glucosammina condroitinsolfato ed altre sostanze naturali per

Transcript

glucosammina condroitinsolfato ed altre sostanze naturali per
Prof. Alessandro Gelli
GLUCOSAMMINA, CODROITIN-SOLFATO ED ALTRE SOSTANZE NATURALI
EFFICACI PER PREVENIRE I PROBLEMI ARTICOLARI
Durante un allenamento, che sia con i pesi, o combattendo a mani nude o sciando ecc, , molte
volte le dita delle mani, dei piedi e le articolazioni come il ginocchio, subiscono vari tipi di
micro-traumi.
PERCHÉ QUESTO ACCADE COSÌ COMUNEMENTE?
Le articolazioni sono continuamente violentate dai movimenti esplosivi, rapidi, bruschi e di
potenza, tipici di numerosi tipi di sport: lo sci, ad esempio, è uno dei più traumatici per
l’articolazione del ginocchio (chi non ha mai sentito parlare dei legamenti “crociati”).
Le arti marziali (alcuni stili in cui si colpisce ripetutamente un oggetto solido e duro) e lo street
fighting, in cui ogni colpo può, potenzialmente, fare la differenza tra la sopravvivenza o meno,
sono altri esempi di tipi di sport particolarmente a rischio di traumi articolari.
PRINCIPALI CAUSE: QUALI I MICRO-TRAUMI PIÙ COMUNI?
Allenamenti duri necessitano di una alimentazione e di una integrazione adeguata .
Problemi simili accadono ai praticanti di bodybuilding per i carichi sollevati ripetutamente con
“sforzo”.
Cercherò di accennare ad alcune cause spiegando il problema nel modo più semplice possibile
(sicuramente per alcuni parlerò in modo anche troppo semplice).
In generale, tra gli sport più a rischio per le articolazioni, si può evidenziare una differente
tipologia di traumi articolari; concentrandoci sull’ articolazione del ginocchio, coinvoltissima nello
sci e non solo, in generale possono essere distinti 2 differenti tipi di “incidenti”:
a. alterazione cartilaginea indotta dalla classica e non voluta eccessiva “rotazione” del
ginocchio, in cui magari ci ritroviamo con gli sci (o più facilmente con 1 solo sci) ruotati,
rispetto alla normale posizione, di un angolo che violenta l’articolazione ed i tendini del
ginocchio, con una grave ripercussione poi anche sull’anca e sulla schiena. In poche
parole, anziché avere gli sci disposti in modo ideale ed al limite del fisiologico, il
ginocchio, per una manovra errata o per una caduta, “ruota” eccessivamente e gli sci, o
più comunemente 1 sci ,con la punta troppo ruotata verso l’interno o verso l’esterno,
così addio tendini e legamenti.
Per ridurre il più possibile l’incidenza di tali traumi occorre una specifica preparazione (atletica
globale con specifiche sostanze naturali), di tipo “pre sciistica”, sia per rafforzare tendini e
legamenti, sia per renderli più sciolti ed elastici; per altri sport il concetto è il medesimo ma il
tipo di lavoro è in parte diverso e specifico per quel tipo di movimenti a “rischio”.
1
Prof. Alessandro Gelli
b. rottura articolare e/o tendinea da sovraccarico. Il tipico esempio potrebbe essere lo squat
(accosciate o piegamenti sulle gambe), un esercizio tipico nella preparazione di vari
sport; sci, arti marziali e body building compreso; nel B.B. in particolare, a causa dei pesi
gravosi che vengono utilizzati, le articolazioni ed i legamenti potrebbero proprio
“rompersi” durante l’esercizio di “sollevamento”.
c. Lo sciatore difficilmente si romperà le articolazioni in palestra durante uno squat, perché i
pesi in questione sono ancora “umani”; al vero sportivo desideroso di performance infatti non
interessa un allenamento con i pesi tirato al limite: quei pesi servono per migliorare la potenza
e la performance del suo sport (come lo sci, le arti marziali, il ciclismo ecc).
I traumi per gli sportivi che seguono una “performance”, ( nel B.B. spesso è voluta solo la
muscolatura grossa e definita; non esiste prestazione né concetto di salute, altrimenti non
prenderebbero tutti quegli anabolizzanti), avvengono spesso fuori dalla palestra, luogo in cui è
veloce un primo soccorso. Personalmente anni addietro restai ore in mezzo alla neve nell’ultimo
mio “fuori pista”, prima che qualcuno potesse aiutarmi.
