AutomAzione, roboticA e mAcchine utensili - 24 Ore System
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AutomAzione, roboticA e mAcchine utensili - 24 Ore System
E enti Settimanale - Anno 5 TERRITORIO | ISTITUZIONI | N° 45 IMPRESE AutomAzione, roboticA e mAcchine utensili © Aleksandr Bedrin - Fotolia.com Attività editoriale a cura de Il Sole 24 ORE Business Media beni strumentali, 11 aziende costruttrici italiane pronte a sbarcare in india il prossimo novembre L e aziende italiane si uniscono per dare l’assalto con maggior forza al mercato indiano. è stato siglato infatti il contratto di rete tra undici aziende costruttrici di beni strumentali che lavoreranno per impostare una comune politica di penetrazione del mercato indiano attraverso l’Italian tecnology center (Itc), il nuovo centro per la promozione del made in Italy di settore con sede a Pune. Compito dell’Itc sarà la promozione del marchio e dei Soluzioni per l’Industria brand delle undici imprese che fanno parte della rete. Oltre a ciò, il centro, che sarà inaugurato entro il prossimo novembre, si occuperà di sviluppare nuovi contatti con il mondo delle istituzioni e della cultura indiano. Un primo servizio di assistenza post-vendita completa l’attività svolta dall’Itc nel quale opereranno funzionari locali in stretto e costante contatto con gli attori della rete. ■■■export/ L’indice degli ordinativi previsto in salita dopo la crisi il settore vede la ripresa a fine 2012 ma bisogna guardare all’estero L’incremento del 12,3% rispetto al consuntivo dello scorso anno D opo il positivo 2011, durante il quale la produzione era cresciuta del 13,5% con un aumento del 25% delle esportazioni, il 2012 ha segnato un deciso cambio di passo per il settore di macchine utensili, robot e automazione. Una crisi che rischia di essere acuita dalla Spending review decisa dal governo che prevede la soppressione del fondo per la realizzazione di azioni a sostegno del made in Italy nel mondo. “Una decisione incomprensibile” come la definisce Luigi Galdabini, neopresidente di Ucimu Sistemi per produrre che raggruppa le imprese del settore. “Le risorse del fondo permettono, infatti, adeguato supporto all’attività di internazionalizzazione delle aziende - prosegue -. Per questa ragione, oltre a chiedere l’immediata eliminazione del provvedimento inserito nel decreto del 6 luglio 2012, chiediamo l’istituzione di un provvedimento che permetta l’abbattimento dell’Irap sul personale per una quota pari al rapporto export/fatturato al 2012 e r b o 6 ott l 2 al a d i ent Pres 8 .it mak d C0 Stan e su www.re 3 1 Pad partecipazion U BI-M trate Regis tra la vos M8Cube Velocità, Qualità, Produttività. La nuova macchina Datron ideale per lavorazioni ad alta velocità con utensili fino a 20 mm di diametro. l’attenzione verso l’export è fondamentale per questo settore, per questo serve il fondo a sostegno del made in italy nel mondo dell’impresa, con l’obiettivo di premiare le imprese più virtuose e di stimolare il processo di internazionalizzazione di quelle che ancora sono fortemente orientate a operare sul mercato nazionale”. L’attenzione verso l’export è fondamentale per questo settore che, secondo i dati elaborati dal Centro studi & cultura di Impresa dell’associazione, nel secondo trimestre 2012 ha visto un calo dell’indice degli ordini delle macchine utensili del 20,6% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Colpa soprattutto della domanda interna, in calo dell’11,5%, che conferma la crisi ormai strutturale del mercato italiano che ha ridotto drasticamente gli investimenti in tecnologia di produzione. Anche all’estero ci sono difficoltà di mercato. Per l’export l’indice degli ordinativi segna un arretramento del 23% rispetto al periodo aprile-giugno 2011, ma per fine anno è prevista una ripresa. Le previsioni per il 2012 parlano di un incremento del 12,3% rispetto al consuntivo 2011. Questo dato insieme a quello relativo alla quota di export/produzione, che risulterà pari al 73,3%, dimostra l’importanza dell’attività svolta dai costruttori oltreconfine e la rilevanza che la domanda straniera ha per il business delle imprese italiane, non solo della macchina utensile. Il settore soffre anche a causa delle dimensioni delle imprese come testimonia la classifica del mercato dei robot. Fra le prime cento aziende, 25 sono tedesche con 41mila addetti e dieci miliardi di fatturato, mentre le italiane sono 45 hanno 27mila addetti e fatturano 4,3 miliardi di euro. Presenti dal 2 al 6 ottobre 2012 al BI-MU Registrate la vostra partecipazione su www.remak.it NUOVA DATRON C5 Centro di lavoro a CNC a 5 assi simultanei Più compatto per lavorare acciai e leghe. Motori torque sugli assi rotanti. Righe ottiche con risoluzione di 40 nm su ogni asse. Mandrino fino a 48000 giri/min. 2 Automazione, robotica e macchine utensili Eventi ■■■SPS/IPC/DRIVES Nel 2013, a Parma, la fiera dell’automazione industriale ■■■LA PETROLIFERA / Oltre 60 anni di esperienza nel settore petrolifero Un settore tecnologico attivo e sano Per tutte le esigenze di lubrificazione Dal 21 al 23 maggio, esposizioni, convegni e workshop sul tema E ora l’azienda punta all’apertura di nuovi mercati in Europa D al 21 al 23 maggio 2013 l’appuntamento per i professionisti che operano nel comparto dell’automazione industriale è al quartiere fieristico di Parma. Lì si terrà Sps/Ipc/Drives, l’evento dedicato alle tecnologie per l’automazione elettrica, sistemi e componenti che ospita al suo interno le più svariate sezioni merceologiche: sistemi e componenti per gli azionamenti, sensori, tecnologia di controllo, Pc e software industriali, dispositivi elettromeccanici e digitali, di commutazione in bassa tensione, d’interfaccia uomo-macchina. La mostra, oltre all’esposizione, ospiterà convegni scientifici, workshop aziendali e seminari. La passata edizione, la seconda per un appuntamento unico in Italia, vide oltre 14mila visitatori e oltre 400 espositori (il 40% in più della prima edizione). Si parla di un settore che muove comples- E enti TERRITORIO | ISTITUZIONI | sivamente 4 miliardi di euro all’anno (+ 18% sul 2011). In realtà l’automazione industriale è raramente alla ribalta delle cronache, in quanto settore che si colloca a monte di tutte le produzioni industriali, In Italia il settore vale complessivamente 4 miliardi di euro. (+18% sul 2011) ma che è pur sempre un comparto attivo e solido. L’approccio scelto dagli organizzatori per impostare l’appuntamento fieristico è nell’ottica del “solution to users”, che coniuga l’esposi- Attività editoriale a cura de: IMPRESE DIN NEWSLETTER Settimanale - Anno 5 - Numero 45 Lunedì 24 settembre 2012 Direttore responsabile: Donatella Treu Sede operativa: Via Carlo Pisacane, 1 20016 Pero - Milano Stampatori: ll Sole 24 Ore S.p.A. Via Busto Arsizio, 36 20151 Milano; Il Sole 24 Ore S.p.A. Via Tiburtina Valeria; Km 68,7 - 67061 Carsoli (Aq); Società Editrice Arena S.p.A. - Via Torricelli,14 37060 Caselle di Sommacampagna - (Vr); zione di prodotto con risposte concrete alle necessità del mercato, proponendosi come una piattaforma di incontro e confronto. L’Advisory Panel sta studiando gli appuntamenti e le novità della mostra 2013, che si vuole mantenere assolutamente verticale e sempre più in grado di far incontrare domanda e offerta. Anche per questo motivo, e per condividere le news che ruotano attorno al settore dell’automazione industriale, è nato l’e-magazine, scaricabile on line sul sito Sps-italia. net, Sps Real-Time. La rivista, dalla periodicità mensile, intende coinvolgere tutti gli operatori del sistema per creare un confronto costruttivo. A organizzare Sps/Ipc/Drives è Messe Frankfurt, il più grande ente fieristico tedesco, che avrà anche il compito di gestire il padiglione della Germania durante l’Expo 2015 di Milano. Stampa Quotidiana S.r.l Via Galileo Galilei, 280/A 40059 Località Fossatone - Medicina - (Bo); Centro Stampa Editoriale S.r.l. - Via Del Lavoro, 18 - 36040 Grisignano di Zocco - (Vi); Centro Stampa Quotidiani S.p.A. - Via dell’Industria, 52 - 25030 Erbusco - (Bs); Registrazione Tribunale di Milano numero 208 del 21 marzo 2005 maxon motor control Preciso, intelligente, connesso. D alle aziende specializzate nella lavorazione dei metalli a quelle ad alta tecnologia di tutti i settori, fino al comparto dell’autotrazione, compreso l’ambito privato. Copre a 360° le esigenze della lubrificazione l’attività del gruppo La Petrolifera Srl di Busto Arsizio, che ha alle spalle oltre 60 anni di esperienza nel settore petrolifero e petrolchimico, sia a livello produttivo che commerciale. “Oggi - spiega Fabio Bonora, titolare del Gruppo insieme alla sorella Alessandra - siamo in grado di rispondere ad ogni specifica esigenza nel campo della lubrificazione, sia con i nostri prodotti che con la rappresentanza dei maggiori marchi del settore. In particolare, il livello di specializzazione che abbiamo raggiunto ci consente di servire ai massimi livelli le aziende del metalworking che vogliono ottenere performance elevate, nonché tutte le imprese che hanno scelto la strada della tecnologia avanzata per restare sul mercato, da quelle meccaniche a quelle iperspecialistiche, come le biomedicali o le aeronautiche”. Senza contare che, proprio grazie al proprio patrimonio di esperienza, La Petrolifera riesce a garantire un ottimo rapporto qualità/ prezzo. “In un mercato globale che ha spinto sempre più in alto la competizione sul prezzo aggiunge Bonora - abbiamo scelto di lavorare sull’altissima specializzazione dei prodotti e sul servizio di consulenza e assistenza al cliente. Ascoltate le sue esigenze di lavorazione, siamo in grado di fornirgli il prodotto ad hoc per la lubrificazione e per la lubrorefrigerazione”. Un percorso che ha condotto il gruppo La Petrolifera a operare in tutto il Centro- Nord d’Italia e ad allacciare rapporti di interscambio con diversi paesi europei, in particolare con la Svizzera, con la quale è attiva da un decennio una stretta collaborazione in termini commerciali e progettuali. “Un confronto - sottolinea Bonora - che sta producendo importanti sviluppi nell’apertura di nuovi mercati. Da qui a un anno, contiamo di conseguire concreti risultati in Europa e segnatamente in Croazia, Slovenia, Repubblica Ceca, nonché in Austria. Tutti paesi che stanno puntando fortemente sulla qualità”. Mantenere il controllo non è mai stato così semplice. Quando occorre intelligenza decentralizzata, la risposta è il comando di posizione maxon motor: tutti i controllori di velocità e posizionamento sono concepiti per abbinarsi ai motori DC con potenza fino a 700 watt. Il controllore di posizionamento EPOS2 può essere usato con CANopen e la Modalità di posizionamento interpolata. maxon motor control 247x169.indd 2 maxon motor è il fornitore leader a livello mondiale di motori e sistemi ad alta precisione con una potenza di uscita fino a 500 watt. Affidatevi alla qualità delle soluzioni altamente specializzate da noi sviluppate insieme a voi e per voi. www.maxonmotor.it 28.08.12 09:35 Eventi Automazione, robotica e macchine utensili 3 ■ BFT BURZONI / Professionalità, avanguardia tecnologica e flessibilità dal 1970 La rivoluzione per le operazioni di tornitura L’azienda presenta alla fiera milanese la nuova linea di inserti Tungloy Black Panther N el comparto tornitura del 28° Bi-Mu/Sfortec, dal 2 al 6 ottobre 2012, nel quartiere espositivo di Fiera Milano, Bft Burzoni presenterà alla clientela la nuova linea di inserti Tungloy Black Panther, in grado di rivoluzionare le aspettative degli operatori macchina impiegati nelle operazioni di tornitura. Il marchio Tungloy si è affermato come sinonimo di alta qualità e tecnologia: l’azienda si avvale di oltre 45.000 articoli in pronta consegna nel proprio magazzino di Podenzano, uno dei più forniti d’Europa, in grado di stoccare ben 10 milioni di pezzi pronti per la spedizione, con la giusta soluzione per le più svariate e complesse operazioni ad asportazione truciolo. “Grazie agli innovativi processi di fabbricazione - spiega Pierluigi Pozzi, direttore tecnico di Bft Burzoni - l’ultimo strato di rivestimento (che è sempre un triossido di allumina Al2O3 di colore nero) aderisce perfettamente al substrato dell’inserto rendendo la superficie del Black Panther liscia e priva di tensioni superficiali”. La nuova Il magazzino Bft, con oltre 10 milioni di pezzi suddivisi in circa 45.000 articoli, può essere considerato fra i più forniti d’Europa. Ad oggi comprende 9 magazzini verticali “shuttle” di Kardex a 67 cassetti e 3 nuovi arrivi a 24 cassetti più cassettiere tradizionali linea di inserti Black Panther è correlata di nuove geometrie di rompitruciolo, in grado di affrontare qualsiasi tipo di lavorazione meccanica anche sui materiali più difficili da trattare e sempre più presenti sul mercato nazionale, le famose “heat-resistant super-halloys” quali Inconel, Stellite, Haynes, Hastelloy. “La nuova tecnologia impiegata per la nostra linea Black Panther - aggiunge Arianna Burzoni, figlia del fondatore Alberto, al suo fianco nella gestione dell’azienda nata nel 1970 - riduce significativamente il coefficiente d’attrito e, al tempo stesso, i problemi legati alla craterizzazione e al tagliente di riporto. Oltre a una tenacità ottimale, che permette di impiegare queste nuove qualità anche su pezzi forgiati, viene garantita un’elevata resistenza all’usura, sinonimo di una durata superiore e di grande affidabilità dell’inserto”. È questa la risposta di Bft Burzoni alla richiesta del mercato italiano, dove la fanno sempre più da padrone le superleghe resistenti al calore (“Hrsa”). “Noi, come ditta, tradizionalmente siamo forti sul segmento delle valvole, cioè nel settore energetico. I nostri clienti hanno bisogno di inserti particolari per affrontare in officina le lavorazioni: ecco perché ci siamo adeguati studiando nuove soluzioni”. E così stata ampliata la famiglia della fresatura per spallamenti retti di precisione: “la nostra serie T2090 monta inserti lato 9, 12 e 16 millimetri: al Bi-Mu/Sfortec presentiamo l’inserto di 17 millimetri”. Ci sarà poi una nuova fresa con inserti quadri per spianatura ad alti avanzamenti, che permette di andare anche oltre un millimetro di avanzamento al dente. Gli inserti citati sono realizzati nelle nuove qualità Ccd 40 e Cct 35, la prima idonea alla lavorazione del titanio e delle leghe di titanio (materiali molto utilizzati nel settore aerospace) e per le superleghe resistenti al calore; la qualità Cct 35 è invece realizzata per la lavorazione di acciai inossidabili e acciai inossidabili resistenti al calore, quali duplex e super L’ultimo stand alla fiera Emo di Hannover 2011: al centro Arianna Burzoni, a sinistra Pierluigi Pozzi e, a destra, Gianluca Andrina duplex. Entrambe le qualità garantiscono elevata tenacità in condizioni di temperature estreme. “I nuovi inserti di fresatura - spiega il direttore Pozzi - vengono realizzati con geometrie, substrati e rivestimenti concepiti per la lavorazione di materiali impegnativi come il titanio, le leghe di titanio, le superleghe