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Periodico di informazione
del Comune di Mirandola
Anno 18
Numero 1
Gennaio 2013
MIRANDOLESE
web
L'Indicatore su
tablet e smartphone
Lunedì 4 febbraio ultimo incontro di un percorso iniziato il 10 settembre 2011
Idee e progetti per il futuro
In 150 sono intervenuti agli incontri del Laboratorio di Urbanistica partecipata
Il Presepe di
Tesero
L'Indicatore Mirandolese per
tablet e smartphone (www.indicatoreweb.it).
A pag. 22
servizio civile
Giovani al lavoro
nel “cratere”
Il Bando straordinario di Servizio
Civile sarà pubblicato martedì 15 gennaio 2013 e la sua scadenza saranno le
14 di mercoledì 30 gennaio 2013. In
attuazione del Bando straordinario di
Servizio Civile Nazionale (Scn per i
giovani italiani) e degli Avvisi provinciali di Servizio Civile Regionale (Scr
per i giovani di altri Paesi) a favore
delle popolazioni colpite dagli eventi
sismici iniziati nel maggio 2012 nelle
province di Bologna, Ferrara, Modena
e Reggio-Emilia, si selezioneranno
450 giovani nell’ambito dell’assistenza e promozione culturale di cui: 350
giovani per i posti di Servizio civile
nazionale (Scn) e 100 giovani per i
posti di Servizio civile regionali (Scr).
Per maggiori informazioni consultare
il sito dell’Unione Comuni Modenesi
Area Nord (www.comunimodenesiareanord.it). Lunedì 21 gennaio
alle ore 17, presso le Scuole Medie
"Montanari" di Mirandola, si svolgerà
un incontro informativo.
Lunedì 4 febbraio (ore 21) presso
le Scuole medie di via Dorando Pietri
di Mirandola, si terrà l’ultimo incontro del Laboratorio di Urbanistica
partecipata, organizzato dal Comune
insieme all’Università di Bologna,
grazie al contributo della Fondazione
della Cassa di Risparmio di Mirandola
e con il patrocinio della Regione
Emilia Romagna. Saranno presenti
l’architetto Gabriele Giacobazzi, il
Sindaco di Mirandola Maino Benatti,
l’Assessore regionale Alfredo Peri,
mentre coordinerà la serata l’Assessore del Comune di Mirandola
Roberto Ganzerli. Il Laboratorio si
è svolto dal 10 settembre 2011 per una
dozzina di appuntamenti che hanno
visto coinvolte circa 150 persone. Tra
queste molti professionisti del settore,
esponenti di tutte le associazioni di categoria e dei sindacati, di associazioni
di volontariato, forze politiche, commercianti, studenti e semplici cittadini
che hanno partecipato ad incontri di
confronto costruttivo e critico sulla
dimensione comunale di Mirandola.
Gli argomenti trattati sono stati
il ruolo di Mirandola all’interno
dell’Area Nord nel sistema dei nove
Comuni dell’Unione; la dimensione
comunale territoriale complessiva
delle frazioni in un nuovo sistema di
relazioni tra la città e la campagna; il
centro storico e il suo rilancio.
Continua a pag. 5
2 · n. 1 - gennaio 2013
Tribuna
I lavori del Consiglio
comunale di Mirandola
nell’opinione
dei Capigruppo
sanità
Primi vagiti
all'ospedale
platis - pdl
«Una buona notizia
e due cattive»
«Ecco perché
lascio il Pdl»
La buona notizia
A forza di “rompere le scatole”
abbiamo ottenuto un importante risultato: tornano i vigili del fuoco!
Da lunedì 14 gennaio per il
recupero dei beni e la copertura dei
tetti saranno attive ben 14 squadre
speciali. 76 i pompieri in più che
rimarranno nella zona del cratere fino
a fine marzo.
Le cattive notizie
Mr. President.
Al tradizionale discorso di fine
anno del Presidente Napolitano non è
stata spesa una sola parola per ricordare la tragedia che ci ha colpito. Non è
stato citato lo “spirito” emiliano (chiamiamolo così per non dire un'altra
parola) che ha permesso al Governo
Monti di non stanziare le risorse pari
ai danni subiti. È evidente che ci si sia
già dimenticati di noi. In fondo quando
venne a Mirandola disse che pensava
fosse una terra di scampagnate. La
cosa che, però, ha dell'incredibile è
il totale silenzio dei nostri Sindaci.
Possibile che nessuno abbia avuto il
coraggio di dire: Presidente, ci siamo
anche noi!
A R oma con le vost r e 1000
Cari mirandolesi e non bentrovati.
Preferisco provare a spiegare con
una nota, seppur breve piuttosto che
con un semplice post, la decisione
di lasciare il Pdl e aderire al nuovo
movimento politico Fratelli d’Italia di
Giorgia Meloni. Sono stata in silenzio
per alcuni giorni, leggendo apprezzamenti e critiche, incoraggiamenti e
stroncature. Alcuni mi hanno colpito
per la durezza e per la cattiveria, altri
per la fiducia. Per me, si é trattato di
una scelta facile perché di coerenza
e di continuità con le posizioni e
le idee che sostengo da anni, ma
difficile sotto il profilo dei rapporti
umani e dell'impegno di un decennio.
Volevo un partito più democratico,
volevo un rinnovamento della classe
dirigente, volevo dirigenti senza
ombre giudiziarie, volevo una chiara
linea politica. Consideravo e considero sbagliata la sesta candidatura di
Berlusconi a Premier. Nel 2008 con
molti mal di pancia seguii il percorso
di Alleanza Nazionale nel Pdl. Allora
pensai che fosse per la destra italiana
un suicidio (voluto consapevolmente
da Fini). I risultati elettorali mi dimostrarono che il nostro elettorato
voleva semplificazione con un partito
unitario del centrodestra. Insieme a
tanti ci convincemmo che la sfida
era tutta nell’orientare il partito verso
le nostre posizioni. Tutto questo si è
rivelato impossibile. Tra noi e quasi
tutti gli ex di Forza Italia c’è una
netta differenza antropologica. Il Pdl
ha preso i peggiori difetti di Fi e An.
È prevalsa la logica del partito di
plastica e lideristico. Nessun collante
ideale ma per lo più volontà di gestire
potere. Correntismo esasperato. Un
garantismo estremo trasformato in
impunità. Personaggi indegni mandati
nelle istituzioni. Inesistente selezione
per merito. Mi chiedo: ora che esiste
un'alternativa seria al Pdl perché non
aderire? Nonostante alcune differenze, riconosco a Giorgia Meloni
coraggio e capacità di rappresentare
un patrimonio ideale dimenticato dai
colonnelli ex An. Sul piano politico
è praticamente l’unica a difendere e
affermare il primato della politica
sulle logiche dei poteri forti bancari
cartoline
Nelle corsie del reparto di
Ostetricia dell’ospedale Santa Maria Bianca di Mirandola è tornata a
farsi sentire la voce di un neonato,
dopo un lungo silenzio. Alle ore
22 dello scorso 27 dicembre, nel
giorno di riapertura dell’Unità
Operativa, dopo i lavori necessari
a mettere in sicurezza la struttura,
si è fatto sentire in corsia il primo
vagito di un neonato. Il piccolo,
di origine marocchina, si chiama
Adam, pesa 3 chili e 130 grammi,
ed è nato da mamma Fatima e
papà Nabil El Abdellaoui. Primo
fiocco azzurro per l’ospedale, che
festeggia un evento importante
per tutta la città di Mirandola. A
sette mesi dal sisma, infatti, le
mamme mirandolesi potranno
tornare a partorire al Santa Maria
Bianca. Un passo avanti significativo, che restituisce al territorio
e alla città un reparto importante.
«Sono davvero soddisfatta per la
riapertura – sottolinea la dottoressa Maria Cristina Galassi,
direttore dell’Unità Operativa
di Ostetricia e Ginecologia di
Mirandola – un grazie particolare
a tutti i collaboratori per il difficile lavoro svolto in questi mesi e
all'ufficio infermieristico che ha
supportato i nostri sforzi. In un
momento di gioia come questo, il
nostro più sentito ringraziamento
va anche alla direzione generale
dell’Azienda Usl che ha creduto
nell'importanza di riaprire quanto
prima un punto nascita che servisse questo territorio e l’ospedale.
Per ultime, ma non in ordine di
importanza, desidero ringraziare
le donne e le famiglie che hanno
testimoniato il loro affetto e la loro
stima continuando a rivolgersi ai
nostri servizi anche in condizioni
legate ad una situazione d’emergenza non ancora completamene
superata; a loro sarà rivolto il
nostro impegno nel consolidare
e ampliare le attività erogate
dall’Unità Operativa»
bellodi - fi-cn
Quasi mille firme, raccolte in poco
de giuli - spm
«In ricordo di
Vilmo Cappi»
In questo articolo di inizio anno,
vogliamo ricordare una delle persone
più note a Mirandola e non solo, che
nei giorni scorsi ci ha abbandonato,
lasciando però alla sua comunità un
grande bagaglio culturale: il dottor
Vilmo Cappi. Nella sua longeva
esistenza si è sempre distinto quale
grande conoscitore della storia mirandolese, nel corso degli anni ha
pubblicato numerosi volumi, in particolare su un altro celebre personaggio
di Mirandola: Giovanni Pico, di cui il
“Dottore” era uno dei maggiori studiosi. Cappi è stato un concittadino
estremamente colto, che ha dedicato
la sua vita allo studio e nell’aiutare le
persone più bisognose. Già in giovane età aderì alla Resistenza, militando
nella Brigata “Giustizia e Libertà”
del Partito D’Azione di Bologna e
successivamente, all’indomani della
Liberazione, svolse un rilevante ruolo
all’interno dell’Amministrazione
comunale di Mirandola ricevendo
dall’allora Sindaco l’incarico di Assessore alla Sanità. Siamo convinti
che anche negli anni a venire il dottor
Cappi non sarà dimenticato perché ha
lasciato dietro di sé un’ importante
traccia, divenendo parte integrante
della nostra comunità. I suoi libri e
le sue pubblicazioni rimarranno un’
importante testimonianza, precisa e
puntuale della storia mirandolese; e
quando ci verranno dei dubbi su un
particolare evento o quando vorremo
conoscere con esattezza una data
che interessa la nostra città potremo
contare su di lui e sfogliando uno
dei suoi testi troveremo la risposta
ai nostri dubbi.
Fabio Degiuli
Capogruppo Sinistra
per Mirandola
più di una settimana, per chiedere a
Monti di trattare i cittadini della Bassa
come tutti gli altri italiani colpiti da
una catastrofe. Il 12 dicembre una
nostra delegazione del Pdl ha consegnato le cartoline al sottosegretario
Catricalà. Purtroppo ci è stato inizialmente detto che “loro” (Governo
Tecnico presieduto dal Prof. Monti)
i soldi gli hanno stanziati e pensano
pure che siano sufficienti! Con questa
premessa è evidente che i margini di
manovra erano minimi. A metà dicembre l'emendamento Pdl per ottenere
3miliardi d'euro in più per il sisma
è stato bocciato in quanto chiedeva
di seguire le indicazioni della Corte
Costituzionale che considerava ingiusto il blocco di un vecchio condono
edilizio in Campania. Ai Tecnici è
stato inoltre chiesto dalla nostra delegazione di sbloccare l'accordo Banche
- Cassa depositi e prestiti. Tuttora lo
stanziamento di 6miliardi si basa non
su una legge dello Stato ma su una
circolare del Ministero dell'Economia.
Incredibile!
Antonio Platis
Capogruppo Pdl
ceretti - PD
«Che tristezza
quel teatrino»
Comunicare ottimismo e non tristezza, mi dicono. I fatti comunicano
ottimismo, non le parole. Le parole
che comunicano ottimismo senza i
fatti, di fatto comunicano tristezza. I
bambini che lanciano in aria i palloncini all’inaugurazione delle loro scuole
provvisorie, comunicano decisamente
ottimismo. Perché l’avvio dell’anno
scolastico non era certo scontato, specie
nella testa di noi genitori. Comunicano
ottimismo perché è stata data una risposta certa, vera, non scontata, sicura.
Invece il teatrino delle tasse, proroghe, fantomatiche “no tax area”,
non comunicano ottimismo. Neanche
se ne scriviamo bene. Nemmeno se la
buttiamo in poesia. Nemmeno con un
esercizio virtuoso di scrittura creativa.
La propaganda di regime - qualcuno
l’ha definita così - non esiste nelle
aree terremotate per il semplice fatto
che qui più che altrove le persone non
hanno nemmeno la forza di ascoltarla.
Per non dire la voglia. Guardano i fatti
e li giudicano con autonomia. Vedono
le cose venute bene e quelle venute
meno bene. Sono i fatti che parlano,
specie di questi tempi, e ne dovrebbero
tener conto anche a Roma nell’avvio di
questa campagna elettorale degna della
fantasia di Samuel Beckett. Oggi non
c’è bisogno di un ottimismo studiato a
tavolino da maghi pubblicitari e strateghi della comunicazione. C’è bisogno
di verità, della comunicazione delle
cose così come stanno nella loro palese
manifestazione. Le cose belle e le cose
brutte. Guardando con occhi disincantati, una volta per tutte, i pifferai, gli
unti del Signore e quelli che aizzano le
folle alimentando rabbia senza indicare
nessuna soluzione e che dicono: «se la
pensi diversamente da me, sei fuori».
Abbiamo un gran bisogno di una comunicazione più umile. Senza bugie, senza
saccenza e senza ipocrisia.
Cristina Ceretti, Capogruppo Pd
i mirandolesi
«Prefabbricati abitativi
senza canone?»
Gentilissimi lettori,
innanzitutto l’augurio caloroso di un 2013 all’insegna della costante e
tenace ripresa sociale
della nostra comunità.
Nell’ambito degli interventi di ricostruzione
post terremoto, è arrivato
ora il momento dell’assegnazione delle cosiddette
“casette” cioè degli alloggi Prefabbricati Modulari Abitativi Rimovibili (PMAR). La Giunta comunale il
15 dicembre 2012 ha approvato un
regolamento per disciplinare sia le
modalità di assegnazione, sia le norme di utilizzo. Abbiamo analizzato il
documento nel quale, assieme a tante
direttive importanti e condivisibili,
abbiamo individuato una soluzione
san sebastiano
Periodico del Comune di Mirandola fondato nel 1877
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Marchi, Massimo Secchi. Segretaria di Redazione: Raffaella Girotti
Hanno collaborato: Anna Ascari, Giulia Bellodi, Alberto Bergamini, Iolanda Bergamini,
Marcella Bertolini, Antonio Bolognesi, Mirta Braghiroli, Raffaella Brandoli, Lucio Carpani,
Cristina Ceretti, Fabio Degiuli, Andrea Donati, Andrea Ferramola, Corrado Gatto, Silvano
Greco, Quirino Mantovani, Giovanni Moi, Paolo Neri, Maria Peri, Sergio Piccinini, Antonio
Platis, Milena Prandini, Martina Ronchetti, Giampaolo Ziroldi.
Stampa: F.D.A. Eurostampa S.r.l. -Borgosatollo (Bs) - tel. 030/2701606
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Le lettere al giornale (con firma verificabile) vanno indirizzate a
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Chiuso in redazione il 12 gennaio 2013. Prossimo numero il 31 gennaio 2013
Un giorno di festa
per la Polizia Municipale
Nella mattinata di sabato 26 gennaio, il Corpo
Unico della Polizia Municipale dell'Area Nord si
riunirà per celebrare San
Sebastiano, santo protettore
dei vigili. Per il calendario
il giorno dedicato a San Sebastiano cade il 20 gennaio,
ma il Corpo ha deciso di
posticipare i festeggiamen-
e massonici, la sovranità nazionale, la
giustizia sociale in favore di giovani
precari e disoccupati, la partecipazione nel partito attraverso il metodo
delle primarie a tutti i livelli. Mi
sento infatti a casa mia quando leggo
che in Fratelli d'Italia non saranno
candidati i condannati anche solo
in primo grado, quando sento che i
parlamentari verranno scelti tramite
primarie interne (per superare le
logiche del Porcellum). Mi sento a
casa quando leggo che Fratelli d'Italia
rifiuta categoricamente l'ipotesi di un
Monti bis perché rappresenta un attacco alla sovranità nazionale, quando
sento che se alleati con altri partiti
di centrodestra varrà la logica delle
primarie (non celebrate): esprimerà
il candidato premier la forza politica
della coalizione che prenderà più
voti. E mi sento ancora oggi a casa
mia nelle Istituzioni che rappresento
rispondendo ai miei colleghi che
hanno chiesto le mie dimissioni dagli
incarichi di Consigliere comunale
oltre che dall’Unione. Io non ho tradito i miei elettori, anzi forse sì. Li
ho traditi rimanendo fino ad ora in
un partito in cui né io né loro ci riconoscevamo più. Il senso di delusione
che c'è nell'elettorato di centro destra
non può essere giustificato con proclametti. Il Pdl è passato dal 2008 al
2012 dal 34% al 15-20% e un motivo
ci sarà pure. O sono forse io la causa
di tutto ciò? Il Consigliere Lugli è
alla data odierna Consigliere Nazionale Mir (Moderati in Rivoluzione)
movimento che sta raccogliendo la
firme per le prossime elezioni e prima
bertoliniano, onorevole che ora corre
pro Monti. Si dimetta anche lui. Il
Consigliere Gabrielli, altra corrente,
giovanardiana, non si è fatta scrupoli,
da quando ritornata sulla scena, di
portar acqua al mulino di “Carlo”.
Soprattutto sul deposito gas di Rivara.
Val tanto una poltrona in Unione?
Ma come mi ha suggerito qualcuno
ultimamente… «Cara Giulia... non ti
curar di loro, ma guarda e passa..».
Non so se queste poche righe possano
rispondere ad alcune critiche o a molti
dubbi, ma di una cosa sono certa,
quella di non aver svenduto nulla né
di un' idea né di un progetto.
Giulia Bellodi
Consigliere Comunale di
Mirandola e Ucman
Fratelli d’ItaliaCentrodestra Nazionale
ti a sabato 26. L'incontro
si terrà a Concordia sulla
Secchia. Saranno presenti
i Sindaci dell’Area Nord, il
Comandante Stefano Poma
insieme a tutto il Corpo dei
Vigili dell'Area Nord ed alle
autorità. E' prevista anche
una messa e la deposizione
di una corona d'alloro in
memoria dei caduti.
da noi disapprovata: la
mancanza di un canone
d’affitto. I nuclei familiari che usufruiranno
della sistemazione provvisoria pagheranno le
utenze (gas, acqua, luce
e smaltimento rifiuti),
l’ordinaria manutenzione, ma niente per la
messa a disposizione
dell’alloggio. Abbiamo proposto la
questione in Consiglio comunale
nella seduta del 27 dicembre scorso, ricevendo in risposta diverse
considerazioni da parte del Sindaco
che non hanno smosso le nostre
perplessità e, anzi, ci lasciano ancora
convinti che la soluzione adottata
dalla Giunta sia sbagliata. Non
sono in discussione le modalità di
assegnazione che sono ben regolate,
così come non si vuole negare la
necessaria assistenza sociale a quei
nuclei familiari che si trovano nello
stato di necessità, ma un conto è
assistere chi ha bisogno ed un conto
è stabilire d’ufficio la gratuità di chi
viene ospitato negli alloggi provvisori. La Giunta ha sostenuto che
per vincoli indicati dalla Regione e
per maggiore libertà di recesso, la
formula della gratuità dell’alloggio
è la più idonea. Noi riteniamo invece
che per equità e buona gestione delle
risorse pubbliche sia diseducativa, e,
quindi, da evitare. Chi è in grado di
assolvere al pagamento di un canone,
seppur modesto, deve contribuire, è
una questione di principio.
Lista Civica I Mirandolesi
n. 1 - gennaio 2013 ·
ricostruzione
In centro storico accantierati 132 interventi
Realizzate 300 opere provvisionali
Spesi quasi 12 milioni di euro per la messa in sicurezza della città
Foto di Antonio Buoli
Mirandola sta “riconquistando”
il proprio centro. Una delle priorità
dell’Amministrazione comunale, dopo il
29 maggio, è stata l’apertura delle strade
nel cuore della città, senza ovviamente
trascurare le frazioni. Il lavoro di messa
in sicurezza degli edifici è iniziato con i
vigili del fuoco a cui si sono poi aggiunte
le imprese alle quali sono stati appaltati
i lavori dal Comune, per accelerare i
tempi di recupero. Sono state eseguite
complessivamente 295 opere provvisionali (132 solo in centro) per una spesa
complessiva di 11 milioni e 839 mila
euro (di cui 7 milioni 269 mila finanziati
dal Commissario Straordinario e altri 4
milioni 569 mila da finanziare). Grazie
agli interventi di messa in sicurezza,
praticamente tutte le vie del centro sono
percorribili in auto o a piedi, mentre sono
rientrate già 83 attività delle quali 78 in
ricostruzione/2
Dal 10 gennaio le banche
possono erogare i fondi
Dal 10 gennaio le banche possono
erogare i contributi (fino all'80%) per
la ricostruzione di case e imprese con i
6 miliardi stanziati per i danni del terremoto. Oltre 900 le procedure avviate
attraverso il Mude (il modello unico
digitale per l'edilizia) per ricevere il
contributo che riguarda circa 3 mila
abitazioni. Di queste, circa settanta richieste sono già state depositate presso
gli istituti bancari che attendono solo
la fatturazione dei lavori per eseguire
i pagamenti. Per due imprese sono già
stati approvati contributi per oltre 3,5
milioni di euro. Questi dati sono emersi
dall’incontro che si è svolto a Bologna
in viale Aldo Moro, tra Regione e istituti bancari finalizzato a fare il punto sui
contributi e sugli altri aspetti legati al
credito per la ricostruzione. Delle 900
procedure (che riguardano edifici con
danni B, C ed E leggere) aperte attraverso il Mude (il modello unico digitale
per l'edilizia, ovvero una piattaforma
telematica attraverso cui i professionisti, incaricati dai cittadini che abbiano
centro storico. Le attività delocalizzate
sono, in tutto il Comune di Mirandola
349, 181 delle quali sono uscite dal
centro. Complessivamente sono state
rimosse da Aimag 25 mila 926 tonnellate
di macerie per una spesa complessiva di
circa 698 mila euro (Iva esclusa).
3
LUTTO
Ciao Gianna,
ci mancherai
Lo scorso
27 dicembre
è scomparsa
all’età di 61
anni Gianna
Pozzetti. Nel
2010 era andata in pensione dopo
anni di attività presso il
Comune di
Mirandola,
svolgendo prevalentemente la propria
attività all’interno del servizio cultura.
Gianna lavorava con grandissimo
impegno e con partecipata passione.
Seguiva con attento ed impeccabile
scrupolo ogni aspetto e relazione
concernente l’organizzazione di un
evento o di un’iniziativa culturale,
fosse un concerto, una mostra, la fiera
o il convegno pichiano. Conosceva
con sicurezza il patrimonio culturale
cittadino e in particolare identificava
con familiare dimestichezza tutte le
opere del Museo Civico. Era efficiente nella gestione del lavoro, e di
fatto rappresentava un’assoluta sicurezza. Amava e riconosceva ciò con
cui aveva a che fare, soffermandosi
semmai, dopo aver preparato gli atti
e definito puntualmente tutte le questioni, ad apprezzare un quadro o un
brano musicale, e soprattutto gradiva
condividere libri e letture. Le piaceva
lavorare senza mai mettersi in mostra
e senza fermarsi, con grandissima lena
e travolgente ritmo, a volte sbuffando
anche perché il tempo era poco e le
cose da fare tante. Ma sorridendo sempre, serena e solare. E certe mattine,
arrivando trafelata in ufficio prima di
sistemarsi alla scrivania, poteva esclamare raggiante, per una entusiasta
personale presa d’atto : «Visto oggi
che sole e che giornata?». Gianna ci
mancherà. Tanto.
Giampaolo Ziroldi
mirandola
avuto l’abitazione danneggiata dal sisma, possano espletare tutte le pratiche
edilizie necessarie per gli interventi e
per il contributo ai lavori) 200 sono già
state già accettate dai Comuni e di queste 1 su 4 sono in fase di pagamento o
di saldo. Per quanto riguarda le imprese
le richieste inserite nel sistema Sfinge
(il sistema elettronico tramite il quale le
aziende debbono presentare le domande
di contributo) ad oggi sono oltre 400.
Nel frattempo è arrivata la notizia che Il
presidente della Regione Vasco Errani
ha posto al Governo il tema della copertura al 100%, per la prima casa, dei
danni provocati dal sisma. «Su questo
– ha annunciato l’Assessore regionale
alle Attività Produttive Gian Carlo
Muzzarelli – Regione e Governo stanno facendo le necessarie valutazioni».
Promossi a pieni voti
i Demografici del Comune
Nei giorni scorsi è stato reso noto
l’esito del giudizio sui Servizi Demografici del Comune di Mirandola, a
seguito dell’ispezione della Prefettura
di Modena: “Il giudizio complessivo
dell’organizzazione del servizio in una
situazione ad elevato grado di criticità a
seguito degli eventi sismici del maggio
scorso: eccellente. Rileva in particolare la competenza, la professionalità
e la disponibilità di tutto il personale
dell’ufficio per un possibile e auspicato ritorno alla normalità. Lodevole il
pragmatismo di tutto il personale impegnato nella gestione della complessa
situazione”.
n. 1 - gennaio 2013 ·
dalla prima
Nuove opportunità anche dall'Urban Center di Torino
Un Laboratorio per la ricostruzione
Il 4 febbraio si parla di idee e progetti per il dopo terremoto
Realizzazione
grafica di alcune idee per
la rinascita
di Mirandola
e, sotto, per
la qualificazione di viale
Gramsci e
della Stazione
dei treni
5
brevi
torna l'AGENZIA
DELLE
ENTRATE
Rilascio di partita Iva, codice fi-
scale, tessera sanitaria, assistenza su
comunicazioni di irregolarità, registrazione di atti e contratti di locazione. Riparte con i servizi più richiesti
l’Agenzia delle Entrate di Mirandola,
la cui sede è stata resa inagibile dalla scossa di terremoto del 20 maggio
2012. Dal 16 gennaio, in via Bernardi (zona Famila/Aimag), ha aperto al
pubblico uno sportello dell’Agenzia
delle Entrate allestito nel container
messo a disposizione dal Comune
di Mirandola. La collaborazione tra
i due enti ha così permesso di restituire i servizi essenziali ai cittadini
ed alle imprese dei Comuni. Questi
gli orari di apertura dell’ufficio, dotato di tre postazioni: dal lunedì al
venerdì, dalle ore 8.45 alle ore 13, il
giovedì anche in fascia pomeridiana
dalle 14 alle 16. Per informazioni:
http://emiliaromagna.agenziaentrate.
it (Home>Uffici>Direzione Provinciale di Modena> Ufficio territoriale
di Mirandola).
UN MECCANICO
ABUSIVO
I terremoti del 20 e del 29 maggio hanno gettato una nuova luce
sulla vulnerabilità del territorio. A
Mirandola, il danno ha colpito tutta
la società: centro storico, impianti
produttivi, agricoltura. Il Laboratorio di Urbanistica Partecipata quindi
conclude il suo lavoro incrociando
in questa ultima fase la necessità di
un piano della ricostruzione i cui
confini sono dettati dalla nuova legge regionale che sarà propedeutica
alla realizzazione del nuovo Piano
strutturale comunale (Psc) che verrà
adottato entro il 2013. A tutto questo
si somma la grande opportunità che
si realizzerà con l’Urban Center di
Torino che proporrà un concorso di
idee che potrà potenzialmente fornire
molti spunti per la ricostruzione e per
lo stesso Psc. In tutti questi sistemi vi
è comunque un unico grande comune
denominatore; per quanto a caro prezzo il territorio si ricostruisce: ma la
condizione essenziale, punto di forza
del sistema locale, è la ricostruzione
della comunità. Per questo la partecipazione di tutta la società mirandolese
sarà garantita, come fatto fino ad
ora, per trovare in questo lavoro di
ricostruzione lo stimolo più grande
di stare insieme.
Nel garage e nel cortile di casa
deteneva abusivamente auto destinate
ad essere rottamate e riparava vetture di
clienti mirandolesi senza avere alcuna
autorizzazione. Il continuo andirivieni
di mezzi ha però insospettito i carabinieri di Mirandola e la polizia municipale dell'Area Nord, che hanno deciso
di andare a controllare cosa stesse effettivamente avvenendo. E così due pattuglie dell'Arma e due della Municipale
hanno effettuato a Mirandola nei giorni
scorsi il blitz, in un'area agricola adiacente alla Statale 12, nell'edificio preso
in affitto da L.F., 49enne, immigrato
dal Marocco già in passato al centro
di analoghe “attività” abusive. Sono
state rinvenute una ventina di vetture,
otto delle quali, che avrebbero dovuto
essere inviate all'estero come rottami,
venivano invece utilizzate per fornire i
pezzi di ricambio al meccanico abusivo.
