il piu` crudele dei mesi aa.vv.
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il piu` crudele dei mesi aa.vv.
AA.VV. APRILE IL PIU’ CRUDELE DEI MESI POESIE VINCITRICI DEL 1 Una raccolta a cura di Nerio Vespertin DEL WRITER’S DREAM Note di Copyright I testi e il materiale che compongono questa raccolta sono coperti da copyright Creative Commons 2.5 (CC BY NC ND 2.5). Chiunque è libero di: Condividere — riprodurre, distribuire, comunicare al pubblico, esporre in pubblico, rappresentare, eseguire e recitare questo materiale con qualsiasi mezzo e formato; Il licenziante non può revocare questi diritti fintanto che tu rispetti i termini della licenza. Alle seguenti condizioni: Attribuzione — Deve essere riconosciuta una menzione di paternità adeguata, fornire un link alla licenza e indicare se sono state effettuate delle modifiche. Puoi fare ciò in qualsiasi maniera ragionevole possibile, ma non con modalità tali da suggerire che il licenziante avalli te o il tuo utilizzo del materiale. Non Commerciale — Non è consentito usare il materiale per scopi commerciali. 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Ma, naturalmente, solo coloro che hanno personalità ed emozioni sanno cosa significa voler fuggire da queste cose.” Thomas Stearns Eliot 4 Indice prefazione ............................................................................................................................................... 6 orfano...................................................................................................................................................... 9 darkness ................................................................................................................................................ 12 immortale bellezza ................................................................................................................................ 15 quanti modi hai per dire addio ............................................................................................................. 20 il sole al tramonto ................................................................................................................................. 23 piccola ballata della vita........................................................................................................................ 26 terra su terra ......................................................................................................................................... 30 note sugli autori .................................................................................................................................... 37 credits ................................................................................................................................................... 41 5 Prefazione prefazione Perché deve essere così difficile cominciare? Cominciare qualcosa di nuovo, soprattutto, riuscendo nell’intento di creare la novità, dopo diecimila anni di essere umani, sotto lo stesso cielo e dentro la stessa carne imperfetta. Pensaci bene, caro lettore: cosa potrai mai trovare in una di queste poesie che tu non abbia dopo tutto, già letto e riletto altrove? Sono secoli che gli uomini e le donne sospirano allo stesso cielo, cadono e si tormentano in mezzo alla stessa terra. Cosa mai ci si può aspettare dalle poesie in generale e in questa raccolta in particolare, di tanto irripetibile? A pensarci bene, sembrerebbe davvero nulla di nuovo… Eppure, nonostante la banalità della natura umana che da diecimila anni perpetra se stessa, ancora oggi ci sembra di scoprire qualcosa di nuovo, ogni qual volta certe parole cariche d’ispirazione attraversano i nostri cuori. Non si capisce bene perché, ma persino la situazione più comune e ‘normale’, quando si traduce in Opera letteraria, fa vivere l’esperienza più straordinaria della nostra vita. Ecco. 6 Scrivere la novità