AVVENTO e NATALE - Gruppo scout Roma 65 FSE

Transcript

AVVENTO e NATALE - Gruppo scout Roma 65 FSE
E adesso.........??
assieme a Francesco
cerchiamo Gesù
SC O U T D ’ E U R O P A
SOTTO L’ALBERO
DEL DHÂk
RUPE NAZIONALE 2011
9-10 APRILE
ASSISI
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3
2010
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Supplemento di SCOUT D’EUROPA n. 14 – Ottobre 2010 - Rivista mensile
Sped. In A.P. art. 2 comma 20/c legge 662/96 - filiale di Padova ISSN 1127-0667
Attenzione!
· SOTTO L’ALBERO DEL DHAK serve a far circolare in tutta la Giungla Italiana le idee e le attività più belle realizzate da tutti i Vecchi Lupi italiani.
· SOTTO L’ALBERO DEL DHAK nasce dalla collaborazione di tutti (… la forza del
Branco in ciascun Lupo stà …)
· Inviate tutto il materiale che pensate possa interessare gli altri Branchi, e cioè:
 giochi (piccoli, grandi, giungla, F.F., sport, …)
 attività tecniche
 programmi (annuali, delle VdB, cacce particolari, ..)
 disegni e cartelloni realizzati per il vostro Branco e utili a tutti
 abilità manuale (lavoretti, realizzazioni fatte nella vostra tana, …)
 racconti
1)
con la tecnica delle vetrate: si può realizzare con il vetro, ma anche con i fogli di acetato trasparente o con la carta velina (Vedi SadDhâk n. 2.2010). 2)
realizzando su un cartellone la scena colorata e facendo poi preparare ad ogni lupetto il disegno di un personaggio da attaccare.. TUTTI I LUPETTI D’ITALIA VI SARANNO INFINITAMENTE GRATI!
Inviate tutto il materiale a:
Vincenzo Daniso - [email protected]
Foglio di Collegamento per i Vecchi Lupi
Supplemento al n. 14 di Scout d’Europa – Ottobre 2010
Rivista mensile della
ASSOCIAZIONE ITALIANA
GUIDE E SCOUTS D’EUROPA CATTOLICI
Direttore Responsabile: Giuseppe Losurdo
Direzione, Redazione, Amministrazione Via Anicia, 10 - 00153 Roma
Redazione a cura di:
Vincenzo Daniso, Fabrizio Cuozzo, Stefano Morato,
Luca Cagnato, Pierlorenzo Maletta
inoltre hanno collaborato per la stesura di questo numero:
Don Angelo Balcon, Andrea Di Cristina, Andrea Macco,
Giacomo Cuttin, Alessandro Carlini, Luciano Furlanetto,
Pierpaolo Duca
Autorizzazione del Tribunale di Roma n. 17404 del 29/9/78
ISSN 1127-0667
Sped. in a.p. art.2 comma 20/c legge 662/96
filiale di Padova - Stampa T. Zaramella real. grafica s.n.c.
3)
disegnando su un foglio di compensato il disegno della natività, con l’accortezza che sia scomponibile in più parti. Con la tecnica del traforo fare ritagliare ai lupetti tutti i pezzettini che lo compongono. Ogni singola parte verrà dipinta di un solo colore (utilizzare colori vivaci). Ricomporre il tutto come fosse un puzzle. 4)
Ritagliando dal polistirolo le sagome dei personaggi e attaccandole alla finestra della Tana. Se le finestre danno su un cortile o su una strada e sono visibili dalle persone che vi passano si può anche realizzare un breve messaggio di auguri di Natale da parte del Branco. Vincenzo Daniso ‐ Treviso 3°  Colla vinilica
 1 elastico o un filo di lana o di cotone
PROCEDIMENTO
1. Per prima cosa si crea il viso del
pupazzo. Colorare con la tempera
rosa (o del colore della pelle che
si vuole dare al pupazzo) circa 1/3
dell’altezza del rotolo.
2. Per fare il vestito: prendere un pezzo
di stoffa e avvolgerlo attorno al rotolo, assicurandosi che copra tutto il
“corpo“ del pupazzo, e fissarla con un po’ di colla vinilica.
3. Per realizzare le braccia si prende il cartoncino, disegnarci le sagome delle
2 braccia, tagliarle e colorarle. Per la creazione delle maniche: avvolgere le
braccia con la stoffa, lasciando scoperte le mani, tagliare la stoffa, incollarla
alle braccia e poi incollare in tutto al corpo (non esagerate con la colla!!).
4. Per i piedi si prende il cartoncino, si disegna la sagoma dei due piedi
ricordandosi di lasciare una linguetta di cartone che servirà per attaccarli
al corpo. Colorarli e, quindi, applicare la colla alla linguetta e attaccarli al
corpo dall’interno del rotolo.
5. Con un altro pezzo di stoffa si creerà il turbante: basta adagiare la stoffa
sulla testa del pupazzo e fissarlo con un elastico o un filo di lana o cotone.
In alternativa al turbante si possono creare i capelli utilizzando i fili di lana.
6. Per i dettagli del viso: con un pennarello nero si creano gli occhi. Con del
cotone si può creare la barba, ma si possono creare una serie infinita di
oggetti: con del filo di ferro si faranno degli occhiali, una pallina di carta
sarà un naso … Qui l’unica cosa che conta è la fantasia!
7. Incollare lo stuzzicadente da spiedo come se fosse un bastone. Ovviamente
il pupazzo può impugnare qualsiasi cosa possa essere sostenuto da delle
braccia di cartone!!
Buon Lavoro!!
Pierpaolo Duca - TV 7°
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Verso Natale…
C
ari Vecchi Lupi, prima di cominciare a leggere questa paginetta prendete
un foglio bianco, di queste dimensioni e disegnate una cornice sui quattro
lati del foglio. Ora vedrete come tutta la pagina sia circondata di quadratini,
cerchi o triangoli, oppure di altre forme geometriche che l’abbelliscono.
Ora prendete due colori: il verde e il viola. Cominciate a colorare la cornice
partendo dall’angolo in alto con il colore viola e procedete: primo quadrato
viola, il secondo lo lasciate bianco, il terzo verde il quarto bianco, il quinto
viola, il sesto ancora bianco, poi uno rosso, uno ancora bianco e poi uno
verde e poi ricominciate con il viola, nello stesso ordine fino ad esaurimento…
nervoso….!!!!
Eh sì, è così: noi ci stufiamo presto di tutto, odiamo le cose ripetitive, sono
per noi noiose: abbiamo sempre bisogno di cose inedite e nuove! Abbiamo
bisogno di esperienze colorate con colori capaci di attirare la nostra attenzione
con facilità e catture il nostro sguardo con immediatezza…
Ma è proprio tutto vero?
In realtà quando da rover o da Capi “facciamo strada” ed abbiamo modo di
restare un po’ sereni, riflettendo sulla nostra vita, sulle ragioni del nostro servizio
in Branco, oppure insieme ad altra facciamo una bella esperienza di meditare
la Parola di Dio, ci accorgiamo che l’inedito, il nuovo, il brillante che attira il
nostro sguardo lo abbiamo già.… Questa novità ha un nome, ha una fisionomia,
ha un carattere, ha delle amicizie che in lui hanno trovato quanto cercavano,
ha una forza interiore incredibile e capace di trascinare con il suo esempio, ha
parole che infondono fiducia, speranza e consolazione, portano nei cuori buoni
insegnamenti e scuotono la coscienza quando è intorbidita da cattive abitudini
o non vede le cose e le situazioni nella loro verità. Addirittura questa novità, ha
un volto in cui possiamo trovare i tratti più belli dei nostri volti, quelli dei nostri
Lupetti, ma anche dei nostri amici, i nostri familiari o quelli dei minatori salvati
in Cile, o il viso triste di mamme sconsolate, di sguardi incattiviti di persone
tradite nei loro affetti più cari, o di bambini moribondi o ancora di carcerati che
soffrono nella loro situazione.… Quante cose su quel volto.…
Ah! Mentre stiamo pensando a quel volto, diamo un’occhiata alla nostra cornice
3
colorata: in realtà gli abbinamenti dei colori non sono poi così sgargianti! Però
se li abbiamo colorati nella giusta sequenza, essi ci hanno insegnato a contare….
il tempo, il nostro tempo, il tempo di una giornata, il tempo di una settimana,
il tempo di un intero anno, il tempo di tutta la vita. Un tempo fatto non solo
di esperienze entusiasmanti straordinarie, ma anche di tante altre esperienze
semplici tutte uguali, che si ripetono ogni giorno.… Eh sì! È proprio così! A ben
guardare, sono proprio queste ultime che, come un filo rosso, percorrono tutti
i nostri giorni e ci aiutano da dare il senso a quello che facciamo e poiché in
genere sono quelle che ci mettono più alla prova, ci aiutano capire, dalle nostre
reazioni, chi siamo in realtà. Ma torniamo alla nostra cornice e vediamo che succede.
