La Fiesta travolgente
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La Fiesta travolgente
220-222 AR368 ford Fiesta SaldoDiQualita.qxp_-- 06/10/15 09:43 Pagina 220 In collaborazione con CENTRI MASTERS La Fiesta travolgente Quando si sente il bisogno di qualità e si è abituati ad ascoltare a livelli sonori elevati, il salto rispetto all’impianto di serie diventa impegnativo ma inevitabile! C ome si può passare da una vettura “tuningata” sia dal punto di vista estetico che nella meccanica e dotata di un impianto fragoroso ed appariscente ad un’auto nuova, da usare per andare al lavoro, dotata però di un banale sistema di serie? È questo il dilemma che ha attanagliato sin dall’inizio il protagonista di questa storia, un ragazzo oggi venticinquenne con nel sangue la passione per la musica. Come tanti suoi coetanei, è passato attraverso un impianto altamente spettacolare, realizzato da un installatore che l’ha dotato di sovrabbondante potenza e devastante dinamica. Un impianto con cui ha partecipato a raduni e trofei e con il quale ha trascorso diversi anni ma che, vista la necessità di una nuova auto per recarsi al lavoro, è stato necessariamente messo da parte. E così si crea il problema di cosa fare nella nuova macchina, una Ford Fiesta scelta tra le più grintose in casa Ford e già dotata di un sistema definito hi-fi che ruota intorno ad una sorgente integrata al centro della plancia ma che pilota un monitor separato e posto nella parte alta del cruscotto; sorgente che è dotata di una serie di interessanti funzioni, tra cui il Bluetooth con funzionalità di vivavoce e streaming con un ingresso USB, Proprio sopra la leva del cambio è presente il DRC, ovvero il controller impiegato per la selezione delle funzionalità principali del processore. Subito sotto la leva del cambio troviamo gli ingressi USB e Aux della sorgente. 220 uno Aux su jack e comandi raddoppiati sul volante, è a marchio Sony, un nome che spesso troviamo nelle proposte di sonorizzazione di serie delle vetture Ford, e appare di buon livello e sinceramente complessa da sostituire. Lo spazio che occupa al centro del cruscotto non sembra essere tale da permetterne la sostituzione con una sorgente esterna doppio DIN ed il monitor integrato è comunque da tenere attivo per le indicazioni di “servizio” dell’auto. Ecco per- ché, sin dall’inizio, l’idea di evolvere l’impianto di serie non è stata in dubbio ma è stata approfonditamente valutata la possibilità di mantenere operativo l’apparecchio Sony. E così è stato. L’ambizione del proprietario della vettura era quella di avere un impianto che suonasse forte, magari non così forte come il precedente, ma sicuramente con una qualità che, dopo le esperienze di ascolto in auto fatte in giro, ha considerato irrinunciabile. Ade- Il bagagliaio, elegante e spettacolare con la copertura “da esposizione”, diviene pratico e comunque efficace con una seconda copertura che permette di vivere quotidianamente l’auto senza danneggiare i componenti. AUDIOREVIEW n. 368 ottobre 2015 220-222 AR368 ford Fiesta SaldoDiQualita.qxp_-- 06/10/15 09:43 Pagina 221 guato il budget alle aspettative, si è passati ai fatti. Il progetto Impiegare la sorgente di serie della Fiesta in maniera opportuna per arrivare ad un sistema di pregio che suoni forte e bene comporta sicuramente l’impiego di un processore. Oggi il mercato offre un’ampia scelta di modelli per cui è possibile trovare quello più adatto alle proprie esigenze. Dunque, definito il livello di potenza richiesto e convenuto sull’utilizzo del processore, è stato ritenuto opportuno orientarsi su una soluzione a due vie più sub che permettesse non solo di ottenere un impianto ben integrato nelle strutture dell’auto, ma che offrisse la possibilità di sfruttare uno degli amplificatori più apprezzati dell’intera produzione Audison, quell’AV 5.1k protagonista di tante installazioni di successo. Una delle caratteristiche principali dell’AV 5.1k è quella di avere potenze differenziate per i vari canali in modo da poter pilotare opportunamente i diversi altoparlanti. A fronte di un canale mono in classe D dalla potenza dichiarata di 600 watt su 4 ohm, troviamo una coppia di canali in classe AB dedicati ai woofer da 140 watt RMS dichiarati su 4 ohm ed una ulteriore coppia di canali, sempre in classe AB ma con una polarizzazione in classe A più spinta, dedicati ai tweeter che vantano ben 75 watt RMS su 4 ohm. La scelta dell’AV 5.1k permette dunque di impiegare un solo amplificatore per sonorizzare adeguatamente l’intero sistema due vie