Vigilànza Rai, al Presidente ptlft6con,,.~~.~!~....~~....J..~.ì

Transcript

Vigilànza Rai, al Presidente ptlft6con,,.~~.~!~....~~....J..~.ì
CAMERA DEI DEPUTATI- SENATO DELLA REPUBBLICA
COMMISSIONE VIGILANZA lAl
AIIIVArD
Il
Interrogazione a risposta scritta
AI Presidente della Commissione Vigilànza Rai, al
Amministrazione della RAI
Presidente
10 SE! 2013
ptlft6con,,.~~.~!~.... ~~ ....J..~.ì ...
Premesso che:
• la puntata della trasmissione di Raiuno "Linea Blu" andata in onda il 31 adosto 2013
dedi~va un ampio spazio alla città di Sciacca e alle sue risorse naturali e tUrist~he (mare,
ceramica, terme, etc.);
,
• si apprende dalla testata giornalistica online "Corriere di Sciacca" <.b:llI2Jl
www,corrieredjsciacca,jtlDefaylt.asD?jd=21977 - Tribunale di Sciacca aut. n, 212009
R.O.C. N. 16985) che la puntata in questione sarebbe stata registrata un mese prima della
messa in onda, e che l'Ingegnere Mario Di Giovanna, appartenente al comitato ·Stoppa La
Piattafonna", avrebbe registrato per il suddetto programma un'intervista relativa alle ipotesi
di sfruttamento petrolifero del mare saccense;
• l'ing8flJleMOi Giovanna. che porta avanti ormai da anrn una dura battagli8-COftt'o le
trivellazioni nel Canale di Sicilia, durante l'intervista a "Linea Blu" avrebbe espresso la
propria legittima opinione sull'insensatezza dello sfruttamento in chiave industriale del mare
di Sciacca. Nell'articolo apparso sul "Corriere di Sciacca", Di Giovanna stesso sintetizza la
posizione espressa alle telecamere Rai: «L'idea che si possa dividere in zone, più o meno
sensibili ai fini della trivellazione, di fatto ammette che è possibile trivellare in sicurezza, ma
è assolutamente priva di ogni fondamento logico. La zonizzazione del nostro mare a fini
petroliferi equivale a sostenere che U petrolio, una volta sversato a causa di un incidente,
rimane confinato all'interno di invisibili confini che delimitano tali zone»;
• l'intervista succitata non è mai andata in onda. essendo stata sostituita da un'altra
intervista a un geologo, Carlo Cassaniti, il quale, in senso diametralmente opposto a
quanto espresso dal Di Giovanna, ha dichiarato che «negli ultimi anni il ruolo del geologo,
diciamo, va piÙ verso l'analisi del rischio che lo sfruttamento [...] se è vero che, per esempio
la nostra categoria ha già scelto quelle che sono le fanne rinnovabili e quindi di fatto va
verso un'altra direzione, è anche vero che in questo mpmento il meroato è quello degli
idrocarburi, sia liquidi che gassosi, e quindi è anche, come dire, strategico da parte nostra
come categoria e come comunità scientifica mettetei a disposizione delle compagnie
petrolifere. /I tutto owiamente, come dicevo prima, va strutturato in una nonnativa che
sia seria e chiara, e quindi avere qui a mare le stesse regole che abbiamo a terra e poi
soprattutto farle rispettare»;
• l'ingegnere Di Giovanna - sempre sul "Corriere di Sciacca" - ha dichiarato il proprio
comprensibile dispiacere per la mancata messa in onda dell'intervista «per tutte le persone
che, come me, si sono illuse che le ragioni del tetritorio potessero trovare spazio su ~ 1»:
• la gestione che la concessionaria del servizio pubblico ha fatto dell'intervista all'ingegner
Di Giovanna, voce rappresentativa del Comitato "Stoppa la piattafonna", sembra potersi
qualificare come vera e propria censura, dai momento che le opinioni da lui espresse - e
registrate - non sono state rappresentate nel corso del programma, al contrario di quelle
opposte in difesa delle trivellazioni e delle compagnie petrolifere;
Considerando che:
• l'art. 3 del D.Lgs. 31 luglio 2005, n. 177. recante il Testo unico dei servizi di media
audiovisivi e radiofonici, definisce «la lealtà e l'imparzialità dell'informazione» un principio
fondamentale del sistema dei servizi di media, cosi come «la salvaguardia ['"] del
patrimonio culturale, artistico e ambientale, a livello nazionale e locale»;
• l'art. 2, comma 3, lett. a), del Contratto di Servizio 2010-2012 stipulato tra la Rai e il
Ministero dello Sviluppo economico, attualmente in vigore, impegna la Rai a rispettare «j
principi di obiettività, completezza, imparzialità, lealtà dell'informazione»;
• la lettera r) del medesimo articolo impone alla Rai di «garantire la comunicazione sociale
attraverso trasmissioni dedicate all'ambiente, alla salute, alla qualità della vita, [ ... ]
assegnando spazi adeguati alle associazioni rappresentative del settore», quale dovrebbe
lato sensu considerarsi il comitato" Stoppa la Piattafonna";
• lo scopo dei programmi e delle rubriche di promozione culturale come "Linea Blu", ai
sensi dell'art. 9, comma 2, lett. f) del citato Contratto di Servizio, è anche «far partecipare
la società italiana alla tutela del patrimonio artistico e ambientale del Paese», cosa che
costituisce il fine precipuo delle attività di sensibilizzazione e mobilitazione del comitato
"Stoppa la Piattafonna", che infatti era stato correttamente interpellato durante le
registrazioni;
Con la presente si chiede:
• per quali ragioni l'intervista all'ingegnere Di Giovanna è stata prima registrata e
successivamente censurata;
• perché al posto della suddetta intervista sono andate in onda dichiarazioni del geologo
Cassaniti concernenti lo stesso argomento affrontato dal Di Giovanna, ma di contenuto
diametralmente opposto;
• per quali ragioni non sono state trasmesse entrambe le interviste e si è invece preferito
obliterare del tutto il punto di vista del comitato "Stoppa la Piattafonna" in merito alle
trivellazioni nel mare di Sciacca;
• quali interventi intendono porre in essere gli interrogati per consentire l'acquisizione di
spazi e dibattiti aperti anche ai comitati che ritengono di individuare nell'estrazione di
petrolio una pericolosità per l'ambiente e la salute, al fine di garantire il pluralismo, la lealtà
e l'imparzialità dell'informazione sul tema;
• se la censura in oggetto costituisce parte di una più ampia politica - apparentemente
perseguita dalla Rai anche in altre occasioni, come durante il programma "Petrolio" andato
in onda nel mese di agosto su Raiuno - volta a sostenere le estrazioni petrolifere sul
territorio italiano e creare consenso attomo a tali attività;
• se tale politica comunicativa favorevole alle trivellazioni costituisca una sorta di occulta
contropartita nell'ambito di accordi commerciali e pubblicitari tra la Rai e le compagnie
petrolifere quali, ad esempio. l'Eni.
MIRELLA LlUZZI- Movimento 5 Stelle