Ogni colore infatti indica un periodo: il tempo di Avvento (primo quadratino
viola), il tempo di Natale (primo quadratino bianco, il tempo ordinario dopo
l’Epifania (primo quadratino verde), il tempo della Pasqua (secondo quadratino
bianco), il giorno di Pentecoste (quadratino rosso) e il tempo ordinario dopo la
Pentecoste (quadratino verde), la festa di Cristo re (ultimo quadratino bianco).
Adesso prendiamo un cartellone da 100x70, lasciamoci un bordo abbastanza
ampio che dividiamo bene per i quattro lati, poi disegniamoci un bel cerchio in
mezzo e dal suo centro quattro righe che vanno verso gli angoli. Poi accendiamo
il pc e scarichiamo un bel Gesù bambino, lo coloriamo e mente ripassiamo i
tratti del suo volto, pensiamo al volto di prima… è il volto di Gesù: come il nostro
ma ancor più luminoso perché è il volto di Dio: Chi vede me vede il Padre.
Fatto, lo potete portare in Tana. Ogni riunione a partire dal 27 novembre,
colorerete di viola un lato del cartellone, ad ogni riunione inviterete i bambini a
ritagliare da riviste un volto: un assetato, un affamato, un malato, un carcerato,
un povero nudo. E tante altre realtà… sarà più facile capire che quel bambino
è davvero un bambino speciale, nato per dire a tutti che Dio ci ama e non ci
lascia mai soli. Non dimenticate di mettere anche volti sorridenti ed allegri… magari fate una foto al Branco e ai vecchi Lupi tutti insieme e nella riunione più
vicina al Natale, li incollate e potete scrivere insieme sul cartellone. Gesù nasce
bambino per tutti noi!
Don Angelo Balcon
4
O
rmai si sta avvicinando il
Santo Natale e come San
Francesco ci ha insegnato, un
buon modo per vivere appieno
questa festività è quella di
ricreare la scena della natività
costruendo il Presepe…Tutti voi
avrete senz’altro a casa tutte
le statuine dei pastori, di Gesù,
Giuseppe, Maria, la capanna…
ma quanto bello sarebbe
costruire con le proprie mani ed assieme ai fratellini del vostro Branco un
Presepe da mettere in Tana, o magari nella chiesa della vostra parrocchia?
Un’idea potrebbe essere quella di costruire i vari personaggi utilizzando
come base un rotolo di carta igienica…magari i Lupetti del Consiglio d’Akela
potrebbero occuparsi di costruire i personaggi “unci” come i tre Magi, Maria,
Giuseppe e l’Arcangelo Gabriele, mentre il resto del Branco potrebbe costruire
tutti gli altri personaggi (pastori…).
Poi si potrebbe anche costruire la scenografia dipingendo del cartone di verde
per fare l’erba; di blu per fare il cielo e usare la carta stagnola per fare le stelle;
usare dei rametti di pino per fare gli alberi…insomma usando la fantasia il vostro
Presepe potrebbe diventare veramente bello, e soprattutto unico, perché non
ce ne sarà in giro un altro fatto come il vostro!!!!
Ma vediamo insieme come si costruiscono i personaggi
MATERIALE
 1 rotolo di cartone della carta igienica
 2 pezzi di stoffa
 Un po’ di cartone
 Cotone
 1 stuzzicadente da spiedo
 Tempera rosa e 1 pennello (vanno bene anche i pennarelli)
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2) Il Branco preparerà
una normale ambientazione per il presepio
(montagne, case, strade, capanna
o grotta, il muschio,
ecc..). Le statuine saranno forma te da biglietti in cartoncino bianco - piegati a libro in modo che
stiano in piedi
2
- sulla cui facciata
anteriore sarà riportato (disegnato o fotocopiato) uno dei personaggi
che
trovate qui a fianco.
All’interno del biglietto il Lupetto scriverà
una B.A. fatta durante la settimana, colorerà il personaggio e
lo deporrà nel … presepio delle B.A.!
Per presentare entrambi si potrà utilizzare il racconto “Un vero presepio”
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Vincenzo Daniso - Treviso 3°
5
Presentazione
L
’attività proposta nasce dall’idea di presentare l’anno liturgico ai Lupetti e
nello stesso tempo fargli vivere le tappe più importanti della vita di Gesù.
La collocazione del calendario civile all’interno permette di far comprendere al
Lupetto come i due anni trascorrono in maniera distinta e che l’unica cosa che
li può accomunare è l’alternarsi delle stagioni.
Il disegno è stato lasciato bianco proprio per dar la possibilità a loro di poter
colorare la parti man mano che inizia l’anno, e con lo scorrere del calendario
liturgico, con la I Domenica d’Avvento, per arrivare alla festa di Cristo Re
dell’Universo, che indica la fine.
La successione delle festività è facilitata dalle immagini che consentono al
Lupetto una migliore memorizzazione.
La presentazione dell’anno liturgico potrebbe essere proposta tranquillamente
dal Lupetto che deve conquistare la specialità di liturgista e va proposta nel
mese novembre proprio in conseguenza al fatto che si è in procinto di iniziare
il nuovo anno.
Le attività che potrebbero essere sviluppate possono essere diverse magari attraverso un gioco a staffetta dove bisognerà rispondere ad alcune domande
e data la risposta corretta si conquista una preda, che consiste in un pezzo di immagine dell’anno liturgico; alla fine dopo aver conquistate tutte le immagini
la Sestiglia dovrà assemblare i pezzi del puzzle nel minore tempo possibile.
Non mancherà al VL che presenta il gioco fare una introduzione. Materiale
occorrente: foglio contenente l’immagine dell’anno liturgico tagliato in modo
irregolare; foglio con domande di riferimento all’anno liturgico.
Un’altra attività può essere quella di consegnare un foglio con delle affermazioni
sulle solennità incomplete e dove ogni Sestiglia dovrà inserire le parole giuste.
Oppure si può realizzare una bella attività di abilità manuale dove si ritagliano
le immagini che successivamente saranno ricalcate sul compensato che sarà sagomato e a cui sarà attaccata l’immagine per poi essere attaccato al posto
giusto nel cerchio che precedentemente sarà stato a preparato allo stesso
modo. Man mano che si alternano le festività si può inserire l’immagini di
riferimento che saranno preparate nel periodo che antecede la festività.
I
n Branco abbiamo da poco presentato la B.A.. Adesso dovremo cercare di
invogliare i Lupetti, ma soprattutto i Cuccioli, all’abitudine di “fare una B.A. a
vantaggio di qualcuno ogni giorno” . Il periodo è lo stesso in cui stiamo pensando a come realizzare quest’anno il presepio in Branco.
E se mettessimo insieme le due cose: presepio e abitudine alla pratica della
B.A.?
Con il materiale pubblicato in queste due pagine sarà possibile realizzare almeno due diverse idee.
1) il disegno (1) va riportato su un cartellone da cm.100x70 e colorato dal Branco o dal Consiglio d’Akela. Verrà quindi ritagliato in tanti pezzi. Ad ogni riunione
del Branco i Lupetti scriveranno su un pezzo del disegno una B.A. fatta durante
la settimana.. Ricomponendo il puzzle il Branco avrà realizzato davvero un bel
presepio … di B.A.!
