In mostra a Shanghai
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In mostra a Shanghai
Internazionalizzazione Shanghai in mostra Al WTCA di Shanghai la mostra OICE allestita dallo Studio RicciSpaini. In visita il sindaco Alemanno che ha consegnato una targa di riconoscimento a quattro società di architettura e ingegneria romane È andata in “scena” a Shanghai dal 7 al 13 ottobre scorso, la Mostra di Architettura, organizzata dall’OICE al World Trade Center Association di Shanghai che ha registrato un buon successo di pubblico ed è stata “suggellata” dalla presenza del sindaco, Gianni Alemanno, in Cina per la settimana di Roma Capitale, accompagnato dalla delegazione che lo ha seguito nel viaggio, composta dal presidente dell’Unione Industriali di Roma, Aurelio Regina, dal presidente della Camera di Commercio Giancarlo Cremonesi, e dal presidente della Banca nazionale del Lavoro, Luigi Abete e dal presidente dell’Ice, Umberto Vattani. Il sindaco, guidato dal presidente dell’OICE, Braccio Oddi Baglioni, si è fermato via via davanti ai progetti in esposizione e in particolare ha chiesto maggiori dettagli su quello “romano” dello Studio Giunti che riguarda il Corridoio Colombo e la Porta del Mare, già presentato a suo tempo in Campidoglio e ora in via di definizione. 36 ● Progetto&Pubblico Dicembre 2010 Alemanno ha poi consegnato una targa – riconoscimento a C.I.A.O. GROUP (China Architectural Organization) l’associazione professionale composta da quattro società di architettura e ingegneria romane (Reconsult Spa, Studio Amati Srl, Polis Srl e Lenzi Consulting Srl) che ha aperto una sede a Chengdu. “Sono lieto di attribuire questo riconoscimento di Roma Capitale – ha detto il sindaco – al Ciaogroup che ha portato in Cina la propria qualificata esperienza, frutto della lunga carriera dei suoi membri tutti romani, (la storia della Reconsult risale al 1885 ndr.) facendo conoscere Roma capitale in un mercato importante come quello cinese, come indiscusso polo di eccellenza nel campo del design e della tecnologia”. Prima della visita del sindaco in una sala attigua a quella della mostra, aveva avuto luogo il workshop sul tema della “Riqualificazione Urbana” con la partecipazione del Direttore del Ministero dei Beni Culturali per Roma e Lazio architetto, Federica Galloni che ha introdotto i lavori, l’architetto Laura Cherubini che ha presentato l’appena inaugurato restauro di Palazzo Barberini, il direttore tecnico della Reconsult Spa, ing. Virgilio Manni che ha “condotto” i lavori, l’architetto Rino Farina, presidente della Polis srl che ha presentato come esempio “esportabile” in buona parte della Cina, il progetto di riqualificazione urbana per l’area della città storica di Pechino (Shi cha hai e Baimixiejie). In sala, imprese di costruzione cinesi interessate ad approfondire quella che per ora è una tematica ancora agli albori in Cina, la riqualificazione e il restauro delle architetture del passato, al posto delle sostituzioni radicali effettuate fin qui abitualmente. Da sinistra l’architetto della Sovrintendenza ai Beni architettonici di Roma, Laura Cherubini, i rappresentanti di Ciaogroup: Virgilio Manni, Braccio Oddi Baglioni, Rino Farina, Giuseppe Lo Surdo e il direttore regionale dei Beni Culturali del Lazio, Federica Galloni. Progetto&Pubblico Dicembre 2010 ● 37 INTERNAZIONALIZZAZIONE Il percorso della mostra Mosè Ricci* Tutto il progetto di allestimento allude all’idea della città italiana e tende a proiettare il visitatore in questa specifica dimensione. La pianta stessa del progetto espositivo è come una voluta, una chiocciola, un interno di città ideale. L’immagine delle opere di architettura e ingegneria che l’Italia presenta con questa mostra in Cina è legata alle realizzazioni e ai progetti ma anche alle idee di creatività e ingegno che il nostro paese ha sempre rappresentato nel mondo. Esportiamo idee, cultura e tradizione. Queste sono le nostre risorse che