Untitled - POLIFORM Tour

Transcript

Untitled - POLIFORM Tour
Mappa generale
General map
Siti di interesse
Areas of interest
STORICO CULTURALE
NATURALISTICO
History and Culture
Nature and Landscapes
- Castello dell’Emiro (X sec.) Misilmeri
- Chiesa S. Giovanni Battista (1553) Misilmeri
- Museo della Casa Contadina (1800) Bolognetta
- Chiesa Maria S.S.del Carmelo (1603) Bolognetta
- Antica Masseria Di Salvo (1500) Bolognetta
- R.N.O. Bagni di Cefalà Diana e Chiarastella
- Palazzo Filangeri (1700) Villafrati
- Matrice dell’Annunziata (rito latino) Mezzojuso
- S.Nicolò di Mira (rito greco-bizantino) Mezzojuso
- Laboratorio di Restauro del Libro Antico “Andrea Reres”
(ex monastero basiliano) Mezzojuso
- Cascate S. Nicola
- Valle del fiume Eleutero
- R.N.O. Bagni di Cefalà Diana
e Chiarastella
ENOGASTRONOMICO
Food & Wine
- Contrada Tumminia
MANIFESTAZIONI FOLKLORISTICHE TRADIZIONALI
Festival and traditional folklore
- Palio dei Sestrieri - Misilmeri
manifestazione tradizionale
- Festa di S.Antonio - Bolognetta
celebrazione del santo patrono
- Dimostranza di S. Giusto - Misilmeri
celebrazione del santo patrono
- Mastro di Campo - Mezzojuso
antica pantomima popolare
- Pasqua Arbëreshë - Mezzojuso
Settimana Santa del rito greco-bizantino
- Festa di San Giuseppe - Villafrati
celebrazione del santo patrono
COME ARRIVARE
HOW TO GET HERE
PRODUZIONI LOCALI
Local products
-
Olio di Val di Mazara D.O.P.
Pecorino Siciliano D.O.P.
Caciocavallo palermitano
Ricotta fresca di pecora
Formaggio Primosale
Pane casereccio Vastedda
Sfincione
Caponata di melanzane
Olive nere Passuluni
Carciofo var. Spinoso di Palermo
Broccoli var. Sparacello
Zucchina var. Friscaredda
Pomodoro var. Corleonese
Melone giallo var. Cartucciaru
Melone verde var. Purceddu
Kaki di Misilmeri
Ficodindia
Mandorle
Buccellato
Cannolo alla ricotta
DA PALERMO: tronco autostradale E90 - direzione Messina - uscita Villabate - proseguire per la S.S. 121 verso Agrigento
DA CATANIA: Autostrada A19 - direzione Palermo – uscita Villabate/Agrigento – proseguire per la S.S. 121 verso Agrigento
FROM PALERMO: E90 highway trunk - direction Messina - Villabate exit - continue to S.S. 121 towards Agrigento
FROM CATANIA: Motorway A19 - direction Palermo - exit Villabate/Agrigento - continue to S.S. 121 towards Agrigento
PERIODI CONSIGLIATI:
Grazie alle temperature miti per gran parte dell’anno, gli itinerari Slow Tour
sono fruibili dall’inizio primavera fino all’autunno inoltrato. Nelle giornate più
miti del periodo invernale, si possono trascorrere piacevoli week-end all’aria
aperta, soggiornando all’interno di una suggestiva masseria o in una azienda
agrituristica dall’atmosfera casalinga, per gustare le deliziose specialità della
cucina tradizionale siciliana.
RECOMMENDED PERIODS:
Mild temperatures make accessible the Slow Tour trails from the beginning
of spring until autumn. On warmer days of winter, you can spend pleasant
weekends outdoors, staying in an picturesque farmhouse or in a homely
agritourisms, to enjoy the real Sicilian traditional cuisine.