Andrea Di Cristina Villabate 1°
6
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34
Giovedì Santo
Lavanda dei Piedi
Andrea Di Cristina
Villabate 1
Pasqua
Domenica delle
Palme
Mercoledì delle
Ceneri
Domenica di
Pentecoste
Anno
Liturgico
Epifania
Battesimo del
Signore
- Viola: è il colore della penitenza; si usa nel Tempo di
Avvento e nel Tempo di Quaresima e per le
celebrazioni dei defunti
- Verde: è il colore della crescita e della speranza; si usa
nel Tempo Ordinario
Rosso: è il colore del sangue, dell’amore; si usa la
Domenica delle Palme, il Venerdì Santo, la
Domenica di Pentecoste (è anche il colore dello
Spirito Santo) e nelle feste dei martiri
Azzurro: è il colore di Maria; si usa nelle feste dedicate
alla Madonna
Rosa è il colore della gioia; si usa la III Domenica di
Avvento detta GAUDETE e la IV Domenica di
Quaresima detta LAETARE
Ricorda:
- Bianco: o Oro è il colore della gioia, della santità,
della purezza; si usa nelle solennità del Signore,
nel Tempo di Natale e nel Tempo di Pasqua ,
nelle feste dei Santi
Festa di Cristo Re
dell’Universo
(Fine Anno Liturgico)
Il VERO presepio lo hai COSTRUITO NEL TUO CUORE.
Allora nell’entusiasmo dei tuoi fratellini che finalmente possono giocare con i tuoi
giocattoli vedrai l’entusiasmo di Gesù di fronte ad un Lupetto generoso; nel sorriso di
quel tuo amico antipatico scoprirai il sorriso di Gesù; nel grazie di chi avrà “subìto” le
tue B.A. sentirai il grazie di Gesù.
Robe da Santi ..... , robe da Lupetti....!!!!
Buona Caccia
BALOO
Natale
Forse anche tu in occasione del Natale avrai preparato il presepio.
Le pecore al loro posto nei prati, i pastori che scendono dai monti, le grotte, il bue e
l’asinello, la stella cometa che sta sospesa non si sa come, i Magi ancora un po’ lontani
pronti a farsi avanti il giorno dell’Epifania.
E Gesù?
Una piccola statuina di gesso o di plastica pronta per essere collocata al suo posto il 25
dicembre.
Ma una statuina di gesso può farci felici com’era felice San Francesco quando vide con
gran meraviglia Gesù!?!
Il Lupetto due volte furbo dirà “Una gioia così grande e impossibile!”.
Ma il Lupetto due volte furbo si sbaglia anche qui!
Oltre a preparare le pecore, prova in questi giorni ad essere più disponibile con i genitori
e i tuoi fratellini e vedrai che ...
Dopo aver sistemato i pastori, prova a giocare anche con quel tuo amico così antipatico
e vedrai che ...
Sistemata la grotta prova a compiere una B.A. e vedrai che ...
Annunciazione
del Signore
n Lupetto furbo quando sente dai grandi che ormai è tempo di prepararsi al Natale,
cioè alla nascita di Gesù, raddrizza subito un orecchio e si fa una domanda più o
meno così: “Ma Gesù non è già nato duemila anni fa? E’ forse una delle solite storie che
i grandi vogliono farci credere vera per poi ridere alle nostre spalle?”.
Ma un Lupetto due volte furbo in questo caso raddrizzerebbe tutti e due gli orecchi e
aiutandosi con il suo fiuto scoprirebbe nella soffitta delle sua memoria un ricordo molto
importante. Il ricordo di quando quella volta frate Francesco si pensò di realizzare un
presepio vivente, ricevendo in regalo la grande gioia di poter vedere in quel presepio
vivente anche le presenza vera di Gesù.
Robe da Santi, direte voi! Eppure..! -
Venerdì Santo
U
7
è il cic………….. temp…………………… con
il quale la Ch……………. cel……………..…… nel corso di un a………..…… tutto il Mist…………… del
SIG………………..G…………… CR…………., presentandone la v………….., l’inseg……………….. e
rendendo attuali le sue az…………..………… salvifiche.
Ad ogni periodo dell’a………..
lit……………….. corrisponde
un c…………. particolare della
v…………. del
sac……………….
cel…………………..
TEMPO DI
AVVENTO
TEMPO DI
NATALE
Tempo di
Av…………………. e di
Qua…………..…………
Il v…………. è il seg……….. di
at…………. e di pen……………..
Tempo di Nat…………. e di
Pas…………..
Il b……………e l’o………. sono
il seg………. di g……………
Tempo di Pent………………
Il r…………… è seg………..
della forza dello
S………….Santo e dei
mar……….
Tempo ordinario
Il v…………. è seg………….
di sper……………
8
TEMPO
ORINARIO
4 set…………...,
dalla Dom……………
intorno al 30
Novembre, fino al 2….
Dic……………..
La Ch…………. ricorda il
lungo periodo della storia
in cui gli uomini
“att………….”la ven…….
del Salv…………………
promesso da D…….
Da N……………. fino
al Bat………………..
di G……………..
(Dom……………….
dopo l’Epif…………)
La Ch………………
cel………… la na………..
di G………… Fi………….
di D……….. Il
M…………………..
Dal Lun………….. che
segue il Bat…………...
di G………… fino al
Mart………….. che
precede il Mer………..
delle Ce……………
La Ch………… gioisce per
la manifestazione di
Ge…… come Salv……….
non solo del pop…………
d’Isr………….., ma di tutti
gli uom…….…….. del
mo…………………
TEMPO DI
QUARESIMA.. ……… g…………….,
dal Mer………… delle
Cen………. fino alle
prime ore pomeridiane
del G…….…………
S……………...
TRIDUO
PASQUALE
TEMPO DI
PASQUA
TEMPO
ORDINARIO.
La Ch………… ricorda gli
ultimi avvenimenti della
v……… di G……..… e il
suo sacrif…………….. in
cr……. per la salv………..
di tutta l’uma…………..
Sono i giorni più importanti dell’Anno Liturgico
perché ricordano il MIS………. PASQ……………...
Giovedì Santo: istit………….. dell’Euc……………..
Venerdì Santo: pas………….. e m……….. di Gesù.
Sabato Santo: G……….. nel sep………………..
Domenica di Pasqua: Risur………………… di Gesù
50 g…………….
La Ch…………. celebra la
Dalla Dom…………… Resur……………………
di Pas………... fino
di G…….…... e il suo
alla Dom………….. di trionfo sul pec……..........
Pent…………………
e sulla m……………..
Dal Lun…… che segue
la Pente………. fino al
sab……… che precede
la prima Dom…………
di Av……………….
