Untitled - POLIFORM Tour
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Mappa generale General map Siti di interesse Areas of interest STORICO CULTURALE NATURALISTICO History and Culture Nature and Landscapes - Castello dell’Emiro (X sec.) Misilmeri - Chiesa S. Giovanni Battista (1553) Misilmeri - Museo della Casa Contadina (1800) Bolognetta - Chiesa Maria S.S.del Carmelo (1603) Bolognetta - Antica Masseria Di Salvo (1500) Bolognetta - R.N.O. Bagni di Cefalà Diana e Chiarastella - Palazzo Filangeri (1700) Villafrati - Matrice dell’Annunziata (rito latino) Mezzojuso - S.Nicolò di Mira (rito greco-bizantino) Mezzojuso - Laboratorio di Restauro del Libro Antico “Andrea Reres” (ex monastero basiliano) Mezzojuso - Cascate S. Nicola - Valle del fiume Eleutero - R.N.O. Bagni di Cefalà Diana e Chiarastella ENOGASTRONOMICO Food & Wine - Contrada Tumminia MANIFESTAZIONI FOLKLORISTICHE TRADIZIONALI Festival and traditional folklore - Palio dei Sestrieri - Misilmeri manifestazione tradizionale - Festa di S.Antonio - Bolognetta celebrazione del santo patrono - Dimostranza di S. Giusto - Misilmeri celebrazione del santo patrono - Mastro di Campo - Mezzojuso antica pantomima popolare - Pasqua Arbëreshë - Mezzojuso Settimana Santa del rito greco-bizantino - Festa di San Giuseppe - Villafrati celebrazione del santo patrono COME ARRIVARE HOW TO GET HERE PRODUZIONI LOCALI Local products - Olio di Val di Mazara D.O.P. Pecorino Siciliano D.O.P. Caciocavallo palermitano Ricotta fresca di pecora Formaggio Primosale Pane casereccio Vastedda Sfincione Caponata di melanzane Olive nere Passuluni Carciofo var. Spinoso di Palermo Broccoli var. Sparacello Zucchina var. Friscaredda Pomodoro var. Corleonese Melone giallo var. Cartucciaru Melone verde var. Purceddu Kaki di Misilmeri Ficodindia Mandorle Buccellato Cannolo alla ricotta DA PALERMO: tronco autostradale E90 - direzione Messina - uscita Villabate - proseguire per la S.S. 121 verso Agrigento DA CATANIA: Autostrada A19 - direzione Palermo – uscita Villabate/Agrigento – proseguire per la S.S. 121 verso Agrigento FROM PALERMO: E90 highway trunk - direction Messina - Villabate exit - continue to S.S. 121 towards Agrigento FROM CATANIA: Motorway A19 - direction Palermo - exit Villabate/Agrigento - continue to S.S. 121 towards Agrigento PERIODI CONSIGLIATI: Grazie alle temperature miti per gran parte dell’anno, gli itinerari Slow Tour sono fruibili dall’inizio primavera fino all’autunno inoltrato. Nelle giornate più miti del periodo invernale, si possono trascorrere piacevoli week-end all’aria aperta, soggiornando all’interno di una suggestiva masseria o in una azienda agrituristica dall’atmosfera casalinga, per gustare le deliziose specialità della cucina tradizionale siciliana. RECOMMENDED PERIODS: Mild temperatures make accessible the Slow Tour trails from the beginning of spring until autumn. On warmer days of winter, you can spend pleasant weekends outdoors, staying in an picturesque farmhouse or in a homely agritourisms, to enjoy the real Sicilian traditional cuisine. SERVIZI/Services UFFICI TURISTICI/Tourist Offices NUMERI UTILI/ Useful numbers Autoservizi Barbaccia s.s. 121 Bolognetta Artemisia Via Serradifalco,119 Palermo B&B Oleaster Via Roma 147 Bolognetta Savoncelli Travel Via Roma 160 Bolognetta B&B Home from Home C.da Scozzari Bolognetta Agriturismo Bosco Tumminia Bolognetta Antica Masseria Di Salvo C.da Tumminia Bolognetta Misilmeri 091 87 11 300 Bolognetta 091 87 24 239 Villafrati 091 82 70 184 Mezzojuso 091 82 03 171 Ventimiglia di Sicilia 091 82 09 242 Polizia 113 Carabinieri 112 Vigili del Fuoco 115 Emergenza sanitaria 118 Emergenza ambientale 1515 Az. Reg. Foreste Demaniali 091 7906811 Ente Gestore Palermo 091 6628452 SLOW TOUR DEI SAPORI CAMPESTRI Gli itinerari