Calendario Esposizioni Ottobre 2014

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Calendario Esposizioni Ottobre 2014
BRESCIA
ESPOSIZIONI
OTTOBRE 2014
Infopoint Turismo Bresciatourism
MOSTRE NEI MUSEI E NELLE GALLERIE D’ARTE
MOSTRE NEI MUSEI CIVICI
& NEGLI SPAZI ESPOSITIVI DI BRESCIA
MUSEO SANTA GIULIA
L’ospite eccellente, le opere della Pinacoteca Tosio Martinengo in Santa Giulia
L’esposizione “L’ospite eccellente” presenta una ricca selezione di dipinti appartenenti alle raccolte della
Pinacoteca, temporaneamente ospitati presso il Museo della Città al fine di garantirne la visione ai bresciani e ai
visitatori provenienti da altre città attraverso un criterio espositivo che valorizza le opere, ponendo in luce gli
autori più significativi – tra i quali Raffaello, Moretto, Romanino, Savoldo e Giacomo Ceruti detto il Pitocchetto
– e importanti artisti di interconnessione sulla via maestra dell’intenso realismo che ha caratterizzato la pittura
bresciana ed il collezionismo locale.
La mostra allestita a Santa Giulia consente di compiere un percorso virtuale attraverso la storia della pittura
bresciana – o eseguita a Brescia e per Brescia da importanti artisti italiani – a cominciare dal Tardogotico e fino
al pieno Settecento. Non mancano, naturalmente, i più noti capolavori ai quali è legata la fama della raccolta
cittadina: dal Cristo Redentore e dall’Angelo di Raffaello allo Stendardo di Orzinuovi di Vincenzo Foppa, dal Cristo e
l’Angelo di Moretto all’Adorazione dei Pastori di Lorenzo Lotto, dal Flautista del Savoldo allo straordinario nucleo
dei dipinti di Giacomo Ceruti, tra i quali spiccano tre tele appartenenti al cosiddetto Ciclo di Padernello.
Parallelamente, trovano posto nell’esposizione anche i Profeti del Moretto, il ciclo dipinto da Giulio e Antonio
Campi per palazzo della Loggia, e notevoli opere di genere del Seicento e del Settecento (paesaggi, marine e
nature morte). Accanto al taglio cronologico, particolare attenzione viene prestata all’approfondimento di alcuni
temi specifici, quali il ritratto (sia di grande che di piccolo formato, con belle miniature di scuola nord-europea e
italiana provenienti in gran parte dalla collezione di Paolo Tosio), la pittura devozionale e quella destinata a
ornare gli edifici ecclesiastici, con le grandi pale d’altare provenienti dalle chiese di San Barnaba (il polittico di
Vincenzo Civerchio e Francesco Napoletano) e di Sant’Eufemia (l’imponente Sacra conversazione dipinta da
Moretto) e con le due Natività di Moretto e Romanino. Le cento opere esposte a Santa Giulia trovano posto
accanto ad alcuni ambienti del complesso monastico che – sempre in connessione ai lavori di palazzo
Martinengo – sono stati destinati a deposito.
“D’importanza grande e d’eccezionale rarità…”
Collezioni d’arte applicata dei Civici Musei di Brescia
Il percorso espositivo consente di ammirare esemplari di rara bellezza provenienti dalla civiche raccolte di arti
applicate, la cui formazione si deve ai generosi lasciti di illuminati collezionisti e mecenati come Gabriele
Scovolo, Paolo Tosio, Camillo Brozzoni e Leopardo Martinengo da Barco.
Avori medievali, oreficerie sacre del Quattrocento, bronzetti rinascimentali, cammei di età neoclassica, il
prezioso medagliere sono espressione di creatività artistica e di sapienza tecnica, oltre che testimonianze di storia
del gusto. Per rarità, qualità e quantità degli esemplari, meritano particolare attenzione la serie delle maioliche
“istoriate”, in grado di documentare l’attività dei maggiori centri ceramici italiani del Cinquecento, e il gruppo
dei vetri di produzione muranese, straordinaria esemplificazione delle tecniche e delle tipologie dal XV al XVIII
secolo. Gli “oggetti d’arte” selezionati per questa occasione, insieme ai molti altri conservati da alcuni anni nei
depositi, costituiscono un patrimonio di straordinaria importanza che trova pochi confronti nei musei italiani.
Dal 12 settembre al 6 aprile 2014
“Rinascimento: Giorgione e Savoldo. Note di un ritratto amoroso”
Da settembre 2014 alla primavera 2015 a Brescia rivive il Rinascimento grazie ad un progetto che vuole stupire,
conquistare e coinvolgere i visitatori, il tutto partendo da quattro grandi ambasciatori: Giorgione e Savoldo, Fra
Bartolomeo, Raffaello, per scoprire il patrimonio straordinario della Pinacoteca Tosio Martinengo a confronto
con opere illustri da musei nazionali e internazionali.
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MOSTRE NEI MUSEI E NELLE GALLERIE D’ARTE
Tre piccole e preziose mostre-studio che propongono novità e scoperte dal punto di vista critico, iconografico,
attributivo e di storia del collezionismo, raccontate al pubblico anche grazie a un percorso interattivo allo scopo
di rendere i contenuti storico-scientifici in modo coinvolgente e dinamico.
Giorgione e Savoldo. Note di un ritratto amoroso è la prima delle tre mostre, inaugurata venerdì 12 settembre e aperta
sino al prossimo 9 novembre. La prima tappa permetterà di ammirare il Doppio ritratto di Giorgione, in
prestito da Palazzo Venezia di Roma, in un dialogo d’eccezione con due opere di Savoldo: il Ritratto di
giovane con flauto da Unicredit Art Collection in deposito presso la Pinacoteca Tosio Martinengo e la Figura di
giovane della Galleria Borghese di Roma.
Dal 12 settembre all’11 gennaio 2014
“Svelare l’arte. Scoperte e restauri per la nuova Pinacoteca Tosio Martinengo”
In mostra 29 dipinti della Pinacoteca Tosio Martinengo, alcuni mai esposti al pubblico, recentemente oggetto di
un’importante campagna di studio e restauro. Il percorso espositivo si avvale di pannelli interattivi che
permettono di indagare a fondo le opere, confrontando le immagini pre e post restauro, analizzando le nuove
proposte attributive e ricostruendo le vicende storiche dei lavori provenienti dalla città e dal territorio.
Orari: da martedì a domenica: 9.30-17.30 (chiusura biglietteria ore 16.30). Chiuso tutti i lunedì non festivi.
Ingresso: Intero € 10,00 - Ridotto € 7,50 (gruppi da 10 a 30 persone e convenzioni) - Ridotto € 5,50 (da 14 a 18
anni e sopra i 65 anni) - Scuole € 3,00 - Scuole con didattica € 4,50
MUSEO SANTA GIULIA, Via Musei 81/B, tel. 030 2977833/834, [email protected],
www.bresciamusei.com, www.rinascimento.bresciamusei.com
CAPITOLIUM
Il Capitolium riapre le porte del tempo
Impossibile perdere una emozione assolutamente unica: assistere al ritorno degli antichi Dei all’interno del loro
Capitolium, duemila anni dopo il loro primo ingresso. Accadrà a Brescia dove riapre il Capitolium, uno degli
edifici di età imperiale meglio conservati in Italia settentrionale.
A rendere eccezionale questa riapertura è non solo la bellezza, l’imponenza e l’importanza intrinseca del
monumento simbolo di Brescia ma il nuovo percorso museale che Francesca Morandini, curatore per
l’archeologia dei Civici Musei e Paola Faroni responsabile per l’edilizia monumentale del Comune di Brescia, in
team con Filli Rossi della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Lombardia, hanno ideato. Ad
accompagnare il visitatore all’interno dell’antico Tempio, al cospetto di Giove, Giunone e Minerva saranno luci,
suoni e atmosfere ricreate da Studio Azzurro.
Varcati i nuovi portali in bronzo, il visitatore sarà accolto nella Cella Orientale del Tempio, da una installazione
di profonda suggestione evocativa, un vero e proprio racconto, fatto di voci, suoni e immagini.