resistenti al calore e per tutti i tipi di acciai inossidabili, andando a risolvere i molteplici problemi di chi lavora questi materiali difficili grazie alla grande resistenza al calore, che consente di raggiungere alte velocità di taglio e durate superiori. I gradi Cct 35 e Ccd 40 si contraddistinguono per la capacità di garantire prestazioni ottimali e assoluta affidabilità durante il processo di lavorazione”. Altra novità, sempre per la lavorazione di questo tipo di materiali, che non prevede il fissaggio meccanico, sono le frese in metallo duro inte- grale della nuova linea Tmdg4Pdx, che combina tecnologie altamente performanti e affronta la criticità della fresatura grazie a un rivestimento di ultima generazione e passo differenziato dell’elica, che facilita l’evacuazione del truciolo. Proprio grazie al fatto di essere sempre al passo coi tempi, Bft Burzoni ha ampliato il proprio raggio d’azione non solo su tutto il territorio nazionale, ma arrivando a inserirsi in Paesi europei ed extraeuropei. “Stiamo tornando al massimo livello di fatturato che avevamo raggiunto nel 2008 prima della crisi - afferma il direttore commerciale Gianluca Andrina, che guida la rete commerciale Bft - tutto questo grazie a una buona penetrazione sul mercato ottenuta dal dinamismo e dalla professionalità dei nostri agenti di vendita, coniugata alla nostra flessibilità progettuale e produttiva”. L’ECCELLENZA DEL ˝MADE IN ITALY˝ L'automazione industriale, di qualsiasi genere, serve a rendere più veloci, più sicuri e più affidabili i processi industriali. Questo significa poter produrre beni di consumo in maniera più economica e con una qualità migliore. Immaginiamoci che costo avrebbero per esempio le automobili se sulla linea di saldatura delle carrozzerie o sulle linee di assemblaggio non vi fossero installati dei robot antropomorfi. Bisogna però che questa automazione sia a ff i d a b i l e n e l t e m p o , a l t a m e n t e performante e a basso costo. È su questi presupposti che la Pneumax S.p.a. orienta le proprie strategie industriali. Partendo da costanti prospezioni di mercato, individua quali prodotti, e con quali caratteristiche, potranno essere utili alle esigenze sempre più pressanti dell'apparato produttivo. Qui emergono le qualità che fanno la differenza. Capacità di progettazione, di prototipazione , di prove di laboratorio e di vita, di produzione, di assemblaggio e collaudo. La nostra struttura è altamente qualificata nelle persone e dotata dei più moderni mezzi di produzione che ci permettono di essere competitivi come qualità con chiunque e come economicità anche con paesi a basso costo di manodopera malgrado la nostra produzione sia tutta in Italia. Noi vogliamo fare del “Made in Italy” un punto di orgoglio e di principio, la nostra storia ha sempre dimostrato l'eccellenza nel creare, l'intelligenza nel fare e la lungimiranza nel programmare. Su questi modelli, non sempre condivisi, oggi noi ci muoviamo per proporre agli utilizzatori il meglio che lo stato dell'arte possa concepire. Siamo dotati di una struttura produttiva di prim'ordine, con oltre 40.000 m2 di uffici e reparti di produzione, su di un'area di oltre 90.000 m2 in provincia di Bergamo. Abbiamo macchine di ogni tipo, tutte di ultima generazione ed altamente produttive oltre che precise. Siamo padroni di tutte le tecnologie produttive, dalla lavorazione del metallo allo stampaggio delle materie plastiche tecniche, dalla pressofusione dell'alluminio alla fabbricazione di macchine ed attrezzature per il montaggio e collaudo dei nostri componenti. La ricerca costantemente in atto dell'Azienda consente di poter proporre al mercato una gamma di prodotti estremamente ampia e tecnologicamente avanzata. Si eseguono ricerche su materiali alternativi dal basso impatto economico ed ecologico che Genialità italiana Pneumax, leader italiano dell’automazione pneumatica. possano al tempo stesso migliorar e le performance e l'affidabilità dei prodotti. Nel catalogo Pneumax è possibile trovare sia il prodotto tradizionale, come potrebbe essere ad esempio una valvola a comando manuale, sia sistemi completi ad elevato contenuto tecnologico, come potrebbe essere un isola di elettrovalvole con connessione elettrica integrata con sistema bus e relativi moduli di input/output. L'integrazione fra pneumatica ed elettronica è ormai uno standard del mercato e in questo la Pneumax può giocare un ruolo importante avendo sviluppato all'interno del proprio reparto R&S diversi prodotti atti proprio all'integrazione spinta (che si traduce per il cliente finale in tempi ridotti di installazione, diagnostica elevata e, non ultimo, risparmio economico). Alcuni esempi sono le già citate isole di elettrovalvole con bus di campo, i regolatori di pressione a controllo elettronico, i cilindri elettrici etc. Nel catalogo prodotti troviamo: Componenti per il trattamento dell'aria compressa: Tipicamente filtri, regolatori di pressione, lubrificatori (elementi singoli o gruppi combinati) che coprono applicazioni fino a 10.000 Nl/min di portata e relativi accessori necessari al completamento della gamma (valvole di intercettazione a comando elettrico o manuale, valvole di avviamento progressivo, pressostati etc.). Valvole per impiego singolo a comando manuale, pneumatico ed elettropneumatico, le già citate isole di elettrovalvole con sistemi di interconnessione elettrica che consentono l'integrazione con bus di campo (abbiamo disponibili tutti i protocolli di comunicazione più diffusi). Una vasta gamma di cilindri pneumatici a partire da alesaggio 4 mm fino a 250 mm. Le famiglie si suddividono in: microcilindri (conformi agli standard ISO 6432), cilindri conformi allo standard ISO 15552, cilindri conformi alle norme CNOMO, cilindri compatti a corsa breve tra cui la serie conforme allo standard ISO 21287, cilindri senza stelo, cilindri a sezione ovale etc. Completano la gamma i componenti per la manipolazione ed i raccordi; i primi sono tipicamente destinati alla movimentazione di oggetti, ci sono slitte con sistema di guida integrato, pinze autocentranti a 2 o 3 dita, tavole rotanti, cilindri miniaturizzati con guida integrata etc. La famiglia dei raccordi si compone di diverse famiglie di prodotti in grado di soddisfare tutte le esigenze del mercato (raccordi automatici, raccordi standard, raccordi funzione etc.). All'utente finale rimane l'imbarazzo della scelta. Il valore del MADE IN ITALY 4 Automazione, robotica e macchine utensili Eventi ■■■AMO ITALIA / Dall’esperienza austriaca encoder lineari e angolari hi-tech ■■■REDEX / Lo specialista nei drive per macchina utensile La nuova serie Absys: alta precisione anche personalizzabile Il Gruppo investe l’8% del fatturato in ricerca e sviluppo C L Sistemi di misura e controllo induttivi Massima precisione e qualità ostruzione di sistemi di misura e controllo di precisione lineari e angolari con principio di misura induttivo. È questo l’ambito in cui opera la società austriaca ad alta tecnologia Amo. Da sempre lo scopo principale dell’azienda è stato lo sviluppo di encoder lineari e rotativi induttivi che riuniscano l’alta precisione dei modelli ottici e la robustezza dei sistemi magnetici. Il cuore del sistema è costituito da un sensore speciale con numerosi microavvolgimenti e da un circuito Asic, progettato completamente da Amo, che ne elabora i segnali. Alla base dell’offerta Amo c’è il metodo Amosin, una tecnica puramente induttiva che si fonda sul cambiamento di mutua induttanza che avviene quando la testina con gli avvolgimenti si muove rispetto a un reticolo inciso sul nastro. La tecnologia costruttiva permette di ottenere una soluzione efficace ai problemi più ricorrenti che s’incontrano nelle applicazioni su macchine, quali la presenza di oli lubrificanti o polveri, e l’alto grado di protezione Ip67 consente il funzionamento del sistema anche in completa immersione nei fluidi. Oltre all’insensibilità all’olio, alle polveri e ai liquidi, tra i vantaggi che questi enco- Gli encoder ad anello e lineari Amo sono tra i più affidabili sul mercato der induttivi offrono rispetto ad altri, troviamo la mancanza d’isteresi magnetica e di rischi di smagnetizzazione, l’insensibilità ai campi magnetici, l’alta velocità di spostamento, l’ampio campo di temperatura operativa (da -10°C a +100°C) e un coefficiente termico pari all’acciaio (attorno a 11 µm/°C). I sistemi di misura rotativi possono essere di tipo standard (con flangia di misura predeterminata) oppure realizzati con diametri specifici a richiesta del cliente. Amo recentemente ha affiancato alla già esistente gamma di sistemi incrementali la nuova serie di sistemi di misura assoluti “Absys”. La classe di accuratezza dei nastri di misura lineari e circolari, pari a ±3 µm, permette posizionamenti con alta precisione, comparabili a quelli ottenuti con i sistemi ottici. La risoluzione ottenibile dai sistemi assoluti Amo è di 0,25 µm mentre le interfacce disponibili sono: Ssi + 1Vpp, BiSS/C, Fanuc e Drive CLiQ. Grazie alla semplice integrazione e flessibilità d’impiego, i sistemi di misura assoluti Amo costituiscono il più valido complemento per la retroazione dei motori lineari e rotativi diretti (“direct drive torque motor”) e possono essere creati e personalizzati ad hoc per i clienti. eader europeo nella meccatronica e costruttore di componenti per le macchine di precisione, in special modo per le macchine utensili, Redex è un gruppo guidato dal Ceo Bruno Grandjean, recentemente nominato presidente dell’Associazione meccatronica francese (Artema), che realizza cinquanta milioni di euro di fatturato con sette filiali e circa trecento dipendenti. Aerei, auto, navi si avvalgono delle apparecchiature equipaggiate con i prodotti Redex, tanto che lo slogan aziendale recita “Great achievement start with us”. Il gruppo investe circa l’8% del fatturato in R&D e tutti i prodotti sono realizzati nei due stabilimenti francesi. Con circa venti milioni di euro investiti negli ultimi cinque anni, la società compiuto particolari sforzi per migliorare ulteriormente la qualità dei prodotti puntando sulla massima precisione e migliorando la produttività. L’attenzione all’ambiente si è concretizzata nell’installazione di pannelli solari sopra gli stabilimenti, nell’utilizzo dell’energia eolica e nello sviluppo delle infrastrutture per il riciclo. Il Ceo di Redex Bruno Grandjean Redex fornisce soluzioni complete allo stato dell’arte per quanto riguarda la tecnologia e, rispondendo alle specifiche dei produttori in termini di prestazioni, è attenta all’eco-design, all’efficienza energetica e al riciclo dei prodotti. La forte competenza meccatronica di Redex permette ai suoi clienti di avere facile accesso alle ultime tecnologie in termini trasmissione di potenza, consentendogli di concentrarsi sul proprio core business. Il controllo completo della produzione e del testing dei prodotti è una delle armi ■■■GRUPPO PEI / Alla Bimu l’azienda presenterà un sistema per il contenimento dei fumi all’interno dei centri di lavoro Salvaguardare al meglio le macchine e gli operatori Le esportazioni hanno raggiunto il 40% del fatturato, e si prevede un incremento nel futuro L a qualità non va in crisi. Il Gruppo PEI – Protezioni elaborazioni industriali srl – di Calderara di Reno, Bologna, lo sostiene da tempi non sospetti, avendo sempre abiurato la politica del low cost per puntare, al contrario, su servizio e affidabilità. Valori che non vanno mai in crisi neppure quanto la congiuntura non è favorevole, come testimonia l’incremento del fatturato – a fine anno sarà superata la ragguardevole cima di 32 milioni di euro – delle aziende di proprietà del gruppo PEI che tra loro operano in sinergia. “Mentre chi ha seguito una diversa politica commerciale rispetto alla nostra puntando tutto sul prezzo, oggi si trova in difficoltà – dice il presidente di PEI, Giorgio Tabellini – noi possiamo essere soddisfatti del nostro risultato in quanto i numeri in controtendenza stanno dando ragione alla nostra strategia di offrire un valore aggiunto alla clientela”. La politica del Gruppo PEI, che offre occupazione a circa 230 dipendenti – è sempre stata quella di puntare su una struttura efficientissima: “Ogni nostro commerciale è un tecnico – argomenta il presidente Tabellini – e segue la commessa dall’inizio alla fine, sicché il cliente si affida a noi, contento di spendere un qualcosa in più, il che si traduce in sicurezza per lui. Nel settore dei servizi conta l’affidabilità. E questa è il segreto del nostro successo: se avessimo puntato sul prezzo basso avremmo sicuramente perso la sfida, perché ci sarebbe stato sempre qualche altro competitore che avrebbe potuto offrire lo stesso prodotto a un prezzo inferiore al nostro…”. La mission aziendale è quella di progettare e realizzare protezioni per le macchine utensili non solo per salvaguardare il valore economico degli organi in movimento, ma anche per proteggere gli operatori: “Proprio in questi giorni a Bimu, fiera specializzata del nostro settore alla quale partecipiamo sempre, noi – annuncia Tabellini – esponiamo le nostre novità: ma non si tratta di novità di prodotto tout court, bensì della continua implementazione incrementale che si traduce in continue declinazione dello stesso prodotto in maniera diversa. E tra queste innovazioni presentiamo un sistema per il contenimento dei fumi all’interno dei centri di lavoro, i quali vengono aspirati e filtrati. Novità che è proprio in linea con la crescente richiesta di sicurezza per gli operatori”. La sempre maggiore internazionalizzazione è un altro dei traguardi raggiunti da PEI: “La nostra presenza ventennale sul mercato tedesco – gli uffici sono a Ismaning nei pressi di Monaco di Baviera – ci ha permesso di capire il forte interesse nei confronti dei prodotti Italiani, per cui da marzo 2011 abbiamo potenziato l’organizzazione di vendita per avere un rapporto più stretto con la clientela acquisita negli anni. Anziché un unico punto di riferimento centrale, ne abbiamo costituiti altri quattro, situati nelle regioni di maggior rilievo per la costruzione di macchine utensili come nel BadenWürttemberg, Bayern, Westfalia e Sassonia. L’operazione ha fatto registrare risultati lusinghieri e di tutto rilievo, nonostante l’innata ritrosia dei clienti tedeschi nell’affidarsi a un’azienda italiana, però hanno potuto apprezzare la qualità dei nostri prodotti, e soprattutto la nostra capacità d’intermediazione e la comunanza d’intenti”. Si sono quindi aggiunte, o stan- no per nascere, anche nuove start up: “Sta cominciando a funzionar bene e a dare risultati la nostra filiale in Serbia – afferma con soddisfazione Tabellini – e stiamo per aprirne un’altra in Brasile, che costruirà soffietti per autobus articolati, che è una delle nostre attività”. La nuo- Giorgio Tabellini, presidente del Gruppo PEI vincenti di Redex che alle aziende italiane offre anche 3 service center tra Europa, Usa e Asia per manutenzione, training e supporto. Andantex è la filiale responsabile del supporto e delle vendite sul mercato