La Ch…………. illuminata
dallo Sp……….. Sa……...,
sente in sé la costante
pres………….. di G…...…
33
Avvento
Anno A
I domenica di Avvento “A”
(Is 2,1-5; sal 121; Rm 13,11-14; Mt 24,37-44)
II domenica di Avvento “A”
(Is 11,1-10; Sal 71; Rm 15,4-9; Mt 3,1-12)
III domenica di Avvento “A”
(Is 35,1-6a.8a.10; Sal 145; Gc 5,7-10; Mt 11,211)
IV domenica di Avvento “A”
(Is 7,10-14; Sal 23; Rm 1,1-7; Mt 1,18-24)
Immacolata Concezione di Maria “A” (Gn 3,9-15.20; Sal 97; Ef 1,3-6.11-12; Lc 1,2638)
Anno B
I Domenica di Avvento “B”
(Is 63,16b-17.19b;64,2-7; Sal 79; 1Cor 1,3-9;
Mc 13,33-37)
II Domenica di Avvento “B”
(Is 40, 1-5.9-11; Sal 84; 2Pt 3,8-14; Mc 1,1,-8)
III Domenica di Avvento “B”
(Is 61,1-2.10-11; Sal cf Lc 1,46-54; 1Ts 5,1624; Gv 1,6-8.19-28)
IV Domenica di Avvento “B”
(2Sam 7,1-5.8-12.14.16; Sal 88 ; Rm 16,2527; Lc 1,26-38)
Immacolata Concezione di Maria “B”
(Gn 3,9-15.20; Sal 97; Ef 1,3-6.11-12; Lc 1,2638)
Anno C
32
I Domenica di Avvento “C”
(Ger 33,24-16; Sal 24; 1Ts 03,12-04,02; Lc
21,25-28.34-36)
II Domenica di Avvento “C”
(Bar 5,1-9; Sal 125; Fil 1,4-6.8-11; Lc 3,1-6)
III Domenica di Avvento “C”
(Sof 3,14-18; Sal cf. Is 12,2-6; Fil 4,4-7; Lc
3,10-18)
IV Domenica di Avvento “C”
(Mic 5,01-04; Sal 79; Eb 10,05-10; Lc 1,39-48)
Immacolata Concezione di Maria “C”
(Gn 3,9-15.20; Sal 97; Ef 1,3-6.11-12; Lc 1,2638)
9
Il Tempo di Avvento comincia dai primi Vespri della domenica che capita il 30 novembre
o è la più vicina a questa data, e termina prima dei primi Vespri di Natale. E’ caratterizzato
da un duplice itinerario - domenicale e feriale - scandito dalla proclamazione della
parola di Dio.
Le domeniche di Avvento. Le letture del Vangelo hanno nelle singole domeniche una
loro caratteristica propria: si
riferiscono alla venuta del Signore
alla fine dei tempi (I
domenica), a Giovanni Battista
(Il e III domenica); agli
antefatti
immediati
della
nascita del Signore
(IV domenica). Le letture
dell’Antico Testamento
sono profezie sul Messia e
sul tempo messianico,
tratte soprattutto dal libro
di Isaia. Le letture
dell’Apostolo contengono
esortazioni
e
annunzi, in armonia con
le caratteristiche di
questo tempo.
Il Tempo di Natale
della
festività,
del 25 dicembre,
domenica che segue
commemorazione del
liturgia latina, Natale
dell’Incarnazione, ma in
(la generazione senza inizio)
Padre. Di qui l’importanza data
comincia con l’apertura
la sera della vigilia
e
arriva
fino
alla
l’Epifania, dedicata alla
Battesimo del Signore. Nella
è la celebrazione della gioia
relazione con l’eterna nascita
del Verbo di Dio che era presso il
al prologo di san Giovanni.
Per l’Epifania, l’Occidente ha conservato dell’Oriente soprattutto la manifestazione
ai pagani nell’adorazione dei Magi, dal momento che la celebrazione del battesimo
è oggetto di una festività particolare. Gli aspetti umani del mistero, divenuti tanto
cari all’Occidente (celebrazione dell’infanzia, della maternità divina, adorazione dei
pastori, mistero della Santa Famiglia) hanno ciascuno il proprio posto, così come la
commemorazione del massacro degli innocenti e le molte festività dei santi (santo
Stefano, san Giovanni Evangelista).
10
“Tre anni prima della sua gloriosa morte, a Greccio, nel giorno del Natale del Signore,
io, Giovanni, incontrai il mio amico Francesco. Lo conoscevo da lunga data e mi sentivo
molto onorato della sua amicizia. Infatti, pur essendo io nobile e molto conosciuto
nella regione in cui vivo, come Francesco stimavo più la nobiltà dello spirito che quella
della carne. Circa due settimane prima della festa della Natività, il beato Francesco,
come spesso faceva, mi chiamò a sé e mi disse: «Se vuoi che celebriamo a Greccio il
Natale di Gesù, precedimi e prepara quanto ti dico: vorrei rappresentare il Bambino
nato a Betlemme, e in qualche modo vedere con gli occhi del corpo i disagi in cui si è
trovato per la mancanza delle cose necessarie a un neonato, come fu adagiato in una
greppia e come giaceva sul fieno tra il bue e l’asinello». Appena udite le sue parole,
in quanto fedele e amico di Francesco me ne andai sollecito ad approntare nel luogo
designato tutto l’occorrente, secondo il disegno esposto dal Santo.
Viene consegnato ad ogni CdA un po’ di paglia per preparare la culla di Gesù una volta
arrivati in chiesa.
ENTRATA IN CHIESA
Arrivano un po’ alla volta i CdA, vengono accolti nel chiostro di una chiesa francescana
con del tè caldo e sono invitati a sistemarsi le pellicce. Si danno ulteriori istruzioni sul
proseguimento della caccia: mentre si canta “San Francesco” vengono deposte all’altare
le stelle comete con scritto il nome del CdA e all’ambone i lumini
Baloo legge il brano del Vangelo Lc 2; 8-20 e invita i Lupetti a riporre la paglia nel cesto
che si trova davanti al presepe.
Canto “L’antica traccia”
Testimonianza di un frate francescano sul presepe di Greccio come da Fonti francescane
(469 e seguenti).
Viene deposto Gesù bambino nella culla e si adora per un breve tempo in silenzio o
guidati da Baloo.
Canto “Laudato sii, Signore mio” (durante il canto conclusivo si consegna ad ogni CdA
un sacchetto con del fieno simbolo della condivisione della preghiera, dell’accoglienza
del Signore e nutrimento del nostro essere cristiani).
31
Così dimenticai il tedesco nell’androne e mi dedicai la sera stessa ed il giorno successivo
alle mille cose della Vigilia. Finché a sera, tutti allegri, ci mettemmo a tavola e perché
ero stato il più bravo mi sedetti io vicino a papà, mentre le sorelline che avevano fatto
un po’ le bizze stavano fra me e la mamma. Papà ad un tratto riempì i bicchieri e disse:
“ In una notte come questa nacque il Redentore: Alleluja” ed alzò il suo bicchiere e
mentre lo alzava l’anello che aveva al dito brillò.
Questo mi fece ricordare il tedesco che tossiva il giorno prima nell’androne, allora mi
domandai come mai aveva un anello uguale a quello di papà.
Ma certo! Che sciocco ero, lo aveva perché tutti gli nomini sposati ce l’hanno. E tutti gli
uomini sposati hanno dei bambini. Chissà dove aveva i suoi bambini il soldato tedesco
e quanto soffriva a non esser loro vicino, chissà poi se aveva ancora i suoi bambini e se
erano morti come i miei compagni di scuola Giulio e Carlo.
Allora mi accorsi che solo io non avevo bevuto in onore del Natale e che tutti mi guardavano.
Dissi loro ciò che avevo pensato.
Mio padre mi guardò un po’ serio serio, poi rise e disse: “Bene, vedo che finalmente sei
riuscito a trovare un sistema originale per sciogliere il nodo che hai nel tuo fazzoletto
da naso, chiamalo su se c’è ancora”.
C’era ancora, ma non volle salire.
Dall’androne poteva vedere la strada e continuare a fare il suo dovere e poi, forse, non
capiva l’italiano e il perchè lo volessi far salire di sopra.
Tornai alquanto deluso. Ma mio padre aveva già immaginato tutto e mi porse piatto con
dei dolci, un bicchiere di vino ed il suo pacchetto di sigarette.
Con queste cose mi ripresentai al soldato dicendogli « Buon Natale », mi guardò
sorpreso, poi sorrise e mi disse qualcosa nella sua lingua e, mentre prendeva i doni mi
fece una carezza proprio come il mio papà.
Uscì subito in strada e vidi che divideva dolci e le sigarette con i suoi commilitoni.
Allora presi il piatto ed il bicchiere vuoti e tornai su da papà a raccontargli come era andata.
Mio padre stette a sentire mentre si caricava la pipa e poi borbottò: “ Bene, questo è
proprio un buon Natale, ed ora... a letto figlioli!”.
