Vecchia Fiera nuova sfida - La Gazzetta dell`Economia
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la Gazzetta 31/11 new PDF Adobe ati su Registr t azeco.i www.g verla per rice il a -m e via Sistemi economici e sociali di Puglia e Basilicata Anno XVI – / settembre –€ , – Settimanale di informazione economica – www.gazeco.it – Spedizione in abb. postale % Art c. /B L. / – Filiale di Bari La prima edizione dell’era Viesti Vecchia Fiera nuova sfida SPECIALE DA PAG. 9 A PAG. 13 LE AZIENDE E IL PRICING Un prezzo sbagliato si paga caro di DANILO ZATTA I l % delle aziende non è in grado di modificare i prezzi in modo conforme al valore offerto dai loro prodotti e servizi. La conseguenza è che il % dei profitti vanno perduti. Invece di concentrarsi sul profitto il % degli amministratori delegati combattono una guerra di prezzo per conquistare volumi e quote di mercato. Infine, quando le aziende decidono di aumentare i prezzi, quello che ottengono è solo la metà di quanto previsto. Questi sono i risultati del Global Pricing Study *, condotto dall’impresa di consulenza Simon-Kucher & Partners, presente sia in Italia che a livello mondiale. L’indagine getta luce su cultura del profitto, potere relativo al pricing e prospettive di profitto di più di . dirigenti di tutti i principali settori sia manifatturieri che di servizi, chiarendo anche il modo in cui intendono fronteggiare il rischio dell’inflazione. Circa la metà degli intervistati in Europa, USA e Asia provengono da aziende con un fatturato superiore ad un miliardo di euro; un terzo degli intervistati è costituito da top manager. I risultati dello studio dimostrano che le aziende sottovalutano la minaccia dell’inflazione e che sono scarsamente preparate quando si tratta di aumentare i prezzi. Ma l’inflazione è inevitabile. “Per garantire i profitti i dirigenti devono prepararsi a fronteggiare l’inflazione. Nella maggior parte dei casi è sbagliato usare il tasso d’inflazione come benchmark per stabilire l’aumento dei prezzi”, spiega Danilo Zatta, Senior Director in Simon-Kucher & Partners. Foggia – Pomodoro alla ribalta Accordo ancora rinviato L’oro rosso anno “ricco” Il Salotto scomodo N R ell’annata il pomodoro della Capitanata torna ad essere l’oro rosso. Produttori felici perché la riduzione della produzione ha provocato un deciso innalzamento dei costi. Ma per il , avvisa il presidente dell’Apo foggiana, Giuseppe Grasso, occorre non fare gli stessi errori del passato ampliando la produzione. Cambia anche l’approccio al lavoro. inviata alla prima metà di ottobre la firma dell’accordo di programma per soccorrere, con milioni di euro, il distretto del mobile imbottito fra Puglia e Basilicata, da anni in profonda crisi. Per a Regione il “salotto” non è morto, ma bisogna puntare sulla formazione. Intanto Confindustria e sindacati continuano a cercare una soluzione alla crisi. LEVANTACI ALLE PAGG. 2 E 3 DAPONTE A PAG. 7 Spin-off universitaria A Bari radunati mille professionisti Il fenomeno Il turismo che studia Ingegneri a Congresso per la svolta del Paese Cerchi casa? Vai su... FB S P L Il potere del pricing consiste nella capacità delle aziende di spuntare dei prezzi in linea con il valore offerto ai loro clien- trutturare politiche turistiche per il territorio pugliese attraverso le leve della formazione, della internazionalizzazione e del marketing. È l’obiettivo della Exiteam di Taranto, spin off dell’Università di Bari. er tre giorni Bari invasa dagli oltre mille ingegneri che hanno partecipato al eismo congresso nazionale che per la seconda volta si è svolto nel capoluogo pugliese. Un momento importante per la categoria che si mette al servizio del Paese. Gli ingegneri hanno comunque denunciato i ritardi della politica nel cogliere i segnali del cambiamento e l’ormai cronica arretratezza tecnologica. a casa ormai si cerca sempre più in Rete. Anzi la nuova tendenza, registrata in uno studio di “Immbiliare.it” è quella della ricerca su Facebook. Oltre il % degli acquirenti si affida al social network. SEGUE A PAG. 17 MILLARTE A PAG. 15 BUONO A PAG. 5 SCHIRONE A PAG. 6 Il mancato sfruttamento del potere del pricing 2 10-16 settembre 2011 Agroalimentare Illegalità Lavoro: un ddl in attesa P er combattere il fenomeno dell’intermediazione illegale di manodopera, il sindacato si affida al disegno di legge proposto da trenta parlamentari di colore politico e orientamenti trasversali. Tra le misure in discussione è prevista la reclusione da a anni per i «caporali» e multe da . a . per ciascun lavoratore schiavizzato. Previste conseguenze anche per le aziende agricole che impiegano manodopera dai cam.l. porali. Foggia – Produzione ridotta più guadagno per i produttori L’oro rosso è tornato: annata ricca Quest’anno il prezzo è di oltre cento euro a tonnellata contro i 50-60 del 2010. La Capitanata resta il primo bacino europeo I l pomodoro in Capitanata torna a essere “oro rosso”, quest’anno dopo qualche annata a vuoto (quella del le aziende la ricorderanno a lungo), i guadagni sono dalla parte degli agricoltori che intascano somme superiori ai euro per una tonnellata di raccolto: un anno fa ne occorrevano appena - euro. Somme importanti che ritoccano un fatturato annuo che in provincia di Foggia – principale bacino europeo con una produzione oscillante fra i milioni di quintali – supera i milioni di euro l’anno. Chiariamo subito però che questa differenza non avrà ripercussioni sul prezzo finale del barattolo di conserva venduto ai consumatori, ma è il risultato di un’altalena fra industrie e produttori che va avanti da diverso tempo. Ovviamente tutto all’insegna del mercato: diminuisce l’offerta, aumenta il prezzo alla pianta e viceversa. Cambiano i fattori in gioco, innanzitutto il minor raccolto influisce nella determinazione di un prezzo più remunerativo per le aziende agricole aumentandone i ricavi. “Gli agricoltori sono diventati più furbi”, commentano alcuni osservatori (non tutti: leggi articolo a fianco), la programmazione agraria e la nuova Pac sul pomodoro (politica agricola comunitaria) tuttora in fase di gestazione, hanno raffreddato le attese delle aziende agricole che hanno coltivato meno prodotto evitando il surplus degli scorsi anni che faceva crollare il prezzo ai minimi termini. E pensare che proprio alla vigilia della stagione non mancavano i timori per una campagna agraria contrassegnata dall’estrema incertezza. Complice il mancato accordo sul prezzo fra produttori e industrie di trasformazione: la trattativa sul contratto interprofessionale si era subito arenata evidenziando lo scontro in atto tra le due controparti che non possono dire di aver filato in questi anni d’amore e d’accordo. Al Sud questa contrapposizione appare ancor più accentuata, basti ricordare che in Emilia Romagna (secondo bacino produttivo nazionale) l’accordo interprofessionale è stato regolarmente firmato senza scossoni e clamorosi abbandoni di negoziato. Gli industriali tuttavia minimizzano: “Anche se non è stato firmato alcun contratto bisogna tener conto che dalle linee guida non ci si discosta mai”, spiega Nicola Calzolaro direttore dell’Anicav l’associazione che raggruppa le più importanti industrie di trasformazione attive perlopiù in Campania e in Capitanata. “Va detto – aggiunge Calzolaro – che c’è meno prodotto accoppiato in circolazione perchè molti agricoltori hanno deciso di non coltivare essendo l’annata ancora in corso (si terminerà di raccogliere il settembre: ndr) la prima senza vincoli produttivi e consente di intascare l’aiuto comunitario, mille euro a ettaro, standosene a casa”. Il titolo riconosciuto alle aziende agricole verrà confermato fino al quando entrerà in vigore la nuova politica agricola sul pomodoro da industria. Ma che per effetto di questa novità si dovessero quest’anno liberare migliaia di ettari alla vigilia della stagione lo credevano in pochi. Secondo stime delle associazioni agricole le superfici hanno subito una contrazione del %, in linea con il dato nazionale. “La raccolta è cominciata in ritardo – aggiunge Calzolaro – ora l’attenzione è concentrata sulle rese delle produzioni tardive”. A fine raccolta la produzione dovrebbe toccare i milioni di quintali, - secondo le industrie di trasformazione. Un anno fa vennero abbondantemente superati i milioni di quintali anche se un dato certo le associazioni agricole La raccolta Immigrati diminuiti C on il boom della raccolta meccanizzata, gli extracomunitari lavorano sempre meno. E molti sono già andati via. Il pomodoro in altri tempi assicurava lavoro duro, ma guadagni tutto sommato assicurati sia pure sottopagati e in condizioni di schiavitù. Non è il caso di rimpiangere i tempi andati, ma qualcuno comincia a farlo. I braccianti extracomunitari, che lavorano quasi tutti a cottimo, sono in grado di raccogliere in una giornata fino a dieci cassoni ( chili ogni cassone). Portano a casa una media di , - euro a cassone, raro che vadano sotto i euro di guadagno a giornata. Poi ci sono le spese per il caporale ( euro, in media), quelle per dormire ( euro) e bisogna m.l. mangiare. non sono in grado di fornirlo, colpa dei molti (forse troppi) campi affidati ad agricoltori non di professione che prendono in fitto i terreni e vendono il raccolto seguendo percorsi più articolati che sfuggono al controllo delle organizzazioni datoriali. Ma il pomodoro è anche fonte di lavoro in nero e sottopagato, che richiama ogni anno in Capitanata migliaia di lavoratori extracomunitari. Quest’anno si è registrato un freno, gli agricoltori sono spaventati dal disegno di legge sul caporalato che prevede la reclusione da a anni con multe fino a mila euro per ciascun lavoratore sorpreso senza contratto. C’è stato così il boom delle macchine per la raccolta meccanizzata, anche se quella manuale – specie nei piccoli appezzamenti – continua a essere la più richiesta: “Il pomodoro raccolto manualmente si rovina meno – spiega Giuseppe Doria, presidente dell’organizzazione di produttori Conapo – così le aziende riescono a guadagnare anche euro al quintale in più ( , euro: ndr) rispetto ai euro riconosciuti normalmente dalle industrie per lo stesso quintale”. MASSIMO LEVANTACI Agroalimentare 10-16 settembre 2011 3 L’incognita In attesa della pioggia L a grande incognita è costituita dalle piogge di fine settembre che potrebbero ridimensionare ulteriormente il raccolto. Gli agricoltori stimano che il dato finale del pomodoro da industria in Capitanata si fermerà intorno ai « milioni di quintali», mentre gli industriali accreditano quote più alte, intorno ai « milioni». All’Anicav ammettono “un’ulteriore contrazione del % sul conm.l. trattato”. L’intervista – Giuseppe Grasso presidente provinciale Apo “Temo effetto boomerang” G iuseppe Grasso lei è presidente dell’Apo Foggia, la più importante organizzazione di prodotto in Capitanata, perchè teme che la lezione del pomodoro gli agricoltori foggiani non l’abbiano ancora imparata? “Perchè conosco i trascorsi dell’agricoltura foggiana, so bene che ora tutti si faranno incoraggiare dai ricavi quasi raddoppiati sul pomodoro e proveranno l’anno prossimo a replicarli senza calcolare che aumentando l’offerta i prezzi calano. È la legge del mercato”. vostri appelli sono stati ascoltati. Se le stime sono giuste c’è stata in Capitanata una contrazione di superfici del %, non poco. “Non è affatto poco, possiamo dire di essere stati accontentati. Gli agricoltori sono ancora scottati dalle bruciature subite un anno fa quando furono costretti a svendere il pomodoro che sarebbe marcito alla pianta. E alcuni l’hanno visto marcire senza poter fare nulla, ricordo che un anno fa nemmeno più i camion passavano a ritirare il prodotto già raccolto”. lanci delle imprese? “Ne dubito, da quello che mi risulta la maggior parte delle imprese utilizzerà i guadagni della stagione peraltro non ancora conclusa per pagare le cambiali agrarie in scadenza e saldare i debiti con i fornitori: non dimentichiamo che le ultime annate non sono state positive per gli agricoltori e che la contrazione dei prezzi ha finito per dare loro il colpo di grazia. Diciamo che è stata una buona boccata d’ossigeno, ma i guadagni veri e propri sono un’altra cosa”. Ma in queste condizioni non tocca alle associazioni agricole o di prodotto organizzare l’offerta? Anche nel libero mercato esistono meccanismi di equilibrio. “Non c’è dubbio che sia così, ma le organizzazioni di prodotto possono fare ben poco per impedire al proprio associato di portare avanti la sua libera iniziativa imprenditoriale. È un problema culturale evidentemente. Mi auguro che con la nuova politica agricola comunitaria tutto questo cambi, ma non sarà facile”. Una delusione cocente che dovrebbe aver insegnato qualcosa. Però lei continua a essere scettico, forse il più scettico rispetto agli altri suoi colleghi. “Vorrei sbagliarmi, ma so che non sarà così. L’anno prossimo, vedrete, si tornerà al punto di partenza. Il pomodoro, va detto, assicura guadagni importanti per le aziende, diventa dura farne a meno specie in periodi di vacche magre come questo che stiamo attraversando”. Con la nuova politica agricola comunitaria, in vigore dal , crede che aiuterà a elevare il livello di imprenditorialità delle imprese daune? “È un auspicio, ricordo che la provincia di Foggia è nota per le sue grandi produzioni di grano, pomodoro e ortaggi e sua enorme quantità. Con l’ingresso dell’Ue questi parametri sono diventati più stringenti e sempre più lo diventeranno a beneficio della qualità. Siamo in presenza di un processo di maturazione se vogliamo pure indotto, ma necessario”. m.l. Quest’anno, tanto per cominciare, i Contoterzista Ritiene che i guadagni accumulati quest’anno riusciranno a risollevare i bi- Dinamiche – Chiesti gli stati generali di agricoltura e immigrazione Il padrone delle macchine L Ecco cosa deve cambiare N elle campagne spopola quest’anno la figura del «contoterzista», ovvero il proprietario della macchina raccoglitrice per il cui noleggio intasca fino a euro per autotreno: se consideriamo che un autotreno carica fino a cassoni ( chili ogni cassone) pari a mila chili di prodotto, per ogni ettaro di raccolta bisogna reclutare quasi tre autotreni (circa euro a ettaro per il contoterzista) tenuto conto che quest’anno la resa media a ettaro si aggira intorno ai quintali. La spesa per il noleggio costa all’agricoltore , euro a cassone, più o meno lo stesso guadagno netto di un lavoratore immigrato. m.l. a raccolta del pomodoro affidata agi extracomunitari (oltre che alle macchine) rappresenta un “modello di sviluppo ormai superato, che va cambiato”. Lo sostiene il segretario della Flai-Cgil di Foggia, Daniele Calamita, che ha lanciato alle associazioni agricole una provocazione: “È arrivato il momento di sedersi intorno ad un tavolo e affrontare i problemi sul tappeto: facciamo gli stati generali dell’agricoltura e dell’immigrazione, due mondi ormai interconnessi”. La proposta tiene banco tra gli agricoltori e le associazioni di volontariato che si occupano di assistenza agli extracomunitari; in uno dei campi più grandi, il “ghetto” di Rignano, trovano ospitalità centinaia di lavoratori extracomunitari di questi tempi in Capitanata per la raccolta del pomodoro. L’obiettivo è combattere il caporalato, la malapianta che mina alla base gli interessi di un’agricoltura florida e che realizza profitti come sta accadendo quest’anno con la campagna del pomodoro. Nei centri di accoglienza più gran- di, tipo quello di Rignano, un anno fa c’erano non meno di cinquecento persone durante la raccolta dell’oro rosso, oggi a malapena siamo a duecento. Continuo il via vai di arrivi e partenze: “In due settimane ho lavorato appena giorni – afferma un operaio arrivato dal Senegal – se va avanti così sarò costretto ad andarmene e cercare lavoro da qualche altra parte». Il lavoro scarseggia un po’ dappertutto, al Nord come al Sud. Se a Nardò c’è stata la crisi della angurie, nel distretto foggiano del pomodoro al contrario gli affari viaggiano a gonfie vele per le imprese. Cambiano però le tecniche della raccolta, a tutto svantaggio degli extracomunitari. “Se non c’è guadagno qui non possiamo nemmeno spendere i soldi per mantenerci – aggiunge un altro lavoratore immigrato – aspetteremo ancora qualche giorno, poi lasceremo questo posto». Vent’anni dopo il boom di arrivi, il ticket pomodoro – extracomunitari non è mai stato così traballante. m.l. Nati per il quotidiano. Pronti per lo straordinario. P unto di riferimento nel Sud Italia, e in Puglia in particolare, per la stampa di quotidiani, la Sedit ha rinnovato la propria struttura di produzione, trasformandosi in un’industria grafica a ciclo completo, con macchinari tecnologicamente avanzati e personale altamente specializzato. Un moderno sistema organizzativo in grado di soddisfare dalle piccole richieste ai grandi quantitativi di stampati, in numerosi formati, con possibilità di allestimento e rilegature d’ogni tipo e la garanzia di altissima qualità e massima puntualità. 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Con queste parole il presidente dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Bari, Domenico Perrini, aveva aperto, lunedì scorso, la conferenza stampa di presentazione del ° Congresso Nazionale degli Ingegneri, che si è tenuto a Bari, nel suggestivo scenario del rinato Teatro Petruzzelli, dal al settembre. Un evento che, con un programma denso di argomenti da trattare e impreziosito dagli ospiti illustri, personalità di rilievo nazionale e internazionale del mondo accademico, del giornalismo, della politica e della professione, ha finito per attirare nel capoluogo pugliese più di mille ingegneri da ogni parte della penisola. Particolarmente intensa la tre giorni di lavori, che si poneva come obiettivo quello di rilanciare l’idea della centralità della figura dell’ingegnere e della necessità di concretizzare, anche e soprattutto attraverso il suo coinvolgimento, i processi di modernizzazione utili a stimolare la crescita del nostro Paese. Non è stata casuale, infatti, la scelta dello slogan che accompagnasse, caratterizzandola, la manifestazione: “Più ingegneria nel futuro dell’Italia”. Per la prima volta nella storia dei Congressi si affrontavano temi relativi a ciascuno dei settori in cui si articola l’Albo degli Ingegneri. Insomma, come ha sottolineato il presidente del Centro Studi del Consiglio Nazionale (CNI), Romeo La Pietra, è stato “un Congresso innovativo per forma e contenuti e calato nell’attuale situazione critica del Paese”. Per il settore civile-ambientale si è parlato del recupero del patrimonio infrastrutturale e architettonico esistente. “Non si tratta solo di riabilitare il patrimonio architettonico ma anche quello strumentale al trasporto su ferro, su strada e marittimo”, ha evidenziato Perrini. “Qui in Puglia – ha proseguito – abbiamo il problema del nodo ferroviario di Bari, del binario unico che collega i Comuni dell’entroterra fra loro e con i capoluoghi, delle infrastrutture mancanti o inadeguate. Per fortuna notevoli passi avanti sono stati fatti, invece, per quanto riguarda le infrastrutture aeree”. Per l’ingegneria industriale il dibattito è ruotato intorno al tema dell’energia: dalla questione energetica (di grande attualità, specie alla luce del recente referendum sul nucleare) alle fonti tradizionali e rinnovabili, dall’efficienza energetica alla mobilità sostenibile. “Risorse e incentivi – ha ammonito La Pietra – andrebbero indirizzati alle fasi della ricerca e dello sviluppo, non a quella della commercializzazione. Solo così si investirebbe sul Sistema Paese”. Per l’ingegneria dell’informazione ci si è concentrati, infine, sulla sicurezza dei sistemi informatici. Un settore per il quale, come precisato ancora da La Pietra, “attualmente non sono previste responsabilità individuali”. La chiusura è stata dedicata al tema della riforma della professione. Si è espressa la necessità di conservare l’Ordine degli Ingegneri, che – ha precisato Perrini – “non è un organismo corporativo ma una struttura istituita a difesa dell’utenza. Perché – si chiede il presidente dell’Ordine della Provincia di Bari – l’Ordine degli Ingegneri gode di scarsa considerazione da parte dei media e di alcune organizzazioni? Dipende da nostri errori, da nostri difetti di comunicazione, o da speculazioni che si fanno?”