Slow Tour propogono modalità alternative di turismo, responsabili e sostenibili, orientate alla valorizzazione delle tipicità culturali e al rispetto delle risorse naturali, offrendo l’opportunità di vivere esperienze autentiche, a contatto diretto con la natura e con le comunità rurali, per riscoprire gli stili di vita semplici di un tempo e i sapori genuini della campagna siciliana. Lo Slow Tour dei Sapori Campestri si estende a sud-est dell’area metropolitana di Palermo, un territorio che comprende tre Riserve Naturali Orientate di grande interesse geologico, paesaggistico e floro-faunistico, oltre ad un patrimonio storico, archeologico e iconografico di inestimabile valore. L’enogastronomia tipica ripercorre tutte le contaminazioni e le suggestioni che attraversano questa terra da millenni, per cui l’area offre un’ampia scelta di produzioni a marchio D.O.P. e Prodotti Agroalimentari Tradizionali, presidio del Movimento Internazionale Slow Food. The Slow Tour itineraries propose responsible and sustainable ways of tourism, focused on enhancing the cultural traditions and respect for natural resources, offering the opportunity to live authentic experiences, in direct contact with nature and the rural communities, to rediscover simple lifestyles and genuine flavors of the Sicilian countryside. The Slow Tour dei Sapori Campestri extends in the southeast of Palermo metropolitan area, including three Natural Reserves of great geological and naturalistic interest, as well as an historical, archaeological and iconographic heritage of inestimable value. The food and wine typical culture traces all the contaminations and suggestions, crossing this land for thousands of years, therefore the area offers a wide choice of typical P.D.O. and traditional foodstuffs, oversight by the International Slow Food Movement. L' elemento caratterizzante degli itinerari è ben rappresentato dal concetto di varietà: - Varietà storico-culturale: dalle fortificazioni arabe che dominano la valle dell’Eleutero, ai pittoreschi paesini sulle colline del latifondo rurale, alle contaminazioni culturali con le comunità albanesi e le innumerevoli testimonianze archeologiche. - Varietà naturalistico-ambientale: dai suggestivi panorami che in un unico colpo d’occhio spaziano dal golfo di Palermo al promontorio di Cefalù, alle affascinanti cavità delle Riserve Naturali Orientate, fino alle distese dorate dei campi di grano nelle valli interne. - Varietà eno-gastronomica: dal pesce fresco e le specialità del mare, gli agrumi e l’ottimo vino della zona costiera, alle produzioni d’eccellenza di olio extravergine d’oliva, formaggi, dolci, frutta e ortaggi del versante collinare. The main feature of the itineraries is well represented by the concept of variety: -Historical-cultural variety: from the Arab fortifications overlooking the Eleutero valley, to the picturesque villages on the hills of rural estate, the cultural influences of the Albanian community and the many archaeological testimonies. -Naturalistic-environmental variety: from the striking views which stretch, in a single glance, from the Gulf of Palermo to the headland of Cefalù, to the fascinating cavities of the Oriented Natural Reserves, as well as the golden wheat fields in the inner valleys. -Food and wine variety: from the fresh fish and seafood specialties, citrus fruits and fine wine of the coastside, to the excellent productions of extra virgin olive oil, cheeses, pastries, fruit and vegetables of the hillside. Dai Giardini dell' Emiro alle pendici della Brinja - Castello dell’Emiro (X sec.) Misilmeri - Chiesa S. Giovanni Battista (1553) Misilmeri - Museo della Casa Contadina (1800) Bolognetta - Chiesa Maria S.S.del Carmelo (1603) Bolognetta - Antica Masseria Di Salvo (1500) Bolognetta - R.N.O. Bagni di Cefalà Diana e Chiarastella - Palazzo Filangeri (1700) Villafrati - Matrice dell’Annunziata (rito latino) Mezzojuso - S.Nicolò di Mira (rito greco-bizantino) Mezzojuso - Laboratorio di Restauro del Libro Antico “Andrea Reres” Mezzojuso IL PRIMO ITINERARIO offre un’occasione di approfondimento della storia, dei valori e della varietà paesaggistica dell’entroterra rurale palermitano. Il viaggiatore è immerso in una dimensione sospesa nel tempo, in cui assaporare la cultura popolare e i prodotti tipici della campagna siciliana. L’itinerario Dai Giardini dell’Emiro alle pendici della Brinja, percorre una delle antiche regie trazzere (XIII sec.), principali vie di collegamento per le comunità rurali fino ai nostri giorni. Lungo il percorso si trovano alcune tracce della linea ferroviaria S. Erasmo – Burgio (1886), che collegava il capoluogo con i piccoli centri urbani dell’interno. THE FIRST ITINERARY offers a full immersion experience throughout history, values and the scenic diversity of rural hinterland of Palermo.The traveler delves into a dimension suspended in time, where tasting the popular culture and the typical products of Sicily countryside. The itinerary Dai Giardini dell’Emiro alle pendici della Brinja goes through one of the ancient royal trazzere (13rd century), main roads connecting rural communities to this day. Along the way, there are some trace of the railway line S. Erasmo - Burgio (1886), linking the capital to the small towns of the interior. L’itinerario prende avvio dal centro urbano di Misilmeri in Piazza Comitato 1860, ravvivata dal fragore dell’abbondante flusso d’acqua, che sgorga dalla Fontana Grande (1529). Sulla piazza si affaccia la Chiesa di S. Giovanni Battista (1553), in cui sono custoditi pregevoli stucchi della scuola del Serpotta e opere lignee del XVIII secolo. Dalla S.P. 38 si arriva ai ruderi del Castello dell’Emiro (X sec.), arroccati su un’altura rocciosa con un’ampia cavità alla base, collegata al centro abitato. The route start from the village of Misilmeri, Piazza Comitato 1860, enlivened by the sound of the abundant stream of water flowing from the Fontana Grande (1529). On the square appears the Church of S. Giovanni Battista (1553), where are guarded the fine stuccos of the Serpotta’s school and wooden works of the 18th century. Up to the S.P. 38, you can find the ruins of the Castle of the Emir (10th cent.), placed on a rocky upland, with a large cavity at the base, connected to the village. L'ASPETTO PIÙ SUGGESTIVO è rappresentato dalla mirabile vista che domina l’ampia pianura, comunemente conosciuta come jardini, culla di uno dei primi orti botanici d’Europa, l’Hortus Catholicus (XVII sec.) precursore dell’attuale Orto Botanico di Palermo. Lungo la Valle del fiume Eleutero, alimentata dalla sorgente di Risalaimi, si possono individuare i resti di antichi mulini ad acqua (X sec.), a testimonianza del fermento che animava la contrada. THE MOST STRIKING FEATURE is the wonderful view overlooking the wide plain, commonly known as jardini, where was founded one of the first European botanical gardens, the Hortus Catholicus (17th century), forerunner of the present Botanical Garden of Palermo. Along the River Valley Eleutero, fed by the Risalaimi source, you can find the remains of ancient water mills (10th cent.), proof of the unrest that animated the district. Oltre la valle, la S.P. 77 conduce nel centro urbano di Bolognetta, in cui si trova la Chiesa di Maria SS. del Carmelo (1603), custode di una pittura a olio e diversi gruppi scultorei del XVIII secolo. Un edificio di sicuro interesse storico e antropologico è il Museo della casa contadina, una tipica casa rurale di fine ‘800, in cui è esposta una ricca collezione di oggetti di uso