Salmonella

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Salmonella
PARATIFOSI AVIARE
Caratteristiche della patologia
E.1
E.1.1 Nome patologia
E.1.2 Agente/i eziologico/i
E.1.3 Breve descrizione
Scheda Paratifosi aviare
Informazioni
Malattia
Paratifosi.
Salmonella enterica sottospecie enterica, batterio
appartenente alla famiglia delle enterobatteriacee, gramnegativo, aerobio, asporigeno.
La tassonomia del genere Salmonella non è tutt’ora
standardizzata, il metodo di classificazione più utilizzato è
quello adottato dal CDC e redatto secondo le linee guida
dell’OMS. Si riconoscono solo due specie appartenenti al
genere Salmonella, S. enterica e S. bongori (inizialmente
classificata come sottospecie V di S. enterica) ma queste
presentano oltre 2500 sierovarianti. S. enterica a sua volta è
suddivisa in 6 sottospecie: enterica (I), salamae (II), arizonae
(IIIa), diarizonae (IIIb), houtenae (IV) e indica (VI). Salmonella
enterica subsp. enterica è la principale causa di salmonellosi
negli animali omeotermi mentre S. bongori e le restanti
sottospecie di S. enterica prediligono gli ectotermi. La
nomenclatura delle sierovarianti della sottospecie enterica
può essere estesa (ad es. Salmonella enterica subsp. enterica
ser. Typhimurium) o contratta (ad es. Salmonella
Typhimurium). La nomenclatura delle sierovarianti delle altre
sottospecie di S. enterica e di S. bongori si invece basa sulla
formula antigenica (LPS e flagelli).
Per quanto riguarda il comparto avicolo, con il temine di
Paratifosi si intendono infezioni causate da vari sierotipi di
Salmonelle mobili dette comunemente “paratifoidi”, che
possono causare malattia clinicamente manifesta o decorrere
in modo asintomatico. Tali salmonelle possono infettare una
grande varietà di ospiti (animali selvatici, domestici e uomo).
Nell’uomo sono una delle principali cause di tossinfezione
alimentare e i volatili domestici rappresentano una delle
principali riserve e fonti di salmonelle implicate nelle
epidemie umane. Salmonella Enteritidis e Salmonella
Typhimurium sono i due sierotipi ritenuti responsabili della
maggior parte delle infezioni di origine alimentare da
Salmonella sia in Europa che negli USA. Dal punto di vista
legislativo nelle specie avicole di allevamento, limitatamente
ai riproduttori della specie Gallus gallus, sono contemplate
anche S. Hadar, S. Infantis e S. Virchow.
Pag. 1
Rilevanza della patologia
1
1.1-1.2
Presenza e frequenza dell’agente eziologico sul territorio regionale / extraregionale
1.1.1 Presenza e frequenza della
Per quanto riguarda l’aspetto legislativo, i piani di controllo
1.2.1 malattia in Regione Lombardia
prendono in considerazione I riproduttori, le galline ovaiole, i
1.1.2 Presenza e frequenza della
1.2.2 malattia in regioni / Stati
confinanti
1.1.3 Frequenza eventuali epidemie
1.2.3 (specificare aree)
1.1.4 Animali / Vettori / Ambiente
1.2.4
polli da carne, i tacchini riproduttori e i tacchini da carne. Le
positività riscontrate nel territorio lombardo nell’anno 2009
sono state le seguenti:
riproduttori: Nel 2010 sul territorio regionale sono stati
controllati 325 gruppi, di cui 2 sono risultati positivi per
salmonelle incluse nel programma e 5 positivi per salmonelle
minori. In Italia le positività “nazionali” sui riproduttori
riportano una prevalenza del 1,5% sui 5 sierotipi controllati
(0,3% SE; 0,3% ST; 0,3% SV e 0,8% SH
Ovaiole: Nel 2010 sul territorio regionale sono stati controllati
272 gruppi, di cui 10 positivi per salmonelle incluse nel
programma e 48 positivi per minori.
Dai dati pubblicati da EFSA (2009) la presenza dei 5 sierotipi di
Salmonella nei “riproduttori” è segnalata nei Paesi europei
confinanti con l’Italia con le seguenti prevalenze.
Francia: 0,6% (0,3% da SE; 0,1% da SI e 0,2% da SH)
Germania: 0,1% ascrivibile a SE.
Austria: 6,6% non specificando i sierotipi.
Segnalazione di positività batteriologiche negli allevamenti
per lo più asintomatici.
Presenza della patologia mantenuta da animali suscettibili
infetti, ruolo rilevante dell’ambiente (asportazione lettiera,
pulizia, disinfezione) e di vettori animati non controllati
(muridi, insetti).
