Novembre 2008
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Novembre 2008
Anno3 Numero 4 - Novembre 2008 Cambio al vertice Il saluto ai Laseristi di Sergio Gaibisso Cari amici Laseristi Tra poco inizia un nuovo quadriennio olimpico che avrà come conclusione i Giochi di Londra 2012. Ancora una volta la classe Laser sarà tra le comprimarie dei prossimi Giochi e spetterà a Voi fare in modo che anche a Weymouth, tra quattro anni, la Assolaser Italiana partecipi ai livelli dei migliori timonieri del mondo, ragazzi del Laser Standard e ragazze del Laser Radial. A Qingdao nel mese di agosto scorso, finalmente un nostro timoniere Laser è riuscito a salire sul podio, conquistando un me- ritatissimo “bronzo” che ha riempito un vuoto che durava da tante passate olimpiadi. Merito a Diego Romero, senza dubbio, ma anche al continuo lavoro di sviluppo della classe Laser italiana. Ora si apriranno scenari nuovi ed i prossimi anni potranno essere finalizzati a realizzare il sogno, di un atleta Standard e di una atleta Radial, di competere nella manifestazione sportiva più esaltante ed importante: i Giochi Olimpici. Certo non sarà facile, ma se ci sarà il giusto impegno, la voglia di sacrificarsi, la forza di superare tante difficoltà ed ostacoli, e la ferrea volontà di svolgere il duro lavoro di una preparazione lunga e difficile, può essere che anche a Weymouth i nostri “laseristi” potranno conseguire risultati almeno pari a quelli di Qingdao. Questa volta non ci sarò a seguire il lavoro di preparazione. Ma se a qualcuno di voi serviranno consigli, informazioni, incitamento sarò ben lieto di farlo. Sapete dove trovarmi. Buon vento a tutti Sergio Gaibisso 2008: fine ed inizio di un quadriennio olimpico Quest’anno ci ha portato una grande soddisfazione. Di questo dobbiamo ringraziare Diego Romero. Ringraziamo anche Sergio Gaibisso – Presidente FIV – che ha realizzato coraggiosamente il coinvolgimento di Diego nella nostra rappresentativa olimpica. In questo quadriennio abbiamo anche realizzato il sogno di avere tutti i nostri soci attivi in grado di godere di un servizio di archiviazione delle loro regate, in grado anche di valutarne le capacità con la metodologia ISAF raccogliendo i dati nella Ranking List. E’ stato un quadriennio di importanti soddisfazioni. Per il futuro ci aspettiamo di migliorare ancora. A metà Ottobre,dopo molto tempo che ciò no avveniva più, si è tenuta a Roma, la riunione conclusiva del quadriennio. Erano presenti segreterie di Classe e presidenti di zona FIV, i rapporti di collaborazione con questi ultimi sono davvero ottimi. Tutti i presenti hanno condiviso l’auspicio che la FIV si rivolga sempre più al territorio ed agli atleti. L’obbiettivo di questo sforzo è che lo sport della vela sia sempre più diffuso e che ci porti grandi soddisfazioni. Non ci sono parti e controparti, tutti lavoriamo per un unico obiettivo insieme: una crescita che dia libero spazio alle potenzialità dei nostri atleti, di ogni classe velica. Il bilancio della nostra Classe è sicuramente positivo, nel panorama di grande crisi dello sport velico siamo riusciti a mantenere una presenza numerica costante dei nostri soci. Le nostre regate sono sempre affollate e partecipate con entusiasmo dai regatanti. Il panorama delle altre classi olimpiche e di inteContinua pagina 2 Carlo Croce intervistato da Macrino Macrì NBR Tu andavi in Star e io in Laser. Da allora sono passati molti anni. Per me le derive sportive sono ancora tutto. Cosa è cambiato oggi per te? Carlo Croce Star e Laser sono ancora un punto di riferimento: le derive sportive devono essere al centro assoluto degli obiettivi federali il resto va usato per essere complementare, per