite “mele marce”, che servono ad assolvere tutti gli altri) a trascinare le folle, per loro natura, pacifiche; ma dobbiamo ancora sentire qualcuno, delle suddette pacifiche folle, che li indichi per nome e Sconcerto e rabbia dopo la devastazione del centro di Roma cognome, e, magari, ne reclami la punizione. Si dirà, infine, che la violenza può esplodere dovunque, quando la discussione si fa calda e gli argomenti diventano scottanti; ma, nella generalità dei casi, i violenti portano a loro giustificazione un pretesto, per così dire, concreto, anche se generalmente non condivisibile o addirittura aberrante. Nel calcio, no; i violenti non hanno pretesti da accampare, se non quello di praticare la violenza fine a se stessa, qualunque sia il match a cui accorrono, che per loro è del tutto indifferente; menare per menare, insomma. Ci sentiremmo ridicoli ad aggiungere la nostra voce a quanti reclamano il ritorno “a un calcio sano”, che sembra ormai confinato nel recinto delle utopie. E ci sentiremmo ipocriti ad avallare le recriminazioni delle Società di calcio quando fingono di prendere le distanze dalle intemperanze dei loro tifosi, o le gabellano per “passione sportiva”, dando la colpa alla Polizia, alla Provincia, al Comune e a quanti altri per non averle sapute contenere. Per le vicende di Roma, come per altri episodi simili, non abbiamo né titolo né competenza per giudicare se l’ordine pubblico sia stato o no correttamente gestito. Però, che tristezza, dover mobilitare un esercito per difendere i cittadini, non da un attacco terroristico, non da una catastrofe naturale, ma da una partita di calcio! Entusiasti dal progetto Perù Il poliziotto Zuccaro ha raccontato la sua esperienza ai bambini Martedì 10 febbraio, il poliziotto fabrianese Raniero Zuccaro ha illustrato, con coinvolgente entusiasmo e spirito di condivisione, il Progetto–Perù ai bambini della scuola d’Infanzia "Malfaiera" di Fabriano. Le immagini proiettate su maxischermo e le spiegazioni scaturite da autentica esperienza di vita hanno suscitato immediato interesse e vivace curiosità nei bambini, i quali hanno reagito con osservazioni e domande spontanee, nonostante la tenera età. Confrontarsi con una realtà così diversa è stata un’opportunità di crescita individuale oltre che collettiva e, come ha detto un bambino rientrando in classe a seguito dell’incontro, “oggi è stata proprio una bella giornata!”. L’evento ha avuto luogo nei locali dell’ istituto grazie alla consueta disponibilità del dirigente scolastico Emilio Procaccini e alla fattiva collaborazione di tutto il personale docente e non della scuola "Malfaiera". Scuola d'infanzia Malfaiera La sanità locale tra luci ed ombre Per circa due mesi ho assistito continuativamente giorno e notte un mio familiare malato, ricoverato via via in diversi settori del locale nosocomio. Devo denunciare, mio malgrado, una classe medica molto superficiale ed approssimativa, in cui le varie figure specialistiche, che pur abbondano nel nostro ospedale, non riescono ad integrarsi tra loro. Ogni reparto opera in maniera isolata e circoscritta, e a pagarne le spese sono i poveri cristi affetti da più patologie. Fortunatamente, però, spiccano tra loro alcune figure di eccellenza, che con la loro opera, fino a quando rimarranno in servizio, riescono a dare serenità al malato e ai loro familiari. L’ospedale non può essere sempre l’anticamera dell’obitorio. Da ultimo devo, doverosamente e con grande affetto, riconoscere un grande merito professionale ed umano a tutti gli infermieri e le infermiere che ho incontrato nei vari reparti: a loro il mio più sentito ringraziamento e quello dei miei figli. b.q. 30 dialogo.indd 2 DON MUSO DURO di Don Leopoldo Paloni Chiedo