Nessuno.
1.1.5 Eventuali cicli stagionali / focolai
1.2.5 influenzati da anomalie climatiche
1.1.6 Fattori che favoriscono la presenza Le uova da cova devono provenire da riproduttori esenti e
1.2.6 dell'agente (scarse misure
devono essere adeguatamente disinfettate. Indispensabili
igieniche, biosicurezza,
management, ecc.)
1.1.7
1.2.7
1.1.8
1.2.8
1.3
1.3.1
risultano essere le norme igieniche durante tutto il ciclo e le
norme di biosicurezza. Anche l’alimento può avere un ruolo
nell’ingresso della malattia in allevamento.
Stabilità nell'ambiente dell'agente Elevato in particolare in caso di ambiente favorevole (umidità
e calore); fino a 200 giorni nell’ambiente (S. Typhimurium);
eziologico
fino ad oltre 250 giorni in liquami e fognature.
Salmonella viene inattivata da disinfettanti quali etanolo al
70%, ipoclorito di sodio all’1%, glutaraldeide al 2%,
disinfettanti a base di iodio, fenoli e formaldeide. Calore
umido (121°C per 15’), calore secco (170°C per 60’) e
pastorizzazione del latte (71,1°C per 15”) sono in grado
d’inattivare l’agente.
Possibilità di eliminare l'agente
E’ possibile eliminare l’agente ma solo con procedure di
dall'ambiente
lavaggio, detersione e disinfezione
ben eseguite
accompagnate da procedure di pest management.
Numero di specie domestiche colpite
Numero di specie domestiche
Tutte le specie di volatili, mammiferi e uomo.
colpite (indicare anche quali)
Scheda Paratifosi aviare
Pag. 2
1.4
1.4.1 Rapidità di diffusione
nell'allevamento
Velocità di diffusione
Rapida.
1.4.2 Rapidità di diffusione tra
1.4.3
1.5
1.5.1
1.5.2
1.5.3
1.5.4
1.6
1.6.1
1.6.2
1.6.3
1.7
1.7.1
1.7.2
1.7.3
1.8
1.8.1
1.8.2
1.8.3
Molto lenta se sono rispettate le norme di biosicurezza.
allevamenti
Capacità di diffondersi senza
Scarsa se sono rispettate le norme di biosicurezza.
movimentazione di animali
Vettori come reservoir e potenziali fonti di contagio
Ciclo della patologia influenzato da La trasmissione orizzontale delle paratifosi è ben
vettori
documentata e vede molteplici vettori potenzialmente
coinvolti nella introduzione della malattia in allevamento; i
principali sono : roditori, insetti, uccelli selvatici, attrezzatura
contaminata, mangimi prodotti in azienda e operatori di
allevamento. Tra gli insetti Dermanyssus spp., Musca
domestica e Alphitobius diaperinus possono contribuire a
mantenere l’ambiente di allevamento infetto.
Presenza del vettore sul territorio
Dermanyssus spp., Musca domestica e Alphitobius diaperinus
regionale / nazionale
possono contribuire a mantenere l’ambiente di allevamento
infetto.
Presenza del vettore legata a
La mosca ha un ciclo stagionale mentre Dermanyssus e
determinate aree / condizioni
Alphitobius sono generalmente presenti durante tutto l’anno
climatiche
con una maggiore frequenza durante le stagioni calde (ciclo
biologico facilitato).
Capacità del vettore di
Studi recenti vedono alcuni acari (Dermanyssus spp) come
sopravvivere, riprodursi,
potenziali vettori capaci di mantenere l’infezione negli
trasmettere l'infezione, fungere da allevamenti a ciclo lungo (riproduttori, galline ovaiole da
reservoir
consumo).
Rischio di contagio nelle specie sensibili
Probabilità di trasmissione
Alto.
Modalità di trasmissione
Medio, sia per via diretta che indiretta.
Particolari condizioni che
Riproduttori infetti, scarse norme igieniche e di biosicurezza.
favoriscono la trasmissione
Specie selvatiche reservoir e potenziali fonti di contagio
Specie colpite
Tutte le specie selvatiche di uccelli e mammiferi.
In Lombardia è stata trovata una prevalenza dell’11,6% di S.
Typhimurium in cornacchie asintomatiche
Interazioni selvatici / domestici /
Ben documentata, se l’allevamento è ben condotto
uomo
l’interazione è meno sensibile.
Eventuali specie in pericolo colpite Potenzialmente tutte.
Potenziale diffusione silente
Riconoscibilità della patologia
Nelle specie avicole di allevamento la malattia è sovente
attraverso i segni clinici
asintomatica se introdotta durante il ciclo produttivo. Può
manifestarsi mortalità anche elevata se il pulcino nasce da
uovo infetto.
