Incidente di caccia per un medico, è grave
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Incidente di caccia per un medico, è grave
-MSGR - 05 LATINA - 40 - 07/04/16-N: 40 Latina Giovedì 7 Aprile 2016 www.ilmessaggero.it (C) Il Messaggero S.p.A. | ID: 00000000 | IP: 95.234.228.62 Alla Evotape tonnellate di rifiuti tossici La Guardia di Finanza ha individuato attraverso immagini aeree decine di fusti abbandonati ` Sequestrati solventi, vernici, eternit, plastica e oli esausti Denunciato il curatore fallimentare dell’ex fabbrica ` gatorio davanti alla Procura di Perugia, accuse per le quali l’ex giudice è stato denunciato per calunnia dall’avvocato. Proprio a Lollo, peraltro, era stato affidato il fascicolo fallimentare della fabbrica, al cui indotto facevano riferimento centinaia di maestranze. Al contrario è stata esclusa al momento ogni responsabilità della cooperativa "Mancoop", che ha faticosamente rilevato in fitto d'azienda, lo stabilimento che fu della gloriosa "Manuli" (poi "Evotape") e lo ha ricondotto a standard di efficienza produttiva, tanto da diventare un esempio nazionale. Le aree si trovano all'interno del sito produttivo. Da quanto è emerso però il custode aveva già fatto presente che alcuni contenitori, tenuti in una condizione precaria, avevano sversato all'interno di un "piezometro" (apparecchiatura specifica montata per il monitoraggio ambientale), conferendo liquame nelle falde acquifere. Particolarmente difficili le GAETA Maxi sequestro dei finanzieri del nucleo ambientale della sezione aeronavale di Gaeta. Seguendo le indicazioni di un attento monitoraggio aereo, i militari guidati dal comandante Alessio Mainieri hanno ispezionato via Porto Galeo, sulla sponda laziale del fiume Garigliano, imbattendosi in circa 600 tonnellate di rifiuti tossici, pericolosi o comunque altamente infiammabili, contenuti in gran parte in fusti metallici ormai in fase di deterioramento. Erano disposti su tre aree industriali appartenenti al fallimento Evotape Packaging srl, nel comune di Santi Cosma e Damiano. In tutto 1.800 metri quadrati di suolo, adibito abusivamente a discarica: vernici, solventi e diluenti, usati tipicamente nei processi industriali. Ma anche imballaggi, carta, plastica, legno, stracci, lastre di eternit, materiale ferroso ed elettrico, fusti di oli esausti e contenitori in plastica contenenti sostanze acriliche e collanti. Tra le contestazioni ci sarebbe anche quella di aver stoccato illegalmente rifiuti non provenienti da lavorazioni di opifici. Contestualmente è scattata per il curatore fallimentare della Evotape, l'avvocato di Latina Vincenzo Manciocchi, la denuncia a piede libero per deposito incontrollato di rifiuti, miscelazione di rifiuti pericolosi, emissioni diffuse nell' ambiente di particelle di amianto ed asbesto (reato sanzionato dal codice penale come "getto di cose pericolose"). Incassata la convalida del sequestro da parte del giudice delle indagini preliminari, la Procura della Repubblica di Cassino starebbe cercando di capire come mai, il curatore non avesse mai pensato ad effettuare opere di bonifica. Tra l'altro si starebbero vagliando anche le somme a disposizione della curatela, provenienti dalla vendita dei macchinari e dal fitto di ramo d'azienda. Il nome dell'avvocato Manciocchi non è nuovo alle cronache. Testimone di nozze del giudice fallimentare Lollo (arrestato per aver creato un sistema di "mazzette" in cambio dell'assegnazione di incarichi e consulenze), era stato tirato in ballo durante un interro- INDAGINI AFFIDATE ALLA PROCURA DI CASSINO CHE HA OTTENUTO LA CONVALIDA DEL SEQUESTRO Il blitz della Guardia di Finanza alla ex Evotape condizioni in cui è avvenuto l'intervento. La zona, vicino al ponte e poco distante dall'area archeologica (l'area è industriale ma sono in corso approfondimenti per verificare la presenza di eventuali vincoli urbanistici) era circondata da un odore acre, per cui gli operatori hanno dovuto fare ricorso ad apposite mascherine. Insieme a loro hanno operato i tecnici dell'Arpa di Latina che hanno in particolare provveduto al campionamento dell'amianto e di altri rifiuti. Una collaborazione sviluppatasi in seguito ad un fruttuoso protocollo d'intesa siglato tra il comando regionale della guardia di Finanza e l'Arpa Lazio. Sono attualmente in corso ulteriori accertamenti per verificare l'eventuale evasione dei canoni previsti per l'eco tassa. Il recupero delle somme sarebbe destinato ad azioni in favore della tutela dell'ambiente. Antonello Fronzuto © RIPRODUZIONE RISERVATA Smontavano le auto rubate per rivendere i pezzi, arrestati APRILIA Sono stati sorpresi mentre stavano "vivisezionando" una costosa Bmw all’interno di un’officina abusiva realizzata in un capannone nella periferia apriliana. La Polizia Stradale, con la collaborazione dei colleghi di Anzio, ha smantellato la banda del riciclaggio di auto di lusso. Quattro cittadini bulgari e un italiano sono finiti nei guai: avevano messo in piedi un'attività che si occupava di sezionare le auto rubate all'interno del capannone in via Pontina Vecchia e poi di spedire i pezzi nell’Est Europa. Quando gli agenti di Aprilia hanno fatto irruzione ieri notte i 4 bulgari stavano tagliando una Bmw X1 rubata ad Ariccia e pian piano stavano caricando tutta la merce da