SERVIZI/Services
UFFICI TURISTICI/Tourist Offices
NUMERI UTILI/ Useful numbers
Autoservizi Barbaccia s.s. 121 Bolognetta
Artemisia Via Serradifalco,119 Palermo
B&B Oleaster Via Roma 147 Bolognetta
Savoncelli Travel Via Roma 160 Bolognetta
B&B Home from Home C.da Scozzari Bolognetta
Agriturismo Bosco Tumminia Bolognetta
Antica Masseria Di Salvo C.da Tumminia Bolognetta
Misilmeri 091 87 11 300
Bolognetta 091 87 24 239
Villafrati 091 82 70 184
Mezzojuso 091 82 03 171
Ventimiglia di Sicilia 091 82 09 242
Polizia 113
Carabinieri 112
Vigili del Fuoco 115
Emergenza sanitaria 118
Emergenza ambientale 1515
Az. Reg. Foreste Demaniali 091 7906811
Ente Gestore Palermo 091 6628452
SLOW
TOUR
DEI
SAPORI
CAMPESTRI
Gli itinerari Slow Tour propogono modalità alternative di turismo, responsabili e sostenibili, orientate alla valorizzazione delle
tipicità culturali e al rispetto delle risorse naturali, offrendo l’opportunità di vivere esperienze autentiche, a contatto diretto con
la natura e con le comunità rurali, per riscoprire gli stili di vita semplici di un tempo e i sapori genuini della campagna siciliana.
Lo Slow Tour dei Sapori Campestri si estende a sud-est dell’area metropolitana di Palermo, un territorio che comprende
tre Riserve Naturali Orientate di grande interesse geologico, paesaggistico e floro-faunistico, oltre ad un patrimonio storico,
archeologico e iconografico di inestimabile valore. L’enogastronomia tipica ripercorre tutte le contaminazioni e le suggestioni che
attraversano questa terra da millenni, per cui l’area offre un’ampia scelta di produzioni a marchio D.O.P. e Prodotti Agroalimentari
Tradizionali, presidio del Movimento Internazionale Slow Food.
The Slow Tour itineraries propose responsible and sustainable ways of tourism, focused on enhancing the cultural traditions and
respect for natural resources, offering the opportunity to live authentic experiences, in direct contact with nature and the rural
communities, to rediscover simple lifestyles and genuine flavors of the Sicilian countryside.
The Slow Tour dei Sapori Campestri extends in the southeast of Palermo metropolitan area, including three Natural Reserves of
great geological and naturalistic interest, as well as an historical, archaeological and iconographic heritage of inestimable value.
The food and wine typical culture traces all the contaminations and suggestions, crossing this land for thousands of years,
therefore the area offers a wide choice of typical P.D.O. and traditional foodstuffs, oversight by the International Slow Food
Movement.
L' elemento caratterizzante degli itinerari è ben rappresentato dal concetto di varietà:
- Varietà storico-culturale: dalle fortificazioni arabe che dominano la valle dell’Eleutero, ai pittoreschi paesini sulle colline del
latifondo rurale, alle contaminazioni culturali con le comunità albanesi e le innumerevoli testimonianze archeologiche.
- Varietà naturalistico-ambientale: dai suggestivi panorami che in un unico colpo d’occhio spaziano dal golfo di Palermo al promontorio
di Cefalù, alle affascinanti cavità delle Riserve Naturali Orientate, fino alle distese dorate dei campi di grano nelle valli interne.
- Varietà eno-gastronomica: dal pesce fresco e le specialità del mare, gli agrumi e l’ottimo vino della zona costiera, alle produzioni
d’eccellenza di olio extravergine d’oliva, formaggi, dolci, frutta e ortaggi del versante collinare.
The main feature of the itineraries is well represented by the concept of variety:
-Historical-cultural variety: from the Arab fortifications overlooking the Eleutero valley, to the picturesque villages on the hills of
rural estate, the cultural influences of the Albanian community and the many archaeological testimonies.
-Naturalistic-environmental variety: from the striking views which stretch, in a single glance, from the Gulf of Palermo to the headland
of Cefalù, to the fascinating cavities of the Oriented Natural Reserves, as well as the golden wheat fields in the inner valleys.
-Food and wine variety: from the fresh fish and seafood specialties, citrus fruits and fine wine of the coastside, to the excellent
productions of extra virgin olive oil, cheeses, pastries, fruit and vegetables of the hillside.
