Feltro di Vetro per Fonas 2.8 - Scheda di Sicurezza

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Feltro di Vetro per Fonas 2.8 - Scheda di Sicurezza
SCHEDA SICUREZZA PRODOTTI
In conformità alle direttive CEE 93/112/CE del 10/12/93 e 2001/58/CE del 27/07/2001,
che modificano la direttiva 91/155/CEE del 5/03/1991
e in conformità alle norme ISO 11014-1 del 15/03/94 e ANSI Z400.1 del 1998
1 - SOCIETÀ - IDENTIFICAZIONE DEL PRODOTTO
FABBRICANTE:
Sede legale:
Saint-Gobain Vetrotex International
767, quai des Allobroges, BP 929
73009 Chambéry Cedex (Francia)
!: +33 4 79 75 53 00 - Fax: +33 4 79 75 53 99
Stabilimenti di produzione:
Saint-Gobain Vetrotex Italia SpA
Via Piave 29
17047 Vado Ligure (Italia)
! : +( 39) 019 28 921
Fax : +( 39) 019 88 5070
Saint-Gobain Isover Benelux B. V.
Parallelweg 10
4878 AH-Etten-Leur (Paesi Bassi)
! : +( 31) 7650 80 000
Fax : +( 31) 7650 17 020
Saint-Gobain Vertex A. S.
Sokolovska 106
57021 Litomysl (Repubblica Ceca)
! : + (420) 464 651 140
Fax : +( 420) 467 651 141
Saint-Gobain Isover Italia SpA
Via Donizetti 28/30
24043 Vidalengo di Caravaggio (Italia)
! : +( 39) 036 3318 301
Fax : +( 39) 036 3318 302
Moy Isover Ltd.
Ardfinnan, Clonmel
County Tipperary (Irlanda)
! : +( 35) 3 52 66 100
Fax : +( 35) 3 52 66 372
Saint-Gobain Velimat S. p. z. o. o.
UI. Biecka 11
38-300 Gorlice (Polonia)
! : +( 48) 18 354 91 00
Fax : +( 48) 18 353 66 56
Saint-Gobain Vetrotex America Ltd.
Charleston Heights
Charleston, SC 29405 (USA)
! : +( 1) 843 744 7451
Fax : +( 1) 843 747 8431
Saint-Gobain Vetrotex America Ltd.
475 Walnut Gate Road
Russelville, AL 35654 (USA)
! : +( 1) 353 52 66 800
Fax : +( 1) 353 52 66 372
IDENTIFICAZIONE DEL PRODOTTO:
“Velo di vetro”
Contatto in caso di emergenza:
•
•
•
Direzione ambiente, igiene industriale, sicurezza della Reinforcement Branch di SaintGobain
Saint-Gobain Vetrotex International
Telefono: +33 4 79 75 53 00, Fax: +33 4 79 75 54 03
[email protected]
2 - COMPOSIZIONE – INFORMAZIONI SUI COMPONENTI
I veli di vetro, prodotto a base di filati di vetro con filamenti continui, ottenuti mediante processo
secco (con vetro C) o mediante processo umido (con vetro E o AR) vengono commercializzati
principalmente sotto forma di:
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767, quai des Allobroges, BP 929 • 73009 Chambéry cedex • France • Tel : +33 (0)4 79 75 53 00 • Fax : +33 (0)4 79 75 53 99
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ROTOLI
STRISCE
Queste denominazioni generali sono seguite da un nome di codice sull’etichettatura dei prodotti SaintGobain Vetrotex.
Questa Scheda di sicurezza è valida per tutti i prodotti.
I fili di vetro (prodotti di base dei veli di vetro) possono essere considerati ARTICOLI in quanto i fili, le
fibre e i filamenti sono definiti come articoli nel manuale delle decisioni per l’istituzione del sesto e del
settimo emendamento (Direttive 79/831 CEE e 92/32 CEE) della Direttiva 67/548 CEE del 27 giugno 1967
per i prodotti pericolosi o nella norma americana TSCA (Toxic Substances Control Act) o EPA 40 CFR
710.2 e anche in alcune normative nazionali (per esempio DSL in Canada).