italiano. Partner ideale dei costruttori che richiedono precisione e performance di livello per le proprie macchine, Redex vanta un portfolio prodotti che comprende cambi multirapporto, cambi di velocità coassiali integrati per mandrini con raffreddamento, riduttori a gioco ridotto e scatola a doppio pignone per la cancellazione del gioco. va presenza sudamericana aprirà i battenti entro il primo semestre del 2013: “La voce esportazioni – certifica il presidente Tabellini – ha raggiunto il 40% del nostro fatturato, e non potrà che incrementarsi in futuro: superando le Alpi e confrontandoci con umiltà e consapevolezza con i tedeschi, che sono i migliori nel campo delle protezioni per macchine utensili – del resto la nostra è l’unica azienda italiana del settore che con continuità è presente sul loro territorio – abbiamo voluto mettere alla prova le nostre capacità: e i numeri sono tutti lì a dimostrare che siamo riusciti ad avere affinità e a parlare la loro stessa lingua tecnica. Volendo crescere non potevamo certo limitarci a navigare nel Mediterraneo…”. Infine l’innovazione, altro irrinunciabile must: “Dobbiamo essere sempre pronti ad analizzare e studiare soluzioni innovative, efficienti ed efficaci: le esigenze dei costruttori di macchine utensili – conclude il presidente – sono le più disparate ed è impossibile coprirle con un prodotto unico. Coi nostri clienti effettuiamo un vero e proprio trasferimento di conoscenze che ci consente di identificare e ottenere la migliore soluzione possibile ai loro problemi. Il know how si alimenta di innovazione, che va protetta con brevetti, depositati in abbondanza dal nostro reparto di Ricerca e Sviluppo”. Eventi Automazione, robotica e macchine utensili 5 ■ PFERD / Utensili di alta qualità dal 1799: l’innovazione vince, la qualità paga Ergonomia, sicurezza e performance sempre in primo piano Dopo Colonia, il programma globale Pferdergonomics in mostra anche a Fieramilano L’ uomo al centro. In due parole tutta la filosofia di un’azienda che, al passo con i tempi e con le necessità di chi ogni giorno maneggia utensili per la lavorazione delle superfici e per il taglio dei materiali, ha deciso di puntare dritta su prodotti ergonomici, sicuri, innovativi e dalle performance riconosciute. Insomma, nell’ottica della giusta combinazione di applicazione, materiale e tipologia di macchina in grado di associare qualità, resistenza e, per quanto possibile, alleggerire il lavoro di chi usa tali strumenti, cercando di produrre un impatto migliore sulla salute. L’azienda in questione è la tedesca Pferd e la lunga tradizione che la precede è il suo biglietto da visita nei confronti di un mercato sempre più esigente e competitivo. Se è vero che l’innovazione vince e la qualità paga, mai come in questo caso tale affermazione è tanto azzeccata, perché siamo di fronte a una realtà che dal 1799, quando è nata, non ha fatto altro che innovare, prodotto su prodotto, arrivando oggi a risultati d’eccellenza proprio nello sviluppo di utensili a basso impatto per chi li usa. E la fiducia dei clienti ne è una solida testimonianza che continua a rinnovarsi nel tempo. “Assolutamente sì. Pferd afferma Roberto Tarallo, amministratore delegato di Pferd Italia - ha una lunga tradizione nella produzione di utensili per la lavorazione manuale dei metalli: una tradizione fatta di qualità e innovazione, che pone al centro della mission aziendale anzitutto il cliente e il suo lavoro. Non a caso, con occhio vigile a un settore in puntuale evoluzione e alle esigenze di chi vi si misura quotidianamente, nel tempo la gamma di offerta si è ampliata fino coprire tutte le lavorazioni manuali delle superfici e il taglio dei materiali, con una suddivisione in 9 aree di prodotto, che vanno dalle lime fino alle macchine pneumatiche, elettriche e ad albero flessibile”. Del resto, una conferma ai meriti e all’impegno sono quei 4 simboli che ‘marcano’ i prodotti Pferd, rimando a capacità di riduzione del rumore, assorbimento delle vibrazioni, filtro delle emissioni, miglioramento della percezione aptica. Questi i punti di forza sostanziali che passano però da molto altro ancora. E che di sicuro oggi puntano tutto su una qualità essenziale, che è Roberto Tarallo, amministratore delegato di Pferd Italia l’ergonomia nelle operazioni di taglio e di molatura. Basta una parola: “Pferdergonomics”, ovvero un programma globale che, oltre a numerosi utensili e articoli per la protezione personale migliorati dal punto di vista ergonomico, comprende anche i servizi di consulenza Ergoscan ed Ergocheck. “Pferdergonomics - spiega Tarallo - mette a disposizione dei distributori molte possibilità per parlare con i propri clienti, gli utilizzatori finali, di questo importante argomento, e per proporre delle soluzioni”. Poiché, peraltro, la forza dell’azienda tedesca sta nel testimoniare con i fatti il valore dei propri articoli, ossia con la pratica, la qualità del programma Pferd, come già avvenuto di recente presso la fiera della ferramenta di Colonia, potrà essere toccata con mano da tutti gli operatori del settore alla XXVIII edizione di BiMu, nel quartiere espositivo di Fieramilano, dal 2 al 6 ottobre 2012, presso lo stand G44 (padiglione 11). “A Colonia i visitatori dello stand hanno potuto testare la portata del Pferdergonomics - dice l’amministratore delegato - e lo stesso avverrà in Fieramilano. Infatti, in sole tre fasi hanno impa- gli interessati hanno avuto l’opportunità di provare in prima persona quanto siano necessarie ed efficaci tali soluzioni”. D’altronde è un dato di fatto che, nei prossimi anni, per chi lavora in questo L’avanguardia nel taglio e nella molatura L’ innovazione Pferd parla per il 2012 di circa 190 novità e di un programma che punta esclusivamente a salvaguardare la salute degli operatori di settore. In sintesi, il più importante è di sicuro il CC-Grind-Solid. “Con questo disco per molatura - dice l’amministratore delegato Roberto Tarallo - Pferd ha presentato un nuovo utensile del sistema CC-Grind che a medio termine sostituirà il classico disco da sbavo. CC-Grind-Solid è assolutamente più efficace, più silenzioso e crea nettamente meno polvere rispetto a un disco da sbavo”. Ma al tempo stesso ne conserva la stabilità e soddisfa tutti i requisiti di sicurezza di un tradizionale da smerigliatura. “In pratica - chiarisce l’amministratore - si tratta di una nuova tecnologia applicata ai dischi per la molatura e lo sbavo, che si aggiunge a una soluzione che abbiamo presentato lo scorso anno e che ha caratteristiche applicative leggermente diverse”. Tutto in linea con il programma Pferd, adottato tre anni fa, nell’ottica di una politica di differenziazione dei prodotti dedicati alla molatura e al taglio rispetto all’offerta tradizionale. Peraltro, nel 2011 l’azienda ha introdotto, nella molatura da sbavo, il sistema di attacco Combi Click, tecnologia brevettata di attacco rapido della mola che non prevede più l’utilizzo di una ghiera di fissaggio. Polifan®-Strong-Freeze è un’altra innovazione 2012. In questo caso si parla di un utensile speciale per la lavorazione dell’acciaio Inox. La sua ‘abrasione ultra-fredda’ riduce efficacemente il riscaldamento del pezzo lavorato: la temperatura di molatura è il 30% inferiore rispetto agli altri utensili equiparabili. In più, vanta elevate quantità di asporto e una grande economicità. Ma l’innovazione Pferd continua. E lo fa con le nuove frese in metallo duro taglio inox, vale a dire una generazione di frese completamente nuova e all’avanguardia rispetto al classico modello con rompitruciolo. Caratteristiche eccezionali di asportazione, confortevolezza grazie alla notevole riduzione delle vibrazioni e del rumore, elevata capacità di asportazione e alta qualità di finitura superficiale: l’identikit di questa famiglia di frese di ultima generazione è presto fatto. Con le nuove dentature Plast studiate per la lavorazione della plastica e Alu per la lavorazione dell’alluminio l’azienda tedesca propone tre soluzioni per le caratteristiche di lavorabilità dei tre materiali, che permettono alla distribuzione di offrire una consulenza semplice. L’upgrade di prestazioni dei dischi da taglio sottili comprende tutte le linee di Pferd, la linea universale PS-Forte, la linea specialistica SG-Elastic e la linea a massime prestazioni SG-Plus. Con un miglioramento delle prestazioni del 1520% tali utensili hanno subito un ulteriore miglioramento. Infine, a chiudere questa breve carrellata, è il nuovo imballaggio sottovuoto per dischi ad alte prestazioni. Si chiama ProBag e aumenta di un altro 50% le prestazioni della linea SG-Plus. La sua funzione è fondamentale: ProBag protegge l’utensile da danni durante il trasporto o da influssi ambientali e ne aumenta la durata. delle 190 novità presentate dall’azienda. Tutto secondo la comprovata formula “Pferd-Tools in Action”, che da sempre mostra gli utensili Pferd in azione, per evidenziare la differenza di rumorosità tra un disco da taglio e da sbavo e appunto il nuovo CC-Grind-Solid, in sostanza grazie a una dimostrazione comparativa. rato quali sono i fattori che influenzano l’ergonomia del lavoro, quali sono le gravi conseguenze delle malattie professionali e quali i prodotti e i servizi di consulenza che Pferd propone per migliorare il lavoro. A Colonia, con una semplice prova, ambito crescerà ancora di più l’esigenza di migliorare la condizione del proprio lavoro, riducendo vibrazioni, rumore e polvere, nonché ottimizzando il contatto tra operatore e utensile. Le dimostrazioni nello stand saranno continue, per vedere alla prova le macchine dell’azienda, fra cui il CC-Grind-Solid, il prodotto più importante presentato in questo 2012, solo una 6 Automazione, robotica e macchine utensili Eventi ■■■BUFFOLI TRANSFER / La linea per mozzi e fusi ruota creata per Renault riporta la produzione in Europa La sfida tecnologica del 2012 Macchinari versatili e rapidamente riattrezzabili per compiere fino a 60 operazioni È italiana una delle eccellenze mondiali nella produzione di macchine multimandrino a controllo numerico: Buffoli Transfer, con sede a Brescia e, appena fuori dalla città, un secondo stabilimento e il dipartimento elettronico. Alta tecnologia, innovazione e versatilità rappresentano i capisaldi di questa azienda da oltre mezzo secolo. La Buffoli, nota nel settore delle tornerie soprattutto per le macchine da barra TransBar, è salita di recente agli onori della cronaca per la produzione di una macchina con 131 assi controllati, definita “il transfer flessibile più grande del mondo”, e di una linea per lavorare mozzi e fusi ruota per Renault. La prima delle due novità è una macchina da due milioni e mezzo di euro e dal considerevole peso di 70 tonnellate: si tratta di un condensato di tecnologia dotato di 39 mandrini, 32 dei quali su carri a croce a Cn, quindi liberamente posizionabili per eseguire qualunque operazione di tornitura, fresatura e marcatura. “L’abbiamo creata - dice Francesco Buffoli, titolare dell’azienda con il fratello Edoardo - perché tra i grossi subfornitori di pezzi meccanici di precisione, ovvero tra i leader mondiali nella produzione di componenti metallici su commissione, è nata l’esigenza di disporre di macchinari flessibili, ma capaci di lavorare pezzi complessi in tempi strettissimi”. “Realizzare macchinari versatili e rapidamente riattrezzabili che potessero compiere 40, 50 o addirittura 60 operazioni in pochi secondi - continua Buffoli - è stata una delle sfide tecnologiche del 2012”. Novità altrettanto significativa è la linea di produzione per mozzi e fusi ruota creata da Buffoli per Renault. Ne scaturisce una convenienza così rilevante che l’intera produzione per Renault e Dacia sarà d’ora in poi effettuata in Europa, perfino per i veicoli destinati ai Paesi asiatici. In pratica, dopo che la fabbricazione di tali componenti era stata spostata in Asia anche per i veicoli europei, con questa linea si assisterà al ritorno in Europa di tutta la produzione. È inoltre La macchina Buffoli definita il transfer più grande del mondo significativo il Paese scelto per l’installazione dell’impianto: la Germania, dove il costo della manodopera risulta essere il più alto d’Europa. “Buffoli ha realizzato - spiega il titolare - una linea di produzione fortemente automatizzata che parte dal pezzo stampato e finisce col pezzo imballato e umettato per il trasporto internazionale oceanico. Le prestazioni di tempo ciclo sono di soli 12 secondi per ottenere un fuso ruota. Questo è un pezzo complesso, le cui tolleranze micrometriche sono controllate automaticamente mediante sistemi di misura inseriti lungo il processo e vengono corrette senza alcun intervento degli operatori. La lavorazione del pezzo avviene tutta su un unico impianto, che sostituisce un intero stabilimento di torni verticali e centri di lavoro”. Il rapporto tra la Buffoli e i committenti è di vicendevole stimolo. Si rivolge, infatti, alla Buffoli una clientela internazionale alla ricerca di soluzioni avanzate e di prestazioni superiori rispetto a quelle delle macchine standard, prevalentemente tedesche, Linea di produzione, lavaggio, marcatura, umettatura, imballaggio per Renault giapponesi o coreane. Insomma, l’eccellenza di Buffoli Transfer non sta nelle dimensioni aziendali e nel numero di macchine prodotte, bensì nelle prestazioni ai massimi livelli e nella tecnologia sempre all’avanguardia. Nei macchinari Buffoli i clienti ricercano impianti in grado di determinare quei vantaggi che consentono di mantenere una competitività internazionale. Si tratta spesso di minimizzare i costi di produzione, ma altresì di offrire rapidità di riattrezzamento e garantire tolleranze di pochi centesimi o addirittura di qualche micron. Nel 1958 Mario Buffoli fondò l’azienda da un ufficio tecnico di progettazione per macchine speciali. Oggi vengono realizzate anche macchine standard come le Trans-Bar, ma a far la differenza è ancora l’engineering, perché i figli Edoardo e Francesco hanno saputo sviluppare quell’intuizione, toccando i 13 milioni di euro di fatturato nel 2011 e i 25 milioni di euro di ordini per il 2012. ■■■IMAGE S / Una gamma completa di strumenti: dal sensore intelligente Gocator al software Halcon Misura in 3D: precisa, facile e veloce Image S propone diverse soluzioni per la visione industriale tridimensionale Per tutti i mercati I mage S si propone sul mercato italiano come principale distributore di prodotti per Image Processing, selezionati per risolvere problematiche di visione nei vari mercati: industriale, militare, medicale e scientifico. Image S cura ogni aspetto della soluzione di machine vision, fornendo hardware d’acquisizione delle immagini (telecamere, frame grabber o frame processor), cavi di collegamento standard e dedicati, librerie software per l’elaborazione delle immagini complete di tutti i tool necessari, illuminatori speciali (fibre ottiche e Led), ottiche e filtri, fino all’assistenza tecnica pre e post vendita, inclusi corsi di formazione all’uso dei nostri prodotti. Image S è rappresentante italiana