più subwoofer. Ma il valore di questa scelta è esaltata dal poter affiancare al finale il processore Audison bit Ted D. Questo dispositivo è certa- Il cruscotto della Fiesta mostra la disposizione della sorgente di serie, a marchio Sony, al centro, caratterizzata dalla grande manopola funzionale. In alto un display a colori in cui vengono visualizzate anche alcune informazioni dell’auto. Sono presenti anche i comandi al volante. mente l’ideale per impiegare la sorgente di serie e per pilotare adeguatamente il sistema di altoparlanti a due vie più sub. Il processore, infatti, si prende cura del trattamento del segnale in ingresso, ne adegua il livello, ne combina le risposte e se necessario ne riequalizza l’andamento in maniera da poter poi essere impiegato per il trattamento successivo. I sei canali a disposizione del bit Ten D sono perfetti per pilotare direttamente ognuno degli altoparlanti (in realtà sono cinque) e ciò è avvenuto a bordo della Fiesta, collegando le uscite analogiche del processore agli ingressi del finale. Ciò che rappresenterebbe il “plus” dell’impiego dei due componenti Audison è la possibilità di trasferire i segnali dei singoli canali dal processore al finale per mezzo di un bus digitale (AC Link) che viaggia su un piccolo cavetto di tipo telefonico, preservando il segnale da disturbi che possono colpire le linee analogiche e sfruttando al massimo il convertitore D/A presente a bordo di quella scheda di ingresso del finale digitale che può sostituire quella attualmente impiegata, analogica. Un collegamento che rappresenterà il prossimo step evolutivo dell’impianto. Sia il finale che il processore sono stati inseriti in una struttura posizionata nel bagagliaio, una struttura che consente comunque, con una adeguata protezione, di sfruttare l’impianto ma di utilizzare normalmente la vettura per l’uso quoti- L’auto L Il tweeter è stato dunque installato in una posizione più favorevole, nel piccolo triangolino presente alla base del montante. È stato possibile, in questa posizione, angolarlo opportunamente. AUDIOREVIEW n. 368 ottobre 2015 a Ford Fiesta è una delle vetture del segmento “Compact” più vendute nel corso degli ultimi 40 anni. Ha esordito sul mercato europeo nel 1976 e da allora ha visto susseguirsi ben 6 serie, numerosi restyling intermedi, talvolta anche profondi. È un po’ il caso dell’auto oggetto del nostro articolo, che è una versione del 2013 ma subito precedente l’ultimo restyling che ha interessato non solo l’estetica del frontale, con la grande calandra ora al centro dell’attenzione, ma anche le dotazioni interne. Da qualche tempo le vetture Ford (dalla piccola KA alle ammiraglie) vengono offerte in Italia con sorgenti Sony e spesso troviamo apparecchi comuni per diversi modelli. Nella versione attuale, restyling della 6a serie la cui versione base è rappresentata da quella presentata su queste pagine, la soluzione di sonorizzazione iniziale (comunque non compresa nel prezzo base della vettura e presente a listino a 500,00 euro) viene denominata “Sound System” e comprende la Radio CD Mp3, con USB e Aux-IN, i comandi al volante ed un sistema di 6 altoparlanti (due vie anteriore e larga banda posteriore). Opzionali, sono presenti in catalogo le versioni più evolute con Bluetooth e funzionalità SYNC, un sistema di riconoscimento vocale e sintetizzatore in grado di leggere SMS, anche in questo caso con 6 altoparlanti (a 750,00 euro), una sorgente con monitor 5” e navigatore (a 1.000,00 euro) ed una più evoluta Sony con monitor 5” e 8 altoparlanti (a 1.500,00 euro). R. Patriarca 221 220-222 AR368 ford Fiesta SaldoDiQualita.qxp_-- 06/10/15 09:43 Pagina 222 diano. Mentre il processore è discretamente installato sotto le coperture, l’amplificatore ed il subwoofer sono a vista. Quest’ultimo, un Audison Voce AV 12, è dotato, inferiormente al pannello di sostegno, di un volume (ricavato nella zona della ruota di scorta) di una quarantina di litri circa che lo fanno operare secondo i parametri consigliati dalla casa. Anche gli altoparlanti scelti per il sistema anteriore sono tratti dal catalogo Audison Voce. In portiera, in predisposizione, sono stati inseriti degli AV 6.5. Il buon posizionamento della predisposizione, in avanti nel pannello portiera, ha suggerito l’impiego della struttura esistente che però è stata opportunamente rinforzata nella zona dell’altoparlante. Inoltre un discreto trattamento acustico ha visto protagoniste la lamiera ed il pannello della portiera stessa. La predisposizione del tweeter, in posizione non