significa quindi (ri)scrivere il comune, far rivivere la normalità in una luce unica, ultraterrena. Ed è proprio questo il mistero più grande degli esseri umani: la loro capacità di sapersi ancora stupire e di stupire, in quella ricerca inarrestabile del bello che è l’arte. Così, con la testa piena di idee e forse di qualche dubbio, un giovane poeta inglese nel dicembre del 1922 metteva sulla carta le sue visioni, dando vita ad una delle opere letterarie più controverse del XX secolo: The Wasteland (ovvero La terra desolata). Thomas Stearns Eliot si avvicinava così alla maturità poetica e aspirando i venti tormentati che soffiavano sull’Europa, concepiva un lungo viaggio (fisico e mentale) che l’avrebbe portato a scoprire la desolazione umana. Prima nelle relazioni umane, in quel gioco difficile che è il ricordare e il convivere con il passato, poi nel confronto diretto, viso a viso, come pedine su di una scacchiera. Tutto questo in una delle poesie più lunghe e tortuose dell’epoca moderna, un’Opera che da quel lontano Dicembre del 1922, ancora oggi stupisce e fa stupire. Seguendo i passaggi memorabili di Elliot, è nata l’umile opera di alcuni poeti emergenti, fra le pagine di quell’officina di parole che è il Writer’s Dream. Questa raccolta è il risultato di un attività di creazione letteraria, la provocazione (forse un po’ presuntuosa) di voler rendere omaggio e riscoprire l’opera del grande poeta inglese. Così è stato ideato il contest ‘APRILE, IL PIU’ CRUDELE DEI MESI’ (prendendo spunto dal primo verso del poema): una sfida che dal 11 al 19 Aprile 2016 ha tenuto impegnati diversi poeti, con l’obiettivo comune di (ri)scoprire ‘La terra desolata’. Ogni scrittore disponeva di ben cinque 7 tracce, ognuna dedicata e collegata ad uno degli altrettanti cinque passaggi del poema ( ‘Il seppellimento dei morti’, ‘Una partita a scacchi’, ‘Il sermone del fuoco’, ‘La morte per acqua’ e ‘Cosa disse il tuono’) e per tre giorni si sono cimentati nell’arduo compito di assimilare e contestualizzare il singolo passaggio nella propria esperienza di vita. Al termine di questa produzione, le opere presentate sono state sottoposte alla valutazione di tutti i partecipanti, in un processo di lettura, commento e valutazione che ha arricchito profondamente poeti e lettori. Ed è stato in questo esatto momento, che la poesia è divenuta creatura viva: un processo di condivisione, dal poeta al lettore, in un gioco di scambio di impressioni. Conclusasi questa fase, allo staff del forum non è rimasto che raccogliere le prime sei, le più intense e votate e coniugarle all’opera creativa di un altro genere di arte, ovvero quello della grafica moderna. Generoso artefice di questa fase è stato l’artista Vincenzo Lamolinara, che ha prestato i suoi pixel alle poesie dei nostri scrittori. Il risultato ora è qui, caro lettore, puntato verso la tua testa come una pistola spianata. Volta le pagine, fai girare il tamburo, leggi le parole, solleva il grilletto... Per stupire e far stupire. Nerio Verspertin 8 orfano Orfano di Kuno 9 L'ho cercato frugando la dimora sospesa e circolare del fuoco immaneggiabile; salendo il dorso ostile di antichi e cheti titani lapidei; intuendo l'equivalenza che salda vuoto e immenso nei deserti multiformi, vedendo incarnato l'unirsi del mio e un corpo estraneo in uno nuovo al tempo. 10 Come molti ho inseguito il Padre in tutte le realtà sue figlie. Mai in me pensandomi illusione, orfano. 11 Darkness darkness di Millika 12 Scivola il sangue da quelle mani che trionfanti porgono in dono la Vita all’Orrore. E brucia il cielo mentre nell'abisso danza e si agita l’Ombra... Sorride fiera al suo incedere insidioso. Dall'anima alla carne, sussurrando dolci note corrotte... Tutto divora. 