Le altre auto trovate nel corso della
verifica appartengono alla clientela, per
lo più immigrati anche loro provenienti
dal nord Africa. Il meccanico è stato
sanzionato dalla Polizia municipale,
per oltre 5 mila euro, perché ha allestito
un’officina senza le prescritte autorizzazioni. L. F. è stato anche denunciato
all'autorità giudiziaria, per un illecito,
punibile con l'arresto da 6 mesi a due
anni e ammenda da 3 mila a 30 mila
euro. L'area è stata sottoposta a sequestro, mentre proseguono i controlli. In
un’altra operazione, sempre i carabinieri di Mirandola, hanno denunciato un 29
enne del luogo poiché hanno rinvenuto
a bordo della sua auto, nascosto sotto
il sedile, un coltello lungo oltre 27
centimetri e quindi illegale.
6 · n. 1 - gennaio 2013
commercio
«Il terremoto ha cambiato anche il modo di spendere»
Passate le feste si punta ai saldi
A sinistra,
Marcello
Marchesi (Al
Gioiello)
C'è tanta voglia di ripartire tra i negozianti mirandolesi
Da sinistra, Michel Murgia (Ottica
Ascari), Antonella Ferraresi (Nati con
la camicia) e dipendenti del Bar Galleria La Fenice di Nando Costa Zaccarelli. Sotto, Donatella (Benetton 012)
Per chi crede nella cabala, il destino trova una
sua spiegazione nei numeri. Il 29 maggio 2012 è
la data che i Mirandolesi
ricorderanno per sempre
ed è, allo stesso tempo, il
giorno a cui l’Amministrazione comunale ha deciso
di dedicare una strada in
memoria delle vittime del
sisma. Esattamente quattro
mesi dopo, il 29 settembre
si è inaugurato in viale
Gramsci nell’ex Cantina
Molinari il centro commerciale “Al
Borgo”. E sono proprio 29 gli esercizi
commerciali che, provenienti perlopiù
dal centro storico ora in fase di ricostruzione, hanno deciso di trasferirsi
qui. Ognuno di loro ha una storia da
raccontare, il ricordo del terremoto è
ancora molto vivo ma ora l’attenzione
è concentrata sui saldi e sulla volontà
di recuperare il più possibile quanto si è
perso nei mesi di forzata inattività. La
famiglia di Marcello Marchesi è tito-
lare da tre generazioni di
una gioielleria nella città
dei Pico. «I saldi li facciamo su tutto tranne sui
gioielli di valore perché
su questo ci sono offerte
e contrattazioni di favore
di continuo» ammette il
titolare. Lo sconto va dal
20 al 30% per gli “accessori da indosso” e dal
15 al 20% sugli orologi.
Prima del 20 maggio il
negozio si trovava in via
Curtatone 25 («a 50 metri
dal Duomo»), lo stabile ha retto all’urto
delle scosse ma gli edifici vicini sono
da ristrutturare. Qui al Borgo lo spazio
a disposizione si è ridotto di due terzi
e quindi si è dovuto riposizionare la
merce in maniera diversa. Lavorare
nella nuova sede di viale Gramsci è
un’esperienza particolare: «Il flusso dei
clienti è più distribuito, non fanno la
fila, preferiscono fare un giro a vedere
le altre vetrine e poi tornare» dichiara
Marchesi. L’intento è quello di fare
rientro appena possibile in centro storico: «Siamo mirandolesi e ci teniamo
che piazza Costituente rinasca più bella
di prima». Sempre da Via Curtatone ha
traslocato al Borgo anche Antonella
Ferraresi, titolare di una rivendita di
articolo da uomo “ Nati con la camicia”. Lei i capi di abbigliamento non
solo li vende ma li confeziona anche
su misura, grazie all’apporto di quattro
dipendenti part-time. Una parte del
negozio è occupata dalle macchine da
cucire che Antonella ha messo in salvo,
grazie ai Vigili del Fuoco di Bologna,
il 27 maggio, due giorni prima del
disastro. Per “mantenere il contatto
con i clienti”, ha allestito, dopo il 29,
un gazebo per smaltire il vestiario
rimasto invenduto. «Qui al Borgo mi
trovo bene, c’è il valore aggiunto del
parcheggio, quanto ai saldi la procedura
che impone la richiesta protocollata al
Comune per avere l’autorizzazione agli
sconti, è stata resa più elastica - sostiene
Antonella - certamente potevano aiutarci di più» aggiunge ma si riferisce
non alle Amministrazioni locali quanto
«a chi sta più in alto». Poco più in là,
sempre al Borgo, Michel Murgia gestisce un negozio di ottica con Paola
Ascari. Di saldi in questo settore non
ne sono previsti ma ci tiene a dire che
ha notato un cambiamento di mentalità
dopo il terremoto: «C’è chi non può
spendere ma c’è anche chi lo fa quasi
per sfizio, visto che la vita può cambiare
nel giro di 30 secondi». Ritiene giusto
allontanarsi dal centro (prima del sisma
operava in via Cavallotti) , almeno fino
a quando non sarà riportata una certa
normalità. è il caso, a questo punto, di
andare veramente a dare un’occhiata
al centro storico di Mirandola che, in
realtà, è molto meno deserto di quello
che si potrebbe pensare. Nico Bosi in
via Battisti vende capi di abbigliamento
sia per uomini che per donne, prima era
in una sede vicina al Municipio.
«Le file di clienti che fanno vedere
in tv a Milano e Torino non sono indicative, la verità è che la corsa ai saldi
deve ancora partire - dichiara senza
mezzi termini - anche l’anno scorso fu
così, nella prima settimana di sconti le
vendite languono ma poi si recupera
a fine gennaio, ma un altro periodo
di stanca si è avuto in coincidenza del
pagamento dell’Imu». Poco più in là
in via Pico, Donatella ha le vetrine del
negozio 012 Benetton tappezzate di
cartelli con scritto: “-50, -30”. Ci spiega
che il prezzo è dimezzato per cappotti,
giacche, sciarpe, guanti etc..e ridotto
del 30% per tutto il resto (pantaloni,
felpe, tute, pigiami..). Ma la vera sorpresa deve ancora arrivare. Nella vicina
Galleria la Fenice spicca un bar, nuovo
di zecca, con addetti giovanissimi e luci
sfavillanti. Fino a un mese e mezzo fa
non c’era, tanto è vero che è entrato
in attività il 7 dicembre. Chi può aver
avuto la temeraria idea di aprire un
locale pubblico in un centro storico terremotato popolato più da impalcature
che da persone? La risposta è presto
trovata: si tratta dell’imprenditore Nando Costa Zaccarelli. Che è il titolare,
assieme alla moglie, della ditta Astarte
che «utilizza materiali naturali per fare
oggetti e componenti nel mondo della
moda», e che, il 20 maggio dopo il
crollo della sede in viale Gramsci, è
stata delocalizzata a casa sua. Quando
però si è prospettata la possibilità di
riqualificare un edificio del centro,
Nando non si è tirato indietro, vi ha
insediato un bar che assicura lavoro
a tempo indeterminato a 6 giovani.
Sulla parete del locale campeggia una
frase tratta dal De Hominis Dignitate
(Sulla dignità dell’uomo) di Giovanni
Pico della Mirandola che recita: “Ti
ho posto al centro del mondo affinché
contemplare meglio tu possa ciò che
esso contiene”. Miglior esempio per
la rinascita di Mirandola non si poteva
sinceramente trovare.
Giovanni Moi
n. 1 - gennaio 2013 ·
In sensibile diminuzione anche la domanda interna
economia
Il Pil regionale cala del 2,6%
Si è concluso un anno particolarmente difficile per l'Emilia Romagna
Un anno particolarmente difficile, all’insegna della recessione
e del terremoto che è andato a
colpire un’area ad altissima densità
di imprese. I numeri che misurano
l’andamento del sistema produttivo emiliano-romagnolo nel 2012
sono quasi tutti di segno negativo:
calo reale del Pil del 2,6 per cento,
leggermente superiore a quanto
previsto in Italia (-2,4 per cento),
per le conseguenze del sisma ma
anche domanda interna in sensibile
diminuzione (-3,7 per cento), a causa dei concomitanti cali dei consumi
delle famiglie (-3,3 per cento) e,
soprattutto, degli investimenti (-7,5
per cento). È questo il quadro che
emerge dal Rapporto sull’economia regionale 2012, presentato nei
giorni scorsi a Bologna, realizzato
da Unioncamere e Regione EmiliaRomagna.
Se il 2012 è un anno di arretramento, le prospettive sono di
segno negativo anche per il 2013
con ripercussioni su occupazione,
tenuta delle imprese, ricchezza
delle famiglie, sistema di welfare.
Solo nel 2014 si può ipotizzare una
moderata ripresa.«Il 2012 sarà ricordato - afferma il presidente Unioncamere Emilia-Romagna Carlo
Alberto Roncarati - come un anno
di recessione per l’economia della
nostra regione, stretta tra la crisi internazionale e il terremoto. Quanto
è accaduto in risposta ai drammatici
eventi sismici ci ha insegnato però
che è possibile rialzarsi, ritrovando
la coesione e la solidarietà come
valori fondanti».
A novembre 2012, la consistenza delle imprese attive è diminuita
tendenzialmente dell’1,1 per cento,
consolidando la fase negativa in atto
da inizio anno. Perdono terreno le
società di persone (-1,2 per cento) e
le ditte individuali (-1,8 per cento),
mentre si rafforzano le società di
capitale (+0,7 per cento) e le “altre
società” (+3 per cento).
Il comparto manifatturiero è
entrato in una spirale recessiva: per
l’industria in senso stretto nei primi
nove mesi male produzione (-4 per
cento), fatturato (-3,8 per cento) e
ordini (-4,3 per cento).
Il settore delle costruzioni in
difficoltà da oltre quattro anni, ancora non ne vede l’uscita: il volume
d’affari ha subito una diminuzione
del 2,2 per cento, mentre la produzione ha visto nettamente prevalere
le imprese che hanno dichiarato
cali. Le difficoltà maggiori hanno
riguardato le imprese più strutturate, più colpite dalla frenata delle
ricostruzione
Quasi 100 milioni
per 212 imprese agricole
Sono 212 le imprese agricole e
agroindustriali modenesi, colpite dal
terremoto, che hanno presentato la
domanda per i contributi destinati
all’acquisto delle attrezzature distrutte
o danneggiate. Il bando della Regione, scaduto il 10 gennaio, metteva a
disposizione delle aziende agricole
con impianti nei Comuni del cratere
sismico 99 milioni 256 mila euro per
coprire, attraverso un contributo in
conto capitale, l’80 per cento della
spesa ammessa. Le domande modenesi
prevedono una richiesta complessiva di
quasi 16 milioni di euro, mentre a livello regionale il totale dei fondi richiesti
sfiora i 25 milioni di euro a fronte di
quasi 100 milioni di risorse disponibili.
opere pubbliche. Il commercio al
dettaglio ha registrato flessioni nelle
vendite come mai avvenuto negli
ultimi dieci anni, in correlazione
con un andamento assai depresso dei
consumi e dei redditi. Le situazioni
più critiche sono state registrate
nella piccola e media distribuzione
(rispettivamente - 7,3 e - 6,6 per
cento). La grande distribuzione ha
evidenziato una relativa maggiore
tenuta (-1,5 per cento).
L’agricoltura, a sua volta, a
causa della siccità estiva accusa una
perdita importante, che la ripresa dei
prezzi alla produzione non riuscirà
quasi certamente a colmare e stenta
a mantenere livelli di redditività
soddisfacenti.
L’Emilia-Romagna si contraddistingue per l’apertura ai mercati
esteri: secondo i dati Istat, nei
primi nove mesi del 2012 l’export
è ammontato a circa 37 miliardi di
euro, superando del 3,6 per cento
l’importo dell’analogo periodo del
2011. La crescita dell’export tuttavia
è meno elevata rispetto agli andamenti del 2011, ed anzi, è in calo
negli ultimi mesi del 2012 a causa
dei contraccolpi del rallentamento
degli scambi mondiali.
Per quanto riguarda il mercato
del lavoro, nei primi nove mesi tenuta dell’occupazione (+0,1 per cento). Il calo delle attività industriali
in senso stretto (-2,7 per cento) è
stato compensato dai miglioramenti
degli altri rami di attività. Meglio le
donne (+1,3 per cento) rispetto agli
uomini (-0,8 per cento). A sostenere
l’occupazione ha provveduto anche
il largo impiego degli ammortizzatori sociali. Causa recessione e
inattività imposta dal sisma, nei
primi dieci mesi la cassa integrazione guadagni ha autorizzato circa 73
milioni e 390 mila ore, superando
dell’11,4 per cento il quantitativo di
un anno prima. È inoltre aumentato,
tra gennaio e settembre, il ricorso
alla mobilità (+6 per cento) oltre
alle domande di disoccupazione
(+40,6 per cento). Note negative
per la disoccupazione, il cui tasso
è previsto al valore record del 7 per
cento, con la prospettiva di salire
al 7,9 per cento nel prossimo anno.
La crescita delle persone in cerca
di lavoro, arrivate a circa 142.000,
è dipesa dall’entrata nel mercato del
lavoro di molti inattivi, cioè studenti, casalinghe e pensionati.
7
la poesia
2012 addio!
In memoria di tutte le persone
scomparse nei terremoti di maggio,
pubblichiamo di seguito un ricordo di
Matteo Serra, una delle vittime della
scossa del 29.
Finalmente ci ha lasciato
questo anno disgraziato,
che a metà del suo cammino
ha cambiato a noi il destino!
Maggio è il mese delle rose,
ma nascosta molto bene,
una spina maledetta
ci ha trafitto la casetta.
Abbiamo perso proprio tanto,
per tornare sul cammino,
non ci basta un aiutino.
Molti hanno lavorato,
qualcun altro approfittato;
e questo gesto molto brutto
veramente ci ha distrutto.
Siamo molto scoraggiati,
arrabbiati e amareggiati;
un marasma di emozioni
ci ha offuscato le intenzioni.
Anno nuovo avanti, avanti!
Ti aspettiamo tutti quanti,
noi lassù abbiamo “Il Rosso”
e son certa veglierà
sulla sua comunità!
Tenendoci per mano
la speranza accenderà,
augurandoci di sicuro
un sereno e buon futuro!
Carla
aziende
Bellco ha premiato
gli sforzi dei dipendenti
La mirandolese Bellco, azienda
leader nei sistemi per emodialisi e
della depurazione extra-corporea del
sangue, ha deliberato l’erogazione di
un contributo una tantum compreso
fra 500 e 1.200 euro netti a favore
di quei dipendenti (prevalentemente
operai) che hanno consentito a Bellco
di ripartire al 100 per cento lo scorso
3 settembre, grazie ai tempi record
di ricostruzione dello stabilimento di
Mirandola completata a soli tre mesi
dal sisma. A questo si aggiunge un’integrazione straordinaria fino a 1.600
euro netti deliberata a favore di tutti i
dipendenti che, a causa dei due eventi
sismici del mese di maggio, hanno
dovuto fruire della Cassa Integrazione
Guadagni, misura resa obbligatoria
nei tre mesi di giugno, luglio e agosto
2012 a causa dell’interruzione dell’attività produttiva. Al fine di supportare
in modo speciale chi è stato colpito dal
sisma anche a livello familiare, il Consiglio di Amministrazione ha delibera-
to infine un’ulteriore erogazione volta
alla ricostruzione compresa fra 6 mila
e 55 mila euro netti a favore di quei dipendenti che hanno subito danni molto
rilevanti alle rispettive abitazioni e
che, con grande abnegazione, si sono
dedicati alla ripartenza dell’azienda.
La capacità di reazione dimostrata a
seguito del sisma, che il Consiglio di
Amministrazione ha deciso di premiare su proposta dell’azionista Charme,
conferma la validità della decisione
iniziale di Bellco e dei suoi azionisti di mantenere una forte presenza
aziendale a Mirandola e di continuare
ad investire in uno dei più importanti
distretti biomedicali del mondo. «In
un momento difficile per l'economia
del nostro Paese, aggravato nel caso di
Mirandola dai recenti eventi sismici,
abbiamo comunque deciso di fare la
nostra parte nel mettere a disposizione
dei nostri dipendenti i contributi straordinari che l’azionista Charme, che
ringrazio, ha proposto al Consiglio di
Amministrazione - commenta il Presidente Antonio Leone - con questa
iniziativa, e nonostante il fatto che il
2012 sia stato un anno non semplice
per l’azienda a causa del terremoto,
vogliamo dare ai nostri dipendenti un
segnale tangibile per ringraziarli del
lavoro straordinario che hanno svolto
durante l’emergenza del sisma e, per
quanto possibile, contribuire a dare
una maggiore tranquillità ai dipendenti
e alle loro famiglie che sanno di poter
contare sulla Bellco anche nei momenti di maggiore difficoltà».
mirandola/2
La farmacia Pico
riapre in via Tabacchi
mirandola/1
Credem torna in
piazza Costituente
Ritorna nella sua sede storica
di piazza Costituente 58, la filiale
Credem di Mirandola, al termine dei
lavori di ristrutturazione che hanno
reso nuovamente agibile l'edificio. La
filiale, guidata da Matilde Zerbini
Marenzi insieme a otto collaboratori,
aveva continuato ad operare all'interno
di locali provvisori ed ora prosegue
il suo impegno per il territorio, sostenendo già dalle scorse settimane
alcuni progetti che rientrano in attività
finalizzate alla ricostruzione. Si tratta
nello specifico della ristrutturazione
dell'Auditorium delle Scuole medie
G. Carducci del Comune di Reggiolo
(Re) e la costruzione a Cavezzo di una
residenza per anziani e disabili, all'interno del progetto promosso da Asp,
azienda pubblica che eroga servizi
socio assistenziali sanitari. «Siamo
felici - afferma Matilde Zerbini Marenzi - di tornare nella nostra sede nel
cuore di Mirandola e in un distretto
economico e sociale importante come
quello della Bassa modenese. Questo è
un passo importante verso la normalità
e premia il grande impegno e il sostegno della banca verso un territorio
che ha dovuto fronteggiare in questi
mesi enormi difficoltà a causa del
sisma. A Mirandola e negli altri centri
colpiti - aggiunge - abbiamo cercato,
nonostante le difficoltà, di rimanere
sempre un punto di riferimento per i
cittadini, continuando ad offrire loro
servizi ed assistenza, ascoltando le
loro singole esigenze».
Con l’anno nuovo si muove un altro passo in direzione della ricostruzione anche del tessuto sociale nelle zone
terremotate della provincia modenese.
La farmacia Pico di Mirandola, infatti,
ha riaperto i battenti nella nuova sede
di via Tabacchi 49 lo scorso 9 gennaio.
Un ulteriore passo nel lento ma positivo ritorno alla normalità, ancora più
significativo perché riguarda proprio
il cuore del cratere del sisma che ha
sconvolto la provincia di Modena otto
mesi fa. Un’altra farmacia che, con la
fine dei lavori per il ripristino dei locali e degli impianti,si è riappropriata
di una sede stabile, abbandonando il
container che l’aveva ospitata negli ultimi mesi. «Entrare in una nuova sede,
finalmente stabile, è una grandissima
emozione - ha affermato il titolare,
Roberto Gallini - la nostra farmacia
si trovava nella zona più rossa di
tutte, se così si può dire, proprio di
fianco al Comune; abbiamo lavorato
in condizioni pazzesche, con le casse
di medicinali nel piazzale. L’idea
di avere di nuovo una sede stabile è
quindi una gioia non solo per noi ma
anche per i clienti, che hanno tanto
bisogno di normalità». Sono 19 le
farmacie dei distretti sanitari di Carpi
e Mirandola che ad oggi hanno fatto
rientro nei locali abituali. Restano per
ora nei container la farmacia Puviani
di Finale Emilia e la farmacia Cavazza di Concordia.Il ritorno in sede delle
farmacie è stato possibile grazie anche
a una virtuosa collaborazione che ha
visto in prima linea oltre ai farmacisti
e ai loro collaboratori, i distributori intermedi, i colleghi di altre province, le
associazioni, gli ordini professionali,
l’Azienda Usl, le Pubbliche Amministrazioni, la Protezione civile, i vigili
del fuoco, i volontari. Per la situazione
aggiornata: www.federfarmamo.it o
tel. 059/ 340998.
8 · n. 1 - gennaio 2013
mirandola
C'è grande soddisfazione per l'addio ai container
Commercianti festeggiano il rientro
Samantha, Kaleidos, 1&2 RistoBar e Oltrecopia sono rientrati
Samantha Acconciature di Samantha Vanzini; Kaleidos Estetica e
Solarium di Valentina Luppi e Vittoria Reggiani; 1&2 RistoBar di Sabrina Calzolari, Daniela Carli, Cinzia
Borra; la copisteria Oltrecopia di
Luca Fabbri e Mariano Braghiroli
hanno festeggiato a Mirandola con
centinaia di invitati, la loro riapertura
nel blocco commerciale che si trova
di fronte all’ingresso di Aimag, all’incrocio tra via Bernardi e via Maestri
del Lavoro. La grande festa si è svolta
nell’adiacente piazzale lo scorso 5
gennaio. Notevole la soddisfazione
degli imprenditori che dopo un lungo
periodo nei container hanno ripreso le
loro attività in una sede permanente.
mirandola/2
La macelleria Gasparini
è di nuovo attiva
via Pico
Riaperta
la Taverna
Credere nel centro storico dei
nostri paesi devastati dal sisma è
anche riaprire la propria attività nonostante le mille difficoltà che tutti
incontriamo sul cammino della ripresa. Mara e Maurizio del ristorante
“La taverna dei Pico” sono rientrati
nel loro locale di via Pico il 2 novembre scorso. «Dicembre – spiega
Mara – tutto sommato è andato bene.
Siamo stati accolti con una grande
partecipazione dei mirandolesi e non
solo. Vogliamo ringraziare tutti: è
stato commovente vedere la nostra
comunità stringersi intorno a noi e
alla nostra attività». Anche questi
sono importanti passi avanti verso
una riconquistata normalità.
E’ stata riaperta lo scorso 3
gennaio la macelleria equina di
Mirandola della famiglia Gasparini, titolare da tre generazioni
dell’attività. Alla cerimonia di
inaugurazione ha partecipato una
delegazione di Fiesa Assomacellai
Nazionale guidata da Mario Rossoni che ha portato il saluto e l’incoraggiamento della Fiesa Nazionale
e del suo Presidente, Gianpaolo
Angelotti. La presenza di Fiesa
Assomacellai, di una sua delegazione, e il messaggio augurale del
Presidente Angelotti, hanno voluto
significare la vicinanza dell’Associazione alle attività commerciali,
ed alimentari in particolare, nella
difficile congiuntura del dopo terremoto, quando a luci spente e nel
mare di difficoltà gli abitanti e gli
operatori si sono rimboccati le maniche. I titolari dell’esercizio hanno
salutato con grande soddisfazione la
presenza del sindacato e apprezzato
gli auguri e i saluti del Presidente
della Fiesa Assomacellai, mostrando
con orgoglio il frutto del loro lavoro.
Mario Rossoni al termine della visita ha dichiarato «ho potuto provare
grande emozione nel partecipare
alla gioia dell’inaugurazione del
nuovo negozio, non solo per la famiglia, ma per tutte le persone presenti
e che, per certi aspetti, sentivano la
mancanza di questa attività.
Vedere Gasparini commosso
per la presenza mia e del sindacato
macellai, è stata davvero una forte
emozione. Gasparini, nel ringraziare per i consigli ricevuti nei mesi
successivi al terremoto, ha spiegato
come con le sue forze è riuscito
a ricostruire ciò in cui ha sempre
creduto ma che in un attimo gli era
stato tolto».
n. 1 - gennaio 2013 ·
Per il 2013 non si pagherà il premio assicurativo
mirandola
Reale Mutua in aiuto ai terremotati
Un segnale concreto dalla compagnia a tutti gli associati
Marco e Michele Frassoldati.
A destra, il loro container
Reale Mutua aiuta le popolazioni
colpite dal sisma con un’iniziativa
diretta e concreta. Ne abbiamo parlato
con Marco e Michele Frassoldati, gli
agenti di Mirandola, che a loro volta
hanno vissuto il terremoto con la loro
Agenzia di via Pico. «Dal 29 maggio –
spiegano – lavoriamo in un container in
zona Famila, ma contiamo di rientrare
nei nostri uffici in centro storico già
questa primavera».
È vero che per le popolazioni colpite dal sisma è arrivato un grande
aiuto da parte della Società Reale
Mutua di Assicurazioni?
«Sì, verissimo. Per il prossimo
esercizio, infatti, Reale Mutua concederà, in via straordinaria, benefici di
mutualità in favore di coloro che sono
stati colpiti nel 2012 dal terremoto in
Emilia, Lombardia e Veneto con ciò
manifestando sensibilità e un forte
senso di solidarietà nei confronti di
coloro che vivono una situazione di
particolare disagio. Un aiuto concreto
e spontaneo ai propri Soci/Assicurati.
Tali benefici, che saranno concessi
sulle polizze Agrireale, Azienda Reale
e Casamia in vigore al 30 novembre
2012, i cui rischi siano ubicati nei
Comuni colpiti dal sisma del maggio
2012, consistono nel mantenimento a
carico della Compagnia del pagamento
del premio del 2013, lasciando in capo
al Socio il solo importo corrispondente
alle imposte di assicurazione».
Perché la Reale Mutua ha deciso
di venire in soccorso alle popolazioni
terremotate?
«Perché nella Società Reale Mutua di Assicurazioni, la più grande
Compagnia assicurativa italiana in
forma di mutua, colui che stipula una
polizza non è un semplice Assicurato,
ma diventa Socio. Il legame che si
crea tra la mutua assicuratrice e i Soci/
Assicurati è improntato a una forte
vicinanza reciproca e la Compagnia,
non dovendo utilizzare parte dei suoi
profitti per la remunerazione del capitale, può destinare le sue risorse al
proprio consolidamento e sviluppo,
nonché al continuo miglioramento dei
servizi e delle prestazioni offerti ai
Soci/Assicurati stessi».
Ci sono altre peculiarità dell’essere assicurato con una compagnia
mutua, oltre a quella di diventare
Socio alla stipula di una polizza?
«Altra caratteristica della mutua è
chiamare il risultato di fine anno non
“utile” ma “risparmio” e quindi, come
in una buona famiglia, il principio
mutualistico prevede che una parte
del risparmio sia ridistribuito ai Soci
sotto forma, appunto, di benefici di
mutualità, che si traducono in una riduzione del premio contrattuale per le
assicurazioni del comparto Danni e in
un miglioramento delle prestazioni per
le assicurazioni dei rami Vita».
Quanti Soci accederanno ai benefici di mutualità nel 2013 e qual è
l’importo totale devoluto?
«Anche per 2013, come quasi tutti
gli anni da circa due secoli, sono stati
riconosciuti benefici di mutualità, per
un importo di circa 10,8 milioni di
euro, interessando così circa 85.000
Soci. La novità di quest’anno è che,
più che in passato, l’obiettivo di Reale
Mutua è favorire i propri Soci/Assicurati cercando di dimostrare, con grande
pragmaticità, vicinanza e sostegno alle
persone, alle famiglie e al territorio».
Come è stata vissuta dai soci
questa erogazione straordinaria dei
benefici di mutualità?
«Finita l'emergenza, quando molte
aziende hanno riaperto, quando le
scuole, pur fra mille difficoltà e disagi,
sono ripartite, e quando si è tornati a
una sorta di normalità, le popolazioni
del dopo sisma stanno ancora facendo
i conti con varie voci economiche che
al momento sono in grande sofferenza.
In una situazione catastrofica come
quella in cui tutti si sono trovati nel
post-sisma, il fatto che la Reale Mutua,
senza alcun obbligo, doni la possibilità
di risparmiare anche solo 3 o 4 cento
euro a famiglia per alcune polizze è un
segnale di speranza oltre che un concreto aiuto immensamente apprezzato».
9
commercio e servizi
Terza finestra
per i contributi
Per le imprese del commercio,
servizi ed artigiani di servizio con
immobili danneggiati dal sisma si
apre una terza finestra, dal 10 al 21
gennaio per presentare la domanda
di contributo per il trasferimento
dell’attività economica. È possibile
scaricare bando e modulistica (la
stessa delle due finestre precedenti)
dal sito www.economia.provincia.
modena.it (link bando “Sostegno
alla localizzazione delle imprese”).