delle maggiori case produttrici di sistemi di machine vision. V iviamo in un mondo in tre dimensioni con processi manifatturieri che richiedono l’ispezione di parti ad alta velocità e con un grado elevato di precisione. Le soluzioni di visione artificiale concepite per impieghi nella produzione industriale possono essere complesse da progettare, configurare e installare, e spesso richiedono personale specializzato con una formazione tecnica. Le soluzioni 2D progettate per risolvere problemi di misura tridimensionali sono complicate, costose e, spesso, non I prodotti distribuiti da Image S in Italia producono i risultati desiderati. Il 2D non può, infatti, tenere conto delle variazioni di altezza senza scendere a compromessi sui costi, sulla qualità o sull’affidabilità. Anche se le soluzioni 3D vengono tradizionalmente considerate costose o complesse da configurare, la rivoluzionaria famiglia di prodotti Gocator di LMI Technologies, distribuita in Italia da Image S, semplifica notevolmente la misura in 3D nell’automazione di fabbrica. Gocator è una famiglia di sensori intelligenti 3D all- in-one concepiti per la massima facilità d’uso abbinata a potenza elevata. I sensori Gocator vengono forniti già pre-calibrati, pronti per effettuare scansioni e misurazioni in pochi minuti. Senza dover scrivere il codice e senza alcuna regolazione complessa, Gocator è accessibile a utenti con qualsiasi livello di competenza. Dal personale di produzione in fabbrica a tecnici e ingegneri, l’interfaccia integrata nel browser di Gocator accompagna tutti gli utilizzatori dalla configurazione alla misurazione Halcon 11: software per applicazioni di misura tridimensionale I mage S ha recentemente presentato Halcon 11, la nuova release del software Halcon di MVTec Software che, grazie alla gamma completa di strumenti di visione 3D, può essere utilizzato per la realizzazione di qualsiasi applicazione di misura tridimensionale. Con l’introduzione della nuova release Halcon 11 le funzionalità di questo software nella visione 3D sono state ulteriormente potenziate. L’ultima versione di Halcon rappresenta, infatti, l’avanguardia nel campo del software per machine vision, grazie ad innovative funzionalità quali l’identificazione basata su singoli campioni, confronto di superfici 3D e processing di oggetti 3D, stereovisione fotometrica migliorata, lettura di codici Aztec, lettura di codici Micro QR, selezione automatica delle caratteristiche per la classificazione, algoritmi più veloci attraverso un esteso supporto su GPU, profiler tool incluso nell’Ide, nuova interfaccia Halcon / C++ e supporto per Mac OS X. È possibile, inoltre, interfacciare telecamere 3D, come lo stesso Gocator. in pochi minuti. L’interfaccia intuitiva permette agli utenti una facile configurazione. Bastano pochi minuti per effettuare misure in 3D su caratteristiche come larghezze, spessori e angoli, monitorando la produzione con estrema precisione. La suite di strumenti di misura integrati in Gocator agevola l’ispezione di materiali, migliora il controllo di qualità e consente di sviluppare soluzioni di automazione di fabbrica a costi contenuti. Per gli sviluppatori è disponibile un kit che consente la programmazione completa sia del Gocator che dell’interfaccia utente. La famiglia Gocator 2000 offre una buona combinazione fra risoluzione Vga e velocità di scansione, diversi modelli precalibrati per la scansione di oggetti di varie dimensioni, laser integrato, comunicazione via Ethernet a 100 Mbaud ed è dotata di custodia industriale IP67. Inoltre, è facilmente espandibile un sistema multisensore e non è richiesto un hardware aggiuntivo. La famiglia Gocator 2300 permette l’acquisizione dei dati del profilo 3D a livello di micron con velocità superiori alla famiglia 2000 e offre comunicazione via Gigabit Ethernet per uscita dati ultraveloce. Eventi Automazione, robotica e macchine utensili 7 ■■■elbo / Sistemi di precisione per macchine utensili e di grandi dimensioni ■■■DoRMeR / Semplificare e collaborare in sinergia: valori che fanno la differenza Tra i plus, innovazione e un rapido servizio post vendita L’obiettivo? Meno utensili e capacità di utilizzo più ampie P U La perfetta misura del movimento resente sul mercato da oltre 40 anni, Elbo è un marchio – oggi di proprietà della ditta Eredi Bassi Araldo Sas – sinonimo di performance e affidabilità. Fondandosi su una solida capacità tecnica e su un know-how di lunga data, l’azienda progetta, produce e commercializza visualizzatori di quote, righe ottiche, posizionatori, sistemi di misura lineari e rotativi, controlli numerici e sistemi personalizzati per la gestione e il controllo di lavorazioni meccaniche ed è anche attiva nel settore della metrologia, ovvero la scienza che si occupa della misurazione e delle sue applicazioni. Con una storia che inizia nel 1964, il marchio Elbo vanta un forte radicamento sul territorio e, con circa 8.500 clienti, si può dire che sia presente praticamente in tutte le officine in Italia. “Noi offriamo sistemi di misura che consentono una grande precisione e sono applicabili a macchine utensili quali torni, frese, rettificatrici, frese pialla, banchi di misura, ecc., ma anche a macchine di grandi dimensioni - spiega il responsabile Dario Bassi - e ci rivolgiamo a tutte quelle aziende che lavorano con macchine utensili, dalle tipografie alle officine meccaniche in genere, laddove ci siano movimenti meccanici da misurare”. All’interno dell’azienda uno studio di progettazione all’avanguardia è alla ricerca continua di soluzioni innovative e performanti. Ma, insieme alla bontà del prodotto e al suo elevato livello qualitativo, Elbo si distingue soprattutto per una totale efficienza operativa, costituita da un ottimo servizio post vendita e da una manutenzione rapida ed efficace. “I nostri clienti sanno bene che acquistando un prodotto a marchio Elbo non acquistano solo un sistema di misura, ma entrano in contatto con una realtà in grado di garantire velocità nella fornitura e una costante assistenza, soprattutto in caso di guasti - conclude Bassi - qualora si rendesse necessario un intervento di manutenzione sul prodotto, questa viene effettuata, nella maggior parte dei casi, in ventiquattro o quarantotto ore, limitando così al massimo i tempi di fermo macchina”. ■■■CoNVeYoRS / Dal progetto al collaudo finale anche per impianti complessi Multiapplicazioni e co-marketing na competenza globale, declinata per servire in modo personalizzato il cliente. Dormer è uno dei principali produttori mondiali di utensili integrali e in acciaio super-rapido (Hss). Parte del gruppo Sandvik, opera a livello mondiale con una presenza in 40 Paesi e 100 mercati. Suoi clienti di riferimento sono i rivenditori (principalmente) e gli utilizzatori diretti. “In questo periodo - spiega il direttore generale Massimiliano Mandelli - l’azienda è impegnata a seguire con ancora maggior impegno i propri clienti, facendo leva su valori che trasformino la relazione fornitore-cliente in una partnership di lunga durata”. “Stiamo puntando - prosegue Mandelli - su valori che possano fare la differenza: facilità di accesso alle informazioni e semplificazione delle scelte necessarie; comprensione e disponibilità verso le esigenze dei clienti, per essere vicini ai loro bisogni”. Relativamente al primo punto, Dormer sta spostando la propria gamma verso prodotti multiapplicazione, in modo da diminuire il numero di tipi di utensili necessari per risolvere i diversi problemi della lavorazione Massimiliano Mandelli, direttore generale di Dormer Tools meccanica. Questo porta con sé una diminuzione del magazzino per il cliente. In merito al secondo punto, Dormer desidera che l’accesso alle informazioni relative alle continue novità che la riguardano siano facilmente accessibili; per questo, spiega Mandelli, “abbiamo ristrutturato il catalogo cartaceo e, contestualmente, potenziato le informazioni online, in modo da mettere a disposizione del cliente dati sempre aggiornati e semplici da recuperare”. Ad aiutare il cliente nella scelta sono anche un efficiente customer service e lo staff del supporto tecnico, coadiuvato da pubblicazioni tecniche da richiedere online. Sul web è anche a disposizione un programma con strumenti di calcolo per individuare il tipo di utensile perfetto per un determinato utilizzo. Dormer, brand affermato e riconosciuto a livello internazionale, si impegna poi in azioni di co-marketing e commerciali in sinergia con i propri rivenditori, puntando sulla collaborazione per portare ancora più valore e qualità all’offerta commerciale di questi ultimi. ■■■CAMoZZI / Automazione industriale d’eccellenza Automatismi superiori e affidabili Alti investimenti per la meccatronica Soluzioni integrate per ogni comparto industriale L’innovazione del micro regolatore proporzionale K8P C C on oltre 50 anni di presenza sul mercato e più di 3.000 impianti realizzati nel mondo, Conveyors (www. conveyors.it) rappresenta un pezzo di storia dell’industria italiana ed europea nel settore della movimentazione e automazione industriale, con impianti affidabili ed efficienti anche dopo 30 anni di impiego. L’impegno profuso nella ricerca della soluzione migliore per ogni problema specifico mettendo al primo posto il cliente e le sue richieste, unitamente alla lunga esperienza in diversi settori, ha permesso all’azienda di sviluppare quel know-how che, come afferma con orgoglio Giovanni Majer, a.d. di Conveyors Nord “ci permette di essere gli unici in Italia a offrire una gamma completa di prodotti, potendo così offrire soluzioni che adottano trasportatori di diverso tipo anche all’interno di uno stesso sistema. Produciamo infatti non solo impianti monorotaia e birotaia, ma anche trasportatori a skid, a nastro e a rulli e tutti quegli automatismi che ne fanno un sistema completo adatto alle più diverse necessità, dagli impianti in asservimento alle linee di verniciatura, alla logistica e alle linee di assemblaggio”. “I metodi di intervento - prosegue Majer - sono ispirati a criteri di integrabilità, modularità e standardizzazione, in modo da agevolare la manutenzione nonché l’eventuale riadeguamento delle linee rispetto a nuove necessità produttive. I software garantiscono un funzionamento altamente flessibile e una modalità di gestione agevole anche per i sistemi più complessi. Essi sono in grado di regolare diagnostica e dati statistici fino a integrarsi con sistemi superiori di gestione aziendale”. Coordinato da una finanziaria, il Gruppo attualmente si articola in Conveyors Nord in Lombardia e Movin in Friuli-Venezia Giulia mentre in Germania è presente a Stoccarda con la Csf e, forte delle sinergie sviluppate, è in grado di assumersi con competenza l’impegno dell’intero ciclo costruttivo di un impianto, anche di elevata complessità, dalle fasi progettuali fino al collaudo finale. Impianto birotaia in asservimento a linea di verniciatura amozzi Spa, capofila del Gruppo Camozzi, è tra le principali realtà italiane nel settore dell’automazione industriale. Fondata nel 1964 è specializzata nella progettazione e produzione di componenti e sistemi pneumatici: attuatori, valvole, Frl raccordi, componenti per il vuoto, pannelli e sistemi, prodotti speciali. Cresciuta costantemente negli anni, vanta la leadership in Italia ed è presente sui principali mercati mondiali grazie a una rete di 21 filiali con oltre 1.200 dipendenti. Una crescita legata a una strategia ben definita caratterizzata da investimenti continui sia per lo sviluppo di nuovi prodotti e nuove tecnologie (possibile anche grazie al supporto del Centro Ricerche Camozzi) che per l’implementazione di metodi gestionali sempre più efficienti basati sui principi della Lean Production. “Il processo innovativo può essere considerato tale solo se strutturato, sistematico e continuo”. Questa è la vera sfida che caratterizza e caratterizzerà sempre più le aziende di successo nel panorama internazionale. Per quanto riguarda la ricerca e lo sviluppo tecnologico, temi su cui l’azienda è focalizzata da anni Micro regolatore proporzionale Camozzi K8P e che caratterizzeranno anche i prossimi investimenti sono essenzialmente tre: l’integrazione dei componenti elettronici e meccanici per ottenere soluzioni meccatroniche avanzate, la miniaturizzazione dei componenti per ottimizzarne gli ingombri e le prestazioni e lo sviluppo della tecnologia proporzionale indispensabile per garantire un controllo preciso e veloce. In quest’ottica nel 2012 Camozzi ha presentato diverse novità tra cui il micro regolatore proporzionale K8P che amplia la gamma di prodotti con tecnologia proporzionale miniaturizzati. Il micro regolatore elettronico di pressione con tecnologia proporzionale Serie K8P nasce dall’esperienza dello sviluppo della valvola miniaturizzata “K8” (microelettrovalvola ad azionamento diretto 3/2 vie e 2/2 vie NC o NO con ingombro di 8mm) ed è concepito per garantire un’eccellente regolazione della pressione, una elevata dinamicità, un’autoregolazione grazie al segnale di feedback e performance con un basso consumo energetico. Il “K8P” è sviluppato per regolare piccole variazioni di forza, con tempi di reazione estremamente veloci e ingombri ridotti. In funzione del segnale d’ingresso (0-10 V DC) si azionano due valvole K8, nella versione monostabile normalmente chiusa, così da garantire il mantenimento della pressione a valle. Raggiunto il valore impostato mantiene costante la pressione nelle camere dei cilindri o in camere di valvole ad espansione, garantisce un costante tensionamento del filo nelle bobinatrici, modula la pressione durante le fasi di levigatura nelle macchine per il legno e regola l’apertura nelle valvole a membrana. Può inoltre essere utilizzato come pilota per la regolazione dell’apertura di valvole ad elevata portata e consente di controllare in modo proporzionale la forza in sistemi di sollevamento. 