Diffusione attraverso soggetti sub- Comune.
clinici / asintomatici
Periodo d'incubazione
Breve.
Scheda Paratifosi aviare
Pag. 3
Variabilità dell’agente
I Sierotipi sono molti, nel caso delle paratifosi regolamentate
interessano prevalentemente 5 specie nei riproduttori S.
Enteritidis, S. Typhimurium, S. Hadar, S. Infantis e S. Virchow.
Mutazioni
Esistono numerosi fagotipi , per S. Typhimuriium quelli
prevalenti sono 49a, 204 e DT 104 in Europa occidentale, 1 in
Israele, Russia e Paesi Est Europei e 135 in Australia. Per S.
Enteritidis i fagotipi prevalenti sono 4 e 6 in Europa ed 8, 13,
13a e in notevole aumento in USA.
Specie - specificità
Le paratifosi non sono salmonellosi specie-specifiche.
Conoscenza dell’interazione ospite-patogeno
Grado di conoscenza scientifica
Buona.
sulla patogenesi
Conoscenza della risposta immunitaria
Totale / parziale / nessuna
Buona, studiata soprattutto in funzione dell’infezione
conoscenza dell'immunità umorale nell’uomo.
Totale / parziale / nessuna
Buona, studiata soprattutto in funzione dell’infezione
conoscenza dell'immunità cellulo- nell’uomo.
mediata
Impatto socio-economico
Impatto della patologia sulle produzioni nella realtà lombarda
Perdite produttive (mortalità /
Riproduttori: Gli animali positivi vanno posti sotto vincolo
scarti)
sanitario, abbattuti e distrutti o, in alternativa destinati alla
macellazione mettendo in atto misure finalizzate ad evitare il
rischio di diffusione di salmonelle; la carne ottenuta dal
gruppo + deve essere trattata termicamente a meno di esito –
della ricerca di Salmonella spp. nel muscolo di 15 animali per
gruppo (costo dell’esame a carico del proprietario degli
animali).
Le uova ancora presenti presso gli incubatoi prodotte dal
gruppo positivo devono essere distrutte o in alternativa
destinate al trattamento termico dal momento in cui è stata
confermata la positività per un sierotipo rilevante in campioni
ufficiali. Nell’anno 2010 in Lombardia non sono stati riformati
riproduttori, sono state mandate al macello 152.300 ovaiole e
729.467 uova da cova sono state destinate a produrre
ovoprodotti.
Galline ovaiole: Gli animali positivi vanno posti sotto vincolo
sanitario, abbattuti e distrutti o, in alternativa destinati alla
macellazione mettendo in atto misure finalizzate ad evitare il
rischio di diffusione di salmonelle. Se + SE/ST in autocontrollo
fino a conferma ufficiale le uova vanno distrutte/trattate
termicamente. Se + SE/ST in galline ovaiole che producono
uova destinate alla pastorizzazione gli animali possono essere
macellati a fine ciclo.
Broilers: Gli animali positivi vanno posti sotto vincolo
sanitario e destinati alla macellazione; la carne ottenuta dal
gruppo positivo deve essere trattata termicamente a meno di
esito negativo della ricerca di Salmonella spp. nel muscolo di
15 animali per gruppo (costo dell’esame a carico del
proprietario degli animali).
1.9
1.9.1 Specie / Tipi conosciuti
1.9.2
1.9.3
1.10
1.10.1
1.11
1.11.1
1.11.2
2
2.1
2.1.1
Scheda Paratifosi aviare
Pag. 4
2.1.2 Riduzione della qualità dei prodotti Le uova vanno distrutte o trattate termicamente con notevole
2.1.3
2.2
2.2.1
2.2.2
2.2.3
2.2.4
decremento del valore commerciale. Se la carne risulta
positiva deve essere trattata termicamente con
deprezzamento notevole.
Minacce alla sopravvivenza
Se colpito un allevamento di riproduttori il danno per
dell'industria
l’azienda risulta notevole per mancata produzione in quanto
ogni riproduttore femmina produce circa 140-220 pulcini che
verranno a mancare nelle rispettive filiere.
Impatto economico del piano di controllo
Presenza e obbligatorietà del piano I piani di monitoraggio sono presenti ed attuati in tutti gli
allevamenti di riproduttori, di ovaiole.
Costo delle misure di monitoraggio I piani di monitoraggio in atto prevedono l’esecuzione di
in atto
esami microbiologici con cadenze variabili in base alla specie
considerata. Generalmente i costi sostenuti per campione in
autocontrollo (in genere se ne eseguono almeno 2 per
gruppo/capannone) sono di 14 € di analisi più 10€ di materiali
a cui va compreso il tempo occupato del tecnico per il
prelievo di campo.