esempio dare sbocco a chi ha dedicato anni alle derive e vuole costruirsi una continuità professionale, regatando sulle classi monotipo o grandi barche. NBR La FIV è stata spesso interpretata come erogatore di contributi. Possiamo sognare una Federazione che sia in grado di offrire soprattutto servizi e progetti formativi per gli atleti del futuro? Carlo Croce Sogno una Federazione NORMALE tutto qui. (NBR Chi desiderasse approfondire il pensiero Carlo Croce può trovare la lettera ai Presidenti presentata al momento della sua candidatura sul sito Assolaser.) NBR Il futuro non sarà legato solo alle regate classiche. La vela deve fare spettacolo, deve essere emozione. Dinamica veloce e spettacolare. Saremo in grado di far appassionare il Grande Pubblico anche alla vela atletica delle Classi Olimpiche? In questo mondo fatto di comunicazione, le riviste di settore sono cataloghi che non parlano di atleti, mai. I quotidiani sportivi confondono le imprese del grande yachting con l’atletismo velico. Riusciremo ad avere i nostri atleti in prima pagina? Carlo Croce Questo deve rientrare in una profonda rivisitazione dell’immagine della Federazione e della Vela nel suo complesso, tentativo iniziato dall’ISAF con molte difficoltà, è uno sport difficile da capire per il grande pubblico, ce la metteremo tutta. Più riusciremo in questa impresa più aiuteremo i nostri atleti a diventare personaggio e dunque li aiuteremo professionalmente. Ma questo procedimento è lunghissimo, non bisogna aspettarsi miracoli. NBR Hai qualche visione da proporci ? Carlo Croce La F.I.V. deve essere una struttura centrale, leggera e semplice che aiuta, ma pretende anche aiuto dalla periferia: un mondo sportivamente solidale, compatto verso gli obiettivi da raggiungere, un servizio non un ostacolo al nostro “cliente”, il velista, utilizzando Circoli, Zone e il CONI per il loro contributo. Una via facile da percorrere per un ragazzino, di 10 anni che sogna di diventare come “quelli” che vede, come dicevamo, sui giornali. Deve sapere il suo percorso per poterlo e doverlo compiere con chiarezza, senza corridoi oscuri. E’ possibile … Ciao a tutti! Carlo Croce resse federale non ci sembra altrettanto in attivo. A fronte di molti tesserati FIV il movimento degli atleti che praticano le classi olimpiche e di interesse federale è percentualmente molto basso. Crescere in quantità e qualità lavorando insieme ancor più e meglio di quanto non abbiamo fatto sinora, questo sarà l’impegno di tutti nel prossimo quadriennio. Questo articolo avrebbe dovuto es- sere intitolato “Ciò che vorrei e ciò che non vorrei dalla FIV nel prossimo quadriennio”. Le recenti vicende della Federazione Vela ci fanno comprendere che ci saranno alcuni cambiamenti spontanei, e crediamo che le linee programmatiche della FIV annunciate dal candidato Presidente Carlo Croce (*) siano coerenti con le nostre speranze e che anche il Presidente uscente Sergio Gaibisso – come si percepisce dalla sua lettera qui pubblicata - abbia la stessa visione del futuro. Abbiamo il piacere – e l’onore – di poter ospitare il pensiero dei nostri massimi rappresentanti in queste pagine. Ringraziamo ancora Sergio per l’affetto con cui ci ha seguito ed aiutato negli scorsi quadrienni. Auguriamo a Carlo il miglior più classico “Buon Vento” per un quadriennio fervido di collaborazioni e mutue soddisfazioni! Le Elezioni, che si svolgeranno durante l’Assemblea FIV del 13 Dicembre, vedranno fra i candidati anche la “nostra” Larissa Nevierov per rappresentare gli Atleti in Consiglio Federale. Macrino Macrì (*) Sul sito Assolaser si può trovare la lettera programmatica di Carlo La mente che aiuta il velista Per il quarto numero di