. ANDREA BUONO I temi – Il dibattito e le tavole rotonde Le iniziative – L’immancabile torneo di calcio Il passato e il futuro tra recupero e visioni I concorsi e le mostra lo studio e la memoria D opo l’Assemblea dei Presidenti del pomeriggio, a farla da padrone mercoledì è stata la sessione sull’ingegneria civile e ambientale, con le autorevoli relazioni sul “Recupero e adeguamento del patrimonio infrastrutturale ed edilizio” e una tavola rotonda, moderata dal conduttore del TG , Attilio Romita, dal titolo “Lo sviluppo del Paese attraverso il recupero delle infrastrutture e del costruito”. Giovedì è stata la volta dell’ingegneria industriale, con la presentazione dell’indagine del Centro Studi CNI “Ingegneri : verso un decennio di nuove sfide professionali nelle energie rinnovabili, efficienza energetica, mobilità sostenibile”, di una ricerca del noto sociologo Domenico De Masi (sul futuro dell’energia di qui al ) e la tavola rotonda, moderata dal direttore responsabile della Gazzetta del Mezzogiorno, Giuseppe De Tomaso, dal titolo “Centralità dell’ingegnere nel futuro dell’energia”. Il pomeriggio dell’ è stato invece dedicato all’ingegneria dell’informazione, con l’approfondimento del tema della sicurezza delle reti e dei sistemi informativi e una nuova tavola rotonda (“La sicurezza nell’ICT: il ruolo dell’ingegnere dell’informazione”), coordinata dal caporedattore del TG , Andrea Pesciarelli. La giornata conclusiva, incentrata sui temi “Un ordine al passo con la professione” e “Tutela del cittadino e sviluppo del Paese”, è stata animata da una nuova tavola rotonda presieduta dal direttore di Telenorba, Enzo Magistà. a.b. A margine del Congresso sono scese in campo, dal al settembre, le rappresentative degli Ordini qualificatesi per le fasi finali del XX Campionato di Calcio degli Ordini degli Ingegneri d’Italia (e le quattro squadre rimaste in lizza per la conquista del II Campionato nazionale di calcio a riservato agli over ). La fase preliminare, che ha visto la partecipazione di compagini (più per il torneo degli over ), si è svolta tra il e il giugno. Nel corso della manifestazione sono stati poi premiati i vincitori dei concorsi indetti dall’Ordine in vista del Congresso. Sono stati a tal fine individuati tre tesi di laurea (una per settore d’attività professionale), altrettanti scatti fotografici (che si sono distinti per la capacità di comunicare il concetto di “tradizione e innovazione tecnologica per l’ingegneria di Terra di Bari”) e un servizio giornalistico (di promozione del Congresso e pubblicato su una delle riviste istituzionali redatte dagli Ordini provinciali). Da ultimo (ma non per importanza), le mostre. Ne sono state allestite due. La prima, dal titolo “Cantiere Terra di Bari. La trasformazione del territorio urbano tra l’ e il ‘ ”, nel foyer del Teatro Petruzzelli, sede dei lavori congressuali; la seconda, “Equivivere – per un’Architettura sostenibile” (presente per iniziativa dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Padova), nel Salone delle Contrattazioni della vicina Camera di Commercio. a.b. 6 10-16 settembre 2011 Mercati Il mercato degli immobili on-line è cresciuto del 39% in un anno. Ma ciò che stupisce è scoprire che quasi un milione di italiani predilige il social network La timida ripresa del settore si è arrestata nel 2011. Quest’anno il fatturato potrebbe attestarsi a un -47% rispetto all’annata record del 2006 Nuove tendenze – Inequivocabili segnali da analisi e dati diffusi da “Immobiliare.it” Mercato immobiliare sulla Rete ora la casa si cerca su Facebook A boliti i metodi tradizionali. Chi vuole cercare casa si affida sempre meno alle agenzie immobiliari o agli annunci pubblicati sui giornali specializzati. Infatti chi cerca un appartamento in vendita o in affitto lo fa in rete. Perché risulta un metodo più efficace, più rapido, decisamente più semplice. Basta impostare dettagliatamente i campi di ricerca, definire la zona, la tipologia dell’immobile, guardare le foto postate sul web e farsi già un’idea di ciò che si potrebbe andare a vedere. Ed il canale più diffuso pare sia diventato quello dei social network. Secondo i dati diffusi da Immobiliare.it, il mercato degli immobili in rete è cresciuto, di anno in anno, del %. Ma ciò che stupisce davvero è scoprire che quasi un milione di italiani alle prese con la ricerca di un appartamento in vendita o in affitto cominciano ad indagare su Facebook, il secondo sito più visitato al mondo dopo Google, piuttosto agli indirizzi degli operatori specializzati. tanti settori merceologici – ha ammesso Daniele Mancini –, basti pensare all’immobiliare. Comprare casa non è uno degli acquisti più semplici da fare per chiunque. Avere un mezzo di scambio, e quindi vedere gli immobili, informarsi, chiedere commenti, diventa per le persone a caccia di appartamenti in vendita o in affitto un punto di riferimento. Qualche numero. Alla pagina Facebook di Casa.it, ad esempio, sono iscritte oltre . persone. Sintomatologia di un fenomeno allargato. E pensare che, su Youtube, sono sei milioni le visualizzazioni dei video relativi al portale immobiliare numero uno in Italia per acquistare, vendere o affittare casa”. La situazione del mercato immobiliare Al di là del mezzo utilizzato per orientarsi nella scelta della casa, sempre più difficile ed importante, con la crisi dell’economia italiana il “mattone” viene inteso sempre più spesso come bene di rifugio. “Le cose stanno realmente in questi termini – ha commentato l’ad Mancini – ma il problema principale è che il mercato immobiliare è rallentato dalla mancanza di incontro tra domanda e offerta per via anche dei prezzi pubblicizzati. Le richieste di acquisto, infatti, sono aumentate ma le trattative si sono allungate (con una media di circa mesi) perché chi mette in vendita l’immobile solitamente continua a lanciare sul mercato un prezzo maggiore per poi contrattare durante la compravendita e dare l’impressione di essere disponibile a ridimensionare le proprie pretese. E solitamente il margine della trattativa, rispetto alla proposta iniziale, si aggira intorno al %”. L’analisi: numeri che parlano chiaro Su un campione di oltre persone impegnate nell’acquisto o affitto di casa, il % di chi sceglie il web come canale di ricerca o vendita preferisce affidarsi a Facebook. Chi cerca casa partendo dal popolare social network “ha un approccio molto diverso – ha spiegato l’Amministratore Delegato del Gruppo Immobiliare. it, Carlo Giordano – rispetto a chi lo fa sui portali immobiliari. Si tratta di persone che, di fatto, portano online il consueto modello del passaparola o la ricerca attraverso la propria cerchia di conoscenze”. E potremmo il target di riferimento ha un’età che supera i anni. A confermare l’inusuale tendenza sviluppatasi negli ultimi tempi è stato l’Amministratore Delegato di Casa.it: “Anche in Italia i social network hanno ormai stravolto ALESSANDRO SCHIRONE Consumatori – Andamento della compravendita Andamenti – Terrore per la patrimoniale Incarichi a vendere frenano le richieste Meno investimenti per colpa della crisi S econdo quanto riportato da Help Consumatori, l’Agenzia delle Associazioni, nel secondo trimestre dell’anno si è registrata una diminuzione degli incarichi a vendere. Tra le motivazioni principali, molti operatori indicano le richieste troppo elevate da parte dei venditori ( , % a fronte del , % della rilevazione precedente), l’attesa da parte degli acquirenti di prezzi più favorevoli ( , % contro , %) e la difficoltà ad ottenere un mutuo ( , % contro , %). È questo quanto emerge dall’inchiesta trimestrale di Banca d’Italia, Tecnoborsa e Agenzia del Territorio che ha tracciato un bilancio del mercato immobiliare italiano al giugno , analizzando il punto di vista degli agenti. È cresciuta dal , al , % la quota che segnala una diminuzione dei prezzi, mentre è minima la percentuale di chi indica un aumento delle quotazioni. Resta invariato il numero di agenzie che tra aprile e giugno ha venduto almeno un immobile ( , %): percentuale che risulta in crescita solo nelle regioni del Centro. a.s. I l mercato immobiliare, in Italia come in altri Paesi, sta subendo pesantemente la crisi economica di questi anni e la ripresa del settore, che si pensava potesse avvenire nel , potrebbe slittare forse anche più di un anno. La crisi della Borsa, unita alle temute tasse patrimoniali, potrebbe quindi rallentare ulteriormente la ripresa del settore, dal momento che chi possiede della liquidità tende oggi a mantenerla per non rischiare con investimenti che potrebbero rivelarsi controproducenti. La timida ripresa del mercato si è infatti arrestata nel , in cui il fatturato del settore immobiliare potrebbe attestarsi al - % rispetto al picco registrato nel . Ciò che probabilmente si tiene meno in considerazione, secondo Casa. it, è quanto il mercato immobiliare incida sull’economia italiana. Un crack del settore a medio e lungo termine potrebbe portare a crescite sproporzionate del valore degli immobili, e sfociare in pignoramenti che potrebbero aumentare in modo eccessivo l’offerta, stravolgendo gli equilibri di mercato. a.s. Mercati 10-16 settembre 2011 7 Crisi del Salotto – Slitta tutto a ottobre. L’assessore Capone: la Regione fa quel che può “Mobile imbottito” rinviato l’accordo S embrava pronto alla firma l’accordo di programma per soccorrere (con milioni) il distretto del mobile imbottito tra Puglia e Basilicata da anni in profonda crisi. Mercoledì al Ministero dello Sviluppo economico era in agenda l’ultimo incontro tecnico (e pochi giorni dopo il “sì” politico). Invece c’è stato l’ennesimo rinvio, che fa slittare il tutto, secondo le previsioni del Ministero, alla prima metà di ottobre. L’accordo di programma è previsto dalla legge del per reindustrializzare aree o distretti attanagliati da crisi industriali complesse o con impatto sulla politica industriale nazionale, attraverso un’azione integrata – di Regioni, Enti locali, altri soggetti pubblici e privati, e amministrazioni statali – con risorse finanziarie condivise e procedimenti amministrativi armonizzati. Sin dal si era istituito, su proposta delle parti sociali, un tavolo tecnico sul “salotto” al Ministero dello Sviluppo (con Regioni Puglia e Basilicata, organizzazioni datoriali pugliesi e lucane, sindacati nazionali e territoriali di categoria di Cgil, Cisl e Uil) per avviare consultazioni e indagini. Da una bozza di Confindustria di Puglia e Basilicata è nata una concertazione tra parti sociali e Regione, e poi un testo condiviso, trasmesso al Ministero, a cui la Regione Puglia ha chiesto un tavolo nazionale per arrivare in tempi brevi all’accordo. Nell’ultimo incontro, lo scorso luglio, era prevista la firma del testo. Ma il Ministero ha ritenuto che, prima, fosse necessario sciogliere dei nodi, tra cui l’approvazione di un atto preliminare da parte della Regione che definisse il perimetro dell’“area di crisi”, atto varato dalla giunta regionale il luglio scorso e pubblicato il agosto (i territori del distretto individuati: Santeramo, Altamura, Ginosa e Laterza). Ma la firma non è arrivata. Al contrario, il Ministero ha presentato una bozza rivista, più snella ma con la stessa impostazione di fondo. E ha “concesso” giorni di tempo per Il distretto tra Puglia e Basilicata da anni è in profonda crisi. In ballo misure per consolidare le produzioni e favorire il reimpiego di lavoratori LOREDANA CAPONE L’apice del successo Il gruppo è in difficoltà Fra il 2001-02 14mila adetti Natuzzi annuncia 1.280 in esubero I l distretto del “salotto”, nato tra gli anni ‘ e ‘ nell’area murgiana, oggi vive una crisi pesante che ha gravi conseguenze sul versante occupazionale. L’apice dello sviluppo lo ha raggiunto tra il e il , quando contava mila addetti e oltre aziende operanti nella filiera. La produzione rappresentava il % di quella italiana e circa l’ % di quella mondiale, il % per il solo segmento dell’imbottito in pelle. Nel il distretto ha registrato un fatturato di circa . milioni di euro. Dal , per fattori congiunturali e strutturali, il distretto ha incontrato notevoli problemi sui mercati internazionali, tradottisi in un forte rallentamento dell’export e nella scomparsa di un gran numero di aziende con conseguente riduzione della forza lavoro. L’export è passato da . milioni di euro nel a milioni nel . È andata peggio nell’ultimo biennio. Nel , per far fronte alla crisi governo, Regioni Puglia e Basilicata, e parti sociali hanno firmato un protocollo d’intesa, mai attuato. Nel si è istituito un tavolo tecnico istituzionale da cui sta nascendo l’accordo di programma che forse vedrà la luce entro la metà di ottobre. g.d. presentare altre modifiche. Le Regioni Puglia e Basilicata hanno confermato la disponibilità a versare milioni di euro ciascuna come previsto nella bozza. Il Ministero dovrebbe versare il resto, milioni, ma nell’incontro di mercoledì scorso ha preso tempo per confermare o meno quella cifra. L’accordo contiene misure per con- solidare e innovare il distretto e favorire il reimpiego dei lavoratori, ad esempio con investimenti in infrastrutture, misure fiscali e parafiscali per ridurre il costo del lavoro, agevolazioni alle imprese per incoraggiare aggregazioni e consorzi, e incentivi a formazione e internazionalizzazione. “Il salotto non è morto – ha com- U n esubero di . addetti (su . in Italia e . nel mondo) da collocare in cassa integrazione straordinaria (cigs) per due anni dal ottobre, quando scadrà la cigs per . dipendenti. Ad annunciarlo, una settimana fa, non un’azienda qualsiasi ma la Natuzzi, il più grande produttore italiano nell’arredamento ( , milioni di euro di fatturato nel ), leader mondiale per i divani in pelle. Il gruppo è da tempo in crisi: a fine marzo ha registrato un rosso di milioni in tre mesi. “In presenza di un mercato ancora instabile – hanno riferito i suoi dirigenti aziendali davanti alle segreterie territoriali di Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil di Puglia e Basilicata, in un incontro nella sede di Confindustria a Bari – la forza lavoro italiana è sovradimensionata di circa . unità rispetto ai . esuberi dichiarati nel ”. Malgrado ciò, Fernando Rizzo, direttore risorse umane del gruppo, promette: “Continueremo a investire in innovazione, formazione e qualità per dimostrare che è ancora possibile essere competitivi nel pieno rispetto di contratti, norme e leggi. Sentiamo molto forte la responsabilità sociale nei confronti del nostro territorio”. g.d. mentato Loredana Capone, assessore regionale allo Sviluppo economico della Regione – Ma dobbiamo formare i dipendenti, riqualificare il settore e sostenerne lo sbocco in mercati esteri disposti a pagare di più per la qualità. Se lo Stato non agevola chi investe in Italia e finché ci saranno Paesi con un costo del lavoro troppo basso, il rischio di delocalizzazione della produzione resta alto. La Regione fa quel che può: incentiva con i fondi dei contratti di programma (centinaia di migliaia di euro) le imprese che non licenziano ma investono in ricerca, innovazione e internazionalizzazione”. GIUSEPPE DAPONTE Montinari (Confindustria): l’accordo è meglio di niente Industriali e sindacati in cerca di uno sbocco P er le parti sociali sarà pure una coperta di Linus l’accordo di programma sulla rampa di lancio da qualche anno. Ma è sempre meglio di niente. “Nel testo dell’accordo – spiega il presidente di Confindustria Puglia Piero Montinari – ci sono strumenti utili, come il credito d’imposta per chi assume i lavoratori del distretto in esubero. Mi auguro sia sufficiente, anche se temo ci vorrà qualcosa in più, un’idea per reimpiegare tutte quelle persone, circa . Una parte può essere riassorbita PIERO MONTINARI dal distretto. Ma gli altri? Avevo pensato a un outlet specializzato sulla casa. Ma i sindacati hanno espresso perplessità”. Non sarà facile, per Montinari, riqualificare il distretto come auspica l’assessore regionale allo Sviluppo: “C’è un serio problema di dumping delle fabbriche cinesi, di sfruttamento della manodopera e di concorrenza di costo. E mancano i controlli”. Come se ne esce? “L’unica strada ritengo sia un marchio unico. Le imprese dovrebbero sottoporsi volontariamente a una serie di controlli, garantire un made in Puglia o qualcosa di simile. È un’ipotesi che le altre parti sociali, aziende e Regione stanno valutando: in linea di massima sembrano d’accordo”. Sul fronte sindacale ci sono diversi gradi di preoccupazione. “Abbiamo già anticipato al Ministero che non chiederemo variazioni all’accordo nei giorni di proroga concessi per presentarle – riferisce il segretario generale della Fillea Puglia Giovanni Nicastri – Sia per non perdere altro tempo, sia per non offrire pretesti per ulteriori rinvii. E abbiamo sollecitato il varo del testo entro fine settembre. Servono le agevolazioni per le aziende che si insediano nell’area, contributi previdenziali, defiscalizzazioni, infrastrutture (dalle strade al superamento del ‘digital divide’). C’è un futuro per il salotto, si è dimezzato ma può riqualificarsi. Ci auguriamo che il Ministero fornisca risorse specifiche e non ricatti le Regioni come in passato, quando ha provato a girare al salotto risorse sottratte al settore Tac (tessile-abbigliamentocalzaturiero)”. Più ottimista sul percorso dell’accordo il segretario generale della Filca Cisl di Puglia, Crescenzio Gallo: “Lavoreremo sui territori anche per spingere i sindaci ad adottare provvedimenti che aiutino ad attrarre investimenti, ad esempio il Ministero ha esortato i Comuni a tagliare l’Ici alle aziende che investono nel territorio. I tempi sono stretti. Il distretto conta circa . esuberi, . solo la Natuzzi. Faremo di tutto per la firma dell’accordo. Ci auguriamo solo che il Ministero sia in condizione di finanziarlo”. Il meno ottimista sembra Salvatore Bevilacqua, segretario generale della Feneal Uil Puglia: “Le ragioni di questo rinvio? Abbiamo il dubbio atroce siano di natura economica. I tagli previsti nelle manovre correttive rischiano di abbattersi anche sul salotto. Dopo tanti rinvii e tentennamenti, infatti, gli intralci burocratici sono stati superati. Il Ministero d’altra parte non ha apportato cambiamenti sostanziali alla bozza. E per evitare strumentalizzazioni sindacati e Confindustria hanno accettato integralmente le modifiche ministeriali. L’accordo – aggiunge – dareb- be ossigeno a un’area che è già tra le più svantaggiate della provincia. Abbandonarla avrebbe ripercussioni terribili. La ricetta per noi è attrarre nuovi investimenti, facendo leva soprattutto sulle infrastrutture: Santeramo oggi non ha nemmeno una circonvallazione. È complicato cambiare l’intera struttura produttiva. Meglio riqualificare l’esistente. Speriamo in nuovi sistemi di automazione che mantengano i livelli occupazionali e alleggeriscano i carichi di lavoro. La concorrenza cinese? Come per l’auto – conclude – dobbiamo puntare a una produzione medio alta, non alla concorrenza sui prezzi, visti i costi troppo bassi della manodopera asiatica”. g.d. SPECIALE Parte la sfida del cambiamento Via alla prima Campionaria firmata dal nuovo presidente Gianfranco Viesti, che ha davanti a sé la missione di rilanciare un simbolo del Mezzogiorno. E in attesa che soffi il vento del domani e sia inaugurato il nuovo padiglione, la prima novità è una stretta sui biglietti omaggio 10 10-16 settembre 2011 5 Campionaria – Un ricco e diversificato programma Fiera del Levante c’è anche S.Nicola D al ritorno dei Saloni specializzati all’ampia partecipazione di Paesi esteri, dal debutto di un’area ludica riservata ai bambini a tre mostre sulle monete, sulle farfalle e su San Nicola. E poi convegni, cultura e attenzione al sociale. La esima Campionaria parte oggi con la consueta cerimonia inaugurale e prosegue fino a domenica . Particolarmente ricca l’offerta espositiva. Agrimed costituisce una lente di ingrandimento sulle opportunità offerte dal Piano di Sviluppo Rurale della Puglia. Il Salone dell’Arredamento propone un originale mix di design d’eccellenza, architettura d’interni, qualità e gusto made in Italy. A Edil Levante Abitare, invece, spiccano le ultime tecnologie innovative ed ecosostenibili grazie ai maggiori produttori di infissi, pavimenti, rivestimenti, arredi, piscine, pannelli solari. Confermato l’appuntamento con Motus, il Salone delle auto, delle moto e degli accessori che riserva anche uno spazio alla “fiera dell’usato” e può contare sulla partecipazione della Federazione italiana fuoristrada. Business Centre rappresenta, invece, un momento