Nel 2010 in Regine Lombardia il costo unitario per gli
accertamenti di laboratorio è stato 7,993 € per i riproduttori e
9,122 € per le ovaiole.
Presenza di focolai sul territorio
Sul territorio lombardo sono segnalate nel 2010, n° 10
positività per S. Enteritidis +S. Typhimurium nelle galline
ovaiole; n° 2 positività a SE+ST nei riproduttori mentre i
controlli eseguiti in tutti gli incubatoi lombardi hanno dato
esito negativo. Per quanto riguarda i broiler, solo 6
allevamenti sono risultati positivi a SE+ST su 257 aziende
controllate ufficialmente.
Tipologia e costo delle misure di
La regolamentazione prevede sia analisi in autocontrollo sia
controllo in atto.
come controllo ufficiale con le seguenti cadenze:
Riproduttori (come da Regolamento UE n° 200/2010): Il
prelievo di campioni per ogni gruppo di riproduttori avviene
ad iniziativa dell’operatore del settore alimentare (allevatore
e/o tecnico di filiera) e nel quadro dei controlli ufficiali . In
autocontrollo, ogni 2 settimane, si può effettuare il prelievo
del campione o in incubatoio o in azienda. Il controllo ufficiale
si effettua ogni 16 settimane in incubatoio se in autocontrollo
si è scelti di campionare l’incubatoio più un prelievo di
routine nell'azienda in due occasioni durante il ciclo di
produzione: il primo entro le quattro settimane seguenti
l'entrata in deposizione o il trasferimento all’unità di
deposizione; il secondo verso la fine del periodo di
deposizione, al più presto otto settimane prima della fine del
ciclo di produzione. Se il prelievo di campioni ad iniziativa
dell’operatore del settore alimentare ha luogo nell'azienda, il
prelievo di routine è effettuato in tre occasioni durante il ciclo
di produzione:
a) entro le quattro settimane seguenti l'entrata in
deposizione o il trasferimento all’unità di
deposizione;
Scheda Paratifosi aviare
Pag. 5
b) verso la fine del periodo di deposizione, al più presto
8 settimane prima della fine del ciclo di produzione;
c) in qualsiasi momento del ciclo di produzione
sufficientemente distante dai momenti in cui hanno
luogo i prelievi precedenti.
La normativa prevede delle deroghe ben specificate.
Galline ovaiole (come da Regolamento UE n. 517/2011) in
autocontrollo: 2 controlli prima dell’entrata in deposizione +
un controllo (2 campioni per capannone/gruppo) ogni 15
settimane a partire dalla 24 (± 2) settimana. In aggiunta, un
controllo ufficiale per ciclo per azienda nei gruppi con più di
1000 soggetti; sono previsti altri controlli ufficiali in casi
particolari.
Broilers (come da Regolamento UE 646/2007): I gruppi di polli
da carne sono sottoposti a campionamento su iniziativa
dell’operatore del settore alimentare e ad opera dell’autorità
competente. Questi campionamenti prevedono un controllo a
carico dell’azienda almeno 3 settimane prima della
macellazione e un campionamento ufficiale di un gruppo per
anno per azienda nel 10% delle aziende con più di 5000 capi.
Tacchini da carne (come da D.M. 19 febbraio 2010): un
controllo entro 3 settimane dalla data di macellazione
prevista (in autocontrollo) + un controllo ufficiale una volta
all’anno nel 10% delle aziende con almeno 500 tacchini da
ingrasso.
La normativa prevede controlli anche nei tacchini
riproduttori che però non risultano presenti nel territorio
lombardo.
2.3
Potenziale Impatto economico diretto (costi cumulativi inclusi)
2.3.1 Limitazioni e divieti alla produzione Medio per i soggetti da carne, , alto per riproduttori e galline
e alla movimentazione animale
ovaiole.
2.3.2 Potenziale costo economico
Riproduttori: di difficile stima in quanto l’impatto diretto
immediato è la perdita di produzione ed è direttamente
proporzionale alla settimana di deposizione.
Ovaiole: le uova provenienti da gruppi positivi sono destinate
alla sgusciatura e ai trattamenti termici, in termini di valore
commerciale la perdita è del 25-30%. Le galline mandate al
macello hanno una perdita economica del 15%
Soggetti da carne (polli e tacchini): perdita di valore del 1520%% circa.