L’installazione multimediale permetterà ai visitatori di conoscere ed esplorare il sito così come doveva
presentarsi in origine, valorizzando l’ambiente e consentendo di comprendere meglio il significato del tempio e
rendendo la visita indimenticabile. Ma a stupire ancora di più saranno gli ambienti restaurati e soprattutto ciò
che durante i restauri qui è emerso. Le novità sono infatti numerose e rilevanti; dai pavimenti originali in marmi
colorati del I secolo d. C., agli arredi dell’antico tempio, alla dettagliata sequenza stratigrafica, alla cronologia del
tempio stesso. Il Capitolium era il tempio principale di ogni città romana ed era il simbolo stesso della cultura di
Roma; in esso era attribuito il culto alla “triade capitolina” e cioè le principali divinità del pantheon latino: i già
citati Giove, Giunone e Minerva. Nello spazio antistante il tempio si radunavano i fedeli per le principali
cerimonie e venivano compiuti i sacrifici. I pavimenti originali in pregiati marmi policromi, le statue e gli arredi
di culto – che rientrano dopo un lungo periodo nella loro antica sede - godranno di nuove visuali e nello stesso
tempo saranno protetti e conservati. Nuovi portali in bronzo infatti, altamente tecnologici, permetteranno di
rivivere l’atmosfera sacrale e solenne delle antiche aule di culto, garantendo anche un’ottimale situazione
microclimatica per la conservazione delle parti originarie del tempio. I resti archeologici di questo straordinario
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MOSTRE NEI MUSEI E NELLE GALLERIE D’ARTE
complesso vennero portati in luce tra il 1823 e il 1826 quando i membri dell’Ateneo di Scienze Lettere e Arti,
grazie a una sottoscrizione pubblica, poterono affrontare scavi estensivi nell’area, partendo da un capitello che
affiorava in un giardino privato. La campagna di indagini fu di tale successo da indurre l’amministrazione ad
aprire all’interno del tempio, parzialmente ricostruito, il primo museo civico di Brescia, il Museo Patrio. Aveva,
in particolare, creato un’immensa emozione la scopertura di un tesoro occultato da una parete del tempio. Un
deposito di opere bronzee magnifiche qui nascoste forse per salvarle da scempi o per sottrarle alla fusione per
battere moneta. Erano i cosiddetti “grandi bronzi” di Brescia, esposti oggi in Santa Giulia: un insieme unico di
statue ed elementi di arredo in bronzo dell’edificio. Tra essi, oltre a ritratti di imperatori, cornici decorate,
frammenti di statue, emerge per bellezza e rarità la statua della Vittoria alata, capolavoro della bronzistica del
primo secolo dopo Cristo. Questa apertura costituisce la prima tappa di un intervento complessivo di recupero
dell’area, che includerà anche con successive aperture i recenti scavi archeologici e il santuario di età
repubblicana. L’intervento si pone in continuità con il recupero delle domus dell’Ortaglia e l’inserimento di
questo contesto nei percorsi di visita del Museo della città del marzo 2003, nel solco della tradizione
archeologica bresciana che, a partire dai provvedimenti del 1480 - per i quali vennero murate negli edifici
rinascimentali in piazza della Loggia le “lapidi iscritte” di età romana trovate in città-, dimostra la precoce
sensibilità della città nei confronti del suo antico passato.
Orari: dall'1 ottobre al 28 febbraio: venerdì-sabato-domenica ore 10.00-17.00 (ultimo ingresso ore 16.00)
Modalità di accesso: per fasce orarie, si consiglia la prenotazione.
Ingresso: Intero € 4,00 - Ridotto € 3,00 (dai 14 ai 18 anni e sopra i 65 anni; gruppi da 10 a 25 persone)
Area archeologica del Capitolium, Via Musei 57, tel. 030 2977833/834, [email protected],
www.bresciamusei.com
MUSEO NAZIONALE DELLA FOTOGRAFIA
Dal 4 al 28 ottobre 2014
Inaugurazione sabato 4 ottobre 2014 alle ore 17.00
Silvestro Paletti, “Viaggio nel degrado industriale”
Un viaggio nel degrado e nell'abbandono di una gloriosa zona industriale della nostra città da tempo lasciata a sé
stessa, nonostante gli interessi che ancora gravano sulla zona. L'obiettivo di Silvestro Paletti questa volta si è
soffermato sull'area ex Pietra di via Orzinuovi, triste monumento alla Brescia che fu, e che ancora non ha
trovato una sua nuova vocazione sulla quale impostare il proprio futuro, proprio alle porte della città.
Rifiuti, giacigli improvvisati per senza tetto, muri anneriti e scrostati. Quello che si nasconde dietro il catenaccio
dell'enorme cancello della ex gloriosa industria è, al contempo, desolante e drammatico, malinconico e
agghiacciante. Ancora una volta la fotografia di Silvestro Paletti entra in una dimensione iper-reale per
raccontare un tempo, il nostro, sospeso tra un passato glorioso e un futuro fatto di incognite, alla ricerca di
contenuti che possano riempire il presente.
Silvestro Paletti è un fotoamatore bresciano .Dal 1984 iscritto alla FIAF, grazie alla quale ha partecipato a
numerosi concorsi nazionali e internazionali,ricevendo alcuni premi di riconoscimento al lavoro svolto, come
AFI, BFA,E AFIAP . Paletti è stato presidente e fondatore del circolo lambda di Ghedi del quale è tutt'ore socio
effettivo. Negli anni che caratterizzano la propria passione per la fotografia, ha avuto l'occasione di vedere
pubblicate numerose immagine sulle riviste nazionali quali: REFLEX, FOTOGRAFARE, FOTOCINE 80.
Predilige la fotografia sportiva, spettacolo,e mosso voluto utilizzando attrezzature Nikon e una serie di ottiche di
diversa focale. Negli anni ha avuto occasione di essere fotografo ufficiale per la Mercedes durante la gara
automobilistica mille miglia è tutt'ora fotoreporter per il quotidiano Giornale di Brescia.
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MOSTRE NEI MUSEI E NELLE GALLERIE D’ARTE
Dal 4 al 28 ottobre 2014
Inaugurazione sabato 4 ottobre alle ore 17.00.
“Mostra collettiva: Giulio Ghio, Giuseppe Morleo, Angelo Rubes, Rosanna Viapiana”
Giulio Ghio BFI-AFIAP “Paesaggi”
Innamorato del paesaggio ha cercato di cogliere i punti salienti e particolari della bellezza d’Italia durante i vari
viaggi effettuati. Ha cercato di far risaltare le mie sensazioni nelle fotografie ,di dare la massima leggibilità a
luoghi che suscitano in noi un senso di pace e tranquillità. Un incanto scoprire le sinuosità,i dolci declivi delle
colline toscane con le loro variazioni di colori ,scorgere e catturare momenti particolari come quello,in
novembre,delle colline bresciane (vicino a Marmentino) o quello singolare del lago di Scanno . Le immagini
esposte sono in Diacolor - sistema analogico.
Giuseppe Morleo
“Studio su Morandi”
Dall’arte pittorica alla composizione ideata da Giorgio Morandi interpretata fotograficamente. E’ un progetto
realizzato nel 2011 con diapositiva, non alterata digitalmente.
Da sempre appassionato di arti visive, Morleo si dedica da anni alla fotografia d’arte, cercando di coniugare la
propria esperienza di vita con una personalissima concezione estetica.
Angelo Rubes
“L’attesa”
Un incontro inaspettato con un artista di strada durante un viaggio in Spagna nel 2011.
Una metamorfosi che ha suscitato riflessioni sulle condizioni delle periferie dell’umanità.Comincia a fotografare
nel 2003 con il 24x36 in diacolor. Svolge una costante ricerca che lo spinge ad effettuare scatti in cui fotografia e
pittura si alternano , si incrociano producendo fotografie inedite e personali. Nel corso degli anni ha partecipato
a mostre collettive organizzate dai vari circoli.
Rosanna Viapiana
“Sinestesia”
Il titolo esprime quel fenomeno per cui la percezione di determinati stimoli è accompagnata da particolari
immagini proprie di un’altra modalità sensoriale.
Realizzazione in diapositiva con macchina fotografica solo manuale con obiettivo 50mm, la curiosità di cogliere
dettagli che per conoscenza dell’oggetto rischiano di non esser visti ha fatto il resto.
Opera esposta al Palazzo della Permanente a Milano nell’edizione 2010 del “Premio Arte” di Cairo Editore
arrivata tra i 40 finalisti.
Mostra nel cassetto: Giuseppe Albé
Orari: fino al 25/10 martedì-mercoledì-giovedì dalle 9.00 alle 12.00 / sabato e domenica dalle 16.00 alle 19.00,
dal 26/01 martedì-mercoledì-giovedì dalle 9.00 alle 12.00 / sabato e domenica dalle 15.00 alle 18.00
Ingresso: gratuito
Sala Mostre e Conferenze del Museo Nazionale della Fotografia, Via S. Faustino 11D, tel. 03049137,
[email protected] - www.museobrescia.net.
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MOSTRE NEI MUSEI E NELLE GALLERIE D’ARTE
PALAZZO DELLA LOGGIA – SALONE VANVITELLIANO
Dal 4 al 15 ottobre 2014
Inaugurazione sabato 4 ottobre alle ore 10.00.
“Il vento dell’Est”, mostra collettiva di 11 fotografi dall’Ex Unione Sovietica.
Un’occasione importante quella proposta dal Museo Nazionale della Fotografia con la mostra Il vento dell’est, che
apre le porte ad una ventata di aria fredda all’interno del Palazzo della Loggia. Paesi lontani, tradizioni, colori,
volti diversi occuperanno per due settimane il salone Vanvitelliano. In un panorama diversificato e nella voglia
di aprirsi fuori dal proprio territorio, troviamo gli undici autori presenti in questa mostra, che attraverso dieci
diverse ricerche ci dimostrano il desiderio che li accomuna di trovare la bellezza nella semplicità delle cose.
Troviamo tutti i generi fotografici: il paesaggio, il ritratto, la ricerca interiore, il reportage, il documento sociale.
Una galleria di immagini che ci porta in un viaggio in paesi lontani, che ci racconta di artisti che hanno voglia di
farsi conoscere e creare un dialogo con culture diverse. Il giorno dell’inaugurazione saranno presenti i fotografi.
Fotografi in mostra:
Ekaterina Dashaeva
Elena Goriacheva
Alexander Kamakaev
Anna Kowa
Iulia Krylova
Aleh Latuchka
Ksenia Shepelyaeva
Lolita Uhurian-Tumilovich
Iryna Yaroshevich e Katsiaryna Osipova
Halina Yermoalayeva.