Possono presentare domanda anche
coloro che non sono stati ammessi
alle precedenti finestre del bando,
una volta sanate le motivazioni di
esclusione.
Il bando, emesso dalla Regione
Emilia Romagna, è rivolto alle
pmi, ai loro consorzi e Ati, e liberi
professionisti operanti nei Comuni colpiti dal sisma che si siano
o intendano trasferirsi in aree o
strutture individuate dai Comuni
stessi, acquistando o noleggiando
container o casette, affittando locali
e acquistando attrezzature, arredi e
dotazioni informatiche con relative
spese impiantistiche e di trasloco.
I beneficiari possono ottenere un
contributo in conto capitale pari
all’80 per cento delle spese, fino ad
un massimo di 15 mila euro messi a
disposizione dal programma operativo Fesr 2007-2013 della Regione.
L’investimento minimo è di cinque
mila euro. Sono ammesse spese impiantistiche per l’allestimento delle
aree, strutture e opere accessorie;
per l’acquisto e la messa in opera
di strutture temporanee; per l’affitto
o il noleggio delle strutture e degli
ambienti adibiti a rilocalizzazione;
per allacciamenti di utenze e traslochi. L’attività istruttoria viene
effettuata dalla Provincia che, nel
termine di 30 giorni dalla scadenza
di presentazione delle domande,
formerà le graduatorie per l'erogazione dei contributi.
10 · n. 1 - gennaio 2013
mirandola
«Un'iniezione di fiducia per chi vive analoghe situazioni»
Rientrati gli inquilini di via Curiel 34
è il primo palazzo ristrutturato e migliorato sismicamente
Lo scorso 28 novembre i condomini di via Curiel 34 a Mirandola sono
rientrati in casa festeggiando quello
che viene presentato come il primo
intervento di ristrutturazione post sisma
di un certo rilievo realizzato da privati
a Mirandola. A raggiungere questo traguardo è stato uno staff formato dall'ing.
Dario Maratea (progettista e Direttore
dei lavori, primo da sinistra nella foto),
dall'ing. Alessandro Conti (strutturista
progettista e calcolista strutturale),
da Angela Aiello (ingegnere civile
assistente direzione lavori, computo
metrico e contabilità), da Salvatore
Lombardo (ditta esecutrice) e da Roberta Pelliciari (Amministratrice del
condominio).
Ing. Maratea, uno dei timori
più diffusi tra i cittadini delle
zone terremotate è quello della
certezza dei soldi e dei tempi.
Almeno sui tempi, il condominio
di via Curiel sembra essere un
bel segnale.
«Sicuramente tra i cittadini colpiti
dal sisma vi è molto scetticismo rispetto
alla erogazione dei contributi e sulla
tempistica della durata dei cantieri.
La riconsegna delle abitazioni di via
Curiel, in tempi brevi, vuole però essere di buon auspicio e soprattutto può
essere un'iniezione di fiducia per tutti
coloro che ancora vivono in condizioni
disagiate.La celerità con la quale si è
provveduto nella fase iniziale, nella
progettazione e nella successiva fase
esecutiva è dovuta anche all'esperienza
maturata dal sottoscritto in situazioni
analoghe di ricostruzione post-sismica.
Pertanto si consiglia a tutti i cittadini
di affidarsi a tecnici qualifcati che li
seguono per tutto l'iter burocratico».
Che tipo di intervento si è reso
necessario?
«L'intervento si è svolto sostanzialmente in due fasi:messa in sicurzza e
miglioramento sismico di parti strutturali. Infatti dopo il rilievo architettonico
e delle strutture si è passato a prove di
carico non distruttive, utilizzando tecnologie avanzate per valutare la metodoligia di intervento per il rafforzamento
locale delle strutture, vagliando diverse
ipotesi che hanno portato così soluzioni
tecniche migliorative alla risposta globale della struttura».
E sui soldi? Qual è la situazione
per chi ha lavorato? Chi ha progettato ed eseguito i lavori è già
stato pagato? Lo sarà a breve?
«Ad oggi abbiamo presentato
tutta la documentazione attraverso il
sistema informatico Mude e siamo stati
rassicurati che a breve verranno erogati
i contributi, previa ordinanza del Sindaco.Quindi tutti gli interventi realizzati
sia dalla ditta esecutrice dei lavori e
dai progettisti non sono stati pagati,
ma questo non ha fermato la macchina
dei lavori in quanto obiettivo principale
era quello di far rientrare nel pìu breve
tempo possibile gli sfollati nelle proprie
abitazioni. Il terremoto ci ha insegnato
cosa significa solidarietà».
commercio
Il Box Park di Londra
approda a Cavezzo
Cavezzo 5.9 ShopBox sarà inaugurato presumibilmente all'inizio
di febbraio. Il centro commerciale
avrebbe dovuto ricevere il suo
battesimo a gennaio, ma il taglio
del nastro è stato rimandato a causa
dell’eventuale presenza di una personalità per il mese prossimo. Diverse attività del centro commerciale
però hanno già aperto i battenti: una
pizzeria, un centro estetico, un negozio di abbigliamento: questi ed altri
i primi a partire. Tutti i negozianti
del Cavezzo 5.9 - nome chiaramente
ispirato al terremoto del 29 maggio
- sono stati costretti a delocalizzare
la propria attività. Con lungimiranza
e molta voglia di rimettersi in gioco
questi piccoli imprenditori si sono
imbarcati nell'avventura di questo
particolarissimo centro commerciale.
La struttura è infatti una rarità non
solo sul territorio italiano, ma in tutto
il mondo. A renderla così speciale è il
materiale di cui è composta, una serie
di container marittimi usati, montati
insieme e lavorati in modo da venire
incontro alle necessità di negozianti
e clienti. L'idea di questo progetto è
nata tempo fa, subito dopo il terremoto. Tutto è iniziato quando Antonella Sala del negozio Alligalli ha
presentato l'idea a Giovanni Fattori
titolare del negozio Ottica Fattori, con
alcune fotografie del celebre BoxPark
di Londra, proponendo di formare
una comitiva di commercianti per
costruirne uno analogo. L'idea è piaciuta ed il progetto è andato in porto
grazie al Comune che ha concesso gli
spazi in piazza Martiri della Libertà
ed alla ditta Phoenix di Genova che
ha edificato l'opera. 33 i container assemblati, ciascuno per un costo medio
di circa 9 mila euro comprensivi di
tutte le modifiche e le spese comuni.
Ciascun container è lungo circa 12,5
metri per 2,5 metri di larghezza e 2,80
di altezza, ma alcune attività hanno
accorpato più container e misurano
fino a 60 metri quadri. Il tutto è
corredato da elettricità, climatizza-
tori, connessioni ad internet ed altri
comfort. Centri commerciali simili
si trovano solo in altre 3 città in tutto
il mondo. Questa sorta di “BoxPark
nostrano” ospita anche tre attività di
nuova apertura: “Tiriciclo”,”Fiorni
& Co” e la spaghetteria “Kariba”.
Il centro organizzerà anche eventi
di richiamo che saranno visionabili
sul sito cavezzo59.it e sulla pagina
ufficiale di Facebook. Parliamo di
contributi? I commercianti hanno
investito quasi tutto per proprio
conto. Ad eccezione di alcuni aiuti
esterni, come quello dell'Associazione Soroptimist. «Per gli aiuti fino
ad ora lo Stato non si è fatto vivo
- dice Manuela Zavatti, titolare di
“Manu Abbigliamenti” - Abbiamo
pagato anche le tasse e l'anticipo per
l'Iva del 2013. Il tutto dopo 6 mesi
che non lavoravamo. Ma va bene
così» conclude sardonicamente. La
struttura rimarrà per 5 anni, come
concordato con il Comune. «Cavezzo aveva bisogno di una situazione
nuova che fosse di richiamo per
tutto il territorio - ha detto Sala Volevamo che il mondo ci vedesse
mentre ci rimettevamo in piedi con
un progetto mai realizzato in Italia».
aziende/48
Il maestro
del controsoffitto
Per vederlo occorre guardare verso l’alto e lo
si trova in alcuni locali pubblici (bar, ristoranti,
saloni espositivi, negozi di abbigliamento, teatri,
chiese, stand fieristici ecc..) ma comincia ad essere
utilizzato anche nelle abitazioni private. E’ il soffitto teso “Barrisol”, materiale in Pvc (Polivinile
di Cloruro), che si adopera per allestire i controsoffitti in alternativa al cartongesso. Giuseppe
Codamo (nella foto a destra) lo conosce bene da
quando ha pensato, una decina di anni fa, di puntare decisamente su questo settore ed affiancarlo
alla limitata stagionalità di costruttore di piscine
interrate, avendo queste attività il Pvc che le accomuna. Nelle piscine è presente con uno spessore
di 1,5 mm che si riduce a pochi micron nei controsoffitti, con un peso di soli 180 grammi al mq.
Di Barrisol ne possiamo rintracciare anche in giro
nelle nostre zone, la Ferrari Auto ha voluto che ne
fossero provviste non soltanto tutte le sue nuove
concessionarie ma anche la Galleria Ferrari di
Maranello. E anche il Museo Casa Natale di Enzo
Ferrari a Modena, famoso per la sua copertura in
giallo, è tutto rivestito al suo interno in Barrisol.
Ma perché il presidente della casa automobilistica
modenese ne è così entusiasta? «Il presidente
Montezemolo - spiega Codamo - vuole che i
visitatori delle sue sale espositive vedano bene le
sue vetture senza essere abbagliati dalle lampadine
che si rifletterebbero sulle lucide carrozzerie. Con
il Pvc modello “translucido” che noi abbiamo a
disposizione è possibile rendere luminoso l’intero
soffitto, come se fosse una plafoniera unica, ma la
fonte della luce rimane nascosta e non si ha né il
riflesso né delle zone d’ombra». Ma gli ambienti
possono avere anche problemi diversi dalla buona
visibilità. Nella Chiesa di Sant’Agnese, molto vicina al centro di Modena, si verificava un riverbero
(eco) di 6,5 secondi e ai sacerdoti che officiavano
le cerimonie religiose ritornava indietro la voce.
Era ancor più imbarazzante il fatto che l’inconveniente si verificasse nei confessionali. Un tecnico
olandese chiamato d’urgenza dal Comune e dalla
Curia ha proposto l’adozione del Barrisol, istallato
il quale l’eco si è ridotto a 2 secondi e il Parroco ha
mandato a prendere un organo per ospitare finalmente dei concerti. Forse anche sulla base di tale
esperienza, sempre a Modena ma nella zona Est, è
prevista la costruzione
di una chiesa internamente rivestita con
questo materiale sia
per un aspetto estetico
che acustico. Il Barrisol è molto sottile ma
piuttosto resistente ed
elastico, sopporta fino
a 250 kg al mq e ciò
ha permesso ad alcune
strutture della Bassa,
colpite dal terremoto,
di limitare i danni. Sul
controsoffitto in Barrisol (“Modello Translucido”) della palestra “Skip Intro-Fitness” di
San Felice sono caduti dei calcinacci. E’ bastato
sganciare il telo, togliere i rottami e rimontare
il tutto con pochissimo spreco di tempo e senza
fermare l’attività della palestra. Questo impianto
di controsoffitto si può rimuovere in qualsiasi
momento ma necessita di poco tempo anche per
la prima istallazione. Una volta che Giuseppe Codamo e i suoi collaboratori hanno preso le misure
dello spazio che si intende ricoprire, queste ultime
vengono inviate alla casa madre che ha sede in
Francia. La ditta si ripromette di impiegare un
massimo di sei giorni per far pervenire l’occorrente. Che è costituito da un telo di dimensioni
più piccole rispetto alla superficie interessata e dai
profili in alluminio per l’aggancio sul perimetro
dell’ambiente da “vestire”. Essendo il Barrisol un
“Termoteso”, è soggetto a dilatarsi con il calore.
Riscaldando l’ambiente di lavoro fino a 40/45
gradi con i generatori di calore a gas, il tessuto
diventa duttile e malleabile e poi si procede ad
agganciare il tessuto al soffitto, tendendolo su
tutto il perimetro. Una volta che si è raffreddato,
il lavoro può considerarsi concluso. In un giorno
di lavoro tre persone montano 100 mq di controsoffitto, senza sporcare e addirittura senza fermare
le attività eventualmente svolte nell’ambiente da
controsoffittare. In caso di incendio il materiale
da controsoffitto non produce fiamma né fumo,
si autoestingue e scompare. Dal punto di vista
della sicurezza degli edifici il prodotto presenta
più di una garanzia decennale contro difetti di
fabbricazione oltre che alle certificazioni di legge,
“è in classe A+”. Un elemento da non trascurare
ora che la ricostruzione nella Bassa entra nella
sua fase decisiva.
Giovanni Moi
n. 1 - gennaio 2013 ·
mirandola
Milva Malavolta: «Non manca entusiasmo e voglia di ripartire»
La grande tenacia di Pico Viaggi
11
IN BREVE
TOGNI è
CAVALIERE
Il 19 maggio aveva festeggiato i 25 anni di attività
Facciamo un passo indietro al 19
maggio 2012, quando all’Agenzia Pico
Viaggi di Mirandola si festeggiavano
i 25 anni di attività. Dopo aver rinnovato i locali di via Volturno che Milva
Malavolta gestiva e occupava dal 12
giugno 1987, quel sabato pomeriggio
parenti, amici e clienti si sono raccolti
intorno a lei e alle sue collaboratrici
per celebrare l’anniversario. «E’ stata
una splendida festa – ricorda Milva a
distanza di quasi otto mesi – e nonostante l’andamento economico infelice
già da diversi mesi, nel mio gruppo di
lavoro non è mai mancato l’entusiasmo, la voglia di fidelizzare il cliente
con offerte e servizi sempre più curati
e personalizzati». L’attività di direttore
tecnico di Milva nasce dalla passione
maturata sul campo, dopo che per caso
aveva iniziato a lavorare all’Agenzia
Apollo di Sassuolo accompagnando
gruppi di professionisti del settore
ceramico. Qualche anno più tardi a
Mirandola l’Agenzia Pico Viaggi ha
preso il via proprio grazie al business
travel e in particolare, racconta Milva
Malavolta, «grazie alla persona che
per primo mise piede da noi 25 anni
fa, il dottor Mario Veronesi…». La
notorietà del distretto biomedicale
mirandolese ha sicuramente influito
sul carico di lavoro della Pico Viaggi,
la quale risente comunque da qualche
tempo della scarsa liquidità dei privati
che induce a fare piccoli viaggi e vacanze low cost. «La situazione era già
difficile anche prima del terremoto; ora
ci vorrà ancora più tempo per vedere
un cambiamento in positivo nel settore
del turismo, soprattutto per i nostri
clienti che risiedono in maggioranza
nel cratere sismico». Il terremoto
del 20 maggio ha infatti costretto
l’Agenzia fuori dai proprio locali,
La sede di Pico Viaggi
al Borgo. Sopra, la
festa del 25esimo compleanno, il 19 maggio
ma per garantire il servizio ai propri
clienti, in particolare quello di disdetta
e rimborso dei viaggi prenotati, ha
riaperto come molti altri in container,
esattamente il 7 giugno. «Per noi era
fondamentale esserci, se non altro per
dovere nei confronti di quanti ci hanno
fatto sentire fin da subito la loro presenza e il loro affetto. Non smetteremo
mai di ringraziare tutti i clienti che ci
hanno contattato per avere notizie e
farci sentire la loro vicinanza. In una
situazione in cui praticamente eravamo
tutti “sulla stessa barca” è stato davvero importante il senso di appartenenza
al territorio e di unione tra le persone
e le attività; un esempio è proprio la
Galleria Al Borgo, presso la quale ci
siamo trasferiti dal 29 settembre, assieme ad altri esercizi, abbandonando
finalmente la sistemazione precaria
nel container».
L’intraprendenza e la voglia di
ricominciare di alcuni commercianti
del centro storico hanno contagiato
anche Milva che si è unita agli altri
investendo nel nuovo ufficio. «Ci
troviamo bene qui, ci è stata concessa
una deroga di due anni che speriamo
ci basti per poter rientrare nel nostro
ufficio di via Volturno. L’Amministrazione comunale ha fatto il massimo
che poteva, mi ha invece molto delusa
il comportamento dello Stato riguardo
i possibili aiuti a noi cittadini terremotati. Ho fatto molti sacrifici per questa
mia passione per il mondo dei viaggi
e quindi “non mollo”; voglio lasciare
qualcosa di concreto ai miei figli, di
conseguenza mi armerò di fiducia e
ottimismo nella speranza che il Pese
si risollevi dalla crisi e di riprendere a
lavorare a pieno ritmo».
Raffaella Brandoli
Il Vicequestore aggiunto Rolando
Togni, dirigente del Commissariato
di Mirandola, è stato nominato, con
decreto del 2 giugno 2012, Cavaliere
al Merito della Repubblica italiana.
Togni ha preso parte al tradizionale
appuntamento che si è svolto lo scorso 15 dicembre nella Prefettura di
Modena per la cerimonia di consegna
degli attestati e delle onorificenze.
Istituito nel 1951, l’Ordine di Cavaliere è destinato “a ricompensare benemerenze acquisite verso la Nazione nel campo delle lettere, delle arti,
della economia e nel disimpegno di
pubbliche cariche e di attività svolte
a fini sociali, filantropici ed umanitari, nonché per lunghi e segnalati servizi nelle carriere civili e militari”. Il
Presidente della Repubblica è Capo
dell’Ordine, retto da un Consiglio
composto da un Cancelliere e sedici
membri. A Rolando Togni vanno le
felicitazioni dell’Amministrazione
comunale e dell’Indicatore.
PROVINCIALE
SAN
POSSIDONIO
Ripristinata a San Possidonio, la
circolazione a doppio senso di marcia sulla Provinciale 11, all'altezza
della chiesa. La riapertura al traffico ordinario della strada è stata resa
possibile dalla messa in sicurezza
della parrocchiale, danneggiata dal
sisma.
12 · n. 1 - gennaio 2013
esclusiva
Il fotografo Giancarlo Polacchini è entrato nell'edificio
Viaggio nel Municipio puntellato
in breve
COI ROBOT
NELLE CHIESE
Il Palazzo Comunale è stato messo in completa sicurezza
Lo scorso 12 dicembre un robot
dotato di videocamera (foto) ha effettuato dei rilievi nei duomi di Carpi e
Mirandola. Il robot ipertecnologico,
messo a punto dalla Regione Umbria, è dello stesso tipo di quelli in
dotazione ai Marine americani per
l’attività di sminamento in Afghanistan
e permette di effettuare i rilievi negli
edifici danneggiati dal sisma senza
mettere a rischio l’incolumità dei tecnici, m«»a anche di portare all’esterno
piccoli oggetti grazie ad un braccio
meccanico. La tecnologia utilizzata
per i rilievi è stata messa a punto
dalla Regione Umbria dopo il tragico
sisma che nel 1997 colpì, tra le altre,
la basilica superiore di Assisi e dove, a
causa del crollo successivo della volta,
morirono quattro persone impegnate
nei rilievi subito dopo la prima forte
scossa. L’attività di monitoraggio è
frutto dell’accordo di collaborazione
tra Umbria ed Emilia-Romagna per il
recupero dei beni culturali danneggiati
dal sisma. In questi giorni i tecnici sono
stati all’opera nelle chiese danneggiate
della diocesi di Carpi.
LA BIBLIOTECA
DI CAMPOSANTO
La Biblioteca di Camposanto ha
riaperto lo scorso dicembre nella sua
sede di via Baracca 36, con un nuovo
numero di telefono: lo 0535/80936.
«UNA FAMIGLIA
SPECIALE»
Pubblichiamo in esclusiva una
serie di foto dell’interno del Municipio di Mirandola realizzate dal
fotografo Giancarlo Polacchini di
Studio Gi. Gli scatti documentano
i lavori di messa in sicurezza del
quattrocentesco palazzo municipale
che consentiranno il recupero della
documentazione presente negli
uffici e degli archivi. Il ritorno
del Municipio alla sua funzionalità
ante terremoto è una delle priorità
dell’Amministrazione comunale.
Subito dopo il primo sisma del 20
maggio, l’edificio era stato puntellato e proprio quell’opera provvisio-
nale ha evitato il crollo in occasione
del terremoto del 29 maggio.
Prossimamente sarà predisposto
un bando di gara per la progettazione del recupero e del ripristino
dell’edificio, volto poi a realizzare,
con risorse finanziarie da reperire, i
necessari lavori.
Il terremoto ha attivato una rete
di solidarietà che ha lasciato e lascerà tracce durature. Lo testimonia Sergio Baldini, commerciante
mirandolese con lo storico negozio
accanto al Duomo, che dalle pagine
dell’Indicatore vuole ringraziare la
famiglia Malaguti per l’ospitalità e
l’appoggio di questi mesi. «I Malaguti – spiega Baldini – sono stati
molto cortesi e disponibili e voglio
ringraziarli pubblicamente attraverso
il giornale». Grazie dunque a Silvana,
Cesare, Manuela, Giorgio, Roberto ed
Alessandra, commercianti di articoli
tessili. Baldini con il suo negozio
“Sentirsi giovani” ha intanto riaperto
in centro storico ma nella nuova sede
di via Cesare Battisti 57 (ex Lavanderia Franca, che si era trasferita in
viale Italia).
n. 1 - gennaio 2013 ·
Il Sindaco: «Era un punto di riferimento per la cultura»
mirandola
Addio a Cappi, medico e studioso
Maino Benatti: «Una grave perdita per la nostra città»
mirandola
E le Mogli dei Medici
piangono l'amica Renata
Da sinistra, l'allora Sindaco Luigi Costi, il
Presidente della Fondazione Crm Edmondo
Trionfini e Vilmo Cappi, durante la festa dei
90 anni dello studioso
P rofondo cordoglio viene
espresso dal Sindaco di Mirandola,
Maino Benatti, per la scomparsa
di Vilmo Cappi, medico, studioso,
letterato, poeta e artista, ma soprattutto profondo conoscitore ed
affezionato indagatore della “sua”
Mirandola. «A nome dell’Amministrazione comunale – spiega Benatti
– desidero esprimere ai familiari
la mia vicinanza e quella di tutta
la città per questa grave perdita».
Il 12 giugno 2008 il Comune e la
Fondazione Cassa di Risparmio
di Mirandola avevano organizzato
per il “dottore” una grande festa in
Castello, in occasione dei suoi 90
anni, alla quale avevano partecipato moltissimi amici del medicostudioso. In quella occasione Cappi
aveva ringraziato i Mirandolesi
con un garbato, brillante ed ironico
intervento, che aveva strappato
applausi e sorrisi. Cappi era nato
il 1° giugno 1918. Ha strettamente
legato il suo nome alla vita della nostra comunità, fin da quando ancora
giovanissimo aderì alla Resistenza,
militando nella I Brigata “Giustizia
e Libertà” del Partito d’Azione di
Bologna». Cappi svolse per ben 45
anni ininterrotti la professione di
medico. Dal 1951 al 1988 è stato
medico condotto della zona di
Cividale-Mortizzuolo. Impegnato
anche nella vita politica e sociale
della sua città, nel 1946 ha fondato e
diretto il giornale “La Bassa”. Subito dopo la Liberazione venne nominato anche Assessore alla Sanità del
Comune. Il nome di Cappi è legato
anche alla sua attività di studioso.
Dal 1950 al 1985 è stato ispettore
onorario ai monumenti e ai beni
artistici e ambientali del Comune di
Mirandola ed ha pubblicato decine
di libri e saggi. «Cappi – prosegue
il Sindaco – è stato un essenziale
punto di riferimento per la cultura
mirandolese. Ci mancherà molto».
Vilmo Cappi fu anche socio fondatore del Lions Club di Mirandola
e nel 2002 ricevette il prestigioso
premio Pico. Impegnato nel mondo
associativo, Vilmo Cappi co-fondò,
nel 1962, il Circolo Medico Mirandolese intitolato ad un altro grande
medico il dottor Mario Merighi,
propugnando per primo la Festa di
San Luca Evangelista, Patrono dei
il lutto
Addio a Irene Suffritti
Docente del "Galilei"
Lo scorso 19 dicembre si è spenta
la professoressa mirandolese Irene
Suffritti in Panzani.
Al marito Ivo, alle figlie Giuditta
e Virginia ed ai congiunti vanno le
condoglianze dell’Amministrazione
comunale e della redazione dell’Indicatore Mirandolese.
La ricordano la dirigente scolastica
del “Galilei” Milena Prandini e i
colleghi docenti.
Carissima Prof. Irene, ti giunga
il mio caro saluto innanzitutto come
genitore, a nome di tutte le famiglie e
di tutti gli alunni, che come mia figlia,
hanno avuto la fortuna di incontrarti
nel loro percorso formativo. Non sei
stata solo un'insegnante ma molto di
più: hai trasmesso messaggi e valori
che restano fondamentali per il loro
percorso di vita. Un caro saluto ed un
infinito grazie ti porgo, inoltre, come
NUOVA SEDE
PER IRIDE
Iride Formazione ha ripreso in
pieno la priorie attività nella nuova
sede operativa a Rivara di San Felice,
in via Degli Estensi 2220, telefono:
0535/671218. «Siamo pronti a formare
competenze utili alla ricostruzione e
professionalità per il futuro dell’Area
Nord- spiega il direttore Massimo Braida – intanto è in svolgimento il corso di
formazione superiore 2012 – 1595/Mo
per Tecnici di cantiere con competenze
in materia antisimica e di risparmio
energetico».
ARRESTATO
PER spaccio
che abbiamo tenuto a casa sua
il consiglio della nostra sezione. La sua grande specialità
erano le torte salate: ne sapeva
cucinare delle squisite, che ci
offriva sempre nelle occasioni
conviviali. Iscritta alla sezione
Ammi dalla sua fondazione, ne
divenne segretaria, tesoriere ed
infine presidente nel 2007-2010. Ha
sempre creduto nella nostra associazione ed ha saputo volgere le proprie
funzioni con signorile competenza,
mediante pacati interventi anche nel
Consiglio nazionale. Il suo carattere
forte l’ha sempre sorretta nelle difficoltà della vita, e noi tutte, amiche da
tanti anni, la ricordiamo con affetto e
tanto rimpianto».
Le socie Ammi
Sezione di Mirandola
Medici, 18 ottobre nella Chiesa di
Camurana (Distrutta dal sisma del
maggio 2012) dedicata al Patrono
dei medici. Ai funerali erano presenti gli amici più stretti del medico studioso. L'Amministrazione
comunale era rappresentata dal
Presidente del Consiglio comunale
Andrea Venturini e dall'Assessore
Sauro Prandi. L'orazione funebre
è stata tenuta dal dottor Nunzio
Borelli, a nome anche del dottor
Fernando Cazzuoli. I due colleghi di Cappi hanno parlato di lui
«come persona, amico e maestro.
Vilmo Cappi ha fatto tanto, sempre
con modestia e umiltà; nei nostri
convegni si riusciva a fatica a far
parlare Vilmo, persona intelligente
e riservata, dei suoi studi, ma poi,
da signore quale era, condivideva il
suo pensiero con gli astanti. Dopo i
festeggiamenti del 90° compleanno,
raramente è uscito di casa, ma era
ancora collegato con i professori
Paolo Golinelli, Bruno Andreolli,
il maestro Giuseppe Morselli, qualche amico,come Fernando Cazzuoli
che gli ha fatto visita il giorno prima
della sua morte, ma soprattutto con
lo straordinario dott. Sergio Penitenti, a cui va il plauso di tutti noi».
Nel periodo aprile - maggio 2013 ci
sarà una sessione d’esami per il conseguimento della abilitazione all’impiego
dei gas tossici. Gli aspiranti, residenti
nel Comune di Mirandola, che abbiano
compiuto il 18° anno di età, dovranno
presentare all’Ufficio Protocollo del
Comune, entro il 7 marzo 2013 domanda di ammissione redatta su carta legale
indirizzata al Sindaco. Per maggiori
informazioni consultare il sito del Comune (www.comune.mirandola.mo.it).
Dirigente dell' Iss “Galilei”: hai saputo essere
una perfetta collega, un’
insegnante scrupolosa,
attenta alla didattica ed
alle relazioni, preziosa
maestra di vita.
A nome di tutto il
“Galilei”, profondamente ferito a causa del
recente sisma, ti chiedo
di continuare a vegliare
dal posto speciale che ti
è stato riservato per tutto
il bene che hai saputo
donare. Grazie Irene!
