La Fiesta travolgente

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La Fiesta travolgente
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In collaborazione con
CENTRI MASTERS
La Fiesta travolgente
Quando si sente il bisogno di qualità e si è abituati ad ascoltare a livelli sonori
elevati, il salto rispetto all’impianto di serie diventa impegnativo
ma inevitabile!
C
ome si può passare da una vettura
“tuningata” sia dal punto di vista
estetico che nella meccanica e
dotata di un impianto fragoroso ed appariscente ad un’auto nuova, da usare
per andare al lavoro, dotata però di un
banale sistema di serie? È questo il dilemma che ha attanagliato sin dall’inizio
il protagonista di questa storia, un ragazzo oggi venticinquenne con nel sangue la passione per la musica. Come
tanti suoi coetanei, è passato attraverso
un impianto altamente spettacolare,
realizzato da un installatore che l’ha dotato di sovrabbondante potenza e devastante dinamica. Un impianto con cui ha
partecipato a raduni e trofei e con il quale ha trascorso diversi anni ma che, vista
la necessità di una nuova auto per recarsi al lavoro, è stato necessariamente
messo da parte.
E così si crea il problema di cosa fare nella nuova macchina, una Ford Fiesta scelta tra le più grintose in casa Ford e già
dotata di un sistema definito hi-fi che
ruota intorno ad una sorgente integrata
al centro della plancia ma che pilota un
monitor separato e posto nella parte alta del cruscotto; sorgente che è dotata
di una serie di interessanti funzioni, tra
cui il Bluetooth con funzionalità di vivavoce e streaming con un ingresso USB,
Proprio sopra la leva del cambio è
presente il DRC, ovvero il controller
impiegato per la selezione delle
funzionalità principali del processore.
Subito sotto la leva del cambio troviamo gli
ingressi USB e Aux della sorgente.
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uno Aux su jack e comandi raddoppiati
sul volante, è a marchio Sony, un nome
che spesso troviamo nelle proposte di
sonorizzazione di serie delle vetture
Ford, e appare di buon livello e sinceramente complessa da sostituire. Lo spazio che occupa al centro del cruscotto
non sembra essere tale da permetterne
la sostituzione con una sorgente esterna
doppio DIN ed il monitor integrato è comunque da tenere attivo per le indicazioni di “servizio” dell’auto. Ecco per-
ché, sin dall’inizio, l’idea di evolvere l’impianto di serie non è stata in dubbio ma
è stata approfonditamente valutata la
possibilità di mantenere operativo l’apparecchio Sony.
E così è stato. L’ambizione del proprietario della vettura era quella di avere un
impianto che suonasse forte, magari
non così forte come il precedente, ma sicuramente con una qualità che, dopo le
esperienze di ascolto in auto fatte in giro, ha considerato irrinunciabile. Ade-
Il bagagliaio, elegante e spettacolare con la copertura “da esposizione”, diviene pratico e
comunque efficace con una seconda copertura che permette di vivere quotidianamente
l’auto senza danneggiare i componenti.
AUDIOREVIEW n. 368 ottobre 2015
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guato il budget alle aspettative, si è passati ai fatti.
Il progetto
Impiegare la sorgente di serie della Fiesta in maniera opportuna per arrivare ad
un sistema di pregio che suoni forte e
bene comporta sicuramente l’impiego
di un processore. Oggi il mercato offre
un’ampia scelta di modelli per cui è possibile trovare quello più adatto alle proprie esigenze. Dunque, definito il livello
di potenza richiesto e convenuto sull’utilizzo del processore, è stato ritenuto opportuno orientarsi su una soluzione a
due vie più sub che permettesse non solo di ottenere un impianto ben integrato
nelle strutture dell’auto, ma che offrisse
la possibilità di sfruttare uno degli amplificatori più apprezzati dell’intera produzione Audison, quell’AV 5.1k protagonista di tante installazioni di successo. Una
delle caratteristiche principali dell’AV
5.1k è quella di avere potenze differenziate per i vari canali in modo da poter
pilotare opportunamente i diversi altoparlanti. A fronte di un canale mono in
classe D dalla potenza dichiarata di 600
watt su 4 ohm, troviamo una coppia di
canali in classe AB dedicati ai woofer da
140 watt RMS dichiarati su 4 ohm ed una
ulteriore coppia di canali, sempre in
classe AB ma con una polarizzazione in
classe A più spinta, dedicati ai tweeter
che vantano ben 75 watt RMS su 4 ohm.