In numerosi anni di insegnamento ed oltre 25 di allenamento, molte micro-fratture e lesioni si
sono presentate non richieste; anche se apparentemente non sembrano gravi quanto una
frattura ossea, se trascurate senza curarle subito, nel tempo possono innescare o peggiorare
una maggior predisposizione all’artrite prima, all'artrosi nel tempo futuro.
COSA FARE APPENA AVVENUTO IL TRAUMA?
Appena avvenuto il trauma, per esempio al ginocchio, al polso od a qualche falange, se
possibile, occorre immediatamente riposizionare le articolazioni a riposo, le falangi ad esempio
nel caso del dito.
Ecco la necessità del medico esperto “ sul posto” ed in una palestra di alto livello.
Sempre appena avvenuto il trauma, utilizzare immediatamente del ghiaccio, disponibile in
commercio in pratiche bustine, da portare sempre dietro.
Nelle ore successive sono indispensabili adatte applicazioni di pomate antiinfiammatorie, da
applicare più volte al dì secondo il consiglio del medico.
Stessa procedura se cade, ad esempio, un disco di ghisa su un piede.
Gli sport a rischio di trauma necessitano di un continuo apporto di varie sostanze naturali, sia
per prevenire i micro danni indotti dall’allenamento ordinario, sia dai traumi accidentali molto
comuni.
LE SOSTANZE NATURALI PER LA PREVENZIONE E PER COADIUVARE IL RECUPERO DOPO UN
TRAUMA TENDINEO ARTICOLARE
2
Prof. Alessandro Gelli
Gli integratori per la salute dei giunti ossei (cartilagini), stanno avendo un notevole successo nel
loro settore di mercato. Il loro successo è attribuibile al fatto che gli utilizzatori trovano un
effettivo beneficio dall’uso di questi prodotti.
I nutrienti più utilizzati in questi prodotti per la salute dei giunti, sono Condroitina e
Glucosamina, ma anche altri nutrienti sembrano essere promettenti.
GLUCOSAMINA
Negli ultimi anni sono apparsi molti articoli che riportano studi su glucosamina e osteoartrite.
La conclusione di questi studi era che mediamente 1.500 mg di glucosamina solfato per giorno. riduceva
il dolore e migliorava la funzionalità dei giunti ossei (migliorava il movimento) nella maggior parte dei
soggetti sofferenti per una leggera o moderata osteoartrite.
I risultati erano più rilevanti dopo 4 settimane di integrazione con glucosamina.
Tutti gli studi dimostravano che la glucosamina era sicura, praticamente senza controindicazioni e
comunque più sicura dei farmaci utilizzati contro l’osteoartrite.
Uno studio sulla glucosamina durato tre anni è stato pubblicato di recente sul Lancet (Yves Reginster et
al, Belgio).
Le conclusioni più interessanti sono state le immagini ai raggi X che evidenziavano la ricostruzione delle
cartilagini e dello spazio fra i giunti ossei nel gruppo che utilizzava la glucosamina, in confronto alla
perdita di entrambi nel gruppo di controllo a cui era somministrato un placebo. Questo risultato ha
definitivamente dimostrato l’utilità della glucosamina nel promuovere la salute dei giunti ossei.
CONDROITINA SOLFATO
Come per la glucosamina, sono apparsi negli ultimi anni molti studi su condroitina e osteoartrite,
e anche in questo caso le conclusioni sono state positive.
La condroitina solfato, in dosaggi di 800 mg al giorno riducevano il dolore e miglioravano la
funzionalità dei giunti ossei nei casi di leggera o moderata osteoartrite.
I risultati erano significativi dopo 4 settimane di supplementazione con condroitina solfato;
probabilmente, per ottenere migliori risultati, è necessario un po’ più di tempo rispetto alla
glucosamina.
Anche per la condroitina solfato, tutti gli studi dimostravano che era sicura, praticamente senza
controindicazioni e comunque più sicura dei farmaci utilizzati contro l’osteoartrite.
COMBINAZIONI DI GLUCOSAMINA E CONDROITINA SOLFATO
I più popolari integratori per la salute dei giunti, sono costituiti sia da condroitina solfato che
glucosamina.
Il dosaggio proposto, in base alla bibliografia, è solitamente 1500 mg di glucosamina e 600-800
mg di condroitina solfato. Purtroppo ci sono pochi studi che paragonano l’efficacia di questa
combinazione rispetto ai componenti singoli, però i pochi che ci sono dimostrano una sinergia
fra glucosamina e condroitina.
3
Prof. Alessandro Gelli
ACIDI GRASSI OMEGA3
(EPA
E DHA) GIÀ NOTI PER I BENEFICI SUL SISTEMA CARDIO
VASCOLARE
EPA e DHA sono stati intensamente studiati come rimedio contro l’artrite fino dal 1980.
