AutomAzione, roboticA e mAcchine utensili - 24 Ore System

Transcript

AutomAzione, roboticA e mAcchine utensili - 24 Ore System
E enti
Settimanale - Anno 5
TERRITORIO
|
ISTITUZIONI
|
N° 45
IMPRESE
AutomAzione,
roboticA
e mAcchine utensili
© Aleksandr Bedrin - Fotolia.com
Attività editoriale a cura de Il Sole 24 ORE Business Media
beni strumentali, 11 aziende costruttrici italiane
pronte a sbarcare in india il prossimo novembre
L
e aziende italiane si uniscono per dare l’assalto con maggior forza al mercato indiano. è stato siglato infatti il contratto di rete tra
undici aziende costruttrici di beni strumentali
che lavoreranno per impostare una comune
politica di penetrazione del mercato indiano attraverso l’Italian tecnology center (Itc),
il nuovo centro per la promozione del made
in Italy di settore con sede a Pune. Compito
dell’Itc sarà la promozione del marchio e dei
Soluzioni per l’Industria
brand delle undici imprese che fanno parte
della rete.
Oltre a ciò, il centro, che sarà inaugurato entro
il prossimo novembre, si occuperà di sviluppare nuovi contatti con il mondo delle istituzioni e della cultura indiano. Un primo servizio
di assistenza post-vendita completa l’attività
svolta dall’Itc nel quale opereranno funzionari
locali in stretto e costante contatto con gli attori della rete.
■■■export/ L’indice degli ordinativi previsto in salita dopo la crisi
il settore vede la ripresa a fine 2012
ma bisogna guardare all’estero
L’incremento del 12,3% rispetto al consuntivo dello scorso anno
D
opo il positivo 2011, durante il quale la produzione era cresciuta del 13,5%
con un aumento del 25% delle
esportazioni, il 2012 ha segnato un deciso cambio di passo per il settore di macchine
utensili, robot e automazione.
Una crisi che rischia di essere
acuita dalla Spending review
decisa dal governo che prevede la soppressione del fondo
per la realizzazione di azioni
a sostegno del made in Italy
nel mondo. “Una decisione
incomprensibile” come la definisce Luigi Galdabini, neopresidente di Ucimu Sistemi
per produrre che raggruppa le
imprese del settore.
“Le risorse del fondo permettono, infatti, adeguato
supporto all’attività di internazionalizzazione
delle
aziende - prosegue -. Per questa ragione, oltre a chiedere
l’immediata
eliminazione
del provvedimento inserito
nel decreto del 6 luglio 2012,
chiediamo l’istituzione di un
provvedimento che permetta
l’abbattimento dell’Irap sul
personale per una quota pari
al rapporto export/fatturato
al
2012
e
r
b
o
6 ott
l 2 al
a
d
i
ent
Pres
8
.it
mak
d C0
Stan e su www.re
3
1
Pad partecipazion
U
BI-M
trate
Regis
tra
la vos
M8Cube
Velocità, Qualità, Produttività.
La nuova macchina Datron
ideale per lavorazioni ad alta velocità
con utensili fino a 20 mm di diametro.
l’attenzione verso
l’export è fondamentale
per questo settore, per
questo serve il fondo a
sostegno del made in
italy nel mondo
dell’impresa, con l’obiettivo di
premiare le imprese più virtuose e di stimolare il processo
di internazionalizzazione di
quelle che ancora sono fortemente orientate a operare sul
mercato nazionale”.
L’attenzione verso l’export è
fondamentale per questo settore che, secondo i dati elaborati dal Centro studi & cultura
di Impresa dell’associazione,
nel secondo trimestre 2012 ha
visto un calo dell’indice degli
ordini delle macchine utensili
del 20,6% rispetto allo stesso
periodo dell’anno precedente.
Colpa soprattutto della domanda interna, in calo
dell’11,5%, che conferma la
crisi ormai strutturale del
mercato italiano che ha ridotto
drasticamente gli investimenti
in tecnologia di produzione.
Anche all’estero ci sono difficoltà di mercato. Per l’export
l’indice degli ordinativi segna
un arretramento del 23% rispetto al periodo aprile-giugno 2011, ma per fine anno è
prevista una ripresa.
Le previsioni per il 2012 parlano di un incremento del
12,3% rispetto al consuntivo
2011. Questo dato insieme a
quello relativo alla quota di
export/produzione, che risulterà pari al 73,3%, dimostra
l’importanza dell’attività svolta dai costruttori oltreconfine
e la rilevanza che la domanda
straniera ha per il business
delle imprese italiane, non solo della macchina utensile.
Il settore soffre anche a causa
delle dimensioni delle imprese
come testimonia la classifica
del mercato dei robot. Fra le
prime cento aziende, 25 sono
tedesche con 41mila addetti
e dieci miliardi di fatturato,
mentre le italiane sono 45
hanno 27mila addetti e fatturano 4,3 miliardi di euro.
Presenti dal 2 al 6 ottobre 2012 al
BI-MU
Registrate la vostra partecipazione su www.remak.it
NUOVA DATRON C5
Centro di lavoro a CNC
a 5 assi simultanei
Più compatto per lavorare
acciai e leghe.
Motori torque sugli assi rotanti.
Righe ottiche con risoluzione
di 40 nm su ogni asse.
Mandrino fino a
48000 giri/min.
2 Automazione, robotica e macchine utensili
Eventi
■■■SPS/IPC/DRIVES Nel 2013, a Parma, la fiera dell’automazione industriale
■■■LA PETROLIFERA / Oltre 60 anni di esperienza nel settore petrolifero
Un settore tecnologico attivo e sano Per tutte le esigenze di lubrificazione
Dal 21 al 23 maggio, esposizioni, convegni e workshop sul tema E ora l’azienda punta all’apertura di nuovi mercati in Europa
D
al 21 al 23 maggio 2013
l’appuntamento per i
professionisti che operano
nel comparto dell’automazione industriale è al quartiere
fieristico di Parma. Lì si terrà
Sps/Ipc/Drives, l’evento dedicato alle tecnologie per l’automazione elettrica, sistemi e
componenti che ospita al suo
interno le più svariate sezioni
merceologiche: sistemi e componenti per gli azionamenti,
sensori, tecnologia di controllo, Pc e software industriali,
dispositivi elettromeccanici e
digitali, di commutazione in
bassa tensione, d’interfaccia
uomo-macchina.
La mostra, oltre all’esposizione, ospiterà convegni scientifici, workshop aziendali e
seminari. La passata edizione,
la seconda per un appuntamento unico in Italia, vide oltre 14mila visitatori e oltre 400
espositori (il 40% in più della
prima edizione). Si parla di un
settore che muove comples-
E enti
TERRITORIO
|
ISTITUZIONI
|
sivamente 4 miliardi di euro
all’anno (+ 18% sul 2011). In
realtà l’automazione industriale è raramente alla ribalta
delle cronache, in quanto settore che si colloca a monte di
tutte le produzioni industriali,
In Italia
il settore vale
complessivamente
4 miliardi di euro.
(+18% sul 2011)
ma che è pur sempre un comparto attivo e solido.
L’approccio scelto dagli organizzatori per impostare
l’appuntamento fieristico è
nell’ottica del “solution to
users”, che coniuga l’esposi-
Attività editoriale a cura de:
IMPRESE
DIN NEWSLETTER
Settimanale - Anno 5 - Numero 45
Lunedì 24 settembre 2012
Direttore responsabile: Donatella Treu
Sede operativa:
Via Carlo Pisacane, 1
20016 Pero - Milano
Stampatori:
ll Sole 24 Ore S.p.A.
Via Busto Arsizio, 36
20151 Milano;
Il Sole 24 Ore S.p.A.
Via Tiburtina Valeria; Km
68,7 - 67061 Carsoli (Aq);
Società Editrice Arena
S.p.A. - Via Torricelli,14 37060 Caselle di
Sommacampagna - (Vr);
zione di prodotto con risposte concrete alle necessità del
mercato, proponendosi come
una piattaforma di incontro e
confronto.
L’Advisory Panel sta studiando
gli appuntamenti e le novità
della mostra 2013, che si vuole
mantenere assolutamente verticale e sempre più in grado
di far incontrare domanda e
offerta. Anche per questo motivo, e per condividere le news
che ruotano attorno al settore
dell’automazione industriale,
è nato l’e-magazine, scaricabile on line sul sito Sps-italia.
net, Sps Real-Time. La rivista, dalla periodicità mensile,
intende coinvolgere tutti gli
operatori del sistema per creare un confronto costruttivo.
A organizzare Sps/Ipc/Drives è Messe Frankfurt, il più
grande ente fieristico tedesco,
che avrà anche il compito di
gestire il padiglione della Germania durante l’Expo 2015 di
Milano.
Stampa Quotidiana S.r.l Via Galileo Galilei, 280/A
40059 Località Fossatone
- Medicina - (Bo);
Centro Stampa Editoriale
S.r.l. - Via Del Lavoro, 18
- 36040 Grisignano di
Zocco - (Vi);
Centro Stampa Quotidiani
S.p.A. - Via dell’Industria, 52
- 25030 Erbusco - (Bs);
Registrazione Tribunale
di Milano numero 208
del 21 marzo 2005
maxon motor control
Preciso, intelligente, connesso.
D
alle aziende specializzate nella lavorazione dei
metalli a quelle ad alta tecnologia di tutti i settori, fino al
comparto dell’autotrazione,
compreso l’ambito privato. Copre a 360° le esigenze
della lubrificazione l’attività
del gruppo La Petrolifera Srl
di Busto Arsizio, che ha alle
spalle oltre 60 anni di esperienza nel settore petrolifero
e petrolchimico, sia a livello
produttivo che commerciale.
“Oggi - spiega Fabio Bonora,
titolare del Gruppo insieme
alla sorella Alessandra - siamo in grado di rispondere
ad ogni specifica esigenza nel
campo della lubrificazione,
sia con i nostri prodotti che
con la rappresentanza dei
maggiori marchi del settore.
In particolare, il livello di
specializzazione che abbiamo raggiunto ci consente di
servire ai massimi livelli le
aziende del metalworking
che vogliono ottenere performance elevate, nonché
tutte le imprese che hanno
scelto la strada della tecnologia avanzata per restare sul
mercato, da quelle meccaniche a quelle iperspecialistiche, come le biomedicali o le
aeronautiche”. Senza contare
che, proprio grazie al proprio
patrimonio di esperienza, La
Petrolifera riesce a garantire
un ottimo rapporto qualità/
prezzo.
“In un mercato globale che
ha spinto sempre più in alto
la competizione sul prezzo aggiunge Bonora - abbiamo
scelto di lavorare sull’altissima specializzazione dei prodotti e sul servizio di consulenza e assistenza al cliente.
Ascoltate le sue esigenze di
lavorazione, siamo in grado
di fornirgli il prodotto ad
hoc per la lubrificazione e
per la lubrorefrigerazione”.
Un percorso che ha condotto il gruppo La Petrolifera a
operare in tutto il Centro-
Nord d’Italia e ad allacciare
rapporti di interscambio con
diversi paesi europei, in particolare con la Svizzera, con
la quale è attiva da un decennio una stretta collaborazione in termini commerciali e
progettuali.
“Un confronto - sottolinea
Bonora - che sta producendo importanti sviluppi
nell’apertura di nuovi mercati. Da qui a un anno, contiamo di conseguire concreti
risultati in Europa e segnatamente in Croazia, Slovenia,
Repubblica Ceca, nonché in
Austria. Tutti paesi che stanno puntando fortemente sulla qualità”.
Mantenere il
controllo non è mai
stato così semplice.
Quando occorre intelligenza decentralizzata, la risposta è il comando
di posizione maxon motor: tutti i controllori di velocità e posizionamento
sono concepiti per abbinarsi ai motori DC con potenza fino a 700 watt. Il
controllore di posizionamento EPOS2 può essere usato con CANopen
e la Modalità di posizionamento interpolata.
maxon motor control
247x169.indd 2
maxon motor è il fornitore leader a livello mondiale di motori e sistemi
ad alta precisione con una potenza di uscita fino a 500 watt. Affidatevi
alla qualità delle soluzioni altamente specializzate da noi sviluppate
insieme a voi e per voi. www.maxonmotor.it
28.08.12 09:35
Eventi
Automazione, robotica e macchine utensili
3
■ BFT BURZONI / Professionalità, avanguardia tecnologica e flessibilità dal 1970
La rivoluzione per le operazioni di tornitura
L’azienda presenta alla fiera milanese la nuova linea di inserti Tungloy Black Panther
N
el comparto tornitura
del 28° Bi-Mu/Sfortec,
dal 2 al 6 ottobre 2012, nel
quartiere espositivo di Fiera
Milano, Bft Burzoni presenterà alla clientela la nuova
linea di inserti Tungloy Black
Panther, in grado di rivoluzionare le aspettative degli
operatori macchina impiegati
nelle operazioni di tornitura.
Il marchio Tungloy si è affermato come sinonimo di alta
qualità e tecnologia: l’azienda si avvale di oltre 45.000
articoli in pronta consegna
nel proprio magazzino di Podenzano, uno dei più forniti
d’Europa, in grado di stoccare
ben 10 milioni di pezzi pronti
per la spedizione, con la giusta soluzione per le più svariate e complesse operazioni
ad asportazione truciolo.
“Grazie agli innovativi processi di fabbricazione - spiega Pierluigi Pozzi, direttore
tecnico di Bft Burzoni - l’ultimo strato di rivestimento
(che è sempre un triossido
di allumina Al2O3 di colore
nero) aderisce perfettamente
al substrato dell’inserto rendendo la superficie del Black
Panther liscia e priva di tensioni superficiali”. La nuova
Il magazzino Bft, con oltre 10 milioni di pezzi suddivisi in
circa 45.000 articoli, può essere considerato fra i più forniti
d’Europa. Ad oggi comprende 9 magazzini verticali “shuttle” di Kardex a 67 cassetti e 3 nuovi arrivi a 24 cassetti più
cassettiere tradizionali
linea di inserti Black Panther
è correlata di nuove geometrie di rompitruciolo, in grado di affrontare qualsiasi tipo
di lavorazione meccanica anche sui materiali più difficili
da trattare e sempre più presenti sul mercato nazionale, le famose “heat-resistant
super-halloys” quali Inconel,
Stellite, Haynes, Hastelloy.
“La nuova tecnologia impiegata per la nostra linea Black
Panther - aggiunge Arianna
Burzoni, figlia del fondatore
Alberto, al suo fianco nella
gestione dell’azienda nata nel
1970 - riduce significativamente il coefficiente d’attrito
e, al tempo stesso, i problemi
legati alla craterizzazione e
al tagliente di riporto. Oltre
a una tenacità ottimale, che
permette di impiegare queste nuove qualità anche su
pezzi forgiati, viene garantita
un’elevata resistenza all’usura, sinonimo di una durata
superiore e di grande affidabilità dell’inserto”.
È questa la risposta di Bft Burzoni alla richiesta del mercato
italiano, dove la fanno sempre
più da padrone le superleghe
resistenti al calore (“Hrsa”).
“Noi, come ditta, tradizionalmente siamo forti sul segmento delle valvole, cioè nel
settore energetico. I nostri
clienti hanno bisogno di inserti particolari per affrontare
in officina le lavorazioni: ecco
perché ci siamo adeguati studiando nuove soluzioni”.
E così stata ampliata la famiglia della fresatura per spallamenti retti di precisione:
“la nostra serie T2090 monta
inserti lato 9, 12 e 16 millimetri: al Bi-Mu/Sfortec presentiamo l’inserto di 17 millimetri”. Ci sarà poi una nuova
fresa con inserti quadri per
spianatura ad alti avanzamenti, che permette di andare anche oltre un millimetro
di avanzamento al dente.