A questi costi vanno aggiunti anche quelli sostenuti per
adottare opportune misure sanitarie in allevamento al fine di
evitare o limitare la diffusione dell'infezione o
contaminazione ed eventualmente ulteriori misure dovranno
essere applicate sulla base dei risultati dell'indagine
epidemiologica. Ai costi delle indagini laboratorio vanno
sommati quelli per gli autocontrolli, gli indennizzi e degli
interventi vaccinali.
A questi costi va aggiunto l’allestimento dei piani di
autocontrollo che deve essere fatto da un professionista
competente.
Scheda Paratifosi aviare
Pag. 6
2.3.3 Possibili mezzi di controllo
Vaccinazione possibile per SE e ST in riproduttori e ovaiole,
non disponibile in soggetti da carne
(vaccinazione e terapia medica /
Test-and-cull / Stamping out)
2.3.4 Costi degli eventuali interventi
Per S. Enteritidis e S. Typhimurium sono possibili 2 interventi
richiesti (monitoraggio e controllo) vaccinali con vaccino vivo somministrato in acqua da bere e
un intervento con vaccino spento con somministrazione sc. o
intramuscolo singolo. I costi stimati dei programmi vaccinali
sono: 2 somministrazioni di vaccino vivo circa 85€/1000 capi;
una somministrazione di vaccino spento da 95 a 105€/1000
capi più 40€ di manodopera.
Nelle galline ovaiole la vaccinazione a seguito di un focolaio
precedente, è a carico del Sistema Sanitario Nazionale.
2.4
Potenziale Impatto economico indiretto (sociale, commerciale)
2.4.1 Conseguenze sulla distribuzione dei Nessuno o scarso in base alla dimensione dell’allevamento
prodotti
infetto. Va considerato l’impatto sociale riferito alla perdita di
giornate lavorative durante il fermo dell’allevamento che nel
caso dei riproduttori e ovaiole può essere anche di alcuni
mesi.
2.4.2 Riduzione del prezzo di mercato
La riduzione interessa soprattutto il comparto uova (25/30%) e carni (-15/20%). Come costo indiretto va
considerato anche che per gli allevamenti a vita commerciale
lunga (ovaiole e riproduttori) i casi di positività comportano
un fermo di produzione di almeno 6 mesi legato alla difficoltà
di approvvigionarsi di animali della stessa categoria.
2.4.3 Divieto di distribuzione a livello
Nessuno in quanto i prodotti derivati dalle produzioni positive
o sono distrutti o trattati termicamente.
nazionale
2.4.4 Costi dei trattamenti e del controllo Costi legati al trattamento farmacologico, l’ospedalizzazione
della patologia negli esseri umani del paziente è rara.
2.4.5 Riduzioni del turismo e della
Nessuno.
biodiversità
2.4.6 Restrizioni sul sistema produttivo
Come da normativa comunitaria.
3
Impatto sulla salute pubblica
3.1
Presente in normativa
3.1.1 Se presente ambito territoriale
Si, anche le carni devono essere sottoposte a controlli
interessato
microbiologici atti ad impedire il commercio di alimenti
contaminati (Regolamento EC n° 2073/2005). A tale proposito
una recente ricerca condotta su campioni di alimento di
origine avicola (pollo e tacchino) in provincia di Milano hanno
mostrato una contaminazione ascrivibile a S. Enteritidis e a S.
Typhimurium dello 0,8%.
3.2
Potenziale zoonosico
3.2.1 Possibilità di trasmissione agli
Medio.
esseri umani
3.2.2 Frequenza di trasmissione agli
Regolare, 6,8 casi ogni 100.000 abitanti in Italia (EFSA, 2009).
esseri umani
In Lombardia, nel periodo 2005-09, al sistema Enter-Net sono
state riportate segnalazioni relative a 6.121 isolamenti di
Salmonella da campioni di origine umana. Il numero di
isolamenti di Salmonella dal 2005 al 2009 ha subito un
significativo incremento, delineando un netto trend di
crescita: 840 isolamenti nel 2005, 768 nel 2006, 834 nel 2007,
1.334 nel 2008, fino a 2.345 nel 2009. Il sierotipo isolato più
frequentemente è S. Typhimurium (837 casi, 35,7%), seguito
Scheda Paratifosi aviare
Pag. 7
3.2.3
3.2.4
3.2.5
3.2.6
3.3
3.3.1
3.4
3.4.1
3.4.2
3.5
3.5.1
3.5.2
3.5.3
3.5.4
3.6
3.6.1
dalla variante monofasica di S. Typhimurium caratterizzata
dalla formula antigenica incompleta 1,4(5)i:- (318 casi, 13,6%)
e da S. Enteritidis (278 casi, 11,8%). Tra gli altri sierotipi quelli
identificati con significativa frequenza sono S. Napoli, S.
Derby, S. Hadar, S. Infantis e S. London.