Milena Prandini
Ciao Irene, un caro saluto da noi
colleghi e da tutto il
personale dell'Istituto
“Galilei.” Ti ricordiamo
con affetto, soprattutto
per la tua capacità di
trovare in ogni esperienza un risvolto positivo. Ci dicevi che con
il passare degli anni
avevi imparato a vedere
il bene in ogni cosa e
questo ti dava e dava
a noi serenità. Un caro
saluto anche ai familiari, vi siamo vicini e
pensiamo che Irene, in
questo momento, ci stia
guardando e parlando attraverso le
parole di Sant’Agostino: «Se cono-
scessi il mistero immenso del Cielo
dove ora vivo, questi orizzonti senza
fine, questa luce che tutto investe e
penetra non piangeresti se mi ami.
Sono ormai assorbito nell'incanto di
Dio, nella sua sconfinata bellezza. Le
cose di un tempo sono così piccole al
confronto. Mi è rimasto l'amore per
te, accompagno il tuo cammino con
una tenerezza dilatata che tu neppure
immagini. Vivo in una gioia grandissima. Nelle angustie della vita, pensa
a questa casa dove un giorno saremo
riuniti oltre la morte, dissetati alla fonte inesauribile della gioia e dell'amore
infinito. Non piangere se veramente
mi ami».
Iolanda Bergamini
(a nome di tutti i colleghi)
modificati in superficie questi nanovettori si sono rivelati potenziali strumenti abili nel caricare, trasportare e
rilasciare farmaci al cervello. Questo
tipo di terapia può rappresentare un
passo in avanti per il trattamento non
invasivo di patologie cerebrali oggi
difficilmente curabili».
Chi le ha conferito il premio e
con quale motivazione?
«Ho ricevuto il Premio di Laurea “Aldo La Manna” in memoria
dell'omonimo Professore Emerito
dell'Università degli Studi di Pavia e
Socio Onorario Adritelf. I familiari e
l'Associazione hanno bandito questo
concorso per la miglior tesi nel campo
chimico e tecnologico farmaceutico.
All'inaugurazione del nuovo anno
accademico il Rettore Aldo Tomasi
mi ha consegnato un attestato per
essermi distinta nell'ambito della
ricerca nazionale e internazionale
nell’anno 2012».
La sua reazione?
«Ho accolto con grande gioia e
soddisfazione la notizia di questi riconoscimenti che sì, sono personali, ma
che ho diviso con tutto il mio gruppo
di lavoro».
La sfida più grande che ha
affrontato?
«La scuola è una continua sfida.
Forse quella maggiore arriva quando
ti trovi davanti a decisioni importanti
da cui dipenderà il resto della tua vita.
Prossima alla laurea ho dovuto decidere se iniziare il Dottorato di Ricerca
o cercare un lavoro diverso dalla ricerca di base, cioè fuori dall'università.
Questa scelta mi ha creato diverse
preoccupazioni».
Progetti per il futuro?
«Sto per terminare il primo anno
della Scuola di Dottorato in Scienze
e Tecnologie dei prodotti per la salute. Proseguirò su questa strada per i
prossimi due anni».
Sergio Piccinini
Premiata per una tesi di laurea
sulle malattie neurodegenerative
maceutica. Così ho chiesto subito di
partecipare ad un progetto di tesi sperimentale in quest'ambito. Il gruppo
di ricerca in cui mi sono inserita "Te.
Far.T.I." (Centro di ricerca sulle Tecnologie Farmaceutiche Tradizionali
ed Innovative) porta avanti da anni
ricerche sulle tecnologie per la cura di
malattie neurodegenerative. In questo
campo è un centro all'avanguardia».
Da qui la sua tesi sperimentale dal titolo “Funzionalizzazione superficiale di
nanoparticelle per il direzionamento
cerebrale”.
Di cosa parla questo saggio?
«Parte dal problema che molti
farmaci, attivi nel trattamento di patologie cerebrali neurodegenerative,
una volta somministrati, non sono
efficaci, questo perché non riescono
a raggiungere la sede della malattia in
concentrazione e per tempi sufficienti
alla terapia. Il mio elaborato espone le
ricerche condotte allo scopo di sviluppare nuovi nanovettori biocompatibili
e biodegradabili. Opportunamente
regione
Si è spenta all’età di 71
anni Renata Furielli Della
Corte, socia della sezione
mirandolese dell’Ammi (Associazione Mogli Medici
Italiani). Alla famiglia vanno
le condoglianze del Comune e
della Redazione dell’Indicatore Mirandolese, che si stringe
in particolare a Luca Della Corte,
contitolare della ditta Ad99, che cura
la raccolta pubblicitaria e la stampa
del nostro giornale. Le amiche la
ricordano così:
«La nostra cara socia Renata purtroppo ci ha lasciato quando meno ce
l’aspettavamo. Sapevamo che dopo
il 29 maggio si era sentita poco bene
ed era stata ricoverata a Siena. A
settembre al suo ritorno a Mirandola
l’avevamo vista in gran forma, tanto
medolla
Una studentessa della Bassa ha
ottenuto un premio dall’Università
di Modena e Reggio Emilia per
l’originalità della sua tesi di laurea
che le ha consentito di distinguersi
nell’ambito della ricerca nazionale
e internazionale. Si chiama Patrizia
Veratti, ha 25 anni ed è originaria di
Medolla. Dal 2006 al 2011 Patrizia ha
frequentato il corso quinquennale di
Chimica e Tecnologia Farmaceutiche,
laureandosi con 110 e lode. Ma il percorso che l'ha portata a questo grande
risultato è stato lungo ed impegnativo.
La sua carriera scolastica è iniziata a
Medolla, dove Patrizia ha frequentato
le scuole dell'obbligo. In seguito ha
proseguito gli studi al Liceo Scientifico “Fanti” di Carpi. Sempre molto
impegnata nello studio, Patrizia era
incuriosita soprattutto dalle materie
scientifiche, in particolare dalle attività di laboratorio. Interesse che si
sviluppa all'università. «Ero stimolata
dal mondo della ricerca - dice Patrizia
- in particolare dalla tecnologia far-
13
Lo scorso 7 gennaio gli agenti del
Commissariato di Mirandola hanno
arrestato E.D., albanese di 31 anni, con
l’accusa di detenzione ai fini di spaccio
di sostanze stupefacenti. L’uomo è stato
bloccato dagli agenti mentre era in
procinto di fare ingresso all’interno di
un appartamento, notoriamente dimora
di tossicodipendenti, in compagnia
di un cittadino italiano. L’immigrato
è stato trovato con 24,2 grammi di
“marijuana”. Accompagnato presso gli
uffici del locale Commissariato di P.S.,
al termine degli adempimenti del caso,
è stato tradotto nella casa circondariale
di Modena, come disposto dalla competente Autorità Giudiziaria.
abilitazione
gas tossici
mirandola
L'Albero
di Moggio
Lo scorso 16 dicembre Bruno Gardel, Vice-sindaco di Moggio Udinese
(Udine), in rappresentanza dell'Amministrazione comunale, era a Mirandola
in occasione dell’accensione del grande
albero di Natale nel giardino della
Scuola media di via Pietri. L’abete, di
oltre 8 metri di altezza e 30 centimetri
di diametro, è stato donato da Moggio
in sinergia con la Protezione civile del
Friuli Venezia Giulia, al Comune di
Mirandola. L'idea di donare l’albero
ai terremotati è nata dall’amicizia
instauratasi durante le operazioni di
soccorso da parte del sistema integrato
di Protezione civile.
14 · n. 1 - gennaio 2013
mirandola
L'iniziativa del Nido "Il Paese dei Balocchi"
Il grande cuore dei bambini
solidarietà/1
Radio Bruno
tiene botta
Il 16 dicembre hanno fatto gli auguri ai commercianti del centro storico
solidarietà
Maschio-Gaspardo
per l'Asilo di Mortizzuolo
Domenica 16 dicembre bambini
di 2 anni sono arrivati, accompagnati dai genitori, in piazza Costituente
a Mirandola per portare dei doni di
Natale ai negozianti della piazza
che, con coraggio, hanno riaperto
le loro attività dopo il terremoto.
E’ stata volontà dei genitori e del
personale del Nido concludere in
questo modo un’ attività, che vede
mamme, papà e bambini del Nido
”Il Paese dei Balocchi” di via Poma
trovarsi insieme per costruire biglietti e preparare piccoli doni di Natale.
E così i “Seminatori di stelline”,
questa l’azzeccata definizione dei
bambini, in una lunga fila, ben stretti
alla corda e con un cappellino di
Natale, hanno percorso tutti i negozi
della piazza. I commercianti, hanno
accolto con stupore e commozione
questo gesto ben augurale, che, con
l’accompagnamento di una canzoncina di Natale e di un giovanissimo
trombettista, è stato rivolto loro dai
piccoli. Tanti i commenti entusiasti
di genitori, cittadini e commercianti,
lasciati in messaggi di speranza che
saranno esposti insieme alle foto al
Nido. Grande il gesto della signora
Diana che, per ringraziare i bambini
di aver reso luminosa una giornata
grigia, ha portato al Nido i tortelli
di marmellata fatti da lei. Domenica
pomeriggio c’erano anche dolci e
bevande calde, preparate dalla cucina comunale, per riscaldare, insieme
agli auguri dei bambini, un freddo
pomeriggio invernale
In seguito ai terremoti
del 20 e 29 maggio che
hanno devastato la Bassa, “Maschio-Gaspardo”,
azienda che produce macchine agricole ubicata a
Campodarsego (Pd), ha
deciso di scendere direttamente in campo per raccogliere fondi a favore della
ricostruzione dell’asilo di Mortizzuolo di Mirandola. Per ogni macchina
venduta nei mesi di luglio, agosto e
settembre 2012 e finanziata con un
leasing all’esclusivo tasso di interesse
del 3 per cento, Maschio – Gaspardo
ha devoluto una cifra pari al tasso del
3 per cento per la ricostruzione della
scuola materna. «Abbiamo esaminato
la situazione critica nella quale versano le popolazioni e le imprese delle
zone colpite dal sisma e cercato possibili iniziative per dare un contributo
concreto – ha dichiarato il presidente
dell’azienda Egidio Maschio – quando il mirandolese Walter Zavatta mi
ha parlato dell’asilo di Mortizzuolo e
del disagio per le famiglie della zona
per aver perso una struttura fondamentale per l’educazione dei bambini,
ho capito cosa dovevamo fare. Conosco bene l’Emilia e gli Emiliani, come
noi Veneti sono gente forte, sana,
gran lavoratori legati alla terra e alle
loro tradizioni, non si poteva quindi
restare a guardare senza fare niente.
Maschio – Gaspardo ha sempre fatto
della solidarietà, come per
il lavoro e il sacrificio, uno
dei valori fondamentali su
cui ha costruito la propria
storia e questa iniziativa
testimonia lo spirito che da
oltre 60 anni guida questa
azienda e chi ci lavora».
L’asilo gestito dalla parrocchia guidata da don
Carlo Bellini, si trova in un edificio
costruito nei primi anni ’20 e rialzato
negli anni ’50, che fino allo scorso
maggio ospitava 50 bambini e che ora
è del tutto danneggiato. «Ringrazio la
Maschio –Gaspardo per questa donazione – ha detto don Carlo Bellini – i
bambini di Mortizzuolo avranno tanto
bisogno di un luogo sereno dove giocare e stare insieme ed i loro genitori
di un posto sicuro in cui lasciare i loro
figli durante il giorno». Un ulteriore
importante ringraziamento va alle
maestranze della Maschio – Gaspardo
per la donazione di un’ora di lavoro
gratuita devoluta sempre all’asilo di
Mortizzuolo. Walter Zavatta spiega
che «il mio impegno personale continuerà fino alla soluzione dei problemi.
E se qualcuno vuole unirsi a questa
bella avventura può contattarmi».
Nella foto in alto Walter Zavatta
(a destra) ringrazia Egidio Maschio,
presidente della Maschio-Gaspardo
per la generosità e l’attenzione dimostrate nei confronti di Mortizzuolo.
Sotto, don Carlo Bellini.
La raccolta fondi” Teniamo
Botta” di Radio Bruno continua,
consentendo boccate di ossigeno
in molte realtà alle prese con pochi
fondi disponibili e una burocrazia
macchinosa e a volte scoraggiante.
Tanto hanno fatto e continuano a
fare aziende private e volontari in
aiuto alle comunità colpite e un
ringraziamento speciale va a tutti
quelli che hanno avuto fiducia nella
raccolta fondi dell'emittente più
ascoltata in regione scegliendo la
maglietta, le palle di Natale o anche
semplicemente quel conto per le
proprie donazioni. «Ci fidiamo di
voi», hanno detto gli ascoltatori
di Radio Bruno e per tutta risposta
sul sito www.radiobruno.it si può
ritrovare con la massima trasparenza la rendicontazione dettagliata
di tutti gli importi versati fin qui.
«Le richieste sono molte fin dai
primi giorni - spiega Clarissa
Martinelli, ideatrice di Teniamo
Botta- e per questo abbiamo scelto
di intervenire da subito. L'ammontare complessivo delle donazioni
a metà novembre superava i 635.
mila euro, ma già a luglio abbiamo
investito la prima somma di denaro
per noleggiare le tensostrutture di
Concordia che sono state utilizzate
prima come centro estivo e poi
come scuola temporanea; l'ultimo
intervento in ordine di tempo è
stato fatto a Mirandola finanziando le luminarie del centro storico
(20mila euro) e le iniziative natalizie per incentivare il lavoro dei
commercianti». Molto è stato fatto
per le scuole: oltre a noleggi di
tensostrutture in diversi Comuni e
all'affitto dell'Hotel di Finale prima
che arrivassero moduli e prefabbricati, con “Teniamo Botta” si è
intervenuto su messe in sicurezza,
tinteggiature, sanificazioni, acquisto di lavagne interattive, materiale
didattico, sistemazione di palestre,
scuole di musica, abbracciando
pressoché tutti i Comuni colpiti dal
modenese al reggiano al mantovano al ferrarese. Negli ospedali di
Carpi e Mirandola altri importanti
contributi per ripristinare le attività
dei reparti e per l'acquisto di un
ecografo portatile; a gennaio sarà
presentato lo screening al fegato
gratuito per i malati residenti nei
Comuni terremotati.
n. 1 - gennaio 2013 ·
Entro il 2013 partiranno i lavori della nuova sede
galilei/1
Barilla aiuta la ricostruzione
Protocollo di intesa e significativo contributo all'Istituto superiore
GALILEI/2
mirandola
Italpizza
La Scuola
sarà demolita per l'Ospedale
Un accordo per
sostenere Mirandola
e la formazione dei
giovani della provincia: lo scorso 12 dicembre a Mirandola,
alla presenza di Paolo Barilla, è stato
firmato il protocollo
d’intesa con cui il
Gruppo di Parma si
impegna con un contributo significativo
per la ricostruzione
dell’Istituto di istruzione superiore "Galileo Galilei", gravemente danneggiato
durante l’ondata sismica del maggio
scorso. La firma dell’accordo e la
presentazione del progetto sono avvenute presso la sede dove gli studenti
stanno affrontando l’anno scolastico
nei moduli temporanei di lunga durata
messi a disposizione dalla Regione
Emilia Romagna. Resa completamente
inagibile dal terremoto, la sede che
ospitava l’Istituto di Mirandola dovrà
essere parzialmente demolita. Ma già
entro il 2013 potranno iniziare i lavori
di ricostruzione di uno dei due corpi,
che ospiterà circa 2.400 metri quadrati
di superficie sviluppati su tre piani.
Questo grazie al contributo economico
del Gruppo Barilla, che ha deciso di
affiancare la Provincia di Modena nel
progetto di ricostruzione. I lavori dureranno circa due anni e potranno partire
entro il 2013, per consegnare ai circa
mille studenti dell’istituto scolastico
una scuola che risponde al 100 per
cento ai criteri di sicurezza antisismica.
«Il terremoto di maggio ha colpito
duramente la regione, ma sappiamo che
non l’ha piegata, perché conosciamo
Barilla - Tuttavia, non si può guardare
allo sviluppo se non a partire dall’istruzione in spazi moderni, efficienti e
sicuri. Per questa ragione, siamo felici
di poter contribuire concretamente al
rilancio di questo territorio, che è anche
la nostra terra, con il progetto di una
scuola all’avanguardia per coltivare il
futuro dei ragazzi e di tutti noi in questa
comunità». Alla firma del protocollo
hanno presenziato il Presidente della
Provincia di Modena Emilio Sabattini
il Sindaco di Mirandola Maino Benatti, Milena Prandini, Preside dell’istituto Galilei, insieme a Isotta Montella
e Elena Forapani della Consulta degli
studenti. Ospite d’eccezione anche il
Sindaco di San Demetrio Ne’ Vestini
(Aq) Silvano Cappelli, per testimoniare l’esperienza che ha unito Barilla e il
Comune della provincia de L’Aquila
colpito dal terremoto del 2009. A San
Demetrio, Barilla ha dato un contributo
concreto per il ritorno alla normalità e
allo sviluppo della comunità attraverso
la donazione della Cittadella Scolastica,
con la palestra annessa, in funzione già
dal settembre 2009.
solidarietà/1
Busseto si mobilita
per le Scuole di Mirandola
Una delegazione della Pubblica Assistenza-Protezione Civile e
dell’Amministrazione comunale di
Busseto (Parma) si è recata lo scorso
22 dicembre a Mirandola per un
incontro concordato con i rappresentanti del Comune pesantemente ferito
dalle scosse del terremoto del 20 e 29
maggio. Per la Pubblica Assistenza
Croce Bianca era presente il Presi-
dente Alessio Burla e i due volontari
Marzio Brogi e Maurizio Catagnoli,
mentre a rappresentare il Comune di
Busseto c’era l’Assessore ai Lavori
Pubblici e Protezione Civile Angelo
Burla. Il Comune di Busseto, aderendo
all’iniziativa dell’Anci (Associazione
Nazionale Comuni Italiani) di adottare
un Comune terremotato, ha consegnato
al Vicesindaco di Mirandola Enrico
solidarietà/2
Hpe-Coxa dona Panda
ai Vigili del Fuoco
Sono stati in prima linea nel
momento dell’emergenza. Si sono
spesi con abnegazione e sacrificio,
e senza sosta hanno offerto aiuto e
conforto alle popolazioni della Bassa
modenese colpite dal sisma.
L’attività dei vigili del fuoco è
stata ed è tuttora preziosa. Hpe-Coxa,
in occasione delle passate festività
natalizie, ha scelto di testimoniare la
propria vicinanza ai pompieri attra-
verso un atto concreto.
L’impresa modenese ha donato
al Comando provinciale una Panda.
La consegna dell’autovettura è avvenuta nella sede dell’azienda, in via
Raimondo Dalla Costa, alla presenza
del comandante dei vigili del fuoco di
Modena Giovanni Nanni e del presidente di Hpe-Coxa Piero Ferrari. «Io
e tutti i dipendenti», ha sottolineato
l’ingegnere Piero Ferrari, «abbiamo
Il complesso che ospita l’istituto
d’istruzione superiore “Galileo
Galilei” è quello che ha registrato i
danni più seri in seguito alle scosse
di terremoto. Composto da più corpi
costruiti in epoche diverse, che hanno reagito in maniera differente alla
sollecitazione delle scosse sismiche,
ha avuto una classificazione del
danno da parte della Protezione
civile di tipo E, quindi di inagibilità
totale. Quella che verrà realizzata
grazie anche al finanziamento
del gruppo Barilla è una porzione
del corpo storico edificato negli
anni ’70, che ha riportato i danni
più ingenti e dovrà essere interamente demolito. Si procederà alla
ricostruzione in due stralci, per un
costo complessivo che supera i 10
milioni di euro.
Sono già iniziati, invece, i lavori
di ripristino e adeguamento sismico
del corpo che ospitava laboratori,
officine e palestre, grazie anche al
contributo del Fondo “Vicenza per
Modena”, coordinato dall’Associazione Industriali della provincia di
Vicenza. Il cantiere, avviato all’inizio del mese di ottobre, dovrebbe
concludersi entro gennaio 2013.
Saranno invece realizzati nel corso
del 2013 i lavori di ripristino dei
danni causati dalle scosse di terremoto all’ampliamento realizzato nel
2004.
tratta
di interventi
entità
bene
laSisua
gente
e siamo di
certi
che
contenuta
alle ancora
strutturepiù
secondarie,
saprà
rialzarsi
operosa e
realizzabili indiqualche
intraprendente
prima – mese.
ha detto Paolo
Gli imprenditori si dimostrano ancora una volta vicini alle esigenze degli
ospedali colpiti dal terremoto: Italpizza,
la nota azienda modenese che ha sede a
San Donnino, ha deciso di contribuire
alla ripresa dell’ospedale di Mirandola
con una donazione di diecimila euro. La
somma è stata destinata all’acquisto di
una sonda per l’ecografo e del relativo
software che permetterà di eseguire
ecografie ostetriche tridimensionali.
I professionisti e soprattutto le donne
mirandolesi avranno quindi a disposizione uno strumento in grado di eseguire esami ancor più completi e sicuri,
evitando spostamenti in altri centri. «A
nome degli operatori e delle donne del
nostro territorio, desidero rivolgere un
sentito ringraziamento alla direzione di
Italpizza per la sensibilità dimostrata
-afferma la dottoressa Maria Cristina
Galassi, direttore dell’Unità operativa
di Ostetricia e Ginecologia dell’ospedale di Mirandola - la sonda e il software
vanno a incrementare notevolmente le
capacità dell’ecografo già in dotazione
al nostro reparto. La nuova dotazione
sarà utilizzata all’interno del nostro
ambulatorio di diagnosi prenatale che è
riferimento per il distretto mirandolese
per consulenze di secondo livello per le
donne con gravidanza a rischio. Ciò permetterà di limitare al massimo l’invio
delle pazienti presso altri centri, evitando difficili e disagevoli spostamenti».
L’ecografia tridimensionale (3D) è
l’evoluzione tecnologica dell’ecografia
tradizionale bidimensionale (2D) e ne
rappresenta un utile completamento,
poiché permette di ottenere un’immagine tridimensionale del feto, accurata
e molto simile all’originale.
Dotti un contributo di 2.800 euro destinato alla ricostruzione della locale
scuola elementare. 1.800 euro sono
stati donati dall’Amministrazione
comunale (la somma è stata raccolta
in collaborazione con le associazioni
del territorio verdiano), gli altri 1.000
dalla Pubblica Assistenza di Busseto
che comprende anche i volontari dei
Comuni di Polesine Parmense e Zibello, volontari che hanno rinunciato
ai consueti gadget e omaggi natalizi,
devolvendo la somma risparmiata a
Mirandola. Da notare infine che un
gruppo della Pubblica Assistenza di
Busseto è stato tra i primi ad arrivare
in soccorso di Mirandola, subito dopo
la scossa del 20 maggio.
Nella foto da sinistra a destra:
L'assessore bussetano Angelo Burla,
il Presidente della Pubblica Assi-
15
IN BREVE
DONATI
52Il MILA
EURO
Consiglio di Amministrazio-
ne della Fondazione torinese della Banca Nazionale del Lavoro ha
deliberato, nella riunione del 15
dicembre 2012, un contributo straordinario di 52 mila euro per l’Istituto Superiore “Giuseppe Luosi”
di Mirandola. Il contributo è stato
destinato alla copertura economica
dell’allestimento di un’aula informatica, nell’ambito del progetto
“Campus Scientifico e Didattico
del Biomedicale”. A informare della
donazione è stato, con una lettera, il
Presidente della Fondazione Nerio
Nesi. Il Comune di Mirandola, dal
canto suo, ha espresso il più vivo
ringraziamento per la generosità e
la solidarietà dimostrate verso la
città dalla Fondazione torinese con
l’importante contributo elargito al
“Luosi”.
LOMBROSO
va DAI MEDICI
“Apocalypse Now? Clima, ambiente, cataclismi. Possiamo salvare
il mondo. Ora” (Edizioni Artestampa, Modena) è il titolo del libro del
metereologo Luca Lombroso che
sarà presentato venerdì 25 gennaio
alle 21, presso l’Hotel “La Cantina”
di Medolla. Condurrà la serata, alla
quale sarà presente anche l’autore,
il giornalista Ermes Ferrari. L’iniziativa, aperta a tutti, è organizzata
dal Circolo Medico “Merighi” di
Mirandola.
GLI AMICI
DEI MULINI
Domenica 20 gennaio a Revere
(Aula Magna delle Scuole statali di
via Mazzini 2) l’Associazione italiana Amici dei Mulini storici (alla
quale aderisce il Comune di Concordia) terrà l’assemblea generale
ed il pranzo sociale di Sant’Antonio
Abate. Il programma prevede alle 10
la registrazione dei partecipanti ed
il tesseramento, alle 10,30 il saluto
delle autorità, alle 10,40 la proiezione
di un video sulla “giornata europea
dei Mulini 2012”, alle 11 consuntivo
dell’attività e bilancio 2012 e a seguire presentazione del programma 2013,
presentazione del tema dell’anno,
eventuali interventi del pubblico. La
conclusione dei lavori è prevista per le
ore 12,15. A richiesta, alle 15, si potrà
visitare il mulino natante ormeggiato
sulle rive del Po. Prenotazioni: tel.
333/6418926-339/6556314.
stenza Alessio Burla, il Vicesindaco
di Mirandola Enrico Dotti e i due
volontari della PA Marzio Brogi e
Maurizio Catagnoli.
pensato di ringraziare in questo modo
uomini sempre in prima linea in tutte
le emergenze».
La Hpe-Coxa è un'impresa modenese specializzata nella progettazione e produzione in settori di alta
tecnologia: automotive e motorsport
rappresentano ciascuno circa il 30
per cento dell'attività, il rimanente
è diviso tra macchine automatiche,
aerospaziale e difesa. Nel 2011 il
fatturato ha toccato i 15 milioni di
euro. Conta 110 dipendenti, di cui il
45 per cento ingegneri; l'età media
dei lavoratori è di 34 anni. La quota
export raggiunge il 30 per cento, in
particolare verso Germania, Stati
Uniti e Svezia
16 · n. 1 - gennaio 2013
di eleggere 12 seggi alla Camera dei
deputati e 6 seggi al Senato della
Repubblica.
SEGGI E TESSERE ELETTORALI-CONSEGUENZE A SEGUITO
DEL SISMA
A seguito degli eventi sismici
del maggio scorso oltre la metà dei
seggi elettorali dovranno trovare una
collocazione diversa in quanto le loro
sedi precedenti, alla data della consultazione, saranno ancora inagibili.
Si tratta degli undici seggi (dal n.1 al
n.11) situati nella scuola elementare
di viale Circonvallazione, del seggio
n.21 situato nella sede civica di Gavello e del seggio n.22 collocato nelle
scuole elementari di Quarantoli. Nelle
prossime settimane l’Amministrazione individuerà delle sedi provvisorie
per tali seggi (per i seggi n.21 e 22
saranno rispettate le collocazioni nelle
rispettive frazioni di riferimento). Le
nuove sedi verranno comunicate agli
elettori tramite i consueti strumenti
(manifesti, stampa, sito internet). Gli
elettori interessati da tali provvedimenti, per poter esercitare il diritto
di voto, non dovranno sostituire o
modificare la tessera elettorale in
loro possesso. Gli eventi sismici
hanno avuto conseguenze anche sul
principale strumento per esercitate il
diritto di voto: la tessera elettorale.
Molti cittadini hanno smarrito la
tessera e l’Ufficio Elettorale nei mesi
successivi al terremoto non è stato in
grado, per motivi tecnici, di stampare
la tessera elettorale dei nuovi iscritti e
le etichette adesive con le variazioni
per gli elettori che hanno cambiato
indirizzo all’interno del Comune.
In tempo utile per il voto saranno
comunicate le modalità con cui gli
elettori potranno richiedere la tessera,
se smarrita o non ancora ricevuta. Gli
elettori che hanno compiuto il 18°
anno di età nel corso del 2012 e che
diventeranno maggiorenni entro il 24
febbraio 2013, riceveranno la tessera
elettorale direttamente al loro domicilio. Così come coloro per i quali
è sufficiente modificare la tessera
in loro possesso tramite l’etichetta
adesiva, riceveranno tale etichetta al
proprio domicilio.
VOTO A DOMICILIO PER GLI
ELETTORI IN DIPENDENZA DA
APPARATI ELETTROMEDICALI
Gli elettori del Comune che siano
dipendenti da apparati elettromedicali
e che, pertanto, siano impossibilitati
a recarsi al seggio elettorale, devono
richiedere al Sindaco di esercitare il
voto nel proprio domicilio entro il
prossimo 4 febbraio 2013. Il modello
per richiedere il voto a domicilio è
disponibile presso l’Ufficio Elettorale
o sul sito del Comune di Mirandola.
VOTO ASSISTITO
Gli elettori che hanno gravi difficoltà fisiche nell'esprimere il voto
possono chiedere di essere accompagnati all'interno della cabina da un
altro elettore. Per evitare che per ogni
elezione si debba produrre certificati
medici, è possibile richiedere che sulla
tessera elettorale venga messo un timbro (detto Adv) che attesti l'handicap
permanente. Sono considerati elettori
affetti da grave infermità i ciechi, gli
amputati delle mani, gli affetti da
paralisi o da gravi impedimenti agli
arti superiori che non consentono di
esprimere autonomamente il voto.