Gli inserti citati sono realizzati nelle nuove qualità Ccd
40 e Cct 35, la prima idonea
alla lavorazione del titanio
e delle leghe di titanio (materiali molto utilizzati nel
settore aerospace) e per le
superleghe resistenti al calore; la qualità Cct 35 è invece
realizzata per la lavorazione
di acciai inossidabili e acciai inossidabili resistenti al
calore, quali duplex e super
L’ultimo stand alla fiera Emo di Hannover 2011: al centro
Arianna Burzoni, a sinistra Pierluigi Pozzi e, a destra,
Gianluca Andrina
duplex. Entrambe le qualità
garantiscono elevata tenacità
in condizioni di temperature
estreme. “I nuovi inserti di
fresatura - spiega il direttore Pozzi - vengono realizzati
con geometrie, substrati e
rivestimenti concepiti per la
lavorazione di materiali impegnativi come il titanio, le
leghe di titanio, le superleghe
resistenti al calore e per tutti i
tipi di acciai inossidabili, andando a risolvere i molteplici
problemi di chi lavora questi
materiali difficili grazie alla
grande resistenza al calore,
che consente di raggiungere
alte velocità di taglio e durate superiori. I gradi Cct 35 e
Ccd 40 si contraddistinguono per la capacità di garantire prestazioni ottimali e
assoluta affidabilità durante
il processo di lavorazione”.
Altra novità, sempre per la
lavorazione di questo tipo di
materiali, che non prevede il
fissaggio meccanico, sono le
frese in metallo duro inte-
grale della nuova linea Tmdg4Pdx, che combina tecnologie altamente performanti
e affronta la criticità della
fresatura grazie a un rivestimento di ultima generazione
e passo differenziato dell’elica, che facilita l’evacuazione
del truciolo.
Proprio grazie al fatto di essere sempre al passo coi tempi, Bft Burzoni ha ampliato il
proprio raggio d’azione non
solo su tutto il territorio nazionale, ma arrivando a inserirsi in Paesi europei ed extraeuropei. “Stiamo tornando al
massimo livello di fatturato
che avevamo raggiunto nel
2008 prima della crisi - afferma il direttore commerciale
Gianluca Andrina, che guida
la rete commerciale Bft - tutto questo grazie a una buona
penetrazione sul mercato ottenuta dal dinamismo e dalla professionalità dei nostri
agenti di vendita, coniugata
alla nostra flessibilità progettuale e produttiva”.
L’ECCELLENZA DEL ˝MADE IN ITALY˝
L'automazione industriale, di qualsiasi
genere, serve a rendere più veloci, più
sicuri e più affidabili i processi industriali.
Questo significa poter produrre beni di
consumo in maniera più economica e con
una qualità migliore. Immaginiamoci che
costo avrebbero per esempio le automobili
se sulla linea di saldatura delle carrozzerie
o sulle linee di assemblaggio non vi
fossero installati dei robot antropomorfi.
Bisogna però che questa automazione sia
a ff i d a b i l e n e l t e m p o , a l t a m e n t e
performante e a basso costo. È su questi
presupposti che la Pneumax S.p.a. orienta
le proprie strategie industriali. Partendo da
costanti prospezioni di mercato, individua
quali prodotti, e con quali caratteristiche,
potranno essere utili alle esigenze sempre
più pressanti dell'apparato produttivo. Qui
emergono le qualità che fanno la
differenza. Capacità di progettazione, di
prototipazione , di prove di laboratorio e di
vita, di produzione, di assemblaggio e
collaudo. La nostra struttura è altamente
qualificata nelle persone e dotata dei più
moderni mezzi di produzione che ci
permettono di essere competitivi come
qualità con chiunque e come economicità
anche con paesi a basso costo di
manodopera malgrado la nostra
produzione sia tutta in Italia. Noi vogliamo
fare del “Made in Italy” un punto di orgoglio
e di principio, la nostra storia ha sempre
dimostrato l'eccellenza nel creare,
l'intelligenza nel fare e la lungimiranza nel
programmare. Su questi modelli, non
sempre condivisi, oggi noi ci muoviamo
per proporre agli utilizzatori il meglio che lo
stato dell'arte possa concepire. Siamo
dotati di una struttura produttiva di
prim'ordine, con oltre 40.000 m2 di uffici e
reparti di produzione, su di un'area di oltre
90.000 m2 in provincia di Bergamo.
Abbiamo macchine di ogni tipo, tutte di
ultima generazione ed altamente
produttive oltre che precise. Siamo
padroni di tutte le tecnologie produttive,
dalla lavorazione del metallo allo
stampaggio delle materie plastiche
tecniche, dalla pressofusione
dell'alluminio alla fabbricazione di
macchine ed attrezzature per il montaggio
e collaudo dei nostri componenti. La
ricerca costantemente in atto dell'Azienda
consente di poter proporre al mercato una
gamma di prodotti estremamente ampia e
tecnologicamente avanzata. Si eseguono
ricerche su materiali alternativi dal basso
impatto economico ed ecologico che
Genialità italiana
Pneumax,
leader italiano
dell’automazione
pneumatica.
possano al tempo stesso migliorar
e le performance e l'affidabilità dei prodotti.
Nel catalogo Pneumax è possibile trovare
sia il prodotto tradizionale, come potrebbe
essere ad esempio una valvola a comando
manuale, sia sistemi completi ad elevato
contenuto tecnologico, come potrebbe
essere un isola di elettrovalvole con
connessione elettrica integrata con
sistema bus e relativi moduli di
input/output.
L'integrazione fra pneumatica ed
elettronica è ormai uno standard del
mercato e in questo la Pneumax può
giocare un ruolo importante avendo
sviluppato all'interno del proprio reparto
R&S diversi prodotti atti proprio
all'integrazione spinta
(che si traduce per il cliente finale in tempi
ridotti di installazione, diagnostica elevata
e, non ultimo, risparmio economico).
Alcuni esempi sono le già citate isole di
elettrovalvole con bus di campo, i
regolatori di pressione a controllo
elettronico, i cilindri elettrici etc.
Nel catalogo prodotti troviamo:
Componenti per il trattamento dell'aria
compressa:
Tipicamente filtri, regolatori di pressione,
lubrificatori (elementi singoli o gruppi
combinati) che coprono applicazioni fino a
10.000 Nl/min di portata e relativi
accessori necessari al completamento
della gamma (valvole di intercettazione a
comando elettrico o manuale, valvole di
avviamento progressivo, pressostati etc.).
Valvole per impiego singolo a comando
manuale, pneumatico ed
elettropneumatico, le già citate isole di
elettrovalvole con sistemi di
interconnessione elettrica che consentono
l'integrazione con bus di campo (abbiamo
disponibili tutti i protocolli di
comunicazione più diffusi).
Una vasta gamma di cilindri pneumatici a
partire da alesaggio 4 mm fino a 250 mm.
Le famiglie si suddividono in: microcilindri
(conformi agli standard ISO 6432), cilindri
conformi allo standard ISO 15552, cilindri
conformi alle norme CNOMO, cilindri
compatti a corsa breve tra cui la serie
conforme allo standard ISO 21287, cilindri
senza stelo, cilindri a sezione ovale etc.
Completano la gamma i componenti per la
manipolazione ed i raccordi; i primi sono
tipicamente destinati alla movimentazione
di oggetti, ci sono slitte con sistema di
guida integrato, pinze autocentranti a 2 o 3
dita, tavole rotanti, cilindri miniaturizzati
con guida integrata etc.
La famiglia dei raccordi si compone di
diverse famiglie di prodotti in grado di
soddisfare tutte le esigenze del mercato
(raccordi automatici, raccordi standard,
raccordi funzione etc.). All'utente
finale rimane l'imbarazzo
della scelta.
Il valore del
MADE IN ITALY
4 Automazione, robotica e macchine utensili
Eventi
■■■AMO ITALIA / Dall’esperienza austriaca encoder lineari e angolari hi-tech
■■■REDEX / Lo specialista nei drive per macchina utensile
La nuova serie Absys: alta precisione anche personalizzabile
Il Gruppo investe l’8% del fatturato in ricerca e sviluppo
C
L
Sistemi di misura e controllo induttivi Massima precisione e qualità
ostruzione di sistemi di
misura e controllo di precisione lineari e angolari con
principio di misura induttivo.
È questo l’ambito in cui opera la
società austriaca ad alta tecnologia Amo. Da sempre lo scopo
principale dell’azienda è stato
lo sviluppo di encoder lineari e
rotativi induttivi che riuniscano l’alta precisione dei modelli
ottici e la robustezza dei sistemi
magnetici. Il cuore del sistema è
costituito da un sensore speciale
con numerosi microavvolgimenti e da un circuito Asic, progettato completamente da Amo,
che ne elabora i segnali. Alla base dell’offerta Amo c’è il metodo
Amosin, una tecnica puramente
induttiva che si fonda sul cambiamento di mutua induttanza
che avviene quando la testina
con gli avvolgimenti si muove
rispetto a un reticolo inciso sul
nastro. La tecnologia costruttiva permette di ottenere una
soluzione efficace ai problemi
più ricorrenti che s’incontrano
nelle applicazioni su macchine,
quali la presenza di oli lubrificanti o polveri, e l’alto grado
di protezione Ip67 consente il
funzionamento del sistema anche in completa immersione
nei fluidi. Oltre all’insensibilità
all’olio, alle polveri e ai liquidi,
tra i vantaggi che questi enco-
Gli encoder ad anello e lineari Amo sono tra i più affidabili
sul mercato
der induttivi offrono rispetto
ad altri, troviamo la mancanza
d’isteresi magnetica e di rischi
di smagnetizzazione, l’insensibilità ai campi magnetici, l’alta
velocità di spostamento, l’ampio
campo di temperatura operativa
(da -10°C a +100°C) e un coefficiente termico pari all’acciaio
(attorno a 11 µm/°C). I sistemi
di misura rotativi possono essere di tipo standard (con flangia
di misura predeterminata) oppure realizzati con diametri specifici a richiesta del cliente. Amo
recentemente ha affiancato alla
già esistente gamma di sistemi
incrementali la nuova serie di
sistemi di misura assoluti “Absys”. La classe di accuratezza dei
nastri di misura lineari e circolari, pari a ±3 µm, permette posizionamenti con alta precisione,
comparabili a quelli ottenuti
con i sistemi ottici. La risoluzione ottenibile dai sistemi assoluti
Amo è di 0,25 µm mentre le
interfacce disponibili sono: Ssi
+ 1Vpp, BiSS/C, Fanuc e Drive
CLiQ. Grazie alla semplice integrazione e flessibilità d’impiego,
i sistemi di misura assoluti Amo
costituiscono il più valido complemento per la retroazione dei
motori lineari e rotativi diretti
(“direct drive torque motor”) e
possono essere creati e personalizzati ad hoc per i clienti.
eader europeo nella meccatronica e costruttore di
componenti per le macchine
di precisione, in special modo
per le macchine utensili, Redex è un gruppo guidato dal
Ceo Bruno Grandjean, recentemente nominato presidente
dell’Associazione meccatronica francese (Artema), che realizza cinquanta milioni di euro di fatturato con sette filiali
e circa trecento dipendenti.
Aerei, auto, navi si avvalgono
delle apparecchiature equipaggiate con i prodotti Redex,
tanto che lo slogan aziendale
recita “Great achievement
start with us”.
Il gruppo investe circa l’8%
del fatturato in R&D e tutti i prodotti sono realizzati
nei due stabilimenti francesi.
Con circa venti milioni di euro investiti negli ultimi cinque anni, la società compiuto
particolari sforzi per migliorare ulteriormente la qualità
dei prodotti puntando sulla
massima precisione e migliorando la produttività.
L’attenzione all’ambiente si
è concretizzata nell’installazione di pannelli solari sopra
gli stabilimenti, nell’utilizzo
dell’energia eolica e nello sviluppo delle infrastrutture per
il riciclo.
Il Ceo
di Redex
Bruno
Grandjean
Redex fornisce soluzioni
complete allo stato dell’arte
per quanto riguarda la tecnologia e, rispondendo alle
specifiche dei produttori in
termini di prestazioni, è attenta all’eco-design, all’efficienza energetica e al riciclo
dei prodotti.
La forte competenza meccatronica di Redex permette
ai suoi clienti di avere facile
accesso alle ultime tecnologie in termini trasmissione
di potenza, consentendogli di
concentrarsi sul proprio core
business.
Il controllo completo della produzione e del testing
dei prodotti è una delle armi
■■■GRUPPO PEI / Alla Bimu l’azienda presenterà un sistema per il contenimento dei fumi all’interno dei centri di lavoro
Salvaguardare al meglio le macchine e gli operatori
Le esportazioni hanno raggiunto il 40% del fatturato, e si prevede un incremento nel futuro
L
a qualità non va in crisi. Il
Gruppo PEI – Protezioni
elaborazioni industriali srl –
di Calderara di Reno, Bologna, lo sostiene da tempi non
sospetti, avendo sempre abiurato la politica del low cost
per puntare, al contrario, su
servizio e affidabilità. Valori
che non vanno mai in crisi
neppure quanto la congiuntura non è favorevole, come
testimonia l’incremento del
fatturato – a fine anno sarà
superata la ragguardevole
cima di 32 milioni di euro –
delle aziende di proprietà del
gruppo PEI che tra loro operano in sinergia. “Mentre chi
ha seguito una diversa politica commerciale rispetto alla
nostra puntando tutto sul
prezzo, oggi si trova in difficoltà – dice il presidente di
PEI, Giorgio Tabellini – noi
possiamo essere soddisfatti
del nostro risultato in quanto
i numeri in controtendenza
stanno dando ragione alla
nostra strategia di offrire un
valore aggiunto alla clientela”. La politica del Gruppo
PEI, che offre occupazione a
circa 230 dipendenti – è sempre stata quella di puntare su
una struttura efficientissima:
“Ogni nostro commerciale
è un tecnico – argomenta il
presidente Tabellini – e segue
la commessa dall’inizio alla
fine, sicché il cliente si affida
a noi, contento di spendere
un qualcosa in più, il che si
traduce in sicurezza per lui.
Nel settore dei servizi conta
l’affidabilità.
E questa è il segreto del nostro successo: se avessimo
puntato sul prezzo basso
avremmo sicuramente perso
la sfida, perché ci sarebbe stato sempre qualche altro competitore che avrebbe potuto
offrire lo stesso prodotto a un
prezzo inferiore al nostro…”.
La mission aziendale è quella di progettare e realizzare
protezioni per le macchine
utensili non solo per salvaguardare il valore economico
degli organi in movimento,
ma anche per proteggere gli
operatori: “Proprio in questi
giorni a Bimu, fiera specializzata del nostro settore alla
quale partecipiamo sempre,
noi – annuncia Tabellini –
esponiamo le nostre novità:
ma non si tratta di novità di
prodotto tout court, bensì
della continua implementazione incrementale che si
traduce in continue declinazione dello stesso prodotto in
maniera diversa. E tra queste
innovazioni presentiamo un
sistema per il contenimento
dei fumi all’interno dei centri di lavoro, i quali vengono
aspirati e filtrati. Novità che
è proprio in linea con la crescente richiesta di sicurezza
per gli operatori”. La sempre
maggiore internazionalizzazione è un altro dei traguardi raggiunti da PEI: “La nostra presenza ventennale sul
mercato tedesco – gli uffici
sono a Ismaning nei pressi
di Monaco di Baviera – ci ha
permesso di capire il forte interesse nei confronti dei prodotti Italiani, per cui da marzo 2011 abbiamo potenziato
l’organizzazione di vendita
per avere un rapporto più
stretto con la clientela acquisita negli anni. Anziché un
unico punto di riferimento
centrale, ne abbiamo costituiti altri quattro, situati nelle
regioni di maggior rilievo
per la costruzione di macchine utensili come nel BadenWürttemberg, Bayern, Westfalia e Sassonia.
