Un`esperienza tutta al maschile
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Un`esperienza tutta al maschile
Progetto Differenze di genere e generi di differenze Come lavorare a questo progetto in una classe tutta maschile ? L’esperienza della classe II D Dal momento che questo dell’insegnante è un lavoro tessuto di amore e di sapiente attenzione, di quello che si è fatto e di quello che è avvenuto non tutto si può scrivere in una relazione, misurare, calcolare, registrare. Qualcosa non può che restare inespresso: è forse quello che germoglierà e darà frutti con il tempo. E’ forse la fede che abbiamo nella vita ed in tutto ciò che da lei si genera. Tale progetto è stato per noi fin dal suo inizio il progetto delle domande. Come lavorare in una classe tutta maschile, in cui l’unica differenza di genere che gli alunni vivono è quella nella relazione docente-discente ? In che modo avrei potuto io guidarli verso la consapevolezza del proprio essere maschi ? Sarebbe stato possibile non perdere la mia identità e nello stesso tempo guidare gli alunni a scoprire la propria ? Non restava che partire da sé, da quello che per libera associazione d’idee, spontaneamente, collegavamo alla sfera del maschile per poi scoprire, in modo divertente e giocoso, che l’associazione prendeva corpo in relazione ad un diverso da sé, sia che fosse maschile sia che fosse femminile. Il progetto era ormai avviato ed al centro dell’azione didattica ci sarebbe stata la relazione con l’altro - a. La lingua è neutra ? La consapevolezza di sé si acquisisce anche attraverso la consapevolezza delle parole che usiamo: per questo è stata svolta una riflessione sulla lingua e sulla sua presunta neutralità, come ad esempio nel caso della parola uomo . Ci si è avvalsi per questa attività anche del Dizionario sessuato della lingua italiana, Roma, 1994. Gli archetipi: l’uomo va in guerra e la donna aspetta il suo ritorno ? Il testo poetico, previsto dai programmi del biennio, è diventato occasione per cercare, in un modulo di poesia epica, alcuni degli archetipi di genere della cultura occidentale. Attraverso la lettura, la parafrasi ed il commento di brani tratti da Iliade, Odissea ed Eneide, gli alunni hanno avuto la possibilità di incontrare personaggi maschili e femminili che incarnavano nei loro tratti da una parte l’archetipo del guerriero, ora irruente ora astuto ora prudente, dall’altra l’archetipo femminile di figlia, sposa, madre. All’interno delle ore di lezione di Italiano la prof.ssa di Diritto ha tenuto alcune lezioni sulla condizione giuridica della donna ad Atene e Roma; la prof.ssa di Religione ha parlato della donna nella Genesi e nei Vangeli. Su suggerimento dello psicologo dott. D. Lami, è stata proposta la visione del film neozelandese Once were Warriors (Una volta erano guerrieri), in cui il regista Lee Tamahori, nell’ispirarsi all’omonimo romanzo di Alan Duff, mostra la dissoluzione di una famiglia sottoproletaria maori in un gioco di relazioni che ripropongono nel personaggio del padre l’archetipo del guerriero, al quale però si contrappone la ferma figura della madre. L’analisi della storia e dei diversi personaggi è stata oggetto di lavori scritti e di discussione in un incontro con lo stesso psicologo. Nell’ambito della Settimana della Scienza è stato proposto il video di una danza ispirata alla catena del DNA dal titolo Per due ; la coreografa Cristina Caponera, in uno straordinario incontro su “Maschile e femminile: danza e DNA”, ha introdotto elementi di riflessione sulle caratteristiche del movimento maschile e di quello femminile ed ha messo in discussione lo stereotipo della danza come arte esclusivamente femminile. Che cos’è l’identità di genere ? Ma che cos’è l’identità ? Nei suoi interventi la prof.ssa M. L. Marsala, docente di Filosofia, ha spiegato agli alunni che l’identità è un processo che avviene in relazione con l’altro; esso inizia già prima della nascita perché si è attesi, poi in seguito il bambino si percepisce così come lo vedono la madre ed il padre. Se l’identità di sesso è determinata dalla biologia, l’identità di genere è influenzata dall’educazione e dall’ambiente e fa riferimento ad un ruolo socialmente costruito. Le lezioni di impostazione filosofica sono state accompagnate da un modulo sul testo argomentativo, teso a guidare gli alunni nell’espressione formale di un pensiero ordinato. I testi proposti sono stati scelti per contenuti funzionali al progetto. Che cos’è l’identità di sesso ovvero perché si nasce maschio o femmina ? In un clima di proficua collaborazione con la prof.ssa A. Mortaro, docente di Scienze, si è cercato di capire perché in natura esistano due sessi e che cosa determina il sesso di una persona, l’importanza della riproduzione sessuata rispetto a quella asessuata e tutte le strategie messe in atto da un sesso per attrarre l’altro sesso. Il risultato di tutto questo è stata la creazione di un ipertesto mostrato poi alla Settimana della Scienza. In occasione delle celebrazioni darwiniane, all’interno del percorso multimediale è stata inserita una scelta di passi tratti dall’Autobiografia di C. Darwin. Poiché l’autobiografia è, come sostiene D. Demetrio, “il viaggio di formazione forse più importante che ci è dato intraprendere “, noi questo viaggio l’abbiamo compiuto, leggendo in classe ad alta voce, insieme con gli alunni, l’intera autobiografia di Darwin per scoprire come dal piccolo Charles si sia giunti al grande Charles. Un piccolo spazio per Charles in relazione di genere è stato dedicato al rapporto con le figure femminili, come ad es. le sorelle e la moglie. Che ne sarà di questo progetto ? Una traccia ha chiesto infine agli alunni di immaginarsi in età avanzata e di provare a scrivere la propria autobiografia, così come aveva realmente fatto C. Darwin. Noi sappiamo, però, come scrive A. Cavarero nel suo libro Tu che mi guardi , tu che mi racconti, che il disegno di una vita è ciò che si lascia guardare solo alla fine, è ciò che una vita si lascia dietro, senza poterlo mai prevedere e neanche immaginare. Prof.ssa Maddalena Suarato Progetto finanziato dal Consiglio dei Ministri Dipartimento per le Pari Opportunità.