quotidiano della tradizione popolare. Nella valle sottostante, lungo il corso del fiume Milicia, un dislivello naturale dà vita alle Cascate di S. Nicola, un luogo di grande impatto naturalistico, caratterizzato da una lussureggiante vegetazione e da grandi cavità che si spalancano sul costone roccioso. Beyond the valley, the S.P.77 leads to the city center of Bolognetta, where you can find the Church of Maria SS. del Carmelo (1603), containing several oil paintings and sculptures of the 18th century. A building of reliable historical and anthropological interest is the Museo della Casa Contadina, a typical rural house built at the end of ‘800, where it is exposed a rich collection of objects of daily use of the folk tradition. In the valley below, along the course of Milicia river, a natural gradient gives life to the Falls of St. Nicola, a place of impressive natural beauty, characterized by lush vegetation and large cavities that spread on the clifftop. Dalla strada di accesso all’antico feudo cinquecentesco, in contrada Tumminia, il paesaggio comincia a mostrare i colori tipici del latifondo siciliano, dando inizio a un viaggio dentro l’autentica Sicilia rurale: il giallo dorato dei campi di seminativo, la verde macchia mediterranea abbarbicata sui tanti affioramenti rocciosi, dimore rurali in pietra, abbeveratoi e laghetti disseminati ovunque lungo la valle. Verso l’interno del feudo, si giunge all’Antica Masseria Di Salvo (1500), un tempo residenza baronale e centro di intensa attività agricola, che comprende una corte centrale, circondata dagli alloggi dei “campieri”, oggi riqualificati per l’offerta ricettiva. The landscape from the access road to the Tumminia district, an ancient estate of the 16th century, shows the typical colors of the Sicilian latifundium, beginning a journey into the authentic rural Sicily: the golden yellow of the wheat fields, the green Mediterranean scrub clinging to the many rocky outcrops, the rural dwellings, stone troughs and ponds scattered everywhere along the valley. Inwards of the feud leads at Antica Masseria Di Salvo (1500), once a baronial residence and center of intense agricultural activity, which consists of a central courtyard surrounded by the homes of the “keepers”, today retrained for the accommodation offer. SULLO SFONDO, l’imponente costone occidentale della Riserva Naturale Orientata di Pizzo Cane e Pizzo Trigna e Grotta Mazzamuto, mostra le due ampie cavità della Grotta del Leone. IN THE BACKGROUND, the imposing west ridge of the Natural Reserve of Pizzo Cane, Pizzo Trigna e Grotta Mazzamuto, shows the two large cavities of the Grotta del Leone. Poco distante dalla Masseria, si trova l’agriturismo Bosco Tumminia, dove è possibile degustare diverse specialità prodotte in azienda come: il pecorino siciliano, il primosale, la ricotta, le carni ovine e suine, l’olio d’oliva, i ficodindia e ortaggi vari. Durante la visita all’agriturismo, assistere al ciclo produttivo del formaggio, entrando a contatto diretto con gli animali, può rivelarsi un’esperienza autentica di grande valore formativo. Continuando il percorso lungo la S.P. 77, si giunge alla Riserva Naturale Orientata dei Bagni di Cefalà Diana e Chiarastella, sito di rilevante importanza sia sotto il profilo storico che naturalistico. Sul versante nord-orientale di Pizzo Chiarastella sono raggiungibili le grotte Buffa I e Buffa II, presso cui sono state ritrovate delle tombe rupestri del periodo eneolitico. Not far from Antica Masseria, there is the agritourism Bosco Tumminia, where you can taste different specialties produced by the company: pecorino, primosale, ricotta, sheep and pork meat, olive oil, prickly pears and vegetables. During the visit to the farm, you can attend in the production cycle of