8 Automazione, robotica e macchine utensili Eventi ■ ELESA / Settant’anni di produzione sempre all’avanguardia ■ GERARDI / Dopo la filiale commerciale a Chicago, con più decisione nei Bric I super-tecnopolimeri assicurano performance competitive A Bi.Mu/Sfortec l’azienda di Lonate Pozzolo presenta Evolution U G Componenti due volte più resistenti La nuova linea di teste angolari n punto di riferimento per designer e costruttori: questo è diventata Elesa in oltre settant’anni di attività nel campo della produzione di componenti nei più avanzati tecnopolimeri e metallo. Negli ultimi anni, frutto della ricerca applicata in campo automobilistico, sono emersi dei nuovi tecnopolimeri ad alta resistenza, denominati “supertecnopolimeri”. Grazie ad essi, Elesa ha iniziato la produzione di componenti che presentano eccezionali caratteristiche di resistenza meccanica: in alcuni test di resistenza (Flexural Modulus, Prova di Charpy, Prova d’urto di Izod) le performance hanno raggiunto valori di resistenza superiori al doppio rispetto a quelli dei tradizionali tecnopolimeri. Grazie alle loro peculiarità, i super-tecnopolimeri resistono alla corrosione, sono particolarmente leggeri, hanno un basso coefficiente di attrito, non richiedono manutenzione, sono amagnetici ed elettricamente isolanti. Permettono inoltre l’aggiunta del colore nel materiale stampato, con evidenti vantaggi in qualità e in durata del componente (il colore, contrariamente al caso in cui il componente sia verniciato, non può essere rimosso), Sole24ore_3_CMYK.pdf Cerniere, leva a camma, pistoncino a molla e indicatore di livello a colonna in super-tecnopolimero sia da quello economico. Infine, hanno un prezzo assolutamente competitivo per il mercato di riferimento. Tra essi si possono ricordare le cerniere Cfm (grazie alla resistenza meccanica del materiale, offrono risultati paragonabili a quelle similari in metallo, a parità di dimensione e di spessore), le cerniere Cfsw con interruttore multiplo di sicurezza integrato (omologata Imq) che, tra le principali caratteristiche, presenta la garanzia del doppio isolamento dei circuiti interni, grazie alla custodia completamente realizzata in super-tecnopolimero, senza quindi richiedere la messa a terra. Inoltre, possono essere applicate sui più comuni profili di alluminio, con solo 4 viti con montaggio frontale o posteriore a prova di manomissione. Le cerniere Cfv con fermi di posizione. I super-tecnopolimeri sono presenti anche nelle leve a camma Lac-R, recentemente premiate dalla giuria dell’International Forum Design 2011 1 05/09/2012 di Hannover in Germania. Dal principio della leva a camma, ben conosciuto in applicazioni di bloccaggio rapido, Elesa ha sviluppato questo nuovo prodotto che, grazie a una speciale ghiera zigrinata montata sulla base del meccanismo di serraggio, consente non solo di regolare la forza applicata alla leva, ottenendo un serraggio sempre ottimale, ma anche di orientare la leva nella posizione desiderata. E ancora i pistoncini a molla Pmt, con corpo filettato e dado di bloccaggio in Super-Tecnopolimero. Infine gli indicatori di livello a colonna Hcz-P, con armatura di protezione in super-tecnopolimero in grado di proteggere il corpo dell’indicatore da urti accidentali particolarmente violenti in condizioni di utilizzo molto severe. erardi, la multinazionale tascabile di Lonate Pozzolo (Varese) guarda sempre di più verso l’estero che vale oltre il 60% del fatturato. Germania, Gran Bretagna, Russia sono i mercati principali della società specializzata nella progettazione e realizzazione di soluzioni innovative nel campo del serraggio pezzi (in acciaio, ghisa, alluminio, ecc.) che necessitano di operazioni di fresatura, foratura, filettatura, rettifica, elettroerosione e/o controllo. Alla rassegna milanese Bi.Mu/Sfortec Gerardi si presenta con una nuova offerta rappresentata dalla nuovissima linea di teste angolari “Evolution” per operazioni di fresatura, foratra e maschiatura su centri di lavoro e macchine convenzionali. Si tratta di prodotti innovativi che prima l’azienda si limitava a commercializzare e oggi ha deciso di produrre in proprio per puntare con mag- Morsa Std e testa Evolution (in alto un dettaglio) giore decisione verso i Paesi Bric (Brasile, Russia, India e Cina), Corea, Giappone, Medio Oriente e Turchia. Non dimenticando Canada e Usa, dove Geradi ha aperto una filiale commerciale a Chicago. Una scelta che si inserisce nella storia di questa società di 45 persone in Italia, con 8 milioni di fatturato, e altre 112 in Cina. La delocalizzazione è stata una scelta obbligata che portato nel 1992 alla costituzione di una joint venture, oggi controllata dalla società italiana con Avic, la Finmeccanica locale. La testa dell’azienda è rimasta comunque a Lonate Pozzolo, mentre alla Cina spetta la produzione standard che ha ormai raggiunto ottimi livelli qualitativi tanto che da qui partono direttamente le spedizioni dei prodotti, con cinque anni di garanzia, per il resto del mondo. Fondata nel 1971 da Ivano Gerardi, la società studia e realizza in Italia le nuove macchine che, una volta messe definitivamente a punto, prendono la strada della joint venture in Cina che sarà il mercato del futuro e, grazie a tali massicci investimenti, potrà rimanere competitiva a lungo. 11.33.28 ■ 28.BI.MU. / Dal 2 al 6 ottobre a Fieramilano, in occasione di Sfortec La biennale della macchina utensile Nel 2012, atteso un mercato di quasi 3mila milioni di euro I C M Y CM MY CY CMY K settori che ruotano attorno alle macchine utensili a deformazione e asportazione, robot, automazione, tecnologie ausiliarie, accessori e servizi si ritrovano a Fieramilano dal 2 al 6 ottobre, in occasione di Bi.Mu. In contemporanea si svolgerà anche Sfortec, dedicata alla subfornitura tecnica e ai servizi per l’industria. La biennale della macchina utensile, che da mezzo secolo è il punto di incontro di persone, tecnologie e innovazioni, fotografa l’istantanea di un mercato che si attende ancora in crescita, per i prossimi anni, con valori che nel 2012 si dovrebbero attestare a 2.708 milioni di euro. L’edizione del 2010 aveva catalizzato attorno a sé oltre 1.200 espositori, per 3.000 macchine esposte e 60mila visitatori, con una provenienza geografica che arrivava a 75 Paesi. Le rilevazioni testimoniano come i contatti ottenuti in fiera si siano in quell’edizione trasformati in opportunità commerciale con una frequenza impressionante (69% degli espositori). 28.Bi-Mu sarà ospitata in ben 8 padiglioni di Fieramilano; sono attesi oltre 100mila visitatori. Per agevolare gli incontri di business in occasione della mostra, gli organizzatori hanno predisposto una piattaforma on line, chiamata “match making”, che ha permesso, prima dell’inizio, di fissare appuntamenti tra espositori e visitatori, ottimizzando in questo modo l’agenda dei giorni di fiera. Obiettivi similari, ma rivolti ad altri target e da viversi nei giorni dell’evento, è l’iniziativa “28. Bi-Mu/Sfortec partnering event”, dedicata a imprese, università e ricercatori, che hanno la possibilità di attivare contatti internazionali di carattere tecnologico e commerciale e proporre progetti nell’ambito del VII Programma Quadro dell’Unione Europea. L’iniziativa si tiene il 4 e 5 ottobre ed è organizzata da Cestec (Centro per lo Sviluppo Tecnologico, l’Energia e la Competitività) e dal Consorzio Simpler (Servizi per l’innovazione e la competitività delle imprese in Lombardia e in Emilia Romagna), in collaborazione con Enterprise Europe Network Italia. Eventi Automazione, robotica e macchine utensili ■■■MONDIAL / L’azienda è tra i maggiori distributori nel settore delle trasmissioni di potenza Non solo componentistica, ma anche soluzioni complete chiavi in mano Una sinergia strategica, che rende l’azienda competitiva nel mercato mondiale D a oltre sessantacinque anni, Mondial è fra i maggiori distributori nel settore delle trasmissioni di potenza e distribuisce sul mercato italiano le più importanti case internazionali nelle sue linee principali di prodotto: cuscinetti, sistemi lineari, giunti, ruote libere e catene. Ma essere solo dei distributori oggigiorno non basta più, poiché il mondo della produzione industriale evolve in continuazione e richiede di confrontarsi con un fornitore preparato e tecnicamente competente, soprattutto quando si tratta di integrare sistemi diversi in un’unica soluzione. In questo scenario l’esperienza maturata nella sua lunga attività è valsa a Mondial la capacità di essere un valido interlocutore per i progettisti che devono sviluppare applicazioni in cui è richiesta un’automazione sempre più spinta. Mondial è infatti tra i pochi distributori di componenti a disporre di un ufficio tecnico e di progettazione che collabora con i progettisti delle aziende clienti, per lo sviluppo delle soluzioni che risolvano le problematiche determinate dalla necessità di realizzare macchine sempre più veloci e precise. Si tratta di un filo diretto consolidato che consente la realizzazione di soluzioni di lunga durata, con un buon rapporto costi/benefici e che soddisfano le particolari richieste applicative dei clienti. E in effetti, la particolarità dell’azienda milanese, rispetto ad altri distributori del suo settore, sta proprio nella capacità di fornire non solo la componentistica, ma anche soluzioni complete che prevedano l’integrazione di questi componenti in sistemi La sede dell’azienda chiavi in mano. Un esempio della sinergia che Mondial riesce a esprimere grazie alla propria gamma di prodotti e alla capacità di integrarli in una soluzione è il rotostatore Mtm che trova applicazione nel campo della movimentazione e del pick and place e di cui un modello funzionante sarà presente in Bi.Mu. Il rotostatore torque Mtm integra un encoder rotativo, un motore torque Tmr di Hiwin - marchio distribuito in Italia da Mondial - e un cuscinetto a rulli incrociati XRB prodotto da Unitec, azienda del gruppo Mondial. Il rotostatore fornisce una soluzione ad hoc per le applicazioni in cui posizionamenti angolari di precisione e rotazioni continue con coppia e velocità molto costanti, siano di fondamentale importanza. La capacità di integrare sistemi diversi in un’unica solu- zione è un valore aggiunto del gruppo Mondial apprezzato dai produttori di macchine utensili e di impianti industriali, per i quali è fondamentale disporre di soluzioni fles- sibili, facilmente integrabili con il layout esistente, che richiedano una manutenzione minima o semplificata e che, soprattutto, risolvano le esigenze della loro applicazione. Il rotostatore MTM di Mondial risponde a esigenze di movimento Mondial offre un’ampia gamma di componenti in grado di soddisfare le esigenze nei diversi settori industriali 9 Componenti per sistemi industriali Le novità che saranno presentate durante Bi.Mu. 2012 da Mondial: soluzioni specifìche per il settore delle macchine utensili M ondial partecipa a Bi.Mu. presso Fieramilano dal 2 al 6 ottobre 2012 al pad. 11 stand G47, dove presenterà un’ampia sezione di componenti specifici per il settore della macchina utensile che comprenderà i cuscinetti, compresi quelli prodotti da Unitec, azienda del gruppo Mondial, i sistemi lineari dove saranno presenti anche le soluzioni realizzate da Tmt, anch’essa azienda parte del gruppo, oltre ai giunti, le ruote libere e le catene. A questi saranno affiancate le ultime novità realizzate o distribuite dall’azienda milanese. Mondial ha realizzato il nuovo modulo lineare Mlm4, un’unità di trasporto e posizionamento completa e che costituisce l’elemento primario in una movimentazione lineare per applicazioni di precisione con dinamiche elevate. Il componente base è un estruso in alluminio ad alta resistenza, utilizzabile come elemento autoportante, il cui profilo è studiato per realizzare un’ampia gamma di configurazioni funzionali: diversi tipi di motori lineari e viti a ricircolo di sfere con 3 diversi passi. Nella versione di base, è prevista la guida scoperta e pattini a ricircolo di sfere protetti con tenute a strisciamento standard. Nel caso l’applicazione richieda protezioni particolari a causa di condizioni estreme o della presenza di polveri sottili, per entrambe le configurazioni (motore lineare e vite a ricircolo di sfere) può essere prevista un’incapsulazione del modulo con protezioni costituite da lamiere in acciaio inox e soffietto. Nella versione con azionamento a motore lineare e pattini a ricircolo di sfere, inoltre, un serbatoio di lubrificazione integrato rende Mlm4 praticamente esente da manutenzione. Il motore lineare consente al modulo Mlm4 prestazioni superiori rispetto a qualunque altra configurazione. I motori utilizzati sono in versione brushless ironcore. Infine, le configurazioni con motore lineare permettono, sullo stesso profilo, l’applicazione di più carrelli con movimenti indipendenti. Un sistema di misura (encoder lineare) è stato integrato sul modulo Mlm4 per gestirne il funzionamento. Il modulo può, tuttavia, essere fornito sprovvisto di sistema di misura. La versione standard è di tipo magnetico e viene montata direttamente a bordo carrello. Mlm4 è però già predisposto per il montaggio di un sistema di misura ottico, indispensabile soprattutto per applicazioni ad altissima precisione. Completa le caratteristiche di questa configurazione la fornitura di un sensore induttivo utilizzabile per la procedura di “homing” e quindi per far coincidere il carrello del modulo con le indicazioni di posizione a “zero” del sistema di misura. è disponibile anche una versione a vite a ricircolo di sfere (Rds) che conferisce al modulo Mlm4 una buona precisione di posizionamento. Il modulo è infine fornito con due sensori induttivi di fine corsa posizionabili, a discrezione del cliente, sul profilo estruso in alluminio. Quest’anno in Bi.Mu. verrà presentata la nuova versione di guide a ricircolo di rulli ingabbiati denominata QR e sviluppata da Hiwin. marchio da sempre distribuito in Italia da Mondial. La serie QR si indirizza alle applicazioni in cui alta precisione, bassa rumorosità e alta rigidità sono condizioni imprescindibili. Le nuove guide lineari utilizzano la tecnologia SynchMotion che - rispetto alle guide tradizionali - riduce in modo significativo la rumorosità e, nel contempo, offre un basso attrito. Un movimento più omogeneo ne incrementa poi la durata. In aggiunta alle peculiarità intrinseche della nuova versione, le guide QR ereditano le caratteristiche principali di tutta la gamma di guide come capacità di carico uguale in ogni direzione, intercambiabilità e facilità di installazione. Nella gamma di bussole a espansione idraulica prodotte da Etp, distribuite in esclusiva da Mondial, si inserisce invece la nuova Etp-Power, evoluzione di Etp-Express che tanto successo ha riscosso e da cui eredita tutte le caratteristiche principali, potenziando la capacità di accettare carichi radiali elevati. Mondial propone le bussole Etp come soluzione ideale alle sempre più pressanti esigenze di precisione, dimensioni d’ingombro ridotte, ottima concentricità/ equilibratura anche dopo numerosi montaggi e smontaggi. Caratteristiche apprezzate dai clienti che devono soprattutto ridurre i tempi di fermo impianto per manutenzione. Etp-Power risponde a queste esigenze proprio perché le bussole hanno una costruzione compatta, consentono montaggi e smontaggi rapidi, grazie alla presenza di una sola vite di serraggio radiale, e accettano carichi radiali elevati. Etp-Power è attualmente disponibile per alberi con diametro compreso tra 15 e 40 millimetri mentre la flangia della bussola presenta due fori pre-lavorati utilizzabili per il fissaggio o il posizionamento dei componenti adiacenti. Nei casi in cui una delle bussole standard di Etp non riesca a soddisfare le esigenze applicative è disponibile la nuova versione Etp-Hydropress che viene sviluppata ad hoc e progettata per alberi di diametro elevato. 