Orari: lunedì a venerdì: 9.00-12.30 e 14.00-19.00, sabato 9.00-12.30
Ingresso: gratuito
Salone Vanvitelliano – Palazzo della Loggia, [email protected] - www.museobrescia.net.
MUSEO DIOCESANO
La maniera grande – Dipinti del XVI secolo dalla Pinacoteca Tosio Martinengo
In occasione della chiusura per restauri della Pinacoteca Tosio Martinengo sono stati depositati presso il Museo
Diocesano diciassette dipinti di grandi dimensioni, per lo più destinati alle chiese della città e rappresentanti della
grande stagione della pittura bresciana del Cinquecento. Un percorso che dall’ultima maniera di Vincenzo Foppa
conduce alle prime prove di Moretto e Romanino, fino ai risultati della maturità dei due artisti, segnati
dall’incontro con i grandi del Rinascimento italiano, da Raffaello a Tiziano.
Dal 29 marzo al 30 novembre 2014.
“Hiroshige, Hokusai e i grandi maestri dell’Ukiyo-e nelle stampe giapponesi.”
Per la prima volta saranno esposti al pubblico tutte le stampe giapponesi collezione della Fondazione Mazzocchi
in collaborazione con il Comune di Coccaglio.
I maestri dell’Ukiyo-e sono gli artisti che maggiormente hanno influenzati i pittori impressionisti francesi.
Le splendide stampe di Hiroshige, gli allievi della scuola Utagawa, i famosi quaderni di Hokusai vengono esposte
in una mostra inedita. Spesso artisti dell’Ukiyo-e amavano produrre stampe facenti parte di una raccolta (serie
dei 12 mesi, 36 vedute del monte Fuji, beltà femminili e i 7 fiori splendenti, 36 bellezze benigne e maligne ecc).
Nella collezione Mazzocchi ritroviamo alcune stampe di queste raccolte si credevano perdute per sempre. In
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MOSTRE NEI MUSEI E NELLE GALLERIE D’ARTE
questo prezioso scrigno ritroviamo un’eredità culturale che arricchisce, approfondisce e mostra nuovi aspetti del
Mondo Fluttuante.
Dal 5 settembre al 19 ottobre 2014.
“Mater brixia|paesaggio contemporaneo”
L’esposizione, risultato di una ricerca svolta dal team di officina9, vuole rappresentare l’evoluzione del tessuto
urbano cittadino ed offrire un’esaustiva istantanea del suo paesaggio contemporaneo. Questo, frutto di una
progressiva stratificazione architettonica, impone differenti livelli di analisi, pur attraverso un comune sguardo
critico. Le porte d’accesso alla città, tanto tradizionali quanto nuove, rappresentano un inevitabile punto di
partenza. Lo sguardo viene così rivolto, dapprima, al rapporto tra edifici e cielo, mediante un’ottica
comparatistica; si sofferma, in seguito, al livello del suolo, principale centro delle attività e dei mutamenti sociali;
per poi indagare, infine, il sottosuolo, punto di vista inedito offerto dalla recente costruzione della
metropolitana.
Dal 26 settembre al 9 novembre 2014.
Raul Gabriel, “Il segno il corpo il sacro”
Dopo la presentazione, durante la scorsa Quaresima e il tempo di Pasqua, dell’inedita “Via Crucis” di Raul
Gabriel nella cinquecentesca chiesa di San Giuseppe a Brescia, l’artista italo-argentino torna con una mostra
personale, “il segno il corpo il sacro”, che segna un ideale completamento di quel percorso di dialogo fra
spiritualità, fede e linguaggi del contemporaneo.
Il progetto nasce specificamente per le sale del Museo Diocesano di Brescia, ma vede la collaborazione anche
della Collezione Paolo VI di Concesio, che ospiterà nel proprio spazio espositivo, per tutta la durata della
mostra, un’opera di Raul Gabriel, il dittico “Weight of light” (2014, resine, bitume e acrilico su polistirene, 200 x
100 x 1 cm), pensato come omaggio alla figura di Papa Montini in occasione della sua beatificazione.
Questi nuovi dipinti di Raul Gabriel utilizzano come insolito e originale supporto il polistirolo, su cui l’artista
interviene con segni e tracce lasciate dal colore (perlopiù nero) e dalle resine. Ne scaturisce un vero e proprio
viaggio nell’interiorità, duro ed essenziale, che suscita domande e testimonia un rovello spirituale, una ricerca di
senso e verità. È la sfida della modernità: comunicare un messaggio sempre valido con forme e modalità
pienamente calate nel presente.
Il linguaggio impiegato è in equilibrio costante tra figurazione e non-figurazione, fra segno e materia, e ambisce
alla paradossale manifestazione di una presenza che all’apparenza si nega, ma in realtà, mentre sembra negarsi, si
rivela.
La corporeità vivente dell’incarnazione, la rivelazione dell’incontro, della forza che cambia e trasforma: questo il
nucleo del messaggio che l’artista intende condensare nelle sue opere.
Come afferma Raul Gabriel, «il corpo è imprendibile, sempre in processo; non è semplice trovare il modo di
trasmettere l’idea di corporeità vitale, renderla incontrabile. Non credo vi sia una formula stilistica. A differenza
che in altre epoche, sappiamo che la corporeità non coincide necessariamente con la figura o la non-figura. Il
punto è comunicare una forza interna che palpita, inserire nel dipinto un fremito: e questa è un’operazione che
non dipende dalla rassomiglianza delle linee, dei segni e delle materie con un elemento riconoscibile, bensì dalla
capacità di trasferire la vibrazione vitale nel gesto e nella forma».
La mostra è curata da Paolo Bolpagni, che così commenta il lavoro artistico di Raul Gabriel: «costanti in lui sono
l’interrogativo sul senso del ‘fare’ e l’aspirazione a ‘dire’, ad affermare una visione, un contenuto, meditando sul
significato di sé e di ciò che si crea. Una produzione, la sua, che rivela un’operatività magmatica, di chi vuole
sporcarsi le mani, e non si vergogna di commuoversi, di arrabbiarsi, d’infervorarsi. La scelta, come supporto per
la materia cromatica, del polistirolo, nudo e duro nella sua artificiale verità scabra, è conseguente a tale
impostazione di fondo, e concorre a perseguire quella “mistica della corporeità” e quel “rimando all’oltre” che
costituiscono i tratti caratterizzanti della ricerca di Raul Gabriel».
Raul Gabriel è nato in un sobborgo di Buenos Aires nel 1966. Arriva in Italia molto giovane. Dopo un periodo
dedicato alla sperimentazione in musica, e un lungo viaggio a Santa Fé di Bogotà, alla fine del 1998 le arti visive
diventano il fulcro della sua ricerca, e lo portano prima a Milano, quindi a Londra, dove in pochi anni realizza
molte mostre in gallerie private e spazi pubblici, delineando un percorso che, avendo come nucleo centrale i
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MOSTRE NEI MUSEI E NELLE GALLERIE D’ARTE
temi del corpo, della spiritualità, dell’identità biologica della realtà e dei suoi processi di mutazione, si declina in
varie e differenti strutture estetiche e forme artistiche, dalla pittura al video, dall’installazione all’architettura.
Dal 26 settembre al 2 novembre 2014.
Lello Scorzelli, “Il monumento a Paolo VI”
Il 26 settembre 1984, in occasione della prima visita alla città di Brescia, papa Giovanni Paolo II inaugurava il
monumento a Paolo VI, realizzato dallo scultore Raffaello (Lello) Scorzelli (Firenze 1921-Roma 1997) e
collocato nel transetto sinistro del Duomo Nuovo. L'artista concepiva l'opera senza alcuna enfasi celebrativa:
rifacendosi alla suggestione provocatagli dall'immagine del papa inginocchiato davanti alla porta santa della
basilica di San Pietro in Vaticano, aperta la notte di Natale del 1974 per l'inizio dell'Anno Santo, dava forma a
una grande porta dai battenti bronzei aperti al centro della quale sta il papa inginocchiato, sorretto e quasi
aggrappato alla croce astile solitamente usata per le cerimonie pontificie.
La solitudine silenziosa e meditativa del pontefice è commentata simbolicamente dalle otto formelle bronzee
poste sul basamento in marmo nero del Belgio che ripercorrono alcuni momenti significativi del suo pontificato:
dalla scelta del nome - Paolo, l'apostolo delle genti - all'azione pastorale, dal Concilio Vaticano II ai grandi
incontri ecumenici, dai solenni pronunciamenti dottrinali alle grandi ferite sofferte a causa dell'avanzare della
mentalità secolarizzata. Due episodi della vita di san Paolo, tratti dagli Atti degli Apostoli, raffiguranti la
Conversione di Saulo e il Naufragio sulle coste di Malta, sono stati plasmati come pomoli per i due battenti della
porta.
Il lavoro di studio e di realizzazione del monumento occupò Scorzelli dal 1981 al 1984. Per esso l'artista realizzò
diversi bozzetti e disegni dell'insieme e di alcuni particolari. Quattordici di essi sono stati depositati presso il
Museo Diocesano e saranno esposti a partire dal 26 settembre 2014, nel trentennale dell'inaugurazione, insieme
al bozzetto in terracotta e legno realizzato dall'artista, a testimonianza del lungo iter di elaborazione dell'opera.
