Giochi ed Emosie? Un Metalogo!

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Giochi ed Emosie? Un Metalogo!
GIOCHI ED EMOSIE ? UN METALOGO!
Il Metalogo, che come dice G. Bateson è una conversazione su un argomento problematico, è stato
contestualizzato nell'ottica sistemico - relazionale come tra un Tutor (T) e il suo Supervisore (S)
alla ricerca di una "struttura che connette".
T: Se la vita è un gioco, allora per vivere bisogna mettersi in gioco?
S: La vita è essere un sistema in divenire che apprende nella relazione con il suo ambiente
attraverso scambi di informazioni (differenze), ma se questa è una mappa, il modo di attraversare il
territorio esistenziale è basato sulla metapercezione personale: a quale tipo di gioco sto giocando?
T: Tipo di gioco?
S: Se ci riferiamo alla teoria dei tipi logici di Russell, il livello logico della classe gioco può essere
suddiviso in due tipologie: giochi a somma zero o competitivi, in cui uno vince ed uno perde, e
giochi a somma diversa da zero, in cui si può vincere entrambi o perdere entrambi; attenzione però
che quello che vale per la classe (metalivello) non vale per i componenti della stessa (sublivello), in
quanto il sistema - gioco è diverso dalla somma delle singole parti.
T: Giochi competitivi o giochi cooperativi, ma il sistema - gioco è il gioco?
S: La mappa (sistema-gioco) non è il territorio (gioco), ma dà informazioni su di esso; è importante
tener conto della differenza tra un evento e la sua descrizione, ma la rappresentazione in forma di
sistema evidenzia l'esistenza delle parti in gioco e delle relazioni co-costruite dalle parti.
T: Co-costruite dalle parti?
S: Se ci rappresentiamo il gioco come processo organizzato da regole che può autopoieticamente
generare (cambiamento) e/o autoreferenzialmente legittimare (persistenza) le relazioni sono il
risultato di una co-costruzione possibile solo nella compresenza delle parti in gioco.
T: Nel sistema - gioco competitivo o cooperativo quali relazioni entrano in gioco?
S: Se pragmaticamente accettiamo l'assioma che non si può non comunicare e consideriamo il
comportamento un messaggio che può avvenire secondo un modulo verbale e/o non verbale la
natura delle relazioni in gioco di tipo competitivo sono asimmetrico - disgiuntive e le relazioni di
tipo cooperativo sono simmetrico - congiuntive, con differenti metacontesti (vissuti personali
relativi al contesto) da parte dei soggetti in relazione ludica, quindi con differenti connotazioni
emotive.
T : Per gestire dei giochi cooperativi è necessario conoscere le emosie ?
S: Se per emosie intendiamo la capacità di percepire una risonanza emotiva con provenienza
intrapersonale e/o interpersonale dovrebbe essere una dimensione che già appartiene al bagaglio
personale di un animatore, anche se conoscerle non vuol dire saperle gestire.
T: Si conoscono le gnosie e le prassie, ma le emosie?
S: Mentre le Gnosie rimandano al riconoscimento percettivo, le Prassie alla riproduzione motoria,
le Emosie sono un neologismo per evidenziare la dinamica relazionale con i suoi aspetti emotivoaffettivi che è presente nelle situazioni in cui la corporeità e la motricità si esprimono, come nella
configurazione del sistema - gioco in cui la pragmatica "punteggiatura" (punto di vista) evidenzia le
parti e la loro relazione.
T: Gnosie, prassie, emosie sono dimensioni di un agglomerato o di un organismo ?
S: In un ottica sistemica la persona può essere pensata solo come organismo psicosomatico di cui le
varie dimensioni sono in costante interazione e le relazioni tra le parti sono riconosciute come
elementi a sé stanti che costruiscono complesse combinazioni e triangolazioni (1+1+1= 4).
T: Come 1+1+1 = 4 ?
S: G+E+P = 4 in quanto esiste R = la relazione tra loro che può creare combinazioni diversificate,
con valenze positive come G-E-P o E-P-G o P-G-E oppure negative come triangolazioni che
inducono interferenze intrapersonali come G-P vs E o E-P vs G o G-E vs P(dove vs = conflitto).