Per votare con l'aiuto di un accompagnatore occorre:
- essere in possesso della tessera
elettorale con l'annotazione specifica;
- oppure essere in possesso di
una certificazione rilasciata dall'Ausl,
anche in occasione di altre consultazioni;
- oppure, per i ciechi, essere in
possesso di un libretto con annotati
i codici 10/11/15/18/19/05/06/07 (i
libretti più recenti non riportano più
la dicitura relativa alla cecità).
Per richiedere che sulla tessera
elettorale venga annotata in modo
permanente la necessità di essere
accompagnati, occorre rivolgersi
all'Ufficio Elettorale e presentare:
- una richiesta su un modello predisposto dall'Ufficio Elettorale;
- la tessera elettorale dell'interessato;
- la documentazione sanitaria che
attesta che l'elettore è impossibilitato
a votare in modo autonomo.
L'interessato deve presentarsi al
Servizio Igiene Pubblica dell'Ausl,
almeno 20 giorni prima delle elezioni.
Nota bene: All'Ufficio Elettorale può recarsi una persona diversa
dall'interessato, purché munita di:
- delega in carta semplice;
- fotocopia di un documento di
identità dell'interessato.
Le persone impossibilitate a
scrivere:
- si presentano personalmente
all'ufficio, che provvede a compilare
il modello;
- oppure incaricano un familiare;
in questo caso occorre che dalla documentazione medica risulti chiaramente la menomazione fisica.
Per gli handicap solo mentali non
è previsto l'accompagnamento, nemmeno da parte di un familiare.
UFFICIO ELETTORALE
L’Ufficio Elettorale si trova presso la sede comunale in via Dorando
Pietri n.4 (Scuola media Montanari),
piano terra. Orari di apertura al pubblico: dal lunedì al sabato dalle 8,30
alle 13, giovedì pomeriggio dalle 15
alle 17,30.
Tel. 0535/29505, fax: 0535/29506,
e-mail: [email protected]; Pec: comunemirandola@
cert.comune.mirandola.mo.it
Sito Internet: www.comune.mirantola.mo.it
gonisti. Per questo vorrei fare un tributo
non solo all’amico ma anche alla sua
dedizione a molteplici attività, proprio
perché si raccolgano ora i frutti della
sua semina, una semina fatta in maniera
molto silenziosa e che qualcuno forse
non ha colto appieno. Volenteroso e
attivo anche durante gli studi: chi non
lo ricorda insieme a tanti giovani a
raccogliere la frutta per guadagnarsi
qualche soldo in estate? Oppure durante
le sagre del paese nella polisportiva?
Cresciuto insieme alla Quarantolese,
come cameriere, come responsabile
della parte informatizzata e gestionale,
diventando consigliere e addetto stampa
della squadra di calcio. Sempre meticoloso e preciso. Molte volte vediamo, ma
non osserviamo con attenzione ciò che
ci circonda e altrettanto spesso siamo
sfuggenti e superficiali a causa della
vita frenetica che conduciamo e non ci
fermiamo a ragionare su chi crediamo
di conoscere bene. Marcello ci ha dato
questa opportunità salutandoci troppo
presto, perché sicuramente avrebbe
fatto ancora molto per tutti. Ha sempre
contribuito e si è sempre reso disponibile in maniera molto semplice, mai
sopra le righe, mai un rifiuto. Anche in
“Kumpa”, magari non era tra i promotori principali, ma è sempre stato pronto
a partecipare. Qualunque proposta era
accettata con entusiasmo. E’ questa
la caratteristica che magari non tutti
hanno potuto apprezzare: l’entusiasmo
spesso misurato e composto, ma sempre
presente. Durante quest’ultimo anno il
suo entusiasmo è diventato esempio
di caparbietà per tutti. Non si è mai
compatito, ed ha sempre affrontato
in maniera positiva quello che stava
affrontando, confortando chi andava
a fargli visita. Uno spirito e una forza
d'animo che rispecchiavano in pieno il
suo carattere, ovvero quello di vedere il
bicchiere “mezzo pieno”. Pur limitando le attività, ha condotto per quanto
possibile una vita “normale” ed ha
mantenuto i contatti con tutti coloro che
lo amavano. Poche righe non potranno
mai rappresentare completamente una
persona, però penso potranno darci
uno spunto di riflessione per cogliere,
dalla vita che ha condotto, un esempio
per noi positivo da seguire. Ecco, “caro
amico ti scrivo”, come io ho capito pian
piano quanto hai dato in vita e quanto
continuerai a dare guardandoci da lassù.
Roberto Tommasino
Tutto quello che si deve sapere per recarsi alle urne
politiche 2013
Verso il voto del 24 e 25 febbraio
Una guida per il rinnovo di Camera dei Deputati e Senato
Le elezioni politiche italiane del
2013 per il rinnovo dei due rami del
Parlamento italiano, la Camera dei
Deputati e il Senato della Repubblica,
si terranno domenica 24 e lunedì 25
febbraio 2013 a seguito dello scioglimento anticipato delle Camere
avvenuto il 22 dicembre 2012, quattro
mesi prima della conclusione naturale
della legislatura. Le consultazioni
elettorali sono regolamentate in base
alla vigente legge n. 270/2005. Per
il Senato della Repubblica potranno
votare gli elettori che hanno compiuto
il 25° anno di età al 24 febbraio 2013.
Punti salienti della legge sono:
• Abolizione dei collegi uninominali.
• Liste bloccate: con l'attuale sistema, l'elettore si limita a votare solo
per liste preformate di candidati, senza la possibilità d'indicare preferenze.
L'elezione dei parlamentari dipende
quindi completamente dalle scelte e
dalle graduatorie stabilite dai partiti.
• Premio di maggioranza: viene
garantito un minimo di 340 seggi alla
Camera dei deputati alla coalizione
che ottiene la maggioranza relativa dei
voti. Per quanto concerne il Senato,
il premio di maggioranza è invece
garantito su base regionale, in modo
da assicurare alla coalizione vincente
in una determinata regione almeno il
55% dei seggi ad essa assegnati.
• Programma elettorale e capo
della forza politica: la legge prevede
l'obbligo, per ciascuna forza politica,
di depositare il proprio programma e
di indicare il proprio capo contestualmente alla presentazione dei simboli
elettorali.
• Coalizioni: la legge prevede la
possibilità di apparentamento reci-
proco fra più liste, raggruppate così
in coalizioni. Il programma ed il capo
della forza politica, in caso di coalizione, devono essere unici: in questo
caso viene assunta la denominazione
di Capo della coalizione. Egli tecnicamente non è candidato alla Presidenza
del Consiglio dei Ministri, poiché
spetta al Presidente della Repubblica
la nomina a quell'incarico.
• Soglie di sbarramento: per ottenere seggi alla Camera, ogni coalizione deve ottenere almeno il 10% dei
voti nazionali; per quanto concerne le
liste non collegate la soglia minima
viene ridotta al 4%. La stessa soglia
viene applicata alle liste collegate ad
una coalizione che non ha superato
lo sbarramento. Al Senato le soglie
di sbarramento (da superare a livello
regionale) sono pari al 20% per le coalizioni, 3% per le liste coalizzate, 8%
per le liste non coalizzate e per le liste
che si sono presentate in coalizioni
che non abbiano conseguito il 20%.
La legge ha introdotto la novità delle
circoscrizioni estere, che permettono
IL RICORDO
«Caro Marcello
ti scrivo...»
Venerdì 14 dicembre in una giornata
fredda e uggiosa abbiamo dato l’ultimo
saluto ad un caro amico. I pensieri, i
ricordi che si sono succeduti in questi
giorni sono stati numerosissimi. Ci sarebbero centinaia di cose da raccontare,
e anche tante domande da porsi, una su
tutte: «Ma quante persone conoscevano
veramente Marcello?» . Io credo tante,
vista anche la grande partecipazione
durante quel pomeriggio difficile, ma
forse non tutti conoscono il reale valore
della persona. Marcello è sempre stato
molto impegnato e non si è mai vantato
dei suoi meriti. Un grande lavoratore
che è apparso poco tra i titoli dei prota-
n. 1 - gennaio 2013 ·
Stare Bene a Mirandola
MirandolaIN è il gruppo mirandolese nel social network di Linkedin, che promuove e
sviluppa i contatti professionali e culturali tra oltre 187 milioni di persone nel mondo
ed oltre 4 milioni in Italia
«Una famiglia di 1.500 bambini»
Paola Cavicchioli guida la Direzione Didattica di Mirandola
mento degli alunni.
Paola, qual è il tuo
Suona troppo formalavoro e quali rele? Per fortuna c'è da dire
sponsabilità comche questo è un lavoro
porta?
che si può interpretare
«Lavoro come diportandoci molto della
rigente scolastica nelpropria personalità, difenla Direzione Didattica
dendo e gestendo i modi Mirandola dal 2007.
a cura di
desti spazi di autonomia
Questa istituzione scoAndrea Ferramola
lastica raccoglie tutte 57 anni, laureato in Giu- esistenti ed essendo conle scuole dell'Infanzia risprudenza e Consulente sapevoli che le variabili
statali e tutte le scuole del Lavoro, fondatore di in gioco sono quasi tutte
Primarie del Comune di MirandolaIN, Ferramola fuori del nostro controllo.
Mirandola, per un totale ha esperienza come diri- E’ un lavoro che, a mio
di più di 1.500 bambi- gente d’azienda e oggi è parere, richiede un’idea
ni, distribuiti in ben 10 coach professionista; ha di leadership partecipata,
plessi. Gli insegnanti raccolto la testimonianza che valorizzi e faccia crescere le persone disposte
sono circa 140 in tutto di Paola Cavicchioli.
a ricoprire incarichi di
e il personale Ata (amsistema, cui delegare, con ampi marministrativi e collaboratori scolastici)
gini di autonomia, aree fondamentali,
è composto da altre 34 persone. I
mantenendone un controllo “a maglie
compiti istituzionali connessi al ruolo
larghe”, in un’ottica di costante messa
sono molteplici: il dirigente scolastia punto».
co è infatti il rappresentante legale
dell’istituto, ne assicura la gestione
Quando e come è nata la tua
unitaria, è responsabile della gestione
decisione di fare questo lavoro?
delle risorse finanziarie e umane ed é
«Non si può, in effetti, parlare di
il garante della qualità del servizio. E’ decisione: ho iniziato molti anni fa,
suo compito promuovere interventi per
quando ero insegnante di scuola media
assicurare una efficace offerta formativa
a Medolla, favorita da un clima di relae attivare collaborazioni con le risorse
zioni molto positivo e da uno spirito di
culturali, professionali, sociali ed ecoservizio che allora era molto comune, a
nomiche del territorio. Deve fare sforzi
rendermi disponibile per curare aspetti
per implementare la ricerca didattica e
organizzativi specifici e ricoprire la
l’innovazione metodologica e interprefunzione di responsabile di plesso.
tare le scelte educative delle famiglie
Nel 2001 il Preside della mia scuola è
per l'attuazione del diritto all'apprendiandato in pensione e io, quasi fisiolo-
a poggio rusco
Gli alunni di viale Gramsci
di nuovo premiati
La sezione 1° A
piccoli della Scuola
dell’infanzia di viale
Gramsci di Mirandola
si è classificata prima,
nella sezione da 0 a 6
anni, al concorso letterario organizzato dalla
Biblioteca comunale
“Arnoldo Mondadori” di Poggio Rusco
e intitolato “I quattro
elementi: l’acqua”. Gli
alunni della Scuola, con
la collaborazione delle
maestre Roberta V., Roberta S. e
Chiara, hanno inventato una storia che
è stata molto apprezzata dalla giuria e
che ha fruttato il primo posto. E così lo
scorso 15 dicembre, le docenti e Leo,
in rappresentanza di tutta la sezione,
hanno ritirato il premio che consisteva
in un buono da 100 euro.
Paola Cavicchioli
vive e lavora a Mirandola
Studi: liceo classico Pico, laurea in Scienze
Biologiche all'Università di Modena
Età: 60 anni
Ruolo attuale: Dirigente Scolastica
Ruolo precedente (fino al 2001): docente di
Scuola Media (Matematica e Scienze)
Una passione di Paola (anzi due!): leggere e
viaggiare... non saprebbe scegliere...
gicamente, ho preso il suo posto come
preside incaricata della scuola media
di Cavezzo. Mi sono sentita fortunata
ad iniziare questo nuovo lavoro tra
quegli insegnanti che fino al mese prima
erano i miei colleghi e che potevano
ben capire le mie incertezze iniziali…
dopo due anni di questa esperienza così
nuova e ricca di stimoli, sono passata a
ricoprire per due anni lo stesso ruolo
nell’Istituto Comprensivo di Novi di
Modena, e anche lì ho avuto occasione
di fare incontri significativi e trovarmi
al centro di buone pratiche; è stato lì che
ho cominciato a conoscere dal di dentro
e ad apprezzare la realtà della scuola
dell'infanzia e primaria, che prima non
conoscevo proprio. Infine, superato il
concorso dirigenziale, sono approdata
qui a Mirandola…un cammino iniziato
quasi per caso e finito a casa mia!».
Quali sono gli aspetti del tuo
lavoro che ti procurano vera
soddisfazione?
«Il mio lavoro è molto stimolante
perché nella scuola ogni giorno è
diverso dal precedente. Le maggiori
soddisfazioni le ricavo impegnandomi
nel coltivare un clima relazionale favorevole a tutti i livelli: i bambini a scuola
devono “stare bene” e per realizzare
questo benessere si deve curare la valorizzazione delle figure professionali
che lavorano efficacemente con loro
e per loro, e un positivo rapporto con
le famiglie, improntato ad equità e trasparenza. La relazione con i docenti è
caratterizzata, almeno da parte mia, da
grande stima e considerazione per il loro
ruolo fondamentale, anche se necessa-
riamente non manca una certa rispettosa
dialettica; ricavo grande soddisfazione
quando riesco a rimuovere gli ostacoli
comunicativi legati alla grande complessità della nostra organizzazione e
ad entrare in una relazione più vicina e
informale... a volte accade!
Rispetto ai genitori dei nostri alunni, penso sia necessario supportarli nel
loro compito educativo, così cruciale in
un momento di fragilità di ruoli e indebolimento delle regole. E' importante
farlo dimostrando empatia, ma anche
sicurezza di sé, e io cerco di dare anche un apporto positivo nell’appianare
contrasti o prestarmi a chiarimenti,
da cui si esca senza vinti e vincitori...
tutti sanno che il mio ufficio è sempre
aperto e accessibile. Un'altra fonte di
moltissime soddisfazioni l’ho ricavata
dall'avviare e coltivare rapporti internazionali attraverso progetti europei:
la Direzione Didattica di Mirandola ha
organizzato percorsi formativi e visite di
studio su tematiche scolastiche cruciali,
ha partecipato a progetti multilaterali e
ospitato docenti e molti giovani assistenti inglesi negli ultimi anni scolastici.
In queste “avventure” devo dire che ho
trovato un alleato prezioso nell’Ufficio
Pubblica Istruzione del nostro Comune
e un interesse che è andato crescendo
da parte degli insegnanti della nostra
scuola. In sintesi posso affermare che
per me è della massima importanza
sentire che sto facendo la cosa giusta,
che perseguo principi di equità, che mi
muovo per dare opportunità, facendo
leva sulle risorse di cui disponiamo,
piuttosto che porre l’accento su quello
che manca (eppure le ragioni per lamentarsi non mancano): sono un'inguaribile
ottimista!
Il dirigente scolastico non può
aspettarsi di essere una figura popolare
o avere dimostrazioni di gratitudine,
per cui a volte ci si può sentire un po’
isolati e privi di riscontri; è allora utile
poter contare sui propri collaboratori
più diretti, e io a questo proposito devo
ringraziare moltissimo i preziosi “vice”
che mi hanno affiancato, appoggiato e
stimolato in questi anni: Isabella Folloni, Lorenzo Bergamini, Stefania Bigi
e ora Rossella Calzolari, senza dimenticare Silvia Golinelli che mi ha fatto
appassionare alle scuole dell’Infanzia».
Invece quali aspetti sono per te
più gravosi o quali affronti meno
volentieri?
«Facile dirlo: sono quelli più formali e burocratici. Come amo gli aspetti
organizzativi o legati all’innovazione,
così non amo (e, se posso, evito o
17
volentieri delego) gli adempimenti più
prettamente burocratici, o quelli legati
agli aspetti amministrativi, dove ho non
poche incertezze!
Un altro mio limite è la scarsa passione che provo per gli impegni istituzionali formali, mentre mi piace molto
coinvolgermi e presentare iniziative
della scuola, come quelle dello scorso
anno scolastico, legate al Centenario
della nostra scuola elementare, l'ultimo
grande progetto collettivo, cui avevamo
dato un titolo, “C'era una volta la nostra
scuola”, che a tutti noi, dopo il terremoto, è suonato tristemente profetico...
Il terremoto in maggio (la foto è stata
scattata prima) sembrava aver sconvolto
le nostre vite...per fortuna, peró, non è
stato così. Giorno per giorno, è sotto i
nostri occhi, assistiamo a delle ri-partenze, riaprono vie, negozi, attività...La
riapertura delle scuole è stata una delle
più attese e gioiose, e si è realizzata in
tempi incredibilmente brevi. Ci siamo
così lasciati alle spalle un primo mese
di scuola molto “alternativo”, per tornare su cattedre, banchi, sedie, non più
tavolini da bar, panche da mensa e tende
sopra la testa. Questo mese di scuola ci
lascerà il ricordo di un’esperienza unica,
in cui i muri si sono abbattuti anche metaforicamente, i maestri hanno dovuto
e imparato a condividere spazi, si sono
osservati lavorare, hanno conosciuto
bene anche i bambini delle altre classi…
se sapremo sfruttarla, questa nuova idea
di comunità scolastica, ci darà tanto.
Abbiamo progettato, direi quasi
“improvvisato”, percorsi formativi
per i bambini in collaborazione con le
polisportive, con la Scuola di musica,
con le associazioni culturali; abbiamo
impiegato volontari per vigilarli meglio,
siamo, insomma, usciti dagli schemi, e
questo è un bellissimo risultato e prova
di una grande vitalità. Sono veramente
molto fiera del nostro lavoro di squadra,
in cui abbiamo unito la nostra fatica a
quella di tutte le famiglie, per tornare
insieme ad una diversa e migliore
normalità».
Quali consigli dai a chi vuole fare
un lavoro come il tuo?
«Se si vuole fare il dirigente scolastico (ma io preferisco dire “preside”)
occorre necessariamente essere un
insegnante laureato, immesso in ruolo
già da alcuni anni. Questi sono infatti
i requisiti indispensabili per accedere
alla procedura concorsuale, tutt’altro
che semplice, che può sfociare con il
conferimento dell’incarico dirigenziale
da parte dell’Ufficio Scolastico Regionale. A livello di attitudini consiglierei
di autovalutare in particolare le proprie
capacità organizzative e di relazione,
oltre a poter contare su molta energia
fisica e su di una buona resilienza, dato
che occorre dar prova di flessibilità
costante e resistenza agli stress. Un
carattere positivo non guasta, come pure
l'attitudine a non abbattersi né a sentirsi
frustrati. A volte non è facile, occorre
guardare oltre. Occorre anche, infine,
essere pronti all’idea di rinunciare
all'insegnamento, e questo può essere un
sacrificio grande, dato che la relazione
con gli alunni può dare soddisfazioni
uniche e del tutto diverse».
18 · n. 1 - gennaio 2013
la curiosita'
Una giornata per rievocare i bei tempi andati
Prossima fermata... la tavola
Gli ex dipendenti Sefta e Atcm si sono ritrovati per il quarto anno
Sergio
Boschetti,
durante
la sua
performance
Seduti, da sinistra, Italo Benatti
di Mirandola e Aleandro Pozzetti
di Cavezzo
brevi
la biblioteca
di medolla
Sabato 26 gennaio riapre al pubblico il Centro culturale- Biblioteca di Medolla, a seguito della messa in sicurezza
dei locali e della sostituzione parziale
degli arredi, resa possibile grazie anche
a donazioni da parte dell'Associazione
“Tre ore per ricominciare-Foundraising
per l'Emilia” di Lecco e all'ingegner
Andrea Dalpozzo e Silvia Valentini che
hanno istituito una raccolta fondi tra
gli amici del Bridge (areabridge.com).
Nell’occasione saranno organizzate
alcune iniziative per bimbi e adulti
dalle 10 alle 17, con un piccolo rinfresco. Info: www.comune.medolla.mo.it
o contattate i seguenti nuovi recapiti
telefonici: 0535/53850-836-838.
SOLIDARIETà
A CAVEZZO
Oreste Bernardelli, Lino
Malagoli, Emilio Barigazzi
e Tino Valenti
Lo scorso 6 gennaio si è svolto a
Cavezzo, presso la chiesa di via Gavioli, il concerto degli auguri del locale
coro polifonico Basso Continuo. Scopo
dell’iniziativa la raccolta fondi per la ricostruzione dell’oratorio di Sant’Anna.
L’Iban per eventuali è IT 95K 05387
12905 00000 2074710.
LA CALZOLARI
PER SAN FELICE
Una volta all’anno si ritrovano per
ricordare i bei tempi in cui scorrazzavano per la provincia su treni e corriere,
portando migliaia di pendolari sui luoghi
di lavoro e nelle varie sedi scolastiche.
Stiamo parlando degli ex dipendenti
Sefta-Atcm della Bassa o che facevano servizio nella Bassa. Lo scorso 15
dicembre un centinaio di ex colleghi si
sono radunati a Camposanto per l’ormai
tradizionale pranzo arricchito da aneddoti, episodi del passato ed anche qualche
sfottò. Come non ricordare, ad esempio,
i tempi eroici in cui la patente non si
negava a nessuno (o quasi) e per guidare
un mezzo – come dice maliziosamente
qualcuno – bastava saper andare… in bicicletta? Se vale il detto che a tavola non
s’invecchia, al ristorante “Da Camillo”
si è ritrovata una schiera di ragazzini terribili guidati da Tancredi Veronesi, che
insieme a Romolo Morselli coordina
ormai da quattro anni questa iniziativa,
già attesa alla prossima fermata.
Qui sopra, da sinistra, altri partecipanti
alla quarta edizione del pranzo dei
pensionati Sefta-Atcm, che si è svolto
lo scorso 15 dicembre con grande
partecipazione a Camposanto: Giorgio Morandi, Enzo Golinelli, Eugenio
Bucciarelli, Dino Gozzi, Manlio Gadda,
Paolo Bergamini, Irio Canossa e Sergio
Merighi.
La nostra collaboratrice Simonetta
Calzolari ha appena pubblicato il volume “Andar per ville ed oratori nella
Bassa modenese”, in cui raccoglie gli
articoli delle rubriche pubblicati tra
il 2008 e quest’anno dedicati all’argomento. Una parte del ricavato del
prezzo di copertina sarà devoluto al
ripristino dell’oratorio di Santa Croce
in centro storico a San Felice. Per info:
3494642372 o imago_cultura@ yahoo.
it o rivolgersi all’ufficio parrocchiale di
San Felice. Sempre dell’autrice si può
acquistare il libro per ragazzi Babilonia
a favore della biblioteca.
n. 1 - gennaio 2013 ·
«Presenti fin dalle prime ore per aiutare la popolazione»
l'intervista
«L'impegno dei volontari nel sisma»
Il Presidente della Consulta Gino Mantovani traccia un bilancio
Lo scorso 5 dicembre si è svolta
presso Villa Tagliata di Mirandola,
la tradizionale cena del volontariato
cittadino. Nell’occasione abbiamo incontrato il presidente della Consulta del
Volontariato Gino Mantovani.
Presidente Mantovani è possibile
tracciare un bilancio dell’impegno del volontariato cittadino nel
corso dei primi sei mesi seguiti al
terremoto?
«Il lavoro è iniziato fin dalle prime
ore, quando i volontari hanno provveduto a distribuire generi di conforto e
si sono impegnati, presso le Scuole materne e medie, nell’assistenza notturna
alle persone alloggiate in attesa delle
tende della Protezione civile.
Il volontariato cittadino si è impegnato nella gestione del magazzino
nelle Scuole medie e nel Centro anziani
per la raccolta e lo smistamento dei
primi aiuti, sostenendo anche i campi
autogestiti (Gavello, San Martino
Spino, Mortizzuolo). E’ stato inoltre
svolto un intenso lavoro nella distribuzione capillare di acqua e alimenti,
nel centro come nelle zone più lontane
con mezzi delle associazioni o del
Il volontariato mirandolese è stato subito in prima linea. Nella
foto, cittadini in fila allo stand in piazza della Croce Blu per il
pranzo del 20 maggio
Comune. I volontari cittadini hanno
aiutato le persone sole con visite presso
le tende o le sistemazioni provvisorie,
collaborando con tutti gli enti in particolare con il Comune di Mirandola per
l'accoglienza delle domande di aiuto,
per la distribuzione dei vari generi di
prima necessità, per la catalogazione
delle schede ispettive delle abitazioni
e per l'ascolto degli utenti.
Costante è stata poi la collaborazione con la Protezione civile per la
gestione dei campi di emergenza. Il
volontariato
Mirandola si stringe
alle sue Associazioni
Il premio al
Comune di
Mirandola durante la Festa
del Volontariato
(foto di Oden
Fontana)
Erano presenti 309 persone alla
cena organizzata dalla Consulta del
Volontariato lo scorso 5 dicembre a
Villa Tagliata di Mirandola. Oltre ai
tanti rappresentanti delle associazioni
cittadine, c’erano anche numerosi ospiti speciali: Casa Protetta di
Mirandola, Fil, C.S.M., ragazzi del
Picchio, Coop Sociale La Zerla, La
Nuvola e servizi sociali. Numerose
anche le autorità presenti tra cui il
Sindaco di Mirandola Maino Benatti,
Assessori, Consiglieri comunali, il Direttore Generale del Comune Alessio
Promavera, il Prevosto di Mirandola
don Carlo Truzzi, don Aleardo Mantovani, Parroco di San Possidonio,
la Fondazione Cassa di Risparmio di
Mirandola con il Presidente Edmondo Trionfini, e il Direttore generale
Cosimo Quarta, Polizia Municipale,
Polizia di Stato, Polizia Stradale, Carabinieri, Vigili del Fuoco, Dirigenti
scolastici, Centro Servizi Volontariato,
volontariato mirandolese si è inoltre
impegnato nei trasporti delle persone e
dei volontari provenienti da altre zone.
Diverse associazioni hanno poi messo
a disposizione le proprie strutture (spogliatoi per bagni e docce) e attrezzature
(mezzi e cucine). Continuo è stato infine l’impegno per la cucina di via Toti,
fino a fine agosto e per quella allestita al
Palazzetto, così come per i centri estivi
da giugno a metà settembre».
I volontari hanno lavorato molto
anche per le scuole e per far funComitato paritetico di Modena. Un
ringraziamento particolare è andato
a Rino Franciosi per la disponibilità
e l’accoglienza ai tanti commercianti
che con le loro offerte hanno contributo a rendere più lieto l’appuntamento
animato dalla simpatia di Claudio
Della Casa.
Sono stati consegnati dei riconoscimenti all’Associazione Demenze
e Alzheimer di Mirandola (Asbdam)
per 10 anni di attività, all’Ammi Associazione Mogli dei Medici Italianisezione di Mirandola per 20 anni di
attività e alla Società Principato di
Francia Corta per 150 di attività.
Sono stati quindi premiati per
l’attività svolta a favore delle popolazioni colpite dai terremoti del 20 e 29
maggio: il Dipartimento di Protezione
civile (ha ritirato la targa l’ingegner
Fabrizio Curcio Direttore dell’Ufficio
Gestione Emergenze del Dipartimento
della Protezione Civile), Anpas nazionale (ha ritirato il premio il Presidente
Fausto Casini), i Vigili del Fuoco
volontari di Mirandola (ha ritirato il
premio Graziano Bernardi Bosi),
i volontari della cucina di via Toti (
hanno ritirato il premio Tiziano Aleotti e alcune volontarie). È stato inoltre
consegnata una targa al Sindaco Maino
Benatti, agli amministratori e a tutti i
dipendenti del Comune di Mirandola.
Premiati anche gli studenti vincitori
del concorso di Poesia Giovani Artisti.
zionare l’attività
didattica…
«E’ così. E’ stata
attivata una collaborazione con le Scuole,
che ha visto la presenza di oltre 40 persone
che hanno contribuito
al buon funzionamento dell’attività didattica dal 17 settembre
al 15 ottobre, quando
sono state aperte le strutture definitive.