NBR, abbiamo chiesto al Dr Umberto Manili di scrivere un articolo con lo scopo di “incuriosire” i lettori su un tema forse poco affrontato in Italia, ma non all’estero (per approfondimenti andate a vedere il sito di un noto laserista australiano www.sportsmindskills.com ). Il Dr Manili, inoltre, conosce molto bene il mondo della vela avendo fatto parte dello staff olimpico della FIV in occasione dei Giochi di Atlanta. Un buon livello di preparazione alla cessaria a ottenere una performance lenamenti, sia durante le regate. Ciò una strambata ed altro. competizione (fisico, tecnico, agoni- ottimale. permette di valutare sul campo gli Credere in sé anche quando le cose stico), può non essere sufficiente per L’atleta apprende il riconoscimento eventuali momenti in cui si può evi- non vanno e avere fiducia nelle prouna buona prestazione, in quanto la dei due aspetti, allena il rilassamento denziare un problema di cedimento prie capacità per raggiungere i propri nostra mente, spesso, avverte delle per abbassare l’ansia negativa e psicologico sul quale intervenire per obiettivi pensando io posso. interferenze di natura psicologica de- l’attivazione di tutto il sistema per es- eliminare il problema o invece la pos- L’attenzione che è massima nelle fasi terminate da diversi fattori. sere invece “ready”. sibilità di valutare un elemento di for- di partenza, che ha poi momenti diUno dei più frequenti è lo stress da Il rilassamento si basa principalmen- za dell'atleta per poterlo poi allenare versi durante l’andatura e che ritorna gara e da risultato. te sulla respirazione, poi la tecnica a "terra" a programmare in modo massima nel girare la boa per poi esQuesti fattori sono talmente legati al- utilizza fasi più legate a sentire il cor- continuativo la ripetizione di quella sere gestita a tale livello durante i giorni di regate: essere in grado di le differenze individuali che non ri- po, a saper gestire il recupero o ad abilità. sulta possibile generalizzare un pro- avere quella condizione psicofisiolo- Per esempio una volta rilevata una mantenere i livelli ottimali di concengramma e proporre un intervento gica di riposo. certa tensione nell’andatura di pop- trazione anche quando, e nella vela identico per tutti; è questo uno dei Una fase successiva, prevede una pa, si può in seguito con l'atleta, già accade spesso, le condizioni climatipunti più importanti nella program- preparazione mentale più finalizzata abituato a lavorare con l’allenamento che rinviano la partenza della regata. mazione psicologica: "Preparazione psicologica personalizzata". Il programma di preparazione mentale prevede una fase in cui l’atleta si pone gli obiettivi da raggiungere a breve, medio e lungo termine, sempre adeguati alle reali possibilità, funzionale questo ad evitare la frustrazione successiva a prestazioni che comunque sono superiori alle capacità tecniche di quel momento preciso. Unitamente a quanto detto, è importante che l’atleta apprenda i processi di attivazione e rilassamento: nel primo è necessario che senta quel giusto fluire di energia, legato alla situazione di prestazione; nell’altro invece è importante riconoscere la necessità di recupero successivo ad un impegno e spegnere tutto il sistema “atleta”. Da tanto tempo si parla dell’ansia pre-gara, ma è utile a tal fine distinguere l’aspetto negativo, legato a situazioni frenanti o comunque che genera rigidità (es. paura o fare il risultato), dal momento positivo, legato ad una condizione di attivazione, ne- The New Beam Reach 2 alle situazioni di regata, dove una buona condizione psicologica permetta di affrontare con efficacia le varie fasi di ogni prova senza che la tensione interferisca in