Umidità e muffa in appartamento, i padroni di casa “latitano

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Umidità e muffa in appartamento, i padroni di casa “latitano
Umidità e muffa in appartamento, i padroni di casa “latitano”
«Giusto chiedere risarcimento e riduzione dell'affitto»
Tra i casi più comuni che arrivano in Adico tramite lo Sportello Sfratti e Condominio
quelli che riguardano i cosiddetti vizi occulti che creano danni materiali e un
ambiente malsano. Garofolini: «Poca collaborazione dai proprietari, si deve agire
con forza per tutelare diritti e salute»
(Mestre, 13 agosto 2013) Un appartamento preso in affitto da soli due mesi che inizia a trasudare
umidità, tanto da rovinare tutti i mobili degli inquilini. Un altro in cui muffa e umidità
creano una situazione talmente grave da venire certificata anche dall'Ulss. Sono solo
due dei casi sottoposti all'attenzione degli esperti di Adico tramite lo Sportello Sfratti e
Condominio, attivato da Adico per chi chiede aiuto per problemi legati a casa, condominio e
rapporti tra inquilino e proprietario, affrontati da entrambi i punti di vista. In particolare in casi
come questi, di appartamenti che dopo pochi mesi presentano pesanti problemi di abitabilità, e di
proprietari che non solo non si mostrano collaborativi, ma anzi scaricano la responsabilità sugli
inquilini stessi, Adico agisce tramite diffida puntando a una soluzione conciliativa ed
extragiudiziale.
Come hanno fatto G.V. e la moglie, di Martellago: a ottobre 2012 hanno preso in affitto un
appartamento che poco dopo ha iniziato a presentare pesanti vizi di conformità a causa della
consistente presenza di muffa e delle macchie di umidità. I coniugi, non riuscendo a
risolvere il problema con pulizia e aerazione dei locali, denunciano la situazione al proprietario,
confidando in un intervento da parte sua, ma le numerose richieste di bonifica e di risoluzione
bonaria cadono nel vuoto. Così i consumatori segnalano i problemi all'Ulss 13 – Dipartimento di
prevenzione, servizio Igiene e Sanità pubblica, che in seguito a un sopralluogo certifica che
l'alloggio è antigienico: ma nemmeno la relazione dell'Ulss risolve la situazione, così G.V. Si
rivolge all'Adico. «Abbiamo chiesto la riduzione del canone di locazione, oltre all'eliminazione del
vizio, per tutelare la salute dei consumatori – spiegano gli esperti di via Volturno – anche perché
nell'appartamento assieme a loro vivono la figlia e la nipotina e le condizioni igienico-sanitarie
sono sotto il livello minimo. In questi casi si ha diritto a chiedere la riduzione del canone e
addirittura la risoluzione del contratto con risarcimento danni».
Situazione analoga quella di B.S., di Mestre: nell'appartamento in cui vive in affitto negli ultimi
mesi ha iniziato a comparire abbondante muffa, nonostante sia stato tenuto sempre con cura e
diligenza. Il padrone di casa, in seguito a un primo sopralluogo, ha consegnato alla signora due
deumidificatori da utilizzare ininterrottamente giorno e notte, garantendo che si sarebbe
accollato il costo della bolletta, ma nonostante questo la muffa ha continuato ad aumentare,
creando anche problemi di salute alla signora, che come il figlio soffre di asma, tanto da costringerli
a chiudere lo scorso marzo il contratto di affitto. Ma nel momento del trasloco, ecco la nuova
scoperta: molti mobili, acquistati meno di due anni prima, erano pressoché
irrecuperabili perché interamente ricoperti di muffa, per un danno totale di oltre 2.500
euro, oltre a 270 euro di bollette dell'energia elettrica utilizzata per il funzionamento dei
deumidificatori. Anche in questo caso è stato chiesto un risarcimento danni, a cui il legale del
proprietario ha risposto chiedendo 4.000 euro per il ripristino delle pareti e per la
perdita della locazione.
«Queste storie, così diverse l’una dall’altra, dimostrano bene come i problemi legati alla casa
possano essere molteplici e gravi – conclude il presidente di Adico Garofolini – e affrontarli da soli
porti un grande senso di frustrazione. Meglio affidarsi a degli esperti che sappiano tentare tutte le
strade dello stragiudiziale, per evitare di addentrarsi in cause lunghe e costose dall’esito incerto».
Ufficio stampa
Adico Associazione Difesa Consumatori
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