IL FIGLIO DI DIO CRESCA IN TE
E DIVENTI UNA GIOIA PERFETTA
CHE NESSUNO PUÒ TOGLIERTI,
AUGURI di BUON NATALE
I VECCHI LUPI
LEGGI
IL BRANO
DEL VANGELO
MC 1,1-8
Prepareremo dei biglietti
con gli auguri di Natale
del Branco da consegnare
a tutti i presenti alla Santa
Messa
di Natale
BABBO
NATALE
Se solo in quegli anni fosse regnata la pace avrei potuto fare anch’io il Lupetto e avrei
conosciuto quel “matto”, che tanto matto non era, che si prodigava nel fare buone
azioni in quella terra un po’ lontana chiamata Umbria. Spero che lo stiate cercando
anche voi. (Far fare ai Lupetti uno scambio di pace)
QUARTA TAPPA
GIOVANNI
Racconto in prima persona di Giovanni, uomo nobile conosciuto da Francesco. Storia
riadattata da Fonti francescane (468). E’ sufficiente un vecchio lupo.
30
11
Come realizzarlo
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Disegnare su un cartoncino da cm.50x70 una casa o altra figura adat-
ta.
Ritagliare le finestre in modo che si possano aprire (tenerle chiuse con una etichetta adesiva (sagoma di lupo, stella, ....)
Preparare con un altro cartoncino il retro della casa con i riquadri perfettamente corrispondenti alle finestre. All’interno dei riquadri si possono inserire dei disegni o delle frasi che ci serviranno per realiz-
zare la nostra attività di Avvento, o per proporre delle Prove di pista in tema , o ecc. ecc. Ognuno potrà realizzarlo secondo le proprie esigenze.
Nell’esempio riportato:
c’è il richiamo ad alcune letture tratte dal Vangelo del periodo,
sono disegnati i vari simboli del Natale, che ci aiutano a capire il suo senso più vero (mangiatoia, pastori e pecore, candele-luce, S.Giusep-
pe, ecc….). Il significato dei simboli potrà essere spiegato al Branco attraverso racconti, giochi o altro.
c’è il richiamo alla B.A.
c’è un racconto di S.Francesco
ci sono gli auguri alle famiglie della Parrocchia (poteva essere una cartolina da inviare ad Akela d’Italia o a …)
Come utilizzarlo
- Ad ogni riunione di Branco del periodo di Avvento ogni Sestiglia
(oppure ogni Lupetto che … oppure …) dovrà aprire una finestrella (l’ordine di apertura naturalmente sarà ben definito).
- Scoperto cosa si nasconde dietro la finestrella si potrà iniziare pre-
sentando, verificando, raccontando o giocando con quanto si trova all’interno della finestra. La scelta di come utilizzarlo è lasciata alla fantasia di ogni Co.Bra.
Vincenzo Daniso – Treviso 3°
12
di emozioni e di gioia. (Rivolgendosi ai Lupetti) Mi viene in mente che in una notte di Natale anche un povero
di Assisi fece tornare a casa la gente piena di gioia! Continuate nella vostra pista e
sicuramente sarete pieni di gioia! (Viene consegnato ad ogni CdA un lumino simbolo di
luce che illumina la via dei pastori)
TERZA TAPPA
UN SIGNORE ANZIANO
Monologo nel quale racconta una storia vissuta da bambino. Il racconto “Un natale di
guerra” è tratto da “I racconti della buona azione” a cura di G. Cortuso. Per renderlo
fattibile per la caccia ha subito qualche riadattamento.
Chissà quanta gente pensa solo ai regali che si desiderano per natale? Quand’ero
piccolo non tutti avevano la possibilità di ricevere dei bellissimi doni! Forse veniva più
spontaneo pensare a chi aveva bisogno.
Ricordo che aveva nevicato di fresco ed ero tutto contento perchè l’indomani non avrei
dovuto andare a scuola, dato che era la vigilia di Natale.
Le tenebre stavano calando rapide e c’era un freddo vento che veniva tagliente dalla
Gusela del Vescovà e prendeva via Simon da Cusighe proprio d’infilata, ma io pensavo
al presepio che avrei preparato con le sorelline e forse con papà, alle buone cose che
avrebbero preparato mamma e nonna e cercavo d’individuare cosa ci avrebbe portato
in dono il buon Bambino Gesù; chissà se mi avrebbe messo anche il carbone per il
dispetto fatto a Paola il giorno prima? E mentre pensavo non facevo caso al freddo e al
vento. Così in un baleno mi trovai davanti a casa.
Davanti alla casa dove abitavo, c’era un posto di blocco tedesco che dominava il ponte
Nuovo e mentre m’infilavo nel portone vidi che la neve vi si era ammucchiata contro e
che c’erano solo due soldati intirizziti, mentre di solito erano in tre.
Il terzo lo trovai nell’androne appoggiato al muro dietro il quale funzionava e credo
funzioni ancora, è tanto che sono andato via da quei posti, il forno del Signor Bianchet.
Mi guardò mentre mi slanciavo su per le scale e lo vidi sospirare, lo sbirciai dal
pianerottolo e solo allora, dopo mesi che gli passavo davanti ogni giorno, notai la sua
figura stanca e triste.
Proprio allora il soldato venne squassato da un convulso di tosse e mentre si copriva
la bocca con la mano che non reggeva il fucile, notai brillare la sua fede d’oro.
Smisi di guardarlo ed entrai a casa.
Subito le sorelline mi vennero incontro festose e mi riempirono la testa di domande
sul presepio e raccontandomi di pantagruelici, dolci che la nonna aveva elaborato con
rara perizia. Con materie prime fuori del comune “pensa fratellone!” mi dicevano “la nonna ha anche della farina vera!”.
29
BALDASSARRE:
E ora dov’è?
OSTE:
Dove si merita, forse in una di quelle grotte fuori
Betlemme.
GASPARE:
Quindi l’avete mandato via?
OSTE:
Certo, non aveva un soldo!
BALDASSARRE:
Ma quando impareremo a giudicare la gente per quello che
possiede?
GASPARE:
Presto amici: la stella punta lì proprio fuori Betlemme.
L’evento sta per accadere!
MELCHIORRE:
Infatti la stella sta diventando luminosissima e (rivolgendosi
ai Lupetti) cari amici ricordatevi che sarà la notte più
luminosa di tutti i tempi. Ora anche voi seguirete la stella
che vi guiderà nella pista che state per percorrere. (I magi
consegnano ad ogni Akela una cometa).
SECONDA TAPPA
JOSEPH MOHR
Joseph Mohr era un sacerdote che scrisse Stillenacht (Astro del Ciel). Trattasi di un
monologo nel quale si racconta come nacque il canto (anch’esso riadattato). Serve
solamente 1 vecchio lupo.
Era l’anno 1916 quando decisi di scrivere una poesia intitolata Stillenacht. La mia
intenzione, essendo un sacerdote, era quella di scrivere una poesia che rimanesse nelle
menti e nei cuori della gente che venivano ad adorare il Signore Gesù.
Due anni dopo mi ritrovai a svolgere la mia missione di sacerdote nella chiesa di
Obendorf a Salisburgo. La chiesa aveva un organo magnifico, credo uno dei migliori
in circolazione, che emanava un bellissimo suono tale da incantare tutti coloro che lo
ascoltavano.
Fatto sta che il 24 dicembre di quello stesso anno l’organo cominciò a non funzionare
e quindi bisognava comunque trovare una soluzione per la Messa della notte di Natale.
Mi ricordo ancora il freddo di quel giorno e la neve che aveva coperto tutte le case, i
prati e i boschi. Mi venne in mente di quella poesia scritta due anni prima e pensai che
si potesse musicare. Dovetti recarmi così dal mio amico Franz Xaver Gruber il quale me
la musicò e la preparò in modo tale che la dovessero cantare due solisti e il coro.
Quella notte fu veramente indimenticabile in quanto all’udire il canto la gente fu colma 28
Il cammino qui proposto oltre a far vivere al Lupetto
l’attesa del Natale ci permette di inserire alcune prove
della pista di Zampa Tenera: recitare abitualmente le
preghiere del cristiano, saper pregare col corpo, la BA
È qui presentato un possibile cartello da far trovare in tana ai ragazzi al
loro arrivo. Se il cartello è ben in vista non ci sarà bisogno di alcun commento.