Dai Giardini dell' Emiro alle pendici della Brinja
- Castello dell’Emiro (X sec.) Misilmeri
- Chiesa S. Giovanni Battista (1553) Misilmeri
- Museo della Casa Contadina (1800) Bolognetta
- Chiesa Maria S.S.del Carmelo (1603) Bolognetta
- Antica Masseria Di Salvo (1500) Bolognetta
- R.N.O. Bagni di Cefalà Diana e Chiarastella
- Palazzo Filangeri (1700) Villafrati
- Matrice dell’Annunziata (rito latino) Mezzojuso
- S.Nicolò di Mira (rito greco-bizantino) Mezzojuso
- Laboratorio di Restauro del Libro Antico “Andrea Reres” Mezzojuso
IL PRIMO ITINERARIO offre un’occasione di approfondimento della storia, dei valori e della varietà paesaggistica dell’entroterra
rurale palermitano. Il viaggiatore è immerso in una dimensione sospesa nel tempo, in cui assaporare la cultura popolare e i
prodotti tipici della campagna siciliana. L’itinerario Dai Giardini dell’Emiro alle pendici della Brinja, percorre una delle antiche regie
trazzere (XIII sec.), principali vie di collegamento per le comunità rurali fino ai nostri giorni. Lungo il percorso si trovano alcune
tracce della linea ferroviaria S. Erasmo – Burgio (1886), che collegava il capoluogo con i piccoli centri urbani dell’interno.
THE FIRST ITINERARY offers a full immersion experience throughout history, values and the scenic diversity of rural hinterland
of Palermo.The traveler delves into a dimension suspended in time, where tasting the popular culture and the typical products
of Sicily countryside. The itinerary Dai Giardini dell’Emiro alle pendici della Brinja goes through one of the ancient royal trazzere
(13rd century), main roads connecting rural communities to this day. Along the way, there are some trace of the railway line
S. Erasmo - Burgio (1886), linking the capital to the small towns of the interior.
L’itinerario prende avvio dal
centro urbano di Misilmeri in
Piazza Comitato 1860, ravvivata
dal fragore dell’abbondante
flusso d’acqua, che sgorga
dalla Fontana Grande (1529).
Sulla piazza si affaccia la
Chiesa di S. Giovanni Battista
(1553), in cui sono custoditi
pregevoli stucchi della scuola
del Serpotta e opere lignee
del XVIII secolo. Dalla S.P. 38
si arriva ai ruderi del Castello
dell’Emiro (X sec.), arroccati su
un’altura rocciosa con un’ampia
cavità alla base, collegata al
centro abitato.
The route start from the village
of Misilmeri, Piazza Comitato
1860, enlivened by the sound
of the abundant stream of
water flowing from the Fontana
Grande (1529).
On the square appears the
Church of S. Giovanni Battista
(1553), where are guarded the
fine stuccos of the Serpotta’s
school and wooden works of
the 18th century. Up to the S.P.
38, you can find the ruins of the
Castle of the Emir (10th cent.),
placed on a rocky upland, with
a large cavity at the base,
connected to the village.
L'ASPETTO PIÙ SUGGESTIVO è rappresentato dalla mirabile vista che domina l’ampia pianura, comunemente conosciuta come
jardini, culla di uno dei primi orti botanici d’Europa, l’Hortus Catholicus (XVII sec.) precursore dell’attuale Orto Botanico di Palermo.
Lungo la Valle del fiume Eleutero, alimentata dalla sorgente di Risalaimi, si possono individuare i resti di antichi mulini ad acqua
(X sec.), a testimonianza del fermento che animava la contrada.
THE MOST STRIKING FEATURE is the wonderful view overlooking the wide plain, commonly known as jardini, where was founded
one of the first European botanical gardens, the Hortus Catholicus (17th century), forerunner of the present Botanical Garden of
Palermo. Along the River Valley Eleutero, fed by the Risalaimi source, you can find the remains of ancient water mills (10th cent.),
proof of the unrest that animated the district.