di incontro ideale per coloro che a vario titolo fornisco- Tre mostre, i saloni specializzati ed un’area ludica dedicata ai bambini. Dai pannelli solari alle moto FABIO TRAVERSA Assunzioni e biglietti omaggio Dal Il nuovo corso: la trasparenza Q uesta edizione della Campionaria sarà ricordata (anche) per due decisioni “meditate ed importanti – parola del presidente della Fiera del Levante Gianfranco Viesti – con l’intento di garantire la trasparenza delle attività dell’Ente e la parità di opportunità per i lavoratori ed i visitatori”. La prima riguarda l’abolizione di qualsiasi biglietto e tessera omaggio. “Procurarsi un biglietto gratuito per l’ingresso in Fiera – ha sottolineato – è stato da sempre uno sport molto diffuso. C’era però un enorme problema di equità e di trasparenza. Perché alcuni entravano gratis ed altri a pagamento? Abbiamo deciso di affrontare il problema alla radice: quest’anno non è stato stampato nessun biglietto omaggio. Inutile richiederli ai vertici della Fiera o alle diverse autorità. Speriamo che i cittadini affollino i viali della Campionaria anche sopportando il piccolo costo d’ingresso. Gli incassi della biglietteria sono una entrata indispensabile per l’Ente, soprattutto in questo periodo di bilanci così difficili. Cercheremo di offrire ai visitatori paganti una esposizione ben organizzata e con motivi di interesse”. La seconda novità è legata alle modalità introdotte per le assunzioni temporanee. Si è ricorso al sorteggio tra chi aveva presentato la candidatura online attraverso una procedura di generazione di numeri casuali tramite il sito internet Random. org e alla presenza del notaio Gisella Simone. “Il mercato del lavoro – secondo Viesti – è in condizioni pessime, specialmente al Sud. La via maestra sarebbe stata una meditata selezione affidata ad una qualificata agenzia di reclutamento delle risorse umane. Ma l’alto numero di domande presentate – . di cui . regolari – avrebbe dilatato tempi e costi della procedura. Di qui l’idea di ricorrere a una modalità economica e democratica, visto che è stata data pari dignità a tutti. I criteri scelti, poi, hanno assicurato pari opportunità uomo-donna ed una quota ( % per le biglietterie e % per impiegati e accoglienza padiglioni) è stata riservata ai collaboratori che hanno già lavorato nel corso di precedenti edizioni: in questo modo si può contare anche sulla presenza di personale con un po’ di esperienza”. f.t. no servizi reali alle imprese e alle famiglie. Immancabile la sezione dedicata ai beni di consumo (con stand di abbigliamento, pellicceria, pelletteria, artigianato tipico, articoli da regalo, gastronomia) così come il “viaggio” tra le emozioni, i profumi e i sapori dei cinque continenti nella Galleria delle Nazioni. Pittura, scultura, fotografia e design arricchiscono ancora una volta Spazio aperto all’arte. Non manca la partecipazione di Enti e istituzioni. Ma c’è anche un servizio in più per i visitatori: una ludoteca nella quale i genitori possono lasciare i figli più piccoli. Da segnalare, infine, tre mostre: “Il vero e il falso”, organizzata dal Comando Regionale Puglia della Guardia di Finanza, con l’obiettivo di ripercorrere l’evoluzione del fenomeno della falsificazione monetaria, “Un tè con le farfalle”, promossa dall’Associazione Thais di Firenze e dall’Associazione culturale per la qualità della vita di Bari e che vede protagoniste oltre . farfalle di tutte le forme e colori, “Nikolaos, il viaggio i luoghi la fede”, a cura dell’Associazione Culturale Photography. al ottobre Tra un mese c’è l’Albania L a formula di EcoBiz Expo, la rassegna specializzata nei diversi settori della ‘economia verde’ creata nel da Fiera del Levante Servizi (la controllata della Fiera del Levante, che fornisce assistenza e consulenza specialistica a Enti pubblici, organizzazioni private e imprese, anche nell’ambito delle manifestazioni fieristiche nazionali ed internazionali), è pronta a ritornare nei Balcani dopo quattro edizioni di successo che hanno toccato Albania, Macedonia e Montenegro. Quest’anno di scena Albania e Macedonia con due eventi innovativi e di grande interesse per gli operatori economici del settore. Pushime! (in albanese “vacanze”)- Prima Fiera Internazionale del Turismo Sostenibile rappresenta la risposta di FdL Servizi alle esigenze del settore turistico albanese, che quest’anno ha affrontato la terza stagione consecutiva di “tutto esaurito”. La fiera si svolgerà dal al ottobre a Citypark, il più grande, moderno ed elegante centro commerciale dell’Albania, a pochi minuti dall’aeroporto internazionale di Tirana, e vedrà protagoniste le imprese italiane specializzate in attrezzature, tecnologie e prodotti di consumo per la ristorazione e l’hotellerie, così come gli albergatori italiani. Ecobiz Expo Tech – Energie Rinnovabili e Tecnologie per l’Ambiente, in programma dal al ottobre, si presenterà, invece, con un format innovativo. Prima tappa a Tirana, Albania: in una giornata e mezza, attraverso seminari ed incontri tecnici, ciascun espositore potrà cogliere tutto ciò che si muove sul mercato e gestire trattative dirette e riservate. Poi si partirà per la Macedonia. Una sosta on the road per un caratteristico barbecue al tramonto, sulle rive del lago di Ohrid, e poi a Skopje per una notte in albergo a quattro stelle. Al mattino seguente si entrerà nel vivo di Tehnoma, la rinomata Fiera delle Tecnologie: nel Padiglione Italia, organizzato con il sostegno del Ministero per lo Sviluppo Economico, ogni partecipante avrà la sua postazione con un monitor pronto a essere collegato al proprio laptop. Spazio a workshop specializzati e sessioni di incontri con i rappresentanti delle istituzioni locali. f.t. 5 10-16 settembre 2011 11 Strategie/ – Cosa riserva il futuro dell’Ente fieristico L La vera svolta è nei congressi a sfida è ambiziosa: intercettare la domanda congressuale e dare linfa a un indotto che coinvolge in modo consistente i settori alberghiero, della ristorazione, dei convegni scientifici e i servizi in generale. Per non parlare dei benefìci che possono derivare per la stessa Fiera del Levante. Da anni si parla a Bari della necessità di un centro congressi. Tra qualche mese sarà realtà un polo congressuale di eccellenza. Merito dell’accordo siglato a fine luglio tra la Regione Puglia e l’Ente barese. Nessuna nuova costruzione, però, ma un recupero e un riadattamento delle strutture già esistenti – il Palazzo del Mezzogiorno e il nuovo padiglione modulare di oltre mila metri quadri – in linea con quella volontà già preannunciata nei mesi scorsi dal CdA della Fiera di stringere accordi con partner pubblici e privati per avviare la destagionalizzazione dell’intera struttura. L’impegno complessivo per la realizzazione della nuova struttura ammonta a circa milioni di euro: sono frutto dell’accordo di programma quadro e della delibera Cipe finanziata con fondi Fas, e sono stati utilizzati per costruire il nuovo Merchandising Spunta la polo ufficiale U n “marchio di riconoscimento” per il personale occasionale che lavora durante la Campionaria ma anche l’occasione per la Fiera di sviluppare una strategica attività di merchandising. Debutta una polo ad hoc, realizzata dalla Simbols di Noci e disponibile nei colori blu e bianco. La maglietta ha i segni distintivi dell’Ente (sul petto è ricamata la caravella, che rimanda all’imbarcazione che trasportò, nel , San Nicola a Bari) e della città (con i colori bianco e rosso sul bordo manica). Sul collo sono riportati due anni, il (anno in cui la Fiera è nata) e il ,ei riferimenti geografici “Bari” e “Apulia”. Su una parte della manica destra è rievocato il ° anniversario dell’Unità d’Italia mentre sulla manica sinistra spicca la scritta “Mediterranean collection ”. Hostess, steward, addetti alla biglietteria e impiegati occasionali indosseranno la polo mentre i visitatori potranno acquistarla in appof.t. siti stand. SILVIA GODELLI padiglione. , milioni invece sono finanziati dalla Regione per ristrutturare il Palazzo del Mezzogiorno e attrezzare la sala polivalente da seimila posti. “L’iniziativa – ha spiegato l’assessore regionale al Turismo Silvia Godelli – è legata al turismo congressuale e si svolge in coerenza con tutte le novità sul settore dei congressi. È un’iniziativa dedicata a Bari, che ha già strutture alberghiere dedicate, ma non ha luoghi di capienza molto elevata”. “Non intendiamo – ha detto il presidente della Fiera Gianfranco Viesti – costruire contenitori senza il contenuto. Con le strutture esistenti verificheremo il mercato e le esigenze dell’accoglienza, per poi magari puntare su altre realizzazioni. La ristrutturazione del Palazzo del Mezzogiorno lascerà intatta la struttura degli anni Cinquanta, con un restauro filologico delle sale, migliorando impianti e accessi- bilità dei disabili, ma lasciando intatte vetrate, muri di pietra e dettagli architettonici. Il nuovo padiglione invece sarà polivalente, sia per congressi che per eventi come i concerti o le esposizioni. Per questo non apriamo la sala per la Campionaria di quest’anno, ma continueremo a lavorarci per vendere gli spazi per il prossimo inverno, con un adeguato piano di marketing”. In particolare l’idea è di sfruttare il Palazzo del Mezzogiorno per renderlo più funzionale (con quattro sale di cui due da cinquecento posti, una da duecento e una da cento). Poi c’è il nuovo padiglione per il quale si prevede una realizzazione di strutture mobili. C’è, inoltre, un accordo con il Politecnico di Bari e con il professor Michele Beccu che si occupa, a livello internazionale, di come attrezzare queste strutture per renderle fruibili. Il tutto dovrà essere fatto entro fine , data ultima concessa alla Regione per spendere i milioni di euro stanziati per – parola della Godelli – “creare infrastrutture congressuali a servizio dell’intera regione. Le stesse si integreranno con i diffusi centri alberghieri privati che offrono servizi congressuali”. f.t. Strategie/ – Presenze permanenti nel quartiere Più spazio ai privati anche nella gestione T ra gli obiettivi del nuovo management della Fiera c’è la localizzazione all’interno del quartiere (in un’area di . metri quadri, che comprende il fronte monumentale, i padiglioni attorno alla fontana e l’ex edificio che ha ospitato la Galleria delle Nazioni) di operatori economici ed istituzioni attraverso la sottoscrizione di contratti pluriennali di locazione a costi particolarmente vantaggiosi. “Gli obiettivi – secondo Viesti – sono trasformare la Fiera in un centro polifunzionale e creare una catena virtuosa che aiuti le nostre imprese e arricchisca il territorio attraverso attività permanenti pubbliche o private” come esposizioni, mostre, biblioteche, servizi per la promozione del commercio internazionale e degli scambi, attività di valorizzazione delle produzioni locali o in campo culturale, cinematografico, musicale, teatrale, televisivo, editoriale, multimediale, attività educative o di ristorazione e di intrattenimento di qualità, sedi di istituzioni e di organizzazioni di rappresentanza. L’individuazione degli operatori cui affidare l’uso dei padiglioni o altri spazi fieristici avverrà mediante procedure di evidenza pubblica. Dalle prime offerte arrivate (il bando scade il dicembre) sono emerse alcune novità che il numero uno della Fiera ha giudicato positivamente. Le quindici aziende che hanno presentato una manifestazione d’interesse, prima di tutto, sono pugliesi e costituite da giovani, fanno dell’innovazione la principale qualità e offrono servizi in un campo nuovo. Praticamente gli imprenditori che hanno chiesto di poter fare nei padiglioni il proprio quartiere generale si occupano di promozione del territorio e studiano il modo per veicolare al meglio l’immagine di luoghi, prodotti e realtà. Spicca, poi, l’interessamento del colosso dell’ GIANFRANCO VIESTI enogastronomia Eataly che per la sua unica struttura nel Mezzogiorno avrebbe chiesto spazi per . metri quadri. “Eataly – ha detto Viesti in un’intervista televisiva – è interessata a venire in Fiera, ci ha fatto un’offerta di localizzazione in un importante spazio del quartiere per poter valorizzare il cibo e i buoni prodotti. Faremo presto un bando per quegli spazi a cui concorrerà Eataly per verificare se non ci siano operatori concorrenti dello stesso standard qualitativo. Il prezzo? Sarà ragionevole per il privato ma terrà anche conto dell’utilizzo di spazi pubblici”. La proprietà della Fiera, come già detto l’ luglio durante l’audizione di Viesti ai componenti della IV commissione consiliare, rimarrà pubblica. Per la gestione, invece, così come previsto dalla legge regionale del marzo , si aprirà ai privati. La decisione del soggetto gestore avverrà, secondo i piani del presidente dell’Ente, in autunno. f.t. 12 10-16 settembre 2011 5 Oggi la cerimonia inaugurale della Campionaria barese Anche il sociale e la cultura tra gli eventi top a cura dell’Ufficio Stampa della Fiera del Levante plastici, cartacei e petroliferi, scarpe e accessori in pelle. La Galleria delle Nazioni, nei padiglioni , , , e , accoglie un ricco numero di Paesi: Albania, Bangladesh, Brasile, Bolivia, Camerun, Cina, Costa d’Avorio, Danimarca, Ecuador, Egitto, Germania, Hong Kong, India, Indonesia, Kenya, Kuwait, Lituania, Madagascar, Malaysia, Marocco, Nepal, Nigeria, Paesi Bassi, Palestina, Pakistan, Perù, Polonia, Portogallo, Rwanda, Russia, Senegal, Siria, Somalia, Spagna, Sudan, Thailandia, Tunisia, Ungheria, Vietnam. Inoltre l’Associazione Gildes, composta da donne del Camerun, propone creazioni tessili realizzate a mano. Significative anche le partecipazioni alla Borsa degli Affari (padiglione , primo piano) dove intervengono gli Uffici Commerciali delle Ambasciate estere di Ucraina, Estonia, Ghana e Kenya che forniscono al pubblico della Fiera del Levante informazioni di carattere economico, commerciale, turistico e culturale del Paese che rappresentano. Presenti anche le Associazioni Italia-Hong Kong e italo-georgiana e l’Autorità portuale di Durazzo. Particolare evento nel padiglione 116 Tanti esemplari da tutto il mondo “Un Tè con le Farfalle” in una mostra inedita Da Roma antica ai nostri giorni tutte le mistificazioni U n’ampia offerta espositiva, una forte attenzione alla cultura e al sociale e un alto numero di convegni su tematiche: la esima Campionaria parte oggi con la consueta cerimonia inaugurale, fissata alle . nello Spazio , e prosegue fino a domenica . Il costo del biglietto di ingresso è di euro. Possono entrare gratis i disabili, i bambini con altezza fino a , metri se accompagnati da adulti, i ciclisti (si possono parcheggiare le biciclette nella Zona , un’area non custodita alle spalle del Palazzo del Mezzogiorno). Ingresso ridotto ( anziché euro) per gli studenti universitari, per coloro che hanno un’età superiore ai anni, per i giovani sotto i anni e per i dipendenti degli Enti fondatori (Comune, Provincia e Camera di Commercio di Bari) previa esibizione del “tesserino”. Previsti, inoltre, sconti per gruppi durante tutto il periodo della Campionaria. In particolare, per favorire la partecipazione di pubblico nelle giornate infrasettimanali, dal lunedì al venerdì, viene introdotta la possibilità per gruppi di quattro adulti di ricevere un ingresso gratuito per tre biglietti interi acquistati. Nelle giornate di sabato e domenica la promozione è riservata come in passato a gruppi di maggiori dimensioni: per gruppi di adulti, per dieci biglietti interi saranno concessi due ingressi gratuiti. L’orario di apertura al pubblico è così articolato: oggi dalle alle . , domani dalle . alle . , da lunedì a venerdì dalle alle . , sabato e domenica dalle . alle . . Evoluzione della falsificazione in una mostra della GdF GUARDIA DI FINANZA e “U n tè con le farfalle” è il titolo dell’evento dell’autore televisivo Fabio Di Gioia (Rai ), che l’associazione Thais di Firenze e l’Associazione culturale per la qualità della vita di Bari promuovono in occasione della Campionaria con le magiche scenografie televisive di Roberto Ciambrone (Scenografia international). La manifestazione naturalistica, che ha aperto i battenti con grande successo a Roma nel (Uccelliera di Villa Borghese) e nel a Firenze (Tepidario del Roster), arriva a Bari con l’intento di meravigliare il pubblico ricreando una atmosfera di grande magia e di suggestione. All’interno del padiglione (Scala mobile – Galleria delle Nazioni), oltre . farfalle di tutte le forme e colori, comprese le più ammirate come la “Stella del Madagascar” e gli esemplari della farfalla Cobra, la specie più grande del mondo, volano libere intorno al pubblico in un giardino incantato di ispirazione mediterranea e tropicale. Solo l’ingresso all’eden delle farfalle prevede un piccolo biglietto di ingresso ( euro e ridotto). La visita è arricchita dall’assistenza e dalla risposta a tutte le domande e curiosità da parte di esperti e biologi, primo fra tutti il noto entomologo Prof. Enzo Moretto (Butterfly Arc e Esapolis). Il programma di sviluppo sulle eccellenze La Puglia dei campi valorizzata dal Psr Numerosi i Paesi presenti nella Galleria delle Nazioni Francia e Kuwait “ritorni” significativi L R icca la partecipazione di Paesi esteri. Ancora una volta un intero padiglione (il ) è destinato alla Francia attraverso la Camera di Commercio italiana a Marsiglia che favorisce i contatti tra le piccole e medie imprese italiane e francesi. Una presenza di alto livello, che porta in Puglia il meglio della produzione artigianale con vari settori rappresentati, dal tessile ai saponi, dall’enogastronomia ai bijoux. Particolarmente importante anche la partecipazione ufficiale – per il secondo anno consecutivo – del Ministero dell’Industria e del Commercio del Kuwait che, dopo il successo ottenuto nel , torna a coordinare una collettiva di espositori specializzati in attrezzature sanitarie, prodotti chimici, tessili, Programma 10X21.indd 1-2 “S osteniamo la nostra terra. Con il Psr cresce la valorizzazione della Puglia rurale”: è lo slogan dell’edizione di Agrimed, il Salone dedicato a mostra “Il vero e il falso”, ospitata nel padiglione e all’agricoltura pugliese, curata dall’Assessorato regionale alle organizzata dalla Guardia di Finanza di Bari e dal Museo Risorse agroalimentari. Riflettori puntati, dunque, sul processtorico della GdF, ripercorre attraverso un vero e proprio so di crescita e di grande cambiamento che il PSR, ovvero il viaggio nel tempo l’evoluzione del fenomeno della falsificazione Programma di Sviluppo rurale della Puglia, ha innescato nel in più di . anni di storia, a partire dall’epoca greco-romana comparto chiave dell’economia pugliese. “Vengono anafino a giungere all’età contemporanea. Strutturata per aree lizzate – spiega l’assessore Dario Stefàno – le perfomance tematiche, propone i più rappresentativi casi di falso attraverso del sistema, le criticità ma anche le potenzialità di crescita e 28-10-2008 19:09:10 il raffronto di ciascun pezzo esposto con l’esemplare originale. la valorizzazione, con un occhio dunque rivolto al futuro”. È possibile ammirare un vastissimo repertorio di monete Interessante, a questo proposito, il focus tecnico-scientifico di età antica, medievale e moderna, messe a disposizione proposto sulle biotecnologie, come strategia di crescita di un dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato nonchè dalle Sosettore che non può non abbracciare la innovazione per accreprintendenze dei Beni Archeologici della Toscana, dell’Umbria scere competitività e uscire rafforzato da questa crisi globale. e del Lazio cui si aggiungono le serie complete delle emissioni “E, per sottolineare il protagonismo del sistema delle imprese di banconote della Banca d’Italia, che hanno scandito la storia agroalimentari in questo percorso di crescita avviato con il del nostro Paese dalla proclamazione del Regno d’Italia ad Psr – aggiunge Stefàno – , la grande novità dell’edizione oggi, provenienti dalle raccolte di Palazzo Koch. Uno spazio è la presenza, accanto all’area più squisitamente istituzionale, dell’esposizione è dedicato, inoltre, alla ricostruzione delle più delle aziende rappresentative delle filiere e delle eccellenze importanti operazioni di falsificazione. produttive pugliesi, che esporranno i loro prodotti”. a cura dell’Ufficio Stampa della Fiera del Levante 5 amiglie stufe dei soliti arredi e desiderose di una ventata di novità, single e coppie in cerca di soluzioni più uniche che originali, architetti e arredatori affamati di spunti per innescare la fantasia. Tutti hanno un buon motivo per visitare uno dei Saloni protagonisti della Campionaria, quello dell’Arredamento. Nei padiglioni , , e c’è il meglio della produzione nazionale, dal mobile classico al complemento di design, dall’artigianato tradizionale alle moderne tecnologie. Nel Salone c’è un’ampia varietà di mobili da ingresso e da cucina, soggiorni e sale da pranzo, salotti, camere da letto, armadi, illuminazione, complementi d’arredo, tendaggi, tappezzerie. Varietà di prodotto ma anche di stili: classici e moderni, pezzi di artigianato tradizionale e piccoli gioielli dell’hi-tech e dell’automazione, ultime tendenze e arredi etnici. Spesso, infatti, si ama viaggiare anche quando si è a casa. E la Specializzata dispone dell’occorrente per venire incontro a questa sensibilità, con salotti zen e tavolini bassi, divani minimalisti e lampade in carta di riso, l’etnochic più esigente, ispirato al gusto indonesiano e thailandese, i legni di teak e mindi, gli armadi in stile coloniale e molto altro. Ricca la panoramica sugli arredi per bagno e cucina, i luoghi della casa che, secondo statistiche ormai consolidate, più hanno mutato la propria funzione e per i quali oggi si è disposti a spendere di più. Ma non sono da meno le proposte per l’ufficio o per creare un angolo di comodo e tranquillo di lavoro nel proprio appartamento. Insomma, tante proposte per un solo obiettivo: rendere gli interni della casa sempre più a immagine e somiglianza di chi li abita. Gli occhi degli appassionati su auto e moto U n giro di chiave e via, si accende anche quest’anno la passione per Motus, il Salone delle auto, delle moto e degli accessori. Nelle Aree e - tornano le offerte speciali del Gruppo Maldarizzi. Per gli appassionati delle due e quattro ruote, infatti, è ampio il ventaglio di occasioni su misura e garantite. Ricco soprattutto il menu della “Fiera dell’usato”, all’insegna di qualità, competenza e divertimento: esposte vetture revisionate, di varie marche e di ogni cilindrata, fuoristrada compresi, controllate scrupolosamente e rivendute a prezzi molto vantaggiosi, disponibili solo durante la Campionaria. Questa vetrina è anche l’occasione per presentare il nuovo brand e il neonato sito internet del Gruppo. Nei Padiglioni 19 e 20 e nelle Aree 71 e 86-89 L’edilizia abitativa sotto osservazione T ecnologie, ambiente e design. Sono queste le direttrici che, quest’anno più che mai, guidano l’offerta di Edil Levante Abitare, Salone specializzato dedicato alle attrezzature, ai prodotti e agli impianti per l’edilizia abitativa. 