I volontari si sono prodigati, dal 20
agosto al 10 settembre, per il recupero
scolastico dei ragazzi delle medie,
con l'obiettivo di riprendere lo studio
interrotto il 20 maggio in seguito alla
chiusura anticipata delle scuole. Un
notevole sforzo è stato intrapreso per
organizzare iniziative quali animazione nei campi rivolte ai ragazzi sia con
scopo ricreativo che per i compiti delle
vacanze. Vorrei inoltre ricordare anche
la gestione della palestra di via Brunatti
e l’organizzazione dei Centri Estivi».
Il volontariato si è speso però
anche per il graduale ritorno alla
normalità
«Tutte le associazioni si sono ritrovate lo scorso 30 giugno e hanno deciso
di confermare la tradizionale festa del
volontariato e tutte le altre iniziative
come la cena della solidarietà e il
presepio del volontariato, per dare un
contributo, per quanto in nostro potere,
alla ripresa della vita normale.
Il terremoto ha fatto emergere dalle
persone il meglio e il peggio. Il meglio
da chi si è messo a disposizione degli
altri, da chi ha capito la difficile situazione. Ma il meglio portato avanti con
il lavoro paziente di tanti ha oscurato
quel poco di peggio che c’era. Credo
che il lavoro del volontariato associato
ma anche del singolo volontario che
non aderisce ad associazioni, e sono
stati numerosi, abbia rappresentato una
bella porzione di quello che responsabilmente la città di Mirandola, con il
concorso di tanti, è riuscita in sei mesi
a consegnare al futuro».
E per il futuro?
«Il lavoro delle associazioni di
volontariato non si è mai interrotto. Nei
giorni scorsi, per esempio, diversi volontari sono impegnati per la consegna
dei kit “Bentornati a Casa”.
E’ abbastanza facile prevedere che
al volontariato sociale, sanitario, culturale e sportivo sarà richiesto un grande
sforzo nei prossimi mesi ma anche per
gli anni futuri. Credo che ancora una
volta l’associazionismo di promozione
sociale e tutto il volontariato sarà pronto
a collaborare con l’Amministrazione
comunale e con tutti i mirandolesi».
19
al palasport
I Nomadi
incantano
Grande successo lo scorso 30
dicembre al Palasport di Mirandola
per l’ormai tradizionale concerto
dei Nomadi che si è svolto in città,
per il terzo anno consecutivo, in
occasione delle festività natalizie. La
band è tornata a Mirandola, grazie
all’impegno di Elvino Castellazzi,
organizzatore della manifestazione
e storico amico dei Nomadi. L’attesa
per il concerto era molto alta, sia
per la presenza della nuova voce del
gruppo, Cristiano Turato, sia per
la targa che il Comune e la Società
di Francia Corta hanno donato ai
Nomadi come riconoscimento per
la loro solidarietà e l’impegno dimostrati in occasione del terremoto,
promuovendo importanti iniziative
come il concerto del 25 giugno allo
stadio di Bologna. Prima dell’inizio
dello spettacolo un 13 enne di Rovereto di Carpi, Marco Martinelli,
ha letto una commovente lettera a
Babbo Natale (che pubblichiamo
integralmente). Poi solo musica con
la band che vanta anche il record di
longevità nel panorama musicale
italiano: nel 2013 compie infatti
50 anni.
Ciao Babbo Natale, nelle macerie di casa mia sono riuscito a
recuperare una penna con poco
inchiostro e questo foglio di carta
stropicciata e non lo userò per chiederti regali di lusso, futili, sfarzosi
o alla moda. Lo userò per chiederti
di dimenticare quest’anno, nel quale in pochi attimi di un giorno di
primavera per molti tutto è svanito.
Vorrei chiederti una macchina del
tempo per tornare indietro e fare
finta che niente sia successo ma
chiederei troppo. Vorrei invece mi
regalassi un mattone in modo da
poter mettere la prima pietra per
ricostruire quello che era il mio
paese in modo da poter ritrovare i
luoghi dove sono cresciuto. Vorrei
mi regalassi una nuvola in modo da
poter far arrivare i miei pensieri a
tutte le persone che dopo quel giorno
da amici, compaesani, conoscenti
sono diventati quasi estranei per
colpa della distanza che si è creata.
Vorrei mi regalassi una canzone che
risuoni nel vento in modo da portare
felicità, calore, armonia a tutti quelli
che come me stanno vivendo questo
momento. Infine vorrei mi regalassi
una stella con una luce inesauribile
che faccia a tutti da guida, per non
perdere la speranza, la speranza che
ritorni come prima…la speranza di
riavere indietro la nostra vita…la
speranza di riveder il nostro paese
come era prima…e la speranza che
chi è distante ritorni.. Ciao e buon
Natale.
Marco Martinelli
20 · n. 1 - gennaio 2013
solidarietà
Nove artisti per aiutare la ricostruzione del Comune
Una mostra per San Felice
brevi
LA VENEZIA
DI BERTUZZI
Vendute molte delle opere esposte all'ospedale di Sassuolo
web radio
Su Mtv c'è Radio Emilia 5.9
La voce dei giovani sul sisma
Sono trentacinque su cinquantanove le opere d’arte, contenute
nella mostra HelpArt-Chiedimi se
sono (di San) Felice, vendute finora
all'interno dell’ospedale di Sassuolo. Un successo che ha portato gli
organizzatori a prorogare l'apertura
della mostra sino al 17 febbraio. «Per
avere un po’ più di tempo – spiega il
curatore dell’iniziativa Luca Bagnoli
di ‘VolontariArte’ – perché sono ancora tanti coloro che hanno chiesto
di poter visitare l’esposizione» e acquistare alcune opere per contribuire
alla ricostruzione delle scuole di San
Felice, distrutte dal sisma. Tra i nove
artisti che hanno deciso di partecipare
all'evento benefico donando sculture,
dipinti, chine e fotografie, il palmarès
per ora va ad Ernesto Ubertiello, del
quale sono state acquistate ben tredici opere. Mentre tra i generi, il più
gettonato è stato certamente la ceramica con diciannove opere vendute.
«Speriamo che ampliando il periodo
di apertura della mostra – sottolinea
il direttore generale dell’ospedale
Bruno Zanaroli – il nostro contributo per la ricostruzione del polo
scolastico di San Felice sul Panaro
possa crescere ancora. È per questo
che invitiamo a visitare la mostra e
partecipare alla raccolta di fondi per
questa nobile causa». Un grazie particolare, dall'ospedale di Sassuolo e
da VolontariArte, va a tutti gli artisti
(Romana Rizzi, Lino Bianco, Gino
Venturelli, Luigi Ottani, Marcello
De Angelis, Andrea Chiesi, Pier
Luigi Lanzillotta, Ernesto Ubertiello e Gian Franco Morini) che
hanno dato il loro contributo per
l’allestimento della mostra e a quanti
hanno partecipato o parteciperanno.
all'iniziativa.
“La mia vita dopo il terremoto”
è il programma di Mtv in onda,
per tre settimane, dal 14 gennaio,
per raccontare la storia di quattro
ragazzi della Bassa che, nel pieno
del terremoto, hanno fondato "Radio Emilia 5.9", la web radio che da
mesi trasmette su internet la storia
e i racconti dei giovani che vivono
nel “cratere”.
L'esperienza è partita subito
dopo il sisma di maggio, grazie
all'aiuto di un’ azienda che ha messo a disposizione una casetta di le-
gno per ospitare le attrezzature e la
sede della radio. Gli speaker sono
Eugenio Bignardi (18 anni), Luca
Modena (18), Doina Caraus (16)
e Matteo “Sippo” Silvestri (22).
Sono loro i protagonisti delle puntate televisive che Mtv mette in
onda da metà gennaio, mostrando
le loro interviste, le loro giornate
alla consolle, la vita dei giovani
della Bassa filtrata attraverso
quella drammatica esperienza. La
radio si può ascoltare al link www.
Facebook. com /WebRa.dio5.9.
mirandola
Al via laboratorio teatrale
sull'esperienza del sisma
Prenderà il via il prossimo 6 febbraio il laboratorio teatrale condotto
da Maurizio Cardillo e Anna Amadori, in collaborazione con il Circolo
Culturale Aquaragia di Mirandola.
L’iniziativa si svolgerà con un incontro settimanale in orario serale
presso l’Asilo di Mortizzuolo di via
Imperiale 189.
Un laboratorio teatrale per elaborare e trasformare l’esperienza
del terremoto in evento scenico. Per
inventare un terremoto che racconti
di noi e delle nostre paure. Ma che
sappia anche narrare i terremoti felici,
o comici, o semplicemente sorprendenti della nostra vita. Quando tutto
è sottosopra – innamoramenti, avventure, improvvise trasformazioni. Il
laboratorio è basato sull’elaborazione
individuale e collettiva di materiali
tratti sia dall’esperienza personale
che da testi di letteratura. Alla base
del percorso le regole elementari per
comprendere e sviluppare l’arte dello
stare in scena: spazio, corpo, voce,
presenza, invenzione, ascolto e collaborazione. Ai partecipanti – adulti
di qualsiasi età ed esperienza – non è
richiesta alcuna precedente esperienza
scenica. Al laboratorio può partecipare un numero massimo di 15 persone.
Per informazioni: 328/9383778331/5950467- 051/7166340.
persone
Focherini, via
alle celebrazioni
Lo scorso 10 maggio il Papa Benedetto XVI ha firmato il decreto per la beatificazione di Odoardo Focherini. Dopo
un lungo percorso, dopo gli alti e bassi
intrinseci ad un processo così delicato e
complesso, siamo giunti a conclusione. O,
meglio, ad un nuovo inizio! Ora che anche
la Chiesa, dopo lo Stato di Israele (1969)
e lo Stato italiano (2007), indica Odoardo
come fulgido esempio, da scoprire, da
imitare, ci sembra che la sua figura sia
ancora più luminosa. Chi ha incontrato
Odoardo lo sa da sempre, lo ha sempre
detto, ma credo che anche lui aspettasse
questo riconoscimento con particolare
tensione: la Chiesa per cui ha vissuto e
per cui ha dato la vita ha coronato questo
suo desiderio e non si può che esserne
lieti. Abbiamo davanti alcuni mesi per
prepararci alla celebrazione solenne che
si terrà il 15 giugno prossimo, tempo che
deve essere proficuo. Il Comitato per la
beatificazione, costituito tra enti e realtà
legata alla vita del beato, sta valutando
varie iniziative che possano coinvolgere
tutta la diocesi, giovani e adulti, eventi
liturgici, ma anche pubblicazioni, manifestazioni aperte a tutti. L’obiettivo
sarebbe far capire la bellezza e la ricchezza della figura di Odoardo, ma anche la
sua attualità e universalità. Come nipote
di Odoardo, come persona che da anni
parla di lui in diversi contesti e realtà,
devo ammettere che l’emozione è grande.
Ho già ricevuto tante manifestazioni di
affetto, di gioia e sento che la forza del
nonno è già in circolo da tempo e sta già
raccogliendo frutti. Questo nonno che mi
è capitato, che non ho scelto, mi ricorda
che molte delle cose belle che abbiamo
arrivano inaspettate, come doni. Io non
so perché sono nata nella sua famiglia
(come mi domando perché sono nata in
Italia e non in un Paese dove è “normale”
morire di fame o di guerra), ma sento la
necessità di ricambiare questa occasione
facendo conoscere come posso la figura
di Odoardo e di sua moglie Maria, il loro
coraggio di essere coppia e famiglia salda
nei principi ma sempre attenta e aperta al
prossimo in difficoltà. E visto il periodo
che la nostra terra sta attraversando, mi
sembra più che mai attuale. Spero quindi
che tutte le persone di buona volontà,
a prescindere dalle condizioni, origini,
religione, vorranno avvicinarsi alla sua
figura e al suo messaggio evangelico di
amore universale.
Maria Peri
“Il fascino di Venezia” è il titolo
della mostra fotografica di Gino
Bertuzzi, allestita presso la galleria
“Al Borgo” di Mirandola. L’esposizione, che potrà essere visitata fino a
metà febbraio, rappresenta immagini
estremamente suggestive di Venezia,
d’inverno e sotto la neve. La mostra,
in passato, ha fatto tappa a Venezia,
Salsomaggiore, Bardolino e Modena.
AL BORGO
C'è MONTELLA
Prosegue per tutto il mese di
gennaio presso la Galleria “Al Borgo”
di Mirandola la mostra personale del
pittore e vignettista mirandolese Pasquale (Lino) Montella, classe 1964.
Il tratto ironico e dissacratorio, dona
alle opere di Montella un’atmosfera
surreale, grazie anche all’uso sempre
molto forte e acceso del colore. Non
a caso il titolo della mostra è: “I
colori del Borgo - Uomini e donne a
tinte forti”; un chiaro riferimento alla
particolare modalità espressiva dei
personaggi raffigurati nei quadri. La
mostra può essere visitata nei giorni
e negli orari di apertura della Galleria
commerciale.
si pranza
a villafranca
Domenica 20 gennaio alle ore
12,30 presso i locali della parrocchia di
Villafranca di Medolla si terrà il rituale
pranzo di Sant’Antonio Abate, aperto
a tutti, in onore dei tanti allevatori che
ancora operano nella frazione. Il menù,
come vuole la tradizione, sarà a base
di specialità locali preparate con cura
e amore dai maestri maialai e dalle
razdore del luogo.Il ricavato sarà in
parte devoluto a progetti di solidarietà in favore delle nuove povertà ed
in parte al recupero dei beni artistici
della parrocchia. Per prenotazioni: tel.
0535/650067 e 320/ 4238444.
22 · n. 1 - gennaio 2013
amarcord/1
La curiosa vicenda di un raid notturno
Quelle patate raccolte al cimitero
«Nel dopoguerra ci si arrangiava con il cibo... e con la paura»
Eravamo nel dopoguerra e come
potete immaginare il problema più
grande era il cibo. Mi ricordo che
mia madre mi portava con lei quando
andava dalla “Pina” Gandolfi che
possedeva un chiosco vicino alla
Madonnina ed anche un carretto con
cui, a volte, andava, assieme alla
Bruna Pollastri a vendere verdura,
frutta e soprattutto gnocco di farina
di castagne. Molte sere, per stare in
compagnia, le signore si trovavano
in casa della Pina per giocare a
briscola. Le giocatrici si sedevano
sempre agli stessi posti e la padrona
di casa, astutamente, aveva collocato
uno specchio dietro alla Pollastri, in
modo da controllarne le carte e sapere
sempre cosa aveva in mano. Così per
diversi mesi, lei e mia madre, tutte le
sere vincevano e siccome giocavano
piccole somme, era un modo per
mettersi in tasca qualche soldo. Un
giorno mia madre dice alla Pina: «Mi
hanno detto che dietro al cimitero
c’è un mucchio di patate. Vuoi che
le andiamo a prendere stasera?». La
Pina accetta senza esitare e così di
sera, prendono due “frodette” di cuscino da utilizzare come contenitori e
partono per il cimitero. Arrivano sul
posto e cominciano a raccogliere le
patate. Dopo un po’ sentono cigolii e
rumori strani provenire dal cimitero,
vedono le luci delle lapidi e poi ci si
mettono anche gli uccelli notturni
a spaventarle con i loro canti e se
è vero che la paura fa novanta loro
allora sono già a cento. «Pina, me a
go già la frudeta pina, te cuma set
misa?» chiede mia madre che non
vede l’ora di andarsene. «Me an glo
gnanch meza» le risponde Pina.
«Vot can dema a cà? A farem a
mez» propone mia madre.
«An vdiva l’ora cat gis acsè».
Si caricano i sacchi sulle spalle e
ritornano a casa. Mio padre le stava
aspettando «Era ora che arrivaste a
casa» dice loro. La Pina rovescia la
fodera da cui escono una ventina di
piccole patate. Mia madre guarda il
“bottino” della Pina e le dice: «Stasira a dividar ho fat un trist afari.
Guarda agh patachi ca go me» e rovescia il contenuto del suo sacco: erano
tutti pezzi di terra, ma di patate non
c’era l’ombra. Mio padre comincia
a ridere: «Agh duvrev gnir di gnoc
negar…». Poi si interrompe, annusa
l’aria e fa una smorfia: «Che puzza
che c’è qui dentro…». Mia mamma e
la Pina fanno finta di niente, ma tutte
due, con la paura patita al cimitero,
se la sono fatta addosso…
E questa è un’altra storia: una
mattina d’estate, mio padre e il nonno
amarcord/2
Rita Amadelli si è trasferita
in via Cesare Battisti
Guglielmo vanno a rane. Partono
decisi e quando tornano a casa, di
sera, ne hanno catturato parecchie,
stipate nella fodera. «Legala bene,
che le puliamo domattina» dice
il nonno a mio padre. Verso le 22
andiamo tutti a letto. Dopo un paio
d’ore cominciamo a sentire degli
strani rumori e poi qualcosa muoversi
sul letto. Sono le rane! Ce ne sono
dappertutto. La corda si è allentata
e gli animali sono usciti spargendosi
per la casa. Tutti gridano, mentre io e
mia sorella ridiamo. Ci vuole tutta la
notte per catturarle quasi tutte, visto
che qualcuna riesce a fuggire attraverso la fessura che avevamo nella
porta. Ovviamente con tutta quella
confusione abbiamo svegliato mezzo
piano. Il giorno dopo il nostro vicino
di casa Bentivoglio Maini incrocia
mio padre e gli dice: «Corneli, gat
soquanti rani da darum, acse con
queli che ta pers e quelli che tam dà,
a magn anca me». «An far minga
al caval, cat se già gran a basta» gli
risponde mio padre. In effetti Maini
era alto un metro e ottanta.
Quirino Mantovani
Rita Amadelli
(nella foto) si è trasferita da via Curtatone a via Cesare
Battisti 6, sempre
a Mirandola, con il
suo negozio di biancheria per la casa.
Per una singolare
coincidenza, Rita
aveva iniziato la sua
attività proprio in
via Cesare Battisti
nel 1966 con un negozio di confezioni
per bambini. Rita si
è sposata nel 1956
con Renzo Guerzoni. Dal matrimonio sono nate le
figlie Angela e Paola. Renzo è una
mia vecchia conoscenza, avendo
gestito i bagni pubblici che allora
erano in via Cesare Battisti. A quel
tempo nel Castello Pico, dove vivevano numerose famiglie, c’era solo
un gabinetto per piano, senza docce.
Fare un bagno quindi era un grande
problema. Un giorno Renzo mi ferma e mi dice: «Berlino, se tu e i tuoi
fratelli volete fare una doccia con
calma, venite pure da me. Ve la faccio fare gratuitamente. L’importante
è che non veniate di sabato». Renzo
è stato sempre molto generoso con
tutti noi “castellani”. Quando vedo
Rita, però, mi viene sempre in mente
cosa avevamo combinato a suo padre
Adolf che vendeva pesce ai mercati e
nelle strade di campagna. Possedeva
una moto Guzzi con un portapacchi
per trasportare tre cassette di pesce:
dalla prima
L'Indicatore raddoppia
e diventa a portata di mano
L’Indicatore Mirandolese approda su internet, con un sito nuovo di
zecca (www.indicatoreweb.it) in cui
trovare notizie sempre aggiornate,
fotografie, filmati del nostro territorio
e non solo. Dal 17 gennaio, infatti, lo
storico periodico mirandolese, fondato nel 1877, è on line, visibile anche
da smartphone e tablet. Una versione
digitale che integra e completa quella
cartacea che state sfogliando. Sarà
quindi possibile consultare in ogni
momento il giornale anche dal telefonino ed essere informati in tempo reale su quello che accade a Mirandola
e nella Bassa. Dalla home page è possibile accedere alle diverse sezioni
del sito: cronaca, politica, economia,
una di carpe, una
di anguille e una di
pesce gatto. Quando arrivava a casa
lasciava la moto
nel cortile e collocava le tre cassette
nella cantina che
per sua sfortuna
confinava con la
nostra. Di domenica mio padre andava a lavorare e così
io e mio fratello
Franco potevamo
usare l’unica bici
che possedevamo.
Ci alzavamo sempre presto, verso le 4 e andavamo
a prendere la bici, vicino alla quale
avevamo piazzato una piccola ascia
di circa 4 centimetri che utilizzavamo per aprire appena la porta di
Adolf, giusto per farci passare un
pezzo di canna al quale legavamo
filo, amo ed esca. Poi appoggiavamo
l’esca sulla cassetta delle anguille e
zac!, in un attimo ne “pescavamo”
una, assicurandoci la cena. Naturalmente ci accontentavamo di prenderne una alla volta. Andammo avanti
con la pesca domenicale per alcuni
mesi, poi Adolf si accorse della progressiva sparizione delle anguille e
cambiò la posizione delle cassette,
mettendo quella con le anguille sotto. Così finì la manna…Tornando ai
giorni nostri, colgo l’occasione per
augurare a Rita un buon lavoro nel
suo nuovo negozio.
Q. M.
cultura e
sport. C’è
poi una sezione dedicata alle
rubriche
“storiche”
del giornale (Amarcord, libri,
cinema,
“Parole senza
tempo”,
Al Barnardon).
brevi
POETI IN ERBA
CHE VINCONO
Ecco i vincitori del quarto premio di poesia, organizzato dall’Associazione Giovani Artisti in collaborazione con la Consulta del
Volontariato di Mirandola, le cui
premiazioni si sono svolte lo scorso
5 dicembre a Villa Tagliata, nel corso
della Cena Solidale organizzata
dalla Consulta.
La partecipazione era riservata
a studenti frequentanti gli istituti
scolastici mirandolesi. Scuola
primaria: 1° posto “La Campagna” di Haiku, 5°E; 2°posto “La
filastrocca con l'alfabeto” di Paola
Belhadj, 5°D; 3° posto “Tutto è
uguale” di Desiree Savino, 5°E.
Scuola superiore di primo grado:
1° posto “Terra Acqua Aria Fuoco”
di Sofia Rompianesi, 2°H; 2°posto “Io sento” di Sara Bertellini,
3°L; 3° posto “La Terra” di Lucia
Battaglia, 2°D. Istituto Superiore
“G.Luosi”: 1°posto “Furono creati”
di Chiara Tommarelli (“Cattaneo”);
2°posto “Aria”di Stefani Salanitri
(“Luosi”); 3° posto “Perdersi in
un sogno” di Anna Ascari classe
2° A (Liceo ).
MIRANDOLA
CLASSICA
Domenica 27 gennaio, alle
16,30, presso Villa Tagliata di
Mirandola, primo appuntamento della stagione concertistica
“Mirandola Classica”, con il duo
pianistico formato da Manila Santini
e Davide Cavalli. Il duo proporrà
un programma che dall’intima
suggestione della Fantasia in fa
minore F.Schubert si muoverà
verso ritmi di danza tipici del
folklore spagnolo, con composizioni di N.Rimskij-Korsakov,
M.Moszkowski e M.Ravel. Riparte
quindi Mirandola Classica, organizzata dall’Associazione Culturale
“Amici della Musica” di Mirandola
sotto la direzione artistica di Lucio
Carpani.
La manifestazione è giunta
quest’anno alla quarta edizione,
proseguendo nell’intenzione da
una parte di dare spazio a giovani
di grandissimo talento, dall’altra di
portare in città concertisti illustri
e di fama, nomi come quello del
pianista Pier Narciso Masi (7 aprile) o del violinista Paolo Ghidoni
(24 marzo). E’ possibile acquistare
i biglietti in prevendita presso la
sede dell’Associazione alla Fenice
sotto la Galleria del Popolo tutti i
giovedì, venerdì e sabato dalle 10
alle 12. Per richiedere informazioni
telefonare al numero 3391899383,
visionare il sito www.amicidellamusicamirandola.it o inviare una mail
all’indirizzo [email protected].
n. 1 - gennaio 2013 ·
Con il libro "La luce oltre le crepe"
solidarietà
23
tv
«Io, Bonolis
e il Bonus...»
50 poeti raccolgono fondi
Per la ricostruzione delle biblioteche modenesi colpite dal sisma
Più di cinquanta poeti da tutta Italia, riuniti intorno a un progetto
editoriale indipendente,
finalizzato alla raccolta
fondi in favore delle biblioteche modenesi colpite
dal sisma del maggio 2012
nell’ambito del progetto
della Provincia di Modena
“Biblioteche da Salvare”.
S’intitola “La luce oltre le
crepe” e si tratta un lavoro
collettivo che si avvale
della prefazione del noto scrittore
Giuseppe Pederiali e della collaborazione di due artisti visivi mantovani,
la scultrice Natascia Grazioli (anche
autrice di una poesia) e il fotografo
Stefano Bisognin, autori del suggestivo progetto grafico della copertina.
L’antologia, pubblicata dal modenese
Bernini Editore, comprende componimenti inerenti al tema del terremoto,
raccolti ed editati dai due curatori,
il poeta modenese Luca Gilioli e la
giornalista e scrittrice concordiese
Roberta De Tomi, autori a loro volta di un contributo. All’interno del
volume sono presenti anche poemi
in sardo, portoghese e albanese, tutti
corredati dalla relativa traduzione in
lingua italiana. Numerosi sono anche
gli emiliani che attraverso la poesia
hanno dato voce a eventi, stati d’animo
ed emozioni vissuti direttamente sulla
propria pelle. Un progetto
benefico, ma anche un’operazione volta a far sì che i
territori colpiti dall’evento
non vengano dimenticati;
il tutto unito a un messaggio teso verso un futuro di
ricostruzione. «Il titolo –
sottolineano i curatori – fa
proprio riferimento al messaggio positivo che tutti i
componimenti, anche quelli
dai toni più cupi, vogliono
trasmettere ai lettori. La
luce oltre le crepe è la luce del futuro,
cui i terremotati vogliono guardare con
speranza e fiducia». In quanto progetto
indipendente, la distribuzione non sarà
effettuata attraverso i canali tradizionali, ma sarà gestita direttamente e nella
massima trasparenza, dai curatori. Per
informazioni e acquisto si deve scrivere a: [email protected].
Inoltre, per l’acquisto diretto a Modena, è possibile recarsi ai seguenti punti
vendita: Unicopia Bernini, via Giardini
456, al Direzionale 70; Eliofoto Bernini, via Badia 18, (in centro storico);
Fotocopiefaidate, via Canalino 75,
(centro storico). «Vogliamo rivolgere
un sentito ringraziamento –concludono
Gilioli e De Tomi – a tutti gli autori, e a
Giuseppe Pederiali, Stefano Bisognin e
Natascia Grazioli, che hanno accettato
di sposare questa iniziativa con entusiasmo e sensibilità».
dal 27 gennaio
Il Carnevale dei bambini
a Finale Emilia
Torna il Carnevale dei bambini di
Finale Emilia, giunto alla 37° edizione.
La manifestazione si svolgerà, come
da tradizione, in tre domeniche (27,
gennaio, 3 febbraio e 10 febbraio) alle
14,30. Gli organizzatori fanno sapere
che non sarà un Carnevale sottodimensionato, ma sarà una festa all’altezza
della pluriennale tradizione, con i grandi
carri a disposizione dei più piccoli ed il
consueto ricco gettito. E poi stand gastronomici, gruppi di mascheroni a piedi
e bancarelle per creare allegria per tutti.
Come sempre non è previsto un biglietto
d’entrata ma la possibilità di una libera
offerta per sostenere la manifestazione.
In caso di maltempo le sfilate saranno
rinviate alle domeniche successive.
IL GRAFFIO DEL GATTO
Una finestra di vera
tempra emiliana...
Saldamente al suo posto. Intorno è crollato tutto, il terremoto ha
provato a piegarlo a terra. E qui si
vede la tempra d’acciaio. Spogliato
del suo muro da tre lati, al freddo,
provato dal tempo, da solo in mezzo
alla campagna non ha ceduto. Con
i piedi ben saldi a terra e petto al
fronte. La vita continua. Anche di
un’inferriata.
la poesia
Quella brutta notte
che non dimenticherò
Al sà dasdà malament na bruta nott.
Vers 4 ori dal 20 ad magg propria quand tat pol insugnar da tutt, di quèi bei
e di quèi brut.
Lì clà not, quand è sunà par tutt clà maledetta sveglia, al nanera minga n’insuni, ma la più brutta realtà che al mond a possa capitar.
Tutt a balava par cà, tutt a cascava, tutt ciucava e al teror al dominava, al
paralisava, tutt cunvint sol che la fin l’era rivada, con cla scunquasada.
Finì la bumbardada che inveci ad gnir dad sovar, lè gnùda dad sotta, pien, pien
catand sù i rutàm ca ghera in tutt al cà, a pinsavan e speravan che enca quella la
fuss pasada, l’era sol la prima ardada.