Modalità di trasmissione agli esseri La principale via di trasmissione è per via orale soprattutto
umani (diretto, indiretto, vettori,
con l’ingestione di alimenti poco cotti.
alimenti, aerogena)
Barriere di specie
Nessuna.
Fattori di patogenicità
La patogenicità dell’agente è il risultato di numerosi fattori,
principalmente componenti cellulari e proteine secrete.
tra queste possiamo ricordare:
− adesine;
− invasine (Inv, Prgs, HilA, OrgA),
− citotossine
− enterotossine
− fattori di resistenza ai macrofagi (Saps, Ims, Pags,
HPII,
− SodA)
− Fattori di resistenza al siero (LPS, Rck, TraT,rsk)
Eventuale sottostima dei casi
Possibile nei pazienti non ospedalizzati e con forme lievi o
umani
asintomatiche.
Probabilità di contagio
Probabilità di contagio
6,8 casi ogni 100.000 abitanti in Italia (EFSA, 2009)
Trasmissibilità tra esseri umani
Probabilità di trasmissione tra
Possibile ma raro.
esseri umani
Modalità di trasmissione tra esseri Possibile per via indiretta (contaminazione dei cibi da parte di
portatore asintomatico).
umani (diretta / indiretta)
Impatto sulla salute umana
Gravità della sintomatologia clinica Da asintomatica a grave in soggetti giovani o
dei soggetti colpiti
immunocompromessi. Le forme conclamate possono
presentare dai soli sintomi gastroenterici con ipertermia, che
sono i più comuni, fino a gravi compromissioni sistemiche con
possibile esito letale (setticemie e meningiti).
Durata della sintomatologia e
Media, una settimana circa nei casi gastroenterici mentre nei
dell'eventuale interruzione
casi più gravi, l’interruzione dell’attività lavorativa può
dell'attività lavorativa
superare la settimana.
Danni permanenti
Rari.
Mortalità
Variabile, in genere Secondo i dati EFSA nel 2009 il tasso di
letalità della malattia in UE è stato dello 0,08%. Le forme gravi
nei soggetti a rischio presentano mortalità elevata. A livello
mondiale è stato stimato che ogni anno 93,8 milioni di
persone vengono colpite dalla forma gastroenterica con
155.000 decessi (mortalità circa 0,002%).
Impatto sulla sicurezza alimentare
Probabilità d'infezione /
Numericamente di difficile stima, presumibilmente bassa per
tossinfezione / intossicazione
quanto riguarda i casi correlati ai prodotti di origine animale
attraverso gli alimenti
di origine avicola anche se sono quelli maggiormente
incriminati.
Scheda Paratifosi aviare
Pag. 8
3.6.2 Dosi necessarie per causare
infezione / tossinfezione /
intossicazione
3.6.3 Precauzioni richieste
3.7
3.7.1
3.7.2
3.7.3
4
4.1
4.1.1
4.1.2
4.1.3
4.1.4
4.2
4.2.1
4.2.2
4.2.3
4.3
4.3.1
4.3.2
4.3.3
4.3.5
Alcune migliaia di UFC, da 105 a 106 per S.T e S.E. a seconda
dell’età e dell’immunocompetenza della persona.
Controllo e applicazione rigida della normative negli
allevamenti positivi.
Potenziale bioterroristico
Potenziale dannoso dell'agente
Il CDC considera le salmonelle patogene come agenti di
sull'uomo
categoria B.
Reperibilità dell'agente
Facile.
Facilità d’impiego e conservazione Sono moderatamente facili da coltivare e diffondere;
dell'agente (laboratori / personale provocano una moderata morbilità e bassa mortalità e
specializzato / singoli individui)
richiedono specifici miglioramenti della capacità diagnostica e
una rafforzata sorveglianza della malattia.
Impatto sugli scambi commerciali
Impatto scambi regionali legato alle normative vigenti
Blocco / limitazione al commercio Blocco e limitazione al commercio solo per I prodotti/animali
(singolo animale, mandria, area
del singolo allevamento positivo.
delimitata, totale)
Lista di prodotti vietati
Nessun prodotto vietato se batteriologicamente negative o
trattato termicamente.
Perdita di indennità
Limitata al ciclo.
Difficoltà e tempistica del recupero Legato al ciclo degli animali, poche settimane per i soggetti da
carne, alcuni mesi per I riproduttori/ovaiole.
di eventuali indennità perse
Impatto scambi nazionali / comunitari legato alle normative vigenti
Blocco / limitazione al commercio Solo a livello di singolo allevamento.