Dal 25 ottobre 2014 al 26 aprile 2015.
“Piante e vedute di Brescia dal XV al XIX”
Orario: tutti i giorni, escluso mercoledì, dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 18.00.
Ingresso: intero € 5, ridotto € 3, rid. over 60 € 2. Ingresso gratuito per scolaresche. Laboratori didattici € 3.50
Museo Diocesano, Via Gasparo da Salò 13, tel. 03040233
www.diocesi.brescia.it/museodiocesano - [email protected]
BIBLIOTECA QUERINIANA
Dal 9 settembre al 4 ottobre 2014
Manuela Carluccio, “Cavalieri di carta”
Opere a tecnica mista ispirate ai poemi cavallereschi La mostra sarà affiancata dall’esposizione di alcune edizioni
antiche di poemi di Ariosto, Pulci, Tasso, Cervantes di proprietà della biblioteca.
Orari: da martedì a venerdì dalle 8.45 alle 18.00; sabato dalle 8.30 alle 12.30
Biblioteca Civica Queriniana, Via Mazzini 1, tel. 0302978200/1
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MOSTRE NEI MUSEI E NELLE GALLERIE D’ARTE
AMBIENTE PARCO
Mate.Land. - La palestra della matematica
Sabato e domenica dalle 16.00 alle 19.00
Studiato per ogni ordine e grado scolastico, Mate.land offre uno stimolo divertente alla matematica, un
percorso accompagnato dai nostri operatori scientifici dove ognuno ci mette la testa e... le mani, vietato NON
toccare!
Un laboratorio scientifico che rapisce alunni e famiglie da cui è difficile andare via.
Dopo avere ospitato MateFitness, uno dei progetti del CNR-PSC di Genova, ecco per l'anno 2014-15
questo nuovo e stimolante percorso matematico
Natur.acqua
Sabato e domenica dalle 17.30 alle 18.30
Percorso guidato: l'acqua in tutte le sue forme, l'uso consapevole dell'acqua, uso l'acqua risparmiando, il
trasporto dell'acqua... e al interno c’è anche la sala gioco.lab "gioca con l'acqua e il sapone" per i più piccoli!
Casa Eco.logica – Abitare Smart
Sabato e domenica dalle 16.15 alle 17.15
Abitare Smart/la casa Eco.logica è un progetto educativo che vuole sensibilizzare i cittadini sul tema dell’abitare
sostenibile, in edifici a misura d’uomo e d’ambiente, intelligenti nella struttura, negli impianti e nei
comportamenti d’uso, progettati e realizzati per ridurre il nostro impatto sull’ambiente e aumentare il comfort di
chi li abita.
Il percorso si apre con il Villaggio degli Eco.cubi, un luogo dove scoprire come la corretta costruzione
dell’involucro di un edificio possa contribuire sensibilmente non solo al risparmio energetico, ma anche ad
aumentare il benessere abitativo. Cinque casette colorate, prototipi di abitazioni poste in sequenza tra la meno e
la più attenta ai consumi e tra la meno e la più confortevole per l’uomo.
TARIFFE DI INGRESSO VALIDE PER TUTTE LE ESPOSIZIONI:
Intera: € 7
Ridotta: € 5 per convenzioni, minori di 25 anni e maggiori di 65 anni e convenzioni
Famiglia con due genitori con bambini: €14 due genitori con figli (max. 14 anni)
Famiglia con un genitore con bambini: € 7 un genitore con figli (max 14 anni)
Ambiente Parco, Largo Torrelunga, 7, Tel. 030 361347, www.ambienteparco.it
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MOSTRE NEI MUSEI E NELLE GALLERIE D’ARTE
MOSTRE NELLE GALLERIE DI BRESCIA
MOSTRE INAUGURATE A MAGGIO 2014
PACI CONTEMPORARY
Dal 17 maggio all’11 ottobre 2014
AMERICA ’70 – La fotografia tra sogno e realtà
La mostra “AMERICA ’70 – La fotografia fra sogno e realtà”, Group show, riunisce alcuni dei più importanti
artisti americani che, negli anni ’70, hanno rivoluzionato la Fotografia, influenzando in maniera determinante il
panorama artistico successivo. Jerry Uelsmann, Arthur Tress, Leslie Krims, Duane Michals, Ralph Gibson, Judy
Dater, Larry Clark, William Egglestone, Sandy Skoglund, William Klein, Joel Meyerowitz, Bill Burke, Dave
Heath, Nicholas Nixon, Bruce Davidson, Aaron Siskind, Mark Cohen, Olivia Parker, Lee Friedlander, Harry
Callahan, e molti altri.., sono artisti riconosciuti a livello internazionale, che vantano esposizioni nei più
prestigiosi musei di tutto il mondo.
Partendo dalla lista stilata nel 1978 da John Szarkowski, direttore del dipartimento di fotografia del MoMA
(Museum of Modern Art) di New York, la mostra offrirà un viaggio alla scoperta dei grandi Maestri che hanno
interpretato la fotografia come mezzo artistico in bilico fra sogno e realtà: un percorso nell’America degli anni
’70 e non solo…
Tra i molti artisti che saranno presentati, basti citare Jerry Uelsmann, capace di creare immagini che, attraverso la
sovrapposizione di diversi negativi, creano un universo magico e misterioso, al contempo reale e immaginario;
Arthur Tress, le cui fotografie raccontano il percorso di un uomo alla costante ricerca di un’identità, che ha
saputo scrutare nel profondo della sua interiorità; LeslieKrims, che si concentra sulla dissacrazione degli
stereotipi della società americana, attraverso una satira feroce e ironica; Duane Michals, che utilizza il mezzo
fotografico per raccontare, attraverso una sequenza di fotogrammi, delle vere e proprie storie; Ralph Gibson, un
visionario affascinato dalle astrazioni dell’architettura quanto da quelle sinuose e sensuali della forma femminile,
che sperimenta con la forma del corpo e dello spazio le distanze tra la realtà e l’astrazione, il contrasto tra il
bianco e nero; Judy Dater, i cui primi lavori sono incentrati sulla liberazione e la percezione delle forme
femminili; fino ad arrivare a Sandy Skoglund, con i suoi primi esperimenti fotografici degli anni ’74-’79, che
rappresentano il punto di partenza da cui poi si svilupperà la ‘Staged Photography’: opere al confine tra
fotografia e installazione, che richiedono anni di progettazione e creazione prima che possa essere scattata la
fotografia vera e propria: niente viene infatti manipolato con il Photoshop ma è l’artista in persona a creare,
dettaglio dopo dettaglio, le sue scenografie. E molti altri…
Una curatissima raccolta di immagini attentamente selezionate che, dagli anni ’70 fino ad oggi, svelano un
nuovo, rivoluzionario modo di pensare la fotografia.
In occasione della mostra, sarà presentato anche il nuovo volume edito da Paci contemporary, con testo critico a
cura di Gigliola Foschi.
Orari: da martedì a sabato, ore 10.00-13.00 e 15.30-19.30.
Paci Contemporary, Via Trieste 48, tel. 030.290635, www.pacicontemporary.com, [email protected]
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MOSTRE NEI MUSEI E NELLE GALLERIE D’ARTE
MOSTRE INAUGURATE A SETTEMBRE 2014
WAVE PHOTOGALLERY
Dal 6 settembre al 12 ottobre 2014
“I authorize”, omaggio a GAC
La mostra “I authorize - Omaggio a GAC” deve il suo titolo ad un'opera scritta che lo stesso Guglielmo Achille
Cavellini regalò nel 1979 a Renato Corsini. Nell'opera l'artista bresciano autorizzava, invitandolo a farlo, l'amico
Corsini a celebrare nel 2014 il centenario della sua nascita con una mostra evento a lui dedicata. Rendendogli
quindi il giusto tributo, la Wavegallery dal 6 settembre al 12 ottobre 2014 organizza questo evento che si
inserisce nell'ambito delle iniziative che Brescia dedica a GAC. Oltre all'esposizione dei libri che l'artista ha
pubblicato finalizzandoli all'autostoricizzazione, in mostra, prima assoluta per Brescia, ci saranno una trentina
dei suoi disegni originali preparatori per la celebrata serie dei Francobolli. I contributi di Piero Cavellini, Ken
Damy, Bonomo Faita, Jacopo Humb, Paolo Mucciarelli, Paolo Marcolongo, Giorgio Moglia, Albano Morandi,
Agostino Perrini, Girolamo Piccoli e Mirco Zoccarato, realizzati nel segno e nello spirito dell'eredità artistica di
GAC, completano un'esposizione che vuol rendere il giusto tributo ad un protagonista dell'arte contemporanea
il cui valore ed importanza Brescia ha forse capito in ritardo.
Orari: da martedì a venerdì, 10.00-12.00 e 15.00-19.30; sabato 15.00-19.30
Wave Photogallery, Via Trieste 32, tel. 0302943711, www.wavephotogallery.it, [email protected]
ab/arTE GALLERIA D’ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA
Dal 6 settembre a 4 ottobre 2014
“Il colore e la forma nell’arte del XX secolo”
La sperimentazione di metodologie diverse che hanno permesso la fruizione delle dinamiche del colore e della
forma nelle opere di esponenti dell’arte del Novecento in una eterogenea parabola artistica, da Salvatore Fiume a
Franco Gentilini, da Michele Cascella a Giuseppe Scaiola, da Lucio del Pezzo a Carla Accardi e a Remo Brindisi
e Valerio Adami.