modo negativo sulla concentrazione. Il velista può imparare a utilizzare l’allenamento ideomotorio e rivedere tutte le fasi preparatorie della partenza, il percorso di regata, immaginare il vento o la corrente e allenarsi mentalmente a reagire a quelle condizioni, in un processo di anticipazione del suo gesto sportivo. Apprende in questo modo l’autoregolazione, il saper gestire le varie fasi di attivazione e recupero in funzione dei diversi momenti di regata. Un monitoraggio continuo dello stato di forma psicofisiologico permette, inoltre, di verificare con ognuno lo svolgimento del programma, l'efficacia del medesimo o l'eventuale necessità di modificarlo per adattarlo maggiormente all'atleta. A tal fine è utile un intervento di supervisione in acqua, sia durante gli al- ideomotorio, richiamare l'immagine e modificare quella tensione in una situazione positiva di "attivazione". Nella ricerca della condizione psicofisica ottimale, si può ad esempio utilizzare la ripetizione mentale dei pensieri, delle sensazioni o delle immagini associate alle prestazioni migliori, anche nelle fasi che precedono la partenza. La condizione psicologica non è diversa dall’allenamento fisico o tecnico: va allenata. Terry Orlick definisce sette condizioni psicologiche per eccellere: • impegno • credere/fiducia in sè • attenzione ottimale • immagini positive • prontezza mentale • controllo della distraibilità • valutazione costruttiva Mantenere un impegno costante negli allenamenti affrontando spesso situazioni climatiche difficili o a volte resistere alla noia della ripetitività necessaria a perfezionare la partenza, Rimanere positivo e pensare alla possibilità di riuscire a raggiungere gli obiettivi prefissati: “io sono io posso”. Cercare sempre di creare una possibilità di vantaggio ed essere pronti ad approfittare del momento che può arrivare. Essere in grado di recuperare la concentrazione anche quando accade di avere un calo sia prima sia durante la regata. Riflettere sulle cose che sono riuscite bene e su quelle che devono essere migliorate: dire a se stessi “ho sbagliato la partenza, mi sono lasciato passare” o sentire la voglia di mollare tutto quando i risultati non arrivano, non costruisce e non produrrà mai una buona prestazione. E’ necessario apprendere da tutto per incrementare con l’esperienza le prestazioni future. Umberto Manili Psicologo dello Sport Il meritato letargo del Master Per i master e La Strana Alleanza è tempo di bilanci di fine anno e di preparazione atletica invernale, per la quale ognuno sceglie il metodo più idoneo Eccoci qua, la stagione è finita e ci aspetta un po’ di meritato riposo prima di ripresentarci sulla linea di partenza per il prossimo anno. È il momento per fare un consuntivo delle regate master sia nazionali che internazionali. Non posso e non voglio entrare nel merito dei numeri della classe master in Italia: questo spetta al nostro Segretario, ma credo che sia molto soddisfatto in termini sia di partecipazione, sia di prestazioni nelle singole regate.La tappa italiana dell’Euromaster che si è svolta a Laigueglia è stata vinta dall’italiano Alberto Ferrari, che è arrivato 2° nella tappa spagnola di Caleilla de Parafrugel. Ottime sono state anche le prestazioni degli italiani al Mondiale Master del 2007 di Roses e all’Europeo Master 2008, che si è tenuto in Corsica qualche settimana fa (3° Mibelli negli apprendisti, 2° Orlich nei GrandMaster e 2° Marinelli nei radial). Nella classifica finale del circuito Euromaster 2008 poi, gli italiani conquistano il 2° e il 3° gradino del podio nella categoria apprendisti e sfiorano il podio nella categoria master. (www.laserinternational.org/ems2008/) Ottima la