L’operazione ha fatto registrare risultati lusinghieri e
di tutto rilievo, nonostante
l’innata ritrosia dei clienti tedeschi nell’affidarsi a
un’azienda italiana, però
hanno potuto apprezzare la
qualità dei nostri prodotti,
e soprattutto la nostra capacità d’intermediazione e
la comunanza d’intenti”. Si
sono quindi aggiunte, o stan-
no per nascere, anche nuove
start up: “Sta cominciando
a funzionar bene e a dare
risultati la nostra filiale in
Serbia – afferma con soddisfazione Tabellini – e stiamo
per aprirne un’altra in Brasile, che costruirà soffietti per
autobus articolati, che è una
delle nostre attività”. La nuo-
Giorgio Tabellini, presidente del Gruppo PEI
vincenti di Redex che alle
aziende italiane offre anche
3 service center tra Europa,
Usa e Asia per manutenzione,
training e supporto. Andantex è la filiale responsabile del
supporto e delle vendite sul
mercato italiano.
Partner ideale dei costruttori che richiedono precisione
e performance di livello per
le proprie macchine, Redex
vanta un portfolio prodotti
che comprende cambi multirapporto, cambi di velocità
coassiali integrati per mandrini con raffreddamento,
riduttori a gioco ridotto e scatola a doppio pignone per la
cancellazione del gioco.
va presenza sudamericana
aprirà i battenti entro il primo semestre del 2013: “La
voce esportazioni – certifica
il presidente Tabellini – ha
raggiunto il 40% del nostro
fatturato, e non potrà che
incrementarsi in futuro: superando le Alpi e confrontandoci con umiltà e consapevolezza con i tedeschi, che
sono i migliori nel campo
delle protezioni per macchine utensili – del resto la nostra è l’unica azienda italiana
del settore che con continuità
è presente sul loro territorio
– abbiamo voluto mettere alla prova le nostre capacità: e
i numeri sono tutti lì a dimostrare che siamo riusciti ad
avere affinità e a parlare la loro stessa lingua tecnica. Volendo crescere non potevamo
certo limitarci a navigare nel
Mediterraneo…”. Infine l’innovazione, altro irrinunciabile must: “Dobbiamo essere
sempre pronti ad analizzare
e studiare soluzioni innovative, efficienti ed efficaci: le
esigenze dei costruttori di
macchine utensili – conclude
il presidente – sono le più disparate ed è impossibile coprirle con un prodotto unico.
Coi nostri clienti effettuiamo
un vero e proprio trasferimento di conoscenze che ci
consente di identificare e ottenere la migliore soluzione
possibile ai loro problemi.
Il know how si alimenta di
innovazione, che va protetta
con brevetti, depositati in abbondanza dal nostro reparto
di Ricerca e Sviluppo”.
Eventi
Automazione, robotica e macchine utensili
5
■ PFERD / Utensili di alta qualità dal 1799: l’innovazione vince, la qualità paga
Ergonomia, sicurezza e performance
sempre in primo piano
Dopo Colonia, il programma globale Pferdergonomics in mostra anche a Fieramilano
L’
uomo al centro. In due
parole tutta la filosofia
di un’azienda che, al passo
con i tempi e con le necessità
di chi ogni giorno maneggia
utensili per la lavorazione
delle superfici e per il taglio
dei materiali, ha deciso di
puntare dritta su prodotti
ergonomici, sicuri, innovativi e dalle performance riconosciute. Insomma, nell’ottica della giusta combinazione
di applicazione, materiale e
tipologia di macchina in grado di associare qualità, resistenza e, per quanto possibile, alleggerire il lavoro di chi
usa tali strumenti, cercando
di produrre un impatto migliore sulla salute.
L’azienda in questione è la tedesca Pferd e la lunga tradizione che la precede è il suo
biglietto da visita nei confronti di un mercato sempre
più esigente e competitivo.
Se è vero che l’innovazione
vince e la qualità paga, mai
come in questo caso tale
affermazione è tanto azzeccata, perché siamo di fronte
a una realtà che dal 1799,
quando è nata, non ha fatto
altro che innovare, prodotto
su prodotto, arrivando oggi
a risultati d’eccellenza proprio nello sviluppo di utensili a basso impatto per chi
li usa. E la fiducia dei clienti
ne è una solida testimonianza che continua a rinnovarsi
nel tempo.
“Assolutamente sì. Pferd afferma Roberto Tarallo,
amministratore delegato di
Pferd Italia - ha una lunga
tradizione nella produzione
di utensili per la lavorazione manuale dei metalli: una
tradizione fatta di qualità
e innovazione, che pone al
centro della mission aziendale anzitutto il cliente e il
suo lavoro. Non a caso, con
occhio vigile a un settore in
puntuale evoluzione e alle
esigenze di chi vi si misura
quotidianamente, nel tempo la gamma di offerta si è
ampliata fino coprire tutte
le lavorazioni manuali delle
superfici e il taglio dei materiali, con una suddivisione in 9 aree di prodotto, che
vanno dalle lime fino alle
macchine pneumatiche, elettriche e ad albero flessibile”.
Del resto, una conferma ai
meriti e all’impegno sono
quei 4 simboli che ‘marcano’
i prodotti Pferd, rimando
a capacità di riduzione del
rumore, assorbimento delle
vibrazioni, filtro delle emissioni, miglioramento della
percezione aptica.
Questi i punti di forza sostanziali che passano però da
molto altro ancora. E che di
sicuro oggi puntano tutto su
una qualità essenziale, che è
Roberto Tarallo, amministratore delegato di Pferd Italia
l’ergonomia nelle operazioni di taglio e di molatura.
Basta una parola: “Pferdergonomics”, ovvero un programma globale che, oltre a
numerosi utensili e articoli
per la protezione personale
migliorati dal punto di vista ergonomico, comprende
anche i servizi di consulenza Ergoscan ed Ergocheck.
“Pferdergonomics - spiega
Tarallo - mette a disposizione dei distributori molte
possibilità per parlare con i
propri clienti, gli utilizzatori
finali, di questo importante
argomento, e per proporre
delle soluzioni”. Poiché, peraltro, la forza dell’azienda
tedesca sta nel testimoniare
con i fatti il valore dei propri
articoli, ossia con la pratica,
la qualità del programma
Pferd, come già avvenuto di
recente presso la fiera della
ferramenta di Colonia, potrà
essere toccata con mano da
tutti gli operatori del settore
alla XXVIII edizione di BiMu, nel quartiere espositivo
di Fieramilano, dal 2 al 6 ottobre 2012, presso lo stand
G44 (padiglione 11).
“A Colonia i visitatori dello
stand hanno potuto testare la
portata del Pferdergonomics
- dice l’amministratore
delegato - e lo stesso avverrà in Fieramilano. Infatti,
in sole tre fasi hanno impa-
gli interessati hanno avuto
l’opportunità di provare in
prima persona quanto siano
necessarie ed efficaci tali soluzioni”. D’altronde è un dato di fatto che, nei prossimi
anni, per chi lavora in questo
L’avanguardia nel taglio e nella molatura
L’
innovazione Pferd parla per il 2012 di circa 190 novità e di un programma che punta esclusivamente a salvaguardare la salute degli operatori di settore. In sintesi, il
più importante è di sicuro il CC-Grind-Solid.
“Con questo disco per molatura - dice l’amministratore
delegato Roberto Tarallo - Pferd ha presentato un nuovo
utensile del sistema CC-Grind che a medio termine sostituirà il classico disco da sbavo. CC-Grind-Solid è assolutamente più efficace, più silenzioso e crea nettamente meno
polvere rispetto a un disco da sbavo”. Ma al tempo stesso
ne conserva la stabilità e soddisfa tutti i requisiti di sicurezza di un tradizionale da smerigliatura.
“In pratica - chiarisce l’amministratore - si tratta di una
nuova tecnologia applicata ai dischi per la molatura e lo
sbavo, che si aggiunge a una soluzione che abbiamo presentato lo scorso anno e che ha caratteristiche applicative leggermente diverse”. Tutto in linea con il programma
Pferd, adottato tre anni fa, nell’ottica di una politica di
differenziazione dei prodotti dedicati alla molatura e al
taglio rispetto all’offerta tradizionale. Peraltro, nel 2011
l’azienda ha introdotto, nella molatura da sbavo, il sistema di attacco Combi Click, tecnologia brevettata di attacco rapido della mola che non prevede più l’utilizzo di una
ghiera di fissaggio.
Polifan®-Strong-Freeze è un’altra innovazione 2012. In
questo caso si parla di un utensile speciale per la lavorazione dell’acciaio Inox. La sua ‘abrasione ultra-fredda’
riduce efficacemente il riscaldamento del pezzo lavorato:
la temperatura di molatura è il 30% inferiore rispetto agli
altri utensili equiparabili. In più, vanta elevate quantità di
asporto e una grande economicità.
Ma l’innovazione Pferd continua. E lo fa con le nuove frese
in metallo duro taglio inox, vale a dire una generazione
di frese completamente nuova e all’avanguardia rispetto al
classico modello con rompitruciolo. Caratteristiche eccezionali di asportazione, confortevolezza grazie alla notevole riduzione delle vibrazioni e del rumore, elevata capacità di asportazione e alta qualità di finitura superficiale:
l’identikit di questa famiglia di frese di ultima generazione
è presto fatto.
Con le nuove dentature Plast studiate per la lavorazione della plastica e Alu per la lavorazione dell’alluminio
l’azienda tedesca propone tre soluzioni per le caratteristiche di lavorabilità dei tre materiali, che permettono alla
distribuzione di offrire una consulenza semplice. L’upgrade di prestazioni dei dischi da taglio sottili comprende tutte le linee di Pferd, la linea universale PS-Forte, la linea
specialistica SG-Elastic e la linea a massime prestazioni
SG-Plus. Con un miglioramento delle prestazioni del 1520% tali utensili hanno subito un ulteriore miglioramento.
Infine, a chiudere questa breve carrellata, è il nuovo imballaggio sottovuoto per dischi ad alte prestazioni. Si chiama ProBag e aumenta di un altro 50% le prestazioni della
linea SG-Plus. La sua funzione è fondamentale: ProBag
protegge l’utensile da danni durante il trasporto o da influssi ambientali e ne aumenta la durata.
delle 190 novità presentate
dall’azienda. Tutto secondo la comprovata formula
“Pferd-Tools in Action”, che
da sempre mostra gli utensili
Pferd in azione, per evidenziare la differenza di rumorosità tra un disco da taglio e
da sbavo e appunto il nuovo
CC-Grind-Solid, in sostanza
grazie a una dimostrazione
comparativa.
rato quali sono i fattori che
influenzano l’ergonomia del
lavoro, quali sono le gravi
conseguenze delle malattie
professionali e quali i prodotti e i servizi di consulenza che Pferd propone per
migliorare il lavoro. A Colonia, con una semplice prova,
ambito crescerà ancora di
più l’esigenza di migliorare
la condizione del proprio lavoro, riducendo vibrazioni,
rumore e polvere, nonché
ottimizzando il contatto tra
operatore e utensile.
Le dimostrazioni nello stand
saranno continue, per vedere alla prova le macchine dell’azienda, fra cui il
CC-Grind-Solid, il prodotto
più importante presentato in questo 2012, solo una
6 Automazione, robotica e macchine utensili
Eventi
■■■BUFFOLI TRANSFER / La linea per mozzi e fusi ruota creata per Renault riporta la produzione in Europa
La sfida tecnologica del 2012
Macchinari versatili e rapidamente riattrezzabili per compiere fino a 60 operazioni
È
italiana una delle eccellenze mondiali nella produzione di macchine multimandrino a controllo numerico:
Buffoli Transfer, con sede a
Brescia e, appena fuori dalla
città, un secondo stabilimento
e il dipartimento elettronico.
Alta tecnologia, innovazione
e versatilità rappresentano i
capisaldi di questa azienda da
oltre mezzo secolo.
La Buffoli, nota nel settore
delle tornerie soprattutto per
le macchine da barra TransBar, è salita di recente agli
onori della cronaca per la produzione di una macchina con
131 assi controllati, definita “il
transfer flessibile più grande
del mondo”, e di una linea per
lavorare mozzi e fusi ruota per
Renault.
La prima delle due novità è
una macchina da due milioni
e mezzo di euro e dal considerevole peso di 70 tonnellate: si
tratta di un condensato di tecnologia dotato di 39 mandrini,
32 dei quali su carri a croce a
Cn, quindi liberamente posizionabili per eseguire qualunque operazione di tornitura,
fresatura e marcatura.
“L’abbiamo creata - dice
Francesco Buffoli, titolare
dell’azienda con il fratello
Edoardo - perché tra i grossi
subfornitori di pezzi meccanici di precisione, ovvero tra
i leader mondiali nella produzione di componenti metallici su commissione, è nata
l’esigenza di disporre di macchinari flessibili, ma capaci
di lavorare pezzi complessi in
tempi strettissimi”.
“Realizzare macchinari versatili e rapidamente riattrezzabili che potessero compiere 40,
50 o addirittura 60 operazioni
in pochi secondi - continua
Buffoli - è stata una delle sfide
tecnologiche del 2012”. Novità
altrettanto significativa è la linea di produzione per mozzi
e fusi ruota creata da Buffoli
per Renault. Ne scaturisce
una convenienza così rilevante che l’intera produzione per
Renault e Dacia sarà d’ora in
poi effettuata in Europa, perfino per i veicoli destinati ai
Paesi asiatici. In pratica, dopo che la fabbricazione di tali
componenti era stata spostata
in Asia anche per i veicoli europei, con questa linea si assisterà al ritorno in Europa di
tutta la produzione. È inoltre
La macchina Buffoli definita il transfer più grande del mondo
significativo il Paese scelto per
l’installazione dell’impianto: la
Germania, dove il costo della
manodopera risulta essere il
più alto d’Europa.
“Buffoli ha realizzato - spiega
il titolare - una linea di produzione fortemente automatizzata che parte dal pezzo stampato e finisce col pezzo imballato
e umettato per il trasporto internazionale oceanico. Le prestazioni di tempo ciclo sono
di soli 12 secondi per ottenere
un fuso ruota. Questo è un
pezzo complesso, le cui tolleranze micrometriche sono
controllate automaticamente
mediante sistemi di misura
inseriti lungo il processo e
vengono corrette senza alcun
intervento degli operatori. La
lavorazione del pezzo avviene
tutta su un unico impianto,
che sostituisce un intero stabilimento di torni verticali e
centri di lavoro”.
Il rapporto tra la Buffoli e i
committenti è di vicendevole
stimolo. Si rivolge, infatti, alla
Buffoli una clientela internazionale alla ricerca di soluzioni avanzate e di prestazioni
superiori rispetto a quelle
delle macchine standard,
prevalentemente
tedesche,
Linea di produzione, lavaggio, marcatura, umettatura,
imballaggio per Renault
giapponesi o coreane. Insomma, l’eccellenza di Buffoli
Transfer non sta nelle dimensioni aziendali e nel numero
di macchine prodotte, bensì
nelle prestazioni ai massimi livelli e nella tecnologia
sempre all’avanguardia. Nei
macchinari Buffoli i clienti
ricercano impianti in grado
di determinare quei vantaggi
che consentono di mantenere
una competitività internazionale. Si tratta spesso di minimizzare i costi di produzione,
ma altresì di offrire rapidità
di riattrezzamento e garantire
tolleranze di pochi centesimi
o addirittura di qualche micron.
Nel 1958 Mario Buffoli fondò
l’azienda da un ufficio tecnico di progettazione per macchine speciali. Oggi vengono
realizzate anche macchine
standard come le Trans-Bar,
ma a far la differenza è ancora l’engineering, perché i figli
Edoardo e Francesco hanno
saputo sviluppare quell’intuizione, toccando i 13 milioni
di euro di fatturato nel 2011 e i
25 milioni di euro di ordini per
il 2012.