rivendere su tir diretto in Bulgaria. Il carico sarebbe stato occultato da circa 25 blocchi di pneumatici. L'autista del camion, un uomo bulgaro, si era munito di una bolla di accompagno che certificava il trasporto di gomme. Un astuto trucchetto che avrebbe consentito alla banda di far arrivare i pezzi delle auto rubate nell'arco di poche ore a destinazione. Il valore della merce sequestrata dalla Polizia Stradale, coordinata dal comandante Massimiliano Corradini, è di circa 100 mila euro. Si tratta di pezzi di auto di lusso: perlopiù Jaguar, Nissan, Mercedes, Toyota e Bmw. Le vetture venivano rubate nei comuni limitrofi e poi trasportate ad Aprilia, nella struttura in periferia. Nell' officina abusiva - dotata di attrezzature di ottimo livello - venivano ridotte in mille pezzi, più semplici da trasportare. Le targhe sparivano e i telai venivano ribattuti. La polizia ha trovato anche dei ponti sollevatori di buona SCOPERTA UN’OFFICINA ABUSIVA ATTREZZATA CON STRUMENTI ALL’AVANGUARDIA IN TRE ORE LE VETTURE DI LUSSO VENIVANO “VIVISEZIONATE” E CARICATE SU UN TIR qualità, frullini di ultima generazione e un computer nel quale venivano inserite le schede di tutti i veicoli rubati in modo da poter mappare le centraline delle auto. Metodi inconfondibili di una banda altamente specializzata. Al momento del blitz la stradale ha sorpreso i 4 bulgari di 58, 44, 33 e 34 anni al lavoro, il cittadino italiano è stato rintracciato in un secondo momento. Scoperta l'attività abusiva sono state emesse anche due multe da 5 mila euro l'una a carico dell'italiano e di un altro bulgaro con cui il proprietario della struttura aveva stipulato il contratto d'affitto. Il capannone era stato coperto per bene, per evitare che chi transitava in zona riuscisse a vedere quello che accadeva all'interno. Anche gli pneumatici ritrovati sul tir - secondo la polizia - risultano rubati. Farebbero parte di un carico di gomme adatte al periodo estivo trafugato da qualche rivenditore di zona. Gli inquirenti ora stanno eseguendo altri accertamenti per capire la provenienza delle auto di lusso, ma soprattutto per accertare l'eventuale danno ambientale provocato nell'area adiacente al capannone. Questa mattina la polizia stradale, con l'ausilio della Forestale, eseguirà un sopralluogo per valu- La polizia stradale ha scoperto il deposito di auto rubate tare eventuali danni ambientali. «La banda - ha spiegato il comandante provinciale della polizia stradale Alfredo Magliozzi - riu- sciva a smontare un'auto in circa 3 ore». Raffaella Patricelli Incidente di caccia per un medico, è grave FONDI Sole, clima mite, pochissimo vento: la mattinata ideale per fare birdwatching che però si è conclusa nel peggiore dei modi. Erano da poco passate le 10 quando un uomo, un noto medico del posto, si è recato nella zona del Vallaneto, in località San Raffaele a Fondi alla ricerca di volatili e, soprattutto, di piccioni. Una volta trovato il luogo strategico, in cima ad un albero nel cuore della foresta, le assi che lo sostenevano hanno però ceduto facendo fare all’osservatore di uccelli un volo di oltre quattro metri. Un impatto violentissimo con il 63enne che, essendo medico, si è subito reso conto della gravità della situazione. Immediata la macchina dei soccorsi: i primi ad arrivare sono stati i sanitari dell’Ares 118 che, dopo una corsa contro il tempo fino al km 7 e 300 della provinciale Fondi-Sperlonga, hanno proseguito a piedi tra la vegetazione e pendii impervi. Una volta immobilizzato l’uomo, i paramedici lo hanno portato in un luogo idoneo per consentire in massima sicurezza l’atterraggio dell‘eliambulanza. Un doppio trauma spinale e pneumologico hanno infatti reso necessario un trasferimento d’urgenza al San Camillo di Roma dove il paziente si trova tutt’ora ricoverato. Apprensione in città dove il dottore, uno dei medici della mutua più rinomati, è molto conosciuto. Secondo i sanitari il 63enne non è in pericolo di vita ma le sue condizioni sono considerate piuttosto critiche. Ba.Sa. © RIPRODUZIONE RISERVATA Si perdono tra i monti: salvati SONNINO Paura per due escursionisti ciociari intenti ad effettuare una lunga passeggiata sui monti che si erano persi tra la fitta boscagliao. Alla fine però, sono riusciti dopo lunghe ore di attesa ad essere localizzati dai soccorsi in un luogo molto impervio e quindi sono stati salvati prima che calasse il sole. Si tratta di Renzo Rastrellucci di 65 anni e di Antonio Farinelli di 75, residenti a Sora. I due erano partiti ieri mattina per un’escursione su Monte Romano (nei pressi di Capocroce) ma poi avrebbero perso l’orientamento. Da quel momento hanno cercato una zona coperta dai cellulari e intorno alle 17 sono riusciti a dare l’allarme. Sul costone della montagna sono arrivati l’elicottero dei vigili del fuoco, la Protezione civile regionale con una squadra partita anche da Priverno, i vigili del fuoco della squadra 3 di Terracina, i carabinieri della locale stazione e la Forestale. Sono bastati alcuni giri in aria dell’elicottero che subito i due escursionisti sono stati ritrovati e quindi messi in sicurezza dalle squadre di soccorso intervenute sull’inaccessibile Monte di Mezzo-Tavennelle. Sandro Paglia Foto su IlMessaggero.it © RIPRODUZIONE RISERVATA -TRX IL:06/04/16 21:21-NOTE: © RIPRODUZIONE RISERVATA