Il Numero CAS dei filati di vetro C, E o AR Cem-FIL® è 65997-17-3 (corrispondente agli ossidi usati per la
produzione).
Il VETRO E è un vetro con un contenuto alcalino basso. La sua composizione (espressa in ossidi) rientra
nelle percentuali seguenti:
52-62%
SiO2
Ossidi alcalini (Na2O, K2O)
< 2%
Ossidi alcalini terrosi (CaO, MgO...)
16-30%
0-10%
B2O3
Al2O3
11-16%
TiO2
0-3%
0-1%
Fe2O3
HF
0-2%
Il VETRO C è un vetro con un contenuto alcalino altissimo e un contenuto allumina basso. La sua
composizione (espressa in ossidi) rientra nelle percentuali seguenti:
SiO2
Ossidi alcalini (Na2O, K2O)
Ossidi alcalini terrosi (CaO, MgO...)
B2O3
Al2O3
Ossidi di ferro
P2O5
62-67%
15-17%
0-12%
3-6%
1-4%
0-1%
0-1%
Il VETRO AR Cem-FIL ® è un vetro alcali resistente. La sua composizione (espressa in ossidi) rientra
nelle percentuali seguenti:
SiO2
ZrO2
Ossidi alcalini (Na2O, K2O)
Ossidi alcalini terrosi (CaO, MgO...)
B2O3
Al2O3
TiO2
HF
55-75%
15-20%
11-21%
0-6%
0-2%
0-5%
0-3%
0-2%
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L'APPRETTO è un preparato (miscela di sostanze chimiche) applicato ai filati di vetro in quantità non
superiore allo 0,5%, e generalmente inferiore allo 0,2%.
In gran parte questa miscela è costituita da polimeri non reattivi ad alto peso molecolare che non figurano
sulla maggior parte degli elenchi dei diversi paesi, tra i quali in particolar modo l’elenco EINECS (European
Inventory of Existing Commercial Chemical Substances) delle sostanze chimiche notificate stabilito nel
1981 e le appendici ELINCS (European List of Notified Chemical Substances). Peraltro, nella maggior parte
dei casi, sono esenti da registrazione negli elenchi americani TSCA.
In alcuni casi, gli appretti vengono preparati a partire da polimeri con siti reattivi o contenenti monomeri
reattivi. Per la maggior parte i siti reattivi sono polimerizzati nel corso del processo di fabbricazione dei fili
di vetro E. Tuttavia, potrebbe rimanere una ridottissima reattività che giustifica le misure precauzionali
elencate sotto al punto 8.
Un secondo tipo di ingrediente presente in tutti gli appretti fa parte della famiglia degli organosilani. In
genere questi prodotti corrispondono a meno dello 0,05% della massa del Vetro E o AR Cem-FIL ® con
appretto. Questi prodotti sono compresi negli elenchi di prodotti che richiedano l’etichettatura di “prodotti
pericolosi” allo stato puro, per esempio in Europa le frasi di rischio: R23/25 “Tossico per inalazione o
ingestione”, R21 “Nocivo a contatto con la pelle”, R36 “Irritante per gli occhi”. Il fabbricante considera tale
rischio trascurabile in quanto sono presenti in una concentrazione bassissima e vengono polimerizzati o
reagiscono durante le operazioni di produzione di filati di vetro.
Negli appretti si possono usare altri prodotti. Di solito il contenuto è bassissimo (meno dello 0,1% del peso
totale) e come regola generale tali prodotti non fanno parte dell’elenco dei prodotti pericolosi oppure, una
volta che hanno reagito, l’eventuale rischio risulta ridotto.
I LEGANTI utilizzati per l’associazione dei filamenti di vetro per la maggior parte sono dei lattici formofenolici, melamina-formaldeide, polivinilici e acrilici soli o miscelati. Anche altri lattici possono essere
utilizzati. Sono polimerizzati tramite trattamento termico e sono in proporzione dal 2 al 30% del peso nei veli
di vetro. Una volta reticolati per associare i filamenti di vetro, sono dei polimeri ad alto peso molecolare e
come la maggior parte dei polimeri non si trovano negli elenchi dei prodotti pericolosi.