partecipazione anche alle regate nazionali, dove i master sono sempre numerosi e agguerri- ti (almeno tra di loro!). Adesso, come dicevo, è il momento del meritato riposo: qualcuno si recherà dall’ortopedico per cercare di curare i dolori alla schiena causati da schienate proibite, oltre che dal regolamento, anche dall’anagrafe. Qualche altro dall’avvocato divorzista a causa dell’eccessivo numero di giorni passa- ti lontano dalle proprie mogli o fidanzate. Altri si accomoderanno in poltrona e con gli occhi socchiusi e sogneranno un’altra affollata partenza……. perché la vita è anche questo. Buon inverno a tutti. Gino Onorato Sardi in Corsica Risultati e sensazioni dei laseristi sardi nel Campionato Europeo Laser Master svoltosi nella vicina Corsica Ottime prestazioni dei Laseristi sardi che hanno partecipato dal 6 al 13 settembre al Campionato Europeo Laser Master di Saint Florent nel nord della Corsica. All’Europeo, organizzato dalla desco Gerz Wolfang, n.d.r.) dopo essere stato anche in testa alla classifica provvisoria dopo la disputa delle prime quattro regate. Nella stessa categoria da segnalare anche l’undicesimo posto di risultati non sono venuti solo nella classe “Standard Olimpico” ma anche nella “Radial”, dove Enzo Masala (Y.C.Cagliari) ha sfiorato il terzo gradino del podio della categoria “Gran Gran Master” classifi- Federazione Vela Francese con l’appoggio del C.E.S.M. Saint Florent, su un totale di 170 concorrenti ben 17 si sono presentati in rappresentanza della Sardegna. Il miglior risultato è stato quello conseguito dal rappresentante dello Yacht Club Cagliari, Mario Orlich, il quale alla fine delle sei regate disputate ha conquistato un ottimo secondo posto nella categoria “Grand Master Standard” a soli due punti dal vincitore (il te- Ignazio Diaz (Y.C. Cagliari). Ottima anche la prestazione del compagno di circolo di Orlich, Giovanni Mibelli il quale ha chiuso il Campionato aggiudicandosi il terzo posto nella categoria “Appendristi Standard”, prendendosi inoltre la bella soddisfazione di vincere una prova. Sempre nella categoria di Mibelli buona anche la serie di regate di Leonardo Piras della L.N.I. di Cagliari che ha chiuso al quarto posto. I buoni candosi quarto a pari punti con il terzo (è valsa la discriminante sul miglior piazzamento) seguito al quinto posto dal grandissimo Roerto Usai (Y.C.Cagliari), autore di un finale in crescendo con un secondo ed un terzo posto conquistati nelle ultime due prove. Nella stessa categoria buona anche la prova di Bruno Masala (Y.C.Alghero). Da segnalare che delle 10 prove in programma ne sono state disputa- te solo 6 con due giorni di regata trascorsi in mare in attesa di un vento stabile e costante che poi non è arrivato. Quindi solo sei prove: cinque disputate con vento teso sui 15 nodi, una con una leggera brezza che non ha mai superato i 6 nodi. Quindi condizioni diverse ma caratterizzate da una certa variabilità sia nella direzione che nell’intensità del vento che hanno contribuito a rendere molto impegnative le scelte strategiche e tattiche. In particolare un imprevedibile salto della direzione del vento a metà della quinta prova ha visto penalizzato Mario Orlich che dopo aver girato primo la boa alla fine della prima poppa, si è visto superare inaspettatamente nella successiva bolina da un gruppetto di regatanti, tra i quali il tedesco Gerz, che sfruttando un momentaneo e poco prevedibile salto a destra sono riusciti a sopravanzare il gruppo dei primi. Forse questa è stata la prova che ha privato il portacolori dello Yacht Club Cagliari di una probabile vittoria del titolo continentale. Ma le regate sono fatte anche di questi episodi ed il merito è di chi riesce