10 Automazione, robotica e macchine utensili Eventi ■■■HOFFMANN GROUP / System partner leader in Europa per utensili di qualità Competitivi nella modularità A Bi.Mu., Garant 360° Tooling conferma l’importanza strategica della pianificazione O ltre ad avere a disposizione utensili di qualità, ciò che serve oggi alle aziende che eseguono lavorazioni di asportazione truciolo sono servizi ad elevate prestazioni, capaci di rendere i processi di lavoro ancora più produttivi. Esattamente ciò che ha messo a punto Hoffmann Group, il system partner leader in Europa per utensili di qualità che a Bi.Mu 2012 (dal 2 al 6 ottobre, Fieramilano, RhoPero) presenterà “Garant 360° Tooling”, sette servizi modulari dalla pianificazione all’attrezzaggio fino all’impiego degli utensili. Per aziende di qualsiasi dimensioni, la pianificazione degli utensili è il giusto punto di partenza di ogni lavorazione, l’approvvigionamento rappresenta una sfida logistica e, non da ultimo, l’impiego degli utensili è la chiave per maggiore efficienza e qualità. In questo contesto, “Garant 360° Tooling” di Hoffmann Group si configura come il servizio giusto al momento giusto, per far fronte alla continua richiesta di maggiore efficienza, competitività e flessibilità delle aziende. Tre moduli garantiscono un supporto strategico per la pianificazione. Con “Garant eTool”, infatti, si possono avere a disposizione gratuitamente oltre 20mila dati geometrici e fisici per sistemi Cad/Cam per utensili di asportazione truciolo e serraggio ai fini della simulazione e per una corretta gestione e amministrazione degli utensili. “Garant ToolScout” permette di trovare velocemente online gli utensili adatti alle proprie lavorazioni e i perimetri di taglio corretti per ogni tipo di applicazione. I risultati delle ricerche, inoltre, possono essere salvate su “myToolScout”, l’ambiente di lavoro personalizzato da cui si può accedere direttamente all’eshop di Hoffmann Group. Il terzo modulo, dedicato alla pianificazione, è “Garant Garant 360° Tooling comprende sette servizi modulari che vanno dalla pianificazione all’attrezzaggio, fino all’impiego degli utensili ToolConcept” che consente l’ideazione, la progettazione e la simulazione di lavorazioni ad asportazione truciolo, a partire dal pezzo che si deve lavorare o dall’utensile di cui si è in possesso. Con esso, il cliente può avere dagli esperti del Gruppo progetti individuali direttamente online, preparati in maniera innovativa e semplice da usare. Avere gli utensili che servono in tempo utile ai processi di lavorazione è la garanzia che offre “Garant Tool24”, il distributore automatico di utensili, operativo 24 ore su 24 grazie a processi d’ordine automatizzati, con la massima trasparenza dei costi. E per ottenere la riaffilatura degli utensili, necessaria per avere la massima prestazione e durata nel tempo, “Garant ToolGrinding” dà un servizio grazie al quale gli utensili riaffilati raggiungono fino al 95% tutte le caratteristiche prestazionali degli originali. Un terzo ambito in cui “Garant 360° Tooling” interviene con i suoi servizi riguarda i processi di lavorazione in macchina: gli specialisti altamente qualificati Il quartier generale Hoffmann Group è a Monaco di Baviera; in Italia il Gruppo è presente con una organizzazione tecnicocommerciale capillare di Hoffmann Group aiutano i clienti a trovare la soluzione ideale, e la progettazione intelligente delle postazioni di lavoro Cnc, affinché gli utensili necessari siano sempre a portata di mano. Con “Garant ToolRoom”, il Gruppo aiuta proprio a creare delle postazioni di lavoro individuali e strutturate, con il risultato di un deposito che non rovina gli utensili, di un trasporto flessibile e di una protezione costante di operatore e macchina. Infine, un grande potenziale è dato dall’analisi complessiva della metrologia e dell’asportazione truciolo, poiché il metodo di misurazione corretto ha una grande influenza sulla tolleranza utile della produzione. Con ■■■TLGB / Al servizio dei clienti di tutto il mondo un know-how altamente qualificato nel campo dell’automazione e del collaudo industriale I banchi collaudo diventano più intelligenti L’azienda è specializzata in macchine e strumenti per collaudi. Prove tenuta dal vuoto spinto fino a 300 Bar con aria o elio mediante spettrometri di massa L’ anno prossimo festeggerà i vent’anni di attività, indice di esperienza in un settore particolarmente tecnico all’interno del quale è necessario possedere le giuste conoscenze e capacità per distinguersi dai competitor: Tlgb è un’azienda che si occupa di software e hardware per l’automazione industriale, di sistemi di collaudo per la certificazione dei prodotti. In Via dell’Industria 41 a Travagliato (provincia di Brescia) è situata la sede della società che si propone come partner attivo dell’industria per fornire la migliore soluzione a tutte le esigenze di automazione e collaudo. Diversi sono i settori di competenza di questo gruppo di lavoro che mette al servizio dei propri clienti tutto il know-how assorbito in un lungo periodo di studio e approfondimenti tematici nel campo. Automazione in impianti industriali e centri di lavoro a controllo numerico ma non solo: all’interno del business di Tlgb rientrano banchi, macchine, linee e strumentazioni per collaudi. Lo scopo finale, ovviamente, è garantire gli elevati gradi di qualità richiesti dai moderni sistemi produttivi, associando ai collaudi l’archiviazione storica di tutte le operazioni eseguite, di tutte le prove, con la possibilità di eseguire la rintracciabilità dei dati di ogni pezzo prodotto o collaudato (tratto distintivo e qualificante rispetto ad altre realtà che agiscono nello stesso campo professionale). Le soluzioni proposte da Tlgb sono varie e possono andare dalla fornitura di una semplice apparecchiatura elettrica a più complessi sistemi per il controllo, la gestione e la supervisione di qualsiasi tipo di impianto. L’efficienza dei sistemi proposti è garantita da un servizio che comprende: la progettazione elettrica e meccanica in 3D, lo sviluppo del software Cn, Plc, Pc e Microproccessore, la realizzazione delle apparecchiature, la costruzione di macchine di test, il collaudo e la messa in servizio. Non manca, infine, l’istruzione del personale addetto all’uso e alla manutenzione, la realizzazione di tutta la documentazione necessaria (dagli schemi al fascicolo tecnico) e un’assistenza pronta e professionale, in grado di soddisfare anche il cliente più esigente nel minor tempo possibile. L’interfaccia uomo macchina è studiata a misura di operatore ed è realizzata con personal computer o con pannelli operativi. Le macchine di collaudo realizzate sono in grado di effettuare molti tipi di prove tra cui quella funzionale (con gas o liquidi), quella a tenuta con aria, mediante misura della variazione di pressione, o elio, con l’utilizzo di spettrometri di massa, integrando, dove necessario, sistemi di visione, misure di forza, dimensionali o quant’altro sia importante per il controllo del pezzo del cliente. Sono tre le famiglie degli Collaudo e completamento pinza freno Collaudo regolatori Gpl e metano Collaudo testa per motore a 12 cilindri “Garant ToolAudit” si ha un servizio per la definizione della strategia di misurazione e per la scelta degli strumenti migliori. Inoltre, esso consente la ricalibratura degli strumenti di misura, per la massima efficienza del controllo dimensionale. Con “Garant 360° Tooling”, Hoffmann Group - nato nel 1919 a Monaco di Baviera e, dal 2003, presente in Italia con una organizzazione tecnico-commerciale capillare - rafforza ulteriormente la sua posizione di leader, riunendo servizi individuali in un pacchetto completo. Una soluzione che rappresenta la concentrazione della competenza in asportazione truciolo del Gruppo. strumenti Tlgb: il Microcheck 1000, un monocanale. Il Microcheck 2004, modulare. Infine il Microcheck 3012, strumento multicanale con display a colori da 12” touchscreen. Esso può essere adattato alle richieste del cliente, interfacciamento Usb, ethernet e seriale. Tutti questi strumenti sono sviluppati per eseguire prove di tenuta dal vuoto spinto fino a 300 Bar con trasduttori assoluti e differenziali con risoluzioni fino a 0,1 Pascal, prove di flusso, misure di carico, misure dimensionali, risolvendo le esigenze di chi si interfaccia, di volta in volta, con l’azienda. Importante è sottolineare che la soluzione studiata e proposta si adatta alle necessità del cliente e alle caratteristiche del pezzo da collaudare. Tra la clientela Tlgb figurano importanti aziende multinazionali che operano nei più svariati settori: automobilistico, produttori di valvole e cilindri, spray-aerosol, medicale. In particolare nel settore automobilistico, molti pezzi delle più note marche automobilistiche mondiali, sono stati prodotti e collaudati da banchi di produzione Tlgb. L’azienda opera e interviene in molte realtà europee ed extraeuropee. Tra gli altri Usa, Cina, Brasile, Polonia, Spagna, Francia, Inghilterra, Repubblica Ceca, Ungheria, Russia, Ucraina, Bielorussia, Sud Africa, Corea, Pakistan, India e Turchia, portando la sua competenza nel mondo ed esaltando il marchio italiano oltre i confini nazionali. Eventi Automazione, robotica e macchine utensili La filosofia MAKE presuppone macchinari interamente italiani, con struttura termo simmetrica a doppia colonna che incorpora centralmente il mandrino (sistema box in box). H Y D R A 110/130 – H Y D R A R A M 130/160 Gamma di alesatrici-fresatrici con montante a T Il movimento verticale avviene tramite 2 motoriduttori con 2 viti a ricircolo di sfere e 2 righe ottiche. Nella versione con il RAM, lo stesso è completamente racchiuso in due semicarri in ghisa enormemente dimensionati, così da ottenere un sistema rigido ed unico nel suo genere, avente sezione 450x x430 mm o 500 x 460 mm. Esso scorre grazie a 4 guide maestre. Le 2 guide verticali anteriori e le 2 guide verticali posteriori assicurano un sistema box in box potente e preciso. Nel RAM sono inseriti 2 tiranti cosidetti attivi, azionati da altrettanti motocilindri idraulici che recuperano il valore dell’elasticità della ghisa e della sua gravità in uscita, ottenendo così una straordinaria rettilineità dei movimenti. Il sistema di compensazione per flessione e dilatazione termica del RAM (SCR System), avviene tramite un particolare acciaio, indeformabile ed insensibile al variare della temperatura, impiegato in campo aerospaziale. A L T A I R 130/160/200 Gamma di alesatrici-fresatrici a montante mobile Il bilanciamento della testa avviene tramite due punti di sostentamento collegati a 2 cilindri idraulici indipendenti tra loro ed allertati dal CNC al fine di monitorare eventuali sforzi e alterazioni. Il motore mandrino è di costruzione SIEMENS con potenza variabile da 37 a 73 kw adeguato al modello della macchina ed insieme al cambio meccanico e alla seconda scatola di trasmissione, riescono ad ottenere una coppia unica ed efficace. Le tavole traslanti di nostra costruzione presentano una trasmissione del moto tramite doppio moto-pignone per un movimento di tipo veramente continuo ed uno scorrimento di tipo piano con lubrificazione forzata, diversificata nelle varie portate (da 10 a 60 Ton). Infine le teste bi rotative a rotazione automatica di nostra costruzione vengono agganciate in maniera del tutto automatica al RAM tramite atacchi idraulici e depositate nelle stazioni pick-up dedicate. _______________________________________________________________________________________________________________________________________________ MAKE s.r.l. Via Matteotti 133A, 28077 PRATO SESIA (NO) –Italy- Tel +39 0163/852886, [email protected], Gestione commerciale: BENTIVOGLIO MAKE & TRADE s.a.s., Via Barco 3/5,25045 CASTEGNATO (BS)–Italy, tel. +39 030 2721376 [email protected] www.make-srl.com www.makeandtrade.com I torni CSF si collocano al vertice della gamma di macchine a CNC ed ad autoapprendimento. L’estrema rigidità della struttura monolitica, con appoggio completo a terra, le soluzioni meccaniche innovative adottate, unite ai più avanzati e facilitati sistemi di programmazione, garantiscono lavorazioni di sgrossatura e di finitura eccellenti. Gamma di Torni bancale inclinato (SB): Tornio a banco inclinato modello SB: diametro 350/700/1000 mm, distanze tra le punte da 1500 a 9000 mm. Asse C con utensili motorizzati. Asse Y corsa +/- 200 mm. Testa a fresare Asse B INTEGRATO indexato o in continuo (potenza 47 Kw), con cambio utensili 32 posti. Gamma di Torni a due guide (TRA): Altezza punte: 400/460/550/600/750/900 mm. Distanza punte da 2.000 a 16.000 mm. Guide del bancale con doppio prisma su bancale monolitico. Terza guida d’appoggio in fusione a sostegno del carro. Attacco contropunta con cono interno rotante. Torretta con unità a fresare. Asse C e asse Y +/-1000 mm. . Gamma di Torni a quattro guide (WH): Mod. WH10/15: diametro 1200/1400/1600 mm sul banco. Diametro 900/1100/1300 mm sul carro. Lunghezza da 3.000 A 16.000 mm, portata tra le punte da 10 a 15 Ton. Secondo carro con montante di fresatura e asse Y +/- 500 mm. Sistema di trasmissione e di misura per il carro al centro del bancale. Mod. WH 15B/20: diametro 1130/1430/1730/2030 mm sul banco. Diametro 900/1200/1500/1800 mm sul carro. Lunghezza da 4.000 A 26.000 mm, portata tra le punte da 15 a 20 Ton. Dimensioni carro 2000 x 2000 x 400 mm. Mod. WH 20B/35: diametro 1400/1700/2000/2300 mm sul banco e sul carro. Lunghezza da 4.000 A 26.000 mm, portata tra le punte da 20 a 35 Ton. Secondo carro con montante di fresatura e asse Y +/- 500 mm (tornio multi-tasking). _________________________________________________________________________________________________________________________________________________ CSF S.r.l. Via Ausonio, 26 20123 Milano – ITALY SEDE OPERATIVA Via E. Fermi, 13 – 28060 San Pietro Mosezzo (NO) Tel. 0039-0321540079 - Fax 0039-0321540083 www.csfmacchineutensili.com - [email protected] 11 12 Automazione, robotica e macchine utensili Eventi ■■■HURCO / Costruisce negli stabilimenti di proprietà sistemi elettronici di controllo e macchine utensili Elevata qualità in ogni fase del processo Da oltre 40 anni l’azienda l’azienda è al vertice nell’innovazione nel settore N el 1968, Gerald Roch e Edward Humston fondarono una società che chiamarono Hurco. La passione di Roch per la costruzione delle macchine combinata con la diffusione dei computer fu la molla che portò alla costituzione della nuova azienda. Oggi Hurco è una multinazionale, quotata al Nasdaq, che progetta e costruisce esclusivamente in stabilimenti di proprietà, sia i sistemi elettronici di controllo (Cnc) sia le macchine utensili (quattro stabilimenti a Taiwan ed uno in Cina), in modo da poter assicurare La sede della società ad Indianapolis sempre un elevato livello qualitativo in ogni fase del processo produttivo, implementando un rigoroso pro- Il nuovo centro 5 assi VMX42-Srt cesso di supervisione e miglioramento continuo della qualità, dalla progettazione alla spedizione della macchina al cliente. La sede è ad Indianapolis, ove è ubicato anche il Centro Ricerche, ma sono presenti filiali in tutti i principali mercati mondiali per garantire un elevato livello di assistenza e supporto alla clientela, nel pre e postvendita. Da oltre 40 anni, Hurco continua a fare innovazione, e si differenzia per la capacità di creare