Questi studi dimostrano che EPA e DHA (da olio di pesce) sono efficaci contro l’artrite, ma
l’azione è molto lenta, da 3 a 6 mesi per ottenere risultati tangibili.
Gli omega 3 hanno anche molti altri benefici sulla salute, dovrebbero fare parte della dieta di
tutte le persone che hanno problemi di infiammazione ai giunti ossei.
Gli omega 3, a dosaggio utile, svolgono un' attività di prevenzione come “anti-infiammatori”,
mentre gli omega 6, se assunti in cronico ed in quantità, sono “pro-infiammatori”.
C'è da ricordare che tutti gli acidi grassi poli-insaturi ( con doppi e tripli legami), vanno protetti
dagli attacchi dei radicali liberi sia mediante l'assunzione di adeguate dosi di molecole antiossidanti, le notissime vitamine A,C, E, sia estratti vegetali contenenti molecole anti-ossidanti.
ALTRI NUTRIENTI UTILI: SAME,
S-Adenosil L-Metionina (SAMe), non la semplice metionina base, è conosciuta come
antidepressivo, ma è anche efficace nel ridurre i sintomi dell’osteoartrite.
Gli studi clinici sull’uomo riguardanti l’osteoartrite mostrano per il SAMe effetti simili a
condroitina e glucosamina, con una probabile miglior riduzione del dolore.
Il problema è che in questi studi venivano somministrati 1200-1600 mg di SAMe al giorno, ed il
costo di tali quantitativi è effettivamente troppo alto.
La dose di 200 mg (o meno) solitamente riportata sull'etichetta delle confezioni degli integratori,
non pare essere efficace. In ogni caso, l’efficacia del SAMe contro la depressione è un bonus
ulteriore per alcune persone con l’osteoartrite.
La dose di 1200-1600 mg di SAMe sembra ridurre il dolore più velocemente di altri nutrienti; già
dopo 3-7 giorni i benefici sono tangibili. In studi a lungo termine (uno o due anni), sono stati
somministrati 400 mg di SAMe al giorno ed i risultati ottenuti sono simili a quelli ottenuti con la
glucosamina.
Ho già pubblicato alcuni articoli su come incrementare in modo naturale la SAME tramite una
specifica assunzione di creatina, L-Carnitina ed Ornitina, insieme ad una specifica miscela di
vitamine; prossimamente sarà pubblicato l’aggiornamento su tale “coktail” , per coadiuvare la
salute, la performance ed il potenziale riequilibrio psico-fisico.
VITAMINA E
E’ stato dimostrato in alcuni studi che la Vitamina E riduce i sintomi dell’osteoartrite e dell’artrite
reumatoide, principalmente il dolore. I dosaggi utilizzati erano 400-1200 mg al giorno.
VITAMINA C
4
Prof. Alessandro Gelli
La vitamina C è vitale per la salute dei giunti ossei; gli studi su animali mostrano un effetto
protettivo contro l’osteoartrite. Al momento non esistono studi sull’uomo, ma estrapolando i
risultati ottenuti sugli animali, il dosaggio giornaliero per l’uomo dovrebbe essere di 4-6 g di vit.
C al giorno. Questi sono i dosaggi utilizzati negli studi sugli animali.
Vari dosaggi sono da utilizzare solo dietro prescrizione medica.
A dosaggi più bassi, come “dietetici” in via preventiva, si possono assumere tutte le sostanze
qui riportate.
CENNI
SULL’ESERCIZIO PER RAFFORZARE O RIABILITARE L’ARTICOLAZIONE,I LEGAMENTI E I
TENDINI DEL GINOCCHIO
Dal punto di vista della riabilitazione, un esercizio più noto e collaudato per rinforzare il
ginocchio traumatizzato da una brutta caduta sciando, è il “leg estension”.
Una gamba alla volta, l’esercizio è eseguito molto lentamente e mantenendo 1-3 secondi la
posizione di partenza e d’arrivo; in questo caso si dovrà sempre valutare però l’entitità del
problema per pianificare inizialmente un perfetto iter terapeutico-riabilitativo globale (con l’uso di
molte sostanze naturali, ecc.) e poi di potenziamento per cercare di far tornare le articolazioni
(ginocchia in questo caso), potenti come prima.
La riabilitazione va comunque valutata da un vero esperto che dovrà valutare caso per caso,
stabilendo le corrette metodiche e metodologie.
Gli esercizi possibili sono molteplici, anche senza macchine specifiche, solo utilizzando il corpo.
5