■■■IMAGE S / Una gamma completa di strumenti: dal sensore intelligente Gocator al software Halcon
Misura in 3D: precisa, facile e veloce
Image S propone diverse soluzioni per la visione industriale tridimensionale
Per tutti i mercati
I
mage S si propone sul
mercato italiano come
principale distributore di
prodotti per Image Processing, selezionati per
risolvere problematiche di
visione nei vari mercati:
industriale, militare, medicale e scientifico. Image
S cura ogni aspetto della
soluzione di machine vision, fornendo hardware d’acquisizione delle
immagini
(telecamere,
frame grabber o frame
processor), cavi di collegamento standard e dedicati, librerie software per
l’elaborazione delle immagini complete di tutti
i tool necessari, illuminatori speciali (fibre ottiche
e Led), ottiche e filtri, fino
all’assistenza tecnica pre e
post vendita, inclusi corsi
di formazione all’uso dei
nostri prodotti. Image S
è rappresentante italiana
delle maggiori case produttrici di sistemi di machine vision.
V
iviamo in un mondo
in tre dimensioni con
processi manifatturieri che
richiedono l’ispezione di
parti ad alta velocità e con un
grado elevato di precisione.
Le soluzioni di visione artificiale concepite per impieghi
nella produzione industriale
possono essere complesse da
progettare, configurare e installare, e spesso richiedono
personale specializzato con
una formazione tecnica. Le
soluzioni 2D progettate per
risolvere problemi di misura
tridimensionali sono complicate, costose e, spesso, non
I prodotti distribuiti da
Image S in Italia
producono i risultati desiderati. Il 2D non può, infatti,
tenere conto delle variazioni
di altezza senza scendere a
compromessi sui costi, sulla
qualità o sull’affidabilità. Anche se le soluzioni 3D vengono tradizionalmente considerate costose o complesse da
configurare, la rivoluzionaria
famiglia di prodotti Gocator
di LMI Technologies, distribuita in Italia da Image S,
semplifica notevolmente la
misura in 3D nell’automazione di fabbrica.
Gocator è una famiglia di
sensori intelligenti 3D all-
in-one concepiti per la massima facilità d’uso abbinata
a potenza elevata. I sensori
Gocator vengono forniti già
pre-calibrati, pronti per effettuare scansioni e misurazioni in pochi minuti. Senza
dover scrivere il codice e senza alcuna regolazione complessa, Gocator è accessibile
a utenti con qualsiasi livello
di competenza. Dal personale di produzione in fabbrica
a tecnici e ingegneri, l’interfaccia integrata nel browser
di Gocator accompagna tutti
gli utilizzatori dalla configurazione alla misurazione
Halcon 11: software per applicazioni di misura
tridimensionale
I
mage S ha recentemente presentato Halcon 11, la nuova
release del software Halcon di MVTec Software che, grazie
alla gamma completa di strumenti di visione 3D, può essere
utilizzato per la realizzazione di qualsiasi applicazione di
misura tridimensionale. Con l’introduzione della nuova release Halcon 11 le funzionalità di questo software nella visione
3D sono state ulteriormente potenziate. L’ultima versione di
Halcon rappresenta, infatti, l’avanguardia nel campo del software per machine vision, grazie ad innovative funzionalità
quali l’identificazione basata su singoli campioni, confronto
di superfici 3D e processing di oggetti 3D, stereovisione fotometrica migliorata, lettura di codici Aztec, lettura di codici
Micro QR, selezione automatica delle caratteristiche per la
classificazione, algoritmi più veloci attraverso un esteso supporto su GPU, profiler tool incluso nell’Ide, nuova interfaccia
Halcon / C++ e supporto per Mac OS X. È possibile, inoltre,
interfacciare telecamere 3D, come lo stesso Gocator.
in pochi minuti. L’interfaccia intuitiva permette agli
utenti una facile configurazione. Bastano pochi minuti
per effettuare misure in 3D
su caratteristiche come larghezze, spessori e angoli,
monitorando la produzione
con estrema precisione. La
suite di strumenti di misura
integrati in Gocator agevola
l’ispezione di materiali, migliora il controllo di qualità
e consente di sviluppare soluzioni di automazione di
fabbrica a costi contenuti.
Per gli sviluppatori è disponibile un kit che consente la
programmazione completa
sia del Gocator che dell’interfaccia utente.
La famiglia Gocator 2000 offre una buona combinazione
fra risoluzione Vga e velocità
di scansione, diversi modelli
precalibrati per la scansione
di oggetti di varie dimensioni, laser integrato, comunicazione via Ethernet a 100
Mbaud ed è dotata di custodia industriale IP67. Inoltre,
è facilmente espandibile un
sistema multisensore e non
è richiesto un hardware aggiuntivo. La famiglia Gocator
2300 permette l’acquisizione
dei dati del profilo 3D a livello di micron con velocità
superiori alla famiglia 2000 e
offre comunicazione via Gigabit Ethernet per uscita dati
ultraveloce.
Eventi
Automazione, robotica e macchine utensili
7
■■■elbo / Sistemi di precisione per macchine utensili e di grandi dimensioni
■■■DoRMeR / Semplificare e collaborare in sinergia: valori che fanno la differenza
Tra i plus, innovazione e un rapido servizio post vendita
L’obiettivo? Meno utensili e capacità di utilizzo più ampie
P
U
La perfetta misura del movimento
resente sul mercato
da oltre 40 anni, Elbo è un marchio – oggi di
proprietà della ditta Eredi
Bassi Araldo Sas – sinonimo di performance e affidabilità. Fondandosi su
una solida capacità tecnica
e su un know-how di lunga data, l’azienda progetta,
produce e commercializza
visualizzatori di quote, righe ottiche, posizionatori,
sistemi di misura lineari e
rotativi, controlli numerici
e sistemi personalizzati per
la gestione e il controllo di
lavorazioni meccaniche ed
è anche attiva nel settore
della metrologia, ovvero la
scienza che si occupa della
misurazione e delle sue applicazioni.
Con una storia che inizia
nel 1964, il marchio Elbo
vanta un forte radicamento
sul territorio e, con circa
8.500 clienti, si può dire che
sia presente praticamente in
tutte le officine in Italia.
“Noi offriamo sistemi di
misura che consentono una
grande precisione e sono
applicabili a macchine utensili quali torni, frese, rettificatrici, frese pialla, banchi
di misura, ecc., ma anche a
macchine di grandi dimensioni - spiega il responsabile
Dario Bassi - e ci rivolgiamo
a tutte quelle aziende che lavorano con macchine utensili, dalle tipografie alle officine meccaniche in genere,
laddove ci siano movimenti
meccanici da misurare”.
All’interno
dell’azienda
uno studio di progettazione all’avanguardia è alla ricerca continua di soluzioni
innovative e performanti.
Ma, insieme alla bontà del
prodotto e al suo elevato livello qualitativo, Elbo si distingue soprattutto per una
totale efficienza operativa,
costituita da un ottimo servizio post vendita e da una
manutenzione rapida ed efficace.
“I nostri clienti sanno bene
che acquistando un prodotto
a marchio Elbo non acquistano solo un sistema di misura,
ma entrano in contatto con
una realtà in grado di garantire velocità nella fornitura
e una costante assistenza,
soprattutto in caso di guasti
- conclude Bassi - qualora si
rendesse necessario un intervento di manutenzione sul
prodotto, questa viene effettuata, nella maggior parte dei
casi, in ventiquattro o quarantotto ore, limitando così
al massimo i tempi di fermo
macchina”.
■■■CoNVeYoRS / Dal progetto al collaudo finale anche per impianti complessi
Multiapplicazioni e co-marketing
na competenza globale,
declinata per servire in
modo personalizzato il cliente. Dormer è uno dei principali produttori mondiali di
utensili integrali e in acciaio
super-rapido (Hss). Parte del
gruppo Sandvik, opera a livello mondiale con una presenza
in 40 Paesi e 100 mercati. Suoi
clienti di riferimento sono i
rivenditori (principalmente)
e gli utilizzatori diretti.
“In questo periodo - spiega
il direttore generale Massimiliano Mandelli - l’azienda
è impegnata a seguire con
ancora maggior impegno i
propri clienti, facendo leva su
valori che trasformino la relazione fornitore-cliente in una
partnership di lunga durata”.
“Stiamo puntando - prosegue
Mandelli - su valori che possano fare la differenza: facilità
di accesso alle informazioni
e semplificazione delle scelte
necessarie; comprensione e
disponibilità verso le esigenze
dei clienti, per essere vicini ai
loro bisogni”. Relativamente
al primo punto, Dormer sta
spostando la propria gamma
verso prodotti multiapplicazione, in modo da diminuire
il numero di tipi di utensili
necessari per risolvere i diversi problemi della lavorazione
Massimiliano Mandelli, direttore generale di Dormer Tools
meccanica. Questo porta con
sé una diminuzione del magazzino per il cliente.
In merito al secondo punto,
Dormer desidera che l’accesso alle informazioni relative
alle continue novità che la
riguardano siano facilmente
accessibili; per questo, spiega
Mandelli, “abbiamo ristrutturato il catalogo cartaceo e,
contestualmente, potenziato
le informazioni online, in
modo da mettere a disposizione del cliente dati sempre
aggiornati e semplici da recuperare”.
Ad aiutare il cliente nella scelta sono anche un efficiente
customer service e lo staff del
supporto tecnico, coadiuvato
da pubblicazioni tecniche da
richiedere online. Sul web è
anche a disposizione un programma con strumenti di
calcolo per individuare il tipo di utensile perfetto per un
determinato utilizzo.
Dormer, brand affermato e
riconosciuto a livello internazionale, si impegna poi
in azioni di co-marketing e
commerciali in sinergia con i
propri rivenditori, puntando
sulla collaborazione per portare ancora più valore e qualità all’offerta commerciale di
questi ultimi.
■■■CAMoZZI / Automazione industriale d’eccellenza
Automatismi superiori e affidabili
Alti investimenti per la meccatronica
Soluzioni integrate per ogni comparto industriale
L’innovazione del micro regolatore proporzionale K8P
C
C
on oltre 50 anni di presenza sul mercato e più
di 3.000 impianti realizzati
nel mondo, Conveyors (www.
conveyors.it) rappresenta un
pezzo di storia dell’industria
italiana ed europea nel settore della movimentazione e
automazione industriale, con
impianti affidabili ed efficienti
anche dopo 30 anni di impiego. L’impegno profuso nella
ricerca della soluzione migliore per ogni problema specifico
mettendo al primo posto il
cliente e le sue richieste, unitamente alla lunga esperienza
in diversi settori, ha permesso
all’azienda di sviluppare quel
know-how che, come afferma
con orgoglio Giovanni Majer,
a.d. di Conveyors Nord “ci
permette di essere gli unici
in Italia a offrire una gamma
completa di prodotti, potendo
così offrire soluzioni che adottano trasportatori di diverso
tipo anche all’interno di uno
stesso sistema. Produciamo
infatti non solo impianti monorotaia e birotaia, ma anche
trasportatori a skid, a nastro
e a rulli e tutti quegli automatismi che ne fanno un sistema
completo adatto alle più diverse necessità, dagli impianti in
asservimento alle linee di verniciatura, alla logistica e alle
linee di assemblaggio”.
“I metodi di intervento - prosegue Majer - sono ispirati a
criteri di integrabilità, modularità e standardizzazione, in
modo da agevolare la manutenzione nonché l’eventuale
riadeguamento delle linee
rispetto a nuove necessità
produttive. I software garantiscono un funzionamento
altamente flessibile e una
modalità di gestione agevole
anche per i sistemi più complessi. Essi sono in grado di
regolare diagnostica e dati
statistici fino a integrarsi con
sistemi superiori di gestione
aziendale”. Coordinato da una
finanziaria, il Gruppo attualmente si articola in Conveyors
Nord in Lombardia e Movin
in Friuli-Venezia Giulia mentre in Germania è presente a
Stoccarda con la Csf e, forte
delle sinergie sviluppate, è in
grado di assumersi con competenza l’impegno dell’intero
ciclo costruttivo di un impianto, anche di elevata complessità, dalle fasi progettuali fino al
collaudo finale.
Impianto birotaia in asservimento a linea di verniciatura
amozzi Spa, capofila del
Gruppo Camozzi, è tra
le principali realtà italiane nel
settore dell’automazione industriale. Fondata nel 1964 è specializzata nella progettazione e
produzione di componenti e
sistemi pneumatici: attuatori,
valvole, Frl raccordi, componenti per il vuoto, pannelli e
sistemi, prodotti speciali.
Cresciuta costantemente negli
anni, vanta la leadership in Italia ed è presente sui principali
mercati mondiali grazie a una
rete di 21 filiali con oltre 1.200
dipendenti. Una crescita legata a una strategia ben definita
caratterizzata da investimenti
continui sia per lo sviluppo di
nuovi prodotti e nuove tecnologie (possibile anche grazie al
supporto del Centro Ricerche
Camozzi) che per l’implementazione di metodi gestionali
sempre più efficienti basati sui
principi della Lean Production. “Il processo innovativo
può essere considerato tale
solo se strutturato, sistematico
e continuo”. Questa è la vera
sfida che caratterizza e caratterizzerà sempre più le aziende di successo nel panorama
internazionale. Per quanto
riguarda la ricerca e lo sviluppo tecnologico, temi su cui
l’azienda è focalizzata da anni
Micro regolatore
proporzionale Camozzi K8P
e che caratterizzeranno anche
i prossimi investimenti sono
essenzialmente tre: l’integrazione dei componenti elettronici e meccanici per ottenere
soluzioni meccatroniche avanzate, la miniaturizzazione dei
componenti per ottimizzarne
gli ingombri e le prestazioni
e lo sviluppo della tecnologia
proporzionale indispensabile
per garantire un controllo preciso e veloce. In quest’ottica nel
2012 Camozzi ha presentato
diverse novità tra cui il micro regolatore proporzionale
K8P che amplia la gamma di
prodotti con tecnologia proporzionale miniaturizzati. Il
micro regolatore elettronico
di pressione con tecnologia
proporzionale Serie K8P nasce
dall’esperienza dello sviluppo
della valvola miniaturizzata
“K8” (microelettrovalvola ad
azionamento diretto 3/2 vie e
2/2 vie NC o NO con ingombro di 8mm) ed è concepito
per garantire un’eccellente regolazione della pressione, una
elevata dinamicità, un’autoregolazione grazie al segnale
di feedback e performance con
un basso consumo energetico.
Il “K8P” è sviluppato per regolare piccole variazioni di forza,
con tempi di reazione estremamente veloci e ingombri
ridotti. In funzione del segnale d’ingresso (0-10 V DC) si
azionano due valvole K8, nella
versione monostabile normalmente chiusa, così da garantire
il mantenimento della pressione a valle. Raggiunto il valore
impostato mantiene costante
la pressione nelle camere dei
cilindri o in camere di valvole
ad espansione, garantisce un
costante tensionamento del
filo nelle bobinatrici, modula
la pressione durante le fasi di
levigatura nelle macchine per
il legno e regola l’apertura nelle
valvole a membrana. Può inoltre essere utilizzato come pilota
per la regolazione dell’apertura
di valvole ad elevata portata e
consente di controllare in modo proporzionale la forza in
sistemi di sollevamento.
8 Automazione, robotica e macchine utensili
Eventi
■ ELESA / Settant’anni di produzione sempre all’avanguardia
■ GERARDI / Dopo la filiale commerciale a Chicago, con più decisione nei Bric
I super-tecnopolimeri assicurano performance competitive
A Bi.Mu/Sfortec l’azienda di Lonate Pozzolo presenta Evolution
U
G
Componenti due volte più resistenti La nuova linea di teste angolari
n punto di riferimento
per designer e costruttori:
questo è diventata Elesa in oltre
settant’anni di attività nel campo della produzione di componenti nei più avanzati tecnopolimeri e metallo.