valore aggiunto, di fondere tecnologia con semplicità d’uso, affidabilità con convenienza. Ha registrato numerosissimi brevetti, tra i quali i più celebri riguardano WinMax, la tecnologia che tutti oggi chiamano “programmazione conversazionale” ovvero il metodo di programmazione che porta rapidamente dal disegno al pezzo, guidando visivamente l’utente attraverso un processo in tre semplici fasi: SetupProgramma-Verifica, senza conoscere codici e linguaggi. Lo stretto legame tra le persone e la tecnologia è il fondamento della cultura Hurco. La tecnologia deve aiutare le persone ad essere più efficienti, non creare più complicazioni e deve ridurre al minimo le azioni noiose e ripetitive, semplificando il lavoro. “In Hurco ci impegniamo ogni giorno per innovare e costruire macchine utensili che semplifichino il lavoro, per aumentare il successo dei nostri clienti che sono aziende di tutte le taglie, dalla micro impresa individuale alla grossa multinazionale, operanti in ogni settore della meccanica” afferma l’amministratore delegato Marco Rizzi. “La nostra missione è fornire un sistema dotato di Controllo Numerico unico ed innovativo, che permetta ai clienti di massimizzare la loro produttività, riducendo i tempi di programmazione e di setup macchina. Attorno al controllo costruiamo macchine prestazionali, semplici da usare e rapide da mettere in produzione, affidabili nel tempo, perché quello che più conta è l’effettivo tempo di lavoro, fresatura o tornitura che sia. La macchina genera ricchezza solo quando produce”. Hurco è infatti conosciuta sul mercato proprio per il controllo, il più potente, versatile (in Iso e Conversazionale), semplice da usare per chiunque, ma con funzioni così potenti da renderlo unico rispetto alla concorrenza. Lo spirito di rinnovamento continuo dell’azienda si riflette oggi nel lancio del nuovo brand e nelle novità tecnologiche di recente presentate, come la VMX42-Srt, un nuo- vo centro 5 assi, con tavola girevole torque annegata nel piano da 1.066x610mm e testa tiltante oppure la nuova gamma di centri a 3/5 assi HS, ad alta velocità, con mandrini da 30k e 18k. Perla d’innovazione è la nuova funzione Ultimotion per i 5 assi, col controllo che valuta la geometria e il profilo di movimento, assicurando la presenza delle informazioni sufficienti ad ottimizzare le operazioni, col risultato di una migliore qualità di finitura superficiale in un tempo più breve. Le elevate prestazioni di curvatura consentono al mandrino di spostarsi sugli angoli a velocità maggiori con deviazioni trascurabili, prive di vibrazioni o arresti, riducendo significativamente il tempo ciclo durante la lavorazione di pezzi con operazioni ripetitive come forature o maschiature. UltiMotion è disponibile sia in conversazionale sia in Iso, solo sui centri Hurco a 3 o 5 assi. Hurco ha inoltre stretto una serie di importanti collaborazioni strategiche con società quali Delcam (Cad/ Cam), Wnt (utensili), Erowa (automazione), così da dare risposta completa, affidabile e semplice a qualsiasi esigenza del cliente, anche al problema più complesso. “A distanza di quarant’anni” conclude Rizzi “la missione originaria dei fondatori è ancora la pietra angolare della Hurco del 21° secolo”. ■■■UNIVERSITÀ DI PAVIA / Diversi corsi di laurea permettono di avere competenze nell’ambito dell’automazione Preparati per l’internazionalizzazione L’ateneo è inserito in una rete di contatti scientifici e industriali di livello internazionale A settembre i primi laureati in Ingegneria con il doppio titolo, riconosciuto dall’Università di Pavia e da quella cinese di Harbin e in questo solco d’innovazione l’ulteriore novità: da quest’anno accademico la laurea magistrale in Computer Engineering e il curriculum Microelectronics di quella in Ingegneria Elettronica, naturali prosecuzione della triennale in Ingegneria Elettronica e Informatica, sono tutte in inglese. Obiettivo, spiega il professor Lalo Magni, docente di Automatica e responsabile dei corsi di laurea in Ingegneria Informatica, “preparare gli studenti italiani a un mercato del lavoro sempre più internazionalizzato e facilitare la frequenza del corso di laurea da parte di studenti stranieri”. L’ateneo di Pavia conferma anche in questo modo la sua eccezione nel panorama italiano, configurandosi come un campus universitario inserito in una rete di contatti scientifici e industriali di livello internazionale. Negli anni recenti, ai prestigiosi collegi storici, come il Bor- romeo e il Ghislieri, si sono aggiunte, proprio attorno alla facoltà di Ingegneria, non solo nuove residenze ma anche servizi e strutture sportive, che migliorano la qualità dello studio e del tempo libero, dalle nuove mense e dal WiFi nel campus fino alle piscine e alle palestre. Chi studia a Pavia, infatti, gode i vantaggi che offre una città universi- taria senza per questo dover rinunciare ad una rete di contatti italiani ed esteri con il mondo delle imprese ed anche con le migliori accademie straniere. Sono, infatti, oltre 400 gli accordi di cooperazione. “Nel campo dell’automazione, i laureandi pavesi si confrontano abitualmente con progetti svolti in collaborazione con aziende naziona- Corsi di laurea che attraggono anche studenti stranieri li e multinazionali, come Eni, Whirlpool, Micron, Infineon Technologies, GlaxoSmithKline, ST Microelectronics, Magneti Marelli, Ferrari, Aprilia, Chicco e Artsana, Lotto e Mondo”, puntualizza il professor Magni. “Alcune tesi - aggiunge - sono svolte direttamente all’estero presso industrie o università, anche nell’ambito di progetti di ricerca europei e dei programmi di mobilità studentesca Erasmus ed Erasmus Placement”. A Pavia le competenze nel settore dell’automazione sono coltivate nell’ambito di diversi corsi di laurea, che comprendono sia l’Ingegneria Industriale ed Elettrica che quella Informatica. “In particolare, il curriculum Industrial Automation del Corso di Laurea Magistrale in Computer Engineering offre una preparazione fortemente interdisciplinare che include la modellistica, il controllo, gli azionamenti, i sistemi embedded e real time, sistemi di calcolo multicore e application specific e i sistemi di visione e monitoraggio - spiega il docente -. Nelle tesi di laurea e nell’attività di ricerca, è Uno scorcio dell’area estena dell’università dedicata grande attenzione al miglioramento degli algoritmi e delle tecnologie di controllo, con tutti i loro risvolti economici e sociali, incluse le tematiche del risparmio energetico e della riduzione degli inquinanti”. I progetti, prosegue il professor Magni, riguardano diversi ambiti: quello automobilistico e motociclistico, lo sviluppo di sistemi a bassa potenza, il monitoraggio e controllo del traffico, gli impianti per la produzione di energia, la domotica, il metering e la “building automation”, le reti di controllo distribuite (smart grid), sempre più importanti in presenza di energie rinnovabili difficilmente regolabili, quali l’energia solare e eolica. Altre applicazioni di rilevante impatto sociale riguardano la farmacologia e la cura della salute, non ultimo lo sviluppo di un pancreas artificiale per il controllo automatico della somministrazione di insulina in pazienti diabetici di Tipo 1. È stato anche realizzato un sistema di misura utilizzato per la progettazione della pista di atletica delle Olimpiadi di Pechino. Anche in ambito industriale sono offerte diverse opportunità, a partire dalla robotica e dagli azionamenti, fino ad applicazioni con un diretto impatto sul territorio locale, per esempio nell’industria calzaturiera in collaborazione con Assomac. Il corso di laurea magistrale, pur ponendosi come prosecuzione del corso di laurea triennale in Ingegneria Elettronica e Informatica, grazie alla sua interdisciplinarietà attrae studenti anche da altri corsi di laurea. Eventi Automazione, robotica e macchine utensili ■■■IGUS / La multinazionale tedesca conta 2.000 dipendenti in 30 filiali costruite nei principali paesi del mondo I sistemi per catene portacavi sono readychain L’innovazione presentata a Bi.Mu. garantisce una riduzione dei costi di processo e di personale D a una ventina di anni igus - multinazionale tedesca con una forza lavoro di 2.000 dipendenti in 30 filiali nei principali paesi del mondo, che produce una gamma completa di catene portacavi, cavi per posa mobile e cuscinetti autolubrificanti in materiale plastico ad alta tecnologia - ha puntato sui sistemi per catene portacavi preassemblati “readychain”: in occasione del 28° Bi.Mu. Sfortec (Pad.11 Stand E20) esporrà un telaio mobile di nuova progettazione, telescopico e a struttura modulare che, in una sola giornata lavorativa, può essere adattato con precisione millimetrica all’interfaccia della macchina, con una drastica riduzione dei costi di processo e di personale. Il successo della “readychain” è testimoniato dal fatto che nella sola sede centrale di Colonia vengono evasi circa 500 ordini a settimana grazie al lavoro di 127 dipendenti che ruotano in tre turni lavorativi. Per quanto riguarda il telaio mobile, i 13 ingegneri di progettazione hanno curato ogni minimo dettaglio: per ovviare, ad esempio, alla impossi- La nuova “TRLF.100”: apribile in ogni punto e in ogni momento, per una rapida introduzione di cavi e tubi bilità di apportare modifiche a posteriori, il telaio è stato sviluppato con una struttura modulare telescopica, costituita da elementi di appoggio e montanti modulari adattabili perfettamente l’uno all’altro. Vari meccanismi di arresto a scatto permettono l’eventuale montaggio successivo di ulteriori componenti e, grazie a unità di traslazione di propria progettazione, l’intero sistema può essere spostato e trasportato con estrema facilità. I costruttori possono sfruttare i vantaggi del nuovo telaio modulare anche per piccole serie; nel caso di interruzione della produzione, può essere completamente disassemblato e i singoli componenti riutilizzati ad altro fine, con un ridotto impatto sull’ambiente e un utilizzo sostenibile di risorse. Lo specialista di catene portacavi igus arricchisce anche il suo collaudato sistema per catene portacavi tridimensionali “Triflex R” aggiungendo la variante TrlF.100 (F = Flip open). Il “trucco” è che ogni maglia della catena presenta tre traversini che possono essere aperti a libro quando si vuole e con grande facilità, sia a mano che usando un cacciavite, grazie a un intelligente meccanismo a scatto che facilita l’inserimento nella catena di condotti di grande diametro come tubi spessi e/o rigidi o un grande numero di cavi singoli riducendo al minimo i tempi di fermo macchina. L’inserimento e la sostituzione dei condotti avviene in tempi da record: la nuova variante - esposta a Bi.Mu.-Sfortec ha infatti una luce interna di circa 100 mm, raggio di curvatura di 145 mm ed agevola l’introduzione o la sostituzione di cavi. Come tutti gli altri prodotti della famiglia “Triflex R”, anche questa nuova catena portacavi, pensata per applicazioni di robotica o altri movimenti tridimensionali, può essere allungata o accorciata a piacimento, grazie alla sua struttura modulare, e consente pure combinazioni personalizzate. E anche nel segmento cavi, 950 tipi, tutti concepiti per l’impiego mobile in sistemi per catene portacavi, igus presenta a Bi.Mu.Sfortec le varie innovazioni. I cavi per sistemi di misura delle serie “chainflex” CF211 e CF111.D sono stati ottimizzati: una cordatura e schermatura migliorate garantiscono maggiore durata utile e un preassemblaggio più rapido del 30%. Il prodotto High-End CF113.D con guaina interna in Pur e intreccio di fili di rame stagnato estremamente resistente alla flessione con rivestimento ottico al 90% è perfettamente indicato per l’impiego in veloci applicazioni in sistemi di manipolazione, in camere asettiche e alle basse temperature. Il programma di cavi “chainflex” per sistemi di misura comprende in tutto più di 80 cavi, tutti disponibili al metro, nella lunghezza richiesta e in sole 24 ore. In risposta alle sempre crescenti esigenze di efficienza per i processi di produzione igus, 13 infine, ha provveduto ad ottimizzare i cavi bus Ethernet/ CAT5/GigE con omologazione UL per 300 V, dando via libera ad un’alimentazione elettrica tramite “Power over Ethernet”. In combinazione con un raggio di curvatura ridotto del 20% ad appena 10 xd, sono possibili installazioni che consentono di risparmiare spazio: questo è necessario in particolare per l’installazione di telecamere, vista la riduzione degli spazi utili dovuta alla sempre maggiore miniaturizzazione. I cavi Ethernet “chainflex” trovano impiego in scaffalatori, macchine per la lavorazione e macchine utensili, veloci applicazioni in sistemi di manipolazione e alle basse temperature ma anche in sistemi di visualizzazione, nel campo della comunicazione e di reti Ethernet industriali. Telaio mobile modulare per un montaggio semplice e rapido Quickwood potenzia le prestazioni delle macchine spazzolatrici WE LISTEN WE ACT WE RESPOND A BI-MU 2012, la Srl friulana presenta le più recenti novità del sistema di sbavatura, smerigliatura, satinatura, lucidatura. Parola d’ordine: migliorare e potenziare. È questo il leit motiv che Quickwood Esperia Srl, vera realtà pilota nelle soluzioni per la lavorazione a finire della superficie, promuoverà a BI-MU 2012. All’appuntamento di Milano, l’azienda presenterà le novità di maggior rilievo studiate, progettate e realizzate interamente nello stabilimento di Pavia di Udine. Il modello QRC ad esempio, che mediante spazzole a tazza, rotanti ed oscillanti, composte da 12 radiali abrasivi ciascuna, è in grado di ottenere i migliori risultati di sbavatura dopo il taglio, dove anche l’affrontare la lavorazione di pezzi piatti piccoli, o piccolissimi, non è più un problema, avendo sviluppato una tavola di vuoto completamente innovativa per ospitare un tappeto liscio ad elevata densità di fori. Cavallo di battaglia rimane comunque il concetto di spazzole rotanti, sviluppato sulle macchine a 4 o 8 assi, in grado di amplificare l’effetto delle stesse grazie al ripetuto passaggio sul pezzo da lavorare. Dovendo fronteggiare tempi difficili, nei quali gli investimenti per macchine operatrici risentono della congiuntura economica sfavorevole, la Quickwood ha puntato le sue risorse nello studio di una serie di Optionals, di costo contenuto ma di assoluta efficacia: nascono così i vari modelli QRC di cui sopra, QTOS a testa traslante, QCS per la lavorazione trasversale, PA spazzola orizzontale per la super finitura, ecc. Sbavare, satinare o lucidare a mano, dunque, oggi non serve più perché con le macchine Quickwood è possibile ottenere un risultato di medesima qualità con la massima efficacia e rapidità di lavorazione. Negli anni, ingenti investimenti sono stati impiegati soprattutto nella sezione progettistica e produttiva di una gamma di macchine per la soluzione di qualunque problema, dal sagomato al verticale, dal manuale al controllo di assi: il vero fiore all’occhiello della Srl friulana. Fondata nel 1989 e da subito fortemente innovativa, Quickwood è