Successivamente sono riportati dei piccoli foglietti distribuiti ai lupetti
nel corso delle varie riunioni nelle settimane di avvento. Ogni settimana viene presentato un approfondimento sulla preghiera e chiesto ad
ognuno di impegnarsi in qualcosa di specifico. Ogni sera ciascun ragazzo
dovrà colorare un quadratino se è riuscito a mantenere l’impegno. La
riunione successiva, prima di lanciare la tappa successiva, ci sarà un momento di verifica. È anche possibile appendere in sede un grande cartellone con un sentiero che porta a Betlemme formato da una strada divisa
in tante caselle, oppure semplicemente appendere un disegno (formato
A3 almeno) in bianco e nero e diviso in tante caselline. Ogni Lupetto può
contribuire a colorare un pezzo di strada o di disegno in base a quante
caselle ha riempito durante il suo impegno settimanale. In questo modo
può risultare forte il messaggio che è importante l’impegno di tutti per
un buon risultato e che se c’è un fratello in difficoltà tutti ne risentono,
proprio come quando Paolo parla di un solo corpo formato da molte
membra (cfr. 1 Cor 12).
Andrea Macco – Akela FSE Genova 1
13
14
OSTE:
Certamente!
GASPARE:
Possiamo stare sicuri?
OSTE:
Sì, Sì, l’albergo è vuoto e se volete non farò entrare più
nessuno. (Tra sé sfregandosi le mani). Voi mi bastate!
GASPARE:
Provvedete allora a sistemare i bagagli.
OSTE:
Vado subito!
MELCHIORRE:
Amici, voi pensate che Erode ci stia facendo pedinare? Non
mi è piaciuto affatto il tono con il quale ci ha detto di tornare
da lui dopo aver trovato il Re bambino.
BALDASSARRE:
Anche a me ha fatto la stessa impressione, ma penso che
il Re che nascerà non si farà certo far male da un tirannello
qualunque.
GASPARE:
L’astro che lo annuncia non è certo una stella qualunque,
quindi…
BALDASSARRE:
E anche le sue profezie erano abbastanza chiare. A proposito,
dove è finita la stella?
MELCHIORRE:
Eccola lassù, proprio qui su questo albergo!
BALDASSARRE:
Secondo i nostri calcoli l’evento è ormai prossimo. Non è
che l’oste ci nasconda qualcosa?
MAGI:
(Insieme dopo essersi guardati) Oste!
OSTE:
(Riapparendo). Eccomi signori. Qualcosa non va?
GASPARE:
Vedete quella stella?
OSTE:
Certo, è bellissima.
GASPARE:
Quella stella indica che deve accadere qualcosa di
straordinario ed è rivolta verso questo albergo.
OSTE:
Ma voi siete straordinari!
MELCHIORRE:
Non cerchi di incantarci. Non c’è alcun ospite qui?
OSTE:
No, signori, solamente voi… un poveraccio tempo fa cercava
un posto per lui e per sua moglie e raccontava una favola sul
figlio che doveva nascere…
27
CACCIA FRANCESCANA
DEI CONSIGLI D’AKELA DEL 11/12/2010
BRANCA LUPETTI – DISTRETTO TREVISO OVEST
OBIETTIVI:

Far rivivere ai Lupetti lo spirito francescano

Preparare i Lupetti, con momenti di riflessione, al Santo Natale

Momento di Famiglia Felice

Solidificare l’attività di consiglio d’Akela

Portare in Branco lo spirito e l’esperienza vissuta

Tappa di spiritualità francescana per i Vecchi Lupi in vista della Rupe d’Assisi

Far vivere l’esperienza di una caccia francescana fuori dalle VdB

Scoprire uno dei modi su come condurre una caccia francescana
SVOLGIMENTO:
Ci ritroveremo tutti assieme nel luogo stabilito e faremo un cerchio con tutti i Consigli
d’Akela. Si raccomanda uno attegiamento appropriato a quello che andremo ad vivere.
Mentre faremo alcuni canti o giochi semplici, un Consiglio d’Akela alla volta (o più messi
assieme) partirà per il sentiero indicato. Lungo il sentiero ci saranno delle “tappe” dove
dei VVLL rappresenteranno dei vari personaggi che propongono delle riflessioni o delle
storie sul Natale legate allo spirito francescano. Al termine del percorso si arriverà alla
chiesa dove ci sarà il momento conclusivo guidato da Baloo.
CERCHIO INIZIALE
Piccola riflessione sullo svolgimento della caccia
PRIMA TAPPA
I MAGI
Scenetta dei Magi con un Oste. Riadattata da “Un simpatico presepio” di F. Trotta e R.
Giorgi. Servono 4 vecchi lupi
OSTE:
(L’oste parla guardando l’infinito come se avesse mandato
via qualcuno dalla locanda) No, non c’è posto. E’ tutto
pieno! Ma valla a capire certa gente che non ha un soldo e
cerca alloggio qui, in questa locanda. (Si avvicinano i magi).
Oh, ma guarda guarda che bei signori… questi si che sono
buoni clienti!
BALDASSARRE:
Potete ospitarci questa notte?
26
15
Aiuta Maria a trovare la via per
arrivare da Elisabetta.
Se segui il percorso giusto scoprirai
la preghiera di Maria, che potrai
ricercare, fotocopiare e attaccare
sotto al disegno
L’anima mia magnifica il Signore
e il mio spirito esulta in Dio, mio
salvatore,
perché ha guardato l’umiltà della
sua serva.
D’ora in poi tutte le generazioni mi
chiameranno beata.
te il loro bambino. Per questo motivo il padre,
o il padrino sono chiamati a compiere il gesto
dell’accensione.
Rito dell’Effetà: La parola Effetà, in lingua ebraica, significa “Apriti”. E’ un invito ad aprirsi subito all’ascolto della Parola di Dio, e a professare
apertamente la fede in Gesù Cristo. Per questo motivo il sacerdote tocca con il pollice le
orecchie e le labbra del battezzato. Infine, si va
all’altare, per indicare la futura partecipazione
all’Eucaristia, e dopo una monizione del sacerdote, si recita insieme la preghiera del Padre
Nostro, con la quale i figli invocano il Padre che
sta nei cieli. Poi il celebrante benedice le mamme, i papa e i presenti, perché su tutti si effonda la grazia del Signore.
Grandi cose ha fatto in me l’Onnipotente
e Santo è il suo nome:
di generazione in generazione la sua misericordia
si stende su quelli che lo temono.
Ha spiegato la potenza del suo braccio,
ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;
ha rovesciato i potenti dai troni,
ha innalzato gli umili;
ha ricolmato di beni gli affamati,
ha rimandato i ricchi a mani vuote.
Ha soccorso Israele, suo servo,
ricordandosi della sua misericordia,
come aveva promesso ai nostri padri,
ad Abramo e alla sua discendenza, per sempre.
16
25
La Legge nel Branco
divenuto adulto, potrà farlo da solo, confermando la fede già professata da altri, mediante
il Sacramento della Cresima
Rito del Battesimo: Si compie al fonte battesimale; il sacerdote versa sul capo del bambino
l’acqua benedetta e recita la formula battesimale e di invocazione della SS. Trinità.
Unzione con il Sacro Crisma: E’ un olio importantissimo, misto a profumo, che viene consacrato il Giovedì Santo dal Vescovo e da tutti i sacerdoti a differenza di Catecumeni e Olio degli
Infermi che vengono solo benedetti.
Questo olio rende chi viene unto, sacerdote, re
e profeta. Lo stesso olio viene adoperato per
l’unzione della fronte di coloro che ricevono la
cresima, viene versato nelle mani di colui che
ha ricevuto l’ordine del presbiterato viene versato sul capo di colui che riceve la pienezza del
Sacerdozio, cioè di chi diventa Vescovo.
Consegna della veste bianca: La vestina bianca, candida, è immagine della purezza dell’animo dei bambini. La preghiera di consegna della
veste invita colui che la riceve a mantenerla
senza macchia per la vita eterna. Ciò avviene
solo con l’aiuto delle parole e dell’esempio di
coloro che sono preposti all’educazione del piccolo.
