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COMUNICATO STAMPA
Nelle prime ore della mattinata odierna, il R.O.S. e il Comando Provinciale di Reggio
Calabria, supportati dallo Squadrone Eliportato Cacciatori di Calabria, hanno dato
esecuzione ad un provvedimento di sequestro preventivo per equivalente di beni mobili
ed immobili, emesso dal G.I.P. presso il Tribunale di Reggio Calabria, su richiesta della
locale Procura Distrettuale Antimafia, in applicazione degli artt. 11 Legge 146/2006 e 12
sexies della Legge 356/1992, nei confronti di alcuni esponenti di spicco delle cosche
JERINO’ di Gioiosa Jonica (RC) e COMMISSO di Siderno (RC)1 destinatari, unitamente
ad altri coindagati, di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere dello stesso GIP,
eseguita in data 14.07.2011, a conclusione dell’operazione IL CRIMINE TRE (Solare
ter), e di un’articolata manovra investigativa, condotta tra il 2008 ed il 2010, dal
Raggruppamento, in collaborazione con la D.E.A. statunitense, la RCMP canadese e la
polizia spagnola, olandese e colombiana.
Le indagini avevano evidenziato un’intesa tra le predette cosche e quelle dei PESCE di
Rosarno, dei BRUZZESE di Grotteria (RC) e degli AQUINO di Marina di Gioiosa Jonica,
nonché di soggetti vicini a COSA NOSTRA, finalizzata con ruoli differenti al
narcotraffico internazionale ed in contatto con un cartello fornitore colombiano tramite il
broker ROCCISANO Vincenzo, arrestato il 23.02.2010 negli USA dalla DEA su
attivazione del ROS. In particolare, nel corso dell’attività investigativa venivano
documentate le seguenti importazioni:
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nella primavera del 2008, le trattative per il tentativo di importazione in Italia, via
Olanda, di kg. 44 di cocaina, sequestrati, su attivazione del ROS, in data
22.05.2008 all’aeroporto di Schipol (Amsterdam), dalle locali Autorità di polizia, che
li rinveniva occultati all’interno di un container aereo proveniente dal Suriname;
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la successiva trattativa per il tentativo di importazione in Italia, via Spagna, di 76 Kg.
di cocaina, sequestrati, su attivazione del ROS, in data 23.06.2008 dalle Autorità
Doganali di Valencia (Spagna), occultati in una valigia-zaino all’interno di un
container trasporto marittimo;
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nell’inverno del 2008, la trattativa per l’importazione in Italia, via Olanda, di kg. 183
di cocaina, sequestrati, a seguito della cooperazione instaurata, dalle locali Autorità
1
AGOSTINO Luigi, LOCCISANO Giulio, LOCCISANO Antonio, LOCCISANO Pasquale, LOCCISANO
Giuseppe, MANNO Ilario e COMMISSO Rocco
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doganali in data 03.02.2009, al porto di Rotterdam, occultati all’interno di un
container contenente materiale ferroso, trasportato da una nave proveniente dal
Suriname;
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nella primavera del 2009, un ulteriore tentativo di importazione di un ingente
quantitativo di cocaina inizialmente destinata in Italia che l’organizzazione fornitrice
colombiana dirottava, per difficoltà insorte nel trasferimento in Italia, ad un’altra
componente acquirente stanziale in Spagna;
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nel giugno del 2009, l’importazione di 100 Kg. di cocaina dalla Colombia, via
Ecuador;
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nel settembre del 2009, l’importazione di 26 Kg. di cocaina dalla Colombia, via
Ecuador, parte dei quali (6,8 Kg.) rinvenuti e sequestrati in data 28.09.2009, presso
l’autosalone denominato “AUTOPIU’ di Antonio LOCCISANO & C. S.A.S.”, sito a
Gioiosa Jonica (RC), dall’Arma territorialmente competente su imput del ROS;
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l’importazione di 196 kg, rinvenuti nel porto di Gioia Tauro in data 14.10.2009. Il
carico era destinato al gruppo facente capo a PESCE Vincenzo, il quale, su
disposizione di OPPEDISANO Domenico, capo crimine e rappresentante di vertice
della PROVINCIA, avrebbe dovuto dirottarne una parte al gruppo di VARCA
Pasquale, a seguito di un indebito trattenimento/sottrazione di un precedente carico
di cocaina, anch’esso giunto al porto di Gioia Tauro, molto verosimilmente alla fine
di Agosto;
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l’importazione di 74,355 kg di cocaina, rinvenuti e poi sequestrati nel porto di Gioia
Tauro in data 17.10.2009, destinati al cartello riconducibile a ROCCISANO
Vincenzo;
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l’importazione di 140 Kg., rinvenuti e poi sequestrati nel citato porto, in data
04.11.2009;
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l’importazione di 28,870 kg, rinvenuti e poi sequestrati nello stesso porto, tra il 17
ed il 18.11.2009;
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l’importazione di 31,755, rinvenuti e poi sequestrati, nella stessa località portuale, in
data 24.11.2009;
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l’importazione di 31,145 kg, rinvenuti e sequestrati, sempre a Gioia Tauro, in data
08.04.20102.
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Questi ultimi ed ulteriori 4 carichi sequestrati erano destinati alla cosca PESCE di Rosarno. ROCCISANO
Vincenzo, infatti, dopo il sequestro subito in data 17.10.2009, aveva abbandonato l’Italia, trasferendosi
dapprima nella zona di Toronto (Canada) e poi a New York (U.S.A.), ove, come detto, veniva arrestato.
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Il provvedimento di sequestro in parola scaturisce dall’esito degli approfondimenti
eseguiti dal R.O.S. nei confronti delle cosche indagate, che ha consentito di accertare
la riconducibilità agli indagati di beni immobili e mobili per un complessivo valore
commerciale di oltre dieci milioni3 di euro, parte dei quali sequestrati ex art. 11 Legge
146/2006, per il valore equivalente (euro 3.976.713,00) a due tra le richiamate
importazioni di droga.
L’attività ha ancora una volta confermato la propensione delle cosche della ‘ndrangheta
jonico-reggina a reinvestire nel settore immobiliare i proventi derivanti dal traffico
internazionale di cocaina.
Reggio Calabria, 22 marzo 2012.
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Si tratta di 60 tra immobili e terreni, ubicati nella locride, 11 società operanti nel settore edilizio e della
rivendita di auto, 118 auto - motoveicoli e 54 conti correnti bancari.
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