cheese, coming in close contact with animals. Continuing the itinerary along the S.P. 77, we arrive at the Natural Reserve of Bagni di Cefalà Diana e Chiarastella, a site of great historical and natural interest. From the north-eastern slope of Pizzo Chiarastella, you can reach the caves Buffa I and Buffa II, where were found rock tombs of the neolithic period. A VALLE DELLA RISERVA, sgorga una fonte d’acqua calda, nota per le sue virtù terapeutiche fin dal 50 d.C., che confluisce nei Bagni di Cefalà Diana, uno degli unici due esemplari di “terme arabe” presenti in Europa. All’interno dell’edificio, l’ambiente molto suggestivo riporta i tratti tipici dell’architettura araba. Da una piccola vasca riservata da un diaframma murario ad archi, un tempo ad uso esclusivo dell’emiro, l’acqua termale confluisce all’interno di altre tre vasche sottostanti poste parallelamente. Oltrepassando la Riserva Naturale Orientata dei Bagni di Cefalà Diana e Chiarastella, si prosegue per il centro storico di Villafrati. Palazzo Filangeri, antica residenza nobiliare, domina la via principale dell’abitato costituendone una sorta di spina dorsale. Il Palazzo, composto da tre grandi corti, custodisce ancora qualche affresco dell’epoca. DOWNSTREAM FROM THE RESERVE flows a hot water source, known for its therapeutic virtues since 50 A.D., that merges in the Bagni di Cefalà Diana, one of the only two examples of “Arab baths” in Europe. Inside the building, the wonderful atmosphere shows the typical features of the Arabian architecture. The thermal water pours into a small pool surrounded by a diaphragm wall with arches, flowing subsequently into three parallel pools, at the time for the exclusive use of the emir. Crossing the Natural Reserve Bagni di Cefalà Diana e Chiarastella, the tour continues to the center of Villafrati. Filangeri Palace, ancient aristocratic residence, dominates the main street, a sort of backbone of the village. The Palace, consist in three large courtyards, still holds some frescoes of the time. L’itinerario prosegue lungo la S.S.121 fino a Mezzojuso. Il centro urbano di Mezzojuso sorge ai piedi della pittoresca collina della Brinja, estremo versante orientale della Riserva Naturale Orientata Bosco di Ficuzza, contesto naturalistico di estrema vivacità floro-faunistica. La conformazione tortuosa del centro urbano, consente al visitatore di scoprire scorci molto suggestivi fra fitto reticolo di vicoli e cortili. Sulla piazza principale, è possibile ammirare i campanili della Matrice dell’Annunziata di rito cattolico e della Matrice di San Nicolò di Mira di rito ortodosso. Mezzojuso, infatti, rappresenta un importante modello di integrazione multietnica fra la comunità locale e quella arbëreshë, che convivono in armonia da cinquecento anni. Un elemento di notevole valore storico-artistico della tradizione arbëreshë, è rappresentato dall’iconostasi della Chiesa di S. Maria di tutte le Grazie (XV sec.). Adiacente alla Chiesa, si trova l’ex monastero basiliano, sede del Laboratorio di Restauro del Libro Antico “Andrea Reres”, in cui sono custoditi rari codici greci e miniature lignee di pregevole fattura. Le manifestazioni folkloristiche che meglio rappresentano la doppia anima di Mezzojuso sono: il Mastro di Campo, la più antica manifestazione carnevalesca della Sicilia e la Pasqua Arbëreshë, che termina con la distribuzione delle tradizionali “uova rosse” simbolo di nuova vita. The route goes on along the S.S. 121, up to Mezzojuso. The town is located at the foot of the picturesque hill of the Brinja, extreme eastern side of the Natural Reserve Bosco di Ficuzza, a natural environment consist of a wide woodland and a rich biodiversity. Walking through the winding alleys of the city centre, you can discover very