spiegazioni sul varo della legge Leggo sulla stampa che Matteo Renzi s’appresta a varare una legge sulle unioni civili delle coppie omosessuali che prevede gli stessi diritti di una famiglia matrimoniata in senso classico, escluse le adozioni. Mi sfuggono alcuni contorni della “ratio legis” di questa norma. Delle due una: o si tratta di due cose uguali e sarebbe quindi discriminatorio impedire l’accesso alle adozioni; o si tratta di due cose differenti per cui andrebbe chiarito in che cosa consiste la differenza. Chiedo quindi a qualche responsabile locale dei partiti di Governo lumi a riguardo. Rimango in attesa di un gentile riscontro. Un'opera di Ennio Gaoni Il ricordo è vivo: ora le opere di Ennio Gaoni in mostra? In relazione alle numerose manifestazioni di stima e di affetto ricevute dopo la pubblicazione dell’articolo sul centenario della nascita di mio padre (prof. Ennio Gaoni) desidero ringraziare tutti coloro che mi hanno contattato; non pensavo che a distanza di tanti anni fosse ancora così vivo il suo ricordo, non solo a Fabriano; colgo inoltre l’occasione per rispondere a tutti quelli che mi hanno proposto di mettere a disposizione le sue opere per una mostra, che purtroppo il materiale con cui sono state realizzate la maggior parte delle opere (gesso), le rende particolarmente fragili e delicate alla movimentazione. Spero che un giorno ci sia la possibilità di realizzarle in bronzo per renderle fruibili ad un pubblico più vasto. Luca Gaoni 25/02/15 11.28 L'Azione 28 FEBBRAIO 2015 >DIALOGO< 31 Giano, il dibattito è infinito Una lettera all'assessore Alianello: intombare il fiume non è poi così sicuro G di ANDREA GIOMBI entilissimo assessore Alianello, le scrivo per il ruolo che ricopre, in quanto assessore ai Lavori Pubblici, e quindi per l’influenza che il suo agire politico può determinare sulle sorti del nostro fiume Giano e quindi sulla nostra città. Esattamente un anno fa è stata protocollata un'interpellanza per riscoprire totalmente il fiume Giano e per conseguenza ridare dignità a Fabriano e alla politica locale. Il 22 maggio scorso durante la discussione nel merito a Palazzo Chiavelli Lei ha così risposto: “Le varianti possono essere ammesse, sentito il parere del direttore dei lavori, del progettista, e degli enti competenti. Però l’amministrazione auspica che il fiume non possa essere più ritombato nel tratto che ora lo prevede, ma dobbiamo attenerci ai pareri e alle condizioni di legge. Inoltre in data 22 maggio la Giunta ha dato mandato al dirigente dell’assetto del territorio di svolgere uno studio di una variante ai lavori, che preveda la totale scopertura del fiume”. L’attuale progetto esecutivo in vigore al momento, prevede, dopo la scopertura per svolgere i lavori fognari previsti, la quasi completa ricopertura del fiume nel tratto urbano dal momento che sul reale stato della variante ai lavori si conosce ben poco. Mi sento il dovere, per amore della mia città, di porLe tre semplici domande sperando che possa avere la pazienza di rispondermi e quindi di informare il più possibile su questo tema così importante e legato alla dignità di Fabriano. • Come si può rendere Fabriano una città turistica e contemporaneamente seppellire il fiume cittadino? (il Giano insieme al ponte dell’Aéra sono presenti nel gonfalone cittadino). • Come si può sostenere, tenendo a mente i continui disastri italiani (Olbia, Genova…), che un fiume intombato sia più sicuro che tenerlo invece scoperto? • Nel tratto urbano vi sono delle casupole, Diamo una sede adeguata ai nostri Istituti Comprensivi Al degrado civico e morale che dilaga, in forme ed intensità diverse – se non si accetta di subirlo passivamente – c’è un solo rimedio: la Scuola. Una Scuola