(singolo animale, mandria, area
delimitata, totale)
Lista di prodotti vietati
La carne ottenuta dal gruppo positivo deve essere trattata
termicamente a meno di esito negativo della ricerca di
Salmonella spp. nel muscolo di 15 animali per gruppo Le uova
ancora presenti presso gli incubatoi prodotte dal gruppo
positivo devono essere distrutte o in alternativa destinate al
trattamento termico dal momento in cui è stata confermata
la positività per un sierotipo rilevante in campioni ufficiali.
Uova: Se provenienti da gruppi positivi per SE/ST in
autocontrollo fino a conferma ufficiale le uova vanno
distrutte/trattate termicamente. Se + SE/ST in galline ovaiole
che producono uova destinate alla pastorizzazione gli animali
possono essere macellati a fine ciclo.
Perdita di indennità
La perdita dell’indennità è limitata al gruppo/allevamento
positivo.
Impatto scambi internazionali legato alle normative vigenti
Blocco / limitazione al commercio Limitazioni al commercio per singolo allevamento seconda
normativa vigente.
(singolo animale, mandria, area
delimitata, totale)
Lista di prodotti vietati
I prodotti provenienti da allevamenti infetti non vanno
commercializzati se non previo trattamento termico come da
normative vigente.
Perdita di indennità
L’indennità è legata al singolo allevamento e non al Paese.
Paesi con legislazioni
Tutti i Paesi europei applicano la medesima normativa.
particolarmente restrittive
Scheda Paratifosi aviare
Pag. 9
Possibilità di creare aree di controllo
Applicabile al singolo allevamento.
Benessere animale
Impatto sul benessere animale (durata)
Presenza e durata dei danni al
Transitorio, solo nei giovani può esistere sintomatologia
benessere animale
mentre negli adulti risulta essere asintomatica.
Frequenza di animali sofferenti/feriti/stressati a causa della patologia
Se presenti indicare la percentuale Molto bassa.
Severità / reversibilità della malattia
Gravità clinica / reversibilità della Forme cliniche lievi nei giovani, asintomatici negli adulti.
malattia
Interventi terapeutici e loro
Terapia regolamentata con Regolamento CE 1177/2006.
efficacia
Impatto sulle Libertà Animali
Libertà animali impedite
Nei giovani risulta compromessa una libertà.
Strumenti di controllo
Adeguatezza degli strumenti per la diagnosi
Kit validati disponibili in Italia
L’OIE nel Terrestrial Animal Health Code riporta un capitolo
apposito per la prevenzione, determinazione e controllo delle
salmonelle nel comparto avicolo. Le metodiche sono
ricordate anche in alcune normative), ad esempio per il
controllo in allevamento bisogna utilizzare il metodo
raccomandato dal Laboratorio Comunitario di Referenza
per le Salmonelle di Bilthoven, Olanda; il metodo è descritto
nell'Allegato 1 della ISO 6579:2002 (2007): «Detection of
Salmonella spp. in animal faeces and in samples of the
primary production stage», e prevede l'utilizzo di un terreno
semisolido (MSRV) come unico terreno di arricchimento
selettivo. Relativamente ai campioni eseguiti in
autocontrollo, possono essere utilizzati metodi di analisi
diversi da quello descritto al punto 3 come da articolo 11 del
Regolamento (CE) 882/2004, se validati in accordo a EN/ISO
16140/2003.
Per ogni campione positivo almeno un colonia sospetta dovrà
essere sottoposta a identificazione biochimica e tipizzazione
sierologica completa.
La tipizzazione sierologica verrà eseguita seguendo lo schema
di Kauffmann-White presso i laboratori che partecipano
regolarmente al circuito interlaboratorio organizzato dal
Laboratorio Nazionale di Riferimento.
Tutti i ceppi di Salmonella Enteritidis e Typhimurium
dovranno essere inviati al Centro Nazionale di Referenza per
le Salmonellosi, che provvederà ad allestire la collezione ed a
sottoporre a tipizzazione fagica i ceppi trasmessi secondo la
metodica elaborata dall'HPA di Londra (UK).
Normative che regolano la
Come da regolamento CE specifico per la categoria
diagnostica
commerciale.
4.4
4.4.1 Estensione dell'area
5
5.1
5.1.1
5.2
5.2.1
5.3
5.3.1
5.3.2
5.4
5.4.1
6
6.1
6.1.1
6.1.2
Scheda Paratifosi aviare
Pag. 10
6.1.3 Metodologie diagnostiche descritte Utilizzare
6.1.4
6.1.5
6.2
6.2.1
6.2.2
6.2.3
6.2.4
6.2.5
6.2.6
6.3
6.3.1
6.3.2
6.3.3
il metodo raccomandato dal Laboratorio
da enti internazionali (OIE, UE)
Comunitario di Referenza per le salmonelle di Bilthoven,
Olanda; il metodo è l’Annex D della ISO 6579 (2007), e
prevede l’utilizzo di un terreno semisolido (MSRV) come unico
terreno di arricchimento selettivo. Possono essere utilizzate
alcune metodiche alternative che però devono rispettare
alcune norme specifiche.