Consegna della candela: E’ un segno pasquale.
La fiamma della fede del bambino viene attinta
al Cero Pasquale, che rappresenta Cristo. Tale
fiamma deve essere continuamente alimentata e questo compito è affidato ai genitori che si
devono preoccupare di educare cristianamen24
“Guardate, guardate bene o lupi, conoscete la Legge”
con queste parole Akela arringa i suoi Lupi, e con queste parole
nei nostri Branchi si inizia a masticare il concetto di Legge, cioè Il
Lupetto ascolta il Vecchio Lupo, il Lupetto non ascolta se stesso.
In questo periodo i Lupetti iniziano ad annusare, poi a masticare,
ed infine a mettere in pratica la Legge.
Dalla mia esperienza in Branco ho visto che della Legge possiamo
sottolineare diversi aspetti:
•
•
la Legge come veicolo d’unità e felicità del Branco
La Legge come Legge d’amore: fai come faccio io perchè
ti voglio bene
• la Legge come un modo per mettere da parte se stessi e
mettere quindi in primo piano gli altri
notate come queste cose possano essere rapportate alle tre diverse età nostri Lupetti:
• per Cuccioli la Legge sarà uno strumento per divertirsi di più assieme al Branco,
• a chi è sulla Pista di Prima Stella la Legge potrà essere presentata come un
indicazione all’ascoltare chi gli vuole bene nella loro vita (genitori, maestre,
catechiste etc. etc.)
• e a chi ha la pelliccia color del tasso, cioè i Lupetti all’ultimo anno e che quindi
partecipano al Consiglio d’Akela, la Legge può essere presentata come un
modo per mettere da parte se stessi e mettere al primo posto gli altri.
per presentarla nei nostri Branchi i mezzi sono tanti: richiamare i brani del Racconto
Giungla dove si parla di Legge, fare dei racconti specifici sulla stessa, giochi con
ambientazioni particolari, ma un bel modo sarebbe utilizzare un fine settimana in cui
abbiamo sia la riunione del sabato sia la Caccia il giorno dopo. Cosi il sabato faremo
annusare la preda, e la domenica l’abbatteremo.
SABATO
Durante il sabato possiamo iniziare facendo il racconto delle liane, cioè quello in cui un
albero da solo si prende tutto il sole e spicca tra gli altri, ma quando arriva la stagione
dei monsoni con le loro piogge e venti, allora esso viene abbattuto dal vento; mentre
gli altri alberi che stavano assieme ed erano legati dalle liane non vengono abbattuti,
17
perchè le liane tengono tutti insieme e nessuno viene sballottato di qua o di la.
RACCONTO DELLA LIANA E RELATIVO GIOCO
Questo racconto è fatto di solito per evidenziare come la Legge sia per un Branco quella
liana che tiene tutti assieme e fa si che il Branco sia unito e forte.
Subito dopo questo racconto si può fare il gioco relativo che molti di voi già conoscono:
si fanno due o tre squadre (dipende dal numero dei Lupetti) e si fa passare uno spago
attraverso le maniche dei Lupetti (quindi dentro le maglie), legando cosi un Lupetto a
un altro.
Fatto questo devono seguire un determinato percorso. Vince la squadra che arriva
prima.
RICHIAMO AL RACCONTO GIUNGLA E GIOCHI KIM
Sempre il sabato si possono utilizzare dei passaggi del racconto Giungla “I Fratelli di
Tana”, ovvero quelli dove si dice che sotto la guida di Akela (quindi ascoltando iVecchi
Lupi) nessun lupo si era mai ferito o era finito in trappola, o quello appunto dove si
ripete il “Guardate guradate bene o lupi, conoscete la Legge”.
a questo proposito si può fare un breve kim udito nel seguente modo: così come i lupi
ascoltavano le parole di akela adesso noi proveremo ad ascoltare i rumori etc. etc.
e come kim udito potremo far ascoltare ai Lupetti il rumore di alcuni oggetti che
vengono fatti cadere a terra da un Vecchio Lupo dietro un telone o dietro la porta della
tana.
CONSEGNA DELLE CHIAVI
Come ultima cosa al sabato possiamo consegnare ai Lupetti, al termine di un altro
gioco, una serie di chiavi di cartoncino, ognuna con una sagoma diversa, e dirgli di
portarle il giorno dopo in caccia.
DOMENICA
La caccia della domenica sarà incentrata invece sulla conquista della Legge, il passaggio
principale sarà quello di far conquistare loro tale Legge solo quando si metteranno a
collaborare tra di loro, in modo da fargli passare il messaggio della Legge che unisce il
Branco, e non lo divide.
CONQUISTA DELLA LEGGE
Dal momento in cui arriviamo sul luogo della caccia i Vecchi Lupi prepareranno il
materiale per il gioco, che non sarà altro che un assalto alle basi.
il premio di tale assalto sarà un forziere contenente un tesoro inestimabile (un
cartellone con scritta la Legge). tale forziere potrà essere aperto solo con tutte le chiavi
consegnate il giorno prima ai Lupetti; le regole del gioco sono le seguenti:
18
I
l Battesimo è anzitutto il sacramento di quella fede, con la quale gli
uomini, illuminati dalla grazia dello Spirito Santo, rispondono al Vangelo di Cristo. E’ il primo Sacramento; Cristo lo ha proposto a tutti per
che abbiano la vita eterna e lo ha affidato alla Sua Chiesa insieme con
il Vangelo. Passeremo ora in rassegna i segni che si compiono durante
l’amministrazione del Sacramento
Accoglienza: il segno di croce, che il sacerdote e i genitori tracciano sulla
fronte del bambino, è segno esplicito di accoglienza da parte della Chiesa del bambino, che a breve, farà parte a pieno titolo della famiglia dei
cristiani.
Litanie dei santi: Si invocano i santi affinché siano loro a proteggere il
bambino nel cammino, che sta cominciando a intraprendere in seno alla
Chiesa. Cammino di impegno, di coerenza e di testimonianza.
Orazione di esorcismo: E ‘ una preghiera particolare, rivolta al Signore,
affinché liberi il battezzando dal peccato originale e lo consacri come
testimone dello Spinto Santo.
Unzione con l’olio dei Catecumeni: è l’olio dei lottatori; come i gladiatori
venivano cosparsi di olio per sfuggire alla presa degli avversari o delle
belve all’interno dell’arena, così quest’olio sia un mezzo efficace per il
bambino, per sfuggire alla presa di Satana, spirito del Male.
Benedizione dell’accula: La preghiera che, rapidamente, ripercorre la
storia della salvezza, chiede al Signore di benedire l’acqua mediante la
quale il bambino sarà lavato dalla macchia del peccato e rinasce come
nuova creatura, mediante anche un ‘abbondante effusione di Spirito
Santo.
Professione di fede: Poiché il bambino è piccolo, e quindi non ha la possibilità e la capacità di rinunciare al potere del male e di professare la
propria fede personalmente, saranno i genitori, il padrino e la madrina a
farsi garanti della sua fede (Rinuncia a Satana), fino a quando il bambino,
23
Un’altra idea un po’ più incentrata sulla classica caccia natura
potrebbe esser questa:
Riunione di Consiglio d’Akela al parco:
ore 0,00 ritrovo in tana grande cerchio, preghiera, grande urlo
ore 0,10 spostamento verso il parco
ore o,15 Gioco FF..........
ore 0,20 racconto: “osservazione” (Manuale dei Lupetti o altro; a voi la scelta)
ore 0,25 gioco di movimento: questo dipende molto dal numero di Lupetti che avete nel CdA! Un gioco non vincolato dai numeri potrebbe
essere di variare il classico “Tori e Topi” in “Pini e Pani” agganciando un elemento
natura al gioco.