13 E si ergerà il Nulla a celebrare le esequie di quel che un tempo chiamarono uomo. Arde dentro l’ultima luce mentre cede all'oblio quel che resta dell’anima e poi… il buio. 14 Immortale Bellezza Immortale bellezza di Acronimo4 15 Implacabile per chiunque e per alcuni versi, sì crudele mi è il tempo. Priverà a questo cranio, e con largo anticipo, d’un oscuro sorriso eterno. Sogghignano le tenebre. Verserò la mia caparra per un posto tra i dannati. Maledetta fine! Quando alla mia porta busserai, la miseria ti attenderà. 16 Del mio corpo coglierai macerie, della mia testa raccatterai che del osso, divertente maschera che non riderà. Ah ah ah, con gretto trofeo, sorella Morte, onorerai le tenebre! Sarcastica predisponi lentamente per un posto al buio, quando la luce splende sulla carne ancora, mostrando a noi crudele uno sfiorire del corpo. 17 Scorze pigiate, torchiate fino all’ultima goccia tu raccoglierai. Mai diverrai padrona di seme estratto, di un’essenza che ha inebriato, e continuerà a farlo, smisurati cuori accesi. Sorridi pure sprezzante, non m’irrita, sorella! Echeggerà in eterno una risata, nel trionfo da emozioni impresso con l’inchiostro e nel colore. 18 Non sulla carne e non sulle ossa, che poco ho badato poiché prestito, bensì su corpi a cui la vita ho donato che lungamente vivranno risuonando e diffondendo tutta la mia immortale bellezza. 19 quanti modi hai per dire addio Quanti modi hai per dire addio di Johnny P 20 Quanti modi hai per dire addio, o mio ciliegio, ora che la primavera ti ha messo in seno i fiori più lievi e i dolci venti ? 21 Come posso io trovare, figlio della tua stessa primavera, infiniti modi per rimanere in quel gelo infernale che il cuore oltre tutto ama. 22 il sole al tramonto Il sole al tramonto di Ginevra 23 Il sole al tramonto infiamma la terra rosa di Trocen Ritto al centro dell'anello di rocce respiro energie sepolte sotto la cenere di antichi fuochi Ascolto l'eco di tamburi scomparsi affondo i piedi nudi nello strato di aghi di pino dentro il terriccio gravido di vite nascoste 24 Mi apro alla terra. Il verde mi inonda risale come acqua calda lungo le braccia sollevate a toccare la notte trafitta da milioni di stelle Bevo la luce antica e ascolto l'eco di energie lontane Sono cerniera fra i mondi. 25 piccola ballata della vita Piccola ballata della vita di Massimopud 26 Corre, la vita corre, in vorticose forre, e infuriando nascosta tradisce senza sosta. Urla, la vita urla, strana feroce burla, e burlando divora sé stessa ad ogni ora. 27 Gioca la vita, e pensa, calcola assidua e intensa, sprona corsieri neri, invia lugubri alfieri. Dona, la vita, e toglie, impasta gioie e doglie; equa, arroccata a corte, decreta amore e morte. 28 Ora, la vita è ora, un lampo e già scolora, stringe in fluttuante assedio di palpiti e di tedio. Vince la vita, infine, tra macerie e regine irrompe nel tuo campo, artiglia senza scampo. Perché la vita è una, centomila o nessuna; in fondo al suo mistero ride nel buio il Vero. 29 Terra su terra di Joyopi terra su terra 30 Trema tra fredde e immobili pietre immortali il gelido soffio, umido trascina in sé il pianto, irrigando il campo incolore e il mio arido cuore. Terra su terra. 31 Sibila il silenzio, straccia la pelle e morde la carne, bruciando vorace ogni voce in un sordo rintocco di morte. Feroce il tempo esplode. 32 Vacuo, il giorno Tutto si ferma, si accascia fragile una mano lontana come un ramo in tormenta terra che copre e cupo e terra che frana come ombra di ombre. 33 Solo il ricordo non cade in un orrido fato e spazia tra i cipressi, si muove tra calde gocce smuove il pallido velo, polvere che ricompre i miei occhi, umidi. Un grido, un tuono nel buio, una fioca luce sospesa Terra che trema e terra distesa 34 Grida l'amore perduto, chiede perdono e nessuno lo ascolta. Straziato dalla colpa cerca conforto ma è solo illusione e null'altro. 