13 F Sotto osservazione in particolare i modelli delle Jeep Nell’altra metà della superficie espositiva i visitatori possono dare libero sfogo alla voglia di avventura, solleticata dalla partecipazione di Jeep Italia e della Federazione italiana fuoristrada. Entrato nell’uso comune come sinonimo di fuoristrada, il marchio americano è universalmente noto per l’inconfondibile griglia a sette feritoie e i passaruota trapezoidali. Ogni vettura racconta una leggenda lunga sette decenni fatta di viaggi straordinari e passione per l’outdoor. Jeep è libertà ed autenticità: libertà come stato mentale e determinazione nel seguire i propri istinti. Autenticità, perché Jeep è il marchio “originale” che per primo ha esplorato l’outdoor diventandone leader indiscusso. Il marchio Jeep nasce settanta anni fa quando, per rispondere alle esigenze militari dell’esercito degli Stati Uniti, fu prodotta la prima vettura in seguito denominata Jeep. Da allora ha continuato a evolversi e ha introdotto modelli a uso civile in grado di soddisfare le esigenze di mobilità del pubblico e consentirgli di vivere il proprio desiderio di libertà. In seguito all’alleanza strategica globale tra Fiat Group e Chrysler Group del giugno le attività commerciali e la distribuzione delle vetture Jeep in Europa sono state gradualmente trasferite a Fiat Group Automobiles e attualmente sono di competenza delle “National Sales Companies” di Fiat Group Automobiles. Entro il il marchio americano intende raggiungere in Europa quota . di prototipi venduti. In Fiera i visitatori, affiancati da un pilota rappresentante della Federazione italiana fuoristrada, possono scoprire quattro nuovi modelli Jeep, guidarli e provarli anche in arrampicata. Chiudono il cerchio, infine, i veicoli industriali o commerciali di Peugeot, Piaggio e Renault. 10-16 settembre 2011 Nei Padiglioni e , e nelle Aree e - questo trinomio è declinato nelle soluzioni più varie, dai pavimenti ai rivestimenti, dagli infissi all’arredo-bagno, dalla termoidraulica alle attrezzature per esterni e piscine. Oltre che “verde”, la casa del terzo millennio deve essere anche “intelligente”: a portata di mano dei visitatori ci sono le soluzioni più avanzate della domotica e dell’automazione. Nell’abitazione, infatti, oggi gli impianti e gli elettrodomestici cominciano ad adeguarsi alle nostre abitudini. Sanno quando è il momento di entrare in funzione. Luci e apparecchi si spengono quando non c’è nessuno e si accendono al ritorno di chi vive la casa, le telecamere permettono di sorvegliare ogni angolo dell’abitazione mentre i princìpi di fughe di gas, incendi e allagamenti possono essere rilevati e segnalati in tempo per scongiurare incidenti più gravi. Non solo l’alta tecnologia ma anche la bioedilizia è un ingrediente fondamentale per ricreare la “dimora perfetta”, rispettosa della salute anche di chi la abita. La casa del futuro è già acquistabile in Fiera: con materiali e colori completamente naturali, impianti integrati e sistemi avanzati di controllo e gestione. Non manca nella Campionaria nemmeno un’ampia offerta nei settori delle ceramiche, degli infissi (antintrusioni, di sicurezza, con chiusure tagliafuoco, dispositivi antirapina, software sicurezza, antincendio o per segnalare incendi, porte antiproiettili, blindate, industriali e su misura), degli impianti tecnologici per l’edilizia, delle costruzioni prefabbricate e industrializzate, dei garage prefabbricati, delle attrezzature da campeggio e camper. Ma anche l’occhio vuole la sua parte. Per questo gli espositori assicurano una vasta gamma di proposte per soddisfare anche i gusti più difficili, per combinare sapientemente finiture e colori, per personalizzare quanto più possibile la casa, dai pavimenti ai rivestimenti, dagli infissi alle scale per interni, dallo studio alla camera da letto, dalla cucina al giardino. Un cammino di fede sulle orme del Santo di Myra Un fotografo barese racconta San Nicola Una varietà di prodotti e di nuovi stili per i visitatori Hi-tech e automazione ultime tendenze È un cammino di fede sulle orme di San Nicola, ma anche di libertà. Tra Turchia e Puglia, nei luoghi della nascita, predicazione e deposizione del Santo e della traslazione delle sue reliquie nel fino a Bari. Parliamo di un racconto fotografico, della mostra “ΝΙΚÓΛΔOΣ Il viaggio, i luoghi, la fede”, promossa dall’associazione culturale Photography, ospitata nel corso della Fiera del Levante su una superficie di metri quadri (Padiglione ). L’obiettivo di Vincenzo Catalano, presidente di Photography, ha catturato attimi della città di Patara, città della Licia dove è nato il vescovo di Myra, e di altri luoghi densi di spiritualità dove è vissuto: come la zona archeologica di Myra, la fiorente Andriake e il mare, con i suoi tramonti e le sue albe. Il progetto “ΝΙΚÓΛΔOΣ” include anche un documentario che sarà proiettato nello spazio espositivo della Campionaria. Photography parteciperà anche alla rievocazione del Giorno della Memoria, celebrato in tutto il mondo ogni gennaio: per ricordare la tragedia dell’Olocausto ha realizzato un reportage fotografico sui campi di sterminio e sui centri di accoglienza in Puglia, che sarà presentato il settembre alle nel padiglione bis del Consiglio regionale. Dal sabato in edicola a1€ “Conosco il prezzo di ogni cosa e il valore di nessuna” Oscar Wilde www.gazeco.it Turismo Nel panorama italiano degli spin off, quello della Exiteam srl realizzato esattamente un anno fa, si distingue per il settore scelto: il turismo 10-16 settembre 2011 15 Come un gruppo di esperti, espressione del mondo universitario, della finanza e del mondo imprenditoriale, possono contribuire ad uscire dalla crisi Puglia – La Exiteam di Taranto punta su ricerca, formazione e internazionalizzazione “Basta con l’improvvisazione turismo e università più vicine” “L e uniche attività a livello mondiale che avranno un incremento saranno il volontariato e il leisure. Con queste premesse, il nostro obiettivo è di strutturare politiche turistiche per il territorio pugliese attraverso le leve della formazione, della internazionalizzazione e del marketing territoriale”. La Exiteam di Taranto, nata come spin off dell’Università di Bari, punta tutto sulla Puglia che ha nel turismo la sua vocazione naturale. Ma perché agire con una società nata dall’ambito universitario? “Perché è necessario avere un approccio scientifico a queste problematiche turistiche”, spiega Antonio Prota, amministratore delegato della Exiteam srl che è presieduta da Vito Roberto Santamato. “Finora è mancata una progettazione del turismo, tutto è stato lasciato al caso ed alle iniziative individuali. Magari si è fatta una missione a Stoccolma ed una sagra sul territorio, disgiunte. Sappiamo, invece, che lo sviluppo di un territorio nasce da uno studio progettuale. Le università già lo fanno abitualmente per altri settori produttivi. Exiteam – prosegue Prota – si propone l’obiettivo di avvicinare il mondo universitario al mondo dell’impresa turistica”. Messa al bando la “tuttologia”, chiarito che gli imprenditori non possono fare i ricercatori, ma utilizzare i dati dei ricercatori è utilissimo, ecco che ora la sfida è – attraverso questo spin off – di trasferire quei dati dall’università al mondo delle imprese turistiche. Un esempio concreto? “Non possiamo andare a fare promozione in uno Stato estero in maniera non ragionata – risponde l’a.d. Antonio Prota – ma occorre che la scelta sia ben ponderata e fatta individuando le Nazioni obiettivo”. A rafforzare questo approccio per il razionale utilizzo delle risorse economiche, sempre più esigue, segnaliamo anche l’alleanza fra la Provincia di Taranto e la Exiteam per rilanciare le ambizioni turistiche della Terra Ionica. L’intesa è stata firmata dal presidente della Provincia di Taranto Gianni Florido e dal rettore dell’università di Bari, Corrado Petrocelli. Della Exiteam fanno parte otto soggetti tra professori universitari, aziende e consorzi, ed è a loro che Provincia ha dato incarico di effettuare uno studio organico da mettere a disposizione delle istituzioni locali e del territorio per supportare la promozione turistica con dati scientifici ed una metodologia di ricerca già ampiamente sperimentata in questo campo di indagine. Patto di ferro, insomma, tra istituzioni, mondo accademico e imprese in un settore, quello turistico, dalle enormi potenzialità ma che non ammette più improvvisazioni. Per Florido “questo accordo conferma la volontà della Provincia di Taranto di scommettere sulla promozione territoriale in chiave turistica”. Il primo appuntamento dopo le vacanze estive è quello con il master di ° livello in Turismo. Organizzato con l’E.U.F.T. – Università Europea per il Turismo – in partenariato con la Seconda Università degli Studi di Napoli, in collaborazione con NECSTouR (Network of European Regions for a sustainable and competitive tourism), rappresenta un’importante opportunità per tutti i giovani laureati che desiderino acquisire una professionalità altamente qualificata nel settore del turismo. Ci si può iscrivere entro il settembre, per info cliccare sulla pagina facebook di Exiteam. ANTONIO PROTA ANTONELLA MILLARTE “Troppo distanti Bari e Brindisi dallo Jonio” Itinerario turistico S. Pietro-Metaponto Grottaglie e Pisticci aeroporti da sfruttare Puglia e Basilicata Giù i “campanili” N on c’è sviluppo turistico senza aeroporto. Le cifre di Bari e di Brindisi, di Foggia, parlano chiaro e Confindustria Taranto, insieme a quella di Basilicata, su questa problematica fanno fronte comune: “vista la lontananza di Bari e Brindisi, è urgente e necessaria l’apertura di uno scalo aeroportuale più vicino, destinato prevalentemente ai flussi turistici”. Per comune convinzione degli imprenditori turisti appulo lucani, gli scali di Grottaglie e/o Pisticci rappresentano la giusta soluzione per su- perare le attuali carenze. “In tale ottica, come prima e più urgente esigenza – hanno evidenziato le Sezioni Turismo di Confindustria – sarà avviata ogni possibile azione congiunta per rendere finalmente operativi gli scali predetti, nella piena consapevolezza che il successo e lo spessore di un polo turistico necessita preliminarmente di collegamenti stabili, brevi, veloci e baricentrici”. E la partita del quarto aeroporto pugliese, ancora una volta, si riapre. a.m. I l vento nuovo che soffia sul turismo ionico porterà alla caduta dei campanilismi. Il passo è stato fatto alla vigilia dell’estate ed ora c’è un inverno intero per dargli contenuti: sono state gettate le basi per un protocollo d’intenti fra la sezione Industria del Turismo di Confindustria Taranto e l’omologa sezione di Confindustria Basilicata. Dalla costa di San Pietro in Bevagna di Taranto fino alle dune sabbiose di Metaponto, ecco un unico itinerario turistico di grande valore. Ed i turisti, oramai tantissimi anche quelli che affollano le infrastrutture del versante lucano, di certo non si fermano al limite che separa le due regioni: spaziano mediamente su percorsi che arrivano a circa ora e mezza dal luogo del pernottamento. Da qui, finalmente, una visione congiunta appulo – lucana che si è basata sulla “preliminare verifica di possibili azioni sinergiche per l’attuazione di percorsi comuni in un’ottica di interregionalità”. a.m. 16 10-16 settembre 2011 Interventi Le modifiche apportate dal decreto di fine agosto che risponde ai rilievi del Tar D Le novità sulla mediazione allo scorso agosto è in vigore il decreto (Gazzetta Ufficiale N. del Agosto ) recante modifiche al decreto del Ministro della Giustizia ottobre , n. , sulla determinazione dei criteri e delle modalità di iscrizione e tenuta del registro degli organismi di mediazione e dell’elenco dei formatori per la mediazione, nonché sull’approvazione delle indennità spettanti agli organismi, ai sensi dell’articolo del decreto legislativo n. del . Il provvedimento è finalizzato a rispondere, almeno in parte, ai rilievi evidenziati dall’ordinanza aprile , n. con cui il TAR ha sollevato la questione di legittimità costituzionale davanti alla Consulta di alcuni articoli del D.Lgs. del . Queste le novità. Formazione e qualificazione dei mediatori Il d.m. / non aveva ripetuto il disposto dell’art. , co. , lett.a) del d.m. / in riferimento ai requisiti che deve possedere il mediatore. Tale era colui, secondo la previgente normativa, che ricopriva il ruolo di professore universitario in discipline economiche o giuridiche, o un professionista iscritto all’albo nelle medesime discipline da almeno anni ovvero un magistrato in quiescenza. Il decreto invece, richiede una adeguata formazione alle tecniche di negoziazione e mediazione, oltre alla terzietà, all’indipendenza e all’imparzialità rispetto alle parti. Deve possedere un titolo di laurea anche triennale, in qualsiasi disciplina, o l’iscrizione ad un ordine o collegio professionale. Deve seguire un percorso formativo di almeno ore, con enti di formazione accreditati presso il Ministero di Giustizia, con programma predeterminato a livello ministeriale e con test finali che prevedono una valutazione sia sulla teoria e sia sulla pratica. Nel biennio successivo, il mediatore, deve aggiornarsi mediante la partecipazione a corsi organizzati ad hoc. Deve inoltre, questa la novità introdotta dal decreto correttivo, assistere, in forma di “tirocinio assistito”, ad almeno casi di mediazione istruiti da organismi regolarmente iscritti al Registro ministeriale. La novità del tirocinio mira a garantire da una parte al mediatore la possibilità, dopo la formazione teorica, di acquisire una esperienza pratica di gestione dei conflitti e, dall’altra, all’utenza la certezza di ritrovarsi dinanzi ad un mediatore esperto. Gli organismi dovranno garantire e consentire tale periodo di tirocinio in maniera gratuita e nel rispetto del proprio regolamento (art. ). Il decreto correttivo / ha introdotto importanti novità con anche con riferimento alla qualificazione professionale dei mediatori. Il decreto citato stabilisce infatti che il regolamento degli organismi deve prevedere “criteri inderogabili per assegnare le mediazioni che siano predeterminati e rispettosi della specifica competenza professionale, desunta anche dalla tipologia di laurea universitaria posseduta”. Il titolo di laurea posseduta non è pertanto un criterio esaustivo, anche perché, si ricorda, possono accedere alla professione anche coloro che, pur non possedendo il titolo di laurea, siano iscritti presso un Ordine o Collegio professionale. Il problema della competenza del mediatore è stato a cuore di tanti sin dall’entrata in vigore del D. Lgs / sino al punto da far indignare parte dell’avvocatura di fronte alla superficialità del legislatore, ritenuto assolutamente incapace di garantire, con il tentativo obbligatorio del procedimento di mediazione, una forma “giusta” di risoluzione delle controversie alternativa a quella ordinaria. La critica muoveva dalla considerazione che quando le parti non riescono a raggiungere un accordo, il mediatore, adottando il metodo valuta- tivo, può tentare di risolvere il conflitto formulando una proposta: deve farlo nel caso invece che siano le parti a chiederglielo. Esercitando tale potere, il mediatore deve necessariamente partire da un riconoscimento di torti e ragioni delle parti, in contraddizione con quelli che sono i presupposti e le peculiarità del metodo facilitativo. Il mediatore cioè, dovrebbe, in questo caso, verificare la fondatezza delle rispettive pretese e quindi della realtà sostanziale preesistente. La soluzione prospettata dovrebbe pertanto rispecchiare con molta probabilità il contenuto di una decisione del Magistrato. Di qui la necessità e l’esigenza delle specifiche “competenze” nella materia di cui si contende per essere in grado di riconoscere e dividere il torto dalla ragione e formulare (o guidare le parti a farlo) una proposta plausibile con le posizioni delle parti. Necessaria appare dunque la conoscenza di un seppur generico quadro normativo della materia oggetto della mediazione. A dir il vero gli Organismi seri e dotati di buon senso non hanno, sino ad ora, nominato i mediatori, per i procedimenti avviati, con criteri “a caso”, atteso che cizio della mediazione o, in alternativa, di attestare di aver svolto almeno procedure di mediazione, conciliazione o negoziazione volontaria e paritetica, in qualsiasi materia, di cui almeno cinque concluse con successo anche parziale. Mediazione obbligatoria Obbligo per la parte richiedente di presentarsi. Nei casi di controversie aventi ad oggetto le materie per cui la legge ha previsto il tentativo obbligatorio di conciliazione (art. dlgs / – condominio, diritti reali, divisione, successioni ereditarie, patti di famiglia, locazione, comodato, affitto di aziende, risarcimento del danno derivante dalla circolazione di veicoli e natanti, da responsabilità medica e da diffamazione con il mezzo della stampa o con altro mezzo di pubblicità, contratti assicurativi, bancari e finanziari), il mediatore deve svolgere l’incontro con la parte richiedente anche in mancanza di adesione della parte chiamata in mediazione. La parte, pertanto, che attiva una procedura di mediazione, perché sia rispettata la condizione di procedibilità ai fini dell’azione giudiziaria, deve presentarsi alla convocazione. L’organismo potrà rilasciare la certificazione relativa alla conclusione del procedimento solo all’esito del verbale di mancata partecipazione della parte chiamata e mancato accordo, redatto dal mediatore. Tariffe già al momento dell’iscrizione al Registro, il neo-mediatore allega un proprio curriculum e il proprio percorso professionale e va da sé che la nomina presuppone una valutazione dell’esperienza maturata. Altro rimedio adottato che, seppur non sancito, continuerà a farsi strada è quello