Oltre la valle, la S.P. 77 conduce
nel centro urbano di Bolognetta,
in cui si trova la Chiesa di Maria
SS. del Carmelo (1603), custode
di una pittura a olio e diversi gruppi
scultorei del XVIII secolo.
Un edificio di sicuro interesse
storico e antropologico è il Museo
della casa contadina, una tipica
casa rurale di fine ‘800, in cui è
esposta una ricca collezione di
oggetti di uso quotidiano della
tradizione popolare.
Nella valle sottostante, lungo il
corso del fiume Milicia, un dislivello
naturale dà vita alle Cascate di
S. Nicola, un luogo di grande
impatto naturalistico, caratterizzato
da una lussureggiante vegetazione
e da grandi cavità che si spalancano
sul costone roccioso.
Beyond the valley, the S.P.77 leads
to the city center of Bolognetta,
where you can find the Church
of Maria SS. del Carmelo (1603),
containing several oil paintings and
sculptures of the 18th century.
A building of reliable historical
and anthropological interest is the
Museo della Casa Contadina, a
typical rural house built at the end
of ‘800, where it is exposed a rich
collection of objects of daily use of
the folk tradition.
In the valley below, along the
course of Milicia river, a natural
gradient gives life to the Falls of
St. Nicola, a place of impressive
natural beauty, characterized by
lush vegetation and large cavities
that spread on the clifftop.
Dalla strada di accesso all’antico feudo cinquecentesco,
in contrada Tumminia, il paesaggio comincia a mostrare i
colori tipici del latifondo siciliano, dando inizio a un viaggio
dentro l’autentica Sicilia rurale: il giallo dorato dei campi di
seminativo, la verde macchia mediterranea abbarbicata
sui tanti affioramenti rocciosi, dimore rurali in pietra,
abbeveratoi e laghetti disseminati ovunque lungo la valle.
Verso l’interno del feudo, si giunge all’Antica Masseria Di
Salvo (1500), un tempo residenza baronale e centro di
intensa attività agricola, che comprende una corte centrale,
circondata dagli alloggi dei “campieri”, oggi riqualificati per
l’offerta ricettiva.
The landscape from the access road to the Tumminia
district, an ancient estate of the 16th century, shows the
typical colors of the Sicilian latifundium, beginning a journey
into the authentic rural Sicily: the golden yellow of the wheat
fields, the green Mediterranean scrub clinging to the many
rocky outcrops, the rural dwellings, stone troughs and ponds
scattered everywhere along the valley.
Inwards of the feud leads at Antica Masseria Di Salvo
(1500), once a baronial residence and center of intense
agricultural activity, which consists of a central courtyard
surrounded by the homes of the “keepers”, today retrained
for the accommodation offer.
SULLO SFONDO, l’imponente costone occidentale della Riserva Naturale Orientata di Pizzo Cane e Pizzo Trigna e Grotta
Mazzamuto, mostra le due ampie cavità della Grotta del Leone.
IN THE BACKGROUND, the imposing west ridge of the Natural Reserve of Pizzo Cane, Pizzo Trigna e Grotta Mazzamuto, shows
the two large cavities of the Grotta del Leone.
Poco distante dalla Masseria, si
trova l’agriturismo Bosco Tumminia,
dove è possibile degustare diverse
specialità prodotte in azienda come:
il pecorino siciliano, il primosale, la
ricotta, le carni ovine e suine, l’olio
d’oliva, i ficodindia e ortaggi vari.
Durante la visita all’agriturismo,
assistere al ciclo produttivo del
formaggio, entrando a contatto
diretto con gli animali, può rivelarsi
un’esperienza autentica di grande
valore formativo.
Continuando il percorso lungo
la S.P. 77, si giunge alla Riserva
Naturale Orientata dei Bagni di
Cefalà Diana e Chiarastella, sito
di rilevante importanza sia sotto il
profilo storico che naturalistico. Sul
versante nord-orientale di Pizzo
Chiarastella sono raggiungibili le
grotte Buffa I e Buffa II, presso cui
sono state ritrovate delle tombe
rupestri del periodo eneolitico.