I monomeri di base fanno parte della lista dei prodotti pericolosi ai sensi della direttiva 67/548 e degli
ulteriori emendamenti e possono essere classificati, etichettati, ma nel prodotto finito risultano solo come
tracce.
Su richiesta delle autorità mediche, possono essere comunicati i numeri CAS (Chemical Abstract Service)
relativi agli ingredienti usati per un determinato appretto o legante, ma limitatamente a un loro utilizzo
confidenziale da parte delle autorità mediche.
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3 – IDENTIFICAZIONE DEI PERICOLI
I Veli di vetro sono fatti a base di fili di vetro con filamenti continui (AR Cem-FIL ® o E) o considerati
come filamenti continui per i fili di vetro C ottenuti mediante processo secco, e non sono significativamente
pericolosi.
I particolari sui rischi chimici vengono forniti nel paragrafo 2. Gli aspetti tossicologici sono trattati in modo
particolareggiato nel punto 11. La questione essenziale da tenere presente è che i filamenti di vetro non sono
“respirabili” in quanto di diametro nominale superiore a 9µm, diametro decisamente superiore al diametro di
3µm definito dall’organizzazione mondiale della sanità per le fibre respirabili ed è stato dimostrato che non
provocano il cancro.
I pericoli identificati sono:
•
•
•
irritazione meccanica
formazione di polveri inalabili, ovvero che possono penetrare nelle vie respiratorie superiori a
differenza dei prodotti respirabili che possono penetrare nelle vie respiratorie profonde (alveoli
polmonari)
rarissime possibilità di allergia
4 – MISURE DI PRIMO SOCCORSO
INALAZIONE:
rimuovere dall’ambiente contaminato. Far respirare l’aria
fresca.
CONTATTO CON LA PELLE:
lavare abbondantemente con acqua tiepida saponata senza
strofinare eccessivamente.
CONTATTO CON GLI OCCHI:
sciacquare con acqua corrente per almeno 10 minuti e se
necessario rivolgersi a un medico.
5 – MISURE ANTINCENDIO
In caso di incendio, i filati di vetro non sono infiammabili, sono incombustibili e non alimentano la
combustione. Solo i materiali di imballaggio (pellicola plastica, carta, cartone, legno) bruciano.
I leganti nonostante la loro natura organica non bruciano facilmente, ma tuttavia, in caso di fuoco intenso,
possono alimentare la combustione.
I gas da combustione sono fondamentalmente diossido di carbonio e vapore acqueo.
Potrebbero esserci piccoli quantitativi di monossido di carbonio e altre sostanze non identificate che rendono
necessario l’uso di dispositivi di protezione nel caso di incendio di rilevante entità.
MEZZI DI ESTINZIONE RACCOMANDATI: estintori ad acqua o a polvere chimica.
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6 - MISURE IN CASO DI FUORIUSCITA ACCIDENTALE
PRECAUZIONI INDIVIDUALI: vedere paragrafo 8
PRECAUZIONI PER LA SALVAGUARDIA DELL’AMBIENTE
Nei test di lisciviazione i rifiuti di velo di vetro non hanno emesso quantità significative di prodotti
pericolosi.
I rifiuti di velo di vetro possono perciò essere considerati rifiuti industriali inerti o rifiuti industriali
banali, definiti dalle normative nazionali o locali. Tutti i materiali di rifiuto devono essere smaltiti in
conformità alle vigenti normative nazionali, federali e locali (vedere paragrafo 13).
METODI DI PULIZIA
Aspirare, spazzare o raccogliere in contenitori normalmente utilizzati per rifiuti di velo di vetro (raccolta
selettiva).
7 - MANIPOLAZIONE E STOCCAGGIO
MANIPOLAZIONE (Misure tecniche / Precauzioni / Consigli d’uso):
È preferibile evitare il contatto prolungato con la pelle: indossare guanti, indumenti con maniche e pantaloni
lunghi o tute protettive, occhiali protettivi e maschere antipolvere.