della nomina di un collegio di mediatori ove, il mediatore giuridicamente più competente viene affiancato da figure professionali tecnicamente più esperte. Si pensi ad esempio ad un procedimento avente ad oggetto la responsabilità di un medico, ove, in merito all’an certamente un conciliatore medico può rappresentare un fondamentale supporto alla buona riuscita della mediazione. L’art. del decreto ministeriale ultimo provvede poi a prorogare i termini per l’adeguamento dei mediatori e formatori di diritto ai requisiti della nuova normativa. Viene infatti esteso a mesi dalla data di entrata in vigore del D.M. / il periodo di tempo che consente ai mediatori abilitati presso gli organismi già iscritti nel registro della conciliazione societaria di cui al D.M. / , di acquisire i requisiti anche formativi previsti per l’eser- La modifica del sistema delle tariffe prevede che in caso di successo della mediazione il compenso aumenta in misura non superiore a un quarto (per il decreto l’aumento non doveva essere superiore al quinto). Nelle materie di tentativo obbligatorio di conciliazione il compenso deve essere ridotto di un terzo per i primi sei scaglioni, e della metà per i restanti. Si applica la riduzione quando nessuna delle controparti partecipa al procedimento; ma non si applica alcun altro aumento se non quello previsto per l’ipotesi di successo della mediazione. Se nessuna delle controparti partecipa al procedimento, il decreto correttivo prevede la riduzione a euro per il primo scaglione e a euro per tutti gli altri scaglioni (il decreto prevedeva la riduzione di un terzo). Il decreto correttivo prevede inoltre che gli importi minimi delle indennità sono derogabili. Quanto alla determinazione del valore della lite, se il valore risulta indeterminato o indeterminabile o si riscontra una notevole divergenza tra le parti sulla stima del valore, l’organismo decide il valore sino al limite di euro . comunicandolo alle parti. Tuttavia, se all’esito del procedimento di mediazione il valore risulta diverso, l’importo dell’indennità sarà dovuto secondo il relativo scaglione. Gli Organismi possono prevedere nei propri regolamenti che le indennità debbano essere corrisposte per intero prima del rilascio del verbale di accordo. In ogni caso, a tutela delle ragioni delle parti, nelle ipotesi di mediazione obbligatoria, l’organismo e il mediatore non possono rifiutarsi di svolgere la mediazione. Ancor più stretta la vigilanza ministeriale sugli Organismi di mediazione oggi prevista anche attraverso l’Ispettorato generale del Ministero della giustizia. Nulla invece ha previsto il neo-decreto sulla invocata assistenza legale e sulla obbligatorietà del tentativo di mediazione. Azioni A partire dal Settembre , sessantesimo giorno successivo dalla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del Decreto Ministeriale “direttive operative per la gestione dei contratti di sviluppo” “ dell’ maggio , si possono presentare le domande di accesso alla procedura di negoziazione per i contratti di sviluppo. La proposta di contratto di sviluppo deve essere finalizzata alla realizzazione di uno delle seguenti tipologie di programmi: • Programma di sviluppo industriale: un’iniziativa imprenditoriale finalizzata alla produzione di beni e/o servizi, per la cui realizzazione sono necessari uno o più progetti d’investimento ed eventualmente progetti di ricerca industriale e prevalentemente sviluppo sperimentale, strettamente connessi e funzionali tra di loro in relazione al processo di produzione dei prodotti finali. • Programma di sviluppo turistico: un’iniziativa imprenditoriale finalizzata allo sviluppo dell’offerta turistica, attraverso il potenziamento e il miglioramento delle qualità dell’offerta ricettiva, delle attività integrative l’offerta ricettiva e dei servizi di supporto alla fruizione del prodotto turistico per la cui realizzazione sono necessari uno o più progetti d’investimento, ed, eventualmente, progetti di ricerca industriale e prevalentemente sviluppo sperimentale, strettamente connessi e funzionali tra di loro in re- a cura di Iniziativa advisors Ecco i programmi per cui presentare le proposte Contratti di sviluppo il 29 via alle domande lazione alla definizione di offerta turistica per il territorio di riferimento • Programma di sviluppo commerciale: un’inziativa imprenditoriale finalizzata allo sviluppo del settore commerciale, attraverso il potenziamento e la qualificazione dell’offerta distributiva del territorio, per la cui realizzazione sono necessari uno o più progetti d’investimento ed, eventuale, progetti di ricerca industriale e prevalente sviluppo sperimentale strettamente connessi e funzionali tra loro in relazione alla definizione dell’offerta ditributiva per il territorio di riferimento. Per l’ottenimento del contributo la società proponente e le eventuali società aderenti devono sottostare una determinata procedura che si divide in varie fasi. La prima fase prevede la trasmissione all’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa (Invitalia spa) dell’istanza di accesso alla procedura di negoziazione corredata MARIA CATALDO delegata ANPAR città di Bari da un documento che descriva precisamente le caratteristiche economiche e tecniche dell’investimento. L’Agenzia, ricevuta tutta la documentazione necessaria, procede ad una verifica preliminare di ammissibilità valutando la sussistenza dei requisiti formali stabiliti dal D.M. Gennaio e ne comunica le risultanze al proponente. Terminata la verifica preliminare l’Agenzia avvia la fase di interlocuzione al fine di verificare dettagliatamente le condizioni di ammisibilità, con particolare attenzione a: . La praticabilità e fattibilità del progetto industriale (anche con riferimento agli altri eventuali soggetti coinvoltie alle banche finanziatrici) . Gli effetti e la tempistica di realizzazione del progetto industriale . La cantieribilità del progetto Entro giorni dalla presentazione della domanda di accesso ovvero dall’acquisizione dell’eventuale integrazione della documentazione ri- chiesta, l’Agenzia valuta l’ammissibilità del progetto e in caso di esito positivo della verifica il proponente è chiamato a presentare la documentazione progettuale all’Agenzia, al Ministro dello sviluppo economico e alla/e Regione/i interessata/e dalla realizzazione del programma industriale. Terminta la fase di interlocuzione l’Agenzia avvia la fase di istruttotia che è finalizzata alla verifica approfondita della fattibilità tecnica, economica e finanziaria dell’iniziativa, nonché della sua cantierabilità e si conclude entro giorni dal ricevimento della documentazione progettuale. Terminata la fase di istruttoria se l’esito è positivo, il Ministero dello sviluppo economico presenta la proposta di contratto di programma al CIPE per l’approvazione. Infine, entro i termini stabiliti dal CIPE, ed a seguito delle decisioni della Commissione europea per i programmi di investimento soggetti a notifica, il Ministero dello sviluppo economico , il soggetto proponente e i soggetti beneficiari, nonché le eventuali altri amministrazioni pubbliche coinvolte, sottoscrivono il contratto di programma che disciplina le modalità di erogazione delle agevolazioni, le condizikoni che possono determinare la revoca delle agevolazioni, gli obblighi connessi al monitoraggio e alle attività di accertamento di realizzazione dei programmi nonché di controllo ed ispezione, e quant’altro necessario ai fini della realizzazione del programma. Rubriche 10-16 settembre 2011 17 segue dalla prima Un prezzo sbagliato si paga caro ti. Soltanto un terzo dispone di un sufficiente potere di pricing e di competenze per trasformare il valore in denaro. Il restante % delle aziende ammette di non avere alcun potere di pricing, o di averne poco, e ciò spiega per quale motivo non sia possibile raggiungere il prezzo obiettivo. Le scarse prestazioni sono costose e riducono di un quarto i profitti. Sotto questo aspetto esistono profonde differenze tra i diversi settori e paesi: il settore chimico ( %) e quello di trasporti & logistica ( %) detengono il minor potere di pricing. L’Italia e la Spagna, a causa del difficile contesto economico, sono i paesi più deboli per quanto riguarda il potere di pricing. Le aziende situate in Polonia, USA e Francia, così come i settori farmaceutico e dei beni di largo consumo, si trovano all’altro opposto e spesso spuntano dei prezzi di mercato in linea con il valore offerto. Che cosa differenzia le aziende con un forte potere di pricing da quelle che ne hanno poco? “Le determinanti primarie di un elevato potere di pricing sono il valore per il cliente e il marchio”, come ci spiega l’esperto, il dott. Zatta. “Ogni azienda è in grado di sviluppare un elevato potere di pricing. Se un’azienda offre ai suoi clienti un valore reale, comunican- dolo mediante un marchio superiore, potrà tradurlo in denaro.” Le aziende che giustificano le loro scarse prestazioni attribuendo la colpa alla concorrenza si autoingannano. La guerra dei prezzi continua Il % delle aziende è ancora impegnato in una guerra dei prezzi. La grande maggioranza dei dirigenti ( %) ne attribuisce la colpa ai concorrenti – sebbene ciò non sia statisticamente possibile. Paragonando i paesi il Giappone risulta con l’ % il mercato più competitivo nella guerra dei prezzi, seguito dall’Italia ( %) e dalla Spagna ( %). “I dirigenti devono impegnarsi di più per incrementare i profitti e non puntare solo sulla quota di mercato. Il prezzo è la maggiore leva per il profitto”, afferma Zatta. La sottovalutazione della minaccia dell’inflazione Il pricing è un argomento che è sempre stato trascurato da molte aziende e, con l’inflazione dietro l’angolo, ne pagheranno le conseguenze: i risultati del sondaggio rivelano che la grande maggioranza delle aziende è in grado di ottenere solo la metà dell’aumento di prezzo target. Solo il % delle aziende raggiunge almeno i tre quarti dell’aumento di prezzo originariamente pianificato. L’industria delle telecomunicazioni ( %) è chiaramente al di sotto della media, ma anche gli USA ( %) risultano deboli per ciò che riguarda l’attuazione dei prezzi. In mancanza di esperienza i dirigenti usano il tasso d’inflazione come benchmark per i target relativi agli aumenti di prezzo. Il % dei dirigenti pianifica un aumento dei prezzi inferiore o in linea con i tassi d’inflazione. “È fatale usare il tasso d’inflazione come benchmark, tenendo conto che la maggior parte delle aziende sono in difficoltà quando si tratta di aumentare i prezzi. Questo non è sufficiente”, conclude Danilo Zatta. Soltanto i settori delle costruzioni, dei beni industriali e dei trasporti & logistica prevedono di aumentare i prezzi oltre il tasso d’inflazione. Nell’affrontare il rischio dell’inflazione il know-how nel pricing diviene lo spartiacque fra aziende profittevoli e quelle con scarsa marginalità. I risultati dello studio rivelano la formula del successo: quanto migliore è il know-how relativo al pricing, tanto maggiori saranno il potere di pricing e i profitti. Profitti superiori di almeno il % lo dimostrano. *INFORMAZIONI SUL GLOBAL PRICING STUDY Il Global Pricing Study di SimonKucher & Partners ha sondato oltre . responsabili di decisioni di alto livello in aziende di tutti i principali settori dei servizi e manifatturieri in Europa, USA e Asia. La ricerca rivela l’orientamento al profitto, il potere di pricing, la prospettiva riguardante l’inflazione e il profitto. Circa la metà degli intervistati provengono da aziende con un fatturato di vendita superiore ad un miliardo di euro; un terzo degli intervistati era costituito da dirigenti di livello superiore. Lo studio è stato condotto in collaborazione con la Professional Pricing Society (USA) e la IE Business School (Spagna). Il riepilogo dello studio è disponibile su richiesta. DANILO ZATTA Senior Director in Simon-Kucher & Partners e autore di “Le Basi del Pricing” (Hoepli) leNewsdaTerritorioeImprese inviate le vostre notizie a [email protected] PUGLIA La nautica da diporto per la prima volta a Cannes La nautica da diporto made in Puglia approda per la prima volta con le sue eccellenze a Cannes, in Francia, ad una delle vetrine più prestigiose per il settore. L’evento è il Festival de la Plaisance de Cannes, salone nautico internazionale, in programma dal all’ settembre nella città francese, manifestazione che si tiene ogni anno ed ospita ben espositori di Paesi diversi. La Regione Puglia con il supporto operativo dello Sprint Puglia, lo sportello regionale per l’internazionalizzazione delle imprese, accompagna ed ospita, nello spazio espositivo regionale, imprese insieme con il Distretto produttivo della Nautica da Diporto pugliese. Le aziende si occupano di vari comparti dal settore, dal design di yacht alle infrastrutture portuali, dalla progettazione e produzione di imbarcazioni in vetroresina alla cantieristica navale. Mercato Agricolo Alimentare: rinnovato il CdA Il presidente della Camera di Commercio di Bari, Alessando Ambrosi, è il nuovo presidente del Mercato Agricolo Alimentare di Bari, la piattaforma logistica, con sede a Mungivacca, destinata a concentrare in un unico luogo fisico l’offerta e la domanda di prodotti agricoli di Terra di Bari. Ad eleggere Ambrosi l’assemblea dei soci convocata per il rinnovo del consiglio di amministrazione. Fanno parte del nuovo cda nel rispetto degli assetti proprietari – % della Camera di Commercio di Bari e % del Comune del capouluogo pugliese – e della continuità operativa i consiglieri camerali Vito D’Ingeo, Giuseppe Depascale, Francesco Caruso e in rappresentanza del Comune di Bari Oronzo Signorile. www.gazeco.it Direttore responsabile: Dionisio Ciccarese Direttore editoriale: Vito Raimondo Redazione: Via delle Orchidee, 3 - 70026 - Z.I. Modugno-Bari - Tel. 0805857444 Fax 0805857428 - [email protected] Responsabile trattamento dati personali: Dionisio Ciccarese Bando Partenariato Regionali: screening Rete ILO Al fine di favorire il coinvolgimento e la massima partecipazione delle PMI pugliesi all’Avviso “Aiuti a sostegno dei partenariati regionali per l’innovazione”, i soggetti interessati ad uno screening presso gli Enti Pubblici di Ricerca, le Università e i centri di ricerca appartenenenti alla Rete ILO (Industrial Liason Office) Puglia, per verificare l’esistenza di idee progettuali, linee di ricerca e riferimenti tematici che incontrino le esigenze d’innovazione e di trasferimento tecnologico delle imprese interessate, possono rivolgersi all’ARTI (Agenzia Regionale per la Tecnologia e l’Innovazione), inviando a [email protected] una richiesta di contatto con la predetta Rete ILO. La richiesta, che dovrà contenere una descrizione sintetica, ma comprensibile, delle esigenze di massima delle imprese, sarà inoltrata alla Rete ILO in tempo reale. Macef per le eccellenze artistiche ed artigianali Debutto dell’artigianato pugliese al Macef, il Salone Internazionale della Casa, in programma a Milano dal al Settembre (all’interno del polo fieristico di Rho), con gli oggetti più belli di una tradizione secolare, che ha affidato all’abilità degli artigiani locali tutto il pregio dei manufatti. La Regione Puglia partecipa per la prima volta all’evento accompagnando una delegazione imprenditoriale di aziende, che espongono all’interno dell’area espositiva regionale (lo “Spazio Puglia” allestito nel Padiglione Stand S -U ), terrecotte artigianali, bomboniere, complementi d’arredo in legno, ceramiche e maioliche artistiche, lampade e lampadari, gioielli di vetro, ma anche argenteria, cristalleria e pelletteria. Cuore dell’esposizione, l’home design e l’arredamento presentati attraverso una prestigiosa mostra immagine dal titolo“Puglia, l’eccellenza italiana scolpisce il futuro”, composta da oggetti ad alto contenuto artistico realizzati con pietra pugliese e disegnati da alcuni dei più brillanti giovani architetti europei. BASILICATA Provincia Potenza: approvate variazioni di bilancio Bilancio in primo piano nella seduta di Consiglio provinciale di Potenza mercoledì settembre: sono state approvate all’unanimità delle variazioni al bilancio di previsione esercizio finanziario , pluriennale e al Piano delle opere pubbliche annuale e triennale , che prendono atto di maggiori entrate aventi vincolo di destinazione e storni di fondi tra capitoli di spesa corrente. Per il bilancio la variazione complessiva è di . . euro per maggiori entrate a specifica destinazione provenienti dal Ministero degli Interni per il progetto Aesculapius ( mila euro), dallo Stato per il progetto Futurenergy ( mila euro) e dalla Regione ( mila euro per attività di formazione professionale, mila euro per “Un ponte per l’occupazione” e . . euro per investimenti nel settore dell’edilizia scolastica). Altri mila euro, derivanti da storni di fondi tra capitoli di spesa corrente, sono destinati alla viabilità. Per il bilancio è prevista, di conseguenza, una variazione per minori entrate a specifica destinazione, pari a . . euro, dovuta all’anticipazione delle risorse al . Federparchi Basilicata: primo incontro Si è tenuta nella sede del Parco dell’Appennino Lucano a Marsico Nuovo la prima riunione del Coordinamento regionale di Federparchi Basilicata. Nella discussione è emersa la volontà di costruire una forte azione di sistema tra i parchi nazionali e regionali a partire da una comune progettualità a valere su bandi di livello nazionale ed europeo. Per quanto concerne il rilancio del ruolo di Federparchi di Basilicata si è deciso di ampliare il numero dei componenti del coordinamento regionale, invitando innanzitutto le Province di Potenza e Matera, e le altre associazioni membri di Federparchi nazionale. Ogni riproduzione anche parziale è vietata ai termini di legge – Chiuso in tipografia l’8 settembre 2011 Società editrice: Via delle Orchidee, 1 70026 - Z.I. Modugno-Bari Tel. 0805857439 - Fax 0805857427 P.Q.S. Periodici e Quotidiani del Sud © Copyright P.Q.S. Registrazione Trib. Bari n. 1276 del 19/4/1996 Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questo settimanale può essere riprodotta con mezzi grafici, meccanici, elettronici o digitali. Ogni violazione sarà perseguita a norma di legge. Impaginazione grafica e prestampa: Fotolito38 Certificato ADS n. 6937 del 21/12/2010 Abbonamenti: Tariffa per l’Italia € 48,00 Tariffa per l’Europa € 144,00 (48 numeri) da versare sul ccp n. 7638014 intestato a: P.Q.S. - Periodici e Quotidiani del Sud Via delle Orchidee, 1 70026 - Z.I. Modugno-Bari Numero arretrato € 2,77 Pubblicità: Area 4 S.r.l., Via delle Margherite n. 20/22 70026 Modugno (BA) tel. 080.5857450 - fax 080.5857426 e-mail: [email protected] Unione Stampa Periodica Italiana 18 10-16 settembre 2011 Itinerari Patrimonio – Nella regione si contano . imprese nel settore con . addetti Nella Puglia dei fiori che sorprese P uglia in fiore dei fiori di Leverano, Taviano e Terlizzi: tre paesi i primi due del Salento e il terzo della provincia di Bari e dove la floricoltura (rose, garofani, gladioli, gerbere, tagete, azalee, ortensie, stelle di natale, bulbi, piante da vaso, persino orchidee), ha dato consistenti apporti all’economia regionale. La Puglia, con . aziende nel settore, è al quinto posto dopo Liguria, Campania, Lazio e Toscana. Sono . gli addetti del settore, con un indotto di oltre . unità lavorative (commercio, floricolo, vivaistico e attività collaterali). La superficie coltivata a Leverano, Taviano e Terlizzi è di . ettari, di cui solo nella provincia di Lecce. Leverano e Taviano sono, infatti, i centri produttivi più grandi della Puglia. Il prodotto lordo vendibile è stato stimato intorno a milioni di euro ed il % della produzione è destinato all’export. Un distretto florovivaistico quello di Puglia che intende rafforzare la competitività, l’innovazione, l’internazionalizzazione e il lavoro delle imprese che operano nel settore della filiera florovivaistica regionale. Il settore florovivaistico in Italia, anche se ancora debole, ha colto nel le sollecitazioni della domanda internazionale, conquistando con l’export un sostanzioso+ % rispetto al . Meno…florido, invece, l’andamento del mercato interno, per un settore che, secondo l’Ismea, (Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare), sta ancora accusando l’inasprimento dei costi di produzione. Il comparto florovivaistico italiano è caratterizzato da un gran numero di aziende soprattutto di piccole dimensioni (l’estensione media è, infatti, pari a . mq) in cui l’attività di coltivazione è soprattutto intensiva. Le aziende produttrici sono . e la superficie coinvolta è di circa . ettari. Sempre secondo l’Ismea “il settore vivaistico negli ultimi anni è accresciuto sia in termini di superficie sia di aziende coinvolte mentre quello floricolo sta registrando una contrazione. Le maggiori difficoltà riscontrate dalle aziende floricole italiane rispetto a quelle di altre realtà, come per esempio quelle olandesi, sono da ricercare in diversi fattori: alla polverizzazione aziendale che riduce la capacità d’ investimento tecnologico e alla frammentazione che provoca la dispersione dell’offerta vanno aggiunti gli elevati costi di produzione e l’inadeguatezza delle strutture commerciali nazionali nonché la concorrenza internazionale”. Anche sul fronte dei consumi la floricoltura italiana accusa una certa contrazione, ancora più accentuata nell’ultimo anno a seguito della crisi finanziaria mondiale. Questa comporta la diminuzione della spesa media pro-capite degli italiani per l’acquisto di prodotti ornamentali, passata dai euro spesi all’inizio degli anni ‘ ai euro spesi nel . Inoltre c’è la pressione esercitata sul consumatore da parte di altri beni di consumo, che hanno dirottato la capacità di spesa di quest’ultimo su altri settori, floricoltura compresa. Secondo dati Eurostat la produzione di fiori e piante ornamentali rappresenta il % della produzione agricola dell’UE a . L’Italia è seconda in termini di valore della produzione florovivaistica solo all’Olanda: ai prezzi base del settore piante e fiori nel è stimata in circa , miliardi di euro, pari al % sull’intera produzione agricola nazionale e al % della produzione florovivaistica europea. Il sistema commerciale europeo di fiori e piante ornamentali ruota intorno all’Olanda, che svolge una funzione centrale negli scambi sia extracomunitari, sia intra-comunitari. Il successo ottenuto dagli olandesi è da ricercare nella capacità dimostrata sia sul piano produttivo sia su quello commerciale: la vendita all’asta ha permesso all’Olanda di porsi come centro della contrattazione commerciale del proprio e altrui prodotto. Salento/ – Un’avventura artigianale partita nei primi Anni Sessanta Leverano iniziò con un garofano A Leverano l’avventura “serra e fiori” è cominciata nei primi anni ’ grazie all’intraprendenza di Mimino Albano. Dopo essere stato a lungo a Viareggio, specializzata nella coltivazione dei fiori, tornato al sud, iniziò a coltivare fiori presto imitato da altri concittadini. Il che dette vita a un paese ricco di benessere. Il primo fiore ed essere coltivato fu il garofano, poi il gladiolo, dapprima coltivato solo nel periodo estivo – autunnale, poi, grazie all’introduzione della produzione in serra climatizzata, per l’intero anno. Al gladiolo hanno fatto seguito il lilium, l’iris, il tulipano, la fresia e la rosa. Chi arriva a Leverano è colpito dalla miriade di serre per la coltivazione di fiori per commerciare dovutamente i quali è stato realizzato “Mercato dei Fiori”, che funge da centro di raccolta al quale attingono grossisti delle zone limitrofe e no. A Leverano si è costituita l’Associazione Floricultori Leveranesi, strumento di supporto al comparto floricolo salentino. Molta parte della fortuna del settore florovivaistico di Leverano è dovuta alla costituzione della Cooperativa Agricola San Rocco e Ortoflor, entrambe dedite alla produzione, alla lavorazione e alla commercializzazione del fiore reciso, che rimediano alla scarsa organizzazione in cui le singole aziende operano, riuscendo a far conoscere i fiori di Leverano in tutta Italia. Con la crescita della produzione è stato costruito un altro “Mercato dei Fiori” amministrato dal Comune di Leverano, in via Ancona. L’area si estende per . mq ca. con una superficie coperta di . mq. ed è frequentata da un sempre maggior numero di produttori (circa con posteggio fisso e circa con posteggio giornaliero) e commercianti (circa ). I fiori di Leverano sono apprezzati anche in Basilicata, Campania, Liguria e Toscana, in particolare da novembre a maggio quando nelle regioni settentrionali la produzione cala per il peggioramento delle condizioni climatiche. Dopo il boom degli anni Ottanta e non solo dei fiori, oggi la situazione è molto cambiata, infatti, con l’avvento dell’euro e l’aumento dei prezzi, le vendite sono diminuite ed i fatturati insieme ad esse. Salento/2 – Una realtà imprenditoriale che sta crescendo. Interessante visita alla serre T Tra i colori del MercaFlor di Taviano aviano è un vivace centro di produzione florovivaistica tanto che l’economia cittadina molto ne beneficia. Ciò ha comportato l’uso del marchio ufficiale di controllo di qualità “Città dei Fiori”, per caratterizzare e valorizzare la vasta gamma di prodotti tipici della floricoltura locale. È la “Mercaflor S.r.l.”, una società mista a capitale pubblico-privato, a provvedere all’amministrazione del settore florovivaistico. Ai piedi della Serra, altura tra Taviano e la Marina di Mancaversa di Castelforte, zone caratterizzate da terra rossa, ci sono decine di serre, per la coltivazione di rose, lilium, tulipani, gerbere, garofani e tante altre varietà di fiori e piante. Una visita nelle serre permette di conoscere procedure, tecniche e segreti di coltivazione adottate dai floricoltori salentini. Per comprendere poi il fenomeno fiori a Taviano bisogna visitate Mercaflor il mercato dei fiori. L’esperienza tra fiori, profumi, colori, merita il viaggio. Il mercato destinato alla produzione all’ingrosso, è uno dei più importanti centri di commercializza- fraBoschi,SentierieTorrenti Sul Sentiero Frassati A Roseto Valfortore (Fg) è stato inaugurato il “Sentiero Frassati”, un percorso per scoprire il Monte Cornacchia, la vetta più alta dell’intera Puglia con i suoi metri d’altitudine, e un cammino che svela la bellezza dei borghi circostanti. Non solo Roseto, ma anche Biccari, Faeto, Celle San Vito e Castelluccio Val- maggiore entreranno ufficialmente nella rete italiana dei sentieri che il Cai, il Club Alpino Italiano, ha dedicato alla figura di Pier Giorgio Frassati ( ) il giovane torinese beatificato nel che “amava la montagna e la sentiva come una cosa grande, un mezzo di elevazione dello spirito, una palestra, dove si tempra l’anima e il corpo”. zione delle produzioni florovivaistiche dell’Italia meridionale. Comprende un’area di . mq, di cui . coperti. All’interno posteggi sono destinati ai produttori di fiori recisi, quindici ai vivaisti, diciotto sono box per la vendita di concimi e attrezzature connessi alla agricoltura e celle frigo. Per gli addetti “Mercaflor nasce per offrire agli operatori del settore servizi innovativi che puntano alla trasparente ed equilibrata formazione dei prezzi, alla razionalizzazione del sistema distributivo all’ingrosso e alla promozione e ricerca dello sviluppo tecnologico. Mercaflor e il mercato di Leverano costituiscono il punto di riferimento di tutta la provincia di Lecce”. A TERLIZZI IL MEGLIO DELLA PRODUZIONE: S i deve all’intraprendenza e alla laboriosità di alcuni terlizzesi se da ortolani hanno realizzato una delle più importanti realtà floricole d’Italia. Fu Giuseppe Tricarico (autore del libro: “Per una storia dei fiori a Terlizzi – Note di un ortolano”) a dare il là. Nei primi anni Cinquanta iniziò la coltivazione del garofano, importando da Pescia . piantine della varietà “giovinezza”. All’inizio l’esperimento fu un disastro ma con AZIENDE PER . testardaggine in qualche anno si raggiunse un vero e proprio miracolo economico. Oggi a Terlizzi sono aziende florovivaistiche, cifra alla quale va aggiunto un centinaio di operatori di Ruvo, Molfetta, Bisceglie e Giovinazzo. Si sta puntando a miglior specializzazione creando una più diffusa rete di commercializzazione. Questa avviene dalle cinque alle otto di mattina, per centinaia di operatori, nel nuovo mercato dei fio- COMMERCIANTI ri noto come “Centro Servizi per la Commercializzazione e l’Assistenza Tecnica alla Floricoltura”. È qui che si concentra l’offerta dei produttori della provincia, circa aziende ed è qui che acquistano circa commercianti provenienti, principalmente, dalla Puglia e dalle regioni limitrofe e in determinati periodi (festività religiose e non) arrivano a Terlizzi commercianti del Molise, dell’Abruzzo, della Sicilia. Pagina a cura di Vittorio Stagnani Sanità 10-16 settembre 2011 19 Corpo & mente – Settembre il mese della separazione Se la coppia scoppia... attenti alla salute S ettembre: il rientro è servito. I problemi rinviati si ripresentano e, primo fra tutti, il menage domestico. La coppia, anche sulla scorta di esperienze, bilanci e meditazioni estive, fa i conti. Alcune danno inizio alle pratiche di separazioni e divorzi. Settembre diventa il mese degli addii e, in Tribunale, è registrato il maggior numero di ricorsi per separazione, detti “settembrini”. La vacanza ha fatto traboccare il vaso. Al di fuori degli schemi casa-lavoro, la coppia, che già funzionava male, ha avuto, nella vacanza, un impatto cruento e, a volte, ha subito incursioni sessosentimentali estranee quali rivalse di conflitti interni. La pausa – si era creduto all’inizio – avrebbe chiarito i malintesi ed avrebbe ingenerato atti di affetto e chiarimenti. Tutt’altro. La convivenza si è confermata intollerabile ed ora, il ritorno all’abitudinarietà diventa banale, fastidiosamente noioso, ormai senza valori od altamente frustrante e rischiosamente conflittuale ed il ricorso al “matrimonialista” diventa la via più usata. Nella coppia si instaura uno stato di allerta reciproca, in condizioni che fanno presagire il pericolo di conflitto o di “caduta di resistenza”. Una specie di paura che si rapporta (o crea) al rischio, ben sapendo che esso, paradossalmente, non si lega al nuovo, ma al già esperito che potrà aggravarsi e diventare conflitto aperto, altamente traumatico, persino fisicamente. La psiche subisce questo malessere ed è subito paura che attiva l’organismo per potersi difendere. L’attività cardiaca aumenta ed il flusso sanguigno mette i muscoli in grado di agire più prontamente e con maggiore forza. Il sangue giunge, in maggior quantità, al cervello che si attiva in tutte le proprie funzioni. E, al soggetto, si pone l’alternativa di scappare oppure di lottare. L’uscita è a portata di mano. Il rischio è di perdere la lucidità e T renta milioni di dollari spesi inutilmente, in un anno, per test sul sangue (sierologici) utilizzati per individuare la presenza, nella popolazione, di tubercolosi (tbc) evolutiva. Vi si potrebbero aggiungono altri milioni per i danni derivanti dalle risposte non affidabili ed errate del test. Lo denuncia l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) che, dopo un anno di analisi rigorose effettuate da esperti mondiali che hanno valutato anche studi, ha rilevato che questo test dà, a livelli inaccettabili, risultati erronei (falsi positivi o falsi negativi), assolutamente non comparabili con gli altri test validati dall’OMS. L’utilizzazione dei test sierologici, pertanto, può generare errori di diagnosi e trattamento e porre seri problemi di salute pubblica. L’OMS ha, quindi, invitato i vari Paesi ad interdire l’utilizzazione di test sul sangue non omologati e dai risultati inesatti e preferirgli i test microbiologici o molecolari i cui risultati sono validati, esatti e credibili. La ricerca della tubercolosi evolutiva a mezzo di anticorpi od antigeni nel sangue é estremamente difficile poiché i pazienti – precisa l’OMS – possono risultare malati laddove, invece, non lo sono. Anticorpi prodotti dall’organismo contro altri microrganismi (che hanno in comune gli stessi antigeni) possono erroneamente orientare laboratorista e clinico verso la diagnosi di Tbc evolutiva. Ne deriva anche che una tubercolosi in atto possa passare non diagnosticata. Troppi pazienti sono dichiarati esenti da malattia (falsa negatività del test) mentre, invece, ne sono affetti (tbc e- rimanere accecati dal rancore. La richiesta di separazione scatta e l’altra parte non potrà opporsi (se non gradita, nel soggetto “passivo”, si creerà una condizione di frustrazione e/o di depressione; a volte di violenza più o meno repressa). Ragioni e torti reciproci si confrontano come in somma geometrica, mentre si constaterà che essi hanno poca incisività su corso e decisione riguardo al conflitto legale il quale raramente si esaurirà con l’auspicata condanna morale dell’altra parte. Per soli . casi su . (dati ), vi è stata una sentenza che ha posto a carico di uno dei coniugi la responsabilità della fine del matrimonio, mentre circa . casi sono terminati con una pronuncia di intollerabilità della convivenza, ovvero con una pronuncia che non produce alcun sostanziale beneficio per i coniugi rispetto all’accordo consensuale omologato. Ulteriore fattore di conflitto interno e di accentuazione del clima di frustrazione e di depressione. Con la definizione della causa, si rileverà una “falsa” attuazione del diritto a mantenere lo stesso tenore di vita che ne risulterà, comunque, più o meno ridotto. Primo ostacolo è l’aspetto economico (dati Adoc) della vertenza che può costare, con il divorzio, - mila euro. Per una separazione, si va da a circa . euro (tariffe indicative) che, in funzione di numerose variabili, possono raddoppiare o triplicare. Frustranti anche i tempi (ultimamente si ricorre all’estero per “fast divorzi” ma i costi, nel migliore dei casi, si raddoppiano): giorni per una separazione consensuale; giorni per una “giudiziale”; per un divorzio consensuale; per un divorzio giudiziale. Ai singoli è richiesto di confrontare il proprio cammino di vita fat- to insieme, “bilanciare” gli interessi dei figli, affrontare il “lutto” che un disaccordo profondo determina nella coppia. Frequentissimo il ricorso allo psicologo che richiederà, in media, -. euro. Nel (ultimo dato Istat disponibile), le separazioni, in Italia, sono state mila ed i divorzi . . Sullo sfondo, i figli ( , % nelle coppie separate; , per le divorziate): la separazione può porre fine all’ansia che essi avevano nell’essere testimoni dei conflitti quotidiani e generare, in loro, anche un senso di carenza, dovendo far fronte alla gestione del lutto domestico di una delle due figure genitoriali. Subiranno i tentativi di essere coinvolti nella lotta intestina e subdola tra ex coniugi. Il conflitto ed il rancore, nonostante la divisione, permane e vuole rendere i figli mezzo di vendetta. Se non adeguatamente incanalata e sorretta, la situazione può evolvere verso un difetto del processo di crescita e di socializzazione dei minori. Anche per loro il ricorso a figure di sostegno e, in particolare, lo psicologo (media . - . ). La condivisione prevista dalla legge e pur sempre auspicabile può diventare, se non opportunamente gestita, ulteriore occasione di conflitto. Solo raramente la ex famiglia riesce a condividere lo stesso tetto. In genere mamma e figli ( % dei casi) restano nella casa familiare mentre la quota degli alimenti viene sostituita col pagamento del mutuo. Madre e figli vivono con lo stipendio materno che si attesta, in media, sui euro. L’ex marito ha reddito medio di euro e gli restano, dedotto il mutuo, circa euro. Il ricorso al mediatore può insegnare a dialogare e ad essere ancora genitori “uniti” pur se coniugi separati. L’obiettivo deve essere un’esistenza tranquilla, equilibrata, sicura e, possibilmente, felice. Tubercolosi evolutiva – Denuncia dell’Oms dopo un anno di studi Tbc e test sierologici tra errori e dati falsati volutiva) e questo può tradursi in trasmissione dell’infezione ad altri o, anche, ad aggravamento della forma in atto e morte del malato non trattato perché ritenuto sano. La debole specificità, cioè il rilievo errato di malati che, invece, non lo sono (falsi positivi al test), espone questi ultimi a cure inutili (e relativi costi economici: milione di dollari in media) e rischi collegati. Inoltre, la vera loro malattia non sarà stata diagnosticata né curata con rischio di complicazioni, evoluzione, possibile morte. Un ulteriore aggravio economico valutabile, nel complesso, in due milioni di dollari. “Nell’interesse dei pazienti e dei curanti del settore pubblico o privato – raccomanda Marco Raviglione, direttore dipartimento OMS – si ponga termine all’utilizzazione di questi test sierologici per diagnosticate la Tbc. Questa è una pratica cattiva per i risultati incoerenti che mettono a rischio la stessa vita dei pazienti”. Sotto esame sono ancora i test sul sangue per la diagnosi di tubercolosi latente mentre sono in corso ricerche per mettere sul mercato test miglio- una raccomandazione di politica generale esplicitamente negativa per condannare una pratica largamente utilizzata che fa perdere, ogni anno, milioni di dollari per la sua disponibilità e quasi altrettanti per esecuzione e sviluppo. Vi si aggiungono almeno milioni per danni derivanti dalle conseguenze di falsa positività dei test. I numeri rati, più rapidi, facili da eseguire, efficaci ed esatti. Ogni anno, sono praticati più di un milione di questi test “inutili” (sul mercato, almeno tipi, fabbricati in Europa o America del Nord anche se “non approvati da alcun organismo regolarmente riconosciuto”) spesso pagati dallo stesso paziente (o supposto tale) dollari per esame (a volte ripetuto). “Si tratta – dice il dr. Dr Karin Weyer – di un mercato di molti milioni di dollari che concerne test di qualità inferiore e dai risultati non affidabili”. La prima volta che l’OMS emana La Tbc contagia, ogni anno, miliardi di persone e ne uccide , milioni. (Europa, rispettivamente, mila e . ; Italia: . malati e vittime). La prevenzione, il miglioramento della diagnosi precoce, le terapie appropriate (ciclo di antibiotici per mesi e controlli) hanno ridotto la gravità della forma e ridotto, dal , la mortalità del %. L’OMS considera la lotta alla malattia una misura prioritaria per la salute pubblica nel mondo e si é posto l’obiettivo, entro il , di arrestarne la crescita, ridurre prevalenza e mortalità del % rispetto al , ed invertire l’incidenza. Viene auspicata una maggiore cooperazione pubblico/privati. Nel , sono morte , milioni di persone (di cui . donne) e, cioé . al giorno. Si tratta di malattia contagiosa che si propaga per via aerea (tosse, starnuto, respirazione). È prevalentemente legata alla povertà e colpisce specie i giovani adulti, nell’età più produttiva. Dal , messa a punto la strategia “Alt alla Tbc”, sono state curate milioni di persone ed evitati milioni di morti con risparmi di oltre miliardi di dollari. L’efficacia delle attuali terapie ha raggiunto il più alto livello nel con l’ % di guarigioni ed il tasso di mortalità, dal , è calato del %. L’ , % dei casi é resistente ai farmaci in uso (TBC MR), una forma di malattia difficile da curare. Essi vanno notificati all’OMS (nel , solo il % lo é stato). La diagnosi va fatta rapidamente e tutti i casi devono ricevere trattamento adatto. Finanziamento Il finanziamento della lotta anti TBC é in crescita e, nel , giunge a miliardi di dollari Usa. Le spese per paziente variano, a seconda dei Paesi, da meno di ad oltre . dollari. Il deficit di finanziamento, basato sui bisogni stimati dal Piano mondiale, è di circa miliardo di dollari per il e potrebbe raggiungere, nel , i miliardi se non si compiono sforzi per mobilizzare maggiori risorse. Questo potrà salvare almeno un milione di vite per anno. Pagina a cura di Nicola Simonetti 20 10-16 settembre 2011 Libri&Riviste Perché gli OGM Autore: Elio Cadevo Editore: Palombi Pubblicazione: Numero di pagine: Prezzo: € ELIO CADEVO L’argomento è molto delicato e merita un approccio scientifico Gli alimenti e gli Ogm ora serve più chiarezza O GM (organismi geneticamente modificati) sì, OGM no? La scelta positiva o negativa – ribadisce la Corte Costituzionale (sentenza / ) – deve basarsi su criteri strettamente scientifici. Le riflessioni di carattere economico dovranno solo servire a completare il quadro cognitivo, facendo emergere i bisogni reali dall’attuale contesto economico-sociale, nonché eventuali rischi ed opportunità che si presentano nel campo agro-alimentare così come in altri campi di applicazione dell’innovazione biotecnologica. L’opinione pubblica e la legislazione stessa, però, sono pervase da falsi allarmi, preconcetti, carenti o false informazione e comunicazione che creano paure ingiustificate e stato di allerta. A