Orari: da giovedì a sabato: 9.30-12.30 e 15.30-19.30.
Galleria d’arte moderna e contemporanea ab/arTE, Vicolo San Nicola 6, tel. 030 3759779, [email protected],
www.abarte.it
ASSOCIAZIONE ARTISTI BRESCIANI AAB
Dal 20 settembre al 15 ottobre 2014
“Guglielmo Achille Cavellini. Il centenario 1914-2014. Opere dalla collezione Giorgio Fogazzi”
Dalla sua vasta collezione, Fogazzi ha scelto 37 opere che raccontano la storia di GAC, dai paesaggi –
autoritratti del 1944-45 per terminare nel 1990 con 60 autoritratti collage.
Per l’occasione Fogazzi ha dato alle stampe un omaggio a Cavellini che, nelle oltre 100 pagine con progetto
grafico e coordinamento editoriale di Luciano Salodini, presenta immagini di tutte le opere in mostra, racconta la
vicenda artistica di GAC, con il quale il collezionista ha avuto una grande amicizia, e raccoglie una serie di
omaggi scelti e scritti dallo stesso Fogazzi per personaggi quali Valentino Zini, Paolo Buzi, Vittorio Botticini,
Lillo Marciano, Romolo Romani, Franco Fabiani.
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MOSTRE NEI MUSEI E NELLE GALLERIE D’ARTE
Scrive Fogazzi nel suo testo introduttivo: «Per GAC l’arte era la vita, era il fine di ogni suo gesto, era la maniera
per conquistare la fama. […] In fondo tutta l’opera sua si riduce alle parole chiave: Autoritratto e
Autostoricizzazione».
Il collezionista ricorda anche come Cavellini, in occasione di un trasloco, continuando per un certo tempo a
ricevere la posta ancora indirizzata alla precedente residenza, «elevò quelle buste al rango di un autoritratto e le
incorniciò nelle opere che restituiva al mittente, con l’arte postale».
Dell’AAB Guglielmo Achille Cavellini, per alcuni mesi nel 1947, è stato presidente; l’anno prima aveva ricevuto
un riconoscimento per un disegno esposto a una mostra organizzata dall’Associazione. Nel sodalizio il dibattito
tra gli artisti è molto vivace; già con la prima mostra, allestita nella sede di via Gramsci a Brescia, dal 14 ottobre
all’11 novembre del ‘45 con 201 opere di 120 artisti, si manifesta evidente la difficile convivenza fra artisti
tradizionalisti e modernisti, alcuni dei quali andavano mostrando interesse per le novità che emergevano nella
pittura degli anni del periodo prebellico. É Aequus, Alfredo Gatta, critico del «Giornale di Brescia», a cogliere
questo aspetto: «i motivi della pittura odierna restano ancorati alla casetta rustica, al ruscello petulante, al vialetto
con foglie spioventi» e auspica «almeno una più attenta osservazione della pulsante vita». Ma di fronte ai quadri
di un altro artista, Lancini, Gatta scrive di «ubriachi colori in libertà pazza, composizioni che rasentano il caos,
deformazioni del vero ad ogni costo».
La dirigenza dell’AAB ricorre a soluzioni all’italiana (diremmo oggi) e, in presenza di tre correnti, il gruppo “A”,
che rappresenta i modernisti-innovatori, il gruppo “B”, che raccoglie i moderati di centro, e il gruppo “C”, cui
fanno riferimento gli artisti conservatori-tradizionalisti, decide che i tre gruppi debbano esporre una volta
all’anno in tre mostre diverse.
É questo il contesto, il dibattito, il fermento che porta Guglielmo Achille Cavellini alla presidenza dell’AAB nel
1947. La sua elezione rappresenta, di sicuro, una scelta sofferta, da alcuni accettata con un po’ di mal di pancia,
ma segna anche la cifra di coraggio e apertura che si respirava nell’Associazione di via Gramsci. Ma, si sa,
Cavellini è un innovatore radicale, di poche mediazioni, non ha la pazienza di conciliare le differenti anime degli
artisti, le diverse scuole di pensiero; Brescia gli va stretta, lascia l’AAB; la sua aspirazione di nuovi orizzonti e
contatti lo porta a Parigi, dove, tra gli altri, incontra Birolli e Morlotti.
Orari: da martedì a domenica, dalle ore 16.00 alle 19.30
Associazione Artisti Bresciani AAB, Vicolo delle Stelle 4, tel. 03045222, www.aab.bs.it - [email protected]
LA GALLERIA DELL’OMBRA
Dal 13 settembre al 4 ottobre 2014.
Paolo Mucciarelli, “CineticGames”
Lo scatto fotografico della reflex blocca il tempo presente, rende l’immagine statica e la trasforma in passato. Da
quel preciso istante il click che impressiona la pellicola, la scena dinamica fissata dall’obiettivo può trasformarsi
in documento da trasmettere alla lettura futura, pur rappresentando il trascorso.
Questo pensiero mi ha sempre fortemente attratto e quando negli anni Sessanta sono apparse le prime opere
cinetiche una parte di me si interrogava e costruiva un desiderio di poter riuscire a trasformare una immagine
fissa in movimento restituendo il cinetismo che avevo interrotto.
Altre forme espressive mi hanno attratto nel corso della mia ricerca nei confronti dell’immagine. Ho cercato di
rendere disegno, attraverso l’aerografo la fotografia, aggiungendo una sorta di trompe l’oeil visivo, l’irrealtà. Il
getto del colore attraverso gli ugelli dei miei Hair-Brush, simulavano le luci e le ombre per inventare un mondo
tutto mio, dove elementi reali provenienti dalla fotografia, si mescolavano con le visioni dei miei sogni, creando
luci e ombre impossibili e materiali inesistenti.
Il complicato processo del lavoro con l’aerografo mi obbligava a pianificare i livelli di stedura degli inchiostri
con maschere fisse e mobili che proteggevano il livello completato. Questi passaggi dimensionali mi hanno
portato a tornare alla fotografia, con l’invenzione del bassorilievo fotografico che alla fine dell’opera simula la
tridimensionalità, il nostro occhio la ripartisce, all’interno del nervo ottico e arriva alla nostra mente.
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MOSTRE NEI MUSEI E NELLE GALLERIE D’ARTE
È riapparso così il cinetismo, ho pensato che i livelli mi avrebbero aiutato e con la loro sovrapposizione, avrei
potuto ritrovare un movimento inventato, per poter ritornare al dinamismo interrotto. Dopo un primo esercizio
sulle immagini classiche dell’arte cinetica, per capirne le strutture, mi sono approcciato a una sorta di reportage
esterno che mi permette di fermare delle immagini nella strada e nella natura per poi, attraverso un’atmosfera
insita nello scatto stesso, trasformarle in una mia dinamica personale proveniente dall’emozione creatrice.
Biografia
Paolo Mucciarelli è professionista nella comunicazione grafica e dal 1974 opera come fotografo, nella
reportagistica: Uganda, Ciad, Iran, Turchia, North Carolina e in gran parte dei paesi europei. Realizza inoltre,
installazioni fotografiche in natura in Austria, Germania, Francia, Italia.
Dal 2005, quasi come risultante tra le discipline grafiche e fotografiche, attraverso la sovrapposizione di copie in
bianco e nero della stessa immagine, con un taglio ad eliminazione prospettica, ottiene, manualmente, un effetto
tridimensionale. Dopo una serie di reportage fotografici nelle località della costa azzurra espone le
proprie opere presso l’Hotel Negresco a Nizza. A Venezia presso la libreria Sansovino in piazza San Marco ed
in altri luoghi della città lagunare. Incontra l’archivio storico NAJA e realizza immagini tridimensionali esposte a
Las Vegas negli stores veneziani.
A Firenze attraverso l’Archivio ALINARI espone nell’omonimo museo in Santa Maria Novella ed in
consecutiva nei locali quattrocenteschi dell’ OFFICINA PROFUMO. A Parigi per la Maison Beautèe GUINOT
ed in collaborazione con la rivista VOGUE rivisitando immagini del periodo liberty 1930. A Mantova presso il
museo NUVOLARI in collaborazione con l’archivio storico del museo e di ACI Mantova.
Nel 2012 a Montecarlo nell’ambito del trentennale della scomparsa della Principessa Grace, con l’archivio reale
Grimaldi sotto il patronato del principe Alberto di Monaco, ha organizzato una mostra in più locations.
HOTEL DE PARIS, THEATRE PRINCESS GRACE, Gallery METROPOLE e centro FNACC.
Orari: da martedì a domenica, dalle ore 16.00 alle 19.30
La Galleria dell’Ombra, Via Nino Bixio, 14, tel. 339 8563716, [email protected]
ASSOCIAZIONE ARTE E CULTURA PICCOLA GALLERIA U.C.A.I
ASSOCIAZIONE PER L’ARTE LE STELLE
Dal 13 settembre al 5 ottobre 2014
Armando Fettolini e Giuliano Gaigher, “INUNUM”
Con la XV Settimana Montiniana di Concesio, nell’anno della beatificazione di S.S. Paolo VI, la proposta di arte
contemporanea della Associazione per l’arte Le Stelle nelle due sedi espositive di Sant’Andrea a Concesio e di
San Zenone all’Arco a Brescia conclude il ciclo triennale di riflessione attraverso l’arte sulle virtù teologali.