Possibilità / Obbligo di effettuare
Non esiste una possibilità DIVA, si utilizzano vaccini vivi e/o
test DIVA (vaccini marker)
spenti mentre la positività deve essere effettuata con esame
microbiologico. Esiste però la possibilità di differenziare
batteriologicamente i ceppi vaccinali da quelli di campo;
questa è una norma fondamentale per poter procedere alla
vaccinazione.
Giudizio complessivo
Molto elevata anche se l’applicazione di tutte le norme di
dell’adeguatezza degli strumenti di biosicurezza e di controllo sono applicate con più difficoltà in
allevamenti multi età come possono essere quelli delle
controllo
ovaiole da consumo.
Adeguatezza degli strumenti per la prevenzione
Ostacoli / incentivi alla prevenzione Incentivi – piano di controllo ed eradicazione applicato
correttamente permette la salvaguardia della produzione
soprattutto degli animali a vita lunga (ovaiole e riproduttori)
Ostacoli – costi di applicazione dei programmi vaccinali
soprattutto nelle galline ovaiole e deprezzamento elevato
delle carni/uova di allevamenti infetti.
Possibili mezzi di prevenzione e loro Rispetto rigoroso delle norme relative alla movimentazione
efficacia
degli animali, biosicurezza, evitare il contatto diretto ed
indiretto tra animali domestici sensibili e fauna selvatica
serbatoio, sorveglianza epidemiologica.
Disponibilità di vaccini commerciali Presenza di vaccini commerciali registrati a livello europeo sia
a livello Europeo / Internazionale
attenuati che spenti. Questi vaccini sono registrati anche nel
nostro Paese e possono essere o monovalenti (S. Enteritidis) o
bivalenti (S. Enteritidis e S. Typhimurium). L’utilizzo di questi
vaccini, soprattutto i vivi, devono però rispondere alle
caratteristiche previste dal Regolamento CE n° 1177/2006.
Disponibilità di vaccini marker a
Non risultano vaccini marker commerciali registrati, sono in
livello Europeo / Internazionale
studio vaccini con ceppi modificati.
Efficacia della vaccinazione
Buona/ottima se accompagnata anche dal rispetto delle
norme di biosicurezza e di pest management.
Normative che regolano gli
Regolamento CE n° 1177/2006.
interventi vaccinali
Adeguatezza degli strumenti per il controllo
Ostacoli / incentivi al controllo
Piani di controllo ben organizzati e applicati correttamente in
quanto gli allevamenti risultano nella maggior parte
inquadrati in filiere commerciali verticali.
Possibili mezzi di controllo e loro
Biosicurezza accurata e piani di controllo che partono dai
efficacia
riproduttori.
Normative che regolano i mezzi di Piano di controllo e sorveglianza obbligatorio.
controllo
Scheda Paratifosi aviare
Pag. 11
6.4
Adeguatezza degli strumenti per la terapia
6.4.1 Sistemi terapeutici in uso (cura e
La prevenzione risulta essere la pratica più efficace, entre la
prevenzione)
6.4.2 Normative che regolano la terapia
medica
6.4.3 Eventuali residui / tempi di
sospensione
Scheda Paratifosi aviare
terapia con antimicrobici non è utilizzati come metodo
specifico di controllo della salmonella nel pollame con alcune
eccezioni.
Come da Regolamento CE n° 1177/2006, gli antimicrobici non
sono utilizzati come metodo specifico
di controllo della salmonella nel pollame. Il regolamento
prevede delle eccezioni:
− se il pollame presenta un’infezione da salmonella con
segni clinici tali da poter causare inutili sofferenze agli
animali; i gruppi infetti sottoposti a trattamento con
antimicrobici continuano ad essere considerati infetti da
salmonella.
− salvataggio di prezioso materiale genetico nei gruppi di
pollame da riproduzione, al fine di ottenere nuovi gruppi
esenti da salmonella, compresi «gruppi scelti», gruppi
appartenenti a specie minacciate e gruppi mantenuti a
scopo di ricerca; i pulcini nati da uova da cova raccolte da
animali trattati con antimicrobici vengono sottoposti a
campionamento quindicinale durante l’allevamento, con
un sistema destinato a rilevare la prevalenza di 1 % di
salmonella delle specie pertinenti con un limite di
sicurezza del 95 %;
− altri casi particolari.
Non applicabile.
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