Not far from Antica Masseria,
there is the agritourism Bosco
Tumminia, where you can taste
different specialties produced by
the company: pecorino, primosale,
ricotta, sheep and pork meat, olive
oil, prickly pears and vegetables.
During the visit to the farm, you
can attend in the production cycle
of cheese, coming in close contact
with animals.
Continuing the itinerary along the
S.P. 77, we arrive at the Natural
Reserve of Bagni di Cefalà Diana
e Chiarastella, a site of great
historical and natural interest. From
the north-eastern slope of Pizzo
Chiarastella, you can reach the
caves Buffa I and Buffa II, where
were found rock tombs of the neolithic period.
A VALLE DELLA RISERVA, sgorga
una fonte d’acqua calda, nota per
le sue virtù terapeutiche fin dal 50
d.C., che confluisce nei Bagni di
Cefalà Diana, uno degli unici due
esemplari di “terme arabe” presenti
in Europa.
All’interno dell’edificio, l’ambiente
molto suggestivo riporta i tratti
tipici dell’architettura araba. Da
una piccola vasca riservata da un
diaframma murario ad archi, un
tempo ad uso esclusivo dell’emiro,
l’acqua termale confluisce all’interno
di altre tre vasche sottostanti poste
parallelamente.
Oltrepassando la Riserva Naturale
Orientata dei Bagni di Cefalà Diana
e Chiarastella, si prosegue per il
centro storico di Villafrati. Palazzo
Filangeri, antica residenza nobiliare,
domina la via principale dell’abitato
costituendone una sorta di spina
dorsale. Il Palazzo, composto da
tre grandi corti, custodisce ancora
qualche affresco dell’epoca.
DOWNSTREAM FROM THE RESERVE
flows a hot water source, known
for its therapeutic virtues since
50 A.D., that merges in the Bagni
di Cefalà Diana, one of the only
two examples of “Arab baths” in
Europe.
Inside the building, the wonderful
atmosphere shows the typical features of the Arabian architecture.
The thermal water pours into
a small pool surrounded by a
diaphragm wall with arches,
flowing subsequently into three
parallel pools, at the time for the
exclusive use of the emir.
Crossing the Natural Reserve Bagni
di Cefalà Diana e Chiarastella,
the tour continues to the center of
Villafrati. Filangeri Palace, ancient
aristocratic residence, dominates
the main street, a sort of backbone
of the village. The Palace, consist
in three large courtyards, still holds
some frescoes of the time.
L’itinerario prosegue lungo la S.S.121 fino a Mezzojuso. Il centro
urbano di Mezzojuso sorge ai piedi della pittoresca collina della
Brinja, estremo versante orientale della Riserva Naturale Orientata
Bosco di Ficuzza, contesto naturalistico di estrema vivacità
floro-faunistica. La conformazione tortuosa del centro urbano,
consente al visitatore di scoprire scorci molto suggestivi fra fitto
reticolo di vicoli e cortili.
Sulla piazza principale, è possibile ammirare i campanili della
Matrice dell’Annunziata di rito cattolico e della Matrice di San
Nicolò di Mira di rito ortodosso. Mezzojuso, infatti, rappresenta
un importante modello di integrazione multietnica fra la comunità
locale e quella arbëreshë, che convivono in armonia da
cinquecento anni.
Un elemento di notevole valore storico-artistico della tradizione
arbëreshë, è rappresentato dall’iconostasi della Chiesa di S. Maria
di tutte le Grazie (XV sec.). Adiacente alla Chiesa, si trova l’ex
monastero basiliano, sede del Laboratorio di Restauro del Libro
Antico “Andrea Reres”, in cui sono custoditi rari codici greci e
miniature lignee di pregevole fattura.
Le manifestazioni folkloristiche che meglio rappresentano la doppia
anima di Mezzojuso sono: il Mastro di Campo, la più antica
manifestazione carnevalesca della Sicilia e la Pasqua Arbëreshë,
che termina con la distribuzione delle tradizionali “uova rosse”
simbolo di nuova vita.
The route goes on along the S.S. 121, up to Mezzojuso.