I filamenti e le polveri di vetro devono essere rimossi dagli indumenti di lavoro con un aspirapolvere o non
soffiati via con getti di aria compressa. Lavare gli indumenti di lavoro separatamente dagli altri vestiti.
STOCCAGGIO:
Misure tecniche:
rispettare la procedura di impilaggio raccomandata per ciascun tipo di
prodotto.
Condizioni di stoccaggio:
conservare in luogo non eccessivamente umido per evitare di danneggiare il
prodotto e i materiali di imballaggio causando problemi di sicurezza per lo
stoccaggio.
Sostanze incompatibili:
non pertinente.
8 - CONTROLLO DELL’ESPOSIZIONE – PROTEZIONE INDIVIDUALE
MISURE TECNICHE:
Usare ogni mezzo appropriato (aspirazione, modifica dei parametri di fabbricazione per ridurre le polveri di
filamenti nell’aria o la generazione di polveri) per cercare di ridurre la concentrazione di filamenti
nell’atmosfera suscettibile di causare irritazione.
PARAMETRI DI CONTROLLO:
Verificare l’atmosfera degli ambienti in cui vengono usati regolarmente i fili di vetro per determinare il
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tenore di:
•
•
filamenti respirabili e non respirabili
polveri respirabili e non respirabili
I requisiti legali per le polveri e le fibre respirabili e non respirabili variano da un paese all’altro (o
addirittura non esistono). La seguente tabella (compilata secondo quanto attualmente ci consta) mostra i
limiti applicabili in diversi paesi per la media di esposizione oraria (Time-Weighted Average: TWA).
Si raccomanda di identificare correttamente la natura chimica delle fibre trovate negli ambienti di lavoro, con
particolare riguardo alle lane isolanti e alle fibre minerali come gli amianti, che talvolta sono presenti e
possono essere confuse con i filati di vetro C, E e AR Cem-FIL ® con filamenti continui.
Paese
Austria
Germania
Belgio
Danimarca
Spagna
Finlandia
Francia
Gran Bretagna
Irlanda
Italia
Norvegia
Paesi Bassi
Portogalllo
Svezia
Svizzera
Stati Uniti
Polveri
Percentuale
ammissibile (mg/m³
per 8 ore di lavoro)
fini
respirabili
totali
respirabili
totali
totali
totali
totali
respirabili
totali
respirabili
respirabili
totali
respirabili
totali
respirabili
totali
totali
respirabili
totali
totali
respirabili
totali
6
3
10
5
10
10
10
10
5
10
5
3
10
5
1
2
1
4
5
10
6
5 (OSHA)*
15 (OSHA)*
Filati
totali
respirabili
Nessuna normativa
totali
Percentuale
ammissibile
(Filati/ml per 8 ore
di lavoro)
0,5
0,25
1
totali
totali
respirabili
respirabili
1
1
1
2
respirabili
totali
2
1
totali
1
totali
1
totali
totali
1
1
respirabili
totali
0,5
1 (ACGIH)**
* OSHA = Occupational Safety and Health Administration
** ACGIH = American Conference of Governmental Industrial Hygienists
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ATTREZZATURE DI PROTEZIONE INDIVIDUALE:
Protezione delle vie respiratorie:
in caso di operazioni saltuarie nel corso delle quali si sprigionino elevate quantità di polvere, indossare
maschere antipolvere omologate CEE, minimo FP1 o preferibilmente FP2 o, per esempio, si possono
utilizzare apparecchi respiratori del tipo 3M 8710 o 3M 9900, approvati dalle direttive americane del NIOSH
(National Institute For Occupational Safety And Health), l’Istituto nazionale per la sicurezza e l’igiene sul
lavoro.
Protezione delle mani e altre parti del corpo esposte:
indossare guanti, indumenti con le maniche e pantaloni lunghi per evitare l’irritazione. In particolar modo le
persone con la pelle delicata devono applicare una crema protettiva sulle parti esposte.
Protezione degli occhi:
occhiali (o maschera) di protezione.