che sappia dare una formazione adeguata alle esigenze delle nuove generazioni, per la loro affermazione in una società in rapida evoluzione. La Scuola non è un’isola felice in un mare tranquillo, ha precisi doveri ma anche pressanti necessità al cui soddisfacimento la società in cui opera deve garantire gli strumenti indispensabili: edifici adeguati, assistenza economica e sanitaria. Questo è vero, in particolare, per la Scuola dell’obbligo. E’ in questo tratto del percorso educativo, infatti, che si pongono le basi della formazione dell’uomo e del cittadino. Se fragili sono le basi, incerto, precario sarà il successivo percorso scolastico di quanti la frequentano, in particolare per gli alunni che, per vari motivi, sono in difficoltà. Amministratori comunali non possono e non devono dimenticare questa verità. L'edificio dell'Istituto Fermi pronto per ospitare la Finanza? Oggi si presenta di restituire alla Scuola un edificio che fu costruito per lei, (come l’istituto Fermi) dando gli spazi necessari ai tre Istituti Comprensivi (scuola dell’infanzia, elementari e medie) che ne hanno assoluto bisogno per poter dare agli alunni gli spazi necessari ad una loro formazione armonica, integrale. Non è ripicca strana: è l’appello accorato di chi sa, per l’esperienza di tanti anni di impegno nella e per la Scuola, quanto l’Istituto Comprensivo sia fondamentale per dare ai giovanissimi gli strumenti della libertà di pensare, di crescere, di agire. Possono, queste considerazioni, consentire il superamento degli ostacoli – se ci sono – al soddisfacimento di questa richiesta? Adele Gioia di cui alcune già interessate di ordinanza di demolizione per essere abusive, che poggiano direttamente sulla attuale copertura. Con l’attuale progetto esecutivo il Comune, demolendo la copertura e le restanti casupole sovrastanti non abusive, dovrà poi ricostruirle. E’, senza alcun dubbio, per le casse comunali più economico espropriare tali casupole e quindi non avere più l’onere di ricostruirle. Perché allora il Comune non decide di espropriare le restanti casupole non abusive che poggiano direttamente sulla copertura del Giano? Il fiume può essere scoperto e valorizzato, ma dipende solo dalla volontà politica e per questo ritengo utile e doveroso che le forze politiche in Consiglio comunale diano, quanto prima, vita ad un'assemblea che coinvolga il “Comitato alla Scoperta del Giano” ed i cittadini, per informare sul perché di alcune scelte politiche e non di altre. Il momento è anche propizio per il dibattito, viste le elezioni regionali imminenti. L'importanza di una nonna nel rapporto con la nipote Cara Nonna Pelia, purtroppo non mi è possibile riuscire a riassumere tutta la Tua fantastica storia, durata quasi un secolo, in così poche righe, ma ci tengo almeno a farTi sapere cosa hai significato per me in questi primi 23 anni della mia vita. Mi raccontavi sempre, fino a poco tempo fa, della gioia immensa che Tu e nonno avete provato alla mia nascita. Eravate così emozionati, perché ero la vostra prima nipote e appena mi avete portata a casa, Tu hai iniziato subito a cullarmi tra le Tue braccia amorevoli; ancora adesso, quando sono triste o stanca, vedo il Tuo sorriso e sento la Tua voce che mi tranquillizza. Purtroppo non ho mai avuto il privilegio di poter crescere qui vicino a Te e di vederTi tutti i giorni, ma forse da una parte è stato meglio così, perché questo mi ha permesso di capire ancora di più la Tua importanza: fin da quando ero piccola infatti, sei sempre riuscita a trasmettermi il Tuo immenso amore anche a distanza, perfino oltreoceano, quando vivevo a Singapore e saresti stata disposta addirittura a prendere l’aereo che tanto ti terrorizzava, per venirmi ad