fare chiarezza a più e qualificate voci è il volume che Elio Cadevo, giornalista, scrittore, inviato speciale Giornale Radio Rai per la Scienza e l’alimentazione, ha curato e pubblicato per i tipi Palombi editori “Perché gli OGM”. Un titolo non – come potrebbe attendersi –interrogativo a dichiarare, già in premessa, la natura esplicativa della materia. E spiegazione e comunicazione valide e fruibili da tutti sono fatte con il contributo di professionalità di alto profilo scientifico e bioetico. Sgombra subito ogni preconcetto lo psichiatra Vittorino Andreoli che, spiegati i meccanismi fisiologico-comportamentali della paura, mette in chiaro che la ricerca, specie per i costi enormi che essa comporta, non è un capriccio ed è diretta al miglioramento della vita dell’uomo. “Alcuni prodotti alimentari che noi chiamiamo sempre con lo stesso nome sono modificati per trasformazioni genetiche operate da muffe, germi patogeni, antiparassitari… Tutti consumiamo soia geneticamente modificata, ora prodotta a minor prezzo e in più alta qualità. Giungere a pensare che una soia geneticamente modificata cambi la struttura genetica delle cellule umane che se ne nutrono non è scienza ma stupidità”. “Tentativi di identificare il Dna transgenico nei tessuti animali, dopo somministrazione di alimenti Ogm, sono risultati sempre negativi. Il Dna ricombinante, individuato nell’intestino fino a ore dopo l’ingestione, non è stato, poi, ritrovato – dice Girolamo D’Agnolo, biochimico, comitato nazionale biosicurezza – in alcuna altra cellula dello stesso animale che se ne era cibato. Gli studi di tossicità non hanno segnalato alcun fatto nocivo del Dna transgenico”. La possibilità di creare organismi biologici “innaturali”, potenzialmente pericolosi – dice Corrado Clini, direttore generale Ministero Ambiente – esiste ma spetta alla scienza ed al costante controllo evitare che essi finiscano nella catena alimentare. D’altra parte, le piante “naturali” sono ricche di composti ( . conosciuti) sviluppati per difendersi ma che sono tossici per l’uomo e, in molti casi, cancerogeni nell’animale da esperimento. Nell’alimentazione umana, oltre il % delle tossine ingerite è di origine naturale, % da sostanze di sintesi. In Italia, solo il mais avrebbe possibilità di sviluppo concreto ma con il calo di superfici e rese, nel , ha causato un esborso di milioni €. Nel si sono importati mais e farina di soia per , milioni €. La domanda globale di cereali, dal , è cresciuta del % e continua con , % per anno; i prezzi sono cresciuti del %). Incrementa la richiesta di biocarburanti con un mercato di miliardi di dollari, in raddoppio nei prossimi anni, responsabile per oltre % di aumento dei prezzi dei prodotti agricoli. Le multinazionali investono in Ricerca e Sviluppo in media % del fatturato (Dow Chemical, nel primo semestre , , miliardi di dollari). Questo cancellerà dal mercato i concorrenti (semi convenzionali) che non innovano. Il fatturato Monsanto è stato di , miliardi di dollari ( % semi). Un esempio è dato dal grano Creso (superficie coltivata in Puglia, . ettari, in Basilicata . ) con un valore di miliardi di lire nel . Enea ha incassato, fino all’ , milioni di roylaties. Le applicazioni Ogm non sono limitate alle produzioni alimentari ma si rivolgono alla farmacologia, alle bioenergie, anch’esse rispettose dell’esigenza prioritaria di protezione della biodiversità. NICOLA SIMONETTI Non si può far leva sulle paure irrazionali determinate dalla mancata conoscenza Intervista – Cadevo e il bisogno di un’informazione corretta “Così la ricerca scientifica aiuta lo sviluppo umano” D r. Cadevo, perché gli OGM? Una mia iniziativa per mettere a disposizione del pubblico il primo libro-documento che spiega perché gli OGM sono decisivi per la nostra società che non può farne più a meno. I saggi contenuti nel volume spiegano, sotto il profilo economico, dell’ambiente e della salute, la necessità di rinnovamento dell’agricoltura per far fronte alle esigenze di una crescente umanità, alle richieste, in termini di quantità e qualità, di prodotti alimentari e farmaci e di fonti di energia alternativa. Siamo quasi miliardi; mila anni fa, a malapena, . persone… Che vivevano felici… Non sono mai esistiti, se non in favole e fantasia di scrittori, tempi in cui l’uomo viveva felice in simbiosi con la natura spontanea e selvaggia. Da quando l’Homo sapiens è comparso, la sua è stata una lotta per proteggersi da un ambiente ostile, popolato da rettili e mammiferi, meglio attrezzati di lui per sopravvivere, e da insetti e virus più nocivi e letali dei primi. La vegetazione spontanea non è stata od è sufficiente? La natura non ha mai fornito gratuitamente frutti e cibo a sufficienza. La terra non aspettava e nulla aveva preparato per la sussistenza dell’Homo sapiens. C’è voluta la fatica millenaria di generazioni di contadini, che hanno selezionato, separato, adattato, innestato piante, per obbligare il mondo vegetale a produrre i frutti voluti espressione di intelligenza e lavoro umani. Anche la genetica? Essa ha confermato le modificazioni delle specie che dipendono da mutazioni. L’evoluzione del codice genetico si modifica a seconda delle circostanze producendo mutazioni casuali o necessarie. Ha ricadute? Dimostra che tutte le forme di vita sono manipolabili e che è possibile correggere gli errori commessi che hanno determinato alcune caratteristiche non vantaggiose per l’organismo vivente. Oggi, è, così, possibile conoscere e correggere le varianti anche nel genoma della persona umana. Le “opportunità genetiche”, chi le rifiuterebbe? Ma, somministrando proteina o farmaco che stimolano i geni a sintetizzare una proteina, non rischiamo di “alterare” quella assegnata? Se la finalità è di migliorare le prestazioni al fine di non farne un emarginato, perché un farmaco che interviene sul Dna, e che ha anche effetti collaterali, sarebbe più accettabile di un intervento sul genoma? Intervento di eugenetica? Atto autentico di libertà; concrete possibilità di rimediare agli errori dell’evoluzione la quale non ha né programma né finalità e con andamento determinato da condizioni esterne. Tutto procede spontaneamente e casualmente in esseri umani e mondo vegetale. Cosa ha fatto l’uomo? Con ingegno e lavoro ha obbligato le piante a dare i frutti voluti. Per esempio, la banana è stata “costruita” . anni fa, con vari passaggi, tuttora ignoti. La biodiversità è anche sapiente e paziente lavoro dell’uomo che separa, seleziona ed incrocia specie diverse. Da millenni l’uomo modifica il pianeta. Le innovazioni tecnologiche perfezionano questo impegno. Innovazioni a favore dell’uomo e della vita? Oggi esse non sono più salutate con unanime consenso. Sin dall’epoca della bomba atomica (“Progetto Manhattan”), gli scienziati sono visti non più come produttori di scoperte per migliorare la vita ma anche come potenziali distruttori del pianeta. Il loro essere indistintamente a servizio di nazismo, comunismo, democrazia ha alimentato sospetti su loro figura ed etica. Oggi, molti, proprietari di brevetti derivanti da loro scoperte, spesso finanziate da strutture pubbliche, hanno costruito aziende ed accumulano rilevanti fortune personali. Prima la politica e poi l’economia hanno prevalso sulla scienza. Si chiede più cibo e migliore qualità di vita. Risponde la Scienza? Da sempre con proposte diventate anche motore dell’economia e spesso modificato la società civile ed indirizzi di politica. Su cibo ed energia si gioca il futuro dell’umanità. La possibilità di averne a sufficienza determinerà pace e prosperità. Problemi risolti? Le rivoluzioni in agricoltura, figlie dei tempi, non hanno risolti i problemi alimentari. Chimica ed uso intensivo dei terreni agricoli hanno causato effetti collaterali. La qualità del cibo è rimasta quasi invariata e non si è dato risposta alle carenze di determinati nutrienti nelle diverse popolazioni. Oggi, grazie alla genetica, è possibile un’altra rivoluzione e ridisegnare un’agricoltura sostenibile. Gli OGM sono già il nostro futuro. Sta a noi scegliere quali e quante cogliere delle opportunità che la scienza ci offre. Il libro le suggerisce? I saggi raccolti non intendono essere solo un’esposizione delle potenzialità degli Ogm in agricoltura ma anche il racconto del percorso compiuto dalla scienza. Segnalo i contributi di Roberto Defez che chiarisce cosa sono glo Ogm, Luigi Rossi sulla realizzazione del grano Creso che ha modificato l’agricoltura di tutto il mondo, di Rossella Franconi su nuovi farmaci e vaccini, di Corrado Clini sulle possibilità degli Ogm per la salvaguardia di ambiente e biodiversità, di Giuliana D’Agnolo e Dario Frisio su realtà economica e impatto sulla salute, di Bruno Mezzetti che ha fatto uscire fuori del mito l’agricoltura biologica, di Vittorino Andreoli sull’analisi delle nostre paure, di mons. Gonzalo Miranda sulle riflessioni della Chiesa cattolica. Abbiamo cercato di tenere gli Ogm nel territorio della scienza e della ricerca scientifica perché rappresentano il futuro dell’agricoltura ma anche dell’umanità che si avvia a forme di organizzazione sempre più complesse dove cibo ed energia giocheranno ruolo determinante per la pace e lo sviluppo. n.s. Opinioni di Vito RAIMONDO 10-16 settembre 2011 21 Il triste spettacolo di una politica coi colpi ad effetto L’Italia è un Paese di “m...” diciamolatutta ma quando parla Calderoli Calderoli d’accordo con Berlusconi “L’Italia è un Paese di m..”La Padania no! SERGIO MARCHIONNE ROBERTO CALDEROLI Quel raffinato dentista di Varese che, da qualche tempo, fa il Ministro (della Semplificazione legislativa: ci pensate?) ascoltando la disgustosa e disperata frase dell’obnubilato Berlusconi, pronunciata a Bruxelles (non poteva sceglie posto migliore…): “L’Italia è un Paese di merda”, si è dichiarato d’accordo con il premier. D’altro canto, a pensarci bene, cosa può dire di diverso uno che predica la secessione della supposta Padania? Appunto ciò: che l’Italia è quel Paese lì. Di m… La Padania – che non è il suò Paese, ma il suo orticello o pollaio – invece no! Piangono i possessori di stock optino Ma chi se ne frega? Il crollo della Borsa italiana ha fatto vittime illustri. Ovvero i possessori delle tanto discusse – e spesso immorali – stock option. La vittima più colpita è l’Ad di Fiat, Sergio Marchionne che perde mln, seguito da Corrado Passera (Intesa San Paolo), con ; Andrea Guerra (Luxottica) con ; Renato Magliaro e Alberto Nagel (Mediobanca) con ; Fedele Confalonieri (Mediaste) con ; Marina Berlusconi (Mondadori) con , . Francamente, la circostanza non ci emoziona più di tanto: si tratta di fondi vacui, di prebende, spesso frutto di ricatti, insomma di crediti un tantino immorali. Sono le modeste famiglie quelle che piangono davvero, ahiloro! Il Governo vuole recuperare mld del “condono tombale” del . Illusione? Nell’ultimo (penultimo?) schema di manovra che l’affannato Governo tenta di realizzare, è previsto che il Fisco colpisca gli evasori che nel (!) aderirono al concordato tombale tremontiano, ma che, da furbi incalliti quali sono, hanno pagato soltanto in parte. Poi si sono squagliati (per fallimento, delocalizzazione o altri accidenti). È previsto che l’Agenzia delle Entrate utilizzi “ogni azione coattiva”, compresi pignoramento, sequestro e messa all’asta dei beni. Si tratterebbe di recuperare ben mld. Ci si chiede: ma dal ( anni!) cosa (non) ha fatto l’Agenzia per mettere in atto quelle azioni che si vogliono intraprendere ora? Mancava l’ok del Governo o del Ministero o di quale Massoneria? di Bari , Antonio Laudati il quale si vede costretto a difendersi dalle accuse dei “ladri”, lui che è una “guardia”. Il nostro corregionale Giampi si lamenta che Berlusconi gli gratifica troppo poco ( mila eruro mensili) per le sue prestazioni di procacciatore di escort pret à porter e chiede almeno l’adeguamento all’inflazione (sic!). Lo fa tramite un faccendiere in odore di P -P -P e… P che, intanto s’invola all’estero e chi s’è visto s’è visto. E il povero Laudati messo in mezzo rischia la carica. A beneficio di chi e di cosa? Del fango in cui stiamo affogando tutti. Proprio tutti. Per colpa di tanti cialtroni – e i loro corifei – che ci governano, nel disinteresse generale. L’opposizione, poi, la raccomandiamo: un cazzeggio continuo. Caso Penati, compreso, ovviamente. Berlusconi: “Vogliono farmi fuori” Ancora deve capirlo? Un Procuratore della Repubblica messo in mezzo da due da due faccendieri! SILVIO BERLUSCONI ANTONIO LAUDATI Siamo alle comiche (finali? Mah…) Due ragazzi della peggiore risma, tali Valter Lavitola (lucano) e Gianpiero Tarantini (pugliese) si vantano di avere, a loro piacimento, tra le mani ( si fa per dire) il Presidente del Consiglio o imprenditore che sia (lo decida una volta per tutte!) e, ad un certo punto delle loro <combine> “il citrone va a finire in c…all’ortolano” che, nel caso specifico, è il Procuratore della Repubblica “Vogliono farmi fuori. Vogliono approfittare del tracollo in Borsa e cavalcare la valanga di fango che sta per emergere con le nuove intercettazioni per togliermi di mezzo”. Così è sbottato Silvio Berlusconi, domenica scorsa. Ma sì, Presidente, lei vede giusto. Ha fiuto. Glielo dicono in tutte le maniere e in tutte le lingue europee. Ora, anche nel Pdl, nel suo partito, sia pure velatamente. Salvi il Paese! L’ultima manovra che può fare con successo è una curva a U! Un “pensierino” aperto al mio amico Antonio Matarrese Premessa: ho un conflitto di interessi. Sono amico, da decenni, di Antonio Matarrese che è “Non vi offendo, perché io non vi ho insultato, ma vi ho descritto” ANTONIO MATARRESE stato anche (ottimo) presidente del mio Circolo Tennis Bari. L’ho seguito, professionalmente, nelle sue performances di dirigente sportivo per oltre anni. È stato un “grande”. Ha dato punti a tutti, in Italia e nel mondo dello sport. Ma sentirlo giustificarsi per le sue assenze dalle sedute del Consiglio Comunale di Bari, proprio per ottemperare ai suoi poliedrici impegni internazionali, mi ha fatto cadere le braccia. Per cui gli rivolgo una domanda, semplice, ma significativa: “Ma chi te l’ha fatto fare di andare a sederti tra quei banchi se conoscevi bene il peso dei tuoi impegni? Uno psicologo, uno psichiatra, tuo fratello prete, chessò?”. Ti prego, lascia stare quella sedia (scomoda in tutti i sensi: anche ergonomicamente!), oltretutto foriera di insidie, e vola alto! Dai Tonino! La marachella della “Regina degli intoccabili” e le performances imbroglione di casa nostra Una certa “Regina degli intoccabili” Mayawatu Fumari ministro dell’Uttar Pradesh, stato tra i più popolosi e poveri dell’India, avrebbe inviato un aereo di Stato a Mumbai per ritirare un paio di sandali della sua marca preferita. Per noi italiani la notizia non fa tanto scandalo: abbiamo esempi altrettanto scandalosi: Ministri che vanno a S. Siro (da Roma) e finanche un generale della Guardia di Finanza che si faceva portare il pesce fresco, d’inverno, sulle Dolomiti. Non si preoccupi, quindi, più di tanto la signora di cui sopra. La notizia del suo caso, infatti, sui nostri giornali è stata data con titolo su colonne (basso). Ad majora, madame. Indro Montanelli 22 10-16 settembre 2011 Fiscalmente Agenzia delle Entrate – Preziosi chiarimenti da una nuova circolare Società, enti pubblici e partecipazioni Onlus N uovi chiarimenti arrivano dall’Agenzia delle Entrate sulle Onlus: ora, infatti, anche società commerciali ed enti pubblici potranno avere partecipazioni maggioritarie nelle Onlus. I Trust, cosiddetti “opachi”, potranno essere riconosciuti come Onlus ed è previsto, inoltre, l’esonero dall’imposta di registro degli atti costitutivi delle organizzazioni di volontariato anche prima dell’iscrizione negli appositi registri. Sono questi, in sintesi, i chiarimenti contenuti nella circolare n. /E con cui il Fisco fornisce indirizzi interpretativi su alcuni aspetti rilevanti legati alla qualifica di organizzazione non lucrativa di utilità sociale. Enti “esclusi” partecipano nelle Onlus Gli “enti esclusi” dalla qualifica di Onlus (enti pubblici, società commerciali, ecc.) possono ora costituire (o partecipare a) un soggetto giuridico autonomo avente la qualifica fiscale di Onlus, indipendentemente dal fatto che gli “enti esclusi” esercitino un ruolo determinante nella definizione degli atti di indirizzo della Onlus stessa. L’utilizzo della qualifica di ONLUS e la conseguente applicazione delle relative agevolazioni fiscali sono condizionati, però, dal possesso dei requisiti obbligatori formali nonché dal rispetto sostanziale degli stessi, riscontrabili nell’ambito della generale attività di accertamento dell’Amministrazione finanziaria. In tale sede, quindi, il Fisco potrà in concreto accertare la mancanza o il venire meno dei requisiti di cui all’art. del D. Lgs. n. / ovvero che la costituzione della ONLUS configuri l’ipotesi di interposizione fittizia di cui all’art. , terzo comma, del DPR n. / , e provvedere, conseguentemente, alla cancellazione dell’organizzazione dall’Anagrafe delle ONLUS dalla quale discende la perdita dei benefici fiscali riservati a queste ultime organizzazioni. Per le Organizzazioni Non Governative, considerate ONLUS di diritto (L. n. / ), invece, la legge speciale prevede espressamente il divieto di partecipazione ad esse da parte di enti pubblici e società commerciali. Come il trust si iscrive nell’Anagrafe delle Onlus I trust opachi, in cui il reddito prodotto è imputato direttamente al trust stesso e assoggettato a tassazione in capo allo stesso, cioè potranno assumere la qualifica di Onlus perché il reddito prodotto è tassato direttamente in capo al trust stesso come avviene con il regime di favore proprio delle Onlus. È invece precluso il riconoscimento della qualifica di Onlus al trust c.d. “trasparente”, ovvero al trust con beneficiari di reddito individuati in quanto a godere del regime fiscale agevolato previsto per le Onlus sarebbero i beneficiari di reddito e non la Onlus. La Onlus può partecipare in un’impresa sociale Il carattere non lucrativo dell’impresa sociale e l’obbligo di svolgere la sua attività in particolari settori di rilevanza sociale fanno sì che la Onlus possa avere partecipazioni in una impresa sociale. Infatti, la partecipazione non altera la natura solidaristica della Onlus. In particolare, relativamente all’assenza del fine di lucro, è espressamente previsto per le ONLUS: il divieto di distribuire, anche in modo indiretto, utili o avanzi di gestione durante la vita dell’organizzazione (cfr. art. , comma , lettera d) del D.Lgs. n. del ); • l’obbligo di impiegare gli utili o gli avanzi di gestione per la realizzazione delle attività istituzionali e di quelle ad esse direttamente connesse (cfr. art. , comma , lettera e) del D.Lgs. n. del ); • l’obbligo di devolvere il patrimonio dell’organizzazione in caso di suo scioglimento ad altre ONLUS o per fini di pubblica utilità (cfr. art. , comma , lettera f) del D.Lgs. n. del ) Dal punto di vista oggettivo l’impresa sociale è tenuta ad operare in particolari settori di attività, individuati dall’art. del D.Lgs. n. / : Registrazione delle organizzazioni di volontariato senza imposta Le organizzazioni di volontariato possono fruire dell’esonero dall’imposta di registro sugli atti costitutivi anche prima dell’iscrizione nei registri del volontariato tenuti dalle regioni o dalle province autonome a patto che, in seguito, comunichino tempestivamente l’avvenuta iscrizione nei predetti registri all’ufficio locale dell’Agenzia delle Entrate. Questo perché ci sono Leggi regionali che prevedono che nella richiesta d’iscrizione nei registri del volontariato debba essere allegata copia dell’atto costitutivo redatto nella forma dell’atto pubblico o della scrittura privata autenticata. Pertanto, in tali ipotesi, le organizzazioni di volontariato possono fruire dell’esonero dall’imposta di registro prima dell’iscrizione negli appositi registri ma dovranno comunicare tempestivamente, all’ufficio locale dell’Agenzia delle Entrate che ha provveduto alla registrazione dell’atto costitutivo, l’avvenuta iscrizione nel registro delle organizzazioni di volontariato. EMILIA CIMINIELLO CHIARA DAMMACCO a cura di Giuseppe Ciminiello FiscoinAula È nulla l’iscrizione a ruolo IRPEF, se le richieste al contribuente avvengono tramite invito telefonico. La richiesta formulata “via cavo”, che l’Erario rivolge al cittadino affinché questi produca specifica documentazione