9 - CARATTERISTICHE CHIMICO-FISICHE
STATO FISICO:
solido
FORMA:
rotoli di velo o strisce
COLORE:
bianco, leggermente giallastro, giallo o nero a seconda dei leganti
ODORE:
inodore
pH:
non applicabile
TEMPERATURA ALLA QUALE AVVIENE IL CAMBIAMENTO DI STATO FISICO:
Punto di rammollimento
Punto di Littleton (definito come la temperatura per la
quale la viscosità del vetro è di 107.65 Poise). Vetro E circa
850° C, vetro C circa 690° C e vetro AR Cem-FIL® circa
850° C.
Punto di fusione: Non applicabile. Il vetro non fonde ma la viscosità diminuisce quando la temperatura
aumenta ed è di 103 per il vetro E per temperature
comprese tra i 1200 e i 1250° C, per il vetro C per
temperature di circa 1060° C e per il vetro AR Cem-FIL®
per
temperature
di
circa
1200° C(temperaturediformatura).TEMPERATURA DI
DECOMPOSIZIONE:
I polimeri del legante
cominciano a decomporsi a temperature dai 230° ai 250°
C.
PUNTO DI INFIAMMABILITÀ:
non applicabile
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PROPRIETÀ ESPLOSIVE:
non applicabile
MASSA VOLUMICA:
dipende dalle percentuali di vetro e di legante (massa
volumica: 2,6 o 2,7g/cm³) e di polimero (massa volumica
da 1 a 1,2 g/cm³ per il legante)
SOLUBILITÀ:
bassissima idrosolubilità. Gli appretti e i leganti possono
essere dissolti parzialmente (e addirittura totalmente)
nella maggior parte dei solventi organici.
10 - STABILITÀ E REATTIVITÀ
STABILITÀ:
I leganti che compongono il Velo di vetro possono provocare una leggera degradazione termica nelle
condizioni di utilizzo a temperatura alta. I gas emessi possono causare una certa irritazione degli occhi, del
naso e della gola. I rischi tossici sono limitati. Per ragioni di comfort di lavoro e soprattutto nel caso di
esposizioni prolungate, si raccomanda di installare degli impianti di aspirazione dei fumi nei punti di calore o
di mettere una maschera.
REAZIONI PERICOLOSE:
I Veli di vetro sono dei prodotti stabili e non generano mai reazioni chimiche pericolose.
PRODOTTI DI DECOMPOSIZIONE PERICOLOSI:
In condizioni di combustione continua, oltre al vapore acqueo e al CO2, potrebbero essere rilasciati piccoli
quantitativi di monossido di carbonio e di altri prodotti in quantità limitata, e per questa ragione si
raccomanda l’impiego di maschere antigas a elevate prestazioni durante lo spegnimento di incendi interni
(vedere paragrafo 5).
11 - INFORMAZIONI TOSSICOLOGICHE
TOSSICITÀ ACUTA:
non rilevante
EFFETTI LOCALIZZATI:
possibili irritazioni temporanee
Questa irritazione è di natura puramente meccanica e temporanea. Scompare una volta terminata
l’esposizione. Può interessare la pelle, gli occhi e le vie respiratorie superiori. In Europa, l’irritazione
meccanica non è considerata un rischio per la salute, ai sensi della direttiva europea 67/548/CEE per i
prodotti pericolosi. Ciò è confermato dal fatto che la direttiva CE 97/69/CE per le fibre minerali non
stabilisce l’esigenza di utilizzare un’etichetta Xi (irritante) né una classificazione per i prodotti che
contengono i filati di vetro a filamenti continui (che in questa direttiva riguarda solo le lane di vetro isolanti
in alcune circostanze).
SENSIBILIZZAZIONE:
sono state dichiarate alcune allergie ai filati di vetro a filamenti
continui. Tutte le miscele di appretti sono testate per le loro proprietà di sensibilizzazione allo stato umido
una volta sviluppate da Saint-Gobain Vetrotex e vengono adottate solo se presentano un livello di
sensibilizzazione assente o bassissimo. Qualora l’allergia sia confermata, allontanare la persona dal contatto
con i filati di vetro.