The town is located at the foot of the picturesque hill of the
Brinja, extreme eastern side of the Natural Reserve Bosco di
Ficuzza, a natural environment consist of a wide woodland
and a rich biodiversity. Walking through the winding alleys of
the city centre, you can discover very picturesque views and
amazing landscapes.
On the main square, there are the two towers of the Church
of the Annunziata (Catholic ceremony) and the Church of S.
Nicolò di Mira (Orthodox rite). Mezzojuso is an representetive
model of multi-ethnic integration between the local and the
arbëreshë community, living together for five hundred years.
An item of great historical and artistic value of arbëreshë
tradition is represented by the iconostasis of the Church of
S. Maria di tutte le Grazie (15th Cent.). Close to the Church,
there is the ex-basilian monastery, seat of the Laboratory of
the Ancient Book Restoration “Andrea Reres”, where are
preserved rare greek codes and wooden miniatures of fine
workmanship.
The double soul of Mezzojuso is well represented by the
two main traditional events: the Mastro di Campo, the oldest
carnival festival in Sicily and Arbëreshë Easter, which end
sharing the traditional “red eggs” symbol of new life.
Donkey-Walk sulle cime di Monte Cane
- Riserva Naturale Orientata di Pizzo Cane
Pizzo Trigna e Grotta Mazzamuto
- Eremo S. Felice
- Grotta dei Brigghi
- Rifugio Muccicase
- Case della Batia
- Pizzo Nudo
- Pizzo dell’Inferno (1225 m).
Rifugio
Refuge
Sito di interesse naturalistico
Area of natural interest
Punto panoramico
Panoramic viewpoint interest
IL SECONDO ITINERARIO, si sviluppa all’interno della Riserva Naturale Orientata di Pizzo Cane, Pizzo Trigna e Grotta Mazzamuto
(4.643 Ha), un raccordo naturale fra i monti di Palermo e le Madonie. La Riserva comprende due dorsali montuose, che racchiudono
un vasto altipiano calcareo, attraversato dal torrente San Michele. I maggiori rilievi della Riserva sono: Pizzo Trigna (1.257 m), Monte
Cane (1.240 m), Pizzo dell’Inferno (1.225 m). Sulle pareti frastagliate della dorsale affiorano grotte, anfratti e fenditure conferendole
un’aria misteriosa e surreale. Fra i siti di maggiore interesse si segnalano: Grotta Mazzamuto, in cui sono stati rinvenuti reperti fossili di
Elephas Falconeri (elefanti nani del Pleistocene); a sud-est, Grotta dei Brigghi, la più ampia e ricca di stalattiti e stalagmiti; sul versante
occidentale, la Grotta del Leone con la sua scenografica e suggestiva architettura.
THE SECOND ITINERARY extends within the Natural Reserve of Pizzo Cane, Pizzo Trigna e Grotta Mazzamuto (4,643 Ha), a natural
link between the mountains of Palermo and the Madonie. The Reserve includes two mountain ridges that enclose a vast limestone
plateau, crossed by the river San Michele. The highest elevations in the Reserve are: Pizzo Trigna (1.257 m), Monte Cane (1.240 m),
Pizzo dell’Inferno (1.225 m). A lot of caves, crevices and cracks emerge on the jagged walls of the ridge, giving it a mysterious and
surreal atmosphere. Among the most interesting sites there are: Grotta Mazzamuto, in which have been found some fossil records
of Elephas Falconeri (Pleistocene miniature elephants); on the south-east side, the Grotta dei Brigghi, the widest and also full of
stalactites and stalagmites; on the western side, the Grotta del Leone with its scenic and picturesque architecture.
Segnalata fra i Siti di Interesse Comunitario (SIC), la Riserva è il risultato della combinazione di differenti ambienti naturali
(rupestre, prativo, vallivo). Alla variegata componente arborea, in cui predomina il leccio, la quercia da sughero, l’orniello,
l’acero campestre e l’acero trilobo, segue il sottobosco, costituito da essenze appartenenti alla macchia mediterranea (rosa
canina, azzeruolo selvatico, pero mandorlino, biancospino comune, citiso trifloro, ginestra spinosa). Nelle zone semirupestri
si possono trovare l’euforbia, il lentisco, l’olivastro e rare specie endemiche come il ciombolino siciliano e il cavolo rupestre.