dotata di una struttura tecnica e commerciale altamente qualificata. Avvalendosi della notevole flessibilità del sistema di lavorazione a spazzola, gli impianti realizzati nello stabilimento di Udine sono destinati a incontrare tutte le esigenze delle piccole, medie e grandi aziende che operano nel settore metalli sul territorio nazionale ed estero. Il circuito Quickwood è, infatti, presente in Italia, ma – con le sue consociate – ha sedi in Danimarca (Quickwood APS), in Germania (Quickwood Vertrieb), in Russia (Quickwood Russia), in Francia (Service Francais), in Inghilterra (Quickwood UK) e negli USA (Quickwood LLC). Vi invitiamo a visitarci presso il Pad. 11 - Stand E 12 Pramet SRL B Via Re Umberto I, 33, 20020 Lainate (MI) P.I. 03479650966 Phone: +39 02 / 937 994 82, Fax: +39 02 / 937 31 02 E-mail: [email protected] www.pramet.com Inz Bimu IT.indd 1 7.9.2012 16:18:17 14 Automazione, robotica e macchine utensili Eventi ■■■ROTOMORS / Società specializzata nella progettazione e produzione di sistemi di bloccaggio pezzi La crescita trainata da un treno Ingenti gli investimenti nel treno ad alta velocità e nello sviluppo ferroviario asiatico è nel settore ferroviario l’ultima innovazione Rotomors. Sempre attenta a come si evolve il mercato, la società Torinese, passato il momento dell’eolico punta dritta sui treni, un settore che non sta risentendo più di tanto della crisi economica. Specializzata nelle attrezzature per macchine utensili, Rotomors è leader mondiale nella progettazione e produzione di sistemi di bloccaggio pezzi a elevato contenuto tecnologico, nello sviluppo di sistemi cambio pallet automatici per torni verticali e centri di lavoro e di navette cambio stampi per presse. “Grazie agli investimenti per il treno ad alta velocità e allo sviluppo dei Paesi asiatici, ancora in ritardo nel settore ferroviario - spiega Mario Bertorello, presidente dell’azienda di Grugliasco (Torino) fondata nel 1966 -, abbiamo trovato spazi interessanti in questo mercato”. Una scelta che ha permesso di avere una minore concorrenza e di evitare i temibili compe- Autocentrante speciale, serie Grandi Diametri, a 2+2 griffe autocentranti. Per lavorazioni con forte presa su particolari di forma tonda, rettangolare o irregolare. titor cinesi che preferiscono lavorare con la fascia più bassa del mercato. Incide meno invece la crisi del settore automobilistico che pesa per circa il 20% sul giro d’affari della società torinese. Azienda internazionale con due filiali in Francia e Germania, oltre a una vasta rete internazionale di distribuzione e rappresentanza, Rotomors realizza il 70% del proprio fatturato oltre frontiera con Stati Uniti, Cina e Giappone come mercati principali. L’innovazione tecnologica è uno dei cardini della società guidata da Mario Bertorello che vanta un ufficio tecnico che negli anni è stato capace di sfornare numerosi brevetti. Un’attività che ha permesso a Rotomors di avere alle spalle oltre diecimila progetti realizzati nel mondo per oltre un migliaio di clienti, divisi tra costruttori di macchine utensili e utilizzatori finali, operanti in diversi settori industriali: automobilistico, aerospaziale, energia, cuscinetti di grande diametro, ruote in lega e ruote ferroviarie. Per quanto riguarda l’offerta, Rotomors realizza sistemi di cambio pallets con una soluzione che prevede la pallettizzazione in linea asservita con navetta a doppia torretta che trova applicazione in numerosi settori. Dall’aeoronautico, all’aerospaziale, per arrivare fino alle macchine movimento terra, navale, petrolifero e i veicoli industriali Poi ci sono le grandi lavorazioni con diametri fra 800 - 6.000 mm. Un esempio è dato dalla piattaforma automatica a 6 griffe bilanciate a 2+2 con cilindro idraulico incorporato per lavorazione integrale inter- Autocentrante automatico a 3+3 griffe a comando indipendente. Elevata potenza di chiusura per alta asportazione. Per lavorazioni di tornitura di entrambe le facce di ruote monoblocco sulla stessa macchina. Controller di sicurezza Mosaic Mosaic gestisce sensori e comandi di sicurezza quali: barriere fotoelettriche e fotocellule, laser scanner, pulsanti di arresto di emergenza, interruttori elettromeccanici e interruttori magnetici, tappeti e bordi sensibili, comandi a due mani e pulsanti uomo morto, encoder e proximity per controllo di velocità di sicurezza. Il sistema può essere composto: dalla sola unità principale (modulo Master M1) o, in massima configurazione, dall’unità principale e da 14 espansioni, per un totale di: 128 input, 16 output di sicurezza e 16 di segnalazione. Il modulo master M1 e le espansioni comunicano tramite il bus proprietario MSC. Grazie ai moduli MB, Mosaic può essere interfacciato verso i più comuni Bus di campo industriali. Perché il Controller di Sicurezza Mosaic? La Soluzione Mosaic è modulare, configurabile ed in grado di concentrare tutta la gestione delle funzioni di sicurezza di una macchina o di un impianto. Grazie a Mosaic è possibile pianificare il progetto per la sicurezza tenendo conto delle possibili espansioni, integrazioni e modifiche del macchinario. Analizziamo alcuni vantaggi rispetto ai circuiti di sicurezza tradizionali realizzati con i moduli di sicurezza a relè: con Mosaic viene ridotto il numero di componenti, quindi l’ingombro dell’impianto di sicurezza ed i cablaggi (tutti i moduli hanno la stessa dimensione 22,5 x 99 x 114.5 mm). Un minor numero di componenti elettromeccanici significa un migliore Performance Level quindi maggiore sicurezza. INFORMAZIONE PUBBLICITARIA vazioni tecniche specifiche per le ruote monoblocco. Le particolari esigenze di precisione nella finitura del profilo, di rotondità e di equilibratura che sono state ottenute con particolari lavorazioni di tornitura totale. Inoltre la forte presa di serraggio delle piattaforme Rotomors consente una elevata asportazione di truciolo su entrambi i lati della ruota, una grande precisione e la lavorazione di un ciclo completo in due fasi sulla stessa macchina, senza necessità di accumulo pezzi tra la prima e la seconda operazione. Questa sequenza permette di realizzare un ciclo altamente produttivo e, di conseguenza di utilizzare il binomio centro di tornitura/attrezzatura al massimo dell’efficienza, con notevoli vantaggi sulla qualità finale e sui costi di produzione. La ricerca dei miglioramenti è rivolta sia su prodotti nuovi, sia su applicazioni esistenti gestendoli con una grande capacità innovativa e con una continua attenzione alla riduzione dei costi di gestione. Le caratteristiche del controller di sicurezza Mosaic Proprio pensando alle attuali esigenze di flessibilità la ReeR, leader italiano nella sicurezza per automazione industriale, ha realizzato il controllore modulare programmabile di sicurezza Mosaic; il cui uso implica inoltre la piena conformità ai nuovi requisiti normativi europei e internazionali. La configurazione logica del sistema viene effettuata attraverso un’unica, semplice programmazione software. L’interfaccia grafica del “Mosaic Safety Designer” (MSD) è intuitiva, basata su finestre “drag and drop” e non richiede la conoscenza di alcun linguaggio di programmazione. L’azienda punta sulle grandi dimensioni, per evitare la concorrenza e i competitor cinesi Due funzioni del software di programmazione possono rivelarsi particolarmente utili al progettista dell’impianto di sicurezza: la funzione di Validazione che permette della verifiche in fase di progetto e la funzione di Monitor per i test in fase di installazione. Inoltre il rapporto di progetto fornisce i valori reali di PFHd, DCavg e MTTFd come da EN 13849-1 e EN 62061. Senza contare i notevoli cambiamenti normativi relativi alla sicurezza delle macchine introdotti a partire dal 2010, la progettazione e la realizzazione dell’impianto di sicurezza di un macchinario complesso richiedono oggi sempre più spesso di unire, separare, modificare nel tempo il macchinario o intere parti di impianto. Configurazione del sistema semplice ed intuitiva na ed esterna utilizzata per la lavorazione di anelli di grandi dimensioni che vanta una potenza massima di chiusura di 40.000 kg. Da uno dei brevetti della società nasce il Sistema Aps 3/6G che permette di movimentare e centrare, rispetto alla gola di scorrimento, elementi anulari, lasciando lo spazio di lavoro completamente libero. Questo tipo di sistemi sono adatti all’asservimento di più macchine e possono essere utilizzati anche su macchine esistenti. Permettono di effettuare operazioni di carico e scarico, movimentazione e centraggio di elementi anulari su tavola magnetica con un unico attrezzo. Infine la regina del settore ferroviario, la piattaforma autocentrante GD RF/6 3+3 realizzabile fino al diametro di 1.800 mm, alla quale sono state applicate le ultime inno- Il moduli di interfaccia MCT1 e MCT2 consentono la decentralizzazione dei moduli che compongono il sistema di sicurezza. Le distanze che possono raggiungere sono di circa 500 mt, questa soluzione è ideale per la connessione di più macchine su una linea di produzione. Con questa linea di controllori programmabili di sicurezza, che si aggiunge alla ormai consolidata gamma di barriere fotoelettriche e sensori di sicurezza, messa a punto in 50 anni di esperienza, ReeR è pronta a offrire le nuove soluzioni tecniche rese indispensabili dalle normative sulla sicurezza in vigore. ReeR SpA - Safety Division: Via Carcano, 32 10153 Torino Italy Tel: +39 0112482215 Fax: +39 011859867 www.reer.it [email protected] I moduli MV1 e MV2, infine, permettono il controllo in sicurezza (fino a PL e) di: velocità zero, velocità max, range velocità e posizione e direzione movimento rotazione / traslazione. Eventi Automazione, robotica e macchine utensili ■■■ROLEC ITALIA/ Ogni modello è sempre reperibile in tutte le dimensioni, oltre 500, con finiture secondo le richieste del cliente Elevata qualità e forme perfette nei contenitori Nei prossimi appuntamenti fieristici saranno presentati nuovi prodotti per rispondere alle esigenze del mercato “O ur passion is enclosures”: è con questo slogan che Rolec GmbH affronta a testa alta il mercato dal 1986, anno di fondazione dell’azienda da parte di Friedhelm Rose e del figlio Matthias. Rolec è una costola della Rose Gehausetechnik, realtà fondata nel 1969 dal signor Friedhelm Rose, che ha dato origine un anno dopo ad aluKOM che, tuttora, è il primo contenitore standard e il più venduto al mondo. Dotata di filiali in tutti i continenti, opera in Italia dal 2004 con una filiale (Rolec Italia Srl) che, dal gennaio scorso, si è trasferita a Bellusco, in provincia di Monza e Brianza. Nella nostra Pe- Sviluppo e produzione di contenitori per la costruzione di macchine automatiche in diversi settori nisola come in Australia, la filosofia aziendale è sempre la stessa: le persone sono al primo posto, accontentare il cliente è il comandamento da seguire. Per raggiungere questo obiettivo dispone del know-how più avanzato nello sviluppo e nella produzione di contenitori per la costruzione di macchine automatiche, elettromedicali, per l’aviazione, per il settore ferroviario e in campo militare. Sempre attuale, sempre a stretto contatto con l’applicazione pratica e con l’utente di riferimento. Attualmente Rolec dispone di una gamma di strumenti che abbraccia diverse tipologie: innanzitutto le scatole per bordo macchina in pressofusione di alluminio. Ad esse si aggiungono bracci di sospensione e contenitori (in gergo “commander”) per l’interfacciamento uomomacchina destinati a diversi settori industriali con sistemi con pannello operatore e pulsanti per interfacciamento di tipo semplice o per interfacciamento con PC industriale. Per presentare le grandi novità presenti all’interno del suo catalogo, Rolec non manche- Sotto: SmartVision Sopra: TopVision rà alle più importanti fiere di settore, quelle che si svolgeranno a Monaco (Electronica) e a Norimberga (Sps). In questi ambiti verranno mostrati i risultati della ricerca Rolec, frutto di un’approfondita analisi realizzata dallo staff aziendale al fine di proporre nuovi prodotti in grado di adeguarsi alle esigenze di un mercato che richiede sempre maggiore flessibilità. La forza di Rolec, infatti, è lo sviluppo dei prodotti. Non è un caso che la realtà tedesca abbia una forte posizione sul mercato. La creatività del personale addetto fissa standard nella tecnica dei contenitori. Gli ultimi nati in casa Rolec sono il contenitore per componenti elettronici aluPLUS (versione evoluta di aluKOM) e il contenitore circolare aluDISC (concettualmente uguale all’aluPLUS ma dalla forma innovativa rotonda). Non si possono tuttavia dimentica- re aluNORM (modulare con sistema di fissaggio a un canale), conFORM (con schermatura dalle interferenze elettromagnetiche integrata), aluCASE (il contenitore con piano di fissaggio separato e viti del coperchio e di fissaggio nascoste), aluCLIC (montaggio a scatto, senza viti). Innovazione ma non solo: Rolec ha sempre posto l’affidabilità ai primi posti della scala delle sue priorità. I contenitori Rolec vengono prodotti con macchinari moderni per la pressofusione dell’alluminio e lo stampaggio a iniezione di tecnopolimeri. L’elevata qualità garantisce forme perfette: i contenitori ricavati per fusione non devono presentare cavità da ritiro e devono soddisfare tutti i requisiti superficiali. E ancora: spesso i contenitori sono l’ultimo elemento della catena di produzione industriale. Occorre, quindi, rapidità: Rolec ha sempre disponibile tutta la gamma di sua produzione. Senza perdite di tempo da un magazzino fornito, ogni modello è reperibile in tutte le dimensioni con finitura secondo le richieste del cliente. E per conclu- 15 dere la carrellata di vantaggi nella scelta dei prodotti Rolec, è utile sottolineare come l’azienda sia flessibile, producendo con affidabilità articoli funzionali e facili da montare. Il know-how produttivo e l’elevata disponibilità del servizio sono presupposti per la realizzazione di qualunque “plus” desiderato, che sia un pre-montaggio o colori particolari (RAL), verniciature a polvere o liquide. L’utente deve solo inserire i componenti elettrici o elettronici e montare il contenitore alla macchina: il resto l’ha già fatto Rolec. I suoi prodotti sono completi, fedeli al principio della precisione e dell’affidabilità tedesca. L’esempio migliore è costituito da aluKOM, il primo contenitore sviluppato da Rose, il “padre” di tutti i contenitori standardizzati. Prodotto ancora oggi venduto in tutto il mondo. Semplice, adatto allo scopo. Prima che Friedhelm Rose avesse l’idea di standardizzare i contenitori negli anni ‘60, essi venivano realizzati secondo le esigenze personali e con ingenti costi. È merito di Rolec se oggi esistono contenitori di qualità direttamente dalla linea di produzione. L’utente ha la possibilità di scegliere il suo oggetto in un programma che comprende più di 500 dimensioni e modelli. Ed è anche possibile realizzare produzioni personalizzate di piccoli quantitativi, a costi contenuti. 16 Automazione, robotica e macchine utensili Eventi