TOSSICITÀ A LUNGO TERMINE: RISCHI CANCEROGENI
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Bisogna sapere che i filati di vetro a filamenti continui non sono respirabili (cioè non penetrano negli
alveoli polmonari). Questo perché il loro diametro è superiore ai 3µm (e per la maggior parte dei casi è
superiore ai 9µm), e anche dopo la manipolazione, la lunghezza delle polveri più fini è di gran lunga
superiore ai 5µm e il rapporto lunghezza/diametro è maggiore di 3; questi sono i valori fissati
dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) per la definizione di fibre respirabili.
Situazione normativa:
Nessuna delle seguenti organizzazioni ufficiali ha individuato rischi di cancro durante la produzione e
l’utilizzo di filati di vetro sotto forma di filamenti continui.
Durante un congresso tenutosi nel giugno 1987, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) attraverso la
IARC (Agenzia internazionale per le ricerche sul cancro) ha esaminato tutti gli studi di laboratorio sugli
animali e gli studi epidemiologici realizzati sui filati di vetro per rinforzo sotto forma di filamenti continui.
La conclusione è stata che i filamenti di vetro non possono essere classificati per rischi cancerogeni.
Appartengono al Gruppo 3 della IARC. Questa classificazione è stata confermata non solo dal Gruppo di
lavoro IARC durante il mese di ottobre 2001, ma anche nell’ultima edizione della monografia della IARC
sulla valutazione dei rischi cancerogeni per l’uomo, volume 81, “Man-made vitreous fibres” pubblicata nel
2002.
L’Ufficio internazionale del lavoro (UIL) e il PISC (Programma internazionale di sicurezza chimica) sono
pervenuti alle medesime conclusioni in un congresso tenutosi nel 1987.
La direttiva della commissione europea 97/69/CE del 05/12/1997, il 23° emendamento alla direttiva
67/548/CEE che riguarda la classificazione, la confezione e l’etichettatura di sostanze pericolose non ha
ritenuto alcun rischio tale da giustificare una classificazione su questo criterio.
I diversi stati membri dell’Unione Europea ha trasposto tale direttiva nella legislazione nazionale e adottato
le stesse conclusioni:
Paese
Estremi dei documenti di trasposizione della direttiva 97/69/CE
Austria
Chemikalienverordnung 1999
Belgio
French implementation by «Koninklijk Besluit» of 15/1/99 published on 24/2/99
Danimarca
BEK N° 11/1999.01.09 (Ministry of Environment)
Finlandia
Landskapforordning 23/04/98 and 24/02/98 and List of Hazardous Chemicals 16.12.98
Francia
Arrêté ministériel du 28/08/98, Circulaire DRT 99/10 du 3/8/99
Germania
4th adaptation of the German Gefahrstoffverordnung 1999
Grecia
Non disponibile
Irlanda
Statuary Instruments S. I. N° 513 of 1998. European Communities (Classification,
Packaging, Labelling and Notification of Dangerous Substances) Amendment N° 2
Regulation 1998. Effect on 22 December 1998.
Italia
Decreto ministeriale del 01/09/98, Gazzetta Ufficiale Serie generale del 19/11/98 n. 271
pag. 16, decreto del 2 feb. 1999, circolare n. 4 del 15/03/1999
Lussemburgo
Règlement Grand Ducal du 31/10/98
Paesi Bassi
Wijzigingsbesluit (Stb. 217,2001)
Portogallo
Non disponibile
Regno Unito
The chemicals (Hazard Information and packaging for supply) (amendment) Regulations
1998. 6/1/99
Spagna
Bulletin Oficial del Estada (11/09/98)
Svezia
KIFS 1998: 7
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Gli organismi ufficiali americani OSHA (Ente per la sicurezza e l’igiene dell’attività lavorativa) e NTP
(Programma nazionale statunitense di tossicologia) non hanno elencato i filati di vetro a filamenti continui
tra le sostanze pericolose e la ACGIH (Conferenza americana degli igienisti industriali governativi) le ha
classificate come A4 (non classificate come cancerogene per l’uomo). Non fanno parte dell’elenco dei
prodotti controllati ai sensi della legge canadese (CPR).
Nessun nuovo studio ha portato tali organismi a rivedere le proprie posizioni sull’argomento.