La scelta dell’AV 5.1k permette dunque
di impiegare un solo amplificatore per
sonorizzare adeguatamente l’intero sistema due vie più subwoofer. Ma il valore di questa scelta è esaltata dal poter
affiancare al finale il processore Audison
bit Ted D. Questo dispositivo è certa-
Il cruscotto della Fiesta mostra la disposizione della sorgente di serie, a marchio Sony, al centro,
caratterizzata dalla grande manopola funzionale. In alto un display a colori in cui vengono
visualizzate anche alcune informazioni dell’auto. Sono presenti anche i comandi al volante.
mente l’ideale per impiegare la sorgente di serie e per pilotare adeguatamente
il sistema di altoparlanti a due vie più
sub. Il processore, infatti, si prende cura
del trattamento del segnale in ingresso,
ne adegua il livello, ne combina le risposte e se necessario ne riequalizza l’andamento in maniera da poter poi essere
impiegato per il trattamento successivo.
I sei canali a disposizione del bit Ten D
sono perfetti per pilotare direttamente
ognuno degli altoparlanti (in realtà sono
cinque) e ciò è avvenuto a bordo della
Fiesta, collegando le uscite analogiche
del processore agli ingressi del finale.
Ciò che rappresenterebbe il “plus” dell’impiego dei due componenti Audison
è la possibilità di trasferire i segnali dei
singoli canali dal processore al finale per
mezzo di un bus digitale (AC Link) che
viaggia su un piccolo cavetto di tipo telefonico, preservando il segnale da disturbi che possono colpire le linee analogiche e sfruttando al massimo il convertitore D/A presente a bordo di quella
scheda di ingresso del finale digitale che
può sostituire quella attualmente impiegata, analogica. Un collegamento che
rappresenterà il prossimo step evolutivo
dell’impianto.
Sia il finale che il processore sono stati
inseriti in una struttura posizionata nel
bagagliaio, una struttura che consente
comunque, con una adeguata protezione, di sfruttare l’impianto ma di utilizzare
normalmente la vettura per l’uso quoti-
L’auto
L
Il tweeter è stato dunque installato in una
posizione più favorevole, nel piccolo
triangolino presente alla base del
montante. È stato possibile, in questa
posizione, angolarlo opportunamente.
AUDIOREVIEW n. 368 ottobre 2015
a Ford Fiesta è una delle vetture del segmento “Compact” più vendute
nel corso degli ultimi 40 anni. Ha esordito sul mercato europeo nel
1976 e da allora ha visto susseguirsi ben 6 serie, numerosi restyling intermedi, talvolta anche profondi. È un po’ il caso dell’auto oggetto del nostro articolo, che è una versione del 2013 ma subito precedente l’ultimo restyling
che ha interessato non solo l’estetica del frontale, con la grande calandra
ora al centro dell’attenzione, ma anche le dotazioni interne. Da qualche tempo le vetture Ford (dalla piccola KA alle ammiraglie) vengono offerte in Italia
con sorgenti Sony e spesso troviamo apparecchi comuni per diversi modelli.
Nella versione attuale, restyling della 6a serie la cui versione base è rappresentata da quella presentata su queste pagine, la soluzione di sonorizzazione iniziale (comunque non compresa nel prezzo base della vettura e presente a listino a 500,00 euro) viene denominata “Sound System” e comprende
la Radio CD Mp3, con USB e Aux-IN, i comandi al volante ed un sistema di 6
altoparlanti (due vie anteriore e larga banda posteriore). Opzionali, sono
presenti in catalogo le versioni più evolute con Bluetooth e funzionalità
SYNC, un sistema di riconoscimento vocale e sintetizzatore in grado di leggere SMS, anche in questo caso con 6 altoparlanti (a 750,00 euro), una sorgente con monitor 5” e navigatore (a 1.000,00 euro) ed una più evoluta
Sony con monitor 5” e 8 altoparlanti (a 1.500,00 euro).
R. Patriarca
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diano. Mentre il processore è discretamente installato sotto le coperture,
l’amplificatore ed il subwoofer sono a vista. Quest’ultimo, un Audison Voce AV
12, è dotato, inferiormente al pannello
di sostegno, di un volume (ricavato nella
zona della ruota di scorta) di una quarantina di litri circa che lo fanno operare secondo i parametri consigliati dalla casa.
Anche gli altoparlanti scelti per il sistema anteriore sono tratti dal catalogo Audison Voce. In portiera, in predisposizione, sono stati inseriti degli AV 6.5. Il
buon posizionamento della predisposizione, in avanti nel pannello portiera, ha
suggerito l’impiego della struttura esistente che però è stata opportunamente
rinforzata nella zona dell’altoparlante.
Inoltre un discreto trattamento acustico
ha visto protagoniste la lamiera ed il
pannello della portiera stessa. La predisposizione del tweeter, in posizione non
favorevole nella maniglietta di apertura
della portiera, ha suggerito una diversa
collocazione. È stata sfruttata la piccola
“finestra” posta alla base del montante
per ospitare il (neanche troppo) piccolo
componente della linea Voce, l’AV 1.1,
installato con una staffetta ed opportunamente angolato.