Armando Fettolini e Giuliano Gaigher sono chiamati a esplorare l’amplissimo tema della carità, come richiamo
all’unità d’amore in Cristo. Il primo dei due artisti propone il concetto di carità in modo totalizzante,
nell’abbraccio sconfinato di un’umanità che sa guardare all’altro come prossimo, mentre il secondo trasforma
concettualmente il vetro nella materia dell’io, fragile, duttile solo per azione del fuoco, trasparente e durissimo,
capace di velare e svelare contemporaneamente la forza preziosa dell’amore nei bagliori imprevisti dell’oro.
Uomo e umanità come poli opposti e strettamente connessi dialogano in un’esposizione- istallazione che ancora
una volta trova nello spazio sacro il luogo di silenzio, di ascolto, di coinvolgente emozione.
Chi è il prossimo? Nell’antica chiesa di Sant’Andrea il visitatore è portato a mettersi in gioco, spiritualmente e
fisicamente, nella navata invasa da decine di silhouette umane serigrafate sui teli bianchi appesi di Armando
Fettolini, cui Giuliano Gaigher risponde con due istallazioni in vetro acceso da neon, in perfetta sintonia con il
tema, e in tre sculture in vetrofusione di imprevedibile bellezza.
In San Zenone, a Brescia, i due artisti danno vita ad un percorso più intimo, introspettivo e dolente, di ampio
respiro, alla ricerca dell’essenza stessa della carità come stato di grazia interiore, attraverso vetri che
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MOSTRE NEI MUSEI E NELLE GALLERIE D’ARTE
concettualmente indagano la bellezza dell’anima, mentre lungo le pareti i dipinti narrano, per tappe di un viaggio
mai terminato, la conoscenza di sé e lo sguardo sull’umanità di ogni tempo, nel ciclo continuo di vita e morte.
Nella cappella i due artisti suggellano il senso finale del percorso nel dorato calice eucaristico di Gaigher e nel
dipinto
Con cuore di Fettolini a scandagliare il luogo privilegiato della carità.
Orari: da mercoledì a domenica dalle ore 16.00 alle 19.00. Ingresso gratuito
Associazione per l’arte Le Stelle, tel. 030 2752458 / 335 1370696 , [email protected], www.artelestelle.it,
www.ucaibrescia.it
*San Zenone all’Arco, Vicolo San Zenone 4, Brescia
*Antica Chiesa Parrocchiale di Sant’Andrea, Concesio
GALLERIA MININI
Dal 27 settembre 2014
Nedko Solakov, “A group show # 2”
Continua un’avventura nata anni fa con A Group Show. Nel 2007 Solakov con stile ironico e ricco di metafore
mostrava le varie nature stilistiche perno della sua arte fin dai primi anni Novanta. Oggi come allora, con la sua
graffiante capacità narrativa, l'artista continua a raccontarci poliedriche storie e nel suo A Group Show #2 chiama
in causa sette differenti pittori dai nomi curiosi, che altro non sono che le svariate sfaccettature dell'Artista
Solakov: the Pretentious Storyteller, the Zen Master, the Naughty Artist, the Romantic One, the Conceptual
Painter, the Modest Craftsman, the Site-Specific Colorist.
Accanto a grandi opere popolate da figure immaginarie la mostra propone una serie di dipinti che rappresentano
quella parte del corpo femminile tanto amata soprattutto dal genere maschile, il sedere appunto, già chiamato in
causa dall'opera A Beauty. («Curioso che il sedere, ancora lui, sia il trait d'union tra la nostra galleria e Solakov»
dice Minini). È the Naughty Artist, il pittore più impertinente, a ritrarre le rotondità della sua Gallerista bulgara,
della sua Assistente bulgara, della “sua” Culturologista bulgara e della sua Cultural Reporter dei sogni, anch'essa
bulgara.
Ancora una volta Solakov, giocando con la propria abilità pittorica e soprattutto con l'acuta ironia che lo
contraddistingue, vuole conquistare, stuzzicare e provocare lo spettatore.
Dagli inizi del 1990, Nedko Solakov (nato nel 1957, Tcherven Briag, Bulgaria; vive a Sofia) ha esposto in
Europa e negli Stati Uniti. Il suo lavoro è stato esposto in Aperto ‘93 (Biennale di Venezia); nella 48a, 49a, 50a e
52a Biennale di Venezia; 3a, 4a e 9a Istanbul Biennial; São Paulo ‘94; Manifesta 1, Rotterdam; 2a e 4a Gwangju
Biennial; 5a Lyon Biennial, Sonsbeek 9, Arnhem, 4a e 5a Cetinje Biennial, 1a Lodz Biennial; 7a Sharjah Biennial,
United Arab Emirates; 3a Tirana Biennial; 2a Seville Biennial; 2a Moscow Biennial; 16° Sydney Biennial, e
Prospect 1, New Orleans Biennial; documenta 12 and dOCUMENTA (13). Recentemente ha realizzato
personali a Museu do Chiado, Lisbon; Stichting De Appel, Amsterdam; CCA Kitakyushu, Japan; Museo
Nacional Centro de Arte Reina Sofía, Madrid, The Israel Museum, Jerusalem; Centre d’Art Santa Monica,
Barcelona; Kunsthaus Zurich; Castello di Rivoli, Rivoli, Sofia City
Art Gallery e Galleria Borghese, Roma. Nel 2003-2005 la personale "A 12 1/3 (and even more) Year Survey" è
stata rappresentata a Casino Luxembourg, Rooseum Malmoe e O.K Centrum Linz, e nel 2008-2009 il progetto
“Emotions” è stato esposto al Kunstmuseum Bonn, Kunstmuseum St. Gallen, e Mathildenhoehe, Darmstadt.
Nel 2011-2012 “All in Order, with Exceptions” è stata presentata a Ikon Gallery, Birmingham, Stedelijk
Museum voor Actuele Kunst / S.M.A.K., Ghent and Museu de Arte Contemporanea Serralves, Porto.
Orari: da lunedì a venerdì dalle ore 10.00 alle 19.30; sabato dalle ore 15.30 alle 19.30.
Galleria Minini, Via Apollonio 68, tel. 030383034, www.galleriaminini.it - [email protected]
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MOSTRE NEI MUSEI E NELLE GALLERIE D’ARTE
SPAZIO AREF
Dal 27 settembre al 26 ottobre 2014
Giangiacomo Spadari, “L’arte della coerenza”
Nato nel 1938 nella Repubblica di San Marino, nel 1961 giunge da Roma a Milano, dove inizia la sua attività
artistica. Tino Vaglieri, Giuseppe Guerreschi, Bepi Romagnoni, esponenti del cosiddetto “Realismo
esistenziale”, sono inizialmente figure di riferimento per il giovane Spadari, almeno per ciò che riguarda il
recupero dell’arte d’immagine, ma il clima politico della contestazione studentesca e delle lotte operaie lo
indirizza da un’esistenzialistica simbologia dell’inquietudine verso una pittura dell’impegno politico. Spadari
riflette sull’immagine, sul racconto socio-politico, sul linguaggio dei mass-media e sul ruolo sociale dell’arte, usa
la pittura per porre problemi culturali e partecipare coscientemente al processo politico in atto. Gli anni Settanta
sono quelli della stretta e duratura collaborazione con altri pittori impegnati sullo stesso versante artistico: Paolo
Baratella, Fernando De Filippi e Umberto Mariani. Il percorso artistico di Spadari continua fino alla scomparsa
nel 1997 contraddistinto da un costante desiderio di ricerca, dalla coerenza poetica, formale e ideale delle sue
opere, da un pensiero sempre critico e attento sul mondo dell’arte e sugli avvenimenti del presente.
“Non conosco un altro artista pittore che come il mio amico Giangiacomo Spadari sia entrato così
profondamente nella storia del secolo che ci ha lasciati raccontandola per immagini, usando il colore per
imprimercele nella memoria, perché mai più ce le dimenticassimo. […] La sua gamma è varia, spazia da Lenin a
Garibaldi, da Che Guevara a Togliatti, quando affronta i temi del realismo, come “l’occupazione delle terre”, lo
fa in modo critico col distacco di chi sa di rappresentare non tanto l’eroismo di un fenomeno ma la storia con
un suo inevitabile giudizio. […] Mescolando le immagini solarizzate, tratte dalla fotografia, con quelle
propriamente dipinte, Spadari si poneva un po’ più in alto del fenomeno e lo inchiodava alla storia.” (Raffaele
De Grada).
Orari: da giovedì a domenica, dalle ore 16.00 alle 19.30.
Aref – Associazione Artistica e Culturale Emilio Rizzi e Giobatta Ferrari, Galleria di Spazio Aref, Piazza Loggia,
11f, tel. 0303752369, www.aref-brescia.it - [email protected]
GALLERIA AplusB
Dal 27 settembre al 25 ottobre 2014
Sophie Ko Chkheidze
A+B Contemporary Art presenta la prima mostra personale di Sophie Ko Chkheidze. Per l’occasione è edito il
volume a tiratura limitata dal titolo Finis initium con scritto di Federico Ferrari ed intervento dell'artista su
ognuna delle copie.