a sfruttare meglio di altri le diverse situazioni meteo marine che si presentano. The New Beam Reach 3 Campionati zonali 2008 Zona 1 2 3 4 5 6 7 8 Standard Radial Laser 4.7 Bortoletto Davide 1.146 Tortarolo Tommaso 1.120 Rusca Erica 1.036 Vassallo Fausto 1.144 Scrivano Jacopo 1.1003 Laureri Federica 1.036 Bortoletto Pietro 1.133 Gallego Giovanni 1.090 Silvestri Camilla 1.020 Montis Marco 1.181 De Regis Beatrice 1.136 Rocchini Filippo 1.270 Bottoni Francesco 1.172 Del Maestro Lorenzo 1.104 Rosi Andrea 1.224 Segnini Massimo 1.172 Carloia Lorenzo 1.103 Cateni Giacomo 1.220 Strazzera Enrico 1.215 Guicciardi Franco 1.132 Cappellacci Federico 1.011 Masala Alessandro 1.195 Magnano Piermauro 1.130 Carrusci Filippo 1.005 Lussu Enrico 1.179 De Carlo Andrea 1.112 Crollalanza Andrea 1.235 Oliverio Matteo 1.452 Zona 9 Standard Radial Laser 4.7 De Camillis Roberto 1.033 Cerimele Federico 1.086 Di Clemente Carla 1.053 Dainese Marco 1.019 Zulli Fabio 1.077 Petrelli Pierpaolo 1.046 Ciuffo Guido 999 Fiorini Rodolfo 1.068 Coronese Marco 1.045 Mancinelli Marco 1.057 Foresi Luca 1.103 Palmieri Alberto 1.114 Regolo Daniele 1.044 Smerchinich Federico 1.056 Cococcioni P. 1.093 Borghi Enrico 1.037 Camilletti Fabrizio 1.049 Guermandi Franco 1.089 Lombardi Riccardo 1.076 Collinucci A. 1.170 Asirelli Mattia 1.098 Zacchi Gabriele 1.061 Pavirani Filippo 1.143 Donati Giulio 1.088 Ibba Alessandra 1.003 Lavezzi Federico 1.038 Collinucci Mattia 1.139 Bacciocchi Giulia 1.083 Bagordo Andrea 1.512 Cosentino Andrea1.058 Daniele Federico1.045 Pugiotto Suresh 1.042 Provenzano Simone 1.188 Bondi' David 1.443 Antognoli Luca 1.489 Frascari Luca 1.183 Bignoli Boris 1.424 Catarci Giorgia 1.481 Migliaccio Lorenzo 992 Scala Enrico 1.236 Capaldi Giuseppe 1.074 D'Arienzo Maurizio 899 Ascione Raffaele 1.233 Fava Ilaria 1.070 Giusti Sergio 868 Vitulano Christian 1.228 La Pegna Stefano 1.050 Barbera Maurizio 402 Chila' Paola 1.024 Ruffo Sacha 1.025 Colella Fabio G. 400 Barbera Chiara 1.005 Lagana' Antonino 1.019 Motta Dario 199 Colella Fabio G. 825 Sacchi Andrea 987 10 11 12 Doci Marco1.044 Cosentino Marco1.040 Costa Nicola 1.036 Masiero Enrico Maria 1.026 Cosentino Laura 1.034 Tomasella Edoardo 1.034 Coccoluto Giovanni 1.192 Cerni Pietro 1.205 Macchini Elisabetta 1.112 Pellis Marco 1.169 Gerin Nicola 1.110 Malusa' Luca 1.182 Longo Francesco 1.158 Salateo Gianluca 1.097 Iacoppe Flavio 1.143 Vicentini Carlo A. 1.220 Benamati Giovanni 1.165 Canazza Giovanni 1.237 Collura Pierre A. 1.191 De Luca Umberto 1.163 Benini Mario 1.230 Ielo Francesco 1.005 Laici Federico 1.189 Facchini Luca 1.161 Tani Federico 1.188 Lercara Riccardo 1.184 Serio Francesco 1.190 Paglialunga Sandro 1.110 Rigamonti Fabrizio 1.107 Spinelli Ivan 1.126 Sabato Vincenzo 953 Sacchi Claudio 1.176 Mezzapelle Giorgio 1.178 Guidolin Lorenzo 1.106 Valsecchi Giovanna 1.102 Vigano' Gabriele 1.119 Lo Bue Marco 864 Angileri Valerio 1.169 Fugaldi Aurelia 1.163 Albano Giuseppe 1.104 Micolitti Luca 1 .097 Albonico Gianluca 1.093 Ostuni Giancarlo1.103 Indellicati P. 1.129 Amorico Alessia1.049 Capriglione Nicola1.097 Acciani Alessandro1.126 Romeo Fabrizia1.033 Pilagatti Adriano N.1.093 Ciasca Leonardo1.111 Ostuni Deborah1.023 13 14 15 Prove: non più di 2 prove per ogni giorno di regata Modalità di punteggio. Si conteggiano i risultati di ogni concorrente nelle 8 regate previste nell'attività zonale a fianco riportata. I risultati danno luogo a punti che saranno conteggiati con la metodologia della Ranking List della Classe Laser Formia: avvertenze (improbabili) per il laserista Erano già approdati in Tracia (oggi tra Grecia Bulgaria e Turchia), dai Ciconi, a cui avevano saccheggiato le case e rapito le donne, salvo poi essere