Negli ultimi anni, frutto della
ricerca applicata in campo automobilistico, sono emersi dei
nuovi tecnopolimeri ad alta
resistenza, denominati “supertecnopolimeri”. Grazie ad essi,
Elesa ha iniziato la produzione
di componenti che presentano
eccezionali caratteristiche di
resistenza meccanica: in alcuni
test di resistenza (Flexural Modulus, Prova di Charpy, Prova
d’urto di Izod) le performance hanno raggiunto valori di
resistenza superiori al doppio
rispetto a quelli dei tradizionali
tecnopolimeri. Grazie alle loro
peculiarità, i super-tecnopolimeri resistono alla corrosione,
sono particolarmente leggeri,
hanno un basso coefficiente
di attrito, non richiedono manutenzione, sono amagnetici
ed elettricamente isolanti. Permettono inoltre l’aggiunta del
colore nel materiale stampato,
con evidenti vantaggi in qualità
e in durata del componente (il
colore, contrariamente al caso
in cui il componente sia verniciato, non può essere rimosso),
Sole24ore_3_CMYK.pdf
Cerniere, leva a
camma, pistoncino a
molla e indicatore di
livello a colonna in
super-tecnopolimero
sia da quello economico. Infine,
hanno un prezzo assolutamente competitivo per il mercato di
riferimento. Tra essi si possono
ricordare le cerniere Cfm (grazie alla resistenza meccanica
del materiale, offrono risultati
paragonabili a quelle similari in
metallo, a parità di dimensione
e di spessore), le cerniere Cfsw
con interruttore multiplo di sicurezza integrato (omologata
Imq) che, tra le principali caratteristiche, presenta la garanzia
del doppio isolamento dei circuiti interni, grazie alla custodia completamente realizzata
in super-tecnopolimero, senza
quindi richiedere la messa a
terra. Inoltre, possono essere
applicate sui più comuni profili
di alluminio, con solo 4 viti con
montaggio frontale o posteriore a prova di manomissione. Le
cerniere Cfv con fermi di posizione. I super-tecnopolimeri
sono presenti anche nelle leve
a camma Lac-R, recentemente
premiate dalla giuria dell’International Forum Design 2011
1
05/09/2012
di Hannover in Germania. Dal
principio della leva a camma,
ben conosciuto in applicazioni
di bloccaggio rapido, Elesa ha
sviluppato questo nuovo prodotto che, grazie a una speciale
ghiera zigrinata montata sulla
base del meccanismo di serraggio, consente non solo di regolare la forza applicata alla leva,
ottenendo un serraggio sempre
ottimale, ma anche di orientare
la leva nella posizione desiderata. E ancora i pistoncini a molla
Pmt, con corpo filettato e dado
di bloccaggio in Super-Tecnopolimero. Infine gli indicatori
di livello a colonna Hcz-P, con
armatura di protezione in super-tecnopolimero in grado di
proteggere il corpo dell’indicatore da urti accidentali particolarmente violenti in condizioni
di utilizzo molto severe.
erardi, la multinazionale
tascabile di Lonate Pozzolo (Varese) guarda sempre
di più verso l’estero che vale
oltre il 60% del fatturato. Germania, Gran Bretagna, Russia
sono i mercati principali della società specializzata nella
progettazione e realizzazione
di soluzioni innovative nel
campo del serraggio pezzi (in
acciaio, ghisa, alluminio, ecc.)
che necessitano di operazioni
di fresatura, foratura, filettatura, rettifica, elettroerosione
e/o controllo.
Alla
rassegna
milanese
Bi.Mu/Sfortec Gerardi si presenta con una nuova offerta
rappresentata dalla nuovissima linea di teste angolari
“Evolution” per operazioni
di fresatura, foratra e maschiatura su centri di lavoro
e macchine convenzionali. Si
tratta di prodotti innovativi
che prima l’azienda si limitava a commercializzare e
oggi ha deciso di produrre in
proprio per puntare con mag-
Morsa Std
e testa
Evolution
(in alto
un dettaglio)
giore decisione verso i Paesi
Bric (Brasile, Russia, India e
Cina), Corea, Giappone, Medio Oriente e Turchia. Non
dimenticando Canada e Usa,
dove Geradi ha aperto una filiale commerciale a Chicago.
Una scelta che si inserisce
nella storia di questa società
di 45 persone in Italia, con
8 milioni di fatturato, e altre
112 in Cina.
La delocalizzazione è stata
una scelta obbligata che portato nel 1992 alla costituzione
di una joint venture, oggi controllata dalla società italiana
con Avic, la Finmeccanica
locale. La testa dell’azienda
è rimasta comunque a Lonate Pozzolo, mentre alla Cina
spetta la produzione standard
che ha ormai raggiunto ottimi
livelli qualitativi tanto che da
qui partono direttamente le
spedizioni dei prodotti, con
cinque anni di garanzia, per
il resto del mondo. Fondata
nel 1971 da Ivano Gerardi,
la società studia e realizza in
Italia le nuove macchine che,
una volta messe definitivamente a punto, prendono la
strada della joint venture in
Cina che sarà il mercato del
futuro e, grazie a tali massicci
investimenti, potrà rimanere
competitiva a lungo.
11.33.28
■ 28.BI.MU. / Dal 2 al 6 ottobre a Fieramilano, in occasione di Sfortec
La biennale della macchina utensile
Nel 2012, atteso un mercato di quasi 3mila milioni di euro
I
C
M
Y
CM
MY
CY
CMY
K
settori che ruotano attorno alle macchine utensili a
deformazione e asportazione, robot, automazione, tecnologie ausiliarie, accessori
e servizi si ritrovano a Fieramilano dal 2 al 6 ottobre,
in occasione di Bi.Mu. In
contemporanea si svolgerà
anche Sfortec, dedicata alla
subfornitura tecnica e ai servizi per l’industria.
La biennale della macchina
utensile, che da mezzo secolo è il punto di incontro di
persone, tecnologie e innovazioni, fotografa l’istantanea di un mercato che si attende ancora in crescita, per
i prossimi anni, con valori
che nel 2012 si dovrebbero
attestare a 2.708 milioni di
euro.
L’edizione del 2010 aveva
catalizzato attorno a sé oltre
1.200 espositori, per 3.000
macchine esposte e 60mila
visitatori, con una provenienza geografica che arrivava a 75 Paesi. Le rilevazioni
testimoniano come i contatti
ottenuti in fiera si siano in
quell’edizione
trasformati
in opportunità commerciale
con una frequenza impressionante (69% degli espositori).
28.Bi-Mu sarà ospitata in
ben 8 padiglioni di Fieramilano; sono attesi oltre
100mila visitatori. Per agevolare gli incontri di business in occasione della mostra, gli organizzatori hanno
predisposto una piattaforma
on line, chiamata “match
making”, che ha permesso,
prima dell’inizio, di fissare
appuntamenti tra espositori e visitatori, ottimizzando
in questo modo l’agenda
dei giorni di fiera. Obiettivi
similari, ma rivolti ad altri
target e da viversi nei giorni
dell’evento, è l’iniziativa “28.
Bi-Mu/Sfortec
partnering
event”, dedicata a imprese,
università e ricercatori, che
hanno la possibilità di attivare contatti internazionali
di carattere tecnologico e
commerciale e proporre progetti nell’ambito del VII Programma Quadro dell’Unione Europea. L’iniziativa si
tiene il 4 e 5 ottobre ed è organizzata da Cestec (Centro
per lo Sviluppo Tecnologico,
l’Energia e la Competitività) e dal Consorzio Simpler
(Servizi per l’innovazione e
la competitività delle imprese in Lombardia e in Emilia
Romagna), in collaborazione con Enterprise Europe
Network Italia.
Eventi
Automazione, robotica e macchine utensili
■■■MONDIAL / L’azienda è tra i maggiori distributori nel settore delle trasmissioni di potenza
Non solo componentistica, ma anche
soluzioni complete chiavi in mano
Una sinergia strategica, che rende l’azienda competitiva nel mercato mondiale
D
a oltre sessantacinque anni, Mondial è fra i maggiori distributori nel settore
delle trasmissioni di potenza
e distribuisce sul mercato italiano le più importanti case
internazionali nelle sue linee
principali di prodotto: cuscinetti, sistemi lineari, giunti,
ruote libere e catene.
Ma essere solo dei distributori
oggigiorno non basta più, poiché il mondo della produzione
industriale evolve in continuazione e richiede di confrontarsi con un fornitore preparato
e tecnicamente competente,
soprattutto quando si tratta
di integrare sistemi diversi in
un’unica soluzione.
In questo scenario l’esperienza maturata nella sua lunga
attività è valsa a Mondial la
capacità di essere un valido
interlocutore per i progettisti
che devono sviluppare applicazioni in cui è richiesta un’automazione sempre più spinta.
Mondial è infatti tra i pochi
distributori di componenti a
disporre di un ufficio tecnico e
di progettazione che collabora
con i progettisti delle aziende
clienti, per lo sviluppo delle
soluzioni che risolvano le problematiche determinate dalla
necessità di realizzare macchine sempre più veloci e precise.
Si tratta di un filo diretto consolidato che consente la realizzazione di soluzioni di lunga
durata, con un buon rapporto
costi/benefici e che soddisfano
le particolari richieste applicative dei clienti.
E in effetti, la particolarità
dell’azienda milanese, rispetto ad altri distributori del
suo settore, sta proprio nella
capacità di fornire non solo
la componentistica, ma anche soluzioni complete che
prevedano l’integrazione di
questi componenti in sistemi
La sede
dell’azienda
chiavi in mano. Un esempio
della sinergia che Mondial
riesce a esprimere grazie alla
propria gamma di prodotti e
alla capacità di integrarli in
una soluzione è il rotostatore
Mtm che trova applicazione
nel campo della movimentazione e del pick and place
e di cui un modello funzionante sarà presente in Bi.Mu.
Il rotostatore torque Mtm integra un encoder rotativo, un
motore torque Tmr di Hiwin
- marchio distribuito in Italia
da Mondial - e un cuscinetto a
rulli incrociati XRB prodotto
da Unitec, azienda del gruppo
Mondial. Il rotostatore fornisce una soluzione ad hoc per
le applicazioni in cui posizionamenti angolari di precisione e rotazioni continue con
coppia e velocità molto costanti, siano di fondamentale
importanza.
La capacità di integrare sistemi diversi in un’unica solu-
zione è un valore aggiunto del
gruppo Mondial apprezzato
dai produttori di macchine
utensili e di impianti industriali, per i quali è fondamentale disporre di soluzioni fles-
sibili, facilmente integrabili
con il layout esistente, che richiedano una manutenzione
minima o semplificata e che,
soprattutto, risolvano le esigenze della loro applicazione.
Il rotostatore MTM di Mondial risponde a esigenze di movimento
Mondial offre un’ampia
gamma di componenti
in grado di soddisfare le
esigenze nei diversi settori
industriali
9
Componenti per sistemi industriali
Le novità che saranno presentate durante Bi.Mu.
2012 da Mondial: soluzioni specifìche per
il settore delle macchine utensili
M
ondial partecipa a
Bi.Mu. presso Fieramilano dal 2 al 6 ottobre 2012
al pad. 11 stand G47, dove
presenterà un’ampia sezione
di componenti specifici per il
settore della macchina utensile
che comprenderà i cuscinetti,
compresi quelli prodotti da
Unitec, azienda del gruppo
Mondial, i sistemi lineari dove saranno presenti anche le
soluzioni realizzate da Tmt,
anch’essa azienda parte del
gruppo, oltre ai giunti, le ruote libere e le catene. A questi
saranno affiancate le ultime
novità realizzate o distribuite
dall’azienda milanese.
Mondial ha realizzato il nuovo modulo lineare Mlm4,
un’unità di trasporto e posizionamento completa e che costituisce l’elemento primario in
una movimentazione lineare
per applicazioni di precisione con dinamiche elevate. Il
componente base è un estruso
in alluminio ad alta resistenza, utilizzabile come elemento
autoportante, il cui profilo è
studiato per realizzare un’ampia gamma di configurazioni
funzionali: diversi tipi di motori lineari e viti a ricircolo di
sfere con 3 diversi passi.
Nella versione di base, è prevista la guida scoperta e pattini
a ricircolo di sfere protetti con
tenute a strisciamento standard.
Nel caso l’applicazione richieda protezioni particolari a
causa di condizioni estreme o
della presenza di polveri sottili, per entrambe le configurazioni (motore lineare e vite
a ricircolo di sfere) può essere
prevista un’incapsulazione del
modulo con protezioni costituite da lamiere in acciaio inox
e soffietto. Nella versione con
azionamento a motore lineare e pattini a ricircolo di sfere,
inoltre, un serbatoio di lubrificazione integrato rende Mlm4
praticamente esente da manutenzione.
Il motore lineare consente al
modulo Mlm4 prestazioni superiori rispetto a qualunque
altra configurazione. I motori
utilizzati sono in versione brushless ironcore. Infine, le configurazioni con motore lineare
permettono, sullo stesso profilo, l’applicazione di più carrelli
con movimenti indipendenti.
Un sistema di misura (encoder lineare) è stato integrato
sul modulo Mlm4 per gestirne
il funzionamento. Il modulo
può, tuttavia, essere fornito
sprovvisto di sistema di misura. La versione standard è di
tipo magnetico e viene montata direttamente a bordo carrello. Mlm4 è però già predisposto
per il montaggio di un sistema
di misura ottico, indispensabile soprattutto per applicazioni
ad altissima precisione.
Completa le caratteristiche di
questa configurazione la fornitura di un sensore induttivo
utilizzabile per la procedura
di “homing” e quindi per far
coincidere il carrello del modulo con le indicazioni di posizione a “zero” del sistema di
misura.
è disponibile anche una versione a vite a ricircolo di sfere
(Rds) che conferisce al modulo
Mlm4 una buona precisione di
posizionamento.
Il modulo è infine fornito con
due sensori induttivi di fine
corsa posizionabili, a discrezione del cliente, sul profilo
estruso in alluminio.
Quest’anno in Bi.Mu. verrà
presentata la nuova versione di guide a ricircolo di rulli
ingabbiati denominata QR e
sviluppata da Hiwin. marchio
da sempre distribuito in Italia
da Mondial. La serie QR si indirizza alle applicazioni in cui
alta precisione, bassa rumorosità e alta rigidità sono condizioni imprescindibili. Le nuove
guide lineari utilizzano la tecnologia SynchMotion che - rispetto alle guide tradizionali
- riduce in modo significativo
la rumorosità e, nel contempo, offre un basso attrito. Un
movimento più omogeneo ne
incrementa poi la durata.
In aggiunta alle peculiarità intrinseche della nuova versione,
le guide QR ereditano le caratteristiche principali di tutta la
gamma di guide come capacità
di carico uguale in ogni direzione, intercambiabilità e facilità di installazione.
Nella gamma di bussole a
espansione idraulica prodotte
da Etp, distribuite in esclusiva da Mondial, si inserisce
invece la nuova Etp-Power,
evoluzione di Etp-Express che
tanto successo ha riscosso e da
cui eredita tutte le caratteristiche principali, potenziando
la capacità di accettare carichi radiali elevati. Mondial
propone le bussole Etp come
soluzione ideale alle sempre
più pressanti esigenze di precisione, dimensioni d’ingombro
ridotte, ottima concentricità/
equilibratura anche dopo numerosi montaggi e smontaggi.
Caratteristiche apprezzate dai
clienti che devono soprattutto
ridurre i tempi di fermo impianto per manutenzione.
Etp-Power risponde a queste
esigenze proprio perché le bussole hanno una costruzione
compatta, consentono montaggi e smontaggi rapidi, grazie alla presenza di una sola
vite di serraggio radiale, e accettano carichi radiali elevati.
Etp-Power è attualmente disponibile per alberi con diametro compreso tra 15 e 40
millimetri mentre la flangia
della bussola presenta due fori
pre-lavorati utilizzabili per il
fissaggio o il posizionamento
dei componenti adiacenti.
Nei casi in cui una delle bussole standard di Etp non riesca
a soddisfare le esigenze applicative è disponibile la nuova
versione Etp-Hydropress che
viene sviluppata ad hoc e progettata per alberi di diametro
elevato.