assistere durante la mia operazione alle tonsille. Poi, piano piano, sono cresciuta e, nonostante nonno non ci fosse più, sei sempre riuscita benissimo da sola a svolgere il Tuo ruolo di dolce nonna, facendomi affezionare sempre di più a Te e insegnandomi quelli che ad oggi considero i valori più profondi e importanti della mia vita, come il rispetto per i genitori, la Fede, l’impegno, la determinazione e soprattutto l’Amore. Sì, perché l’amore incondizionato di una nonna e specialmente il Tuo, non si scorda mai, nemmeno di fronte alla sofferenza, nemmeno di fronte ad un letto di ospedale, nemmeno di fronte ad un cuore che smette di battere. Hai fatto di tutto per me, finché hai potuto: mi hai sempre coccolata, accarezzata, viziata con la Tua cucina e le Tue premure, amata e difesa davanti a tutto e tutti, a volte anche dai rimproveri di mamma e papà. Mi hai sostenuta sempre con tantissimi complimenti, anche quando magari non li meritavo, ma soprattutto hai pregato per me, in ogni istante della tua vita, per ogni lungo viaggio che dovevo affrontare, per ogni prova o esame che dovevo superare, e questo forse è il regalo più grande che Tu potessi farmi. Le tue preghiere infatti mi hanno sempre fatto sentire la tua presenza costante e mi sono servite più di ogni altra cosa al mondo, soprattutto negli ultimi anni e nei momenti più difficili che ho dovuto affrontare. Se un giorno mi chiedessero che donna vuoi diventare, io risponderei che vorrei essere come te: cocciuta e testarda, a volte anche troppo, ma allo stesso tempo determinata e sempre pronta ad accogliere chiunque nella tua casa e a fare qualsiasi cosa per i tuoi figli e i tuoi cari. Ora non vederti più su quella poltrona, a casa Tua, è difficile, così come non vederti seduta a tavola a gustare tutti i Tuoi cibi preferiti, di cui soprattutto in vecchiaia non Ti sei mai privata. Anche sentire la Tua voce rassicurante al telefono mi mancherà più di ogni altra cosa al mondo, ma grazie alla Fede che mi hai trasmesso e donato, voglio poter credere che d’ora in poi Tu sarai sempre con me, in ogni mio gesto, in ogni mio sorriso, in ogni mia preghiera, in ogni mio sguardo, in ogni mio pensiero e in tutto il resto della mia vita, perché come sei stata indispensabile in questi 23 anni, lo sarai per sempre: ora, ogni volta che guarderò il cielo, saprò che il mio nuovo angelo custode è Lì, e non mi ha lasciata sola. Nicoletta Quei parcheggiatori abusivi Sentite numerose e ripetute segnalazioni di cittadini che si ritrovano costretti a dover subire quotidianamente l’invadente “aggressività” di presunti parcheggiatori che operano soprattutto nel piazzale dell’ospedale cittadino, attraverso un'interrogazione intendo risollecitare l’amministrazione comunale per chiedere di trovare una soluzione definitiva per risolvere il problema. L’amministrazione deve trovare una soluzione per debellare definitivamente il fenomeno dei parcheggiatori abusivi davanti l’ospedale e sulla questione, 31 dialogo.indd 2 c’è bisogno di un intervento deciso e risolutivo. I cittadini e tutti gli utenti che, quotidianamente, hanno bisogno di raggiungere l’ospedale devono fare i conti con queste persone che chiedono, e in certi casi esigono, un compenso per permettere il parcheggio. E’ evidente come questi fatti contribuiscano ad accrescere una diffusa sensazione di insicurezza, soprattutto fra le donne e le persone anziane, che non può essere più tollerata. Pino Pariano, presidente Consiglio comunale città di Fabriano 25/02/15 11.25 32 L'Azione 28 FEBBRAIO 2015 E' in gioco la nostra storia Nove sigle dell'editoria chiedono un sostegno pubblico regolato e giusto U na campagna per salvaguardare il pluralismo dell’informazione e per una riforma