picturesque views and amazing landscapes. On the main square, there are the two towers of the Church of the Annunziata (Catholic ceremony) and the Church of S. Nicolò di Mira (Orthodox rite). Mezzojuso is an representetive model of multi-ethnic integration between the local and the arbëreshë community, living together for five hundred years. An item of great historical and artistic value of arbëreshë tradition is represented by the iconostasis of the Church of S. Maria di tutte le Grazie (15th Cent.). Close to the Church, there is the ex-basilian monastery, seat of the Laboratory of the Ancient Book Restoration “Andrea Reres”, where are preserved rare greek codes and wooden miniatures of fine workmanship. The double soul of Mezzojuso is well represented by the two main traditional events: the Mastro di Campo, the oldest carnival festival in Sicily and Arbëreshë Easter, which end sharing the traditional “red eggs” symbol of new life. Donkey-Walk sulle cime di Monte Cane - Riserva Naturale Orientata di Pizzo Cane Pizzo Trigna e Grotta Mazzamuto - Eremo S. Felice - Grotta dei Brigghi - Rifugio Muccicase - Case della Batia - Pizzo Nudo - Pizzo dell’Inferno (1225 m). Rifugio Refuge Sito di interesse naturalistico Area of natural interest Punto panoramico Panoramic viewpoint interest IL SECONDO ITINERARIO, si sviluppa all’interno della Riserva Naturale Orientata di Pizzo Cane, Pizzo Trigna e Grotta Mazzamuto (4.643 Ha), un raccordo naturale fra i monti di Palermo e le Madonie. La Riserva comprende due dorsali montuose, che racchiudono un vasto altipiano calcareo, attraversato dal torrente San Michele. I maggiori rilievi della Riserva sono: Pizzo Trigna (1.257 m), Monte Cane (1.240 m), Pizzo dell’Inferno (1.225 m). Sulle pareti frastagliate della dorsale affiorano grotte, anfratti e fenditure conferendole un’aria misteriosa e surreale. Fra i siti di maggiore interesse si segnalano: Grotta Mazzamuto, in cui sono stati rinvenuti reperti fossili di Elephas Falconeri (elefanti nani del Pleistocene); a sud-est, Grotta dei Brigghi, la più ampia e ricca di stalattiti e stalagmiti; sul versante occidentale, la Grotta del Leone con la sua scenografica e suggestiva architettura. THE SECOND ITINERARY extends within the Natural Reserve of Pizzo Cane, Pizzo Trigna e Grotta Mazzamuto (4,643 Ha), a natural link between the mountains of Palermo and the Madonie. The Reserve includes two mountain ridges that enclose a vast limestone plateau, crossed by the river San Michele. The highest elevations in the Reserve are: Pizzo Trigna (1.257 m), Monte Cane (1.240 m), Pizzo dell’Inferno (1.225 m). A lot of caves, crevices and cracks emerge on the jagged walls of the ridge, giving it a mysterious and surreal atmosphere. Among the most interesting sites there are: Grotta Mazzamuto, in which have been found some fossil records of Elephas Falconeri (Pleistocene miniature elephants); on the south-east side, the Grotta dei Brigghi, the widest and also full of stalactites and stalagmites; on the western side, the Grotta del Leone with its scenic and picturesque architecture. Segnalata fra i Siti di Interesse Comunitario (SIC), la Riserva è il risultato della combinazione di differenti ambienti naturali (rupestre, prativo, vallivo). Alla variegata componente arborea, in cui predomina il leccio, la quercia da sughero, l’orniello, l’acero campestre e l’acero trilobo, segue il sottobosco, costituito da essenze appartenenti alla macchia mediterranea (rosa canina, azzeruolo selvatico, pero mandorlino, biancospino comune, citiso trifloro, ginestra spinosa). Nelle zone semirupestri si possono trovare l’euforbia, il lentisco, l’olivastro e rare specie endemiche come il ciombolino siciliano e il cavolo rupestre. Listed among the Sites of Community Interest (SCI), the Reserve of Monte Cane, Pizzo Trigna e Grotta Mazzamuto, consist in a combination of different natural environments (rocky, grassy, valley). In the wooded part of the Reserve, holm and cork oaks, ashes, field and trilobo maples, are the the widespread species; the undergrowth consists of species belonging to the Mediterranean scrub (rosehip, wild azarole, mandorlino pear tree, common hawthorn, laburnum trifloro, gorse). On the scree slopes, you can find spurges, mastic trees, olive trees and rare endemic species such as Sicilian ciombolino and rock cabbages. Tra le aspre e impervie pareti rocciose di Pizzo dell’Inferno, nidificano annualmente: l’Aquila Reale, il falco pellegrino, il nibbio bruno, il gheppio, l’allocco e il barbagianni. Nei boschi della Riserva trovano dimora il cardellino, la tortora, il colombaccio, la taccola, la cinciallegra, il rampichino, il picchio rosso maggiore. Le specie di mammiferi presenti includono la donnola, il gatto selvatico, l’istrice, la volpe, la lepre, il riccio e il coniglio selvatico. Tra i rettili si segnalano il ramarro occidentale, il biacco, il colubro liscio e la vipera comune. Among the crevices of the rugged and steep cliffs of Pizzo dell’Inferno, annually nest some birds of prey as the Golden Eagle, the peregrine falcon, the black kite, the kestrel, the tawny and the barn owl. In the woods of the Reserve, you can find the goldfinch, the turtle dove, the wood pigeon, the jackdaw, the great tit, the creeper and the woodpecker. The species of mammals include weasels, wild cats, porcupines, foxes, hares, hedgehogs and wild rabbits. Among the reptiles there are the western green lizard, the rat snake, the smooth snake and the common viper. UN FITTO RETICOLO DI SENTIERI, predisposti dall’Azienda Regionale Foreste Demaniali, offre la possibilità di realizzare un gran numero di percorsi esplorativi a piedi, in bici o a cavallo. L’itinerario proposto, offre una modalità alternativa di turismo escursionistico, che rivalorizza l’antichissima pratica di viaggiare a piedi in compagnia di un asino. Il Donkey-walk rappresenta una forma di turismo lenta, sostenibile, in sintonia con la cultura locale e il paesaggio. Grazie al suo temperamento mite e all’importante aiuto logistico che offre, l’asino è il compagno di viaggio ideale per scoprire la Riserva, anche per i meno esperti. Inoltre, il contatto diretto con l’animale, rende il viaggiatore maggiormente recettivo nei confronti dell’ambiente circostante, migliorando la qualità complessiva dell’esperienza turistica. A DENSE NETWORK OF PATHS, prepared by the Regional Forests Department, allows to perform a large number of exploratory trails by foot, bike or on horseback. This itinerary offers a new way of walking tourism, which values the ancient practice of traveling on foot in the company of a donkey. The Donkey-walk is a form of slow and sustainable tourism, in harmony with the cultural heritage and the wild landscape. Thanks to the mild disposition and the important logistical support it offers, a donkey is the perfect partner to discover the Reserve, even for beginners. In addition, the direct contact with the animal makes the walker more receptive to the surrounding environment, improving the overall quality of the tourist experience. IL LUOGO PIÙ SUGGESTIVO, da cui partire per scoprire la Riserva, è l’Eremo di San Felice. Da questo punto, si gode di una magnifica vista che abbraccia: il Castello di Caccamo, il Lago Rosamarina, Monte S. Calogero, Cefalù arrivando fino alle Isole Eolie. L’itinerario prende avvio verso la Grotta dei Brigghi, una cavità carsica che presenta un ricco complesso di stalattiti e stalagmiti. Procedendo, si attraversa la pineta di Pizzo Palombella, fino al rifugio Muccicasi. Il percorso