10 Automazione, robotica e macchine utensili
Eventi
■■■HOFFMANN GROUP / System partner leader in Europa per utensili di qualità
Competitivi nella modularità
A Bi.Mu., Garant 360° Tooling conferma l’importanza strategica della pianificazione
O
ltre ad avere a disposizione utensili di qualità,
ciò che serve oggi alle aziende
che eseguono lavorazioni di
asportazione truciolo sono
servizi ad elevate prestazioni,
capaci di rendere i processi di
lavoro ancora più produttivi.
Esattamente ciò che ha messo
a punto Hoffmann Group, il
system partner leader in Europa per utensili di qualità
che a Bi.Mu 2012 (dal 2 al 6
ottobre, Fieramilano, RhoPero) presenterà “Garant
360° Tooling”, sette servizi
modulari dalla pianificazione
all’attrezzaggio fino all’impiego degli utensili.
Per aziende di qualsiasi dimensioni, la pianificazione
degli utensili è il giusto punto
di partenza di ogni lavorazione, l’approvvigionamento
rappresenta una sfida logistica e, non da ultimo, l’impiego
degli utensili è la chiave per
maggiore efficienza e qualità.
In questo contesto, “Garant
360° Tooling” di Hoffmann
Group si configura come il
servizio giusto al momento
giusto, per far fronte alla continua richiesta di maggiore
efficienza, competitività e
flessibilità delle aziende.
Tre moduli garantiscono un
supporto strategico per la pianificazione. Con “Garant eTool”, infatti, si possono avere a
disposizione gratuitamente
oltre 20mila dati geometrici
e fisici per sistemi Cad/Cam
per utensili di asportazione
truciolo e serraggio ai fini
della simulazione e per una
corretta gestione e amministrazione degli utensili. “Garant ToolScout” permette di
trovare velocemente online
gli utensili adatti alle proprie
lavorazioni e i perimetri di
taglio corretti per ogni tipo
di applicazione. I risultati
delle ricerche, inoltre, possono essere salvate su “myToolScout”, l’ambiente di lavoro
personalizzato da cui si può
accedere direttamente all’eshop di Hoffmann Group. Il
terzo modulo, dedicato alla pianificazione, è “Garant
Garant 360° Tooling comprende sette servizi modulari che
vanno dalla pianificazione all’attrezzaggio, fino all’impiego
degli utensili
ToolConcept” che consente
l’ideazione, la progettazione e
la simulazione di lavorazioni
ad asportazione truciolo, a
partire dal pezzo che si deve
lavorare o dall’utensile di cui
si è in possesso. Con esso, il
cliente può avere dagli esperti
del Gruppo progetti individuali direttamente online,
preparati in maniera innovativa e semplice da usare.
Avere gli utensili che servono in tempo utile ai processi
di lavorazione è la garanzia
che offre “Garant Tool24”, il
distributore automatico di
utensili, operativo 24 ore su
24 grazie a processi d’ordine
automatizzati, con la massima trasparenza dei costi.
E per ottenere la riaffilatura
degli utensili, necessaria per
avere la massima prestazione
e durata nel tempo, “Garant
ToolGrinding” dà un servizio grazie al quale gli utensili
riaffilati raggiungono fino al
95% tutte le caratteristiche
prestazionali degli originali.
Un terzo ambito in cui
“Garant 360° Tooling” interviene con i suoi servizi
riguarda i processi di lavorazione in macchina: gli specialisti altamente qualificati
Il quartier generale Hoffmann Group è a Monaco di Baviera;
in Italia il Gruppo è presente con una organizzazione tecnicocommerciale capillare
di Hoffmann Group aiutano
i clienti a trovare la soluzione
ideale, e la progettazione intelligente delle postazioni di
lavoro Cnc, affinché gli utensili necessari siano sempre a
portata di mano. Con “Garant
ToolRoom”, il Gruppo aiuta
proprio a creare delle postazioni di lavoro individuali e
strutturate, con il risultato di
un deposito che non rovina
gli utensili, di un trasporto
flessibile e di una protezione costante di operatore e
macchina. Infine, un grande
potenziale è dato dall’analisi
complessiva della metrologia
e dell’asportazione truciolo,
poiché il metodo di misurazione corretto ha una grande influenza sulla tolleranza
utile della produzione. Con
■■■TLGB / Al servizio dei clienti di tutto il mondo un know-how altamente qualificato nel campo dell’automazione e del collaudo industriale
I banchi collaudo diventano più intelligenti
L’azienda è specializzata in macchine e strumenti per collaudi. Prove tenuta dal vuoto spinto fino a 300 Bar
con aria o elio mediante spettrometri di massa
L’
anno prossimo festeggerà
i vent’anni di attività, indice di esperienza in un settore
particolarmente tecnico all’interno del quale è necessario
possedere le giuste conoscenze
e capacità per distinguersi dai
competitor: Tlgb è un’azienda che si occupa di software e
hardware per l’automazione
industriale, di sistemi di collaudo per la certificazione dei
prodotti. In Via dell’Industria
41 a Travagliato (provincia di
Brescia) è situata la sede della
società che si propone come
partner attivo dell’industria per
fornire la migliore soluzione a
tutte le esigenze di automazione e collaudo. Diversi sono i
settori di competenza di questo gruppo di lavoro che mette al servizio dei propri clienti
tutto il know-how assorbito
in un lungo periodo di studio
e approfondimenti tematici
nel campo. Automazione in
impianti industriali e centri di
lavoro a controllo numerico
ma non solo: all’interno del
business di Tlgb rientrano banchi, macchine, linee e strumentazioni per collaudi. Lo scopo
finale, ovviamente, è garantire
gli elevati gradi di qualità richiesti dai moderni sistemi
produttivi, associando ai collaudi l’archiviazione storica di
tutte le operazioni eseguite, di
tutte le prove, con la possibilità di eseguire la rintracciabilità
dei dati di ogni pezzo prodotto
o collaudato (tratto distintivo
e qualificante rispetto ad altre
realtà che agiscono nello stesso
campo professionale). Le soluzioni proposte da Tlgb sono
varie e possono andare dalla
fornitura di una semplice apparecchiatura elettrica a più complessi sistemi per il controllo,
la gestione e la supervisione
di qualsiasi tipo di impianto.
L’efficienza dei sistemi proposti
è garantita da un servizio che
comprende: la progettazione
elettrica e meccanica in 3D, lo
sviluppo del software Cn, Plc,
Pc e Microproccessore, la realizzazione delle apparecchiature, la costruzione di macchine
di test, il collaudo e la messa
in servizio. Non manca, infine, l’istruzione del personale
addetto all’uso e alla manutenzione, la realizzazione di tutta
la documentazione necessaria
(dagli schemi al fascicolo tecnico) e un’assistenza pronta
e professionale, in grado di
soddisfare anche il cliente più
esigente nel minor tempo
possibile. L’interfaccia uomo
macchina è studiata a misura
di operatore ed è realizzata con
personal computer o con pannelli operativi. Le macchine
di collaudo realizzate sono in
grado di effettuare molti tipi di
prove tra cui quella funzionale
(con gas o liquidi), quella a tenuta con aria, mediante misura
della variazione di pressione, o
elio, con l’utilizzo di spettrometri di massa, integrando, dove
necessario, sistemi di visione,
misure di forza, dimensionali o
quant’altro sia importante per
il controllo del pezzo del cliente. Sono tre le famiglie degli
Collaudo e completamento
pinza freno
Collaudo regolatori
Gpl e metano
Collaudo testa
per motore a 12 cilindri
“Garant ToolAudit” si ha un
servizio per la definizione
della strategia di misurazione
e per la scelta degli strumenti
migliori. Inoltre, esso consente la ricalibratura degli strumenti di misura, per la massima efficienza del controllo
dimensionale.
Con “Garant 360° Tooling”,
Hoffmann Group - nato nel
1919 a Monaco di Baviera e, dal 2003, presente in
Italia con una organizzazione tecnico-commerciale
capillare - rafforza ulteriormente la sua posizione
di leader, riunendo servizi
individuali in un pacchetto
completo. Una soluzione che
rappresenta la concentrazione della competenza in asportazione truciolo del Gruppo.
strumenti Tlgb: il Microcheck
1000, un monocanale. Il Microcheck 2004, modulare. Infine il Microcheck 3012, strumento multicanale con display
a colori da 12” touchscreen.
Esso può essere adattato alle
richieste del cliente, interfacciamento Usb, ethernet e seriale. Tutti questi strumenti sono
sviluppati per eseguire prove
di tenuta dal vuoto spinto fino
a 300 Bar con trasduttori assoluti e differenziali con risoluzioni fino a 0,1 Pascal, prove
di flusso, misure di carico, misure dimensionali, risolvendo
le esigenze di chi si interfaccia,
di volta in volta, con l’azienda.
Importante è sottolineare che
la soluzione studiata e proposta si adatta alle necessità del
cliente e alle caratteristiche del
pezzo da collaudare.
Tra la clientela Tlgb figurano
importanti aziende multinazionali che operano nei più
svariati settori: automobilistico, produttori di valvole e cilindri, spray-aerosol, medicale. In
particolare nel settore automobilistico, molti pezzi delle più
note marche automobilistiche
mondiali, sono stati prodotti e
collaudati da banchi di produzione Tlgb. L’azienda opera e
interviene in molte realtà europee ed extraeuropee. Tra gli altri Usa, Cina, Brasile, Polonia,
Spagna, Francia, Inghilterra,
Repubblica Ceca, Ungheria,
Russia, Ucraina, Bielorussia,
Sud Africa, Corea, Pakistan,
India e Turchia, portando la
sua competenza nel mondo ed
esaltando il marchio italiano
oltre i confini nazionali.
Eventi
Automazione, robotica e macchine utensili
La filosofia MAKE presuppone macchinari interamente italiani, con struttura termo simmetrica a doppia colonna che incorpora centralmente il
mandrino (sistema box in box).
H Y D R A 110/130 – H Y D R A
R A M 130/160
Gamma di alesatrici-fresatrici con montante a T
Il movimento verticale avviene tramite 2 motoriduttori con 2 viti a ricircolo di sfere e 2 righe ottiche. Nella versione con il RAM,
lo stesso è completamente racchiuso in due semicarri in ghisa enormemente dimensionati, così da ottenere un sistema rigido
ed unico nel suo genere, avente sezione 450x x430 mm o 500 x 460 mm. Esso scorre grazie a 4 guide maestre. Le 2 guide
verticali anteriori e le 2 guide verticali posteriori assicurano un sistema box in box potente e preciso. Nel RAM sono inseriti 2
tiranti cosidetti attivi, azionati da altrettanti motocilindri idraulici che recuperano il valore dell’elasticità della ghisa e della sua
gravità in uscita, ottenendo così una straordinaria rettilineità dei movimenti. Il sistema di compensazione per flessione e
dilatazione termica del RAM (SCR System), avviene tramite un particolare acciaio, indeformabile ed insensibile al variare della
temperatura, impiegato in campo aerospaziale.
A L T A I R 130/160/200
Gamma di alesatrici-fresatrici a montante
mobile
Il bilanciamento della testa avviene tramite due punti di
sostentamento collegati a 2 cilindri idraulici indipendenti tra loro
ed allertati dal CNC al fine di monitorare eventuali sforzi e
alterazioni. Il motore mandrino è di costruzione SIEMENS con
potenza variabile da 37 a 73 kw adeguato al modello della
macchina ed insieme al cambio meccanico e alla seconda
scatola di trasmissione, riescono ad ottenere una coppia unica
ed efficace. Le tavole traslanti di nostra costruzione presentano
una trasmissione del moto tramite doppio moto-pignone per un movimento di tipo veramente continuo ed uno
scorrimento di tipo piano con lubrificazione forzata, diversificata nelle varie portate (da 10 a 60 Ton). Infine le teste bi
rotative a rotazione automatica di nostra costruzione vengono agganciate in maniera del tutto automatica al RAM tramite
atacchi idraulici e depositate nelle stazioni pick-up dedicate.
_______________________________________________________________________________________________________________________________________________
MAKE s.r.l. Via Matteotti 133A, 28077 PRATO SESIA (NO) –Italy- Tel +39 0163/852886, [email protected],
Gestione commerciale: BENTIVOGLIO MAKE & TRADE s.a.s., Via Barco 3/5,25045 CASTEGNATO (BS)–Italy, tel. +39 030 2721376 [email protected]
www.make-srl.com www.makeandtrade.com
I torni CSF si collocano al vertice della gamma di macchine a CNC ed ad autoapprendimento. L’estrema rigidità della struttura monolitica, con appoggio
completo a terra, le soluzioni meccaniche innovative adottate, unite ai più avanzati e facilitati sistemi di programmazione, garantiscono lavorazioni di
sgrossatura e di finitura eccellenti.
Gamma di Torni bancale inclinato (SB):
Tornio a banco inclinato modello SB: diametro 350/700/1000 mm, distanze tra le punte da 1500 a 9000 mm. Asse C con
utensili motorizzati. Asse Y corsa +/- 200 mm. Testa a fresare Asse B INTEGRATO indexato o in continuo (potenza 47 Kw),
con cambio utensili 32 posti.
Gamma di Torni a due guide (TRA):
Altezza punte: 400/460/550/600/750/900 mm. Distanza punte da
2.000 a 16.000 mm. Guide del bancale con doppio prisma su bancale
monolitico. Terza guida d’appoggio in fusione a sostegno del carro.
Attacco contropunta con cono interno rotante. Torretta con unità a
fresare. Asse C e asse Y +/-1000 mm.
.
Gamma di Torni a quattro guide (WH):
Mod. WH10/15: diametro 1200/1400/1600 mm sul banco. Diametro 900/1100/1300 mm sul carro.
Lunghezza da 3.000 A 16.000 mm, portata tra le punte da 10 a 15 Ton. Secondo carro con montante di
fresatura e asse Y +/- 500 mm. Sistema di trasmissione e di misura per il carro al centro del bancale.
Mod. WH 15B/20: diametro 1130/1430/1730/2030 mm sul banco. Diametro 900/1200/1500/1800 mm sul
carro. Lunghezza da 4.000 A 26.000 mm, portata tra le punte da 15 a 20 Ton. Dimensioni carro 2000 x
2000 x 400 mm. Mod. WH 20B/35: diametro 1400/1700/2000/2300 mm sul banco e sul carro.
Lunghezza da 4.000 A 26.000 mm, portata tra le punte da 20 a 35 Ton. Secondo carro con montante di
fresatura e asse Y +/- 500 mm (tornio multi-tasking).
_________________________________________________________________________________________________________________________________________________
CSF S.r.l. Via Ausonio, 26 20123 Milano – ITALY
SEDE OPERATIVA Via E. Fermi, 13 – 28060 San Pietro Mosezzo (NO) Tel. 0039-0321540079 - Fax 0039-0321540083 www.csfmacchineutensili.com - [email protected]
11
12 Automazione, robotica e macchine utensili
Eventi
■■■HURCO / Costruisce negli stabilimenti di proprietà sistemi elettronici di controllo e macchine utensili
Elevata qualità in ogni fase del processo
Da oltre 40 anni l’azienda l’azienda è al vertice nell’innovazione nel settore
N
el 1968, Gerald Roch e
Edward Humston fondarono una società che chiamarono Hurco. La passione
di Roch per la costruzione
delle macchine combinata
con la diffusione dei computer fu la molla che portò
alla costituzione della nuova
azienda.
Oggi Hurco è una multinazionale, quotata al Nasdaq,
che progetta e costruisce
esclusivamente in stabilimenti di proprietà, sia i sistemi elettronici di controllo
(Cnc) sia le macchine utensili (quattro stabilimenti a
Taiwan ed uno in Cina), in
modo da poter assicurare
La sede della
società
ad Indianapolis
sempre un elevato livello
qualitativo in ogni fase del
processo produttivo, implementando un rigoroso pro-
Il nuovo centro 5 assi VMX42-Srt
cesso di supervisione e miglioramento continuo della
qualità, dalla progettazione
alla spedizione della macchina al cliente.
La sede è ad Indianapolis,
ove è ubicato anche il Centro
Ricerche, ma sono presenti filiali in tutti i principali
mercati mondiali per garantire un elevato livello di assistenza e supporto alla clientela, nel pre e postvendita.