T: Intrapersonali per le Intelligenze Personali di H. Gardner o Competenza Emotiva Personale per
l'Intelligenza Emotiva di Golemann e la dimensione sociale ?
S: La dimensione interpersonale di H. Gardner o quella Sociale di Golemann sono modelli
interpretativi dove si evidenzia l'esistenza come "soggetto" della Relazione tra persone che in
quanto tale si riverbera nel comportamento, che si può comprendere solo all'interno del suo contesto
(es.fare qualcosa qui e adesso, l'essere è un'altra questione! Ci fai o ci sei ?).
T: Quale rapporto allora tra comportamento e relazione ?
S: Il comportamento è funzione della relazione che in senso pragmatico può essere simmetrica
(uguaglianza) o complementare (differenza) e nella comunicazione umana la relazione è meta
rispetto al contenuto, in quanto la natura della relazione classifica il contenuto.
T: Ma allora nelle situazioni ludiche si mettono in gioco la relazione con gli altri - con se stessi e
poi?
S: Si potrebbe pensare ad una struttura che connette le parti in causa che potrebbe essere il concetto
di Stile dove il sistema-persona entra in contesto comunicativo - relazionale con il sistema - gruppo.
T: Stili di Pensiero di R.J.Sternberg o Stili Cognitivi di C.Cornoldi - R.De Beni e Gruppo MT ?
S: Stili Motori !
T: Stili Motori ? Cosa sono ?
S: Sono una neologica sintesi tra Stili Comunicativi Socio - Cognitivi ( Aggressivo - Remissivo Assertivo) e/o Analitico - Transazionali ( Genitore - Bambino - Adulto) e combinazioni di G-E-P.
T: Combinazioni di G-E-P ?
S: Le Gnosie, le Emosie e le Prassie possono dare origine a diverse combinazioni complesse che
possono facilmente mettere in relazione Stili Cognitivi e Stili Motori.
T: Forse è il caso di fare un esempio, perché il confine tra complessità e confusione è sottile !
S: La dimensione Gnoso - Prassica correla con gli stili cognitivi di Verbale e Visuale come con gli
stili motori Sonoro - Motorio e Iconico - Motorio in quanto si riferiscono a sistemi percettivi
analoghi quali l'udito e la vista.
T: Ma, giusto per valorizzare le differenze, esiste il suo opposto ?
S: Certo! Nella dimensione Practo - Gnosica si correlano gli stili cognitivi Globale e Analitico con
gli stili motori Grosso - Motorio e Fine - Motorio per la modalità di approccio strategico alla
situazione.
T: Ma le Emosie sono un fattore organizzativo o entropico?
S: La complessità secondo Morin è dialettica tra ordine e disordine, dove l'equilibrio dinamico dà
come risultato un'organizzazione omeoretica (omeostica nella dimensione orizzontale-sincronica
evolvendosi modificando la sua struttura nella dimensione verticale-diacronica) e quindi in questo
sistema le emosie costituiscono un fattore di relazione comunicativa implosiva (centripeta) e/o
esplosiva (centrifuga) che combina con le G-P.
T: Forse un esempio aiuterebbe a "svitare" questo "avvitamento" comunicativo ?
S: La dimensione Emosico - Prassica correla con gli stili cognitivi Impulsivo e Riflessivo come con
gli stili motori Espressivo e Finalizzato, dove la strategia di soluzione della situazione - problema è
simile.
T: Immagino esista il suo contrario ?
S: Certo! La dimensione Practo - Emosica correla con gli stili cognitivi Intuitivo e Sistematico
come con gli stili motori Propriocettivo ed Esterocettivo, dove la sintesi emisferica cerebrale è
analoga.
T: Ma allora Stile Motorio che cos'è ?
S: Secondo Sternberg uno stile è un modo di pensare preferito, non è un'abilità ma il modo in cui
usiamo le abilità che abbiamo, non abbiamo uno stile ma un profilo di stili. Penso agli stili motori
come ad un profilo di espressioni comportamentali della sistema - corporeità nei vari contesti.
T: Perchè sistema - corporeità?
S: Più che perché mi interessa il come, ma di questo ne parleremo un'altra volta!
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