urgente dell’intero settore dell’EDITORIA. La campagna Meno giornali = meno liberi è promossa da Alleanza delle Cooperative Italiane Comunicazione, Articolo 21, Mediacoop, Fisc, File, Federazione Nazionale Stampa Italiana, Sindacato Lavoratori Comunicazione CGIL, Associazione Nazionale stampa online, Unione Stampa Periodica Italiana. Il primo atto di questa campagna è questo manifesto appello che ti chiediamo di sottoscrivere affinché possa essere più forte la nostra voce verso Governo e Parlamento per: fare approvare misure urgenti, tese a salvaguardare le testate di cooperative e associazioni, tutte no profit, che sono a rischio di chiusura a causa dei tagli immotivati del contributo diretto all’editoria; richiedere l’avvio immediato di un Tavolo di confronto sull’indispensabile riforma dell’intero sistema dell’informazione (giornali, radio, tv, internet). Circa 200 testate di giornali, gestite da cooperative e associazioni, tutte no profit, rischiano oggi, se non interverranno il Governo e il Parlamento con misure urgenti e adeguate, la definitiva chiusura. Una chiusura che sarebbe di straordinaria gravità per un Paese democratico. Senza questi giornali l’informazione italiana sarebbe in mano a pochi grandi gruppi editoriali e in molte Regioni e Comuni rimarrebbe un unico soggetto, monopolista di fatto, dell’informazione locale e regionale; Senza questi giornali, impegnati da sempre a narrare e confrontare con voce indipendente esperienze, testimonianze, inchieste connesse a specifiche aree di aggregazione sociale e culturale e ad affrontare con coraggio tematiche di particolare rilevanza a livello nazionale, l’informazione italiana perderebbe una parte indispensabile delle proprie esperienze plurali. Le conseguenze sociali ed economiche di queste chiusure? Perdita di più di 200 voci libere dell’informazione, in tutta Italia; perdita di 3.000 posti di lavoro tra giornalisti e poligrafici, con una forte ricaduta negativa per l’indotto (tipografi, giornalai, distributori, trasportatori) e per le Senza voci, senza vita Meno giornali, meno liberi (#menogiornalimenoliberi). È partita nei giorni scorsi una poderosa campagna istituzionale a livello nazionale. Ad essa è associata una petizione da firmare online (www.menogiornalimenoliberi. it). Numerose altre attività sono state avviate da nove sigle dell’editoria, Fisc compresa. Meno giornali, meno liberi (#menogiornalimenoliberi). È partita nei giorni scorsi una poderosa campagna istituzionale a livello nazionale. Ad essa è associata una petizione da firmare online (www.menogiornalimenoliberi. it). Numerose altre attività sono state avviate da nove sigle dell’editoria, Fisc compresa (la Federazione cui fanno capo 190 settimanali cattolici). Tutta questa mobilitazione narra con estrema chiarezza il pericolo incombente: sono davvero numerosi i giornali a rischio chiusura, settimanali diocesani compresi. Da lunghissimo tempo mettiamo in guardia dai pericoli di una concentrazione dell’informazione che in Italia riguarda ogni mezzo. I grandi network avranno vita ancor più facile. È in gioco quella polifonia di voci che da oltre un secolo caratterizza l’informazione locale. Stanno per chiudere bottega decine e decine di pubblicazioni, nel silenzio più totale. Già diverse testate hanno abbassato la saracinesca. Poco alla volta periodici e quotidiani di lunga tradizione stanno dicendo basta, in una lenta e continua agonia che fa solo il gioco di chi occupa già tanto spazio con voce assai robusta. È il declino dell’importanza della cosiddetta provincia italiana, a vantaggio di un mondo dell’informazione tutto schiacciato sui grandi media, sugli slogan, su una comunicazione di superficie che non crea legami. È in pericolo