continua verso Mandra Piana Grande, un bel pianoro immerso in un fitto bosco di roverella e altre specie endemiche. Poco distante si trovano le Case della Batia, tipica costruzione rurale a ridosso di una roccia prominente, dove è concedersi una meritata pausa ristoratrice. Lungo il sentiero natura Batia, è interessante notare le neviere, grandi depressioni scavate nella roccia, un tempo destinate all’accumulo della neve invernale per la conservazione degli alimenti nel periodo estivo. THE MOST CHARMING PLACE to start exploring the Reserve is the Hermitage of San Felice. From this point, you can enjoy a splendid view comprising: the Castle of Caccamo, the Rosamarina lake, Mount S. Calogero, Cefalù and even the Aeolian Islands. The itinerary starts at Grotta dei Brigghi, a karst cave features a rich complex of stalactites and stalagmites. Continuing the path, you cross the pine forest of Pizzo Palombella, up to the Muccicasi Refuge. The route continues towards Mandra Piana Grande, a beautiful plain surrounded by a thick forest of oaks and other native species. Not far there are Houses of the Batia, a typical rural building next to a prominent rock, where you can rest the animals and take a refreshing break. Along the nature trail Batia, it is interesting to note the neviere, large depressions in the rock, once used to accumulate winter snow, used for food storage in the summertime. Il sentiero natura Portella di Pizzo Nudo conduce alla torretta di avvistamento del servizio antincendio boschivo, in prossimità di Pizzo dell’Inferno. Da questa posizione, la visuale panoramica è ineguagliabile: il mare di Cefalù, il rilievo montuoso delle Madonie, la vallata del fiume S.Leonardo e il lago Rosamarina, il bastione roccioso di Roccabusambra, la R.N.O. di Monte Cammarata fino ai Monti di Palermo. Pizzo dell’Inferno è il posto ideale per il birdwatching. Nei periodi di nidificazione, è possibile avvistare in volo l’Aquila Reale e altri specie di uccelli rapaci. Imboccando il sentiero Chiano di Campani, l’itinerario volge verso la fine. Immersi in un silenzio fuori dal comune, è facile imbattersi in piccoli gruppi di cavalli allo stato semibrado che scorrazzano in libertà. Una volta raggiunto Pizzo di Cascio, si prosegue, lungo il ripido pendio della Valle dei Levrieri, che conduce al cancello di uscita della Riserva nei pressi di Ventimiglia di Sicilia. The nature trail Portella di Pizzo Nudo leads to the lookout tower of the fire fighting service, located nearby Pizzo dell’Inferno. From this location, you can enjoy an unrivaled panoramic view: the sea of Cefalù, the mountainous Madonie, the valley of the river S. Leonardo and the Rosamarina lake, the rocky rampart of Roccabusambra, the Natural Reserve of Mount Cammarata to the Mounts of Palermo. Pizzo dell’Inferno is the ideal place for birdwatching. During the nesting periods you can see the Golden Eagle and other raptors. Down the the nature trail Chiano di Campani, the route turns to the last stage of the itinerary. Along the path, immersed in a silence out of the ordinary, it’s easy to encounter small groups of semi-wild horses roaming freely. Once reached Pizzo di Cascio, you can continue along the steep slope of the Valle dei Levrieri, that leads to the exit of Reserve near Ventimiglia di Sicilia. è un’iniziativa di promozione del territorio a cura dell’associazione Per informazioni e approfondimenti www.poliformtour.com Intervento cofinanziato dall’Unione Europea Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale (F.E.A.S.R.) P.S.R. Sicilia 2007/2013- P.S.L. Il Distretto Turistico Rurale del G.A.L. Metropoli Est Misura 313 Incentivazione di attività turistiche - Azione B Servizi per la fruizione degli itinerari rurali Target Out Editrice www.targetout.org