Listed among the Sites of Community Interest (SCI), the Reserve of Monte Cane, Pizzo Trigna e Grotta Mazzamuto, consist
in a combination of different natural environments (rocky, grassy, valley). In the wooded part of the Reserve, holm and cork
oaks, ashes, field and trilobo maples, are the the widespread species; the undergrowth consists of species belonging to the
Mediterranean scrub (rosehip, wild azarole, mandorlino pear tree, common hawthorn, laburnum trifloro, gorse). On the scree
slopes, you can find spurges, mastic trees, olive trees and rare endemic species such as Sicilian ciombolino and rock cabbages.
Tra le aspre e impervie pareti rocciose di Pizzo dell’Inferno, nidificano annualmente: l’Aquila Reale, il falco pellegrino, il nibbio
bruno, il gheppio, l’allocco e il barbagianni. Nei boschi della Riserva trovano dimora il cardellino, la tortora, il colombaccio, la
taccola, la cinciallegra, il rampichino, il picchio rosso maggiore. Le specie di mammiferi presenti includono la donnola, il gatto
selvatico, l’istrice, la volpe, la lepre, il riccio e il coniglio selvatico. Tra i rettili si segnalano il ramarro occidentale, il biacco, il colubro
liscio e la vipera comune.
Among the crevices of the rugged and steep cliffs of Pizzo dell’Inferno, annually nest some birds of prey as the Golden Eagle, the
peregrine falcon, the black kite, the kestrel, the tawny and the barn owl. In the woods of the Reserve, you can find the goldfinch,
the turtle dove, the wood pigeon, the jackdaw, the great tit, the creeper and the woodpecker. The species of mammals include
weasels, wild cats, porcupines, foxes, hares, hedgehogs and wild rabbits. Among the reptiles there are the western green lizard,
the rat snake, the smooth snake and the common viper.
UN FITTO RETICOLO DI SENTIERI,
predisposti dall’Azienda Regionale
Foreste Demaniali, offre la
possibilità di realizzare un gran
numero di percorsi esplorativi a
piedi, in bici o a cavallo.
L’itinerario proposto, offre una
modalità alternativa di turismo
escursionistico, che rivalorizza
l’antichissima pratica di viaggiare
a piedi in compagnia di un asino.
Il Donkey-walk rappresenta una
forma di turismo lenta, sostenibile,
in sintonia con la cultura locale
e il paesaggio. Grazie al suo
temperamento mite e all’importante
aiuto logistico che offre, l’asino è
il compagno di viaggio ideale per
scoprire la Riserva, anche per i
meno esperti. Inoltre, il contatto
diretto con l’animale, rende il
viaggiatore maggiormente recettivo
nei
confronti
dell’ambiente
circostante, migliorando la qualità complessiva dell’esperienza
turistica.
A DENSE NETWORK OF PATHS,
prepared by the Regional Forests
Department, allows to perform a
large number of exploratory trails
by foot, bike or on horseback.
This itinerary offers a new way of
walking tourism, which values the
ancient practice of traveling on
foot in the company of a donkey.
The Donkey-walk is a form of
slow and sustainable tourism, in
harmony with the cultural heritage
and the wild landscape. Thanks to
the mild disposition and the
important logistical support it
offers, a donkey is the perfect
partner to discover the Reserve,
even for beginners. In addition,
the direct contact with the animal
makes the walker more receptive
to the surrounding environment,
improving the overall quality of the
tourist experience.
IL LUOGO PIÙ SUGGESTIVO, da cui
partire per scoprire la Riserva, è
l’Eremo di San Felice. Da questo
punto, si gode di una magnifica
vista che abbraccia: il Castello di
Caccamo, il Lago Rosamarina,
Monte S. Calogero, Cefalù arrivando
fino alle Isole Eolie.
L’itinerario prende avvio verso
la Grotta dei Brigghi, una cavità
carsica che presenta un ricco
complesso di stalattiti e stalagmiti.