Lo specialista
A
udio Tuning ha stupito il suo
pubblico sin dal suo esordio, scegliendo come logo per la
sua attività una riproduzione stilizzata dell’“Urlo” di Munch che ha
reso subito ben identificabili le
sue realizzazioni tra gli installatori
del Triveneto. È il 2004 e sin dalle
primissime installazioni firmate nel
nuovo centro Marco Lorenzetto
esibisce uno stile inconfondibile nel dotare i propri impianti di un’estetica
aggressiva e molto impegnativa, senza tralasciare quelli che sono gli aspetti
più “tecnici” e “sonori” del mondo del car hi-fi. Nel 2013 Marco sposta la
sua sede negli attuali locali di Comisano Vicentino (VI), dove può contare su
una zona esposizione e vendita e un’area dedicata alle lavorazioni decisamente estesa dove è possibile operare contemporaneamente su progetti
anche impegnativi, come solo le più esclusive realizzazioni tuning ad alta efficienza possono essere. Sebbene Marco sia noto nell’ambiente per questo
tipo di lavori, spettacolari ed esteticamente molto curati, la sua preparazione è tale da poter affrontare, oggi sempre più spesso, sistemi dedicati alla
qualità sonora ed evoluzioni dell’impianto di serie, che iniziano a rappresentare un volume percentualmente importante delle sue opere.
R. Patriarca
Audio Tuning S.n.c
Via della Tecnica 26 - 36043 Comisano Vicentino (VI)
Tel. 0444 611888 - [email protected]
Grinta ed entusiasmo
all’ascolto
È solo al momento dell’accensione dell’impianto che si comprende cosa il proprietario dell’auto ha in realtà chiesto
all’installatore. Un suono pulito ma potente, in grado di riprodurre sia generi
più moderni che del rock e del pop ai
massimi livelli qualitativi. Ed il sistema
certo non si tira indietro. Grazie ad una
installazione attenta, il volume può andare su senza che si inneschino vibrazioni o risonanze delle strutture, con estrema soddisfazione dell’ascoltatore che si
ritrova ad apprezzare la tanta energia
messa a disposizione dal finale ed op-
portunamente riconfermata dal sistema
di altoparlanti. L’attenta taratura del
DSP ha poi permesso di sfruttare al massimo i componenti e dunque si è ottenuto un suono di ottimo livello qualitativo,
chiaro e pulito (che non ti aspetti da un
segnale tratto dall’uscita hi-level di una
sorgente di serie), in grado di stupire gli
ascoltatori e di offrire una precisione notevole che si riscontra nella riproduzione
di chitarre e voci. Per non parlare poi del
basso, riprodotto da una combinazione
azzeccatissima tra sub e woofer, che insieme permettono al fronte sonoro di
stagliarsi preciso e ben a fuoco, anteriormente, sul cruscotto anche alle frequenze più basse. Un impianto di grande precisione, di straordinaria grinta e di ottimo impatto, con un suono preciso e pulito che rappresenta sicuramente l’evoluzione di qualità (a cui non manca co-
munque la pressione sonora) di un sistema tipico del mondo dell’alta efficienza.
Conclusioni
La Fiesta messa a punto da Audio Tuning, pur mantenendo lo spirito di una
evoluzione dell’impianto di serie, ha in
qualche modo mirato ben più in alto di
una semplice evoluzione. Certo, per la
qualità dei componenti non si può considerare un semplice “replacement”
dell’impianto di serie ma un vero e proprio salto di qualità. Nonostante la sorgente di serie, l’impianto riesce a garantire livelli qualitativi di un certo rilievo
che in fondo non sorprendono conoscendo l’installatore e le potenzialità dei
componenti impiegati.
Rocco Patriarca
Tempi e costi
E
La portiera della Ford Fiesta mostra la
predisposizione del woofer in buona
posizione in basso nella zona anteriore del
pannello e quella del tweeter in posizione
meno favorevole nella cornice della
maniglietta.
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voluzione dell’impianto di serie, con processore separato e un unico
finale multicanale: l’impianto così descritto necessita di un tempo di
fermo auto di due giorni pieni per essere realizzato. La spesa complessiva comprende il costo dei componenti (altoparlanti, processore, amplificatore) che secondo il listino attuale è di poco inferiore a 2.000,00 euro,
ed una spesa di circa 600,00 euro che comprende la manodopera, i cavi
e gli accessori d’installazione, un leggero trattamento acustico delle portiere, una prima taratura.
R. Patriarca
AUDIOREVIEW n. 368 ottobre 2015