fiscale, non può ritenersi equipollente al formale invito previsto dalla prassi ministeriale. Pertanto il recupero d’imposta, fondato sull’omesso riscontro dell’invito rivolto con l’apparecchio di telefonia, deve ritenersi illegittimo. Questo il contenuto dell’interessante decisione emessa dalla Commissione Tributari Regionale di Milano (Pres. Dello Russo, Rel. De Costanzo) sulla originale questione. Il fatto La lite affrontata dal contribuente prende le mosse da una cartella esattoriale con cui gli era stato intimato il pagamento di una maggiore imposta IRPEF per l’anno . L’iscrizione a ruolo operata dall’Agenzia delle Entrate scaturiva dal recupero di una “detrazione relativa a spese per ristrutturazioni edilizie”, non avendo il contribuente prodotto all’Ufficio la documentazione prevista dalla legge ai fini del riconoscimento di detta detrazione. Il contribuente opponeva la cartella, È nulla l’iscrizione a ruolo IRPEF se la richiesta è a invito telefonico nei confronti della Agenzia delle Entrate e dell’esattore, promuovendo il giudizio di primo grado. I giudici in tale sede accoglievano parzialmente la posizione difensiva del cittadino. In particolare, quest’ultimo, nel ricorso introduttivo aveva dedotto quali motivi della impugnazione della cartella: “a) nullità per difetto assoluto di motivazione, indicandosi, peraltro, sotto un medesimo codice imposta interessi e sanzioni b) la infondatezza della pretesa impositiva iscritta a ruolo atteso che la decadenza dal diritto alla detrazione contestata poteva conseguire solo se il contribuente invitato ad allegare la documentazione necessaria o a compilare esattamente il modello di comunicazione avesse omesso di raccogliere l’invito, c) in ogni caso, a voler tutto concedere, essendo necessaria la chiesta documentazione solo nel caso in cui l’importo di spesa eccedesse i milioni di Lire per singola unità immobiliare la detrazione entro il limite di milioni doveva essere riconosciuta”. L’ufficio, nel resistere al ricorso, controdeduceva che il contribuente aveva presentato una documentazione parziale e incompleta, omettendo di produrre in particolare “la documentazione del responsabile dei lavori”. Il primo Giudice, superata la eccezione del ricorrente in ordine alla motivazione della cartella, ha ritenuto che il diritto alla detrazione fosse da escludersi per la spesa di ristrutturazione eccedente i milioni, atteso che, nei limiti della spesa di milioni, la detrazione spettava indipendentemente dalla produzione della documentazione richiesta. L’appello Con l’appello principale l’Ufficio ha criticato la decisione del primo Giudice laddove quest’ultimo aveva ritenuto che la mancata integrazione della documentazione richiesta non sancisse la perdita, in toto, del diritto alla detrazione della intera spesa di ristrutturazione. Il contribuente, di contro, co- stituendosi nel giudizio dinanzi la Commissione Tributaria Regionale di Milano, riproposte le eccezioni relative alla carenza di motivazione della cartella, ha ulteriormente contestato la circostanza, parzialmente avallata dal Collego di primo grado, secondo cui la dichiarazione del responsabile dei lavori dovesse essere presentata a pena di decadenza del diritto di detrazione. Al riguardosi ha sottolineato che la legge non collegava la sanzione della decadenza alla omessa presentazione dei documenti e che la prassi ministeriale comminava la decadenza solo nel caso in cui “la documentazione dovuta non fosse stata presentata dopo che il contribuente avesse avuto una comunicazione di invito a regolarizzare la pratica in un congruo termine”. Nei fatti, ha ulteriormente eccepito il ricorrente, mai gli era stato recapitato un invito formale a regolarizzare. A tal proposito ha precisato che siffatta comunicazione non poteva avere un equipollente in una telefona- ta di sollecitazione generica a produrre documenti ovvero nell’avviso bonario rivolto prima di notificare la cartella. Motivi della decisione Esaminate nel necessario ordine logico-giuridico le questioni sollevate nel secondo grado, il Collegio ha preso le mosse da quanto si desume dalla circolare n. / , la quale detta le regole applicative della disciplina riguardante la fattispecie. Sul punto la circolare recita: “la mancata allegazione dei documenti o l’inesatta compilazione del modello di comunicazione comporta la decadenza dal diritto alla detrazione soltanto se il contribuente invitato a regolarizzare la comunicazione, non ottemperi entro il congruo termine indicato dall’Ufficio”. La decadenza, dunque spiegano i giudici, consegue al verificarsi di due condizioni: ) che sia mancata la allegazione dei documenti necessari ovvero che stata inesattamente compilato il modello di comunicazione; ) che invitato il contribuente a regolarizzare la pra- tica, questi non abbia ottemperato nel congruo termine indicato dall’Ufficio. Ed in particolare hanno sentenziato: “Esaminando in concreto la fattispecie: ) la prima condizione si è verificata nel senso che trattandosi di lavori il cui imposto superava il valore di milioni alla documentazione richiesta generalmente occorreva “anche” una dichiarazione di esecuzione dei lavori sottoscritta da un soggetto abilitato alla esecuzione dei lavori medesimi” ) Non è realizzata la seconda condizione in quanto, prima di pronunciare la decadenza l’Ufficio pacificamente non ha rivolto un invito formale a produrre la documentazione mancante in un congruo termine. l’Ufficio parla nella memoria di costituzione in primo grado del agosto a pag. di un “invito telefonico” che certamente non appaga le esigenze di comunicare un invito dalla cui inosservanza scaturisce la decadenza di un diritto”. La conclusione La Commissione, definitivamente decidendo nel merito, ha quindi riformato la sentenza di primo grado annullando integralmente la cartella di pagamento relativa all’anno OO , sussistendone evidentemente tutti i presupposti. LE SCADENZE FISCALI GIOVEDì SETTEMBRE Si conclude in questa data il periodo di sospensione di giorni, iniziato il ° agosto, dei termini processuali relativi alle giurisdizioni ordinarie, amministrative e tributarie., ai sensi della L. ottobre , n, . Dal giorno successivo riprendono a decorrere i termini per presentare ricorsi, istanze, costituzioni in giudizio, memorie. Annotazione, sul registro IVA degli acquisti, del documento riepilogativo relativo alle fatture di ammontare unitario inferiore a € ricevute nel mese di agosto. Emissione e registrazione delle fatture differite relative ai beni consegnati o spediti nel corso del mese di agosto e risultanti da Ddt o altro documento equivalente. Le fatture differite devono recare la specificazione della data e del nu- mero dei documenti cui si riferiscono e possono essere riepilogative di tutte le cessioni poste in essere fra due soggetti. Termine per la registrazione anche cumulativa sul libro dei corrispettivi, da parte dei soggetti esercenti il commercio al minuto, delle operazioni effettuate nel mese di agosto e risultanti dagli scontrini fiscali o dalle ricevute fiscali. VENERDì SETTEMBRE Versamento delle ritenute operate nel mese di agosto sui redditi di lavoro dipendente e assimilati, di lavoro autonomo, sulle provvigioni, anche dai curatori fallimentari e dai commissari liquidatori, e da parte degli amministratori di condominio. Termine per la comunicazione delle dichiarazioni d’intento ricevute in agosto. Chi va&Chi viene Partenze da BARI Destinazione Compagnia Part. Arr. Barcellona Spanair Airberlin Berlino TXL Airberlin Airberlin Ryanair Alitalia Alitalia Alitalia Bologna Ryanair Ryanair Ryanair Ryanair Ryanair Brussels Ryanair Charleroi Ryanair W!ZZ Bucarest Carpatair W!ZZ Budapest W!ZZ Ryanair Cagliari Ryanair Catania blu express germanwings germanwings Colonia germanwings germanwings Airberlin Dusseldorf Airberlin Airberlin Dusseldorf Weeze Ryanair Francoforte Hahn Ryanair Ryanair Genova Ryanair Ryanair Hannover germanwings Ryanair Karlsruhe Ryanair Ryanair Kos Ryanair Londra Gatwick British airways Londra Stansted Ryanair Luxair Lussemburgo Luxair Madrid Ryanair Ryanair Malta Ryanair Alitalia Alitalia Alitalia Alitalia Alitalia Alitalia Milano Lin Alitalia Alitalia Alitalia AirOne Alitalia Easyjet Easyjet Easyjet Air One Air One Lufthansa Milano MXP Lufthansa Lufthansa Air One Air One Easyjet Easyjet Ryanair Ryanair Ryanair Milano Orio Ryanair al Serio Ryanair Ryanair Ryanair Lufthansa Monaco Airberlin Airberlin air italy Olbia air italy Ryanair Parigi Beauvais Ryanair Ryanair Pisa Ryanair Ryanair Praga W!ZZ Riga airBaltic Roma CIA Ryanair Alitalia Alitalia Alitalia Alitalia Alitalia Roma FCO Alitalia Alitalia Alitalia Alitalia Alitalia Siviglia Ryanair Stoccarda germanwings Timisoara Carpatair Belleair Tirana Belleair Alitalia Alitalia Alitalia Torino Ryanair Ryanair Ryanair Ryanair Ryanair Treviso Ryanair Ryanair Ryanair Valencia Ryanair Ryanair Ryanair Ryanair Alitalia Venezia Ryanair Alitalia Ryanair Ryanair Air Italy Verona Air Italy Ryanair Ryanair helvetic Zurigo ORARI IN VIGORE dal / / : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : al / / Frequenza M M G S L MM G V S L MM G V L MM G V S S M M L M G S M M L G M V M V M L S S L M V M V L M G M M S S S G G M L GV S G M M S S S L M LM G S S L G G M S L MM G V L MM G V S L MM G V S L MM G L MM G L M M G L MM G L MM G L MM G V S V S V V V S V S V V S V S V V S S S L MM G V S L MM G V L M V M G S L L L L L MM G MM G MM G MM G MM G MM G V S L L MM G V S L MM G V S L V L M V S M G L M V L MM G V S M V L V S L MM G V S L MM G V S L MM G V S L L L L L L L MM G MM G MM G MM G MM G MM G MM G M G L M L M L M V V V V V V V S S S S S S S V V V S S L MM G V L V M G S M S L G M S V M L V S L G L MM G V S M S L MM G V S V V L MM G L MM G V L M L MM G V S Note da D da da da D da da D da D da da da D da da da da D da D da D da da da D da da da D da da da da da da da da da da da da da D da da da da da da D da da da da da da D da D da D da da D da da D da D da D da D da D da da da D da D da D da D da da da D da da D da D da da D da da da da D da D da da D da D da da D da da D da da D da da da D da D da da D da da da D da da D da D da D da da D da da da da D da da da D da da da da da da D da da da da da da D da da D da D da D da da D da da da D da / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / Arrivi a BARI Destinazione Compagnia Part. Arr. Barcellona Spanair Airberlin Airberlin Berlino TXL Airberlin Airberlin Ryanair Alitalia Ryanair Bologna Ryanair Ryanair Ryanair Ryanair Brussels Ryanair Charleroi Ryanair W!ZZ Bucarest Carpatair W!ZZ Budapest W!ZZ Ryanair Cagliari Ryanair Catania blu express germanwings germanwings Colonia germanwings germanwings Airberlin Dusseldorf Airberlin Dusseldorf Weeze Ryanair Francoforte Hahn Ryanair Ryanair Ryanair Genova Ryanair Hannover germanwings Ryanair Karlsruhe Ryanair Ryanair Kos Ryanair Londra Gatwick British airways Londra Stansted Ryanair Luxair Lussemburgo Luxair Madrid Ryanair Ryanair Malta Ryanair Alitalia Alitalia Alitalia Alitalia Alitalia Milano Lin Alitalia AirOne Alitalia Alitalia Alitalia Alitalia Easyjet Easyjet Easyjet Air One Lufthansa Milano MXP Lufthansa Lufthansa Air One Air One Easyjet Easyjet Ryanair Ryanair Ryanair Milano Orio Ryanair al Serio Ryanair Ryanair Ryanair Lufthansa Monaco Airberlin Airberlin Ryanair Parigi Beauvais Ryanair Ryanair Pisa Ryanair Ryanair Praga W!ZZ Riga airBaltic Roma CIA Ryanair Alitalia Alitalia Alitalia Alitalia Roma FCO Alitalia Alitalia Alitalia Alitalia Siviglia Ryanair Stoccarda germanwings Timisoara Carpatair Belleair Tirana Belleair Alitalia Alitalia Alitalia Torino Ryanair Ryanair Ryanair Ryanair Ryanair Treviso Ryanair Ryanair Ryanair Valencia Ryanair Ryanair Alitalia Ryanair Ryanair Venezia Ryanair Alitalia Ryanair Air Italy Air Italy Ryanair Verona Air Italy Ryanair Ryanair helvetic Zurigo helvetic ORARI IN VIGORE dal / / : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : : al / / Frequenza M M G S L MM G V S L MM G V S M M L M G S M M L G M V M S L M V L M V S M V L S M M M G G G S S M L GV S G M M L M LM G L L L L L L L L L G G M MM G MM G MM G M G M MM G MM G MM G MM G S S S S S S V V S V S V V V S V V S L MM G V S V V S V S V S S L MM G V S L MM G V L M V M G S L L L L MM G MM G MM G MM G MM G V S L L MM G V S L MM G V S L V G L M V L MM G V S M V L V S L MM G V S L MM G V S L MM G V S L MM G V S L MM G V L MM G V S L MM G V S L MM G V L MM G V S M G S L M V L M V L M V S L MM G V L V M G S M S L G M S V M L V L MM G V S S L G M L MM G V S V S L MM G V L MM G V L M LM V S MG Note da D da da da da D da D da da da D da da da da D da D da D da da da D da da da D da da da da da da da da da da da da D da da da da da da D da da da da da da D da D da D da da D da D da D da D da da D da D da da da D da D da D da da da D da da D da D da da D da da da da D da D da da D da D da da D da da D da da da D da D da da D da D da D da D da D da D da da D da da da da D da da da D da da da da da da D da da da da D da da da da D da D da da da D da D da da da D da da / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a a / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / Partenze da BRINDISI Destinazione Compagnia Part. Arr. Berna Bologna Brussels Brussels Charleroi Colonia Eindhoven Francoforte Ginevra helvetic : : Ryanair : : Ryanair : : Ryanair : : Ryanair : : : Ryanair : : Ryanair : : Ryanair : : Jetair : : : : Ryanair : : : : : : Ryanair : : : da / / a / / Ryanair : : da / / a / / Ryanair : : : : / / a / / : : : : / / Ryanair : : da / / a / / da / / a / / nota da / / a / / nota da / / a / / Ryanair : : Jetair : : da / / a V da / / a / / / / D da / / a / / L Tuifly : : Tuifly : : Easyjet : : Easyjet : : Easyjet : : V G da / / a / / Francoforte da / / a da / / a M : : : : : : Ryanair : : S M / / da S M G da S L L MM G V S / / a / / da / / a / / da / / a / / D da : / / : : : Alitalia : : L MM G V S / / a / / Alitalia : : L M M G V S D da / / a / / Alitalia : : Alitalia : : L MM G V : : L MM G V Easyjet : : Air One : : L MM G V Air One : : L MM G V Ryanair : : Ryanair : : Ryanair : : : : : : : : Ryanair : : Ryanair da / / D da / / a / / da / / a / / S D da / / a / / da / / a / / D da MG V da S da / / a / / : : : : : : L : : M M da / / a da / / a / / da / / a V M / / da / / a / / : : da / / a Ryanair : : G da / / a / / Airberlin : : G da / / a / / S Airberlin : : da / / a / / Airberlin : : G da / / a Parigi BVA Ryanair : : G D da Ryanair : : Ryanair : : Ryanair : : Ryanair : : Ryanair Pisa Roma CIA Roma FCO Stoccolma Torino Treviso Venezia Verona Zurigo S L V MM G L S D da MM G : : Ryanair : : Ryanair : : V : : : Ryanair : : Tuifly : : Tuifly : : Easyjet : : Easyjet : : Easyjet : : Alitalia : : da da / / a S da / / a L MM G V S da / / / / L M M G V S D da / / a : L M M G V S D da / / a : Alitalia : : L MM G V Easyjet : : L MM G V Air One : : S Easyjet : : S D da / / a : : / / D da / / a / / da / / a D da / / a / / : : L MM G V : L M M G V S D da / / a / / Ryanair : : Ryanair : : Ryanair : : Ryanair : : Ryanair : : Ryanair : : Ryanair : : Ryanair : Ryanair : : Ryanair : : Ryanair : : Ryanair : : da / / a S da D da L MG V M da G : L M M / / a V da S / / a / / / / a / / a / / da / / a da / / a / / da / / a / / da / / a : G da / / a / / : G da / / a / / Airberlin : : da / / a / / Norimberga Airberlin : : G da / / a Parigi BVA Ryanair : : G D da Ryanair : : Pisa S L : : : : / / a / / Roma CIA V MM G Ryanair : : Ryanair : : Ryanair : : Ryanair : : Ryanair : : Alitalia : : L M M G V S D da / / a / / Ryanair : : Alitalia L S D da V M G L / / a / / / / V M / / a da / / a / / / / a / / / / a / / da / / a da / / a / / da / / a / / / / : : L M M G V S D da / / a / / Alitalia : : L M M G V S D da / / a blu express : : L MM G da / / a / / blu express : : L MM G : : V da / / a / / Alitalia : : Alitalia : : L M M G V S D da / / a / / blu express : : Alitalia : : L M M G V S D da / / a / / Alitalia : Alitalia : : L M M G V S D da / / a / / Alitalia : blu express / / blu express : Ryanair : : Ryanair : : Ryanair : : Ryanair : : Ryanair : : Alitalia : Ryanair : : Ryanair : : D da da D da M G L S M : G S G S M M Ryanair : : Airberlin : : Airberlin : : G helvetic : : G helvetic : : / / / / a / / / / da / / a / / D da / / a / / da / / a / / V M / / a / / da / / a V L / / a da / / a V / / a / / D da / / a da / / da M / / a / / da / / a / / da / / a / / L Roma FCO da / / a Stoccolma Torino Treviso Venezia Verona Zurigo / / L M M G V S D da / / a / / V / / a / / : L M M G V S D da / / a / / : L M M G V S D da / / a / / : : : : Ryanair : : Ryanair : : Ryanair : : Ryanair : : Ryanair : : : Alidaunia : : Frequenza L M M G V S D da / / a : Alidaunia : : Alidaunia : : MM G L da V SD MM G : : L Darwin/ Alitalia Darwin/ Alitalia Darwin/ Alitalia Darwin/ Alitalia Darwin/ Alitalia Darwin/ Alitalia Darwin/ Alitalia Darwin/ Alitalia Darwin/ Alitalia : : L MM G V : : ORARI IN VIGORE dal : : : : : : : : : : : / / : al V S : MG V V LM S LM / / G G L V : : : : : : Ryanair : : Ryanair : : : : M G L S V M M G S M L Airberlin : : helvetic : : helvetic : : AL da / / a / / D da / / a / / da / / a da / / a / / D da / / a / / da / / a / / da / / a / / da / / a Frequenza : MM G / / : MM G / / a / / scalo Vieste : / : Alidaunia : : Note da / / a / / Alidaunia : : Alidaunia : : Alidaunia : : da / / a / / Alidaunia : : L V da / / a / / Alidaunia Darwin/ Alitalia Darwin/ Alitalia Milano Mxp Darwin/ Alitalia Darwin/ Alitalia Darwin/ Alitalia Darwin/ Palermo Alitalia Darwin/ Alitalia Darwin/ Alitalia Torino Darwin/ Alitalia ORARI IN VIGORE dal / : : L V S D da : : LM L MM G V / / D da / / a / / da / / a / / da / / a / / da / / a / / MM G : : : : : : MG V : : M : : : : : : al / / V G / da / / a / / a / / da / / a / / da / / a / / da / / a / / D da / / a / / da / / a S LM / / / LM / / / / S D da / / a S : : / / / S D da / / a / da / / a / L V scalo Vieste : / : da / / a / L V SD scalo Vieste : / : MM G da / / a / da / / a / / scalo Vieste : / : / / / / da / / a / / Arrivi a FOGGIA : da / / a / / / / : da / / a / / D da / / a / / Destinazione Compagnia Part. Arr. / / / / / / a / / da / / a da / / a / / V G Alidaunia / / a S M Alitalia / / a / / da / / a D da M Alidaunia D da / / a LM M da / / / / da / / S D da / / a Alidaunia : Note D da V Ryanair / / / a L M M G V S D da / / a M Ryanair / da : Alitalia ORARI IN VIGORE dal da / / / / a Ryanair Airberlin / / da / / a / / D da / / a / / / / D da da S M / / da / / a S D da MG / / / / a / / da / / a blu express M / / : : / / : / / / / Ryanair / / : / / / / a / / da Airberlin / / a : / / / / D da da / / a M / / / / a / / da / / a S da / / a : / / : L : / / da / / a / / Air One : : / / da / / a Air One : Ryanair / / / / a : : Ryanair / / / / a / / : S / / / / a / / S : : Alidaunia Torino G : Air One / / / / / / a / / Alitalia Partenze da FOGGIA Palermo da Alitalia Ryanair Destinazione Compagnia Part. Arr. Milano Mxp da / / a Alitalia : ORARI IN VIGORE dal / / AL / / note: ) Il volo effettua uno stop a Dubrovnik. Isole Tremiti / / a da / / a / / D da : da / / da / / a / / : Ryanair M / / / / da / / a da / / a G : Ryanair / / / / a da / / a da L Ryanair Ryanair / / a / / / / da S Ryanair / / a da / / a S M / / da / / M / / da / / a / / D da / / a / / / / / / a / / a / / da / / V M Monaco / / a / / D da D da / / a / / L M Milano Orio al Serio / / da / / a M : Milano MXP / / da / / a V / / a D da S / / : Airberlin da / / a S D da G M / / a / / da / / a V / / : : / / Norimberga : : / / Ryanair Ryanair / / da / / a da / / a S V : Milano Lin G L : / / da G : : / / a / / / / a : : Easyjet / / / / a / / : / / a da M Ryanair / / D da M Ryanair / / a / / da / / a M Ryanair / / a V M Jetair Note da / / a / / da L Londra Stansted D da / / a / / da V M V Ryanair Airberlin Frequenza Girona Barcellona / / a / / / / a / / / / a S L Ryanair Ryanair da S Easyjet Ryanair da / / a / / Alitalia D da Ginevra / / a / / Alitalia Ryanair Colonia Eindhoven D da / / a / / Ryanair Ryanair Brussels Brussels Charleroi / / da / / a L Ryanair Ryanair da / / a V Bologna Ryanair / / a / / M Ryanair Monaco : / / a / / S L Ryanair Milano Orio al Serio Ryanair da M : : / / / / a da S Jetair : D da G V Ryanair Airberlin M M Londra Stansted Milano MXP V L Berna : da 23 Arrivi a BRINDISI Destinazione Compagnia Part. Arr. helvetic da / / a / / M : Ryanair Airberlin Note V Girona Barcellona Milano Lin Frequenza 10-16 settembre 2011 / / D da / / a / / da / / a / / da / / a / / da / / a / /