La maggior parte delle leggi e degli studi riguardanti le fibre respirabili non si applicano ai filati per rinforzo
sotto forma di filamenti continui.
Ad esempio,
•
il tenore di fibre nell’atmosfera (1,5 fibre / cm3) fissato dalla circolare francese 95/04 del
12/01/1995 (a completamento di quella del 19/07/1982) dal Ministero del lavoro non è
applicabile ai filati di vetro per rinforzo;
•
l’indice di rischio per il tumore KI definito nella TRGS 905 tedesca non si applica ai filati
di vetro sotto forma di filamenti continui non respirabili.
Studi epidemiologici e di laboratorio
Nessuno degli studi epidemiologici e di laboratorio condotti finora mette in evidenza in modo
scientificamente significativo rischi di tumore derivanti dai filati per rinforzo.
Negli ultimi anni diversi studi epidemiologici (Chiazze 1997, Boffeta 1997) hanno confermato l’assenza di
una sovramortalità dovuta ai tumori in persone che lavorano nelle fabbriche di filati di vetro rispetto alla
popolazione di controllo.
Uno studio recente pubblicato nel 2000 dallo IOM (l’Istituto di medicina del lavoro di Edimburgo) sosteneva
che l’inalazione di microfibre di vetro E (di diametro molto inferiore a 3µm) da parte di animali a
concentrazioni almeno 1000 volte superiori a quelle riscontrate nell’utilizzo di filati di vetro metteva in
evidenza un rischio cancerogeno. Tali microfibre non fanno parte della gamma di prodotti fabbricati e
commercializzati da Saint-Gobain Vetrotex e queste conclusioni non sono destinate a modificare le opinioni
correnti sui filati di vetro descritte nella presente Scheda di sicurezza prodotti.
Manipolazione di filati di vetro
Quando vengono tagliati, macinati o sabbiati, i filati di vetro subiscono un taglio perpendicolare alla
lunghezza del fascio e non vengono generati filamenti di diametro inferiore. Possono invece essere generati
quantitativi significativi di polvere, per cui si raccomanda l’utilizzo di protezioni individuali. Nelle polveri,
presenti anche in alcuni prodotti (fili tagliati, fibre macinate), alcuni studi hanno mostrato bassissimi
quantitativi di particelle di aspetto fibroso (l/d > 3), corte (ma comunque più lunghe di 5µm) e con un
diametro apparente inferiore ai 3µm. Le quantità misurate negli ambienti di lavoro sono dalle 50 alle 100
volte inferiori a tutti i limiti stabiliti per le fibre respirabili, ma in caso di elevato rischio di generazione di
polveri si raccomanda vivamente di indossare maschere.
Aggiornamento 2, agosto 2003
Saint-Gobain Vetrotex International
767, quai des Allobroges, BP 929 • 73009 Chambéry cedex • France • Tel : +33 (0)4 79 75 53 00 • Fax : +33 (0)4 79 75 53 99
S.A. au capital de 99 707 550 € • 324 420 785 R.C.S. Chambéry
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RISCHI MUTAGENI, RISCHI TERATOGENI, RISCHI PER LA RIPRODUZIONE: i prodotti a base di
velo di vetro non presentano rischi noti.
12 - INFORMAZIONI ECOTOSSICOLOGICHE
I vetri C, E e Cem-FIL ® non sono biodegradabili.
Il loro peso molecolare e la loro natura, portano a considerare i leganti come non presentanti effetti
ecotossicologici.
I filati di vetro, i prodotti di appretto, i polimeri e gli additivi non sono stati elencati tra i prodotti
suscettibili di distruggere lo strato di ozono secondo il Protocollo di Montreal del 1987 (Categoria 1 o
Categoria 2). Questi elenchi sono compresi nel Regolamento CE n° 3093/94 nella sezione VI degli
emendamenti al “Clean Air Act” (Legge sull’aria pulita) dell’EPA, l’Agenzia di Protezione Ambientale
americana.
I filati di vetro, gli appretti, i polimeri e gli additivi non contengono PCB (bifenile policlorurato) e/o altri
prodotti poliaromatici dello stesso tipo.