un pezzo, neppure tanto piccolo, del nostro Paese. Non si tratta solamente di una perdita di ricchezza causata dal venir meno di migliaia di posti di lavoro. Qui si ragiona di un patrimonio di esperienze, di un fluire continuo di storie, di racconti, di testimonianze di un’Italia che, una volta divenuta afona, smetterebbe di esistere. È quella parte del Belpaese che spesso racconta il meglio di sé. Che ha ancora il sano desiderio di esserci, di dire la propria, di poter contare qualcosa, nonostante tutto. Torna, comunque sia, l’eterna questione di questi ultimi anni. Il sostegno all’editoria è un regalo di Stato? Accade così nel resto d’Europa? È vero che l’Ue domanda di chiudere i rubinetti del sostegno pubblico all’editoria? Ai proclami urlati, agli slogan che invadono la Rete, noi rispondiamo con il nostro lavoro sul territorio e con il ragionare pacato. Il solo mercato, ne siamo convintissimi, non può regolare un settore tanto delicato come quello dell’informazione. Sono troppi gli interessi in ballo. Troppo importante la posta in gioco. La democrazia si alimenta anche con il sostegno a una stampa, oggi quasi sempre ampliata grazie al web, che vigila su chi governa. Un’informazione in sintonia col Paese reale che tenta ogni giorno di svolgere ancora la funzione di cane da guardia per conto dei cittadini-lettori. Francesco Zanotti, presidente nazionale Fisc economie locali nel loro complesso; 300 milioni in meno di copie di giornali distribuite ogni anno in Italia; 500 mila pagine di informazione in meno ogni anno; milioni di articoli, post, blog... in meno, ogni anno. Inoltre, per lo Stato: aumento dei costi per gli ammortizzatori sociali per i lavoratori dipendenti; minori entrate fiscali. Si può dimostrare che, in caso di chiusura di tante testate, i costi per lo Stato sarebbero largamente superiori al valore delle somme necessarie per adeguare il Fondo per il contributo diretto all’Editoria al fabbisogno effettivo, individuabile per il 2015 in circa 90 milioni di euro. La Carta fondamentale dei Diritti dell’Unione Europea impegna ogni Paese a promuovere e garantire la libertà di espressione e di informazione: Lo Stato Italiano risulta oggi, però, agli ultimi posti in Europa per l’investimento pro capite a sostegno del pluralismo dell’informazione. L’investimento attuale è, infatti, pari ad una percentuale irrisoria del Bilancio dello Stato. Aderendo a questo appello, rivolto al Parlamento e al Governo, ogni cittadino: può dare il proprio contributo alla continuazione di queste esperienze cooperative e non profit. Testate libere da condizionamenti proprietari, gestite, senza fine di lucro e secondo criteri di trasparenza ed efficienza, da gruppi di giornalisti indipendenti, senza alcun apporto di capitale esterno in grado di condizionarne l’attività editoriale; può partecipare, tramite il blog www.menogiornalimenoliberi. it, alle proposte in discussione relative ad alcune linee fondamentali da suggerire al Governo e al Parlamento per la Riforma del settore. Basta soldi ai giornali, dice qualcuno. Sì, però… Però ci sono più di 200 giornali in Italia che fanno informazione come nessuna grande testata mai potrà fare. Però dovrai rinunciare al tuo quotidiano locale, al settimanale della tua comunità, alla rivista che la pensa come te. Però c'è un mondo di 3000 persone che rischia il posto di lavoro. E che risparmio è? In pochi anni il fondo pubblico per l'editoria è calato del 90%. Però questo Paese potrà fare a meno dell'informazione libera? Quella senza profitti, senza padroni, senza catene? Senza fondo per l'Editoria non profit l'informazione libera va a fondo: firma anche tu, adesso. www.menogiornalime noliberi.it 32 ultima.indd 2 25/02/15 11.21