Oppure una battaglia all’Alce Rossa dove devono recuperare nella base avversaria
dei bigliettini, che compongono un puzzle. Da questo puzzle uscirà il disegno o l’immagine di una pianta o di un suo particolare.
ore 0,40 osservazione di un albero ogni due Lupetti, tramite il dise gno dell’albero,
fate loro raccogliere le foglie dell’albero e osservare la corteccia anche utilizzando il
tatto (questo li aiuterà a memorizzare) al termine si potrà condivivere assieme quanto osservato
ore 0.55 rientro in tana
ore 1,00 preghiera grande urlo crack
Nella riunione successiva riprendete i disegni e le foglie raccolte. Da queste partite con
la presentazione degli alberi che avete osservato la volta scorsa, dando ai Lupetti solo
il nome comune, nome dialettale (per le zone dove si utilizza correntemente) e alcune
particolarità dell’albero in questione, in modo da destare la loro curiosità e fantasia.
Ad esempio l’ acero viene tuttora utilizzato per la fabbricazione delle pale da fornaio o
pizzaiolo,per il suo caratteristico colore candido del legno; oppure che le fondamenta di
Venezia sono di pino, che non marcisce se messo sott’acqua. E iniziare a comporre delle
schede natura che potrete completare e arricchire durante l’arco dell’anno.
In seguito,durante una caccia o una riunione, potrete presentare, con l’aiuto del CdA,
alcune piante al Branco.
E poi da questi spunti iniziare gradualmente a far conoscere la natura ai nostri
Branchi...ma fu la fretta che uccise il serpente giallo che voleva mangiare il sole!
Alessandro Carlini - Pergine 1°
22
•
•
•
•
•
2 basi, una per squadra
dentro ogni base vengono messe dai Lupetti della squadra le chiavi in loro
possesso
obbiettivo di ogni squadra è entrare nella base avversaria e sottrarre più chiavi
possibili
per entrare nella base avversaria bisogna battere a carta/forbice/sasso (siamo
in periodo cuccioli, quindi niente di troppo sofisticato) un avversario.
se un Lupetto entra nella base avversaria allora potrà sottrarre una chiave, una
sola, e la porterà nella sua base
L’ambientazione può essere delle più disparate: due fratelli che si sono divisi il regno del
padre e vogliono conquistarsi la sua eredità, due villaggi che combattono per l’accesso
all’unica fonte d’acqua.
Dopo un po’ che i Lupetti si staranno sfidando si paleserà la situazione che i Vecchi Lupi
aspettavano. nessuno riesce ad avere tutte le chiavi.
infatti uno dei Vecchi Lupi interromperà la battaglia e chiamerà tutti i Lupetti a se,
chiedendo chi avesse tutte le chiavi, cioè nessuna squadra. A quel punto si farà la
domanda fatidica: cosa possiamo fare per aprire comunque il forziere?
Mettere assieme tutte le chiavi, quindi unire il Branco!
Aperto il forziere scopriremo la Legge, e, con l’aiuto di qualche Lupetto di prima o
seconda stella, la spiegheremo ai cucciolli.
COLPO DI SCENA
Ulteriore colpo di scena sarebbe quello del furto della Legge: un paio di Vecchi Lupi
travestiti da Bandar rubano la Legge. Per riconquistarla il Branco farà un assalto all’alce
rossa, e anche in questo caso l’unico modo che hanno per vincere è attaccare tutti
assieme, uniti come un vero Branco.
LA LEGGE E LA PISTA BIANCA
Conquistata la Legge potremo adesso analizzarla a fondo, anche anche tramite il
Vangelo, non dimentichiamoci infatti che si tratta di una Legge d’amore.
Avendo sempre l’attenzione a porre alla giusta distanza, Giungla e Vangelo, che sono
entrambi DUE COSE BELLE.
Il Lupetto non ascolta se stesso ma ascolta il Vecchio Lupo, e chi è il Vecchio Lupo più
importante se non Gesù?
Assieme a Baloo possiamo portare ai Lupetti tantissimi esempi di questa letture della
Legge, legando li pure a prove della Pista.
Conoscenza vita di Maria:
• l’annunciazione, dove Maria mette da parte se stessa e dice il suo “eccomi,
sono l’ancella del Signore”
19
Episodi vita di San Francesco:
• nozze di Cana, Gesù che ascolta Maria sua madre (lui che è il figlio di Dio
ascolta sua madre) e si preoccupa della mancanza di vino; i servitori ascoltano
Gesù che gli dice di portare dell’acqua (acqua! quando tutti sanno che manca
del vino, robe da matti) al maestro di tavola, che poi fa i suoi complimenti allo
sposo perl’ottimo vino
• i pescatori che non hanno preso nulla durante la notte e si fidano di quest’uomo
(non hanno ancora riconosciuto in lui Gesù) gettando le reti dall’altra parte
della barca, pescando tanti pesci quanti non ne avevano mai visti.
Episodi vita di San Francesco:
• San Francesco che ascolta la voce del Signore che gli chiede di riparare la Sua
Chiesa
• San Francesco che mette da parte se stesso e il suo ribrezzo e bacia il lebbroso
Insomma, anche qua di esempi ce ne sono tantissimi e su ogni racconto si possono fare
altrettanti giochi. Ma lascio alla vostra fantasia questo compito!
Buona Caccia
Giacomo Cuttin - TS 1°
fai una B. A. ai Vecchi Lupi del tuo Co. Bra.!
Regala loro una copia di questo numero di
Sotto l’Albero del Dhâk
Puoi trovare il file PDF nel sito associativo
seguendo il percorso:
http://www.fse.it/approfondire/privato/circolari/download/Albero_dhak_03-2010.pdf
20
P
otreste pensare che a inizio anno sia troppo presto per
fare delle attività natura, sono appena entrati i cuccioli e
c’è molto da lavorare. Secondo me no, è proprio il momento
ideale per proporre un’attività natura per il vostro Consiglio
d’Akela! La temperatura e le ore di luce ci permettono ancora
di proporre delle attività all’aria aperta anche nel tardo
pomeriggio, questa potrebbe essere l’occasione giusta per
lanciare l’attività al CdA. Ma procediamo con ordine, come
ogni attività dobbiamo fissare gli obiettivi, programmarla
al minuto e renderla una preda allettante. Non facciamo
l’errore di relegare le attività natura a sterili lezioni frontali e
nozionistiche; stuferemo i nostri Lupetti e probabilmente gli
faremo andare in antipatia questo tipo di attività, ricordiamoci che è un mezzo e come
tale utilizzabile in qualsiasi momento della vita di Branco.
Un’idea potrebbe essere questa:
Programmiamo di svolgere la riunione di Consiglio d’Akela nel parco vicino alla nostra
Tana.
Per la riunione metteremo in programma un gioco di movimento, il racconto sulla
prova della pista di seconda stella “fare una piantina” e di seguito il gioco applicazione
della prova.
Nel gioco applicazione possiamo inserire l’aggancio con l’osservazione natura. Come?
Facendo fare al CdA la piantina del parco o di parte di esso riportando la posizione degli
alberi e altre suppellettili che ci possono aiutare ad orientarci. Di ogni albero diremo
loro di raccogliere da terra delle foglie (che in questo periodo sono di diversi colori) che
potrebbero venirci utili nella nostra prossima caccia di CdA; in questo modo desteremo
anche la loro curiosità.
Nella riunione successiva di Consiglio d’Akela, che sarà la prima settimana di avvento,
lanceremo la preparazione del presepe in tana. Con le foglie raccolte al parco si
provvederà a preparare parte dei fondali del presepe o la decorazione del pianale.
Nell’iniziare questo lavoro coglieremo l’occasione di presentare al CdA le piante da cui
sono state raccolte le foglie. Cerchiamo di dare poche informazioni ai lupetti, in modo
da non caricarli di nozioni, basterà per il momento dir loro il nome comune della pianta
e qualche suo utilizzo particolare.
Nell’ultima riunione di Branco prima delle vacanze di Natale, presenteremo il presepe
ultimato. Tramite il fondale potremmo agganciarci con un piccolo racconto sulla natura
e coadiuvati dai lupi del Cda presentare al Branco le piante utilizzate per comporre il
presepe.
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