attaccati mentre se la spassavano con i bottini di vario genere. Già avevano fatto conoscenza con i Lotofagi, in Tunisia dalle parti di Djerba: forse scambiati per turisti antesignani, vennero loro offerti fiori di loto, in grado di far perdere la memoria, in modo da non farli partire più. Era stata poi la volta dei Ciclopi e di Polifemo, che rimase accecato ma ancora stanno cercando di capire come, visto che Nessuno era con lui. Avevano fatto visita al Dio dei Venti, e già erano in vista della patria, quando un uragano si abbattè su di loro. Fu dopo tali peripezie che ripresero a caso la navigazione e che, ad Ulisse e ai suoi, non parve vero di raggiungere un approdo tranquillo e riparato come The New Beam Reach 4 quello offerto dal golfo di Formia. Salvo poi scoprire, una volta approdati e mandato in avanscoperta alcuni membri dell’equipaggio, che la zona era abitata dai Lestrigoni, giganti cannibali che distrussero le navi e trasformarono la maggior parte dell’equipaggio di Ulisse in tante porzioni di 4 Salti in Padella. Eccezion fatta, ovviamente, per il prode eroe e quelli della sua nave, che riuscirono a fuggire l’attacco famelico degli abitanti del posto. Questo aneddoto, oltre a dimostrare la vena hollywoodiana di Omero (con l’attore protagonista che si salva sempre nella Mission Impossible di turno), mette in guardia sulle insidie della prossima regata a Formia. Dalle ultime informazioni giunte in redazione sembra che i Lestrigoni siano scomparsi dalle parti di Formia; si consiglia però di usare la massima prudenza possibile nella fase di attracco dopo le prove, onde evitare di trovarsi senza Laser e dentro un calderone di acqua bollente insieme a patate e carote. Laserista avvisato, mezzo salvato. In secondo luogo va sottolineata la presenza in zona della città-roccaforte di Gaeta, famosa per aver subìto nel corso della sua storia quattordici assedi. Per la sua posizione su una penisola facilmente difendibile, è stata la piazzaforte del Regno di Napoli e, successivamente, del Regno delle Due Sicilie. Nel 1848 vi si rifugiò anche il Papa, mentre Mazzini faceva occupazione a Roma. Non per protestare contro la Gelmini, ma per proclamare la Repubblica Romana (durata un anno): segno dei tempi che cambiano. Passano tredici anni, e a Gaeta arrivano in rapida successione re, regina ed esercito borbone, che, non volendo incontrare Garibaldi e i suoi mille amici, si rifugiano nell’ultimo baluardo del Regno; e i Piemontesi, che Garibaldi l’hanno appena incontrato e ora hanno intenzione di cancellare anche il Regno delle Due Sicilie dalle cartine della penisola. Proprio in tale occasione, Gaeta subisce l’assedio più ingente della sua storia, via terra e via mare, durato 102 giorni. Anche in questo caso le informazioni raccolte dalla redazione testimoniano la momentanea assenza di scontri tra navi all’interno del golfo antistante Gaeta e Formia. Ma ancora una volta si raccomanda la massima attenzione durante le prove di regata, perché vengano evitate non solo le boe ma anche eventuali colpi a lunga gittata: di per sé il Laser è un’imbarcazione innocua, ma non sia mai che qualcuno confonda una flotta di tante vele bianche al largo con un pericoloso attacco via mare... Direzione e redazione Piazza Grandi, 19 20129 Milano Tel. 02.76115147 Fax. 02.7491855 Direttore responsabile Macrino Macrì Umberto Manili Gino Onorato Redazione grafica Federico Strada Photo Editor Donatella Mariani [email protected] Tel. 02.76115147 Redattori Federica Corsi Carlo Borlenghi foto Ufficio Stampa FIV Roberto Vuilleumier www.slidebox.it Editore Domenico Susca Hanno collaborato Carlo Croce Sergio Gaibisso emmedi s. r. l. Piazza Grandi, 19 20129 Milano