Al 29 infatti è rivà al colp mortàl, quel cà fat murir al speransi la voia ad
riprendras prandar aventi.
Ma purtropp ha pers la vitta troppi personi, la sarev stada tropp anch una
sola. È scuppia cal contenitor in dù agh seran dentar tutt, ognun con al so ragiòn.
La nostra Mirandla, al centar storich e non.
In poch second un disastar.
I prim gioran sucesiv al disastar andar in piassa a gniva al magòn, a ghera
la sensasiòn che tutt quel che a sera distrutt al fuss tuo.
A dominava un trist silensi pinsand (quei ad la me età) a quand, e se a farem
in temp a rivedar Mirandla cum l’era prìma quand par nuentar l’era la più bella
sitadina dal mond.
Mirandla al destino al tà frì, ma nuentar at farèm guarir e a tavrem sempar
ben, cumè quand a seran putèn.
Car amigh mirandules stem unì femas incora su al manghi e con orgòi sighem
sempar tutt insem viva la nostra mirandla.
Silvano Greco
la replica
Le attività post terremoto
del Distretto Lions 108Tb
Alla luce degli articoli pubblicati su questa rivista e riguardanti
l’attività lionistica del
distretto nella fase post
terremoto, come Governatore del Distretto 108
Tb, comprendente anche
il club di Mirandola, ho
chiesto di pubblicare
il presente articolo per
precisare l’attività del
Distretto, in modo da
chiarire una realtà che
altrimenti potrebbe risultare travisata.
Pochi giorni dopo la scossa del 20
maggio l’allora Governatore Francesco Ferraretti costituì un Comitato
per gli aiuti alle zone colpite dal sisma;
ne facevano parte, oltre ai membri
dello Staff Distrettuale, soci residenti
in quelle zone, ma scelti in base alla
personale competenza e disponibilità
e non secondo il Club di appartenenza:
a ciascun membro del gruppo è stata
affidata una parte del territorio perché
di quella facesse da collegamento.
Il gruppo così formato ha lavorato
bene fin dall’inizio ed io, appena
subentrato come governatore il 1° di
luglio, l’ho riconfermato al completo.
Fin dall’inizio è stata fatta una scelta
importante: quella di avere come referenti non i Club, ma le autorità locali,
in particolari i Sindaci, nell’intento
di avere sempre informazioni certe,
aggiornate e ufficiali. In questo modo
abbiamo raccolto le richieste di aiuto
nella fase dell’emergenza e speso
22.898,41 euro per la fornitura di
medicinali ed attrezzature in diverse
località, fra cui anche Cavezzo che
rientra nel territorio di pertinenza del
Club di Mirandola. Non un solo euro
è andato ai Club, ma tutti solo per
acquistare quanto ci veniva richiesto
e fornirlo direttamente ai destinatari.
Verso la fine di luglio il Comitato
ha iniziato ad esaminare
le esigenze per la ricostruzione: abbiamo raccolto circa 250 richieste di intervento, con
le rispettive previsioni
di costo, che abbiamo
analizzato per scegliere
quelle su cui intervenire. il Multidistretto,
cioè l’organismo che
raggruppa i 17 Distretti Italiani (cioè i 1318
Club Lions Italiani) ha
deciso di effettuare un intervento di
grande impegno come opera di tutti
i Lions del nostro Paese: fra alcune
proposte che abbiamo presentato ha
scelto di ricostruire la Biblioteca
scolastica di Finale Emilia perché
adeguato come costo e congruente con
gli indirizzi generali, che favoriscono
gli interventi a favore dei giovani e del
loro sviluppo culturale. I 200.000 euro
previsti come costo dell’opera ci sono
stati in buona parte già versati da altri
Distretti e per la restante parte promessi formalmente; neanche un euro
è stato ancora speso. Il Distretto ha
invece stabilito che quello che stiamo
raccogliendo dai nostri Club andrà per
la ricostruzione di laboratori scolastici
in diverse scuole di tutto il territorio
colpito: non saranno “gli spiccioli”
e i soldi non sono finiti: anche dei
circa 90.000 euro già versati neanche
un euro è stato ancora speso! Stiamo
analizzando le richieste che ci sono
pervenute per decidere come suddividere l’impegno fra le varie scuole
e non dubito che quelle di Mirandola
avranno la parte che compete loro,
come avevo già detto al Club durante
l’incontro che abbiamo avuto a metà
novembre.
Antonio Bolognesi
Governatore
del Distretto Lions 108Tb
La partecipazione al quiz
“Avanti un
altro!” condotto da
Paolo Bonolis, che
va in onda
su Canale 5
dal lunedì alla domenica alle 18,50,
è una di quelle esperienze che non
dimenticherò: era la prima volta che
venivo scelta per un quiz televisivo e
l’emozione era tanta. L’avventura inizia
con le selezioni regionali a settembre.
Dopo oltre un mese arriva la telefonata
della produzione per andare a Roma
dove rimarrò due giorni perché non è
detto che si partecipi immediatamente
al quiz. Ma la permanenza a Roma è
stata l’occasione per conoscere gli altri
concorrenti e qualche personaggio del
cast ospitato nel nostro stesso albergo.
Dall’alieno, allo iettatore, al bonus.
Tutti gentili e disponibili.
La giornata del concorrente inizia
con la convocazione, presso gli studi,
verso le 11 per la riunione con la produzione, poi scelta degli abiti, trucco eccetera Poco dopo le 15, in fila indiana, in
base all’ordine di estrazione si entra in
studio per registrare la puntata. Bonolis
ci fa l’imbocca al lupo e poi, insieme
all’amico e collega Luca Laurenti,
dà il benvenuto al pubblico ricordando
che l’obiettivo principale è divertirsi.
Io sono la sesta concorrente e quando
arriva il mio turno non c’è ancora un
potenziale vincitore. «Oggi c’è una moria!», ha appena esclamato Bonolis. La
mia presentazione inizia spiegando che
a causa del mio nome insolito che tutti
sbagliano, ovvero Angiolina, mi faccio
chiamare Angy. «Ma perché sbagliano
- chiede Bonolis -, mentre uno degli autori incalza - nessuno ti ha mai chiamato
Angina?». E Bonolis: «Solo i suoi vicini, la famiglia pectoris». Ma quando mi
tocca in sorte il bonus (ovvero Daniel
che oltre ad essere bellissimo è anche
simpatico) che fa raddoppiare la vincita
se la risposta è giusta, ma con i suoi
massaggi ha il compito di far perdere
il lume della ragione alle concorrenti,
Bonolis esclama: «Angy, finalmente
una boccata d’ossigeno. Risolleviamoci
almeno dal punto di vista ormonale».
E l’aver risposto correttamente alla
domanda fa esclamare a Bonolis: «Ma
lo vede Angy che un uomo accanto le fa
bene. Lei è una birbona. Brava, brava».
E quando prima di pescare il “pidigozzo” chiedo un po’ di fortuna, ovvero
di sfiorare il suo lato b, Bonolis non si
lascia sfuggire l’occasione. «Capisco il
lungo digiuno Angy…e va bene, però
faccia piano». E aver pescato 50mila
euro, che grazie al bonus raddoppiano,
è l’occasione per la standing ovation
al lato b di Bonolis. Poi, l’approdo in
finale dove bisogna dare 21 risposte
sbagliate consecutive. A questo punto
l’emozione è forte, anche perché in
palio ci sono 200mila euro. Alla fine
non riesco a vincere per mancanza di
esperienza e un pizzico di sangue freddo, come mi dirà la produzione. Torno
a casa da Roma un po’ triste per non
aver vinto, ma ricordando le parole di
Bonolis quando ha saputo che venivo
dalle zone terremotate. «Signorina si
vede che ha sofferto, ma ora è tempo
di reagire. Mi raccomando».
Dopo la messa in onda della puntata, il 9 novembre, oltre alle domande
sulla trasmissione, il cast e un po’ di
invidia per i massaggi del “bonus” sono
arrivati i complimenti nonostante non
abbia vinto.
Angiolina Gozzi
In foto Paolo Bonolis e il 'bonus'
Daniel Nilsson con Angiolina Gozzi.
24 · n. 1 - gennaio 2013
In tanti alla presentazione della ricerca sul Duomo
iniziative editoriali
nuovo volume
La Parrocchia riparte dalla sua storia
Bambini e
salute mentale
In un nuovo libro della Fondazione Cassa di Risparmio di Mirandola
Ziroldi, Dirigente del Comune di
Mirandola, di don Carlo Truzzi, Parroco di Mirandola e di Bruno Andreolli,
dell’Università degli Studi di Bologna.
Le conclusioni sono state trattate da
Enrico Galavotti, dell’Università di
Chieti-Pescara. Numerosa e sentita è
stata la partecipazione dei cittadini di
Mirandola che, silenziosi, commossi
e attenti alle parole e alle immagini
che scorrevano, hanno voluto esserci
e hanno apprezzato la presentazione e
pubblicazione di un volume che aiuta
a non dimenticare e a non far dimenticare non solo il patrimonio culturale
della città di Mirandola e della sua
Parrocchia, ma anche il patrimonio
di tradizioni, peculiarità e ricordi che
la caratterizzano. Oltre che un bene
architettonico, infatti, la Parrocchia
rappresenta un bene prezioso anche
per le fonti documentali che conserva e
che sono ben rappresentate e descritte
nella pubblicazione.
M.B.
Sarà presentato venerdì 25 gennaio
alle 18, presso
l’atrio della
Scuola media
“Montanari”
di Mirandola il
volume: “Oltre
l’arcobaleno.
Bambini e salute mentale in
situazioni di emergenza e disastri
naturali” (Edizioni Dehoniane Bologna, 160 pagine, 11,50 euro). Il
libro è stato realizzato da Camillian
Task Force (Ctf), Caritas Italiana,
Ospedale Pediatrico Bambino Gesù
e curato da Paolo Feo, Marco Iazzolino e Walter Nanni. Il volume
presenta i principali risultati di uno
studio sugli effetti del terremoto
dell’Aquila (6 aprile 2009) nella
psiche dei bambini abruzzesi che
hanno vissuto tale evento traumatico.
L’indagine, promossa dai Camilliani,
con il coordinamento scientifico
dell’Ospedale Pediatrico Bambino
Gesù e il sostegno della Caritas
Italiana, è stata realizzata in collaborazione coi pediatri abruzzesi che
hanno aderito volontariamente alla
ricerca, e ha coinvolto circa 2.000
bambini abruzzesi, di età compresa
tra i 3 e i 14 anni. Si tratta della prima
indagine scientifica mai condotta nel
territorio italiano su questo tema. La
presentazione dei risultati dell’indagine offre lo spunto per una serie di
capitoli di riflessione teorica, in cui
il tema della salute mentale dei bambini in situazioni di emergenza viene
affrontato da diversi punti di vista,
sotto il piano scientifico, pastorale
e organizzativo, con attenzione al
ruolo dei diversi attori chiamati in
causa: i servizi di sanità pubblica, il
volontariato, le famiglie, la Chiesa ,
gli istituti e i centri di ricerca.
se stessi. La sua produzione pittorica è
dedicata prevalentemente alla certezza
del recupero dei valori che fermano il
tempo e ci proiettano in una nuova
dimensione, dove oltre la semplice rappresentazione, c’è l’interpretazione di
un’opera che “parla”; volendo comunicare il suo status di opera impressa
su una tela che improvvisamente si fa
“vetrina” per essere osservata da tutti.
In definitiva i personaggi ritratti, eseguiti con acuta analisi delle sembianze,
sono colti in momenti di mestizia o
di riposo. Nonostante il verismo che
caratterizza la pittura dell’artista non
si lascia tentare da un eccessivo realismo, ma nemmeno in senso opposto
con interpretazione sommaria della
realtà. In questo equilibrio di tendenze,
dimostra un forte temperamento, una
personalità aliena dai compromessi
stilistici di comodo.
Antonio Castellana
corsia aderiscono all’Associazione
Vip (Vivi in positivo) fondata dalla
torinese Maria Luisa Mirabella che
propone coi suoi volontari la clown
terapia negli ospedali.
Nel 2008 l’associazione si è radicata anche a Modena e conta a
tutt’oggi un’ottantina di volontari. La
medollese Brunella Secchi è una di
loro. L’abbiamo incontrata per saperne
di più. Brunella è una giovane donna
felicemente sposata con un figlio preadolescente e la lavora come impiegata
in una ditta della zona.
Far ridere non è facile. E tantomeno lo sarà in ospedale. Come
ci si prepara a diventare un”naso
rosso” che deve far ridere?
«E’ una lunga storia. Ci si prepara
nella sede di Modena e nelle ore serali
per evidenti motivi: siamo gente che
lavora. Siamo chiamati a seguire corsi
di vario genere tre volte la settimana.
Siamo tenuti a due allenamenti mensili
e a un anno finale di apprendistato. In
questi appuntamenti ci si occupa di invenzioni di storie, di improvvisazione
e simulazione, di giochi di fiducia e di
conoscenza. Sono previsti incontri con
clown professionisti, psicologi, medici, infermieri capo sala. Si studiano e
si imparano i regolamenti ospedalieri.
Come clown siamo autorizzati ad
entrare nei reparti ospedalieri di pe-
diatria, lungogedenza, pneumologia
e pronto soccorso. Il reparto più complesso che presenta qualche difficoltà è
il pronto soccorso. Si è continuamente
interrotti e la provvisorietà non aiuta il
dialogo e la comunicazione».
Com’è l’approccio con il malato? Credo non sia facile trovare
la parola e il gesto adatti per
tutti...
«Per alcuni non esiste neppure
l’approccio. Appena ci vedono voltano
le spalle. Ma il loro “no” non ci ferisce.
Siamo preparati al rifiuto. E’ l’unico
no che un ricoverato può permettersi
in un luogo, dove il sì, l’accettazione
è la regola. Altrimenti è facile. Basta
una battuta ben studiata nel momento
di entrata e trovi subito, insieme alla
sorpresa, il sorriso».
Come riuscite a divertire e
far sorridere o ridere i malati
nella triste situazione in cui si
trovano?
«Come tutti i clown del mondo.
Ognuno di noi ha scelto la propria
maschera, un modo personale di
divertire, come ad esempio, suonare
con aria rapita un violino delle dimensioni di un pacchetto di sigarette,
oppure coinvolgerli in diversi giochi
che sorprendano e muovano al riso.
Ma può capitare che loro, i malati, ci
rubino la scena e sappiano essere più
divertenti di noi. E allora diventa una
gara all’ultima gag. I malati poi amano
raccontarsi e noi abbiamo il dovere di
ascoltare. L’ascolto è fondamentale,
crea vicinanza e fiducia. Ma la nostra
prima regola è quella di non lasciarsi
mai coinvolgere. Tutti i clown, poi,
scelgono un nome. Io ho scelto Cocciolata. Fra di noi ci sono o ci sono
stati una “Carpe Diem”, un “Gigino”,
una “Camilla” e potrei continuare con
un’ottantina di nomi, tanti quanti sono
gli associati di Modena».
La sua intensa attività di
volontariato sconvolge in qualche modo il ritmo della sua vita
in famiglia?
«Certamente. Se mi è possibile
dividermi in tre lo devo alla comprensione e alla pazienza di mio marito. Per
questo gli sono profondamente grata.
Quando torno dall’ospedale di Carpi
o Mirandola sono serena. Mio figlio
mi fa notare che non ho più la solita
“riga” sulla fronte. Forse io per prima
sento il benefico effetto della mia auto
–clown terapia che mi libera davvero
dalle ansie e dalle preoccupazioni
quotidiane. Questo mio impegno mi ha
cambiata. Vedere la sofferenza altrui
ti dà l’esatta misura delle cose. Ora
credo di sapere, al di là di tutto, cosa
è veramente importante nella vita».
Mirta Braghiroli
Lo scorso 14 dicembre, al Teatro
29, la Fondazione Cassa di Risparmio
di Mirandola ha presentato l’atteso
volume “La Parrocchia di S. Maria
Maggiore di Mirandola”.
Atteso perché in animo da tempo
e perché frutto del lavoro attento di
autori che, oltre alla competenza e
all’esperienza ci hanno messo il cuore;
atteso perché custode della storia di
una comunità tra ricordi e tradizioni;
atteso perché simbolo di una chiesa
le cui mura non ci sono più, ma la cui
anima vive e pulsa ancora.
Lungimirante la scelta di pubblicare questo volume; una scelta fatta dal
Consiglio di Amministrazione della
Fondazione nel “lontano” 2011, in
cui, ancora, non si presumeva che un
terremoto potesse far crollare quelle
mura che sembravano a noi tutti così
solide e sicure. Quelle mura che per
tanti rappresentavano una “casa”, un
luogo dove trovare pace; un luogo
conosciuto da quando si era bambini.
Da qui, ancora più forte è stata la convinzione di pubblicare questo volume.
Il libro, edito nella collana del Centro
Pico, e a cura di Bruno Andreolli e di
don Carlo Truzzi, racchiude i saggi di
Bruno Andreolli, Gabriele Fabbrici,
don Riccardo Fangarezzi, Maria
Teresa Fattori, Paolo Golinelli,
Graziella Martinelli Braglia, Virginia Panzani, Maria Peri, Marcello
Pollastri, Cecilia Tamagnini, Paolo
Tollari, don Carlo Truzzi e Gian
Luca Tusini. La presentazione del
volume è iniziata con il saluto delle autorità, del Sindaco Maino Benatti, del
Presidente della Fondazione Edmondo
Trionfini e del Presidente del Centro
Internazionale Pico Cesare Guasti.
È poi proseguita con gli interventi di
Cosimo Quarta, Segretario Generale
della Fondazione, di Giampaolo
L'intervento del Presidente della Fondazione Crm, Edmondo
Trionfini. Sotto, il numeroso
pubblico della presentazione
mirandola
Almaviva espone
alla Caffetteria Busuoli
Dal 19 gennaio al 2 febbraio
l’artista Almaviva di BevazzanaBibione (VE) esporrà le sue opere
presso presso la Caffetteria Busuoli
di Mirandola . L’artista, spinta da una
forte carica emotiva, propone opere dal
temperamento mite, tranquillo pacato
esplorando da vicino le condizioni
intimistiche dell’umanità. Almaviva
presenta una serie di dipinti raffigu-
ranti fiori, figure femminili, ritratti,
tramonti. Ma sono soprattutto le figure
che più di tutte trasmettono emozioni
e sensazioni attraverso forme e colori
che indicano una propensione alla vita.
L’artista, consapevole delle sue doti
pittoriche, ci porta a considerare la
vita come realmente appare e ci indica
la strada per aspirare ad un mondo
nuovo e cercare sempre il meglio per
medolla
«Quando risate e solidarietà
riempiono gli ospedali»
«E’ carnevale?» chiede qualcuno
quando li vede apparire nella stanza
d’ospedale in cui si trova. Vestono
camici bianchi dalle maniche colorate, hanno posticci nasi rossi e
buffi cappelli. Si portano appresso
borse da cui estraggono oggetti strani
e sorprendenti. Li chiamano clown in
corsia. Sono volontari che il sabato e
la domenica rubano ore preziose al
loro riposo settimanale per dedicarle
ai malati in ospedale, nel tentativo
di aiutarli a guarire con l’allegria e il
riso. Ridere infatti fa bene, influisce
in modo positivo sul nostro intero
organismo e può aiutare nella terapia
di molto malanni, come sostengono
alcuni studiosi americani. I clown di
n. 1 - gennaio 2013 ·
novità in libreria
25
Dagli ebrei salvati alle fotografie di Cavezzo
Il terremoto non ferma la storia
In uscita tanti nuovi volumi sul passato e il folklore della Bassa
Bisognava farlo. Il salvataggio
degli ebrei internati a Finale Emilia
è il bel volume di Maria Pia Balboni
pubblicato per la casa editrice “Giuntina” di Firenze. Come sottolinea
Arrigo Levi nella prefazione, il libro
è «spesso drammatico, ma a tratti quasi
esaltante». Vi sono narrate le vicende
della persecuzione e dell’opera di aiuto
nei confronti degli ebrei internati negli
anni bui dell’occupazione nazista. Si
trattava di ebrei stranieri, che, come
osserva l’autrice, «vissero una straordinaria odissea a fianco di sacerdoti,
suore, partigiani, funzionari pubblici
e persone di ogni classe e ceto sociale,
nel quadro dell’immane tragedia in
cui precipitò il nostro Paese quando si
trovò occupato dai tedeschi e dilaniato
dalla guerra civile». Protagonisti assoluti del volume sono soprattutto don
Benedetto Richeldi e gli altri salvatori
che, come ricorda Maria Pia Balboni,
«ci insegnano che solo opponendosi
al male con atti di umana fratellanza
è possibile ristabilire nel mondo la
giustizia, anche quando è stata violentemente rimossa o calpestata». Il
volume sarà presentato a Mirandola
sabato 26 gennaio.
Il pubblico firma il libro di
Mattioli e Sgarbanti, al Circolo
del Teatro. Sotto, operai delle
Fonderie di Modena
Bruno Andreolli ha dato alle
stampe Acquerelli mirandolesi. Tracce
di vita quotidiana nelle terre dei Pico,
un volume promosso dall’Associazione Mogli Medici Italiani per festeggiare il ventennale della fondazione della
sezione mirandolese. È un modo originale e lodevole di fare cultura, perché
avvicina e diffonde la storia locale al
pubblico generico di appassionati e
cultori locali, mantenendo un elevato
livello sotto il profilo scientifico.
Andreolli, che qui raccoglie, opportunamente corretti ed integrati alcuni
brevi saggi occasionali già pubblicati
in varie sedi, con l’aggiunta di spunti
estrapolati da lavori di più ampio
respiro, è un ottimo divulgatore, oltre
che profondo conoscitore della storia
del nostro territorio. Docente di Storia
Medievale all’Università degli Studi
di Bologna, è studioso di paesaggi,
campagne, contratti agrari, donne,
contadini, animali, condizioni e stili
di vita. Questi suoi “acquerelli” sono
preziosi perché documentano come
la grandezza della Signoria pichense
aveva alla base l’impegno quotidiano
delle classi lavoratrici, «nel legame
profondo e perennemente negoziato
tra potere castellano e società rurale, al
fine di governare un territorio difficile,
ma al contempo fecondo e generoso».
È uscito nei giorni scorsi il volume
n. 62 dei Quaderni della Bassa Modenese, numero monografico a firma
di Fabio Montella, che sotto il titolo
di La paura, le macerie, la rinascita
ricostruisce il periodo dell’occupazione tedesca, dei bombardamenti alleati
e dell’avvio della ricostruzione nella
Bassa modenese (1943-1946). «Non
voglio stabilire analogie – scrive
l’autore – tra quello che ha passato
la generazione della guerra e ciò che
abbiamo vissuto noi in questi mesi.
Sarebbe troppo facile, ma anche fuorviante. La guerra di Mussolini non è
stata una calamità naturale, ma il frutto
di scelte che, come avevo cercato di
evidenziare nel volume sul Ventennio,
si basavano su anni di esaltazione
del militarismo e del mito dell’uomo
guerriero. Dai disastri della guerra,
tuttavia, quella generazione ha saputo
risollevarsi; ed oggi, come in un gioco
di specchi, possiamo guardare quegli
uomini (che hanno avuto paura, hanno
sofferto, ma che hanno saputo rialzarsi
e proiettare la Bassa verso una crescita
senza precedenti) e vedere riflessi noi
stessi, incamminati su un sentiero altrettanto impervio, alla ricerca di una
nuova normalità».
In tanti hanno assistito, lo scorso
22 dicembre a Mirandola, alla presentazione del volume Itinerari illustrati e
un po’ storici di Mirandola. Partiamo
dalla fine: l’iniziativa si è chiusa nel
modo più originale, ovvero con il pubblico che firmava il libro agli autori, a
testimoniare l’amicizia e l’apprezzamento a Claudio Sgarbanti e Paolo
Mattioli, artefici di un libro ricco di
immagini che si annuncia come primo
volume di una (speriamo lunga) serie.
Sgarbanti ha infatti aperto i cassetti
e gli armadi della sua enorme collezione per rendere fruibili a tutti foto,
cartoline e documenti, in gran parte
inediti, relativi alla piazza e dintorni.
Con alcune “chicche” da non perdere,
come una raccolta di immagini che testimoniano le attività dei tanti fotografi
mirandolesi che lavoravano tra fine
Ottocento e prima metà del Novecento
ed una curiosa cartolina (viaggiata
nel 1949) di via Cavallotti con i tavolini all’esterno del bar Cacciatori
e lavori di pavimentazione stradale.
Di particolare interesse sono poi i calendarietti liberty di inizio Novecento
realizzati da tipografi mirandolesi su
commissione dell’Unione Sportiva
Mirandolese o del Teatro Nuovo. Una
serie di sponsor ha contribuito alla
realizzazione del volume che ha il patrocinio del Comune di Mirandola ed
anche una finalità benefica: gli incassi
serviranno infatti ad aiutare la sezione
provinciale dell’Associazione Italiana
Sclerosi Multipla.
Altrettanto ricco di immagini, in
gran parte inedite, è anche il nono
volume di Cavezzo attraverso le immagini di Arrigo Barbieri, fotografo
ed appassionato cultore della nostra
terra. «Dopo tutte quelle scosse che
hanno mandato in frantumi simboli e
testimonianze del passato di Cavezzo
– spiega Barbieri – mio malgrado e
del tutto sprovvisto della necessaria
concentrazione, ho dovuto cedere alle
numerose ed insistenti sollecitazioni
dei miei assidui ed ormai tradizionali
lettori». Il volume è disponibile al
solito prezzo di 22 euro. «Quest’anno – conclude Arrigo – ho veramente
dovuto raschiare il fondo del barile per
mettere insieme le risorse fisiche ed
economiche per sostenere il progetto».
Un volume come al solito prezioso
per la documentazione fotografica
che, volutamente, non lascia spazio
al terremoto ma dà volto e voce alla
Cavezzo d’altri tempi.
Nei giorni scorsi si è svolto a
Corbola ed Adria un mini convegno
in occasione della presentazione del
volume di Sergio Poletti sul soggiorno a Corbola di Giovanni Pico.
Oltre all’autore hanno parlato il prof.
Carlo Pedretti e Claudio Sgarbanti.
Nel libro, come ha spiegato Poletti,
c’è di tutto: «la cronologia di tutta la
sua azione, l’iconografia, le massime,
l’individuazione dei numerosi amici e
docenti, il rapporto tra lui, Michelangelo, la corte fiorentina, Leonardo, i
papi che si trovò contro: Innocenzo
VIII e Alessandro VI. Seguono una
biografia di Lucrezia Borgia, figura
notevole della corte di Ferrara, il lungo
elenco dei suoi protettori».
In edizione numerata di 300 copie
è uscita in ottobre la riproduzione del
Diario dell’assedio della Mirandola di
Luca Antonio Cervi 1688-1743, un
manoscritto che riporta il timbro del
collezionista modenese Geminiano
Varini. A curare la stampa (in proprio)
della cronaca sono Leonardo Piccagliani e Paolo Barnabiti, che nella
prefazione scrivono di aver voluto
fare un omaggio «scaramantico» ad
un popolo, quello mirandolese, «non
impreparato alle contrarietà», come
quelle del sisma 2012 e dell’assedio
delle truppe spagnole. Come dar loro
torto?
E’ uscito in questi giorni anche
il nuovo libro dello storico Lorenzo
Bertucelli All'alba della repubblica.
Modena 9 gennaio 1950. L'eccidio delle Fonderie Riunite (Edizioni Unicopli
2012). Il volume ricostruisce l'eccidio
operaio più grave della storia d'Italia
repubblicana, avvenuto a Modena il 9
gennaio 1950, quando sei operai delle
Fonderie Riunite furono uccisi dalla
polizia durante una manifestazione a
difesa del posto di lavoro. La ricerca di
Bertucelli, basata su documentazione
originale locale e nazionale, utilizza
per la prima volta anche le carte del
procedimento giudiziario, mettendo in
luce una vicenda ancora poco indagata
dalla storiografia.
Imprese Artigiane - Modenesi da
non perdere (Edizioni Artestampa,
pp. 186, euro 25) è il titolo del volume del giornalista Beppe Manni
uscito nei giorni scorsi nelle librerie.