Da oltre 40 anni, Hurco continua a fare innovazione, e
si differenzia per la capacità
di creare valore aggiunto, di
fondere tecnologia con semplicità d’uso, affidabilità con
convenienza. Ha registrato
numerosissimi brevetti, tra
i quali i più celebri riguardano WinMax, la tecnologia che tutti oggi chiamano
“programmazione conversazionale” ovvero il metodo di
programmazione che porta
rapidamente dal disegno al
pezzo, guidando visivamente
l’utente attraverso un processo in tre semplici fasi: SetupProgramma-Verifica, senza
conoscere codici e linguaggi.
Lo stretto legame tra le persone e la tecnologia è il fondamento della cultura Hurco.
La tecnologia deve aiutare
le persone ad essere più efficienti, non creare più complicazioni e deve ridurre al
minimo le azioni noiose e
ripetitive, semplificando il
lavoro.
“In Hurco ci impegniamo
ogni giorno per innovare e
costruire macchine utensili
che semplifichino il lavoro,
per aumentare il successo
dei nostri clienti che sono
aziende di tutte le taglie, dalla micro impresa individuale
alla grossa multinazionale,
operanti in ogni settore della
meccanica” afferma l’amministratore delegato Marco
Rizzi. “La nostra missione è
fornire un sistema dotato di
Controllo Numerico unico
ed innovativo, che permetta
ai clienti di massimizzare la
loro produttività, riducendo
i tempi di programmazione
e di setup macchina. Attorno
al controllo costruiamo macchine prestazionali, semplici
da usare e rapide da mettere
in produzione, affidabili nel
tempo, perché quello che più
conta è l’effettivo tempo di
lavoro, fresatura o tornitura
che sia. La macchina genera ricchezza solo quando
produce”.
Hurco è infatti conosciuta
sul mercato proprio per il
controllo, il più potente, versatile (in Iso e Conversazionale), semplice da usare per
chiunque, ma con funzioni
così potenti da renderlo unico rispetto alla concorrenza.
Lo spirito di rinnovamento
continuo dell’azienda si riflette oggi nel lancio del nuovo brand e nelle novità tecnologiche di recente presentate,
come la VMX42-Srt, un nuo-
vo centro 5 assi, con tavola
girevole torque annegata nel
piano da 1.066x610mm e testa tiltante oppure la nuova
gamma di centri a 3/5 assi HS, ad alta velocità, con
mandrini da 30k e 18k.
Perla d’innovazione è la nuova funzione Ultimotion per i
5 assi, col controllo che valuta la geometria e il profilo di
movimento, assicurando la
presenza delle informazioni
sufficienti ad ottimizzare le
operazioni, col risultato di
una migliore qualità di finitura superficiale in un tempo
più breve.
Le elevate prestazioni di curvatura consentono al mandrino di spostarsi sugli angoli a velocità maggiori con
deviazioni trascurabili, prive
di vibrazioni o arresti, riducendo significativamente il
tempo ciclo durante la lavorazione di pezzi con operazioni ripetitive come forature
o maschiature. UltiMotion è
disponibile sia in conversazionale sia in Iso, solo sui
centri Hurco a 3 o 5 assi.
Hurco ha inoltre stretto una
serie di importanti collaborazioni strategiche con
società quali Delcam (Cad/
Cam), Wnt (utensili), Erowa
(automazione), così da dare
risposta completa, affidabile
e semplice a qualsiasi esigenza del cliente, anche al problema più complesso.
“A distanza di quarant’anni”
conclude Rizzi “la missione
originaria dei fondatori è ancora la pietra angolare della
Hurco del 21° secolo”.
■■■UNIVERSITÀ DI PAVIA / Diversi corsi di laurea permettono di avere competenze nell’ambito dell’automazione
Preparati per l’internazionalizzazione
L’ateneo è inserito in una rete di contatti scientifici e industriali di livello internazionale
A
settembre i primi laureati in Ingegneria con il
doppio titolo, riconosciuto
dall’Università di Pavia e da
quella cinese di Harbin e in
questo solco d’innovazione
l’ulteriore novità: da quest’anno accademico la laurea
magistrale in Computer Engineering e il curriculum Microelectronics di quella in Ingegneria Elettronica, naturali
prosecuzione della triennale
in Ingegneria Elettronica e
Informatica, sono tutte in inglese. Obiettivo, spiega il professor Lalo Magni, docente
di Automatica e responsabile
dei corsi di laurea in Ingegneria Informatica, “preparare gli studenti italiani a un
mercato del lavoro sempre
più internazionalizzato e facilitare la frequenza del corso
di laurea da parte di studenti
stranieri”.
L’ateneo di Pavia conferma
anche in questo modo la sua
eccezione nel panorama italiano, configurandosi come
un campus universitario inserito in una rete di contatti scientifici e industriali di
livello internazionale. Negli
anni recenti, ai prestigiosi
collegi storici, come il Bor-
romeo e il Ghislieri, si sono
aggiunte, proprio attorno alla
facoltà di Ingegneria, non solo nuove residenze ma anche
servizi e strutture sportive,
che migliorano la qualità dello studio e del tempo libero,
dalle nuove mense e dal WiFi
nel campus fino alle piscine
e alle palestre. Chi studia a
Pavia, infatti, gode i vantaggi
che offre una città universi-
taria senza per questo dover
rinunciare ad una rete di
contatti italiani ed esteri con
il mondo delle imprese ed anche con le migliori accademie
straniere. Sono, infatti, oltre
400 gli accordi di cooperazione. “Nel campo dell’automazione, i laureandi pavesi
si confrontano abitualmente
con progetti svolti in collaborazione con aziende naziona-
Corsi di laurea che attraggono anche studenti stranieri
li e multinazionali, come Eni,
Whirlpool, Micron, Infineon
Technologies,
GlaxoSmithKline, ST Microelectronics, Magneti Marelli, Ferrari,
Aprilia, Chicco e Artsana,
Lotto e Mondo”, puntualizza
il professor Magni. “Alcune
tesi - aggiunge - sono svolte
direttamente all’estero presso
industrie o università, anche
nell’ambito di progetti di ricerca europei e dei programmi di mobilità studentesca
Erasmus ed Erasmus Placement”. A Pavia le competenze
nel settore dell’automazione
sono coltivate nell’ambito di
diversi corsi di laurea, che
comprendono sia l’Ingegneria Industriale ed Elettrica
che quella Informatica. “In
particolare, il curriculum Industrial Automation del Corso di Laurea Magistrale in
Computer Engineering offre
una preparazione fortemente
interdisciplinare che include
la modellistica, il controllo,
gli azionamenti, i sistemi embedded e real time, sistemi di
calcolo multicore e application specific e i sistemi di visione e monitoraggio - spiega
il docente -. Nelle tesi di laurea e nell’attività di ricerca, è
Uno scorcio dell’area estena dell’università
dedicata grande attenzione al
miglioramento degli algoritmi e delle tecnologie di controllo, con tutti i loro risvolti
economici e sociali, incluse le
tematiche del risparmio energetico e della riduzione degli
inquinanti”. I progetti, prosegue il professor Magni,
riguardano diversi ambiti:
quello automobilistico e motociclistico, lo sviluppo di
sistemi a bassa potenza, il
monitoraggio e controllo del
traffico, gli impianti per la
produzione di energia, la domotica, il metering e la “building automation”, le reti di
controllo distribuite (smart
grid), sempre più importanti
in presenza di energie rinnovabili difficilmente regolabili,
quali l’energia solare e eolica.
Altre applicazioni di rilevante
impatto sociale riguardano la
farmacologia e la cura della
salute, non ultimo lo sviluppo
di un pancreas artificiale per
il controllo automatico della
somministrazione di insulina
in pazienti diabetici di Tipo
1. È stato anche realizzato un
sistema di misura utilizzato
per la progettazione della pista di atletica delle Olimpiadi
di Pechino. Anche in ambito
industriale sono offerte diverse opportunità, a partire
dalla robotica e dagli azionamenti, fino ad applicazioni
con un diretto impatto sul
territorio locale, per esempio
nell’industria calzaturiera in
collaborazione con Assomac.
Il corso di laurea magistrale,
pur ponendosi come prosecuzione del corso di laurea
triennale in Ingegneria Elettronica e Informatica, grazie
alla sua interdisciplinarietà
attrae studenti anche da altri
corsi di laurea.
Eventi
Automazione, robotica e macchine utensili
■■■IGUS / La multinazionale tedesca conta 2.000 dipendenti in 30 filiali costruite nei principali paesi del mondo
I sistemi per catene portacavi sono readychain
L’innovazione presentata a Bi.Mu. garantisce una riduzione dei costi di processo e di personale
D
a una ventina di anni igus
- multinazionale tedesca
con una forza lavoro di 2.000
dipendenti in 30 filiali nei
principali paesi del mondo,
che produce una gamma completa di catene portacavi, cavi
per posa mobile e cuscinetti
autolubrificanti in materiale
plastico ad alta tecnologia - ha
puntato sui sistemi per catene
portacavi preassemblati “readychain”: in occasione del 28°
Bi.Mu. Sfortec (Pad.11 Stand
E20) esporrà un telaio mobile
di nuova progettazione, telescopico e a struttura modulare che, in una sola giornata
lavorativa, può essere adattato
con precisione millimetrica
all’interfaccia della macchina,
con una drastica riduzione dei
costi di processo e di personale. Il successo della “readychain” è testimoniato dal fatto
che nella sola sede centrale di
Colonia vengono evasi circa
500 ordini a settimana grazie
al lavoro di 127 dipendenti
che ruotano in tre turni lavorativi.
Per quanto riguarda il telaio
mobile, i 13 ingegneri di progettazione hanno curato ogni
minimo dettaglio: per ovviare, ad esempio, alla impossi-
La nuova “TRLF.100”: apribile in ogni punto e in ogni
momento, per una rapida introduzione di cavi e tubi
bilità di apportare modifiche
a posteriori, il telaio è stato
sviluppato con una struttura
modulare telescopica, costituita da elementi di appoggio e
montanti modulari adattabili
perfettamente l’uno all’altro.
Vari meccanismi di arresto a
scatto permettono l’eventuale
montaggio successivo di ulteriori componenti e, grazie a
unità di traslazione di propria
progettazione, l’intero sistema
può essere spostato e trasportato con estrema facilità. I
costruttori possono sfruttare
i vantaggi del nuovo telaio
modulare anche per piccole
serie; nel caso di interruzione
della produzione, può essere
completamente disassemblato
e i singoli componenti riutilizzati ad altro fine, con un ridotto impatto sull’ambiente e un
utilizzo sostenibile di risorse.
Lo specialista di catene portacavi igus arricchisce anche
il suo collaudato sistema per
catene portacavi tridimensionali “Triflex R” aggiungendo
la variante TrlF.100 (F = Flip
open). Il “trucco” è che ogni
maglia della catena presenta tre traversini che possono
essere aperti a libro quando
si vuole e con grande facilità,
sia a mano che usando un cacciavite, grazie a un intelligente
meccanismo a scatto che facilita l’inserimento nella catena
di condotti di grande diametro come tubi spessi e/o rigidi
o un grande numero di cavi
singoli riducendo al minimo
i tempi di fermo macchina.
L’inserimento e la sostituzione
dei condotti avviene in tempi
da record: la nuova variante
- esposta a Bi.Mu.-Sfortec ha infatti una luce interna di
circa 100 mm, raggio di curvatura di 145 mm ed agevola
l’introduzione o la sostituzione di cavi.
Come tutti gli altri prodotti della famiglia “Triflex R”,
anche questa nuova catena
portacavi, pensata per applicazioni di robotica o altri
movimenti tridimensionali,
può essere allungata o accorciata a piacimento, grazie alla sua struttura modulare, e
consente pure combinazioni
personalizzate. E anche nel
segmento cavi, 950 tipi, tutti
concepiti per l’impiego mobile in sistemi per catene portacavi, igus presenta a Bi.Mu.Sfortec le varie innovazioni.
I cavi per sistemi di misura
delle serie “chainflex” CF211
e CF111.D sono stati ottimizzati: una cordatura e schermatura migliorate garantiscono
maggiore durata utile e un
preassemblaggio più rapido
del 30%.
Il
prodotto
High-End
CF113.D con guaina interna in Pur e intreccio di fili di
rame stagnato estremamente
resistente alla flessione con
rivestimento ottico al 90% è
perfettamente indicato per
l’impiego in veloci applicazioni in sistemi di manipolazione, in camere asettiche
e alle basse temperature.
Il programma di cavi
“chainflex” per sistemi
di misura comprende
in tutto più di 80 cavi,
tutti disponibili al metro, nella lunghezza
richiesta e in sole 24
ore. In risposta alle
sempre crescenti
esigenze di efficienza per i processi di
produzione igus,
13
infine, ha provveduto ad ottimizzare i cavi bus Ethernet/
CAT5/GigE con omologazione UL per 300 V, dando via
libera ad un’alimentazione
elettrica tramite “Power over
Ethernet”. In combinazione
con un raggio di curvatura
ridotto del 20% ad appena 10
xd, sono possibili installazioni
che consentono di risparmiare spazio: questo è necessario
in particolare per l’installazione di telecamere, vista la riduzione degli spazi utili dovuta
alla sempre maggiore miniaturizzazione.
I cavi Ethernet “chainflex”
trovano impiego in scaffalatori, macchine per la lavorazione e macchine utensili, veloci
applicazioni in sistemi di manipolazione e alle basse temperature ma anche in sistemi
di visualizzazione, nel campo
della comunicazione e di reti
Ethernet industriali.
Telaio mobile
modulare per
un montaggio
semplice e
rapido
Quickwood potenzia le prestazioni
delle macchine spazzolatrici
WE LISTEN
WE ACT
WE RESPOND
A BI-MU 2012, la Srl friulana presenta le più recenti novità
del sistema di sbavatura, smerigliatura, satinatura, lucidatura.
Parola d’ordine: migliorare e potenziare.
È questo il leit motiv che Quickwood Esperia Srl, vera realtà pilota nelle soluzioni per la lavorazione
a finire della superficie, promuoverà a BI-MU 2012. All’appuntamento di Milano, l’azienda presenterà
le novità di maggior rilievo studiate, progettate e realizzate interamente nello stabilimento di Pavia di
Udine.
Il modello QRC ad esempio, che mediante spazzole a tazza, rotanti ed oscillanti, composte da 12
radiali abrasivi ciascuna, è in grado di ottenere i migliori risultati di sbavatura dopo il taglio, dove
anche l’affrontare la lavorazione di pezzi piatti piccoli, o piccolissimi, non è più un problema, avendo
sviluppato una tavola di vuoto completamente innovativa per ospitare un tappeto liscio ad elevata
densità di fori.
Cavallo di battaglia rimane comunque il concetto di spazzole rotanti, sviluppato sulle macchine a 4 o
8 assi, in grado di amplificare l’effetto delle stesse grazie al ripetuto passaggio sul pezzo da lavorare.
Dovendo fronteggiare tempi difficili, nei quali gli investimenti per macchine operatrici risentono
della congiuntura economica sfavorevole, la
Quickwood ha puntato le sue risorse nello studio di una serie di Optionals, di costo contenuto
ma di assoluta efficacia:
nascono così i vari modelli QRC di cui sopra,
QTOS a testa traslante, QCS per la lavorazione trasversale, PA spazzola orizzontale per la
super finitura, ecc.
Sbavare, satinare o lucidare a mano, dunque,
oggi non serve più perché con le macchine
Quickwood è possibile ottenere un risultato di
medesima qualità con la massima efficacia e
rapidità di lavorazione.
Negli anni, ingenti investimenti sono stati
impiegati soprattutto nella sezione progettistica
e produttiva di una gamma di macchine per la
soluzione di qualunque problema, dal sagomato
al verticale, dal manuale al controllo di assi: il
vero fiore all’occhiello della Srl friulana.