la mostra intende rappresentare attraverso i progetti esposti e attraverso le persone che li producono. Così le diverse sezioni della mostra diventano personaggi nelle figure chiave del Rinascimento italiano. Le sezioni che costituiscono le fondamenta e lo svolgimento della costruzione ideologica e materiale della Mostra sono cinque: vivere bene; produzione; restauro; movimento, silk road map. * Studio RicciSpaini 38 ● Progetto&Pubblico Dicembre 2010 L’allestimento era diviso in due parti per consentire diversi livelli di approfondimento: la prima, dedicata al concorso internazionale Silk Road Map collocata all’ingresso dell’esposizione in un passaggio di grande afflusso. Qui l’attenzione del visitatore, anche il più frettoloso, è stata catturata dal grande altorilievo rosso, una sorta di grande carta geografica, che scorreva lungo tutta la parete di fondo della “piazza” italiana per una lunghezza di circa 14 metri. Sul campo rosso scuro del planisfero si stagliavano l’Italia e la Cina collegate tra di loro dalla Via della Seta in verde, segno tangibile della vicinanza del rapporto culturale italo cinese. I progetti vincitori del concorso internazionale online erano esposti nella parete a seguire, stampati su pannelli di tessuto retroilluminati. Il cuore dello spazio pubblico della mostra era rappresentato da un’installazione centrale pentagonale con le figure dell’ingegno italiano. Così Raffaello rappresentava il VIVERE BENE, Leonardo il MOVIMENTO, Federico da Montefeltro la PRODUZIONE, Andrea Palladio il RESTAURO, Marco Polo infine la VIA DELLA SETA. Dentro il pentagono erano collocati 5 touch screen (uno per ogni sezione) che consentivano al visitatore più attento di approfondire i dettagli di ogni singolo progetto a seconda della sezione di suo interesse. Progetto&Pubblico Mese 2010 ● 39 INTERNAZIONALIZZAZIONE La sezione Restauro si riferiva al recupero o al restauro degli edifici esistenti, qualcosa di obbligatorio, quasi, per un paese con un patrimonio architettonico ricco e millenario come il nostro. In mostra il pubblico cinese ha potuto ammirare e ”sviscerare” poi sul touch screen tra gli altri, il consolidamento strutturale antisismico di complessi monumentali come Palazzo Barberini a Roma , aperto di recente dopo anni di querelle e di lavori, o il restauro di Palazzo Doria Pamphili a Valmontone. Per quanto riguarda la Produzione, era messa in mostra la capacità, tutta italiana, di saper armonizzare il vecchio e il nuovo, il naturale e l’artificiale attraverso realizzazioni di qualità, quali ad esempio la Stazione Tiburtina per l’Alta Velocità “firmata” da Paolo Desideri che riunirà fisicamente, attraverso la struttura a ponte, il quartiere Nomentano ed il quartiere Pietralata con un complesso ed articolato sistema di piazze e di percorsi che assicura un efficace raccordo tra il ponte ed i contesti urbani locali; o il Complesso Alenia-Boeing di Grottaglie e l’ampliamento dell’ Ospedale di S. Maria della Misericordia di Rovigo. Per il Movimento si trovavano “in vetrina” progetti per una mobilità sostenibile. Con mobilità sostenibile si intende un sistema che garantisca livelli molto bassi di inquinamento atmosferico, acustico, congestione e incidentalità. In questa direzione vanno i progetti per la stazione dell’alta velocità di Torino Porta Susa e anche quello della fermata di Piazza Malatesta della metropolitana di Roma che rappresenta la perfetta corrispondenza fra alta tecnologia, architettura contemporanea e restauro con il recupero di importanti monumenti romani rinvenuti durante gli scavi e l’autosufficienza energetica. Nella sezione Vivere Bene si parte dai tradizionali parchi verdi per giungere a quelli tematici che riguardano tecnologia e cultura, come nel caso del Parco della Memoria di San Giuliano di Puglia, o il Parco delle Stelle a Bologna, esempio di integrazione tra diverse funzioni, sportive, ricreative e ludiche. 40 ● Progetto&Pubblico Mese 2010