favorevole nella maniglietta di apertura della portiera, ha suggerito una diversa collocazione. È stata sfruttata la piccola “finestra” posta alla base del montante per ospitare il (neanche troppo) piccolo componente della linea Voce, l’AV 1.1, installato con una staffetta ed opportunamente angolato. Lo specialista A udio Tuning ha stupito il suo pubblico sin dal suo esordio, scegliendo come logo per la sua attività una riproduzione stilizzata dell’“Urlo” di Munch che ha reso subito ben identificabili le sue realizzazioni tra gli installatori del Triveneto. È il 2004 e sin dalle primissime installazioni firmate nel nuovo centro Marco Lorenzetto esibisce uno stile inconfondibile nel dotare i propri impianti di un’estetica aggressiva e molto impegnativa, senza tralasciare quelli che sono gli aspetti più “tecnici” e “sonori” del mondo del car hi-fi. Nel 2013 Marco sposta la sua sede negli attuali locali di Comisano Vicentino (VI), dove può contare su una zona esposizione e vendita e un’area dedicata alle lavorazioni decisamente estesa dove è possibile operare contemporaneamente su progetti anche impegnativi, come solo le più esclusive realizzazioni tuning ad alta efficienza possono essere. Sebbene Marco sia noto nell’ambiente per questo tipo di lavori, spettacolari ed esteticamente molto curati, la sua preparazione è tale da poter affrontare, oggi sempre più spesso, sistemi dedicati alla qualità sonora ed evoluzioni dell’impianto di serie, che iniziano a rappresentare un volume percentualmente importante delle sue opere. R. Patriarca Audio Tuning S.n.c Via della Tecnica 26 - 36043 Comisano Vicentino (VI) Tel. 0444 611888 - [email protected] Grinta ed entusiasmo all’ascolto È solo al momento dell’accensione dell’impianto che si comprende cosa il proprietario dell’auto ha in realtà chiesto all’installatore. Un suono pulito ma potente, in grado di riprodurre sia generi più moderni che del rock e del pop ai massimi livelli qualitativi. Ed il sistema certo non si tira indietro. Grazie ad una installazione attenta, il volume può andare su senza che si inneschino vibrazioni o risonanze delle strutture, con estrema soddisfazione dell’ascoltatore che si ritrova ad apprezzare la tanta energia messa a disposizione dal finale ed op- portunamente riconfermata dal sistema di altoparlanti. L’attenta taratura del DSP ha poi permesso di sfruttare al massimo i componenti e dunque si è ottenuto un suono di ottimo livello qualitativo, chiaro e pulito (che non ti aspetti da un segnale tratto dall’uscita hi-level di una sorgente di serie), in grado di stupire gli ascoltatori e di offrire una precisione notevole che si riscontra nella riproduzione di chitarre e voci. Per non parlare poi del basso, riprodotto da una combinazione azzeccatissima tra sub e woofer, che insieme permettono al fronte sonoro di stagliarsi preciso e ben a fuoco, anteriormente, sul cruscotto anche alle frequenze più basse. Un impianto di grande precisione, di straordinaria grinta e di ottimo impatto, con un suono preciso e pulito che rappresenta sicuramente l’evoluzione di qualità (a cui non manca co- munque la pressione sonora) di un sistema tipico del mondo dell’alta efficienza. Conclusioni La Fiesta messa a punto da Audio Tuning, pur mantenendo lo spirito di una evoluzione dell’impianto di serie, ha in qualche modo mirato ben più in alto di una semplice evoluzione. Certo, per la qualità dei componenti non si può considerare un semplice “replacement” dell’impianto di serie ma un vero e proprio salto di qualità. Nonostante la sorgente di serie, l’impianto riesce a garantire livelli qualitativi di un certo rilievo che in fondo non sorprendono conoscendo l’installatore e le potenzialità dei componenti impiegati. Rocco Patriarca Tempi e costi E La portiera della Ford Fiesta mostra la predisposizione del woofer in buona posizione in basso nella zona anteriore del pannello e quella del tweeter in posizione meno favorevole nella cornice della maniglietta. 222 voluzione dell’impianto di serie, con processore separato e un unico finale multicanale: l’impianto così descritto necessita di un tempo di fermo auto di due giorni pieni per essere realizzato. La spesa complessiva comprende il costo dei componenti (altoparlanti, processore, amplificatore) che secondo il listino attuale è di poco inferiore a 2.000,00 euro, ed una spesa di circa 600,00 euro che comprende la manodopera, i cavi e gli accessori d’installazione, un leggero trattamento acustico delle portiere, una prima taratura. R. Patriarca AUDIOREVIEW n. 368 ottobre 2015