13 – SMALTIMENTO DEI RIFIUTI
I rifiuti di Velo di vetro, secondo le legislazioni nazionali o locali, possono essere considerati rifiuti
industriali inerti o rifiuti industriali banali.
I rifiuti di filati di vetro non possono essere distrutti mediante incenerimento, che anzi potrebbe danneggiare
gli inceneritori con la formazione di una massa vetrificata.
Gli imballaggi non inquinanti, in cartone, legno o plastica (pellicole o sacchetti) sono da eliminare nelle
strutture appositamente previste per questi prodotti (che ne prevedono il riciclaggio o la valorizzazione
energetica).
14 – TRASPORTO
REGOLAMENTI INTERNAZIONALI: i Veli di vetro non sono considerati pericolosi dai regolamenti del
trasporto e non fanno parte di nessuna delle categorie pericolose elencate nei regolamenti internazionali.
Non necessitano di procedure speciali per quanto riguarda tutte le norme legislative inerenti il trasporto
internazionale in Europa via terra (versione ristrutturata dell’ADR applicabile al 01/07/2001, RID, ADNR),
mare (OMI) o aria (OAC / IATA) o negli Stati Uniti (DOT) o in Canada (TDG). Non rientrano tra le
categorie a rischio né tra quelle soggette a numero ONU o gruppo di imballaggio.
15 - INFORMAZIONI SULLA REGOLAMENTAZIONE
I Veli di vetro non sono oggetto dell’etichettatura particolare necessaria per i prodotti pericolosi (vedere
paragrafo 11). Si applicano le norme generiche di igiene e sicurezza sul lavoro (vedere paragrafo 8).
Aggiornamento 2, agosto 2003 11/12
Saint-Gobain Vetrotex International
767, quai des Allobroges, BP 929 • 73009 Chambéry cedex • France • Tel : +33 (0)4 79 75 53 00 • Fax : +33 (0)4 79 75 53 99
S.A. au capital de 99 707 550 € • 324 420 785 R.C.S. Chambéry
I veli di vetro sono degli articoli e per questo non figurano negli elenchi della maggior parte dei paesi, per
esempio negli elenchi EINECS in Europa, ELINCS, TSCA per gli Stati Uniti, DSL e NDSL per il Canada,
MITI per il Giappone, PICS per le Filippine, KECI per la Corea, AICS per l’Australia… Quando si importa
in questi paesi, potrebbe rendersi necessario l’elenco completo degli ingredienti del preparato. Saint-Gobain
Vetrotex richiede ai propri fornitori di materie prime di elencare i prodotti nella maggior parte dei paesi,
quando richiesto dalle normative locali.
16 - ALTRE INFORMAZIONI
Qualora il prodotto dovesse essere esposto all’umidità durante un lungo periodo rimanendo comunque nel
suo imballaggio, al momento dell’apertura dell’imballaggio stesso potrebbe emanare un odore sgradevole
proveniente da tracce di prodotti nitrati di decomposizione (odore di pesce). Questo odore corrisponde a
tracce di prodotto e non rappresenta alcun rischio tossico.
Questa Scheda sicurezza prodotti completa ma non sostituisce il documento di
Specifica del prodotto e la documentazione tecnica pubblicata da Saint-Gobain
Vetrotex.
Le informazioni contenute in questo documento si basano sui dati attualmente noti
relativi ai nostri prodotti e sono fornite in buona fede.
Inoltre, si richiama l’attenzione degli utilizzatori sui possibili rischi che si corrono
se il prodotto viene impiegato per scopi diversi da quello per il quale è stato ideato.
Questa Scheda sicurezza prodotti non esime gli utilizzatori dalla conoscenza e
dall’applicazione delle norme locali che regolano le loro attività. Gli utilizzatori
assumono piena responsabilità per l’applicazione delle opportune misure di
sicurezza relative all’utilizzo del prodotto.
Per ulteriori informazioni, rivolgersi all’agente locale Saint-Gobain Vetrotex o al Responsabile della Salute
ambientale, dell’Igiene industriale, della Sicurezza di Saint-Gobain Vetrotex International.
Aggiornamento 2, agosto 2003 12/12
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