Procedendo, si attraversa la pineta
di Pizzo Palombella, fino al rifugio
Muccicasi. Il percorso continua
verso Mandra Piana Grande, un
bel pianoro immerso in un fitto
bosco di roverella e altre specie
endemiche. Poco distante si
trovano le Case della Batia, tipica
costruzione rurale a ridosso di
una roccia prominente, dove è
concedersi una meritata pausa
ristoratrice.
Lungo il sentiero natura Batia, è
interessante notare le neviere,
grandi depressioni scavate nella
roccia, un tempo destinate
all’accumulo della neve invernale
per la conservazione degli alimenti
nel periodo estivo.
THE MOST CHARMING PLACE
to start exploring the Reserve is
the Hermitage of San Felice. From
this point, you can enjoy a splendid
view comprising: the Castle of
Caccamo, the Rosamarina lake,
Mount S. Calogero, Cefalù and
even the Aeolian Islands.
The itinerary starts at Grotta dei
Brigghi, a karst cave features
a rich complex of stalactites and
stalagmites. Continuing the path,
you cross the pine forest of Pizzo
Palombella, up to the Muccicasi
Refuge. The route continues
towards Mandra Piana Grande,
a beautiful plain surrounded by
a thick forest of oaks and other
native species. Not far there are
Houses of the Batia, a typical rural
building next to a prominent rock,
where you can rest the animals
and take a refreshing break.
Along the nature trail Batia, it is
interesting to note the neviere, large
depressions in the rock, once used
to accumulate winter snow, used for
food storage in the summertime.
Il sentiero natura Portella di Pizzo Nudo conduce alla torretta
di avvistamento del servizio
antincendio boschivo, in prossimità
di Pizzo dell’Inferno. Da questa
posizione, la visuale panoramica
è ineguagliabile: il mare di Cefalù,
il rilievo montuoso delle Madonie,
la vallata del fiume S.Leonardo
e il lago Rosamarina, il bastione
roccioso di Roccabusambra, la
R.N.O. di Monte Cammarata fino
ai Monti di Palermo.
Pizzo dell’Inferno è il posto ideale
per il birdwatching. Nei periodi di
nidificazione, è possibile avvistare
in volo l’Aquila Reale e altri specie
di uccelli rapaci. Imboccando il
sentiero Chiano di Campani,
l’itinerario volge verso la fine.
Immersi in un silenzio fuori dal
comune, è facile imbattersi in
piccoli gruppi di cavalli allo stato
semibrado che scorrazzano in
libertà. Una volta raggiunto Pizzo di
Cascio, si prosegue, lungo il ripido
pendio della Valle dei Levrieri, che
conduce al cancello di uscita della
Riserva nei pressi di Ventimiglia di
Sicilia.
The nature trail Portella di Pizzo
Nudo leads to the lookout tower
of the fire fighting service, located
nearby Pizzo dell’Inferno. From
this location, you can enjoy an
unrivaled panoramic view: the
sea of Cefalù, the mountainous
Madonie, the valley of the river
S. Leonardo and the Rosamarina
lake, the rocky rampart of
Roccabusambra, the Natural
Reserve of Mount Cammarata to
the Mounts of Palermo.
Pizzo dell’Inferno is the ideal place
for birdwatching. During the
nesting periods you can see the
Golden Eagle and other raptors.
Down the the nature trail Chiano
di Campani, the route turns to the
last stage of the itinerary. Along the
path, immersed in a silence out of
the ordinary, it’s easy to encounter
small groups of semi-wild horses
roaming freely. Once reached
Pizzo di Cascio, you can continue
along the steep slope of the Valle
dei Levrieri, that leads to the exit of
Reserve near Ventimiglia di Sicilia.
è un’iniziativa
di promozione del territorio
a cura dell’associazione
Per informazioni e approfondimenti
www.poliformtour.com
Intervento cofinanziato dall’Unione Europea
Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale (F.E.A.S.R.)
P.S.R. Sicilia 2007/2013- P.S.L. Il Distretto Turistico Rurale del G.A.L. Metropoli Est
Misura 313 Incentivazione di attività turistiche - Azione B Servizi per la fruizione degli itinerari rurali
Target Out Editrice
www.targetout.org