Le opere di Sophie Ko Chkheidze, di cenere e pigmento puro, sono forme primigenie, fratture, crolli, slittamenti
che esprimono il nostro rapporto con le immagini, con le cose, con noi stessi. Come scrive Federico Ferrari in
Finis initium i quadri di Sophie Ko Chkheidze sono «pannelli di cenere, in cui riaffiorano, quasi disperse, quasi
apparizione miracolosa di qualcosa di impensabile e imprevisto, macchie di colore puro, pigmento la cui forza
luminosa squarcia la tenebra successiva allo spegnersi dell’estasi data dalla fiammata».
Sophie Ko Chkheidze: Tbilisi 1981, vive e lavora a Milano. Mostre Personali: 2013 Nel cielo dove qualcosa
luccica, a cura di Francesco Correggia, Museo Ettore Archinti, Lodi; 2012 Geografia Temporale, Galleria
Nowhere, Milano; 2011 Ad altezza d’occhio, a cura di Maurizio Guerri, NuovoCIB-Galleria Formentini, Milano.
Mostre Collettive (selezione): 2013 Castello 40. A case study, a cura di Fortunato D’Amico, Venicedocks,
Venezia; 2012 Canvases, promoted by Accademia di Brera, Nuovo-CIB Galleria Formentini, Milano; 2009 Fairy
Tales, Galleria Antonio Battaglia, Milano; Nuovo Riciclato, a cura di Marina Bignami e Ylbert Durishti, Spazio
Taccori, Milano; La nuova manualità nell’era digitale; progetto dell'Accademia di Belle Arti di Brera, ex chiesa di
San Carpoforo, Milano; 2008 Schlaglichter, a cura di Paola Alborghetti, Ateliergemeinschaft Geh8, Dresda (D);
Maestros Y Discipulos, progetto dell'Accademia di Belle Arti di Brera, Museo Municipal De Bellas Artes G.
Perez di Cordoba,(RA).
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MOSTRE NEI MUSEI E NELLE GALLERIE D’ARTE
Orari: da giovedì a sabato, dalle ore 15.00 alle 19.00.
AplusB Contemporary Art, Via Gabriele Rosa, 22, tel. 3381324177 / 030 5031203, [email protected]
aplusbcontemporaryart.wordpress.com
MOSTRE IN PROGRAMMA A OTTOBRE 2014
GALLERIA COLOSSI ARTE CONTEMPORANEA
Dal 4 ottobre al 26 novembre 2014
Agenore Fabbri
Mostra personale dedicata al grande toscano Agenore Fabbri che si sofferma sul periodo pittorico dell'artista,
quando riscopre, a partire dal 1982, un cromatismo brillante e vivace e una tessitura coloristica dalle trame
astratte; questo dopo essere stato il cantore del disagio dell'uomo con le sue sculture di intensa drammaticità
espressiva nell'immediato dopoguerra (1947 - 1955) e poi con le deflagrazioni dei materiali, i violenti interventi
sul legno delle opere del periodo informale (1954 -1963).
Dal 4 ottobre al 26 novembre 2014
Marco Casentini, “Upside Down”
Mostra personale dedicata all'artista Marco Casentini che trasforma le suggestioni tratte dalla percezione del
paesaggio urbano in composizioni geometriche fatte dalla sovrapposizione di forme rettangolari e trapezoidali,
caratterizzate da ritmiche suggestioni tonali che creano una nuova concezione dello spazio, “una visione
futurista/cubista/geometrica della realtà architettonica”, come sostiene Casentini stesso.
Orari: Da martedì a sabato 10-12 e 15-19. Domenica su appuntamento.
Galleria Colossi Arte Contemporanea, Corsia del Gambero, 13, tel. 030 3758583, cell. 338 9528261,
[email protected], www.colossiarte.it
CHIESA DI SAN GIORGIO
Dal 4 ottobre al 20 dicembre 2014
Gio Batta Tiepolo, “Pictor Caeli”
La mostra Pictor Caeli. Rare visioni di pittura da ponte giunge a Brescia. La fortunata esposizione è alla sua terza
tappa: i natali a Padernello, subito accolta con grande entusiasmo, poi a Verolanuova, dove si naturalizza
attraverso la possibilità di confrontarsi a pochi passi con il genio tiepolesco, che dimora nella Basilica Romana
Minore di S. Lorenzo, ora in S. Giorgio con la quale si auspica i consolidare il naturale rapporto tra la Città e la
sua provincia.
Sono i primi anni Quaranta del Settecento, gli anni in cui il pittore veneziano Giambattista Tiepolo approda ad
un linguaggio artistico maturo che si esprime attraverso pennellate libere, colore fluido e rapidità di esecuzione.
Siamo al cospetto di un grande, non solo del panorama nazionale, ma dell’intera storia dell’arte: la vocazione
espressiva che gli appartiene e la straordinaria sua cognizione spaziale, lo spingono ad architettare suggestive
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MOSTRE NEI MUSEI E NELLE GALLERIE D’ARTE
composizioni pittoriche che si inseriscono indelebili nel percorso di sperimentazione artistica che è patrimonio
dell’umanità.
Concepita a Padernello, in quell’officina di idee che ha trovato sua naturale sede nel quattrocentesco Castello,
dove attualmente opera la Fondazione Nymphe.
L’elegante dimora patronale, storica abitazione della famiglia Martinengo, si presentava all’inizio del nuovo
millennio gravemente danneggiata dopo oltre quarant’anni di abbandono e fatiscenza. Agli uomini di Padernello
fu subito chiaro che non di mera azione fisica si trattava e che la missione a cui erano chiamati attingeva da
un’esigenza più profonda e autentica. La rinascita dell’antico maniero coincideva con un ripensamento generale
della terra che lo accoglie e quell’impresa sarebbe stata il punto di partenza per riappropriarsi di una tradizione
secolare, della propria storia.
Queste piccole mostre impossibili a Padernello nascono dalla voglia di riscoprire insieme un patrimonio artistico
locale di straordinaria bellezza affinchè la consapevolezza di questi tesori porti con sé il desiderio di essere
testimoni attivi.
Al Castello di Padernello viene attualmente riconosciuto il ruolo chiave nel panorama della Bassa Pianura
Bresciana, punto di riferimento importante a cui affidarsi per attività culturali di qualità. Ambiente, arte, teatro,
musica, letteratura, storia, enogastronomia: l’offerta è ampia per permettere ad ognuno di trovare il proprio
spazio e benessere all’interno della splendida cornice rinascimentale.
Orari: sabato e domenica dalle 10.00 alle 18.00.
Chiesa di San Giorgio, Piazzetta San Giorgio, tel. 030 9408766, www.castellodipadernello.it,
info@castellodipadernello
INSTUDIO
Dal 4 al 14 ottobre 2014
Inaugurazione sabato 4 ottobre, ore 18.00
Emanuela Casagrande, “ARS OPERANDI - Alla ricerca dell’atto creativo”
“La curiosità verso la nascita e lo sviluppo dell’atto creativo- spiega la fotografa Emanuela Casagrande – è
scaturita nella mia richiesta a sei artisti bresciani - Camilla Rossi, Angela Corti, Sara Scaramelli, Marcello Gobbi,
Luciano Pea e Umberto Dattola – di poterli ritrarre durante il loro lavoro. Dopo un’accurata selezione, la scelta
di questi scatti che per me raccontano un percorso fatto di energie e di rilasci di concentrazione e di espressione.
Con alcune immagini che, tra l’altro, fissano il dinamismo e la fatica del fare fino ad arrivare alle opere
conclusive che racchiudono l’essenza primigenia dell’atto creativo, ovvero il gesto”. Emanuela Casagrande arriva
ad “Ars Operandi” attraverso un articolato e sostanzioso percorso professionale. Dopo il diploma in Fotografia,
nel 1992, all’Istituto Europeo di Design di Milano, Emanuela si dedica agli scatti dedicati all’architettura che
costituiscono la sua grande passione. Da qui la collaborazione con diversi studi del settore (Riccardo Blumer,
Camillo Botticini, Greppi&Bianchetti, ABDA). Esperienze che hanno favorito la pubblicazione di molte sue
immagini su periodici settoriali italiani come Casabella, Domus, L'Architettura, Costruire e sulla rivista spagnola
Metalocus. Senza dimenticare la partecipazione a diverse mostre fotografiche riassunte in due monografie:
"Riccardo Blumer Intersezioni" - Skira e "Camillo Botticini Architetture 1993-2003" - Idea Architecture Books.
La dinamica espressiva della personale di Emanuela Casagrande è ben rappresentata nella volontà di “Fermare
l'attimo e fermare il fare” nei vari momenti dell’atto creativo. Da quello in cui l’energia artistica non ha ancora
preso forma, fino allo sguardo esterno, intersecando elementi di dialogo e interpretazione con il pubblico una
volta terminata l’opera.
Lo spazio aprirà su appuntamento: tel. 335 52 80 646
InStudio Via Calatafimi, 20/c – 25122 Brescia, tel. 335 52 80 646, [email protected]
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MOSTRE NEI MUSEI E NELLE GALLERIE D’ARTE
E3 ARTE CONTEMPORANEA
Dal 4 ottobre al 6 dicembre 2014
Matteo Gironi “Emerging”
“La mia arte potrebbe essere definita come parte di un infinito, un frammento nello scorrere delle cose. E’
importante per me evocare questa emozione aldilà del linguaggio usato, anche se ritengo che le forme che creo
debbano essere vibranti, fisiche, attraenti; le forme perciò sono un veicolo, non sono il fine.”