Trasformare in lavoro un'idea o una
passione, portare avanti una tradizione
di famiglia, inventare nuove soluzioni
per rispondere a nuove esigenze, progettare, realizzare, intraprendere: ecco
chi sono le Imprese Artigiane, una realtà variegata e sorprendente di vecchi
e nuovi volti della piccola impresa di
Modena e provincia. Partendo dallo
storico quartiere del Villaggio Artigiano, dove si sono forgiate alcune delle
eccellenze dell'artigianato e dell'imprenditoria modenese, il giornalista
Beppe Manni si incammina fuori dal
nucleo cittadino verso la provincia,
nelle nostre campagne e nelle montagne dove si coltivano antichi saperi
e nuovi sogni. Poi ci sono i giovani,
una risorsa che moltiplica il suo valore
quando porta nel mercato la freschezza
di nuovi contenuti e le competenze di
ultima generazione; infine, si guarda
alle nuove frontiere dell'impresa,
dove non contano i confini di età ma
solo la capacità di guardare avanti e
immaginare un percorso futuro, per
sé e per gli altri.
n. 1 - gennaio 2013 ·
Il sodalizio ospita anche il calcetto e la ginnastica
sport
Il Tennis Brunatti rialza la testa
27
brevi
PIACENZA
DONA TRE BICI
Lo storico circolo è ripartito con 60 bambini e 90 soci
Tennis sul campo in terra
rossa della Brunatti (foto
d'archivio)
Ogni sportivo è legato sentimentalmente ad una partita che ha
segnato la svolta nella sua carriera.
Spesso quella giornata coincide
con una vittoria insperata frutto di
bravura, impegno, dedizione, grinta
e caparbietà, un mix di valori che
uniti ad un perfetto gioco di squadra
riescono a sovvertire una sconfitta imminente talvolta inaspettata.
Quest’anno il circolo tennis di via
Brunatti a Mirandola si apprestava a
festeggiare gli ottant’anni dalla sua
nascita. Erano ormai maturi i frutti di
quell’ incredibile, forse folle, progetto di risanamento e di investimento
teso a rivalutare l’area sportiva di via
Brunatti. L’estate avrebbe consacrato
quel successo insperato che in molti,
forse in troppi, avevano ignorato od
osteggiato, frutto di un lavoro competente e appassionato che avrebbe
portato il circolo verso un nuovo
splendore. Poi quella notte del 20 di
tennis club
«Siamo ripartiti di slancio
dopo mesi difficili»
In mezzo a tanta incertezza
e tanta inquietudine per il nostro
futuro, dopo i terribili danni che ha
procurato il terremoto, c’è un luogo
a Mirandola dove lo sport cerca di
dare sollievo e speranza alla cittadinanza mirandolese: quel luogo è
il circolo tennis di via Brunatti. Il
circolo è ripartito di slancio dopo
mesi molto difficili e i risultati sono
evidenti. La scuola addestramento
tennis per bambini dai 5 ai 16 anni,
sotto la nuova guida dell’allenatore
federale Riccardo Vitale, ha rag-
giunto le 60 unità toccando quasi i
livelli dell’anno passato. Il circolo ha
deciso di aiutare la polisportiva Pico
ospitando al pomeriggio più di cento
bambini e bambine della ginnastica
artistica che non riuscivano a trovare
un luogo per continuare la loro attività.
Il Tennis Club Mirandola ha deciso,
inoltre, di accettare la richiesta della
Provincia di Modena per ospitare al
mattino le classi superiori del Galilei
e del Luosi per un totale di 32 classi.
A tutta questa attività giovanile va
aggiunta quella tradizionale riservata
maggio con un gran boato, si è presentato alla nostra porta un avversario
sconosciuto, forte, senza scrupoli,
rapido e spietato. Incredibile! In un
attimo abbiamo rischiato che il nostro
compleanno coincidesse con il nostro
funerale. Ebbene non ci siamo arresi.
Abbiamo sofferto, ci siamo sentiti
soli e abbandonati, abbiamo avuto
paura, tanta paura, poi ci siamo scontrati, allontanati e abbiamo messo a
repentaglio la nostra autentica amiai novanta associati del settore tennis
che hanno continuato a praticare il
loro amato sport. Sono stati organizzati i tradizionali tornei sociali e due
tornei federali di quarta categoria per
incentivare la pratica di tale disciplina. Le squadre agonistiche saranno
regolarmente iscritte ai campionati del
2013 e notevole spazio verrà riservato
all’attività dei più piccoli. Grande
novità è lo spazio lasciato ai gruppi
di calcetto. Sono centinaia gli appassionati che frequentano gli impianti di
via Brunatti e sono diverse le partite
di campionato federale ed amatoriale
che vengono ospitate all’interno della
struttura. Sarà un inverno intenso
quello del Tennis Club Mirandola,
ricco di attività e pieno di sfide.
Il Consiglio Direttivo del circolo
ha deciso di continuare gli investimen-
cizia e il nostro bellissimo progetto.
Abbiamo passato quattro mesi duri,
in cui tutto sembrava perduto, ma poi
d’incanto tutto è cambiato. Non ci
siamo arresi, ci siamo ricompattati e
siamo ripartiti lavorando molto duramente. Impegno, bravura e solidarietà
questi i valori che abbiamo messo in
campo contro quell’avversario che ci
aveva minacciato. Ora vedo di nuovo
una luce in fondo al tunnel, una luce
di speranza. Guardo al mio circolo e
vedo 60 bambini che hanno ripreso
la scuola tennis, 90 soci che calcano
i gloriosi campi da tennis di via Brunatti, un numero incredibile di giovani e adulti che giocano a calcetto,
100 bambini e bambine che possono
continuare la loro ginnastica artistica
e 32 classi di scuola superiore a cui
garantiamo di poter fare educazione
fisica. Non sta a me dire se abbiamo
fatto un miracolo, ma quando, stanco,
mi fermo con lo sguardo a fissare le
macerie del muro di cinta di via Brunatti e di contro vedo cosi tanta gente
frequentare il circolo, mi sento solo
di dire un immenso grazie a Giulio,
Andrea, Luca, Saverio, Donato,
Antonio, Franco, Leonardo e Elisabetta, amici preziosi che mi hanno
aiutato a non spezzare un sogno in cui
ho sempre creduto.
Andrea Donati
ti sull’area di via Brunatti. Dopo il
rifacimento delle tre superfici di gioco, la realizzazione dell’impianto di
recinzione e di illuminazione dell’ex
campo di basket, ad ottobre è stata
cambiata con l’erba sintetica anche
l’ultima vecchia superficie di gioco
del campo numero 3. Inoltre a dicembre è stata cambiata la caldaia di uno
dei due campi coperti in lamellare per
garantire risparmio energetico e un
miglioramento nel servizio di riscaldamento per tutti i bambini, ragazzi
e adulti che frequentano il circolo.
Il prossimo intervento, grazie alla
preziosa collaborazione dell’Amministrazione comunale, sarà l’investimento sul bar, ovvero la creazione di
quel luogo capace di diventare punto
di aggregazione e ristoro per tutti gli
sportivi mirandolesi.
Un gruppo di cicloviaggiatori piacentini è partito nel mese di novembre
da Piacenza per arrivare a Mirandola
con tre carrelli per trasportare tre
biciclette, acquistate grazie al contributo dell'associazione Run&Bike di
Zibello, La Orsi Bike di San Nicolò,
La Misericordia di Piacenza e il circolo
Arci Tuxedo di Piacenza. Il gruppo
di sette ciclisti, prima di arrivare a
Mirandola ha fatto tappa a Zibello e a
Guastalla. Le bici sono state consegnate
al presidente della Sc Folgore Gino
Mantovani alla presenza dell’Assessore
Lara Cavicchioli che a nome della città
ha ringraziato i cicloviaggiatori per il
graditissimo dono.
«Un piccolo e umile contributo da
parte nostra - spiega l'organizzatore
Marco Toscani- Con questa iniziativa
non abbiamo certo la pretesa di scuotere
le coscienze delle persone, ma per lo
meno di proporre una riflessione che
non sia banale o scontata. Una riflessione che prenda una strada diversa da
quella trafficata dall'individualismo,
dall'egoismo, del “tutti contro tutti” o
“si salvi chi può”, situazioni ormai quotidiane. E' proprio nelle difficoltà che
sarebbe più intelligente unirsi anziché
“zappare” solo nel proprio orto». L’associazione, in occasione della Festa del
17 dicembre, che si è svolta al Bowling
di via 2 Giugno, ha consegnato le bici a
tre ragazzi della scuola calcio.
NORDIC walking
ancora SOLIDALE
sport
Anche Leo Turrini scende in campo:
«La Stadium? Una bella storia di ripresa»
Leo Turrini è un importante
giornalista e scrittore e segue da anni
i grandi dello sport per “Il Resto
del Carlino”. È considerato uno dei
maggiori esperti di Formula 1 ed in
particolare della Ferrari, ma la sua
attività si concentra anche su calcio, ciclismo e soprattutto pallavolo oltre che
musica, cinema e costume. Ha scritto
le biografie di Enzo Ferrari, di Gino
Bartali e di Michael Schumacher,
ma anche del grande Lucio Battisti.
Amico di grandi campioni dello sport
come Alberto Tomba, Ayrton Senna,
Lorenzo Bernardi, Fabio Vullo e
Julio Velasco, è spesso ospite di trasmissioni sportive sulle reti nazionali.
«Come non tutti sanno – ci racconta
Leo – ho iniziato a scrivere di sport
quando avevo 15 anni, raccontando
l’incredibile ascesa in serie A1 della
EdilCuoghi di Sassuolo, la mia città.
Probabilmente la pallavolo è lo sport
che amo di più: non tanto dal punto
di vista passionale di tifoso, quanto
piuttosto perché ho sempre avuto la
sensazione che proprio nella pallavolo
ci sia sempre stato terreno fertile per i
valori più seri e profondi. Prendiamo
ad esempio la Stadium: credo che
quella della squadra di Mirandola con
la sua voglia di ricominciare sia una
delle storie sportive più belle tra quelle
che ci ha costretto a scrivere il terremoto». E ancora: «Siccome sappiamo
di quel che ha fatto la Nazionale che
è venuta a Mirandola prima di partire
per le Olimpiadi di Londra, oppure
della grande disponibilità di Andrea
Anastasi, commissario tecnico della
Polonia che è grande amico della
squadra: ecco, mi farebbe piacere se
anche altri grandi campioni di questo
sport dessero il loro sostegno alla bellissima storia che questa società ci sta
raccontando. Credo che chi ha il merito, ma anche la fortuna, di fare sport
ai massimi livelli, dovrebbe sempre
ricordarsi della responsabilità civile
che ha, soprattutto nei confronti di chi
quello stesso sport lo pratica solo per
passione e spesso dopo una giornata di
studio o di lavoro. Già qualcosa è stato
fatto ma bisogna prendere esempio da
Berruto ed Anastasi per fare in modo
che ci siano ulteriori manifestazioni
di sensibilità per la squadra, la società
ed anche la città». Non ci sono dubbi:
la Stadium quest’anno ha un grande
tifoso in più.
Paolo Neri
Grazie all’iniziativa della Scuola
Italiana Nordic Walking e di tutti i suoi
istruttori, sono stati raccolti, nelle varie
camminate pro – terremotati dell’Emilia Romana, la bellezza di 12.208
euro, che nei giorni scorsi sono stati
consegnati a Raffaele Forapani e Maria
Giulia Mora, gli istruttori nella sede di
Mirandola, i quali a loro volta li hanno
consegnati in beneficienza a varie
associazioni del territorio. L’iniziativa
della Scuola Italiana che ha coinvolto
numerose associazioni da tutta Italia, è
stata pronta e rapida nel raccogliere e
convogliare fondi a favore delle popolazioni colpite dal terremoto. Grande
inoltre è stata la generosità e disponibilità dimostrata in diverse occasioni.
La Scuola Italiana Nordic Walking
ha aspettato qualche mese per capire,
oltre l’emergenza, cosa potesse essere
utile al territorio. Ad alcuni mesi di
distanza dal sisma sono stati cercati
progetti, azioni, idee che potessero
generare dei cambiamenti, creare nuove
opportunità e costruire una nuova normalità. Sono state individuate alcune
strutture/ associazioni, a cui fornire
supporto economico: Associazione La
Cà di Medolla (www.associazionelacà.
it) che offre terapie e aiuti solidali a
persone, nuclei familiari, bambini che
ancora hanno traumi profondi per il
dramma vissuto. Sono state aiutate
anche le associazioni dei Comuni
dell’Area Nord “Noi per loro”, “la Zerla”, “Arcobaleno” e la “Nuvola” che
sostengono le famiglie di ragazzi diversamente abili con attività ricreative
e lavorative, oltre alla Scuola Materna
di Mirandola “Don Riccardo Adani”.
28 · n. 1 - gennaio 2013
Il Presidente Cavallini: «Non ho parole per ringraziare»
sport
Anche gli Inter club aiutano Finale
Più di 9 mila euro destinati ai giovani calciatori della Junior
Con il termine “solidarietà” talvolta ci si riempie vanamente la
bocca, spesso però il sostantivo si
fa concreto e tangibile. Lo ha potuto
verificare direttamente lo Junior
Finale che nelle ultime settimane ha
ricevuto importanti donazioni. La
società finalese, che per la stagione
2012-13 vanta 10 squadre giovanili
con oltre 160 ragazzi tesserati dai 5
ai 16 anni e una rosa di 25 elementi
per la Terza Categoria, è stata molto
colpita dagli eventi sismici del 20 e
29 maggio, che l’hanno privata dei
due campi da gioco di cui disponeva.
Lo Junior è stato così costretto a
“migrare” su campi di località vicine
per poter giocare e allenarsi.
E così gli Inter Club della provincia di Varese, per sostenere la
società finalese, hanno raccolto,
grazie all’iniziativa “Un sorriso per
l’Emilia”, che ha coinvolto anche i
calciatori e la società nerazzurra, più
di 9 mila euro che a gennaio verranno
consegnati direttamente nelle mani
del presidente del sodalizio finalese Arduino Cavallini. Nei giorni
scorsi, poi, una rappresentanza della
dirigenza finalese è stata ospite alla
cena di Natale del Club Aquile Azzurre, che riunisce i sottufficiali in
servizio presso l’aeroporto militare
di Piacenza dove è di stanza il 50°
stormo dell’Aeronautica Militare.
I militari hanno rinunciato al tradizionale regalo natalizio che il Club
Aquile Azzurre offriva ai propri
soci, devolvendo l’importo, 2 mila
euro, allo Junior Finale. Infine il
Sassuolo Calcio, grazie all’iniziativa
“Un calcio al terremoto” organizzata
dalla società neroverde, ha fatto dono
al club finalese di un pulmino per il
trasporto dei ragazzi , del valore di
circa 18 mila euro, che a inizio 2013
sarà a disposizione dello Junior Finale. «Non ho parole – ha dichiarato
il presidente Arduino Cavallini – per
esprimere il sentimento di gratitudine che nutriamo verso tutti coloro
che ci stanno aiutando in modo così
concreto in questa difficile stagione
sportiva. All’immenso grazie che
rivolgiamo agli Inter Club di Varese
e provincia, al club Aquile Azzurre e
al Sassuolo Calcio, voglio aggiungere
anche quello verso Nazionale Italiana
Magistrati, ex allievi del 150° corso
Montello dell’Accademia Militare di
Modena, Alpini dell’Alpago e Asd
Tambre, Polisportiva Madignanese,
Asd Corte Calcio, Como Calcio,
Camp Mitico Villa, Polisportiva
San Lorenzo di Riccione, Virtus Entella e suo presidente, Scuola calcio
“Giochiamo a Pallone” di Roma e
circolo dipendenti Crediop di Roma
con il presidente della Dexia Crediop SpA, Csi di Modena, Comitati
provinciale e regionale della Figc e
Lega Nazionale Dilettanti. Tutti in
un modo o in un altro ci hanno dato
una mano. Un grande grazie va anche
alla Futuri Campioni di Ravenna che
ci ha ospitato gratuitamente in alcune manifestazioni, alla Polisportiva
Sanmarinese che aveva organizzato
un torneo solidale poi rinviato per il
maltempo, agli amici del Rivara per il
bel torneo di fine estate. Infine grazie
a chi ci ha messo a disposizione i
campi per allenarci e giocare: Alberonese, Buonacompra, Massese, Nuova
Aurora Scortichino e Sanmartinese di
San Martino in Spino. Sono davvero
tanti, e non ce ne vogliano coloro che
possono essere stati dimenticati. Sono
comunque nel nostro cuore. Grazie».
danza
Le allieve di Khorovodarte
in visita alla Scala
Ci piacerebbe intitolare la cronaca
della nostra visita del 22 novembre
alla Scuola di Ballo Accademia Teatro
alla Scala di Milano, “Khorovodarte
nel cuore della danza”… Cuore perché
la Scala rappresenta il punto di arrivo
per eccellenza per ogni ballerina classica ma anche per il grande amore e la
grande passione che l’arte del balletto
ha sviluppato anno dopo anno in noi
allieve. Lo staff di questa prestigiosissima accademia ci ha accolto con
entusiasmo e aperto le porte delle sale
studio che fino ad allora avevamo vi-
balletto natalizio, ammirato
da un lato l’ottima tecnica
dei ragazzi e percepito
dall’altro un senso di gioia e
perseveranza tutto insieme,
definibile a nostro avviso,
con la parola armonia che
non si identifica in un luogo,
o nelle persone fisiche ma
nell’animo di coloro che
lavorano e studiano in una
scuola come quella che
abbiamo potuto visitare….e
anche in che noi che comunque, nel nostro piccolo,
amiamo profondamente la
danza.
Anna Ascari
Martina Ronchetti,
(allieve del corso avanzato
classico di Khorovodarte)
sto solo nei film. Si stava realizzando
un sogno remoto: tante ragazze dal
corpo perfetto, determinate e capaci,
del 7° e 8° corso, studiavano già di
primo mattino con dedizione totale e
passione. In questo contesto abbiamo
percepito grande sinergia tra allievi,
docenti, pianisti e collaboratori tutti
in fermento per le prove di “Schiaccianoci” in scena a metà dicembre
presso il Teatro Strehler di Milano.
Grazie all’interessamento del Direttore
F.Oliveri e dalla signora Colombini
abbiamo potuto assistere alle prove del
sport
Sconti per sciatori del cratere
sulle piste di Corno alle Scale
Corno alle Scale, la località sciistica di Lizzano in Belvedere (Bo), è
solidale con i terremotati. La società
che gestisce gli impianti di risalita,
infatti, per l’intera stagione invernale,
nelle giornate feriali, praticherà uno
sconto ai residenti nei Comuni interessati dal sisma che potranno sciare
a metà prezzo, al costo di 11,50 euro
anziché 23 euro. Sarà sufficiente ri-
volgersi alle biglietterie della stazione
mostrando un documento d’identità
dal quale risulti la residenza in uno
dei Comuni ufficialmente definiti
terremotati. «Un piccolo gesto di
vicinanza e di attenzione verso tanti
nostri corregionali ancora oggi in
difficoltà – spiega il Sindaco di
Lizzano Alessandro Agostini – che
rappresenta anche il sentimento di
vicinanza e di comunanza nei loro
confronti dell’intera popolazione del
nostro Comune».
n. 1 - gennaio 2013 ·
Sugli scudi anche l'Accademia e la Podistica di Finale
sport
Il "Galilei" mattatore di Francia Corta
La Scuola riceve un premio per l'assiduità nella gara podistica
Lo scorso 18 novembre si è svolta la 27esima edizione del Trofeo
di Francia Corta, organizzata dai
Podisti Mirandolesi. Il terremoto ha
portato novità rispetto alle edizioni
precendenti: è mancata infatti la sessione competitiva, mentre la quota
di iscrizione è stata raddoppiata e
portata a 2 euro, di cui 1 euro pro
terremotati. Questo ha reso possibile
un bonifico di 1.136 euro a favore
delle popolazioni colpite dal sisma,
ai quali si sono aggiunti i 2.500 euro
portati da podisti ed alpini di Borgoricco di Padova e consegnati dal
Sindaco di Borgoricco Giovanna
Novello. La cifra è stata devoluta al
Comune di Mirandola per le scuole
locali. Novità, ma anche conferme
per la 27esima edizione, come per
esempio le iscrizioni gratuite per atleti diversamente abili ed accompagnatori e la medaglia del Presidente
Giorgio Napolitano alla prima
società Onlus col maggior numero
di atleti diversamente abili.
Le prime quattro società classificate a parimerito per lo stesso numero di iscritti sono risultate Anffas
Ostiglia, il “Picchio” di San Felice
sul Panaro e “La Zerla” e “Noi per
loro” di Mirandola. La medaglia
verrà sorteggiata fra queste società
e poi consegnata ufficialmente alla
Onlus vincitrice. In totale sono stati
ben 1.350 i partecipanti. Tra i militari spiccavano gli atleti dell’Accademia Militare di Modena ai quali
è stato assegnato il 27esimo Trofeo
Francia Corta, gli alpini con le loro
penne nere che hanno effettuato il
percorso di passo con gli scarponi
e il gruppo Interforze presente in
forma massiccia. Tra i partecipanti
delle scuole, l’ha spuntata l’Iss
“Galileo Galilei” di Mirandola,
con gli studenti accompagnati dal
professore di educazione fisica
Paolo Bottecchi che gli organizzatori ringraziano per l’assiduità
con cui coinvolge gli alunni nelle
manifestazioni dei Podisti e che ha
regolato in volata il gruppo delle
scuole primarie.
Tra le società sportive la prima,
che si è aggiudicata il quadro offerto dall’artista Dario Mazzoli, è
stata la Podistica di Finale Emilia.
L’altro quadro offerto dall’artista
Nadia Possidoni è stato vinto dal
gruppo “Siamo sempre di corsa”
di Mirandola. A seguire sono state
premiate tutte le società presenti con
ceramiche e coppe abbinate a borse
di prodotti in natura offerti dalle
aziende locali.
Il ristoro, cui hanno contribuito
forni e pizzerie di Mirandola, nonché l’ortofrutta di Galavotti, è stato
molto apprezzato dai partecipanti.
Anche la ditta Modena Funghi di
Cavezzo, come sempre, ha contribuito con i funghi che sono stati aggiunti ai premi delle società. «Vorrei
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brevi
l'hockey
sorride
Dopo la festa di Natale, tenutasi
presso il Palazzetto dello Sport di
Mirandola, nel quale genitori e giocatori si sono ritrovati per lo scambio degli
auguri, è giunto il momento di fare, per
l’hockey mirandolese, un piccolo bilancio prima di ricominciare. I ragazzi
dell'under 13 devono recuperare due
partite per concludere la Coppa Italia
e buttarsi a capofitto sul campionato.
Con il parziale di 6 punti si apprestano
ad affrontare gli “Amatori Modena” in
trasferta e, a seguire, l'Uvp in casa. Gli
under 10 saranno impegnati nel primo
concentramento dell'anno il prossimo
20 gennaio a Suzzara e, sempre a gennaio, vedremo il primo appuntamento
in campo per i piccolini del Minihockey
impegnati nel concentramento che si
terrà il 27 a Correggio. Per gli under 17
di Mirandola, targati “Amatori Modena”, il primo impegno dell'anno è stato
il 12 gennaio sulla pista del Correggio
per l'inizio del campionato. Dirigenti e
allenatore, uniti in unica voce, augurano
a tutti i ragazzi di continuare a divertirsi
come fatto fino ad oggi.
IN VACANZA
SULLA NEVE
duri, ma che ha voluto essere un
segno di continuità in mezzo a tante
cose fatte o da fare per ritornare a
vedere la nostra Mirandola come
tutti vorremmo».
Sono tornati il 5
gennaio i cooperatori
della Bassa colpiti
dal terremoto che
sono andati vacanza
in Trentino per iniziativa di Insieme, la
cooperativa di utenti
assicurativi costituita
nel 2010 da Confcooperative Modena.
Il gruppo, novanta persone (comprese
intere famiglie con bambini), si trovava dal 29 dicembre a Candriai, frazione
di Trento nei pressi delle piste da sci
del Monte Bondone. «Abbiamo organizzato questa vacanza in collaborazione con Itas Mutua, per regalare una
settimana di svago ai soci di quattro
cooperative danneggiate dal sisma di
maggio – spiega Antonio Fierro (foto),
responsabile della cooperativa Insieme
– Lo scopo, pienamente raggiunto, era
fare incontrare persone accomunate
dalla cooperazione e creare un gruppo
che, nel più autentico spirito cooperativo, potesse condividere non solo il
lavoro, ma anche momenti della vita
sociale». L'iniziativa è stata rivolta ai
soci delle cooperative Car di Rivara
di San Felice (macchine agricole per
conto terzi), Valcima di San Biagio di
San Felice (stoccaggio cereali), Cama
di Mirandola (stoccaggio cereali) e
Ital-frutta di San Felice, tutte aderenti
a Confcooperative Modena. Insieme
e Itas hanno offerto il soggiorno a
pensione completa in una struttura
ricettiva che appartiene alla Provincia
Autonoma di Trento ed è gestita da
Aerat, una cooperativa trentina. Quello
che è tornato il 5 gennaio è il secondo
gruppo di cooperatori che trascorre
una settimana di vacanza in Trentino,
dopo le cinquanta persone che dal
29 settembre al 6 ottobre sono state
ospitate a Candriai sempre grazie a
Insieme e Itas Mutua.
“tosta” in bicicletta che rappresenta un
territorio che non molla e che vuole
ripartire». Sono sette gli asili su cui si
stanno concentrando gli interventi del
progetto, la prima trance di donazioni,
per un totale di circa 120 mila euro,
è stata impiegata per le riparazioni
immediate, per il noleggio di strutture provvisorie e per il materiale
necessario alla ripresa delle attività
didattiche. Ma la raccolta continua
e le disponibilità permetteranno di
programmare un secondo giro di
interventi, contribuendo alle spese
di funzionamento a condizione però
che gli asili interessati riducano
le rette a carico delle famiglie, già
enormemente provate dai disagi del
sisma. Chiunque volesse supportare
il progetto può fare una donazione
al seguente conto corrente: Iban:
IT41F0565266852CC0110120471
San Felice 1893 Banca Popolare
Causale: Bikers per l’Emilia. È inoltre possibile seguire le loro prossime
avventure/disavventure sul blog www.
bikersperlemilia.com alla pagina
Facebook ‘Bikers per l’Emilia’ e su
Twitter ‘bikersxlemilia’. Bikers per
l’Emilia è un progetto patrocinato
dall'Unione Comuni Area Nord, e supportato da Radio Pico e Alessi Bike.
Alcuni momenti
della Camminata
di Francia Corta
ringraziare – ha detto il presidente
dei Podisti Mirandolesi Paolo
Pollastri - tutte le ditte esterne e
locali che, nonostante il terremoto,
ci hanno voluto sostenere, le forze
dell’ordine in servizio, la Protezione
civile, il medico, la Croce Blu e tutti
i volontari che hanno reso possibile
la manifestazione da noi organizzata
in questi momenti ancora molto
bici e solidarieta'
I Bikers consegnano
4 mila euro a Radio Pico
Dopo più di 2 mila chilometri
pedalati, mezza Italia attraversata e
quattro mesi di attività è ora di tirare
le somme per i Bikers per l’Emilia. I
ciclisti emiliani, che hanno di recente
completato il Mirandola – l’Aquila in
mountain bike, hanno consegnato a
Radio Pico i primi 4 mila euro raccolti
durante i loro tour. E lo hanno fatto in
una data simbolo, durante l’inaugurazione del nuovo negozio di Alessandro
Alessi, di Alessi Bici, in via Lavacchi
a San Felice sul Panaro. Lo stabile di
Alessi era inagibile dalla prima scossa,
dal 20 maggio, e da allora Alessandro
ha vissuto e lavorato nel piazzale di
fronte al negozio, fornendo inoltre
assistenza tecnica gratuita durante tutti
i tour dei Bikers. All’inaugurazione era
presente anche Alberto Silvestri, Sindaco di San Felice, che ha commentato:
«Lo spunto che ci viene dai Bikers,
da Radio Pico e da Alessi, è quello di
una iniziativa importante, che serve
al territorio per trovare quella forza
e quella fiducia necessarie a ripartire,
per guardare con più serenità al futuro.
Siamo tutti convinti che ce la faremo,
ma questo è un momento difficile, in cui
abbiamo cambiato passo: dalle risposte
immediate della fase di emergenza
siamo passati alla ricostruzione, che
richiede più tempo e meditazione per
ripensare al nostro territorio e per, non
solo ricostruirlo, ma ricostruirlo meglio». E Alberto Nicolini, presidente
e fondatore di Radio Pico, il primo a
creare e promuovere il pro-asili terre-
motati, continua «L’idea
della raccolta
fondi ci è venuta a poche
settimane dalla scossa, sotto una tenda,
davanti allo
studio mobile
che ci ha permesso in tutti
questi mesi di
non sospendere mai le
trasmissioni,
di non mancare mai a una
singola diretta. E proprio sotto quella
tenda abbiamo incontrato per la prima
volta i Bikers che hanno portato un
grande messaggio, che noi emiliani
siamo gente “tosta” pensiamo di averlo
dimostrato mille volte in questi mesi e
quindi quale migliore metafora: gente