35 Un corpo perde la vita, l'altro in seno aspetta la morte. Uniti in un ultimo bacio, unica fragile voce terra che piange e terra che tace. 36 note sugli autori Note sugli autori Ginevra ha il nome di una città, ma non ama viaggiare; vive in una casa affacciata sul mare, ma non sa nuotare; convive con il suo ragazzo, ma abita da sola. L'unica cosa che fa per il verso giusto è scrivere. Ginevra Kuno (Marco) nasce ad Ancona (Marche), il settimo giorno del settimo mese, nel 1996.Uscito (quasi) illeso dal liceo classico della sua città, sceglie disgraziatamente di iscriversi alla facoltà di Economia e Commercio. Passati pochi mesi si accorge del madornale errore: al momento studia a Macerata, Mediazione Linguistica. Ha paura degli ascensori, odia i piedi ed è da sempre incapace di restare serio mentre parla… 37 Kuno Acronimo Quattro nasce in un gelido giorno di gennaio in provincia di Varese. Carta, penna e matita furono le prime parole/richieste emesse, quando ancora i monitor non dominavano il mondo. Catapultato nell’universo virtuale in età già adulta, Acronimo imparò presto a saltellare Acronimo4 anche tra le lettere di una tastiera mettendo a rischio, con le sue farneticazioni, pure gli internauti 2.0. Il suo blog: http://acronimo4.blogspot.it Un romanzo, qualche decina di racconti e qualche tentativo in versi: questa l’imponente opera omnia dell’autore, ideale per sostenere sedie, tavoli e altri pezzi di mobilio zoppicanti. Lui si crede umorista che spazia tra il giallo, il fantastico, l’avventuroso, ma io so che per lo più racconta balle. Una prece, o lettore che passerai sui suoi miseri resti mentali. Massimopud Nata in Basilicata nel 1984, amante della Musica, delle Belle Arti e della Letteratura. Schiva e un po' introversa come la terra natia, si racconta e racconta ciò in cui crede, attraverso uno strumento sublime: la Poesia. Millika 38 Joyopi nasce nel 1987 a Napoli, registato all'anagrafe come Giorgio Punzo. Studioso di comunicazione, appassionato di giornalismo, narrativa e tutto ciò che abbia a che fare con un foglio e una penna, suddivide la propria quotidianità tra il banale e stressante lavoro di impiegato e quello di aspirante qualcosa, molto più eccitante e appagante di spirito. Joyopi Johnny P. Johnny P, alias di un diciottenne abruzzese, non ha mai pubblicato niente, non ha nessun titolo di studio né esperienze degne di nota. Johnny P non è originale, non sa usare il computer o lo smartphone e ha una collezione Johnny P. di camicie a fiori. Johnny P non ha il pollice verde, non è comunista e neppure filo-americano. Johnny P ama il profumo del caffè corretto la mattina, le storie di mare, le donne oneste e disoneste e il rumore dei tasti sulle pagine bianche. 39 Classe 1981, Nerio Vespertin è quel genere di creatura da sottobosco electro-pop, cresciuto fra sale giochi e pile su pile di libri; diventato trentenne, si è evoluto in un nerd nomade. Trapiantato a Bologna, passa il suo tempo fra la famiglia, il lavoro come tecnico e l’hobby di fare casino sul Nerio Writer’s Dream. Per lamentele: [email protected] Nasce in un piccolo paese di provincia abruzzese, ma se ne pente quasi subito, perché trasloca appena possibile per seguire i suoi sogni (fare l’illustratore e far perdere le sue tracce): Milano, Oakland, Singapore, Londra. Ultimamente si è fermato a Pasadena, dove lavora a tempo pieno (48h su 24) come concept artist e illustratore. A parte il disegno, adora lo sport, il cinema e il trash doc di internet. Il suo blog è http://vincenzolamolinara.blogspot.it 40 Vincenzo Lamolinara Credits Credits “Aprile, il più crudele dei mesi” è il risultato di una libera iniziativa di promozione per autori emergenti di poesia, nata sul Writer’s Dream. Al processo di selezione e revisione dei testi hanno preso parte sia gli autori che lo staff del forum, adoperando un metodo di comunicazione aperto e libero. Editing e impaginazione sono state curate da Nerio Vespertin, in qualità di staff del Writer’s Dream. I concept grafici delle poesie sono state realizzate Vincenzo Lamolinara. La foto adoperata per la copertina è una gentile concessione di Francesco Scenna. 41