Il processo creativo di Matteo Gironi nasce da architetture interiori che si riflettono in nuovi spazi di emersioni
e vuoti modulati con un ordito apparentemente minimale eppure assolutamente barocco nel modulare
movimento continuo che si compone armonioso e languido.
Dalla cera e dal feltro, elementi utilizzati dall’artista, scaturisce un‘atmosfera armoniosa dove la bellezza
evocativa tra il passato e il futuro è protagonista e dove il riflesso della luce è calibrato in modo prezioso in un
lavoro monocromatico e suggestivo.
Orari: giovedì/ venerdì/ sabato, dalle 15.30 alle 19.30.
Galleria E3 Arte Contemporanea, Via Trieste, 30 tel. 3357683128/3394822908,
[email protected], www.e3artecontemporanea.com
A PALAZZO GALLERY
Dall’11 ottobre al 15 novembre 2014
Inaugurazione sabato 11 ottobre 2014 alle ore 18.00
Atemporaneo
Ci saranno opere di Giò Ponti, Sandro Pezzi, Max Papiri, Pierluigi Giordani, Lina Bo Bardi, Carlo Pagani,
Nanda Vigo, Marzio Cecchi, Melchiorre Bega e molti altri. L’esposizione è stata curata dal duo Silo Studio di
Londra, costituito da Attua Aparicio e Oscar Wanless, focalizzati nello studio attraverso la sperimentazione con
materiali industriali e processi vari. Silo guarda a come l’industria crea le cose, cercando di trovare un modo più
semplice ed espressivo. Alta tecnologia, fatta a mano.
Orari: martedì – sabato dalle 11.00 alle 19.00
Galleria Bersi Serlini Migliorati Rusconi Srl, Piazza Tebaldo Brusato 35, tel. 030 3758554 www.apalazzo.net [email protected]
GALLERIA DELL’INCISIONE
Dall’11 ottobre al 16 novembre 2014
Inaugurazione sabato 11 ottobre, ore 18.00
“Avanguardia ceca. Kolář, Novák, Hoffmeister”
La mostra presenta tre figure dell’avanguardia ceca del Novecento, legate da un comune esordio in ambito
letterario e poetico. La loro ricerca, legata al surrealismo, si realizza attraverso una forte sperimentazione e una
varietà di tecniche esecutive. Con oltre una trentina di lavori la mostra approfondisce gli esiti raggiunti dai tre
artisti nell’ambito del collage.
Il più noto dei tre artisti è Jiří Kolář (Protivín 1914 - Praga 2002). Figura complessa e versatile, fu poeta,
scrittore, traduttore e artista visivo. L’incontro col surrealismo lo portò a sperimentare le più audaci innovazioni
formali. Prosa, poesia e immagini si fondono nel suo lavoro a creare un linguaggio nuovo. Fulcro della sua
indagine tecnica è il collage: arriverà a classificare, all’interno del suo Dizionario dei metodi, oltre 108 varianti, di
cui alcune di sua invenzione. Lettere, parole, testi, riferibili a una moltitudine di lingue diverse, ma anche vecchie
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MOSTRE NEI MUSEI E NELLE GALLERIE D’ARTE
incisioni, o immagini tratte da riviste, vengono scomposti, destrutturati, per mescolarsi e ricomporsi ad animare i
suoi fogli in un gioco dinamico e vitale. «Attraverso le sue forbici l’alfabeto ha trovato il suo delirio e il suo
paradiso», ha detto di lui Claudio Parmiggiani.
La riflessione letteraria di Ladislav Novák (Turnov 1925 - Třebič 1999) si accompagna ad uno studio figurativo
di grande originalità, basato sull’utilizzo libero e svincolato dalla tradizione di materie e metodologie pittoriche.
Frottages, collage e in una fase più tarda froissages e alchimages, ottenuti questi ultimi attraverso l’uso di
sostanze chimiche, sono gli strumenti con cui ci proietta nel suo immaginario di sogni e visioni.
Figura singolare ed eclettica, Adolf Hoffmeister (Praga 1902 – Říčky 1973) fu scrittore, pittore, caricaturista e
giornalista dalla ricca produzione. I suoi lavori danno vita ad un universo suggestivo ed inquieto, spesso
caratterizzato da una forte denuncia politica e da un’ironia sferzante. Fu autore col compositore Hans Krása di
un'opera musicale per bambini, Brundibár, messa in scena dai deportati del campo di concentramento di Terezin
tra il 1943 e il 1944.
Orari: da martedì a domenica, dalle ore 17.00 alle 20.00.
Galleria dell’Incisione, Via Bezzecca 4, tel. 03030469, www.incisione.com, [email protected]
RUA CONFETTORA 17
Dal 4 ottobre al 4 novembre 2014
Inaugurazione sabato 4 ottobre 2014 alle ore 18.00.
Franco Dagani, “Area del possibile”
10 ritratti, un romanzo, un’immagine fotografica.
ROSANNA LEO, FRANCESCO ESPOSITO, ARTURO PIUBENI, YVONNE ARGENTERIO, MARIO
DAGANI, GIULIETTA DAGANI, BASILIO DIMOPULOS, MASSIMILIANO VITALI, ANTONIO
CACCIAPUOTI, FRANCO DAGANI. La pittura è senza parole, le bocche umide non parlano e il silenzio ci
sposta in aree possibili per un diverso ascolto. Le facce si sono leggermente girate, ora la postura è di trequarti.
Si offre muta e ci interroga ancora col suo doppio, simbolico, sbiancato e graffiato.
Così anche le pagine bianche ci invitano a riscrivere storie e nuovi romanzi. Magari accompagnati da Josè
Saramago, Yves Klein, John Cage, Kazimir Malevič, o Italo Calvino, Derek Jarman, Giorgio Gaber….. ,e
l’edera di Renoir ci dà il buongiorno, strappata nel suo giardino-atelier, da Nord ha raggiunto l’edera di Cezanne
per incontrarsi poi in un luogo neutro ad Est. In copertina Franco Dagani aggiunge un secondo cognome,
quello della madre anche lei Dagani, L’azzurro è il primo suo colore nella memoria: le pareti dell’infanzia alla
Cascina Rosa. Gli affetti, i viaggi, le immagini possono sembrare solo segni autobiografici, in realtà sono punti
fermi per il presente e spunti aperti per il “dopo”….. dai sessanta in avanti. “ESCO” è semplicemente un
auspicio al nuovo, oppure anche un saluto. Dopodichè ognuno scriva il suo romanzo.
Orari: da martedì a venerdì, dalle ore 13.00 alle 19.00, sabato dalle 10.30 alle 19.30 o su appuntamento allo 030
5231421.
Rua Confettora 17, Rua Confettora 17, tel. 030 5231421, www.ruaconfettora.com, [email protected]
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MOSTRE NEI MUSEI E NELLE GALLERIE D’ARTE
ab/arTE GALLERIA D’ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA
Dall’11 al 18 ottobre 2014
“L’arte, la bellezza e il suo contrario”
Uno spazio-opera a cura di Riccardo Prevosti che prende il titolo “L’arte, la bellezza e il suo contrario” dal
saggio dello scrittore e giornalista Andrea Barretta che sarà presentato nell’occasione.
Protagonista un arte totale abusata e demistificata che s’inserisce nella riflessione contemporanea su arte e non
arte, nella proposizione di “oggetti” oltre l’atto creativo e della “parola” che la sorregge. Con questo Barretta
cerca di capire perché l’Italia, il paese della bellezza, abbia tradito un’eredità che ha reso la società nichilista sul
piano formale, in una rincorsa esistenziale contaminata dal soggettivismo. L’analisi è per un’arte che ha creato
un sistema dove non è più elemento centrale, in una generazione che stenografa idee altrui, né rinnovatori né
pionieri ma epigoni. la mistificazione, dunque, l’autore argomenta che si è riusciti a smitizzare l’arte in effetti
caleidoscopici, caravanserraglio in cui tutto è possibile, anche la domanda: “Questo lo potevo fare anch’io, …
ma è arte?”.
Dal 25 ottobre al 22 dicembre 2014
“Realismo e simbolismo nella pittura d’espressione”
Il realismo come idea di ricerca e il simbolismo che tende all’espressione di nuovi stili e rappresentazioni
pittoriche, in un alternarsi di scene reali della vita quotidiana e forme dalle potenzialità allusive. Una importante
rassegna che annovera artisti come Antonio Asturi, Edgardo Fangaresi, Eliano Fantuzzi, Renzo Margonari,
Pippo Oriani, Riccardo Scweizer, Roland Tapì, Vlada.
Orari: da giovedì a sabato: 9.30-12.30 e 15.30-19.30.
Galleria d’arte moderna e contemporanea ab/arTE, Vicolo San Nicola 6, tel. 030 3759779, [email protected],
www.abarte.it
L’Infopoint Turismo Comune di Brescia non si assume alcuna responsabilità per quanto riguarda eventuali
variazioni di programma.
Per segnalazioni di mostre da inserire nel Calendario, Vi preghiamo di contattarci entro il 12 e il 28 del mese.
Infopoint Turismo Stazione
Piazzale Stazione, 25122 Brescia
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Aperto tutti i giorni: 9.009.00-13.00 e 13.3013.30-17.30
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Via Trieste 1, 25121 Brescia
Tel. +39 030 2400357
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Aperto tutti i giorni: 9.009.00-13.00 e 13.3013.30-17.30
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