Fondata nel 1989 e da subito fortemente
innovativa, Quickwood è dotata di una struttura
tecnica e commerciale altamente qualificata.
Avvalendosi della notevole flessibilità del sistema di lavorazione a spazzola, gli impianti realizzati nello stabilimento di Udine sono destinati a incontrare tutte le esigenze delle piccole, medie e
grandi aziende che operano nel settore metalli sul territorio nazionale ed estero. Il circuito Quickwood è, infatti, presente in Italia, ma – con le sue consociate – ha sedi in Danimarca (Quickwood APS),
in Germania (Quickwood Vertrieb), in Russia (Quickwood Russia), in Francia (Service Francais), in
Inghilterra (Quickwood UK) e negli USA (Quickwood LLC).
Vi invitiamo a visitarci presso
il Pad. 11 - Stand E 12
Pramet SRL
B Via Re Umberto I, 33, 20020 Lainate (MI)
P.I. 03479650966
Phone: +39 02 / 937 994 82, Fax: +39 02 / 937 31 02
E-mail: [email protected]
www.pramet.com
Inz Bimu IT.indd 1
7.9.2012 16:18:17
14 Automazione, robotica e macchine utensili
Eventi
■■■ROTOMORS / Società specializzata nella progettazione e produzione di sistemi di bloccaggio pezzi
La crescita trainata da un treno
Ingenti gli investimenti nel treno ad alta velocità e nello sviluppo ferroviario asiatico
è
nel settore ferroviario l’ultima innovazione Rotomors. Sempre attenta a come
si evolve il mercato, la società
Torinese, passato il momento dell’eolico punta dritta sui
treni, un settore che non sta
risentendo più di tanto della
crisi economica.
Specializzata nelle attrezzature
per macchine utensili, Rotomors è leader mondiale nella
progettazione e produzione
di sistemi di bloccaggio pezzi
a elevato contenuto tecnologico, nello sviluppo di sistemi
cambio pallet automatici per
torni verticali e centri di lavoro
e di navette cambio stampi per
presse.
“Grazie agli investimenti per il
treno ad alta velocità e allo sviluppo dei Paesi asiatici, ancora
in ritardo nel settore ferroviario - spiega Mario Bertorello,
presidente dell’azienda di Grugliasco (Torino) fondata nel
1966 -, abbiamo trovato spazi
interessanti in questo mercato”.
Una scelta che ha permesso di
avere una minore concorrenza
e di evitare i temibili compe-
Autocentrante speciale, serie Grandi Diametri, a 2+2 griffe
autocentranti. Per lavorazioni con forte presa su particolari di
forma tonda, rettangolare o irregolare.
titor cinesi che preferiscono
lavorare con la fascia più bassa
del mercato. Incide meno invece la crisi del settore automobilistico che pesa per circa il 20%
sul giro d’affari della società
torinese.
Azienda internazionale con
due filiali in Francia e Germania, oltre a una vasta rete
internazionale di distribuzione
e rappresentanza, Rotomors
realizza il 70% del proprio fatturato oltre frontiera con Stati
Uniti, Cina e Giappone come
mercati principali.
L’innovazione tecnologica è
uno dei cardini della società
guidata da Mario Bertorello
che vanta un ufficio tecnico
che negli anni è stato capace
di sfornare numerosi brevetti.
Un’attività che ha permesso a
Rotomors di avere alle spalle
oltre diecimila progetti realizzati nel mondo per oltre un
migliaio di clienti, divisi tra
costruttori di macchine utensili e utilizzatori finali, operanti in diversi settori industriali:
automobilistico, aerospaziale,
energia, cuscinetti di grande
diametro, ruote in lega e ruote
ferroviarie. Per quanto riguarda l’offerta, Rotomors realizza
sistemi di cambio pallets con
una soluzione che prevede la
pallettizzazione in linea asservita con navetta a doppia
torretta che trova applicazione
in numerosi settori. Dall’aeoronautico, all’aerospaziale, per
arrivare fino alle macchine
movimento terra, navale, petrolifero e i veicoli industriali
Poi ci sono le grandi lavorazioni con diametri fra 800 - 6.000
mm. Un esempio è dato dalla
piattaforma automatica a 6
griffe bilanciate a 2+2 con cilindro idraulico incorporato
per lavorazione integrale inter-
Autocentrante automatico a 3+3 griffe a comando
indipendente. Elevata potenza di chiusura per alta
asportazione. Per lavorazioni di tornitura di entrambe le
facce di ruote monoblocco sulla stessa macchina.
Controller di sicurezza Mosaic
Mosaic gestisce sensori e comandi di sicurezza quali: barriere fotoelettriche e fotocellule, laser scanner, pulsanti di
arresto di emergenza, interruttori elettromeccanici e interruttori magnetici, tappeti e bordi sensibili, comandi a due
mani e pulsanti uomo morto, encoder e proximity per controllo di velocità di sicurezza.
Il sistema può essere composto: dalla sola unità principale
(modulo Master M1) o, in massima configurazione, dall’unità principale e da 14 espansioni, per un totale di: 128 input, 16 output di sicurezza e 16 di segnalazione. Il modulo
master M1 e le espansioni comunicano tramite il bus proprietario MSC. Grazie ai moduli MB, Mosaic può essere
interfacciato verso i più comuni Bus di campo industriali.
Perché il Controller di Sicurezza Mosaic?
La Soluzione Mosaic è modulare, configurabile ed in
grado di concentrare tutta la gestione delle funzioni di
sicurezza di una macchina o di un impianto. Grazie a
Mosaic è possibile pianificare il progetto per la sicurezza
tenendo conto delle possibili espansioni, integrazioni e
modifiche del macchinario.
Analizziamo alcuni vantaggi rispetto ai circuiti di sicurezza tradizionali realizzati con i moduli di sicurezza a relè:
con Mosaic viene ridotto il numero di componenti, quindi
l’ingombro dell’impianto di sicurezza ed i cablaggi (tutti
i moduli hanno la stessa dimensione 22,5 x 99 x 114.5
mm). Un minor numero di componenti elettromeccanici
significa un migliore Performance Level quindi maggiore
sicurezza.
INFORMAZIONE PUBBLICITARIA
vazioni tecniche specifiche per
le ruote monoblocco. Le particolari esigenze di precisione
nella finitura del profilo, di rotondità e di equilibratura che
sono state ottenute con particolari lavorazioni di tornitura
totale. Inoltre la forte presa
di serraggio delle piattaforme
Rotomors consente una elevata asportazione di truciolo su
entrambi i lati della ruota, una
grande precisione e la lavorazione di un ciclo completo in
due fasi sulla stessa macchina,
senza necessità di accumulo
pezzi tra la prima e la seconda
operazione.
Questa sequenza permette di
realizzare un ciclo altamente
produttivo e, di conseguenza
di utilizzare il binomio centro di tornitura/attrezzatura
al massimo dell’efficienza, con
notevoli vantaggi sulla qualità
finale e sui costi di produzione.
La ricerca dei miglioramenti
è rivolta sia su prodotti nuovi,
sia su applicazioni esistenti gestendoli con una grande capacità innovativa e con una continua attenzione alla riduzione
dei costi di gestione.
Le caratteristiche del controller di sicurezza Mosaic
Proprio pensando alle attuali esigenze di flessibilità la
ReeR, leader italiano nella sicurezza per automazione
industriale, ha realizzato il controllore modulare programmabile di sicurezza Mosaic; il cui uso implica inoltre la
piena conformità ai nuovi requisiti normativi europei e
internazionali.
La configurazione logica del sistema viene effettuata attraverso un’unica, semplice programmazione software.
L’interfaccia grafica del “Mosaic Safety Designer” (MSD) è
intuitiva, basata su finestre “drag and drop” e non richiede
la conoscenza di alcun linguaggio di programmazione.
L’azienda punta sulle
grandi dimensioni,
per evitare la concorrenza
e i competitor cinesi
Due funzioni del software di programmazione possono rivelarsi particolarmente utili al progettista dell’impianto di sicurezza: la funzione di Validazione che permette della verifiche
in fase di progetto e la funzione di Monitor per i test in fase di
installazione. Inoltre il rapporto di progetto fornisce i valori reali
di PFHd, DCavg e MTTFd come da EN 13849-1 e EN 62061.
Senza contare i notevoli cambiamenti normativi relativi alla sicurezza delle macchine introdotti a partire
dal 2010, la progettazione e la realizzazione dell’impianto di sicurezza di un macchinario complesso richiedono oggi sempre più spesso di unire, separare,
modificare nel tempo il macchinario o intere parti di
impianto.
Configurazione del sistema semplice ed intuitiva
na ed esterna utilizzata per la
lavorazione di anelli di grandi
dimensioni che vanta una potenza massima di chiusura di
40.000 kg. Da uno dei brevetti
della società nasce il Sistema
Aps 3/6G che permette di movimentare e centrare, rispetto
alla gola di scorrimento, elementi anulari, lasciando lo
spazio di lavoro completamente libero. Questo tipo di sistemi
sono adatti all’asservimento di
più macchine e possono essere
utilizzati anche su macchine
esistenti. Permettono di effettuare operazioni di carico
e scarico, movimentazione e
centraggio di elementi anulari su tavola magnetica con un
unico attrezzo.
Infine la regina del settore
ferroviario, la piattaforma
autocentrante GD RF/6 3+3
realizzabile fino al diametro
di 1.800 mm, alla quale sono
state applicate le ultime inno-
Il moduli di interfaccia MCT1 e MCT2 consentono la decentralizzazione dei moduli che compongono il sistema di
sicurezza. Le distanze che possono raggiungere sono di
circa 500 mt, questa soluzione è ideale per la connessione
di più macchine su una linea di produzione.
Con questa linea di controllori programmabili di sicurezza, che si
aggiunge alla ormai consolidata gamma di barriere fotoelettriche
e sensori di sicurezza, messa a punto in 50 anni di esperienza,
ReeR è pronta a offrire le nuove soluzioni tecniche rese indispensabili dalle normative sulla sicurezza in vigore.
ReeR SpA - Safety Division:
Via Carcano, 32 10153 Torino Italy
Tel: +39 0112482215 Fax: +39 011859867
www.reer.it
[email protected]
I moduli MV1 e MV2, infine, permettono il controllo in sicurezza (fino a PL e) di: velocità zero, velocità max, range velocità e
posizione e direzione movimento rotazione / traslazione.
Eventi
Automazione, robotica e macchine utensili
■■■ROLEC ITALIA/ Ogni modello è sempre reperibile in tutte le dimensioni, oltre 500, con finiture secondo le richieste del cliente
Elevata qualità e forme perfette nei contenitori
Nei prossimi appuntamenti fieristici saranno presentati nuovi prodotti per rispondere alle esigenze del mercato
“O
ur passion is enclosures”: è con questo
slogan che Rolec GmbH affronta a testa alta il mercato
dal 1986, anno di fondazione dell’azienda da parte di
Friedhelm Rose e del figlio
Matthias. Rolec è una costola
della Rose Gehausetechnik,
realtà fondata nel 1969 dal
signor Friedhelm Rose, che
ha dato origine un anno dopo ad aluKOM che, tuttora,
è il primo contenitore standard e il più venduto al mondo. Dotata di filiali in tutti
i continenti, opera in Italia
dal 2004 con una filiale (Rolec Italia Srl) che, dal gennaio
scorso, si è trasferita a Bellusco, in provincia di Monza
e Brianza. Nella nostra Pe-
Sviluppo e produzione
di contenitori per la
costruzione di macchine
automatiche in diversi
settori
nisola come in Australia, la
filosofia aziendale è sempre
la stessa: le persone sono al
primo posto, accontentare il
cliente è il comandamento
da seguire. Per raggiungere questo obiettivo dispone
del know-how più avanzato
nello sviluppo e nella produzione di contenitori per
la costruzione di macchine
automatiche, elettromedicali,
per l’aviazione, per il settore
ferroviario e in campo militare. Sempre attuale, sempre
a stretto contatto con l’applicazione pratica e con l’utente
di riferimento. Attualmente
Rolec dispone di una gamma
di strumenti che abbraccia diverse tipologie: innanzitutto
le scatole per bordo macchina
in pressofusione di alluminio.
Ad esse si aggiungono bracci
di sospensione e contenitori
(in gergo “commander”) per
l’interfacciamento
uomomacchina destinati a diversi
settori industriali con sistemi
con pannello operatore e pulsanti per interfacciamento di
tipo semplice o per interfacciamento con PC industriale.
Per presentare le grandi novità presenti all’interno del suo
catalogo, Rolec non manche-
Sotto: SmartVision
Sopra: TopVision
rà alle più importanti fiere di
settore, quelle che si svolgeranno a Monaco (Electronica) e a Norimberga (Sps). In
questi ambiti verranno mostrati i risultati della ricerca
Rolec, frutto di un’approfondita analisi realizzata dallo
staff aziendale al fine di proporre nuovi prodotti in grado di adeguarsi alle esigenze
di un mercato che richiede
sempre maggiore flessibilità.
La forza di Rolec, infatti, è lo
sviluppo dei prodotti. Non è
un caso che la realtà tedesca
abbia una forte posizione sul
mercato.
La creatività del personale
addetto fissa standard nella
tecnica dei contenitori. Gli
ultimi nati in casa Rolec sono
il contenitore per componenti
elettronici aluPLUS (versione
evoluta di aluKOM) e il contenitore circolare aluDISC
(concettualmente
uguale
all’aluPLUS ma dalla forma
innovativa rotonda). Non si
possono tuttavia dimentica-
re aluNORM (modulare con
sistema di fissaggio a un canale), conFORM (con schermatura dalle interferenze
elettromagnetiche integrata),
aluCASE (il contenitore con
piano di fissaggio separato e
viti del coperchio e di fissaggio nascoste), aluCLIC (montaggio a scatto, senza viti).
Innovazione ma non solo: Rolec ha sempre posto l’affidabilità ai primi posti della scala
delle sue priorità. I contenitori Rolec vengono prodotti con
macchinari moderni per la
pressofusione dell’alluminio
e lo stampaggio a iniezione di
tecnopolimeri. L’elevata qualità garantisce forme perfette:
i contenitori ricavati per fusione non devono presentare
cavità da ritiro e devono soddisfare tutti i requisiti superficiali. E ancora: spesso i contenitori sono l’ultimo elemento
della catena di produzione
industriale. Occorre, quindi,
rapidità: Rolec ha sempre disponibile tutta la gamma di
sua produzione. Senza perdite di tempo da un magazzino
fornito, ogni modello è reperibile in tutte le dimensioni
con finitura secondo le richieste del cliente. E per conclu-
15
dere la carrellata di vantaggi
nella scelta dei prodotti Rolec, è utile sottolineare come
l’azienda sia flessibile, producendo con affidabilità articoli
funzionali e facili da montare.
Il know-how produttivo e
l’elevata disponibilità del servizio sono presupposti per la
realizzazione di qualunque
“plus” desiderato, che sia un
pre-montaggio o colori particolari (RAL), verniciature
a polvere o liquide. L’utente
deve solo inserire i componenti elettrici o elettronici e
montare il contenitore alla
macchina: il resto l’ha già fatto Rolec. I suoi prodotti sono
completi, fedeli al principio
della precisione e dell’affidabilità tedesca.
L’esempio migliore è costituito da aluKOM, il primo contenitore sviluppato da Rose, il
“padre” di tutti i contenitori
standardizzati. Prodotto ancora oggi venduto in tutto il
mondo. Semplice, adatto allo
scopo.
Prima che Friedhelm Rose
avesse l’idea di standardizzare i contenitori negli anni ‘60,
essi venivano realizzati secondo le esigenze personali e
con ingenti costi. È merito di
Rolec se oggi esistono contenitori di qualità direttamente
dalla linea di produzione.
L’utente ha la possibilità di
scegliere il suo oggetto in un
programma che comprende
più di 500 dimensioni e modelli. Ed è anche possibile realizzare produzioni personalizzate di piccoli quantitativi,
a costi contenuti.
16 Automazione, robotica e macchine utensili
Eventi